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Australia - Camere di Commercio

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Australia - Camere di Commercio
Camera di Commercio di Genova
Ufficio E-Commerce e Commercio Estero
Sportello per l’Internazionalizzazione
In collaborazione con
Camera Italiana di Commercio e Industria in
Australia – Melbourne
e
Camera Italiana di Commercio e Industria in
Australia - Sydney
INFORMAZIONI GENERALI*****************************
SUPERFICIE
POPOLAZIONE*
7.692.300 kmq
22.362.323 abitanti (giugno 2010)
Inglese, lingue aborigene
nell’interno
Cattolici (24%), anglicani
(21%), altri riti cristiani
(20%), musulmani (1,2%),
buddhisti (1%), ebrei
(0,4%), altre religioni
(22%), atei (10,4%)
Canberra
Monarchia costituzionale
Dollaro australiano (AUD)
1 euro = 1,62 AUD (media 2009)
1 euro = 1,4078 AUD (24/6/2010)
LINGUA
RELIGIONE
CAPITALE
FORMA ISTITUZIONALE
UNITA’ MONETARIA
TASSO DI CAMBIO*
Fonte: Business Atlas 2010 – Assocamerestero
* Fonte: Camera di Commercio Italiana in Australia (Melbourne) – Profilo Paese 2009/2010
2
INFORMAZIONI GENERALI*****************************
Governo
L’Australia è la sesta nazione al mondo in ordine di grandezza, il più grande
Stato dell’Oceania e dell’intera Australasia. E’ uno Stato federale indipendente
facente parte del Commonwealth britannico dal 1° gennaio 1901, quando sei
colonie inglesi autonome hanno deciso di unirsi per dare vita ad una nuova
nazione. La forma di Governo è la monarchia costituzionale: monarchia perché
il Capo dello Stato è la Regina d’Inghilterra, rappresentata in loco da un
Governatore Generale; costituzionale per il fatto che i poteri e le procedure del
Governo del Commonwealth sono definiti da una Costituzione scritta.
Il potere è suddiviso tra il Governo del Commonwealth (conosciuto anche col
nome di Governo australiano o Governo federale) e quelli statali. Lo Stato
centrale definisce le competenze dei Governi locali e decide le aree geografiche
per cui esso è responsabile. La competenza legislativa del Governo centrale
comprende la tassazione, la difesa, gli affari esteri ed i servizi postali e di
telecomunicazione; agli Stati, invece, spettano le decisioni riguardanti le forze
dell’ordine, la sanità, l’istruzione ed i trasporti pubblici. Secondo la
Costituzione, se una legge regionale risulta essere in conflitto con una legge
del Commonwealth, occorre seguire quest’ultima.
Il potere legislativo è affidato al Parlamento federale, eletto dal popolo e
composto dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato. La Camera dei
Rappresentanti è formata da 150 membri, ognuno per una diversa area del
Paese od elettorato; tali elettorati contano circa lo stesso numero di votanti al
loro interno, quindi gli Stati più popolati possiedono più rappresentanti in
Parlamento. Il Senato è composto da 76 membri; a differenza dell’altra
Camera, ogni Stato conta uniformemente 12 senatori.
Il potere esecutivo è affidato al consiglio esecutivo federale, presieduto dal
Primo Ministro, che in Australia ha anche il ruolo di Capo del Governo. Il
consiglio è formato dai Ministri e da altri funzionari pubblici impiegati nei
diversi dipartimenti ed agenzie; ogni Ministro ha responsabilità sulle questioni
riguardanti il suo portafoglio.
Il potere giudiziario è esercitato dalla Magistratura, in particolare i vari tribunali
federali sottostanno all’High Court of Australia.
L’Australia è oggi in gran parte abitata da cittadini d’origine europea e la sua
struttura socio-culturale è di tipo occidentale; si tratta di una nazione
multietnica, con una popolazione giovane e ad elevata scolarità. Inoltre, il
Paese vanta un livello di benessere economico ed uno degli standard di vita fra
i più alti al mondo, un ambiente in continuo rinnovamento, dove un abitante su
cinque è nato all’estero. Lo Stato australiano presenta un contesto
democratico, stabile, aperto all’innovazione, dotato d’un sistema finanziario
affidabile e sofisticato; la nazione è riuscita a trasformarsi in Paese votato
all’export, che ha fatto gradualmente cadere le barriere d’ingresso a merci e
persone.
