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Australia - Camere di Commercio
Camera di Commercio di Genova Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’Internazionalizzazione In collaborazione con Camera Italiana di Commercio e Industria in Australia – Melbourne e Camera Italiana di Commercio e Industria in Australia - Sydney INFORMAZIONI GENERALI***************************** SUPERFICIE POPOLAZIONE* 7.692.300 kmq 22.362.323 abitanti (giugno 2010) Inglese, lingue aborigene nell’interno Cattolici (24%), anglicani (21%), altri riti cristiani (20%), musulmani (1,2%), buddhisti (1%), ebrei (0,4%), altre religioni (22%), atei (10,4%) Canberra Monarchia costituzionale Dollaro australiano (AUD) 1 euro = 1,62 AUD (media 2009) 1 euro = 1,4078 AUD (24/6/2010) LINGUA RELIGIONE CAPITALE FORMA ISTITUZIONALE UNITA’ MONETARIA TASSO DI CAMBIO* Fonte: Business Atlas 2010 – Assocamerestero * Fonte: Camera di Commercio Italiana in Australia (Melbourne) – Profilo Paese 2009/2010 2 INFORMAZIONI GENERALI***************************** Governo L’Australia è la sesta nazione al mondo in ordine di grandezza, il più grande Stato dell’Oceania e dell’intera Australasia. E’ uno Stato federale indipendente facente parte del Commonwealth britannico dal 1° gennaio 1901, quando sei colonie inglesi autonome hanno deciso di unirsi per dare vita ad una nuova nazione. La forma di Governo è la monarchia costituzionale: monarchia perché il Capo dello Stato è la Regina d’Inghilterra, rappresentata in loco da un Governatore Generale; costituzionale per il fatto che i poteri e le procedure del Governo del Commonwealth sono definiti da una Costituzione scritta. Il potere è suddiviso tra il Governo del Commonwealth (conosciuto anche col nome di Governo australiano o Governo federale) e quelli statali. Lo Stato centrale definisce le competenze dei Governi locali e decide le aree geografiche per cui esso è responsabile. La competenza legislativa del Governo centrale comprende la tassazione, la difesa, gli affari esteri ed i servizi postali e di telecomunicazione; agli Stati, invece, spettano le decisioni riguardanti le forze dell’ordine, la sanità, l’istruzione ed i trasporti pubblici. Secondo la Costituzione, se una legge regionale risulta essere in conflitto con una legge del Commonwealth, occorre seguire quest’ultima. Il potere legislativo è affidato al Parlamento federale, eletto dal popolo e composto dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato. La Camera dei Rappresentanti è formata da 150 membri, ognuno per una diversa area del Paese od elettorato; tali elettorati contano circa lo stesso numero di votanti al loro interno, quindi gli Stati più popolati possiedono più rappresentanti in Parlamento. Il Senato è composto da 76 membri; a differenza dell’altra Camera, ogni Stato conta uniformemente 12 senatori. Il potere esecutivo è affidato al consiglio esecutivo federale, presieduto dal Primo Ministro, che in Australia ha anche il ruolo di Capo del Governo. Il consiglio è formato dai Ministri e da altri funzionari pubblici impiegati nei diversi dipartimenti ed agenzie; ogni Ministro ha responsabilità sulle questioni riguardanti il suo portafoglio. Il potere giudiziario è esercitato dalla Magistratura, in particolare i vari tribunali federali sottostanno all’High Court of Australia. L’Australia è oggi in gran parte abitata da cittadini d’origine europea e la sua struttura socio-culturale è di tipo occidentale; si tratta di una nazione multietnica, con una popolazione giovane e ad elevata scolarità. Inoltre, il Paese vanta un livello di benessere economico ed uno degli standard di vita fra i più alti al mondo, un ambiente in continuo rinnovamento, dove un abitante su cinque è nato all’estero. Lo Stato australiano presenta un contesto democratico, stabile, aperto all’innovazione, dotato d’un sistema finanziario affidabile e sofisticato; la nazione è riuscita a trasformarsi in Paese votato all’export, che ha fatto gradualmente cadere le barriere d’ingresso a merci e persone. 