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NEI PANNI DELL`ALTRO Cinema e didattica in chiave
UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI DI VENEZIA MASTER ITALS IN DIDATTICA DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANA A STRANIERI IX CICLO INDIRIZZO: L2 TESI NEI PANNI DELL’ALTRO Cinema e didattica in chiave interculturale Candidata: TERESA TURACCHIO Tutor: ANNA TOSCANO Anno Accademico 2008/2009 INDICE 1. Introduzione .................................................................................... 3 PARTE TEORICA 2. La didattica interculturale: necessità e attualità .............................. 4 3. L’importanza degli audiovisivi in ambito didattico ........................ 5 4. Cinema e didattica L2 ..................................................................... 6 4.1 Potenzialità didattiche del cinema ..................................................6 4.2 Il cinema nella didattica per adulti ................................................ 7 5. Impiego del cinema in chiave interculturale ................................... 9 6.FONDAZIONE ISMU: progetto Viaggi nelle storie ....................... 9 6.1 Gli obiettivi del progetto ............................................................ 10 6.2 Lo sviluppo didattico .................................................................. 11 6.3 La sperimentazione in classe ...................................................... 11 PARTE OPERATIVA 7 Unità didattica 1: Volere è potere? – Sognando Beckham ............. 13 8. Unità didattica 2: W gli sposi!!! .................................................... 26 9. Unità didattica 3: Billy Elliot ........................................................ 30 10. Unità didattica 4: Alla luce del sole ............................................ 44 11. conclusioni .................................................................................. 52 Bibliografia ........................................................................................ 53 Sitografia ........................................................................................... 54 2 Viaggiare è per definizione sia un avvicinamento Che un allontanamento. [...] mi chiedo se il senso Del viaggio non sia in fondo più nel tornare, dopo aver preso le distanze, per vedere meglio, o semplicemente per poter vedere.1 1. INTRODUZIONE Il presente lavoro è stato realizzato in seguito alla collaborazione effettuata con la Fondazione ISMU di Milano, e più precisamente con il progetto Viaggi nelle storie. Frammenti di cinema per narrare. Gli obiettivi interculturali di tale progetto, legati alla diffusione degli audiovisivi e del cinema in particolare, trovano forte riscontro nei bisogni che l’attuale realtà scolastica ha l’urgenza di soddisfare. In una società multiculturale e in continua trasformazione le istituzioni e gli insegnanti non possono ignorare l’urgenza di una nuova didattica aperta a sperimentazioni e attenta alle esigenze interculturali. Le classi sono sempre più spesso composte da immigrati di prima e seconda generazione e questo può creare conflitti e difficoltà formative. Un’adeguata preparazione dei docenti è alla base della realizzazione di percorsi studiati a seconda dei contesti operativi. Tali interventi didattici dovrebbero offrire agli studenti non solo la possibilità di apprendere competenze linguistico-culturali, ma anche l’occasione di imparare a vedere e a conoscere ciò che è diverso da sé, smantellando i filtri dei pregiudizi e dei timori, e aprendosi alla possibilità di scambio dialogico e di arricchimento culturale. In questo ambito si inserisce in maniera ottimale il cinema, inteso come strumento per viaggiare, vedere e, soprattutto, assumere un punto di vista diverso dal proprio. Se opportunamente proposto, l’evento cinematografico può rappresentare uno stimolante collegamento fra culture e la possibilità di crescere attraverso la conoscenza e la comprensione dell’altro. 1 Wim Wenders (1992 : 27) L’atto del vedere 3 2. DIDATTICA INTERCULTURALE: necessità e attualità La crescente presenza di immigrati nel nostro paese ha posto da tempo la necessità inderogabile di rivedere non solo l’assetto sociale, ma anche quello scolastico. Le istituzioni hanno iniziato a mostrare interesse nei confronti di problematiche indotte dalle nuove esigenze. Inizialmente l’attenzione è stata posta principalmente sulle fasi di accoglienza e di inserimento, ma poi ci si è resi conto che, come scrive l’ex Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni: Adottare la prospettiva interculturale, la promozione del dialogo e del confronto fra culture, significa non limitarsi soltanto a organizzare strategie di integrazione degli alunni immigrati o misure compensatorie di carattere speciale. Insegnare in una prospettiva interculturale vuol dire piuttosto assumere la diversità come paradigma dell’identità stessa della scuola, occasione privilegiata di apertura a tutte le differenze. 2 Il raggiungimento di tali obiettivi è ancora lontano dalla piena realizzazione. Il crescente numero degli alunni immigrati nelle scuole pone i docenti dinanzi a contesti complessi e difficili da gestire, alla necessità di nuove metodologie didattiche e di differenti percorsi formativi e, nonostante le numerose iniziative attuate sia a livello istituzionale che delle singole realtà, il cammino da percorrere in ambito interculturale è ancora lungo. A tal proposito la didattica dell’italiano L2 riveste un ruolo fondamentale perché l’apprendimento della lingua può divenire lo strumento attraverso il quale instaurare il dialogo necessario per l’attuazione del processo di conoscenza e di reciproco decentramento cognitivo. La capacità di comprendere, comunicare ed esprimere il proprio mondo in una lingua comune è sicuramente il passaggio indispensabile per la costruzione di un rapporto sociale e interculturale, anche se le competenze linguistiche devono essere supportate da altre competenze di carattere comportamentale ed educativo. Gli insegnanti che si trovano a confronto diretto con queste trasformazioni socioculturali devono rivedere il loro ruolo e spostare l’attenzione dal docente al 2 Ministero della Pubblica Istruzione (2007 : 2) La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri. 4 discente, cercando di attuare una didattica attiva, sperimentativa e attenta sia agli aspetti sociali dell’apprendimento che ai processi dell’apprendimento stesso. I fragili equilibri da mantenere e le differenze scaturite dall’incontro di culture differenti potrebbero diventare uno stimolo prezioso per l’acquisizione reciproca di conoscenze e valori.3 3. L’IMPORTANZA DEGLI AUDIOVISIVI IN AMBITO DIDATTICO Parallelamente al bisogno di ripensare i settori educativi in chiave interculturale, è emersa da tempo la necessità di educare i discenti al linguaggio audiovisivo. Le immagini dominano e condizionano l’attuale società e i giovani subiscono un “bombardamento” più o meno conscio e spesso senza avere gli strumenti per leggere e comprendere appieno il significato di ciò che viene percepito. Il linguaggio audiovisivo è ricco e complesso, e possedere capacità di decodificazione e di uso attivo, ma soprattutto senso critico nei confronti dei messaggi che il linguaggio audiovisivo trasmette, può sollecitare una riflessione consapevole e gettare le basi per una conoscenza più attenta e profonda. L’impiego in didattica degli audiovisivi, e dei media in generale, presenta numerosi vantaggi. Da un lato le informazioni possono essere reperite rapidamente e sono in genere facilmente accessibili, dall’altro hanno un’influenza considerevole sulla realtà e questi due fattori determinano un considerevole aumento della motivazione da parte dei discenti. Inoltre è rilevante la sollecitazione a riflettere, attraverso un percorso guidato, sulle modalità con cui le informazioni e i messaggi vengono costruiti e trasmessi, e soprattutto sul fatto che si possano dare innumerevoli interpretazioni della realtà a seconda del punto di vista che si assume. Ritorna quindi la necessità di sviluppare senso critico e analitico poiché conoscere e padroneggiare uno strumento come i media permette di fruirne senza subire gli effetti omologanti e distorcenti della realtà. 3 Francesca Della Puppa Insegnamento dell’Italiano L2 in prospettiva interculturale. 5 4 CINEMA E DIDATTICA L2 Nei paragrafi seguenti si analizzeranno brevemente l’importanza del cinema in didattica L2 e le possibili implicazioni e applicazioni in contesti di insegnamento dell’italiano L2 ad adulti. 4.1 Potenzialità didattiche del cinema Il cinema riveste un ruolo particolare tra i media e risulta facilmente impiegabile in ambito didattico, sia per la semplice reperibilità che per il suo molteplice impiego, inoltre la prevalente potenzialità del cinema risiede nella sua capacità di rappresentare concretamente luoghi, persone, situazioni ed eventi, oltre a comportare identificazione e coinvolgimento emozionale e quindi, possibile aumento motivazionale. 4 Tuttavia, prima di proporre la fruizione di un film o di qualunque altro strumento audiovisivo, l’insegnante dovrebbe accertarsi della padronanza da parte dei discenti delle competenze testuali, come la comprensione linguistica e narratologica, extratestuali, ossia le competenze individuali che permettono di riconoscere personaggi e situazioni e di collocarle in determinati ambiti, e infratestuali, ovvero capacità di riconoscere i generi narrativi o le strutture visive (ad es un film più o meno ricco di effetti speciali).5 Solo in seguito all’accertamento del possesso o dell’acquisizione di tali competenze è possibile proporre e utilizzare in maniera analitica e formativa lo strumento audiovisivo. Inoltre la fruizione del prodotto, sia esso video, film o semplice immagine, deve essere proposta tenendo conto dei percorsi formativi e dei background culturali dei singoli discenti poiché, come scrive Diadori (2007 : 2) Il benessere linguistico di ogni apprendente appartenente a una specifica comunità sarà diverso e l’esperienza di un uso didattico del cinema può essere vissuta in maniera più o meno positiva. Barriere linguistiche e culturali possono ergersi nel contatto col testo filmato; [...] L’apprendimento linguistico si stempera nell’esperienza plurisensoriale delle immagini, dei suoni, delle melodie di culture diverse: sarà il docente a guidare l’iniziale 4 5 Marina Medi (2007 : 13) Il cinema per educare all’intercultura. Ibid 6 percezione globale del testo audiovisivo verso il recupero dei dati (visivi, sonori, linguistici, socioculturali) e la loro rielaborazione cognitiva ed emotiva mediante l’analisi, la riformulazione, la presa di coscienza e l’apprendimento consapevole. Secondo l’approccio umanistico-affettivo le emozioni del discente e l’empatia del docente sono essenziali ai fini dell’apprendimento. La qualità emozionale di uno stimolo favorisce il processo di acquisizione e memorizzazione, e la visione di una sequenza filmica può metter in moto il bagaglio emozionale dei fruitori favorendo il coinvolgimento e l’assimilazione. 6 L’impiego dei film in didattica può essere molteplice. Essi possono essere utilizzati per approfondimenti tematici nel caso di documentari storici, geografici o scientifici, come introduzione o conclusione di un argomento trattato nel caso di film riferiti a precisi avvenimenti o personaggi, oppure come specchio, nel senso di strumento attraverso il quale esprimere la propria soggettività. Quando viene impiegato per analizzare dei contesti comunicativi simili a quelli che si potrebbero riscontrare nella realtà, il cinema offre la possibilità di osservare gli aspetti pragmatici della comunicazione. La comprensione linguistica nel suo aspetto pragmatico, quindi nella sua efficacia comunicativa, associata al rapporto fra parole, immagini e musica, può costituire un primo passo verso “la presa di coscienza e sviluppo di competenze pragmatiche interculturali.”