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`Ho rischiato la pelle`
PISCINE DAL 1971 PUNTO SHOP con prodotti e accessori servizio manutenzione e riparazioni Lunedì 7 marzo 2016 IL GIORNALE DELLA SVIZZERA ITALIANA G.A. 6500 Bellinzona – Anno 25 – N. 55 CHF 2.– laregione.ch IL COMMENTO IL REPORTAGE CALCIO CANTONE LUGANO E CANTONE Le bizze del meteo Crisi migratoria, voci dalla Serbia ‘Se può essere Badanti, ‘lo Stato d’aiuto all’arbitro...’ si curi di loro’ Lido Pallone, oggi il sopralluogo Dal Paese balcanico sono transitate nella seconda parte del 2015 oltre mezzo milione di persone. Viaggio in una realtà sospesa tra integrazione europea e paura dell’isolamento. Massimo Busacca analizza e commenta la decisione di dare avvio alla fase sperimentale dell’uso dell’assistenza video ‘in tempo reale’ a sostegno del direttore di gara. Il primo convegno cantonale organizzato dal sindacato Unia ha votato una risoluzione che chiede l’adozione di un Contratto collettivo di lavoro e aiuti finanziari per gli assistiti. Oltre al pallone pressostatico che ha ceduto sabato, si sono sgonfiate anche diverse membrane di campi da tennis. Ma la neve caduta fa la gioia degli impianti delle stazioni sciistiche. Pagine 2 e 3 Pagina 23 Pagina 4 Pagine 4 e 13 di Matteo Caratti Ma guardate un po’! L’abbiamo tanto attesa... chiedendoci persino dove diavolo fossero finite le nostre belle quattro stagioni. Doveva cadere a dicembre, ma il bianco Natale non s’è visto. È invece caduta copiosa proprio il giorno di Carnevale, rovinando la festa a quelli del Rabadan per il secondo anno consecutivo. In compenso, ormai fuori tempo massimo, i responsabili degli impianti di risalita hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. E lo stanno nuovamente tirando in queste ore grazie all’abbondante nevicata di sabato che fa bene ai conti. Il bello di queste occasioni è che il tempo meteorologico – ed è forse l’unico a poterlo fare – per fortuna fa ancora quello che vuole. Il bello o il brutto, senza dar retta a nessuno. Ovvio e meglio così, ma perché lo scriviamo? Perché domenica, dando una sbirciatina ai social network, mentre le pale stavano ancora liberando qualche automobile sepolta sotto la neve, o rendendo più agibile l’accesso alle nostre case, abbiamo letto anche esternazioni di persone ‘incavolatissime’, pronte a denunciare che questo o quel tratto di strada, o pezzo di marciapiede dietro l’angolo, non era ancora stato liberato dalla neve. Beh, dal cielo ne è scesa davvero tanta in poco tempo, anche se lo strano evento stagionale al decollo della primavera era stato preannunciato da radio, tv, siti e giornali… insomma, urbi et orbi: ‘Attenti, sabato sarà una giornata speciale’. Insomma, la manna dal cielo non è piaciuta a tutti. Che dire poi ancora della neve marzolina? Che, come ci sono momenti dedicati al silenzio e alla riflessione, per esempio la domenica quando si stacca un po’ la spina, è forse bello prendere anche momenti come questi, regalatici da madre natura, così come vengono, anzi, magari è bello prenderli proprio per farci qualcosa di diverso. Qualcosa che, tutto sommato, possa servire a rigenerarci, anziché spingerci a tener d’occhio in cagnesco il mucchio di neve sotto casa, a fotografarlo e a commentare ‘ma quelli del Comune che fanno, dormono?’. Eh, sì perché un sabato con la neve – così tanta che pareva panna – è stato un giorno speciale. Chissà se se lo saranno dette anche le piante, che avevano già cacciato i primi germogli, o i fiori che erano già spuntati in campi o aiuole dei nostri giardini? Fra poche ore, come spieghiamo a pagina 3, la candida pennellata lascerà di nuovo lo spazio al verde, al catrame e al cemento per via delle imminenti temperature primaverili. Tutto di nuovo nella norma. Per la gioia di chi, al di là di neve e poesia, ha purtroppo passato anche qualche brutto momento (cfr. cronache di Lugano e Mendrisio), probabilmente dovuto a una buona dose di errori umani o difetti. E vai quindi con la primavera che ci porta verso Pasqua! Ma, a questa nevicata pazzerella fuori stagione e oltre la zona Cesarini, che ci ha ricordato come non sempre e non tutto sia possibile, come non sempre basti un clic, e come di tanto in tanto sia giusto fermarci per goderci il presente, diciamo il nostro grazie. Neve filosofa? Forse. Capolago, piomba la neve dal viadotto e sfonda il tetto di una casa ‘Ho rischiato la pelle’ Stando ai testimoni la causa sarebbe da attribuire al lavoro effettuato da uno spazzaneve impegnato sulla A2 Pagina 15 L’ANALISI di Aldo Sofia IL DIBATTITO di Manuele Bertoli, consigliere di Stato Tra Europa e Turchia una partita sulla pelle dei migranti Dove la formazione incontra il lavoro BELLINZONA E VALLI Per i trent’anni l’Amca si ‘regala’ quattro progetti Pagina 10 MAGGIA Nuovo statuto per le scuole ai Ronchini Pagina 11 La stessa Turchia ieri timidamente criticata dall’Europa per il peggior attacco alla libertà di stampa dell’era Erdogan (con la violenta incursione della polizia nella redazione del quotidiano d’opposizione ‘Zaman’) sarà oggi l’ossequiata invitata al vertice straordinario dell’Ue dedicato al dramma, umano e politico, dei migranti. Dell’antidemocratico “sultano” di Ankara, l’Europa rischia di essere in qualche modo prigioniera. Ricattabile. L’accordo con il presidente turco, sempre più orientato ad un aggressivo e bieco autoritarismo, appare infatti indispensabile all’Unione dei 28 per tentare di salvare se stessa. “Tre milioni di profughi sono pronti ad attraversare l’Egeo”, hanno ricordato alla vigilia del summit, con minaccioso tempismo, i vertici della stessa Turchia che nell’ultimo ventennio l’Europa ha fatto di tutto per tener fuori dall’integrazione continentale. Con risultati discutibili. Capitalizzare la sua “indispensabilità”, e alzare dunque la posta in palio nei confronti di Bruxelles. È questo l’obiettivo di Ankara per accettare il contenimento delle masse di disperati pronti a salpare per la breve ma perigliosa traversata dell’Egeo. Segue a pagina 30 Formazione e lavoro. Pubblico e privato. Sono concetti sovente concepiti in contrapposizione e invece, declinati insieme, possono essere alchimie molto virtuose. C’è un’arena in cui, a ritmo biennale, è possibile vedere dal vivo una rappresentazione di questo complesso processo alchemico. Questa arena si chiama Espoprofessioni. Quest’anno, per la sua dodicesima edizione, si svolgerà da oggi al 12 marzo a Lugano. Sei giorni dedicati all’orientamento scolastico e professionale per informarsi sui percorsi formativi e sui mestieri (sono ben 238) per i quali in Ticino è possibile intraprendere un percorso (...) Segue a pagina 30 Il reportage lunedì 7 marzo 2016 2 Il reportage lunedì 7 marzo 2016 3 Oltre mezzo milione. Tante sono le persone provenienti dal Vicino Oriente che durante il 2015 hanno attraversato l’Europa del Sud-Est per raggiungere i ricchi Paesi del Centro-Nord. Testimonianze dalla Serbia, Stato chiave della crisi migratoria che scuote il Continente. POLITICA E SICUREZZA La porta balcanica I DATI DELL’EMERGENZA di Dino Stevanovic Da Belgrado – Un continuo viavai di autobus, colmi di persone provenienti dal Medio Oriente e sempre più spesso dall’Africa. Il campo di Adasevci, a pochi chilometri dal confine croato, è diventato il principale centro di transito in Serbia per raggiungere i Paesi più ambiti d’Europa: Austria, Germania, Paesi Bassi, Svezia. Li chiamano migranti, profughi, asilanti. Di fatto sono centinaia di migliaia di persone – oltre mezzo milione solo negli ultimi mesi del 2015 – che attraversano il Sud-Est europeo con la propria storia sulle spalle. I motivi che li spingono a partire sono vari («c’è la guerra», «non c’è lavoro», «ho paura della polizia», «scappo dalla violenza», per citarne alcuni). In comune, «il sogno di una vita migliore», come ha candidamente affermato un’afgana di 105 anni transitata dai Balcani in autunno. Il terreno è ricoperto di cartacce, sacchetti, resti di una transumanza umana che ripercorre il sentiero delle lacrime che vent’anni fa fu teatro del dramma jugoslavo. Accanto agli attori principali del palcoscenico, i migranti, ci sono loro: le comparse silenziose, ossia le Ong. Da Medici senza frontiere all’Unhcr, le principali organizzazioni non governative internazionali svolgono il loro lavoro di aiuto e sostegno a fianco di quelle locali, a cominciare dall’Asylum protection center (Apc) di Belgrado. Quello che era un albergo dismesso è stato riadattato a centro d’emergenza sanitaria e posto dove poter pernottare prima di proseguire la propria odissea. ∑ I migranti passati in Serbia nel 2015 500’000 ∑ La media degli ingressi giornalieri dall’inizio della crisi 6’000 ∑ I Paesi la cui provenienza permette di passare in quanto richiedenti l’asilo per motivi bellici Siria e Iraq ∑ Paese recentemente definito come di ‘provenienza sicura’ Afghanistan ∑ Il totale di migranti cosiddetti economici, cioè che non fuggono da situazioni di guerra 10% circa ∑ Gli euro concessi dall’Ue alla Serbia per l’accoglienza dei profughi 7 milioni ∑ La capacità massima di accoglienza di richiedenti l’asilo a lungo termine 6’000 ∑ I richiedenti che, dopo l’accordo con Bruxelles, i diversi Paesi dell’area dovrebbero accogliere 100’000 Muhammad, 24enne pakistano, è bloccato da mesi senza documenti e con pochi soldi Al suo interno, un coacervo di storie che si accavallano l’una sopra l’altra. Ogni tanto, qualcuna riesce a essere intercettata. Jovana Vincic, pedagoga dell’Apc, lavora a stretto contatto per lo più con bambini e donne. «Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto – ci dice – c’è qualcuno che mi colpisce». Jovana è sincera, ama l’attività che fa e le si riempiono gli occhi di lacrime nel ricordare alcuni episodi che l’hanno particolarmente scossa. È il caso della storia di due sorelle nigeriane, vendute nel loro Paese come schiave sessuali e condotte in Turchia con l’illusione di fare da babysitter. Sono riuscite a fuggire dai loro aguzzini con la speranza di ricostruire un presente e un futuro in Scandinavia, ma hanno il viso sfregiato dalle violenze cui sono state sottoposte come testimonia una foto che ci mostra Jovana. L’Europa settentrionale è anche l’obiettivo di una famiglia siriana che si trova in Serbia da tre settimane circa. Composta da madre, padre, figli e nonni, sta vivendo una tragedia. «Quando siamo entrati ∑ Il Paese escluso dai recenti summit tenuti tra Austria e Balcani Grecia Tra le storie raccolte, anche quella di una famiglia siriana separatasi nel Sud del Paese. Il nonno non è più stato ritrovato. Casi come questo ce ne sono ‘quotidianamente’ dalla Macedonia – spiega Hassan – ci siamo divisi in due gruppetti. Mio nonno ha avuto un malore ed è stato ricoverato in ospedale. Mentre gli altri hanno preso il treno per Belgrado, io gli sono rimasto accanto ma al momento di partire verso Nord, nella confusione generale ci siamo persi. Da quel momento abbiamo perso le sue tracce». Lo sguardo di Hassan si fa cupo, mentre gli altri componenti della famiglia piangono. Ora hanno preso la decisione di proseguire il viaggio, impensieriti dall’eventualità che anche altri Paesi seguano l’esempio dell’Ungheria e chiudano le frontiere. Chi di sicuro non potrà lasciare la Serbia è Muhammad. Ventiquattro anni, pakistano, incontriamo il giovane al campo di Krnjaca, alle porte della capitale. «Sto aspettando i documenti da tre mesi e ancora non so quando potrò partire». Per dove? «Prima volevo andare in Germania, adesso voglio solo tornare in Pakistan». Muhammad ha lasciato il suo Paese da ragazzino, dopo pochi anni di scuola è partito con lo zio per la Grecia. Lì è rimasto per dieci anni lavorando come sarto, ma la crisi ellenica lo ha costretto a lasciare il Paese. Dopo aver girovagato per mezza Europa si trova ora a passare le proprie giornate in un centro per l’accoglienza mezzo vuoto. Fino a un paio di mesi fa Krnjaca strabordava di persone, mentre oggi, dopo la chiusura della frontiera magiara e il cambiamento del tragitto percorso dai migranti, si è svuotato. Chi resta, perlopiù controvoglia e senza documenti, vive accan- to ad alcune famiglie di sfollati da Croazia, Bosnia e Kosovo. E poi ci sono le eccezioni. In un’Europa dove la Terra Promessa sembrano essere i Paesi del Centro-Nord, c’è chi sceglie di restare. È il caso di Ibrahim, 18enne ghanese che sogna di fare il calciatore professionista e che ha ottenuto permessi speciali per allenarsi in una squadra locale. «Volevo andare in Germania – spiega con un sorriso simpatico stampato sul volto e i capelli alla Ruud Gullit –, ma mi sono reso conto che avrei perso troppo tempo prima di ottenere i documenti regolari e iniziare gli allenamenti. Qui invece gli africani sono pochi, il pubblico è incuriosito e mi trovo bene. Adesso spero di mettermi in regola e fermarmi qui». Un’app con informazioni e numeri utili per le necessità contare sul supporto pensato in quattro lingue: serbo, inglese, arabo e persiano. Una volta scaricata, sull’app è possibile trovare tutte le principali informazioni inerenti il soggiorno – o meglio dire il passaggio, nella maggior parte dei casi – in Serbia. Da indicazioni pratiche sulla geografia, sulla valuta corrente, gli orari di lavoro di negozi e uffici, si passa a informazioni più concrete. È così possibile fare traduzioni simultanee, geolocalizzare stazioni ferroviarie e dei bus, centri di accoglienza, ospedali e centrali di polizia. In quest’ultimo caso c’è poi la possibilità di chiamare direttamente le forze dell’ordine per segnalare abusi, situa- zioni di pericolo e scomparse di persone. «Se si assiste a un caso di violenza – chiarisce Djurovic – è possibile scattare una foto e mandarla direttamente alle autorità competenti». L’app fornisce poi in tempo reale notizie dai Paesi vicini ed è possibile sfruttarne tutti i servizi in qualsiasi momento, dato che funziona anche senza la connessione a internet. «Per ora – spiega il direttore Apc – il servizio è limitato alla Serbia, ma abbiamo già contatti concreti per estenderlo a Grecia, Macedonia, Croazia e Slovenia». Nella crisi, quindi, un’opportunità di collaborazione tra