3 ECONOMIA***************************************** S SIIT TU UA AZ ZIIO ON NE EE EC CO ON NO OM MIIC CA AG GE EN NE ER RA ALLE E Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo economico, da quasi vent’anni l’Australia registra tassi di crescita superiori alla media delle economie avanzate. Diversi fattori hanno contribuito a tale andamento positivo: l’adozione d’importanti riforme economiche (privatizzazioni e deregolamentazioni, flessibilità del mercato del lavoro, smantellamento delle barriere alle importazioni ed agli investimenti stranieri e trattati di libero commercio), la messa a punto di una politica monetaria e fiscale prudente, l’influenza di un settore privato dinamico e di una forza lavoro qualificata e flessibile, nonché la favorevole congiuntura internazionale di un’alta richiesta per le materie prime. Nel periodo 1998-2009 la nazione ha registrato un tasso medio di crescita del 3,4%, dimostrandosi in assoluto il Paese OCSE con la migliore performance economica. Anche durante la recente crisi economica globale l’Australia ha continuato a registrare tassi di crescita di segno positivo, senza mai entrare in recessione; questo è dovuto principalmente ad una condizione virtuosa delle finanze pubbliche che ha consentito un ampio spazio di manovra per l’adozione di politiche fiscali e monetarie espansive, alla solidità del settore finanziario domestico, alla sostanziale tenuta della domanda globale di materie prime ed alla forte crescita dei partner commerciali dell’area del sud-est asiatico. A conferma della crescente fiducia sulle prospettive economiche del Paese, ad ottobre 2009 la Reserve Bank of Australia (RBA) è stata la prima Banca Centrale del G20 a decidere di rialzare i tassi d’interesse: da ottobre 2009 a maggio 2010 il costo del denaro australiano è stato fissato al 4,5% con un differenziale del 3,5%, rispetto a quello della BCE (1%). Il differenziale positivo dei tassi d’interesse australiani, al pari della ripresa economica e dell’economia mondiale in atto, ha contribuito al marcato rafforzamento registrato negli ultimi mesi dalla valuta australiana. 4 ECONOMIA***************************************** PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI 2008a 2009b 2010c 2011c PIL PIL nominale (mld AUD) Crescita reale del PIL (%) 1.185 2,4 1.232 1,4** 1.293 - 1.335 - Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati Consumi del Governo Investimenti lordi fissi Export di beni e servizi Import di beni e servizi 2,6 4,1 9,6 3,8 11,3 1,6 2,7 -2 2,1 -7,9 1,9 3 3,1 3 7,5 2,1 2,4 3,6 3,3 4,4 4,2 5,6 5,4 5 1,2 1,2 2,3 14,7 -3,9 1 -2,9 18,9 -3,5 1,3 -2,2 22,3 -2,8 1,7 -1,1 24,8 - - Tasso di disoccupazione (media %) Indicatori fiscali (% PIL) Reddito Governo centrale Spesa Governo centrale Bilancio di Governo Debito netto pubblico Indicatori finanziari Tasso di cambio AUD-€ Conto corrente (mld US$) Bilancia commerciale (milioni AUD)** Bilancia dei servizi Bilancia dei redditi Bilancia dei trasferimenti di conto Bilancia in conto corrente Riserve internazionali (mld US$) Totale delle riserve internazionali a 1,742 1,62 (fine periodo) (media 2009)* - 7,5 - - 0,1 -39,5 0,4 -34 0,5 -43,8 0,5 -47,3 -0,3 -0,3 -0,4 -0,4 -44 -33,6 -45,6 -49,9 32,9 45 48,1 50,3 Attuale. b Stime Economist Intelligence Unit. c Previsioni Economist Intelligence Unit Fonte: EIU, Economist Intelligent Unit: country report - Novembre 2009 *Fonte: Camera di Commercio italiana in Australia – Profilo Paese 2009/2010 **Fonte: ICE 5 ECONOMIA***************************************** S SE ET TT TO OR RII L’Australia ha un’economia assai evoluta e, analogamente a quanto accade nella maggior parte dei Paesi sviluppati, dominata dal settore terziario, che contribuisce per il 72,8% alla formazione del PIL; seguono il settore manifatturiero (11,1%), l’edilizia (7,5%), il comparto estrattivo/minerario (5,3%) e l’agricoltura (3,2%). Agricoltura Il problema della siccità dev’essere periodicamente affrontato dai produttori agricoli; per questo motivo negli ultimi anni l’irrigazione è diventata un grosso problema in Australia, rappresentando la voce