...

NEI PANNI DELL`ALTRO Cinema e didattica in chiave

by user

on
Category: Documents
52

views

Report

Comments

Transcript

NEI PANNI DELL`ALTRO Cinema e didattica in chiave
UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI DI VENEZIA
MASTER ITALS IN DIDATTICA
DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANA A STRANIERI
IX CICLO
INDIRIZZO: L2
TESI
NEI PANNI DELL’ALTRO
Cinema e didattica
in chiave interculturale
Candidata: TERESA TURACCHIO
Tutor: ANNA TOSCANO
Anno
Accademico
2008/2009
INDICE
1. Introduzione .................................................................................... 3
PARTE TEORICA
2. La didattica interculturale: necessità e attualità .............................. 4
3. L’importanza degli audiovisivi in ambito didattico ........................ 5
4. Cinema e didattica L2 ..................................................................... 6
4.1 Potenzialità didattiche del cinema ..................................................6
4.2 Il cinema nella didattica per adulti ................................................ 7
5. Impiego del cinema in chiave interculturale ................................... 9
6.FONDAZIONE ISMU: progetto Viaggi nelle storie ....................... 9
6.1 Gli obiettivi del progetto ............................................................ 10
6.2 Lo sviluppo didattico .................................................................. 11
6.3 La sperimentazione in classe ...................................................... 11
PARTE OPERATIVA
7 Unità didattica 1: Volere è potere? – Sognando Beckham ............. 13
8. Unità didattica 2: W gli sposi!!! .................................................... 26
9. Unità didattica 3: Billy Elliot ........................................................ 30
10. Unità didattica 4: Alla luce del sole ............................................ 44
11. conclusioni .................................................................................. 52
Bibliografia ........................................................................................ 53
Sitografia ........................................................................................... 54
2
Viaggiare è per definizione sia un avvicinamento
Che un allontanamento. [...] mi chiedo se il senso
Del viaggio non sia in fondo più nel tornare,
dopo aver preso le distanze, per vedere meglio,
o semplicemente per poter vedere.1
1. INTRODUZIONE
Il presente lavoro è stato realizzato in seguito alla collaborazione effettuata con la
Fondazione ISMU di Milano, e più precisamente con il progetto Viaggi nelle
storie. Frammenti di cinema per narrare. Gli obiettivi interculturali di tale
progetto, legati alla diffusione degli audiovisivi e del cinema in particolare,
trovano forte riscontro nei bisogni che l’attuale realtà scolastica ha l’urgenza di
soddisfare. In una società multiculturale e in continua trasformazione le istituzioni
e gli insegnanti non possono ignorare l’urgenza di una nuova didattica aperta a
sperimentazioni e attenta alle esigenze interculturali.
Le classi sono sempre più spesso composte da immigrati di prima e seconda
generazione e questo può creare conflitti e difficoltà formative. Un’adeguata
preparazione dei docenti è alla base della realizzazione di percorsi studiati a
seconda dei contesti operativi. Tali interventi didattici dovrebbero offrire agli
studenti non solo la possibilità di apprendere competenze linguistico-culturali, ma
anche l’occasione di imparare a vedere e a conoscere ciò che è diverso da sé,
smantellando i filtri dei pregiudizi e dei timori, e aprendosi alla possibilità di
scambio dialogico e di arricchimento culturale.
In questo ambito si inserisce in maniera ottimale il cinema, inteso come strumento
per viaggiare, vedere
e, soprattutto, assumere un punto di vista diverso dal
proprio. Se opportunamente proposto, l’evento cinematografico può rappresentare
uno stimolante collegamento fra culture e la possibilità di crescere attraverso la
conoscenza e la comprensione dell’altro.
1
Wim Wenders (1992 : 27) L’atto del vedere
3
2. DIDATTICA INTERCULTURALE: necessità e attualità
La crescente presenza di immigrati nel nostro paese ha posto da tempo la
necessità inderogabile di rivedere non solo l’assetto sociale, ma anche quello
scolastico. Le istituzioni hanno iniziato a mostrare interesse nei confronti di
problematiche indotte dalle nuove esigenze. Inizialmente l’attenzione è stata posta
principalmente sulle fasi di accoglienza e di inserimento, ma poi ci si è resi conto
che, come scrive l’ex Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni:
Adottare la prospettiva interculturale, la promozione del dialogo e del confronto fra culture,
significa non limitarsi soltanto a organizzare strategie di integrazione degli alunni immigrati
o misure compensatorie di carattere speciale. Insegnare in una prospettiva interculturale
vuol dire piuttosto assumere la diversità come paradigma dell’identità stessa della scuola,
occasione privilegiata di apertura a tutte le differenze. 2
Il raggiungimento di tali obiettivi è ancora lontano dalla piena realizzazione. Il
crescente numero degli alunni immigrati nelle scuole pone i docenti dinanzi a
contesti complessi e difficili da gestire, alla necessità di nuove metodologie
didattiche e di differenti percorsi formativi e, nonostante le numerose iniziative
attuate sia a livello istituzionale che delle singole realtà, il cammino da percorrere
in ambito interculturale è ancora lungo.
A tal proposito la didattica dell’italiano L2 riveste un ruolo fondamentale perché
l’apprendimento della lingua può divenire lo strumento attraverso il quale
instaurare il dialogo necessario per l’attuazione del processo di conoscenza e di
reciproco decentramento cognitivo. La capacità di comprendere, comunicare ed
esprimere il proprio mondo in una lingua comune è sicuramente il passaggio
indispensabile per la costruzione di un rapporto sociale e interculturale, anche se
le competenze linguistiche devono essere supportate da altre competenze di
carattere comportamentale ed educativo.
Gli insegnanti che si trovano a confronto diretto con queste trasformazioni socioculturali devono rivedere il loro ruolo e spostare l’attenzione dal docente al
2
Ministero della Pubblica Istruzione (2007 : 2) La via italiana per la scuola interculturale e
l’integrazione degli alunni stranieri.
4
discente, cercando di attuare una didattica attiva, sperimentativa e attenta sia agli
aspetti sociali dell’apprendimento che ai processi dell’apprendimento stesso. I
fragili equilibri da mantenere e le differenze scaturite dall’incontro di culture
differenti potrebbero diventare uno stimolo prezioso per l’acquisizione reciproca
di conoscenze e valori.3
3. L’IMPORTANZA DEGLI AUDIOVISIVI IN AMBITO DIDATTICO
Parallelamente al bisogno di ripensare i settori educativi in chiave interculturale, è
emersa da tempo la necessità di educare i discenti al linguaggio audiovisivo. Le
immagini dominano e condizionano l’attuale società e i giovani subiscono un
“bombardamento” più o meno conscio e spesso senza avere gli strumenti per
leggere e comprendere appieno il significato di ciò che viene percepito.
Il linguaggio audiovisivo è ricco e complesso, e possedere capacità di
decodificazione e di uso attivo, ma soprattutto senso critico nei confronti dei
messaggi che il linguaggio audiovisivo trasmette, può sollecitare una riflessione
consapevole e gettare le basi per una conoscenza più attenta e profonda.
L’impiego in didattica degli audiovisivi, e dei media in generale, presenta
numerosi vantaggi. Da un lato le informazioni possono essere reperite
rapidamente e sono in genere facilmente accessibili, dall’altro hanno un’influenza
considerevole sulla realtà e questi due fattori determinano un considerevole
aumento della motivazione da parte dei discenti. Inoltre è rilevante la
sollecitazione a riflettere, attraverso un percorso guidato, sulle modalità con cui le
informazioni e i messaggi vengono costruiti e trasmessi, e soprattutto sul fatto che
si possano dare innumerevoli interpretazioni della realtà a seconda del punto di
vista che si assume. Ritorna quindi la necessità di sviluppare senso critico e
analitico poiché conoscere e padroneggiare uno strumento come i media permette
di fruirne senza subire gli effetti omologanti e distorcenti della realtà.
3
Francesca Della Puppa Insegnamento dell’Italiano L2 in prospettiva interculturale.
5
4 CINEMA E DIDATTICA L2
Nei paragrafi seguenti si analizzeranno brevemente l’importanza del cinema in
didattica L2 e le possibili implicazioni e applicazioni in contesti di insegnamento
dell’italiano L2 ad adulti.
4.1 Potenzialità didattiche del cinema
Il cinema riveste un ruolo particolare tra i media e risulta facilmente impiegabile
in ambito didattico, sia per la semplice reperibilità che per il suo molteplice
impiego, inoltre la prevalente potenzialità del cinema risiede nella sua capacità di
rappresentare concretamente luoghi, persone, situazioni ed eventi, oltre a
comportare identificazione e coinvolgimento emozionale e quindi, possibile
aumento motivazionale. 4
Tuttavia, prima di proporre la fruizione di un film o di qualunque altro strumento
audiovisivo, l’insegnante dovrebbe accertarsi della padronanza da parte dei
discenti delle competenze testuali, come la comprensione linguistica e
narratologica, extratestuali, ossia le competenze individuali che permettono di
riconoscere personaggi e situazioni e di collocarle in determinati ambiti, e
infratestuali, ovvero capacità di riconoscere i generi narrativi o le strutture visive
(ad es un film più o meno ricco di effetti speciali).5
Solo in seguito
all’accertamento del possesso o dell’acquisizione di tali competenze è possibile
proporre e utilizzare in maniera analitica e formativa lo strumento audiovisivo.
Inoltre la fruizione del prodotto, sia esso video, film o semplice immagine, deve
essere proposta tenendo conto dei percorsi formativi e dei background culturali
dei singoli discenti poiché, come scrive Diadori (2007 : 2)
Il benessere linguistico di ogni apprendente appartenente a una specifica comunità sarà
diverso e l’esperienza di un uso didattico del cinema può essere vissuta in maniera più o
meno positiva. Barriere linguistiche e culturali possono ergersi nel contatto col testo
filmato; [...] L’apprendimento linguistico si stempera nell’esperienza plurisensoriale delle
immagini, dei suoni, delle melodie di culture diverse: sarà il docente a guidare l’iniziale
4
5
Marina Medi (2007 : 13) Il cinema per educare all’intercultura.
Ibid
6
percezione globale del testo audiovisivo verso il recupero dei dati (visivi, sonori, linguistici,
socioculturali) e la loro rielaborazione cognitiva ed emotiva mediante l’analisi, la
riformulazione, la presa di coscienza e l’apprendimento consapevole.
Secondo l’approccio umanistico-affettivo le emozioni del discente e l’empatia del
docente sono essenziali ai fini dell’apprendimento. La qualità emozionale di uno
stimolo favorisce il processo di acquisizione e memorizzazione, e la visione di
una sequenza filmica può metter in moto il bagaglio emozionale dei fruitori
favorendo il coinvolgimento e l’assimilazione. 6
L’impiego dei film in didattica può essere molteplice. Essi possono essere
utilizzati per approfondimenti tematici nel caso di documentari storici, geografici
o scientifici, come introduzione o conclusione di un argomento trattato nel caso di
film riferiti a precisi avvenimenti o personaggi, oppure come specchio, nel senso
di strumento attraverso il quale esprimere la propria soggettività.
Quando viene impiegato per analizzare dei contesti comunicativi simili a quelli
che si potrebbero riscontrare nella realtà, il cinema offre la possibilità di osservare
gli aspetti pragmatici della comunicazione.
La comprensione linguistica nel suo aspetto pragmatico, quindi nella sua efficacia
comunicativa, associata al rapporto fra parole, immagini e musica, può costituire
un primo passo verso “la presa di coscienza e sviluppo di competenze
pragmatiche interculturali.”(Diadori, 2007: 3)
Per concludere, la visione di film o video in genere è utile anche per sollecitare i
meccanismi di elicitazione e anticipazione, aumentando il coinvolgimento e le
possibilità di partecipazione e interazione.
4.2 Il cinema nella didattica L2 per adulti
In contesti di didattica dell’italiano L2 per adulti è necessario tenere presente con
ancora maggiore attenzione i bisogni degli apprendenti sia da un punto di vista
linguistico che socioculturale. Il cinema, inteso come riflesso della società, può
collegare le risorse linguistiche e le informazioni riguardanti la società stessa.
Vedere un film può essere l’occasione per lo studente di affacciarsi su quel mondo
6
Pierangela Diadori (2007) Cinema e didattica dell’Italiano.
7
nel quale si trova a vivere e verso il quale sarebbe auspicabile che avvertisse il
desiderio di integrarsi e di comunicare. Inoltre la visione di un prodotto
audiovisivo, quale strumento di mediazione simbolica, può favorire la riflessione
sulla propria storia personale e, attraverso l’oggettivazione, l’apertura nei
confronti di storie “altre”. 7
Dal punto di vista prettamente didattico bisogna tenere presenti diversi fattori.
