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teatro carcano
AGEVOLAZIONI OFFERTE DAL TEATRO CARCANO
ABBONAMENTO A POSTO FISSO A 10 SPETTACOLI
POLTRONISSIMA
Intero
Euro 250
RIDOTTO SOCI ALI
Euro 190
Ridotto over 65 residenti a Milano e under 26
Euro 150
L’abbonamento comprende: IL MIO NOME E’ NESSUNO L’ULISSE – QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO
DEL CUCULO – IL GRANDE DITTATORE – DUE DONNE CHE BALLANO – I SUOCERI ALBANESI –
UNO SGUARDO DAL PONTE – MATTI DA SLEGARE – LA MANDRAGOLA – ARANCIA MECCANICA LISISTRATA
ABBONAMENTO A POSTO LIBERO A 10, 9 oppure 6 SPETTACOLI A SCELTA (*)
10 spettacoli
9 spettacoli
5 spettacoli
Intero
Euro 280
Euro 252
Euro 180
RIDOTTO SOCI ALI
Euro 210
Euro 189
Euro 132
Ridotto over 65 residenti a Milano e under 26
Euro 160
Euro 144
Euro 99
POLTRONISSIMA
ABBONAMENTI NOVITA’
1) ABBONAMENTO CONTEMPORANEO A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI (*)
Comprende: QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO – IL GRANDE DITTATORE – DUE
DONNE CHE BALLANO - UNO SGUARDO DAL PONTE - ARANCIA MECCANICA
2) ABBONAMENTO DANZA A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI (*)
Comprende: MARA GALEAZZI & FRIENDS – HUBBARD STREET 2 – COMIX – DARE – IL LAGO
DEI CIGNI ovvero Il Canto
POLTRONISSIMA
5 spettacoli
Intero
Euro 112,50
RIDOTTO SOCI ALI
Euro 82,50
Ridotto over 65 residenti a Milano e under 26
Euro 62,50
(*) Gli abbonamenti non sono utilizzabili per le rappresentazioni del 31 dicembre 2015, le
Iniziative Culturali e Fanta Teatro.
TESSERA A SCALARE A 4 SPETTACOLI IN POLTRONISSIMA (*) - NO contributo ALI
Valida per:



4 spettacoli per 1 spettatore
Oppure 2 spettacoli per 2 spettatori
Oppure 1 spettacolo per 4 spettatori
PREZZI DEI BIGLIETTI
POLTRONISSIMA
€ 34,00
€ 22,00
€ 18,00
€ 15,00
Intero
RIDOTTO SOCI ALI
Ridotto over 65 residenti a Milano
Ridotto studenti e under 26
POLTRONA / BALCONATA
€ 25,00
€ 17,00
€ 14,50
€ 13,50
Intero
RIDOTTO SOCI ALI
Ridotto over 65 residenti a Milano
Ridotto studenti e under 26
PER NON MORIRE DI MAFIA (13 ottobre 2015 ore 20.30)
Posto unico intero
RIDOTTO SOCI ALI
Ridotto under 26 e abbonati 2015/16
€ 18,00
€ 15,00
€ 13,50
COLPEVOLE O INNOCENTE?
€ 10,00
Posto unico numerato
LaBarocca in “CHI HA PAURA DI VIVALDI, BACH, HANDEL?”
Posto unico numerato adulti senza aperitivo € 15,00 con aperitivo € 20,00
Posto unico numerato bambini senza spuntino € 7,50 con spuntino € 10,00
FANTATEATRO - Speciali Natale e Epifania
€ 22,00
Poltronissima intero
Ridotto over 65
Ridotto studenti e under 26
Poltrona/Balconata intero
Ridotto over 65
Ridotto studenti e under 26
€ 18,00
€ 15,00
€ 17,00
€ 14,50
€ 13,50
PREZZI 31 DICEMBRE 2015 (compresi brindisi e petit buffet):
POLTRONISSIMA
ore 19.30
ore 22.45
Intero
Ridotto over 65 e under 26
€ 60,00
€ 50,00
€ 100,00
€ 85,00
€ 50,00
€ 44,00
€ 85,00
€ 75,00
POLTRONA/BALCONATA
Intero
Ridotto over 65 e under 26
ORARI BOTTEGHINO per la Stagione Teatrale 2015-2016:
dal 1° al 27 settembre 2015 | dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 18.30 (domenica chiuso)
dal 29 settembre 2015 fino a fine stagione | lunedì dalle ore 10.00 alle 18.30; dal martedi al sabato dalle
ore 10.00 alle 20.00; venerdi dalle ore 10.00 alle 19.00; domenica dalle ore 14.00 alle 18.30.
Giornate di chiusura per festivita 25 dicembre | 26, 27, 28 marzo.
ORARI DEGLI SPETTACOLI per la Stagione Teatrale 2015-2016 (salvo diverse indicazioni)
martedi, mercoledi, giovedi, sabato ore 20.30 | NOVITA’: venerdì ore 19.30 - domenica ore 16.00 |
lunedi riposo
10 ottobre ore 16.00 e ore 20.30 | 23, 24, 26, 27 dicembre ore 17.00 | 31 dicembre ore 19.30 e ore 22.45
1 gennaio ore 17.00 | 4, 5, 6 gennaio ore 17.00 | 9 gennaio ore 16.00 e ore 20.30 | 20 febbraio ore 16.00
e ore 20.30
Per informazioni e prenotazioni od opzioni sugli spettacoli in cartellone:
UFFICIO PROMOZIONE TEATRO CARCANO
GRUPPI ORGANIZZATI, CRAL, ASSOCIAZIONI CULTURALI,
PRO LOCO, BIBLIOTECHE, SCUOLE DI TEATRO e DANZA
Riferimento: sig. Luca Graffieti
Corso di Porta Romana, 63 – 20122 – Milano (MI)
dal martedi al sabato dalle ore 10.00 alle ore 18.30 | domenica dalle ore 14.00 alle ore 18.30
Contributo di € 30,00 del CT Lombardia a favore di 100 Soci ordinari e familiari iscritti ad almeno
uno dei Gruppi del CT stesso, che sottoscriveranno l’abbonamento ad almeno 4 spettacoli entro il
31 dicembre 2015.
Per usufruire delle agevolazioni esibire la tessera ALI
Direzione artistica Sergio Fantoni Fioravante Cozzaglio
Il senso del Carcano
Quando, un anno fa, abbiamo messo mano alla nuova squadra ci siamo posti il problema
di quale, delle possibili identità, era giusta per questo teatro e per questo territorio
metropolitano. Non ci siamo chiesti solo che cosa siamo noi, ma quale era l'aspettativa
della città, che cosa si aspettavano da noi quelli che guardano al teatro con speranza e
interesse. Ci siamo anche chiesti quale è la storia di queste mura e come sono vissute in
ambito cittadino, al di là degli episodi recenti. Parliamo di un teatro che, tra alterne
vicende, vanta una storia di due secoli.
La risposta è stata univoca e convinta: il Carcano, per le sue dimensioni e per la sua
storia, è un teatro popolare nell'accezione migliore del termine; sta a noi dargli quel colore
e quelle sfumature che lo rendano anche pieno di verità, di sensibile intelligenza, che
allarghino le sfere della popolarità e dell'innovazione fino a metterle in comunicazione tra
di loro. Noi abbiamo l'ambizione di lavorare per un teatro che sappia coniugare modernità,
popolarità, contaminazione dei linguaggi artistici, che rappresenti un punto di
congiunzione tra le esperienze di frontiera e quelle che si nutrono dei bisogni e delle
attese del pubblico più generalista, che faccia diventare "popolare" quello che pareva
destinato agli "intelligenti".
Molte delle difficoltà e delle incomprensioni che abbiamo affrontato in questi ultimi decenni
nascono infatti dalla frattura che si è generata in Italia tra le avanguardie vecchie e nuove
e il teatro di tradizione, quando sarebbe stato più utile e necessario creare una continua
osmosi tra i due settori.
Con la fondazione del Centro d'arte contemporanea Teatro Carcano e il conseguente
riconoscimento ministeriale siamo alla verifica di queste idee, usciamo dallo stretto ambito
del teatro di prosa e ci collochiamo in un quadro meno settoriale, facendo della nostra
sala un punto di incontro di esperienze artistiche e linguaggi diversi .
Infatti al Carcano non faremo "una" stagione, faremo un intreccio di stagioni. Nel
calendario troveranno posto la prosa, la danza contemporanea, la musica, il teatro per
famiglie, per bambini, per studenti, possibilmente non "punitivo"; oltre naturalmente alle
più diverse iniziative di carattere culturale che vanno dai "Processi alla storia" al
Caravaggio di Sgarbi.
La "prosa" sarà in gran parte, cosa mai successa al Carcano, di drammaturgia
contemporanea. Certo, una drammaturgia possibile in una sala da mille posti, non quella
dedicata ai teatri da camera. Ne conosciamo e apprezziamo la differenza, il nostro gusto
spesso ci porta ad amare il teatro da camera, ma contestiamo l'asserzione che il numero
dei posti non permetta emozioni artistiche.
Soprattutto se li coniughiamo con una stagione di danza organizzata col nostro partner
Spellbound Contemporary Ballet, che parte con Mara Galeazzi, Hubbard Street 2 e arriva
al Balletto di Roma, passando attraverso Mummenschanz e alcuni classici più tradizionali;
con le iniziative musicali che inauguriamo con La Verdi di Milano, nostro partner per la
musica nei prossimi anni; con il teatro-ragazzi che abbiamo affidato a una valorosa
compagnia bolognese, con la quale coproduciamo quindici giornate all'insegna della
festosità e della creatività. Per le scuole avremo in tutto una trentina di spettacoli, per gli
appassionati del genere (perché no?) anche qualche serata di operetta.
Il senso di tutto questo è di mischiare il pubblico e i linguaggi: nello studio che abbiamo
fatto quest'anno abbiamo scoperto che il pubblico più tradizionalista scopre con gioia
che esistono i Kataklò, così come i ragazzi magari imparano che l'operetta può sfociare
nel musical o che Cristicchi può raccontare in modo inedito la storia. Oppure che la
musica antica non sta necessariamente rinchiusa in un tabernacolo, ma può uscire
all'aria aperta ed essere fonte di gioia e di godimento. Abbiamo scoperto che un teatro
oggi non è un teatro "di prosa", ma un punto di incontro tra le generazioni e le arti,
dove ogni pretesto è buono per vedersi, parlarsi, ascoltare e pensare. Sembra ovvio,
ma è il necessario passaggio "ideologico" per fare dei nostri teatri degli organismi vivi.
Il senso di tutto questo è allargare con intelligenza il pubblico che frequenta le nostre
sale; se dal 1980 a oggi il numero di biglietti venduti in Italia è rimasto invariato
(quindici milioni) forse lo dobbiamo anche alla nostra incapacità di mischiare sacro e
profano, ad aver fatto della nostra arte un mestiere troppo elitario, quando invece la
nostra è un'arte applicata, impura per definizione, collettiva per vocazione anche
quando è spinta da grandi egocentriche personalità.
Il senso di tutto questo è inventare un modo di essere innovativi e contemporanei
senza sentirsi troppo debitori delle esperienze degli altri: ognuno ha la sua strada, la
nostra è quella di legare in un unico nodo le intuizioni artistiche, le emozioni collettive, il
piacere del divertimento, la forte socialità che ne consegue. Essere colti e popolari
insieme è un grande traguardo che a pochi è dato di raggiungere e la nostra ambizione
è quella di riunire un gruppo di artisti giovani e moderni attorno a questo progetto.