più rilevante nel consumo totale d’acqua. Il Governo federale e quelli statali hanno raggiunto un accordo su un aspetto chiave della riforma idrica, ovvero dal 2003 i diritti all’acqua sono controllati e trattati separatamente dai terreni, in modo da poter indirizzare l’acqua verso utenti che garantiscano un alto valore aggiunto; ad ogni modo, il problema del commercio idrico tra i confini statali rimane insoluto. Il settore agricolo continua a trainare l’export australiano (col comparto minerario rappresenta oltre il 50% delle esportazioni del Paese) e si concentra su lana, carne bovina ed ovina e cereali (l’Australia è il quarto esportatore di grano al mondo); inoltre, il Paese è leader mondiale nella produzione e commercializzazione di canna da zucchero, destinata alle raffinerie dell’Indonesia, di Taiwan e del Medio Oriente. Industria mineraria L’Australia è autosufficiente nella maggior parte dei minerali di maggior rilevanza economica e ne è anche uno dei più consistenti esportatori; l’esportazione mineraria comprende, tra gli altri, oro, alluminio, allumina, bauxite, rame, ferro, piombo, zinco, nichel, diamante, sabbia mineraria, petrolio, gas, uranio, sale minerale ed argento. Industria manifatturiera L’industria manifatturiera più grande in Australia è quella alimentare: nel 2006-2007 ha generato il 20% delle entrate del settore manifatturiero e nel 2007-2008 ha fornito più di 200.000 posti di lavoro. Il Paese è in grado d’esportare quasi i 2/3 dei suoi prodotti agricoli (carne, cereali, vino e prodotti caseari) garantendo, nel contempo, che circa il 97% di frutta e verdura fresca venduta nei supermercati sia di produzione locale. Il comparto chimico-plastico rappresenta, dopo quello dei macchinari e delle attrezzature per i trasporti, la quarta industria manifatturiera dell’Australia, generando entrate per circa 32 miliardi di dollari ed impiegando più di 85.000 persone; si tratta di un settore strategicamente importante circa l’impatto dei suoi prodotti su tutti i rami industriali e le soluzioni che esso può proporre a livello ambientale. 6 ECONOMIA***************************************** Industria nautica L’Australia è uno dei leader globali in questo ramo economico; innovazione, design ed abilità nella lavorazione rappresentano il marchio di garanzia dei prodotti e dei servizi nautici australiani (costruzione di barche e riparazioni, equipaggiamenti, revisioni, cantieristica, costruzione di superyacht, ammodernamento e manutenzioni), che vengono utilizzati per attività ricreative, commerciali (traghetti e catamarani) e di difesa (imbarcazioni della marina militare). Edilizia Si tratta di un settore in continua crescita: dal 4,6% registrato nel 2003-2004, ha raggiunto il 15,5% nel 2005-2006 grazie al continuo svilupparsi di progetti in ambito minerario, fino ad oltre il 31% nel 2006-2007 ed al 17,4% nel 20082009. Nel primo trimestre 2010 l’incremento è stato dell’1,7% ed è previsto un costante aumento per tutto il 2011. Servizi Il ruolo principale spetta ai servizi finanziari, alla tecnologia ed all’informatica, infatti l’Australia è tra i primi tre Paesi mondiali per sviluppo tecnologico e trasporti aerei, trainati soprattutto da turismo ed istruzione (molti studenti asiatici scelgono di studiare nei college australiani). In particolare, il settore elettronico occupa una media di 30.000 lavoratori in 1.200 aziende. Nuove tecnologie Biotecnologia e nanotecnologia sono comparti in enorme crescita in Australia: strutture di ricerca eccellenti, ricerca innovativa ed una regolamentazione severa, ma allo stesso tempo flessibile, ne sono gli elementi portanti. I rami di maggior interesse sono la terapeutica umana, la biotecnologia agricola, i combustibili biologici e la diagnostica. Turismo Contribuisce al PIL australiano più dell’agricoltura, con un’influenza pari al 3,9% ed un tasso d’occupazione del 4,6%. Il Paese è una delle destinazioni primarie dal punto di vista naturalistico e per la qualità dei servizi offerti; inoltre, ad esclusione delle maggiori città, il territorio è a