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storie di successo per far ripartire il paese
STORIE DI SUCCESSO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE STORIE DI SUCCESSO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE LE IMMAGINI DEL NOSTRO LAVORO STORIE DI SUCCESSO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE LE IMMAGINI DEL NOSTRO LAVORO STORIE DI SUCCESSO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE LE IMMAGINI DEL NOSTRO LAVORO 5 QUINDICI STORIE PER RIPARTIRE Alla fine si tratta sempre di persone. Anche quando tutto ciò che vedi passare sul tavolo della tua scrivania sono cifre, tabelle e normative, è fondamentale ricordare che le azioni che compi hanno conseguenze reali e concrete sulla vita quotidiana di donne e uomini in carne ed ossa, alle prese con sogni, difficoltà e aspirazioni. Mostrare questi volti e ascoltare queste voci che stanno dietro ai progetti sostenuti e resi possibili dagli interventi di Invitalia è la finalità della pubblicazione che avete tra le mani. Quindici storie di vita, quindici progetti, grandi e piccoli, visti attraverso gli occhi dei protagonisti che li hanno seguiti con passione e portati a compimento. Il profondo riassetto strategico operato a partire dal 2007 ha consentito ad Invitalia di supportare l’azione del Governo nell’implementare le politiche industriali e quelle di coesione, stimolare e supportare la crescita su tutto il territorio nazionale e in particolare nel Sud, contribuendo a rendere l’Italia un luogo in cui sia più facile investire, fare impresa e realizzare i propri sogni. Le storie e le fotografie raccontano meglio di qualunque foglio di calcolo i risultati pratici del lavoro dell’Agenzia e, allo stesso tempo, quali siano gli ingredienti necessari per ridare speranza a un Paese ricco di risorse ma che rischia di farsi schiacciare dalla propria complessità: passione, competenza, innovazione, capacità di organizzazione, voglia di guardare al futuro con tenacia e occhi nuovi. Le donne e gli uomini che hanno pensato, progettato e realizzato questi progetti, privati cittadini, responsabili istituzionali, manager e dipendenti di Invitalia, sanno che ce la si può fare. E hanno accettato di raccontare la propria esperienza. Perché il cammino che abbiamo davanti è sempre più ricco di possibilità di ciò che lasciamo alle spalle. Ma oltre al coraggio, per compiere i primi passi o affrontare i passaggi più rischiosi occorre sostegno e la forza dell’esempio. Invitalia e questo libro esistono proprio per questo scopo, in attesa che le storie positive da raccontare siano talmente tante che, per quanto digitale e innovativa, non basterà un’intera biblioteca a raccoglierle. DOMENICO ARCURI AMMINISTRATORE DELEGATO INVITALIA 6 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese 7 IL PAESE CHE C’È Un Paese capace di rispettare l’equilibrio tra aspettative ambientali, sociali ed economiche. Un Paese che amplia i propri orizzonti, per portare lontano le proprie idee e accogliere novità e opportunità di sviluppo. Un Paese nel quale la competizione unisce, invece che dividere. Un Paese che sulle eccellenti risorse umane e professionali dei suoi cittadini e delle sue aziende è capace di rafforzare la propria reputazione internazionale. Un Paese nel quale le domande trovino risposta e ogni incontro diventi un’opportunità. Un Paese in grado di offrire nuove prospettive e nuove rotte a navigatori in cerca di un porto sicuro o di avventure ardite. Le storie e le interviste delle pagine che seguono mostrano questo Paese: una faccia dell’Italia che troppo spesso rischia di venire offuscata e soffocata da quell’altro Paese del malaffare, della furbizia come scorciatoia per il merito, delle opportunità perdute per inerzia o bizantinismo. Troppo tempo è stato perso sfruttando il territorio in maniera scellerata e proteggendo interessi consolidati a scapito della collettività. Gli esempi qui raccontati mostrano, però, che non è troppo tardi per dedicarsi a rendere possibile l’opposto: proteggere il territorio, il nostro bene più prezioso, e sfruttare le nostre risorse migliori, il patrimonio di competenze ed eccellenze diffuso tra la gente. L’obiettivo di Invitalia è proprio quello di contribuire a riposizionare il sistema produttivo verso segmenti ad alto valore aggiunto e con più elevate prospettive di crescita, favorendo la riqualificazione di quelli tradizionali e, più in generale, far sviluppare e rafforzare le imprese italiane ed attrarre investimenti dall’estero in maniera efficiente e sostenibile. Proprio quest’ultimo aspetto rappresenta la cartina di tornasole dello stato di salute di un Paese. Non è un caso che Invitalia porti nel suo stesso nome questo mandato, perché non basta essere una destinazione da sogno per attrarre progetti di elevata qualità sul territorio nazionale, quando complicazioni, incertezze e insicurezza potrebbero facilmente trasformare la permanenza in un incubo. Occorre sviluppare un’intera cultura di sistema, lavorando congiuntamente per rendere l’insediamento e l’ampliamento di imprese straniere in Italia più semplice, più sicuro e più conveniente sia per gli investitori, che per le aree che li ospitano. Un lavoro continuo, che coinvolge tutte le realtà e le istituzioni del territorio, fino a far emergere il meglio di sé da ognuno di noi. Perché spesso servono procedure complesse, investimenti corposi o lunghi percorsi legislativi, ma a volte è questione di un sorriso. Come quello sui volti delle persone raffigurate in questo libro, che ci confermano che c’è ancora speranza e che lavorando duro, il nostro Paese potrà tornare a sorridere e a prosperare. GIANCARLO INNOCENZI BOTTI PRESIDENTE INVITALIA INCENTIVI ALLE IMPRESE Sosteniamo i programmi di investimento di imprese nuove o già avviate, attraverso un pacchetto di strumenti tra essi complementari, in grado di aumentare la competitività delle aziende. In particolare, nelle pagine seguenti vengono raccontate le testimonianze relative alle seguenti misure: •Autoimpiego •Autoimprenditorialità •Contratti di sviluppo •Rilancio aree industriali 11 U N ’A V V E N T U R A SPUMEGGIANTE “ Riuscire a far diventare realtà questo progetto ha portato molta gioia alla mia socia e a me, ma anche ai giovani e ai locali del territorio che hanno accolto con entusiasmo la nascita del birrificio. ” Incentivi alle imprese SIMONE GHIRO Proprietario del birrificio “Il mio sogno nasce da una passione che coltivo da tanti anni: la produzione artigianale di birra. Per anni ho realizzato a casa la mia birra artigianale e dopo essermi specializzato con diversi corsi di produzione e degustazione, nel 2009 ho iniziato a pensare più in grande e il sogno di un birrificio professionale si è fatto strada. È stato allora che ho conosciuto Invitalia su indicazione di un amico che era riuscito ad avere finanziamenti per l’autoimpiego e aveva avviato un’attività simile alla mia. Mi ero appena trasferito a Gambolò e dovevo trovare un nuovo impiego. Avevo a disposizione un immobile, ma c’era bisogno di un supporto per coprire i costi, Invitalia mi ha aiutato ad accedere ai finanziamenti per aprire il birrificio. A dicembre 2012, dopo tre anni di lavoro, siamo finalmente arrivati alla piena produttività e possediamo una struttura all’avanguardia per la produzione, al momento, di quattro tipi di birra differenti: la Nowhere, le birre Gasoline e Gasoline Super, e la birra sperimentale di ispirazione africana Jiango. Ho dedicato la birra Jiango all’Africa, dove ho lasciato il cuore e a un’associazione a cui sono molto legato: l’espressione “Jiango be Africa”, infatti, significa “mettere il cuore in Africa”. Riuscire a far diventare realtà questo progetto ha portato molta gioia alla mia socia e a me, ma anche ai giovani e ai locali del territorio che hanno accolto con entusiasmo la nascita del birrificio. E poi, dopo appena due mesi dall’apertura, la birra “Nowhere”, ambrata e chiara ad alta fermentazione, si è aggiudicata il primo posto per la sua categoria al concorso nazionale “Birra dell’Anno Unionbirrai 2013”. Siamo appena partiti, ma abbiamo un bel futuro davanti!” Simone Ghiro, all’opera presso il birrificio di Gambolò (Pavia). “ 13 È stato allora che ho conosciuto Invitalia su indicazione di un amico che era riuscito ad avere finanziamenti per l’autoimpiego. ” Il progetto BIRRIFICIO GAMBOLÒ: ARTIGIANI DEL SAPORE L’AUTOIMPIEGO L’immagine del premio ricevuto dopo pochi mesi di attività. L’azienda è stata aperta grazie alla misura dell’Autoimpiego, che sostiene l’avvio di piccole attività imprenditoriali. > In provincia di Pavia, è uno degli oltre 300mila progetti finanziati dal Ministero del Lavoro tramite appunto lo strumento agevolativo denominato “Autoimpiego”. Inaugurato nel dicembre 2012, i due soci del birrificio prevedono, già nel prossimo anno, l’impiego di altro personale. Il birrificio ha ottenuto da Invitalia un finanziamento di circa 126mila euro erogato nel dicembre 2012 e oggi produce quattro tipi di birra artigianale. Il birrificio occupa una superficie di 120 mq nell’area produttiva e 41 mq nell’area dedicata alla vendita al dettaglio e all’ufficio. Con i finanziamenti di Invitalia, il proprietario ha acquistato i macchinari necessari alla produzione di birra e allo start-up: 1 sala cottura, 3 fermentatori, 1 miscelatore, 1 cella frigorifera, 1 impianto di refrigerazione, 1 addolcitore dell’acqua, 1 sollevatore elettrico e dei cestoni in acciaio per la movimentazione del prodotto, i macchinari per la linea di imbottigliamento tra cui una riempitrice e una tappatrice, oltre a strumentazione più piccola e all’equipaggiamento necessario allo start-up dell’ufficio. La norma che agevola l’Autoimpiego costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione e all’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di inoccupati o persone in cerca di prima occupazione. Sono agevolazioni del Ministero del Lavoro, la cui gestione è affidata a Invitalia, che consistono nella concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative: ditte individuali (Lavoro Autonomo), società di persone (Microimpresa) e in affiliazione commerciale con Franchisor convenzionati (Franchising). Invitalia si occupa di: raccogliere le richieste, istruire e valutare i progetti analizzando la documentazione e richiedendone di aggiuntiva quando necessario, erogare i finanziamenti, verificare l’effettivo utilizzo e controllare tutto il ciclo dei finanziamenti per scoraggiare eventuali comportamenti scorretti delle imprese beneficiarie. 14 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese La birra Gasoline, una delle quattro prodotte in questo piccolo birrificio artigianale. Incentivi alle imprese Simone Ghiro insieme alla moglie Angela Scaglione, socia nell’avventura imprenditoriale. 