Sergio Fantoni e Fioravante Cozzaglio
TEATRO CARCANO
STAGIONE 2015/2016
Da martedì 6 a domenica 11 ottobre
MUMMENSCHANZ
I Maghi del Silenzio
Da mercoledì 14 a domenica 25 ottobre
SiciliaTeatro
Sebastiano Lo Monaco
IL MIO NOME E’ NESSUNO - L’ULISSE
di Valerio Massimo Manfredi
Adattamento e drammaturgia testo Francesco Niccolini
Regia Alessio Pizzech
Da venerdì 30 ottobre a domenica 1 novembre
Mara Galeazzi & Friends
GALA INTERNAZIONALE DI DANZA
Da mercoledì 4 a domenica 15 novembre
Fondazione Teatro di Napoli -Teatro Bellini di Napoli
Daniele Russo Elisabetta Valgoi
QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO
di Dale Wasserman dal romanzo di Ken Kesey
Adattamento Maurizio de Giovanni
Regia Alessandro Gassmann
Da mercoledì 18 a domenica 22 novembre
Promo Music – La Versiliana Festival
CARAVAGGIO
Uno spettacolo di e con Vittorio Sgarbi
Regia Angelo Generali
Da mercoledì 25 novembre a domenica 6 dicembre
Società per Attori
Massimo Venturiello Tosca
IL GRANDE DITTATORE
dal film di Charlie Chaplin
Adattamento Massimo Venturiello
Regia Giuseppe Marini, Massimo Venturiello
Da mercoledì 9 a domenica 20 dicembre
Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Maria Paiato Arianna Scommegna
DUE DONNE CHE BALLANO
di Josep Maria Benet i Jornet
Regia Veronica Cruciani
NUOVA PRODUZIONE
Giovedì 31 dicembre – Venerdì 1 gennaio
MG Eventi
Balletto di Mosca “La Classique”
LO SCHIACCIANOCI
Musica Piotr I. Ciaikovskij
Coreografia Marius Petipa
Da venerdì 8 a domenica 10 gennaio
Inscena Produzioni
Compagnia Corrado Abbati
MY FAIR LADY
Musica Frederick Loewe
Adattamento e regia Corrado Abbati
Da mercoledì 13 a domenica 24 gennaio
Sala Umberto
Francesco Pannofino Emanuela Rossi
I SUOCERI ALBANESI - Due borghesi piccoli piccoli
di Gianni Clementi
Regia Claudio Boccaccini
Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio
HUBBARD STREET 2
Coreografie A. Cerudo, T. Marling, I. Rustem
L. Landon, B. Arias
Da mercoledì 3 a domenica 14 febbraio
I Due della Città del Sole
Sebastiano Somma
UNO SGUARDO DAL PONTE
di Arthur Miller
Regia Enrico Lamanna
Da mercoledì 17 a domenica 21 febbraio
Emiliano Pellisari Studio – NoGravity Ltd.
NoGravity Dance Company
COMIX
Una creazione di Emiliano Pellisari
Coreografie Emiliano Pellisari, Mariana Porceddu
Da mercoledì 24 febbraio a domenica 13 marzo
Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
in coproduzione con Mismaonda
Enzo Iacchetti Giobbe Covatta
MATTI DA SLEGARE
di Axel Hellstenius
Regia Gioele Dix
Da venerdì 18 a domenica 20 marzo
Spellbound Contemporary Ballet
DARE
Coreografia e regia Mauro Astolfi
NUOVA PRODUZIONE
Da mercoledì 30 marzo a domenica 10 aprile
Progetto U.R.T.
LA MANDRAGOLA
di Niccolò Machiavelli
Interpretato e diretto da Jurij Ferrini
Da mercoledì 13 a domenica 24 aprile
Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini di Napoli
ARANCIA MECCANICA
di Anthony Burgess
Musiche Morgan
Regia Gabriele Russo
Da mercoledì 27 aprile a domenica 8 maggio
Danila Celani per Synergie Teatrali
Gaia De Laurentiis Stefano Artissunch
LISISTRATA
di Aristofane
Adattamento e regia Stefano Artissunch
Da venerdì 13 a domenica 15 maggio
Balletto di Roma
IL LAGO DEI CIGNI ovvero Il canto
Liberamente ispirato al balletto “ Il lago dei cigni”
e all’atto unico di A. Cechov “Il canto del cigno”
Musiche Piotr. I. Ciaikovskij
Coreografia e regia Fabrizio Monteverde
LE INIZIATIVE CULTURALI
Martedì 13 ottobre ore 20,30
PER NON MORIRE DI MAFIA
di Pietro Grasso
Con Sebastiano Lo Monaco
Regia Alessio Pizzech
Produzione SiciliaTeatro
Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia®
COLPEVOLE O INNOCENTE?
A cura di Elisa Greco - Ore 20,30
Lunedì 19 ottobre Napoleone Bonaparte
Lunedì 23 novembre Ronald Reagan
Lunedì 14 dicembre Marie Curie
Tεatr0inMatεmatica
A cura di Maria Eugenia D’Aquino
Regia Valentina Colorni -Drammaturgia Riccardo Mini
Produzione PACTA . dei Teatri-ScienzaInScena
Lunedì 9 novembre ore 11,30 e martedì 15 dicembre ore 15,00
I NUMERI PRIMI E LA CRITTOGRAFIA
Lunedì 9 novembre ore 15,00 e martedì 15 dicembre ore 11,30
PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON
Lunedì 30 novembre ore 11,30
APPUNTAMENTO AL LIMITE -Il calcolo sublime
Lunedì 30 novembre ore 15,00
L’IRRAZIONALE LEGGEREZZA DEI NUMERI
laBarocca - Direttore Ruben Jais
al Carcano
Sabato 19 marzo ore 12,00
CHI HA PAURA DI VIVALDI?
Il Cimento dell’armonia e dell’inventione “Le Quattro Stagioni”
Sabato 9 aprile ore 12,00
CHI HA PAURA DI BACH?
Estratti da: Suite n. 3 Bwv 1068 in Re Maggiore,
Cantata 147 “Herz und Mund und Tat und Leben”,
Concerto Brandeburghese n. 3 Bwv 1048 in Sol Maggiore
Cantata 211 “Cantata del caffè”
Sabato 14 maggio ore 12,00
CHI HA PAURA DI HÄNDEL?
Estratti da: Musica per i reali fuochi d’artificio Hwv 351,
Messiah Hwv 56
CARCANO BAMBINI/RAGAZZI
FANTATEATRO
Regia Alessandra Bertuzzi
Scenografie Federico Zuntini
Venerdì 27 novembre ore 10,00
I TRE PORCELLINI
Venerdì 11 dicembre ore 10,00
IL CANTO DI NATALE
Mercoledì 23, giovedì 24, sabato 26,
domenica 27 dicembre ore 17
Speciale Natale -LA CASA DI BABBO NATALE
Da lunedì 4 a mercoledì 6 gennaio ore 17
Speciale Epifania -IMPREVISTI AL CASTELLO
Giovedì 21 gennaio ore 10,00
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
Mercoledì 10 febbraio ore 10,00
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Venerdì 26 febbraio ore 10,00
IL MALATO IMMAGINARIO
Giovedì 10 marzo ore 10,00
IL FANTASMA DI CANTERVILLE
Venerdì 15 aprile ore 10,00
IL LIBRO DELLA GIUNGLA
TEATRO CARCANO – corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano
M3 Crocetta – Tram 16, 24 – Bus 77, 94
Tel. 02 55181377- 02 55181362
[email protected] - www.teatrocarcano.com
I 10 SPETTACOLI IN ABBONAMENTO
A GIORNO E POSTO FISSO
SiciliaTeatro
Sebastiano Lo Monaco
IL MIO NOME E’ NESSUNO – L’ULISSE
di Valerio Massimo Manfredi
Adattamento e drammaturgia testo Francesco Niccolini
Con Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone
e un’orchestra di 14 sassofonisti in scena
Scene Antonio Panzuto - Costumi Cristina Da Rold
Musiche originali Dario Arcidiacono, Davide Summaria
Luci Luigi Ascione
Regia Alessio Pizzech
Da mercoledì 14 a domenica 25 ottobre
Valerio Massimo Manfredi – scrittore, archeologo, topografo del mondo antico di fama
internazionale – ha dedicato due romanzi a Ulisse: il primo racconta le gesta dell'eroe di Itaca
dall'infanzia di Odysseo fino alla distruzione di Troia; il secondo dalla partenza da Ilio dopo la fine
tragica e vittoriosa della lunga guerra, fino all'arrivo a Itaca.
È una materia così intensa, poetica, tragica e intrisa di sangue e dolore che invece di dar segni di
invecchiamento, trova nuova linfa, dubbi e vigore nella prosa di Manfredi, che il regista Alessio
Pizzech e il drammaturgo Francesco Niccolini hanno trasformato in materia teatrale: un lungo
viaggio tra poesia, disperazione ed erotismo per attraversare la vita di un uomo, anche se
quest'uomo ama farsi chiamare Nessuno.
Questo Ulisse non procede in linea retta: la sua strada è lunga e contorta, riparte dal suo ritorno a
Itaca, dal primo incontro con Telemaco suo figlio. È a lui che racconterà – prima della grande
vendetta – dieci anni di guerra e dieci di faticosissimo ritorno verso casa.
Sebastiano Lo Monaco, con tutta la sua maestria e passione, dialoga con i molti fantasmi di
questa storia, in particolare le donne (Elena per prima, quindi Penelope, e poi Circe, Calypso,
Nausicaa, Athena) e gli eroi (Menelao, Aiace e, su tutti, Achille con l'amato Patroclo) che Odysseo
ha incontrato sulla sua faticosissima strada. Il risultato sarà una lunga, intensissima narrazione con
una voce principe, quella di Lo Monaco, e intorno tutti quei demoni – divinità, mostri, nemici,
eroi, vivi e morti, più tutti i ricordi – che ne hanno costellato il viaggio sterminato, descrivendone
il destino immortale. Una sinfonia dunque, un canto ricco di poesia, che – pur nel rispetto della
tradizione aedica – troverà una forma drammaturgica originale, sorprendente, perché non sarà il
furbo Ulisse senza limiti ad apparire allo spettatore, ma un uomo ancora più moderno,
sopravvissuto a una guerra dove ha conosciuto la paura e l'orrore, provato da dieci anni di morte
e naufragi, mancati ritorni e misteriosi sussurri del desiderio.
È evidente che in un contesto del genere, per Sebastiano Lo Monaco, nato a Floridia (Siracusa), è
stato come rispondere a un richiamo: cresciuto e formatosi tra classicità ellenica e romana,
perdutamente innamorato di Omero e dell'epica classica, si trova nella condizione ideale per
affrontare Ulisse e il poema della sua vita, costruendo un grande cunto per il pubblico del teatro e
- al tempo stesso - un eccellente strumento di divulgazione e conoscenza per i giovani e gli
studenti.
Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini di Napoli
Daniele Russo Elisabetta Valgoi
QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO
di Dale Wasserman
dall’omonimo romanzo di Ken Kesey
Versione italiana Giovanni Lombardo Radice
Adattamento Maurizio de Giovanni
Con Mauro Marino, Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici
Giulio Federico Janni, Daniele Marino, Antimo Casertano
Gilberto Gliozzi, Gabriele Granito, Giulia Merelli
Scene Gianluca Amodio
Costumi Chiara Aversano
Disegno luci Marco Palmieri
Musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi
Videografie Marco Schiavoni
Uno spettacolo di Alessandro Gassmann
Da mercoledì 4 a domenica 15 novembre
Qualcuno volò sul nido del cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato
come volontario in un ospedale psichiatrico californiano; racconta, attraverso gli occhi di Randle Mc
Murphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – la vita dei pazienti di
un ospedale psichiatrico statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971
Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base della
sceneggiatura dell’omonimo film di Miloŝ Forman, interpretato da Jack Nicholson ed entrato di
diritto nella storia del cinema.
Oggi, la drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore Maurizio de Giovanni
che, senza tradirne la forza e la sostanza visionaria, l’ha avvicinato a noi, cronologicamente e
geograficamente. Randle Mc Murphy diventa quindi Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi
compagni si trasferiscono nel 1982, nell’Ospedale Psichiatrico di Aversa. Alessandro Gassmann, con
il suo talento registico caratterizzato da un’inconfondibile cifra stilistica elegante e al tempo stesso appassionata, firma una messinscena personalissima ma fedele alle intenzioni dell’originale.