Paesi dal passato recente difficile. ALTRE STATISTICHE ∑ Richiedenti l’asilo maschi 74% del totale ∑ Richiedenti l’asilo minorenni 140’000, cioè il 28% ∑ Minorenni che viaggiano non accompagnati da un adulto Oltre 10’000 ∑ Richieste d’asilo depositate in Serbia durante i primi 11 mesi del 2015 549 domande, ossia lo 0,1% del totale LA PARTICOLARITÀ Sono da più parti stati definiti ‘migranti con lo smartphone’. L’ondata di profughi che da mesi si riversa sulle rotte del Sud-Est Europa si caratterizza per alcuni elementi peculiari rispetto ad altre crisi migratorie che la storia recente ha conosciuto. Fra questi, in particolar modo per quel che riguarda i siriani, la familiarità con le nuove tecnologie. Numerosi richiedenti l’asilo che lasciano il Paese mediorientale sono infatti muniti di smartphone. «Per questo – ci dice Rados Djurovic, direttore Apc –abbiamo creato ‘Azil in Serbia’, un’app interattiva e che possa essere direttamente usata dai migranti». E così, tutte le persone munite di smartphone possono E dopo Parigi, stop ai ‘migranti economici’ ∑ Migranti bloccati nel Paese, senza la possibilità di proseguire il viaggio né di tornare indietro 1’000-1’500 ∑ Gli sfollati interni a causa delle guerre degli anni Novanta in Bosnia, Croazia e Kosovo Decine di migliaia In serbo, inglese, arabo e persiano L’ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA Iraq e Siria. Sono questi i due Paesi i cui cittadini dallo scorso novembre possono transitare dalla Serbia alla volta dell’Europa occidentale per motivi di asilo politico. Fino a febbraio del gruppo faceva parte anche l’Afghanistan, ora considerato di ‘provenienza sicura’. Tutti gli altri, i cosiddetti ‘migranti economici’, non possono più. «Si tratta di una decisione conforme a quelle prese dai Paesi confinanti» ci spiega Ivan Miskovic, portavoce del Commissariato serbo per i profughi. Analoghe decisioni sono state prese sia a Ovest – Croazia e Slovenia –, che a Sud, in Macedonia. Proprio la frontiera tra quest’ultimo piccolo Paese (2,1 milioni di abitanti su una superficie grande come la Sicilia) e la Grecia è teatro, a intermittenza ma da mesi, di violenti scontri tra la polizia e i migranti desiderosi di attraversare la Macedonia, ma impossibilitati a farlo. Per dissuaderli, la repubblica ex jugoslava ha costruito una recinzione metallica sul modello di quella ungherese al confine greco, esempio seguito dalla Slovenia al confine con la Croazia. «Si tratta di una decisione illegale», sostiene Rados Djurovic, direttore dell’Ong Apc. In Serbia, Paese che si è da subito profilato con lo slogan ‘non costruiremo muri’, è chiaro che è stato fatto un ampio passo indietro. A pesare sulla scelta, nonostante le autorità non lo ammettano («no comment» di Miskovic) sembrerebbe esserci l’attacco terroristico del 13 novembre scorso a Parigi. A pochi giorni dall’attacco, infatti, i servizi segreti del Paese balcanico si sono attivati arrestando un uomo con un passaporto siriano molto simile a quello di uno degli attentatori: stesso nome e generalità, fotografia diversa. A detta delle autorità, sarebbero entrambi falsi. «Che ci possa essere un mercato di documenti falsi non lo escludo – glissa Miskovic –, ma nego categoricamente che questo avvenga in Serbia, dove chi arriva viene immediatamente registrato, i dati inseriti nel database e condivisi con le intelligence europee». Insomma, il problema starebbe a monte. «E comunque – sottolinea Miskovic – è sbagliato legare l’immagine di persone che fuggono dalla guerra o dalla povertà al terrorismo. Lo abbiamo visto con l’attacco di Parigi: i terroristi sono quasi tutti nati e cresciuti in Europa, non immigrati recenti». E la Svizzera, come si pone di fronte a questo problema? Lo spiega Gaby Szöllösy, portavoce della Segreteria di Stato della migrazione (Ssm). «Il nostro Paese ha stilato una lista di Stati considerati a rischio – afferma – e i richiedenti l’asilo provenienti da uno di questi Paesi vengono senza eccezioni segnalati al Servizio delle attività informative della Confederazione (Sic)». Non è dato precisamente sapere quali Paesi fanno parte di questa lista. Stando a informazioni pubblicate recentemente dalla ‘Tages Anzeiger’, sembrerebbe che ne facciano parte Siria, Iraq, Somalia, Afghanistan e Pakistan. Le richieste di cittadini di questi e altri Paesi vengono quindi sottoposte dal Sic per gli opportuni controlli, onde verificare se – in base alle informazioni ottenute – il richiedente l’asilo può costituire o meno una minaccia. In caso negativo, la pratica ritorna alla Ssm per il prosieguo della normale procedura di richiesta. Diverso il discorso se insorgono dei sospetti: in tal caso la richiesta d’asilo viene consegnata al Ministero pubblico della Confederazione o alle autorità cantonali che regolano la migrazione, per l’espulsione. «Durante l’anno in corso – puntualizza Szöllösy – ci sono state alcune, poche, richieste che sono state bloccate per motivi di sicurezza». Di preciso, nel 2015 i casi sono stati nove, ossia il valore più alto dal 2010. Furono infatti zero nel 2014, tre nel 2013 e 2011, uno nel 2012 e ben dieci nel 2010. Dati resi noti recentemente dal Sic e che evidenziano come – nonostante i numeri siano effettivamente bassi – anche la Svizzera sia concretamente confrontata con la minaccia del terrorismo. IL RUOLO DELL’UNIONE EUROPEA Un team per colmare le lacune statali Da febbraio c’è Frontex al confine Psicologi, pedagoghi, giuristi, traduttori, politologi e semplici volontari. Lo spettro di attività in cui sono coinvolti i circa settanta volontari dell’Asylum protection center (Apc) è ampio e pensato appositamente per arrivare laddove lo Stato manca. Nata nel 2007, un anno prima che lo Stato approvasse la legge sull’asilo, l’Ong con sede a Belgrado è ampiamente attiva sul campo. In Serbia arrivano quotidianamente rifornimenti dei generi di prima necessità dai quattro angoli d’Europa, come alta è la generosità della gente del posto. «Eppure non basta – ci dice Jovana dell’Apc – gli arrivi di nuove persone sono migliaia al giorno. Essere presenti è nostro dovere, ma non è sempre facile». Accompagniamo Jovana nella piazza antistante la stazione ferroviaria di Belgrado, a due passi dalla Facoltà di economia. L’adiacente parco è da mesi luogo di ritrovo dei migranti che dal Sud del Paese raggiungono la capitale. L’atipico caldo di novembre fa da sfondo al nugolo di persone che si accalca attorno ai volontari che distribuiscono vestiti. «Questo carico è arrivato stamattina dalla Svizzera» spiega Zana, che collabora con l’organizzazione fin dai suoi albori sfruttando le proprie conoscenze linguistiche. Un gruppo di ragazzi – tutti molto giovani, tra i 16 e i 25 anni –, incuriositi osservano e tentano di comunicare. Sono tutti afgani e parlano pashtun o farsi, Zana traduce. Ci spiegano il loro viaggio, attraverso l’Iran, la Turchia, la Bulgaria («la parte peggiore, abbiamo subito violenze da parte della polizia») e ora la Ser- bia, che è solo una tappa verso «la Germania, il Belgio o la Svezia». Il centinaio di persone o poco più che incontriamo non sono nulla rispetto alle migliaia che stazionavano nel parco durante l’estate e l’inizio dell’autunno. «Qui ormai si ritrovano solo quelli che passano dalla Bulgaria – chiarisce Zana –, che sono una minoranza. La stragrande maggioranza entra dalla Macedonia e questi, dopo la registrazione, vengono immediatamente fatti salire sui treni o sui bus che li conducono al confine croato, in base all’accordo fra i due Paesi. I volontari dell’Apc viaggiano poi dai centri di registrazione, accoglienza e transito sparsi per il Paese, facendo turni di ventiquattr’ore e cooperando con le Ong internazionali e con lo Stato. Proprio quest’ultimo potrebbe fare di più però. La Serbia è stata da più parti elogiata per il suo ruolo costruttivo nella crisi, ma l’apparato statale sembrerebbe non essere sufficientemente presente in determinati ambiti. Giuridicamente per esempio: a differenza della vicina Croazia, in Serbia i migranti pagano i trasporti di tasca propria. Questo ha permesso la proliferazione di attività speculative da parte di autisti di pullman e tassisti che facevano pagare il viaggio anche il doppio rispetto al prezzo normale. «Lo Stato poi è intervenuto – spiega Rados dell’Apc –, ma solo dopo mesi di soprusi». E poi a livello di infrastrutture. «I centri non erano pensati per mamme con bebè, anziani o invalidi – dice Jovana –, su nostra segnalazione lo Stato li sta adattando, ma è in ritardo». La Serbia è candidata dal 2012 all’ingresso nell’Unione europea e come tale sta adeguando la propria legislazione e i propri valori a quelli comunitari. Non stupisce quindi che il ruolo dell’Ue quale partner di riferimento nella gestione della crisi sia di primo piano. Un ruolo di supervisione e di coordinamento che gioca per tutti i Paesi del Sud-Est europeo: per i membri Ue e Schengen (Slovenia, Ungheria e Grecia), per i soli membri Ue (Croazia, Romania e Bulgaria) e per gli altri, Serbia compresa. In una situazione così composita, in cui ciascun Paese tende a prendere da solo e nel proprio interesse nazionale le decisioni, il rischio di irregolarità e tensioni è dietro l’angolo. Uno scenario che preoccupa Bruxelles, che ha così deciso di schierare Frontex: l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne. Gli agenti sono stati schierati già mesi fa al confine greco-macedone per supplire ufficialmente alle carenze di registrazione del Paese ex jugoslavo. A febbraio, Frontex è arrivato anche a pattugliare il confine tra Serbia e Croazia. «Di fatto – spiega Djurovic dell’Apc – è la dimostrazione della mancanza di fiducia dell’Ue nei confronti dei Paesi balcanici, sia degli Stati membri come Grecia e Croazia che di quelli che ancora non lo sono». Osservare, controllare, ridefinire le strategie, stilare rapporti e ammonire se necessario. I compiti dell’istituzione con sede a Varsavia sono innumerevoli, ma ancora limitati: per il momento si limita ad ‘accompagnare’ le forze dell’ordine dei singoli Paesi, ma non ha un proprio Corpo. Il dispiegamento di Frontex preoccupa però l’Asylum protection center. «Abbiamo paura di diventare una ‘zona tampone’ – confida Djurovic –, il confine esterno dell’unione sono la Bulgaria e la Grecia, se i migranti si trovano nel nostro Paese vuol dire che sono già passati da lì. Eppure, il confine che viene messo sotto sorveglianza è il nostro». Gli chiediamo se la decisione europea non sia legata a presunte falle nel sistema di registrazione delle persone all’ingresso nel Paese, ma il direttore dell’Ong nega: «A differenza della Macedonia, ma fino a pochi mesi fa anche di Croazia e Bulgaria, la Serbia registra tutti gli ingressi. Si tratta di una politica perseguita dal governo per ingraziarsi Bruxelles». E anche la cooperazione con le autorità internazionali di polizia è attiva: «Tutti gli ingressi vengono confrontati con le liste nere dell’Interpol – ancora Djurovic –, per verificarne eventuali segnalazioni». Sono sette i milioni sbloccati finora dall’Ue per un aiuto a 360°, dal potenziamento dei controlli all’adeguamento delle strutture di accoglienza esistenti. Altri dieci sono stati promessi. «Il problema principale – ci dice Djurovic – è la mancanza di una voce unitaria e di una strategia condivisa all’interno della stessa Ue». La politica comunitaria è quindi sotto accusa anche da parte di chi aspira a farne parte. E se l’inverno ha portato un calo degli ingressi, con la primavera è atteso un «boom di arrivi». L’Europa non può trovarsi, nuovamente, impreparata. TOP TEN DELLA PROVENIENZA 01) Siria – 265’000 02) Afghanistan – 133’000 03) Iraq – 48’000 04) Iran – 12’000 05) Pakistan – 9’000 06) Somalia – 6’000 07) Marocco – 3’000 08) Bangladesh – 2’000 09) Palestina – 2’000 10) Eritrea – 1’000 Cantone lunedì 7 marzo 2016 4 Badanti: ‘Un Ccl e sussidi per gli assistiti’ Risoluzione all’indirizzo del governo dal convegno di ieri organizzato dal sindacato Unia Sca Figura sempre più necessaria TI-PRESS In una società che tende sempre più ad invecchiare occorre che lo Stato tuteli non soltanto chi ha sempre più bisogno di cure con l’avanzare dell’età, ma anche chi è chiamato a prendersi carico di queste persone professionalmente. Della categoria fanno parte non soltanto gli operatori delle strutture d’accoglienza (case anziani in primis), ma anche le badanti, che lavorano a domicilio. Una figura che, a oggi, è ancora troppo abbandonata a se stessa. Ne è convinto il sindacato Unia, che ieri ha organizzato un convegno sul tema. Non solo occasione per discutere con esperti e lavoratrici, ma anche per votare una risoluzione all’indirizzo del governo cantonale che chiede formalmente maggiore tutela nel settore. “La situazione delle badanti – si legge nel testo – presenta una crassa violazione del quadro legale con il non rispetto delle norme contrattuali (non si può lavorare 24 ore al giorno) e allo stesso tempo rivela un crescente bi- sogno da parte della popolazione indigena che sempre più necessita delle cure di questa importante figura professionale”. S’impone dunque, a mente del sindacato, una regolamentazione del settore, che non può più tardare. “Chiediamo al Consiglio di Stato di assumere la responsabilità del dossier e adoperarsi affinché venga introdotto un Contratto collettivo di lavoro a beneficio delle lavoratrici, ma anche degli assistiti che hanno diritto a qualità di cura in condizioni ottimali. Dovrà essere istituita una commissione paritetica con il compito di vigilare sull’effettiva applicazione delle norme contrattuali”. Da ultimo, la risoluzione invita l’esecutivo ad approfondire il tema della modalità di finanziamento per i privati. Non tutti, infatti, possono permettersi di pagare una badante a domicilio, “seppur bisognosi di cure”. Specifiche misure d’appoggio e interventi statali sotto forma, ad esempio, di sussidi, dovrebbero essere analizzati nell’ottica di favorire il mantenimento a casa dell’anziano. Una politica peraltro già attuata dal Cantone, perché le strutture d’accoglienza hanno posti letto limitati, mentre le richieste sono in continua ascesa. Dal