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Autunno, Inverno, Primavera, Estate…

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Autunno, Inverno, Primavera, Estate…
Autunno,
Inverno,
Primavera,
Estate…
Scuola Elementare
Istituto Santa Giuliana - Bologna
Raccolta di componimenti
Classe IIIª B
insegnante Lucia Di Pietro
Anno scolastico 2004-2005
“S’impara soltanto divertendosi.
L’arte di insegnare non è altro
che l’arte di svegliare la curiosità
delle anime giovani per poi soddisfarla;
e la curiosità è viva solo nelle anime felici.
Le cognizioni fatte entrare per forza nella mente,
la occludono e la soffocano.
Per dirigere il sapere, bisogna averlo divorato con appetito”.
A. France
1
AUTUNNO…
Lorenzo Castaldini
Piazza Trento Trieste
Alessandro Catania
Giochi d’autunno
Valentina Fontana
La pioggia
Marco Pastore
Sogni autunnali
Valentina Moruzzi
Ancora per poco
2
Piazza Trento Trieste
Gli alberi sono grandi
giganteschi
sono tantissimi, più di duecento.
Sopra tutto il cielo è nuvoloso
è triste.
I rami secchi,
le foglie verdi e gialle,
gli alberi nudi, secchi e vecchi.
Ci sono alberi di streghe.
LORENZO CASTALDINI
Lorenzo Castaldini
E’ autunno…e gioco
Quando è autunno è bellissimo perché il cielo è grigio, la luce scura, l’aria
è fredda, gli alberi sono colorati, le persone sono felici.
Quando è autunno gioco con lui e mi diverto insieme all’aria che scappa, il
cielo che mi illumina, la luce che mi segue.
Gli alberi, con gli uccellini che sono sui rami, cantano in coro.
Le persone sono sempre felici perché l’autunno è speciale. Infatti quando
sono disperato mi tira su di morale perché mi diverto moltissimo insieme
alle meraviglie della natura che mi circonda. Gioco con gli alberi colorati,
gli uccellini variopinti e le fontane che fanno vari spruzzi.
Il cielo diventa grigio e la luce non c’è più. I fiori non sbocciano più e
avanzano le foglie gialle.
ALESSANDRO CATANIA
Alessandro Catania
3
La pioggia
Era una notte buia e piovosa. Si sentiva il ticchettio continuo della pioggia
cadere sulla grondaia.
Non riuscivo a dormire perché quel suono che non voleva smettere mi
disturbava. Poi ha rallentato e a me è sembrato un suono piacevole, senza
fine.
Per tutta la notte ho dormito tranquillamente, senza il minimo disturbo.
Il mattino dopo la pioggia era cessata, ma la cosa che mi è piaciuta di più
quella notte è aver sentito la pioggia farmi compagnia.
Velentina Fontana
Sogni autunnali
L’aria quando stavo per uscire era calda, poi, tutto a un tratto, mi sono
congelato e non riuscivo a sentire gli odori.
La luce non riusciva a penetrare da quell’immenso manto opaco e
cadaverico che ricopriva anche la dorata distesa di luce del sole. Il cielo
triste non fa vedere quei bellissimi colori estivi e colorati, ora dorme
coprendo quell’immenso mare di colori con una opaca e grigia coperta.
Gli alberi sono spogli; le foglie sono gialle e i rami, grandi draghi coperti di
fuoco e lingue gialle e verdi, fanno venire in mente fantasie, sogni, figure
e forme. Gli alberi, immensi mari gialli e verdi.
Un mantello bianco copre la città come una immensa coperta che riscalda
e fa dormire il mondo, le città e le persone.
Che bello l’autunno! Perché è pieno di colori che riscaldano me e il mio
cuore.
Marco Pastore
.
Marco Pastore
4
Ancora per poco
Gli alberi sono quasi spogli, il cielo è senza nuvole e c’è il sole; le secche
foglie marroni, arancio e rosse.
Lontano nel cielo, “quasi a non vedersi”, c’è qualche nuvola bianca. Nel mio
cortile ci sono anche alcuni alberi sempreverdi che non perdono mai le
foglie.