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ECONOMIA*****************************************
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Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo
economico, da quasi vent’anni l’Australia registra tassi di crescita superiori alla
media delle economie avanzate. Diversi fattori hanno contribuito a tale
andamento
positivo:
l’adozione
d’importanti
riforme
economiche
(privatizzazioni e deregolamentazioni, flessibilità del mercato del lavoro,
smantellamento delle barriere alle importazioni ed agli investimenti stranieri e
trattati di libero commercio), la messa a punto di una politica monetaria e
fiscale prudente, l’influenza di un settore privato dinamico e di una forza lavoro
qualificata e flessibile, nonché la favorevole congiuntura internazionale di
un’alta richiesta per le materie prime.
Nel periodo 1998-2009 la nazione ha registrato un tasso medio di crescita del
3,4%, dimostrandosi in assoluto il Paese OCSE con la migliore performance
economica.
Anche durante la recente crisi economica globale l’Australia ha continuato a
registrare tassi di crescita di segno positivo, senza mai entrare in recessione;
questo è dovuto principalmente ad una condizione virtuosa delle finanze
pubbliche che ha consentito un ampio spazio di manovra per l’adozione di
politiche fiscali e monetarie espansive, alla solidità del settore finanziario
domestico, alla sostanziale tenuta della domanda globale di materie prime ed
alla forte crescita dei partner commerciali dell’area del sud-est asiatico.
A conferma della crescente fiducia sulle prospettive economiche del Paese, ad
ottobre 2009 la Reserve Bank of Australia (RBA) è stata la prima Banca
Centrale del G20 a decidere di rialzare i tassi d’interesse: da ottobre 2009 a
maggio 2010 il costo del denaro australiano è stato fissato al 4,5% con un
differenziale del 3,5%, rispetto a quello della BCE (1%).
Il differenziale positivo dei tassi d’interesse australiani, al pari della ripresa
economica e dell’economia mondiale in atto, ha contribuito al marcato
rafforzamento registrato negli ultimi mesi dalla valuta australiana.
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ECONOMIA*****************************************
PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI
2008a
2009b
2010c
2011c
PIL
PIL nominale (mld AUD)
Crescita reale del PIL (%)
1.185
2,4
1.232
1,4**
1.293
-
1.335
-
Spesa sul PIL (% reale)
Consumi privati
Consumi del Governo
Investimenti lordi fissi
Export di beni e servizi
Import di beni e servizi
2,6
4,1
9,6
3,8
11,3
1,6
2,7
-2
2,1
-7,9
1,9
3
3,1
3
7,5
2,1
2,4
3,6
3,3
4,4
4,2
5,6
5,4
5
1,2
1,2
2,3
14,7
-3,9
1
-2,9
18,9
-3,5
1,3
-2,2
22,3
-2,8
1,7
-1,1
24,8
-
-
Tasso di disoccupazione
(media %)
Indicatori fiscali (% PIL)
Reddito Governo centrale
Spesa Governo centrale
Bilancio di Governo
Debito netto pubblico
Indicatori finanziari
Tasso di cambio AUD-€
Conto corrente (mld US$)
Bilancia commerciale
(milioni AUD)**
Bilancia dei servizi
Bilancia dei redditi
Bilancia dei trasferimenti
di conto
Bilancia in conto corrente
Riserve internazionali
(mld US$)
Totale delle riserve
internazionali
a
1,742
1,62
(fine periodo) (media 2009)*
-
7,5
-
-
0,1
-39,5
0,4
-34
0,5
-43,8
0,5
-47,3
-0,3
-0,3
-0,4
-0,4
-44
-33,6
-45,6
-49,9
32,9
45
48,1
50,3
Attuale. b Stime Economist Intelligence Unit. c Previsioni Economist Intelligence Unit
Fonte: EIU, Economist Intelligent Unit: country report - Novembre 2009
*Fonte: Camera di Commercio italiana in Australia – Profilo Paese 2009/2010
**Fonte: ICE
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ECONOMIA*****************************************
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L’Australia ha un’economia assai evoluta e, analogamente a quanto accade
nella maggior parte dei Paesi sviluppati, dominata dal settore terziario, che
contribuisce per il 72,8% alla formazione del PIL; seguono il settore
manifatturiero (11,1%), l’edilizia (7,5%), il comparto estrattivo/minerario
(5,3%) e l’agricoltura (3,2%).