convegno Unia, dunque, la richiesta di fare un passo in più. Stazioni sciistiche fiduciose dopo la nevicata di sabato. Campo Blenio penalizzata dall’isolamento Una manna dal cielo A Carì stagione prolungata fino a Pasqua. Ieri buona l’affluenza un po’ ovunque. Eccetto l’Alta Valle di Blenio. a cura della redazione Dopo una stagione difficile, la nevicata del weekend ha senz’altro fatto del bene ai gestori degli impianti sciistici. Una boccata d’ossigeno anche in alta quota? La maggior parte festeggia. A iniziare dai responsabili degli impianti di Carì. Questa nuova coltre permette di prolungare la stagione. «Avevamo in previsione di chiudere il 20 di marzo, invece grazie agli accumuli del weekend riusciremo a garantire l’apertura fino al lunedì di Pasqua, il 28», spiega alla ‘Regione’ Livio Merzaghi, responsabile amministrativo. Positiva anche la giornata di ieri, sebbene non “da pienone”. «Forse la gente si è scoraggiata visti i disagi di sabato al traffico. La strada per Carì però è sgombra». E le piste, come detto, battute. «Battute e messe in sicurezza». Perché quando nevica così tanto, e con determinate condizioni climatiche, il rischio valanghe aumenta. Ieri MeteoSvizzera aveva emanato un allarme di livello 3 per tutta la regione alpina. I responsabili degli impianti hanno dovuto darci dentro. Anche ad Airolo. «Abbiamo messo in sicurezza le piste. Tutta la stazione è in funzione», commenta Luca Müller, direttore della Valbianca. Niente di eccezionale, tiene a precisare. «A marzo sono nevicate che capitano. Abbiamo già previsto di tenere aperto tutti i giorni sino alla fine delle vacanze di Pasqua, il 3 aprile. Data che confermiamo anche oggi». Hanno festeggiato ben poco, per contro, a Campo Blenio. «Sembra un paradosso, ma questa nevicata ci ha danneggiati». È un Denis Vanbianchi dai toni poco entusiasti quello che ci spiega come sabato «i già non molti presenti, tra cui lo Sci club Bellinzona» siano stati mandati via prima del normale orario di chiusura delle piste. «Troppo elevato il rischio valanghe in zona Töira. E in effetti sabato una massa nevosa si è poi staccata, anche se non ha raggiunto la strada. Prima, nel pomeriggio, s’era deciso di chiudere la strada da Olivone, all’altezza della galleria». Strada sbarrata anche ieri fino alle 17, mandando a ramengo una splendida domenica di sole. «Già... E prima di fine stagione, che di solito è il 19 marzo, rimangono due weekend. No, non sarà questa nevicata a salvare un’annata magra. Che dire? Doveva arrivare prima. Ora ci ha addirittura giocato contro; ma la sicurezza viene prima di tutto». Mitigato il sentimento di Fabio Mandioni. Ieri al Nara «c’è stata una discreta affluenza, circa 600 persone; ma sarebbero potute essere di più se non fosse stato annunciato tempo bruttino. Invece era una giornata stupenda: il manto bianco ha creato un paesaggio quasi da favola». Se la risposta degli sciatori sarà buona, spiega il direttore, si valuterà la possibilità di tenere aperto oltre il weekend di San Giuseppe. «Difficile dire se la stagio- ne sarà raddrizzata. Dipenderà dai ticinesi e dalla loro capacità di apprezzare l’inverno in marzo». Ringraziano per il “colpo di coda” invernale gli addetti del Locarnese. «Con la nevicata di sabato – sottolinea Karin Zanolini, responsabile marketing e ufficio stampa di Bosco Gurin – la situazione è ottima. Abbiamo un metro di neve fresca. Oggi (ieri per chi legge, ndr) la gente è accorsa molto numerosa e in parecchi hanno affermato che torneranno anche nei prossimi weekend e durante la vacanze di Pasqua. Siamo quindi molto fiduciosi. Quello che non siamo riusciti a ottenere per Carnevale, ci attendiamo di recuperarlo almeno in parte per Pasqua. Gli impianti resteranno aperti giornalmente sino alle vacanze scolastiche e poi anche nei primi due weekend di aprile, fino a che la gente avrà voglia di sciare». Anche a Cardada-Cimetta le condizioni d’innevamento sono ottime, con un manto di oltre un metro di neve, di cui 50 centimetri fresca. «La situazione è molto buona – rileva Luca Jardini, direttore della Cit –. Con l’abbondante nevicata abbiamo potuto dare ai nostri clienti la possibilità di salire, prendere il sole, andare con le racchette e, per quanto riguarda lo Sci club, di poter sciare con una coltre di neve ottimale, che si trova durante l’inverno. Abbiamo avuto una buona affluenza e siamo contenti. La stagione di sci dovrebbe chiudersi il prossimo weekend. Non so se lo Sci club vorrà andare avanti. Da domani noi entriamo comunque nella stagione estiva». Incanto rossoblù TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI METEO SVIZZERA Sfiorato il record. Ma da giovedì è già primavera Caos sabato sulle strade, soprattutto fra Bellinzona e Lugano TI-PRESS/FRANCESCA AGOSTA Una nevicata di marzo storica, almeno dal punto di vista degli accumuli in pianura. Ce lo conferma Fosco Spinedi, di MeteoSvizzera, che descrive l’evento come «la seconda nevicata più abbondante» da quando esistono misurazioni sistematiche. «Il record lo detiene il 1975: il 17 marzo scesero 25 centimetri di neve nuova in 24 ore. Sabato sono stati 22. Ci riferiamo sempre al dato di Locarno Monti, perché poi vi sono differenze regionali a dipendenza delle quote. L’evento del 1975, è bene precisarlo, è stato diverso rispetto a quello di sabato: allora vi furono precipitazioni sull’arco di tre giorni, con il baricentro spostato sul Ticino centro-meridionale. Non fu quindi una nevicata che toccò tutto il territorio in modo importante». Torniamo a oggi, o meglio, a sabato: ventidue centimetri «estremamente pesanti», come si sarà accorto chi ha usato la pala o gli enti di soccorso, chiamati a intervenire per alberi spezzati, reti elettriche interrotte e veicoli (Tir compresi) di traverso sulle strade. Un evento «che ci ha fatti tornare d’inverno», anche se a dirla tutta l’inverno quest’anno si è visto poco. Non c’è co- munque da preoccuparsi: i giacconi e i maglioni di lana possono rimanere nell’armadio, perché nel giro di pochi giorni ci troveremo proiettati nella nuova stagione. «Fino a metà settimana il clima si manterrà relativamente fresco – spiega ancora il meteorologo –. Martedì sarà nuvoloso, nella notte di mercoledì avremo alcune piogge. Poi da giovedì entriamo in primavera». Con un rialzo termico eccezionale, soprattutto in montagna. In pianura Locarno Monti prevede venerdì fino a 14 gradi, con l’arrivo di un fronte stabile di alta pressione. SCA Una giornata per ricordare i malati I sindaci dei comuni di frontiera: ‘Stanziamenti simili ai ristorni’ “Ridere crea relazioni, è contagioso e dona momenti di gioia...”. Questo il tema della giornata del malato 2016, celebrata ieri in tutta la Svizzera. Testimone per il Ticino Flavio Sala, più conosciuto con il “nome d’arte” di Roberto Bussenghi dei ‘Frontaliers’. Ieri la delegazione ufficiale ha incontrato anziani e malati nel tradizionale giro di visite, concentratosi quest’anno nel Locarnese (alla Carità, alla Residenza al Lido e alla Casa Tarcisio). Occasione per manifestare affetto e vicinanza agli ospiti degenti. I sindaci dei comuni di frontiera delle province pedemontane lombarde hanno deciso di far sentire la loro voce sull’accordo italo-svizzero, firmato nel dicembre dello scorso anno, sul nuovo sistema fiscale dei frontalieri. Sabato a Como, su iniziativa del sindacato Unia, si sono incontrati per discutere dei contenuti. L’attenzione si è focalizzata sui ristorni, destinati a scomparire. Il governo italiano si è impegnato ad assicurare gli stanziamenti. Ma i sindaci, con una mozione approvata all’unanimità, hanno chiesto ul- La delegazione in visita ufficiale ieri TI-PRESS/FRANCESCA AGOSTA teriori garanzie: versamenti sulla base dell’attuale meccanismo di redistribuzione; Comitato di gestione dei fondi, nel quale prevedere la presenza degli enti locali; Comitato per la gestione di un eventuale extragettito. E l’introduzione “morbida” del nuovo regime, da attuare entro un periodo di almeno 15 anni (l’accordo ne prevede 10). Gli amministratori hanno pure sollecitato l’apertura di un tavolo di discussione con il Ministero delle politiche sociali e con l’Inps sull’utilizzo del fondo (oltre 300 milioni di euro). M.M. Svizzera lunedì 7 marzo 2016 5 Per Burkhalter un accordo negoziato è la sola prospettiva ragionevole LE BREVI ‘L’Ue non abbia fretta’ * A l’achat de l’appareil et à la souscription simultanée d’un nouvel abonnement Swisscom NATEL® infinity plus L (CHF 129.–/mois). Durée minimale du contrat 24 mois. Prix de l’appareil sans abonnement CHF 699.–. Activation non comprise CHF 40.–. Berna – “Noi diciamo semplicemente all’Ue (...) che i problemi possono essere risolti a tappe”. Ne è convinto il consigliere federale Didier Burkhalter, che ha commentato così, in una intervista a “Le Matin Dimanche” e “Nzz am Sonntag”, la firma del protocollo sull’estensione della libera circolazione alla Croazia. “Abbiamo firmato per mostrare che vogliamo veramente andare fino in fondo nella discussione su un accordo negoziato”, ha detto il ministro degli Esteri. “Siamo interessati a continuare a contribuire all’avvenire del continente europeo”, ha anche aggiunto, citando il programma di ricerca europeo Horizon 2020. “Ora abbiamo un’apertura con l’Unione europea per una clausola di salvaguardia comune – ha osservato Burkhalter –. Sfortunatamente non è stato possibile concludere prima della fine di febbraio, come desiderava la Svizzera. Ma un esito favorevole è ancora possibile”. “Diciamo all’Ue, – ha proseguito – che con un po’ di pragmatismo e immaginazione, i problemi si possono risolvere a tappe. La firma del protocollo ci avvicina allo scopo di regolare meglio la gestione della migrazione in Svizzera preservando e sviluppando la via bilaterale”. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri ha anche precisato che per il Consiglio federale l’unico piano valido è un accordo comune con l’Ue, poiché mi- Berna – Undici poliziotti sono rimasti feriti sabato notte a Berna in scontri scoppiati davanti al centro autonomo della Reitschule. Poco dopo mezzanotte sconosciuti hanno eretto barricate e le hanno incendiate. All’arrivo delle forze dell’ordine e dei pompieri la situazione è degenerata in violenti disordini. Poliziotti e pompieri sono stati accolti con lanci di sassi, bottiglie vuote e petardi. Le forze dell’ordine hanno reagito usando gas lacrimogeno e proiettili di gomma per consentire ai vigili del fuoco di spegnere gli incendi che bloccavano la circolazione. Ieri la Federazione svizzera dei funzionari di polizia ha preso posizione sui fatti, lamentando che tali situazioni sono la norma nei fine settimana. Il segretario del sindacato Max Hoffmann ha parlato di “tentativo di omicidio”. Tagli al Poli Losanna – Continuano le misure di austerità del Politecnico federale di Losanna. Dopo aver annunciato il raddoppio delle tasse scolastiche a partire dal 2017, l’alta scuola ha reso noto che le remunerazioni di dottorandi e post-dottorandi verranno dimezzate. Alla fine di gennaio il Poli aveva già annunciato l’aumento delle tasse annuali da 1’200 a 2’400 franchi. Snowboarder ritrovato La direzione è quella KEYSTONE Andermatt – Uno snowboarder tedesco di 19 anni, disperso da venerdì nella regione del Gemsstock, è stato ritrovato sano e salvo ieri mattina dopo due giorni di ricerche. Il giovane si era smarrito ed aveva trovato riparo in una baita. La Rega era stata allertata venerdì pomeriggio dai suoi compagni dopo che il giovane era scomparso durante la discesa verso Hospental. Un percorso spesso frequentato anche se al di fuori delle regolari piste. Samsung Galaxy S6 edge: sans limite sur le meilleur réseau. Actuellement à prix spécial. Samsung Galaxy S6 edge <wm>10CAsNsjY0MDQx0TW2NDE3tQAAqQF-Sg8AAAA=</wm> <wm>10CFWKoQ7DMAwFvyjR87MdJzOsyqqCajxkGt7_o2VjBQdOd8eRXvFn28_nfqVAzIoOC-_ZyQqLbBJ1uCZIJ6Q9pCk1GvT2FxpAYP6eAi6fvayMKerhdK-f1_sLFw0i_nUAAAA=</wm> CHF Ats/red gliorerebbe la sicurezza del diritto e la prosperità. E si è detto certo che i negoziati riprenderanno “probabilmente molto in fretta” dopo il voto della Gran Bretagna sulla Brexit, il 23 giugno. Molto meno ottimista il presidente uscente del Plr Philipp Müller. Sulle pagine della “Schweiz am Sonntag”, ha affermato di non intravedere alcuna soluzione per risolvere il dilemma fra il mantenimento degli Accordi bilaterali e il rispetto della volontà popolare, per quel che riguarda l’applicazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Così ha fatto appello all’Udc: “Chiedo a Christoph Blocher di lanciare un’iniziativa sullo stralcio degli accordi sulla libera circolazione delle persone”. La domanda da porre ai cittadini deve essere chiara: “Volete gli Accordi bilaterali? Sì o no?”. Müller non è peraltro l’unico ad essere poco convinto della soluzione proposta dal Consiglio federale. Anche il presidente del Pbd Martin Landolt e Kathy Ricklin (Ppd) propongono un articolo per ancorare i Bilaterali alla Costituzione, ha dichiarato all’Ats lo stesso Landolt. L’idea è di presentare l’articolo costituzionale come controprogetto all’iniziativa Rasa, che domanda l’abrogazione degli articoli introdotti contro l’immigrazione di massa. Secondo il presidente del Pbd il testo Rasa non è adeguato al sistema svizzero, poiché affronta un articolo già votato dal popolo. L’obiettivo di salvaguardare i Bilaterali è però da lui condiviso. Oggi l’ex segretario di Stato e professore del Politecnico federale di Losanna Michael Ambühl presenterà una proposta di clausola di salvaguardia regionale, azionabile a seconda del tasso di disoccupazione. L’idea è stata elaborata su mandato del canton Ticino. «Parce qu’il ne suffit pas de faire bonne figure.» Il presidente Plr Philipp Müller sollecita Blocher a proporre una iniziativa sui Bilaterali con una domanda secca ai cittadini: li volete o no? Poliziotti feriti a Berna 1.