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03 impa tipibraidesi - Braoggi

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03 impa tipibraidesi - Braoggi
martedì 1° marzo 2005
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Il debutto in pose fotografiche per un
giornale è stato frutto della casualità,
in un’agenzia di Parigi, in prima Liceo
I primi sei anni di vita li ha trascorsi in
Egitto. Un paio di settimane fa è andata
in Florida per realizzare un servizio
La mamma, Anna Morra, lavora nel mondo della moda. Lei, a 17 anni, frequenta il Linguistico e... gira il mondo
Elisa, la modella che ama Bra
D
i ragazze belle e bellissime, al mondo, ce ne sono
davvero tante. Ed Elisa è davvero una gran bella ragazza, le
foto di questa pagina lo dimostrano. Ma, quando l’ho incontrata, una sensazione particolare si è immediatamente
fatta strada, che la sua bellezza va ben oltre il suo metro e
settantacinque di altezza e un
fisico perfetto.
C’è un fascino particolare e
ad esprimerlo sono i suoi magici occhi verdi che naturalmente si articolano in sguardi
d’un magnetismo insolito, accompagnandosi a quel famoso
“tocco” di classe che non è da
tutti. Intervistandola, ho avuto per un attimo l’emozione
che ho sempre provato, da donna a donna, osservando le foto
di Isabella Rossellini, o guardando i primi piani di Audrey
Tautou ne Il favoloso mondo
di Amélie, il film che ha fatto
conoscere l’attrice francese al
grande pubblico.
Papà architetto e mamma
braidese, da sempre inserita nel
mondo della moda, prima come modella, poi come stilist
(la persona che si occupa dello stilismo nelle foto e negli
editoriali di moda), Elisa Sednaoui è nata a Savigliano il 14
dicembre 1987 e ha vissuto i
primi cinque anni in Egitto, al
La diciassettenne Elisa Sednaoui in alcune immagini del suo “book” fotografico. Sta frequentando il quarto anno del Liceo linguistico di Bra.
Cairo, dove ha frequentato la
scuola materna inglese.
«All’età di 6 anni mi sono
trasferita a Milano e i miei genitori si sono separati», continua il racconto della sua infanzia Elisa. «I primi tre anni
di scuola elementare li ho fatti a Milano, poi sono arrivata a
Bra. Ho finito le elementari alle “Pellizzari”, poi le medie, a
indirizzo musicale, alla “Piumati” e, infine, mi sono iscritta al Liceo linguistico».
Contemporaneamente alla
scuola hai cominciato la tua
carriera di modella.
«Tutto è iniziato durante la
prima Liceo. E tutto è successo per caso. Ero andata a Parigi con mia madre, la quale in
quel momento gestiva modelle. L’ho accompagnata in un’agenzia e mi hanno chiesto se
non avessi avuto voglia di lavorare. Era estate, non avevo
nulla di particolare da fare in
quel momento, e mi sono detta:
“Perché no?”. Le cose sono andate avanti, tutto andava abbastanza bene e così sono rimasta
a Parigi per un anno, ho frequentato il Liceo italiano della
capitale francese e mi sono ritrovata in questo contesto, facendo la modella a Parigi, ma
non proprio a tempo pieno. Alla fine della seconda Liceo ho
deciso di tornare in Italia e so-
«Mi piace, ma questa non è la professione che voglio fare per tutta la vita»
E
queste “delusioni” è capire che non
lisa, è lunga strada per arrivieni giudicata in quanto persona, ma
vare alle foto pubblicitarie?
in quanto immagine per un prodot«Questo tipo di carriera si svito».
luppa attraverso diversi stadi. Si iniProgetti per il futuro, magari più
zia facendo foto per far vedere,
avanti con gli anni?
quando ti presenti a un’agenzia, se
«Questo non è di sicuro un lavoro
sei fotogenica, se sei portata per
che vorrò fare per tutta la vita, perché
questo tipo di lavoro. Si inizia di
è un mestiere nel quale bisogna prensolito con degli editoriali su riviste,
dere tutto quello che c’è da prendere
in modo che ci siano delle tue foto
in questo momento, come esperienza,
pubblicate che ti diano visibilità.
come viaggi, come tutto, perché davNel momento in cui cominci a esvero ti può dare tanto, anche in tersere conosciuta, puoi iniziare a famini di sicurezza e di crescita persore delle pubblicità e imprestare il
nale. Una cosa che mi piacerebbe fatuo corpo e il tuo viso a un deterre, continuando nel mondo dello spetminato prodotto. C’è una gavetta
tacolo, sarebbe la presentatrice teleda fare ed è abbastanza dura».
visiva, ma mi interessa anche molto la
Ecco, quando si vede una bella
recitazione. Sto seguendo dei corsi,
foto di moda, l’impressione cosono all’inizio. L’importante è fare
mune è quella di un mondo dorato, dove tutto è facile, basta es- Un’altra originale immagine di Elisa Sednaoui. Oltre alla un mestiere che ti dia passione, perché
scuola superiore, al momento segue pure corsi di recitazione. in questo modo, qualunque cosa tu
sere belle. ma è così?
faccia, puoi dare qualcosa agli altri».
«Il mondo è fatto di un sacco di belle non è questa la chiave del successo?
«Io cerco di dare qualcosa di più. Visto
Vivi in una città di provincia: come ti
ragazze e di begli uomini. Non è davvero
facile, perché ogni giorno ti trovi di fron- che non sono alta un metro e ottanta, cer- vedono le amiche, le compagne di scuote a persone che non conosci (sono legami co di metterci qualcosa di mio, un po’ di la?