Qualche uccello si posa sul davanzale della mia finestra e becca contro il
vetro e le briciole di pane del mio panino. Poi vola via…spero che ritorni.
Le case sono di colori non vivaci come l’inverno.
La giornata di oggi è un po’ triste e un po’ allegra.
La quercia è ancora viva in questa stagione, ma ancora per poco tempo
dalla mia finestra vedrò un paesaggio con tanti colori scuri e chiari. Si
sente anche dal vento che porta più freddo e che col suo fruscio mi
sussurra che: ancora per poco è autunno, presto sarà inverno!
Valentina Moruzzi
5
INVERNO…
Federica Lorenzoni
E’ arrivato l’inverno
Barbara Di Fabio
Il cielo d’inverno
Maria Vittoria Stegani
E dalla mia finestra vedo…
Anna Masetti
Immenso
Valentina Moruzzi
Paesaggio invernale
6
E’ arrivato l’inverno
Ormai era arrivato l’inverno gelido e piovoso.
Gli alberi erano infreddoliti mentre il vento melodioso passava tra le
fessure del bosco facendo danzare le foglie che sembravano essere su
un’altalena velocissima.
Pian piano nell’ombra l’inverno bussava alla porta dell’autunno dicendogli:
“Sono arrivato, è dicembre, devi andare a riposarti Autunno…se vuoi
tornare il prossimo anno, Ciao!”. E dopo l’inverno se ne andò facendo un
girotondo grandissimo.
Federica Lorenzoni
Federica Lorenzoni
Il cielo d’inverno
Era inverno, l’aria era gelida, gli uccelli erano già migrati e così quel
mattino era molto silenzioso; il vento ululava e le nuvole volteggiavano
come ballerine.
Anche i gatti si spaventavano delle nuvole minacciose.
A fiocchi cadeva la neve e i bambini con sciarpe e cappelli facevano mille
pupazzi di neve: alcuni col naso a patata e altri a carota.
Il giorno dopo il freddo aveva gelato la neve; così mentre si scioglieva, si
erano formati i ghiaccioli.
I ghiaccioli erano appuntiti, scintillanti e scivolosi e alcuni riflettevano il
cielo pulito di un azzurro intensissimo.
Barbara di Fabio
7
Immenso
Quando guardo il cielo è immenso, non finisce mai.
Passerei l’intera giornata a vedere le nuvole fermarsi, correre, sciogliersi
e riprodursi con forme sempre e sempre diverse.
Nelle giornate di cielo grigio sono triste come il cielo, perché tutto è
uguale e non riesco a vedere nessun punto in particolare;
così mi sento confusa da quella grande macchia grigia.
Anna Masetti
E dalla mia finestra vedo…
Quando m’affaccio alla mia finestra vedo una distesa di monti bianchi,
ricoperti dalla neve candida, il cielo con nuvolosi grigi e opachi come le
acque col fango.
Lontano c’è una stalla abbandonata. E’ alta, ha il muro giallastro e non si
vede nessuno dentro.
Se allontano lo sguardo vedo un lago ghiacciato e un bosco che è in bilico
su di lui.
Nel cielo blu scuro ci sono mille, belli e splendenti puntini d’oro che
sembrano caduti da Giove.
Oh! Sono stelle luccicanti nella notte.
Maria Vittoria Stagani
Maria Vittoria Stegani
8
Paesaggio Invernale
E’ bellissimo vedere le montagne, gli alberi e i tetti delle case coperti di
neve.
Si può sciare e pattinare sul ghiaccio, si può giocare con lo slittino e
lanciare le palle di neve.
I bambini corrono in mezzo alla neve felici e fanno i pupazzi di neve.
Gli uccelli zampettano qua e là e cercano qualcosa da mangiare. Gli altri
animali, in letargo, ogni tanto escono dalle tane che si sono costruiti per
l’inverno, e vanno in cerca di un po’ di cibo.
Ecco che esce il sole!
Bello e maestoso più che mai, alto nel cielo azzurrissimo e limpido,
mentre si specchia sulla neve porta un po’ di calore alle persone e agli
animali. Così tutti gli animali sono più felici e contenti!