Agricoltura
Il problema della siccità dev’essere periodicamente affrontato dai produttori
agricoli; per questo motivo negli ultimi anni l’irrigazione è diventata un grosso
problema in Australia, rappresentando la voce più rilevante nel consumo totale
d’acqua. Il Governo federale e quelli statali hanno raggiunto un accordo su un
aspetto chiave della riforma idrica, ovvero dal 2003 i diritti all’acqua sono
controllati e trattati separatamente dai terreni, in modo da poter indirizzare
l’acqua verso utenti che garantiscano un alto valore aggiunto; ad ogni modo, il
problema del commercio idrico tra i confini statali rimane insoluto.
Il settore agricolo continua a trainare l’export australiano (col comparto
minerario rappresenta oltre il 50% delle esportazioni del Paese) e si concentra
su lana, carne bovina ed ovina e cereali (l’Australia è il quarto esportatore di
grano al mondo); inoltre, il Paese è leader mondiale nella produzione e
commercializzazione di canna da zucchero, destinata alle raffinerie
dell’Indonesia, di Taiwan e del Medio Oriente.
Industria mineraria
L’Australia è autosufficiente nella maggior parte dei minerali di maggior
rilevanza economica e ne è anche uno dei più consistenti esportatori;
l’esportazione mineraria comprende, tra gli altri, oro, alluminio, allumina,
bauxite, rame, ferro, piombo, zinco, nichel, diamante, sabbia mineraria,
petrolio, gas, uranio, sale minerale ed argento.
Industria manifatturiera
L’industria manifatturiera più grande in Australia è quella alimentare: nel
2006-2007 ha generato il 20% delle entrate del settore manifatturiero e nel
2007-2008 ha fornito più di 200.000 posti di lavoro.
Il Paese è in grado d’esportare quasi i 2/3 dei suoi prodotti agricoli (carne,
cereali, vino e prodotti caseari) garantendo, nel contempo, che circa il 97% di
frutta e verdura fresca venduta nei supermercati sia di produzione locale.
Il comparto chimico-plastico rappresenta, dopo quello dei macchinari e delle
attrezzature per i trasporti, la quarta industria manifatturiera dell’Australia,
generando entrate per circa 32 miliardi di dollari ed impiegando più di 85.000
persone; si tratta di un settore strategicamente importante circa l’impatto dei
suoi prodotti su tutti i rami industriali e le soluzioni che esso può proporre a
livello ambientale.
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ECONOMIA*****************************************
Industria nautica
L’Australia è uno dei leader globali in questo ramo economico; innovazione,
design ed abilità nella lavorazione rappresentano il marchio di garanzia dei
prodotti e dei servizi nautici australiani (costruzione di barche e riparazioni,
equipaggiamenti,
revisioni,
cantieristica,
costruzione
di
superyacht,
ammodernamento e manutenzioni), che vengono utilizzati per attività
ricreative, commerciali (traghetti e catamarani) e di difesa (imbarcazioni della
marina militare).
Edilizia
Si tratta di un settore in continua crescita: dal 4,6% registrato nel 2003-2004,
ha raggiunto il 15,5% nel 2005-2006 grazie al continuo svilupparsi di progetti
in ambito minerario, fino ad oltre il 31% nel 2006-2007 ed al 17,4% nel 20082009. Nel primo trimestre 2010 l’incremento è stato dell’1,7% ed è previsto un
costante aumento per tutto il 2011.
Servizi
Il ruolo principale spetta ai servizi finanziari, alla tecnologia ed all’informatica,
infatti l’Australia è tra i primi tre Paesi mondiali per sviluppo tecnologico e
trasporti aerei, trainati soprattutto da turismo ed istruzione (molti studenti
asiatici scelgono di studiare nei college australiani). In particolare, il settore
elettronico occupa una media di 30.000 lavoratori in 1.200 aziende.