Innanzitutto i discenti in questione sono adulti e necessitano di maggior rispetto
dell’autonomia personale. In secondo luogo sono maggiormente sensibili alla
capacità dell’insegnante di assumere il ruolo di “formatore”, ossia di colui che li
accompagna verso la comprensione. Essi comprendono che il formatore è un
adulto come loro, che la loro partecipazione è fondamentale ai fini del percorso
didattico, e che ne trarranno beneficio poiché ciò che apprendono troverà
facilmente impiego nella vita quotidiana o fornirà loro gli strumenti per
proseguire autonomamente il percorso formativo. 8
L’insegnante, o meglio, il formatore, ha quindi il compito di amplificare il
processo di “costruzione in interazione del sapere” (Agosti, 2001 : 32) e deve
essere aperto verso possibili variazioni didattiche non previste dal suo percorso.
Dal punto di vista operativo numerosi possono essere gli impieghi del cinema in
tali contesti, dal reperimento di film basati su opere letterarie proposte in
precedenza, alla possibilità di utilizzare recensioni e articoli o monografie sui
registi, o semplicemente partendo dai dati anagrafici dei film a scopo introduttivo
o illustrativo. Molto utile è soprattutto l’impiego di schede didattiche realizzate sia
in base alle tematiche dell’argomento proposto che alle esigenze linguistiche dei
discenti. Oltre alla proiezione di un intero lungometraggio è interessante proporre
uno o più spezzoni di film che permettano ai discenti di riconoscere le tematiche,
le analogie e le differenze individuando gli obiettivi delle unità formative. Il
lavoro didattico su un prodotto audiovisivo può essere effettuato anche attraverso
l’analisi della trama, dei contesti, delle situazioni e dei personaggi. A un livello
avanzato si potrebbe tentare di analizzare anche la sceneggiatura e la colonna
7
8
Alberto Agosti (2001) Cinema ed educazione: percorsi per la formazione degli adulti.
Silvestro Tucciarone (2004) Insegnare L2 ad immigrati adulti.
8
sonora, ma questo sposterebbe il percorso su un piano di carattere tecnico
specifico. Le possibilità di impiego del cinema in didattica L2 sono dunque
numerose e potenzialmente ricche di aspetti interessanti sia dal punto di vista
glottodidattico che socio-culturale.
5. IMPIEGO DEL CINEMA IN CHIAVE INTERCULTURALE
Il cinema come strumento interculturale presenta degli aspetti rilevanti:
- permette di “vedere”, processo indispensabile se si desidera conoscere e
accostarsi all’altro.
- propone situazioni interessanti che grazie alla capacità narrativa e al fattore
emozionale possono suscitare dialogo e interazione.
- può porre in evidenza pregiudizi e luoghi comuni mettendoli in discussione,
oppure può farlo il formatore cercando di ribaltare il punto di vista.
Tra le tematiche interculturali che possono essere affrontate attraverso il cinema le
più rilevanti sono: la riflessione sull’identità personale e di gruppo, l’incontro con
il diverso e le migrazioni attuali e del passato. 9
Negli ultimi tempi una buona produzione cinematografica, sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo, deriva da giovani registi immigrati di seconda
generazione che hanno avuto il modo di elaborare la loro condizione e di
trasformarla in prodotto creativo dando luce a una serie di film molto interessanti
proprio dal punto di vista interculturale. 10
Tali lungometraggi possono essere utilizzati soprattutto con i giovani discenti che,
attraverso un’adeguata preparazione, potrebbero essere stimolati a confrontarsi
sulle difficoltà di inserimento e di integrazione dei giovani immigrati. Ma bisogna
sottolineare che quasi ogni film, se proposto nel modo giusto, può offrire letture
interculturali,
innanzitutto
perché
rappresenta
uno
sguardo
“altro”,
e
l’immedesimazione o meno nella situazione o nei personaggi può favorire
9
Marina Medi (2007 : 50) Il cinema per educare all’intercultura.
Ad es. Mississippi Masala di Mira Nair (USA 1991), L’Odio di Mathieu Kassovitz (Francia
1995), East is east di Damien O’Donnell (GB 1999)
10
9
maggiore consapevolezza di sé e decentramento cognitivo, ma anche perché il
confronto con la realtà rappresentata non può non stimolare reazioni o
interrogativi e quindi l’instaurarsi di un dialogo.
6. FONDAZIONE ISMU: progetto “Viaggi nelle storie”
La Fondazione ISMU, attiva dal 1991, è un ente scientifico autonomo e
indipendente i cui obiettivi sono quelli di promuovere studi, ricerche e iniziative
sulla società multietnica e multiculturale.
L’ISMU è una struttura di servizio, che collabora con le istituzioni, gli enti
pubblici, le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit, gli istituti
scolastici di ogni ordine e grado e le istituzioni scientifiche in Italia e all’estero.
I principali ambiti di attività dell’ISMU sono la documentazione, la ricerca,
l’informazione e la formazione.
6.1 Gli obiettivi del progetto
Con il patrocinio della Regione Lombardia e dell’AGIS (Associazione Generale
Italiana dello Spettacolo) e in collaborazione con l’Università Ca’Foscari di
Venezia e l’Università per Stranieri di Siena, la Fondazione ISMU è riuscita ad
attivare il progetto Viaggi nelle storie. Frammenti di cinema per narrare. Si tratta
di uno strumento multimediale composto da quattro DVD e un CD. I DVD
contengono sequenze filmiche suddivise in capitoli a loro volta raccolti in quattro
grandi tematiche: crescere, famiglia, lavoro e migrare. Il CD contiene un database
e dei testi. I temi sono stati scelti per facilitare gli scambi comunicativi e lo
sviluppo di pratiche narrative e autobiografiche. Il materiale può essere proposto a
un ampio target di destinatari e offre spunto per diversi obiettivi formativi: quelli
linguistici e comunicativi, ma anche quelli inerenti l’educazione interculturale.
Ed è proprio l’intercultura alla base del progetto, sia nelle sue modalità di utilizzo
immediato che, come obiettivo a lungo termine, per favorire strategie di gestione
dei cambiamenti in atto.
10
6.2 Lo sviluppo didattico
Dopo la realizzazione del cofanetto, la Fondazione ha raccolto le adesioni di
insegnanti provenienti da scuole di ogni ordine e grado in Italia e all’estero. In
seguito ad alcune giornate formative, durante le quali è stato presentato il progetto
e sono stati forniti gli strumenti base, i docenti hanno esaminato il materiale e
avviato il progetto. Dopo aver analizzato il contesto operativo, essi hanno
selezionato delle sequenze, e partendo da queste, hanno realizzato delle UD che
hanno poi proposto agli studenti. Una dettagliata relazione finale ha concluso la
parte operativa. I risultati di questa collaborazione convergeranno in una
pubblicazione che servirà come strumento di informazione e documentazione per i
docenti che vorranno occuparsi di didattica del cinema in chiave interculturale.
6.3 La sperimentazione in classe.
Il percorso personale nell’ambito di tale progetto si è svolto durante un corso di
Italiano L2 ad adulti istituito dall’Auser di Venezia.
La classe era composta da un gruppo variabile sia nel numero che nel livello di
conoscenza della L2. Le continue defezioni e il contemporaneo arrivo di nuovi
studenti ostacolava la progettazione di un percorso omogeneo e continuativo
imponendo frequenti cambiamenti di programma in itinere. Nonostante ciò un
gruppo di discenti ha frequentato con una certa costanza tutto il corso e assieme a
loro è stato possibile attuare la sperimentazione. La eterogenea competenza del
gruppo ha portato a una suddivisione in due livelli: A2 e B1 e in base alle
conoscenze e ai bisogni dei relativi studenti sono state proposte quattro unità
didattiche, due per ogni classe. In entrambi i casi i percorsi sono stati proposti
quasi alla fine del periodo di formazione, in parte per la preparazione necessaria
alla progettazione, in parte per una migliore conoscenza degli studenti e per il
raggiungimento di una maggiore interazione fra di loro.
Agli studenti con livello A2 è stata proposta una prima UD basata su una
sequenza filmica tratta da Billy Elliot e, oltre agli obiettivi linguistici, sono stati
trattati argomenti come: la danza nelle culture di provenienza dei discenti e i ruoli
di genere in contrasto con le ambizioni e i sogni. La seconda UD traeva spunto da
11
una sequenza di Alla luce del sole, e le riflessioni interculturali vertevano sui
luoghi comuni, i modi di dire e sulla mafia.
Gli studenti B1 attraverso due frammenti di Sognando Beckham e tre sequenze
tratte da East is east, Vodka Lemon e Il mio grosso grasso matrimonio greco,
hanno affrontato tematiche quali le limitazioni dovute all’appartenenza al genere
maschile o femminile, il matrimonio nel mondo e dell’idea del matrimonio nella
cultura d’origine dei discenti. 11
Le lezioni sono state indicativamente suddivise in due parti: una prima parte
dedicata alla produzione orale, e una seconda composta prevalentemente
dall’introduzione o il ripasso di aspetti lessicali e grammaticali e lo svolgimento di
esercizi. La partecipazione al dialogo è stata stimolata sia attraverso la visione
delle sequenze che alla presentazione di immagini che riguardanti gli argomenti
trattati.
Il precedente utilizzo degli audiovisivi durante il corso, ha contribuito alla
creazione di un clima disteso, ma allo stesso tempo attento e partecipativo dovuto
anche al fatto che, come già accennato, le UD sono state proposte quasi alla
conclusione del corso, quando gli studenti si conoscevano e avevano superato i
timori iniziali interagendo fra loro con una certa naturalezza. Questo ha permesso
la creazione di un interessante clima di scambio interculturale. Quasi ogni
studente ha contribuito con una fetta del proprio bagaglio personale e culturale,
condividendo con la classe le proprie esperienze, idee e convinzioni. Musulmani,
cattolici ortodossi, buddisti e cattolici cristiani hanno affrontato argomenti quali: il
diritto delle donne di decidere della propria vita e di seguire le proprie aspirazioni;
i pregiudizi e i luoghi comuni nei confronti degli stranieri e degli italiani; la
cultura della danza e la tradizione del matrimonio con le loro implicazioni sociali
ed emozionali. Altri argomenti sono sorti spontaneamente durante il dialogo, con
la piacevole sensazione comune che non si stava semplicemente usando la lingua
a scopo didattico, ma si stava realmente comunicando.
11
Billy Elliot di Stephen Daldry (GB 2000); Alla luce del sole di Roberto Faenza (Italia 2005);
Sognando Beckham di Gurinder Chadha (GB 2002); East is east di Damien O’Donnell (GB
1999); Vodka Lemon di Hiner Saleem (Francia/Italia/Svizzera/Armenia 2003); Il mio grosso
grasso matrimonio greco di Joel Zwick (USA 2002).
12
UD 1: VOLERE E’ POTERE? - Sognando Beckham Livello B1
gruppo di 7 studenti
Età: dai 25 ai 50 anni
Provenienza: Egitto, Ucraina, Sri Lanka, Senegal, Cuba
Contesto: corso di italiano L2 per adulti
Tempi: circa 4 ore suddivise in 3 lezioni, una da 2 ore e due da 1 ora.
Materiali: fotocopie a colori fornite dall’insegnante realizzate con materiale fotografico
preso da internet e materiale tratto dal cofanetto ISMU Viaggi nelle storie (sinossi
semplificata e trascrizione del dialogo).
Frammenti del film Sognando Beckham di Gurinder Chadha (GB 2000) tratti dal
medesimo cofanetto ISMU.
Obiettivi linguistici: imperfetto stare + gerundio; imperativo; ripasso verbi modali;
lessico emozionale;
Obiettivi interculturali: conversazione tra discenti e insegnante sui ruoli di genere nel
proprio paese e sulle possibilità e/o le limitazioni a causa dell’appartenenza al genere
maschile o femminile; pareri e considerazioni; riflessioni sul tema del frammento,
formulazione di ipotesi sullo svolgimento e la conclusione della storia.
1° LEZIONE
Fase I: MOTIVAZIONE: osservazione di foto e di titoli di articoli sul calcio. Conversazione
sull’argomento con domande del tipo: “Ti piace il calcio?” “Perché?” “Cosa sai del
calcio?” “Si gioca nel tuo paese?”, “Quali altri sport ci sono nel tuo paese?”... (15
minuti)
Fase II: Visione del
frammento introduttivo. Brainstorming. Seconda visione.
Comprensione guidata (20 minuti)
Fase III: Visione del frammento principale. Comprensione guidata. Seconda visione. (15
minuti)
Breve riflessione sull’argomento e sulle dinamiche presentate nel frammento. (15
minuti)
Fase IV: Distribuzione delle fotocopie. Breve spiegazione del titolo.
Lettura da parte dei discenti della sinossi e del dialogo. (15 minuti)
Fase V: I VERBI MODALI al tempo presente indicativo e futuro semplice.