La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà sono temi che da sempre mi
coinvolgono e che amo portare in scena con i miei spettacoli. Dario (il mio McMurphy) è un ribelle
anticonformista che comprende subito la condizione alla quale sono sottoposti i suoi compagni di
ospedale, creature vulnerabili, passive e inerti. Da quel momento si renderà paladino di una battaglia
nei confronti di un sistema repressivo, ingiusto, dannoso e crudele, affrontando così anche un suo
percorso interiore che si concluderà tragicamente ma riscatterà una vita fino ad allora sregolata e
inconcludente. Un testo che è una lezione d’impegno civile, uno spietato atto d’accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all’interno dei manicomi ma anche, e soprattutto, una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e Potere costituito, sui meccanismi repressivi
della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e fa riflettere.
Alessandro Gassmann
Società per Attori
Massimo Venturiello Tosca
IL GRANDE DITTATORE
dal film di Charlie Chaplin
copyright©Rot Export – sas Charles Chaplin TM©- Bubbles LNC.SA e/o Export SAS
Adattamento Massimo Venturiello
Con Lalo Cibelli, Camillo Grassi, Franco Silvestri
Gigi Palla, Gennaro Cuomo, Nico di Crescenzo
Pamela Scarponi, Alessandro Aiello
Musiche Germano Mazzocchetti
Scene Alessandro Chiti
Costumi Sabrina Chiocchio
Luci Umile Vainieri
Coreografie Daniela Schiavone
Regia Giuseppe Marini, Massimo Venturiello
Da mercoledì 25 novembre a domenica 6 dicembre
Sono passati più di settant’anni da quando Charlie Chaplin scrisse, interpretò e diresse il suo primo film parlato Il grande dittatore, dedicato al tema della minaccia nazista. Con quel film,
Chaplin ridiede coraggio al mondo che credeva ancora nella libertà. E lo fece grazie alla risata,
che ora viene riproposta sul palcoscenico nello spettacolo diretto da Giuseppe Marini e Massimo
Venturiello. Da quel lontano 1940, il mondo è cambiato. Noi siamo profondamente diversi e così
anche l’assetto politico del mondo, eppure la nostra realtà presenta strane e inquietanti
analogie con quel tempo. Una crisi economica che ricorda quella del 1929, il crollo delle banche,
l’inflazione, la disoccupazione e la depressione. L’attualità del Grande dittatore è quella di tutte
le opere d’arte in cui si mette a nudo l’essenza umana. Nel film, come ora nella sua riduzione
teatrale, il protagonista si fa letteralmente in due. Da una parte c’è il piccolo ebreo che fa il barbiere nel ghetto in cui il nazismo lo ha rinchiuso e dall’altra c’è il feroce dittatore al quale egli assomiglia tanto da finire con l’assumerne il ruolo, rovesciandone nel messaggio radiofonico finale la violenza in pacifismo.
Afferma Venturiello: “Ciò che inventeremo e abiteremo sarà un’altra cosa dal film. Ciò che invece
preme di non perdere è l’ironia, il sarcasmo e l’irresistibile comicità di un’opera nella cui messa in scena la musica, composta per l’occasione da Germano Mazzocchetti, e le parti cantate, impreziosite dalla presenza di un’artista come Tosca, saranno grandi protagoniste.” Per Giuseppe Marini “Nello stesso periodo del film l’avventura brechtiana, con l’elaborazione di strumenti concettuali – lo straniamento – come modo di partecipazione critica al mondo della
Storia, produceva Terrore e miseria del Terzo Reich e La resistibile ascesa di Arturo Ui. Il nesso tra
Chaplin e Brecht è dunque per me molto stimolante e troverà riscontro in ambito registico nella
realizzazione dello spettacolo che, come ogni trasposizione teatrale di un’opera cinematografica, prevede irrinunciabili tradimenti, ovvero delle “scelte”.
Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
NUOVA PRODUZIONE
Maria Paiato Arianna Scommegna
DUE DONNE CHE BALLANO
di Josep Maria Benet i Jornet
Traduzione Pino Tierno
Scene Barbara Bessi
Luci Gianni Staropoli
Musiche Paolo Coletta
Regia Veronica Cruciani
Da mercoledì 9 a domenica 20 dicembre
Due donne che ballano è la prima produzione del Centro d’Arte Contemporanea Teatro
Carcano, costituito a gennaio 2015. Ad interpretarla due autentiche stelle della scena italiana, le
pluripremiate Maria Paiato (Premio Borgio Verezzi 1994, Premio Flaiano 2001, Premio della
Critica Teatrale 2004, Premio Olimpici del Teatro 2004 e 2007, Maschera d’Oro 2005, Premio Ubu 2005 e 2006, Premio Eleonora Duse 2009, Premio Hystrio 2010) e Arianna Scommegna (Premio
Lina Volonghi 1997, Premio della Critica Teatrale 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014).
Lo spettacolo debutterà in prima nazionale il 24 novembre al Teatro Sociale di Bergamo.
Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche,
sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno
dell'altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l'una per l'altra l'unica presenza
confortante. Consumano le poche ore alla settimana che passano insieme beccandosi,
pungendosi e confessando di sé quello che solo a un estraneo si riesce a confessare.
Ballano. Come balla una nave in balìa delle onde. Ballano la danza dell'esistenza dura e difficile di
chi porta dentro una sofferenza ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e
autosufficienza. Ballano come una coppia estratta dal mazzo della casualità, quando nelle balere
due sconosciuti si trovano a ballare insieme. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono
uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che
ballano. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare a ballare da sole come hanno sempre
fatto, e invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un po' la fatica.
Veronica Cruciani racconta una minuscola storia come tante ne accadono nei grandi condomini di
qualsiasi città, un microcosmo, un ecosistema esistenziale, che attraverso la scrittura di Benet I
Jornet diventa un modo gentile, amaro e profondamente ironico di raccontare un’intera società,
in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini, ad affrontare in
solitudine la pista da ballo del proprio destino.
Josep Maria Benet i Jornet, nato nel 1940, è considerato uno dei massimi autori del teatro
spagnolo contemporaneo e il padre del teatro catalano. Ha influenzato almeno due generazioni di
autori catalani, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e le sue opere sono state rappresentate in
tutta Europa, in Argentina e negli Stati Uniti.
Una curiosità che lega la sua biografia a questo testo è la sua grande passione per i fumetti del
passato di cui fa collezione, passione che condivide con la più anziana delle Due donne che
ballano.
Sala Umberto
Francesco Pannofino Emanuela Rossi
I SUOCERI ALBANESI - Due borghesi piccoli piccoli
di Gianni Clementi
Con Andrea Lolli, Silvia Brogi, Maurizio Pepe
Filippo Laganà, Elisabetta Clementi
Regia Claudio Boccaccini
Da mercoledì 13 a domenica 24 gennaio
Una famiglia borghese: un padre, una madre e una figlia. Lucio, cinquantacinquenne,
consigliere comunale progressista, e Ginevra, cinquantenne, chef in carriera, con un passato
fatto di lotte politiche e rivolte generazionali, conducono un’esistenza improntata al
politically correct, cercando quotidianamente di trasmettere alla figlia Camilla, sedici anni, il
loro stile di vita, pregno di valori importanti, di parole mai banali: l’importanza della politica, della solidarietà, della fratellanza. Ogni occasione è buona per ribadire questi concetti
edificanti: a tavola, ascoltando un telegiornale, commentando episodi di vita. Al terzetto si
aggiunge l’amica del cuore di Ginevra, Benedetta, erborista alternativa in analisi perenne e
ossessivamente a caccia di un compagno, e frequentatrice abituale della casa, sui cui abitanti
non manca di riversare le sue fragilità.
Come in tutte le famiglie, anche le incombenze pratiche occupano uno spazio importante nella
vita di Lucio e Ginevra e la rottura di una tubazione del bagno di servizio, che rischia di allagare
l’appartamento sottostante, occupato da un eccentrico tenente colonnello, obbliga i coniugi a chiamare una ditta per il restauro completo del locale. La ditta è formata da due giovani
uomini: Igli, 35 anni e Lushan, 18. Sono albanesi, con alle spalle una storia simile a quelle che
si leggono tutti i giorni sui giornali: viaggi su barconi fatiscenti, periodi di clandestinità, infine
l’agognato permesso di soggiorno e adesso una ditta, con tanto di partita Iva e lavoro in
quantità. Un esempio da seguire per Camilla e i giovani come lei, abituati al contrario a
situazioni agiate e iperprotettive. E’ questo che Lucio e Ginevra pensano, contemplando la luce che illumina gli sguardi dei due albanesi. Una luce piena di vitalità, voglia di fare, come solo chi
ha davvero conosciuto la fame può ancora avere.
Ma un giorno Lucio dimentica un importante documento, torna a casa ad un orario imprevisto
e le certezze sue e di Ginevra crollano come un castello di carte. A dimostrazione che i vecchi
proverbi non passano mai di moda: chi predica bene, razzola male…
I Due della Città del Sole
Sebastiano Somma
UNO SGUARDO DAL PONTE
di Arthur Miller
Musiche Pino Donaggio
Regia Enrico Lamanna
Da mercoledì 3 a domenica 14 febbraio
Uno sguardo dal ponte, scritto da Arthur Miller nel 1955 e considerato tra i più importanti testi
della drammaturgia americana del Novecento, riprende realisticamente una delle pagine più
drammatiche del sogno americano vissuto da milioni di italiani, volati in America, nella New
York degli anni ’50, alla ricerca di un futuro migliore.
Miller racconta la miseria degli immigrati italiani, la loro difficoltà ad adattarsi al nuovo mondo,
l’incapacità di comprendere un sistema di leggi che ritengono differente dall’ordine naturale delle cose e, soprattutto, la vacuità del sogno americano. Da ciò scaturirà una tragedia
annunziata fin dall’inizio, poiché mettere insieme quelle condizioni disagiate e quei sentimenti e
passioni fortissimi non potrà che fatalmente condurre ad un drammatico epilogo.
Lo spettacolo messo in scena da Enrico Lamanna riprende il dramma interiore di Eddy Carbone
(Sebastiano Somma), della sua famiglia e del suo sogno americano. L’ amore che prova verso la giovane nipote non è altro che la proiezione della sua esigenza di proteggerne la purezza, la
necessità di custodirla con la stessa cura di una ceramica preziosa. Un sogno da accarezzare al di
là del ponte, sotto un cielo di stelle misto ad un mare dove si naufraga in una voglia di tenerezza.
Sebastiano Somma, applaudito a teatro nella stagione 2013/14 nei panni del professor Laurana di
A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia, è uno dei volti più popolari dello spettacolo italiano, grazie
a numerose stagioni come protagonista di fiction televisive di grande successo.
Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
in coproduzione con Mismaonda
NUOVA PRODUZIONE
Enzo Iacchetti Giobbe Covatta
MATTI DA SLEGARE
di Axel Hellstenius
Versione italiana della commedia Elling & Kjell Bjarne
Regia Gioele Dix
Da mercoledì 24 febbraio a domenica 13 marzo
Dopo parecchi anni vissuti in una struttura psichiatrica protetta dove sono diventati amici
inseparabili, Elia e Gianni vengono “promossi” e mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento nel centro della città.
Si tratta di un esperimento e di una prova molto importante per loro: dovranno provare a
inserirsi nella società civile e dimostrare di saper badare a se stessi.
Elia, che non ha mai conosciuto il proprio padre, aveva vissuto sempre solo con la madre,
imbastendo con lei un rapporto morboso ed esclusivo. Alla morte della donna, si era perciò
rivelato totalmente incapace di prendersi cura di sé e il suo ricovero era stato inevitabile. Il lungo
trattamento terapeutico non ha però fiaccato la sua profonda sensibilità e un senso innato
dell’autoironia. Gianni, il compagno di avventura, è al contrario un omaccione dai modi ruvidi e spicci, fissato col
cibo e soprattutto col sesso, che peraltro non ha ancora avuto modo di sperimentare. È un uomo
generoso e impulsivo, la cui fragilità è segno del disperato tentativo di cancellare le ferite
procurategli da una madre alcolista e un patrigno violento.
Lo spettacolo racconta il percorso tortuoso, complicato ed esaltante che condurrà i due “matti” a slegarsi dai tanti fantasmi piccoli e grandi che li hanno resi infelici per gran parte della loro vita.
