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Ambasciata Australiana
Ambasciata Australiana in Italia SPECIALE AUSTRALIA di Ivan De Stefano S.E. L’Ambasciatore Rann Mike Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo economico, da ventiquattro anni l’Australia registra tassi di crescita economica sopra la media delle economie OCSE. La solidità dell’economia australiana, è stata confermata dal limitato impatto generato dalla crisi finanziaria ed economica globale. A differenza di quanto avvenuto per le principali economie avanzate, l’Australia ha mantenuto un tasso di crescita economica di segno positivo durante il corso della crisi, senza mai entrare in recessione. Grazie alla conclusione degli accordi di libero scambio con Corea del Sud, Giappone e Cina l’Australia sta rapidamente integrando la sua economia con quella delle principali economie asiatiche. Tale integrazione sta trasformando l’Australia in un’ideale piattaforma per la penetrazione economica dell’intera area dell’Asia-Pacifico, la regione piu’ dinamica al mondo. L’Australia è inoltre uno dei dodici Paesi firmatari del TPP ( Transpacific Partnership ) per la creazione di una grande area di libero scambio. L’Australia vanta notoriamente un’elevatissima qualità di vita, servizi bancari, finanziari ed educativi di primaria eccellenza. Nel 2014 l’Australia si è confermata la 12ma potenza economica mondiale. Ricca di risorse naturali ed energetiche, Canberra ha fatto delle esportazioni di materie prime, principalmente verso la Cina, uno dei suoi partner economici fondamentali, oltre al fatto di vantare un sistema finanziario e assicurativo tra i più ricchi al mondo. I fondamentali economici confermano il trend positivo anche nel 2014: la crescita è stata pari al 2,5%, trainata da un aumento dei consumi privati, dagli investimenti nel settore immobiliare e da un positivo trend delle esportazioni; il livello dell’inflazione è sceso dal 2,3% all’1,7%; il deficit pubblico è stato pari al 2,5% del PIL, mentre il debito complessivo a Dicembre 2014 era pari al 36,3%. La stabilità politica, inoltre, e la mancanza di rischi concreti consentono all’Australia di godere di una elevata fiducia da parte degli investitori internazionali, nonché da parte delle principali Agenzie di rating internazionali, che attribuiscono da anni a Canberra la tripla A. Dal punto di vista sociale, l’Australia non presenta particolari criticità, malgrado nel 2014 il tasso di disoccupazione sia oscillato anche fino al 6,4%. In generale, la popolazione gode di un ottimo welfare state sia in termini di assistenza sanitaria che di servizi forniti all’infanzia e a soggetti della terza età. Per approfondire le informazioni su questo splendido paese, abbiamo posto alcune domande a S.E. L’Ambasciatore Rann Sydney Opera House Mike che gentilmente ha accolto la nostra richiesta. S.E. Da quanto tempo è in Italia e le piace il nostro paese? Sono Ambasciatore dell’Australia in Italia dall’inizio di maggio del 2014. E’ un grande privilegio rappresentare l’Australia in Italia, un Paese che ha legami così profondi con me. Ci sono circa un milione di Australiani di origine italiana o discendenti che hanno notevolmente influenzato lo sviluppo dell’Australia, il nostro stile di vita, la nostra cucina e la cultura. Questi collegamenti ci portano indietro nel tempo, quando un italiano era sulla nave del Sydney Aerial view Capitano Cook “ENDEAVOUR” quando è sbarcato a Sidney. E anni dopo, Garibaldi ebbe il comando della prima nave italiana che sbarcò in Australia. Quindi c’è un filo rosso, bianco e verde che corre attraverso la storia dell’Australia e le persone di origine italiana occupano posizioni al livello più alto in politica, negli affari, professioni, arti, società civile e sport australiano. Per fare un’ esempio, Antonio Albanese, con il patrimonio Pugliese, ricoprì la carica di vice Primo Ministro fino al settembre del 2013. Cosa interessante, più di 800,000 australiani visitano l’Italia ogni anno. I collegamenti people-to-people sono mlto forti. Quali punti di contatto culturali ci sono tra le due nazioni? Ci sono molti punti d’incontro culturali tra l’Australia e l’Italia. Due università Australiane hanno attività operative qui in Italia. La maggiore Università Australiana, Monash, ha un bellissimo campus a Prato in Toscana e l’Università Cattolica Australiana ha recentemente aperto un campus qui a Roma. Ci sono molti collegamenti artistici. Prima di quest’anno un accordo culturale aggiornato fu siglato tra l’Australia e l’Italia. L’anno scorso ho aperto “Dreamings” la magnifica esibizione dell’arte aborigena Australiana al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese a Roma, e quest’an- no il nostro Ministro delle Arti George Brandis e la star del cinema Australiano Cate Blanchett hanno aperto il