Esercizi. (30 minuti)
Fase VI: conclusione (10 minuti)
2° LEZIONE
Fase I: visione del frammento e riassunto dell’argomento trattato. (20 minuti)
Fase II: IMPERFETTO STARE + GERUNDIO. Esercizi. (40 minuti)
3° LEZIONE
Fase III: IMPERATIVO. Esercizi (45 minuti)
Fase IV: CONCLUSIONE Chiarimento dubbi e riflessione conclusiva sull’argomento
trattato. Ascolto della canzone “Cogli la prima mela” (15 minuti)
13
VOLERE E’ POTERE?
1
SOGNANDO BECKHAM
Jess è una diciottenne indiana che vive a Londra insieme ai genitori e alla sorella più
grande: la famiglia spera di vederla entrare all’università, ma Jess ha un sogno
segreto. Grande ammiratrice di Beckham, vuole diventare una giocatrice di calcio
professionista. Intanto gioca al pallone con i suoi amici nel parco. Un giorno Jules,
una ragazza inglese che gioca in una vera squadra di calcio femminile, nota Jess;
colpita dalla sua bravura, Jules la invita a entrare nella sua squadra. L’allenatore Joe
scopre subito il talento di Jess e la ragazza comincia a frequentare gli allenamenti di
nascosto dalla famiglia. Ma è difficile mantenere il segreto e quando i genitori
scoprono la verità le vietano di continuare con quello sport da maschi, anche per
rispettare le tradizioni della famiglia. Ma alla fine il padre capisce che per la figlia il
calcio è molto importante e la lascia libera di giocare. Così il sogno di Jess può
diventare realtà.
14
Inizia a comportarti come una donna!
(da Sognando Beckam di Gurinder Chadha)
Jess- No, lasciami…
Amico- Ti ho presa...
Jess- Mettimi giù, mettimi giù….
(arriva la madre e smettono di ridere)
2
Secondo amico- Mettila giù!
(In casa di Jess, la madre la rimprovera)
Mamma- Ti stava toccando dappertutto, ti metteva le mani sulle gambe nude, non sei più mica una ragazzina e poi fai
vedere a tutti la cicatrice (si gira verso il quadro del Santo appeso in sala).
Papà- Jessy, adesso che tua sorella si è fidanzata è diverso, la gente parla lo sai...
Jess- Tocca a lei sposarsi, mica a me.
Mamma- Io ero già sposata alla tua età e tu non vuoi imparare a cucinare il Da-hal
Jess- Comunque non gioco più con i maschi.
Mamma- Bene! Fine del discorso.
Papà- Vedo che ragioni.
Jess- Gioco in una squadra femminile.
Mamma- Eh ?
Jess- Mi hanno proposto di fare il campionato. Il mister dice che arriverò lontano.
Mamma- Lontano dove? Dove dovresti arrivare? Jessy, ti abbiamo lasciato giocare quanto volevi quando eri piccola,
hai giocato abbastanza.
Jess- Ma non è giusto, sono stata scelta da lui.
Mamma- Lui? Non hai detto che sono ragazze?
Jess- L’allenatore, Joe.
Mamma, rivolta al marito- Lo vedi che è bugiarda. Io non voglio che tu vada a correre mezza nuda davanti agli uomini.
Guarda come sei diventata scura a forza di stare al sole!
Jess- Mamma, ma io sono brava sul serio.
Mamma- Quale famiglia vorrebbe una nuora che corre tutto il giorno appresso un pallone, ma che non è capace di
cucinare le chapati? Adesso che hai finito gli esami imparerai a cucinare tutto un pranzo Punjabi sia carne che verdure.
Jess- Ma papà io...
Papà- Tesoro io...
Mamma- No, no niente papà. No, devi smetterla di viziarla.
Papà- Ma che cosa ho fatto adesso?
Mamma- Non ti ricordi? Anche tua nipote ha cominciato così...quella che rispondeva male! E alla fine è andata a fare
l’indossatrice con quelle minigonne oscene.
Jess- Mamma, è una stilista di moda.
Mamma- È una divorziata ecco quello che è! Cacciata via dopo tre anni di matrimonio con un bianco che portava
capelli blu… quella povera madre, non è riuscita più a mettere piede al tempio da allora. Io non voglio questa vergogna
sulla mia famiglia. Sia chiaro, niente più pallone.
Papà- Jessy, tua madre ha ragione. Ora sei grande, bisogna che cominci a comportarti come una donna, ok?
Spiegazione parole o frasi poco chiare con l’aiuto dei discenti stessi.
15
Fase IV: PRODUZIONE ORALE (30 minuti)
1. Rispondi alle seguenti domande:
Chi è Jess? ………………………………………………………………………………….................
Perché si arrabbia sua madre? .............................................................................................................
Che sport piace a Jess? ………………………………………………………………………….........
I suoi genitori sono d’accordo con lei?..................................................................................................
Perché non può giocare a calcio? …………………………………………………………….............
Secondo i suoi genitori che cosa dovrebbe imparare a fare Jess? .......................................................
................................................................................................................................................................
2. Segna con una crocetta la risposta esatta:
a) Dove si trova Jess all’inizio del corto?
b) Quale festa ci sarà in casa di Jess?
 A casa
 A scuola
 Compleanno
 Natale
 Al parco
 Al supermercato
 Pasqua
 Matrimonio
c) Chi è Joe?
d) Che lavoro fa la nipote dei genitori di Jess?
 l’allenatore  Il fratello di Jess
 La parrucchiera
 La stilista di moda
 Il cugino
 La commessa
 Il medico
 Il fidanzato della sorella
3. Riflessione:
-
Trovi giusto che i genitori di Jess le impediscano di giocare a calcio? Perché?
Guarda l’immagine seguente, che cosa ne pensi?
Secondo te è giusto vietare o impedire a una persona di fare qualcosa per rispettare la
tradizione, la religione o perché è donna o uomo?
Secondo te che sentimenti prova Jess? E i suoi genitori? Che parole useresti per descrivere
le loro emozioni? Di seguito trovi alcune parole che potrebbero aiutarti.
LESSICO EMOZIONALE:
collera: rabbia, furia, indignazione
delusione: amarezza, insoddisfazione, boccone amaro
entusiasmo: passione, esaltazione
gioia: felicità, allegria
piacere: gioia, soddisfazione, appagamento
sorpresa: meraviglia stupore
rabbia: collera, furia, indignazione
tristezza: dolore, amarezza, sconforto
vergogna: disagio, imbarazzo
3
16
Fase V: COMPRENSIONE SCRITTA (20 minuti)
1.Completa il dialogo con le seguenti parole:
cucinare, maschi, sposata, fidanzata, squadra, gambe, discorso, cicatrice, gente, ragazzina.
Mamma- Ti stava toccando dappertutto, ti metteva le mani sulle .................. nude, non sei più mica una
.............................. e poi fai vedere a tutti la ...................................
Papà- Jessy, adesso che tua sorella si è .................................. è diverso, la ....................... parla lo sai...
Jess- Tocca a lei sposarsi, mica a me.
Mamma- Io ero già ...................... alla tua età e tu non vuoi imparare a .............................. il Da-hal
Jess- Comunque non gioco più con i ...........................
Mamma- Bene! Fine del ............................
Papà- Vedo che ragioni.
Jess- Gioco in una ................ femminile.
Mamma- Eh ?
2. Metti le parole nell’ordine giusto:
in /Gioco / femminile / squadra/ una
..............................................................................................................
campionato / di / fare / Mi / il / proposto/ hanno .....................................................................................
arriverò / dice / lontano / che / mister / Il
..................................................................................................
sono / che / ragazze? / detto / Hai
..............................................................................................................
sul / brava / io / Ma / serio / sono
..............................................................................................................
viziarla / Devi / di / smetterla
...........................................................................................................................
di / E’/ moda / stilista / una
...........................................................................................................................
ragione / madre / ha / Tua
...........................................................................................................................
4
17
Fase IV: I VERBI MODALI Ripasso dei verbi modali. Presente e futuro.
Esercizi. (30 minuti)
UN PO’ DI GRAMMATICA...
RIPASSO - I verbi POTERE – VOLERE – DOVERE:
I verbi volere – potere - dovere si usano molto spesso con un verbo all’infinito per esprimere
“possibilità”, “volontà”, “dovere”e quindi:
- qualcosa che si “può” fare (possibilità, libera scelta di fare)
- qualcosa che si “vuole” fare (volontà, desiderio di fare)
-qualcosa che si “deve” fare (dovere, obbligo di fare)
Esempio:
Domani voglio partire
Adesso possiamo uscire
E’ tardi, devi andare
VOLERE
Presente
Io voglio
Tu vuoi
Lei/Lui vuole
Noi vogliamo
Voi volete
Loro vogliono
futuro
Io vorrò
Tu vorrai
Lei/Lui vorrà
Noi vorremo
Voi vorrete
Loro vorranno
POTERE
Presente
Io posso
Tu puoi
Lei /Lui può
Noi possiamo
Voi potete
Loro possono
futuro
Io potrò
Tu potrai
Lei /Lui potrà
Noi potremo
Voi potrete
Loro potranno
DOVERE
Presente
Io devo
Tu devi
Lei /Lui deve
Noi dobbiamo
Voi dovete
Loro devono
futuro
Io dovrò
Tu dovrai
Lei /Lui dovrà
Noi dovremo
Voi dovrete
Loro dovranno
18
1. Metti i verbi al posto giusto nelle tabelle:
presente: posso, devo, vuoi, devi, vuole, può, vogliamo, possiamo, dobbiamo, potete, dovete,
vogliono, devono.
presente
IO
TU
LUI/LEI
NOI
VOI
LORO
VOLERE POTERE DOVERE
voglio
puoi
deve
volete
possono
Futuro: vorrò, dovrò, vorrai, potrai, potrà, dovrà, vorremo, dovremo, potrete, dovrete, vorranno,
potranno
futuro
IO
TU
LUI/LEI
NOI
VOI
LORO
VOLERE POTERE DOVERE
potrò
dovrai
vorrà
potremo
vorrete
dovranno
2. completa con i verbi “volere”, “potere” e “dovere” al tempo presente:
Jess è una giovane ragazza indiana che ha un sogno: ........................... (volere) diventare una
calciatrice professionista. Il suo mister la incoraggia dicendo che lei ............ (potere) diventare
molto brava perché ha talento.
Ma i genitori di Jess non .................................. (volere) che lei giochi a calcio e le dicono che
.............. (dovere) imparare a cucinare secondo la tradizione. Jess invece ......................... (volere)
solo diventare una brava calciatrice e fa tutto quello che ............ (potere) per realizzare il suo sogno,
anche allenandosi di nascosto. Purtroppo i suoi genitori la scoprono e le dicono che non ................
(dovere) più giocare e che quello che loro ................(volere) è che Jess si comporti come una donna.
GLOSSARIO: un po’ di parole qua e là...
allenatore: istruttore, trainer, persona che allena
appresso: dietro, accanto, vicino
bugiardo: persona che mente, persona non sincera.
calciatore: giocatore di calcio
cicatrice: segno sulla pelle causato da una ferita
divorziato: non più sposato
indossatrice: modella, donna che partecipa alle sfilate di moda
nuora: moglie del figlio
osceno: sconcio, volgare
ragionare: riflettere, pensare
5
squadra: team, gruppo di persone che gioca lo stesso sport.
stilista: persona che disegna abiti di moda
viziare: far vincere i capricci
Fase VI: conclusione (10 minuti)
19
2° LEZIONE
Fase I: visione del frammento e riassunto dell’argomento trattato. (20 minuti)
Fase II: IMPERFETTO STARE + GERUNDIO. (40 minuti)
La forma stare + gerundio (sognando, vedendo, dormendo...) indica l'azione che si sta svolgendo.
Maria sta dormendo nella sua stanza
Luca sta sognando
Gianni sta leggendo ciò che daranno in TV
Adesso non posso telefonare, sto lavorando.
Luigi sta scrivendo un romanzo
Simona sta guardando un film
DORMIRE
SOGNARE
LEGGERE
LAVORARE
SCRIVERE
GUARDARE
ESERCIZI:
1. Usa il gerundio col verbo stare per evidenziare l’azione che si svolge nelle frasi seguenti:
Che cosa fa Giovanni in questo momento?
Fa colazione Sta facendo colazione
Parla al telefono
______________________________________________________________
Legge il giornale di oggi
________________________________________________________
Segue la partita alla tv
________________________________________________________
Scrive una lettera a un caro amico
__________________________________________________
2. Riscrivi queste frasi usando la forma stare + gerundio
Studiamo italiano
______________________________________________________________
Mangiamo la cena
______________________________________________________________
Cosa dite?
____________________________________________________________________
Ascolti i dischi?