– * Avec NATEL® infinity plus L Actuellement au Swisscom Shop et sous swisscom.ch/s6 Economia lunedì 7 marzo 2016 6 IL TEMA DELLA SETTIMANA Espansione moderata Bilancio delle famigle Usa: rapporto debito totale degli attivi 21% 20% 19% 18% 17% 16% 15% 14% Fonte: Federal Reserve 13% 30.4.96 30.4.01 28.4.06 29.4.11 Quali sono le prospettive di crescita degli Stati Uniti? L’economia è lontana da surriscaldamenti e strette di politica monetaria. Dal 2008, imprese e famiglie hanno risanato i loro bilanci. Non si vedono bolle finanziarie o immobiliari, né possibili “credit crunch”. Le banche sono sufficientemente capitalizzate per far fronte alle difficoltà che il crollo del petrolio provocherà fra gli estrattori meno diversificati. Le condizioni di finanziamento per le imprese resteranno favorevoli. La vulnerabilità degli Stati Uniti a shock esterni è limitata dalla dimensione dell’economia e dal suo carattere relativamente chiuso. Possiamo quindi escludere scenari di collasso. È ragionevole invece attendere una crescita relativamente robusta dei consumi privati, principale componente del Pil. Il tasso di risparmio delle famiglie è tuttora relativamente elevato. Le imprese creano impieghi e i salari crescono nettamente più dell’inflazione. Raggiunto il pieno impiego, le imprese saranno incitate ad aumentare gli investimenti con impatto positivo sulla produttività, oggi tuttora sotto la media. Possiamo quindi scartare ipotesi di stagnazione o crescita asfittica. Vicina al pieno impiego, l’economia statunitense manca tuttavia di capacità per crescere nettamente sopra al poten- Giovanni Rickenbach, strategista Pkb Lugano ziale. Quest’anno, l’attività sarà inoltre ancora frenata dall’impatto differito del rialzo del dollaro dal 2014 e del crollo del prezzo del petrolio su esportazioni nette e investimenti non residenziali. Un boom della crescita è perciò pure da escludere. Sapendo che famiglie e imprese sono meno volubili del mercato finanziario, otteniamo un percorso di crescita a due/tre anni attorno o appena sopra al potenziale del +2,0%, non entusiasmante ma tranquillizzante. L’ANALISI L’Europa vale bene lo sforzo? di Jean Pisani-Ferry Quando il Regno Unito ha aderito alla Comunità economica europea nel 1973 era alla retroguardia rispetto all’integrazione europea. La questione che solleva l’imminente referendum del Regno Unito sulla permanenza del Paese nell’Unione europea è se la Gran Bretagna si trovi ora invece all’avanguardia rispetto alla disintegrazione dell’Europa. Ciò ha poco a che fare con l’insignificante accordo che il primo ministro David Cameron ha raggiunto recentemente con i suoi colleghi dell’Ue. Di certo è difficile credere che quest’intesa determinerà la scelta fatidica di giugno. La questione fondamentale è se l’adesione all’Ue offra dei benefici sufficientemen- Jean Pisani-Ferry è professore presso la Hertie School of Governance a Berlino te consistenti da andare oltre alla perdita di sovranità che la permanenza nell’Ue comporta. Quest’aspetto non è oggetto di discussione solo nel Regno Unito. Per molti Paesi Ue si tratta di una domanda a cui è molto difficile rispondere, in quanto l’Europa è anche un concetto carico di emozioni. Solo nel Regno Unito può succedere che un ministro dello stesso partito che ha portato il Paese nell’Ue chieda ora di uscirne. Nessun politico tradizionale tedesco, francese o spagnolo oserebbe discutere questa questione apertamente, figuriamoci sostenere l’uscita dall’Ue. Ma la questione non può essere ignorata. Nella maggior parte dei Paesi Ue una porzione consistente dell’opinione pubblica è insoddisfatta dell’Unione e sempre più simpatizzante nei confronti de- gli appelli nazionalistici. Questa prospettiva inconsistente, e spesso semplicemente cinica, ha invischiato l’Europa in un equilibrio infelice: non può andare indietro, non può andare avanti e non soddisfa nessuno. Si spera che l’acceso dibattito sull’adesione all’Ue, ora che è iniziato, sarà sufficientemente onesto da far imparare qualcosa a tutti. Nello specifico, i benefici economici dell’appartenenza all’Ue sono oggetto di una seria discussione. Gli economisti descrivono l’integrazione regionale come un compromesso tra le economie di scala e la diversità delle preferenze. Unendosi, i Paesi acquisiscono efficienza e influenza al costo di dover accettare delle politiche che non corrispondono alle proprie scelte. Ad esempio, le aziende hanno accesso a un mercato più ampio, mentre i consumatori hanno il vantaggio di prezzi più bassi, ma le norme spesso non corrispondono a ciò che si vorrebbe. È come condividere un appartamento: si riducono i costi, ma bisogna adattarsi alle abitudini del proprio coinquilino. In Europa oggi le preferenze sono senza dubbio meno dissimili di quanto lo fossero qualche decennio fa. L’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher e l’ex presidente francese François Mitterrand erano molto più divisi ideologicamente dei loro attuali successori. È pur vero che i britannici sono ancora più favorevoli al mercato libero dei francesi, ma il divario tra i due Paesi si è ristretto. Non ci sono fondamenti di fatto che possono far affermare che siamo diventati coinquilini più infelici dagli anni 80. Inoltre, l’Ue non si è avventurata in settori in cui non produce valore aggiunto. Il primo governo Cameron aveva lanciato una revisione delle competenze dell’Ue per determinare quali le spettano e quali al Regno Unito. Dopo una consultazione pubblica esaustiva e 32 relazioni, la verifica non ha portato a risultati che indicassero la necessità di una richiesta di recupero delle competenze. Forse per questo chi sostiene la Brexit (uscita del Regno Unito dall’Ue) spesso si focalizza sulla riduzione dei benefici derivanti dall’integrazione regionale e afferma che il Regno Unito starebbe meglio per conto suo. Perché si deve negoziare con i partner continentali, quando il Regno Unito potrebbe commerciare da solo con tutto il mondo? Dopotutto le piccole economie aperte come Singapore non stanno forse prosperando? Ci sono delle forti obiezioni contro queste argomentazioni. Innanzitutto, il mercato libero è utile per vendere camicie, ma il commercio dei servizi richiede una legislazione dettagliata (tra cui autorità specifiche del settore) e delle istituzioni che la possano implementare. Senza un apparato normativo esaustivo, i servizi sanitari o finanziari, tra i vari altri, non potrebbero essere messi in commercio. Pertanto il concetto secondo cui sarebbe solo necessario eliminare le tariffe e la burocrazia è pura finzione. Il Regno Unito, che ha un settore dei servizi molto sviluppato, ha bisogno di una struttura istituzionale del mercato unico dell’Ue molto di più ad esempio della Polonia che è più forte nel settore dei beni. In secondo luogo, la struttura del commercio globale è già di per sé in guai seri. L’Uruguay Round, ovvero l’ultimo accordo sul commercio globale, è stato siglato nel 1994. Il programma che dovrebbe portare avanti quest’accordo, ovvero il Doha Development Round, non è stato ancora completato e probabilmente non lo sarà mai. In generale, il commercio globale si affida sempre più ad accordi bilaterali o regionali e secondo l’Organizzazione mondiale per il commercio sono 267 gli accordi in vigore tra cui 49 che riguardano l’Ue. Contrariamente a quanto l’opinione pubblica percepisce, la globalizzazione non ha reso irrilevanti gli accordi regionali e infatti per gran parte si affida proprio ad essi. Inoltre, la globalizzazione è in realtà un fenomeno sempre più fragile. La leader- Torno a casa? ship americana era molto forte nei decenni successivi alla Seconda guerra mondiale, ma ora gli Stati Uniti non si considerano più il guardiano delle norme multilaterali. Gli sforzi statunitensi di creare due mega regioni di scambio libero (la Trans-Pacific Partnership e la Transatlantic Trade and Investment Partnership, che non includono la Cina) è indicativo delle priorità dell’America. Gli altri grandi attori, dalla Cina ai produttori di beni a consumo, non sono timidi nel mettere in mostra il proprio potere economico. Nonostante tutte le sue debolezze, l’Ue è un grande attore economico che partecipa alla configurazione del mondo che la circonda. Come punto di riferimento, negoziatore, tutore della legge, ha molta più influenza di quanto riconoscano i suoi avversari. Dato che l’Unione stessa è fondata su regole, è il più grande esempio di interdipendenza economica basata su delle norme. Solo per queste ragioni rinunciarvi sarebbe una scommessa avventurosa. Se le argomentazioni razionali non sono a favore dell’abbandono dell’Ue, perchè è sorta questa questione? In parte è perché l’Ue ha deluso, ma questa asserzione dovrebbe essere a sostegno di una sua riforma, piuttosto che dell’abbandono. In parte è perché la democrazia transnazionale non ha dato risultati, ma la risposta non è arrendersi, ma farla funzionare. In parte è poi perchè il sentimento che teneva unita l’Europa si è esaurito, ma questo è un motivo per apportare dei cambiamenti, e non per assecondare il campanilismo. © Project Syndicate, 2016 Ricchezza mondiale sempre più all’uno per cento di Andrea Baranes* Sessantadue persone sono più ricche di 3,6 miliardi di esseri umani. Sessantadue persone che in cinque anni hanno visto la propria ricchezza crescere del 44%, oltre 500 miliardi, mentre la metà più povera del pianeta si impoveriva del 41 per cento. Quando il movimento Occupy Wall Street lanciò lo slogan “siamo il 99%” probabilmente non immaginava che solamente pochi anni dopo quel 99% sarebbe realmente stato la parte più povera del pianeta. Eppure oggi l’1% più ricco della popolazione ha un patrimonio superiore a quello del rimanente 99%. Sono alcuni dati contenuti nell’ultimo rapporto di Oxfam sulle diseguaglianze, presentato a inizio anno. Sempre secondo il rapporto “An economy for the 1%”, non solo le disegua- glianze stanno aumentando, ma stanno addirittura accelerando. Nel 2010 bisognava prendere i 388 miliardari più ricchi per arrivare al patrimonio della metà più povera del pianeta. Nel 2014 bastava fermarsi all’ottantesimo. Oggi sono 62. Sessantadue persone sono più ricche di 3,6 miliardi di esseri umani. Sessantadue persone che in cinque anni hanno visto la propria ricchezza crescere del 44%. Ancora, dall’inizio del secolo, alla metà più povera del mondo è andato l’1% dell’aumento di ricchezza, mentre l’1% più ricco se ne accaparrava l’altra metà. È un fenomeno particolarmente drammatico nei Paesi più poveri, ma che accomuna tutto il mondo. Nel Sud, il 10% più indigente ha visto il proprio salario aumentare di meno di 3 dollari l’anno nell’ultimo quarto di secolo. Se le diseguaglianze non fossero cresciute durante questo periodo, 200 milioni di persone sarebbero uscite dalla povertà estrema. Nello stesso arco di tempo, negli Usa lo stipendio medio è cresciuto del 10,9%, quello di un amministratore delegato del 997 per cento. In questo quadro, di quale ripresa, di quale crescita, di quale economia parliamo? Tralasciamo l’insostenibilità ambientale e persino l’ingiustizia sociale. Guardiamo unicamente le conseguenze economiche. In uno studio recente l’Ocse ricorda che le diseguaglianze hanno causato una perdita di oltre 8 punti di Pil in vent’anni. Un’enormità. Il motivo è semplice: se famiglie e lavoratori sono sempre più poveri, calano i consumi e quindi la domanda aggregata. Una “soluzione” è indebitare famiglie e imprese per drogare la cresci- ta del Pil. È il modello subprime, un’economia del debito che può funzionare per qualche anno, finché inevitabilmente la bolla non scoppia. L’altra soluzione è scaricare il problema sul vicino, puntando tutto sulle esportazioni. Tagliamo stipendi e diritti di lavoratrici e lavoratori, tagliamo le tasse alle imprese e il welfare. Ovviamente aumenteranno le diseguaglianze e crollerà la domanda interna, ma saremo più competitivi e quindi esporteremo di più. È l’attuale modello italiano ed europeo. Un modello in cui la crescita delle diseguaglianze non è quindi un fastidioso effetto collaterale, ma la base stessa di un gioco pensato e tagliato su misura per l’1 per cento. Una gara verso il fondo in ambito sociale, ambientale, fiscale, monetario, per vincere la competizione internazionale. La semplice domanda è: se le diseguaglianze aumentano ovunque e la gara è globale, è possibile che tutti esportino più di tutti? A chi deve esportare una Ue che nel suo insieme ha già oggi il maggior surplus commerciale del pianeta? Si guarda all’Asia e alle economie emergenti come mercato di sbocco, ma ecco che un calo della Borsa di Shanghai rischia di diventare una tragedia per l’economia europea. I dati divulgati da Oxfam sono un affronto e una vergogna dal punto di vista della giustizia sociale, ma sono disastrosi anche da quello meramente economico. Una ricetta per una nuova crisi. Il problema è che l’aumento delle diseguaglianze dal 2008 a oggi è anche un segnale fin troppo evidente di chi rimane con il cerino in mano quando questa crisi scoppia. *www.sbilanciamoci.info Economia lunedì 7 marzo 2016 7 In collaborazione con il Corriere della Sera Sfida all’ultimo tasso 5.0 4.0 3.0 2.0 1.0 0.0 -1.0 «Mi attendo che l’inflazione sia negativa per buona parte del 2016 e questo si tradurrà in nuove misure della Bce, spero». Le posizioni accomodanti di Draghi e di gran parte dell’Executive board, però, sono in contrapposizione a quelle dei rigoristi, guidati dal numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann. Secondo il banchiere centrale tedesco, riferiscono fonti a lui vicine, «non c’è un immediato rischio di deflazione nell’area euro, motivo per cui non è necessario introdurre ulteriori misure di politica monetaria non convenzionale». Sulla stessa linea d’onda ci sono il lettone Ilmars Rimševics, l’olandese Klaas Knot e l’estone Ardo Hansson. Eppure, secondo il meccanismo di voto della Bce, rinnovato a seguito dell’entrata della Lituania nell’eurozona, numerosi falchi non potranno esprimere la propria preferenza a questa tornata. Weidmann non parteciperà alla votazione, così come Hansson. Nonostante ciò, l’attività di lobbying del banchiere della Bundesbank non si è fatta attendere, come fanno notare gli osservatori della Bce. Persi Liikanen e Nowotny, il club dei falchi ha convinto lo slovacco Jozef Makúch e il lituano Vitas Vasiliauskas. A essi bisogna inoltre aggiungere il membro tedesco del board esecutivo, Domanda