Macroeconomia - Lezione n. 9 Crescita economica: Accumulazione
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Macroeconomia - Lezione n. 9 Crescita economica: Accumulazione
Macroeconomia Lezione n. 9 Crescita economica: Accumulazione di capitale fisico Luca Deidda UNISS, CRENoS, DiSEA Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 1 / 23 Scaletta della lezione I Il fenomeno: Definizione e misurazione I Modello di crescita di Solow: Il ruolo dell’accumulazione di capitale I Consumo, risparmio e tenore di vita I Aspetti demografici I Elemento mancante: altri fattori accumulabili ed il ruolo della tecnologia Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 2 / 23 Crescita economica: Definizione Definizione (Crescita economica) Definiamo crescita economica l’aumento, nel tempo, del potere d’acquisto pro-capite in una certa economia. I Da cosa è dato il potere d’acquisto medio pro-capite in un certo Paese? I Dal PIL reale pro-capite Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 3 / 23 Misurazione: Tasso annuale e tasso medio I I Tasso di crescita Tasso di crescita medio Definizione Sia yt il PIL reale pro-capite di Un Paese A. Definiamo gt = yt+1 − yt yt+1 = −1 yt yt (1) Il tasso di crescita netto del Pil Pro-capite nel periodo t, e Gt = 1 + g t = yt+1 yt (2) il tasso di crescita lordo nello stesso periodo. Definizione (Tasso di crescita medio) sia yt , ......., yt+N la serie storica del PIL pro-capite del Paese A. Definiamo PN−1 gN = Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) i=0 N gt+i (3) 4 / 23 Misurazione: Media geometrica Definizione Tasso medio geometrico Data una serie di N tassi di crescita lordi, Gt , ......., Gt+N , definiamo GN = ΠN i=1 yt+i N1 yt+i−1 N1 = ΠN−1 i=0 Gt+i (4) il tasso medio di crescita lordo nel periodo ottenuto con la media geometrica (è una misura alternativa). È importante notare che, dato Gt+i = yt+i yt+i−1 (5) GN = ( yt+N 1 )N yt (6) abbiamo Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 5 / 23 L’uso dei logaritmi I Possiamo anche definire il tasso di crescita medio in termini istantanei I Definiamo gN tasso di crescita (netto) medio istantaneo, come gN : expgN = GN , così che, gN = ln(GN ). I Ciò dato, abbiamo I ln(yt+N ) − ln(yt ) N Quindi, per misurare la performance di crescita di un Paese si può guardare all’evoluzione del PIL reale pro-capite espresso in termini logaritmici. gN = Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) (7) 6 / 23 Confronti tra Paesi I Quando si confrontano Paesi diversi occorre prendere in considerazione il PIL pro capite espresso in termini di parità di potere d’acquisto I Ciò si fa utilizzando il tasso reale di cambio Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 7 / 23 Esempio 1: Alcuni Paesi a confronto 11 10,5 Italy 10 United States 9,5 Germany 9 China 8,5 India 8 7,5 7 6,5 6 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 Fonte World Penn Table - Elaborazione Aculaddied I Asse delle ascisse: Logaritmo del PIL pro-capite Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 8 / 23 Performance relative a confronto: Standardizzazione 1,06 1,05 1,04 1,03 Italy 1,02 United States Germany 1,01 1 0,99 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 Fonte World Penn Table - Elaborazione Aculaddied Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 9 / 23 Modello di Solow Robert Solow, premio nobel per lÕeconomia, professore emerito presso il dipartimento di Economia del Massachussetts Institute of Technology (MIT) I Il suo modello teorico, degli anni 0 50 è un paradigma teorico di riferimento I L’obiettivo del modello è quello di individuare le determinanti del processo di crescita economica di lunghissimo periodo, dove per crescita economica intendiamo l’aumento, nel tempo, del reddito reale pro-capite medio Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 10 / 23 Modello neoclassico L’impianto del modello è quello del modello neoclassico di lungo periodo (prezzi flessibili) che abbiamo utilizzato finora. Le principali differenze, associate al fatto che l’orizzonte temporale del modello è il lunghissimo periodo, sono le seguenti: I Il capitale non è più costante ma evolve nel tempo per effetto dell’attività di investimento e per il deprezzamento I La popolazione e dunque la forza lavoro non è costante ma evolve nel tempo I Per semplicità assumiamo che non ci siano spesa pubblica e tassazione I Il tempo è misurato come sequenza di periodi, t, t + 1, ......., t + j Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 11 / 23 Funzione di produzione e popolazione La funzione di produzione è la stessa utilizzata nel modello di lungo periodo, Yt = F (Kt , Lt ), dove I I Kt è il capitale utilizzato per produrre nel periodo t Lt è il lavoro utilizzato per produrre nel periodo t La popolazione cresce ad un tasso costante n, e così anche il lavoro disponibile, Lt+1 = Lt (1 + n) Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) (8) 12 / 23 Contabilità nazionale, funzione di produzione e funzione di consumo I In ogni periodo valgono le stesse identità contabili del modello di lungo periodo: I I I Offerta di beni e servizi = domanda di beni e servizi Reddito nazionale = Risparmio più risorse finanziarie destinate all’acquisto di beni e servizi Formalmente, Yt = Ct + It I (9) Funzione di consumo ( e di risparmio) Ct = cYt ⇒ St = (1 − c)Yt = sYt Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) (10) 13 / 23 Identità contabile, consumo, risparmio ed investimenti per unità di lavoro Data l’identità contabile Yt = Ct + It , dividendo ambo i membri per Lt otteniamo: yt = ct + it (11) dove, yt = Yt ; Lt ct = Ct ; Lt it = It ; Lt Stesso discorso per il risparmio: dato St = sYt , segue dove, st = Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) St = syt Lt 14 / 23 Produzione per unità di lavoro (o pro-capite) Data l’ipotesi di rendimenti costanti di scala, F (λKt , λLt ) = λYt . Se imponiamo λ = 1/Lt , abbiamo che, F( Kt Yt , 1) = = yt Lt Lt (12) Definiamo kt = Kt /Lt il capitale per unità di lavoro e definiamo F ( KLtt , 1) ≡ f (kt ), cosicchè, yt = f (kt ): il prodotto per unità di lavoro è funzione del rapporto capitale lavoro. Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 15 / 23 Relazione tra risparmio ed investimenti; Deprezzamento I Risparmio ed investimenti: Data l’identità contabile, yt = ct + it , utilizzando ct = (1 − s)yt otteniamo, syt = it I (13) In equilibrio, il risparmio è uguale agli investimenti. Deprezzamento: Ipotizziamo che lo stock di capitale Kt si deprezzi di una frazione δ ogni anno, cosicchè il deprezzamento aggregato sarà δKt . Il deprezzamento per unità di lavoro sarà δKt /Lt = δkt . Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 16 / 23 Il modello nel caso di popolazione costante Accumulazione di capitale nel caso di popolazione costante I I Intuizione: L’ attività di investimento aumenta lo stock di capitale, mentre il deprezzamento lo riduce Equazione di accumulazione di capitale Kt+1 = Kt + It − δKt (14) Kt+1 = Kt + sF (Kt , Lt ) − δKt (15) Dato It = sF (Kt , Lt ), Con popolazione costante, Lt+1 = Lt = L, dividendo ambo i termini per L otteniamo Kt Y (Kt , Lt ) Kt Kt+1 = +s −δ (16) L L L L Dato che L = Lt+1 = Lt , applicando quanto già sappiamo kt+1 = kt + sf (kt ) − δkt Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) (17) 17 / 23 Il modello nel caso di popolazione costante Processo di accumulazione di capitale e stato stazionario I Processo di accumulazione di capitale: I I Il capitale per unità di lavoro del periodo t + 1 dipende dal capitale del periodo t kt+1 = kt + sf (kt ) − δkt (18) La variazione di capitale per unità di lavoro da un periodo all’altro è: kt+1 − kt = sf (kt ) − δkt (19) ∆kt = sf (kt ) − δkt (20) ovvero dove ∆kt = kt+1 − kt I Stato stazionario: equilibrio di lunghissimo periodo in cui il capitale per unità di lavoro è costante, kt+1 = kt ⇔ ∆kt = 0 I (21) Domanda: Dato un valore iniziale di kt , chiamiamolo kt0 , l’economia raggiungerà lo stato stazionario? Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 18 / 23 Il modello nel caso di popolazione costante Transizione verso lo stato stazionario I Notiamo che, date le proprietà della funzione di produzione f (kt ) è strettamente concava: all’aumentare di kt , yt = f (kt ) aumenta ma via via sempre meno. Per questo motivo, I A partire da una situazione iniziale al tempo t0 , in cui, dato il valore kt0 , ∆kt0 = sf (kt0 ) − δkt0 > 0, l’economia cresce nel tempo fino a quando non raggiunge lo stato stazionario I A partire da una situazione iniziale al tempo t1 , in cui, dato il valore kt1 , ∆kt1 = sf (kt1 ) − δkt1 < 0, l’economia decresce nel tempo fino a quando non raggiunge lo stato stazionario Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 19 / 23 Il modello nel caso di popolazione costante Tasso di crescita del capitale e del reddito pro-capite I Il tasso di crescita del capitale pro-capite è dato da: gk = I ∆kt = sf (kt ) − δ kt (22) Dato che yt = f (kt ) Il tasso di crescita, gy , del PIL pro-capite è funzione crescente del tasso di crescita del capitale Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 20 / 23 Il modello nel caso di popolazione costante Proprietà dello stato stazionario e del processo di transizione I Stato stazionario I I I Il tasso di crescita dell’economia, misurato dal tasso di crescita del PIL pro-capite, in stato stazionario è pari a zero k ∗ dipende positivamente dal saggio di risparmio Transizione I I Durante la fase di transizione, un più alto tasso di risparmio si traduce in un più alto tasso di crescita Al tempo t, quanto minore è kt rispetto a k ∗ quanto maggiore (a parità di altre condizioni) il tasso di crescita del capitale pro-capite e dunque del PIL Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 21 / 23 Il modello nel caso di popolazione costante Crescita Giapponese nel secondo dopoguerra 16 14 12 10 8 6 Giappone Sta5 Uni5 4 2 0 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 -‐2 -‐4 -‐6 Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 22 / 23 Il modello nel caso di popolazione costante Boom economico Italiano degli anni ’60 10 8 6 4 Italia 2 Sta2 Uni2 0 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 -‐2 -‐4 -‐6 Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 23 / 23