______________________________________________________________
Mario parla con Francesca
________________________________________________________
Laura fa un giro in bicicletta ________________________________________________________
Maria e Daniela bevono un'aranciata
____________________________________________
Gli studenti escono da scuola proprio adesso ____________________________________________
Il tempo cambia di nuovo
________________________________________________________
Li cerco da tanto e non li trovo
__________________________________________________
Che cosa fai qui? Aspetto l'autobus __________________________________________________
Il signore parla del suo viaggio in Italia
I cacciatori arrivano
____________________________________________
______________________________________________________________
La professoressa esce dalla classe
__________________________________________________
20
3. Completa le frasi seguenti con la forma stare + gerundio:
Signora, a che cosa ____________________ (pensare)? (Pensare) ____________________ alle
faccende che devo sbrigare.
Che cosa stai facendo? (guardare) ______________________ la televisione.
Piera, che cosa (fare) ____________________ ? (Scrivere) ____________________ una lettera a
Marta.
Che cosa (guardare) ____________________? (Guardare) ____________________ la gente che
(passare)____________________.
Signore e signori, (passare) ____________________ sullo stretto di Messina. Fra un quarto d'ora
saremo a Palermo.
Che cosa (fare) ____________________ quell’uomo? (Piangere) ____________________.
(arrivare) ______________________, fra dieci minuti sono lì.
(studiare) ______________________ italiano, ma non lo parlo ancora bene.
4. Che stanno facendo?
comprare il libro / voi / ?
________________________________________________________
prendere lezioni di ballo / sua sorella
dire la verità / tu / ?
____________________________________________
______________________________________________________________
giocare a calcio / Marco
________________________________________________________
partire per Parigi / i miei amici
__________________________________________________
ridere ad alta voce / gli amici
__________________________________________________
parlare con Marta / Giacomo e Antonio
andare / a / scuola / le studentesse
bere un'aranciata / noi
__________________________________________________
________________________________________________________
giocare in tranquillità /ragazzi
fumare / il professore
__________________________________________________
________________________________________________________
pulire / la cucina / la mamma
entrare in casa / gli ospiti
__________________________________________________
________________________________________________________
fare un giro in bicicletta / mia sorella
uscire di casa /noi
____________________________________________
____________________________________________
______________________________________________________________
pensare al esame / io ______________________________________________________________
lavorare / voi ____________________________________________________________________
preparare / la cena / la nonna
__________________________________________________
guidare una bellissima macchina / Mio fratello
______________________________________
21
3° LEZIONE
Fase I: IMPERATIVO (45 minuti)
L’IMPERATIVO
- L’imperativo si usa per dare ordini, istruzioni, invitare e anche richiedere cortesemente.
- L’imperativo ha un solo tempo (il presente) e due sole forme (la seconda persona singolare e
plurale).
- Per le altre forme si usa la forma del congiuntivo presente, per esempio: "Signora, mi dica".
- Non si usa il soggetto, per esempio: "mangia la minestra" e non "tu mangia la minestra".
- La forma negativa della 2° persona singolare si forma con l’infinito presente preceduto dalla
negazione non, per esempio: "non parlare". La seconda persona plurale negativa si forma
semplicemente mettendo il non prima del verbo, per esempio: "non mangiate".
- Per ogni coniugazione dei verbi (are – ere- ire) bisogna mettere una desinenza nella 2a persona
singolare (tu) e nella 2a persona plurale (voi). Guarda lo schema dei verbi regolari qui sotto:
verbi in:
-are
-ere
-ire
imperativo
2a pers. Sing .
2a pers. plur.
-a
-ate
–i
-ete
-i
-ite
Le forme dei verbi regolari
1
2
3
1
2
3
Parl-are
---parl-a
parl-i
parl-iamo
parl-ate
parl-ino
cred-ere
---cred-i
cred-a
cred-iamo
cred-ete
cred-ano
dorm-ire
---dorm-i
dorm-a
dorm-iamo
dorm-ite
dorm-ano
fin-ire
---fin-isc-i
fin-isc-a
fin-iamo
fin-ite
fin-isc-ano
Le forme di alcuni verbi irregolari
av-ere ess-ere sapere andare dare
dire fare
stare
1 ---------------------- -------------sii
sappi
va’ (vai) da’ (dai) di’
fa’ (fai) sta’ (stai)
2 abbi
sia
sappia
vada
dia
dia
faccia
stia
3 abbia
1 abbiamo siamo sappiamo and-iamo diamo diamo facciamo stiamo
dite fate
state
2 abbiate siate sappiate and-ate date
3 abbiano siano sappiano vadano diano dicano facciano stiano
Quando l’imperativo è seguito dal pronome complemento oggetto (-mi,-ti, -lo, -la, -ci, -vi, -li, -le)
questo si può unire al verbo, per esempio: "guardami!" = "guarda me!".
- L’imperativo viene usato solo nella forma del presente. Per ordini nel futuro si usa il futuro
dell’indicativo. Es.: Dopo il film andrete subito a dormire, chiederai al dottore cosa fare.
- Spesso la richiesta è fatta usando il “non”. Es.: Non guardiamo la televisione stasera?
22
ESERCIZI
1. Completa le frasi imperative con il verbo fra parentesi:
- Lei ____________ (mangiare)
- Ragazzi, __________ (finire) gli esercizi!
- Tu ____________ (guardare) la TV
- ______________ (scusare, lei) !
- _______________ (scusare, tu) !
- signori, _____________ (prendere) la penna!
- Gianni, __________ (prendere) la matita!
- Signora, _____________ (accomodarsi)
- Avvocato, ____________ (desiderare)?
- Dottore, ____________ (fare) il biglietto.
- Simone ____________ (pensarci) prima di farlo! - Professore, ____________ (pensarci) !
- Luca, ___________ (chiudere) la finestra.
- Signore, prego, _________ (chiudere) la porta.
- __________ ! (bastare) Non ne posso più!
- Gianni, ___________ (andare) a fare la spesa.
2. Compila le frasi con il verbo mancante:
- Dottore, a che ora devo venire domani?
___________ alle otto e mezzo, l'aspetto in ufficio!
-Cameriere, scusi, dove posso pagare?
__________ pure alla cassa, là in fondo. Arrivederci!
- Cameriere, posso ordinare la torta di mele?
Se vuole, signor Vianello... ma ___________ piuttosto la torta al cioccolato: è più fresca!"
- Mi scusi, dove posso mettere la mia valigia?
_____________ pure la sua valigia nel guardaroba.
- Non so cosa prendere. Cosa mi consiglia?
____________ una spremuta, è molto dissetante."
- Professore, per quando devo finire questo lavoro?
- ______________ tutto per mercoledì, è molto importante!
3. Trasforma la frase con il verbo sottolineato all'imperativo (invece di "dovere")
Esempio: Franco, devi partire subito! Franco parti subito!
Signori, prego, dovete avere la cortesia di aspettare in fila! ________________________________
Francesca, non devi parlare a voce così alta, non sono sordo!_______________________________
Ragazzi, dovete essere più prudenti quando guidate! _____________________________________
Giulia, non devi guardare la televisione tutte le sere ! _____________________________________
Giuseppe e Mario, dovete smettere di fumare perché fa male ! _____________________________
Bambini, non dovete giocare sull'erba, è vietato ! ________________________________________
Mamma, devi avere pazienza, non l'ho fatto apposta ! ____________________________________
Mario, devi essere gentile con tua sorella ! _____________________________________________
23
4. Inserisci la forma adeguata dell’imperativo e, se necessario, il pronome:
Il
dottore :
« Signora,
(entrare)
___________________________
e
(accomodarsi)
___________________________ su questa sedia. Prima di curarla vorrei farle alcune domande.
Due
ragazzi
chiedono
un
consiglio
ai
loro
professori :
«
Professori
(indicarci)
_____________________ / _______________________ quale è il migliore di questi due libri ?
Signori , (aspettare) ___________________________ nella sala accanto, il dottore arriva fra poco.
Signor Rossi, (stare) ______________ a sentirmi e (avere) _________________ un po’ di pazienza.
Signora,
(finire)
_________________
prima
questo
tavolo
e
poi
(chiedere)
___________________________ a Lucia di aiutarla.
Signori e signore, (dire - a noi) ______________ / _________________ quello che dobbiamo fare.
Osserva il dialogo seguente, riconosci qualche verbo imperativo?
Jess- No, lasciami…
Amico- Ti ho presa...
Jess- Mettimi giù, mettimi giù….
(arriva la madre e smettono di ridere)
Secondo amico- Mettila giù!
(In casa di Jess, la madre la rimprovera)
Mamma- Ti stava toccando dappertutto, ti metteva le mani sulle gambe nude, non sei più mica una
ragazzina e poi fai vedere a tutti la cicatrice (si gira verso il quadro del Santo appeso in sala).
Papà- Jessy, adesso che tua sorella si è fidanzata è diverso, la gente parla lo sai...
Jess- Tocca a lei sposarsi, mica a me.
Mamma- Io ero già sposata alla tua età e tu non vuoi imparare a cucinare il Da-hal
Jess- Comunque non gioco più con i maschi.
Mamma- Bene! Fine del discorso.
Guarda questa immagine. Cosa ne pensi?
Cosa non possono fare gli abitanti della zona
In cui si trova il cartello?
Ti sembra possibile?
6
24
Inoltre, per chiedere a qualcuno di fare qualcosa possiamo anche usare:
chiedere: ti chiedo di rispettare le mie richieste, chiedo che tu rispetti le mie richieste
consigliare: ti consiglio di riposare
suggerire: vi suggerisco di vedere quel film
volere: voglio un bicchier d’acqua, vorrei un bicchier d’acqua
invitare: vi invito a leggere i libri di Calvino
pregare: ti prego di non insistere
proibire: ti proibisco di parlarmi così
vietare: vi vieto di parcheggiare in questo spazio riservato
potere: puoi dirmi che ore sono? può dirmi che ore sono?
E’ possibile: è possibile accendere il riscaldamento?
sapere: sai l’ora? sa l’ora?
dispiacere: ti dispiace se chiudo la finestra? Le dispiace se fumo?
Fase II: CONCLUSIONE E RIFLESSIONE (15 minuti)
Momento per chiarire dubbi e rilassarsi con l’ascolto della canzone “Cogli la prima mela”
di Angelo Branduardi.
Bella che cosi' fiera vai / non lo rimpiangerai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela
ah / bella che cosi' fiera vai / non aspettare mai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima
mela ah / danzala la vita tua / al ritmo del tempo che va / ridila la tua allegria / cogli la prima mela ah /
danzala la vita tua / al ritmo del tempo che va / ridila la tua allegria / cogli la prima mela ah / bella che cosi'
fiera vai / non lo rimpiangerai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela ah / bella che
cosi' fiera vai / non ti pentire mai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela ah /
stringilo forte a te / l'amico che ti sorridera' / e fortuna chi se ne va / cogli la prima mela ah / stringilo forte a
te / l'amico che ti sorridera' / e fortuna chi se ne va / cogli la prima mela ah / bella che cosi' fiera vai / non lo
rimpiangerai / cogli la prima mela / cogli la prima mela / cogli la prima mela ah.
25
UD 2 – W GLI SPOSI!!! Livello B1
gruppo di 9 studenti
Età: dai 25 ai 50 anni
Provenienza: Egitto, Ucraina, Sri Lanka, Senegal, Cuba.
Contesto: corso di italiano L2 per adulti
Tempi: una lezione di 2 ore.
Materiali: fotocopie a colori fornite dall’insegnante realizzate con materiale fotografico
preso da internet.
5 frammenti cinematografici del cofanetto ISMU tratti:
2 da East is East di Damien O’Donnell (GB 1999):
La preparazione dello sposo, uno dei figli del capofamiglia e il matrimonio pakistano;
2 da Il mio grosso grasso matrimonio greco di Joel Zwick (USA 2002):
la preparazione della sposa, protagonista del film e il matrimonio greco;
1 da Vodka lemon di Hiner Saleem (Francia/Italia/Svizzera/Armenia 2003):
il matrimonio armeno della figlia del protagonista.
Obiettivi linguistici: comparativi e superlativi; lessico inerente i matrimoni.
Obiettivi interculturali: il matrimonio nel mondo: usanze e tradizioni; scambio di
opinioni dei discenti nei confronti della istituzione del matrimonio nelle relative culture.
Fase I: MOTIVAZIONE: distribuzione fotocopie e osservazione delle foto di matrimoni di
varie culture e brainstorming sull’argomento. (15 minuti)
Fase II: Visione dei frammenti. Brainstorming. Seconda visione. Comprensione guidata
(20 minuti)
Fase III: Esercizi di comprensione e produzione orale. (30 minuti)
Fase IV: Grammatica I COMPARATIVI E I SUPERLATIVI. Esercizi. (40 minuti)
Fase V: conclusione (15 minuti)
26
Fase I: (15 minuti) Guarda queste immagini. Di cosa si tratta? A cosa ti fanno pensare?
2
1
3
6
8
4
5
7
9
Se non sai esattamente da quale paese provengono le persone nelle foto leggi di seguito:
27
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
sposi indiani
matrimonio ortodosso
musicisti a un matrimonio yemenita
sposa africana, figlia del sultano di Gibuti
sposa berbera
sposa turca
sposi italiani
sposi lapponi
sposi tedeschi
Fase II: (20 minuti)
a) visione delle cinque sequenze .
b) Formulazione delle seguenti domande:
1.