15 16 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 17 19 COSTRUIRE NEL S U D I TA L I A P E R CRESCERE NEL MONDO “ Invitalia ci ha aiutato anche perché ci ha insegnato un metodo. ” Incentivi alle imprese FERDINANDO NAPOLI Direttore Edilportale.com “Eravamo quattro neolaureati, non eravamo imprenditori, né tantomeno provenivamo da famiglie di imprenditori, ma avevamo un sogno e il nostro primo problema era trovare i finanziamenti per realizzare il nostro sogno di business. Invitalia ci ha consentito di superare una serie di difficoltà, la prima delle quali era il finanziamento per poter realizzare la nostra idea. Ma Invitalia ci ha aiutato anche perché ci ha insegnato un metodo: i corsi di formazione organizzati, la modulistica da compilare e la parte procedurale ci hanno consentito di seguire un tracciato attraverso la redazione del business plan che, con le verifiche successive, ci ha permesso di incanalare la nostra attività nella direzione giusta, rispetto a quelle in cui ci saremmo potuti avventurare. All’inizio eravamo quattro neolaureati, oggi siamo circa settanta professionisti che condividono lo stesso sogno, persone che da tutta Europa vengono a Bari per lavorare da noi: pugliesi che erano emigrati al Nord, professionisti provenienti da Milano, Torino, Firenze, Roma, ma abbiamo anche personale proveniente da Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna. Invitalia ha dato un incoraggiamento e un sostegno economico alla nostra attività, soprattutto nel passaggio da s.r.l. a S.p.A. e ci ha aiutato a trovare con facilità degli investitori. Magari ci fosse un’Invitalia internazionale che ci consentisse di accelerare la crescita che il nostro portale sta avendo in tutto il mondo, così come ci ha aiutato per la parte italiana!” Ferdinando Napoli, uno dei soci fondatori di Edilportale, e ora Direttore. “ 21 All’inizio eravamo quattro neolaureati, oggi siamo circa settanta professionisti che condividono lo stesso sogno. ” Il progetto edilportale.com UNA COMMUNITY PER EDILIZIA E ARCHITETTURA AUTOIMPRENDITORIALITÀ > Nata a Bari da un’idea di quattro neolaureati in ingegneria edile al Politecnico di Bari, nel 2000 Edilportale era una piccola società. Oggi Edilportale è la più grande e qualificata community italiana nel settore dell’edilizia e dell’architettura e, allo stesso tempo, un portale informativo, una fiera virtuale, un consulente marketing, un archivio software e bibliografico. Nessuno dei quattro giovani fondatori aveva un background imprenditoriale alle spalle, ma tutti condividevano quel giusto mix di buone idee, grinta e conoscenza del settore. Il modello di business di Edilportale ha funzionato così bene che lo hanno replicato con Archiportale.com (un portale dedicato al mondo dell’architettura), Archiproducts.com (pensato per dare una visibilità internazionale ai prodotti, tradotti in 120 lingue) e Archilovers.com (un social network dedicato agli appassionati di architettura e design). L’Autoimprenditorialità promuove la creazione di nuove società o l’ampliamento di società già esistenti. È rivolta alle imprese composte in maggioranza da giovani tra i 18 e i 35 anni e finanzia prevalentemente la produzione di beni e la fornitura di servizi in diversi settori per un valore non superiore a 2,5 milioni di euro. Prevede agevolazioni sotto forma di contributo a fondo perduto e mutuo agevolato nelle aree indicate nella Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 e nel decreto del Ministero del Lavoro del 14 marzo 1995. 22 La sede di Edilportale a Bari. L’azienda è nata anche grazie alla misura dell’Autoimprenditorialità che promuove la creazione di nuove società o l’ampliamento di realtà già esistenti. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 23 24 Negli uffici, ampi e luminosi, lavorano circa 70 persone provenienti da tutta Italia e dall’estero. A fianco, i quattro amici e soci fondatori dell’azienda. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 25 27 UN APPRODO FAT TO C O N IL CUORE “ Marina d’Arechi è stato immaginato come porto da 1.000 posti barca, così da poter contare su una dimensione capace di sostenere l’investimento. ” Incentivi alle imprese AGOSTINO GALLOZZI Il progetto PORTO DI MARINA D’ARECHI (SALERNO) Presidente Gruppo Gallozzi “L’avventura del porto turistico è un’attività nuova per il nostro Gruppo, che dal 1952 si occupa soprattutto di trasporto marittimo internazionale. Nasce non solo come attività imprenditoriale, ma innanzitutto come risultato di una passione, molto forte anche emotivamente, per il mare in tutte le sue forme. Marina d’Arechi è stato immaginato come porto da 1.000 posti barca, così da poter contare su una dimensione capace di sostenere l’investimento, interamente a capitale privato, senza ricorrere a contributi pubblici a fondo perduto, come spesso accade per le infrastrutture portuali. Abbiamo, inoltre, scelto di realizzare un’opera così ambiziosa nella città in cui è nato ed è cresciuto il Gruppo Gallozzi, Salerno, per il legame non solo imprenditoriale con la nostra terra e per il desiderio di contribuire al suo sviluppo, riqualificando in particolare un’area periferica, una volta degradata. Fin dalla fase progettuale, il porto nasce e si sviluppa nel modo più neutro possibile per l’ambiente. Staccato da terra per non incidere sull’equilibrio idrogeologico della costa, contribuisce al quadro di interventi di mantenimento e protezione della costa stessa previsto dalle istituzioni. La sua imponente diga foranea, formata da scogli naturali, rappresenta un filtro delle acque portuali, a tutela dell’habitat di fauna e flora marina. Gli speciali pontili sono costruiti utilizzando un legno riciclato, senza abbattere nemmeno un ramoscello. Marina d’Arechi è dunque un po’ sospeso tra mare e terra, dove nascerà una grande zona verde di 27mila metri quadrati; un parco urbano che realizza l’interconnessione tra Marina e città e rappresenterà un luogo di attrazione e di aggregazione per tutta la comunità. L’arte di Santiago Calatrava darà all’opera infrastrutturale un’atmosfera speciale, densa di emozioni uniche, creando un villaggio ricco di glamour ed esclusivo. Per realizzare tutto questo, abbiamo voluto stabilire criteri stringenti nella scelta dei fornitori e ci siamo imposti un codice di comportamento rigoroso, seguendo un protocollo di legalità e sicurezza anche più severo di quello perseguito dalle Pubbliche Amministrazioni nella realizzazione delle grandi opere. Non è vero che nel nostro Paese le cose non possono farsi con tranquillità, basta solo farlo con trasparenza, intelligenza e determinazione, unendo alle proprie capacità imprenditoriali la buona amministrazione e la buona politica”. Il Presidente Gallozzi, promotore di questo progetto e artefice della sua realizzazione. 29 Uno scorcio del porto turistico. “ Staccato da terra per non incidere sull’equilibrio idrogeologico della costa, contribuisce al quadro di interventi di mantenimento e protezione della costa. CONTRATTO DI SVILUPPO Marina d’Arechi si sviluppa nell’area di levante della Città di Salerno, a ridosso della Costiera Amalfitana, dell’isola di Capri e delle località del Cilento. Una struttura inserita tra gli scenari tra i più apprezzati d’Italia, molti dei quali “Patrimonio dell’umanità” censiti dall’Unesco. Il Salerno Port Village rappresenta oggi un approdo ideale per i diportisti di ogni parte del mondo e una grande occasione di sviluppo per l’intero Mezzogiorno d’Italia. Grazie anche al contributo di Invitalia, socio al 20% della società, che ha affiancato il socio di maggioranza Gallozzi Group, accompagnando lo start up dell’investimento da 120 milioni di euro del Marina d’Arechi, Salerno Port Village, è certamente tra le nuove opere più importanti d’Europa. Alla base della sua realizzazione risiede il rispetto dell’ambiente e della linea di costa. Il Marina, infatti, è separato dal litorale da un canale largo circa 70 metri ed è collegato a terra tramite ponti carrabili e pedonali. Con i suoi 1.000 posti barca da 10 a 100 metri, Arechi è uno dei maggiori Marina del Mediterraneo. Progettato dall’Ing. Guglielmo Migliorino, è stato sottoposto ad approfonditi studi meteo-marini e prove in vasca, realizzati dall’Istituto inglese di ricerca HR Wallingford UK, per certificarne la tenuta al mare, il comfort all’ormeggio, la rispondenza ai più alti requisiti di protezione e sicurezza. Ogni posto barca è dotato dei più moderni ed efficienti sistemi di fornitura energetica, idrica e sanitaria. La firma di Santiago Calatrava impreziosisce il progetto con la futura realizzazione di alcune opere di straordinaria qualità architettonica. Un grande parco, il ponte di collegamento sospeso tra mare e terra, un anfiteatro e lo scenografico edificio con una copertura a forma di foglia, renderanno Marina d’Arechi un unicum nello scenario internazionale. > Pensare in grande. Con la misura definita “Contratto di Sviluppo” Invitalia intende favorire la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane o estere ma che abbiano una sede stabile nel nostro Paese. Sono diversi i settori che possono prevedere questa tipologia di intervento, dal comparto industriale a quello turistico e commerciale. Per la natura articolata ed estesa che li contraddistingue, i Contratti di Sviluppo vengono solitamente sottoscritti da più imprese e dalle eventuali Amministrazioni locali competenti. Le iniziative sostenute dai Contratti di Sviluppo prevedono anche progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, possono inoltre preludere anche alla realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico che incidano sulla crescita diffusa di un territorio grazie alla sua valorizzazione. La misura è stata applicata prevalentemente nelle aree delle cosiddette Regioni Convergenza, ovvero Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, comprese nella Carta degli aiuti 2007-2013. Le formule agevolative previste variano dal contributo a fondo perduto al finanziamento agevolato, fino al contributo in conto interessi. 30 Uno dei pontili che si affacciano sul mare. Nella foto a lato, sullo sfondo si vede come sarà l’edificio progettato dall’architetto Calatrava quando sarà realizzato. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 31 32 A lato, una della strutture che ospiteranno servizi e facilities per i diportisti. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 33 34 Nella pagina a fianco, rendering delle strutture ricettive e commerciali del Marina di Arechi, attigue al parco urbano. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 35 36 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 37 Un elevato valore aggiunto del porto turistico di Salerno sono i numerosi servizi offerti. 39 L’ A R T E C H E S I FA T E C N O LO G I A “ Collaborare con Invitalia si è rivelata una “bella” impresa. ” Incentivi alle imprese GIUSEPPE CIONGOLI Presidente Rolls Royce Italia “Se non ci occupassimo di sistemi propulsivi e, tra l’altro, di componentistica aerospaziale ad elevata tecnologia, il nostro sembrerebbe un romanzo d’appendice. La Rolls Royce, simbolo per eccellenza del lusso mondiale, è nata da una piccola fabbrica in cui due anonimi ma brillanti signori hanno unito la capacità manuale e quella tecnologica, trasformando il marchio in uno dei più prestigiosi del mondo. Siamo in Italia da oltre cinquant’anni e continuiamo a riporre molta fiducia nelle risorse di questo Paese e nei suoi giovani. Il territorio e le istituzioni hanno risposto positivamente alla nostra iniziativa imprenditoriale e di sviluppo. Il programma di ampliamento porterà ad una ulteriore acquisizione di forza-lavoro e all’aumento del 50% di fatturato nel 2015, con conseguente incremento di produttività. Una volta rilevata la quota che Finmeccanica possedeva in EMA, acquisendo così il 100%, abbiamo deciso di fare dell’azienda un gioiello tecnologico di portata mondiale. Il territorio in cui operiamo ha un grande potenziale di risorse da esprimere. Per esempio l’Università, che è molto efficiente. Gran parte del nostro personale proviene da lì e dimostra un’elevata preparazione professionale, oltre che una profonda motivazione. Abbiamo puntato innanzitutto sui giovani, arricchiti dall’esperienza degli anziani ma proiettati nel futuro, con vantaggi evidenti per lo sviluppo del territorio. Dal canto nostro, abbiamo provato a costruire uno spirito di corpo e un forte senso di appartenenza all’azienda, a partire dal vertice fino al più giovane dei collaboratori. Abbiamo cercato di ricreare una situazione di stampo “familiare”, preoccupandoci di venire incontro alle esigenze di tutti in modo da creare un clima sereno, contribuendo, dove possibile, ad elevare la qualità della vita dei dipendenti, anche con la costruzione, ad esempio, di un asilo nido. Collaborare con Invitalia si è rivelata una “bella” impresa. Avevamo visto e valutato quanto fosse una realtà moderna nel sistema italiano, snella ed efficiente e la risposta alle nostre richieste è stata altamente commisurata all’idea che ci eravamo fatti. Non ci ha deluso. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo preposti. Ad un’azienda straniera che intendesse investire in Italia direi di avere coraggio perché questo è un grande Paese, ricco di capitale umano e di capitale tecnologico, capace di rifondarsi economicamente e socialmente quasi settant’anni fa dopo una guerra atroce. Oggi l’Italia è un Paese democratico, giovane e unito che è riuscito a diventare uno dei dieci paesi più industrializzati del mondo. Ha dimostrato capacità di riscatto e di voglia di fare e il Meridione, area attiva del Paese, ha tanta voglia di crescere e di esprimere le proprie enormi potenzialità”. “ 41 Siamo in Italia da oltre cinquant’anni e continuiamo a riporre molta fiducia nelle risorse di questo Paese e nei suoi giovani. ” Motore aeronautico: alcuni dei componenti sono prodotti nello stabilimento di Morra De Sanctis, Avellino. Il progetto EMA ROLLS ROYCE Secondo un singolare pregiudizio difficilmente si collocano esperienze di industria avanzata nel Meridione del nostro Paese. Fortunatamente la realtà spesso smentisce ogni preconcetto. In questo caso ci pensa EMA – Europea Microfusioni Aerospaziali S.p.A, azienda con 450 dipendenti e con sede a Morra De Sanctis, in provincia di Avelino, leader mondiale nella produzione di componenti in superleghe ad altissima precisione per motori e turbine destinate al settore aeronautico, civile e militare e alla produzione di energia elettrica. Una costola supertecnologica e ad alta “densità” di tecnologia della più nota Rolls Royce, leader globale nella fornitura di sistemi di propulsione e servizi per i settori aeronautico civile e militare, marina ed energia. Insieme a Invitalia, EMA ha sottoscritto un programma di sviluppo la cui ultimazione è prevista entro aprile 2015. Il piano prevede un investimento produttivo del valore di circa 35 milioni di euro e un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale del valore di 3,5 milioni di euro. L’obiettivo del progetto è quello di incrementare di circa il 45% l’attuale capacità produttiva dello stabilimento di Morra De Sanctis e ottimizzare il processo di lavorazione, internalizzando la produzione delle anime di ceramica (attualmente acquistate all’esterno), con conseguente diminuzione dei costi di produzione e logistica. Si prevede uno sviluppo del fatturato di circa il 35% su un arco di quattro anni e, a regime, un incremento di circa 200 unità all’anno. 42 Sopra, fase di preparazione anime di ceramica; di fianco: particolari su componenti in cera. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 43 44 Particolare del processo di microfusione. Sistemi automatizzati del processo produttivo. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 45 46 Due tipologie di bagni ceramici per la realizzazione del guscio. EMA è una delle prime aziende ad aver sottoscritto un Contratto di sviluppo, tramite Invitalia, per l’ampliamento dello stabilimento situato in provincia di Avellino. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 47 49 RICERCA E INNOVAZIONE PER USCIRE DALLA CRISI “ Il contributo di Invitalia ci ha permesso di realizzare un magazzino completamente automatizzato. Invitalia ci supporterà anche per la realizzazione del nuovo sito produttivo di Taranto. ” Incentivi alle imprese ANGELO L’ANGELLOTTI 51 Il progetto AMPLIAMENTO ZANZAR SISTEM Fondatore della Zanzar Sistem “Un’idea nata per caso nel 1985, ma che è cresciuta nel tempo fino a diventare un brand. In un’area geografica come questa, che non ha vocazione imprenditoriale e che non conta aziende di meccanica, tutto quello che serviva allo sviluppo di Zanzar Sistem ma che non riuscivamo a trovare sul territorio abbiamo dovuto crearlo al nostro interno, puntando su ricerca e sviluppo. Questa per noi è stata una grande opportunità di crescita: oggi la nostra forza sono la ricerca e lo sviluppo del prodotto e del processo di produzione che ci hanno permesso di diventare sempre più forti sul mercato. Il contributo di Invitalia è stato fondamentale: ci ha permesso di realizzare un magazzino completamente robotizzato dove sono stivate 2.100 tonnellate di alluminio, che vengono spostate dai comandi del pc. Questo magazzino è un fiore all’occhiello della nostra azienda e della tecnologia italiana. Invitalia ci supporterà per un altro intervento che è già stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico e che prevede la realizzazione del nuovo sito produttivo di Taranto, un vero e proprio “villaggio della zanzariera”, che raccoglierà tutte le fasi di produzione e realizzazione del nostro prodotto. Il nostro sogno è diventare leader europeo e Invitalia, con i suoi interventi, ci sta aiutando in questa impresa” RILANCIO AREE INDUSTRIALI Angelo L’Angellotti, fondatore dell’azienda di Grottaglie (Taranto), leader in Italia nel settore della produzione di zanzariere. Una veduta d’insieme del magazzino, completamente robotizzato, dove sono stivate 2.100 tonnellate di alluminio. Il magazzino è stato realizzato grazie alla misura “Rilancio delle aree industriali” del Ministero dello Sviluppo Economico (legge 181/89). > L’azienda è, da alcuni anni, tra i primi produttori italiani di zanzariere, con un fatturato di circa 23 milioni di euro nel 2011. Realizza un’ampia gamma di prodotti (zanzariere fisse, plissé, avvolgenti, ecc.) e nel 2010 ha avviato la produzione di tende da interni. L’azienda produce anche semilavorati (prodotti per il fai da te, tubi, reti, componentistica varia) e commercializza materie prime, in particolare alluminio. Zanzar Sistem opera in due unità produttive, una a Grottaglie, completata nel 2002 con le agevolazioni ex legge 488/92 e l’altra nell’area industriale di Taranto (località Abbadia) in un complesso di 40.000 mq, acquistato nel 2004. L’azienda ha investito, negli anni, importanti risorse in ricerca e sviluppo, raggiungendo una forte espansione anche sul mercato estero (Olanda, Grecia e Germania). Il primo intervento realizzato grazie agli incentivi della legge 181/89, per il quale Invitalia ha riconosciuto agevolazioni per quasi 2 milioni di euro, è stato deliberato nel 2007 e completato nel 2009 e ha permesso la realizzazione nella sede di Taranto di due linee per la produzione di zanzariere ed un magazzino automatico. Il secondo intervento, per circa 2,7 milioni di euro tra partecipazione al capitale sociale, contributo a fondo perduto e mutuo agevolato, ha riguardato il completamento del nuovo sito produttivo di Taranto con la realizzazione di due immobili, uno destinato a lavorazione, imballaggio e spedizione dei prodotti ed un altro da adibire a deposito. Nell’ambito del programma è prevista anche la realizzazione di un nuovo centro direzionale. È una misura adottata dal Ministero dello Sviluppo Economico (legge 181/89), che prevede agevolazioni nelle aree colpite da crisi settoriale per promuovere iniziative imprenditoriali, rivilizzare il sistema produttivo locale, creare nuova occupazione o intervenire su unità produttive esistenti. Il Ministero dello Sviluppo Economico si avvale di Invitalia per la definizione e l’attuazione dei Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) delle aree di crisi complessa. Le agevolazioni previste vanno dal contributo a fondo perduto al finanziamento agevolato, fino all’elemento qualificante della partecipazione temporanea di Invitalia all’equity delle aziende finanziate. Dal 2008 al 2012 sono state ammesse 24 domande. 52 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Personale all’opera nelle mansioni di precisione per l’assemblaggio delle zanzariere. Incentivi alle imprese A fianco, molti processi di lavorazione all’interno dello stabilimento sono automatizzati. 53 54 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Un magazzino per lo stoccaggio dei materiali. Incentivi alle imprese Veduta esterna della sede aziendale a Grottaglie (Taranto). 55 57 RECUPERARE IL C A P I TA L E U M A N O “ Mille lavoratori in Umbria guardano allo sviluppo di quest’area come a una delle poche prospettive a cui poter ancorare il loro futuro. ” Incentivi alle imprese LUIGI ROSSETTI Coordinatore dell’area imprese e lavoro Regione Umbria “L’aggravarsi della situazione di crisi dell’azienda Antonio Merloni ha determinato una grossa criticità, non solo per l’intero apparato produttivo nazionale, ma soprattutto per il territorio e per la regione. In Umbria, la crisi ha toccato mille lavoratori impiegati direttamente e le loro famiglie, in un’area che presentava già forti criticità a causa del processo di ricostruzione post-sismica. Nel 2010 la Regione Umbria ha sottoscritto con il Ministero dello Sviluppo economico un Accordo di Programma per definire gli interventi finalizzati alla ripresa del processo di sviluppo dell’area. Siamo ancora all’inizio di un cammino difficile per le istituzioni come per i lavoratori, che sono ancora vincolati alla percezione degli ammortizzatori sociali, ma il dialogo franco instaurato con Invitalia ci ha permesso di pensare a una rimodulazione dell’Accordo per dare risposte più celeri a un territorio che le aspetta. Proprio il dialogo che la Regione ha instaurato con Invitalia ha permesso un cambio di passo rispetto a logiche prevalentemente burocratiche del passato nella gestione di incentivi finalizzati alla reindustrializzazione di aree di crisi. Con Invitalia lavoriamo a un progetto che, da una parte, è in grado di leggere le grandi tendenze per intercettarne le opportunità e, dall’altra, di mettere a sistema la lettura fatta su una scala più vicina alla sensibilità del tessuto di produzione locale. Viviamo una fase economica complessa, e queste situazioni non sono mai semplici, ma dobbiamo poter avere un sogno: lo sforzo congiunto di pubbliche amministrazioni e burocrazia può condurre a una condizione in cui possiamo dare una speranza a quei mille lavoratori che in Umbria guardano allo sviluppo di quest’area come a una delle poche prospettive a cui poter ancorare il loro futuro e quello dei loro figli”. Luigi Rossetti, Coordinatore dell’Area Imprese e Lavoro della Regione Umbria. “ 59 Il progetto Proprio il dialogo che la Regione ha instaurato con Invitalia ha permesso un cambio di passo. ” L’AREA DI CRISI MERLONI Dal 2008, la Antonio Merloni S.p.A., azienda leader del comparto degli elettrodomestici, è in Amministrazione Straordinaria. La crisi ha interessato tutte le aziende del Gruppo, coinvolgendo direttamente circa 3.000 dipendenti, distribuiti principalmente nelle regioni Umbria e Marche, e più di centocinquanta imprese del sistema dell’indotto produttivo. Nel marzo 2010 il Ministero per lo Sviluppo Economico ha