Basta dare un`occhiata ai trofei raccolti in presidenza o alle foto
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Basta dare un`occhiata ai trofei raccolti in presidenza o alle foto
CORRIERE DEL GIORNO CRONACA Domenica 13 febbraio 2011 17 I NUMERI Cinquantanove classi. Oltre 1400 alunni. Tra i 600 e gli 800 praticano un'attività sportiva gratuitamente a scuola Aristosseno, dove lo sport è di casa Basta dare un’occhiata ai trofei raccolti in presidenza o alle foto sparse per l’istituto 3 indirizzi: classico, scientifico e linguistico. 59 classi. Oltre 1400 alunni. Tra i 600 e gli 800 praticano sport gratuitamente nella loro scuola, durante il pomeriggio. Non è un liceo americano ma sono i numeri dell’Aristosseno di Taranto, che da anni ormai si distingue nelle discipline sportive, incassando vittorie anche a livello nazionale. Basta dare un’occhiata ai trofei raccolti in presidenza o alle foto sparse per l’istituto per capire quale valenza venga data all’attività fisica. «Siamo sei docenti, tre donne e tre uomini, tutti con un passato na giovane promessa”, “Oro 6 per il Sociale” fani, a capo della Fondazione “Oro 6 per il Sociale”. Le scuole che si contenderanno il titolo e di conseguenza la possibilità di andare a disputare il torneo regionale sono: i licei cittadini “Ar is to ss en o” (che è arrivato alla fase finale sia con una squadra maschile che con una femminile), “Ferrari s”, “Da Feltre”, “Q uinto Ennio” e “Battaglini” e gli istituti “De Sanctis” di Manduria e “De Ruggieri” di Massafra. Da oggi e nelle prossime domeniche scopriremo qualcosa in più dell’offerta formativa ed extra curriculare di queste realtà scolastiche così attente allo sport. da professionisti alle spalle. C’è chi ha giocato a pallavolo e chi a basket, sempre nella massima serie, c’è chi ha allenato a grandi livelli e chi ha brillato nel judo. Insomma siamo un team di gente preparata – ci spiega il professor Sergio Ricci – che prova a trasmettere a questi ragazzi l’amore per la pratica sportiva. E spesso ci riusciamo, visto che ormai da dieci anni nel volley maschile siamo la squadra da battere e abbiamo raggiunto più volte le finali nazionali di atletica, corsa campestre e basket. Il nome della scuola è arrivato in alto anche a livello mondiale grazie a due talenti che sono riusciti a vincere i campionati mondiali studenteschi: Adriana Prusciano, che ha vinto nella marcia e Mouratidis Dimitris, che invece ha trionfato nel salto triplo. Successi che sono valsi alla scuola il titolo di “Benemeriti dello sport”a livell o r e g i o n ale». Ma lo s p o r t , s oprattutto a scuola, non è solo competizione. «Praticare una disciplina sportiva significa socializzare, cooperare, imparare a vivere con l’altro. Aspetti che non mettiamo da parte in nome del risultato. Per questo organizziamo ogni anno un torneo di pallavolo interno all’istituto. Il Liceo Aristosseno alle finali provinciali di corsa campestre 2010/2011 vincitori nella categoria allieve, secondi nella junior femminile e terzi negli allievi maschili Ciascuna classe presenta una squadra, composta da ragazzi e ragazze, e ci si dà battaglia per riuscire a vincere. Anche perché a fine anno scolastico viene organizzata una festa dello sport in cui vengono premiati tutti coloro che hanno portato avanti il n o m e de ll’Ar ist osseno, insieme alla squadra che ha raggiunto il primo posto nel torneo interclasse. E’ un onore per i ragazzi salire su quel podio». L’attenzione è anche a sport cosiddetti “minori”. «Tennis da tavolo, nuoto, sci alpino. Proprio di recente siamo arrivati terzi alle finali regionali maschili. E poi ci TRE INDIRIZZI: CL ASSICO, SCIENTIFICO E LINGUISTICO Partecipazione da circa dieci anni alla festa dello sport organizzata dai salesiani. Torneo di pallavolo misto: in campo la squadra del Liceo Aristosseno e quella dei salesiani I ragazzi del Liceo