scarsissima densità di popolazione, con bellezze naturali assolutamente incontaminate. Infrastrutture e trasporti Il trasporto aereo risulta essere di fondamentale importanza per i collegamenti interni, soprattutto di persone; è articolato su oltre 400 scali ed i maggiori aeroporti si trovano a Sydney, Melbourne, Brisbane, Adelaide, Perth e Canberra. Le reti stradali (quasi 900.000 km) e ferroviarie (circa 37.000 km) sono sufficientemente sviluppate, ma articolate secondo una struttura prevalentemente anulare, lungo i margini esterni. In particolare, le ferrovie 7 ECONOMIA***************************************** costituiscono il sistema di trasporto interno più utilizzato ed efficiente; il tratto tra Adelaide e Darwin risulta fondamentale per il collegamento tra il nord ed il sud del Paese. L’estesa area costiera è costellata da numerosi porti di rilievo commerciale, tra cui Sydney, Brisbane, Dampier, Fremantle, Gladstone, Hay Point, Melbourne (il suo porto detiene il primato nazionale e dell’intero emisfero meridionale in termini di grandezza per il traffico di container), Newcastle, Port Hedland, Port Kembla e Port Walcott; i principali collegamenti cargo via mare tra l’Italia e l’Australia partono dai porti di Genova, Napoli, Livorno e La Spezia. Il traffico marittimo è fondamentale per questo continente insulare, dove si movimentano più di 300 milioni di tonnellate di merci l’anno. IIN NT TE ER RS SC CA AM MB BIIO OC CO OM MM ME ER RC CIIA ALLE E Le maggiori voci dell’export si registrano nell’industria primaria (53,5% del valore delle esportazioni), seguita dai servizi (21,4%) e dalla manifattura (15,5%); l’import si concentra nella manifattura (58%), seguita dall’industria primaria (21,2%) e dai servizi (15,1%). L’interscambio commerciale dell’Australia è caratterizzato, quindi, dall’esportazione di risorse primarie minerali, energetiche ed agricole (minerali ferrosi, bauxite, acciaio, alluminio, carbone, oro, perle, diamanti, petrolio, gas naturale, lana, cereali, zucchero, riso, cotone, carne bovina ed ovina) e dall’importazione di tecnologia ad elevato valore aggiunto e di prodotti finiti (macchinari per l’industria, apparati elettrici, auto e motoveicoli, aeromobili e relativi componenti, medicinali, prodotti informatici, carta e cartone, tessuti e filati, petrolio greggio); l’Australia è divenuta, tra l’altro, il quarto Paese esportatore di vino (nell’arco del 2009, le esportazioni di vino dallo Stato verso l’UE sono state pari a 643 milioni di Euro); inoltre, ultimamente l’export australiano ha iniziato a comprendere settori innovativi. Per quanto riguarda la destinazione geografica, il Paese resta fortemente orientato verso l’Asia, con cui nel 2009 si sono registrate il 63,8% delle esportazioni ed il 51,3% delle importazioni. IIN NT TE ER RS SC CA AM MB BIIO OC CO OM MM ME ER RC CIIA ALLE EC CO ON N LL’’IIT TA ALLIIA A L’Italia si è confermata all’11° posto tra i Paesi fornitori dell’Australia ed al 3° posto tra i fornitori europei, dopo Germania e Gran Bretagna; mentre è scesa al 28° posto come Paese cliente, registrando solo lo 0,45% del totale esportato. L’Italia non risulta, quindi, tra i principali partner commerciali europei, pur registrando notevoli volumi di scambio con l’Australia; nel triennio 2006-2007-2008 la bilancia commerciale italiana nei confronti dell’Australia ha tendenzialmente registrato saldi positivi. Anche per quanto riguarda il 2009 il saldo della bilancia commerciale Australia/Italia è favorevole al nostro Paese, con un saldo pari a 3,87 milioni di dollari australiani; la contrazione dell’export 8 ECONOMIA***************************************** italiano verso l’Australia è stata comunque inferiore alla diminuzione media delle esportazioni italiane nel mondo (-21%) e delle importazioni totali australiane (-10,3%). Le importazioni australiane dall’Italia riguardano, in particolare, il settore dei macchinari/turbine/caldaie con 116,5 milioni di Euro di fatturato; nello specifico, la voce di maggior rilievo è stata l’importazione di turbine di tipo