Entrambi riusciranno a trovare una strada personale per il reinserimento nel mondo. Il “cocco di mamma” troverà nella poesia e nella forza comunicativa delle parole la propria ragione di vita,
mentre lo “scimmione” si accorgerà di poter essere utile agli altri con il suo lavoro e il suo buon
cuore.
È questa l’intuizione forte del testo: l’arte e l’amore come strumenti di guarigione e riscossa,
elementi imprescindibili per un’esistenza piena e felice.
Particolarmente azzeccata la scelta di affidare a Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, diretti da Gioele
Dix – ovvero a tre dei più apprezzati, riconoscibili, simpatici, popolari e socialmente sensibili
personaggi dello spettacolo italiano – il trattamento di un tema rilevante e delicato come quello
della malattia mentale. Le loro caratteristiche attoriali e registiche garantiscono un approccio alla
materia fresco, ironico, addirittura spassoso e divertente. Nessun tentativo di patetismo, né
alcuna traccia di retorica in questo leggero e al tempo stesso intenso ritratto di vita e amicizia, di
passioni e dolori, di fobie e scelte coraggiose.
Progetto U.R.T.
Jurij Ferrini
LA MANDRAGOLA
di Niccolò Machiavelli
Luci Lamberto Pirrone
Costumi Nuvia Valestri
Pittura scenica Cris Spadavecchia
Regia e scenografia Jurij Ferrini
Da mercoledì 30 marzo a domenica 10 aprile
Ispirata da un motivo erotico-cortese, La Mandragola non è solo una perfetta macchina
comica ma anche una meravigliosa allegoria sulla “corruzione della logica politica”, che scambia i vizi della vita pubblica con quelli della vita privata, allargando il suo orizzonte critico
anche al clero. In quasi cinque secoli di storia non solo non ha perso mordente sull’attualità, ma al contrario è stata in qualche modo una lucidissima premonizione dei nostri tempi,
rivelando la nostra stessa identità di popolo e le radici profonde di un malcostume – ahimè –
tutto italiano.
Non appena si leva il velo sottile che Machiavelli pone sulla commedia si scorge con una certa
chiarezza la perfetta metafora della profonda ignoranza di un intero popolo che rifiuta di
vedere la bieca furberia dei pochi facoltosi oligarchi che lo governano. Il prologo comincia
come un talk-show, ma subito si entra nella storia, condotta secondo un efficacissimo registro
comico, tra gag e piccoli lazzi ben orchestrati. E’ una Mandragola in giacca e cravatta, in cui il
testo originale è recitato con brio e fresca disinvoltura strizzando l’occhio alla contemporaneità, con un ottimo uso dei ritmi e della pause e una scelta musicale accattivante.
Stesso mix di tradizione e modernità nelle scenografie.
La storia si svolge a Firenze nel 1504. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie dello sciocco
dottore in legge messer Nicia. Con l’aiuto del servo Siro e dell’astuto amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola, ma il primo che giacerà con lei
morirà …
Jurij Ferrini, regista e interprete principale, invita a “ guardare madonna Lucrezia come fosse il
nostro bellissimo paese: l’Italia. Callimaco è un appassionato amante che vuole “possederla” con uno strampalato stratagemma, facendosi aiutare dal faccendiere Ligurio e dal terribile fra’ Timoteo, sinistra espressione del clero più corrotto. Le cose saranno anche cambiate, ma lo
stesso perfetto ingranaggio comico inizia a trascendere la vicenda dei meschini protagonisti e a
parlare direttamente a noi … di noi”.
Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini di Napoli
ARANCIA MECCANICA
di Anthony Burgess
Con (in o.a.) Alfredo Angelici, Martina Galletta, Sebastiano Gavasso
Giulio Federico Janni, Alessio Piazza, Daniele Russo, Paola Sambo
Musiche Morgan
Scene Roberto Crea
Costumi Chiara Aversano
Regia Gabriele Russo
Da mercoledì 13 a domenica 24 aprile
Arancia meccanica rappresenta uno dei romanzi distopici meglio rappresentativi nel suo genere,
non meno visionario e lungimirante di un altro classico come 1984 di Orwell, con cui, in modo non
casuale, esistono diverse convergenze. A distanza di cinquantuno anni dalla prima pubblicazione
del romanzo ci si rende conto di quanto Burgess avesse saputo guardare anche oltre il suo tempo,
presagendo, attraverso la storia di Alex e dei suoi amici Drughi, una società sempre più incline al
controllo delle coscienze e all'indottrinamento di un "pensiero unico". Il film di Kubrick del 1971,
ha saputo tradurre perfettamente il mondo descritto da Burgess, facendo della versione
cinematografica di Arancia Meccanica un caposaldo della cinematografia di tutti i tempi. Un film
che ha lasciato un segno tale da scoraggiare l'idea di una messinscena.
Tuttavia, quando ho letto l'adattamento che lo stesso Burgess ha elaborato a suo tempo per il
teatro, sono rimasto sorpreso e coinvolto dalla sua completa autonomia drammaturgica.
Nella prima parte al linguaggio originale e caratterizzante dei quattro Drughi, si alternano canzoni
in versi corredate di libretto e spartito scritto dallo stesso Burgess.
Trovando nella parte musicale uno degli elementi distintivi dell'opera, è stato naturale pensare ad
un musicista fuori dagli schemi, prorompente ed originale, un musicista che in qualche modo
somigliasse ad Arancia Meccanica, Marco Castoldi in arte Morgan.
Così come nel romanzo la storia viene raccontata in prima persona da Alex, il capo carismatico dei
Drughi, nella messinscena tutto sarà vissuto come se ci trovassimo in un suo incubo. Ragion per
cui, visioni, musiche, ritmo saranno scanditi dal sentire del protagonista.
Con Tommaso Spinelli abbiamo curato la traduzione del testo rimanendo fedeli il più possibile alle
originarie intenzioni di Burgess. Il lavoro più duro ha riguardato la trasposizione del linguaggio dei
Drughi, il Nadsat inventato dallo stesso autore, uno slang inglese con influenze russe.
Per non perdere lo straniamento oltre che la violenza che questa parlata ha il potere di
trasmettere abbiamo lavorato sui singoli termini con attenzione scrupolosa, in qualche caso
confrontandoci con la generazione dei nostri diciottenni, avvezza all'utilizzo di un linguaggio che
crei identità.
La sottile linea di confine fra bene e male, il rapporto fra vittima e carnefice, la connessione fra
la violenza del singolo individuo e quella della società saranno i temi che vorrò portare in
evidenza.
Gabriele Russo
Danila Celani per Synergie Teatrali
Gaia De Laurentiis Stefano Artissunch
LISISTRATA
di Aristofane
Con Stefano Tosoni, Gian Paolo Valentini
Disegno luci Giorgio Morgese
Scenografia Francesco Cappelli
Costumi Maria Amurri, Sissi Sossi
Fantocci Giuseppe Cordivani
Traduzione, adattamento e regia Stefano Artissunch
Da mercoledì 27 aprile a domenica 8 maggio
Lisistrata è un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane, commediografo tra i
maggiori del teatro classico. La particolarità della messa in scena sta nella contaminazione fra
cabaret e burlesque, evidenziata nelle musiche, nelle atmosfere e nei costumi. Nella storia la
guerra non fa da sfondo alla commedia, ma la penetra in tutta la sua drammaticità
divenendone protagonista. Lo spettacolo è un omaggio a tutti i caduti per la Patria, in tutte le
guerre, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella
speranza di un domani migliore.
Il filo conduttore è il personaggio di Lisistrata, che con lo stratagemma dello sciopero del sesso
ricatta i guerrieri spartani ed ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del
Peloponneso. Proprio la sua fermezza ed arguzia favoriscono il gioco comico ma anche
polemico e riflessivo nella commedia. Lisistrata non è solo una donna che convince le altre a
negarsi e negare le gioie dell’amore, ma è lei che si fa motore di un dolore universale: “Sciagurate siamo noi donne a portare il peso della guerra, partoriamo i nostri figli e li mandiamo a fare i soldati!”.
Visivamente tutto il fantastico di Aristofane viene restituito, sia nella scelta dell’allestimento, sia nell’utilizzo di pupazzi e fantocci che rafforzano l’atmosfera onirica della scena
interagendo drammaturgicamente con i protagonisti. In questo modo l’arte del teatro si fa
magia capace di rievocare figure di corpi, musiche, parole e immagini come strumenti per
esplorare l’animo umano. I protagonisti si affrontano su tre piani rialzati sviluppando al massimo l’azione scenica ed esasperando in maniera giocosa e dinamica gli umori del dramma
comico di Aristofane. La scena è bianca, compatta e severa, a delineare uno spazio dove
passato e presente si incontrano, dove la satira implacabile, feroce e corrosiva esplode con
una grande sequenza di immagini ed uno spirito senza limite aggredendo la società e la Polis
ateniese.
In collaborazione con Spellbound
LA STAGIONE DI DANZA CONTEMPORANEA
Mara Galeazzi & Friends
GALA INTERNAZIONALE DI DANZA
Da venerdì 30 ottobre (ore 19,30) a domenica 1 novembre
Una serata di gala con il meglio della danza internazionale: accanto alla figura della stella Mara
Galeazzi, già prima ballerina del Royal Ballet di Londra, una rosa di interpreti dai principali Teatri
d’Opera europei per una carrellata di brani d’autore all’insegna della coreografia di alta classe.
Nata a Brescia, Mara Galeazzi si diploma con il massimo dei voti all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Nel 1992 entra a far parte del Royal Ballet di Londra, ottenendo la promozione a
First Artist nel 1995, Solista al termine della stagione 1997/98 e Principal nel 2003. Tra i moltissimi
ruoli ricoperti nel repertorio classico, si ricordano quello principale nell’Uccello di Fuoco di Fokine,
la Fata Confetto nello Schiaccianoci, Giselle (anche sotto la direzione di Carla Fracci), Myrtha in
Giselle, Medora in Le Corsaire, Gamzatti nella Bayadère di Natalia Makarova, il ruolo principale nel
divertissement di Paquita.
Ha interpretato numerose coreografie di Frederick Ashton (La fille mal gardée; Cinderella;
Symphonic Variations), Kenneth MacMillan (Romeo e Giulietta; Manon; Mayerling; La Sagra della
Primavera; Song of the Earth), Glen Tetley (La Ronde; Pierrot Lunaire), John Cranko (Onegin),
Twyla Tharp (Push comes to Shove), Anthony Tudor (The Leaves are Fading), Rudolf Nureyev (Don
Chisciotte), William Forsythe (In the Middle, Somewhat Elevated), Mats Ek (Carmen).
E’ apparsa come guest artist con lo Stuttgart Ballet, il Teatro dell’Opera di Roma (sotto la direzione di Carla Fracci) e lo Scottish Ballet e ha danzato con ballerini di primissimo piano come
Irek Mukhamedov, Carlos Acosta, Tetsuya Kumakawa e le loro compagnie.
Ha ricevuto il Premio Danza & Danza 2006 come Migliore ballerina italiana nel mondo.
Nel 2005, al termine di un gala di beneficenza nella sua città natale, è stata nominata Membro
Onorario del Soroptimist International, organizzazione senza scopo di lucro che riunisce donne
con elevata qualificazione professionale ed opera per la promozione dei diritti umani, dello
sviluppo e della pace.
Nel 2009 è stata insignita del titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano.
Mara Galeazzi ha inoltre fondato e dirige la “Dancing for the Children Foundation” che si occupa di reperire fondi per l’educazione e il sostegno dei bambini in difficoltà nei Paesi del Terzo Mondo.
Dal 2014 si dedica alla carriera di danzatrice free-lance ed è stata per questo nominata Prima
Ballerina Ospite del Royal Ballet di Londra.