2.
3.
4.
5.
Che cosa rappresentano le scene?
Quanti matrimoni vengono celebrati?
Come ti sembrano gli sposi? Felici o tristi?
In quali paesi vivono?
Quali sono le principali differenze fra i tre matrimoni?
c) seconda visione. Breve sinossi orale delle trame.
Fase II: (30 minuti)
ESERCIZI DI COMPRENSIONE E DI PRODUZIONE ORALE:
1. Leggi e rispondi alle seguenti domande:
- che cosa dona il padre pakistano al figlio? Perché?
- Chi sono le persone nel primo frammento del matrimonio greco? Cosa fanno?
- Cosa succede durante il matrimonio pakistano?
- Secondo te gli sposi pakistani si conoscono già o si incontrano per la prima volta?
- Di che colori sono gli abiti delle spose?
- E quelli degli sposi?
- Cosa fanno gli invitati al matrimonio greco quando passa la sposa? Perché?
- Cosa fanno gli sposi greci per concludere la cerimonia?
- Dove si svolge la festa del matrimonio armeno?
- Cosa fanno gli sposi armeni?
2. A coppie.
Dì al tuo compagno quale frammento ti è piaciuto di più e perché.
Quale matrimonio si avvicina di più a quelli del tuo paese?
Quale è differente e perché?
Adesso prova a spiegare alla classe ciò che ti ha detto il tuo compagno.
28
3. Secondo te quali sentimenti prova lo sposo pakistano? E suo padre?
Metti una crocetta accanto alle parole che ti sembrano più adatte:
figlio
padre
□ agitazione □ gioia □ preoccupazione
□ tristezza
□ orgoglio
□ dolore
□ sicurezza
□ felicità
□ allegria
□ agitazione
□ paura □ divertimento
Associa con una freccia i seguenti aggettivi ai tre matrimoni:
-
Rumoroso
-
freddo
-
colorato
-
numeroso
-
bianco
-
combinato
-
allegro
-
tranquillo
-
ricco
-
strano
-
familiare
-
serio
pakistano
greco
armeno
Fase IV: Grammatica I COMPARATIVI E I SUPERLATIVI. Esercizi. (40 minuti)
UN PO’ DI GRAMMATICA: I comparativi e i superlativi
Il comparativo di un aggettivo serve a mettere in relazione due termini che hanno una stessa
caratteristica in misura uguale o diversa:
Comparativo di maggioranza e di minoranza
Il comparativo di maggioranza si forma aggiungendo più all’aggettivo.
Anna è più brava di Luca
Il comparativo di minoranza si forma aggiungendo meno all'aggettivo.
Anna è meno brava di Luca.
La seconda parte del paragone può essere introdotta da: di, del, dell', della o che.
Antonio è meno simpatico di Giovanni.
Questo quadro è più prezioso del mio.
Questo regalo è più costoso che utile.
29
Comparativo di uguaglianza
Il comparativo di uguaglianza serve a mettere a confronto qualità possedute in modo uguale dai
termini di paragone.
Il secondo termine di paragone è introdotto da quanto o come.
Giovanni è bravo quanto te.
Giovanni è bravo come te.
Quando si confrontano due qualità dello stesso oggetto si introduce il primo termine di paragone
con tanto o con così.
Questa giacca è tanto comoda quanto bella.
Il superlativo relativo
Il superlativo relativo esprime il massimo livello possibile della qualità che un termine possiede e si
forma usando l’articolo determinativo più il comparativo e anche in questo caso si usano più e
meno. A differenza dei comparativi di maggioranza o di minoranza, più e meno sono preceduti
dall’articolo determinativo.
Sofia è la più grande / Carlo è il meno attento.
Quando è indicato il secondo termine di paragone questo è introdotto da di o, più raramente, da fra
e tra.
Sofia è la più grande di tutti / Carlo è il meno attento di tutti.
Comparativo e superlativo relativo di buono, cattivo e molto.
Gli aggettivi buono e cattivo possono formare il comparativo di maggioranza ed il superlativo
relativo in modo irregolare.
Il comparativo di maggioranza e il superlativo relativo dell'aggettivo molto è sempre irregolare.
Il superlativo assoluto
Il superlativo assoluto esprime una qualità al massimo o al minimo livello possibile senza termini di
paragone e si forma aggiungendo –issimo all’aggettivo.
Questo quadro è bellissimo.
Ecco i vari modi di formare i comparativi di maggioranza ed il superlativo relativo e assoluto di
questi aggettivi:
buono
cattivo
molto
Comparativo di maggioranza
migliore
più buono
peggiore
più cattivo
Superlativo relativo
il migliore
il più buono
il peggiore
il più cattivo
Superlativo assoluto
buonissimo
più
il più
moltissimo
cattivissimo
30
Esercizi: Comparativi
1) Qual’e la forma giusta?
a) Al cinema mi piacciono piu/di piu i western che i /dei film di fantascienza
b) Quali lingua parli meglio/migliore?
c) L’italiano è più difficile che il/ del francese.
d) Non leggo tanti/ tanto libri quanti/quanto ne vorrei leggere.
e) Simone preferisce suonare la chitarra che/di studiare.
f) Per il viaggio devi comprare una valigia maggiore/piu grande.
2) Trasforma le frasi come nell’esempio:
Luca è più magro di Gianni
Gianni è più grasso di Luca
Gianni è meno magro di Luca
Francesca è più bassa di Laura
________________________________________
________________________________________
Anna è più grande di Elisa
________________________________________
________________________________________
Antonio è più forte di Giacomo
________________________________________
________________________________________
Questo film è più bello dell’altro
________________________________________
________________________________________
Superlativi
1) Formare il superlativo relativo con il/la più o il/la meno
1. Secondo gli ultimi dati Istat Venezia è la città meno inquinata d‘Italia.
2. Gli Uffizi sono _____________ museo _____________ visitato _____________ Firenze.
3. Le Alpi hanno _____________ vette _____________ alte _____________ Europa.
4. Cortina è ________ stazione sciistica _______ chic ________ Dolomiti.
5. Treviso è ________ seconda città __________ ricca _____________ Nord-est.
6. Giovanni ha ________ fumetti _________ belli __________ .collezione.
31
2) Formare il superlativo relativo con uno dei più/meno o una delle più/meno.
1. Genova è uno dei porti più importanti in Italia.
2. Le penne sono _____ _______ tipi di pasta ____________ amata _____ italiani.
3. L’università di Venezia è _____ _______ ______ prestigiose ______ Nord-Est.
4. La Lombardia è ______ _______ regioni ________ ricche ______ penisola.
5. Capri è ______ _______ isole _______ belle ______ Italia Meridionale.
Superlativo assoluto
1) Riscrivi le frasi con il superlativo assoluto:
1. Questo giardino è molto bello
__________________________________________________
2. Il museo è molto interessante
__________________________________________________
3. Il pane è molto buono
__________________________________________________
4. Quel palazzo è molto alto
__________________________________________________
5. Il ragazzo è molto attento
__________________________________________________
Fase V: conclusione (15 minuti)
Per tornare ai frammenti di film prova a descriverli usando i comparativi e i superlativi.
Per casa: scrivi la descrizione di un matrimonio tipico del tuo paese, i preparativi, la cerimonia, la
festa, il cibo, la musica.
32
UD 3: BILLY ELLIOT
Livello A2
Gruppo di 8 studenti
Età: dai 25 ai 40 anni
Provenienza: Egitto, Ucraina; Sri Lanka, Senegal, Cuba, Moldavia
Contesto: corso di italiano L2 per adulti
Tempi: 1 lezione di 2 ore.
Materiali: fotocopie a colori fornite dall’insegnante realizzate con materiale fotografico
preso da internet e materiale tratto dal cofanetto ISMU Viaggi nelle storie (sinossi
semplificata e trascrizione del dialogo).
Frammento del film Billy Elliot di Stephen Dal Dry (GB 2000) tratto dal medesimo
cofanetto ISMU.
Obiettivi linguistici: rinforzo dell’uso della frase soggetto-verbo-complemento; uso del
futuro semplice; ripasso frase affermativa, negativa e interrogativa con relativo uso
dell’intonazione.
Obiettivi interculturali: Il ruolo della danza nella cultura popolare dei rispettivi paesi di
provenienza. Convenzioni, tradizioni e ruoli di genere in contrasto con le ambizioni e i
sogni.
Fase I: MOTIVAZIONE: distribuzione di una fotocopia raffigurante varie forme di danza
provenienti da tutto il mondo, possibilmente dei paesi di provenienza dei discenti (10
minuti).
Fase II: Segue la visione del frammento senza l’audio. Brainstorming sull’argomento
oggetto del frammento, sui personaggi e sulle loro emozioni.
Seconda visione con l’audio. Lettura della sinossi. Comprensione del contenuto e terza
visione con l’ausilio della trascrizione del dialogo. Chiarimenti sul lessico (20 minuti)
Fase III: PRODUZIONE ORALE (10 minuti)
Fase IV: COMPRENSIONE ORALE (15 minuti)
Fase V: COMPRENSIONE SCRITTA (5 minuti)
Fase VI: GRAMMATICA – Il futuro semplice (20 minuti)
Fase VII: RINFORZO - La struttura della frase minima (10 minuti)
Fase VIII: RIPASSO - Le frasi affermative, negative e interrogative (10 minuti)
33
Fase I: Motivazione: distribuzione di una fotocopia raffigurante varie forme di danza
provenienti da tutto il mondo, possibilmente dei paesi di provenienza dei discenti (10
minuti).
PAESE CHE VAI , DANZA CHE TROVI...
La danza è da sempre nella vita degli uomini . Per questo ogni paese, cultura, civiltà, sviluppa il
proprio modo di danzare. Ecco alcuni esempi, li riconosci?
2
1
5
4
8
11
14
3
6
9
7
10
12
13
15
16
34
Dopo aver guardato le immagini e ascoltato le osservazioni dei discenti, l’insegnante fa
leggere loro le seguenti didascalie (10 minuti)
Riconosci qualche tipo di danza? Ecco da dove vengono alcune:
DANZA AFRICANA
I canti e le danze africane
accompagnano ogni momento
della vita di ogni giorno, felice
o triste che sia. Gli africani
possono danzare per chiedere la
pioggia, per festeggiare i
matrimoni o per ricordare i
morti. Di solito danzano a piedi
nudi, a stretto contatto con la
terra.
DANZA INDIANA
Baratha Natyam
E’ una specie di
preghiera danzata.
Nata nel sud
dell’India, è la più
antica delle danze
classiche indiane.
DANZA MOLDAVA
Le danze popolari moldave sono simili
a quelle di altri paesi dell'Europa
dell'Est. I danzatori indossano larghe
gonne, piccoli cappelli e tuniche
ricamate. Si muovono in coppia, in
cerchi o in linee al suono di cornamuse,
flauti e violini.
35
DANZA CUBANA
La Rumba nasce a Cuba dopo l’abolizione
della schiavitù.(1880).
E’ un ballo con un movimento sempre più
veloce e dondolante.
Questa danza popolare cubana fu tra i primi
balli latini ad arrivare negli Stati Uniti.
DANZA EGIZIANA
Danza del ventre.
Il ventre (pancia) è dove
nasce la vita.
La maternità è la radice
della vita.
Questa danza è legata
all’immagine della donnamadre.
DANZA CINGALESE
La danza cingalese è simile alla danza
indiana, ma usa di più l’acrobazia e l’agilità.
Nelle danze dello Sri Lanka si usano molto
anche le maschere che aiutano a raccontare,
con la danza, le storie popolari.
DANZA ARABA
Raqs El Assaya significa
danza col bastone ed è nata
nell’alto Egitto. Si danzava
prima di una battaglia per
augurare buona fortuna.
36
Successivamente l’insegnante mostra una foto di un balletto classico e chiede agli
studenti se conoscono tale tipo di danza, cosa ne sanno e cosa ne pensano (10 minuti).
17
Fase II: Segue la visione del frammento senza l’audio. Brainstorming sull’argomento
oggetto del frammento, sui personaggi e sulle loro emozioni.
Seconda visione con l’audio. Lettura della sinossi. Comprensione del contenuto e terza
visione con l’ausilio della trascrizione del dialogo. Chiarimenti sul lessico (20 minuti)
BILLY ELLIOT
18
La madre di Billy muore quando lui è piccolo. Il padre sogna per suo figlio
un futuro da campione di boxe, per aiutare la famiglia nelle sue difficoltà
finanziarie. Ma Billy scopre subito che la boxe non fa per lui, si
appassiona alla danza e frequenta di nascosto un corso presso la stessa
palestra in cui lo porta il padre per imparare la boxe.
37
PERCHE’ NON IL BALLERINO?
Billy- Ciao...