aeronautico, compresi componenti, per un totale di 22,4 milioni di Euro. Le esportazioni australiane verso l’Italia riguardano sempre le materie prime (carbone per uso metallurgico, anche se in calo) ed i prodotti del settore agricolo (cereali, lana, pellame, carne); in particolare, i cereali continuano il loro andamento positivo con un totale esportato in Italia di circa 45.700 tonnellate di grano duro e frumento. In sensibile diminuzione anche le esportazioni di laminati in acciaio (-77,9%); in crescita quelle di prodotti farmaceutici a base ormonica, alcaloide ed antibiotica. R RIIS SC CH HIIO OP PA AE ES SE E Nella classifica del rischio Paese, aggiornata ad ottobre 2009, la SACE colloca l’Australia nella categoria di rischio (o categoria OCSE) n° 0 su 7 (dove 0 è il rischio minore e 7 il rischio massimo); tale categoria indica il grado di rischiosità, ovvero la probabilità che si verifichi un default. Le condizioni d’assicurabilità SACE riguardo il rischio sovrano, privato e bancario, conoscono un’apertura senza condizioni. Nella sua valutazione di rischio sull’Australia la Coface riconosce che i punti di forza dell’economia del Paese sono: - possesso di risorse minerarie (ferro e carbone) per la ripresa globale; - posizione geografica vicina alle economie asiatiche emergenti; - finanza pubblica forte prima della crisi; - disposizione d’un sistema bancario solido; - immigrazione che continua ad incrementare l’offerta di lavoro. Sul lato dei punti deboli la Coface individua, invece, i seguenti: - elevato indebitamento d’imprese e famiglie; - mancanza di manodopera qualificata; - preoccupazione sulle risorse idriche. Nella versione completa della Guida sono, inoltre, disponibili informazioni dettagliate su: Situazione economica generale Settori Interscambio commerciale ed interscambio commerciale con l’Italia Rischio Paese Prospettive future 9 INVESTIMENTI ESTERI******************************** N NO OR RM MA AT TIIV VA AS SU UG GLLII IIN NV VE ES ST TIIM ME EN NT TII Gli investimenti esteri diretti (IDE) sono disciplinati dal Foreign Acquisition Takeovers Act del 1975 (FATA), oggetto di ripetute revisioni, e dalla relativa normativa d’attuazione, la Federal Government’s Foreign Investment Policy del 1991, per quanto concerne gli investimenti in conto capitale. L’Authority di controllo è il Foreign Investment Review Board (FIRB), costituito nel 1976 per verificare richieste d’investimento estero e per formulare pareri e valutazioni a riguardo, a beneficio delle Autorità governative federali, in particolare del Ministero del Tesoro, rappresentato dal Tesoriere (australian treasurer), soggetto chiamato all’interno del Governo australiano a deliberare su operazioni nelle quali risulta coinvolto un sostanziale capitale straniero od una persona fisica straniera (non residente in Australia). Si è in presenza di sostanziale capitale straniero quando, all’interno di una società, attività o trust, il 15% o più della proprietà o del potere di voto è detenuto da una singola persona fisica straniera (associati inclusi) o quando il 40% o più della cordata o del potere di voto è in mano ad un soggetto straniero (o dei suoi associati). Al fine di promuovere la significativa attrattività dell’Australia per l’investitore estero, il Governo ha creato Austrade, un’agenzia presente in 55 Paesi esteri con più di 100 sedi; essa offre programmi e benefici a potenziali investitori stranieri, inclusi assistenza all’immigrazione, individuazione di partner in loco e creazione di joint venture, accesso a programmi federali e statali d’aiuto ed incentivazione e visite ai siti di possibile localizzazione. IIN NV VE ES ST TIIM ME EN NT TII D DA ALLLL’’IIT TA ALLIIA A Gli investimenti esteri generano circa il 36% del PIL australiano; si tratta di una percentuale superiore alla media delle economie avanzate, calcolata dall’UNCTAD intorno al 27%. I principali Paesi di provenienza degli IDE sono l’Unione Europea, con il 33% del totale, seguita da Stati Uniti (24%) e Giappone (9%); in particolare, l’Italia è il 15° investitore nel Paese, con uno stock pari a circa 330 milioni di Euro (circa 500 milioni di AUD). 