HUBBARD STREET 2
Direttore Terence Marling
Direttore delle Attività Artistiche e Direttore HS2 Company Marisa C. Santiago
Hubbard Street Dance Chicago
Direttore Artistico Glenn Edgerton - Direttore Esecutivo Jason D. Palmquist
General Manager Karena Fiorenza Ingersoll – Rehearsal Director Lucas Crandall
Coreografo Residente Alejandro Cerrudo - Fondatore Lou Conte
Da venerdì 29 (ore 19,30) a domenica 31 gennaio
Fondata da Julie Nakagawa e Lou Conte nel 1997 e attualmente guidata da Terence Marling,
Hubbard Street 2 ha il compito di preparare i giovani a una carriera nell’ambito della danza
contemporanea, assicurando loro un ambiente dinamico e stimolante che incoraggia la crescita
artistica di pari passo con l’affinamento di molteplici competenze tecniche. Ad oggi, quattordici
membri sono stati promossi alla Compagnia principale, Hubbard Street Dance Chicago, mentre
molti altri sono entrati a far parte di compagnie primarie internazionali.
Grazie a programmi diversificati e a lunga gittata in grado di coinvolgere le scuole, oltre ad attività
specifiche per musei e istituzioni culturali e a un fitto calendario di rappresentazioni di repertorio,
i danzatori di HS2 sono in grado di raggiungere un pubblico di migliaia di spettatori ogni anno. La
Compagnia ha avuto l’onore di esibirsi su molti palcoscenici di prestigio, tra i quali il “John F. Kennedy Center for the Performing Arts”, il “Joyce SoHo” e il “North Carolina School of the Arts”, e, fuori dagli USA, in Germania, Lussemburgo, Sud Africa e Svizzera. Fin dagli inizi vocata allo
sviluppo e promozione dell’arte coreografica attraverso il lavoro di individuazione ed istruzione di nuovi talenti, la Compagnia si distingue per l’istituzione di attività di residenza per i giovani
coreografi, che hanno così l’opportunità di creare lavori nuovi e originali ed effettuare prestigiosi
master class.
HS2 è parte integrante dei programmi che Hubbard Street Dance promuove a favore dei giovani,
della scuola e della comunità. Le finalità, avvicinare gli studenti al mondo della danza
coltivandone attivamente sensibilità e capacità di approfondimento, riflessione e discussione,
aiutandoli a sviluppare un pensiero astratto e analitico, capacità di comprensione e abilità nel
problem-solving.
PROGRAMMA
Lickety-Split (brani da) di Alejandro Cerrudo. Sulle musiche di Devendra Banhart, tre coppie
affrontano gli imprevedibili aspetti dell’amore.
stop…stop…stop… di Terence Marling. Una coreografia leggera sul tema dell’incomunicabilità. Tra le musiche, brani di Dámaso Pérez Prado, il “re del Mambo”.
Long Story Short di Ihsan Rustem. Dall’insicurezza al dubbio, dalla pulsione di libertà, alla calma assoluta. Come le relazioni si rapportano a un progressione di sensazioni e sentimenti intensa e
tormentata.
From the floor below di Loni Landon. Dalla tragedia della distruzione della propria casa ad opera
dell’uragano Sandy si sviluppa un’esplorazione del contrasto tra vuoto e pieno.
Changed in its Affection di Bryan Arias. Su musiche di Bach e Dylan, una riflessione sull’identità, identificata negli effetti , semplici e insieme complessi, che produciamo sugli altri.
Spellbound Contemporary Ballet
DARE
Regia e coreografia Mauro Astolfi
Danzatori Violeta Wulff Mena, Maria Cossu, Yadira Ramirez Fernandez
Claudia Mezzolla, Cosmo Sancilio, Fabio Cavallo, Mario Laterza
Giovanni La Rocca, Giuliana Mele
Musiche Daniel Hope, Italian Baroque Arias, Frédéric Chopin
Musiche originali Luca Salvadori
Disegno luci Marco Policastro
Produzione realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo in
collaborazione con Rassegna Tersicore/Auditorium della Conciliazione-Roma e Teatro Sociale AsLiCo-Como
Da venerdì 18 (ore 19,30) a domenica 20 marzo
Nata per celebrare i primi vent’anni di attività di Spellbound Contemporary Ballet, Dare è una
creazione che presenta visivamente negli angoli della scena – di ogni scena – citazioni fatte di
gesti, oggetti, atmosfere che hanno scandito un percorso ricco di incontri, collaborazioni e storie
appassionate.
Dare è richiamare a sé quell’essenza invisibile e solida della compagnia, in una divisione di spazi, di storie che si incrociano, si ritrovano, si riallontanano.
La dimensione di uno spazio interno, a noi caro, uno spazio mutevole dove la scena stessa, gli
oggetti, le scatole, le piante sperimentano la loro condizione quasi umana; dove la collaborazione
tra l’uomo e l’ambiente è un approccio ordinario, dove un letto o uno scatolone da trasloco diventano un’estensione delle nostre braccia, un vestito, un posto dove trovare un equilibrio
diverso, una diversa armonia.
Dare racchiude e raccoglie un mondo un po’ magico, la dimensione del quotidiano rivista come
qualcosa di ancora più eccitante di un evento straordinario. Dare è forse anche una metafora del
vivere e la ricerca eterna di una relazione tra noi e gli altri, tra noi e quello che noi stessi abbiamo
creato, un recupero delle intuizioni geniali della nostra infanzia dove qualsiasi cosa era un mondo
da scoprire, ogni giorno.
Applauditissima in Italia e all’estero per l’eccellenza degli interpreti e la versatilità del linguaggio coreografico, Spellbound – fondata nel 1994 dal coreografo Mauro Astolfi, affiancato dal ’96 da Valentina Marini – si è esibita nei maggiori teatri e festival internazionali (Serbia, Germania,
Francia, Croazia, Cipro, Thailandia, Svizzera, Spagna, Austria, Stati Uniti, Canada, Bielorussia,
Panama, Israele, Russia, Corea, Lussemburgo e prossimamente Inghilterra e Svezia). Competitiva
per modernità dei programmi e ricchezza del repertorio, la compagnia è sicuramente tra le
proposte artistiche italiane maggiormente apprezzate in campo internazionale, attiva da sempre
in progetti di scambio e network in collegamento con la più fertile scena artistica europea. Di
particolare rilievo l’attenzione posta allo sviluppo di progetti di formazione ed educazione del
pubblico così come di diverse generazioni di danzatori, dinamiche queste che hanno consolidato
negli anni un modello vincente di impresa culturale a tutto tondo riconosciuta
internazionalmente.
Balletto di Roma - Direzione Artistica Roberto Casarotto
Luciano Carratoni presenta
IL LAGO DEI CIGNI ovvero Il canto
Liberamente ispirato al balletto Il Lago dei Cigni
e all’atto unico di Anton Cechov Il Canto del Cigno
Interpreti Roberta De Simone/Odette, Siro Guglielmi/Siegfried
Luca Pannacci/Rothbart, Anna Manes/Odile
Musiche Piotr I. Ciaikovskij
Costumi Santi Rinciari - Light designer Emanuele De Maria
MaÎtre de Ballet Sarah Taylor
Allestimento scenico, coreografia e regia Fabrizio Monteverde
Da venerdì 13 (ore 19,30) a domenica 15 maggio
Tra i più apprezzati autori della scena contemporanea della danza italiana, Fabrizio
Monteverde firma per la storica compagnia romana la nuova versione di un classico
d’eccezione. Tra le suggestioni di una favola d’amore crudele e i simboli di un’arte che sovrasta la vita, il coreografo reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di
Ciaikovskij, garantendo quell’originalità coreografica e registica unica che da sempre ne
caratterizza le creazioni e il successo.
Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno
romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il Lago dei Cigni è
una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la
vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Cechov, scrivendo nell’atto unico Il Canto del Cigno (1887) di un attore
ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera.
Con dichiarata derivazione intellettuale dal grande scrittore russo, il Lago di Monteverde trova
nel Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di
illusioni e memoria porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una
giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore,
“inevitabile” Lago.
Esponente di una generazione di talenti esplosa negli anni Novanta, Monteverde svolge da
ormai trent’anni un lavoro di elaborazione stilistica e drammaturgica che ne rende il segno unico e riconoscibile. Sensibile alle suggestioni letterarie e teatrali, la contemporaneità di
Monteverde si scorge nelle profondità invisibili di racconti senza tempo, tra le righe di
narrazioni moderne e i risvolti psicoanalitici di favole antiche. Maestro di uno stile energico e
personale, è autore di un movimento composto di intrecci e spostamenti di peso che ne
orientano coerentemente equilibri e curve dinamiche. Il risultato è quello di una gestualità
rotonda e morbida che richiama nel corpo l’intenzione del moto per esplodere infine in
spigolosità nette e decise.
La Compagnia. Placido Amante, Marcos Becerra, Michele Cascarano, Roberta De Simone, Siro
Guglielmi, Monika Lepisto, Anna Manes, Luca Pannacci, Valentina Pierini, Azzurra Schena,
Raffaele Scicchitano, Sophie Tonello, Claudia Vecchi, Stefano Zumpano.
GLI ALTRI SPETTACOLI
Creato da Floriana Frassetto, Andres Bossard, Bernie Schürch
Interpreti Floriana Frassetto, Giovanni Colombo
Raffaella Mattioli, Pietro Montandon
Direttore tecnico Dino De Maio
Da martedì 6 a domenica 11 ottobre
(sabato 10/10 ore 16,00 e ore 20,30)
Immergetevi nella magia del silenzio e delle ombre: corpi che mutano e che cambiano,
diventando qualsiasi cosa e assumendo ogni forma. E’ lo spettacolo dell’arte visiva, della mimica
e del non-verbale arricchito di nuovi sketches, tanto emozionante quanto divertente, che i
leggendari Mummenschanz – che la stampa ha definito Les musiciens du silence – portano sul
palcoscenico del Carcano, a tre anni dalle trionfali recite di novembre 2013.
Le brillanti idee di Mummenschanz – fondato a Parigi nel 1972 da Andres Bossard, Floriana
Frassetto e Bernie Schürch, sono state presentate alle platee di tutto il mondo. Oggi
rappresentano molto più di un nome. Diventato ormai una forma d’arte, il loro lavoro ha affascinato diverse generazioni di spettatori di ogni età e cultura che, guidati nel lavoro creativo
dei Mummenschanz, diventano testimoni di strane creature senza tempo, dalle forme incredibili
e colorate che fanno a gara per incantare gli spettatori.
Le storie raccontate dai Mummenschanz sono soltanto visive. Non ci sono accompagnamenti
musicali, né scenografie … Irrompono sul palcoscenico indossando quello che la nostra società
ha depauperato di valore, i nostri scarti: sacchetti dilatati, resti di tubo a fisarmonica, teste di
bidoni, fili di ferro o serpentine luminescenti, stralci di stoffa, pezzi di cartone, polistirene,
gommapiuma ed altro ancora. Tutti materiali, questi, mossi o modellati in modo da generare una
fantasmagoria proteiforme centrata sull’umano, che ci trascina in un insolito girotondo gioioso sorprendendoci, divertendoci e meravigliandoci ogni volta.
Teatro visivo, di ombre e di silenzi, di forme cangianti e piene di vita: ma se è vero che “del poeta è il fin la meraviglia”, questa è anche poesia, una poesia che incanta da oltre quarant’anni grandi e piccini.
Promo Music
in collaborazione con La Versiliana Festival
CARAVAGGIO
Uno spettacolo di e con Vittorio Sgarbi
Musiche composta da Valentino Corvino, violino, elettronica
Immagini elaborate da Tommaso Arosio, scenografia e video
Regia e luci Angelo Generali
Da mercoledì 18 a domenica 22 novembre
Caravaggio è doppiamente contemporaneo. E’ contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la
sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non
sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio
viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra
questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di
quanto non sia Caravaggio.
Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi ci condurrà, attraverso la vita e la pittura rivoluzionaria di Michelangelo Merisi, in
uno spettacolo teatrale arricchito dalla musica di Valentino Corvino e dalle immagini delle opera
più rappresentative del pittore lombardo curate dal visual artist Tommaso Arosio.