Nuove tecnologie
Biotecnologia e nanotecnologia sono comparti in enorme crescita in Australia:
strutture di ricerca eccellenti, ricerca innovativa ed una regolamentazione
severa, ma allo stesso tempo flessibile, ne sono gli elementi portanti. I rami di
maggior interesse sono la terapeutica umana, la biotecnologia agricola, i
combustibili biologici e la diagnostica.
Turismo
Contribuisce al PIL australiano più dell’agricoltura, con un’influenza pari al
3,9% ed un tasso d’occupazione del 4,6%. Il Paese è una delle destinazioni
primarie dal punto di vista naturalistico e per la qualità dei servizi offerti;
inoltre, ad esclusione delle maggiori città, il territorio è a scarsissima densità di
popolazione, con bellezze naturali assolutamente incontaminate.
Infrastrutture e trasporti
Il trasporto aereo risulta essere di fondamentale importanza per i collegamenti
interni, soprattutto di persone; è articolato su oltre 400 scali ed i maggiori
aeroporti si trovano a Sydney, Melbourne, Brisbane, Adelaide, Perth e
Canberra. Le reti stradali (quasi 900.000 km) e ferroviarie (circa 37.000 km)
sono sufficientemente sviluppate, ma articolate secondo una struttura
prevalentemente anulare, lungo i margini esterni. In particolare, le ferrovie
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ECONOMIA*****************************************
costituiscono il sistema di trasporto interno più utilizzato ed efficiente; il tratto
tra Adelaide e Darwin risulta fondamentale per il collegamento tra il nord ed il
sud del Paese. L’estesa area costiera è costellata da numerosi porti di rilievo
commerciale, tra cui Sydney, Brisbane, Dampier, Fremantle, Gladstone, Hay
Point, Melbourne (il suo porto detiene il primato nazionale e dell’intero
emisfero meridionale in termini di grandezza per il traffico di container),
Newcastle, Port Hedland, Port Kembla e Port Walcott; i principali collegamenti
cargo via mare tra l’Italia e l’Australia partono dai porti di Genova, Napoli,
Livorno e La Spezia. Il traffico marittimo è fondamentale per questo continente
insulare, dove si movimentano più di 300 milioni di tonnellate di merci l’anno.
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Le maggiori voci dell’export si registrano nell’industria primaria (53,5% del
valore delle esportazioni), seguita dai servizi (21,4%) e dalla manifattura
(15,5%); l’import si concentra nella manifattura (58%), seguita dall’industria
primaria (21,2%) e dai servizi (15,1%).
L’interscambio
commerciale
dell’Australia
è
caratterizzato,
quindi,
dall’esportazione di risorse primarie minerali, energetiche ed agricole (minerali
ferrosi, bauxite, acciaio, alluminio, carbone, oro, perle, diamanti, petrolio, gas
naturale, lana, cereali, zucchero, riso, cotone, carne bovina ed ovina) e
dall’importazione di tecnologia ad elevato valore aggiunto e di prodotti finiti
(macchinari per l’industria, apparati elettrici, auto e motoveicoli, aeromobili e
relativi componenti, medicinali, prodotti informatici, carta e cartone, tessuti e
filati, petrolio greggio); l’Australia è divenuta, tra l’altro, il quarto Paese
esportatore di vino (nell’arco del 2009, le esportazioni di vino dallo Stato verso
l’UE sono state pari a 643 milioni di Euro); inoltre, ultimamente l’export
australiano ha iniziato a comprendere settori innovativi.
Per quanto riguarda la destinazione geografica, il Paese resta fortemente
orientato verso l’Asia, con cui nel 2009 si sono registrate il 63,8% delle
esportazioni ed il 51,3% delle importazioni.