non da poco: il debito della Cina è al 250 per cento del Prodotto interno lordo, non è eccessivo? Risposta di Zhou Xiaochuan, governatore della Banca del Popolo cinese, l’istituto centrale: «E quale sarebbe il livello giusto? Certo, è relativamente alto e sta salendo, ne siamo consapevoli e ci prestiamo attenzione. Ma anche il tasso di risparmio cinese è molto alto, al 50% del Pil, mentre in altri Paesi importanti è al 10, in alcuni a una cifra sola». E poi, ha spiegato il governatore Zhou parlando al G-20 finanziario di Shanghai, questo debito complessivo del governo, delle amministrazioni locali, delle imprese e delle famiglie, sembra così alto solo perché molto del finanziamento alle industrie passa attraverso prestiti bancari; se le aziende della Cina avessero potuto accedere al mercato azionario per trovare capitali, il livello generale del debito non sarebbe stato così cattivo. «In Paesi con Borsa matura gli investitori puntano sulle azioni, da noi invece le obbligazioni sono ingenti. Dovremmo agire più rapidamente? C’è un detto: “Non si possono tirare su i germogli dalla terra per farli crescere prima”». Nel frattempo sale il debito: quello delle imprese aumenta a un passo doppio rispetto alla crescita del Pil cinese e oggi è al 160% del Pil, rispetto al 98% del 2008 (negli Usa è al 70%). La Cina spende circa un quinto del suo Pil per il solo servizio del debito. Le parole di Zhou hanno comunque subito avuto un effetto galvanizzante sulla Borsa di Shanghai e una nuova euforia si è creata soprattutto sull’attesa di un altro stimolo monetario. mettersi a disposizione per finanziare l’acquisizione con un prestito ponte da 20 miliardi di dollari (al quale potrebbero partecipare secondo il “Wall Street Journal” anche Credit Suisse, Rabobank e UniCredit) e China Citic Bank attiverà in Asia la raccolta di altri 15 miliardi. ChemChina agisce per conto del governo centrale di Pechino e quindi merita credito, dicono gli analisti. Spiega a “CorrierEconomia” un analista esperto di questi grandi giochi: «Non c’è solo il debito, bisogna guardare alle riserve valutarie cinesi, che sono molto ingenti. Pechino si chiede che cosa farne: hanno prima comprato grandi quantità di buoni del Tesoro Usa, poi hanno cominciato a investire in tecnologia e industria internazionali. Le acquisizioni all’estero da parte delle società statali sono scelte di geoeconomia e geopolitica». Resta il debito al 250% che sembra una bomba a orologeria per il sistema cinese (e quello globalizzato). In più c’è il forte calo delle riserve cinesi in valuta estera, ridotte di 762 miliardi di dollari negli ultimi 18 mesi, come ha rilevato Moody’s nel suo «outlook negativo». Le riserve in valuta che erano arrivate a 4 trilioni di dollari sono stimate a fine gennaio in 3,23 trilioni, perché la Banca centrale di Pechino sta spendendo moltissimo in difesa dello yuan, dopo una serie di mosse contraddittorie di svalutazione cominciate l’estate scorsa e sicuramente non ben spiegate ai mercati. Solo a gennaio sono usciti dal forziere 99,5 miliardi di dollari. Il governatore Zhou ha una risposta anche a questo: «Le riserve in valuta non sono un giacimento di petrolio, che è statico, sono come un bacino idrico dove l’acqua scorre, entra ed esce sempre» 9.2015 5.2015 1.2015 9.2014 5.2014 1.2014 9.2013 Sabine Lautenschläger. A oggi il vantaggio è delle colombe. Ma potrebbe mutare presto. Come potrebbero cambiare gli equilibri interni nel caso non dovesse bastare l’espansione degli attuali programmi? Fonti interne alla Bce non escludono che si possa passare a un livello successivo: comprare titoli azionari e crediti deteriorati. «Sono opzioni che sono state discusse già in passato, seppure a livello del tutto ipotetico», spiegano. Ma si tratta anche di possibilità che troverebbero con difficoltà, a causa dei rischi operativi, l’appoggio di Weidmann e degli altri falchi del rigore. Zuckerberg guida la classifica simpatia di Maria Teresa Cometto CorrierEconomia Il debito quindi resta ed è destinato a salire per contrastare il rallentamento dell’economia. E per questo la settimana scorsa Moody’s ha abbassato l’outlook della Cina da stabile a negativo. La valutazione del credito di lungo-termine resta Aa3, perché le riserve sono «consistenti» e danno tempo al governo di affrontare le riforme. Ma il colpo d’avvertimento resta forte: il voto dato a Pechino è lo stesso assegnato per esempio a Cile e Taiwan (e questo paragone con l’isola rappresenta anche un problema d’immagine, almeno sul fronte interno). Tra i problemi segnalati da Moody’s e da tutti gli analisti internazionali c’è quello delle aziende statali, che hanno visto il loro indebitamento schizzare al 62% degli asset rispetto al 55% del 2007. Eppure, queste stesse industrie pubbliche della «China Inc» si sono lanciate in una campagna internazionale di M&A che nei primi due mesi del 2016 è già vicina ai 90 miliardi di dollari di spesa. Il capofila della spinta è ChemChina, che ha offerto 44 miliardi di dollari per l’agribusiness della svizzera Syngenta. E il colosso statale ChemChina, ha scritto il “Financial Times” in un’inchiesta, è un caso di scuola anche per esposizione finanziaria: il suo debito è 9,5 volte l’Ebitda (utili prima di interessi, tasse, deprezzamento e ammortizzamento), e pone il gruppo nella categoria definita da Standard & Poor’s delle «highly-leveraged», imprese con alto tasso d’indebitamento. Quello con Syngenta è un accordo tra un gruppo privato svizzero e lo Stato cinese, e questo pur sollevando dubbi sulla natura ibrida dell’operazione di mercato, dà una garanzia di sostenibilità da parte di Pechino. Infatti banche globalizzate come Hsbc sono state pronte a 5.2013 FONTE: EUROSTAT Debiti cinesi sotto la lente di Guido Santevecchi CorrierEconomia 1.2013 9.2012 5.2012 1.2012 9.2011 5.2011 1.2011 9.2010 5.2010 1.2010 9.2009 5.2009 1.2009 9.2008 5.2008 1.2008 -2.0 9.2007 Il duello finale per rivitalizzare l’anemica e disomogenea economia europea si combatte tra Francoforte, Berlino e Parigi. La Banca centrale europea (Bce) guidata da Mario Draghi giovedì prossimo deciderà quale medicina usare per guarire la patologia che affligge l’eurozona dall’inizio del 2012, la spirale deflazionistica. Ma prima, dovrà evitare che i falchi della politica monetaria restrittiva prendano il sopravvento sulle colombe dei tassi bassi. A più di un anno dal lancio del Quantitative easing (allentamento quantitativo, o Qe), la Bce ancora lotta contro un livello generale dei prezzi al consumo che non accenna a salire. In febbraio il tasso d’inflazione per l’euro area è stato negativo, -0,2%, su base congiunturale. E le prospettive non sono rosee. Il fronte dei falchi aumenta, ma le aspettative degli investitori sono chiare: passerà la linea accomodante delle colombe condotte da Draghi. Gli analisti della banca statunitense Goldman Sachs prevedono un taglio di dieci punti al tasso sui depositi, fino a quota -40 punti base, e un incremento del volume di acquisti di asset pubblici e privati da parte della Bce, da 60 a 70 miliardi di euro al mese. Non solo. Draghi potrebbe ribadire, in conferenza stampa, di essere pronto a ulteriori sforzi sul fronte del Public sector purchase programme (Pspp), lo speciale piano di acquisto di titoli pubblici. Della stessa opinione sono anche J.P. Morgan e Bank of America-Merrill Lynch, anche se quest’ultima sottolinea Euro area 19 EU 28 Svizzera Tasso di inflazione in Europa e in Svizzera dal 2007 a fine 2015 5.2007 di Massimo Fracaro CorrierEconomia che «la Bce si trova nella situazione più difficile degli ultimi anni, col rischio di innervosire i mercati se non dovesse fare quanto promesso». E l’impegno, definito più volte da Draghi nell’ultimo anno, è quello di riportare il tasso d’inflazione al 2%, il target previsto dal mandato della Bce. A supportare Draghi ci sono soprattutto la Francia e i Paesi dell’eurozona mediterranea. Il membro francese del board esecutivo della Bce, Benoît Cœuré, è uno dei più propensi a fornire altro supporto al sistema finanziario dell’area euro. Questo perché non ci sono solo i tassi negativi a pesare sulla redditività delle banche, ma c’è anche il fardello dei Non-performing loan (crediti dubbi, o Npl), specie per gli istituti di credito dei Paesi periferici. «La Bce è in grado di gestire anche i tassi negativi, non ci sarà alcun problema», continua a ripetere Cœuré. Della stessa linea è anche il governatore della Banque de France, François Villeroy de Galhau, che ha da poco preso il posto di Christian Noyer. Nuovo nome, stessa attitudine. Secondo Villeroy «il più grande pericolo nella zona euro è la deflazione». Il fronte delle colombe, tuttavia, ha guadagnato dei seguaci inaspettati. Il finlandese Erkki Liikanen, per esempio. Da rigorista, complice la stagnazione della Finlandia, è diventato più aperto agli stimoli monetari. Con il suo staff l’ex commissario Ue all’Industria, carica che ha rivestito sotto la presidenza di Romano Prodi, non nasconde l’approvazione per le azioni di Draghi. «Sono utili a tutta l’eurozona e possono aiutare la Finlandia a tornare alla crescita in breve tempo», dice da dicembre nel suo cerchio più ristretto. Stesso dicasi per l’austriaco Ewald Nowotny. Da integerrimo battagliero dei tassi alti, Nowotny ha voltato pagina negli ultimi tre mesi, complici le turbolenze sui mercati emergenti e la crisi migratoria europea: 1.2007 Sfida tra falchi e colombe sulle strategie della Bce. Draghi è pronto a nuove misure espansive per riportare l’inflazione vicino al 2 per cento. Non è bastata una foto (quella in cui cammina, sorridente, in mezzo a una folla di persone immerse ognuna nella propria realtà virtuale) a scalfirne la popolarità. Secondo un sondaggio dell’agenzia di analisi Morning Consult, realizzato su un panel di 1’935 persone il 25 e il 26 febbraio, il ceo tech più popolare e apprezzato è Mark Zuckerberg. Il fondatore e amministratore delegato di Facebook ha ottenuto un indice di gradimento del 48%: come dire che quasi un intervistato su due ha espresso una preferenza per lui. Perché no, in fondo? Zuckerberg ha 32 anni, ha un impero ai suoi piedi creato e messo insieme da lui. Arriva dal niente, ha fatto buoni studi ma ha saputo investire nella sua (ottima) idea al momento giusto conquistando la Silicon Valley: il tipico selfmade man all’americana. Con, in più, un profilo da bravo ragazzo della porta accanto: la moglie Priscilla Chan è la sua fidanzata di lungo corso, con la quale stava insieme dai tempi dell’università e per la quale ha pure imparato a parlare cinese. Pochi vezzi e poche strane manie da miliardario: è vero che ha appena assunto 16 guardie del corpo, ma è anche vero che il suo armadio si compone solo di t-shirt grigie e jeans blu. Non solo: quando è nata la primogenita Maxima ha preso due mesi di paternità, spronando i suoi dipendenti a fare lo stesso. Piace, e parecchio, anche il ceo di Apple Tim Cook. A dispetto della decisione di non permettere all’Fbi di “sbloccare” l’iPhone del responsabile della strage di San Bernardino, decisione per la quale è stato molto criticato nel mondo intero, Cook ha ottenuto un rating di apprezzamento del 39%. Il suo profilo – 55 anni, molto riservato sulla sua vita personale anche se di recente ha fatto outing – è molto diverso da quello di Zuckerberg che il sito internet americano Recode paragona a quello di una rockstar. Tanto che sempre Recode si chiede se il braccio di ferro con l’Fbi non abbia influito in positivo, facendo guadagnare consensi a Cook. E permettendogli di scavalcare Jeff Bezos, il patron di Amazon, che arriva terzo con il 38%. Un profilo ancora diverso da quello dei precedenti: di lui piace l’affidabilità del servizio di e-commerce che ha costruito. Ma forse, anche, la sua volontà di tener duro: la sua società era sempre piaciuta agli investitori (tanto da accumulare ottimi risultati in Borsa) ma molti analisti erano rimasti critici sulla capacità di generare utili. Jeff Bezos è anche l’unico della top 3 a non stare nella Silicon Valley: il quartier generale di Amazon è a Seattle. Un altro punto in più per lui – essere riuscito a fondare un colosso tech in una zona a minore concentrazione di potenzialità tecnologiche. Completano la classifica Satya Nadella, ceo di Microsoft, e Larry Page, cofondatore di Google e ora ceo di Alphabet, entrambi a pari merito a 30%. Poi arriva Elon Musk di Tesla, con il 29% delle preferenze. I tre si situano in una sorta di “aurea via di mezzo”: non sono particolarmente apprezzati ma non ottengono nemmeno rating davvero bassi. Questi toccano invece a Jack Dorsey, ceo e cofondatore di Twitter, e Travis Kalanick, ceo e fondatore di Uber. Non è difficile indovinare perché: il primo, che arriva penultimo nella classifica con un rating del 21%, ha un profilo fin troppo liscio e mondano per risultare simpatico. Sul giudizio negativo su Travis Kalanick, ultimo classificato con un rating del 18% il profilo personale influisce poco; il suo servizio di noleggio auto con autista ha provocato proteste nel mondo intero. Estero lunedì 7 marzo 2016 8 Cruz anti-Trump per una notte Ansa/red Cruz who? KEYSTONE Washington – Il re per una notte è Ted Cruz. Il senatore texano ha vinto sabato i caucus (assemblee di elettori) repubblicani in Kansas e Maine, accreditandosi come solo avversario in grado di insidiare Donald Trump nella contesa per la nomination repubblicana alle presidenziali di novembre. Niente di cui intimorire il palazzinaro antisistema, ma abbastanza per mettere all’angolo quel Marco Rubio su cui invece puntava l’establishment repubblicano. Per Rubio l’ultima spiaggia saranno le primarie nella “sua” Florida il 15 marzo, ma pochi credono che basti il rancore degli anticastristi a rimetterlo in gara. Gara non ancora chiusa, quantomeno matematicamente, anche tra i democratici. Perché se Hillary Clinton è riuscita a vincere nelle uniche primarie della giornata, in Louisiana, con il bottino più ricco in termini di delegati, Bernie Sanders è prevalso in due caucus, Kansas e Nebraska. Abbastanza per far dire al senatore liberal del Vermont: «Per me c’è ancora strada». I caucus