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storie di successo per far ripartire il paese

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storie di successo per far ripartire il paese
STORIE DI SUCCESSO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE
STORIE DI
SUCCESSO PER
FAR RIPARTIRE
IL PAESE
LE IMMAGINI DEL
NOSTRO LAVORO
STORIE DI
SUCCESSO PER
FAR RIPARTIRE
IL PAESE
LE IMMAGINI DEL
NOSTRO LAVORO
STORIE DI
SUCCESSO PER
FAR RIPARTIRE
IL PAESE
LE IMMAGINI DEL
NOSTRO LAVORO
5
QUINDICI STORIE
PER RIPARTIRE
Alla fine si tratta sempre di persone. Anche quando
tutto ciò che vedi passare sul tavolo della tua scrivania
sono cifre, tabelle e normative, è fondamentale ricordare
che le azioni che compi hanno conseguenze reali e
concrete sulla vita quotidiana di donne e uomini
in carne ed ossa, alle prese con sogni, difficoltà e
aspirazioni.
Mostrare questi volti e ascoltare queste voci che stanno
dietro ai progetti sostenuti e resi possibili dagli interventi
di Invitalia è la finalità della pubblicazione che avete tra
le mani. Quindici storie di vita, quindici progetti, grandi
e piccoli, visti attraverso gli occhi dei protagonisti che li
hanno seguiti con passione e portati a compimento.
Il profondo riassetto strategico operato a partire dal
2007 ha consentito ad Invitalia di supportare l’azione
del Governo nell’implementare le politiche industriali
e quelle di coesione, stimolare e supportare la crescita
su tutto il territorio nazionale e in particolare nel Sud,
contribuendo a rendere l’Italia un luogo in cui sia più
facile investire, fare impresa e realizzare i propri sogni.
Le storie e le fotografie raccontano meglio di
qualunque foglio di calcolo i risultati pratici del
lavoro dell’Agenzia e, allo stesso tempo, quali siano gli
ingredienti necessari per ridare speranza a un Paese
ricco di risorse ma che rischia di farsi schiacciare
dalla propria complessità: passione, competenza,
innovazione, capacità di organizzazione, voglia di
guardare al futuro con tenacia e occhi nuovi.
Le donne e gli uomini che hanno pensato, progettato
e realizzato questi progetti, privati cittadini, responsabili
istituzionali, manager e dipendenti di Invitalia, sanno
che ce la si può fare. E hanno accettato di raccontare
la propria esperienza. Perché il cammino che abbiamo
davanti è sempre più ricco di possibilità di ciò che
lasciamo alle spalle. Ma oltre al coraggio, per compiere i
primi passi o affrontare i passaggi più rischiosi occorre
sostegno e la forza dell’esempio. Invitalia e questo libro
esistono proprio per questo scopo, in attesa che le storie
positive da raccontare siano talmente tante che, per
quanto digitale e innovativa, non basterà un’intera
biblioteca a raccoglierle.
DOMENICO ARCURI
AMMINISTRATORE DELEGATO INVITALIA
6
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
7
IL PAESE CHE C’È
Un Paese capace di rispettare l’equilibrio tra
aspettative ambientali, sociali ed economiche. Un Paese
che amplia i propri orizzonti, per portare lontano
le proprie idee e accogliere novità e opportunità di
sviluppo. Un Paese nel quale la competizione unisce,
invece che dividere. Un Paese che sulle eccellenti risorse
umane e professionali dei suoi cittadini e delle sue
aziende è capace di rafforzare la propria reputazione
internazionale. Un Paese nel quale le domande trovino
risposta e ogni incontro diventi un’opportunità. Un
Paese in grado di offrire nuove prospettive e nuove
rotte a navigatori in cerca di un porto sicuro o di
avventure ardite. Le storie e le interviste delle pagine che
seguono mostrano questo Paese: una faccia dell’Italia
che troppo spesso rischia di venire offuscata e soffocata
da quell’altro Paese del malaffare, della furbizia come
scorciatoia per il merito, delle opportunità perdute per
inerzia o bizantinismo.
Troppo tempo è stato perso sfruttando il territorio in
maniera scellerata e proteggendo interessi consolidati
a scapito della collettività. Gli esempi qui raccontati
mostrano, però, che non è troppo tardi per dedicarsi
a rendere possibile l’opposto: proteggere il territorio, il
nostro bene più prezioso, e sfruttare le nostre risorse
migliori, il patrimonio di competenze ed eccellenze
diffuso tra la gente.
L’obiettivo di Invitalia è proprio quello di contribuire
a riposizionare il sistema produttivo verso segmenti
ad alto valore aggiunto e con più elevate prospettive
di crescita, favorendo la riqualificazione di quelli
tradizionali e, più in generale, far sviluppare e
rafforzare le imprese italiane ed attrarre investimenti
dall’estero in maniera efficiente e sostenibile.
Proprio quest’ultimo aspetto rappresenta la cartina
di tornasole dello stato di salute di un Paese. Non è
un caso che Invitalia porti nel suo stesso nome questo
mandato, perché non basta essere una destinazione
da sogno per attrarre progetti di elevata qualità sul
territorio nazionale, quando complicazioni, incertezze
e insicurezza potrebbero facilmente trasformare la
permanenza in un incubo. Occorre sviluppare un’intera
cultura di sistema, lavorando congiuntamente per
rendere l’insediamento e l’ampliamento di imprese
straniere in Italia più semplice, più sicuro e più
conveniente sia per gli investitori, che per le aree che
li ospitano. Un lavoro continuo, che coinvolge tutte le
realtà e le istituzioni del territorio, fino a far emergere
il meglio di sé da ognuno di noi. Perché spesso servono
procedure complesse, investimenti corposi o lunghi
percorsi legislativi, ma a volte è questione di un sorriso.
Come quello sui volti delle persone raffigurate in questo
libro, che ci confermano che c’è ancora speranza e che
lavorando duro, il nostro Paese potrà tornare a sorridere
e a prosperare.
GIANCARLO INNOCENZI BOTTI
PRESIDENTE INVITALIA
INCENTIVI
ALLE IMPRESE
Sosteniamo i programmi di
investimento di imprese nuove
o già avviate, attraverso un
pacchetto di strumenti tra essi
complementari, in grado di
aumentare la competitività delle
aziende. In particolare, nelle pagine
seguenti vengono raccontate le
testimonianze relative alle seguenti
misure:
•Autoimpiego
•Autoimprenditorialità
•Contratti di sviluppo
•Rilancio aree industriali
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U N ’A V V E N T U R A
SPUMEGGIANTE
“
Riuscire a far diventare realtà
questo progetto ha portato molta
gioia alla mia socia e a me, ma anche
ai giovani e ai locali del territorio che
hanno accolto con entusiasmo la
nascita del birrificio.
”
Incentivi alle imprese
SIMONE GHIRO
Proprietario del birrificio
“Il mio sogno nasce da una passione che coltivo da
tanti anni: la produzione artigianale di birra. Per anni
ho realizzato a casa la mia birra artigianale e dopo
essermi specializzato con diversi corsi di produzione
e degustazione, nel 2009 ho iniziato a pensare più in
grande e il sogno di un birrificio professionale si è fatto
strada.
È stato allora che ho conosciuto Invitalia su
indicazione di un amico che era riuscito ad avere
finanziamenti per l’autoimpiego e aveva avviato
un’attività simile alla mia. Mi ero appena trasferito a
Gambolò e dovevo trovare un nuovo impiego. Avevo
a disposizione un immobile, ma c’era bisogno di un
supporto per coprire i costi, Invitalia mi ha aiutato
ad accedere ai finanziamenti per aprire il birrificio.
A dicembre 2012, dopo tre anni di lavoro, siamo
finalmente arrivati alla piena produttività e possediamo
una struttura all’avanguardia per la produzione,
al momento, di quattro tipi di birra differenti: la
Nowhere, le birre Gasoline e Gasoline Super, e la birra
sperimentale di ispirazione africana Jiango.
Ho dedicato la birra Jiango all’Africa, dove ho
lasciato il cuore e a un’associazione a cui sono molto
legato: l’espressione “Jiango be Africa”, infatti, significa
“mettere il cuore in Africa”.
Riuscire a far diventare realtà questo progetto ha
portato molta gioia alla mia socia e a me, ma anche ai
giovani e ai locali del territorio che hanno accolto con
entusiasmo la nascita del birrificio.
E poi, dopo appena due mesi dall’apertura, la birra
“Nowhere”, ambrata e chiara ad alta fermentazione,
si è aggiudicata il primo posto per la sua categoria
al concorso nazionale “Birra dell’Anno Unionbirrai
2013”. Siamo appena partiti, ma abbiamo un bel futuro
davanti!”
Simone Ghiro, all’opera presso il
birrificio di Gambolò (Pavia).
“
13
È stato allora che ho
conosciuto Invitalia su indicazione
di un amico che era riuscito
ad avere finanziamenti per
l’autoimpiego.
”
Il progetto
BIRRIFICIO
GAMBOLÒ:
ARTIGIANI
DEL SAPORE
L’AUTOIMPIEGO
L’immagine del premio ricevuto
dopo pochi mesi di attività.
L’azienda è stata aperta grazie
alla misura dell’Autoimpiego, che
sostiene l’avvio di piccole attività
imprenditoriali.
>
In provincia di Pavia, è uno degli oltre 300mila
progetti finanziati dal Ministero del Lavoro tramite
appunto lo strumento agevolativo denominato
“Autoimpiego”.
Inaugurato nel dicembre 2012, i due soci del
birrificio prevedono, già nel prossimo anno, l’impiego
di altro personale. Il birrificio ha ottenuto da Invitalia
un finanziamento di circa 126mila euro erogato nel
dicembre 2012 e oggi produce quattro tipi di birra
artigianale. Il birrificio occupa una superficie di 120
mq nell’area produttiva e 41 mq nell’area dedicata alla
vendita al dettaglio e all’ufficio.
Con i finanziamenti di Invitalia, il proprietario ha
acquistato i macchinari necessari alla produzione di
birra e allo start-up: 1 sala cottura, 3 fermentatori,
1 miscelatore, 1 cella frigorifera, 1 impianto
di refrigerazione, 1 addolcitore dell’acqua, 1
sollevatore elettrico e dei cestoni in acciaio per la
movimentazione del prodotto, i macchinari per la
linea di imbottigliamento tra cui una riempitrice e
una tappatrice, oltre a strumentazione più piccola e
all’equipaggiamento necessario allo start-up dell’ufficio.
La norma che agevola l’Autoimpiego costituisce
il principale strumento di sostegno alla realizzazione e
all’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di
inoccupati o persone in cerca di prima occupazione.
Sono agevolazioni del Ministero del Lavoro, la cui
gestione è affidata a Invitalia, che consistono nella
concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a
fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi
di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative: ditte
individuali (Lavoro Autonomo), società di persone
(Microimpresa) e in affiliazione commerciale con
Franchisor convenzionati (Franchising).
Invitalia si occupa di: raccogliere le richieste, istruire
e valutare i progetti analizzando la documentazione e
richiedendone di aggiuntiva quando necessario, erogare
i finanziamenti, verificare l’effettivo utilizzo e controllare
tutto il ciclo dei finanziamenti per scoraggiare eventuali
comportamenti scorretti delle imprese beneficiarie.
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Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
La birra Gasoline, una delle
quattro prodotte in questo piccolo
birrificio artigianale.
Incentivi alle imprese
Simone Ghiro insieme alla
moglie Angela Scaglione, socia
nell’avventura imprenditoriale.
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Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
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19
COSTRUIRE NEL
S U D I TA L I A P E R
CRESCERE NEL
MONDO
“
Invitalia ci ha aiutato
anche perché ci ha insegnato un
metodo.