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L’Italia si è confermata all’11° posto tra i Paesi fornitori dell’Australia ed al 3°
posto tra i fornitori europei, dopo Germania e Gran Bretagna; mentre è scesa
al 28° posto come Paese cliente, registrando solo lo 0,45% del totale
esportato. L’Italia non risulta, quindi, tra i principali partner commerciali
europei, pur registrando notevoli volumi di scambio con l’Australia; nel triennio
2006-2007-2008 la bilancia commerciale italiana nei confronti dell’Australia ha
tendenzialmente registrato saldi positivi. Anche per quanto riguarda il 2009 il
saldo della bilancia commerciale Australia/Italia è favorevole al nostro Paese,
con un saldo pari a 3,87 milioni di dollari australiani; la contrazione dell’export
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ECONOMIA*****************************************
italiano verso l’Australia è stata comunque inferiore alla diminuzione media
delle esportazioni italiane nel mondo (-21%) e delle importazioni totali
australiane (-10,3%).
Le importazioni australiane dall’Italia riguardano, in particolare, il settore dei
macchinari/turbine/caldaie con 116,5 milioni di Euro di fatturato; nello
specifico, la voce di maggior rilievo è stata l’importazione di turbine di tipo
aeronautico, compresi componenti, per un totale di 22,4 milioni di Euro.
Le esportazioni australiane verso l’Italia riguardano sempre le materie prime
(carbone per uso metallurgico, anche se in calo) ed i prodotti del settore
agricolo (cereali, lana, pellame, carne); in particolare, i cereali continuano il
loro andamento positivo con un totale esportato in Italia di circa 45.700
tonnellate di grano duro e frumento. In sensibile diminuzione anche le
esportazioni di laminati in acciaio (-77,9%); in crescita quelle di prodotti
farmaceutici a base ormonica, alcaloide ed antibiotica.
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Nella classifica del rischio Paese, aggiornata ad ottobre 2009, la SACE colloca
l’Australia nella categoria di rischio (o categoria OCSE) n° 0 su 7 (dove 0 è il
rischio minore e 7 il rischio massimo); tale categoria indica il grado di
rischiosità, ovvero la probabilità che si verifichi un default. Le condizioni
d’assicurabilità SACE riguardo il rischio sovrano, privato e bancario, conoscono
un’apertura senza condizioni. Nella sua valutazione di rischio sull’Australia la
Coface riconosce che i punti di forza dell’economia del Paese sono:
- possesso di risorse minerarie (ferro e carbone) per la ripresa globale;
- posizione geografica vicina alle economie asiatiche emergenti;
- finanza pubblica forte prima della crisi;
- disposizione d’un sistema bancario solido;
- immigrazione che continua ad incrementare l’offerta di lavoro.
Sul lato dei punti deboli la Coface individua, invece, i seguenti:
- elevato indebitamento d’imprese e famiglie;
- mancanza di manodopera qualificata;
- preoccupazione sulle risorse idriche.
Nella versione completa della Guida sono, inoltre, disponibili
informazioni dettagliate su:
Situazione economica generale
Settori
Interscambio commerciale ed interscambio commerciale con l’Italia
Rischio Paese
Prospettive future
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INVESTIMENTI ESTERI********************************
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Gli investimenti esteri diretti (IDE) sono disciplinati dal Foreign Acquisition
Takeovers Act del 1975 (FATA), oggetto di ripetute revisioni, e dalla relativa
normativa d’attuazione, la Federal Government’s Foreign Investment Policy del
1991, per quanto concerne gli investimenti in conto capitale.
L’Authority di controllo è il Foreign Investment Review Board (FIRB), costituito
nel 1976 per verificare richieste d’investimento estero e per formulare pareri e
valutazioni a riguardo, a beneficio delle Autorità governative federali, in
particolare del Ministero del Tesoro, rappresentato dal Tesoriere (australian
treasurer), soggetto chiamato all’interno del Governo australiano a deliberare
su operazioni nelle quali risulta coinvolto un sostanziale capitale straniero od
una persona fisica straniera (non residente in Australia). Si è in presenza di
sostanziale capitale straniero quando, all’interno di una società, attività o trust,
il 15% o più della proprietà o del potere di voto è detenuto da una singola
persona fisica straniera (associati inclusi) o quando il 40% o più della cordata o
del potere di voto è in mano ad un soggetto straniero (o dei suoi associati).
