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Autunno, Inverno, Primavera, Estate…
Autunno, Inverno, Primavera, Estate… Scuola Elementare Istituto Santa Giuliana - Bologna Raccolta di componimenti Classe IIIª B insegnante Lucia Di Pietro Anno scolastico 2004-2005 “S’impara soltanto divertendosi. L’arte di insegnare non è altro che l’arte di svegliare la curiosità delle anime giovani per poi soddisfarla; e la curiosità è viva solo nelle anime felici. Le cognizioni fatte entrare per forza nella mente, la occludono e la soffocano. Per dirigere il sapere, bisogna averlo divorato con appetito”. A. France 1 AUTUNNO… Lorenzo Castaldini Piazza Trento Trieste Alessandro Catania Giochi d’autunno Valentina Fontana La pioggia Marco Pastore Sogni autunnali Valentina Moruzzi Ancora per poco 2 Piazza Trento Trieste Gli alberi sono grandi giganteschi sono tantissimi, più di duecento. Sopra tutto il cielo è nuvoloso è triste. I rami secchi, le foglie verdi e gialle, gli alberi nudi, secchi e vecchi. Ci sono alberi di streghe. LORENZO CASTALDINI Lorenzo Castaldini E’ autunno…e gioco Quando è autunno è bellissimo perché il cielo è grigio, la luce scura, l’aria è fredda, gli alberi sono colorati, le persone sono felici. Quando è autunno gioco con lui e mi diverto insieme all’aria che scappa, il cielo che mi illumina, la luce che mi segue. Gli alberi, con gli uccellini che sono sui rami, cantano in coro. Le persone sono sempre felici perché l’autunno è speciale. Infatti quando sono disperato mi tira su di morale perché mi diverto moltissimo insieme alle meraviglie della natura che mi circonda. Gioco con gli alberi colorati, gli uccellini variopinti e le fontane che fanno vari spruzzi. Il cielo diventa grigio e la luce non c’è più. I fiori non sbocciano più e avanzano le foglie gialle. ALESSANDRO CATANIA Alessandro Catania 3 La pioggia Era una notte buia e piovosa. Si sentiva il ticchettio continuo della pioggia cadere sulla grondaia. Non riuscivo a dormire perché quel suono che non voleva smettere mi disturbava. Poi ha rallentato e a me è sembrato un suono piacevole, senza fine. Per tutta la notte ho dormito tranquillamente, senza il minimo disturbo. Il mattino dopo la pioggia era cessata, ma la cosa che mi è piaciuta di più quella notte è aver sentito la pioggia farmi compagnia. Velentina Fontana Sogni autunnali L’aria quando stavo per uscire era calda, poi, tutto a un tratto, mi sono congelato e non riuscivo a sentire gli odori. La luce non riusciva a penetrare da quell’immenso manto opaco e cadaverico che ricopriva anche la dorata distesa di luce del sole. Il cielo triste non fa vedere quei bellissimi colori estivi e colorati, ora dorme coprendo quell’immenso mare di colori con una opaca e grigia coperta. Gli alberi sono spogli; le foglie sono gialle e i rami, grandi draghi coperti di fuoco e lingue gialle e verdi, fanno venire in mente fantasie, sogni, figure e forme. Gli alberi, immensi mari gialli e verdi. Un mantello bianco copre la città come una immensa coperta che riscalda e fa dormire il mondo, le città e le persone. Che bello l’autunno! Perché è pieno di colori che riscaldano me e il mio cuore. Marco Pastore . Marco Pastore 4 Ancora per poco Gli alberi sono quasi spogli, il cielo è senza nuvole e c’è il sole; le secche foglie marroni, arancio e rosse. Lontano nel cielo, “quasi a non vedersi”, c’è qualche nuvola bianca. Nel mio cortile ci sono anche alcuni alberi sempreverdi che non perdono mai le foglie. Qualche uccello si posa sul davanzale della mia finestra e becca contro il vetro e le briciole di pane del mio panino. Poi vola via…spero che