nuovo padiglione australiano alla Biennale di Venezia. I cantanti lirici australiani, inclusi Jessica Pratt e Deborah Humble, stanno assumendo ruoli importanti nei teatri lirici italiani. C’è anche un grande rapporto attraverso film, musica e danza. Due università italiane, l’Università del Salento a Lecce e l’Università di Udine in Friuli, effettuano corsi di studio australiani con una particolare attenzione alla letteratura e al cinema australiano. Può parlarci della situazione attuale degli scambi commerciali tra il suo paese e l’Italia? L’Australia ha una forte economia. Siamo appena entrati nel nostro venticinquesimo anno di continua crescita economica senza un solo mese di recessione. Nonostante siamo 23 milioni di persone, abbiamo la dodicesima economia più alta e il settimo PIL pro capite più alto al mondo. Quattro delle nostre città sono nella top ten del città più abitabili al mondo, secondo la classifica dell’Economist Intelligence Unit Global Liveability del Regno Unito. L’Italia è il principale esportatore in Australia di moda e beni di lusso, auto, generi alimentari e una gamma di nuove tecnologie, specialmente dei macchinari industriali. Siamo felici che l’80% della lana usata dai migliori marchi di moda in Italia sia una lana Merino finissima dell’Australia. Stiamo anche iniziando a vedere alcuni premiati vini australiani nei ristoranti italiani. Recenti riforme economiche stanno rendendo l’Italia molto più attraente per gli investimenti australiani. Una compagnia Australiana, Westfield, costruirà il più grande centro Sydney Opera House commerciale d’Europa a Milano. Questo progetto da 1,4 milioni di euro assumerà 27,000 persone durante la costruzione nonché avvalorando 17.000 posti di lavoro permanenti. Il Gruppo Macquarie sta anche effettuando sostanziali investimenti in Italia, incluso l’energia rinnovabile. La Po Valley Energy sta esplorando e producendo gas naturale in varie sedi in tutta Italia. Casa. it, portale immobiliare leader in Italia, è al 100% di proprietà Australiana e impiega centinaia di italiani. Lend Lease sarà coinvolto nella costruzione del nuovo Stadio della Roma. Le compagnie italiane come Ghella, Barilla, Mapei, Mermec, Astaldi, Iveco, Ferrero, Monini, Rizzani de Eccher, ENI, Campari, Zegna, Agusta Westland, Selex, Fincantieri, Finmeccanica, Elettronica e molti altri suscitano un sostanziale interesse in Australia. Quali strategie state attuando per promuovere il vostro paese sia economicamente che a livello culturale/turistico? Credo che se l’economia italiana continua a riprendersi ci saranno molti investimenti australiani in Italia. Accetto la maggior parte degli inviti a partecipare e dialogare a funzioni nazionali in Italia. La nostra Ambasciata, seguendo l’esempio del G20 in Brisbane lo scorso anno, ha promosso l’Australia per gli investimenti e come destinazione commerciale. Ho partecipato ad uno speciale programma in TV GAMBERO ROSSO su Sky Italia riguardo il cibo e il vino australiano e ho partecipato a VinItaly. Sono stato regolarmente coinvolto nella promozione della lana australiana nelle case di moda in tutta Italia. L’Ambasciata ha un continuo programma nell’ospitare eventi culturali Australiani e ho parlato spesso delle università australiane. Siamo contenti che il numero degli studenti italiani che studiano in Australia sta crescendo ad un tasso del più del 30% ogni anno e sarà presto la principale fonte di studenti in Australia dall’Europa. Come conciliate la produzione interna ed il rispetto per l’ambiente? L’Australia ha leggi e regolamenti ambientali molto severe con aree enormi accantonate nei Parchi Nazio- nali e aree di terra selvagge e parchi marini al largo della nostra costa. Può anticiparci i progetti rivolti alle energie rinnovabili in cui il suo paese crede, e per i quali intende investire? L’Australia ha fortemente abbracciato l’energia rinnovabile. Per più di dieci anni, sono stato il Premier del Sud Australia e circa il 40% dell’elettricità dello Stato adesso arriva da fonti rinnovabili, in particolare eolica e solare. In realtà, se il Sud Australia fosse stato un Paese, avrebbe avuto la più alta penetrazione di energia eolica di tutto il mondo. Posso confermare che il Gruppo Macquarie ha investito qui in Italia nell’energia rinnovabile, incluso idroelettrica ed eolica. Le compagnie italiane ENEL Green Power, le Industrie Magaldi e Hydrowatt sono anche interessate nell’essere coinvolte in futuro nell’energia verde dell’Australia. Questo è sicuramente un processo positivo bilaterale. In conclusione ringraziandola per la Sua disponibilità, Le chiedo cosa pensa dell’Italia in questo momento di crisi economica Europea? Quando sono arrivato in Italia c’era ancora molto pessimismo sul futuro, oggi senza alcun dubbio l’umore è cambiato, grazie alle riforme regolamentari e