agli sfidanti, le primarie ai frontrunner. Il turno del sabato si è rivelato una tappa dall’alto valore simbolico, perché pur non cambiando di fatto le carte in tavola, ha avuto la funzione di mantenere la corsa aperta. Con le vittorie di Ted Cruz in Kansas e Maine – dove si è registrata anche una affluenza record – il senatore del Texas può esibire la prova di essere lui l’alternativa a Donald Trump. E questo nonostante il bottino più ricco, la Louisiana, se lo sia comunque aggiudicato Trump. L’indicazione che ci si aspettava dal voto repubblicano in quattro Stati, dopo la dichiarazione di guerra a Trump da parte dei vertici del partito, non è stata risolutiva. Cruz ha chiesto agli elettori di mollare Rubio. È la sola chance che gli resta per sfidare Trump. E perdere. Nuovo naufragio nell’Egeo, venticinque morti alla vigilia del vertice tra Unione europea e Ankara Il prezzo dei migranti Bruxelles vuole dalla Turchia l’impegno a trattenere sul suo territorio i profughi da Siria e Iraq. Tusk: la rotta balcanica sarà chiusa. Ansa/red Bruxelles – Venticinque morti nel Mare Egeo, giusto per ricordare di che cosa (non) si tratterà al vertice europeo di oggi a Bruxelles. L’incontro tra i capi di governo, preceduto da quello con il primo ministro turco Davutoglu, avrà come oggetto il negoziato tra Ue e Turchia per convincere la seconda a trattenere sul proprio territorio i profughi da Iraq e Siria. Principale argomento, quei tre miliardi di euro che Bruxelles ha fatto balenare ad Ankara per risultare convincente. Il naufragio di ieri, il cui bilancio poteva essere più grave se le guardie costiere turca e italiana non fossero arivate a trarre in salvo decine di altri migranti, rischia cioè di essere un inciso nella discussione, niente più. Altre migliaia di migranti, superata indenne la traversata, restano ammassate in Grecia, alla frontiera macedone, da quando Skopje ha deciso di limitare ulteriormente gli ingressi. Il vertice è considerato cruciale per consentire l’applicazione del piano d’azione concordato con l’Unione dalla Turchia, non solo per frenare il flusso dei migran- ti verso la Grecia, ma anche per la riammissione sul suo territorio di quanti non hanno diritto all’asilo. Parallelamente, il vertice dovrebbe tradurre in impegni precisi l’appoggio garantito alla Grecia per fare fronte alla situazione alla frontiera settentrionale. Una situazione che potrebbe peggiorare ulteriormente con la cosiddetta chiusura della rotta dei Balcani occidentali, obiettivo inderogabile, secondo il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, per salvare l’accordo di Schengen dal fallimento. Da Atene il premier Alexis Tsipras ha ribadito che il suo Paese non ha alcuna intenzione di diventare un “deposito di anime” ed ha chiesto che venga dato immediatamente il via alle operazioni di ricollocamento dei migranti-richiedenti asilo che già si trovano sul suo territorio. La chiusura della rotta balcanica, per quanto benvenuta, preoccupa tuttavia l’Italia, che infatti ha chiesto garanzie per evitare che la traversata dell’Adriatico verso le proprie coste diventi l’alternativa alla rotta di terra. Roma, in particolare, teme che il flusso dei migranti possa prendere la strada dell’Albania e da qui quella che, via mare, porta alle coste italiane. Uno scenario già visto e che si vuole fare tutto il possibile affinché non si ripresenti. “Sta finalmente emergendo un consenso per la definizione di una strategia unica Ue per affrontare la crisi”, hanno riferito fonti europee al termine di una riunione preparatoria. Naturalmente non significa nulla. LO SCENARIO Cresce la fronda per la Brexit Ansa/red Tramonto europeo KEYSTONE IL CASO Fico sconta la propaganda nazionalista Ansa/red Vince, ma perde KEYSTONE Bratislava – Il livore antieuropeo e xenofobo degli ultimi mesi non è bastato ad assicurare una solida maggioranza a Robert Fico. Il premier slovacco uscente ha infatti vinto le elezioni lgislative di sabato, ma assistendo a una forte crescita dell’estrema destra, che semmai si è giovata del clima di intolleranza alimentato dallo stesso Fico. Lo scrutinio ha avuto come esito una frantumazione del quadro politico, che rende ora difficile la formazione di un governo stabile. I socialdemocratici dello Smer-Sd di Fico hanno perso un terzo dei voti in favore dei partiti euroscettici, populisti e neonazisti. La Slovacchia segue così l’Ungheria, la Polonia, con le cui capitali condivide l’avversione alle politiche europee di immigrazione. A Fico molti analisti rimproverano di aver giocato tutta la sua campagna elettorale sulla carta del rifiuto dei migranti, trascurando i problemi sociali ed economici. «Non siamo né fascisti né neonazisti», ha rassicurato Milan Uhrik del partito di estrema destra Kotleba-Partito Condannato a morte in Iran il miliardario ‘corruttore’ Dopo l’occupazione della polizia Zaman in edicola con le lodi di Erdogan Ankara – ‘Zaman’ è tornato in edicola con un gran servizio sulla partecipazione del presidente Recep Tayyip Erdogan a una cerimonia per la costruzione di un ponte a Istanbul. Se occorreva una conferma della “normalizzazione” forzata del quotidiano di Istanbul, non poteva essercene una più netta. Il principale giornale dell'opposizione è stato commissariato dalle autorità con l’accusa di “propaganda terroristica” a favore del presunto “stato parallelo” creato dal magnate e imam Fethullah Gulen, alleato storico diventato poi nemico giurato di Erdogan. Sabato, la polizia aveva occupato la redazione, dopo aver lanciato lacrimogeni contro i sostenitori del giornale, che protestavano contro il commissariamento. Si è trattato di un vero assalto. Da venerdì notte, dopo la decisione di un tribunale di affidarne la guida ad amministratori filo-governativi, la polizia aveva fatto irruzione nella sede del giornale, imponendo il blocco delle pubblicazioni fino alla nomina di una nuova direzione in popolare Slovacchia nostra (LsNs), la cui entrata in parlamento suscita molte inquietudini. «Qualcuno può considerarci un po’estremisti rispetto all’approccio moderato dei partiti tradizionali che per 26 anni non hanno fatto altro che trasmettersi il potere senza cambiare niente», ha aggiunto. Nel programma del partito – che ha ottenuto l’8,4% e 14 seggi in parlamento – figura il rifiuto dei migranti, la protezione contro “gli zingari parassiti’’, l’uscita dalla Nato, “organizzazione criminale’’, e un referendum sull’uscita dall’Ue. Londra – Per il sindaco di Londra, Boris Johnson, l’Ue è “una galera”. Per il ministro della Giustizia, Michael Gove, un’incubatrice di fascismo e un intralcio nella lotta al terrore. La creatura cui si era dedicato con tanto amore sta scoppiando nelle mani di David Cameron. Il primo ministro britannico non riesce più a controllare le spinte centrifughe generate all’interno del suo stesso partito conservatore dall’annuncio del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea. Senza più remore i sostenitori della Brexit popolano le pagine dei quotidiani e gli spazi televisivi. Una campagna che fa discutere anche sulla sponda meridionale della Manica. In Germania, il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble ha avvertito che uscire dall’Ue vorrebbe dire per Londra lasciare ipso facto il “mercato unico” e doversi accontentare di “un accordo commerciale, come la Cina”. Ma gli anti-europei non si curano degli avvertimenti degli “europei”. Gove, tanto pacato da vantare da anni la palma di ministro più cortese dell’esecutivo, ha usato toni per lui inusuali. L’Ue, ha dichiarato al ‘Sunday Times’, è colpevole d’aver alimentato un malessere che è alla base della peggiore ventata di estrema destra “mai vista dagli anni Trenta”. Intervistato per la prima volta dopo la traumatica rottura con il vecchio amico David Cameron sul referendum, il titolare della Giustizia ha accusato inoltre Bruxelles di voler imporre a Londra “decisioni contrarie agli interessi” nazionali in materia di sicurezza: “Pretendendo di dirci cosa le nostre spie debbano fare e come abbiamo il diritto di proteggerci” dalla minaccia del terrorismo. Non meno battagliero che dalla prima pagina del ‘Sunday Telegraph’ ha bollato come scandalosa la sospensione dall’incarico del numero uno delle Camere di Commercio britanniche, John Longworth, per aver preso apertamente posizione per la Brexit di fronte all’assemblea della sua organizzazione. sostituzione del precedente responsabile, licenziato sui due piedi. Un nuovo episodio nel piano di repressione delle voci critiche verso Erdogan. Il commissario Ue all’allargamento, Johannes Hahn, ha rilevato che “come Paese candidato la Turchia deve rispettare la libertà di stampa”. “Una pagina nera per la storia della democrazia” turca, ha detto il direttore di ‘Zaman’, Abulhamit Bilici, prima di ricevere una lettera di licenziamento dai nuovi amministratori. Teheran – Condannato a morte per truffa e appropriazione indebita. Il miliardario iraniano Babak Zanjani rischia l’impiccagione per essersi intascato quasi tre miliardi di dollari dalle vendite sottobanco del petrolio iraniano aggirando così le sanzioni internazionali. Condannato “per aver diffuso la corruzione nel mondo”, conferma la sentenza, il crimine più grave per il codice iraniano. Il miliardario, condannato insieme con due complici anche a rimborsare la Compagnia petrolifera nazionale e a pa- gare un’ammenda pari a un quarto della somma rubata, ha respinto le accuse e potrà ricorrere in appello. Arrestato tre anni fa, Zanjani è un personaggio controverso. A soli 42 anni è considerato uno degli uomini più ricchi dell’Iran con un patrimonio che sfiora i 13,5 miliardi di dollari. Negli anni delle sanzioni, le violò, vendendo di tutto, e per questo suo lavoro di “promozione” dell'Iran si definì un eroe, un “soldato economico della Rivoluzione islamica”. Il tuo mastro macellaio consiglia: «per Pasqua, con l’agnello hai tutto il gusto di variare» Alberto Lucca Filiale Serfontana Morbio Inferiore <wm>10CAsNsjY0MDQx0TW2NDMzsAAAUFfCnA8AAAA=</wm> <wm>10CFXKKw7DMBAFwBOt9d7-bGdhFRYVVOUmVXDuj6qGFQyb46houD3253t_FUF3sZmJUUO1wXtRvTf1goEK5saMQaTNvy_qgALrdwQm4GJIdPG5aIkeOtr1Ob8RQALvdwAAAA==</wm> Il gusto del meglio. Al banco con servizio della Migros, il tuo mastro macellaio ti consiglia di gusto tante specialità di agnello per Pasqua. Col contorno di tutti i segreti per una preparazione perfetta e per la scelta ottimale delle giuste quantità per ospiti e famiglia. La nostra maestria è al servizio del piacere gastronomico. Bellinzona e valli lunedì 7 marzo 2016 10 Festa in Nicaragua per i 30 anni di Amca. Quattro i nuovi cantieri già avviati Tra candeline e progetti L’Associazione Amici del Centro America sta realizzando interventi anche in Guatemala e nel Salvador di Sabrina Melchionda Il traguardo, trent’anni, meritava d’essere festeggiato. E l’Associazione per l’aiuto medico al Centro America, dopo gli eventi organizzati nel 2015 in ‘casa’, lo ha fatto il 20 febbraio anche là, dove ha i suoi progetti principali. A Managua, capitale del Nicaragua, oltre duecento invitati hanno celebrato l’anniversario nei giardini del centro scolastico Barrilete de Colores, situato in un quartiere molto povero, frequentato da più di trecento allievi e tuttora sostenuto dall’Amca. Più che un punto d’arrivo, il trentesimo dalla fondazione (nel 1985) vuol essere uno slancio per l’attività futura. Sono infatti già in cantiere quattro progetti; di cui due in Nicaragua. Il primo – ci spiega la coordinatrice Manuela Cattaneo – all’ospedale pediatrico La Mascota, con il rifacimento del dipartimento di ematooncologia pediatrica, «il progetto più vecchio di Amca: in trent’anni sono stati curati oltre tremila bambini». Saranno creati spazi per le cure palliative e il trattamento del dolore; per cui si formerà il personale. Il secondo riguarda il servizio di gineco-oncologia al Bertha Calderon, dove Amca è presente da una quindicina d’anni. Nel cosiddetto ospedale della donna vengono trasferite tutte le pazien- LE BREVI Mostra ‘Tracce effimere’ Mercoledì 9 (ore 18) alla Bibliomedia di Biasca inaugurazione della mostra fotografica di Luca Solari ‘Tracce effimere’, evento benefico a favore della Lega ticinese contro il cancro. Il progetto sarà illustrato dall’autore e dalla presidente della Lega cancro Alba Masullo; la mostra presentata dal critico d’arte Claudio Guarda. Intervento musicale di Nikla Bontadelli e balletto di Elisa Nolli; rinfresco offerto. Info: www.tracce-effimere.ch o scrivendo a [email protected]. Teleferica per Mornera chiusa per lavori Mercoledì 9 (se brutto tempo giovedì 10) teleferica fuori esercizio per la sostituzione della cabina elettrica di Curzutt, prima opera del progetto d’elettrificazione. Sarà pure chiusa dal 14 al 18 per i lavori di revisione dell’impianto. Rosa Matteucci allo Spazio Taborelli Un compleanno ‘tondo’ val bene una trasferta. Nella delegazione partita per Managua anche il fondatore Franco Cavalli ti del Paese affette da tumori o altri disturbi ginecologici, e quelle con gravidanze a rischio. «Oggi l’ambulatorio riceve più di duecento donne al giorno ma ha infrastrutture totalmente inadeguate. Saranno creati spazi a parte per un ambulatorio di ginecologia oncologica, che, oltre a migliorare gli aspetti medici, mi- rano a rendere più agibili le visite dei famigliari e garantire una seppur minima privacy». Accanto a queste «due grandi sfide», in Guatemala si sosterranno quattro cliniche, con l’acquisto di attrezzature per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero, prima causa di morte nelle donne. E infine «stiamo iniziando in Salvador un intervento volto a ridurre la morte neonatale». I costi, circa 150mila franchi per ogni programma, saranno finanziati con crediti della Confederazione tramite la Fosit (Federazione delle Ong Svizzera italiana) e, in parte, con la ricerca di fondi e donazioni. Info: www.amca.ch. Domani, martedì 8 allo Spazio Taborelli (via Camminata a Bellinzona) Mariarosa Mancuso (giornalista, critico letterario e cinematografico) incontra Rosa Matteucci in occasione dell’uscita del suo romanzo “Costellazione familiare”. Dallo stile fascinoso