Al fine di promuovere la significativa attrattività dell’Australia per l’investitore
estero, il Governo ha creato Austrade, un’agenzia presente in 55 Paesi esteri
con più di 100 sedi; essa offre programmi e benefici a potenziali investitori
stranieri, inclusi assistenza all’immigrazione, individuazione di partner in loco e
creazione di joint venture, accesso a programmi federali e statali d’aiuto ed
incentivazione e visite ai siti di possibile localizzazione.
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Gli investimenti esteri generano circa il 36% del PIL australiano; si tratta di
una percentuale superiore alla media delle economie avanzate, calcolata
dall’UNCTAD intorno al 27%. I principali Paesi di provenienza degli IDE sono
l’Unione Europea, con il 33% del totale, seguita da Stati Uniti (24%) e
Giappone (9%); in particolare, l’Italia è il 15° investitore nel Paese, con uno
stock pari a circa 330 milioni di Euro (circa 500 milioni di AUD).
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INVESTIMENTI ESTERI********************************
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L’Australia è firmataria della Convenzione di Parigi sulla protezione della
proprietà industriale, ha sottoscritto il Protocollo di Madrid sulla registrazione
internazionale dei marchi e le Convenzioni di Roma e di Berna, il Trattato di
Washington sulla proprietà intellettuale dei circuiti integrati ed aderisce alla
World Intellectual Property Organisation (WIPO). Il Paese è, inoltre, tra i
sottoscrittori del TRIPs (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights)
ed è parte del Trattato del 1977 in materia di riconoscimento internazionale del
deposito di microrganismi ai fini del deposito brevettuale.
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Secondo la classificazione operata dal World Economic Processing Zones
Association (WEPZA), in Australia sono presenti piccole aree franche (small
areas), ossia zone generalmente più piccole di 1.000 ettari e normalmente
circondate da recinzioni. Gli investitori esteri che vogliono ricevere i benefici
tipici delle zone franche devono localizzarsi all’interno dell’area; nonostante la
presenza di dormitori per i lavoratori di tali territori, la popolazione non è
residente.
Nella versione completa della
informazioni dettagliate su:
Investimenti esteri
Investimenti diretti dall’Italia
Normativa sugli investimenti
Zone franche e parchi tecnologici
Brevetti e proprietà intellettuale
Guida
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sono,
inoltre,
disponibili
NORMATIVA****************************************
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L’8 dicembre 2005 sono stati introdotti dall’ente FSANZ (Food Standards
Australia New Zealand) i New Food Standards, relativamente all’indicazione del
Paese di provenienza dei cibi; tali standard verranno amministrati dal Governo
australiano e neozelandese, ma per ora sono applicati solo in Australia.
La normativa in esame richiede che tutti gli alimenti contengano un’etichetta
sulla confezione o sull’oggetto, che essa sia fisicamente connessa col genere
alimentare e che identifichi il luogo di produzione o di fabbricazione e, per gli
alimenti non confezionati, indichi il Paese d’origine; l’etichetta deve, inoltre,
riportare indicazioni sull’origine dei diversi ingredienti e, in particolare, quali
sono le merci importate e quelle prodotte nel Paese.
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Barriere tariffarie
L’Australia adotta, dal 1988, il sistema di Codificazione Merceologica
Armonizzata del Consiglio di Cooperazione Doganale, unitamente al sistema
doganale armonizzato con dazi calcolati ad valorem sul prezzo FOB (Free On
Board), recepito nel Custom Tariff Act del 1995; in tale tariffario armonizzato
ogni merce viene rappresentata, a vari livello di dettaglio, da codici che vanno
dai 4 ai 10 caratteri.
Barriere non tariffarie
Il mercato è ampiamente aperto e trasparente, ma, secondo una regola
generale, i beni possono essere soggetti a divieti o subire delle restrizioni
all’importazione, in base alla loro provenienza o per ragioni specifiche; tali
restrizioni vengono applicate, oltre che dall’amministrazione doganale,
dall’Australian Quarantine and Inspection Service e dall’Australian New Zealand
Food Authority (ANZFA), al fine di proteggere la salute pubblica, gli animali, i
vegetali e l’ambiente; infatti, tutti i beni importati devono passare attraverso
un controllo doganale (il controllo delle merci in entrata è molto severo),
qualunque sia la loro provenienza.