legislative che il governo italiano ha attuato si è costruita una maggiore fiducia internazionale per gli investimenti. Credo vivamente che il futuro per l’Italia sia luminoso, in particolare con un maggiore abbraccio della crescita interna e da una più forte relazione attraverso le proposte dell’Australia FTA-UE (rapporto di libero commercio), oltre al potenziale enorme per il commercio e gli investimenti attraverso la crescita economica sorprendente dell’Asia. Royal Exhibition Building, Melbourne, VIC Country rich of natural resources and characterized by a high economic dynamism, since twenty-four years Australia records economic growth rates above the average of OECD economic. The strength of the Australian economy has been confirmed by the limited impact generated by the global financial and economic crisis. Unlike what happened with the major advanced economies, Australia maintained a growth rate of positive sign during the course of the crisis, without ever coming into recession. Thanks to the conclusion of free trade agreements with North Korea, Japan and China, Australia is rapidly integrating its economy with that of the main Asian economies. This integration is transforming Australia in an ideal platform for the economic penetration of the entire area of Asia-Pacific, the most dynamic region at the world. Australia is also one of the 12 signature Countries of the TPP (Transpacific Partnership) for the creation of a big area of free trade. Australia boasts notoriously a high quality of life, banking financial and educational services of primary excellence. In 2014 Australia has confirmed the twelfth world eco- nomic power. Rich of natural and energy resources, Canberra made exports of raw materials, mainly towards China, one of its key economic partners, beside the fact to boast a financial and insurance system among the richest in the world. Economic fundamentals confirm the positive trend in 2014: the growth was equal to 2,5%, driven by an increase in private consumption, from the investments in real estate and a positive trend of exportations; the level of inflation fell from 2,3% to 1,7%; the public deficit was equal to 2,5% of GDP, while the total debt in December was equal to 36,3%. Political stability and the lack of concrete risk allow the Australia to enjoy a high confidence from international investors, that attribute for years to Canberra the triple A. From the social point of view, Australia doesn’t present particular criticality, despite in 2014 the unemployment rate has fluctuated even up to 6,4%. In general, the population enjoy an excellence welfare state both in term of health care that the services provided to children and to subjects of the Third Age. To know more the information about this beautiful Country, we put some questions to Your Excel- lency Ambassador Rann Mike that graciously accepted our request. Your Excellency the Ambassador, how long have you been covering your diplomatic role in Italy, and what is your experience of it? I have been Australia’s Ambassador to Italy since the beginning of May 2014. It is a great privilege to represent Australia in Italy, a country which has so many deep bonds with mine. There are nearly 1 million Australians of Italian origin or descendants and they have greatly influenced Australia’s development, our lifestyle, cuisine and culture. These links go back a long way. An Italian was on Captain Cook’s ship “Endeavour” when it landed in Sydney. And years later Garibaldi commanded the first Italian ship to land in Australia. So there is a rich red, white and green thread running through Australia’s history and people of Italian origin occupy positions at the highest level of Australian politics, business, the professions, the arts, civil society and sport. For instance, Anthony Albanese, with Pugliese heritage, held the post of Deputy Prime Minister until September 2013. Interestingly, more than 800,000 Australians visit Italy each year. The people-to-people links are enormously strong. What are the cultural meeting points between Australia and Italy? There are many cultural meeting points between Australia and Italy. Two Australian universities have operations here in Italy. Australia’s largest university, Monash, has a wonderful campus in Prato in Tuscany and the Australian Catholic University has recently opened a campus here in Rome. There are many artistic links. Earlier this year an updated cultural agreement was signed between Australia and Italy. Last year I opened the magnificent “Dreamings” Exhibition of Australian Aboriginal art at the Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese, and this year our Arts Minister George Brandis and Australian film star Cate Blanchett opened a new Australian pavilion at the Venice Biennale. Australian opera