”
Incentivi alle imprese
FERDINANDO NAPOLI Direttore Edilportale.com
“Eravamo quattro neolaureati, non eravamo
imprenditori, né tantomeno provenivamo da famiglie di
imprenditori, ma avevamo un sogno e il nostro primo
problema era trovare i finanziamenti per realizzare il
nostro sogno di business. Invitalia ci ha consentito di
superare una serie di difficoltà, la prima delle quali
era il finanziamento per poter realizzare la nostra
idea. Ma Invitalia ci ha aiutato anche perché ci ha
insegnato un metodo: i corsi di formazione organizzati,
la modulistica da compilare e la parte procedurale ci
hanno consentito di seguire un tracciato attraverso
la redazione del business plan che, con le verifiche
successive, ci ha permesso di incanalare la nostra
attività nella direzione giusta, rispetto a quelle in cui ci
saremmo potuti avventurare.
All’inizio eravamo quattro neolaureati, oggi siamo
circa settanta professionisti che condividono lo stesso
sogno, persone che da tutta Europa vengono a Bari per
lavorare da noi: pugliesi che erano emigrati al Nord,
professionisti provenienti da Milano, Torino, Firenze,
Roma, ma abbiamo anche personale proveniente da
Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna. Invitalia
ha dato un incoraggiamento e un sostegno economico
alla nostra attività, soprattutto nel passaggio da s.r.l.
a S.p.A. e ci ha aiutato a trovare con facilità degli
investitori. Magari ci fosse un’Invitalia internazionale
che ci consentisse di accelerare la crescita che il nostro
portale sta avendo in tutto il mondo, così come ci ha
aiutato per la parte italiana!”
Ferdinando Napoli, uno dei soci
fondatori di Edilportale, e ora
Direttore.
“
21
All’inizio eravamo quattro
neolaureati, oggi siamo circa
settanta professionisti che
condividono lo stesso sogno.
”
Il progetto
edilportale.com
UNA COMMUNITY
PER EDILIZIA E
ARCHITETTURA
AUTOIMPRENDITORIALITÀ >
Nata a Bari da un’idea di quattro neolaureati
in ingegneria edile al Politecnico di Bari, nel 2000
Edilportale era una piccola società. Oggi Edilportale è la
più grande e qualificata community italiana nel settore
dell’edilizia e dell’architettura e, allo stesso tempo, un
portale informativo, una fiera virtuale, un consulente
marketing, un archivio software e bibliografico.
Nessuno dei quattro giovani fondatori aveva un
background imprenditoriale alle spalle, ma tutti
condividevano quel giusto mix di buone idee, grinta
e conoscenza del settore. Il modello di business di
Edilportale ha funzionato così bene che lo hanno
replicato con Archiportale.com (un portale dedicato al
mondo dell’architettura), Archiproducts.com (pensato
per dare una visibilità internazionale ai prodotti, tradotti
in 120 lingue) e Archilovers.com (un social network
dedicato agli appassionati di architettura e design).
L’Autoimprenditorialità promuove la creazione di
nuove società o l’ampliamento di società già esistenti.
È rivolta alle imprese composte in maggioranza da
giovani tra i 18 e i 35 anni e finanzia prevalentemente
la produzione di beni e la fornitura di servizi in diversi
settori per un valore non superiore a 2,5 milioni di euro.
Prevede agevolazioni sotto forma di contributo a fondo
perduto e mutuo agevolato nelle aree indicate nella
Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 e
nel decreto del Ministero del Lavoro del 14 marzo 1995.
22
La sede di Edilportale a Bari.
L’azienda è nata anche grazie alla
misura dell’Autoimprenditorialità
che promuove la creazione di
nuove società o l’ampliamento di
realtà già esistenti.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
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24
Negli uffici, ampi e luminosi,
lavorano circa 70 persone
provenienti da tutta Italia
e dall’estero. A fianco, i
quattro amici e soci fondatori
dell’azienda.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
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UN APPRODO
FAT TO C O N
IL CUORE
“
Marina d’Arechi è stato
immaginato come porto da 1.000
posti barca, così da poter contare su
una dimensione capace di sostenere
l’investimento.
”
Incentivi alle imprese
AGOSTINO GALLOZZI Il progetto
PORTO DI
MARINA
D’ARECHI
(SALERNO)
Presidente Gruppo Gallozzi
“L’avventura del porto turistico è un’attività nuova
per il nostro Gruppo, che dal 1952 si occupa soprattutto
di trasporto marittimo internazionale. Nasce non
solo come attività imprenditoriale, ma innanzitutto
come risultato di una passione, molto forte anche
emotivamente, per il mare in tutte le sue forme.
Marina d’Arechi è stato immaginato come porto
da 1.000 posti barca, così da poter contare su una
dimensione capace di sostenere l’investimento,
interamente a capitale privato, senza ricorrere a
contributi pubblici a fondo perduto, come spesso accade
per le infrastrutture portuali. Abbiamo, inoltre, scelto
di realizzare un’opera così ambiziosa nella città in
cui è nato ed è cresciuto il Gruppo Gallozzi, Salerno,
per il legame non solo imprenditoriale con la nostra
terra e per il desiderio di contribuire al suo sviluppo,
riqualificando in particolare un’area periferica, una
volta degradata.
Fin dalla fase progettuale, il porto nasce e si sviluppa
nel modo più neutro possibile per l’ambiente. Staccato
da terra per non incidere sull’equilibrio idrogeologico
della costa, contribuisce al quadro di interventi di
mantenimento e protezione della costa stessa previsto
dalle istituzioni. La sua imponente diga foranea,
formata da scogli naturali, rappresenta un filtro delle
acque portuali, a tutela dell’habitat di fauna e flora
marina.
Gli speciali pontili sono costruiti utilizzando un legno
riciclato, senza abbattere nemmeno un ramoscello.
Marina d’Arechi è dunque un po’ sospeso tra mare
e terra, dove nascerà una grande zona verde di
27mila metri quadrati; un parco urbano che realizza
l’interconnessione tra Marina e città e rappresenterà
un luogo di attrazione e di aggregazione per tutta la
comunità.
L’arte di Santiago Calatrava darà all’opera
infrastrutturale un’atmosfera speciale, densa di
emozioni uniche, creando un villaggio ricco di glamour
ed esclusivo.
Per realizzare tutto questo, abbiamo voluto stabilire
criteri stringenti nella scelta dei fornitori e ci siamo
imposti un codice di comportamento rigoroso, seguendo
un protocollo di legalità e sicurezza anche più severo di
quello perseguito dalle Pubbliche Amministrazioni nella
realizzazione delle grandi opere. Non è vero che nel
nostro Paese le cose non possono farsi con tranquillità,
basta solo farlo con trasparenza, intelligenza e
determinazione, unendo alle proprie capacità
imprenditoriali la buona amministrazione e la buona
politica”.
Il Presidente Gallozzi, promotore
di questo progetto e artefice della
sua realizzazione.
29
Uno scorcio del porto turistico.
“
Staccato da terra per non
incidere sull’equilibrio idrogeologico
della costa, contribuisce al quadro
di interventi di mantenimento e
protezione della costa.
CONTRATTO DI
SVILUPPO
Marina d’Arechi si sviluppa nell’area di levante della
Città di Salerno, a ridosso della Costiera Amalfitana,
dell’isola di Capri e delle località del Cilento. Una
struttura inserita tra gli scenari tra i più apprezzati
d’Italia, molti dei quali “Patrimonio dell’umanità” censiti
dall’Unesco. Il Salerno Port Village rappresenta oggi
un approdo ideale per i diportisti di ogni parte del
mondo e una grande occasione di sviluppo per l’intero
Mezzogiorno d’Italia. Grazie anche al contributo di
Invitalia, socio al 20% della società, che ha affiancato il
socio di maggioranza Gallozzi Group, accompagnando
lo start up dell’investimento da 120 milioni di euro del
Marina d’Arechi, Salerno Port Village, è certamente tra
le nuove opere più importanti d’Europa. Alla base della
sua realizzazione risiede il rispetto dell’ambiente e della
linea di costa. Il Marina, infatti, è separato dal litorale
da un canale largo circa 70 metri ed è collegato a terra
tramite ponti carrabili e pedonali. Con i suoi 1.000 posti
barca da 10 a 100 metri, Arechi è uno dei maggiori
Marina del Mediterraneo. Progettato dall’Ing. Guglielmo
Migliorino, è stato sottoposto ad approfonditi studi
meteo-marini e prove in vasca, realizzati dall’Istituto
inglese di ricerca HR Wallingford UK, per certificarne la
tenuta al mare, il comfort all’ormeggio, la rispondenza
ai più alti requisiti di protezione e sicurezza. Ogni posto
barca è dotato dei più moderni ed efficienti sistemi
di fornitura energetica, idrica e sanitaria. La firma di
Santiago Calatrava impreziosisce il progetto con la
futura realizzazione di alcune opere di straordinaria
qualità architettonica. Un grande parco, il ponte di
collegamento sospeso tra mare e terra, un anfiteatro e
lo scenografico edificio con una copertura a forma di
foglia, renderanno Marina d’Arechi un unicum nello
scenario internazionale.
> Pensare in grande. Con la misura definita
“Contratto di Sviluppo” Invitalia intende favorire la
realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni,
proposti da imprese italiane o estere ma che abbiano
una sede stabile nel nostro Paese. Sono diversi i
settori che possono prevedere questa tipologia di
intervento, dal comparto industriale a quello turistico
e commerciale. Per la natura articolata ed estesa che
li contraddistingue, i Contratti di Sviluppo vengono
solitamente sottoscritti da più imprese e dalle eventuali
Amministrazioni locali competenti.
Le iniziative sostenute dai Contratti di Sviluppo
prevedono anche progetti di ricerca industriale e
sviluppo sperimentale, possono inoltre preludere anche
alla realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico
che incidano sulla crescita diffusa di un territorio grazie
alla sua valorizzazione.
La misura è stata applicata prevalentemente nelle
aree delle cosiddette Regioni Convergenza, ovvero
Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, comprese nella
Carta degli aiuti 2007-2013. Le formule agevolative
previste variano dal contributo a fondo perduto al
finanziamento agevolato, fino al contributo in conto
interessi.
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Uno dei pontili che si affacciano
sul mare. Nella foto a lato,
sullo sfondo si vede come sarà
l’edificio progettato dall’architetto
Calatrava quando sarà realizzato.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
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A lato, una della strutture che
ospiteranno servizi e facilities
per i diportisti.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
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34
Nella pagina a fianco, rendering
delle strutture ricettive e
commerciali del Marina di
Arechi, attigue al parco urbano.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
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Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
37
Un elevato valore aggiunto del
porto turistico di Salerno sono i
numerosi servizi offerti.
39
L’ A R T E C H E S I
FA T E C N O LO G I A
“
Collaborare con Invitalia si è
rivelata una “bella” impresa.
”
Incentivi alle imprese
GIUSEPPE CIONGOLI
Presidente Rolls Royce Italia
“Se non ci occupassimo di sistemi propulsivi e, tra
l’altro, di componentistica aerospaziale ad elevata
tecnologia, il nostro sembrerebbe un romanzo
d’appendice. La Rolls Royce, simbolo per eccellenza
del lusso mondiale, è nata da una piccola fabbrica in
cui due anonimi ma brillanti signori hanno unito la
capacità manuale e quella tecnologica, trasformando il
marchio in uno dei più prestigiosi del mondo.
Siamo in Italia da oltre cinquant’anni e continuiamo
a riporre molta fiducia nelle risorse di questo Paese e nei
suoi giovani. Il territorio e le istituzioni hanno risposto
positivamente alla nostra iniziativa imprenditoriale e di
sviluppo. Il programma di ampliamento porterà ad una
ulteriore acquisizione di forza-lavoro e all’aumento del
50% di fatturato nel 2015, con conseguente incremento
di produttività.
Una volta rilevata la quota che Finmeccanica
possedeva in EMA, acquisendo così il 100%, abbiamo
deciso di fare dell’azienda un gioiello tecnologico di
portata mondiale.
Il territorio in cui operiamo ha un grande potenziale
di risorse da esprimere. Per esempio l’Università, che
è molto efficiente. Gran parte del nostro personale
proviene da lì e dimostra un’elevata preparazione
professionale, oltre che una profonda motivazione.