promosso un Accordo di Programma (AdP) con le Regioni interessate per definire il quadro degli interventi in grado di tutelare l’apparato produttivo esistente, assicurare il rilancio delle attività produttive e la salvaguardia dei livelli occupazionali. La successiva cessione degli stabilimenti alla J&P Industries e la parziale riassunzione dei lavoratori interessati dalla crisi hanno reso disponibile parte delle risorse finanziarie previste dall’Accordo di Programma, determinando la necessità di una loro rimodulazione in un Atto Integrativo dell’Accordo. L’Atto Integrativo ha anche adottato il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) elaborato da Invitalia, anticipando quanto previsto, in materia di crisi industriali, dalla legge 134/12 che ha introdotto misure urgenti per la crescita del Paese. Il PRRI ha la finalità di: • attrarre nuovi investimenti produttivi nell’area • sviluppare e riqualificare le imprese esistenti • reimpiegare i lavoratori della A. Merloni S.p.A attualmente in cassa integrazione straordinaria. Sono previsti incentivi specifici per l’area di crisi, a livello nazionale e regionale, che si articolano in contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e garanzie, secondo i regimi di aiuto previsti dalla legislazione comunitaria. In particolare, Invitalia gestisce le agevolazioni per la creazione di nuove unità produttive o l’ampliamento di imprese esistenti che determinano nuova occupazione. Le risorse finanziarie rese disponibili dalla rimodulazione dell’Accordo di Programma dell’area di crisi “Merloni” ammontano a 81 milioni di euro, di cui 58 milioni ancora da impegnare. Perugia, sede della Regione Umbria che collabora con Invitalia per il recupero dell’area di crisi della Merloni, e dello stabilimento di Gaifana (Perugia). 60 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Incentivi alle imprese 61 Veduta panoramica della città di Perugia. Scorcio di corso Vannucci, a Perugia. INVESTIMENTI ESTERI Siamo il punto di riferimento per chi vuole investire in Italia: il nostro obiettivo è promuovere le opportunità di business e favorire la realizzazione di progetti di elevata qualità sul territorio. 65 DA OSAKA A PONTE VECCHIO “ Abbiamo deciso di realizzare il nostro Centro ricerche a Firenze perché ci ha convinto la grande professionalità riscontrata nei ricercatori italiani, la loro competenza. ” Investimenti esteri SHUJI SHIOZAKI Il progetto Presidente Centro Ricerche e Sviluppo Europeo Yanmar TAKAYUKI KATO Direttore Centro Ricerche e Sviluppo Europeo Yanmar “Prima di decidere di realizzare il nostro Centro Ricerche e Sviluppo Europeo a Firenze abbiamo attentamente valutato tutte le possibilità che questo progetto poteva offrire al nostro Gruppo. Ci ha convinto la grande professionalità riscontrata nei ricercatori italiani, la loro competenza e la voglia di affermarsi in un settore aperto a nuove evoluzioni, a livello globale. Sicuramente ha influito positivamente sulla nostra scelta la costruttiva relazione di collaborazione scientifica e tecnica instaurata con l’Università di Firenze, nonché, indubbiamente, la bellezza e il comfort che questa meravigliosa terra, e la Toscana in modo particolare, ci offrono costantemente. La crisi non ha risparmiato anche il nostro settore causando un rallentamento negli ordinativi, soprattutto nel comparto agricolo, dove noi siamo molto impegnati per la fornitura di motori per macchinari e trattori, ma abbiamo conservato livelli di vendite comunque ragguardevoli. Abbiamo in programma di estendere la nostra attività a livello mondiale ed europeo, quindi il centro subirà sicuramente ulteriori sviluppi e questo a tutto vantaggio del nostro rapporto con l’Italia. E poi, come avremmo potuto rinunciare a cibo e bellezze artistiche così attraenti? E’ uno dei vantaggi di lavorare nel vostro bel Paese”. Shuji Shiozaki, Presidente Centro Ricerche e Sviluppo Europeo Yanmar, e Takayuki Kato, Direttore Centro Ricerche e Sviluppo Europeo Yanmar. L’azienda è stata affiancata da Invitalia nel processo di insediamento nel nostro Paese, nel quadro di attività mirate a favorire l’afflusso di investimenti esteri. 67 IL CENTRO RICERCHE E SVILUPPO YANMAR (FIRENZE) “Ci sforziamo di fornire soluzioni sostenibili per le esigenze che sono essenziali per la vita umana. Ci concentriamo sulle sfide che i clienti devono affrontare nella produzione alimentare e nell’uso di energia, arricchendo in tal modo la vita delle persone per il domani di tutti noi”. La mission del Gruppo Yanmar, colosso giapponese per la realizzazioni di motori diesel destinati ad ogni tipologia di macchinario o mezzo, eccetto che per il settore automotive, racconta di un impegno e di un rigore tutto nipponico che ha fatto dell’azienda un leader mondiale. Per questo la scelta di insediare il proprio centro Sviluppo e Ricerche su una delle colline che circondano dolcemente il centro di Firenze rappresenta una grande “vittoria” per il nostro Paese e anche per Invitalia che ne è stata in qualche modo l’artefice. Il centro è stato ufficialmente inaugurato il 28 maggio 2011, come riporta una bella targa all’ingresso dell’ edificio anni ‘60 immerso in un parco di ulivi. La tradizionale cortesia giapponese ha fatto di questo luogo, oltre che un avanzato polo di approfondimento della meccanica motoristica applicata alle più moderne strumentazioni, dall’agricoltura alla nautica, anche un luogo che offre una vera opportunità di carriera per molti nostri ricercatori alla ricerca di un’opportunità professionale interessante. Sono attualmente quattro gli ingegneri, tutti italiani, impegnati nel centro. Orgogliosi anche di annunciare che a Pontedera, vicino Pisa, è stato da poco installato un cogeneratore di energia ad alto valore tecnologico realizzato anche attraverso il loro contributo scientifico. Un esempio costruttivo di ciò che il nostro Paese può offrire alle aziende straniere ma soprattutto per i nostri migliori “cervelli”. “ Abbiamo in programma di estendere la nostra attività a livello mondiale ed europeo, quindi il centro subirà sicuramente ulteriori sviluppi, e questo a tutto vantaggio del nostro rapporto con l’Italia. 68 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese INVESTIMENTI ESTERI > In molti settori l’Italia gode di un prestigio che la rende attraente ad occhi stranieri, ma sul versante degli investimenti esteri questo avviene in misura molto meno consistente. Si tratta di un’area che pretende un maggior impegno da parte di tutto il “Sistema Italia”, anche perché può rappresentare un volano di nuovo sviluppo. Invitalia ascrive alla sua identità più intrinseca questa mission, portando nel nome stesso questo obiettivo. L’Agenzia si pone quindi quale punto di riferimento per chi vuole investire in Italia, promuovendo le opportunità di business e favorendo la realizzazione di progetti di elevata qualità sul territorio nazionale. Alle imprese estere che vogliono stabilirsi o espandersi in Italia, Invitalia fornisce gratuitamente una gamma di servizi “su misura”per accompagnarle in ogni fase del processo di insediamento o di ampliamento. In particolare, l’Agenzia interviene nei confronti dei possibili investitori per fornire informazioni e analisi strategiche e presentare le opportunità di business più vantaggiose. Inoltre, sostiene le aziende o le organizzazioni in arrivo in Italia nel processo di insediamento e avvio delle loro attività nel luogo e nel contesto più adeguato alle loro esigenze, intervenendo nell’espletamento delle pratiche legali e amministrative, introducendo gli interlocutori stranieri al mondo, a volte criptico e di non semplice interpretazione delle leggi italiane e delle possibili agevolazioni e promuovendo l’incontro delle aziende con le istituzioni centrali e territoriali di competenza. Investimenti esteri 69 71 UNA RISORSA C H I A M ATA S O L E “ Nella Penisola le condizioni sono ottimali per l’installazione di impianti fotovoltaici, che rappresentano il core business di Hanergy al di fuori della Cina. ” Investimenti esteri JARNO MONTELLA Ceo di Hanergy Solar Power (Italy) “Una parola è alla base della nostra decisione di approdare in Italia: il clima. Nella Penisola le condizioni sono ottimali per l’installazione di impianti fotovoltaici, che rappresentano il core business di Hanergy al di fuori della Cina. Le condizioni di irraggiamento dell’Italia sono tra le migliori in Europa. Oltre a ciò, quando Hanergy ha deciso di arrivare a Roma il Governo italiano prevedeva un interessante meccanismo di incentivi statali per sostenere lo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; tale meccanismo è stato recentemente sospeso a causa del raggiungimento del budget di 6,7 miliardi di Euro. Nonostante la fine degli incentivi e la recessione economica, il nostro gruppo nutre ancora molta fiducia nella possibilità di realizzare impianti fotovoltaici in “grid parity” (senza incentivo statale, guadagnando unicamente dalla vendita dell’energia elettrica): crediamo che, negli anni a venire, questo sarà possibile, specialmente in zone dove le condizioni di irraggiamento sono particolarmente favorevoli, come la Sicilia. 73 Il progetto HANERGY HOLDING GROUP LTD Hanergy Holding Group Ltd. (Hanergy), fondata nel 1994, è la più grande società privata in Cina nel settore delle energie rinnovabili. Con oltre 6 GW di risorse operative per la produzione energetica, Hanergy possiede e gestisce in tutto il mondo centrali idroelettriche e impianti di energia eolica e fotovoltaica. Il quartier generale di Hanergy è ubicato in Cina (Beijing), dove il gruppo possiede anche stabilimenti produttivi di pannelli fotovoltaici a film sottile, collocati in diverse province del Paese. Il gruppo è attivo in Europa, con una filiale in Olanda (Amsterdam, che è il quartier generale della divisione European&Middle East), una in Italia (Roma) e una in Grecia (Atene); in Europa, il gruppo ha inoltre acquisito Solibro, filiale del gruppo solare Q-Cells, con due stabilimenti produttivi di pannelli a film sottile in Germania e Svezia. Al di fuori della Cina e dell’Europa, Hanergy è attiva negli USA, con una filiale a San Francisco e un ulteriore stabilimento produttivo di pannelli a film sottile (Miasolè, ubicato a Santa Clara, California), nonché a Hong Kong, a Singapore e in Sud Africa. Hanergy si dedica pienamente alla riduzione dell’effetto serra: il motto della società è “Clean Energy for a better world”. Come produttore di energia pulita, alla fine del 2012, Hanergy ha raggiunto una capacità installata complessiva di 6.000 MW da progetti idroelettrici (completati e in corso d’opera) e 131 MW da progetti eolici. Per quanto riguarda, invece, le caratteristiche economiche, quando valutiamo nuovi paesi, ovviamente prestiamo grande attenzione alla stabilità politica, alla certezza del sistema normativo e alle potenzialità di crescita nel settore. Invitalia ci ha fornito il servizio più importante di cui ha bisogno una società straniera che entra in nuovo mercato: ci ha, infatti, assistito nella creazione di un network con società operanti nel settore delle energie rinnovabili e istituzioni governative italiane, tra cui il Ministero degli Esteri. L’Agenzia ha agito da ponte: sebbene Italia e Cina siano due paesi che condividono la peculiarità di avere alle spalle una storia millenaria, le due culture sono del tutto diverse e così le loro “business attitudes”. Invitalia ha aiutato sia Hanergy sia i suoi partner italiani a compensare queste differenze”. “ Invitalia ci ha fornito il servizio più importante di cui ha bisogno una società straniera che entra in nuovo mercato: ci ha aiutato a creare un network. C O M P E T I T I V I TÀ E TERRITORI Contribuiamo allo sviluppo e alla competitività del Paese, attraverso interventi sul territorio finalizzati a supportare la Pubblica Amministrazione nelle politiche di sviluppo territoriale, accelerare e diffondere l’innovazione industriale e tecnologica, valorizzare il patrimonio artistico e culturale, favorire la reindustrializzazione e lo sviluppo delle infrastrutture. 