MG Eventi
Balletto di Mosca “La Classique”
Dipartimento della Cultura della Città di Mosca - Moskoncert
LO SCHIACCIANOCI
Balletto in due atti
Musica Piotr I. Ciaikovskij
Libretto e coregrafia Marius Petipa
Costumi Elik Melikov
Scenografie Evgeny Gurenko
MaÎtre de Ballet Evgenia Novikova, Andrey Shalin
Direttore artistico Elik Melikov
Ruoli principali e interpreti Clara Ekaterina Shalyapina /Nedejda Ivanova
Principe Alexandr Tarasov/Dmitry Smirnov
Giovedì 31 dicembre ore 19,30 e ore 22,45
Venerdì 1 gennaio ore 17,00
Lo Schiaccianoci è uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento. Balletto dall’atmosfera natalizia
per eccellenza, è l’ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine ‘800. Nello scrivere il libretto, Petipa si ispirò al racconto di E.T.A. Hoffmann, precursore del
Romanticismo, Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi. La partitura sonora, composta da Ciaikovskij tra il
1891 1 il 1892, è stata lo sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata
per prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Marinskij di San Pietroburgo. Il debutto europeo
risale al 1934 al Sadler’s Wells di Londra, mentre la prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano è del 1938.
Lo Schiaccianoci è un balletto dalle atmosfere oniriche tipiche della favola, con celebri passaggi
come la Danza Russa, il Valzer dei Fiori e la Danza dei Fiocchi di Neve che si affiancano ai vivaci
balli di bimbi, le deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia per i giocattoli
tra i topi e i soldati e il lieto fine, che spicca per la grazia e il virtuosismo del grand pas-de-deux,
summa dell’arte e del talento dei solisti che si esibiscono.
La versione del Balletto di Mosca “La Classique”, come si evince dal nome stesso della Compagnia, predilige una ricostruzione fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica
russa. Con lo scopo di restituire lo splendore delle coreografie originarie e la veste tradizionale
dell’opera, i ballerini, giovani talenti dalla superba tecnica classico-accademica provenienti dalle
migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, ricalcano esattamente i passi e i virtuosismi del
coreografo. I costumi e le scene, carichi di ornamenti e decorazioni, sono completamente
rinnovati rispetto agli allestimenti degli anni passati.
Il Balletto di Mosca-La Classique, fondato da Elik Melikov nel 1990 e composta da quarantotto
elementi, ha in repertorio i più famosi titoli della tradizione - Giselle, Il lago dei cigni, Don
Chisciotte, La bella addormentata. Da alcune stagioni è una presenza fissa del cartellone del
Carcano per le feste di fine anno, applaudito immancabilmente da un pubblico numeroso ed
entusiasta.
Inscena Produzioni
Compagnia Corrado Abbati
MY FAIR LADY
Testi e liriche Alan Jay Lerner
Musica Frederick Loewe
Adattamento e regia Corrado Abbati
Nuova produzione in esclusiva per l’Italia
su licenza Edizioni Tams Witmark Music Library – New York
Da venerdì 8 a domenica 10 gennaio
(venerdì 8/1 ore 19,30
sabato 9/1 ore 16,00 e ore 20,30
domenica 10/1 ore 16,00)
Il titolo My Fair Lady accomuna due successi planetari assurti a leggenda, tratti entrambi dalla
celeberrima commedia Pigmalione che George Bernard Shaw scrisse nel 1914: il musical di
Alan Jay Lerner e Frederick Loewe (1957) con Rex Harrison e Julie Andrews e il film diretto da
George Cukor (1964), ancora con Harrison affiancato questa volta da Andrey Hepburn.
E proprio grazie alla sua versione cinematografica, il musical ha fatto il giro del mondo
conquistando milioni di spettatori grazie alla piacevolezza delle musiche, l’eleganza dei
costumi e la romantica e divertente storia di Eliza, la giovane fioraia che diventa una gran
dama per merito delle cure del professor Higgins.
Corrado Abbati, da molti anni immancabile e applaudita presenza nei cartelloni del Carcano,
affronta la “favola possibile” di Eliza confezionando uno spettacolo brillante e pieno di ritmo,
in cui ogni elemento - le coreografie, i ricchi costumi, le scene – è al servizio esclusivo di Sua
Maestà la Musica. A lei, probabilmente, si deve buona parte di quel miracolo che è My Fair
Lady: un classico del teatro musicale che continua ad essere sempre giovane e seducente.
Henry Higgins, eccentrico professore di fonetica, scommette con l’amico Pickering di essere in
grado di educare alla buona pronuncia e ai modi raffinati la piccola fioraia Eliza Doolittle, che
parla un cockney atroce e sgraziato, fino a farla scambiare per una dama d’alto lignaggio. Ha inizio quindi una rigorosa opera di educazione cui contribuirà anche la madre di Higgins. E’ propria a casa di lei che Eliza farà la conoscenza di Freddy Eynsford Hill che da Eliza resta
affascinato. Finalmente Higgins presenta la fanciulla ad una festa d’ambasciata, spacciandola con successo per una duchessa rumena. Eliza, giunta alla svolta della sua vita, non sa cosa fare
di sé e del suo futuro, e il suggerimento di Higgins di sposare Pickering la manda su tutte le
furie. Minacciando il matrimonio con Freddy, pianta quindi in asso il professore,
dimostrandogli una volta per tutte, con la sua rabbia, di porsi ormai sul suo stesso piano.
Emiliano Pellisari Studio – No Gravity Ltd.
NoGravity Dance Company
COMIX
Una creazione di Emiliano Pellisari
Ideazione sonora, art direction, coreografie, costumi
Emiliano Pellisari, Mariana Porceddu
Acrobati/danzatori Mariana Porceddu, Antonella Perazzo, Lucia Orru
Mirko Simeone, Rocco Ascia, Eva Campanaro
Musiche John Coltrane, Bill Evans, Miles Davis,
George Gershwin, Emir Kusturica, Bobby McFerrin,
Scott Joplin, Django Reinhardt, Gene Harris e a.
Consulente musicale Domenico Bulla
Editing/mix Davide Terrile/Gli Artigiani Studio
Scenografie e attrezzi di scena Emiliano Pellisari
Grafica e video BATO
Da mercoledì 17 a domenica 21 febbraio
(sabato 20/2 ore 16,00 e ore 20,30)
Dall’autore di spettacoli raffinati e immaginifici, capace di sbalordire il grande pubblico con immagini strabilianti, arriva uno spettacolo inaspettato, dirompente, diverso dall’immaginario barocco, familiare ai fan di Emiliano Pellisari: un mondo allegro, ispirato alla fantasia del mondo
pop, un gioiello del physical theatre. Comix nasce dalla fucina dell’Emiliano Pellisari Studio con le caratteristiche del nouveau cirque: l’atletismo circense si mescola alla poesia del teatro, all’armonia della danza, ai giochi della luce.
Dal mondo dei fumetti ecco dunque tante piccole storie fantastiche dove fisicità e comicità
creano un mix di ilarità e divertimento. Uno spettacolo che nasce dalle suggestioni dei cartoni
animati (Disney, La Pantera Rosa, Braccio di Ferro, Tin Tin, Tim Burton) e dall’arte grafica (Chagall, Keith Haring, Cavandoli e la sua “linea”), in cui si realizzano i sogni eterni dell’uomo: volare nel cielo come gli uccelli, nuotare nel mare come i pesci, scomporre il corpo umano e farlo
scomparire come un fantasma.
Comix è gioia in movimento, gesto atletico e divertimento a suon di jazz.
Lo stile di Pellisari è stato definito dal teatro francese “nouvelle magie et danse aérienne”. I suoi
spettacoli, non riconducibili a un genere preciso, combinano la danza con l’arte scenotecnica e la fantasia. La sua carriera artistica è estremamente eclettica: è stato infatti autore teatrale,
scrittore, ha fatto esperienza nel cinema come organizzatore, regista e sceneggiatore.
Attualmente è scenografo, costumista, illusionista, regista teatrale, coreografo sui generis e,
infine, produttore di se stesso. Tutti gli spettacoli prendono vita nel suo studio romano, uno
spazio teatrale/atelier dove vengono sviluppate le macchine teatrali e le tecniche coreografiche.
Le Iniziative Culturali
SiciliaTeatro
Sebastiano Lo Monaco
PER NON MORIRE DI MAFIA
di Pietro Grasso
Versione scenica Nicola Fano
Adattamento drammaturgico Margherita Rubino
Musiche Dario Arcidiacono
Scene GiacomoTringali
Costumi Cristina Darold
Regia Alessio Pizzech
Martedì 13 ottobre ore 20,30
Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l’ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si
rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più
forte, con cittadini sempre meno liberi.
Pietro Grasso
Il monologo vibrante di un uomo contro. Che mette la sua vita in prima linea per salvare la
speranza di un futuro possibile.
La testimonianza umana e professionale, le riflessioni, gli interrogativi che l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, attuale Presidente del Senato, si pone nel suo libro Per non
morire di mafia (scritto con Alberto la Volpe, Sperling & Kupfer, 2009) vengono proposti in
versione teatrale in questo spettacolo fortemente voluto da Sebastiano Lo Monaco ed accolto con
grande commozione ed ovazioni di pubblico al suo debutto al Festival dei Due Mondi di Spoleto
2010.
Se Falcone e Borsellino teorizzarono che per combattere la mafia è necessario conoscerla, il loro
“erede”, a sua volta impegnato per più di trent’anni contro la criminalità organizzata, aggiunge che oggi per contrastare la mafia è indispensabile avere la percezione esatta della sua
pericolosità, soprattutto nel tentativo di parlarne alle coscienze dei più giovani. E’ partendo da questi presupposti che l’uomo di teatro e il magistrato hanno condiviso la stessa necessità: restituire un’esperienza rendendola simbolica, elaborando un evento che si colloca nel rito collettivo dell’incontro tra il teatro e la società civile, dando vita ad un vero e proprio
progetto/spettacolo contro il silenzio: per far parlare, discutere, reagire.
Uno spettacolo che trae il suo interesse dalla capacità di sollecitare domande, analisi e una
maggiore consapevolezza negli spettatori. Il grido del personaggio in scena è rivolto alle
coscienze: su di esse vuole suscitare una presa di posizione e l’assunzione di una speranza possibile che possa dare corpo ad un’utopia per le nuove generazioni. Un monologo quindi che
riconduce il teatro alla sua funzione civile ed evocativa. Un teatro capace di disegnare gli uomini,
di delineare esperienze di vita che possano divenire modelli. Un teatro che senza intellettualismi
vuole dare un contributo al recupero di un senso della civiltà.
Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia®
Colpevole o Innocente?
a cura di
Elisa Greco
Un format che ha portato in scena protagonisti della Storia e della Politica:
Giuseppe Garibaldi, Winston Churchill, Margaret Thatcher, Tony Blair, Artemisia
Gentileschi, Erasmo da Rotterdam, Lucrezia Borgia, Francois Mitterrand, Helmut
Kohl .
A braccio, magistrati, avvocati, personaggi della società civile
danno vita ad un dibattimento processuale intorno a un
personaggio storico. Sarà Colpevole o Innocente? Al pubblico in
sala spetterà il verdetto.
I nostri appuntamenti/SAVE THE DATE
Lunedì 19 ottobre ore 20,30
Napoleone Bonaparte: colpevole o innocente?
Lunedì 23 novembre ore 20,30
Ronald Reagan: colpevole o innocente?
Lunedì 14 dicembre ore 20,30
Marie Curie: colpevole o innocente?
PACTA . dei Teatri – ScienzaInScena
Tεatr0inMatεmatica
A cura di Maria Eugenia D’Aquino
Regia Valentina Colorni
Drammaturgia Riccardo Mini
Consulenza scientifica:
Alberto Colorni, Tullia Norando, Paola Magnaghi, Renato Betti – Politecnico di Milano
Franco Pastrone - Università di Torino
Con Maria Eugenia D’Aquino, Massimo Loreto, Riccardo Magherini
Annig Raimondi Vladimir Todisco Grande
Musiche Maurizio Pisati
Scene e effetti sonori, riprese e grafica Ino Lucia, VAS di Davide Ganito
Virginio Levrio Carlotta Mercantini, Benedetta Mercantini, Enrico Targetti
Luci Fulvio Michelazzi
collaborazione ai costumi Sartoria NEGLIA – Milano
Graditissimo il ritorno per la stagione 2015/16 degli appuntamenti del Tεatr0inMatεmatica,
l’originale iniziativa di PACTA . dei Teatri-Teatro Oscar nata nel 2002 da una felice intuizione di
Maria Eugenia D’Aquino, attrice e direttrice artistica del progetto. Questo importante
appuntamento del panorama teatrale italiano raccoglie ormai da diversi anni molti consensi dal
pubblico e dalle principali istituzioni scientifiche. La chiave del successo è proprio la traduzione di
concetti matematici, apparentemente astrusi, in personaggi e trame avvincenti, attraverso cui si
svelano i retroscena che hanno tracciato, nel corso della storia, il percorso della conoscenza.