Abbiamo puntato innanzitutto sui giovani, arricchiti
dall’esperienza degli anziani ma proiettati nel futuro,
con vantaggi evidenti per lo sviluppo del territorio. Dal
canto nostro, abbiamo provato a costruire uno spirito di
corpo e un forte senso di appartenenza all’azienda, a
partire dal vertice fino al più giovane dei collaboratori.
Abbiamo cercato di ricreare una situazione di stampo
“familiare”, preoccupandoci di venire incontro alle
esigenze di tutti in modo da creare un clima sereno,
contribuendo, dove possibile, ad elevare la qualità
della vita dei dipendenti, anche con la costruzione, ad
esempio, di un asilo nido.
Collaborare con Invitalia si è rivelata una “bella”
impresa. Avevamo visto e valutato quanto fosse una
realtà moderna nel sistema italiano, snella ed efficiente
e la risposta alle nostre richieste è stata altamente
commisurata all’idea che ci eravamo fatti. Non ci ha
deluso. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci
eravamo preposti.
Ad un’azienda straniera che intendesse investire
in Italia direi di avere coraggio perché questo è un
grande Paese, ricco di capitale umano e di capitale
tecnologico, capace di rifondarsi economicamente e
socialmente quasi settant’anni fa dopo una guerra
atroce. Oggi l’Italia è un Paese democratico, giovane e
unito che è riuscito a diventare uno dei dieci paesi più
industrializzati del mondo. Ha dimostrato capacità di
riscatto e di voglia di fare e il Meridione, area attiva
del Paese, ha tanta voglia di crescere e di esprimere le
proprie enormi potenzialità”.
“
41
Siamo in Italia da oltre
cinquant’anni e continuiamo
a riporre molta fiducia nelle
risorse di questo Paese e nei
suoi giovani.
”
Motore aeronautico: alcuni dei
componenti sono prodotti nello
stabilimento di Morra De Sanctis,
Avellino.
Il progetto
EMA
ROLLS ROYCE
Secondo un singolare pregiudizio difficilmente
si collocano esperienze di industria avanzata nel
Meridione del nostro Paese. Fortunatamente la realtà
spesso smentisce ogni preconcetto. In questo caso
ci pensa EMA – Europea Microfusioni Aerospaziali
S.p.A, azienda con 450 dipendenti e con sede a Morra
De Sanctis, in provincia di Avelino, leader mondiale
nella produzione di componenti in superleghe ad
altissima precisione per motori e turbine destinate al
settore aeronautico, civile e militare e alla produzione
di energia elettrica. Una costola supertecnologica e ad
alta “densità” di tecnologia della più nota Rolls Royce,
leader globale nella fornitura di sistemi di propulsione e
servizi per i settori aeronautico civile e militare, marina
ed energia.
Insieme a Invitalia, EMA ha sottoscritto un
programma di sviluppo la cui ultimazione è prevista
entro aprile 2015. Il piano prevede un investimento
produttivo del valore di circa 35 milioni di euro e un
progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
del valore di 3,5 milioni di euro. L’obiettivo del progetto
è quello di incrementare di circa il 45% l’attuale capacità
produttiva dello stabilimento di Morra De Sanctis e
ottimizzare il processo di lavorazione, internalizzando
la produzione delle anime di ceramica (attualmente
acquistate all’esterno), con conseguente diminuzione dei
costi di produzione e logistica. Si prevede uno sviluppo
del fatturato di circa il 35% su un arco di quattro anni e,
a regime, un incremento di circa 200 unità all’anno.
42
Sopra, fase di preparazione
anime di ceramica; di fianco:
particolari su componenti in cera.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
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Particolare del processo
di microfusione. Sistemi
automatizzati del processo
produttivo.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
45
46
Due tipologie di bagni ceramici
per la realizzazione del guscio.
EMA è una delle prime aziende
ad aver sottoscritto un Contratto
di sviluppo, tramite Invitalia, per
l’ampliamento dello stabilimento
situato in provincia di Avellino.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
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49
RICERCA E
INNOVAZIONE
PER USCIRE
DALLA CRISI
“
Il contributo di Invitalia
ci ha permesso di realizzare
un magazzino completamente
automatizzato. Invitalia ci
supporterà anche per la
realizzazione del nuovo sito
produttivo di Taranto.
”
Incentivi alle imprese
ANGELO L’ANGELLOTTI 51
Il progetto
AMPLIAMENTO
ZANZAR SISTEM
Fondatore della Zanzar Sistem
“Un’idea nata per caso nel 1985, ma che è cresciuta
nel tempo fino a diventare un brand. In un’area
geografica come questa, che non ha vocazione
imprenditoriale e che non conta aziende di meccanica,
tutto quello che serviva allo sviluppo di Zanzar Sistem
ma che non riuscivamo a trovare sul territorio abbiamo
dovuto crearlo al nostro interno, puntando su ricerca e
sviluppo. Questa per noi è stata una grande opportunità
di crescita: oggi la nostra forza sono la ricerca e lo
sviluppo del prodotto e del processo di produzione che
ci hanno permesso di diventare sempre più forti sul
mercato.
Il contributo di Invitalia è stato fondamentale: ci ha
permesso di realizzare un magazzino completamente
robotizzato dove sono stivate 2.100 tonnellate di
alluminio, che vengono spostate dai comandi del pc.
Questo magazzino è un fiore all’occhiello della nostra
azienda e della tecnologia italiana.
Invitalia ci supporterà per un altro intervento che
è già stato approvato dal Ministero dello Sviluppo
Economico e che prevede la realizzazione del nuovo
sito produttivo di Taranto, un vero e proprio “villaggio
della zanzariera”, che raccoglierà tutte le fasi di
produzione e realizzazione del nostro prodotto. Il nostro
sogno è diventare leader europeo e Invitalia, con i suoi
interventi, ci sta aiutando in questa impresa”
RILANCIO AREE
INDUSTRIALI
Angelo L’Angellotti, fondatore
dell’azienda di Grottaglie
(Taranto), leader in Italia nel
settore della produzione di
zanzariere.
Una veduta d’insieme del
magazzino, completamente
robotizzato, dove sono stivate
2.100 tonnellate di alluminio.
Il magazzino è stato realizzato
grazie alla misura “Rilancio delle
aree industriali” del Ministero
dello Sviluppo Economico (legge
181/89).
>
L’azienda è, da alcuni anni, tra i primi produttori
italiani di zanzariere, con un fatturato di circa 23 milioni
di euro nel 2011. Realizza un’ampia gamma di prodotti
(zanzariere fisse, plissé, avvolgenti, ecc.) e nel 2010 ha
avviato la produzione di tende da interni. L’azienda
produce anche semilavorati (prodotti per il fai da te,
tubi, reti, componentistica varia) e commercializza
materie prime, in particolare alluminio.
Zanzar Sistem opera in due unità produttive, una
a Grottaglie, completata nel 2002 con le agevolazioni
ex legge 488/92 e l’altra nell’area industriale di Taranto
(località Abbadia) in un complesso di 40.000 mq,
acquistato nel 2004. L’azienda ha investito, negli anni,
importanti risorse in ricerca e sviluppo, raggiungendo
una forte espansione anche sul mercato estero (Olanda,
Grecia e Germania).
Il primo intervento realizzato grazie agli incentivi
della legge 181/89, per il quale Invitalia ha riconosciuto
agevolazioni per quasi 2 milioni di euro, è stato
deliberato nel 2007 e completato nel 2009 e ha
permesso la realizzazione nella sede di Taranto di due
linee per la produzione di zanzariere ed un magazzino
automatico.
Il secondo intervento, per circa 2,7 milioni di euro
tra partecipazione al capitale sociale, contributo a
fondo perduto e mutuo agevolato, ha riguardato il
completamento del nuovo sito produttivo di Taranto
con la realizzazione di due immobili, uno destinato a
lavorazione, imballaggio e spedizione dei prodotti ed un
altro da adibire a deposito. Nell’ambito del programma
è prevista anche la realizzazione di un nuovo centro
direzionale.
È una misura adottata dal Ministero dello Sviluppo
Economico (legge 181/89), che prevede agevolazioni
nelle aree colpite da crisi settoriale per promuovere
iniziative imprenditoriali, rivilizzare il sistema produttivo
locale, creare nuova occupazione o intervenire su unità
produttive esistenti.
Il Ministero dello Sviluppo Economico si avvale di
Invitalia per la definizione e l’attuazione dei Progetti di
Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) delle
aree di crisi complessa.
Le agevolazioni previste vanno dal contributo
a fondo perduto al finanziamento agevolato, fino
all’elemento qualificante della partecipazione
temporanea di Invitalia all’equity delle aziende
finanziate.
Dal 2008 al 2012 sono state ammesse 24 domande.
52
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Personale all’opera nelle
mansioni di precisione per
l’assemblaggio delle zanzariere.
Incentivi alle imprese
A fianco, molti processi di
lavorazione all’interno dello
stabilimento sono automatizzati.
53
54
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Un magazzino per lo stoccaggio
dei materiali.
Incentivi alle imprese
Veduta esterna della sede
aziendale a Grottaglie (Taranto).
55
57
RECUPERARE IL
C A P I TA L E U M A N O
“
Mille lavoratori in Umbria
guardano allo sviluppo di quest’area
come a una delle poche prospettive
a cui poter ancorare il loro
futuro.
”
Incentivi alle imprese
LUIGI ROSSETTI Coordinatore dell’area imprese e lavoro Regione Umbria
“L’aggravarsi della situazione di crisi dell’azienda
Antonio Merloni ha determinato una grossa criticità,
non solo per l’intero apparato produttivo nazionale,
ma soprattutto per il territorio e per la regione. In
Umbria, la crisi ha toccato mille lavoratori impiegati
direttamente e le loro famiglie, in un’area che presentava
già forti criticità a causa del processo di ricostruzione
post-sismica.
Nel 2010 la Regione Umbria ha sottoscritto con il
Ministero dello Sviluppo economico un Accordo di
Programma per definire gli interventi finalizzati alla
ripresa del processo di sviluppo dell’area.
Siamo ancora all’inizio di un cammino difficile per
le istituzioni come per i lavoratori, che sono ancora
vincolati alla percezione degli ammortizzatori sociali,
ma il dialogo franco instaurato con Invitalia ci ha
permesso di pensare a una rimodulazione dell’Accordo
per dare risposte più celeri a un territorio che le aspetta.
Proprio il dialogo che la Regione ha instaurato
con Invitalia ha permesso un cambio di passo
rispetto a logiche prevalentemente burocratiche del
passato nella gestione di incentivi finalizzati alla
reindustrializzazione di aree di crisi. Con Invitalia
lavoriamo a un progetto che, da una parte, è in grado
di leggere le grandi tendenze per intercettarne le
opportunità e, dall’altra, di mettere a sistema la lettura
fatta su una scala più vicina alla sensibilità del tessuto
di produzione locale.
Viviamo una fase economica complessa, e queste
situazioni non sono mai semplici, ma dobbiamo
poter avere un sogno: lo sforzo congiunto di pubbliche
amministrazioni e burocrazia può condurre a una
condizione in cui possiamo dare una speranza a quei
mille lavoratori che in Umbria guardano allo sviluppo di
quest’area come a una delle poche prospettive a cui poter
ancorare il loro futuro e quello dei loro figli”.
Luigi Rossetti, Coordinatore
dell’Area Imprese e Lavoro della
Regione Umbria.
“
59
Il progetto
Proprio il dialogo che la
Regione ha instaurato con Invitalia
ha permesso un cambio di
passo.
”
L’AREA DI CRISI
MERLONI
Dal 2008, la Antonio Merloni S.p.A., azienda
leader del comparto degli elettrodomestici, è in
Amministrazione Straordinaria. La crisi ha interessato
tutte le aziende del Gruppo, coinvolgendo direttamente
circa 3.000 dipendenti, distribuiti principalmente nelle
regioni Umbria e Marche, e più di centocinquanta
imprese del sistema dell’indotto produttivo.