ritorni. Le case sono di colori non vivaci come l’inverno. La giornata di oggi è un po’ triste e un po’ allegra. La quercia è ancora viva in questa stagione, ma ancora per poco tempo dalla mia finestra vedrò un paesaggio con tanti colori scuri e chiari. Si sente anche dal vento che porta più freddo e che col suo fruscio mi sussurra che: ancora per poco è autunno, presto sarà inverno! Valentina Moruzzi 5 INVERNO… Federica Lorenzoni E’ arrivato l’inverno Barbara Di Fabio Il cielo d’inverno Maria Vittoria Stegani E dalla mia finestra vedo… Anna Masetti Immenso Valentina Moruzzi Paesaggio invernale 6 E’ arrivato l’inverno Ormai era arrivato l’inverno gelido e piovoso. Gli alberi erano infreddoliti mentre il vento melodioso passava tra le fessure del bosco facendo danzare le foglie che sembravano essere su un’altalena velocissima. Pian piano nell’ombra l’inverno bussava alla porta dell’autunno dicendogli: “Sono arrivato, è dicembre, devi andare a riposarti Autunno…se vuoi tornare il prossimo anno, Ciao!”. E dopo l’inverno se ne andò facendo un girotondo grandissimo. Federica Lorenzoni Federica Lorenzoni Il cielo d’inverno Era inverno, l’aria era gelida, gli uccelli erano già migrati e così quel mattino era molto silenzioso; il vento ululava e le nuvole volteggiavano come ballerine. Anche i gatti si spaventavano delle nuvole minacciose. A fiocchi cadeva la neve e i bambini con sciarpe e cappelli facevano mille pupazzi di neve: alcuni col naso a patata e altri a carota. Il giorno dopo il freddo aveva gelato la neve; così mentre si scioglieva, si erano formati i ghiaccioli. I ghiaccioli erano appuntiti, scintillanti e scivolosi e alcuni riflettevano il cielo pulito di un azzurro intensissimo. Barbara di Fabio 7 Immenso Quando guardo il cielo è immenso, non finisce mai. Passerei l’intera giornata a vedere le nuvole fermarsi, correre, sciogliersi e riprodursi con forme sempre e sempre diverse. Nelle giornate di cielo grigio sono triste come il cielo, perché tutto è uguale e non riesco a vedere nessun punto in particolare; così mi sento confusa da quella grande macchia grigia. Anna Masetti E dalla mia finestra vedo… Quando m’affaccio alla mia finestra vedo una distesa di monti bianchi, ricoperti dalla neve candida, il cielo con nuvolosi grigi e opachi come le acque col fango. Lontano c’è una stalla abbandonata. E’ alta, ha il muro giallastro e non si vede nessuno dentro. Se allontano lo sguardo vedo un lago ghiacciato e un bosco che è in bilico su di lui. Nel cielo blu scuro ci sono mille, belli e splendenti puntini d’oro che sembrano caduti da Giove. Oh! Sono stelle luccicanti nella notte. Maria Vittoria Stagani Maria Vittoria Stegani 8 Paesaggio Invernale E’ bellissimo vedere le montagne, gli alberi e i tetti delle case coperti di neve. Si può sciare e pattinare sul ghiaccio, si può giocare con lo slittino e lanciare le palle di neve. I bambini corrono in mezzo alla neve felici e fanno i pupazzi di neve. Gli uccelli zampettano qua e là e cercano qualcosa da mangiare. Gli altri animali, in letargo, ogni tanto escono dalle tane che si sono costruiti per l’inverno, e vanno in cerca di un po’ di cibo. Ecco che esce il sole! Bello e maestoso più che mai, alto nel cielo azzurrissimo e limpido, mentre si specchia sulla neve porta un po’ di calore alle persone e agli animali. Così tutti gli animali sono più felici e contenti! Valentina Moruzzi 9 E’ Natale… Barbara Di Fabio Eugenio Beltrani La stella speciale La Befana 10 La stella speciale “Dopo aver indicato il cammino ai Magi, la cometa sentì che il suo compito era terminato. Vagò nel cielo immenso senza sapere bene