(Diadori, 2007: 3) Per concludere, la visione di film o video in genere è utile anche per sollecitare i meccanismi di elicitazione e anticipazione, aumentando il coinvolgimento e le possibilità di partecipazione e interazione. 4.2 Il cinema nella didattica L2 per adulti In contesti di didattica dell’italiano L2 per adulti è necessario tenere presente con ancora maggiore attenzione i bisogni degli apprendenti sia da un punto di vista linguistico che socioculturale. Il cinema, inteso come riflesso della società, può collegare le risorse linguistiche e le informazioni riguardanti la società stessa. Vedere un film può essere l’occasione per lo studente di affacciarsi su quel mondo 6 Pierangela Diadori (2007) Cinema e didattica dell’Italiano. 7 nel quale si trova a vivere e verso il quale sarebbe auspicabile che avvertisse il desiderio di integrarsi e di comunicare. Inoltre la visione di un prodotto audiovisivo, quale strumento di mediazione simbolica, può favorire la riflessione sulla propria storia personale e, attraverso l’oggettivazione, l’apertura nei confronti di storie “altre”. 7 Dal punto di vista prettamente didattico bisogna tenere presenti diversi fattori. Innanzitutto i discenti in questione sono adulti e necessitano di maggior rispetto dell’autonomia personale. In secondo luogo sono maggiormente sensibili alla capacità dell’insegnante di assumere il ruolo di “formatore”, ossia di colui che li accompagna verso la comprensione. Essi comprendono che il formatore è un adulto come loro, che la loro partecipazione è fondamentale ai fini del percorso didattico, e che ne trarranno beneficio poiché ciò che apprendono troverà facilmente impiego nella vita quotidiana o fornirà loro gli strumenti per proseguire autonomamente il percorso formativo. 8 L’insegnante, o meglio, il formatore, ha quindi il compito di amplificare il processo di “costruzione in interazione del sapere” (Agosti, 2001 : 32) e deve essere aperto verso possibili variazioni didattiche non previste dal suo percorso. Dal punto di vista operativo numerosi possono essere gli impieghi del cinema in tali contesti, dal reperimento di film basati su opere letterarie proposte in precedenza, alla possibilità di utilizzare recensioni e articoli o monografie sui registi, o semplicemente partendo dai dati anagrafici dei film a scopo introduttivo o illustrativo. Molto utile è soprattutto l’impiego di schede didattiche realizzate sia in base alle tematiche dell’argomento proposto che alle esigenze linguistiche dei discenti. Oltre alla proiezione di un intero lungometraggio è interessante proporre uno o più spezzoni di film che permettano ai discenti di riconoscere le tematiche, le analogie e le differenze individuando gli obiettivi delle unità formative. Il lavoro didattico su un prodotto audiovisivo può essere effettuato anche attraverso l’analisi della trama, dei contesti, delle situazioni e dei personaggi. A un livello avanzato si potrebbe tentare di analizzare anche la sceneggiatura e la colonna 7 8 Alberto Agosti (2001) Cinema ed educazione: percorsi per la formazione degli adulti. Silvestro Tucciarone (2004) Insegnare L2 ad immigrati adulti. 8 sonora, ma questo sposterebbe il percorso su un piano di carattere tecnico specifico. Le possibilità di impiego del cinema in didattica L2 sono dunque numerose e potenzialmente ricche di aspetti interessanti sia dal punto di vista glottodidattico che socio-culturale. 5. IMPIEGO DEL CINEMA IN CHIAVE INTERCULTURALE Il cinema come strumento interculturale presenta degli aspetti rilevanti: - permette di “vedere”, processo indispensabile se si desidera conoscere e accostarsi all’altro. - propone situazioni interessanti che grazie alla capacità narrativa e al fattore emozionale possono suscitare dialogo e interazione. - può porre in evidenza pregiudizi e luoghi comuni mettendoli in discussione, oppure può farlo il formatore cercando di ribaltare il punto di vista. Tra le tematiche interculturali che possono essere affrontate attraverso il cinema le più rilevanti sono: la riflessione sull’identità personale e di gruppo, l’incontro con il diverso e le migrazioni attuali e del passato. 9 Negli ultimi tempi una buona produzione cinematografica, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, deriva da giovani registi immigrati di seconda generazione che hanno avuto il modo di elaborare la loro condizione e di trasformarla in prodotto creativo dando luce a una serie di film molto interessanti proprio dal punto di vista interculturale. 10 Tali lungometraggi possono essere utilizzati soprattutto con i giovani discenti che, attraverso un’adeguata preparazione, potrebbero essere stimolati a confrontarsi sulle difficoltà di inserimento e di integrazione dei giovani immigrati. Ma bisogna sottolineare che quasi ogni film, se proposto nel modo giusto, può offrire letture interculturali, innanzitutto perché rappresenta uno sguardo “altro”, e l’immedesimazione o meno nella situazione o nei personaggi può favorire 9 Marina Medi (2007 : 50) Il cinema per educare all’intercultura. Ad es. Mississippi Masala di Mira Nair (USA 1991), L’Odio di Mathieu Kassovitz (Francia 1995), East is east di Damien O’Donnell (GB 1999) 10 9 maggiore consapevolezza di sé e decentramento cognitivo, ma anche perché il confronto con la realtà rappresentata non può non stimolare reazioni o interrogativi e quindi l’instaurarsi di un dialogo. 6. FONDAZIONE ISMU: progetto “Viaggi nelle storie” La Fondazione ISMU, attiva dal 1991, è un ente scientifico autonomo e indipendente i cui obiettivi sono quelli di promuovere studi, ricerche e iniziative sulla società multietnica e multiculturale. L’ISMU è una struttura di servizio, che collabora con le istituzioni, gli enti pubblici, le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e le istituzioni scientifiche in Italia e all’estero. I principali ambiti di attività dell’ISMU sono la documentazione, la ricerca, l’informazione e la formazione. 6.1 Gli obiettivi del progetto Con il patrocinio della Regione Lombardia e dell’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) e in collaborazione con l’Università Ca’Foscari di Venezia e l’Università per Stranieri di Siena, la Fondazione ISMU è riuscita ad attivare il progetto Viaggi nelle storie. Frammenti di cinema per narrare. Si tratta di uno strumento multimediale composto da quattro DVD e un CD. I DVD contengono sequenze filmiche suddivise in capitoli a loro volta raccolti in quattro grandi tematiche: crescere, famiglia, lavoro e migrare. Il CD contiene un database e dei testi. I temi sono stati scelti per facilitare gli scambi comunicativi e lo sviluppo di pratiche narrative e autobiografiche. Il materiale può essere proposto a un ampio target di destinatari e offre spunto per diversi obiettivi formativi: quelli linguistici e comunicativi, ma anche quelli inerenti l’educazione interculturale. Ed è proprio l’intercultura alla base del progetto, sia nelle sue modalità di utilizzo immediato che, come obiettivo a lungo termine, per favorire strategie di gestione dei cambiamenti in atto. 10 6.2 Lo sviluppo didattico Dopo la realizzazione del cofanetto, la Fondazione ha raccolto le adesioni di insegnanti provenienti da scuole di ogni ordine e grado in Italia e all’estero. In seguito ad alcune giornate formative, durante le quali è stato presentato il progetto e sono stati forniti gli strumenti base, i docenti hanno esaminato il materiale e avviato il progetto. Dopo aver analizzato il contesto operativo, essi hanno selezionato delle sequenze, e partendo da queste, hanno realizzato delle UD che hanno poi proposto agli studenti. Una dettagliata relazione finale ha concluso la parte operativa. I risultati di questa collaborazione convergeranno in una pubblicazione che servirà come strumento di informazione e documentazione per i docenti che vorranno occuparsi di didattica del cinema in chiave interculturale. 6.3 La sperimentazione in classe. Il percorso personale nell’ambito di tale progetto si è svolto durante un corso di Italiano L2 ad adulti istituito dall’Auser di Venezia. La classe era composta da un gruppo variabile sia nel numero che nel livello di conoscenza della L2. Le continue defezioni e il contemporaneo arrivo di nuovi studenti ostacolava la progettazione di un percorso omogeneo e continuativo imponendo frequenti cambiamenti di programma in itinere. Nonostante ciò un gruppo di discenti ha frequentato con una certa costanza tutto il corso e assieme a loro è stato possibile attuare la sperimentazione. La eterogenea competenza del gruppo ha portato a una suddivisione in due livelli: A2 e B1 e in base alle conoscenze e ai bisogni dei relativi studenti sono state proposte quattro unità didattiche, due per ogni classe. In entrambi i casi i percorsi sono stati proposti quasi alla fine del periodo di formazione, in parte per la preparazione necessaria alla progettazione, in parte per una migliore conoscenza degli studenti e per il raggiungimento di una maggiore interazione fra di loro. Agli studenti con livello A2 è stata proposta una prima UD basata su una sequenza filmica tratta da Billy Elliot e, oltre agli obiettivi linguistici, sono stati trattati argomenti come: la danza nelle culture di provenienza dei discenti e i ruoli di genere in contrasto con le ambizioni e i sogni. La seconda UD traeva spunto da 11 una sequenza di Alla luce del sole, e le riflessioni interculturali vertevano sui luoghi comuni, i modi di dire e sulla mafia. Gli studenti B1 attraverso due frammenti di Sognando Beckham e tre sequenze tratte da East is east, Vodka Lemon e Il mio grosso grasso matrimonio greco, hanno affrontato tematiche quali le limitazioni dovute all’appartenenza al genere maschile o femminile, il matrimonio nel mondo e dell’idea del matrimonio nella cultura d’origine dei discenti. 11 Le lezioni sono state indicativamente suddivise in due parti: una prima parte dedicata alla produzione orale, e una seconda composta prevalentemente dall’introduzione o il ripasso di aspetti lessicali e grammaticali e lo svolgimento di esercizi. La partecipazione al dialogo è stata stimolata sia attraverso la visione delle sequenze che alla presentazione di immagini che riguardanti gli argomenti trattati. Il precedente utilizzo degli audiovisivi durante il corso, ha contribuito alla creazione di un clima disteso, ma allo stesso tempo attento e partecipativo dovuto anche al fatto che, come già accennato, le UD sono state proposte quasi alla conclusione del corso, quando gli studenti si conoscevano e avevano superato i timori iniziali interagendo fra loro con una certa naturalezza. Questo ha permesso la creazione di un interessante clima di scambio interculturale. Quasi ogni studente ha contribuito con una fetta del proprio bagaglio personale e culturale, condividendo con la classe le proprie esperienze, idee e convinzioni. Musulmani, cattolici ortodossi, buddisti e cattolici cristiani hanno affrontato argomenti quali: il diritto delle donne di decidere della propria vita e di seguire le proprie aspirazioni; i pregiudizi e i luoghi comuni nei confronti degli stranieri e degli italiani; la cultura della danza e la tradizione del matrimonio con le loro implicazioni sociali ed emozionali. Altri argomenti sono sorti spontaneamente durante il dialogo, con la piacevole sensazione comune che non si stava semplicemente usando la lingua a scopo didattico, ma si stava realmente comunicando. 