Nel marzo 2010 il Ministero per lo Sviluppo
Economico ha promosso un Accordo di Programma
(AdP) con le Regioni interessate per definire il quadro
degli interventi in grado di tutelare l’apparato produttivo
esistente, assicurare il rilancio delle attività produttive e
la salvaguardia dei livelli occupazionali.
La successiva cessione degli stabilimenti alla J&P
Industries e la parziale riassunzione dei lavoratori
interessati dalla crisi hanno reso disponibile parte delle
risorse finanziarie previste dall’Accordo di Programma,
determinando la necessità di una loro rimodulazione
in un Atto Integrativo dell’Accordo. L’Atto Integrativo
ha anche adottato il Progetto di Riconversione e
Riqualificazione Industriale (PRRI) elaborato da Invitalia,
anticipando quanto previsto, in materia di crisi industriali,
dalla legge 134/12 che ha introdotto misure urgenti per la
crescita del Paese.
Il PRRI ha la finalità di:
• attrarre nuovi investimenti produttivi nell’area
• sviluppare e riqualificare le imprese esistenti
• reimpiegare i lavoratori della A. Merloni S.p.A
attualmente in cassa integrazione straordinaria.
Sono previsti incentivi specifici per l’area di crisi,
a livello nazionale e regionale, che si articolano in
contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati
e garanzie, secondo i regimi di aiuto previsti dalla
legislazione comunitaria. In particolare, Invitalia
gestisce le agevolazioni per la creazione di nuove unità
produttive o l’ampliamento di imprese esistenti che
determinano nuova occupazione.
Le risorse finanziarie rese disponibili dalla
rimodulazione dell’Accordo di Programma dell’area di
crisi “Merloni” ammontano a 81 milioni di euro, di cui
58 milioni ancora da impegnare.
Perugia, sede della Regione
Umbria che collabora con
Invitalia per il recupero dell’area
di crisi della Merloni, e dello
stabilimento di Gaifana (Perugia).
60
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Incentivi alle imprese
61
Veduta panoramica della città di
Perugia.
Scorcio di corso Vannucci, a
Perugia.
INVESTIMENTI
ESTERI
Siamo il punto di riferimento
per chi vuole investire in Italia: il
nostro obiettivo è promuovere le
opportunità di business e favorire la
realizzazione di progetti di elevata
qualità sul territorio.
65
DA OSAKA A
PONTE VECCHIO
“
Abbiamo deciso di realizzare
il nostro Centro ricerche a Firenze
perché ci ha convinto la grande
professionalità riscontrata
nei ricercatori italiani, la loro
competenza.
”
Investimenti esteri
SHUJI SHIOZAKI
Il progetto
Presidente Centro Ricerche e Sviluppo Europeo Yanmar
TAKAYUKI KATO
Direttore Centro Ricerche e Sviluppo Europeo Yanmar
“Prima di decidere di realizzare il nostro Centro
Ricerche e Sviluppo Europeo a Firenze abbiamo
attentamente valutato tutte le possibilità che questo
progetto poteva offrire al nostro Gruppo. Ci ha convinto
la grande professionalità riscontrata nei ricercatori
italiani, la loro competenza e la voglia di affermarsi in
un settore aperto a nuove evoluzioni, a livello globale.
Sicuramente ha influito positivamente sulla nostra
scelta la costruttiva relazione di collaborazione
scientifica e tecnica instaurata con l’Università di
Firenze, nonché, indubbiamente, la bellezza e il comfort
che questa meravigliosa terra, e la Toscana in modo
particolare, ci offrono costantemente.
La crisi non ha risparmiato anche il nostro settore
causando un rallentamento negli ordinativi, soprattutto
nel comparto agricolo, dove noi siamo molto impegnati
per la fornitura di motori per macchinari e trattori,
ma abbiamo conservato livelli di vendite comunque
ragguardevoli.
Abbiamo in programma di estendere la nostra
attività a livello mondiale ed europeo, quindi il centro
subirà sicuramente ulteriori sviluppi e questo a tutto
vantaggio del nostro rapporto con l’Italia. E poi, come
avremmo potuto rinunciare a cibo e bellezze artistiche
così attraenti? E’ uno dei vantaggi di lavorare nel vostro
bel Paese”.
Shuji Shiozaki, Presidente
Centro Ricerche e Sviluppo
Europeo Yanmar, e Takayuki
Kato, Direttore Centro Ricerche
e Sviluppo Europeo Yanmar.
L’azienda è stata affiancata
da Invitalia nel processo di
insediamento nel nostro Paese,
nel quadro di attività mirate a
favorire l’afflusso di investimenti
esteri.
67
IL CENTRO
RICERCHE E
SVILUPPO
YANMAR
(FIRENZE)
“Ci sforziamo di fornire soluzioni sostenibili per
le esigenze che sono essenziali per la vita umana. Ci
concentriamo sulle sfide che i clienti devono affrontare
nella produzione alimentare e nell’uso di energia,
arricchendo in tal modo la vita delle persone per il
domani di tutti noi”. La mission del Gruppo Yanmar,
colosso giapponese per la realizzazioni di motori diesel
destinati ad ogni tipologia di macchinario o mezzo,
eccetto che per il settore automotive, racconta di un
impegno e di un rigore tutto nipponico che ha fatto
dell’azienda un leader mondiale.
Per questo la scelta di insediare il proprio centro
Sviluppo e Ricerche su una delle colline che circondano
dolcemente il centro di Firenze rappresenta una grande
“vittoria” per il nostro Paese e anche per Invitalia che ne
è stata in qualche modo l’artefice.
Il centro è stato ufficialmente inaugurato il 28
maggio 2011, come riporta una bella targa all’ingresso
dell’ edificio anni ‘60 immerso in un parco di ulivi.
La tradizionale cortesia giapponese ha fatto di questo
luogo, oltre che un avanzato polo di approfondimento
della meccanica motoristica applicata alle più moderne
strumentazioni, dall’agricoltura alla nautica, anche un
luogo che offre una vera opportunità di carriera per
molti nostri ricercatori alla ricerca di un’opportunità
professionale interessante.
Sono attualmente quattro gli ingegneri, tutti italiani,
impegnati nel centro. Orgogliosi anche di annunciare
che a Pontedera, vicino Pisa, è stato da poco installato
un cogeneratore di energia ad alto valore tecnologico
realizzato anche attraverso il loro contributo scientifico.
Un esempio costruttivo di ciò che il nostro Paese può
offrire alle aziende straniere ma soprattutto per i nostri
migliori “cervelli”.
“
Abbiamo in programma di
estendere la nostra attività a livello
mondiale ed europeo, quindi il
centro subirà sicuramente ulteriori
sviluppi, e questo a tutto vantaggio
del nostro rapporto con l’Italia.
68
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
INVESTIMENTI
ESTERI
> In molti settori l’Italia gode di un prestigio che la
rende attraente ad occhi stranieri, ma sul versante degli
investimenti esteri questo avviene in misura molto meno
consistente. Si tratta di un’area che pretende un maggior
impegno da parte di tutto il “Sistema Italia”, anche
perché può rappresentare un volano di nuovo sviluppo.
Invitalia ascrive alla sua identità più intrinseca questa
mission, portando nel nome stesso questo obiettivo.
L’Agenzia si pone quindi quale punto di riferimento
per chi vuole investire in Italia, promuovendo le
opportunità di business e favorendo la realizzazione di
progetti di elevata qualità sul territorio nazionale.
Alle imprese estere che vogliono stabilirsi o
espandersi in Italia, Invitalia fornisce gratuitamente una
gamma di servizi “su misura”per accompagnarle in ogni
fase del processo di insediamento o di ampliamento.
In particolare, l’Agenzia interviene nei confronti
dei possibili investitori per fornire informazioni e
analisi strategiche e presentare le opportunità di
business più vantaggiose. Inoltre, sostiene le aziende
o le organizzazioni in arrivo in Italia nel processo di
insediamento e avvio delle loro attività nel luogo e nel
contesto più adeguato alle loro esigenze, intervenendo
nell’espletamento delle pratiche legali e amministrative,
introducendo gli interlocutori stranieri al mondo, a volte
criptico e di non semplice interpretazione delle leggi
italiane e delle possibili agevolazioni e promuovendo
l’incontro delle aziende con le istituzioni centrali e
territoriali di competenza.
Investimenti esteri
69
71
UNA RISORSA
C H I A M ATA S O L E
“
Nella Penisola le condizioni
sono ottimali per l’installazione
di impianti fotovoltaici, che
rappresentano il core business di
Hanergy al di fuori della Cina.
”
Investimenti esteri
JARNO MONTELLA Ceo di Hanergy Solar Power (Italy)
“Una parola è alla base della nostra decisione di
approdare in Italia: il clima. Nella Penisola le condizioni
sono ottimali per l’installazione di impianti fotovoltaici,
che rappresentano il core business di Hanergy al
di fuori della Cina. Le condizioni di irraggiamento
dell’Italia sono tra le migliori in Europa. Oltre a ciò,
quando Hanergy ha deciso di arrivare a Roma il
Governo italiano prevedeva un interessante meccanismo
di incentivi statali per sostenere lo sviluppo della
produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
tale meccanismo è stato recentemente sospeso a causa
del raggiungimento del budget di 6,7 miliardi di
Euro. Nonostante la fine degli incentivi e la recessione
economica, il nostro gruppo nutre ancora molta fiducia
nella possibilità di realizzare impianti fotovoltaici in
“grid parity” (senza incentivo statale, guadagnando
unicamente dalla vendita dell’energia elettrica):
crediamo che, negli anni a venire, questo sarà possibile,
specialmente in zone dove le condizioni di irraggiamento
sono particolarmente favorevoli, come la Sicilia.
73
Il progetto
HANERGY
HOLDING
GROUP LTD
Hanergy Holding Group Ltd. (Hanergy), fondata
nel 1994, è la più grande società privata in Cina nel
settore delle energie rinnovabili. Con oltre 6 GW
di risorse operative per la produzione energetica,
Hanergy possiede e gestisce in tutto il mondo centrali
idroelettriche e impianti di energia eolica e fotovoltaica.
Il quartier generale di Hanergy è ubicato in Cina
(Beijing), dove il gruppo possiede anche stabilimenti
produttivi di pannelli fotovoltaici a film sottile, collocati
in diverse province del Paese. Il gruppo è attivo in
Europa, con una filiale in Olanda (Amsterdam, che è
il quartier generale della divisione European&Middle
East), una in Italia (Roma) e una in Grecia (Atene); in
Europa, il gruppo ha inoltre acquisito Solibro, filiale del
gruppo solare Q-Cells, con due stabilimenti produttivi
di pannelli a film sottile in Germania e Svezia.
Al di fuori della Cina e dell’Europa, Hanergy è attiva
negli USA, con una filiale a San Francisco e un ulteriore
stabilimento produttivo di pannelli a film sottile
(Miasolè, ubicato a Santa Clara, California), nonché a
Hong Kong, a Singapore e in Sud Africa.
Hanergy si dedica pienamente alla riduzione
dell’effetto serra: il motto della società è “Clean Energy
for a better world”. Come produttore di energia
pulita, alla fine del 2012, Hanergy ha raggiunto una
capacità installata complessiva di 6.000 MW da progetti
idroelettrici (completati e in corso d’opera) e 131 MW da
progetti eolici.
Per quanto riguarda, invece, le caratteristiche
economiche, quando valutiamo nuovi paesi, ovviamente
prestiamo grande attenzione alla stabilità politica, alla
certezza del sistema normativo e alle potenzialità di crescita
nel settore.
Invitalia ci ha fornito il servizio più importante di cui ha
bisogno una società straniera che entra in nuovo mercato:
ci ha, infatti, assistito nella creazione di un network con
società operanti nel settore delle energie rinnovabili e
istituzioni governative italiane, tra cui il Ministero degli
Esteri. L’Agenzia ha agito da ponte: sebbene Italia e Cina
siano due paesi che condividono la peculiarità di avere
alle spalle una storia millenaria, le due culture sono del
tutto diverse e così le loro “business attitudes”. Invitalia ha
aiutato sia Hanergy sia i suoi partner italiani a compensare
queste differenze”.