77 UNA RICCHEZZA DA NON DISPERDERE “ Pompei, in questo modo, può generare nuovo sviluppo, creando posti di lavoro qualificati; per questo progettiamo la realizzazione di un centro dove verranno ad “arricchirsi” studenti, ricercatori e dove si potranno svolgere seminari e approfondimenti. ” Competitività e territori ANTONIA PASQUA RECCHIA Segretario Generale MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) “Pompei è un sito unico al mondo che è stato riportato alla luce duecentocinquanta anni fa e a tutt’oggi rappresenta un esempio di intervento archeologico straordinario. Prima dell’attuale piano di interventi di valorizzazioni, azioni di restauro e conservazione erano state svolte nella Villa dei Misteri, nella Casa dei Vecchi e nella Scola Armatorum. Oggi un finanziamento straordinario mette insieme e sistematizza un piano di opere volte al consolidamento ed al recupero delle strutture, ma anche alla valorizzazione del sito archeologico, al fine di ottenere un risultato che potrà fare scuola nel mondo. Si tratta di 105 milioni di euro raccolti grazie a un finanziamento europeo destinato ai “Grandi attrattori culturali e del turismo” in cui intervengono Unione Europea, Regione Campania e Ministero della Coesione Territoriale, ai quali si è aggiunto anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Unendo le analisi economiche, le risorse umane, la capacità di declinare l’intervento sul patrimonio in intervento sullo sviluppo, Invitalia ha sicuramente fatto la differenza. Grazie alla sua competenza è stato possibile elaborare il progetto definitivo, ottenerne le necessarie approvazioni e implementare un efficace programma di cantierizzazione delle opere di recupero. Oltre a quelli della Domus del Marinaio, della Camera dei Dioscuri, della Casa dalle Pareti rosse e della Casa di Sirico, un cantiere in via di consolidamento è quello dell’area non ancora scavata, in cui si è verificata la frana del novembre 2010. Per questo il progetto procede secondo due approcci paralleli che riguardano sia i lavori di restauro sulle strutture che sugli apparati per la messa in sicurezza di tutta l’area così da impedire ulteriori crolli. Il piano delle opere, che assorbe la maggior parte delle risorse (87 milioni di euro) non è l’unico, ma è supportato da un piano per la conoscenza, che restituirà un sistema visuale in tre dimensioni dell’intera area, oltre all’implementazione di un sistema informativo, un programma di valorizzazione informatica del sito per una adeguata accoglienza dei visitatori, nonché un sistema di sicurezza e vigilanza. Ci preme ringraziare, in questo caso, il Ministero degli Interni che ha attivato un Protocollo per vigilare sulla legalità del progetto. Pompei, in questo modo, può generare nuovo sviluppo, creando posti di lavoro qualificati; per questo progettiamo la realizzazione di un centro dove verranno ad “arricchirsi” studenti, ricercatori e dove si potranno svolgere seminari e approfondimenti. Un grande esempio di lungimiranza progettuale che si innesta su un substrato di cultura, arte e storia di fattura ineguagliabile”. 79 Il progetto IL GRANDE PROGETTO POMPEI Pompei rappresenta una delle aree archeologiche più famose e importanti al mondo. Un’intera città distrutta da una eruzione vulcanica nel 79 d.C. che, grazie proprio alla lava ha conservato la sua integrità, non solo architettonica ma anche umana. Una testimonianza inestimabile, un patrimonio di storia e informazioni che ci raccontano, in modo talmente vivido da sembrare quasi artificioso, vicende di vita quotidiana risalenti a quasi duemila anni fa. Da anni, le strutture archeologiche risentono di uno stato di diffuso degrado e di un’opera di manutenzione insufficiente rispetto alla sua gravità, determinata da duecentocinquanta anni di esposizione agli agenti atmosferici. Una condizione da superare risolutamente per evitare la perdita di questa testimonianza di civiltà unica al mondo. In questo contesto Invitalia ha curato per conto del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali gli “Interventi per l’avvio, la qualificazione e l’accelerazione del processo attuativo del Progetto Pompei per la tutela e la valorizzazione dell’area archeologica”. Il progetto dispone di finanziamenti pari a 105 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” (POIn). SVILUPPO DEL TERRITORIO > Gli obiettivi generali dell’intervento di supporto svolto dall’Agenzia hanno mirato, nello specifico, ad accelerare e qualificare la fase di start-up e di entrata a regime del Grande Progetto Pompei, velocizzare lo sviluppo progettuale degli interventi previsti dal piano e contribuire a qualificare i contenuti progettuali degli interventi previsti. L’intervento è stato, inoltre, finalizzato a rafforzare le competenze e le capacità delle Amministrazioni a vario titolo coinvolte nel percorso attuativo del progetto, a migliorare l’efficacia e accelerare lo svolgimento delle attività di gestione delle procedure di gara che la stazione appaltante pone in essere per l’attuazione del progetto. Grazie anche a questa azione di supporto, sia in fase di aggiornamento e sviluppo progettuale, sia in fase di predisposizione della documentazione di gara, a partire da aprile 2012, il MiBAC - Soprintendenza Speciale di Napoli e Pompei (SANP), ha pubblicato i primi bandi per dare seguito all’attuazione dei primi interventi di messa in sicurezza idrogeologica e di restauro e consolidamento. Mentre procede l’attività di supporto alla pubblicazione di nuovi bandi per successivi lotti di lavori, nei primi mesi del 2013 si è proceduto all’apertura dei primi cantieri. 80 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Nella pagina a fianco posa di un nuovo architrave nella casa dei Dioscuri a Pompei. Invitalia ha curato gli interventi per l’avvio, la qualificazione e l’accelerazione della fase attuativa del Grande Progetto Pompei. Competitività e territori 81 82 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Lavori alla casa dei Dioscuri, uno dei cantieri che sono stati avviati anche grazie al supporto di Invitalia. Competitività e territori Affreschi durante il restauro. 83 84 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Immagini del Criptoportico, sempre a Pompei, l’altro cantiere avviato in questi mesi. Il progetto dispone complessivamente di finanziamenti pari a 105 milioni di euro a valere sul POIn. Competitività e territori 85 87 UN PROGETTO I N N O VAT I V O N E L L A C I T TÀ DELLA PIETRA “ L’intervento ha restituito alla città di Matera non solo la fruibilità del patrimonio storico e culturale, ma anche la possibilità di una sua valorizzazione economica. ” Competitività e territori RAFFAELE RICCIUTI Amministratore Sviluppo Basilicata “Amo definire il mio lavoro “coltivare dei sogni”. Amministro una società di sviluppo e credo che una società di questo tipo debba assecondare i sogni dei giovani, sperimentando nuove forme di lavoro e collaborazione. Camminavo nei Rioni Sassi di Matera e ho fatto un sogno. Ero alla ricerca di un capannone industriale da proporre come incubatore, guardando dove mi trovavo mi è venuta l’idea di proporre il primo incubatore d’impresa in un sito Unesco, il primo incubatore nelle grotte, il primo incubatore che si occupa di creatività e di imprese culturali. L’intervento, grazie alle volontà e interazioni di Regione Basilicata, Invitalia, Comune, Sviluppo Basilicata S.p.A e di tutti gli stakeholder presenti sul territorio, ha restituito alla città di Matera non solo la fruibilità del patrimonio storico e culturale ma anche la possibilità di una sua valorizzazione economica. Tutti, dunque, hanno aiutato a realizzare questo sogno. Invitalia ha dato un contributo importante perchè il suo supporto ha facilitato e consentito di velocizzare i tempi in maniera decisiva. I giovani hanno sogni che riguardano il lavoro, noi proponiamo un incubatore d’impresa per provare a creare opportunità di lavoro che guardano al futuro e che interpretano la realtà in maniera moderna.” Raffaele Ricciuti, Amministratore di Sviluppo Basilicata, con cui ha collaborato Invitalia per la realizzazione dell’incubatore di impresa all’interno dei Sassi di Matera. Il progetto L’INCUBATORE DI IMPRESA NEI SASSI DI MATERA 89 Gli incubatori di impresa sono spazi non utilizzati che vengono rivitalizzati ospitando la nascita e l’avvio di nuove imprese, forniscono infrastrutture tecnologiche, servizi gestionali e supporto promozionale per sostenere la competitività del sistema imprenditoriale locale e lo sviluppo socio-economico della comunità regionale. L’incubatore dei Rioni Sassi destinato ad imprese e iniziative nel settore della creatività, promosso e gestito da Sviluppo Basilicata, è stato realizzato con i fondi resi disponibili dalla legge 208/98, da Invitalia. Si tratta di un incubatore di imprese “diffuso”, inserito nel cuore dell’antica area della Civita nei Rioni Sassi, Patrimonio dell’umanità Unesco, che interviene su edifici scavati nel tufo mediante il restauro architettonico, l’utilizzazione e la rivitalizzazione dei complessi monumentali e attraverso l’insediamento di imprese focalizzate sulla cultura e la creatività. Il totale delle aree coperte è di 749 mq, di cui 686 mq sono a disposizione delle imprese (ampiezza moduli 18/89 mq). L’incubatore prevede moduli attrezzati e spazi di lavoro destinati al co-working, spazi e attrezzature comuni, spazi esterni per eventi e installazioni. È destinato a creativi, ricercatori e professionisti. È previsto l’insediamento di 11 imprese a cui si sono aggiunti ampliamenti per ulteriori 7 unità. Il finanziamento per il progetto è stato pari a circa 1,6 milioni di euro. L’incubatore, inaugurato nel giugno del 2012, ha già coinvolto al proprio interno manifestazioni di grande rilevanza: per il 50° Salone del Mobile e in collaborazione con la Triennale Design e il Politecnico di Milano ha ospitato al suo interno una mostra dedicata a modelli sperimentali di seduta disegnati da 90 giovani milanesi e materani nell’ambito del progetto MIM Design. Ha ospitato le lezioni della Summer School 2012 promossa da RENA la Rete per l’Eccellenza Nazionale e le Officine Arduino. Più volte è sullo scenario europeo attraverso progetti comunitari che promuovono reti tra i siti Unesco a supporto della competitività delle imprese europee operanti nel settore della creatività e cultura, in particolare nell’ambito del Programma MED. Attualmente è in fase di lancio il Progetto 3C 4 Incubators - Culture, Creative and Clusters for Incubators nell’ambito del Programma EU MED Capitalization in partenariato con 9 regioni europee di 6 differenti nazioni. Il progetto è rientrato tra i vincitori della categoria “Governance, Sviluppo economico locale, Sviluppo sostenibile del patrimonio” del concorso internazionale “EBN – UNDP Award”, conquistando l’attenzione dell’Organizzazione Internazionale delle Nazioni Unite. Recentemente è stato oggetto di una pubblicazione dal titolo “The Entrepreneurship of Culture” sulla rivista internazionale degli Incubatori di impresa Incubation Magazine ed è stato anche presentato come modello al Congresso EBN 2013 a Derry, in Inghilterra, dedicato ai temi dell’Innovazione Sociale e Culturale, a cui hanno partecipato quest’anno oltre 500 delegati (Unione Europea, Asia, Stati Uniti, Brasile e Russia). Giovani imprenditori al lavoro nell’incubatore, dedicato a imprese e iniziative nel settore della creatività. 