Valentina Moruzzi
9
E’ Natale…
Barbara Di Fabio
Eugenio Beltrani
La stella speciale
La Befana
10
La stella speciale
“Dopo aver indicato il cammino ai Magi, la cometa sentì che il suo compito
era terminato.
Vagò nel cielo immenso senza sapere bene cosa fare.
Voleva posarsi sulla Terra e terminare così il suo lungo viaggio, ma non
sapeva dove fermarsi per sempre.”
Siccome era inverno la cometa era infreddolita e cominciava a perdere le
forze. Si sentiva triste e pensava di non avere più uno scopo per
splendere, così decise di spegnersi sotto la neve che ricopriva la
montagna.
Dopo chiuse gli occhi e si lasciò andare e allora giù, in picchiata verso la
Terra! E si schiantò.
L’impatto fu così forte che si frantumò in mille pezzetti che si infilarono
dentro degli insetti che oggi si chiamano lucciole e soprattutto in
montagna riempiono i nostri cuori di gioia.
Barbara Di Fabio
Barbara Di Fabio
La Befana
Chi è la vecchietta che entra nei camini delle case, che riempie le calze di
regali e gira con la scopa?
Di certo la Befana.
Da noi non viene perché le calze le abbiamo tutte nei piedi, e poi, io, non
credo alla Befana perché ogni sei gennaio di notte mi affaccio alla
finestra e non passa mai. E poi non ho neanche il camino!
Eugenio Beltrani
11
PRIMAVERA
Vittorio Salvo
Una bella passeggiata
Mineo Filippo
Non è mai piovuto così forte!
Valentina Fontana
Uno spettacolo colorato
Livia Nardi
Piove, piove, piove…la natura si
risveglia
Giacomo Canelli
La primavera
12
Una bella passeggiata
La mia mamma ed io volevamo portare a passeggio mia cugina, ma stava
bevendo il latte dal biberon.
Quando siamo usciti di casa lei si è messa a ridere perché sentiva l’aria
fresca e cercava di prendere l’aria con le manine e, intanto che la
prendeva, rideva e batteva le mani in continuazione. E poi vedeva mia
cugina, la sua mamma, e con la mano “faceva ciao”.
Cullata dal passeggino si è messa a dormire, ma appena siamo arrivati al
Pianeta si è svegliata e toccava tutto.
Vittorio Salvo
Non è mai piovuto così forte!
In mezzo alla folla c’ero Eugenio ed io. Stavamo andando al museo quando
improvvisamente è scoppiato un temporale. Diluviava e soffiava un vento
forte. Il cielo era grigio, la luce opaca e cadevano dei goccioloni che
esplodevano appena sfioravano terra.
Le persone attorno a noi sembravano importanti perché indossavano
davvero dei bei vestiti da corte. Quasi tutti avevano l’ombrello.
La strada era sempre più affollata. Alcune persone sorridevano, altre
erano tristi per i loro bambini che non potevano giocare fuori in giardino.
L’unica cosa che si sentiva era il ticchettio della pioggia e i borbottii della
gente che si lamentava per tutta quell’acqua che cadeva e cadeva. La poca
luce che c’era si rifletteva sugli ombrelli.
Quando sono arrivato finalmente a casa ho pensato che quello era il
diluvio più forte che avessi mai visto.
Filippo Mineo
Filippo Mineo
13
Uno spettacolo colorato
Al tramonto il cielo sembrava un immenso arcobaleno variopinto che si
stendeva come una coperta sulla campagna.
Gli uccelli coprivano con le loro ali le nuvole grigie che man mano stavano
coprendo quel bellissimo cielo colorato.
Dopo un po’ si vedevano ancora poche chiazze di rosa, verde e azzurro
perché le nuvole più scure lo stavano coprendo del tutto.
Le persone si stavano già dirigendo verso le loro case per cenare. Dal mio
terrazzo notavo anche molte rondini che volavano in cerca di cibo.
Cominciò a soffiare una leggera brezza, le chiome degli alberi
ondeggiavano dolcemente e più di mille foglie coprivano l’immensa
campagna.
Intanto il cielo si stava coprendo di stelle luccicanti che sembravano
lampadine accese.
Valentina Fontana
Valentina Fontana
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Piove, piove, piove…la natura si risveglia
Gli alberi hanno solamente le foglie e i boccioli che piano piano crescono
giorno per giorno fino a sbocciare.