singers, including Jessica Pratt and Deborah Humble, are taking on major roles at Italian opera houses. There is also a great relationship through film, music and dance. Two Italian universities, Salento University in Lecce and the University of Udine in Friuli, have Australian studies courses with a particular focus on Australian literature and film. Can you tell us about the current situation in regards to the economical exchanges between Italy and your country? Australia has a very strong economy. We have just entered our 25th year of continuous economic growth without a single month of downturn. Even though we only have 23 million people we have the 12th biggest economy and the 7th highest GDP per capita in the world. Four of our cities are in the top 10 most liveable cities in the world according to the UK’s Economist Intelligence Unit Global Liveability Ranking. Italy is a major exporter to Australia of fashion and luxury goods, cars, foodstuffs and a range of new technologies, especially in industrial machinery. We are delighted that 80% of the wool used by Italy’s top fashion brands is super-fine Merino wool from Australia. Interestingly, we are also starting to see some of Australia’s award-winning wines in Italian restaurants. Recent economic reforms are making Italy much more attractive for Australian investments. An Australian company, Westfield, will build Europe’s biggest shopping centre in Milan. This 1.4 billion Euro project will employ 27,000 people during construction as well as underpinning 17,000 permanent jobs. The Macquarie Group is also making substantial investments in Italy, including in renewable energy. Po Valley Energy is exploring for and producing natural gas in various locations around Italy. Casa.it, Italy’s leading real estate website, is 100% Australian owned and employ hundreds of Italians. Lend Lease will be involved in building the new Roma Stadium. Italian companies such as Ghella, Barilla, Mapei, Mermec, Astaldi, Iveco, Ferrero, Monini, Rizzani de Eccher, ENI, Campari, Zegna, Agusta Westland, Selex, Fincantieri, Finmeccanica, Elettronica and many others have a substantial interest in Australia. What strategies have you been adopting to promote your country both economically as well as culturally and touristically? I believe that as the Italian economy continues to recover there will be considerably more Australian investment in Italy. I accept most invitations to attend and speak at functions. Our Embassy used the lead-up to the G20 in Brisbane last year to promote Australia as an investment and trade destination. I participated in a special program on Gambero Rosso’s TV channel on Sky Italia about Australian food and wine and attended VinItaly. I have regularly been involved in promoting Australian wool to fashion houses around Italy. The Embassy has a continuing program of hosting Australian cultural events and I have spoken regularly at Italian universities. We are pleased that the number of Italian students studying in Australia has been growing at a rate of more than 30% each year and will soon be a leading source of students to Australia from Europe. What is the relationship in Australia between production and respect for the environment? Australia has very strict environmental laws and regulations with massive areas set aside in National parks and wilderness areas on land and marine parks off our coast. Australia (Melbourne) Cricket Ground Can you give us an anticipation of the projects for renewable energies in which your country believes in and is keen to invest in? Australia has strongly embraced renewable energy. For almost 10 years I was the Premier of South Australia and about 40% of the State’s electricity now comes from renewable sources, particularly wind and solar. Indeed, if South Australia was a country it would have the highest wind power penetration in the world. I know that the Macquarie Group has been investing in renewable energy, including hydro and wind power, here in Italy. Italian companies ENEL Green Power, Magaldi Industries and Hydrowatt are also interested in being involved in Australia’s green energy future. So this is a two-way process. To conclude, we want to thank you for your availability. I would like to ask you what do you think of Italy in this moment of economical crisis in Europe? When I arrived in Italy there was still much pessimism about the future. There is no doubt that the mood has changed as legislative and regulatory reform has built international investment confidence. I believe the future is bright for Italy, particularly if there is a greater embrace of the growth potential offered by a stronger relationship with Australia, through the proposed Australia-EU FTA, and of the massive potential for trade and investment through Asia’s startling economic growth.