90 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Un’immagine della sala convegni a disposizione all’interno degli incubatori. Competitività e territori Veduta dall’esterno dell’incubatore a Matera. 91 92 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese A fianco, interno di un incubatore di impresa nei Sassi di Matera. Presto i vari ambienti diventeranno operativi con le attività che qui si insedieranno. Competitività e territori 93 94 Panoramica di Matera, Patrimonio Unesco, e del territorio circostante. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Competitività e territori 95 97 PA L A Z Z O D E I NORMANNI INNOVA CON LA GEOTERMIA “ Una scommessa che abbiamo voluto fare con noi stessi: impiegare tecnologie innovative in un edificio che ha duemila anni di storia e che custodisce un gioiello che tutto il mondo ci invidia. ” Competitività e territori GIULIO CAVASIO Responsabile Unico del Procedimento “Una scommessa che abbiamo voluto fare con noi stessi: impiegare tecnologie innovative in un edificio che ha duemila anni di storia e che custodisce un gioiello che tutto il mondo ci invidia, la Cappella Palatina”. Cosi l’ing. Giulio Cavasio, Responsabile Unico del Procedimento ci descrive il progetto che interessa Palazzo dei Normanni, a Palermo. “Siamo tra le primissime amministrazioni a dotarsi di un impianto geotermico; utilizzeremo il calore del sottosuolo, sempre costante, grazie all’impiego di 36 sonde calate in altrettanti pozzi profondi 130 metri. Abbiamo voluto usare questa fonte di energia rinnovabile per il raffreddamento e il condizionamento di Palazzo Reale, un grande vantaggio dal punto di vista economico perché questi lavori di efficientamento energetico comporteranno un risparmio del 60%, limitatamente alle aree d’intervento, tenuto conto che si sta intervenendo solo su una piccola parte del Palazzo e sperando, in futuro, di poterlo estendere a tutto l’edificio, triplicando così il risparmio e con un abbattimento delle emissioni di CO2”. PAOLO MODICA DE MOHAC Datore di lavoro “Questo Palazzo è straordinario non solo per le bellezze che racchiude, che rappresentano una storia di duemila anni e che testimoniano tutto ciò che è avvenuto in Sicilia, ma anche per le criticità che presenta: viene visitato da oltre 300mila turisti ogni anno, è sede del Parlamento più antico del mondo, custodisce la Cappella Palatina. Se è possibile introdurre innovazione tecnologica per l’efficientamento energetico in un sito storico-artistico di questa complessità e con questa storia, allora sarà possibile farlo dappertutto. Questo è il sogno sotteso a questo progetto, sposato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come best practice che si può replicare in altre realtà che presentano caratteristiche simili. Con la celerità dei trasferimenti finanziari che rendono possibile l’azione dal punto di vista amministrativo, Invitalia ha consentito di raggiungere gli effetti sperati in tempi coerenti con la programmazione comunitaria disposta sia a livello nazionale che regionale, dimostrando come, laddove c’è sinergia tra i soggetti interessati alla realizzazione di un sogno, lo si può realizzare.” Un dettaglio dei lavori per la realizzazione dell’impianto geotermico nel giardino di Palazzo dei Normanni. Questo progetto rientra nel POI Energia, che promuove l’utilizzo delle fonti rinnovabili e l’efficientamento energetico. Invitalia, dopo aver valutato i progetti presentati da vari enti, si è occupata di allocare le risorse e verificare l’effettiva realizzazione di quanto proposto. 99 Il progetto LA GEOTERMIA A PALAZZO DEI NORMANNI PER L’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA Uno dei progetti in corso di realizzazione all’interno del POI Energia è la costruzione di un impianto geotermico a bassa entalpia a servizio degli ambienti della Presidenza e delle sale di rappresentanza di Palazzo dei Normanni a Palermo, sede dell’Assemblea Regionale. Il progetto intende supportare gli impianti esistenti per la climatizzazione estiva e invernale mediante pompe di calore e sonde geotermiche verticali per la dissipazione del calore di condensazione. Un’attenta analisi dello stato dei luoghi ha individuato, per la realizzazione del campo geotermico, le aree antistanti l’ingresso al Giardino Reale, dove si stanno realizzando 36 perforazioni profonde 130 metri e con diametro massimo di 15 cm. Da quest’area si porteranno delle tubazioni interrate fino al Cortile della Fontana e, con un montante verticale, si raggiungerà il terrazzo del terzo piano, dove verranno allocate le nuove macchine per la climatizzazione delle Sale e della Presidenza. Il progetto ha ottenuto il nulla osta della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali della Regione siciliana e tutte le autorizzazioni preliminari, necessarie alla realizzazione dell’intervento in un sito di interesse storico e artistico di questo valore. L’importo finanziato è pari a 621mila euro. POI ENERGIA > Il POI Energia, Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013, è il risultato di un intenso lavoro di concertazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente, un nutrito partenariato economico e sociale e le Regioni italiane Obiettivo “Convergenza” destinatarie degli interventi (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). L’obiettivo è quello di promuovere l’utilizzo delle fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica sostenendo, al contempo, le opportunità di sviluppo locale, sperimentando forme avanzate di interventi integrati e di filiera. Tramite questo programma sono state finanziate attività di: • produzione di energia elettrica (fotovoltaico) o produzione combinata di energia elettrica e termica; • produzione di energia termica (solare termico, geotermia e biomasse). Alcuni dati significativi: • 106 Amministrazioni beneficiarie • 30 milioni di euro di dotazione finanziaria complessiva • costo complessivo per singola iniziativa: tra 100mila euro e 1 milione di euro Invitalia si è occupata di ricevere le candidature, analizzare i progetti, istruire le pratiche, definire una graduatoria delle proposte presentate, allocare le risorse finanziarie, monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e, al termine dei lavori, verificare l’effettiva realizzazione di quanto proposto. 100 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Sala del Palazzo con i ritratti dei Vicerè: beneficerà del riscaldamento e del raffreddamento degli ambienti prodotti dall’impianto geotermico. Competitività e territori Veduta interna del giardino di Palazzo dei Normanni. 101 102 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese A fianco immagine dei porticati del Palazzo. Competitività e territori 103 104 In primo piano, i macchinari utilizzati per il cantiere che sta realizzando l’impianto geotermico presso la Sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Competitività e territori 105 I N F R AT E L I TA L I A T U R I S M O I N V I TA L I A AT T I V I TÀ P R O D U T T I V E Siamo società controllate da Invitalia, ci occupiamo di: •attuare il Programma Banda Larga per ridurre il digital divide nel Paese •sviluppare e riqualificare strutture ricettive, con particolare attenzione alle regioni del Sud •offrire servizi di progettazione e consulenza nel settore delle infrastrutture e dell’ingegneria ambientale. 109 DUE COMUNI SI LASCIANO A L L E S PA L L E IL MEDIOEVO T E L E M AT I C O “ La realizzazione del progetto della banda larga vuol dire offrire una grande occasione di sviluppo, un sogno. ” Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive GIUSEPPE LEOPOLDO BORTOLAN Sindaco di Bressanvido (VI) “Il 21 dicembre 2012, quando ci siamo finalmente collegati al resto del mondo con la banda larga, ci è sembrato di uscire dal buio della notte per vedere l’alba, un’alba che è diventata un giorno splendente perché da quel momento sono stati numerosi gli attestati da parte dei cittadini e soprattutto delle piccole e medie aziende che hanno beneficiato del servizio. Bressanvido ha un territorio di 10 kmq che si trova fuori dalle due direttrici principali, VicenzaBassano e Vicenza- Treviso, che portano il segnale di Internet veloce e che per questo fino a pochi mesi fa era completamente isolato dalla Rete. L’inserimento nella lista dei comuni beneficiari di finanziamenti per la banda larga ha attivato Invitalia, che ha messo a disposizione il know-how tecnologico per giungere a Bressanvido con la fibra ottica. Contatti molto serrati e un confronto continuo con Invitalia ci hanno permesso di risolvere a monte la maggior parte dei problemi evitando di allungare i tempi. A fine 2012 è avvenuto il coronamento di un sogno iniziato tre anni fa, un lasso di tempo che potrebbe sembrare lungo, ma che per un’infrastruttura come questa è molto breve”. “ Il 21 dicembre 2012 ci siamo finalmente collegati al resto del mondo con la banda larga, ci è sembrato di uscire dal buio della notte per vedere l’alba. ALBERTO TOLDO Sindaco di Valdastico (VI) “Millequattrocento abitanti e un territorio molto esteso e periferico, queste erano le basi da cui siamo partiti per portare la banda larga a Valdastico. Parlare di progetti che mirano a ridurre il digital divide significa preoccuparsi di ciò che penalizza il territorio, dall’impresa che non riesce a scaricare il progetto del tetto che deve realizzare, al medico di famiglia che non riesce a scaricare una retinografia dal sito dell’Asl, oltre alle attività che coinvolgono quotidianamente i cittadini. La banda larga per noi è un’importantissima novità, un progetto lungo e travagliato che ha visto Infratel lavorare in sinergia con il Comune, i gestori idrici e Telecom per rimodulare un progetto nato inizialmente per raggiungere solo la prima frazione del Comune, ma che finisce per coprire tutte le frazioni di Valdastico, anche le più periferiche. Abbiamo la consapevolezza che la connettività sia fondamentale per mantenere la competitività delle nostre imprese, perché oggi per un’azienda è vitale decidere di esserci in una zona coperta da Internet veloce. Finché non siamo connessi come le altre zone del Paese siamo in una zona di sofferenza, non esserlo più grazie alla realizzazione del progetto della banda larga vuol dire offrirci una grande occasione di sviluppo. Un sogno”. In alto, il Sindaco di Valdastico, Alberto Toldo. In basso, il Sindaco di Bressanvido, Giuseppe Leopoldo Bortolan. ” 111 112 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive “ La banda larga per noi è un’importantissima novità, un progetto lungo e travagliato che ha visto Infratel lavorare in sinergia con il Comune, i gestori idrici e Telecom. ” 113 Il progetto LA BANDA LARGA NEI COMUNI DI BRESSANVIDO E VALDASTICO INFRATEL ITALIA S.P.A. Municipio di Valdastico, il Comune rientra tra i beneficiari delle attività di Infratel per la posa della banda larga sul territorio. Il Sindaco di Valdastico al lavoro nel suo ufficio. > Tramite i suoi interventi, Infratel ha raggiunto