10 INVESTIMENTI ESTERI******************************** B BR RE EV VE ET TT TII E EP PR RO OP PR RIIE ET TA A’’ IIN NT TE ELLLLE ET TT TU UA ALLE E L’Australia è firmataria della Convenzione di Parigi sulla protezione della proprietà industriale, ha sottoscritto il Protocollo di Madrid sulla registrazione internazionale dei marchi e le Convenzioni di Roma e di Berna, il Trattato di Washington sulla proprietà intellettuale dei circuiti integrati ed aderisce alla World Intellectual Property Organisation (WIPO). Il Paese è, inoltre, tra i sottoscrittori del TRIPs (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) ed è parte del Trattato del 1977 in materia di riconoscimento internazionale del deposito di microrganismi ai fini del deposito brevettuale. Z ZO ON NE E FFR RA AN NC CH HE EE EP PA AR RC CH HII T TE EC CN NO OLLO OG GIIC CII Secondo la classificazione operata dal World Economic Processing Zones Association (WEPZA), in Australia sono presenti piccole aree franche (small areas), ossia zone generalmente più piccole di 1.000 ettari e normalmente circondate da recinzioni. Gli investitori esteri che vogliono ricevere i benefici tipici delle zone franche devono localizzarsi all’interno dell’area; nonostante la presenza di dormitori per i lavoratori di tali territori, la popolazione non è residente. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Investimenti esteri Investimenti diretti dall’Italia Normativa sugli investimenti Zone franche e parchi tecnologici Brevetti e proprietà intellettuale Guida 11 sono, inoltre, disponibili NORMATIVA**************************************** R RE EQ QU UIIS SIIT TII T TE EC CN NIIC CII,, S ST TA AN ND DA AR RD DIIZ ZZ ZA AZ ZIIO ON NE E,, IIM B A L L A G G I O E D E T I C H E T T A T U R A MBALLAGGIO ED ETICHETTATURA LLE EG GIIS SLLA AZ ZIIO ON NE E P PE ER R L’8 dicembre 2005 sono stati introdotti dall’ente FSANZ (Food Standards Australia New Zealand) i New Food Standards, relativamente all’indicazione del Paese di provenienza dei cibi; tali standard verranno amministrati dal Governo australiano e neozelandese, ma per ora sono applicati solo in Australia. La normativa in esame richiede che tutti gli alimenti contengano un’etichetta sulla confezione o sull’oggetto, che essa sia fisicamente connessa col genere alimentare e che identifichi il luogo di produzione o di fabbricazione e, per gli alimenti non confezionati, indichi il Paese d’origine; l’etichetta deve, inoltre, riportare indicazioni sull’origine dei diversi ingredienti e, in particolare, quali sono le merci importate e quelle prodotte nel Paese. N NO OR RM MA AT TIIV VA AD DO OG GA AN NA ALLE E Barriere tariffarie L’Australia adotta, dal 1988, il sistema di Codificazione Merceologica Armonizzata del Consiglio di Cooperazione Doganale, unitamente al sistema doganale armonizzato con dazi calcolati ad valorem sul prezzo FOB (Free On Board), recepito nel Custom Tariff Act del 1995; in tale tariffario armonizzato ogni merce viene rappresentata, a vari livello di dettaglio, da codici che vanno dai 4 ai 10 caratteri. Barriere non tariffarie Il mercato è ampiamente aperto e trasparente, ma, secondo una regola generale, i beni possono essere soggetti a divieti o subire delle restrizioni all’importazione, in base alla loro provenienza o per ragioni specifiche; tali restrizioni vengono applicate, oltre che dall’amministrazione doganale, dall’Australian Quarantine and Inspection Service e dall’Australian New Zealand Food Authority (ANZFA), al fine di proteggere la salute pubblica, gli animali, i vegetali e l’ambiente; infatti, tutti i beni importati devono passare attraverso un controllo doganale (il controllo delle merci in entrata è molto severo), qualunque sia la loro provenienza. 