e inconfondibile, a volte tenero e a volte spietato, è considerata una delle migliori scrittrici italiane. Dalle 19 aperitivo, 19.30 incontro, 20.30 standing dinner. Solo su iscrizione in libreria o e-mail a [email protected]. L’AGENDA Casa comunale tirata a lucido Lo stabile a Olivone, Comune di Blenio È arrivata anche una copiosa nevicata, sabato scorso, per l’inaugurazione della rinnovata Casa comunale di Blenio, a Olivone. Nevicata che ha impedito al consigliere di Stato Claudio Zali di partecipare al taglio del nastro, ma non alla popolazione, accorsa numerosa, di cogliere l’occasione per visitare tutti i nuovi spaziosi e luminosi uffici ricavati nell’edificio risalente al 1873 e preservato nella sua struttura originale. Quella che ai tempi era la scuola di Olivone – come ha ricordato con commozione Anita Scapozza, una delle due decane di Olivone – ora con un investimento di 2,5 milioni di franchi è stata trasforma- ta in una struttura funzionale e moderna, simbolo dei 5 Comuni dell’Alta Blenio aggregatisi 10 anni fa. La sua ristrutturazione faceva infatti parte dei progetti aggregativi. I lavori sono durati 1 anno e mezzo, periodo durante il quale l’amministrazione era stata trasferita alla ex casa comunale di Aquila. Il nuovo edificio è ora conforme agli attuali standard energetici e di accessibilità per le persone disabili. All’esterno, dove è stato pure rifatto il piazzale antistante la casa, è stata realizzata una rampa d’accesso, mentre i tre piani della struttura sono serviti da un lift. Nell’edificio trovano spazio tutti i servizi dell’Amministrazione comunale: al pianterreno, oltre a una sala riunioni, ci sono gli spazi dell’Ufficio tecnico; al primo piano è stata creata la nuova cancelleria comunale con gli uffici e lo sportello per l’utenza, mentre al secondo piano ci sono le sale di riunione per il Municipio, per le cerimonie e le assemblee. Al piano mansardato, oltre agli archivi, si trova un’ulteriore saletta per le riunioni a beneficio di attività associative. Alla giornata sono intervenuti il sindaco di Blenio Marino Truaisch, il capo della Sezione Enti locali Elio Genazzi, nonché il progettista Luca Piazzini. M. Z. consegnato al Municipio una petizione, “che chiedeva di rimuovere alcuni quadri dalle funzioni; poiché esasperati dal clima di lavoro e una gestione autoritaria con metodi di conduzione poco ortodossi”. E aggiunge di aver “più volte invitato il Municipio ad affrontare la problematica, mettendosi a disposizione per trovare una soluzione comune. Tuttavia esecutivo e capo Dicastero hanno scelto di rafforzare la posizione di ‘comandante’ e ‘timonieri’”. A Biasca “quasi tutti sono a conoscenza del clima, ma la maggioranza dei politici preferisce tacere”. l’educazione dei bambini da 0 a 3 anni, in particolare pediatri e operatori degli asili nido. È stato realizzato dalla Fondazione Autismo Risorse e Sviluppo di Giubiasco, in collaborazione con la Tavola Rotonda del Ticino per i problemi dell’Autismo e il Dipartimento Sanità e Socialità. Alla serata interverranno Paolo Beltraminelli (consigliere di Stato), Claudio Cattaneo (direttore Fondazione Ares), Gian Paolo Ramelli (primario e capo dipartimento pediatria S. Giovanni). Annunciarsi a [email protected]. Bellinzona – Conferenza Mercoledì 9 (ore 18.30) alla Biblioteca cantonale sul tema del ritratto, nell’ambito della mostra ‘Carlo Fornara e il ritratto vigezzino’ al Museo Civico Villa dei Cedri. Relatori: Stefano Vassere (direttore Biblioteca cantonale BellinzonaLocarno), Carole Haensler-Huguet (conservatrice Museo Villa dei Cedri), Paola Poscio (Collezione Poscio, Domodossola), Francesca Benini (curatrice alla Fondazione Museo Mecrì di Minusio). Biasca – Classe 1947 Cena sabato 12 (ore 19) al RistorantePizzeria Pomodoro. Iscrizioni entro mercoledì 9 allo 079 456 19 02. Giubiasco – Intelligenza emotiva Domenica 13 (ore 9-12 e 13.30-17.30) corso al centro Emovere in via Rompeda 1F col formatore Salvatore Benvenuto. Costo 80 franchi. Info e iscrizioni a Cinzia La Puma (079 232 06 30 oppure [email protected]). Il Rotary Bellinzona presenta manuale ‘Con la scuola di Cadenazzo nel cuore’ L’abbondante nevicata non ha raffredda- sulla realtà quotidiana e sulla società. per la diagnosi precoce dell’autismo Il Rotary Club Bellinzona, in collaborazione con i Rotary Club del Gruppo di Lavoro Insubrico e la fondazione Ares, presenta “Diagnosi precoce dell’autismo”, mercoledì 9 a Bellinzona (ore 18.15, Auditorium Banca Stato). Il progetto prevede lo sviluppo, la realizzazione e la diffusione di uno strumento utile all’osservazione guidata dei comportamenti dei bambini per favorire un’eventuale diagnosi precoce e un intervento altrettanto precoce. Il manuale “Campanelli verdi e rossi”, è rivolto a tutti agli attori coinvolti nel- Villa Bedretto – Promozione salute Mercoledì 9 (ore 14.30-15) in sala multiuso del Municipio sarà presente un’infermiera del Servizio assistenza e cura a domicilio Regione Tre Valli per misurazione pressione, consigli e info. Faido – Utoe Venerdì 11 assemblea ordinaria e buffet in compagnia. Iscrizioni entro mercoledì 9 a Gaby (091 605 50 81 o 079 379 26 82). Info: www.utoepizzomolare.ch. ‘Audit sull’istituto anziani’ “Chiediamo urgentemente un audit esterno e un intervento deciso per ripristinare il clima di lavoro nella struttura”. La struttura è la casa anziani di Biasca, su cui il sindacato Vpod torna a puntare i riflettori. Lo fa con una nota stampa in cui evidenzia che “la problematica si trascina da anni, ma è peggiorata soprattutto da quando è stato assunto un nuovo ‘comandante’ a governare la barca. Purtroppo lo stesso che ha consegnato la barca a ‘timonieri’, non in grado di governarla”. Il sindacato ricorda che pochi anni fa oltre la metà dei dipendenti aveva Sant’Antonino – Prelievo sangue Mercoledì 9 (ore 17-19.30) alla scuola comunale con servizio trasfusionale Croce rossa e sezione samaritani. to l’entusiasmo dei bambini di Cadenazzo, che hanno animato e ‘colorato’ la festa d’inaugurazione dei nuovi spazi alle scuole elementari, alla quale ha partecipato un folto pubblico nonostante le difficoltà di spostamento. Dietro la consegna ufficiale – ha affermato la direttrice dell’istituto Ulda Decristophoris – sta il “vero significato di questo momento: l’attenzione che dev’essere rivolta a chi beneficerà degli spazi, i ragazzi e la comunità intera. La scuola non può essere solo una struttura; dev’essere invece un’officina, un laboratorio con grandi finestre Facciamo in modo che ognuno dei ragazzi conservi in un posto speciale del proprio cuore i ricordi della scuola di Cadenazzo”. Per l’occasione gli allievi di quarta hanno elaborato il progetto “scuola a cinque stelle”, regolamento interno basato su cordialità, responsabilità, ordine e pulizia, comunicazione adeguata, solidarietà. “Valori che sono la declinazione del principio condiviso del rispetto”. Prima del classico taglio del nastro, spazio a un momento ufficiale; presente una rappresentanza del Municipio. Biasca – Conferenza Mercoledì 16 (ore 19.15) nella sala Valscura del Forte Mondascia per il ciclo Uomini e Storia ‘Da Dufour a oggi’ sulla fortificazione ticinese; relatore Marco Besana. Segue cena (conferenza e cena 25 franchi). Iscrizione obbligatoria entro martedì 15 allo 079 444 02 23 o e-mail [email protected]. Info: www.fortemondascia.ch. Biasca – Beach3Valley 2016 Iscrizioni aperte al torneo organizzato dalla locale sezione scout, dal 13 al 15 maggio. Info e iscrizioni: [email protected], www.scoutbiasca.ch. Giubiasco – Società Pro Risotto Martedì 15 (ore 20.15) assemblea ordinaria al bar Montecarlo. Locarno e valli lunedì 7 marzo 2016 11 Locarno, inaugurato il Centro tecnico-logistico con Ecocentro LE BREVI ‘Polo’ di basilari servizi ‘Pss Pss’ al Teatro Sabato 30 aprile alle 20.30 al Teatro di Locarno la Compagnia Baccalà presenterà lo spettacolo “Pss Pss”. Non capita tutti i giorni, anzi raramente, che una compagnia ticinese (in questo caso locarnese con gli attori Camilla Pessi e Simone Fassari) ottenga tanti premi e successi in vari teatri e festival internazionali in oltre 50 Paesi e che sia candidata il prossimo mese a Thun al premio svizzero della scena 2016. Lo spettacolo s’intitola “Pss Pss” e mette in scena due clown contemporanei che recitano attraverso il linguaggio universale del corpo e dello sguardo. Personaggi senza parole, che trasportano in una performance fuori dal tempo, con tutta la gravità, l’innocenza e la crudeltà dell’essere. Lo spettacolo è consigliato dai 9 anni. La prevendita è in corso a Music City Soldini, allo 091 756 00 00. Nonostante l’inclemenza del tempo, un centinaio di cittadini ha partecipato sabato alle ‘porte aperte’ alla Morettina di Fausta Pezzoli-Vedova Nonostante l’inclemenza del tempo, che sabato scorso ha ricordato, come recita un vecchio adagio che “l’inverno non l’ha mai mangiato il lupo”, oltre un centinaio di cittadini ha partecipato all’inaugurazione con la possibilità di visitare il nuovo Centro tecnico-logistico con annesso Ecocentro realizzato in zona Morettina, in prossimità del Tennis coperto. «L’inaugurazione di quest’opera è sicuramente un evento gradevole – ha sottolineato nel suo breve intervento il sindaco Alain Scherrer – un’opera che svolgerà un servizio basilare per la nostra popolazione. Abbiamo cercato soluzioni moderne nel rispetto del sostenibile, con un occhio attento alla tutela dell’ambiente. Questo Centro, per il quale abbiamo valorizzato soluzioni tecniche all’avanguardia, grazie alla sua posizione strategica agevolerà il lavoro del personale preposto e favorirà un migliore accesso ai servizi cittadini da parte della popolazione». Terminando, il sindaco ha evidenziato «l’impegno a più mani (ringraziando in particolare Alain Zamboni e Bruno Bäryswil) che ha portato alla concretizzazione di questo Centro tecnico-logistico simbolo e presidio di una città che si ri- L’AGENDA Il festoso taglio del nastro spetti». Sotto un unico tetto trovano posto i diversi servizi dell’Ufficio tecnico. A tutto ciò si aggiunge la vasta area all’aperto destinata ad accogliere il nuovo Ecocentro per la raccolta delle varie tipologie di rifiuti. La messa a disposizione del nuovo Ecocentro si lega alle recenti disposizioni emanate dalla Città GARBANI in materia di gestione del settore, con l’eliminazione graduale della raccolta trisettimanale porta a porta. La giornata inaugurale, presenti il vicesindaco Paolo Caroni, i municipali Davide Giovannacci e Giuseppe Cotti, vari consiglieri, il comandante della Polizia cantonale Silvano Stern, personale del Comune e un centinaio di cittadini, fra questi Nicola Pini, si è caratterizzata con il taglio del nastro, cui ha fatto seguito la maccheronata offerta dal Municipio (ottimamente preparata dai cuochi della Stranociada), il tutto “annaffiato” con le note della Bandella Betonica. Scuole ai Ronchini, nuovo statuto In occasione della sua prossima seduta, martedì 22 marzo a Loano, il Consiglio comunale di Maggia si occuperà anche dell’approvazione del nuovo statuto del Consorzio centro scolastico della Bassa Vallemaggia e della convenzione con i due Comuni coivolti che demanda al Consorzio la facoltà di ampliare e migliorare le infrastrutture annesse al centro scolastico. Il Municipio ricorda che il 22 febbraio 2010 il Gran Consiglio ha approvato la nuova Legge sul consorziamento dei Comuni e la Sezione degli enti locali (Sel) ha messo al corrente i Municipi e le Delegazioni, dando la possibilità di mantenere i vecchi statuti e concedere la permanenza in carica degli attuali organi legisativi fino al 31 dicembre 2015. Il Consorzio Csbv, essendo composto da due soli Comuni, rientra nella categoria dei “consorzi speciali”; con la modifica di legge, e vista la particolare natura del consorzio a due i Municipi di Avegno Gordevio e Maggia hanno valutato l’opportunità di sciogliere il medesimo, lasciando l’incombenza della gestione delle scuole elementari a uno dei due Comuni (capofila) e procedendo con il convenzionamento dell’altro (Comune convenzionato). Vista l’importanza del servizio gestito dal Csbv, in accordo tra loro, e sentito il parere della Sel, i due Municipi hanno deciso di mantenere le competenze e di conseguenza il mantenimento di un Consorzio. Come a più riprese ribadito, il comparto del Csbv è interessato da importanti progetti di sviluppo e investimento, e di conseguenza la corretta impostazione del nuovo Consorzio ha richiesto notevoli sforzi al fine di presentare una soluzione funzionale e corretta dal punto di vista organizzativo. La soluzione proposta permette da una parte di mantenere lo status quo per quanto riguarda la gestione degli aspetti scolastici, pur rispettando le indicazioni della nuova legge che regola il consorziamento dei Comuni, mentre dall’altra permette di demandare alla Delegazione scolastica la gestione dei citati progetti di investimento, garantendo ai Consigli comunali il più grande margine decisionale e di controllo. La Delegazione ha di conseguenza adottato il nuovo modello di statuto riprendendo fedelmente gli articoli imposti dalla nuova legge, e integrando gli articoli dello statuto attualmente in vigore. Sclerosi multipla, conferenza alla Hildebrand Per poter affrontare la sclerosi multipla nel migliore dei modi e accompagnare il paziente a 360° occorre un approccio interdisciplinare. Domenica 13 marzo la Società Sm vuole mettere in risalto questa collaborazione fra i vari attori, con una conferenza alla Hildebrand di Brissago che avrà come tema principale l’approccio riabilitativo alla persona con Sm. La sclerosi multipla può manifestarsi con sintomi e disabilità di vario tipo: disturbi della vista e dell’equilibrio, paresi alle gambe, alle braccia e alle mani, come pure disfunzioni intestinali e vescicali… Molte persone con Sm soffrono inoltre di un’accentuata stanchezza, disturbi della sensibilità e difficoltà di concentrazione. La vita con la sclerosi multipla è tutt’altro che facile: le persone con Sm e i loro familiari devono costantemente affrontare situazioni nuove e difficili e convivere con sentimenti come l’incertezza e la paura del futuro. Per