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Una ruspa per i rom insulti a chi lo contesta Salvini cerca voti così

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Una ruspa per i rom insulti a chi lo contesta Salvini cerca voti così
Una ruspa per i rom
insulti a chi lo contesta
Salvini cerca voti così
A Livorno alza il dito medio contro i manifestanti
mentre a Scandicci vuole eliminare il campo
PANZER division Salvini. A Scandicci sale sulla ruspa davanti
all'ex Cnr occupato dai Rom. A
Livorno alza il dito medio contro
i contestatori che gli lanciano uova e pomodori. A Fucecchio non
incrocia Enrico Rossi, anche lui
al mercato nelle stesse ore, ma lo attacca frontalmente: «Deve andare a casa».
Il leader della Lega batte la Toscana e certo non
MASSIMO VANNI
UANDO saremo al governo sgombereremo i campi rom ma lasceremo
la possibilità al Pd di adottarne
qualcuno», se la ride Salvini, in piedi sulla
ruspa noleggiata e portata davanti al'ex
Cnr che oggi ospita circa 100 persone di etnia rom. «Se la sinistra a Scandicci è preoccupata per la minoranza rom apra le porte
di casa e ne prenda qualcuno», aggiunge pure Salvini imbracciando un megafono. Ma
la pièce non è finita: ad uso dei flash e delle
tv Salvini si mette pure alla guida. Perché
proprio la ruspa, in fondo, è il simbolo della
sua campagna demolitrice. E per i campi
Rom non c'è che la ruspa: «Naturalmente
dopo aver sgomberato tutti», tengono aprecisare i leghisti ben poco nordisti di Toscana.
Nel pomeriggio la prefettura fa sapere che
lo sgombero dell'ex Cnr è stato previsto a
maggio. Da tempo. Ma per Salvini poco cambia: «Rossi vuol dare loro le case sfitte? Siamo su scherzi a parte», dice Salvini con la
maglietta 'Rossi a casa': «Questi occupano
abusivamente e sfruttano i loro bambini an-
passa inosservato:come già per Matteo Renzi, militanti ed elettori sgomitano per un selfie con 'l'altro Matteo'. E davanti al cancello dell'ex Cnr, a
poche centinaia di metri dal palazzo comunale di
Scandicci, c'è stato pure qualche spintone, quando un fan leghista ha tentato di arraffare lo striscione 'il razzismo è reato, arrestiamo la Lega
Nord', srotolato dall'Associazione nazione rom
di Marcello Zuinisi.
ziché mandarli a scuola. Noi chiediamo parità di diritti e doveri, perché al disoccupato
nessuno paga la bolletta». I cento e passa
tra militanti ed elettori applaudono, gridano in segno d'approvazione. Nel mirino anche l'Onu: «Diano loro le case ai Rom, l'Onu
è l'organismo più inutile del mondo, ci costa 15 miliardi di euro». Ma non può certo
mancare Renzi: «Le sue parole sui migranti? Renzi ci insulta ma alla fine è costretto a
dare ragione alla Lega perché bisogna affondare i barconi, andare in nord Africa a identificare le persone, respingere i clandestini,
arrestare gli scafisti. Ci ha messo 5mila morti e 2 annidi tempo per arrivare a quello che
diciamo da tempo. E un becchino incapace», sentenzia il segretario deel Carroccio
accompagnato dall'economista milanese
candidato governatore Claudio Borghi, ilcapolista di Firenze città Iacopo Alberti e Andrea Barabotti candidato della Piana.
E uno schema collaudato, attaccare Rossi
per attaccare Renzi. Lo stesso schema utilizzato prima a Livorno e poi a Fucecchio. Dove secondo il Pd Salvini ha incassato il sostegno di un bel manipolo di Casa Pound: «Rossi vuole dare le case sfitte? Prima gli italiani, prima i toscani per le case popolari. Vogliamo una Toscana libera, dopo 45 anni di
occupazione di sinistra». Nè le uova nè i pomodori, lanciati dai contestatori livornesi al
grido di «Salvini fascista Livorno non ti vuo-
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Nel pomeriggio la prefettura
rivela: a maggio via i nomadi
dall'area dell'ex Cnr, era già stato
deciso
le', lo colpiscono. E lui: «Diamo una lezione
di democrazia a questi sfigati», dice alzando il dito medio e minacciando nuovi blitz.
«M'impegno a tornare una, due, tre volte, fino a quando sarà possibile manifestare liberamente», dice Salvini. Che sarà di nuovo in
Toscana il Primo Maggio.
A Fucecchio stessa musica: «Gli unici che
provano a cambiare la legge Fornero siamo
noi, tenetevi Renzi, tenetevi Rossi, tenetevi
i Rom e i clandestini». Il candidato del Pd Enrico Rossi gli risponde a distanza di qualche
centinaio di metri: «Salvini? Non gli stringo
la mano, non m'importa di lui». E ancora:
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«Soffia sulla cenere ma va invece combattuto questo clima di odio che i leghisti costruiscono sugli immigrati». Rossi e Salvini girano lo stesso mercato ma non s'incontrano.
Ottima l'accoglienza per Rossi, anche sei leghisti, accolti a Fucecchio dallo striscione
«Respingiamo Salvini respingiamo il razzismo», rivendicano numeri più grandi:
«C'era più gente al nostro banchetto che a
quello di Rossi, chissà come l'avrà presa».
Tanto che Salvini rivendica pure i successi
del giorno prima: «Erano 700 a Cecina, 400
a Follonica».
Nella stessa mattina a Fucecchio ci sono anche due altri pezzi di cedntrtodestra. C'è
Stefano Mugnai, lanciato in zona Cesarini
da Forza Italia: «Niente mare il 31 maggio.
C'è da cambiare la Toscana e facciamolo
con un toscano. L'anti-Rossi sono io», afferma, come si già avvertisse che il suo ruolo di
leader dell'opposizione è ormai in discussione. Mentre il candidato di Fdi Giovanni Donzelli visita la ex fabbrica di fiammiferi Saffa, non lontano dal mercato, dove vivono oggi molti cinesi,
L'ATTACCO
Salvini ha attaccato
la politica di Renzi e
quella di Rossi
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