cosa fare. Voleva posarsi sulla Terra e terminare così il suo lungo viaggio, ma non sapeva dove fermarsi per sempre.” Siccome era inverno la cometa era infreddolita e cominciava a perdere le forze. Si sentiva triste e pensava di non avere più uno scopo per splendere, così decise di spegnersi sotto la neve che ricopriva la montagna. Dopo chiuse gli occhi e si lasciò andare e allora giù, in picchiata verso la Terra! E si schiantò. L’impatto fu così forte che si frantumò in mille pezzetti che si infilarono dentro degli insetti che oggi si chiamano lucciole e soprattutto in montagna riempiono i nostri cuori di gioia. Barbara Di Fabio Barbara Di Fabio La Befana Chi è la vecchietta che entra nei camini delle case, che riempie le calze di regali e gira con la scopa? Di certo la Befana. Da noi non viene perché le calze le abbiamo tutte nei piedi, e poi, io, non credo alla Befana perché ogni sei gennaio di notte mi affaccio alla finestra e non passa mai. E poi non ho neanche il camino! Eugenio Beltrani 11 PRIMAVERA Vittorio Salvo Una bella passeggiata Mineo Filippo Non è mai piovuto così forte! Valentina Fontana Uno spettacolo colorato Livia Nardi Piove, piove, piove…la natura si risveglia Giacomo Canelli La primavera 12 Una bella passeggiata La mia mamma ed io volevamo portare a passeggio mia cugina, ma stava bevendo il latte dal biberon. Quando siamo usciti di casa lei si è messa a ridere perché sentiva l’aria fresca e cercava di prendere l’aria con le manine e, intanto che la prendeva, rideva e batteva le mani in continuazione. E poi vedeva mia cugina, la sua mamma, e con la mano “faceva ciao”. Cullata dal passeggino si è messa a dormire, ma appena siamo arrivati al Pianeta si è svegliata e toccava tutto. Vittorio Salvo Non è mai piovuto così forte! In mezzo alla folla c’ero Eugenio ed io. Stavamo andando al museo quando improvvisamente è scoppiato un temporale. Diluviava e soffiava un vento forte. Il cielo era grigio, la luce opaca e cadevano dei goccioloni che esplodevano appena sfioravano terra. Le persone attorno a noi sembravano importanti perché indossavano davvero dei bei vestiti da corte. Quasi tutti avevano l’ombrello. La strada era sempre più affollata. Alcune persone sorridevano, altre erano tristi per i loro bambini che non potevano giocare fuori in giardino. L’unica cosa che si sentiva era il ticchettio della pioggia e i borbottii della gente che si lamentava per tutta quell’acqua che cadeva e cadeva. La poca luce che c’era si rifletteva sugli ombrelli. Quando sono arrivato finalmente a casa ho pensato che quello era il diluvio più forte che avessi mai visto. Filippo Mineo Filippo Mineo 13 Uno spettacolo colorato Al tramonto il cielo sembrava un immenso arcobaleno variopinto che si stendeva come una coperta sulla campagna. Gli uccelli coprivano con le loro ali le nuvole grigie che man mano stavano coprendo quel bellissimo cielo colorato. Dopo un po’ si vedevano ancora poche chiazze di rosa, verde e azzurro perché le nuvole più scure lo stavano coprendo del tutto. Le persone si stavano già dirigendo verso le loro case per cenare. Dal mio terrazzo notavo anche molte rondini che volavano in cerca di cibo. Cominciò a soffiare una leggera brezza, le chiome degli alberi ondeggiavano dolcemente e più di mille foglie coprivano l’immensa campagna. Intanto il cielo si stava coprendo di stelle luccicanti che sembravano lampadine accese. Valentina Fontana Valentina Fontana 14 Piove, piove, piove…la natura si risveglia Gli alberi hanno solamente le foglie e i boccioli che piano piano crescono giorno per giorno fino a sbocciare. La signora pioggia alcune