Padre- Aspetta…la colazione è pronta? Ma che accidenti gli prende?
Billy è alla lezione di ballo.
Maestra- E poi uno, due, tre, pas de bourrée….e poi uno, due, tre….e mi giro e poi uno, due, tre... pas de bourrée... .e
poi uno, due, tre… (Il padre entra in palestra durante la lezione di ballo e vede Billy)
Padre- Tu, fuori!! Subito!
Maestra- Con chi sta parlando?
Billy- La prego miss…no...
Maestra- Avanti, dove eravamo?…avanti...e 1, 2, 3 pas de bourrée...
(a casa)
Padre- Ballerino?
Billy- Perché no il ballerino?
Padre- Perché “no” il ballerino?….
Billy- È più che normale…
Padre- “È più che normale?”
Nonna- Io volevo fare la ballerina…
Billy- Visto?...
Padre- Sì, tua nonna…le ragazze, non i ragazzi, Billy…I ragazzi fanno pallone o…pugilato o...lotta...non i ballerini!
Billy- Quali ragazzi fanno lotta?
Padre- Non cominciare, Billy.
Billy- Cosa c’è di male?...Non lo capisco!
Padre- Lo sai benissimo cosa c’è di male!
Billy- No, non lo so!
Padre- Sì che lo sai!
Billy- Ti dico di no!
Padre- Ed io ti dico di sì...e allora?!...Ma per chi mi prendi? Tu lo sai benissimo!!
Billy- Cosa? Che stai cercando di dire, papà?
Padre- Tu te le stai cercando, figliolo!
Billy- No, no sul serio!
Padre- Invece sì, Billy, Billy!
Billy- Non è solo per finocchi, papà! Alcuni hanno addirittura il fisico di un atleta! Per esempio Wayne Sleep...lui era
un ballerino.
Padre- Wayne Sleep?
Billy- Sì!
Padre- Senti, figliolo, d’ora in poi ti puoi scordare di andare a quei cazzo di balletti! E ti scordi pure quel cazzo di
pugilato!...Io mi faccio il mazzo per quei 50 pence e tu...No! d’ora in poi tu starai qui a badare a tua nonna,
capito?...Bene!
Nonna- Dicevano tutti che avrei potuto fare la ballerina se avessi continuato.
Padre- Ti stai zitta, tu!
Billy- Ti odio! Sei un bastardo!….Lasciami!!
Padre- Billy...!
38
Fase III: PRODUZIONE ORALE (10 minuti)
1. Rispondi alle seguenti domande:
Chi è Billy? .........................................................................................................................................
Che sport pratica? .............................................................................................................................
Suo padre è d’accordo?
.................................................................................................................
Quale sport deve praticare? .................................................................................................................
La famiglia di Billy è ricca? .................................................................................................................
Secondo te dove vivono?
.................................................................................................................
Perché il padre di Billy non vuole che faccia danza? ...........................................................................
Cosa ne pensi?
.............................................................................................................................
Fase IV: COMPRENSIONE ORALE (15 minuti)
1. Segna con una crocetta la risposta esatta:
a) All’inizio del film è... ?
b) Cosa porta con sé Billy quando esce di casa?
 pomeriggio
 mattina
 i libri
 un giornale
 notte
 sera
 i guantoni da boxe
 la giacca
c) Chi è la signora seduta in cucina ?
d) Quanto costa il corso di pugilato?
 la mamma di Billy  la sorella del papà
 la zia di Billy
 la nonna di Billy
 10 euro
 50 pence
2. Vero o falso?
 200 pence
 30 euro
vero
falso
A Billy piace il pugilato


Nella classe di danza ci sono tanti maschi


Il papà di Billy non sapeva delle lezioni di ballo


La nonna di Billy da piccola voleva fare la scrittrice


Wayne Sleep era un ballerino


Fase V: COMPRENSIONE SCRITTA (5 minuti)
Metti le parole nell’ordine giusto:
pronta / La / colazione / è .................................................................................................................
sta / Con / parlando? / chi .................................................................................................................
ragazzi / lotta? / fanno / Quali
.....................................................................................................
fare / ballerina / Io / la / volevo
.....................................................................................................
di / cercando / Che / dire? / stai
.....................................................................................................
male? / c’è / Cosa / di
.................................................................................................................
fisico / un / addirittura / Alcuni / il / atleta / di / hanno
..................................................................
39
Fase VI: GRAMMATICA – Il futuro semplice (20 minuti)
- Il futuro indica un’azione che deve ancora accadere:
L’estate prossima andrò in vacanza negli Stati Uniti
Fra due mesi Luca finirà gli esami
- Il futuro semplice può essere sostituito dal presente indicativo:
Domani vado al cinema
Questa sera giochiamo a calcio
Mercoledì piove.
- Inoltre il futuro si utilizza per:
fare progetti
Es. Io quest’anno andrò in Australia.
fare previsioni
Es. Secondo me, stasera pioverà.
fare stime / ipotesi
Es. Che ore sono? Saranno le 6.
fare promesse
Es. Ti prometto che domani uscirò con te
Ecco il futuro regolare dei verbi delle tre coniugazioni.
- are
GUARDARE
- ere
LEGGERE
Io Guard-erò
Tu guard-erai
Lui, lei guard-erà
Noi guard-eremo
Voi guard-erete
Loro guard-eranno
io legg-erò
tu legg-erai
lui, lei legg-erà
noi legg-eremo
voi legg-erete
loro legg-eranno
- ire
PARTIRE
io part-irò
tu part-irai
lui, lei part-irà
noi part-iremo
noi part-iremo
loro part-iranno
- Molti verbi formano il futuro in forma irregolare:
Essere
Avere
Stare
Dare
Fare
Io sarò
Tu sarai
Lui/lei sarà
Noi saremo
Voi sarete
Loro saranno
Io avrò
Tu avrai
Lui/lei avrà
Noi avremo
Voi avrete
Loro avranno
Io starò
Tu starai
Lui/lei starà
Noi staremo
Voi starete
Loro staranno
Io darò
Tu darai
Lui/lei darà
Noi daremo
Voi darete
Loro daranno
Io farò
Tu farai
Lui/lei farà
Noi faremo
Voi farete
Loro faranno
40
Trasforma le frasi al futuro semplice:
Billy fa il ballerino
............... .................................................................................................
Il papà prepara la colazione ................................................................................................................
La nonna beve il the
................................................................................................................
La maestra insegna danza
................................................................................................................
Billy va in palestra
................................................................................................................
Completa le seguenti frasi con il futuro semplice dei verbi indicati fra parentesi:
1. Chi __________ (vedere) Simone dovrà avvertirci subito.
2. Quando ____________ (essere) notte, faremo un giro in centro.
3. Ti __________ (dire) ogni cosa
4. Se __________ (bere) troppo, _________ (stare) male.
5. Se ___________ (venire) in Francia ti ___________ (presentare) Simon.
6. La riunione _______________ (cominciare) quando ________ (essere) tutti qui.
7. _____________ (comprare) il libro quando _____________(uscire) di casa.
Completa il dialogo con i verbi al futuro semplice:
Gianni: “Ciao Luca, come stai?”
Luca: “ Bene, sto per partire per le vacanze!.”
Gianni: “Fantastico! Dove __________ (andare)?”
Luca: “______________ (partire) domani per Chicago, negli Stati Uniti”
Gianni: “Quanti giorni ____________ (stare)?”
Luca: “____________ (stare) quasi un mese”
Gianni: “E cosa __________ (fare)?”
Luca: “__________ (visitare) musei, _____________ (girare) la città, _____________ (andare) al
lago”
Gianni: “ ________________ (visitare) anche altre città?”
Luca: “Ma certo! ____________ (andare) qualche giorno a Washington e a New York.”
Gianni: “Che bello! Allora ti auguro buon viaggio!”
Luca: “Grazie!”
41
Fase VII: RINFORZO - La struttura della frase minima (10 minuti)
La struttura della frase minima.
La struttura della frase minima in italiano è composta di solito da:
SOGGETTO – VERBO ( - COMPLEMENTO)
Maria cammina (per la città);
Ines dipinge (un quadro);
Olga lavora (in una vetreria);
Il VERBO è importante, talvolta può stare da solo:
piove; dimmi?; nevica; andiamo!
Altre volte è proprio indispensabile: Michele / al mercato e si / molto presto
Ma anche il verbo spesso ha bisogno del soggetto o del complemento:
Arnolis compra.... (che cosa?);
Natascia accompagna (chi?);
(cosa?) piacciono molto a Maha;
Inoltre il SOGGETTO aiuta a costruire il verbo:
Il bambino gioca / I bambini giocano;
Il suo amico si chiama Nevil / I suoi amici si chiamano Demba e Valerio;
Victoria va al cinema / Lucia e Katerina vanno al cinema
Esercizio
Metti in ordine le frasi identificando SOGGETTO / VERBO / COMPLEMENTO
è / Il tavolo / marrone
.................................................................................................................
di more / Simone / il cestino / riempie
.........................................................................................
le strade / bagna / tutte / La pioggia
.........................................................................................
torna / Raffaella / a casa
................................................................................................................
veloce / come un fulmine / Quel cavallo / è .........................................................................................
a calcio / I bambini / nel cortile / giocano
.........................................................................................
42
Fase VIII: RIPASSO - Le frasi affermative, negative e interrogative (10 minuti)
2. Le frasi affermative, negative e interrogative.
A) Le frasi affermative dicono qualcosa su qualcuno o qualcosa.
Io sono cinese
Noi lavoriamo in banca
Voi siete in Italia da molto tempo
B) Le frasi negative negano qualcosa su qualcuno o qualcosa e si formano mettendo la
negazione non prima del verbo.
Io non sono cinese
Noi non lavoriamo in banca
Voi non siete in Italia da molto tempo
C) Le frasi interrogative chiedono qualcosa su qualcuno o qualcosa.
Non hanno un ordine particolare e nella forma scritta hanno semplicemente un punto di
domanda ?
Voi siete in Italia da molto tempo?
Lei è Giulia?
Tu sei italiano?
Nella lingua parlata il tono della voce sale alla fine della frase interrogativa.
Esercizio
Trasforma le seguenti frasi affermative in negative ed interrogative e volgile al futuro:
La bicicletta si è rotta
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
Antonio è andato al parco
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
lamia ha superato l’esame
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
Il treno è arrivato a Padova .................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
Mario, andiamo al cinema
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
43
UD 4: Alla luce del sole
Livello A2
gruppo di 10 studenti
Età: dai 25 ai 50 anni
Provenienza: Egitto, Ucraina, Sri Lanka, Senegal, Cuba, Moldavia
Contesto: corso di italiano L2 per adulti
Tempi: circa 4 ore suddivise in 2 lezioni da 2 ore ciascuna.
Materiali: fotocopie fornite dall’insegnante realizzate con materiale tratto dal cofanetto
ISMU Viaggi nelle storie (sinossi semplificata e trascrizione del dialogo).
Frammento del film Alla luce del sole di Roberto Faenza (Italia 2005) tratto dal
cofanetto ISMU Viaggi nelle storie.
Immagine del film Alla luce del sole, audio e testo della canzone I cento passi dei
Modena City Ramblers tratti da internet.
Obiettivi linguistici: esercizi di comprensione e produzione orale e scritta; ripasso
preposizioni semplici e articolate e verbi riflessivi al presente indicativo e al passato
prossimo.
Obiettivi interculturali: riflessione sui luoghi comuni e i modi di dire sull’Italia e sugli
altri paesi; riflessione sulla mafia.
1° LEZIONE
Fase I: MOTIVAZIONE - brainstorming sull’argomento mafia e sui luoghi comuni sugli
italiani.(10 minuti)
Fase II: COMPRENSIONE ORALE - Visione separata del
frammento. Esercizi di
comprensione orale. Seconda visione. Esercizi. Terza visione. Esercizio. (40 minuti)
Fase III: PRODUZIONE ORALE – I luoghi comuni. (20 minuti)
Fase IV: COMPRENSIONE E PRODUZIONE SCRITTA. (10 minuti)
Fase V: GRAMMATICA – Ripasso preposizioni - Esercizi. (20 minuti)
Fase VI: RIFLESSIONE E CONCLUSIONE - Esercizio a coppie, chiarimento dubbi e
riflessione conclusiva sull’argomento trattato. (20 minuti)
2° LEZIONE
Fase I: visione del frammento e breve ripasso del significato (10 minuti)
Fase II: PRODUZIONE ORALE – I modi di dire (20 minuti)
Fase III: GRAMMATIVA – Ripasso verbi riflessivi – esercizi (20 minuti)
Fase IV: PRODUZIONE SCRITTA (30 minuti)
Fase V: RIFLESSIONE (20 minuti)
Fase VI: CONCLUSIONE (10 minuti)
44
ALLA LUCE DEL SOLE
1
Don Puglisi viene chiamato nel 1990 a occuparsi della parrocchia di un quartiere di Palermo, il
rione Brancaccio. In meno di due anni, riesce a costruire un Centro di accoglienza e, con un gruppo
di volontari, aiuta tanti ragazzi, li toglie dalla strada e insegna loro ad avere fede in un modo
diverso, a pensare con la propria testa e a non accettare le ingiustizie della mafia senza reagire. Dal
suo insegnamento nasce una grande lezione d’amore per la giustizia e la non violenza.