“
Invitalia ci ha fornito il servizio
più importante di cui ha bisogno
una società straniera che entra
in nuovo mercato: ci ha aiutato a
creare un network.
C O M P E T I T I V I TÀ
E TERRITORI
Contribuiamo allo sviluppo e
alla competitività del Paese,
attraverso interventi sul territorio
finalizzati a supportare la Pubblica
Amministrazione nelle politiche di
sviluppo territoriale, accelerare e
diffondere l’innovazione industriale
e tecnologica, valorizzare il
patrimonio artistico e culturale,
favorire la reindustrializzazione e lo
sviluppo delle infrastrutture.
77
UNA RICCHEZZA
DA NON
DISPERDERE
“
Pompei, in questo modo, può
generare nuovo sviluppo, creando
posti di lavoro qualificati; per
questo progettiamo la realizzazione
di un centro dove verranno ad
“arricchirsi” studenti, ricercatori e
dove si potranno svolgere seminari
e approfondimenti.
”
Competitività e territori
ANTONIA PASQUA RECCHIA
Segretario Generale MiBAC (Ministero per i Beni e le
Attività Culturali)
“Pompei è un sito unico al mondo che è stato
riportato alla luce duecentocinquanta anni fa e
a tutt’oggi rappresenta un esempio di intervento
archeologico straordinario. Prima dell’attuale piano
di interventi di valorizzazioni, azioni di restauro e
conservazione erano state svolte nella Villa dei Misteri,
nella Casa dei Vecchi e nella Scola Armatorum. Oggi
un finanziamento straordinario mette insieme e
sistematizza un piano di opere volte al consolidamento
ed al recupero delle strutture, ma anche alla
valorizzazione del sito archeologico, al fine di ottenere
un risultato che potrà fare scuola nel mondo.
Si tratta di 105 milioni di euro raccolti grazie a un
finanziamento europeo destinato ai “Grandi attrattori
culturali e del turismo” in cui intervengono Unione
Europea, Regione Campania e Ministero della Coesione
Territoriale, ai quali si è aggiunto anche il Ministero per
i Beni e le Attività Culturali.
Unendo le analisi economiche, le risorse umane,
la capacità di declinare l’intervento sul patrimonio in
intervento sullo sviluppo, Invitalia ha sicuramente fatto
la differenza.
Grazie alla sua competenza è stato possibile
elaborare il progetto definitivo, ottenerne le necessarie
approvazioni e implementare un efficace programma
di cantierizzazione delle opere di recupero.
Oltre a quelli della Domus del Marinaio, della
Camera dei Dioscuri, della Casa dalle Pareti
rosse e della Casa di Sirico, un cantiere in via di
consolidamento è quello dell’area non ancora scavata,
in cui si è verificata la frana del novembre 2010.
Per questo il progetto procede secondo due approcci
paralleli che riguardano sia i lavori di restauro sulle
strutture che sugli apparati per la messa in sicurezza
di tutta l’area così da impedire ulteriori crolli. Il piano
delle opere, che assorbe la maggior parte delle risorse
(87 milioni di euro) non è l’unico, ma è supportato
da un piano per la conoscenza, che restituirà un
sistema visuale in tre dimensioni dell’intera area, oltre
all’implementazione di un sistema informativo, un
programma di valorizzazione informatica del sito per
una adeguata accoglienza dei visitatori, nonché un
sistema di sicurezza e vigilanza. Ci preme ringraziare,
in questo caso, il Ministero degli Interni che ha attivato
un Protocollo per vigilare sulla legalità del progetto.
Pompei, in questo modo, può generare nuovo
sviluppo, creando posti di lavoro qualificati; per questo
progettiamo la realizzazione di un centro dove verranno
ad “arricchirsi” studenti, ricercatori e dove si potranno
svolgere seminari e approfondimenti. Un grande
esempio di lungimiranza progettuale che si innesta
su un substrato di cultura, arte e storia di fattura
ineguagliabile”.
79
Il progetto
IL GRANDE
PROGETTO
POMPEI
Pompei rappresenta una delle aree archeologiche più
famose e importanti al mondo. Un’intera città distrutta
da una eruzione vulcanica nel 79 d.C. che, grazie
proprio alla lava ha conservato la sua integrità, non
solo architettonica ma anche umana. Una testimonianza
inestimabile, un patrimonio di storia e informazioni che
ci raccontano, in modo talmente vivido da sembrare
quasi artificioso, vicende di vita quotidiana risalenti a
quasi duemila anni fa.
Da anni, le strutture archeologiche risentono di uno
stato di diffuso degrado e di un’opera di manutenzione
insufficiente rispetto alla sua gravità, determinata da
duecentocinquanta anni di esposizione agli agenti
atmosferici. Una condizione da superare risolutamente
per evitare la perdita di questa testimonianza di civiltà
unica al mondo.
In questo contesto Invitalia ha curato per conto
del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione
Economica del Ministero dello Sviluppo Economico
e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali gli
“Interventi per l’avvio, la qualificazione e l’accelerazione
del processo attuativo del Progetto Pompei per la
tutela e la valorizzazione dell’area archeologica”. Il
progetto dispone di finanziamenti pari a 105 milioni di
euro a valere sul Programma Operativo Interregionale
“Attrattori culturali, naturali e turismo” (POIn).
SVILUPPO DEL
TERRITORIO
>
Gli obiettivi generali dell’intervento di supporto
svolto dall’Agenzia hanno mirato, nello specifico, ad
accelerare e qualificare la fase di start-up e di entrata
a regime del Grande Progetto Pompei, velocizzare
lo sviluppo progettuale degli interventi previsti dal
piano e contribuire a qualificare i contenuti progettuali
degli interventi previsti. L’intervento è stato, inoltre,
finalizzato a rafforzare le competenze e le capacità
delle Amministrazioni a vario titolo coinvolte nel
percorso attuativo del progetto, a migliorare l’efficacia e
accelerare lo svolgimento delle attività di gestione delle
procedure di gara che la stazione appaltante pone in
essere per l’attuazione del progetto.
Grazie anche a questa azione di supporto, sia in fase
di aggiornamento e sviluppo progettuale, sia in fase di
predisposizione della documentazione di gara, a partire
da aprile 2012, il MiBAC - Soprintendenza Speciale di
Napoli e Pompei (SANP), ha pubblicato i primi bandi
per dare seguito all’attuazione dei primi interventi
di messa in sicurezza idrogeologica e di restauro e
consolidamento. Mentre procede l’attività di supporto
alla pubblicazione di nuovi bandi per successivi
lotti di lavori, nei primi mesi del 2013 si è proceduto
all’apertura dei primi cantieri.
80
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Nella pagina a fianco posa di un
nuovo architrave nella casa dei
Dioscuri a Pompei. Invitalia ha
curato gli interventi per l’avvio, la
qualificazione e l’accelerazione
della fase attuativa del Grande
Progetto Pompei.
Competitività e territori
81
82
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Lavori alla casa dei Dioscuri,
uno dei cantieri che sono stati
avviati anche grazie al supporto
di Invitalia.
Competitività e territori
Affreschi durante il restauro.
83
84
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Immagini del Criptoportico,
sempre a Pompei, l’altro cantiere
avviato in questi mesi. Il progetto
dispone complessivamente di
finanziamenti pari a 105 milioni di
euro a valere sul POIn.
Competitività e territori
85
87
UN PROGETTO
I N N O VAT I V O
N E L L A C I T TÀ
DELLA PIETRA
“
L’intervento ha restituito alla
città di Matera non solo la fruibilità
del patrimonio storico e culturale,
ma anche la possibilità di una sua
valorizzazione economica.
”
Competitività e territori
RAFFAELE RICCIUTI
Amministratore Sviluppo Basilicata
“Amo definire il mio lavoro “coltivare dei sogni”.
Amministro una società di sviluppo e credo che una
società di questo tipo debba assecondare i sogni dei
giovani, sperimentando nuove forme di lavoro e
collaborazione.
Camminavo nei Rioni Sassi di Matera e ho fatto un
sogno. Ero alla ricerca di un capannone industriale da
proporre come incubatore, guardando dove mi trovavo
mi è venuta l’idea di proporre il primo incubatore
d’impresa in un sito Unesco, il primo incubatore nelle
grotte, il primo incubatore che si occupa di creatività e
di imprese culturali.
L’intervento, grazie alle volontà e interazioni
di Regione Basilicata, Invitalia, Comune, Sviluppo
Basilicata S.p.A e di tutti gli stakeholder presenti sul
territorio, ha restituito alla città di Matera non solo la
fruibilità del patrimonio storico e culturale ma anche
la possibilità di una sua valorizzazione economica.
Tutti, dunque, hanno aiutato a realizzare questo sogno.
Invitalia ha dato un contributo importante perchè il suo
supporto ha facilitato e consentito di velocizzare i tempi
in maniera decisiva.
I giovani hanno sogni che riguardano il lavoro, noi
proponiamo un incubatore d’impresa per provare a
creare opportunità di lavoro che guardano al futuro e
che interpretano la realtà in maniera moderna.”
Raffaele Ricciuti, Amministratore
di Sviluppo Basilicata, con cui
ha collaborato Invitalia per la
realizzazione dell’incubatore di
impresa all’interno dei Sassi di
Matera.
Il progetto
L’INCUBATORE
DI IMPRESA
NEI SASSI DI
MATERA
89
Gli incubatori di impresa sono spazi non utilizzati
che vengono rivitalizzati ospitando la nascita e l’avvio di
nuove imprese, forniscono infrastrutture tecnologiche,
servizi gestionali e supporto promozionale per sostenere
la competitività del sistema imprenditoriale locale e lo
sviluppo socio-economico della comunità regionale.
L’incubatore dei Rioni Sassi destinato ad imprese e
iniziative nel settore della creatività, promosso e gestito
da Sviluppo Basilicata, è stato realizzato con i fondi resi
disponibili dalla legge 208/98, da Invitalia.
Si tratta di un incubatore di imprese “diffuso”,
inserito nel cuore dell’antica area della Civita nei
Rioni Sassi, Patrimonio dell’umanità Unesco, che
interviene su edifici scavati nel tufo mediante il restauro
architettonico, l’utilizzazione e la rivitalizzazione dei
complessi monumentali e attraverso l’insediamento di
imprese focalizzate sulla cultura e la creatività. Il totale
delle aree coperte è di 749 mq, di cui 686 mq sono a
disposizione delle imprese (ampiezza moduli 18/89 mq).
L’incubatore prevede moduli attrezzati e spazi di lavoro
destinati al co-working, spazi e attrezzature comuni,
spazi esterni per eventi e installazioni. È destinato
a creativi, ricercatori e professionisti. È previsto
l’insediamento di 11 imprese a cui si sono aggiunti
ampliamenti per ulteriori 7 unità. Il finanziamento per il
progetto è stato pari a circa 1,6 milioni di euro.
L’incubatore, inaugurato nel giugno del 2012, ha
già coinvolto al proprio interno manifestazioni di
grande rilevanza: per il 50° Salone del Mobile e in
collaborazione con la Triennale Design e il Politecnico
di Milano ha ospitato al suo interno una mostra dedicata
a modelli sperimentali di seduta disegnati da 90 giovani
milanesi e materani nell’ambito del progetto MIM
Design. Ha ospitato le lezioni della Summer School 2012
promossa da RENA la Rete per l’Eccellenza Nazionale e
le Officine Arduino.
Più volte è sullo scenario europeo attraverso
progetti comunitari che promuovono reti tra i siti
Unesco a supporto della competitività delle imprese
europee operanti nel settore della creatività e
cultura, in particolare nell’ambito del Programma
MED. Attualmente è in fase di lancio il Progetto
3C 4 Incubators - Culture, Creative and Clusters
for Incubators nell’ambito del Programma EU MED
Capitalization in partenariato con 9 regioni europee di 6
differenti nazioni.