11 Billy Elliot di Stephen Daldry (GB 2000); Alla luce del sole di Roberto Faenza (Italia 2005); Sognando Beckham di Gurinder Chadha (GB 2002); East is east di Damien O’Donnell (GB 1999); Vodka Lemon di Hiner Saleem (Francia/Italia/Svizzera/Armenia 2003); Il mio grosso grasso matrimonio greco di Joel Zwick (USA 2002). 12 UD 1: VOLERE E’ POTERE? - Sognando Beckham Livello B1 gruppo di 7 studenti Età: dai 25 ai 50 anni Provenienza: Egitto, Ucraina, Sri Lanka, Senegal, Cuba Contesto: corso di italiano L2 per adulti Tempi: circa 4 ore suddivise in 3 lezioni, una da 2 ore e due da 1 ora. Materiali: fotocopie a colori fornite dall’insegnante realizzate con materiale fotografico preso da internet e materiale tratto dal cofanetto ISMU Viaggi nelle storie (sinossi semplificata e trascrizione del dialogo). Frammenti del film Sognando Beckham di Gurinder Chadha (GB 2000) tratti dal medesimo cofanetto ISMU. Obiettivi linguistici: imperfetto stare + gerundio; imperativo; ripasso verbi modali; lessico emozionale; Obiettivi interculturali: conversazione tra discenti e insegnante sui ruoli di genere nel proprio paese e sulle possibilità e/o le limitazioni a causa dell’appartenenza al genere maschile o femminile; pareri e considerazioni; riflessioni sul tema del frammento, formulazione di ipotesi sullo svolgimento e la conclusione della storia. 1° LEZIONE Fase I: MOTIVAZIONE: osservazione di foto e di titoli di articoli sul calcio. Conversazione sull’argomento con domande del tipo: “Ti piace il calcio?” “Perché?” “Cosa sai del calcio?” “Si gioca nel tuo paese?”, “Quali altri sport ci sono nel tuo paese?”... (15 minuti) Fase II: Visione del frammento introduttivo. Brainstorming. Seconda visione. Comprensione guidata (20 minuti) Fase III: Visione del frammento principale. Comprensione guidata. Seconda visione. (15 minuti) Breve riflessione sull’argomento e sulle dinamiche presentate nel frammento. (15 minuti) Fase IV: Distribuzione delle fotocopie. Breve spiegazione del titolo. Lettura da parte dei discenti della sinossi e del dialogo. (15 minuti) Fase V: I VERBI MODALI al tempo presente indicativo e futuro semplice. Esercizi. (30 minuti) Fase VI: conclusione (10 minuti) 2° LEZIONE Fase I: visione del frammento e riassunto dell’argomento trattato. (20 minuti) Fase II: IMPERFETTO STARE + GERUNDIO. Esercizi. (40 minuti) 3° LEZIONE Fase III: IMPERATIVO. Esercizi (45 minuti) Fase IV: CONCLUSIONE Chiarimento dubbi e riflessione conclusiva sull’argomento trattato. Ascolto della canzone “Cogli la prima mela” (15 minuti) 13 VOLERE E’ POTERE? 1 SOGNANDO BECKHAM Jess è una diciottenne indiana che vive a Londra insieme ai genitori e alla sorella più grande: la famiglia spera di vederla entrare all’università, ma Jess ha un sogno segreto. Grande ammiratrice di Beckham, vuole diventare una giocatrice di calcio professionista. Intanto gioca al pallone con i suoi amici nel parco. Un giorno Jules, una ragazza inglese che gioca in una vera squadra di calcio femminile, nota Jess; colpita dalla sua bravura, Jules la invita a entrare nella sua squadra. L’allenatore Joe scopre subito il talento di Jess e la ragazza comincia a frequentare gli allenamenti di nascosto dalla famiglia. Ma è difficile mantenere il segreto e quando i genitori scoprono la verità le vietano di continuare con quello sport da maschi, anche per rispettare le tradizioni della famiglia. Ma alla fine il padre capisce che per la figlia il calcio è molto importante e la lascia libera di giocare. Così il sogno di Jess può diventare realtà. 14 Inizia a comportarti come una donna! (da Sognando Beckam di Gurinder Chadha) Jess- No, lasciami… Amico- Ti ho presa... Jess- Mettimi giù, mettimi giù…. (arriva la madre e smettono di ridere) 2 Secondo amico- Mettila giù! (In casa di Jess, la madre la rimprovera) Mamma- Ti stava toccando dappertutto, ti metteva le mani sulle gambe nude, non sei più mica una ragazzina e poi fai vedere a tutti la cicatrice (si gira verso il quadro del Santo appeso in sala). Papà- Jessy, adesso che tua sorella si è fidanzata è diverso, la gente parla lo sai... Jess- Tocca a lei sposarsi, mica a me. Mamma- Io ero già sposata alla tua età e tu non vuoi imparare a cucinare il Da-hal Jess- Comunque non gioco più con i maschi. Mamma- Bene! Fine del discorso. Papà- Vedo che ragioni. Jess- Gioco in una squadra femminile. Mamma- Eh ? Jess- Mi hanno proposto di fare il campionato. Il mister dice che arriverò lontano. Mamma- Lontano dove? Dove dovresti arrivare? Jessy, ti abbiamo lasciato giocare quanto volevi quando eri piccola, hai giocato abbastanza. Jess- Ma non è giusto, sono stata scelta da lui. Mamma- Lui? Non hai detto che sono ragazze? Jess- L’allenatore, Joe. Mamma, rivolta al marito- Lo vedi che è bugiarda. Io non voglio che tu vada a correre mezza nuda davanti agli uomini. Guarda come sei diventata scura a forza di stare al sole! Jess- Mamma, ma io sono brava sul serio. Mamma- Quale famiglia vorrebbe una nuora che corre tutto il giorno appresso un pallone, ma che non è capace di cucinare le chapati? Adesso che hai finito gli esami imparerai a cucinare tutto un pranzo Punjabi sia carne che verdure. Jess- Ma papà io... Papà- Tesoro io... Mamma- No, no niente papà. No, devi smetterla di viziarla. Papà- Ma che cosa ho fatto adesso? Mamma- Non ti ricordi? Anche tua nipote ha cominciato così...quella che rispondeva male! E alla fine è andata a fare l’indossatrice con quelle minigonne oscene. Jess- Mamma, è una stilista di moda. Mamma- È una divorziata ecco quello che è! Cacciata via dopo tre anni di matrimonio con un bianco che portava capelli blu… quella povera madre, non è riuscita più a mettere piede al tempio da allora. Io non voglio questa vergogna sulla mia famiglia. Sia chiaro, niente più pallone. Papà- Jessy, tua madre ha ragione. Ora sei grande, bisogna che cominci a comportarti come una donna, ok? Spiegazione parole o frasi poco chiare con l’aiuto dei discenti stessi. 15 Fase IV: PRODUZIONE ORALE (30 minuti) 1. Rispondi alle seguenti domande: Chi è Jess? …………………………………………………………………………………................. Perché si arrabbia sua madre? ............................................................................................................. Che sport piace a Jess? …………………………………………………………………………......... I suoi genitori sono d’accordo con lei?.................................................................................................. Perché non può giocare a calcio? ……………………………………………………………............. Secondo i suoi genitori che cosa dovrebbe imparare a fare Jess? ....................................................... ................................................................................................................................................................ 2. Segna con una crocetta la risposta esatta: a) Dove si trova Jess all’inizio del corto? b) Quale festa ci sarà in casa di Jess? A casa A scuola Compleanno Natale Al parco Al supermercato Pasqua Matrimonio c) Chi è Joe? d) Che lavoro fa la nipote dei genitori di Jess? l’allenatore Il fratello di Jess La parrucchiera La stilista di moda Il cugino La commessa Il medico Il fidanzato della sorella 3. Riflessione: - Trovi giusto che i genitori di Jess le impediscano di giocare a calcio? Perché? Guarda l’immagine seguente, che cosa ne pensi? Secondo te è giusto vietare o impedire a una persona di fare qualcosa per rispettare la tradizione, la religione o perché è donna o uomo? Secondo te che sentimenti prova Jess? E i suoi genitori? Che parole useresti per descrivere le loro emozioni? Di seguito trovi alcune parole che potrebbero aiutarti. LESSICO EMOZIONALE: collera: rabbia, furia, indignazione delusione: amarezza, insoddisfazione, boccone amaro entusiasmo: passione, esaltazione gioia: felicità, allegria piacere: gioia, soddisfazione, appagamento sorpresa: meraviglia stupore rabbia: collera, furia, indignazione tristezza: dolore, amarezza, sconforto vergogna: disagio, imbarazzo 3 16 Fase V: COMPRENSIONE SCRITTA (20 minuti) 1.Completa il dialogo con le seguenti parole: cucinare, maschi, sposata, fidanzata, squadra, gambe, discorso, cicatrice, gente, ragazzina. Mamma- Ti stava toccando dappertutto, ti metteva le mani sulle .................. nude, non sei più mica una .............................. e poi fai vedere a tutti la ................................... Papà- Jessy, adesso che tua sorella si è .................................. è diverso, la ....................... parla lo sai... Jess- Tocca a lei sposarsi, mica a me. Mamma- Io ero già ...................... alla tua età e tu non vuoi imparare a .............................. il Da-hal Jess- Comunque non gioco più con i ........................... Mamma- Bene! Fine del ............................ Papà- Vedo che ragioni. Jess- Gioco in una ................ femminile. Mamma- Eh ? 2. Metti le parole nell’ordine giusto: in /Gioco / femminile / squadra/ una .............................................................................................................. campionato / di / fare / Mi / il / proposto/ hanno ..................................................................................... arriverò / dice / lontano / che / mister / Il .................................................................................................. sono / che / ragazze? / detto / Hai .............................................................................................................. sul / brava / io / Ma / serio / sono .............................................................................................................. viziarla / Devi / di / smetterla ........................................................................................................................... di / E’/ moda / stilista / una ........................................................................................................................... ragione / madre / ha / Tua ........................................................................................................................... 4 17 Fase IV: I VERBI MODALI Ripasso dei verbi modali. Presente e futuro. Esercizi. (30 minuti) UN PO’ DI GRAMMATICA... RIPASSO - I verbi POTERE – VOLERE – DOVERE: I verbi volere – potere - dovere si usano molto spesso con un verbo all’infinito per esprimere “possibilità”, “volontà”, “dovere”e quindi: - qualcosa che si “può” fare (possibilità, libera scelta di fare) - qualcosa che si “vuole” fare (volontà, desiderio di fare) -qualcosa che si “deve” fare (dovere, obbligo di fare) Esempio: Domani voglio partire Adesso possiamo uscire E’ tardi, devi andare VOLERE Presente Io voglio Tu vuoi Lei/Lui vuole Noi vogliamo Voi volete Loro vogliono futuro Io vorrò Tu vorrai Lei/Lui vorrà Noi vorremo Voi vorrete Loro vorranno POTERE Presente Io posso Tu puoi Lei /Lui può Noi possiamo Voi potete Loro possono futuro Io potrò Tu potrai Lei /Lui potrà Noi potremo Voi potrete Loro potranno DOVERE Presente Io devo Tu devi Lei /Lui deve Noi dobbiamo Voi dovete Loro devono futuro Io dovrò Tu dovrai Lei /Lui dovrà Noi dovremo Voi dovrete Loro dovranno 18 1. Metti i verbi al posto giusto nelle tabelle: presente: posso, devo, vuoi, devi, vuole, può, vogliamo, possiamo, dobbiamo, potete, dovete, vogliono, devono. presente IO TU LUI/LEI NOI VOI LORO VOLERE POTERE DOVERE voglio puoi deve volete possono Futuro: vorrò, dovrò, vorrai, potrai, potrà, dovrà, vorremo, dovremo, potrete, dovrete, vorranno, potranno futuro IO TU LUI/LEI NOI VOI LORO VOLERE POTERE DOVERE potrò dovrai vorrà potremo vorrete dovranno 2. completa con i verbi “volere”, “potere” e “dovere” al tempo presente: Jess è una giovane ragazza indiana che ha un sogno: ........................... (volere) diventare una calciatrice professionista. Il suo mister la incoraggia dicendo che lei ............ (potere) diventare molto brava perché ha talento. Ma i genitori di Jess non .................................. (volere) che lei giochi a calcio e le dicono che .............. (dovere) imparare a cucinare secondo la tradizione. Jess invece ......................... (volere) solo diventare una brava calciatrice e fa tutto quello che ............ (potere) per realizzare il suo sogno, anche allenandosi di nascosto. Purtroppo i suoi genitori la scoprono e le dicono che non ................ (dovere) più giocare e che quello che loro ................(volere) è che Jess si comporti come una donna. GLOSSARIO: un po’ di parole qua e là... allenatore: istruttore, trainer, persona che allena appresso: dietro, accanto, vicino bugiardo: persona che mente, persona non sincera. calciatore: giocatore di calcio cicatrice: segno sulla pelle causato da una ferita divorziato: non più sposato indossatrice: modella, donna che partecipa alle sfilate di moda nuora: moglie del figlio osceno: sconcio, volgare ragionare: riflettere, pensare 5 squadra: team, gruppo di persone che gioca lo stesso sport. stilista: persona che disegna abiti di moda viziare: far vincere i capricci Fase VI: conclusione (10 minuti) 19 2° LEZIONE Fase I: visione del frammento e riassunto dell’argomento trattato. (20 minuti) Fase II: IMPERFETTO STARE + GERUNDIO. (40 minuti) La forma stare + gerundio (sognando, vedendo, dormendo...) indica l'azione che si sta svolgendo. Maria sta dormendo nella sua stanza Luca sta sognando Gianni sta leggendo ciò che daranno in TV Adesso non posso telefonare, sto lavorando. Luigi sta scrivendo un romanzo Simona sta guardando un film DORMIRE SOGNARE LEGGERE LAVORARE SCRIVERE GUARDARE ESERCIZI: 1. Usa il gerundio col verbo stare per evidenziare l’azione che si svolge nelle frasi seguenti: Che cosa fa Giovanni in questo momento? Fa colazione Sta facendo colazione Parla al telefono ______________________________________________________________ Legge il giornale di oggi ________________________________________________________ Segue la partita alla tv ________________________________________________________ Scrive una lettera a un caro amico __________________________________________________ 2. Riscrivi queste frasi usando la forma stare + gerundio Studiamo italiano ______________________________________________________________ Mangiamo la cena ______________________________________________________________ Cosa dite? ____________________________________________________________________ Ascolti i dischi? ______________________________________________________________ Mario parla con Francesca ________________________________________________________ Laura fa un giro in bicicletta ________________________________________________________ Maria e Daniela bevono un'aranciata ____________________________________________ Gli studenti escono da scuola proprio adesso ____________________________________________ Il tempo cambia di nuovo ________________________________________________________ Li cerco da tanto e non li trovo __________________________________________________ Che cosa fai qui? Aspetto l'autobus __________________________________________________ Il signore parla del suo viaggio in Italia I cacciatori arrivano ____________________________________________ ______________________________________________________________ La professoressa esce dalla classe __________________________________________________ 20 3. Completa le frasi seguenti con la forma stare + gerundio: Signora, a che cosa ____________________ (pensare)? (Pensare) ____________________ alle faccende che devo sbrigare. Che cosa stai facendo? (guardare) ______________________ la televisione. Piera, che cosa (fare) ____________________ ? (Scrivere) ____________________ una lettera a Marta. Che cosa (guardare) ____________________? (Guardare) ____________________ la gente che (passare)____________________. Signore e signori, (passare) ____________________ sullo stretto di Messina. Fra un quarto d'ora saremo a Palermo. Che cosa (fare) ____________________ quell’uomo? (Piangere) ____________________. (arrivare) ______________________, fra dieci minuti sono lì. (studiare) ______________________ italiano, ma non lo parlo ancora bene. 4. Che stanno facendo? comprare il libro / voi / ? ________________________________________________________ prendere lezioni di ballo / sua sorella dire la verità / tu / ? ____________________________________________ ______________________________________________________________ giocare a calcio / Marco ________________________________________________________ partire per Parigi / i miei amici __________________________________________________ ridere ad alta voce / gli amici __________________________________________________ parlare con Marta / Giacomo e Antonio andare / a / scuola / le studentesse bere un'aranciata / noi __________________________________________________ ________________________________________________________ giocare in tranquillità /ragazzi fumare / il professore __________________________________________________ ________________________________________________________ pulire / la cucina / la mamma entrare in casa / gli ospiti __________________________________________________ ________________________________________________________ fare un giro in bicicletta / mia sorella uscire di casa /noi ____________________________________________ ____________________________________________ ______________________________________________________________ pensare al esame / io ______________________________________________________________ lavorare / voi ____________________________________________________________________ preparare / la cena / la nonna __________________________________________________ guidare una bellissima macchina / Mio fratello ______________________________________ 21 3° LEZIONE Fase I: IMPERATIVO (45 minuti) L’IMPERATIVO - L’imperativo si usa per dare ordini, istruzioni, invitare e anche richiedere cortesemente. - L’imperativo ha un solo tempo (il presente) e due sole forme (la seconda persona singolare e plurale). - Per le altre forme si usa la forma del congiuntivo presente, per esempio: "Signora, mi dica". - Non si usa il soggetto, per esempio: "mangia la minestra" e non "tu mangia la minestra". - La forma negativa della 2° persona singolare si forma con l’infinito presente preceduto dalla negazione non, per esempio: "non parlare". La seconda persona plurale negativa si forma semplicemente mettendo il non prima del verbo, per esempio: "non mangiate". - Per ogni coniugazione dei verbi (are – ere- ire) bisogna mettere una desinenza nella 2a persona singolare (tu) e nella 2a persona plurale (voi). Guarda lo schema dei verbi regolari qui sotto: verbi in: -are -ere -ire imperativo 2a pers. Sing . 2a pers. plur. -a -ate –i -ete -i -ite Le forme dei verbi regolari 1 2 3 1 2 3 Parl-are ---parl-a parl-i parl-iamo parl-ate parl-ino cred-ere ---cred-i cred-a cred-iamo cred-ete cred-ano dorm-ire ---dorm-i dorm-a dorm-iamo dorm-ite dorm-ano fin-ire ---fin-isc-i fin-isc-a fin-iamo fin-ite fin-isc-ano Le forme di alcuni verbi irregolari av-ere ess-ere sapere andare dare dire fare stare 1 ---------------------- -------------sii sappi va’ (vai) da’ (dai) di’ fa’ (fai) sta’ (stai) 2 abbi sia sappia vada dia dia faccia stia 3 abbia 1 abbiamo siamo sappiamo and-iamo diamo diamo facciamo stiamo dite fate state 2 abbiate siate sappiate and-ate date 3 abbiano siano sappiano vadano diano dicano facciano stiano Quando l’imperativo è seguito dal pronome complemento oggetto (-mi,-ti, -lo, -la, -ci, -vi, -li, -le) questo si può unire al verbo, per esempio: "guardami!" = "guarda me!". - L’imperativo viene usato solo nella forma del presente. Per ordini nel futuro si usa il futuro dell’indicativo. Es.: Dopo il film andrete subito a dormire, chiederai al dottore cosa fare. - Spesso la richiesta è fatta usando il “non”. Es.: Non guardiamo la televisione stasera? 22 ESERCIZI 1. Completa le frasi imperative con il verbo fra parentesi: - Lei ____________ (mangiare) - Ragazzi, __________ (finire) gli esercizi! - Tu ____________ (guardare) la TV - ______________ (scusare, lei) ! - _______________ (scusare, tu) ! - signori, _____________ (prendere) la penna! - Gianni, __________ (prendere) la matita! - Signora, _____________ (accomodarsi) - Avvocato, ____________ (desiderare)? - Dottore, ____________ (fare) il biglietto. - Simone ____________ (pensarci) prima di farlo! - Professore, ____________ (pensarci) ! - Luca, ___________ (chiudere) la finestra. - Signore, prego, _________ (chiudere) la porta. - __________ ! (bastare) Non ne posso più! - Gianni, ___________ (andare) a fare la spesa. 2. Compila le frasi con il verbo mancante: - Dottore, a che ora devo venire domani? ___________ alle otto e mezzo, l'aspetto in ufficio! -Cameriere, scusi, dove posso pagare? __________ pure alla cassa, là in fondo. Arrivederci! - Cameriere, posso ordinare la torta di mele? Se vuole, signor Vianello... ma ___________ piuttosto la torta al cioccolato: è più fresca!" - Mi scusi, dove posso mettere la mia valigia? _____________ pure la sua valigia nel guardaroba. - Non so cosa prendere. Cosa mi consiglia? ____________ una spremuta, è molto dissetante." - Professore, per quando devo finire questo lavoro? - ______________ tutto per mercoledì, è molto importante! 3. Trasforma la frase con il verbo sottolineato all'imperativo (invece di "dovere") Esempio: Franco, devi partire subito! Franco parti subito! Signori, prego, dovete avere la cortesia di aspettare in fila! ________________________________ Francesca, non devi parlare a voce così alta, non sono sordo!_______________________________ Ragazzi, dovete essere più prudenti quando guidate! _____________________________________ Giulia, non devi guardare la televisione tutte le sere ! _____________________________________ Giuseppe e Mario, dovete smettere di fumare perché fa male ! _____________________________ Bambini, non dovete giocare sull'erba, è vietato ! ________________________________________ Mamma, devi avere pazienza, non l'ho fatto apposta ! ____________________________________ Mario, devi essere gentile con tua sorella ! _____________________________________________ 23 4. Inserisci la forma adeguata dell’imperativo e, se necessario, il pronome: Il dottore : « Signora, (entrare) ___________________________ e (accomodarsi) ___________________________ su questa sedia. Prima di curarla vorrei farle alcune domande. Due ragazzi chiedono un consiglio ai loro professori : « Professori (indicarci) _____________________ / _______________________ quale è il migliore di questi due libri ? Signori , (aspettare) ___________________________ nella sala accanto, il dottore arriva fra poco. Signor Rossi, (stare) ______________ a sentirmi e (avere) _________________ un po’ di pazienza. Signora, (finire) _________________ prima questo tavolo e poi (chiedere) ___________________________ a Lucia di aiutarla. Signori e signore, (dire - a noi) ______________ / _________________ quello che dobbiamo fare. Osserva il dialogo seguente, riconosci qualche verbo imperativo? Jess- No, lasciami… Amico- Ti ho presa... Jess- Mettimi giù, mettimi giù…. (arriva la madre e smettono di ridere) Secondo amico- Mettila giù! (In casa di Jess, la madre la rimprovera) Mamma- Ti stava toccando dappertutto, ti metteva le mani sulle gambe nude, non sei più mica una ragazzina e poi fai vedere a tutti la cicatrice (si gira verso il quadro del Santo appeso in sala). Papà- Jessy, adesso che tua sorella si è fidanzata è diverso, la gente parla lo sai... Jess- Tocca a lei sposarsi, mica a me. Mamma- Io ero già sposata alla tua età e tu non vuoi imparare a cucinare il Da-hal Jess- Comunque non gioco più con i maschi. Mamma- Bene! Fine del discorso. Guarda questa immagine. Cosa ne pensi? Cosa non possono fare gli abitanti della zona In cui si trova il cartello? Ti sembra possibile? 