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La normativa societaria è contenuta nel Corporation Act, entrato in vigore il 15
luglio 2001, e nella legislazione dello specifico Stato o territorio nel quale verrà
registrata la società; la normativa nei vari Stati risulta molto eterogenea.
L’ASIC (Australian Securities and Investment Commission), legittimata
dall’Australian Securities and Investment Commission Act, regola l’iscrizione
delle società e, oltre a tenere un Registro Imprese liberamente accessibile al
pubblico, su richiesta, fornisce pareri sulla regolarità di operazioni societarie.
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Una riforma del sistema fiscale è da tempo al centro del dibattito politico ed è
stata istituita una commissione governativa ad hoc.
Attualmente il prelievo fiscale opera a tre livelli: federale, statale e locale.
Il prelievo fiscale federale rappresenta circa l’80% del totale, avendo come
fonte principale (76% circa) l’imposta sul reddito, nell’ambito di un sistema
gestito dal Federal Commissioner of Taxation, in particolare dall’Australian
Taxation Office (ATO), sulla base di fonti normative rappresentate dall’Income
Assessment Tax Act 1936, dal Tax Administration Act 1953 e dall’Income
Assessment Tax Act 1997, nonché sulla base di regolamenti interni all’ATO.
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Il mercato del lavoro in Australia è connotato dall’elevata scolarità e
preparazione del personale locale, cui si contrappone, peraltro, la necessità di
reperire spesso all’estero forza lavoro qualificata, a fronte della non
disponibilità di risorse interne. La popolazione lavorativa attuale supera di poco
i 10 milioni di abitanti.
Una grande parte dell’attività di reclutamento passa attraverso un processo
d’immigrazione e rilascio del visto per i lavoratori stranieri al di sotto dei 45
anni che si trasferiscono per un periodo di tempo determinato o
definitivamente; sono, infatti, rilasciabili visti per breve permanenza, per
residenza temporanea e per residenza permanente.
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informazioni dettagliate su:
Guida
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sono,
inoltre,
disponibili
NORMATIVA****************************************
Requisiti tecnici e standardizzazione,
etichettatura
Normativa doganale
Legislazione societaria
Normativa tributaria
Normativa del lavoro
legislazione
per
imballaggio
ed
Il sistema bancario è solido e consolidato e risulta composto da banche
commerciali, banche d’investimento ed altri intermediari finanziari.
Le banche australiane sono tra le più capitalizzate al mondo e con un
portafoglio d’investimenti adeguatamente diversificato ed un sistema di
controllo in linea con gli standard di Basilea. Il tasso ufficiale d’interesse è pari
al 3,75%.
Le banche continuano a giocare un ruolo di leadership nelle transazioni
finanziarie dell’area e l’Australia si propone come centro finanziario globale per
il sistema della regione Asia-Pacifico, avvantaggiato anche dal fattore tempo
che fa sì che la Borsa di Sydney sia la prima ad aprire, precedendo anche
Tokyo ed Hong Kong.
Il sistema borsistico si concentra sull’Australian Stock Exchange Limited (ASX),
nata dalla fusione nel 1987 delle preesistenti sei borse locali, collocate nelle
principali città australiane.
Il mercato azionario australiano è posizionato globalmente all’ottavo posto; la
capitalizzazione del mercato per capitale circolante è di quasi tre volte più
grande dei valori registrati da Hong Kong e di cinque di quelli mostrati da
Singapore.
Nella versione completa della
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Generalità sul sistema bancario
Mercato azionario
Guida
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informazioni dettagliate su:
Guida
della
sono,
sono,
inoltre,
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infine,
disponibili
Sistema fieristico: enti fieristici e principali manifestazioni in Australia
Indirizzi utili: in Australia ed in Italia
Siti Internet d’interesse
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SISTEMA BANCARIO**********************************
Ufficio E-Commerce e Commercio Estero
Sportello per l’Internazionalizzazione
C.C.I.A.A. Genova
Via Garibaldi, 4
16124 Genova
Tel.: 010 2704560
Fax: 010 2704298
E-mail: [email protected]
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Sito: www.ge.camcom.it
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Giugno 2011
La Guida Paese è stata realizzata in collaborazione con
la Dott.ssa Chiara Macciò
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