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Una strada alternativa per la Baita dei Cacciatori

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Una strada alternativa per la Baita dei Cacciatori
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Agordino
CORRIERE DELLE ALPI MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014
Una strada alternativa
per la Baita dei Cacciatori
Canale. Il sindaco De Rocco punta a ripulire e riaprire il percorso secondario
Ieri è stata emessa l’ordinanza per vietare l’accesso al sentiero del Cai “689”
◗ CANALED’AGORDO
«Lavoriamo per ripristinare il
sentiero secondario che garantisca l'accesso alla Baita dei Cacciatori».
In attesa della perizia finale
del geologo da inviare in Provincia per decidere il da farsi relativamente alla frana caduta sabato sul sentiero 689 dell'Alta via
dei Pastori sotto le Cime d'Auta,
il sindaco di Canale, Rinaldo De
Rocco, annuncia un vertice per
trovare il modo di far uscire
dall'isolamento il rifugio della
zona. Ieri infatti il sindaco ha
emesso l'ordinanza per vietare
l'accesso al sentiero Cai 689 nel
tratto da Pian de le Fratte a Baita Papa Giovanni Paolo I e al
sentiero Cai 697 nel tratto dove
si interseca con il sentiero 689
nelle adiacenze del rifugio Baita dei Cacciatori fino alla Baita
di Colmont. Interdetta al transito, a scopo precauzionale, è anche la zona in località Le Fontane compresa tra Pian de le Fratte-Baita Cacciatori-Baita Giovanni Paolo I-Baita Colmont.
«Stamattina (ieri, ndr), ha
detto De Rocco «ho parlato con
la Provincia che mi ha detto di
Gli alberi franati
inviare la perizia del geologo in
modo che possano fare le loro
valutazioni e vedere in che maniera intervenire. L'altro passo
che intendo però compiere è di
organizzare un incontro con il
Comune di Falcade, il geologo,
il tecnico e il Cai per vedere come operare per ripristinare il
sentiero secondario che raggiunge la Baita dei Cacciatori.
I massi ciclomici venuti giù
Occorre sistemarlo e pulirlo,
ma forse i volontari hanno già
fatto qualcosa». De Rocco ha
parlato al telefono anche con
Rino Da Rif, il proprietario del
rifugio rinnovato da pochi anni,
per rassicurarlo su un pronto intervento e per confermargli che
la struttura non è in una situazione di pericolo. Più lunga appare invece la strada che porte-
rà a intervenire sulla frana il cui
fronte è stato calcolato in 25
metri per 120 di profondità e
della quale colpiscono in particolare due massi uno di 2000 e
l'altro di 6000 metri cubi.
«Probabilmente» dice Vittorio Fenti, il geologo interpellato
dal Comune «si tratta di un macereto di una frana antica. Erano sassi che si trovavano uno
sull'altro in un equilibrio precario. Le infiltrazioni idriche dovute anche allo scioglimento
della neve hanno probabilmente ridotto le resistenze e la frana
è venuta giù».
Sulle possibili soluzioni Fenti
ha ancora dei dubbi. «Si può
pensare a delle operazioni di disgaggio», dice, «ma anche alla
demolizione di quell'enorme
masso da 2 mila metri cubi». Rimane poi sempre la questione
dei soldi necessari per l'intervento. «Si tratta di trovare i fondi» dice il sindaco di Canale «tra
l'altro colgo l'occasione per
chiedere dove sia finito il milione di euro promesso all'Alto
Agordino e al Comelico in seguito ai danni causati dalla neve».
Gianni Santomaso
La nuova passerella fa discutere
La Valle. È quasi terminata ma a tanti non piace. Il progettista: «Nessun errore»
◗ LAVALLE
L'annunciata passerella pedonale di Lantrago è quasi realtà,
ma in paese a non tutti piace.
È stato uno degli ultimi progetti portati avanti dall'amministrazione precedente, guidata
da Tiziano De Col, e in questi
giorni è in completamento. Chi
proviene da Agordo la intravede già prima di superare la famosa strettoia all'ingresso del
paese, ma forse ancora non riesce a coglierne le dimensioni
che, in un contesto paesaggistico come quello, appaiono ai
più piuttosto ragguardevoli. Un
tetto a due falde in scandole,
una luce di circa 28 metri, la
passerella in legno garantirà il
La passerella a La Valle
passaggio sicuro ai pedoni che,
usciti, potranno salire sui marciapiedi e arrivare fino al monumento di fronte al municipio.
Da qui, poi, potranno proseguire sempre in completa sicurezza andando fino alla chiesa.
Questo, cioè la sicurezza, era
l'obiettivo della giunta De Col
preoccupata del fatto che i marciapiedi del ponte di Lantrago
vengono spesso invasi dalle auto che cercano di scambiarsi in
un tratto altrimenti riservato solo a un mezzo per volta. Il costo
dell'intero progetto (passerella
e marciapiedi) è di circa 218 mila euro.