Il progetto è rientrato tra i vincitori della categoria
“Governance, Sviluppo economico locale, Sviluppo
sostenibile del patrimonio” del concorso internazionale
“EBN – UNDP Award”, conquistando l’attenzione
dell’Organizzazione Internazionale delle Nazioni Unite.
Recentemente è stato oggetto di una pubblicazione
dal titolo “The Entrepreneurship of Culture” sulla rivista
internazionale degli Incubatori di impresa Incubation
Magazine ed è stato anche presentato come modello al
Congresso EBN 2013 a Derry, in Inghilterra, dedicato ai
temi dell’Innovazione Sociale e Culturale, a cui hanno
partecipato quest’anno oltre 500 delegati (Unione
Europea, Asia, Stati Uniti, Brasile e Russia).
Giovani imprenditori al lavoro
nell’incubatore, dedicato a
imprese e iniziative nel settore
della creatività.
90
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Un’immagine della sala convegni
a disposizione all’interno degli
incubatori.
Competitività e territori
Veduta dall’esterno
dell’incubatore a Matera.
91
92
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
A fianco, interno di un incubatore
di impresa nei Sassi di
Matera. Presto i vari ambienti
diventeranno operativi con le
attività che qui si insedieranno.
Competitività e territori
93
94
Panoramica di Matera,
Patrimonio Unesco, e del
territorio circostante.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Competitività e territori
95
97
PA L A Z Z O D E I
NORMANNI
INNOVA CON LA
GEOTERMIA
“
Una scommessa che abbiamo
voluto fare con noi stessi: impiegare
tecnologie innovative in un edificio
che ha duemila anni di storia e che
custodisce un gioiello che tutto il
mondo ci invidia.
”
Competitività e territori
GIULIO CAVASIO
Responsabile Unico del Procedimento
“Una scommessa che abbiamo voluto fare con noi
stessi: impiegare tecnologie innovative in un edificio
che ha duemila anni di storia e che custodisce un
gioiello che tutto il mondo ci invidia, la Cappella
Palatina”. Cosi l’ing. Giulio Cavasio, Responsabile Unico
del Procedimento ci descrive il progetto che interessa
Palazzo dei Normanni, a Palermo.
“Siamo tra le primissime amministrazioni a dotarsi
di un impianto geotermico; utilizzeremo il calore
del sottosuolo, sempre costante, grazie all’impiego
di 36 sonde calate in altrettanti pozzi profondi 130
metri. Abbiamo voluto usare questa fonte di energia
rinnovabile per il raffreddamento e il condizionamento
di Palazzo Reale, un grande vantaggio dal punto di
vista economico perché questi lavori di efficientamento
energetico comporteranno un risparmio del 60%,
limitatamente alle aree d’intervento, tenuto conto che si
sta intervenendo solo su una piccola parte del Palazzo e
sperando, in futuro, di poterlo estendere a tutto l’edificio,
triplicando così il risparmio e con un abbattimento delle
emissioni di CO2”.
PAOLO MODICA DE MOHAC
Datore di lavoro
“Questo Palazzo è straordinario non solo per le
bellezze che racchiude, che rappresentano una storia di
duemila anni e che testimoniano tutto ciò che è avvenuto
in Sicilia, ma anche per le criticità che presenta: viene
visitato da oltre 300mila turisti ogni anno, è sede del
Parlamento più antico del mondo, custodisce la Cappella
Palatina.
Se è possibile introdurre innovazione tecnologica per
l’efficientamento energetico in un sito storico-artistico
di questa complessità e con questa storia, allora sarà
possibile farlo dappertutto. Questo è il sogno sotteso a
questo progetto, sposato dal Ministero dello Sviluppo
Economico e dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali come best practice che si può replicare in
altre realtà che presentano caratteristiche simili. Con
la celerità dei trasferimenti finanziari che rendono
possibile l’azione dal punto di vista amministrativo,
Invitalia ha consentito di raggiungere gli effetti sperati
in tempi coerenti con la programmazione comunitaria
disposta sia a livello nazionale che regionale,
dimostrando come, laddove c’è sinergia tra i soggetti
interessati alla realizzazione di un sogno, lo si può
realizzare.”
Un dettaglio dei lavori per la
realizzazione dell’impianto
geotermico nel giardino
di Palazzo dei Normanni.
Questo progetto rientra nel
POI Energia, che promuove
l’utilizzo delle fonti rinnovabili
e l’efficientamento energetico.
Invitalia, dopo aver valutato i
progetti presentati da vari enti,
si è occupata di allocare le
risorse e verificare l’effettiva
realizzazione di quanto proposto.
99
Il progetto
LA GEOTERMIA
A PALAZZO DEI
NORMANNI PER
L’ASSEMBLEA
REGIONALE
SICILIANA
Uno dei progetti in corso di realizzazione all’interno
del POI Energia è la costruzione di un impianto
geotermico a bassa entalpia a servizio degli ambienti
della Presidenza e delle sale di rappresentanza di
Palazzo dei Normanni a Palermo, sede dell’Assemblea
Regionale.
Il progetto intende supportare gli impianti esistenti
per la climatizzazione estiva e invernale mediante
pompe di calore e sonde geotermiche verticali per la
dissipazione del calore di condensazione.
Un’attenta analisi dello stato dei luoghi ha
individuato, per la realizzazione del campo geotermico,
le aree antistanti l’ingresso al Giardino Reale, dove si
stanno realizzando 36 perforazioni profonde 130 metri
e con diametro massimo di 15 cm. Da quest’area si
porteranno delle tubazioni interrate fino al Cortile della
Fontana e, con un montante verticale, si raggiungerà
il terrazzo del terzo piano, dove verranno allocate le
nuove macchine per la climatizzazione delle Sale e della
Presidenza.
Il progetto ha ottenuto il nulla osta della
Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali della
Regione siciliana e tutte le autorizzazioni preliminari,
necessarie alla realizzazione dell’intervento in un sito di
interesse storico e artistico di questo valore. L’importo
finanziato è pari a 621mila euro.
POI ENERGIA
>
Il POI Energia, Programma Operativo
Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio
Energetico 2007-2013, è il risultato di un intenso
lavoro di concertazione tra il Ministero dello Sviluppo
Economico, il Ministero dell’Ambiente, un nutrito
partenariato economico e sociale e le Regioni italiane
Obiettivo “Convergenza” destinatarie degli interventi
(Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). L’obiettivo è
quello di promuovere l’utilizzo delle fonti rinnovabili
e migliorare l’efficienza energetica sostenendo,
al contempo, le opportunità di sviluppo locale,
sperimentando forme avanzate di interventi integrati e
di filiera.
Tramite questo programma sono state finanziate
attività di:
• produzione di energia elettrica (fotovoltaico) o
produzione combinata di energia elettrica e termica;
• produzione di energia termica (solare termico,
geotermia e biomasse).
Alcuni dati significativi:
• 106 Amministrazioni beneficiarie
• 30 milioni di euro di dotazione finanziaria
complessiva
• costo complessivo per singola iniziativa: tra 100mila
euro e 1 milione di euro
Invitalia si è occupata di ricevere le candidature,
analizzare i progetti, istruire le pratiche, definire una
graduatoria delle proposte presentate, allocare le
risorse finanziarie, monitorare lo stato di avanzamento
dei lavori e, al termine dei lavori, verificare l’effettiva
realizzazione di quanto proposto.
100
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Sala del Palazzo con i
ritratti dei Vicerè: beneficerà
del riscaldamento e del
raffreddamento degli ambienti
prodotti dall’impianto geotermico.
Competitività e territori
Veduta interna del giardino di
Palazzo dei Normanni.
101
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Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
A fianco immagine dei porticati
del Palazzo.
Competitività e territori
103
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In primo piano, i macchinari
utilizzati per il cantiere che sta
realizzando l’impianto geotermico
presso la Sede dell’Assemblea
Regionale Siciliana.
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Competitività e territori
105
I N F R AT E L
I TA L I A T U R I S M O
I N V I TA L I A AT T I V I TÀ P R O D U T T I V E
Siamo società controllate da
Invitalia, ci occupiamo di:
•attuare il Programma Banda
Larga per ridurre il digital divide nel
Paese
•sviluppare e riqualificare strutture
ricettive, con particolare attenzione
alle regioni del Sud
•offrire servizi di progettazione
e consulenza nel settore delle
infrastrutture e dell’ingegneria
ambientale.
109
DUE COMUNI
SI LASCIANO
A L L E S PA L L E
IL MEDIOEVO
T E L E M AT I C O
“
La realizzazione del progetto
della banda larga vuol dire offrire
una grande occasione di sviluppo,
un sogno.
”
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
GIUSEPPE LEOPOLDO BORTOLAN
Sindaco di Bressanvido (VI)
“Il 21 dicembre 2012, quando ci siamo finalmente
collegati al resto del mondo con la banda larga, ci è
sembrato di uscire dal buio della notte per vedere l’alba,
un’alba che è diventata un giorno splendente perché da
quel momento sono stati numerosi gli attestati da parte
dei cittadini e soprattutto delle piccole e medie aziende
che hanno beneficiato del servizio.
Bressanvido ha un territorio di 10 kmq che si
trova fuori dalle due direttrici principali, VicenzaBassano e Vicenza- Treviso, che portano il segnale di
Internet veloce e che per questo fino a pochi mesi fa
era completamente isolato dalla Rete. L’inserimento
nella lista dei comuni beneficiari di finanziamenti per
la banda larga ha attivato Invitalia, che ha messo a
disposizione il know-how tecnologico per giungere a
Bressanvido con la fibra ottica.
Contatti molto serrati e un confronto continuo
con Invitalia ci hanno permesso di risolvere a monte
la maggior parte dei problemi evitando di allungare
i tempi. A fine 2012 è avvenuto il coronamento di
un sogno iniziato tre anni fa, un lasso di tempo che
potrebbe sembrare lungo, ma che per un’infrastruttura
come questa è molto breve”.
“
Il 21 dicembre 2012 ci siamo
finalmente collegati al resto del
mondo con la banda larga, ci è
sembrato di uscire dal buio della
notte per vedere l’alba.
ALBERTO TOLDO
Sindaco di Valdastico (VI)
“Millequattrocento abitanti e un territorio molto
esteso e periferico, queste erano le basi da cui siamo
partiti per portare la banda larga a Valdastico. Parlare
di progetti che mirano a ridurre il digital divide
significa preoccuparsi di ciò che penalizza il territorio,
dall’impresa che non riesce a scaricare il progetto del
tetto che deve realizzare, al medico di famiglia che non
riesce a scaricare una retinografia dal sito dell’Asl, oltre
alle attività che coinvolgono quotidianamente i cittadini.
La banda larga per noi è un’importantissima novità,
un progetto lungo e travagliato che ha visto Infratel
lavorare in sinergia con il Comune, i gestori idrici e
Telecom per rimodulare un progetto nato inizialmente
per raggiungere solo la prima frazione del Comune, ma
che finisce per coprire tutte le frazioni di Valdastico,
anche le più periferiche.
Abbiamo la consapevolezza che la connettività sia
fondamentale per mantenere la competitività delle
nostre imprese, perché oggi per un’azienda è vitale
decidere di esserci in una zona coperta da Internet
veloce. Finché non siamo connessi come le altre zone del
Paese siamo in una zona di sofferenza, non esserlo più
grazie alla realizzazione del progetto della banda larga
vuol dire offrirci una grande occasione di sviluppo. Un
sogno”.
In alto, il Sindaco di Valdastico,
Alberto Toldo. In basso, il
Sindaco di Bressanvido, Giuseppe
Leopoldo Bortolan.
”
111
112
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
“
La banda larga per noi è
un’importantissima novità, un
progetto lungo e travagliato che ha
visto Infratel lavorare in sinergia
con il Comune, i gestori idrici e
Telecom.