«Beh, questo lo sanno loro! La mia senbelli, che possono anche essere molto in- simpatia».
Quel mondo e la realtà della città in sazione, però, è che tutto stia andando metensi, ma sono brevissimi), quindi sei fondamentalmente molto sola e sei giudicata cui vivi: sono due mondi separati, con glio di quanto mi aspettavo. La reazione è
stata talmente positiva che mi ha stupito. A
semplicemente per il tuo aspetto. Non è due Elise diverse?
«Rimango sempre me stessa, anche se, meno che qualcuno mi chieda direttamencome essere a Bra, dove vai in giro ben
messa, certo, ma non sei sottoposta a un obiettivamente, quando devo andare a in- te qualcosa, io non parlo del mio lavoro.
giudizio spietato. E poi, soprattutto tra le contrare un cliente mi vesto in maniera di- Davvero non so che cosa pensano, ma sodonne, c’è moltissima competizione: ra- versa da come mi vesto qui a Bra, dove no tutti molto curiosi e anche contenti di
gazze alte, magre, bionde e con gli occhi sono più rilassata e vado a comprare il pa- quello che faccio, mi incoraggiano, mi supportano».
azzurri ce ne sono davvero tantissime, tut- ne senza stare mezz’ora a truccarmi».
Ti senti sempre in competizione sul
Realizzi il tuo sogno e raggiungi il sucte piene di determinazione. Io faccio quecesso, devi andare a vivere lontano e risto mestiere perché è un’esperienza che lavoro?
«Diciamo che mi fa piacere prendere un nunciare, almeno parzialmente, ai legavoglio fare, mi diverte e non la prendo
troppo sul serio e ho la valvola di sfogo lavoro, ma se non mi viene assegnato non mi che hai con Bra. Che fai?
«Credo che i legami davvero forti regdei momenti in cui torno nella tranquillità ne faccio una tragedia. L’invidia è femmidi casa. Non mi sento caratterialmente una na, ma mi rendo conto che le scelte dei gano alla lontananza. Sono in grado di
modella. Ma ci sono ragazze per le quali clienti sono fatte solo in base a quella che mantenere i rapporti importanti, e se quequesta opportunità è la sola che hanno a è un’immagine e il parametro può anche sti sono veramente sinceri e solidi non pensolo essere un capello castano piuttosto so proprio che le distanze possano separadisposizione per emergere».
c.b.
Finito il binomio bella e oca, quindi, che uno biondo. Quello che protegge da re le persone».
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LA CARTA D’IDENTITÀ
■ DATI ANAGRAFICI
Elisa Sednaoui
è nata a Savigliano
il 14 dicembre del
1987. Il papà,
Olivier, è architetto,
la mamma, Anna
Morra, braidese, ha sempre
lavorato nel campo della moda.
■ STUDI
I primi cinque anni della sua vita
Elisa li trascorre al Cairo, in Egitto
(dove oggi abita suo papà, a
Luxor) e qui frequenta la scuola
materna inglese. A 6 anni si trasferisce con la mamma a
Milano e qui compie i primi tre anni di scuola elementare,
che terminerà a Bra, alle “Pellizzari”. Dopo i tre anni di scuola
media è ora al quarto anno del Liceo linguistico.
■ LAVORO
Comincia la sua attività di modella in prima Liceo. Casuale
l’inizio della sua professione: a Parigi con la mamma, andata
nella capitale francese per la sua professione, mentre sono
in un’agenzia di moda le suggeriscono di farsi fotografare. Da
quel momento Elisa non si è più fermata, tranne che nei
momenti di pausa che lei stessa periodicamente decide di
regalarsi. La scuola rimane, per ora, la sua priorità. Il futuro?
Continuare a lavorare nel mondo della moda e, poi, dello
spettacolo (magari in tv, come presentatrice...). Sta
muovendo i primi passi nel campo della recitazione.
●
no arrivata a Bra: una scelta felice, per me, per molti motivi,
ma soprattutto perché credo che
gli affetti e le amicizie, la tranquillità, la possibilità di sfruttare un sabato sera giovane con
gli amici
siano davvero le cose che ho
sempre
voluto per
la mia vita».
Ma non
hai smesso di lavorare?
«Diciamo che mi
sono presa
qualche
mese di
pausa da
questo lavoro e che
poi, quest’anno,
ho ricominciato,
direi abbastanza intensamente».
Il primo lavoro?
«Le prime fotografie sono
state per un giornale».
Non hai difficoltà a conciliare scuola e lavoro?
«Da ottobre, effettivamente,
ho fatto molti viaggi e mi sono
davvero fermata poco. Però
credo di sentire una certa responsabilità verso lo studio,
che rimane una priorità. Voglio finire il Liceo, perché la
scuola è importante ed è un’e-
sperienza a livello umano fondamentale. D’altro canto non
posso nemmeno rinunciare a
viaggi importanti, come quello a Miami di due settimane
fa. Ho visto luoghi che forse
non avrei
mai avuto
l’opportunità
di
scoprire
senza il
lavoro; ho
incontrato
tante persone nuove e particolari».
Quello
della moda certo è
un mondo particolare.
Tu come
lo definiresti?
«È piuttosto difficile darne
una definizione. Ti faccio un esempio:
tu arrivi in un posto nuovo, ci
sono una modella, una massa
di vestiti, una truccatrice, un
fotografo e un parrucchiere e
tutti insieme si riesce a creare
qualcosa, effimero, certo, ma
nella consapevolezza che con
un’immagine puoi dare, se non
un’emozione, comunque qualcosa alla persona che la guarda, qualcosa che lascia una
traccia».
Caterina Brero
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