volte quando vuole viene qui e dà una mano alle piante che ci regalano il loro profumo. La pioggia si fa sentire con un ticchettio rumoroso, scende molto velocemente così fitta che sembra una doccia. Poi arriva il vento che vuole scacciare la pioggia e la sposta un po’ di qua e un po’ di là. L’aria fresca e pungente solletica la pelle. Poi finalmente laggiù c’è un albero che sboccia e profuma: ecco! Qui si è svegliata la natura. Livia Nardi La primavera La primavera è quel miracolo che tutti gli anni ci porta alberi carichi di frutta e fiori variopinti. Rientrano le rondini e gli stormi di aironi che in estate si fanno scorpacciate di pesce. In primavera cambia l’aria, non è più pungente ma pulita, le piogge si intensificano, gli alberi che sembravano morti tornano in vita e i fiori sbocciano in tutto il loro splendore. I parchi-giochi aprono di nuovo così i bambini potranno ancora giocare sui giochi che d’inverno erano stati chiusi. Giacomo Canelli 15 ESTATE… Lorenzo Castaldini Il sole Eugenio Beltrani L’onda Vittorio Salvo Una passeggiata lungo la spiaggia Alberto Casalena Il cielo d’estate Elena Doratelli Giochi d’acqua 16 Il sole Il sole mi fa pensare al mare, all’estate, a quando finalmente posso sentirmi più libero senza il berretto e la sciarpa, ma solo con i miei slip da bagno. Mi piace la luce dell’estate perché mi fa sentire più felice. Non ci sono paragoni con il grigio dell’inverno. A casa mia al mare c’è un albero bellissimo che posso toccare quando voglio allungando le mani dalla terrazza della mia camera. Questo albero fa dei fiori magnifici, profumatissimi ed è il sole che li fa così belli. Quando i fiori sbocciano arrivano, ma solo di sera, delle farfalle gigantesche per mangiare il polline dei fiori. A volte si sbagliano e vengono direttamente in casa nostra e i miei genitori, mentre dormo, le aiutano ad uscire. Tutto questo fa parte dell’estate che io preferisco. Lorenzo Castaldini L’onda Raccogliendo conchiglie, passeggiavo tra i tanti colori del mare e i pochi colori della sabbia. Ad un certo punto vidi tante barche pronte alla regata; molte persone tifavano per una parte e molte per l’altra. Dopo che le barche finirono la gara, un’onda si alzava, si alzava, si alzava dopo di che sperse le sue gocce in tutto il mare. Poi mi resi conto che quest’onda era soltanto l’inizio…dopo arrivarono dei cavalloni enormi! Eugenio Beltrani Eugenio Beltrani 17 Una passeggiata lungo la spiaggia D’estate faccio lunghe passeggiate in riva al mare. Mentre passeggio osservo i colori cristallini del mare. I miei piedi sprofondano nella sabbia bagnata e l’acqua solletica i miei piedi. I tanti ombrelloni che riparano dal sole piccoli e grandi, sembrano tanti fiori colorati. Con mio fratello Rocco cammino sugli scogli per catturare i granchi e tuffarci in acqua. Passeggio e calpesto conchiglie di varie forme trasportate dal mare e poi costruisco tante collane. Vittorio Salvo Vittorio Salvo Il cielo d’estate, un magico spettacolo Un giorno volai in alto nel cielo e guardando in basso mi accorsi che tutti sembravano delle formiche, mentre il cielo sembrava un grande mare colorato e magico. I suoi colori erano meravigliosi: azzurro, giallo, rosso e blu. La magia invece sta nella notte, perché le stelle sembrano voler fare una magia sul mondo intero. Mentre tramontava il sole sbucai dal buco in cui vivevo e vidi dei colori stupendi: rosso come il fuoco, rosa come la pelle e un immenso mare di arancione. Scoprii così che il cielo è una cosa magica che incombe su di noi. Alberto Casalena 18 Giochi d’acqua Dopo aver fatto un lungo viaggio mi trovavo a