La signora pioggia alcune volte quando vuole viene qui e dà una mano alle
piante che ci regalano il loro profumo.
La pioggia si fa sentire con un ticchettio rumoroso, scende molto
velocemente così fitta che sembra una doccia.
Poi arriva il vento che vuole scacciare la pioggia e la sposta un po’ di qua e
un po’ di là. L’aria fresca e pungente solletica la pelle. Poi finalmente
laggiù c’è un albero che sboccia e profuma: ecco! Qui si è svegliata la
natura.
Livia Nardi
La primavera
La primavera è quel miracolo che tutti gli anni ci porta alberi carichi di
frutta e fiori variopinti. Rientrano le rondini e gli stormi di aironi che in
estate si fanno scorpacciate di pesce.
In primavera cambia l’aria, non è più pungente ma pulita, le piogge si
intensificano, gli alberi che sembravano morti tornano in vita e i fiori
sbocciano in tutto il loro splendore. I parchi-giochi aprono di nuovo così i
bambini potranno ancora giocare sui giochi che d’inverno erano stati
chiusi.
Giacomo Canelli
15
ESTATE…
Lorenzo Castaldini
Il sole
Eugenio Beltrani
L’onda
Vittorio Salvo
Una passeggiata lungo la spiaggia
Alberto Casalena
Il cielo d’estate
Elena Doratelli
Giochi d’acqua
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Il sole
Il sole mi fa pensare al mare, all’estate, a quando finalmente posso
sentirmi più libero senza il berretto e la sciarpa, ma solo con i miei slip da
bagno.
Mi piace la luce dell’estate perché mi fa sentire più felice. Non ci sono
paragoni con il grigio dell’inverno. A casa mia al mare c’è un albero
bellissimo che posso toccare quando voglio allungando le mani dalla
terrazza della mia camera. Questo albero fa dei fiori magnifici,
profumatissimi ed è il sole che li fa così belli. Quando i fiori sbocciano
arrivano, ma solo di sera, delle farfalle gigantesche per mangiare il polline
dei fiori. A volte si sbagliano e vengono direttamente in casa nostra e i
miei genitori, mentre dormo, le aiutano ad uscire.
Tutto questo fa parte dell’estate che io preferisco.
Lorenzo Castaldini
L’onda
Raccogliendo conchiglie, passeggiavo tra i tanti colori del mare e i pochi
colori della sabbia.
Ad un certo punto vidi tante barche pronte alla regata; molte persone
tifavano per una parte e molte per l’altra.
Dopo che le barche finirono la gara, un’onda si alzava, si alzava, si alzava
dopo di che sperse le sue gocce in tutto il mare.
Poi mi resi conto che quest’onda era soltanto l’inizio…dopo arrivarono dei
cavalloni enormi!
Eugenio Beltrani
Eugenio Beltrani
17
Una passeggiata lungo la spiaggia
D’estate faccio lunghe passeggiate in riva al mare. Mentre passeggio
osservo i colori cristallini del mare. I miei piedi sprofondano nella sabbia
bagnata e l’acqua solletica i miei piedi.
I tanti ombrelloni che riparano dal sole piccoli e grandi, sembrano tanti
fiori colorati.
Con mio fratello Rocco cammino sugli scogli per catturare i granchi e
tuffarci in acqua.
Passeggio e calpesto conchiglie di varie forme trasportate dal mare e poi
costruisco tante collane.
Vittorio Salvo
Vittorio Salvo
Il cielo d’estate, un magico spettacolo
Un giorno volai in alto nel cielo e guardando in basso mi accorsi che tutti
sembravano delle formiche, mentre il cielo sembrava un grande mare
colorato e magico. I suoi colori erano meravigliosi: azzurro, giallo, rosso e
blu.
La magia invece sta nella notte, perché le stelle sembrano voler fare una
magia sul mondo intero.
Mentre tramontava il sole sbucai dal buco in cui vivevo e vidi dei colori
stupendi: rosso come il fuoco, rosa come la pelle e un immenso mare di
arancione.
Scoprii così che il cielo è una cosa magica che incombe su di noi.