Don Pino- Scusate se vi disturbo, sono il vostro nuovo insegnante di religione.
(Don Pino rompe una scatola di cartone saltandoci sopra)
Qualcuno mi sa dire che cosa ho fatto?
Studente- Professò, ha scassato la scatola.
Don Pino- Giusto! Avete mai letto “Il Manifesto”?
Studenti in coro- Nooo!
Don Pino- Vabbeh, lo facciamo oggi…allora chi comincia? Non abbiate paura, non sono qui per
fare politica…vabbeh...leggi tu! Il titolo di prima pagina.
Studentessa- “Migliaia di licenziamenti allo stabilimento di Termini Imerese.”
Don Pino (ad un altro studente)- Adesso leggi tu, il titolo di quest’altro giornale.
Studente- “Il piano di Termini Imerese per modernizzarsi.”
Don Pino- Il piano di Termini Imerese per modernizzarsi…c’è una certa differenza.
Studente- Professò, soprattutto per gli operai…
Don Pino- Giusto…ecco, ma noi...noi, come facciamo a sapere dove sta la verità?
2° Studente- La verità non viene dai giornali, viene dal nostro modo di pensare.
Don Pino- Come ti chiami?
Studente- Rosario.
Don Pino- Rosario, bella riflessione. Bravo, pensare tutti con la propria testa. È proprio questo il
lavoro che io voglio fare con voi. Abituarsi a pensare con la propria testa: dire di “sì”, se
pensiamo che sia giusto dire di “sì”, dire di “no”, se pensiamo che sia giusto dire di “no”.
Isomma, non aver paura di rompere le scatole!
45
1° LEZIONE
Fase I: INTRODUZIONE - brainstorming sui luoghi comuni sugli italiani in genere e sui
meridionali e i settentrionali in particolare. Prendendo spunto dal luogo comune
“italiani tutti mafiosi” introduzione dell’argomento mafia (10 minuti)
Fase II: PRODUZIONE ORALE (40 minuti)
1)
Divisi in due gruppi, uscite dalla classe a turno. Il gruppo A guarda la sequenza senza il
sonoro e il gruppo B ascolta la sequenza senza le immagini. Fate delle ipotesi! Ogni
gruppo prova a rispondere alle domande:
domande per il gruppo A
Dove si svolge il dialogo?
-Che ruolo hanno, secondo te,
personaggi?
-Di che cosa parlano i personaggi?
domande per il gruppo B
-Chi sono i personaggi? Immagina il
loro aspetto fisico.
i L’atmosfera è triste o allegra?
Di che cosa parlano i personaggi?
2)
Divisi a coppie (una persona del gruppo A ed una del gruppo B), descrivete adesso le
vostre ipotesi.
3)
Guardate ora la sequenza completa e mettete una crocetta sulle affermazioni corrette:
1. Il professore insegna:
a) biologia
b) geometria
c) religione
2. Il Manifesto è:
a) un romanzo
b) un giornale
c) un poster
3. Il primo titolo di giornale parla di:
a) Licenziamenti
a) aumenti (di stipendio)
b) collegamenti
4. Il secondo titolo di giornale è:
a) Il piano di Termini Imerese per pubblicizzarsi
b) Il piano di Termini Imprese per modernizzarsi
c) Il piano di Termini Imerese per urbanizzarsi
5. La verità viene:
a) dai giornali
b) dalle opinioni della gente
c) dal nostro modo di pensare
6. Non avere paura di rompere le scatole:
a) significa avere il coraggio di dire quello che si pensa
b) significa avere il coraggio di rompere un oggetto
c) significa avere il coraggio di fare quello che si vuole
1) Guarda ancora una volta la sequenza e completa la griglia:
Come ti sembra il nuovo insegnante di religione?
tradizionale moderno severo simpatico realista
Come sono gli studenti?
rumorosi
silenziosi
timidi
vivaci
studiosi
sognatore
svogliati
46
Fase III: PRODUZIONE ORALE – Luoghi comuni (20 minuti)
1) Leggi i seguenti luoghi comuni sull’Italia e gli italiani, ne riconosci qualcuno? Cosa ne
pensi? Sai dirmi qualche altro luogo comune sugli italiani?
Italiani pizza, spaghetti e mandolino
A Milano, se caschi per terra,nessuno ti raccoglie
Gli italiani li trovi dappertutto
Il veneto non è un dialetto è proprio un’altra lingua
Gli italiani sono un popolo di furbi
Il mare più bello del mondo è in Italia !
Venezia e' bella ma non ci abiterei
Gli Italiani vanno in vacanza all'estero e non conoscono l'Italia
Come si mangia in Italia!!!
In Sicilia ci sono dei posti meravigliosi, ma non sanno sfruttare il turismo
La riviera romagnola è piena di tedeschi
L'italiano è una delle lingue più difficili da imparare
I sardi sono molto ospitali ma non li fare arrabbiare
2) Adesso leggi questi luoghi comuni, ne conosci qualcuno anche tu? Su quale paese? E sul
tuo?
Tutto il mondo è paese
In svizzera non trovi una carta per terra neanche a pagarla oro
Negli Stati Uniti è tutto grande
A Londra piove sempre
L'America è 50 anni avanti a noi
I tedeschi rispettano sempre le regole
I brasiliani sono tutti ballerini
Nelle fogne di New York ci sono i coccodrilli
I giapponesi sono gran lavoratori
Gli svizzeri sono sempre puntuali
All'estero sì che sono persone serie!
Alle svedesi piace l'uomo italiano
47
Fase IV: PRODUZIONE SCRITTA (10 minuti)
1) Completa ora con le parole mancanti il dialogo tra l’insegnante e gli studenti:
Don Pino- Scusate se __ _______, sono il vostro nuovo insegnante __ religione. Qualcuno mi
sa dire che cosa ho fatto?
Studente- Professò, ha scassato __ ______.
Don Pino- Giusto! Avete mai letto “Il Manifesto”?
Studenti in coro- Nooo!
Don Pino- Vabbeh, lo facciamo oggi…allora chi ________? Non abbiate _____, non sono qui
____ fare politica…vabbeh...leggi tu! Il titolo di prima pagina.
Studentessa- “Migliaia di licenziamenti ____ stabilimento di Termini Imerese.”
Don Pino - Adesso leggi tu, il titolo di quest’altro _______.
Studente- “Il piano di Termini Imerese per modernizzarsi.”
Don Pino- Il piano di Termini Imerese per modernizzarsi…c’è una certa ________.
Studente- Professò, soprattutto per gli operai…
Don Pino- Giusto…ecco, ma noi...noi, come facciamo __ _______dove sta la verità?
2° Studente- La verità non viene ___ ______, viene ___ nostro modo di pensare.
Don Pino- Come ti chiami?
Studente- Rosario.
Don Pino- Rosario, bella riflessione. Bravo, pensare tutti __ __ propria ______. È proprio
questo il lavoro che io voglio fare con voi. Abituarsi a pensare con la propria testa: dire di
“sì”, se pensiamo che sia _____ ____ __ __, dire di “no”, se pensiamo che sia _____ ____ __
__. Insomma, non aver paura di rompere le scatole!
48
Fase V: PRODUZIONE SCRITTA – un po’ di grammatica (20 minuti)
Ripassiamo le preposizioni semplici e articolate:
• Di, a, da, in, con, su, per, tra, fra sono preposizioni semplici.
• Quando le preposizioni semplici si combinano con gli articoli determinativi si
chiamano preposizioni articolate
(Es. di + il=del; su+lo=sullo,…).
• Con, per, tra e fra non si combinano mai con l’articolo (Es. con il, tra la,…).
2) Completa con le preposizioni semplici o articolate:
a)
b)
c)
d)
e)
Hai scritto _____ tua agenda l’orario dell’appuntamento?
La farmacia si trova davanti ___ ufficio postale, ___ la scuola e il bar.
A destra ___ cinema c’è la fermata ____ autobus.
Andiamo ___ cinema __ Luca e Marta _____ 21:30
___ dentista ho incontrato Anna, la moglie __ Stefano.
3) Lavoro sul lessico: trova per ogni verbo il nome corrispondente (puoi usare il dizionario)
verbo
abituarsi
insegnare
licenziare
riflettere
lavorare
nome
abitudine
verbo
studiare
aumentare
collegare
popolare
chiamare
nome
Fase VI: RIFLESSIONE E CONCLUSIONE (20 minuti)
Esercizio a coppie, chiarimento dubbi e riflessione conclusiva sull’argomento trattato.
Lavoro a coppie: Dici sempre tutto quello che pensi? Perché? C’è stata un’occasione in cui hai
detto qualcosa che non dovevi dire? Parlane con un compagno.
2° LEZIONE
Fase I: visione del frammento e breve ripasso del significato (10 minuti)
Fase II: PRODUZIONE ORALE – I modi di dire (20 minuti)
Leggi i seguenti modi di dire e prova a spiegarne il significato. Se non ci riesci vai alla pagina
seguente:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
10)
A bocca asciutta
A braccia aperte
Alla romana
fare il portoghese
fuori di testa
mani bucate
pecora nera
piove sul bagnato
ore piccole
49
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
10)
Restare a bocca asciutta: restare senza quello che si desidera o si vuole avere
Accogliere a braccia aperte:
accogliere qualcuno con piacere e affetto
Pagare alla romana:
dividere il conto in parti uguali
fare il portoghese: andare via senza pagare
fuori di testa:
matto
Avere le mani bucate:
Spendere troppo facilmente
pecora nera: In un gruppo la pecora nera è la persona che si comporta male
piove sul bagnato: Le sfortune non vengono mai da sole
Fare le ore piccole: Tornare a casa la mattina presto
Fase III: GRAMMATIVA – Ripasso verbi riflessivi – esercizi (20 minuti)
Ripassiamo i verbi riflessivi:
I verbi riflessivi si usano per esprimere un'azione compiuta dal soggetto che si rifletta sul soggetto
stesso.
mi, ti, si, ci, vi, si
+
il verbo scelto
Coniugazione del verbo "lavarsi"
Lavarsi
Presente Indicativo
io mi lavo
tu ti lavi
lui/lei/Lei si lava
noi ci laviamo
voi vi lavate
loro/Loro si lavano
Passato Prossimo
io mi sono lavato
tu ti sei lavato
lui/lei/Lei si è lavato
noi ci siamo lavati
voi vi siete lavati
loro/Loro si sono lavati
Nei tempi composti i verbi riflessivi hanno l'ausiliare essere.
ESERCIZI:
1) Coniuga i verbi tra parentesi al presente indicativo
1. A che ________ (alzarsi, tu) alla mattina?
2. Di solito ________ (alzarsi, io) alle 8.
3. Come _________ (chiamarsi) tua sorella?
4. _______ (chiamarsi, lei) Maria.
5. Dove ____________ (incontrarsi, noi) stasera?
2) Coniuga i verbi riflessivi tra parentesi al passato prossimo:
1. A che ora ___________ (alzarsi, tu), Maria, stamattina? – ___________ (alzarsi,
io) alle 7.
2. Mario ______________ (arrabbiarsi) molto.
3. Dove _______________ (incontrarsi, voi) ieri sera? – _________________
(incontrarsi, noi) al ristorante.
4. Maria e Paola ______________ (ammalarsi). Hanno preso l’influenza.
5. ___________ (farsi male, tu)?
50
Fase IV: PRODUZIONE SCRITTA (30 minuti)
Lavoro di gruppo: Scrivete un breve articolo di giornale. Potete scegliere tra i seguenti titoli:
a) Una nuova medicina contro la noia.
b) Questa estate: vacanze gratis per tutti.
c) Scomparsa la Gioconda dal Louvre.
Fase V: ascolta le seguente canzone, di cosa parla? Cosa ne pensi? (20 minuti)
I Cento Passi
"Sei andato a scuola, sai contare?" "si so contare"
"E sai camminare?" "so camminare" "E contare e camminare insieme lo sai fare?" "credo di sì"
"Allora forza, conta e cammina.. 1,2,3,4.." "ma dove stiamo andando?" "..conta e cammina...
95,96,97,98,99,100..
lo sai chi ci abita qui?
U zu Tano ci abita qui.. cento passi ci sono da casa nostra, cento passi"
(dal film I Cento Passi di M.T. Giordana sulla storia di Peppino Impastato)
Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio...
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..
Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..
"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver
paura contando cento passi lungo la tua strada".
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi! ..1,2,3,4,5,10,100 passi!
"Noi ci dobbiamo ribellare" (dal film)
Poteva come tanti scegliere e partire, invece lui decise di restare..