con la fibra ottica anche due piccoli comuni in provincia di Vicenza: Bressanvido e Valdastico, La banda larga è un fattore indispensabile di competitività per le imprese e necessario alle comunità locali, per questo i Comuni di Bressanvido e Valdastico si sono attivati per realizzare la banda larga nei loro territori di competenza. Invitalia, tramite Infratel, si è occupata di ricevere le candidature, analizzare i progetti, istruire le pratiche, definire una graduatoria delle proposte presentate, allocare risorse finanziarie pari a 96mila euro, monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e, al termine dei lavori, verificare l’effettiva realizzazione di quanto proposto. I lavori di stesura della fibra ottica e l’aggiornamento della centrale telefonica di Bressanvido sono stati ultimati. A una cinquantina di chilometri a nord, nel Comune di Valdastico, contemporaneamente ai lavori di pubblica utilità, veniva predisposto il cablaggio con l’obiettivo di rendere disponibile il servizio di internet veloce in tutto il territorio comunale, consentendo all’Adsl di raggiungere zone che sarebbero state escluse dai progetti originari con un notevole risparmio nei costi di realizzazione. Alcuni tra i problemi che più penalizzavano questi territori, l’impossibilità per cittadini ed aziende di accedere all’internet veloce, ai servizi avanzati e alle applicazioni on line, sono stati risolti. Infratel Italia - Infrastrutture e Telecomunicazioni per l’Italia è il soggetto attuatore del Piano Nazionale Banda Larga che punta a ridurre il digital divide in tutto il territorio italiano consentendo l’accesso a banda larga alla totalità della popolazione oggi esclusa dalla network society. Il Piano Nazionale Banda Larga prevede finanziamenti pubblici comunitari, nazionali e regionali, nonché finanziamenti privati al fine di raggiungere in totale la somma necessaria per azzerare il digital divide italiano, stimata in circa 1,471 miliardi di euro. 114 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Il Sindaco Bortolan nella zona industriale di Bressanvido, che è già stata raggiunta dalla banda larga. Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive Veduta del Municipio di Bressanvido. 115 117 U N A B AT TA G L I A PER UN SOGNO “ Se una grande azienda vuole occuparsi di turismo in Europa, non può fare a meno di investire in Italia. Il mio convincimento e la mia tenacia, insieme a quella di Invitalia, hanno contribuito a scavalcare una burocrazia che non sempre è stata dalla nostra parte. ” Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive SIR ROCCO FORTE Chairman Rocco Forte Hotels “Se una grande azienda vuole occuparsi di turismo in Europa non può fare a meno di investire in Italia. Da sempre ho nutrito il desiderio di trasferire nel vecchio continente il modello dei resort da golf americani, e la Sicilia, dopo non poche difficoltà, mi ha permesso di realizzare questo progetto. Il mio convincimento e la mia tenacia, insieme a quella di Invitalia, hanno contribuito a scavalcare, in molte occasioni, una burocrazia che non sempre è stata dalla nostra parte. Ho acquistato il terreno quando ancora non esistevano i permessi per realizzare il complesso. Poi, dall’ottenimento dei permessi e fino al completamento dell’infrastruttura son passati ben otto anni. La burocrazia è miope e vessatoria, a mio avviso, anche quando ci si rende conto che l’iniziativa imprenditoriale che si chiede di intraprendere è presupposto di nuovo sviluppo territoriale. Devo ringraziare la mia testardaggine e Invitalia se siamo arrivati in fondo a questa avventura. Il resort ha aperto nel 2010: un’area vasta oltre duecento ettari, delimitata da milleottocento metri di costa. Un luogo unico, realizzato secondo principi costruttivi ispirati alla eco-compatibilità. Un paradiso che permette di vedere il mare da ogni singola angolazione. Adesso finalmente il resort funziona a pieno regime, con beneficio di tutti, la regione in testa. Nel 2012 abbiamo registrato ben l’84% di prenotazioni. Nonostante il nostro impegno la Sicilia ancora non è considerata, a livello internazionale, una meta elettiva per il turismo dei golfisti, per la mancanza di adeguate infrastrutture per la mobilità. Una piaga che affligge l’intero Paese, a mio avviso, e che impedisce un decisivo sviluppo del settore turistico. Nonostante questo conto di investire ancora in Italia. Dopo Roma, Firenze e Sciacca ora potrebbe essere la volta di Milano e Venezia!” Sir Rocco Forte, Chairman Rocco Forte Hotels, che Italia Turismo ha supportato nella realizzazione di resort di altissimo livello, nei pressi di Sciacca, Agrigento. 119 Il progetto VERDURA GOLF & SPA RESORT SCIACCA Il Verdura Golf & Spa Resort, situato sulla costa meridionale della Sicilia, alle porte della città di Sciacca, in provincia di Agrigento, e realizzato grazie all’intervento di Italia Turismo, rappresenta una delle mete turistiche isolane di maggior prestigio internazionale. Il resort, inaugurato nel 2010, si estende su 230 ettari di suggestivo paesaggio, con circa 2 km di costa. Con le sue 203 camere, di cui 47 suite, tutte dotate di terrazza privata, il resort si pone come esempio di equilibrio tra eleganza, funzionalità e cura meticolosa dei servizi offerti. La scelta di realizzare due campi da golf da 18 buche ed un campo da 9 buche, par 3 - disegnati dal noto architetto californiano Kyle Phillips, ha permesso di attirare efficacemente un turismo internazionale di alto profilo. Una struttura di qualità, che ha consentito alla Sicilia di acquisire nuovi e più cospicui flussi turistici, a tutto beneficio delle comunità limitrofe e nel rispetto delle caratteristiche morfologiche e culturali del territorio circostante. ITALIA TURISMO > Può apparire retorico ribadirlo, ma il nostro è e rimane un Paese a forte vocazione turistica. Una risorsa attrattiva unica, forte di un patrimonio artistico e naturale tra i principali al mondo, ma che paga lo scotto dell’incompiutezza di un processo di valorizzazione indispensabile al suo rilancio. Complessi ricettivi spesso inadeguati, che non incoraggiano un turismo straniero di qualità e maggiormente stanziale. Italia Turismo, società immobiliare del Gruppo Invitalia a capitale interamente pubblico e specializzata nello sviluppo e nella riqualificazione di strutture ricettive, ha in molti casi supplito alla mancanza di un piano strategico di sistema, sia di promozione che di dotazione infrastrutturale, cha ha finora penalizzato l’intero comparto nazionale. Quattro le principali aree di intervento di Italia Turismo. Gli studi di fattibilità prevedono che ogni iniziativa di recupero o realizzazione immobiliare venga anticipata da una valutazione generale dell’area di localizzazione da un punto di vista sociale, culturale, ambientale ed economico, insieme alla verifica dell’organizzazione turistica sia pubblica che privata, a cui si aggiunge l’analisi della domanda finalizzata a fornire un quadro esauriente dei flussi turistici dell’area. La società si occupa, inoltre, di ricercare l’operatore nazionale o internazionale a cui affidare la gestione dei complessi ricettivi in via di sviluppo o di altri villaggi i cui relativi contratti siano giunti a scadenza, oltre che di intervenire con la propria squadra di project e design management durante le varie fasi di sviluppo dei progetti, in stretto coordinamento con le società di gestione di volta in volta coinvolte. Infine, Italia Turismo può supportare nello sviluppo dei rapporti con i gestori delle strutture, a partire dalla negoziazione degli accordi di gestione fino ai rapporti amministrativi, nonché nella determinazione di interventi di manutenzione straordinaria. 120 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Il resort dispone di due campi da golf da 18 buche e un campo da 3, disegnati dal noto architetto californiano Kyle Philips. Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive 121 122 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive 123 Due immagini degli ambienti interni ed esterni del resort. Questa struttura d’eccellenza ha permesso di attrarre nuovi flussi turistici a beneficio del territorio e nel rispetto del paesaggio. 124 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive 125 127 BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO “ Questa operazione ci ha consentito, inoltre, di uscire dalla procedura di infrazione comunitaria, con un evidente risparmio per la collettività. ” Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive ANGELO RICCARDI Sindaco di Manfredonia “Queste due discariche sono state bonificate grazie al contributo di Invitalia e a quello della Regione, che hanno operato in tempi assolutamente celeri, con tecnologie innovative e con una capacità di interlocuzione con il territorio che non avevo mai notato prima nella mia non breve esperienza amministrativa. Questa vicenda è per noi un motivo d’orgoglio: le aree sono state, totalmente bonificate e ora sono fruibili. Hanno collaborato sia un’impresa locale, Coop. Mucafer, sia una azienda di rilievo internazionale, la Trevi S.p.A., attraverso l’applicazione e la sperimentazione di sistemi del tutto innovativi, che hanno consentito anche la creazione di nuovi posti di lavoro e una formazione professionale avanzata per chi ha collaborato a questo progetto. Questa operazione ci ha consentito, inoltre, di uscire dalla procedura di infrazione comunitaria, con un evidente risparmio per la collettività. Manfredonia, grazie a questa vicenda, si è rilanciata sul piano nazionale come una città virtuosa, dove si è realizzata un’operazione di grande rilievo e Invitalia ha svolto un ruolo chiave in questo senso. 129 Il progetto LA MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA DI MANFREDONIA INVITALIA ATTIVITÀ PRODUTTIVE Angelo Riccardi, Sindaco di Manfredonia. Invitalia Attività Produttive ha affiancato il Comune di Manfredonia nella soluzione del problema delle due discariche, bonificate tramite una tecnologia innovativa che ha permesso di evitare una sanzione europea per infrazioni ambientali. > Definito dalla Regione Puglia come prioritario, l’intervento di bonifica nelle due discariche di Manfredonia, (Pariti 1 e Conte di Troia per un totale di 50mila metri quadri), ha scongiurato all’Italia una sanzione europea per infrazioni ambientali. Per la prima volta in Italia si è realizzata una bonifica in situ (ovvero senza spostare i rifiuti) per 300mila mq complessivi. Quest’opera è diventata un caso di scuola europeo, anche grazie alla proficua collaborazione tra Invitalia, Governo, Regione Puglia e Comune di Manfredonia. Invitalia, per conto del Commissario Delegato per l’Emergenza ambientale in Puglia, è stata incaricata di sovrintendere a questo progetto, dall’elaborazione del progetto definitivo ed esecutivo nell’ottobre 2009, all’avvio dei cantieri nel 2010. Sono stati realizzati cinque ambiti di intervento nell’aree interessate dai lavori: • cinturazione perimetrale progettata come barriera impermeabile • impermeabilizzazione del fondo tramite varie tipologie di iniezioni di miscele cementizie e/o chimiche • interventi di copertura superficiale (capping) • realizzazione delle opere di regimentazione e raccolta delle acque meteoriche • sistemazione a verde delle due aree. Tutti gli interventi di messa in sicurezza permanente sopra indicati sono stati conclusi nell’aprile 2011. Complessivamente, considerando anche l’estensione della ex Cava Gentile, sono stati sistemati oltre 50.000 mq di area, per una volumetria di rifiuti pari a circa 418.000 mc, e una profondità di intervento fino a circa 30 m dal piano campagna. Sono state, inoltre, iniettate in totale oltre 12800 mc di miscele impermeabilizzanti (cementizie e/o chimiche). Invitalia Attività Produttive è la società di ingegneria del Gruppo Invitalia; offre servizi che vanno dalla fase di progettazione a quella di esecuzione, nel settore delle infrastrutture e dell’ingegneria ambientale. In particolare, ha partecipato all’avvio e alla realizzazione di oltre cento interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione di aree inquinate, operando sia su siti di interesse nazionale che regionale. Più di recente, ha operato nel campo degli interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico. 130 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive Immagini della discarica com’è ora, completamente bonificata. Il territorio è stato riportato completamente a condizioni di fruibilità. 