6 24 Inoltre, per chiedere a qualcuno di fare qualcosa possiamo anche usare: chiedere: ti chiedo di rispettare le mie richieste, chiedo che tu rispetti le mie richieste consigliare: ti consiglio di riposare suggerire: vi suggerisco di vedere quel film volere: voglio un bicchier d’acqua, vorrei un bicchier d’acqua invitare: vi invito a leggere i libri di Calvino pregare: ti prego di non insistere proibire: ti proibisco di parlarmi così vietare: vi vieto di parcheggiare in questo spazio riservato potere: puoi dirmi che ore sono? può dirmi che ore sono? E’ possibile: è possibile accendere il riscaldamento? sapere: sai l’ora? sa l’ora? dispiacere: ti dispiace se chiudo la finestra? Le dispiace se fumo? Fase II: CONCLUSIONE E RIFLESSIONE (15 minuti) Momento per chiarire dubbi e rilassarsi con l’ascolto della canzone “Cogli la prima mela” di Angelo Branduardi. Bella che cosi' fiera vai / non lo rimpiangerai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela ah / bella che cosi' fiera vai / non aspettare mai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela ah / danzala la vita tua / al ritmo del tempo che va / ridila la tua allegria / cogli la prima mela ah / danzala la vita tua / al ritmo del tempo che va / ridila la tua allegria / cogli la prima mela ah / bella che cosi' fiera vai / non lo rimpiangerai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela ah / bella che cosi' fiera vai / non ti pentire mai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela ah / stringilo forte a te / l'amico che ti sorridera' / e fortuna chi se ne va / cogli la prima mela ah / stringilo forte a te / l'amico che ti sorridera' / e fortuna chi se ne va / cogli la prima mela ah / bella che cosi' fiera vai / non lo rimpiangerai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela ah. 25 UD 2 – W GLI SPOSI!!! Livello B1 gruppo di 9 studenti Età: dai 25 ai 50 anni Provenienza: Egitto, Ucraina, Sri Lanka, Senegal, Cuba. Contesto: corso di italiano L2 per adulti Tempi: una lezione di 2 ore. Materiali: fotocopie a colori fornite dall’insegnante realizzate con materiale fotografico preso da internet. 5 frammenti cinematografici del cofanetto ISMU tratti: 2 da East is East di Damien O’Donnell (GB 1999): La preparazione dello sposo, uno dei figli del capofamiglia e il matrimonio pakistano; 2 da Il mio grosso grasso matrimonio greco di Joel Zwick (USA 2002): la preparazione della sposa, protagonista del film e il matrimonio greco; 1 da Vodka lemon di Hiner Saleem (Francia/Italia/Svizzera/Armenia 2003): il matrimonio armeno della figlia del protagonista. Obiettivi linguistici: comparativi e superlativi; lessico inerente i matrimoni. Obiettivi interculturali: il matrimonio nel mondo: usanze e tradizioni; scambio di opinioni dei discenti nei confronti della istituzione del matrimonio nelle relative culture. Fase I: MOTIVAZIONE: distribuzione fotocopie e osservazione delle foto di matrimoni di varie culture e brainstorming sull’argomento. (15 minuti) Fase II: Visione dei frammenti. Brainstorming. Seconda visione. Comprensione guidata (20 minuti) Fase III: Esercizi di comprensione e produzione orale. (30 minuti) Fase IV: Grammatica I COMPARATIVI E I SUPERLATIVI. Esercizi. (40 minuti) Fase V: conclusione (15 minuti) 26 Fase I: (15 minuti) Guarda queste immagini. Di cosa si tratta? A cosa ti fanno pensare? 2 1 3 6 8 4 5 7 9 Se non sai esattamente da quale paese provengono le persone nelle foto leggi di seguito: 27 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. sposi indiani matrimonio ortodosso musicisti a un matrimonio yemenita sposa africana, figlia del sultano di Gibuti sposa berbera sposa turca sposi italiani sposi lapponi sposi tedeschi Fase II: (20 minuti) a) visione delle cinque sequenze . b) Formulazione delle seguenti domande: 1. 2. 3. 4. 5. Che cosa rappresentano le scene? Quanti matrimoni vengono celebrati? Come ti sembrano gli sposi? Felici o tristi? In quali paesi vivono? Quali sono le principali differenze fra i tre matrimoni? c) seconda visione. Breve sinossi orale delle trame. Fase II: (30 minuti) ESERCIZI DI COMPRENSIONE E DI PRODUZIONE ORALE: 1. Leggi e rispondi alle seguenti domande: - che cosa dona il padre pakistano al figlio? Perché? - Chi sono le persone nel primo frammento del matrimonio greco? Cosa fanno? - Cosa succede durante il matrimonio pakistano? - Secondo te gli sposi pakistani si conoscono già o si incontrano per la prima volta? - Di che colori sono gli abiti delle spose? - E quelli degli sposi? - Cosa fanno gli invitati al matrimonio greco quando passa la sposa? Perché? - Cosa fanno gli sposi greci per concludere la cerimonia? - Dove si svolge la festa del matrimonio armeno? - Cosa fanno gli sposi armeni? 2. A coppie. Dì al tuo compagno quale frammento ti è piaciuto di più e perché. Quale matrimonio si avvicina di più a quelli del tuo paese? Quale è differente e perché? Adesso prova a spiegare alla classe ciò che ti ha detto il tuo compagno. 28 3. Secondo te quali sentimenti prova lo sposo pakistano? E suo padre? Metti una crocetta accanto alle parole che ti sembrano più adatte: figlio padre □ agitazione □ gioia □ preoccupazione □ tristezza □ orgoglio □ dolore □ sicurezza □ felicità □ allegria □ agitazione □ paura □ divertimento Associa con una freccia i seguenti aggettivi ai tre matrimoni: - Rumoroso - freddo - colorato - numeroso - bianco - combinato - allegro - tranquillo - ricco - strano - familiare - serio pakistano greco armeno Fase IV: Grammatica I COMPARATIVI E I SUPERLATIVI. Esercizi. (40 minuti) UN PO’ DI GRAMMATICA: I comparativi e i superlativi Il comparativo di un aggettivo serve a mettere in relazione due termini che hanno una stessa caratteristica in misura uguale o diversa: Comparativo di maggioranza e di minoranza Il comparativo di maggioranza si forma aggiungendo più all’aggettivo. Anna è più brava di Luca Il comparativo di minoranza si forma aggiungendo meno all'aggettivo. Anna è meno brava di Luca. La seconda parte del paragone può essere introdotta da: di, del, dell', della o che. Antonio è meno simpatico di Giovanni. Questo quadro è più prezioso del mio. Questo regalo è più costoso che utile. 29 Comparativo di uguaglianza Il comparativo di uguaglianza serve a mettere a confronto qualità possedute in modo uguale dai termini di paragone. Il secondo termine di paragone è introdotto da quanto o come. Giovanni è bravo quanto te. Giovanni è bravo come te. Quando si confrontano due qualità dello stesso oggetto si introduce il primo termine di paragone con tanto o con così. Questa giacca è tanto comoda quanto bella. Il superlativo relativo Il superlativo relativo esprime il massimo livello possibile della qualità che un termine possiede e si forma usando l’articolo determinativo più il comparativo e anche in questo caso si usano più e meno. A differenza dei comparativi di maggioranza o di minoranza, più e meno sono preceduti dall’articolo determinativo. Sofia è la più grande / Carlo è il meno attento. Quando è indicato il secondo termine di paragone questo è introdotto da di o, più raramente, da fra e tra. Sofia è la più grande di tutti / Carlo è il meno attento di tutti. Comparativo e superlativo relativo di buono, cattivo e molto. Gli aggettivi buono e cattivo possono formare il comparativo di maggioranza ed il superlativo relativo in modo irregolare. Il comparativo di maggioranza e il superlativo relativo dell'aggettivo molto è sempre irregolare. Il superlativo assoluto Il superlativo assoluto esprime una qualità al massimo o al minimo livello possibile senza termini di paragone e si forma aggiungendo –issimo all’aggettivo. Questo quadro è bellissimo. Ecco i vari modi di formare i comparativi di maggioranza ed il superlativo relativo e assoluto di questi aggettivi: buono cattivo molto Comparativo di maggioranza migliore più buono peggiore più cattivo Superlativo relativo il migliore il più buono il peggiore il più cattivo Superlativo assoluto buonissimo più il più moltissimo cattivissimo 30 Esercizi: Comparativi 1) Qual’e la forma giusta? a) Al cinema mi piacciono piu/di piu i western che i /dei film di fantascienza b) Quali lingua parli meglio/migliore? c) L’italiano è più difficile che il/ del francese. d) Non leggo tanti/ tanto libri quanti/quanto ne vorrei leggere. e) Simone preferisce suonare la chitarra che/di studiare. f) Per il viaggio devi comprare una valigia maggiore/piu grande. 2) Trasforma le frasi come nell’esempio: Luca è più magro di Gianni Gianni è più grasso di Luca Gianni è meno magro di Luca Francesca è più bassa di Laura ________________________________________ ________________________________________ Anna è più grande di Elisa ________________________________________ ________________________________________ Antonio è più forte di Giacomo ________________________________________ ________________________________________ Questo film è più bello dell’altro ________________________________________ ________________________________________ Superlativi 1) Formare il superlativo relativo con il/la più o il/la meno 1. Secondo gli ultimi dati Istat Venezia è la città meno inquinata d‘Italia. 2. Gli Uffizi sono _____________ museo _____________ visitato _____________ Firenze. 3. Le Alpi hanno _____________ vette _____________ alte _____________ Europa. 4. Cortina è ________ stazione sciistica _______ chic ________ Dolomiti. 5. Treviso è ________ seconda città __________ ricca _____________ Nord-est. 6. Giovanni ha ________ fumetti _________ belli __________ .collezione. 31 2) Formare il superlativo relativo con uno dei più/meno o una delle più/meno. 1. Genova è uno dei porti più importanti in Italia. 2. Le penne sono _____ _______ tipi di pasta ____________ amata _____ italiani. 3. L’università di Venezia è _____ _______ ______ prestigiose ______ Nord-Est. 4. La Lombardia è ______ _______ regioni ________ ricche ______ penisola. 5. Capri è ______ _______ isole _______ belle ______ Italia Meridionale. Superlativo assoluto 1) Riscrivi le frasi con il superlativo assoluto: 1. Questo giardino è molto bello __________________________________________________ 2. Il museo è molto interessante __________________________________________________ 3. Il pane è molto buono __________________________________________________ 4. Quel palazzo è molto alto __________________________________________________ 5. Il ragazzo è molto attento __________________________________________________ Fase V: conclusione (15 minuti) Per tornare ai frammenti di film prova a descriverli usando i comparativi e i superlativi. Per casa: scrivi la descrizione di un matrimonio tipico del tuo paese, i preparativi, la cerimonia, la festa, il cibo, la musica. 