Alberto Casalena
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Giochi d’acqua
Dopo aver fatto un lungo viaggio mi trovavo a passeggiare su una spiaggia
della Sicilia. Era mattina, c’era un venticello fresco fresco che mi
scompigliava un po’ i capelli e l’aria profumava di mare. Nel cielo grandi
nuvolosi si muovevano in fretta coprendo e scoprendo il sole.
Il mare non aveva un colore uniforme, ma tante sfumature a seconda di
come era illuminato dai raggi del sole che filtravano tra le nuvole. C’erano
delle onde altissime che quando si infrangevano facevano un rumore
fragoroso, tanti schizzi e schiuma bianchissima. Quando le onde tornavano
indietro si sentiva il rotolio dei sassi perché la spiaggia era fatta di
ciottoli grandi e piccoli tutti variopinti.
Avevo voglia di bagnarmi, ma appena mi sono avvicinata all’improvviso è
arrivata un’onda che mi ha bagnata tutta! Sembrava che l’acqua mi volesse
coinvolgere nel suo gioco. Ero molto contenta e speravo che arrivassero
altre onde. L’acqua era fredda ma avrei fatto ugualmente volentieri un bel
bagno. Il sole che nel frattempo era sbucato fuori dai grandi nuvoloni con
i suoi caldi raggi, mi ha asciugato gambe, piedi e anche i pantaloni stesi
sulla spiaggia!
Elena Doratelli
Elena Doratelli
19
E alcuni racconti di…
Livia
I piccoli cercano alleati forti per grandi amicizie
Barbara Di Fabio
La nuova scoperta per il cucciolo di volpe
Filippo Mineo
La luce
Anna Masetti
Il mio primo volo
Alberto Casalena
Giacomo Canelli
Pupazzo natalizio
Cade la neve
Se fossi un uccellino
Gli ombrelli di Renoir
Alessandro Catania L’albero cavo
Federica
Il sole
Maria Vittoria
Per me, la luce
Elena
E dalla mia finestra vedo…
Marco
La casa sull’albero
Valentina Fontana
Piccoli e graziosi cambiamenti
20
I piccoli cercano alleati forti per grandi amicizie
Era giorno e nuotavo sotto il mare: l’acqua era cristallina e luminosa. La
corrente mi trasportava in un tunnel di bolle che non finiva mai. Il tunnel
si restringeva sempre di più, sempre di più…ormai ero arrivata in basso,
fino al fondale. Lì mi piaceva toccare la sabbia e cercare conchiglie.
Mentre camminavo lentamente e silenziosamente, ero riuscita a sentire il
rumore sordo di due delfini che si allontanavano dalla paura e lo
spumeggiare delle onde che, man mano che passavano sopra la mia testa,
si ingrandivano sempre di più.
Nascosta da un sacco di specie diverse di pesci, c’era una piccola grotta
dove decisi di trascorrere la notte.
All’alba, quando mi sono svegliata, accanto a me c’era una piccola
balenottera. Per diversi giorni abbiamo giocato insieme e così siamo
diventate grandi amiche. Ci divertivamo a salire in alto, fuori dal mare, e
vedere il sole luminoso. Poi tornavamo giù e la mia amica balena mi aiutava
a staccare le conchiglie dalla sabbia come ricordo: entrambe sapevamo
che non sarei potuta rimanere lì ancora, così ci abbracciammo e risalii
verso il mio mondo.
Livia Nardi
Livia Nardi
21
La nuova scoperta per il cucciolo di volpe
C’era una volta in un bosco un’aquila e un cucciolo di volpe. L’aquila era
molto saggia e la volpe inesperta.
IL cucciolo, in cerca di nuove ed entusiasmanti avventure trovò in un
prato un gruppetto di fiorellini gialli a cinque petali che non aveva mai
visto.
Il cucciolo, sapendo che la sua amica aquila conosceva bene la natura, andò
a cercarla per farle vedere quei bei fiori gialli. L’aquila non sapeva come
chiamarli, però li aveva visti all’inizio di ogni primavera vissuta, così
insieme diedero loro il nome di primule.
Il cucciolo molto eccitato raccolse quei fiorellini e ne portò un po’ a tutti i
suoi amici del bosco.