passeggiare su una spiaggia della Sicilia. Era mattina, c’era un venticello fresco fresco che mi scompigliava un po’ i capelli e l’aria profumava di mare. Nel cielo grandi nuvolosi si muovevano in fretta coprendo e scoprendo il sole. Il mare non aveva un colore uniforme, ma tante sfumature a seconda di come era illuminato dai raggi del sole che filtravano tra le nuvole. C’erano delle onde altissime che quando si infrangevano facevano un rumore fragoroso, tanti schizzi e schiuma bianchissima. Quando le onde tornavano indietro si sentiva il rotolio dei sassi perché la spiaggia era fatta di ciottoli grandi e piccoli tutti variopinti. Avevo voglia di bagnarmi, ma appena mi sono avvicinata all’improvviso è arrivata un’onda che mi ha bagnata tutta! Sembrava che l’acqua mi volesse coinvolgere nel suo gioco. Ero molto contenta e speravo che arrivassero altre onde. L’acqua era fredda ma avrei fatto ugualmente volentieri un bel bagno. Il sole che nel frattempo era sbucato fuori dai grandi nuvoloni con i suoi caldi raggi, mi ha asciugato gambe, piedi e anche i pantaloni stesi sulla spiaggia! Elena Doratelli Elena Doratelli 19 E alcuni racconti di… Livia I piccoli cercano alleati forti per grandi amicizie Barbara Di Fabio La nuova scoperta per il cucciolo di volpe Filippo Mineo La luce Anna Masetti Il mio primo volo Alberto Casalena Giacomo Canelli Pupazzo natalizio Cade la neve Se fossi un uccellino Gli ombrelli di Renoir Alessandro Catania L’albero cavo Federica Il sole Maria Vittoria Per me, la luce Elena E dalla mia finestra vedo… Marco La casa sull’albero Valentina Fontana Piccoli e graziosi cambiamenti 20 I piccoli cercano alleati forti per grandi amicizie Era giorno e nuotavo sotto il mare: l’acqua era cristallina e luminosa. La corrente mi trasportava in un tunnel di bolle che non finiva mai. Il tunnel si restringeva sempre di più, sempre di più…ormai ero arrivata in basso, fino al fondale. Lì mi piaceva toccare la sabbia e cercare conchiglie. Mentre camminavo lentamente e silenziosamente, ero riuscita a sentire il rumore sordo di due delfini che si allontanavano dalla paura e lo spumeggiare delle onde che, man mano che passavano sopra la mia testa, si ingrandivano sempre di più. Nascosta da un sacco di specie diverse di pesci, c’era una piccola grotta dove decisi di trascorrere la notte. All’alba, quando mi sono svegliata, accanto a me c’era una piccola balenottera. Per diversi giorni abbiamo giocato insieme e così siamo diventate grandi amiche. Ci divertivamo a salire in alto, fuori dal mare, e vedere il sole luminoso. Poi tornavamo giù e la mia amica balena mi aiutava a staccare le conchiglie dalla sabbia come ricordo: entrambe sapevamo che non sarei potuta rimanere lì ancora, così ci abbracciammo e risalii verso il mio mondo. Livia Nardi Livia Nardi 21 La nuova scoperta per il cucciolo di volpe C’era una volta in un bosco un’aquila e un cucciolo di volpe. L’aquila era molto saggia e la volpe inesperta. IL cucciolo, in cerca di nuove ed entusiasmanti avventure trovò in un prato un gruppetto di fiorellini gialli a cinque petali che non aveva mai visto. Il cucciolo, sapendo che la sua amica aquila conosceva bene la natura, andò a cercarla per farle vedere quei bei fiori gialli. L’aquila non sapeva come chiamarli, però li aveva visti all’inizio di ogni primavera vissuta, così insieme diedero loro il nome di primule. Il cucciolo molto eccitato raccolse quei fiorellini e ne portò un po’ a tutti i suoi amici del bosco. Così facendo sparse dappertutto semi e polline, così l’anno dopo spuntò per tutto il bosco la meraviglia gialla che annuncia la primavera. Barbara