Il 70% è coperto da fondi regionali. Fra i cittadini, però,
c'era chi non si aspettava un'
opera di tali dimensioni, pensando semmai a qualcosa di
ugualmente funzionale, ma meno impattante.
«Forse», dice qualcuno, «se
fosse inserita in un contesto diverso non starebbe male».
Qualcun altro fa il confronto
con quelle simili di Canale e
Cencenighe che però sono dritte, mentre quella di La Valle è in
leggera pendenza. Non solo. I
curiosi sui cantieri ci sono sempre, ciascuno col suo punto di
vista. Per la passerella di La Valle una delle critiche mosse al
progetto è che il piano di calpestìo è leggermente inclinato e
che i montanti che sostengono
il tetto sono sì perpendicolari a
tale piano, ma non paralleli ai
muri delle case circostanti. Per
qualcuno è un pugno nell'occhio, altri addirittura parlano di
errore.
«Ma che errore», spiega il progettista Loris De Col, «forse nessuno si rende conto che la strada è in pendenza. Tra le due
sponde c'è un metro e mezzo e
io, per legge, non posso avere
una pendenza superiore all'8%
per la questione delle barriere
architettoniche. Se l'avessimo
fatta in piano avremmo dovuto
fare un metro e mezzo di scalinata e poi una corsia di 25 metri
per le carrozzine. Quanto ai
montanti perpendicolari al piano di calpestìo è stata una scelta estetica, meno costosa e anche più robusta».
(g.san)
falcade
falcade
AGORDO
Mercatino dei fiori
e dell’artigianato
pro nomadi kenioti
A cena con lo chef Del Monego
Quarzi e calciti: in mostra
180 pezzi da tutto il mondo
◗ FALCADE
◗ FALCADE
Il Gruppo Insieme si Può di Falcade organizza dal 13 al 20 luglio
la 17a edizione del Mercatino
dei fiori e dell'artigianato nel segno della solidarietà. Verrà allestito nel salone dell'asilo vicino
alla chiesa. Il ricavato va al progetto n˚ 358 volto ad aiutare i pastori nomadi di Namalu (Karamoya-Kenia) nell'allevamento
di bovini e nella produzione di
formaggio (formazione, strutture, attrezzi). Gli orari del mercatino: dalle 10 alle 12 e dalle 15.45
alle 18.15 nei giorni feriali. La domenica dalle 8 alle 20. (g.san.)
Markus Del Monego, sommelier
di fama internazionale, torna
nei luoghi dove affondano le sue
radici. Lo farà il 17 luglio alle 20
nell'ambito di una cena degustazione con abbinamenti di grandi vini (e lezione nel mondo del
vino) all'Hotel Stella Alpina. Nato nel 1966 a Basilea, le radici di
Del Monego sono a Vallada, paese al quale è molto legato. È tra i
più grandi sommelier del mondo tanto da meritarsi una pagina su Wikipedia. Nel 1998 ha vinto il titolo di Sommelier campione del mondo, l’unico di nazio-
Il celebre sommelier di origini agordine torna “a casa” il 17 luglio
nalità tedesca, e nel 2003 ha ricevuto a Londra il titolo di Master
of Wine diventando così il primo
nella storia di queste competizioni ad aver raggiunto entrambi i titoli. Ha iniziato la sua carriera nei grandi hotel frequentando la Cornell University, Ithaca NY (USA). Dal 1997 è proprietario e gestore della Caveco e tasteTainment di Essen. Ha colonne su Süddeutsche Zeitung, Lufthansa Esclusivo, Capital Club,
bevande Magazine, Vsya Evropa. Info e prenotazioni entro il
14 luglio allo 0437 599046. Il costo è di 40 euro e parte del ricavato andrà in beneficenza. (g.san.)
◗ AGORDO
Markus Del Monego
Quarzi e calciti in mostra. Sabato alle 17 al museo geo-mineralogico di via 5 maggio verrà inaugurata una rassegna che permetterà ai visitatori di ammirare oltre 180 pezzi di quarzo e calcite
provenienti da tutto il mondo,
in varie forme e colori. Una mostra nata dalla collaborazione
tra l'istituto “Follador” e il Gamp
(Gruppo agordino mineralogico
e paleontologico), che mira a
bissare il successo di “Minerali
delle collezioni agordine” che
nel 2008 vide oltre 5 mila visite
solo a luglio e agosto. L'esposi-
zione intende anche a dare prestigio al museo che in questi anni è stato costantemente aperto
in estate grazie agli studenti. Nel
resto dell'anno le visite guidate
sono state possibili su prenotazione. Anche il ruolo del Gamp è
stato decisivo. Il Gruppo ha contribuito in maniera determinante alla riuscita delle mostre tematiche con la fornitura dei pezzi più belli delle collezioni dei soci, e concretezza dell'impegno
nell'allestimento e nell'organizzazione. La mostra “Quarzi e calciti” sarà visitabile a luglio e agosto, il venerdì, sabato e domenica (9.30-12.30 e 16-19). (g.san.)
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