”
113
Il progetto
LA BANDA
LARGA NEI
COMUNI DI
BRESSANVIDO
E VALDASTICO
INFRATEL
ITALIA S.P.A.
Municipio di Valdastico, il
Comune rientra tra i beneficiari
delle attività di Infratel per
la posa della banda larga sul
territorio.
Il Sindaco di Valdastico al lavoro
nel suo ufficio.
>
Tramite i suoi interventi, Infratel ha raggiunto con
la fibra ottica anche due piccoli comuni in provincia di
Vicenza: Bressanvido e Valdastico,
La banda larga è un fattore indispensabile di
competitività per le imprese e necessario alle comunità
locali, per questo i Comuni di Bressanvido e Valdastico
si sono attivati per realizzare la banda larga nei loro
territori di competenza.
Invitalia, tramite Infratel, si è occupata di ricevere le
candidature, analizzare i progetti, istruire le pratiche,
definire una graduatoria delle proposte presentate,
allocare risorse finanziarie pari a 96mila euro,
monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e, al
termine dei lavori, verificare l’effettiva realizzazione di
quanto proposto.
I lavori di stesura della fibra ottica e l’aggiornamento
della centrale telefonica di Bressanvido sono stati
ultimati. A una cinquantina di chilometri a nord, nel
Comune di Valdastico, contemporaneamente ai lavori
di pubblica utilità, veniva predisposto il cablaggio con
l’obiettivo di rendere disponibile il servizio di internet
veloce in tutto il territorio comunale, consentendo
all’Adsl di raggiungere zone che sarebbero state escluse
dai progetti originari con un notevole risparmio nei
costi di realizzazione.
Alcuni tra i problemi che più penalizzavano questi
territori, l’impossibilità per cittadini ed aziende di
accedere all’internet veloce, ai servizi avanzati e alle
applicazioni on line, sono stati risolti.
Infratel Italia - Infrastrutture e Telecomunicazioni
per l’Italia è il soggetto attuatore del Piano Nazionale
Banda Larga che punta a ridurre il digital divide in
tutto il territorio italiano consentendo l’accesso a banda
larga alla totalità della popolazione oggi esclusa dalla
network society.
Il Piano Nazionale Banda Larga prevede
finanziamenti pubblici comunitari, nazionali e regionali,
nonché finanziamenti privati al fine di raggiungere in
totale la somma necessaria per azzerare il digital divide
italiano, stimata in circa 1,471 miliardi di euro.
114
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Il Sindaco Bortolan nella zona
industriale di Bressanvido, che è
già stata raggiunta dalla banda
larga.
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
Veduta del Municipio di
Bressanvido.
115
117
U N A B AT TA G L I A
PER UN SOGNO
“
Se una grande azienda vuole
occuparsi di turismo in Europa,
non può fare a meno di investire in
Italia. Il mio convincimento e la mia
tenacia, insieme a quella di Invitalia,
hanno contribuito a scavalcare una
burocrazia che non sempre è stata
dalla nostra parte.
”
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
SIR ROCCO FORTE
Chairman Rocco Forte Hotels
“Se una grande azienda vuole occuparsi di turismo
in Europa non può fare a meno di investire in Italia. Da
sempre ho nutrito il desiderio di trasferire nel vecchio
continente il modello dei resort da golf americani, e la
Sicilia, dopo non poche difficoltà, mi ha permesso di
realizzare questo progetto.
Il mio convincimento e la mia tenacia, insieme a
quella di Invitalia, hanno contribuito a scavalcare,
in molte occasioni, una burocrazia che non sempre
è stata dalla nostra parte. Ho acquistato il terreno
quando ancora non esistevano i permessi per realizzare
il complesso. Poi, dall’ottenimento dei permessi e fino
al completamento dell’infrastruttura son passati ben
otto anni. La burocrazia è miope e vessatoria, a mio
avviso, anche quando ci si rende conto che l’iniziativa
imprenditoriale che si chiede di intraprendere è
presupposto di nuovo sviluppo territoriale.
Devo ringraziare la mia testardaggine e Invitalia
se siamo arrivati in fondo a questa avventura. Il resort
ha aperto nel 2010: un’area vasta oltre duecento ettari,
delimitata da milleottocento metri di costa. Un luogo
unico, realizzato secondo principi costruttivi ispirati alla
eco-compatibilità. Un paradiso che permette di vedere il
mare da ogni singola angolazione.
Adesso finalmente il resort funziona a pieno
regime, con beneficio di tutti, la regione in testa. Nel
2012 abbiamo registrato ben l’84% di prenotazioni.
Nonostante il nostro impegno la Sicilia ancora non è
considerata, a livello internazionale, una meta elettiva
per il turismo dei golfisti, per la mancanza di adeguate
infrastrutture per la mobilità. Una piaga che affligge
l’intero Paese, a mio avviso, e che impedisce un decisivo
sviluppo del settore turistico.
Nonostante questo conto di investire ancora in Italia.
Dopo Roma, Firenze e Sciacca ora potrebbe essere la
volta di Milano e Venezia!”
Sir Rocco Forte, Chairman Rocco
Forte Hotels, che Italia Turismo
ha supportato nella realizzazione
di resort di altissimo livello, nei
pressi di Sciacca, Agrigento.
119
Il progetto
VERDURA GOLF
& SPA RESORT
SCIACCA
Il Verdura Golf & Spa Resort, situato sulla costa
meridionale della Sicilia, alle porte della città di
Sciacca, in provincia di Agrigento, e realizzato grazie
all’intervento di Italia Turismo, rappresenta una
delle mete turistiche isolane di maggior prestigio
internazionale. Il resort, inaugurato nel 2010, si estende
su 230 ettari di suggestivo paesaggio, con circa 2
km di costa. Con le sue 203 camere, di cui 47 suite,
tutte dotate di terrazza privata, il resort si pone come
esempio di equilibrio tra eleganza, funzionalità e cura
meticolosa dei servizi offerti.
La scelta di realizzare due campi da golf da 18 buche
ed un campo da 9 buche, par 3 - disegnati dal noto
architetto californiano Kyle Phillips, ha permesso di
attirare efficacemente un turismo internazionale di alto
profilo.
Una struttura di qualità, che ha consentito alla Sicilia
di acquisire nuovi e più cospicui flussi turistici, a tutto
beneficio delle comunità limitrofe e nel rispetto delle
caratteristiche morfologiche e culturali del territorio
circostante.
ITALIA TURISMO
>
Può apparire retorico ribadirlo, ma il nostro è
e rimane un Paese a forte vocazione turistica. Una
risorsa attrattiva unica, forte di un patrimonio artistico e
naturale tra i principali al mondo, ma che paga lo scotto
dell’incompiutezza di un processo di valorizzazione
indispensabile al suo rilancio. Complessi ricettivi spesso
inadeguati, che non incoraggiano un turismo straniero
di qualità e maggiormente stanziale.
Italia Turismo, società immobiliare del Gruppo
Invitalia a capitale interamente pubblico e specializzata
nello sviluppo e nella riqualificazione di strutture
ricettive, ha in molti casi supplito alla mancanza di un
piano strategico di sistema, sia di promozione che di
dotazione infrastrutturale, cha ha finora penalizzato
l’intero comparto nazionale.
Quattro le principali aree di intervento di Italia
Turismo. Gli studi di fattibilità prevedono che ogni
iniziativa di recupero o realizzazione immobiliare
venga anticipata da una valutazione generale dell’area
di localizzazione da un punto di vista sociale, culturale,
ambientale ed economico, insieme alla verifica
dell’organizzazione turistica sia pubblica che privata,
a cui si aggiunge l’analisi della domanda finalizzata a
fornire un quadro esauriente dei flussi turistici dell’area.
La società si occupa, inoltre, di ricercare l’operatore
nazionale o internazionale a cui affidare la gestione dei
complessi ricettivi in via di sviluppo o di altri villaggi
i cui relativi contratti siano giunti a scadenza, oltre
che di intervenire con la propria squadra di project e
design management durante le varie fasi di sviluppo
dei progetti, in stretto coordinamento con le società di
gestione di volta in volta coinvolte.
Infine, Italia Turismo può supportare nello sviluppo
dei rapporti con i gestori delle strutture, a partire
dalla negoziazione degli accordi di gestione fino ai
rapporti amministrativi, nonché nella determinazione di
interventi di manutenzione straordinaria.
120
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Il resort dispone di due campi da
golf da 18 buche e un campo da
3, disegnati dal noto architetto
californiano Kyle Philips.
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
121
122
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
123
Due immagini degli ambienti
interni ed esterni del resort.
Questa struttura d’eccellenza ha
permesso di attrarre nuovi flussi
turistici a beneficio del territorio
e nel rispetto del paesaggio.
124
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
125
127
BONIFICA E MESSA
IN SICUREZZA DEL
TERRITORIO
“
Questa operazione ci ha
consentito, inoltre, di uscire dalla
procedura di infrazione comunitaria,
con un evidente risparmio per la
collettività.
”
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
ANGELO RICCARDI
Sindaco di Manfredonia
“Queste due discariche sono state bonificate grazie
al contributo di Invitalia e a quello della Regione,
che hanno operato in tempi assolutamente celeri,
con tecnologie innovative e con una capacità di
interlocuzione con il territorio che non avevo mai notato
prima nella mia non breve esperienza amministrativa.
Questa vicenda è per noi un motivo d’orgoglio: le aree
sono state, totalmente bonificate e ora sono fruibili.
Hanno collaborato sia un’impresa locale, Coop. Mucafer,
sia una azienda di rilievo internazionale, la Trevi
S.p.A., attraverso l’applicazione e la sperimentazione di
sistemi del tutto innovativi, che hanno consentito anche
la creazione di nuovi posti di lavoro e una formazione
professionale avanzata per chi ha collaborato a questo
progetto.
Questa operazione ci ha consentito, inoltre, di uscire
dalla procedura di infrazione comunitaria, con un
evidente risparmio per la collettività. Manfredonia,
grazie a questa vicenda, si è rilanciata sul piano
nazionale come una città virtuosa, dove si è realizzata
un’operazione di grande rilievo e Invitalia ha svolto un
ruolo chiave in questo senso.
129
Il progetto
LA MESSA IN
SICUREZZA
DELLA
DISCARICA DI
MANFREDONIA
INVITALIA
ATTIVITÀ
PRODUTTIVE
Angelo Riccardi, Sindaco di
Manfredonia. Invitalia Attività
Produttive ha affiancato il
Comune di Manfredonia nella
soluzione del problema delle due
discariche, bonificate tramite
una tecnologia innovativa che
ha permesso di evitare una
sanzione europea per infrazioni
ambientali.
>
Definito dalla Regione Puglia come prioritario,
l’intervento di bonifica nelle due discariche di
Manfredonia, (Pariti 1 e Conte di Troia per un totale
di 50mila metri quadri), ha scongiurato all’Italia una
sanzione europea per infrazioni ambientali. Per la prima
volta in Italia si è realizzata una bonifica in situ (ovvero
senza spostare i rifiuti) per 300mila mq complessivi.
Quest’opera è diventata un caso di scuola europeo,
anche grazie alla proficua collaborazione tra Invitalia,
Governo, Regione Puglia e Comune di Manfredonia.
Invitalia, per conto del Commissario Delegato per
l’Emergenza ambientale in Puglia, è stata incaricata
di sovrintendere a questo progetto, dall’elaborazione
del progetto definitivo ed esecutivo nell’ottobre 2009,
all’avvio dei cantieri nel 2010. Sono stati realizzati
cinque ambiti di intervento nell’aree interessate dai
lavori:
• cinturazione perimetrale progettata come barriera
impermeabile
• impermeabilizzazione del fondo tramite varie
tipologie di iniezioni di miscele cementizie e/o chimiche
• interventi di copertura superficiale (capping)
• realizzazione delle opere di regimentazione e
raccolta delle acque meteoriche
• sistemazione a verde delle due aree.
Tutti gli interventi di messa in sicurezza permanente
sopra indicati sono stati conclusi nell’aprile 2011.