131 132 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive 133 V I S TA D A I N V I TA L I A 136 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese BERNARDO MATTARELLA Responsabile Finanza e Impresa - Invitalia “Lo sviluppo dell’area di sostegno alle imprese, attraverso le misure di agevolazione di cui abbiamo disposto, ci ha consentito di venire incontro ad una esigenza che sempre più è andata emergendo a fronte dell’avanzamento degli effetti della crisi e, quindi, della necessità di salvaguardare l’esistenza di molte realtà imprenditoriali e promuovere la nascita di nuove organizzazioni. Il nostro obiettivo è stato quello di garantire che le risorse finanziarie a disposizione, attraverso le misure che abbiamo elaborato e insieme ai nostri interlocutori delle amministrazioni centrali, trovassero sempre pieno ed efficace impiego, grazie anche alla flessibilità operativa della nostra organizzazione. Siamo intervenuti laddove, soprattutto nel sud del Paese e nelle regioni che maggiormente potevano necessitare di afflusso di risorse, ci venivano sottoposti progetti imprenditoriali alla cui valutazione abbiamo posto la massima attenzione. L’ampio spettro di interventi, che ha riguardato grandi e piccole realtà aziendali, ci ha messo di fronte ad uno scenario che presenta, e su questo nutrivamo già un profondo convincimento, un contesto imprenditoriale fatto di realtà evolute capaci di grande dinamicità che spesso avevano solo la necessità di essere sollecitate e sostenute nel loro percorso di crescita. Il nostro auspicio è che alcune misure che sono venute incontro alle necessità di piccole e grandi imprese o che hanno contribuito a rimettere in sesto sistemi industriali diffusi possano proseguire, per nostro tramite, a diffondere sul territorio i loro effetti positivi. Il nostro è un Paese che può ancora rivestire un ruolo di primo piano sul fronte della capacità industriale e imprenditoriale internazionale, grazie alla forte volontà di affermazione che anima molti imprenditori. Per questo, in un contesto in cui si cominciano a percepire la crescita e l’occupazione, soprattutto giovanile, come fattori strategici per il Paese, la nostra Agenzia continuerà nella sua azione di sostegno, promuovendo, quando e come possibile, nuove vie di sviluppo e di innovazione.” Invitalia vista da Invitalia 137 GIOVANNI PORTALURI Responsabile Competitività e Territori - Invitalia “La creazione nel 2011 dell’area di Competitività e Territori aveva l’obiettivo di promuovere nuove modalità di intervento e nuovi investimenti per lo sviluppo dei territori. Per valorizzare i luoghi e restituire competitività ai territori non è sufficiente sollecitare l’attenzione istituzionale, è necessario attrarre risorse, definire progetti cantierabili e, soprattutto, è necessario attribuire in modo chiaro la responsabilità del fare. Invitalia oggi può essere qualificata come soggetto responsabile per l’attuazione di singoli interventi o di programmi complessi: abbiamo esperienza e competenze per verificare la fattibilità degli investimenti, per progettare ed attuare i nuovi interventi. Un compito che già svolgiamo affianco delle amministrazioni centrali ed in collaborazione con le Regioni, come nel caso del Grande Progetto per Pompei dove si stanno sperimentando nuove modalità di collaborazione istituzionale, tra Commissione europea, ministeri ed enti locali, e nuovi modelli di intervento, come la piattaforma di public e-procurement o il protocollo di legalità, per restituire al Paese un fenomenale attrattore culturale e turistico. Grazie alla sensibilità di alcune amministrazioni, come quelle del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Coesione Territoriale, molti altri interventi sono in cantiere. Il progetto Mumex, ad esempio, prevede la realizzazione di grandi poli museali ed archeologici nelle regioni del Mezzogiorno: molti interventi sono già stati progettati e, come nel caso della nuova sede del Museo dell’Aquila, sono in corso di realizzazione. Sono stati avviati altri interventi per la valorizzazione del patrimonio pubblico come, ad esempio, quelli per l’efficientamento ed il risparmio energetico che stiamo realizzando con il Ministero della Giustizia per il grande complesso giudiziario di Napoli o per i grandi immobili dei beni culturali. Non solo, affianchiamo il Ministero dell’Università e della Ricerca nella definizione e nella gestione delle policies per la ricerca e l’innovazione, con risultati lusinghieri visto anche il risalto che il ministero ha voluto dare alle recenti iniziative in tema di cluster tecnologici e smart specialisation. Inoltre, siamo stati incaricati dal Governo di supportare le Regioni meridionali in una delle sfide più decisive per la crescita e la coesione sociale, quella dei Servizi Pubblici Locali. Acqua, rifiuti e trasporti pubblici sono da tempo interessati da un processo di riforma e razionalizzazione che, pur tra mille difficoltà, deve necessariamente innalzare la qualità dei servizi, intervenendo sui modelli gestionali e sulle politiche di investimento. L’inesauribile patrimonio del nostro Paese è la ricchezza dei suoi “luoghi” che comprende beni culturali, paesaggi, enogastronomia, artigianato, e che può rappresentare una straordinaria leva per lo sviluppo e la coesione economica e sociale. Occorre un piano concreto di valorizzazione dei territori e delle competenze.” 138 Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese MARILENA TOPAZIO Invitalia Attività Produttive Sono ingegnere, la mia laurea può sembrare che venga da un mondo lontano da ciò che faccio ora ma con Invitalia è stato un vero “colpo di fulmine”. Sono stata coinvolta fin dal principio in supporto all’attività di sostegno finanziario alle imprese ma, oggi che sono responsabile per tutte le commesse degli accertamenti sugli investimenti realizzati dalle imprese ammesse ai finanziamenti ai sensi dei diversi strumenti agevolativi, mi sento davvero vicina al “cuore” dell’attività di Invitalia. Accompagno le aziende supportandole nella fase più entusiasmante di questo lavoro: quella che trasforma un’idea imprenditoriale in qualcosa di concreto e di tangibile. Il mio lavoro mi porta a diretto contatto con gli imprenditori beneficiari delle agevolazioni. Sono spesso ragazzi giovani, il cui entusiasmo mi coinvolge direttamente. Io provengo dal Sud e posso testimoniare, a fronte dell’esperienza svolta in Invitalia, che tantissimi giovani imprenditori nel Mezzogiorno non si limitano affatto a lamentarsi, ma hanno la voglia e la tenacia per non arrendersi a condizioni che spesso sono tangibilmente proibitive. A volte i primi contatti sono improntati al senso di diffidenza da parte dei nostri interlocutori. Poi, con il passare del tempo, anche gli imprenditori più navigati si rendono conto delle ottime competenze messe a disposizione dall’Agenzia. Per questo avverto un grande senso di responsabilità, ma nello stesso tempo percepisco l’orgoglio di far parte di una organizzazione che nel tempo ha assunto come cardini della sua attività i principi di efficienza ed efficacia. Ogni giorno tocchiamo la crisi in modo diretto, ma cerchiamo di dare il nostro apporto per superarla aiutando e sostenendo quell’Italia che ha idee e sogni da realizzare. Invitalia vista da Invitalia 139 ROBERTO UNGARO Pianificazione Strategica e Controllo - Invitalia Mi occupo prevalentemente della pianificazione delle risorse umane in termini di allocazione nelle varie commesse, oltre che dell’attività di formazione e di sviluppo. Nei sette anni della mia permanenza in Invitalia ho misurato direttamente sulla base della crescita professionale delle risorse all’interno dell’Agenzia il cambiamento avvenuto in ogni settore di intervento. Una vera rivoluzione, che ha fortemente cambiato il modo in cui viene percepita, sia dall’interno che dall’esterno, l’Agenzia. Un processo di diversificazione delle competenze che ha progressivamente interessato ogni campo strategico del nostro sistema produttivo, dall’energia all’automotive fino ai beni culturali. Reputo, inoltre, fondamentale l’attività legata alla programmazione comunitaria che ha consentito un afflusso di nuove e necessarie risorse e professionalità per sostenere progetti importanti per la nostra economia. Sono cresciute in Agenzia, nel frattempo, sia l’integrazione che la volontà di collaborazione tra le diverse società che ne fanno parte a tutto vantaggio dell’efficacia dell’azione, che oggi si inserisce in ogni ambito dove è necessario promuovere maggiore sviluppo. Questo è il frutto del cambiamento che abbiamo vissuto. Prima le divisioni erano profonde e radicate, oggi siamo tutti Invitalia. Quando realizzo l’attività di welcome training (la formazione riservata ai nuovi assunti) noto subito la sorpresa di fronte all’efficienza e all’organizzazione dell’Agenzia, che nella mentalità di molti rimane ancora legata a vecchi e negativi retaggi. Questo risultato è merito anche dell’incremento delle attività di comunicazione, sia interna che esterna, un versante verso cui ci siamo aperti progressivamente negli ultimi tempi, soprattutto per ottimizzare i rapporti “a rete” con i soggetti con cui operiamo, che si tratti di Pubblica Amministrazione o di società private. SOMMARIO 5 Introduzioni 9 Incentivi alle imprese 11 19 27 39 49 57 63 65 71 75 77 87 97 Un’avventura spumeggiante Costruire nel Sud Italia per crescere nel mondo Un approdo fatto con il cuore L’arte che si fa tecnologia Ricerca e innovazione per uscire dalla crisi Recuperare il capitale umano Investimenti esteri Da Osaka a Ponte Vecchio Una risorsa chiamata Sole Competitività e territori Una ricchezza da non disperdere Un progetto innovativo nella città della pietra Palazzo dei normanni innova con la geotermia 107 Infratel Italia Turismo Invitalia Attività Produttive 109 Due comuni si lasciano alle spalle il medioevo telematico 117 Una battaglia per un sogno 127 Bonifica e messa in sicurezza del territorio 135 Invitalia vista da Invitalia Finito di stampare in Italia nel luglio 2013 Fotografie: Ottavio Celestino Fotoritocco: Mario Martignetti – Thomas Munns Produzione e organizzazione Studio Ottavio Celestino: Chiara Ciucci Giuliani Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. Via Calabria, 46 - 00187 Roma Tel. 06.421601 www.invitalia.it - [email protected] STORIE DI SUCCESSO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE STORIE DI SUCCESSO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE LE IMMAGINI DEL NOSTRO LAVORO