Di Fabio Il mio primo volo Io sono un uccellino e ora vi racconto come ho imparato a volare. La prima volta che ho visto il cielo era luminoso e il sole splendeva maestoso. Non vedevo l’ora di volare ed ero impaziente. Allora provai, ma caddi in un giardino. Lì un gatto mi vide e cominciai a correre, ma una bimba mi catturò e mi mise in una gabbia. Il gatto, che prima mi voleva cacciare, saltò sulla gabbia e la fece cadere. La gabbia si aprì e…imparai a volare per la paura! Anna Masetti Anna Masetti 22 La luce Il sole ci illumina come la lampadina illumina la nostra camera. Il sole si fa vedere con il suo bagliore, perché così ci potremo fare conoscenza. Lui ci illumina, ma noi siamo come uno specchio e quindi restituiamo il favore. Noi non lo vediamo in faccia perché la luce è troppo forte. La luce non si può toccare, ma mi piacerebbe fare amicizia con lei. Mineo Filippo Il pupazzo natalizio Pochi giorni prima di Natale un bambino nel giardino di casa sua si mise a fare un pupazzo di neve. Quando arrivò la notte di Natale il bambino uscì a guardare il suo pupazzo, era proprio bello! Così pensò: “Chissà se con un po’ d’amore il mio pupazzo potrebbe vivere?”. Allora lo abbracciò e il pupazzo si mosse sorridendo. Il bambino rimase immobile, un po’ impaurito. Il pupazzo per tranquillizzarlo gli disse: “Non aver paura, è il tuo amore che mi ha dato la vita”. Da quel momento il bambino capì che l’amore muove la vita. Alberto Casalena Alberto Casalena Cade la neve Oggi la neve è caduta molto intensamente formando colline candide che mi incantano e mi mandano nel mondo dei sogni. Non potete immaginare quel che vedo: tutto è come nuvole viaggianti e le montagne sono come piramidi argentee che regnano sulla città, tutto sembra circondato da un alone piumato, leggero, leggero. 23 Quando la neve cessa di cadere, all’orizzonte appare l’opaco sole che a poco a poco illumina tutto, anche la neve con i suoi cristalli espande la luce tutt’intorno e trasforma la città in un mondo imbiancato, dove ogni cosa si può avverare. Almeno per una volta mi piacerebbe essere un cristallo di neve per viaggiare nell’oscurità del mio futuro, scoprendo il resto della mia vita illuminandolo. Alberto Casalena Se fossi un uccellino Se fossi un uccellino? Svolazzerei per parchi e per tetti invece di starmene in una gabbia per uccelli. No!! Io voglio essere libero! E’ divertente giocare con il vento, adagiarsi sulle nuvole e spremerle come un’arancia matura. Ma purtroppo questo è solo un sogno perché il mio destino è ormai cambiato. Giacomo Canelli Giacomo Canelli 24 Gli ombrelli di Renoir Cento, mille persone, ragazze, bambini ad un pic-nic gigante. All’improvviso sorgono dei nuvolosi grigi e neri portatori di piogge. Tutti si alzano, mettono via frettolosamente ogni cosa da mangiare e da bere, prendono l’ombrello e si dirigono spiacevolmente a casa. La palestra di ginnastica è ancora affollata di bambine. Una persona, anzi dieci persone vanno in palestra a guardare le acrobazie per incoraggiarle. Quella giornata piovosa si trasformò così in una giornata spettacolare piena di acrobazie e giochi favolosi. Nessuno dimenticò più quella giornata meravigliosa. Giacomo Canelli L’albero cavo Il tronco di quell’albero era cavo e dentro c’era una scaletta a chiocciola che portava in una casa sull’albero. Era così in alto che sembrava di arrivare fino al cielo e si vedeva tutto il panorama. Il sole splendeva alto nel cielo, tutte le foglie crescevano e i fiori sbocciavano. C’erano anche tante violette che si stavano aprendo: era una meraviglia mai vista in vita mia! Il panorama dall’alto