Complessivamente, considerando anche l’estensione
della ex Cava Gentile, sono stati sistemati oltre 50.000
mq di area, per una volumetria di rifiuti pari a circa
418.000 mc, e una profondità di intervento fino a circa
30 m dal piano campagna. Sono state, inoltre, iniettate
in totale oltre 12800 mc di miscele impermeabilizzanti
(cementizie e/o chimiche).
Invitalia Attività Produttive è la società di
ingegneria del Gruppo Invitalia; offre servizi che vanno
dalla fase di progettazione a quella di esecuzione,
nel settore delle infrastrutture e dell’ingegneria
ambientale. In particolare, ha partecipato all’avvio
e alla realizzazione di oltre cento interventi di
caratterizzazione, messa in sicurezza, bonifica e
riqualificazione di aree inquinate, operando sia su siti
di interesse nazionale che regionale. Più di recente,
ha operato nel campo degli interventi urgenti per la
mitigazione del rischio idrogeologico.
130
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
Immagini della discarica com’è
ora, completamente bonificata.
Il territorio è stato riportato
completamente a condizioni di
fruibilità.
131
132
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
Infratel - Italia Turismo - Invitalia Attività Produttive
133
V I S TA D A
I N V I TA L I A
136
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
BERNARDO MATTARELLA
Responsabile Finanza e Impresa - Invitalia
“Lo sviluppo dell’area di sostegno alle imprese,
attraverso le misure di agevolazione di cui abbiamo
disposto, ci ha consentito di venire incontro ad una
esigenza che sempre più è andata emergendo a fronte
dell’avanzamento degli effetti della crisi e, quindi,
della necessità di salvaguardare l’esistenza di molte
realtà imprenditoriali e promuovere la nascita di nuove
organizzazioni.
Il nostro obiettivo è stato quello di garantire che
le risorse finanziarie a disposizione, attraverso le
misure che abbiamo elaborato e insieme ai nostri
interlocutori delle amministrazioni centrali, trovassero
sempre pieno ed efficace impiego, grazie anche alla
flessibilità operativa della nostra organizzazione. Siamo
intervenuti laddove, soprattutto nel sud del Paese e
nelle regioni che maggiormente potevano necessitare
di afflusso di risorse, ci venivano sottoposti progetti
imprenditoriali alla cui valutazione abbiamo posto la
massima attenzione.
L’ampio spettro di interventi, che ha riguardato
grandi e piccole realtà aziendali, ci ha messo di fronte
ad uno scenario che presenta, e su questo nutrivamo già
un profondo convincimento, un contesto imprenditoriale
fatto di realtà evolute capaci di grande dinamicità che
spesso avevano solo la necessità di essere sollecitate e
sostenute nel loro percorso di crescita.
Il nostro auspicio è che alcune misure che sono
venute incontro alle necessità di piccole e grandi
imprese o che hanno contribuito a rimettere in sesto
sistemi industriali diffusi possano proseguire, per nostro
tramite, a diffondere sul territorio i loro effetti positivi.
Il nostro è un Paese che può ancora rivestire un ruolo
di primo piano sul fronte della capacità industriale e
imprenditoriale internazionale, grazie alla forte volontà
di affermazione che anima molti imprenditori. Per
questo, in un contesto in cui si cominciano a percepire
la crescita e l’occupazione, soprattutto giovanile,
come fattori strategici per il Paese, la nostra Agenzia
continuerà nella sua azione di sostegno, promuovendo,
quando e come possibile, nuove vie di sviluppo e di
innovazione.”
Invitalia vista da Invitalia
137
GIOVANNI PORTALURI
Responsabile Competitività e Territori - Invitalia
“La creazione nel 2011 dell’area di Competitività
e Territori aveva l’obiettivo di promuovere nuove
modalità di intervento e nuovi investimenti per lo
sviluppo dei territori. Per valorizzare i luoghi e restituire
competitività ai territori non è sufficiente sollecitare
l’attenzione istituzionale, è necessario attrarre risorse,
definire progetti cantierabili e, soprattutto, è necessario
attribuire in modo chiaro la responsabilità del fare.
Invitalia oggi può essere qualificata come soggetto
responsabile per l’attuazione di singoli interventi o di
programmi complessi: abbiamo esperienza e competenze
per verificare la fattibilità degli investimenti, per
progettare ed attuare i nuovi interventi.
Un compito che già svolgiamo affianco delle
amministrazioni centrali ed in collaborazione con
le Regioni, come nel caso del Grande Progetto per
Pompei dove si stanno sperimentando nuove modalità
di collaborazione istituzionale, tra Commissione
europea, ministeri ed enti locali, e nuovi modelli di
intervento, come la piattaforma di public e-procurement
o il protocollo di legalità, per restituire al Paese un
fenomenale attrattore culturale e turistico.
Grazie alla sensibilità di alcune amministrazioni,
come quelle del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e della Coesione Territoriale, molti altri interventi sono
in cantiere. Il progetto Mumex, ad esempio, prevede la
realizzazione di grandi poli museali ed archeologici
nelle regioni del Mezzogiorno: molti interventi sono
già stati progettati e, come nel caso della nuova sede
del Museo dell’Aquila, sono in corso di realizzazione.
Sono stati avviati altri interventi per la valorizzazione
del patrimonio pubblico come, ad esempio, quelli per
l’efficientamento ed il risparmio energetico che stiamo
realizzando con il Ministero della Giustizia per il grande
complesso giudiziario di Napoli o per i grandi immobili
dei beni culturali.
Non solo, affianchiamo il Ministero dell’Università
e della Ricerca nella definizione e nella gestione delle
policies per la ricerca e l’innovazione, con risultati
lusinghieri visto anche il risalto che il ministero ha
voluto dare alle recenti iniziative in tema di cluster
tecnologici e smart specialisation. Inoltre, siamo
stati incaricati dal Governo di supportare le Regioni
meridionali in una delle sfide più decisive per la
crescita e la coesione sociale, quella dei Servizi
Pubblici Locali. Acqua, rifiuti e trasporti pubblici
sono da tempo interessati da un processo di riforma
e razionalizzazione che, pur tra mille difficoltà, deve
necessariamente innalzare la qualità dei servizi,
intervenendo sui modelli gestionali e sulle politiche di
investimento.
L’inesauribile patrimonio del nostro Paese è la
ricchezza dei suoi “luoghi” che comprende beni
culturali, paesaggi, enogastronomia, artigianato, e
che può rappresentare una straordinaria leva per lo
sviluppo e la coesione economica e sociale. Occorre un
piano concreto di valorizzazione dei territori e delle
competenze.”
138
Invitalia - Storie di successo per far ripartire il Paese
MARILENA TOPAZIO
Invitalia Attività Produttive
Sono ingegnere, la mia laurea può sembrare che
venga da un mondo lontano da ciò che faccio ora ma
con Invitalia è stato un vero “colpo di fulmine”. Sono
stata coinvolta fin dal principio in supporto all’attività
di sostegno finanziario alle imprese ma, oggi che sono
responsabile per tutte le commesse degli accertamenti
sugli investimenti realizzati dalle imprese ammesse ai
finanziamenti ai sensi dei diversi strumenti agevolativi,
mi sento davvero vicina al “cuore” dell’attività di
Invitalia. Accompagno le aziende supportandole nella
fase più entusiasmante di questo lavoro: quella che
trasforma un’idea imprenditoriale in qualcosa di
concreto e di tangibile.
Il mio lavoro mi porta a diretto contatto con gli
imprenditori beneficiari delle agevolazioni. Sono
spesso ragazzi giovani, il cui entusiasmo mi coinvolge
direttamente.
Io provengo dal Sud e posso testimoniare, a fronte
dell’esperienza svolta in Invitalia, che tantissimi giovani
imprenditori nel Mezzogiorno non si limitano affatto
a lamentarsi, ma hanno la voglia e la tenacia per non
arrendersi a condizioni che spesso sono tangibilmente
proibitive.
A volte i primi contatti sono improntati al senso di
diffidenza da parte dei nostri interlocutori. Poi, con il
passare del tempo, anche gli imprenditori più navigati
si rendono conto delle ottime competenze messe a
disposizione dall’Agenzia.
Per questo avverto un grande senso di responsabilità,
ma nello stesso tempo percepisco l’orgoglio di far parte
di una organizzazione che nel tempo ha assunto come
cardini della sua attività i principi di efficienza ed
efficacia. Ogni giorno tocchiamo la crisi in modo diretto,
ma cerchiamo di dare il nostro apporto per superarla
aiutando e sostenendo quell’Italia che ha idee e sogni da
realizzare.
Invitalia vista da Invitalia
139
ROBERTO UNGARO Pianificazione Strategica e Controllo - Invitalia
Mi occupo prevalentemente della pianificazione
delle risorse umane in termini di allocazione nelle
varie commesse, oltre che dell’attività di formazione e di
sviluppo.
Nei sette anni della mia permanenza in Invitalia
ho misurato direttamente sulla base della crescita
professionale delle risorse all’interno dell’Agenzia il
cambiamento avvenuto in ogni settore di intervento.
Una vera rivoluzione, che ha fortemente cambiato
il modo in cui viene percepita, sia dall’interno che
dall’esterno, l’Agenzia. Un processo di diversificazione
delle competenze che ha progressivamente interessato
ogni campo strategico del nostro sistema produttivo,
dall’energia all’automotive fino ai beni culturali.
Reputo, inoltre, fondamentale l’attività legata alla
programmazione comunitaria che ha consentito un
afflusso di nuove e necessarie risorse e professionalità
per sostenere progetti importanti per la nostra economia.
Sono cresciute in Agenzia, nel frattempo, sia
l’integrazione che la volontà di collaborazione tra le
diverse società che ne fanno parte a tutto vantaggio
dell’efficacia dell’azione, che oggi si inserisce in ogni
ambito dove è necessario promuovere maggiore sviluppo.
Questo è il frutto del cambiamento che abbiamo
vissuto. Prima le divisioni erano profonde e radicate,
oggi siamo tutti Invitalia.
Quando realizzo l’attività di welcome training (la
formazione riservata ai nuovi assunti) noto subito la
sorpresa di fronte all’efficienza e all’organizzazione
dell’Agenzia, che nella mentalità di molti rimane
ancora legata a vecchi e negativi retaggi. Questo
risultato è merito anche dell’incremento delle attività
di comunicazione, sia interna che esterna, un versante
verso cui ci siamo aperti progressivamente negli ultimi
tempi, soprattutto per ottimizzare i rapporti “a rete”
con i soggetti con cui operiamo, che si tratti di Pubblica
Amministrazione o di società private.
SOMMARIO
5
Introduzioni
9
Incentivi alle imprese
11
19
27
39
49
57
63
65
71
75
77
87
97
Un’avventura spumeggiante
Costruire nel Sud Italia per crescere nel mondo
Un approdo fatto con il cuore
L’arte che si fa tecnologia
Ricerca e innovazione per uscire dalla crisi
Recuperare il capitale umano
Investimenti esteri
Da Osaka a Ponte Vecchio
Una risorsa chiamata Sole
Competitività e territori
Una ricchezza da non disperdere
Un progetto innovativo nella città della pietra
Palazzo dei normanni innova con la geotermia
107 Infratel
Italia Turismo
Invitalia Attività Produttive
109 Due comuni si lasciano alle spalle il medioevo telematico
117 Una battaglia per un sogno
127 Bonifica e messa in sicurezza del territorio
135 Invitalia vista da Invitalia
Finito di stampare in Italia nel
luglio 2013
Fotografie:
Ottavio Celestino
Fotoritocco:
Mario Martignetti – Thomas Munns
Produzione e organizzazione
Studio Ottavio Celestino:
Chiara Ciucci Giuliani
Agenzia nazionale per l’attrazione
degli investimenti e lo sviluppo
d’impresa S.p.A.
Via Calabria, 46 - 00187 Roma
Tel. 06.421601
www.invitalia.it - [email protected]
STORIE DI SUCCESSO PER FAR RIPARTIRE IL PAESE
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