32 UD 3: BILLY ELLIOT Livello A2 Gruppo di 8 studenti Età: dai 25 ai 40 anni Provenienza: Egitto, Ucraina; Sri Lanka, Senegal, Cuba, Moldavia Contesto: corso di italiano L2 per adulti Tempi: 1 lezione di 2 ore. Materiali: fotocopie a colori fornite dall’insegnante realizzate con materiale fotografico preso da internet e materiale tratto dal cofanetto ISMU Viaggi nelle storie (sinossi semplificata e trascrizione del dialogo). Frammento del film Billy Elliot di Stephen Dal Dry (GB 2000) tratto dal medesimo cofanetto ISMU. Obiettivi linguistici: rinforzo dell’uso della frase soggetto-verbo-complemento; uso del futuro semplice; ripasso frase affermativa, negativa e interrogativa con relativo uso dell’intonazione. Obiettivi interculturali: Il ruolo della danza nella cultura popolare dei rispettivi paesi di provenienza. Convenzioni, tradizioni e ruoli di genere in contrasto con le ambizioni e i sogni. Fase I: MOTIVAZIONE: distribuzione di una fotocopia raffigurante varie forme di danza provenienti da tutto il mondo, possibilmente dei paesi di provenienza dei discenti (10 minuti). Fase II: Segue la visione del frammento senza l’audio. Brainstorming sull’argomento oggetto del frammento, sui personaggi e sulle loro emozioni. Seconda visione con l’audio. Lettura della sinossi. Comprensione del contenuto e terza visione con l’ausilio della trascrizione del dialogo. Chiarimenti sul lessico (20 minuti) Fase III: PRODUZIONE ORALE (10 minuti) Fase IV: COMPRENSIONE ORALE (15 minuti) Fase V: COMPRENSIONE SCRITTA (5 minuti) Fase VI: GRAMMATICA – Il futuro semplice (20 minuti) Fase VII: RINFORZO - La struttura della frase minima (10 minuti) Fase VIII: RIPASSO - Le frasi affermative, negative e interrogative (10 minuti) 33 Fase I: Motivazione: distribuzione di una fotocopia raffigurante varie forme di danza provenienti da tutto il mondo, possibilmente dei paesi di provenienza dei discenti (10 minuti). PAESE CHE VAI , DANZA CHE TROVI... La danza è da sempre nella vita degli uomini . Per questo ogni paese, cultura, civiltà, sviluppa il proprio modo di danzare. Ecco alcuni esempi, li riconosci? 2 1 5 4 8 11 14 3 6 9 7 10 12 13 15 16 34 Dopo aver guardato le immagini e ascoltato le osservazioni dei discenti, l’insegnante fa leggere loro le seguenti didascalie (10 minuti) Riconosci qualche tipo di danza? Ecco da dove vengono alcune: DANZA AFRICANA I canti e le danze africane accompagnano ogni momento della vita di ogni giorno, felice o triste che sia. Gli africani possono danzare per chiedere la pioggia, per festeggiare i matrimoni o per ricordare i morti. Di solito danzano a piedi nudi, a stretto contatto con la terra. DANZA INDIANA Baratha Natyam E’ una specie di preghiera danzata. Nata nel sud dell’India, è la più antica delle danze classiche indiane. DANZA MOLDAVA Le danze popolari moldave sono simili a quelle di altri paesi dell'Europa dell'Est. I danzatori indossano larghe gonne, piccoli cappelli e tuniche ricamate. Si muovono in coppia, in cerchi o in linee al suono di cornamuse, flauti e violini. 35 DANZA CUBANA La Rumba nasce a Cuba dopo l’abolizione della schiavitù.(1880). E’ un ballo con un movimento sempre più veloce e dondolante. Questa danza popolare cubana fu tra i primi balli latini ad arrivare negli Stati Uniti. DANZA EGIZIANA Danza del ventre. Il ventre (pancia) è dove nasce la vita. La maternità è la radice della vita. Questa danza è legata all’immagine della donnamadre. DANZA CINGALESE La danza cingalese è simile alla danza indiana, ma usa di più l’acrobazia e l’agilità. Nelle danze dello Sri Lanka si usano molto anche le maschere che aiutano a raccontare, con la danza, le storie popolari. DANZA ARABA Raqs El Assaya significa danza col bastone ed è nata nell’alto Egitto. Si danzava prima di una battaglia per augurare buona fortuna. 36 Successivamente l’insegnante mostra una foto di un balletto classico e chiede agli studenti se conoscono tale tipo di danza, cosa ne sanno e cosa ne pensano (10 minuti). 17 Fase II: Segue la visione del frammento senza l’audio. Brainstorming sull’argomento oggetto del frammento, sui personaggi e sulle loro emozioni. Seconda visione con l’audio. Lettura della sinossi. Comprensione del contenuto e terza visione con l’ausilio della trascrizione del dialogo. Chiarimenti sul lessico (20 minuti) BILLY ELLIOT 18 La madre di Billy muore quando lui è piccolo. Il padre sogna per suo figlio un futuro da campione di boxe, per aiutare la famiglia nelle sue difficoltà finanziarie. Ma Billy scopre subito che la boxe non fa per lui, si appassiona alla danza e frequenta di nascosto un corso presso la stessa palestra in cui lo porta il padre per imparare la boxe. 37 PERCHE’ NON IL BALLERINO? Billy- Ciao... Padre- Aspetta…la colazione è pronta? Ma che accidenti gli prende? Billy è alla lezione di ballo. Maestra- E poi uno, due, tre, pas de bourrée….e poi uno, due, tre….e mi giro e poi uno, due, tre... pas de bourrée... .e poi uno, due, tre… (Il padre entra in palestra durante la lezione di ballo e vede Billy) Padre- Tu, fuori!! Subito! Maestra- Con chi sta parlando? Billy- La prego miss…no... Maestra- Avanti, dove eravamo?…avanti...e 1, 2, 3 pas de bourrée... (a casa) Padre- Ballerino? Billy- Perché no il ballerino? Padre- Perché “no” il ballerino?…. Billy- È più che normale… Padre- “È più che normale?” Nonna- Io volevo fare la ballerina… Billy- Visto?... Padre- Sì, tua nonna…le ragazze, non i ragazzi, Billy…I ragazzi fanno pallone o…pugilato o...lotta...non i ballerini! Billy- Quali ragazzi fanno lotta? Padre- Non cominciare, Billy. Billy- Cosa c’è di male?...Non lo capisco! Padre- Lo sai benissimo cosa c’è di male! Billy- No, non lo so! Padre- Sì che lo sai! Billy- Ti dico di no! Padre- Ed io ti dico di sì...e allora?!...Ma per chi mi prendi? Tu lo sai benissimo!! Billy- Cosa? Che stai cercando di dire, papà? Padre- Tu te le stai cercando, figliolo! Billy- No, no sul serio! Padre- Invece sì, Billy, Billy! Billy- Non è solo per finocchi, papà! Alcuni hanno addirittura il fisico di un atleta! Per esempio Wayne Sleep...lui era un ballerino. Padre- Wayne Sleep? Billy- Sì! Padre- Senti, figliolo, d’ora in poi ti puoi scordare di andare a quei cazzo di balletti! E ti scordi pure quel cazzo di pugilato!...Io mi faccio il mazzo per quei 50 pence e tu...No! d’ora in poi tu starai qui a badare a tua nonna, capito?...Bene! Nonna- Dicevano tutti che avrei potuto fare la ballerina se avessi continuato. Padre- Ti stai zitta, tu! Billy- Ti odio! Sei un bastardo!….Lasciami!! Padre- Billy...! 38 Fase III: PRODUZIONE ORALE (10 minuti) 1. Rispondi alle seguenti domande: Chi è Billy? ......................................................................................................................................... Che sport pratica? ............................................................................................................................. Suo padre è d’accordo? ................................................................................................................. Quale sport deve praticare? ................................................................................................................. La famiglia di Billy è ricca? ................................................................................................................. Secondo te dove vivono? ................................................................................................................. Perché il padre di Billy non vuole che faccia danza? ........................................................................... Cosa ne pensi? ............................................................................................................................. Fase IV: COMPRENSIONE ORALE (15 minuti) 1. Segna con una crocetta la risposta esatta: a) All’inizio del film è... ? b) Cosa porta con sé Billy quando esce di casa? pomeriggio mattina i libri un giornale notte sera i guantoni da boxe la giacca c) Chi è la signora seduta in cucina ? d) Quanto costa il corso di pugilato? la mamma di Billy la sorella del papà la zia di Billy la nonna di Billy 10 euro 50 pence 2. Vero o falso? 200 pence 30 euro vero falso A Billy piace il pugilato Nella classe di danza ci sono tanti maschi Il papà di Billy non sapeva delle lezioni di ballo La nonna di Billy da piccola voleva fare la scrittrice Wayne Sleep era un ballerino Fase V: COMPRENSIONE SCRITTA (5 minuti) Metti le parole nell’ordine giusto: pronta / La / colazione / è ................................................................................................................. sta / Con / parlando? / chi ................................................................................................................. ragazzi / lotta? / fanno / Quali ..................................................................................................... fare / ballerina / Io / la / volevo ..................................................................................................... di / cercando / Che / dire? / stai ..................................................................................................... male? / c’è / Cosa / di ................................................................................................................. fisico / un / addirittura / Alcuni / il / atleta / di / hanno .................................................................. 39 Fase VI: GRAMMATICA – Il futuro semplice (20 minuti) - Il futuro indica un’azione che deve ancora accadere: L’estate prossima andrò in vacanza negli Stati Uniti Fra due mesi Luca finirà gli esami - Il futuro semplice può essere sostituito dal presente indicativo: Domani vado al cinema Questa sera giochiamo a calcio Mercoledì piove. - Inoltre il futuro si utilizza per: fare progetti Es. Io quest’anno andrò in Australia. fare previsioni Es. Secondo me, stasera pioverà. fare stime / ipotesi Es. Che ore sono? Saranno le 6. fare promesse Es. Ti prometto che domani uscirò con te Ecco il futuro regolare dei verbi delle tre coniugazioni. - are GUARDARE - ere LEGGERE Io Guard-erò Tu guard-erai Lui, lei guard-erà Noi guard-eremo Voi guard-erete Loro guard-eranno io legg-erò tu legg-erai lui, lei legg-erà noi legg-eremo voi legg-erete loro legg-eranno - ire PARTIRE io part-irò tu part-irai lui, lei part-irà noi part-iremo noi part-iremo loro part-iranno - Molti verbi formano il futuro in forma irregolare: Essere Avere Stare Dare Fare Io sarò Tu sarai Lui/lei sarà Noi saremo Voi sarete Loro saranno Io avrò Tu avrai Lui/lei avrà Noi avremo Voi avrete Loro avranno Io starò Tu starai Lui/lei starà Noi staremo Voi starete Loro staranno Io darò Tu darai Lui/lei darà Noi daremo Voi darete Loro daranno Io farò Tu farai Lui/lei farà Noi faremo Voi farete Loro faranno 40 Trasforma le frasi al futuro semplice: Billy fa il ballerino ............... ................................................................................................. Il papà prepara la colazione ................................................................................................................ La nonna beve il the ................................................................................................................ La maestra insegna danza ................................................................................................................ Billy va in palestra ................................................................................................................ Completa le seguenti frasi con il futuro semplice dei verbi indicati fra parentesi: 1. Chi __________ (vedere) Simone dovrà avvertirci subito. 2. Quando ____________ (essere) notte, faremo un giro in centro. 3. Ti __________ (dire) ogni cosa 4. Se __________ (bere) troppo, _________ (stare) male. 5. Se ___________ (venire) in Francia ti ___________ (presentare) Simon. 6. La riunione _______________ (cominciare) quando ________ (essere) tutti qui. 7. _____________ (comprare) il libro quando _____________(uscire) di casa. Completa il dialogo con i verbi al futuro semplice: Gianni: “Ciao Luca, come stai?” Luca: “ Bene, sto per partire per le vacanze!.” Gianni: “Fantastico! Dove __________ (andare)?” Luca: “______________ (partire) domani per Chicago, negli Stati Uniti” Gianni: “Quanti giorni ____________ (stare)?” Luca: “____________ (stare) quasi un mese” Gianni: “E cosa __________ (fare)?” Luca: “__________ (visitare) musei, _____________ (girare) la città, _____________ (andare) al lago” Gianni: “ ________________ (visitare) anche altre città?” Luca: “Ma certo! ____________ (andare) qualche giorno a Washington e a New York.” Gianni: “Che bello! Allora ti auguro buon viaggio!” Luca: “Grazie!” 