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L`agenda urbana dell`UE: coinvolgere le città nella
Commissione europea - Comunicato stampa L'agenda urbana dell'UE: coinvolgere le città nella concezione delle politiche dell'UE Bruxelles, le 30 maggio 2016 È stato approvato oggi nel corso della riunione ministeriale informale sulle questioni urbane il "patto di Amsterdam", che definisce i principi dell'agenda urbana dell'UE. La Commissione partecipa oggi ad Amsterdam alla riunione informale sull'agenda urbana dell'UE, alla quale partecipano i 28 ministri responsabili delle questioni urbane e i rappresentanti di altre istituzioni dell'UE e di alcune città europee. Scopo della riunione odierna è l'approvazione del "patto di Amsterdam", che istituisce l'agenda urbana dell'UE e ne fissa i principi fondamentali. Lo sviluppo di 12 partenariati, uno per ciascuna delle 12 sfide urbane individuate [1], sarà al centro dell'agenda urbana dell'UE. Grazie a tali partenariati le città, gli Stati membri, le istituzioni dell'UE e i portatori d'interesse, come le ONG e i partner commerciali, potranno collaborare su un piano di parità all'elaborazione di soluzioni comuni per migliorare le aree urbane nell'Unione europea. In linea con l'impegno della Commissione nel quadro dell'iniziativa Legiferare meglio, i piani d'azione definiti nell'ambito dei partenariati punteranno a rendere più efficace e coerente l'attuazione delle politiche dell'UE già esistenti nelle città, ad esempio nei settori dell'ambiente, dei trasporti e dell'occupazione. Inoltre saranno perseguiti altri obiettivi come la facilitazione dell'accesso ai finanziamenti dell'UE, la promozione degli abbinamenti dei vari fondi dell'UE e il consolidamento del patrimonio di conoscenze sulle questioni urbane e lo scambio delle migliori pratiche. Quattro partenariati pilota sono già stati avviati: quello sull'inclusione dei migranti, coordinato dal comune di Amsterdam, quello sulla qualità dell'aria, coordinato dai Paesi Bassi, quello sugli alloggi, coordinato dalla Slovacchia, e quello sulla povertà urbana, coordinato dal Belgio e dalla Francia. Gli altri saranno avviati tra la fine del 2016 e l'estate del 2017. Maroš Šefčovič, vicepresidente responsabile per l'Unione dell'energia, ha dichiarato:"Le città sono laboratori viventi nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. La Commissione europea opera di concerto con i sindaci e le autorità regionali affinché sia data visibilità ai buoni esempi che possono servire da incentivo e fonte di ispirazione per gli altri, in Europa e altrove". La Commissaria per la Politica regionale Corina Crețu ha affermato: "Le città sono centri di creatività e motori della crescita europea, ma si trovano a contrastare problemi gravi come l'emarginazione sociale, l'inquinamento atmosferico o la disoccupazione, che dobbiamo affrontare insieme. Il nostro impegno a favore di un'agenda urbana dimostra che stiamo dando maggiore priorità alle questioni urbane e maggiore ascolto alle nostre città nel definire ciò che funziona e ciò che deve essere migliorato." Contesto Una comunicazione della Commissione del 2014 ha posto le basi dell'agenda urbana dell'UE; una consultazione pubblica ha successivamente dimostrato che i cittadini dell'UE auspicavano un maggiore coinvolgimento della Commissione nelle questioni urbane. Con la dichiarazione di Riga gli Stati membri hanno espresso il loro sostegno all'agenda urbana dell'UE, così come le istituzioni dell'UE e numerose città europee. Il patto di Amsterdam sarà all'ordine del giorno del Consiglio "Affari generali"* del 21 giugno 2016. Per ulteriori informazioni Patto di Amsterdam Programma di lavoro Infografica sull'agenda urbana dell'UE Portale della politica urbana Twitter: @MarosSefcovic @CorinaCretuEU [1]1) Inclusione dei migranti e dei rifugiati, 2) qualità dell'aria, 3) povertà urbana, 4) alloggi, 5) economia circolare, 6) posti di lavoro e competenze professionali nell'economia locale, 7) adattamento ai cambiamenti climatici, 8) transizione energetica, 9) uso sostenibile del territorio e soluzioni fondate sulla natura, 10) mobilità urbana, 11) transizione digitale, 12) appalti pubblici innovativi e responsabili. *Aggiornamento del 30/5/2016 alle 14:15: modifica di "Consiglio europeo" in "Consiglio 'Affari generali'". IP/16/1924 Contatti per la stampa: Jakub ADAMOWICZ (+32 2 29 50595) Sophie DUPIN DE SAINT-CYR (+32 2 295 61 69) Informazioni al pubblico: contattare Europe Direct telefonicamente allo 00 800 67 89 10 11 o per email