Nei tre giorni di programmazione - lunedì 9 novembre, lunedì 30 novembre e martedì 15
dicembre - sono previste due rappresentazioni al giorno, alle 11,30 e alle 15,00; i quattro titoli in
cartellone sono stati scelti tra i più significativi e popolari del repertorio.
Come di consueto, al termine degli spettacoli i protagonisti e il consulente scientifico
accoglieranno domande e commenti da parte degli spettatori.
Lunedì 9 novembre ore 11.30 e martedì 15 dicembre ore 15,00
I NUMERI PRIMI E LA CRITTOGRAFIA
La maggior parte di noi sa che cosa siano i numeri primi, pochi però conoscono la loro storia, le
applicazioni che hanno nella vita di tutti i giorni e soprattutto il loro lato enigmatico. Nello
spettacolo, vengono sviscerati tutti gli aspetti più affascinanti e curiosi di questa famiglia di
numeri particolari, considerati a ragione come i mattoni su cui si costruisce tutta la matematica,
e le molteplici applicazioni che utilizziamo quotidianamente. Un treno corre veloce nella notte. Un
controllore ci accompagna nel viaggio notturno, e un viaggiatore misterioso non vuole rivelare
che cosa contenga la valigia dalla quale non si separa mai. I vagoni del treno sono altrettanti
momenti di storia della matematica e della crittografia, dalla cifratura di Cesare al metodo RSA
(quello che regola il nostro bancomat), basato proprio sull’enigma dei numeri primi.
Alla scena del vagone del treno si alterna la scena di un accampamento del nemico, in cui due
sentinelle che attendono il passaggio del treno si intrattengono giocando con i numeri primi e
approdano a interessanti scoperte…
Lunedì 9 novembre ore 15,00 e martedì 15 dicembre ore 11,30
PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON
Euclide, un nome che incarna la Geometria. Un nome e un libro: Euclide e gli Elementi. Scritto nel 300 a.C., ancor oggi
affascina e stupisce, fa discutere. Da qui nasce lo spettacolo delle geometrie. Il testo si articola in diversi atti unici che
indagano le insospettabili analogie della geometria con il linguaggio teatrale: due killer in missione falliscono un
attentato perché non considerano che il pianeta terra è uno spazio non euclideo; un vecchio scienziato e un giovane
allievo alle prese con una scottante scoperta: uno sguardo alla storia e all’avvincente odissea del quinto postulato di Euclide; l’Amleto shakespeariano scopre, dietro il fantasma del padre, un messaggero giunto a rivelargli le differenze tra
terza e quarta dimensione, tra vita letteraria e vita reale; la rilettura di un famoso racconto di fantascienza esplora le
vertigini spazio-temporali dell’ ipercubo.
Lunedì 30 novembre ore 11,30
APPUNTAMENTO AL LIMITE – Il calcolo sublime
Il calcolo infinitesimale è una delle teorie che più ha arricchito la matematica moderna e determinato il progresso
scientifico, in quanto è in grado di interpretare il continuo e il movimento. E’ davvero il calcolo sublime, e cioè, ciò che
arriva sino alla soglia più alta. Newton e Leibnitz ne sono gli scopritori. Le origini però risalgono ai geometri greci
dell’antichità, per poi evolversi nel concetto di numero sino alla sintesi tra geometria e algebra di Cartesio e, ancora,
conquistare il concetto di funzione, superare lo scoglio dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo, entrare d’un tratto nel concetto di limite. Lo spettacolo esplora questi temi in chiave teatrale, partendo appunto dall’idea di
limite, inteso come non-luogo estremo verso cui tendiamo senza potervi giungere, nel quale la realtà che conosciamo
cambia natura, e i rapporti si trasformano: una soglia proibita che conduce ad un mondo capovolto e magico dove,
come nel teatro, tutto è finto, ma niente è falso. Nelle scene emergono poco a poco le relazioni che legano i personaggi,
le dinamiche dei loro sentimenti, i mutamenti causati dal cambiamento di alcune condizioni. Si tratta della forma
teatrale in cui si possono esprimere alcuni dei concetti fondamentali del calcolo infinitesimale quali funzione, continuità,
derivata, sistemi dinamici e, sopra a tutti, il concetto di limite.
Lunedì 30 novembre ore 15,00
L’IRRAZIONALE LEGGEREZZA DEI NUMERI
Una morte misteriosa, un presunto naufragio: così scomparve Ippaso da Metaponto, colpevole di aver scalfito la
perfetta razionalità del sistema pitagorico, divulgando il segreto dei numeri irrazionali.
Da qui parte lo spettacolo. Pitagora, pi greco, radice quadrata, sezione aurea: numeri e personaggi illustri ruotano
intorno a una vicenda densa di mistero e di intrecci. I numeri contengono interruzioni, luoghi dove dovrebbe esserci
qualcosa ma dove invece non c’è niente. Lo spettacolo si insinua proprio in questi spazi non misurabili facendo affiorare
tracce di matematica e storia, senza tralasciare un’avvincente esplorazione nel mondo della musica, arte nella quale i
pitagorici giocarono un ruolo fondamentale.
al Carcano
laBarocca
Direttore Ruben Jais
Sabato 19 marzo ore 12,00
CHI HA PAURA DI VIVALDI?
Il Cimento dell’armonia e dell’inventione “Le Quattro Stagioni”
Sabato 9 aprile ore 12,00
CHI HA PAURA DI BACH?
Estratti da: Suite n. 3 Bwv 1068 in Re Maggiore,
Cantata 147 “Herz und Mund und Tat und Leben”,
Concerto Brandeburghese n. 3 Bwv 1048 in Sol Maggiore
Cantata 211 “Cantata del caffè”
Sabato 14 maggio ore 12,00
CHI HA PAURA DI HÄNDEL?
Estratti da: Musica per i reali fuochi d’artificio Hwv 351,
Messiah Hwv 56
“Chi ha paura di Vivaldi, Bach, Händel?”
Con questo titolo abbiamo voluto proporre al pubblico del Teatro Carcano tre concerti che
intendono avvicinare alla musica classica anche coloro che, giovani e meno giovani, non hanno
mai avuto occasione di entrare in contatto con questo incredibile mondo.
In ogni concerto verranno eseguiti i brani più famosi e conosciuti di ciascun autore in modo del
tutto particolare: racconteremo le storie che hanno stimolato i compositori, smonteremo ogni
brano, con esempi musicali suonati dall’orchestra stessa, e lo rimonteremo per ascoltarlo in modo
del tutto nuovo.
Molti di questi brani sono già “nelle orecchie” di tutti noi perché vengono utilizzati come colonne
sonore di campagne pubblicitarie, di suonerie dei telefonini, di colonne sonore di film e serie
televisive. Li renderemo vivi coinvolgendo il pubblico in un modo nuovo di ascoltare questi
capolavori. I tre autori quasi coetanei (due, Bach e Händel, nati nel 1685) hanno composto
capolavori del teatro musicale rimasti nella storia per il loro impatto emotivo e per la bellezza
delle loro melodie. Sarà divertente scoprire i trucchi utilizzati per accattivarsi il pubblico della loro
epoca e ben oltre.
Ruben Jais
Sono previste due tipologie di biglietti: una comprensiva di aperitivo/spuntino servito nel foyer
del teatro al termine di ciascun concerto, e una che prevede solo la visione dello spettacolo.
CARCANO BAMBINI/RAGAZZI
FANTATEATRO
Regia Alessandra Bertuzzi
Scenografie Federico Zuntini
FantaTeatro nasce a Bologna nel 2004 dall'incontro di registi, pedagogisti, attori, ed educatori. Il
profondo lavoro di ricerca indirizzato a trovare le strade e i linguaggi capaci di destare l'attenzione
sia dei bambini che degli adulti, la contaminazione dei diversi linguaggi artistici (arte, musica,
teatro di figura, lirica...) e la freschezza tipica del grande cinema di animazione, sono gli
ingredienti che portano la compagnia ad imporsi a livello nazionale nell’ambito del teatro-ragazzi.
Nel 2010 FantaTeatro incontra la musica d'autore e in collaborazione con Daniele Silvestri, Max
Gazzè e Niccolò Fabi realizza il CD Fantafavole, andando a soddisfare la richiesta sempre più forte
da parte di insegnanti e genitori di prodotti musicali per l'infanzia. Nel 2011 realizza il secondo CD,
Un mondo fantastico. Ad oggi i due CD hanno venduto oltre 12.000 copie, solo nel circuito
bolognese. Nel dicembre 2014 esce il terzo CD Insegui i tuoi sogni.
Nel 2012 FantaTeatro si apre anche all'esperienza editoriale, realizzando un libro di grande
successo, L'orco puzza, una favola ecologica, e replica l'anno successivo con la Regina Carciofona,
che affronta tematiche alimentari. A breve sarà in commercio un libro di cucina per bambini Le
ricette della regina Carciofona che approfondisce il tema degli alimenti biologici.
La programmazione dedicata ai giovanissimi realizzata in collaborazione con FantaTeatro prevede
ben sette appuntamenti - più gli Speciali Natale e Epifania - che spaziano dai titoli adatti ai
piccoli della scuola dell’infanzia a proposte più “impegnative” di avvicinamento ai classici
d’autore, rivolte al I grado delle secondarie.
GLI SPETTACOLI IN CARTELLONE PER LE SCUOLE
Venerdì 27 novembre ore 10.00 I TRE PORCELLINI
Una rivisitazione in chiave ecologica della celebre favola, con tre porcellini rispettosi
dell’ambiente, un lupo tenero e vegetariano e tre casette riciclabili.
Fascia di età: 3-7
Venerdì 11 dicembre ore 10.00 IL CANTO DI NATALE
Lo spettacolo, liberamente ispirato al Canto di Natale di Charles Dickens, racconta la storia di
Scrooge, uomo d'affari che pensa solo al successo, al denaro e al lavoro, a discapito della famiglia.
Scrooge non apprezza le cose quotidiane e non riesce a godere del tepore del Natale. La svolta
della sua esistenza si ha proprio alla vigilia di Natale, quando rientrando a casa più arrabbiato del
solito si trova di fronte tre fantasmi, che rappresentano il passato, il presente e il futuro. Questo
incontro lo renderà più sensibile e in sintonia con gli altri.
Fascia di età: 6 – 11
Giovedì 21 gennaio ore 10.00 IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
Il celebre romanzo scritto da Jules Verne viene portato in scena come film teatrale che incolla
l’attenzione dei piccoli spettatori, facendo loro vivere un’avventura mozzafiato.
Fascia di età 6 – 11
Mercoledì 10 febbraio ore 10.00 SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Rigorosamente fedele al testo di Shakespeare, l'opera è stata ridotta e parafrasata,
mantenendo però intatta l’intreccio legato agli innamorati e la poesia del testo. Ricco di spunti comici e nel contempo di dolcezza, il Sogno è un’opera che parla di amore e del modo in cui gli uomini lo bramano e si affannano per averlo, dell’innamoramento senza spiegazioni, che causa
sofferenza ma allo stesso tempo dona felicità.
Fascia di età: 11 – 14
Venerdì 26 febbraio ore 10.00 IL MALATO IMMAGINARIO
La divertente opera di Molière viene ridotta e adattata per un pubblico di ragazzi. Una serie di
spunti comici e personaggi esilaranti costellano questo spettacolo, il cui testo, riproposto
fedelmente, lascia lo spettatore appagato e divertito. Fascia di età 11 – 14
Giovedì 10 marzo ore 10.00 IL FANTASMA DI CANTERVILLE
Lo spettacolo, tratto dall’omonima opera di Oscar Wilde, vede in scena undici attori e un’ infinità di effetti speciali, è travolgente e nello stesso tempo poetico.