41 Fase VII: RINFORZO - La struttura della frase minima (10 minuti) La struttura della frase minima. La struttura della frase minima in italiano è composta di solito da: SOGGETTO – VERBO ( - COMPLEMENTO) Maria cammina (per la città); Ines dipinge (un quadro); Olga lavora (in una vetreria); Il VERBO è importante, talvolta può stare da solo: piove; dimmi?; nevica; andiamo! Altre volte è proprio indispensabile: Michele / al mercato e si / molto presto Ma anche il verbo spesso ha bisogno del soggetto o del complemento: Arnolis compra.... (che cosa?); Natascia accompagna (chi?); (cosa?) piacciono molto a Maha; Inoltre il SOGGETTO aiuta a costruire il verbo: Il bambino gioca / I bambini giocano; Il suo amico si chiama Nevil / I suoi amici si chiamano Demba e Valerio; Victoria va al cinema / Lucia e Katerina vanno al cinema Esercizio Metti in ordine le frasi identificando SOGGETTO / VERBO / COMPLEMENTO è / Il tavolo / marrone ................................................................................................................. di more / Simone / il cestino / riempie ......................................................................................... le strade / bagna / tutte / La pioggia ......................................................................................... torna / Raffaella / a casa ................................................................................................................ veloce / come un fulmine / Quel cavallo / è ......................................................................................... a calcio / I bambini / nel cortile / giocano ......................................................................................... 42 Fase VIII: RIPASSO - Le frasi affermative, negative e interrogative (10 minuti) 2. Le frasi affermative, negative e interrogative. A) Le frasi affermative dicono qualcosa su qualcuno o qualcosa. Io sono cinese Noi lavoriamo in banca Voi siete in Italia da molto tempo B) Le frasi negative negano qualcosa su qualcuno o qualcosa e si formano mettendo la negazione non prima del verbo. Io non sono cinese Noi non lavoriamo in banca Voi non siete in Italia da molto tempo C) Le frasi interrogative chiedono qualcosa su qualcuno o qualcosa. Non hanno un ordine particolare e nella forma scritta hanno semplicemente un punto di domanda ? Voi siete in Italia da molto tempo? Lei è Giulia? Tu sei italiano? Nella lingua parlata il tono della voce sale alla fine della frase interrogativa. Esercizio Trasforma le seguenti frasi affermative in negative ed interrogative e volgile al futuro: La bicicletta si è rotta ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. Antonio è andato al parco ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. lamia ha superato l’esame ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. Il treno è arrivato a Padova ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. Mario, andiamo al cinema ................................................................................................................. ................................................................................................................. ................................................................................................................. 43 UD 4: Alla luce del sole Livello A2 gruppo di 10 studenti Età: dai 25 ai 50 anni Provenienza: Egitto, Ucraina, Sri Lanka, Senegal, Cuba, Moldavia Contesto: corso di italiano L2 per adulti Tempi: circa 4 ore suddivise in 2 lezioni da 2 ore ciascuna. Materiali: fotocopie fornite dall’insegnante realizzate con materiale tratto dal cofanetto ISMU Viaggi nelle storie (sinossi semplificata e trascrizione del dialogo). Frammento del film Alla luce del sole di Roberto Faenza (Italia 2005) tratto dal cofanetto ISMU Viaggi nelle storie. Immagine del film Alla luce del sole, audio e testo della canzone I cento passi dei Modena City Ramblers tratti da internet. Obiettivi linguistici: esercizi di comprensione e produzione orale e scritta; ripasso preposizioni semplici e articolate e verbi riflessivi al presente indicativo e al passato prossimo. Obiettivi interculturali: riflessione sui luoghi comuni e i modi di dire sull’Italia e sugli altri paesi; riflessione sulla mafia. 1° LEZIONE Fase I: MOTIVAZIONE - brainstorming sull’argomento mafia e sui luoghi comuni sugli italiani.(10 minuti) Fase II: COMPRENSIONE ORALE - Visione separata del frammento. Esercizi di comprensione orale. Seconda visione. Esercizi. Terza visione. Esercizio. (40 minuti) Fase III: PRODUZIONE ORALE – I luoghi comuni. (20 minuti) Fase IV: COMPRENSIONE E PRODUZIONE SCRITTA. (10 minuti) Fase V: GRAMMATICA – Ripasso preposizioni - Esercizi. (20 minuti) Fase VI: RIFLESSIONE E CONCLUSIONE - Esercizio a coppie, chiarimento dubbi e riflessione conclusiva sull’argomento trattato. (20 minuti) 2° LEZIONE Fase I: visione del frammento e breve ripasso del significato (10 minuti) Fase II: PRODUZIONE ORALE – I modi di dire (20 minuti) Fase III: GRAMMATIVA – Ripasso verbi riflessivi – esercizi (20 minuti) Fase IV: PRODUZIONE SCRITTA (30 minuti) Fase V: RIFLESSIONE (20 minuti) Fase VI: CONCLUSIONE (10 minuti) 44 ALLA LUCE DEL SOLE 1 Don Puglisi viene chiamato nel 1990 a occuparsi della parrocchia di un quartiere di Palermo, il rione Brancaccio. In meno di due anni, riesce a costruire un Centro di accoglienza e, con un gruppo di volontari, aiuta tanti ragazzi, li toglie dalla strada e insegna loro ad avere fede in un modo diverso, a pensare con la propria testa e a non accettare le ingiustizie della mafia senza reagire. Dal suo insegnamento nasce una grande lezione d’amore per la giustizia e la non violenza. Don Pino- Scusate se vi disturbo, sono il vostro nuovo insegnante di religione. (Don Pino rompe una scatola di cartone saltandoci sopra) Qualcuno mi sa dire che cosa ho fatto? Studente- Professò, ha scassato la scatola. Don Pino- Giusto! Avete mai letto “Il Manifesto”? Studenti in coro- Nooo! Don Pino- Vabbeh, lo facciamo oggi…allora chi comincia? Non abbiate paura, non sono qui per fare politica…vabbeh...leggi tu! Il titolo di prima pagina. Studentessa- “Migliaia di licenziamenti allo stabilimento di Termini Imerese.” Don Pino (ad un altro studente)- Adesso leggi tu, il titolo di quest’altro giornale. Studente- “Il piano di Termini Imerese per modernizzarsi.” Don Pino- Il piano di Termini Imerese per modernizzarsi…c’è una certa differenza. Studente- Professò, soprattutto per gli operai… Don Pino- Giusto…ecco, ma noi...noi, come facciamo a sapere dove sta la verità? 2° Studente- La verità non viene dai giornali, viene dal nostro modo di pensare. Don Pino- Come ti chiami? Studente- Rosario. Don Pino- Rosario, bella riflessione. Bravo, pensare tutti con la propria testa. È proprio questo il lavoro che io voglio fare con voi. Abituarsi a pensare con la propria testa: dire di “sì”, se pensiamo che sia giusto dire di “sì”, dire di “no”, se pensiamo che sia giusto dire di “no”. Isomma, non aver paura di rompere le scatole! 45 1° LEZIONE Fase I: INTRODUZIONE - brainstorming sui luoghi comuni sugli italiani in genere e sui meridionali e i settentrionali in particolare. Prendendo spunto dal luogo comune “italiani tutti mafiosi” introduzione dell’argomento mafia (10 minuti) Fase II: PRODUZIONE ORALE (40 minuti) 1) Divisi in due gruppi, uscite dalla classe a turno. Il gruppo A guarda la sequenza senza il sonoro e il gruppo B ascolta la sequenza senza le immagini. Fate delle ipotesi! Ogni gruppo prova a rispondere alle domande: domande per il gruppo A Dove si svolge il dialogo? -Che ruolo hanno, secondo te, personaggi? -Di che cosa parlano i personaggi? domande per il gruppo B -Chi sono i personaggi? Immagina il loro aspetto fisico. i L’atmosfera è triste o allegra? Di che cosa parlano i personaggi? 2) Divisi a coppie (una persona del gruppo A ed una del gruppo B), descrivete adesso le vostre ipotesi. 3) Guardate ora la sequenza completa e mettete una crocetta sulle affermazioni corrette: 1. Il professore insegna: a) biologia b) geometria c) religione 2. Il Manifesto è: a) un romanzo b) un giornale c) un poster 3. Il primo titolo di giornale parla di: a) Licenziamenti a) aumenti (di stipendio) b) collegamenti 4. Il secondo titolo di giornale è: a) Il piano di Termini Imerese per pubblicizzarsi b) Il piano di Termini Imprese per modernizzarsi c) Il piano di Termini Imerese per urbanizzarsi 5. La verità viene: a) dai giornali b) dalle opinioni della gente c) dal nostro modo di pensare 6. Non avere paura di rompere le scatole: a) significa avere il coraggio di dire quello che si pensa b) significa avere il coraggio di rompere un oggetto c) significa avere il coraggio di fare quello che si vuole 1) Guarda ancora una volta la sequenza e completa la griglia: Come ti sembra il nuovo insegnante di religione? tradizionale moderno severo simpatico realista Come sono gli studenti? rumorosi silenziosi timidi vivaci studiosi sognatore svogliati 46 Fase III: PRODUZIONE ORALE – Luoghi comuni (20 minuti) 1) Leggi i seguenti luoghi comuni sull’Italia e gli italiani, ne riconosci qualcuno? Cosa ne pensi? Sai dirmi qualche altro luogo comune sugli italiani? Italiani pizza, spaghetti e mandolino A Milano, se caschi per terra,nessuno ti raccoglie Gli italiani li trovi dappertutto Il veneto non è un dialetto è proprio un’altra lingua Gli italiani sono un popolo di furbi Il mare più bello del mondo è in Italia ! Venezia e' bella ma non ci abiterei Gli Italiani vanno in vacanza all'estero e non conoscono l'Italia Come si mangia in Italia!!! In Sicilia ci sono dei posti meravigliosi, ma non sanno sfruttare il turismo La riviera romagnola è piena di tedeschi L'italiano è una delle lingue più difficili da imparare I sardi sono molto ospitali ma non li fare arrabbiare 2) Adesso leggi questi luoghi comuni, ne conosci qualcuno anche tu? Su quale paese? E sul tuo? Tutto il mondo è paese In svizzera non trovi una carta per terra neanche a pagarla oro Negli Stati Uniti è tutto grande A Londra piove sempre L'America è 50 anni avanti a noi I tedeschi rispettano sempre le regole I brasiliani sono tutti ballerini Nelle fogne di New York ci sono i coccodrilli I giapponesi sono gran lavoratori Gli svizzeri sono sempre puntuali All'estero sì che sono persone serie! Alle svedesi piace l'uomo italiano 47 Fase IV: PRODUZIONE SCRITTA (10 minuti) 1) Completa ora con le parole mancanti il dialogo tra l’insegnante e gli studenti: Don Pino- Scusate se __ _______, sono il vostro nuovo insegnante __ religione. Qualcuno mi sa dire che cosa ho fatto? Studente- Professò, ha scassato __ ______. Don Pino- Giusto! Avete mai letto “Il Manifesto”? Studenti in coro- Nooo! Don Pino- Vabbeh, lo facciamo oggi…allora chi ________? Non abbiate _____, non sono qui ____ fare politica…vabbeh...leggi tu! Il titolo di prima pagina. Studentessa- “Migliaia di licenziamenti ____ stabilimento di Termini Imerese.” Don Pino - Adesso leggi tu, il titolo di quest’altro _______. Studente- “Il piano di Termini Imerese per modernizzarsi.” Don Pino- Il piano di Termini Imerese per modernizzarsi…c’è una certa ________. Studente- Professò, soprattutto per gli operai… Don Pino- Giusto…ecco, ma noi...noi, come facciamo __ _______dove sta la verità? 2° Studente- La verità non viene ___ ______, viene ___ nostro modo di pensare. Don Pino- Come ti chiami? Studente- Rosario. Don Pino- Rosario, bella riflessione. Bravo, pensare tutti __ __ propria ______. È proprio questo il lavoro che io voglio fare con voi. Abituarsi a pensare con la propria testa: dire di “sì”, se pensiamo che sia _____ ____ __ __, dire di “no”, se pensiamo che sia _____ ____ __ __. Insomma, non aver paura di rompere le scatole! 