Gli amici, la politica, la lotta del partito.. alle elezioni si era candidato..
Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe tempo perchè venne ammazzato..
Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici disperati non l'hanno più trovato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a
cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!
Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto..
La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a
cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!
"E' solo un mafioso, uno dei tanti"
"E' nostro padre" "mio padre, la mia famiglia, il mio paese.. ma io voglio fottermene, io voglio
scrivere che la mafia è una montagna di merda, io voglio urlare!" (dal film)
Fase VI: CONCLUSIONE (20 minuti)
Chiarimento dubbi e riflessione conclusiva sull’argomento trattato.
51
CONCLUSIONI
Al termine del percorso effettuato per la stesura del presente elaborato, domina la
sensazione di aver intrapreso un cammino ricco di potenzialità e di possibilità di
impiego metodologico.
Il cinema è uno strumento di comunicazione molto coinvolgente e il suo utilizzo
in ambito didattico ha amplificato il valore dei suoi aspetti comunicativi e
culturali.
Vedere un film ha permesso sia di viaggiare e conoscere altri mondi, che di calarsi
in situazioni o nei panni di personaggi intenti a vivere accadimenti familiari o
meno. Se gli eventi rappresentati erano familiari probabilmente è scattata
l’immedesimazione, mentre nel caso di situazioni nuove o sconosciute si è attivato
il processo di ascolto e, attraverso il dialogo interculturale, di comprensione
dell’alterità.
L’aver selezionato e proposto agli studenti delle sequenze didattiche, con il
preciso scopo di compiere un percorso attento soprattutto agli aspetti
interculturali, ha permesso la produzione di interessanti scambi dialogici.
Durante i momenti di maggiore interazione i discenti hanno esternato parte della
loro cultura e del loro personale modo di pensare. L’ascolto attivo e collaborativo
del gruppo-classe ha consentito di comprendere che in quei momenti gli studenti
stavano condividendo con gli altri frammenti del loro mondo e l’ascolto empatico
incoraggiava chiunque di loro avesse un contributo da offrire.
I risultati raggiunti attraverso le UD proposte, sono stati molto positivi non solo
per lo strumento utilizzato, ma anche per il momento in cui le attività hanno avuto
luogo. Dopo mesi di frequentazione i discenti avevano abbattuto molte delle
naturali barriere che, specialmente in una classe di adulti, possono ostacolare non
poco la partecipazione e l’interazione, anzi, proprio il fatto che la classe fosse
composta da persone adulte ha contribuito alla profondità degli interventi.
Per concludere, essenziale è stato anche il percorso formativo effettuato prima
della progettazione perché grazie a esso si è potuto produrre del materiale adatto
al contesto, ma allo stesso tempo piacevole e stimolante.
52
BIBLIOGRAFIA
Agosti, A. (2001) Cinema ed educazione: percorsi per la formazione degli adulti,
Padova, Cedam
Allori, L. (1986) Guida al linguaggio del cinema, Roma, Editori Riuniti
Balboni, P.E. (1999) Dizionario di glottodidattica, Perugina, Guerra Edizioni
Balboni, P.E. (2006) Italiano lingua materna. Fondamenti di didattica, Torino
UTET Università
Balboni, P.E. (2007) La comunicazione interculturale, Venezia, Marsilio
Balboni, P.E. (2004) La comunicazione mediatica, Venezia, Università
Ca’Foscari (modulo in rete)
Balboni, P.E. (2002) Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società
complesse, Torino, UTET Libreria
Balboni, P.E. (1999) Parole comuni culture diverse. Guida alla comunicazione
interculturale, Venezia, Saggi Marsilio
Balboni, P.E. (1998) Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, Torino,
UTET Libreria
Baldi,
Alessandro
(2006)
Le
ragioni
dell'altro:
percorsi
formativi
nell'intercultura, Roma, Carocci Faber
Balzelli, P. & Tarroni, E. (1970) Educazione e cinema, Torino, Loescher
Begotti, P. (2006) L’insegnamento dell’italiano ad adulti stranieri, Perugia,
Guerra Edizioni
Begotti, P. & Serragiotto, G., (2002) Nuovo cinema paradiso di Giuseppe
Tornatore, Perugia, Guerra Edizioni
Begotti, P. & Serragiotto, G. & Torresan P., (2004) Mediterraneo di Gabriele
Salvatores, Perugia, Guerra Edizioni
Canterini, M. (2001) Educare alla cittadinanza. La pedagogia e le sfide della
globalizzazione, Roma, Carocci
Celentin, P. & Triolo, R. (2005) Audiovisivi, intercultura e italiano L2, Venezia
Laboratorio Itals
53
Cicardi, F. (a cura di) (2001) Cinema: uno sguardo sull’esperienza, Milano,
FrancoAngeli
Ciliberti, A. & Pugliese, R. & Anderson, L. (2003) Le lingue in classe. Discorso,
apprendimento, socializzazione, Roma, Carocci
Compagnoni, E. & Pregreffi, V. (2001) Di tutti i colori. Educare all’identità e
all’intercultura nella scuola multietnica e dell’autonomia, Molfetta, La
Meridiana
Cumer, F. (2000) Cinema per la didattica: film per tutte (o quasi) le discipline
scolastiche, Azzano San Paolo (BG) Junior
Dal Fiume, G. (2000) Educare alla differenza: la dimensione interculturale
nell'educazione degli adulti, Bologna, Emi
Della Puppa, F. (2008) Insegnamento dell’italiano L2 in prospettiva
interculturale, Venezia, Università Ca’Foscari (modulo in rete)
Demetrio, D. & Favaro G. (2002) Didattica interculturale. Nuovi sguardi,
competenze, percorsi, Milano, FrancoAngeli
Demetrio, D. & Favaro, G. (1992) Immigrazione e pedagogia interculturale:
bambini, adulti, comunità nel percorso di integrazione, Firenze, La Nuova
Italia
Demetrio, D. (2003) Manuale di educazione degli adulti, Roma-Bari, Laterza
Diadori, P. (2007) Cinema, apprendiment della L2 e pragmatica transculturale,
Milano, Fondazione ISMU
Favaro, G. (a cura di) (2000) Alfabeti interculturali, Milano Guerini e Associati
Ferracin, L. & Porcelli, M. (2000) Al cinema con il mondo, Bologna, Emi
Ferracin, L. & Porcelli, M. (1999) Apriamo il film a pagina… Firenze, La Nuova
Italia
Ferracin, L. & Porcelli, M. (1993) Un video tra i libri, Firenze, La Nuova Italia
Gobbo, F., (2000) Pedagogia interculturale. Il progetto educativo nelle società
complesse, Roma, Carocci
Knowles, M. (1997) Quando l'adulto impara. Pedagogia e Andragogia, Milano,
Franco Angeli
54
Malavasi, P. & Polenghi, S. & Rivoltella, P.C. (a cura di) (2005) Cinema, pratiche
formative, educazione, Milano, Vita e Pensiero
Marasco, M.V. & Santeusanio, N. (2003) Pane e tulipani di Silvio Soldini,
Perugia, Guerra Edizioni
Medi, M. (2007) Il cinema per educare all’intercultura, Bologna, EMI
Ministero della Pubblica Istruzione (2001) Piano per la promozione della
didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole, Roma
M.I.U.R
Ministero della Pubblica Istruzione (2007) La via italiana per la scuola
interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri, Roma
Nigris, E. (a cura di) (1996) Educazione interculturale, Milano, Bruno Mondadori
Omodeo, M. (2002) La scuola multiculturale, Roma, Carocci
Reiter, R.E. (2007) I cento passi di Marco Tullio Giordana, Perugia, Guerra
Edizioni
Triolo, R. (2005) Vedere gli immigrati attraverso il cinema. Guida alla
formazione interculturale, Perugia, Guerra Edizioni
Tucciarone, S. (2002) Insegnare L2 ad adulti immigrati, Venezia, Università
ca’Foscari (modulo in rete)
Wenders, W. (1992) L’atto del vedere, Milano, Ubulibri
SITOGRAFIA
Alias, Il cinema nella prospettiva interculturale,
http://venus.unive.it/aliasve/index.php?name=EZCMS&page_id=243
Diadori, P. La condizione dell’Italiano in prospettiva interculturale: la
dimensione pragmatica, Siena, Università per stranieri, www.sienaart.com/diadori
Triolo, R. (2008) Il film nella didattica della L2: esperienza attiva di formazione
interculturale,
Venezia,
Progetto
Alias,
Università
Ca’Foscari,
www.unive.it/progettoalias
UD1: Volere è potere? - Sognando Beckham Foto 1 (locandina del film)
http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film/sognandobeckham.jpg
55
Foto 2 (logo calcio femminile) http://digilander.libero.it/azzurravco/Sean.jpg
Foto 3 (immagine di calcio femminile tunisino)
http://sesco.altervista.org/drupal/sites/default/files/Tunisia-Iran_female_players70.JPG
Foto 4 (disegno su calcio e pacifica convivenza fra culture)
http://www.comune.bolzano.it/UploadImgs/9089_bambini_calcio.jpg
Foto 5 (dettaglio) http://www.majanoscuole.it/PIC/images/calcio2.png
Foto 6 (cartello di divieto calcistico) http://img371.imageshack.us/i/326vr0.jpg/
UD2: W gli sposi!!!
Foto 1 (sposi indiani)
http://www.palermomania.it/public/img_news/14749_pnw_small_matrimonio_in
diano_jpg_370468210.jpg
Foto 2 (matrimonio ortodosso)
http://farm3.static.flickr.com/2047/2279652338_779c50134f.jpg?v=0
Foto 3 (musicisti a un matrimonio yemenita)
http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/E_qui_la_fest
a.aspx
foto 4 (sposa africana)
http://www.matrimonio-sposa.it/sposa_archivio/2006_08_01_sposa_archivio.html
Foto 5 (sposa berbera)
http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/Velo_a_tempo
.aspx
Foto 6 (sposa turca)
http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/Piedi_in_alto_
Questo_e_un_matrimonio.aspx
Foto 7 (sposi italiani)
http://www.r1b0.net/wp-content/uploads/2007/12/matrimonio.jpg
Foto 8 (sposi lapponi)
http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/La_signora_de
gli_anelli.aspx
56
Foto 9 (sposi tedeschi)
http://www.focus.it/sesso__comportamento/gallery/Viva_gli_sposi/Luna_di_miel
e_o_luna_di_fiele.aspx
UD3: Billy Elliot
foto 1 (danza africana) http://www.afrodanza.com/foto/afro.jpg
foto 2 (c.s.) http://www.festadafricafestival.com/foto/adzido.jpg
foto 3 (c.s.) http://www.italiadonna.it/notizie/imgs/danza_africana.jpg
foto 4 (danza araba) http://www.dancegardenla.com/site%20images/DABKA.jpg
foto 5 (c.s.) http://www.arcaprato.it/images/Foto-0178.jpg
foto 6 (c.s.) http://www.yasmin-iside.it/Photo4Gallery/DG36.JPG
foto 7 (c.s.) immagine non più disponibile
foto 8 (danza cubana)
http://www.remtec.it/rivista/2009/05-02-09/balletto_cuba_2.jpg
foto 9 (c.s.)
http://www.ricasalsa.it/public/images/IMMAGINI%20DISCIPLINE/rumba1.jpg
foto 10 (c.s.) http://www.fotografiareflex.net/donna_danza.jpg
foto 11 (danza russa) http://amoit.ru/Foto/Podolsk/PodP10.jpg
foto 12 (danza ucraina) http://www.casoli.info/casoli/spettacoli/ucraina.jpg
foto 13 (danza moldava)
http://www.robertoquaglia.com/foto/immagini/2006/2006-08-27-Chisinau160.JPG
foto 14 (danza cingalese)
http://blog.stradasociale.org/wp-content/uploads/2008/11/skrilanka.jpg
foto 15 (c.s) http://62.77.42.13/img_articoli/gallery/45_pic.jpg
foto 16 (danza indiana) http://www.argillateatri.org/images/danza%20indiana.jpg
foto 17 (danza classica)
http://ww1.zenazone.it/archives/images/appointments/a8a6a27e01f8d8cb2c9f0a0c
a3bc213145.jpg
57
foto 18 (immagine del film Billy Elliot)
http://www.istitutocomprensivobuja.it/scuole/sc%20media/ipertesti%203A/BILL
Y%20ELLIOT/immagini/billy_elliot_800x600.jpg
UD4: Alla luce del sole
Foto 1 (immagine del film)
http://images.movieplayer.it/2003/02/24/luca-zingaretti-in-una-scena-del-filmalla-luce-del-sole-5442.jpg
Canzone I cento passi Modena City Ramblers
Audio : http://www.youtube.com/watch?v=LESUyf35euM
Testo:
http://www.nomorelyrics.net/it/Modena_City_Ramblers-testi/7677_Cento_Passi-testo.html
58
Fly UP