Così facendo sparse dappertutto semi e polline, così l’anno dopo spuntò
per tutto il bosco la meraviglia gialla che annuncia la primavera.
Barbara Di Fabio
Il mio primo volo
Io sono un uccellino e ora vi racconto come ho imparato a volare.
La prima volta che ho visto il cielo era luminoso e il sole splendeva
maestoso. Non vedevo l’ora di volare ed ero impaziente. Allora provai, ma
caddi in un giardino. Lì un gatto mi vide e cominciai a correre, ma una
bimba mi catturò e mi mise in una gabbia.
Il gatto, che prima mi voleva cacciare, saltò sulla gabbia e la fece cadere.
La gabbia si aprì e…imparai a volare per la paura!
Anna Masetti
Anna Masetti
22
La luce
Il sole ci illumina come la lampadina illumina la nostra camera. Il sole si fa
vedere con il suo bagliore, perché così ci potremo fare conoscenza. Lui ci
illumina, ma noi siamo come uno specchio e quindi restituiamo il favore.
Noi non lo vediamo in faccia perché la luce è troppo forte. La luce non si
può toccare, ma mi piacerebbe fare amicizia con lei.
Mineo Filippo
Il pupazzo natalizio
Pochi giorni prima di Natale un bambino nel giardino di casa sua si mise a
fare un pupazzo di neve. Quando arrivò la notte di Natale il bambino uscì
a guardare il suo pupazzo, era proprio bello!
Così pensò: “Chissà se con un po’ d’amore il mio pupazzo potrebbe vivere?”.
Allora lo abbracciò e il pupazzo si mosse sorridendo. Il bambino rimase
immobile, un po’ impaurito. Il pupazzo per tranquillizzarlo gli disse: “Non
aver paura, è il tuo amore che mi ha dato la vita”.
Da quel momento il bambino capì che l’amore muove la vita.
Alberto Casalena
Alberto Casalena
Cade la neve
Oggi la neve è caduta molto intensamente formando colline candide che mi
incantano e mi mandano nel mondo dei sogni.
Non potete immaginare quel che vedo: tutto è come nuvole viaggianti e le
montagne sono come piramidi argentee che regnano sulla città, tutto
sembra circondato da un alone piumato, leggero, leggero.
23
Quando la neve cessa di cadere, all’orizzonte appare l’opaco sole che a
poco a poco illumina tutto, anche la neve con i suoi cristalli espande la luce
tutt’intorno e trasforma la città in un mondo imbiancato, dove ogni cosa si
può avverare.
Almeno per una volta mi piacerebbe essere un cristallo di neve per
viaggiare nell’oscurità del mio futuro, scoprendo il resto della mia vita
illuminandolo.
Alberto Casalena
Se fossi un uccellino
Se fossi un uccellino?
Svolazzerei per parchi e per tetti invece di starmene in una gabbia per
uccelli.
No!! Io voglio essere libero!
E’ divertente giocare con il vento, adagiarsi sulle nuvole e spremerle come
un’arancia matura.
Ma purtroppo questo è solo un sogno perché il mio destino è ormai
cambiato.
Giacomo Canelli
Giacomo Canelli
24
Gli ombrelli di Renoir
Cento, mille persone, ragazze, bambini ad un pic-nic gigante. All’improvviso
sorgono dei nuvolosi grigi e neri portatori di piogge. Tutti si alzano,
mettono via frettolosamente ogni cosa da mangiare e da bere, prendono
l’ombrello e si dirigono spiacevolmente a casa.
La palestra di ginnastica è ancora affollata di bambine. Una persona, anzi
dieci persone vanno in palestra a guardare le acrobazie per incoraggiarle.
Quella giornata piovosa si trasformò così in una giornata spettacolare
piena di acrobazie e giochi favolosi. Nessuno dimenticò più quella giornata
meravigliosa.
Giacomo Canelli
L’albero cavo
Il tronco di quell’albero era cavo e dentro c’era una scaletta a chiocciola
che portava in una casa sull’albero. Era così in alto che sembrava di
arrivare fino al cielo e si vedeva tutto il panorama. Il sole splendeva alto
nel cielo, tutte le foglie crescevano e i fiori sbocciavano. C’erano anche
tante violette che si stavano aprendo: era una meraviglia mai vista in vita
mia!