48 Fase V: PRODUZIONE SCRITTA – un po’ di grammatica (20 minuti) Ripassiamo le preposizioni semplici e articolate: • Di, a, da, in, con, su, per, tra, fra sono preposizioni semplici. • Quando le preposizioni semplici si combinano con gli articoli determinativi si chiamano preposizioni articolate (Es. di + il=del; su+lo=sullo,…). • Con, per, tra e fra non si combinano mai con l’articolo (Es. con il, tra la,…). 2) Completa con le preposizioni semplici o articolate: a) b) c) d) e) Hai scritto _____ tua agenda l’orario dell’appuntamento? La farmacia si trova davanti ___ ufficio postale, ___ la scuola e il bar. A destra ___ cinema c’è la fermata ____ autobus. Andiamo ___ cinema __ Luca e Marta _____ 21:30 ___ dentista ho incontrato Anna, la moglie __ Stefano. 3) Lavoro sul lessico: trova per ogni verbo il nome corrispondente (puoi usare il dizionario) verbo abituarsi insegnare licenziare riflettere lavorare nome abitudine verbo studiare aumentare collegare popolare chiamare nome Fase VI: RIFLESSIONE E CONCLUSIONE (20 minuti) Esercizio a coppie, chiarimento dubbi e riflessione conclusiva sull’argomento trattato. Lavoro a coppie: Dici sempre tutto quello che pensi? Perché? C’è stata un’occasione in cui hai detto qualcosa che non dovevi dire? Parlane con un compagno. 2° LEZIONE Fase I: visione del frammento e breve ripasso del significato (10 minuti) Fase II: PRODUZIONE ORALE – I modi di dire (20 minuti) Leggi i seguenti modi di dire e prova a spiegarne il significato. Se non ci riesci vai alla pagina seguente: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 10) A bocca asciutta A braccia aperte Alla romana fare il portoghese fuori di testa mani bucate pecora nera piove sul bagnato ore piccole 49 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 10) Restare a bocca asciutta: restare senza quello che si desidera o si vuole avere Accogliere a braccia aperte: accogliere qualcuno con piacere e affetto Pagare alla romana: dividere il conto in parti uguali fare il portoghese: andare via senza pagare fuori di testa: matto Avere le mani bucate: Spendere troppo facilmente pecora nera: In un gruppo la pecora nera è la persona che si comporta male piove sul bagnato: Le sfortune non vengono mai da sole Fare le ore piccole: Tornare a casa la mattina presto Fase III: GRAMMATIVA – Ripasso verbi riflessivi – esercizi (20 minuti) Ripassiamo i verbi riflessivi: I verbi riflessivi si usano per esprimere un'azione compiuta dal soggetto che si rifletta sul soggetto stesso. mi, ti, si, ci, vi, si + il verbo scelto Coniugazione del verbo "lavarsi" Lavarsi Presente Indicativo io mi lavo tu ti lavi lui/lei/Lei si lava noi ci laviamo voi vi lavate loro/Loro si lavano Passato Prossimo io mi sono lavato tu ti sei lavato lui/lei/Lei si è lavato noi ci siamo lavati voi vi siete lavati loro/Loro si sono lavati Nei tempi composti i verbi riflessivi hanno l'ausiliare essere. ESERCIZI: 1) Coniuga i verbi tra parentesi al presente indicativo 1. A che ________ (alzarsi, tu) alla mattina? 2. Di solito ________ (alzarsi, io) alle 8. 3. Come _________ (chiamarsi) tua sorella? 4. _______ (chiamarsi, lei) Maria. 5. Dove ____________ (incontrarsi, noi) stasera? 2) Coniuga i verbi riflessivi tra parentesi al passato prossimo: 1. A che ora ___________ (alzarsi, tu), Maria, stamattina? – ___________ (alzarsi, io) alle 7. 2. Mario ______________ (arrabbiarsi) molto. 3. Dove _______________ (incontrarsi, voi) ieri sera? – _________________ (incontrarsi, noi) al ristorante. 4. Maria e Paola ______________ (ammalarsi). Hanno preso l’influenza. 5. ___________ (farsi male, tu)? 50 Fase IV: PRODUZIONE SCRITTA (30 minuti) Lavoro di gruppo: Scrivete un breve articolo di giornale. Potete scegliere tra i seguenti titoli: a) Una nuova medicina contro la noia. b) Questa estate: vacanze gratis per tutti. c) Scomparsa la Gioconda dal Louvre. Fase V: ascolta le seguente canzone, di cosa parla? Cosa ne pensi? (20 minuti) I Cento Passi "Sei andato a scuola, sai contare?" "si so contare" "E sai camminare?" "so camminare" "E contare e camminare insieme lo sai fare?" "credo di sì" "Allora forza, conta e cammina.. 1,2,3,4.." "ma dove stiamo andando?" "..conta e cammina... 95,96,97,98,99,100.. lo sai chi ci abita qui? U zu Tano ci abita qui.. cento passi ci sono da casa nostra, cento passi" (dal film I Cento Passi di M.T. Giordana sulla storia di Peppino Impastato) Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio... Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare.. Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato.. Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore.. "Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura contando cento passi lungo la tua strada". Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi! ..1,2,3,4,5,10,100 passi! "Noi ci dobbiamo ribellare" (dal film) Poteva come tanti scegliere e partire, invece lui decise di restare.. Gli amici, la politica, la lotta del partito.. alle elezioni si era candidato.. Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe tempo perchè venne ammazzato.. Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici disperati non l'hanno più trovato.. "Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani".. Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi! Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto.. La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato.. "Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani".. Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi! "E' solo un mafioso, uno dei tanti" "E' nostro padre" "mio padre, la mia famiglia, il mio paese.. ma io voglio fottermene, io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda, io voglio urlare!" (dal film) Fase VI: CONCLUSIONE (20 minuti) Chiarimento dubbi e riflessione conclusiva sull’argomento trattato. 51 CONCLUSIONI Al termine del percorso effettuato per la stesura del presente elaborato, domina la sensazione di aver intrapreso un cammino ricco di potenzialità e di possibilità di impiego metodologico. Il cinema è uno strumento di comunicazione molto coinvolgente e il suo utilizzo in ambito didattico ha amplificato il valore dei suoi aspetti comunicativi e culturali. Vedere un film ha permesso sia di viaggiare e conoscere altri mondi, che di calarsi in situazioni o nei panni di personaggi intenti a vivere accadimenti familiari o meno. Se gli eventi rappresentati erano familiari probabilmente è scattata l’immedesimazione, mentre nel caso di situazioni nuove o sconosciute si è attivato il processo di ascolto e, attraverso il dialogo interculturale, di comprensione dell’alterità. L’aver selezionato e proposto agli studenti delle sequenze didattiche, con il preciso scopo di compiere un percorso attento soprattutto agli aspetti interculturali, ha permesso la produzione di interessanti scambi dialogici. Durante i momenti di maggiore interazione i discenti hanno esternato parte della loro cultura e del loro personale modo di pensare. L’ascolto attivo e collaborativo del gruppo-classe ha consentito di comprendere che in quei momenti gli studenti stavano condividendo con gli altri frammenti del loro mondo e l’ascolto empatico incoraggiava chiunque di loro avesse un contributo da offrire. I risultati raggiunti attraverso le UD proposte, sono stati molto positivi non solo per lo strumento utilizzato, ma anche per il momento in cui le attività hanno avuto luogo. Dopo mesi di frequentazione i discenti avevano abbattuto molte delle naturali barriere che, specialmente in una classe di adulti, possono ostacolare non poco la partecipazione e l’interazione, anzi, proprio il fatto che la classe fosse composta da persone adulte ha contribuito alla profondità degli interventi. Per concludere, essenziale è stato anche il percorso formativo effettuato prima della progettazione perché grazie a esso si è potuto produrre del materiale adatto al contesto, ma allo stesso tempo piacevole e stimolante. 52 BIBLIOGRAFIA Agosti, A. 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(2008) Il film nella didattica della L2: esperienza attiva di formazione interculturale, Venezia, Progetto Alias, Università Ca’Foscari, www.unive.it/progettoalias UD1: Volere è potere? - Sognando Beckham Foto 1 (locandina del film) http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/sognandobeckham.jpg 55 Foto 2 (logo calcio femminile) http://digilander.libero.it/azzurravco/Sean.jpg Foto 3 (immagine di calcio femminile tunisino) http://sesco.altervista.org/drupal/sites/default/files/Tunisia-Iran_female_players70.JPG Foto 4 (disegno su calcio e pacifica convivenza fra culture) http://www.comune.bolzano.it/UploadImgs/9089_bambini_calcio.jpg Foto 5 (dettaglio) http://www.majanoscuole.it/PIC/images/calcio2.png Foto 6 (cartello di divieto calcistico) http://img371.imageshack.us/i/326vr0.jpg/ UD2: W gli sposi!!! Foto 1 (sposi indiani) http://www.palermomania.it/public/img_news/14749_pnw_small_matrimonio_in diano_jpg_370468210.jpg Foto 2 (matrimonio ortodosso) http://farm3.static.flickr.com/2047/2279652338_779c50134f.jpg?v=0 Foto 3 (musicisti a un matrimonio yemenita) http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/E_qui_la_fest a.aspx foto 4 (sposa africana) http://www.matrimonio-sposa.it/sposa_archivio/2006_08_01_sposa_archivio.html Foto 5 (sposa berbera) http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/Velo_a_tempo .aspx Foto 6 (sposa turca) http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/Piedi_in_alto_ Questo_e_un_matrimonio.aspx Foto 7 (sposi italiani) http://www.r1b0.net/wp-content/uploads/2007/12/matrimonio.jpg Foto 8 (sposi lapponi) http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/La_signora_de gli_anelli.aspx 56 Foto 9 (sposi tedeschi) http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/Luna_di_miel e_o_luna_di_fiele.aspx UD3: Billy Elliot foto 1 (danza africana) http://www.afrodanza.com/foto/afro.jpg foto 2 (c.s.) http://www.festadafricafestival.com/foto/adzido.jpg foto 3 (c.s.) http://www.italiadonna.it/notizie/imgs/danza_africana.jpg foto 4 (danza araba) http://www.dancegardenla.com/site%20images/DABKA.jpg foto 5 (c.s.) http://www.arcaprato.it/images/Foto-0178.jpg foto 6 (c.s.) http://www.yasmin-iside.it/Photo4Gallery/DG36.JPG foto 7 (c.s.) immagine non più disponibile foto 8 (danza cubana) http://www.remtec.it/rivista/2009/05-02-09/balletto_cuba_2.jpg foto 9 (c.s.) http://www.ricasalsa.it/public/images/IMMAGINI%20DISCIPLINE/rumba1.jpg foto 10 (c.s.) http://www.fotografiareflex.net/donna_danza.jpg foto 11 (danza russa) http://amoit.ru/Foto/Podolsk/PodP10.jpg foto 12 (danza ucraina) http://www.casoli.info/casoli/spettacoli/ucraina.jpg foto 13 (danza moldava) http://www.robertoquaglia.com/foto/immagini/2006/2006-08-27-Chisinau160.JPG foto 14 (danza cingalese) http://blog.stradasociale.org/wp-content/uploads/2008/11/skrilanka.jpg foto 15 (c.s) http://62.77.42.13/img_articoli/gallery/45_pic.jpg foto 16 (danza indiana) http://www.argillateatri.org/images/danza%20indiana.jpg foto 17 (danza classica) http://ww1.zenazone.it/archives/images/appointments/a8a6a27e01f8d8cb2c9f0a0c a3bc213145.jpg 57 foto 18 (immagine del film Billy Elliot) http://www.istitutocomprensivobuja.it/scuole/sc%20media/ipertesti%203A/BILL Y%20ELLIOT/immagini/billy_elliot_800x600.jpg UD4: Alla luce del sole Foto 1 (immagine del film) http://images.movieplayer.it/2003/02/24/luca-zingaretti-in-una-scena-del-filmalla-luce-del-sole-5442.jpg Canzone I cento passi Modena City Ramblers Audio : http://www.youtube.com/watch?v=LESUyf35euM Testo: http://www.nomorelyrics.net/it/Modena_City_Ramblers-testi/7677_Cento_Passi-testo.html 58