Fascia di età: 9 – 14
Venerdì 15 aprile ore 10.00 IL LIBRO DELLA GIUNGLA
Il libro della giungla di Rudyard Kipling è tra i romanzi per ragazzi più amati. Fantateatro ne fa
una trasposizione fedele e poetica, coinvolgente per bambini di tutte le età ma anche per i loro
genitori, grazie alla presenza in scena di percussionisti che suonano dal vivo. Fascia di età 3 – 7
SPECIALE NATALE - LA CASA DI BABBO NATALE
Mercoledì 23, giovedì 24, sabato 26, domenica 27 dicembre ore 17.00
E’ uno show musicale per tutta la famiglia, un’ora e mezza di grande divertimento: protagonista Babbo Natale e i suoi elfi.
Sulla scena si alterneranno attori, ballerini, cantanti e acrobati in uno spettacolo imponente
che coinvolge il pubblico in una festa collettiva. La musica eseguita dal vivo fa da padrona di
casa e regala grandi emozioni. Le musiche dello spettacolo, tratte dai CD prodotti per
FantaTeatro Le fantafavole, Un mondo fantastico e Insegui i tuoi sogni editi da Altomusic, sono
scritte e interpretate da grandi musicisti italiani come Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò
Fabi. Eleganti e maestosi sono i balletti creati dal coreografo Daniele Palumbo, capace di
dipingere con i movimenti gli ambienti fantastici dello spettacolo.
SPECIALE EPIFANIA - FANTAFAVOLE SHOW- IMPREVISTI AL CASTELLO
Lunedì 4, martedì 5, mercoledì 6 gennaio ore 17.00
Ancora uno show musicale che vede il pubblico delle famiglie protagonista dall’inizio alla fine grazie alle coinvolgenti e divertentissime animazioni musicali.
Un’ora e tre quarti di spassoso divertimento nei quali i personaggi delle fiabe tradizionali si mescolano a quelli originali e ormai conosciuti di FantaTeatro. Tra i protagonisti spiccano il
Cavalier Serraturo, prode paladino amante di serrature e lucchetti, l’Orco Puzza, il grande inquinator del mondo, e la Regina Carciofona, amante delle verdure. Sul palco gli attori di
FantaTeatro: Umberto Fiorelli, Tommaso Fortunato, Marco Mandrioli, MonaLisa Verhoven,
che spiccano per il loro talento e la grande energia.
ABBONAMENTO A POSTO FISSO A 10 SPETTACOLI
POLTRONISSIMA
● Intero
● Ridotto over 65 residenti fuori Milano,
gruppi, cral, biblioteche
● Ridotto over 65 residenti a Milano,
studenti, under 26 e insegnanti
Per chi rinnova
o acquista entro il 29/7
€ 250,00
€ 240,00
€ 190,00
€ 180,00
€ 150,00
€ 140,00
L’abbonamento comprende: Il mio nome è Nessuno L’ULISSE - QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO IL GRANDE DITTATORE - DUE DONNE CHE BALLANO - I SUOCERI ALBANESI - UNO SGUARDO DAL PONTE
MATTI DA SLEGARE - LA MANDRAGOLA - ARANCIA MECCANICA - LISISTRATA
ABBONAMENTO A POSTO LIBERO A 10, 9 oppure 6 SPETTACOLI A SCELTA *
POLTRONISSIMA
10 spett.
● Intero
€ 280,00
● Ridotto over 65
residenti fuori Milano,
gruppi, cral, biblioteche € 210,00
● Ridotto over 65
residenti a Milano, studenti,
under 26 e insegnanti
€ 160,00
9 spett.
€ 252,00
6 spett.
€ 180,00
€ 189,00
€ 132,00
€ 144,00
€ 99,00
Novità – ABBONAMENTO CONTEMPORANEO A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI
L’abbonamento comprende: QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO - IL GRANDE DITTATORE
DUE DONNE CHE BALLANO - UNO SGUARDO DAL PONTE - ARANCIA MECCANICA
Novità – ABBONAMENTO DANZA A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI
L’abbonamento comprende: MARA GALEAZZI & FRIENDS - HUBBARD STREET 2 - COMIX - DARE
IL LAGO DEI CIGNI ovvero Il Canto
POLTRONISSIMA
● Intero
● Ridotto over 65
residenti fuori Milano,
gruppi, cral, biblioteche
● Ridotto over 65
residenti a Milano,
studenti, under 26 e insegnanti
€ 112,50
€ 82,50
€ 62,50
ABBONAMENTO A POSTO LIBERO A 5 SPETTACOLI A SCELTA PER STUDENTI E INSEGNANTI *
POLTRONISSIMA studenti
POLTRONISSIMA insegnanti
€ 65,00
€ 85,00
TESSERA A SCALARE A 4 SPETTACOLI IN POLTRONISSIMA
Valida per:
● 4 spettacoli per 1 spettatore
●oppure 2 spettacoli per 2 spettatori
●oppure 1 spettacolo per 4 spettatori
€ 124,00
*Gli abbonamenti non sono utilizzabili per le rappresentazioni del 31 dicembre, le Iniziative Culturali e FantaTeatro. Tutte le
riduzioni per studenti sono applicabili entro il compimento del ventiseiesimo anno di età.
POLTRONISSIMA
Intero
Ridotto over 65 residenti fuori Milano,
gruppi, cral, biblioteche, insegnanti
Ridotto over 65 residenti a Milano
Ridotto studenti e under 26
POLTRONA/BALCONATA
Intero
Ridotto over 65 residenti fuori Milano,
gruppi, cral, biblioteche, insegnanti
Ridotto over 65 residenti a Milano
Ridotto studenti e under 26
PREZZI DEI BIGLIETTI
€ 34,00
€ 22,00
€ 18,00
€ 15,00
€ 25,00
€ 17,00
€ 14,50
€ 13,50
PER NON MORIRE DI MAFIA (13 ottobre ore 20,30)
Posto unico intero
€ 18,00
Ridotto over 65, gruppi organizzati, insegnanti
€ 15,00
Ridotto studenti, under 26 e abbonati 15/16
€ 13,50
COLPEVOLE O INNOCENTE?
Posto unico numerato
€ 10,00
laBarocca “CHI HA PAURA DI VIVALDI, BACH, HÄNDEL?”
Posto unico numerato adulti
€ 15,00 con aperitivo € 20,00
Posto unico numerato bambini
€ 7,50 con spuntino € 10,00
FANTATEATRO - Speciali Natale e Epifania
Poltronissima intero
Ridotto over 65
Ridotto studenti e under 26
Poltrona/Balconata intero
Ridotto over 65
Ridotto studenti e under 26
€ 22,00
€ 18,00
€ 15,00
€ 17,00
€ 14,50
€ 13,50
PREZZI 31 DICEMBRE
POLTRONISSIMA
Intero
Ridotto over 65 e under 26
Compresi brindisi e petit buffet
ore 22,45
€ 100,00
€ 85,00
ore 19,30
€ 60,00
€ 50,00
POLTRONA/BALCONATA
Intero
€ 50,00
€ 85,00
Ridotto over 65 e under 26
€ 44,00
€ 75,00
ORARI BOTTEGHINO Fino al 29 luglio da lunedì a sabato 10 - 18,30 (domenica chiuso). Dall’1 al 27 settembre
da lunedì a sabato 10 - 18,30 (domenica chiuso). Dal 29 settembre fino a fine stagione lunedì 10 - 18,30; da
martedì a sabato 10 -20; venerdì 10 – 19; domenica 14 - 18,30
Nei giorni in cui non verrà effettuata la replica serale il botteghino chiuderà alle ore 18,30.
Giornate di chiusura per festività 25 dicembre; 26, 27, 28 marzo.
I biglietti possono essere acquistati:
al botteghino del Teatro - corso di Porta Romana, 63 - Tel. 02 55181377- 02 55181362
on-line www.vivaticket.it - www.ticketone.it- www.happyticket.it - www.geticket.it – www.bookingshow.com
Orari degli spettacoli (salvo diverse indicazioni)
martedì, mercoledì, giovedì, sabato ore 20,30 - NOVITA’: venerdì ore 19,30 - domenica ore 16,00 - lunedì riposo
10 ottobre ore 16 e ore 20,30 - 23, 24, 26, 27 dicembre ore 17 - 31 dicembre ore 19,30 e ore 22,45
1 gennaio ore 17- 4, 5, 6 gennaio ore 17 - 9 gennaio ore 16 e ore 20,30- 20 febbraio ore 16,00 e ore 20,30
SPECIALE SCUOLA: STUDENTI e INSEGNANTI
ABBONAMENTO A POSTO LIBERO IN POLTRONISSIMA A 5 SPETTACOLI A SCELTA *
Studenti
Insegnanti
€ 65,00
€ 85,00
Non utilizzabile per le rappresentazioni del 31 dicembre
CALENDARIO DELLE RECITE PER LE SCUOLE
PER NON MORIRE DI MAFIA (Medie Inferiori e Superiori)
Mercoledì 21 ottobre ore 10,30
Il mio nome è Nessuno -L’ULISSE (Medie Inferiori e Superiori)
Venerdì 23 ottobre ore 10,30
Tεatr0inMatεmatica (Medie Inferiori e Superiori)
Lunedì 9 novembre ore 11,30 e martedì 15 dicembre ore 15,00
I NUMERI PRIMI E LA CRITTOGRAFIA
Lunedì 9 novembre ore 15,00 e martedì 15 dicembre ore 11,30
PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON
QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO (Medie Superiori)
Mercoledì 11 novembre ore 10,30
CARAVAGGIO (Medie Superiori)
Giovedì 19 e venerdì 20 novembre ore 10,30
FANTATEATRO – I tre porcellini (3-7 anni) ◊
Venerdì 27 novembre ore 10,00
Tεatr0inMatεmatica (Medie Inferiori e Superiori)
Lunedì 30 novembre ore 11,30
APPUNTAMENTO AL LIMITE : IL CALCOLO SUBLIME
Lunedì 30 novembre ore 15,00
L’IRRAZIONALE LEGGEREZZA DEI NUMERI
IL GRANDE DITTATORE (Medie Superiori)
Mercoledì 2 dicembre ore 10,30
FANTATEATRO – Il canto di Natale (6-11 anni) ◊
Venerdì 11 dicembre ore 10,00
FANTATEATRO – Il giro del mondo in 80 giorni (6-11 anni) ◊
Giovedì 21 gennaio ore 10
UNO SGUARDO DAL PONTE (Medie Superiori)
Martedì 9 febbraio ore 10,30
FANTATEATRO – Sogno di una notte di mezza estate (11-14 anni) □
Mercoledì 10 febbraio ore 10,00
COMIX (Medie Inferiori e Superiori)
Venerdì 19 febbraio ore 10,30
FANTATEATRO – Il malato immaginario (11-14 anni) □
Venerdì 26 febbraio ore 10,00
FANTATEATRO – Il fantasma di Canterville (9-14 anni) □
Giovedì 10 marzo ore 10,00
LA MANDRAGOLA (Medie Inferiori e Superiori)
Mercoledì 6 e venerdì 8 aprile ore 10,30
FANTATEATRO – Il libro della giungla (3-7 anni) ◊
Venerdì 15 aprile ore 10,00
ARANCIA MECCANICA (Medie Superiori)
Mercoledì 20 aprile ore 10,30
LISISTRATA (Medie Inferiori e Superiori)
Venerdì 29 aprile e mercoledì 4 maggio ore 10,30
PREZZI DEI BIGLIETTI
Posto unico adulti
Posto unico studenti e over 65
FANTATEATRO ◊
FANTATEATRO □
€ 15,00
€ 11,50
€ 8,00
€ 10,00
Per i gruppi di studenti è prevista una gratuità per l’insegnante accompagnatore ogni 15 paganti. Ingresso gratuito per portatore di handicap non deambulante.
Ufficio Promozione del Teatro Carcano per gruppi, insegnanti e studenti
corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano
Tel. 02 55181377 – 02 55181362 - fax 02 55181355
[email protected]
www.teatrocarcano.com
Orario fino al 29 luglio e dall’1 settembre fino a fine stagione
da lunedì a venerdì ore 10,00-18,30 (sabato e domenica chiuso)
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