Il panorama dall’alto sembrava un paesaggio in miniatura perché si vedeva
piccolissimo. Le nuvole stavano diventando tutte nere e stava per venire a
piovere. Infatti, all’improvviso, la pioggia cadde fortissima e io andai
dentro all’albero cavo per ripararmi.
Aspettai.
Dopo un po’ la pioggia cessò e spuntò il sole. Io uscii dall’albero e mi
sdraiai sull’erba fresca e umida in mezzo a tutti i fiori profumati. Alzai lo
sguardo: l’albero era tutto verde pieno di foglie e fiori bianchi.
Alessandro Catania
Il sole
I raggi del sole filtrano attraverso le fessure degli alberi. Il sole quando
tramonta tra le colline diventa arancione, uno dei tanti colori
dell’arcobaleno. Mi piace la luce del sole perché dà più colore a tutta la
natura: il verde degli alberi, il giallo e il rosso dei fiori e il blu del mare.
La stagione che amo di più è l’estate perché il sole non illumina soltanto,
ma scalda tutto ciò che mi circonda; per questo i bambini sono più allegri.
Federica Lorenzoni
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Per me, la luce
Passeggiando vedo grazie alla luce. Senza di lei io scivolerei e mi farei
male! La mattina è lei a svegliarmi, la luce del sole che illumina e riscalda
come il fuoco, abbronza come il sole in estate. E’ come la candela che
illumina il buio e l’oscurità. E’ come il faro che mi indica la strada e per me
è come una difficoltà superata.
Maria Vittoria Stegani
La casa sull’albero
A prima vista poteva sembrare un albero come tutti gli altri, ma
guardando meglio il tronco di quell’albero aveva qualcosa di speciale: era
cavo e dentro c’era una scaletta a chiocciola che portava in una piccola
casetta di legno posta proprio sopra uno spesso, grosso e massiccio ramo.
Dentro la casa c’era un lettino, un tavolo, una sedia, un comodino e tutti
gli accessori, tre finestre e una piccola scrivania. Il pavimento e tutto il
resto erano di legno, quindi, nella casa, c’era un intenso profumo di legno
fresco e, quando aprivo la porta e la finestra, sentivo il profumo delle
ciliegie appena mature.
Quando aprivo la porta, a destra, vedevo la mia casa e dalla finestra a
nord vedevo un panorama stupendo fatto di colline, laghi, fiumi, alberi,
boschi, montagne e fiori.
Mi piaceva rimanere lì fino a sera, quando faceva così buio che nel cielo
brillavano le stelle…e io le guardavo per ore e ore finché non crollavo dal
sonno.
Marco Pastore
Piccoli e graziosi cambiamenti
Apprezzo il modo che usa la primavera per risvegliare la natura: i raggi
del sole che illuminano i petali bianchi delle margherite, la leggera brezza
che scuote delicatamente i piccoli aghi dei grandi sempreverdi e le piccole
gocce di pioggia che cadono sul terreno asciutto.
L’inverno ormai è passato e il gelido, pungente freddo si è trasformato in
piccoli e graziosi cambiamenti che portano le sorprese della bellissima
primavera.
Valentina Fontana
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E dalla mia finestra vedo…
Ogni giorno quando rientro da casa vedo il mio giardino: un mantello verde
e dei fiori meravigliosi. Davanti alla mia casa c’è una bellissima siepe di
edera.
I miei poveri alberi sono scheletriti, ma guardando meglio stanno
cominciando a mettere le gemme e questo mi fa capire che non sono
morti. Da quelle piccole gemme sbocceranno i fiori che si trasformeranno
in dolcissimi e squisiti fichi. Spesso d’estate gli uccellini vengono a
becchettare i fichi, ma quando mi avvicino all’albero per mangiarne uno
anch’io, gli uccellini scappano via. Io provo a dirgli: “Non scappate! Non vi
faccio nulla!”, ma non serve e volano via liberi in alto nel cielo.
Dalla finestra della mia cameretta vedo un pezzo di cielo che di sera
diventa tutto illuminato dalle stelle.
Elena Doratelli
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