sembrava un paesaggio in miniatura perché si vedeva piccolissimo. Le nuvole stavano diventando tutte nere e stava per venire a piovere. Infatti, all’improvviso, la pioggia cadde fortissima e io andai dentro all’albero cavo per ripararmi. Aspettai. Dopo un po’ la pioggia cessò e spuntò il sole. Io uscii dall’albero e mi sdraiai sull’erba fresca e umida in mezzo a tutti i fiori profumati. Alzai lo sguardo: l’albero era tutto verde pieno di foglie e fiori bianchi. Alessandro Catania Il sole I raggi del sole filtrano attraverso le fessure degli alberi. Il sole quando tramonta tra le colline diventa arancione, uno dei tanti colori dell’arcobaleno. Mi piace la luce del sole perché dà più colore a tutta la natura: il verde degli alberi, il giallo e il rosso dei fiori e il blu del mare. La stagione che amo di più è l’estate perché il sole non illumina soltanto, ma scalda tutto ciò che mi circonda; per questo i bambini sono più allegri. Federica Lorenzoni 25 Per me, la luce Passeggiando vedo grazie alla luce. Senza di lei io scivolerei e mi farei male! La mattina è lei a svegliarmi, la luce del sole che illumina e riscalda come il fuoco, abbronza come il sole in estate. E’ come la candela che illumina il buio e l’oscurità. E’ come il faro che mi indica la strada e per me è come una difficoltà superata. Maria Vittoria Stegani La casa sull’albero A prima vista poteva sembrare un albero come tutti gli altri, ma guardando meglio il tronco di quell’albero aveva qualcosa di speciale: era cavo e dentro c’era una scaletta a chiocciola che portava in una piccola casetta di legno posta proprio sopra uno spesso, grosso e massiccio ramo. Dentro la casa c’era un lettino, un tavolo, una sedia, un comodino e tutti gli accessori, tre finestre e una piccola scrivania. Il pavimento e tutto il resto erano di legno, quindi, nella casa, c’era un intenso profumo di legno fresco e, quando aprivo la porta e la finestra, sentivo il profumo delle ciliegie appena mature. Quando aprivo la porta, a destra, vedevo la mia casa e dalla finestra a nord vedevo un panorama stupendo fatto di colline, laghi, fiumi, alberi, boschi, montagne e fiori. Mi piaceva rimanere lì fino a sera, quando faceva così buio che nel cielo brillavano le stelle…e io le guardavo per ore e ore finché non crollavo dal sonno. Marco Pastore Piccoli e graziosi cambiamenti Apprezzo il modo che usa la primavera per risvegliare la natura: i raggi del sole che illuminano i petali bianchi delle margherite, la leggera brezza che scuote delicatamente i piccoli aghi dei grandi sempreverdi e le piccole gocce di pioggia che cadono sul terreno asciutto. L’inverno ormai è passato e il gelido, pungente freddo si è trasformato in piccoli e graziosi cambiamenti che portano le sorprese della bellissima primavera. Valentina Fontana 26 E dalla mia finestra vedo… Ogni giorno quando rientro da casa vedo il mio giardino: un mantello verde e dei fiori meravigliosi. Davanti alla mia casa c’è una bellissima siepe di edera. I miei poveri alberi sono scheletriti, ma guardando meglio stanno cominciando a mettere le gemme e questo mi fa capire che non sono morti. Da quelle piccole gemme sbocceranno i fiori che si trasformeranno in dolcissimi e squisiti fichi. Spesso d’estate gli uccellini vengono a becchettare i fichi, ma quando mi avvicino all’albero per mangiarne uno anch’io, gli uccellini scappano via. Io provo a dirgli: “Non scappate! Non vi faccio nulla!”, ma non serve e volano via liberi in alto nel cielo. Dalla finestra della mia cameretta vedo un pezzo di cielo che di sera diventa tutto illuminato dalle stelle. Elena Doratelli 27 28