12 NORMATIVA**************************************** N NO OR RM MA AT TIIV VA AS SO OC CIIE ET TA AR RIIA A La normativa societaria è contenuta nel Corporation Act, entrato in vigore il 15 luglio 2001, e nella legislazione dello specifico Stato o territorio nel quale verrà registrata la società; la normativa nei vari Stati risulta molto eterogenea. L’ASIC (Australian Securities and Investment Commission), legittimata dall’Australian Securities and Investment Commission Act, regola l’iscrizione delle società e, oltre a tenere un Registro Imprese liberamente accessibile al pubblico, su richiesta, fornisce pareri sulla regolarità di operazioni societarie. N NO OR RM MA AT TIIV VA AT TR RIIB BU UT TA AR RIIA A Una riforma del sistema fiscale è da tempo al centro del dibattito politico ed è stata istituita una commissione governativa ad hoc. Attualmente il prelievo fiscale opera a tre livelli: federale, statale e locale. Il prelievo fiscale federale rappresenta circa l’80% del totale, avendo come fonte principale (76% circa) l’imposta sul reddito, nell’ambito di un sistema gestito dal Federal Commissioner of Taxation, in particolare dall’Australian Taxation Office (ATO), sulla base di fonti normative rappresentate dall’Income Assessment Tax Act 1936, dal Tax Administration Act 1953 e dall’Income Assessment Tax Act 1997, nonché sulla base di regolamenti interni all’ATO. N NO OR RM MA AT TIIV VA AD DE ELL LLA AV VO OR RO O Il mercato del lavoro in Australia è connotato dall’elevata scolarità e preparazione del personale locale, cui si contrappone, peraltro, la necessità di reperire spesso all’estero forza lavoro qualificata, a fronte della non disponibilità di risorse interne. La popolazione lavorativa attuale supera di poco i 10 milioni di abitanti. Una grande parte dell’attività di reclutamento passa attraverso un processo d’immigrazione e rilascio del visto per i lavoratori stranieri al di sotto dei 45 anni che si trasferiscono per un periodo di tempo determinato o definitivamente; sono, infatti, rilasciabili visti per breve permanenza, per residenza temporanea e per residenza permanente. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Guida 13 sono, inoltre, disponibili NORMATIVA**************************************** Requisiti tecnici e standardizzazione, etichettatura Normativa doganale Legislazione societaria Normativa tributaria Normativa del lavoro legislazione per imballaggio ed Il sistema bancario è solido e consolidato e risulta composto da banche commerciali, banche d’investimento ed altri intermediari finanziari. Le banche australiane sono tra le più capitalizzate al mondo e con un portafoglio d’investimenti adeguatamente diversificato ed un sistema di controllo in linea con gli standard di Basilea. Il tasso ufficiale d’interesse è pari al 3,75%. Le banche continuano a giocare un ruolo di leadership nelle transazioni finanziarie dell’area e l’Australia si propone come centro finanziario globale per il sistema della regione Asia-Pacifico, avvantaggiato anche dal fattore tempo che fa sì che la Borsa di Sydney sia la prima ad aprire, precedendo anche Tokyo ed Hong Kong. Il sistema borsistico si concentra sull’Australian Stock Exchange Limited (ASX), nata dalla fusione nel 1987 delle preesistenti sei borse locali, collocate nelle principali città australiane. Il mercato azionario australiano è posizionato globalmente all’ottavo posto; la capitalizzazione del mercato per capitale circolante è di quasi tre volte più grande dei valori registrati da Hong Kong e di cinque di quelli mostrati da Singapore. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Generalità sul sistema bancario Mercato azionario Guida Nella versione completa informazioni dettagliate su: Guida della sono, sono, inoltre, disponibili infine, disponibili Sistema fieristico: enti fieristici e principali manifestazioni in Australia Indirizzi utili: in Australia ed in Italia Siti Internet d’interesse 14 SISTEMA BANCARIO********************************** Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’Internazionalizzazione C.C.I.A.A. Genova Via Garibaldi, 4 16124 Genova Tel.: 010 2704560 Fax: 010 2704298 E-mail: [email protected] T Sito: www.ge.camcom.it T T T Giugno 2011 La Guida Paese è stata realizzata in collaborazione con la Dott.ssa Chiara Macciò 15