Aristosseno durante uno stage sportivo sulle nevi di Asiago Squadra di corsa campestre maschile categoria allievi vincitrice del titolo regionale partecipazione alle finali nazionali di Giardini Naxos 2006 piace far scoprire ai ragazzi anche il rapporto con il paesaggio che li circonda e per questo abbiamo avviato un progetto che si chiama “Taranto ed il mare”, per utilizzare, grazie al supporto di Comune ed Amiu, le spiagge del lungomare allenando gli studenti al beach volley ed al beach tennis». Un’idea che rientra in un progetto più ampio. «La scoperta del territorio è parte integrante delle attività formative – ci ha spiegato il dirigente scolastico dell’Aristosseno , il professor Salvatore Marzo – e di recente ci siamo avvalsi del contributo di docenti universitari per approfondire l’ambito. Penso alla lectio magistralis che ha tenuto Angelo Tursi, docente di biologia dell’Università di Bari o alle collaborazioni con la Marina Militare, con la fondazione Michelagnoli, con il Talassografico, con l’Autorità Portuale. E’ importante far conoscere ai ragazzi le eccellenze della nostra terra. Ecco perché in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, stiamo organizzando visite guidate al Martà, al Talassografico, alla mostra storico-artigiana dell’Arsenale». Aristosseno però fa rima anche con offerta formativa di eccellenza. «I nostri ragazzi dello scientifico internazionale e del linguistico al termine del percorso acquisiscono anche l’Esabac, una certificazione che in Francia equivale al diploma e che permette loro di poter accedere alle facoltà francesi o di poter lavorare all’estero. Senza contare che possono acquisire certificazioni di abilità linguistica di grande prestigio come il Cambridge, il Delf, il Cervantes e il Goethe, rispettivamente per inglese, francese, spagnolo e tedesco. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Società Dante Alighieri stiamo per avviare un progetto che ci permetterà di essere sede di certificazione di conoscenza della lingua italiana per tutti gli immigrati, soggiornanti di lungo periodo, che per legge dovrebbero sostenere l’esame in Prefettura. Potranno invece farlo qui da noi. Così come si sta pensando di avviare corsi intensivi di lingua italiana per giovani stranieri. I nostri ragazzi in altre realtà d’Europa lo fanno già. Purtroppo lì conoscono il turismo scolastico. Qui ancora no». Intanto però partono collaborazioni con l’università di Bari. «Abbiamo stipulato protocolli d’intesa con le Facoltà di Giurisprudenza, Economia, con il corso di Beni Culturali e con il Politecnico. Siamo attenti all’orientamento dei ragazzi in uscita e per questo proponiamo anche stage di alternanza scuola-lavoro, come nel caso di alcuni studenti del classico che stanno collaborando con il Museo Archeologico». Con l’università poi è partito anche un altro progetto che coinvolge gli studenti dello scientifico e la facoltà di Fisica di Bari. Attraverso una piattaforma online i ragazzi autoapprendono con test di livelli diversi ed a valutarli sono i docenti universitari stessi, con cui sostengono alla fine del corso un esame vero e proprio, sempre telematico. «Crediamo molto nell’utilizzo del mondo della rete per favorire la formazione ed in tal senso siamo la prima scuola della provincia ad aderire al progetto “classe 2.0 ambienti multimediali innovativi”, che permetterà ad una classe dell’istituto di lavorare anche a scuola con il computer. Ogni ragazzo avrà il suo pc, le lezioni verranno riprese e si potranno scambiare via mail con chi magari era assente. Far finta che questa rivoluzione non ci sia stata non ha senso. Tanto vale, per favorire la comprensione e stare al passo con i tempi, utilizzare i libri insieme al pc». Squadra vincitrice del titolo provinciale di corsa campestre femminile, categorie allieve, partecipante alle finali regionali di Andria 2010/2011