questi motivi l’accompagnamento alla persona con Sm si basa su un approccio interdisciplinare. Gli attori coinvolti nella rete di una persona con Sm sono molti, tra i più importanti vi sono i medici-neurologi, l’équipe riabilitativa, le organizzazioni di supporto psicosociale come la Società Sm e i professionisti dell’ambito psicologico. La Società Sm vuole quindi sottolineare l’importanza della collaborazione attiva di queste figure, con una conferenza su “La gestione integrata clinica e riabilitativa nella Sm”. Domenica 13 marzo, grazie all’équipe Sm della Clinica Hildebrand di Brissago e del Centro sclerosi multipla del Cultura e istituzioni, eventi del Ps a Locarno Pianificazione ospedaliera, ricorso Santa Chiara ‘prematuro’ La sezione locarnese del Partito socialista, nell’ambito del programma di avvicinamento alle elezioni comunali di aprile, organizza due eventi. Mercoledì 9 marzo alle 18, nella sede di Piazzetta Riformati, si traccerà un bilancio delle attività culturali della Città con il capodicastero Giuseppe Cotti. Mercoledì 16 marzo, sempre alle 18, il consigliere di Stato Manuele Bertoli parlerà invece dell’importanza del lavoro qualificato della sinistra nelle istituzioni. Al termine dei due eventi sarà offerto l’aperitivo. Il ricorso della Clinica Santa Chiara di Locarno contro la nuova pianificazione ospedaliera è inammissibile poiché prematuro: infatti, a causa di una svista procedurale del Cantone, la modifica di legge ufficialmente non è ancora stata promulgata. Come anticipato ieri dalla Rsi, lo ha stabilito il Tribunale amministrativo federale, secondo cui il periodo di trenta giorni durante il quale può essere presentato un ricorso inizia al momento della pubblicazione del de- creto legislativo sul Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi. Nella fattispecie, il decreto è stato pubblicato solo sul Foglio ufficiale, in data 22 dicembre 2015, subito dopo la decisione adottata da parte del Gran Consiglio. Per poter ricorrere (ricordiamo che oltre alla clinica Santa Chiara si è opposta anche la Clinica Luganese) è necessario pertanto attendere che il Cantone pubblichi il decreto nel Bollettino ufficiale. Neurocentro della Svizzera italiana, si avrà l’occasione di capire il ruolo della riabilitazione nelle persone con Sm e di comprendere come i vari attori collaborino per essere di supporto alla persona con Sm nelle varie fasi della malattia. La mattinata informativa si terrà dalle 10 presso la Clinica Hildebrand di Brissago; seguirà un pranzo in comune offerto. Per motivi organizzativi l’iscrizione è obbligatoria. Ulteriori informazioni e adesioni sono da inoltrare a [email protected]. Paese che sarà a Bignasco e Cevio Dopo il buon successo del primo incontro tenutosi a Cavergno, proseguono le serate di quartiere organizzate dalla lista civica “Paese che sarà”, in vista delle prossime elezioni comunali programmate per il 10 aprile. Lunedì 7 marzo, alle 20, al ristorante della Posta, avrà luogo l’incontro dedicato al quartiere di Bignasco. Giovedì 10 marzo, invece, alle 20, presso il centro scolastico, avrà luogo quello per il quartiere di Cevio. La partecipazione a questi incontri è aperta a tutti. Brissago – Cena povera Mercoledì 9 marzo con inizio alle 18.30 nella mensa scolastica verrà servita la rituale cena povera, nell’ambito del Sacrificio Quaresimale. La stessa è gratuita ed eventuali offerte saranno destinate ad associazioni umanitarie e missionarie. Verzasca – Assemblea Samaritani L’assemblea annuale della sezione Samaritani Verzasca si terrà venerdì 11 marzo alle 20 a Brione Verzasca, nella sede sociale. Maggia – Raccolta per padre Carletti La Parrocchia di Maggia segnala che durante la messa di sabato 12 marzo, con inizio alle 18, verranno raccolte offerte per la missione di padre Carletti in Ecuador. Tenero – Ginnastica Da martedì 8 marzo (14-15) la Lega contro il cancro propone dei corsi di “ginnastica all’aperto, a Tenero”. Il corso è adatto a pazienti oncologici, nell’ambito della riabilitazione e della prevenzione. Per maggiori informazioni e per iscrizioni, rivolgersi allo 091 820 64 20, [email protected]. o www.legacancro-ti.ch. Gordola – Assemblea Spalv La Società protezione animali Locarno e Valli convoca i membri di comitato ed i suoi soci all’assemblea generale che si terrà mercoledì 16 marzo alle 18.15 presso la sede in via Stradonino 2 a Gordola. Minusio – Quartiere Rivapiana L’associazione Quartiere Rivapiana propone domenica 13 marzo un’uscita (con auto private) alla festa dedicata agli agrumi, con giardini aperti ed esposizioni a Cannero. Interessati annunciarsi entro mercoledì sera a Giovanna Pini: [email protected], telefono numero 091 743 64 47 oppure 076 679 84 56. Cavigliano – Scuola calcio Mercoledì 9 marzo, alle 16, a Cavigliano inizia la scuola calcio del Raggruppamento Melezza per ragazzi e ragazze nati dal 2007 al 2010. Per ulteriori informazioni rivolgersi a Fabiola Losa, 079 409 69 02, oppure ad Aronne Peracchi, 079 354 00 56. Maggia – Festa azzurra Domenica 13, dalle 11.30, si terrà presso il Centro scolastico dei Ronchini la Festa Azzurra organizzata dal gruppo Ppd+Gg del Comune di Maggia. La giornata verrà allietata, oltre che dal pranzo famigliare offerto (bibite escluse), dalla presentazione dei candidati, da ospiti a sorpresa, da musica e lotteria con ricchi premi. Partecipare numerosi. Iscrizioni entro mercoledì 9 a Pietro Quanchi, 079 240 08 31, o Nadia Thio, 078 745 27 66. Gambarogno – Tombola Atte Giovedì 10 marzo si svolgerà come di consueto la tombola presso la Sala Rivamonte di Quartino, con inizio alle 14. Locarno – Circolo del cinema Stasera alle 18.30 nella Sala Morettina (aula magna Liceo cantonale) per la rassegna “I fratelli Coen – ultima parte” sarà proiettato “A serious man”, Usa/Gb/Francia 2009, in inglese con sottotitoli, 109 minuti. COMUNE DI NOVAZZANO AVVISO DI PUBBLICAZIONE – PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL NUCLEO DI BRUSATA – VARIANTI DI PIANO REGOLATORE <wm>10CAsNsjY0MDA21jW0MLMwMwIAl7Md0Q8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0MDM0NwYAOV1NcQ8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bWwNDMyMAUARmFlEw8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bWwNDYyNQMAizTFwA8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwNzU1MQUASKPD3w8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwNTM2NgYAhhAZFQ8AAAA=</wm> <wm>10CFXKqw6AQAxE0S_qZqYtzUIlwW0QBL-GoPl_xcMhbnLFaS2Hgq95WfdlSwJmwho1NNWGokla0ZowUMGY6HzO_GdFHVCgv0RgAna6YBTzHoFyHecNP1l5o24AAAA=</wm> Il Municipio di Novazzano, <wm>10CFXKoQ6AMAxF0S_q8l67dYNKMkcQBD9D0Py_guAQV9zkrGuUhK-lb0ffg4BmmeCsFmotFQ-aJ7QAqQr6zGJk9Ul_WjS_B4zXFCGEPlgFlGyDbOk-rweESrYOcAAAAA==</wm> <wm>10CFWKKw6AMBAFT7TN2y-FlaSOIAi-hqC5v-LjECNmMsuSXvAxt3VvWzIgRnUMgadoLR7JGgU14fJU9omhxoON9rtJDHhCfx96PTqDVMmsW0S5jvMGuWF8cHAAAAA=</wm> <wm>10CFWKOwqAMBAFT7Thvf1INKWkCxZin0asvX9ltLMYBoZprUTCx1q3o-6FgLrk2TSmopbTEG1KyAVOVzAWWiipzt8t6sAI_X0ELvROk6AE-hw53ef1ABQuAjVwAAAA</wm> <wm>10CFWKMQqAMBAEX3Rh9y4JiVdKumAh9mnE2v9XRjuLgWGY3j0FfKxtO9ruBDRKqYi1uloJKTstBxSHEQqmhWCmaom_WzQCM4z3EZgQg5DploZlDfd5Pfh6bjhwAAAA</wm> <wm>10CFXKqw6AQAxE0S_qZlo60KWS4AiC4NcQNP-veDjENTdnWZIFX9O87vOWCphLDKQzrYvCPrXrCyJRFQb1EUGjWfhPiznwjPYaQRVFQwghrE2jlus4bzgxx3NwAAAA</wm> <wm>10CFWKKw6AMBAFT7TN20_bDStJXYMg-BqC5v6KgkOMmZneIyd8rG072h4MiJHnoqoh6imXYC0JHmCFgG2Bq1ktqL-bxIApxvsQmBQDTjNARuWc7vN6ADw7j4BwAAAA</wm> richiamati: - la risoluzione no. 115 adottata dal Consiglio Comunale nella seduta del 21 dicem-bre 2015, - la Legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT) del 22 giugno 1979 (LPT, RS 7000) - la Legge sullo sviluppo territoriale del 21 giugno 2011(Lst, RL 7.1.1.1) - il Regolamento della Legge sullo sviluppo territoriale del 20 dicembre 2011 (RLst, RL 7.1.1.1.1) ha risolto quanto segue: 1 è ordinata la pubblicazione del Piano particolareggiato del nucleo di Brusata e delle varianti di piano regolatore ad esso connesse, per il periodo di 30 giorni consecutivi e precisamente dal 14 marzo 2016 al 27 aprile 2016 (tenuto conto delle ferie giudiziarie). 2 Sono pubblicati i seguenti atti: - Piano particolareggiato nucleo di Brusata - Piano dell’edificazione e degli spazi privati, scala 1:1000 - Piano del traffico e degli spazi pubblici, scala 1:1000 - Programma di urbanizzazione (vincolante solo per l’autorità) - Regolamento edilizio - Rapporto di pianificazione (documento indicativo) - Varianti di Piano regolatore connesse, comparto Brusata: - Modifica Piano del paesaggio - Modifica Piano delle zone edificabili - Modifica Piano del traffico - Modifica Piano delle attrezzature ed edifici pubblici - Modifica norme di attuazione (NAPR), art. 67 - Variante di Piano regolatore mapp. 956 (compensazione superficie edificabile): - Modifica Piano del paesaggio - Modifica Piano delle zone edificabili - Modifica Piano delle attrezzature ed edifici pubblici - Rapporto di pianificazione (documento indicativo) ACQUISTO AUTO d'occasione anche con tanti km. Pagamento a contanti. <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0sDAzMgYAysiq6Q8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bWwMDA2sgQAtFMsMQ8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDM2NAAA21b6gA8AAAA=</wm> <wm>10CFWKoQ6AMAwFv6hLX7tuHZNkbkEQ_AxB8_-KgUOcuNz1Xi3wx9q2o-0VzBKpsCfRmmWGoiFVAC4MW6AmEHP9nSRxGvN4HwIIPqBkIPYRUw73eT234VzzbAAAAA==</wm> <wm>10CFWKoQ6AMBBDv-iWdndjGyfJHEEQ_AxB8_-KgUO0SV_funoK-LK07Wi7E4gmpUBj9RzHUTVMTg4A2swMY07FfqZEGwvoryOkQDvzaNHUKxnu83oAQyAItmwAAAA=</wm> <wm>10CFWKsQ6DMBDFvugiv7skkN5YsaEOFTsLYub_p9JuHSzZktc1W-HHc3ltyzsFXm2oh8hwSqhlDy_yngTVUX8wcOZ50t9vXu-C_fsYYdSdYciabpnKdZwf7fbbxnIAAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDMwMgcA4i71Nw8AAAA=</wm> Tel. 079 207 15 08 <wm>10CFWKOw6AMAzFTpTqJQ9aQkbUrWJA7F0QM_ef-GxI9mDJrcWY8LnUda9bKGCDuGZYCR2ZUDSUTGZTgKBB8wynK7Tw94sNTwH9fQR86HDhJMjdMtN1nDdkhQa3cgAAAA==</wm> 3 A titolo informativo sono pure esposti: - Esame preliminare del Dipartimento del territorio del 18 aprile 2014 - Messaggio Municipale 9/2015 del 3 novembre 2015 - Rapporto della Commissione della Gestione del 23 novembre 2015 - Rapporto della Commissione delle Opere pubbliche del 25 novembre 2015 - Verbale del Consiglio comunale del 21 dicembre 2015 4 Gli interessati potranno consultare la documentazione presso la sala riunioni al primo piano dello stabile amministrativo comunale, durante il periodo di pubblicazione nei seguenti orari: lunedì dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.30; dal martedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Chi desidera informazioni supplementari è pregato di prendere appuntamento direttamente presso l’Ufficio tecnico comunale (tel. 091 683 84 50). 5 Contro il Piano particolareggiato e le relative varianti di PR è dato ricorso al Consiglio di Stato, per il tramite del Municipio di Novazzano, entro 15 giorni dalla scadenza del termine di pubblicazione. Sono legittimati a ricorrere i cittadini attivi nel Comune e ogni altra persona o Ente che dimostri un interesse degno di protezione. I ricorsi devono essere presentati in 3 copie, in lingua italiana (artt. 28 Lst, 44 cpv. 2 RLst). <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDOyNAIAyNfvpw8AAAA=</wm> <wm>10CFXKsQqAMBAD0C9qSe7q2XqjdCsO4t5FnP3_yeomJJDAa82niK9r3Y66OwFJodCkiItapLlqiTk5FCqgLTRmDvHDQdJ4QH9JgI70MTgHSkcu8T6vBz2jneJvAAAA</wm> CARTOMANTI SINA SENSITIVA con amore sono qui per voi <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NLUwMgEADoFasg8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwt7Q0MwQAD0NUqQ8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwNzAytAAAB82U7g8AAAA=</wm> Via F. Zorzi 20 - 6500 Bellinzona tutto al 50% vicino al bar Tribofi= <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDM2MAcAOfKFBw8AAAA=</wm> <wm>10CFWKvQ6AIAyEnwhypS0UGQ0bcTDuLMbZ95-sbiZ3uZ98YzSN-Lz27eh7IyBJqJQZpZFqNPNP3gCDEygvlKXCivCPDkl8AfNlAtg1vYgF1ilS4n1eD6gWCf9wAAAA</wm> tel. 076 687 68 14 - [email protected] 0901 57 51 05 fr. 2.13/min. da rete fissa <wm>10CFWKOw6AMAzFTpTq9SUthIyoG2JA7F0QM_ef-GwMlmXJyxIl4WNu6962yABNPJeRFoMmmIbXRwwoSOQ6wanFK_LvFtpTQH8fgQrY4UKK1U6WdB3nDYXqqUVwAAAA</wm> <wm>10CFWKqw6AMBAEv-iavUcLRyWpaxAEX0PQ_L_iwCE2k-xM7zUnfFvbdrS9MiBG8-ReuE6aYFq9BCSUQsC2sAFqhe1Xk8QtwHgbYpBisFJ2yjZCpPu8Hn6q5UVwAAAA</wm> <wm>10CFWKuw6DMBDAvugi34OQ9MaKDTEg9iyImf-fSrt1sCxLXtecCj_ey3YseypYSJsxbTl7ITx7fWRJdQyNF53Qqs3_brF4Csb3Eao4gy640EeYl_u8PgYEBXdwAAAA</wm> 7/7 - 24/24 Locarno centro, vicino al lago VENDESI La vostra. pubblicità. con. laRegione. RISTORANTE appena rinnovato, con 180 posti interni e 80 esterni. Ritiro inventario. Solo seri interessati chiamare il Tel. 076 283 71 62 <wm>10CAsNsjY0MDQy1zU0t7S0tAAAcdpSEQ8AAAA=</wm> <wm>10CFXKIQ4DMQwEwBc52rXjJK5hFRYdOJWHVMX9PzpdWcGwWSu94Oc5j9c8k6B2YY-IkXQrwZFRixsThqpge5Do1Gb610UroMC-j8AEdZMCF4-NGOX7_lwxiW9LcQAAAA==</wm> 6 Il presente avviso è notificato ai proprietari dei fondi interessati con lettera semplice, mapp. no. 171,172,173,174,175,176,346,352,353,358,367,1173,1491,1493. PER IL MUNICIPIO Il Sindaco: (S. Bernasconi) publicitas.ch. [email protected]. tel. 091 910 35 65. Il Segretario: (A. Sala) GASTRONOMIA ISTRUZIONE Vuoi imparare come si produce un giornale? <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDM2MgAAGAXXqw8AAAA=</wm> <wm>10CFWKqw6AMBAEv-iavUdfnCR1DYLgawia_1cUHMmsmM307jHg29q2o-3OgBhVTipwjhpYXFINMIdinpwWzqYoJfOvJrFpwHgbgk4GZzIhjaNGCfd5PVQyn-lwAAAA</wm> Vicolo Canaa 21, Losone | T 091 791 15 29 Menù festa della donna Insalata Primaverile ***salsa alle spugnole Arrosto di vitello con Purè di patate Giardiniera di verdure *** con gelato Coppetta di Fragole <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDWxtAQAHN0FJg8AAAA=</wm> Vacanze intelligenti <wm>10CFWKoQ6AMAwFv6jL69qOlUoyRxAEP0PQ_L9i4EjuxCW3rmEJn0vbjrYHA1nJ2dQ92CRh4uCiSeEBgWRwmVmlwFzr76eso4D-PgQZdFYSozx1qZLu83oA08I5f3IAAAA=</wm> Informazioni sull`apprendistato alla pagina www.professionigrafiche.ch <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDYzMwcAZmfKYA8AAAA=</wm> Corsi di lingua, alloggio, attività <wm>10CFXKIQ7DMBBE0ROtNTO7sZsujMysgCjcpCru_VHasoAPvvTGyKXg39b3sx9JQGErvdaWXLygMRkszZUQQmB9Uq6QV968Kb4HzJ8xyBCTtAgT50NePq_3BYiRue9yAAAA</wm> alla vaniglia e pesto alla menta *** Caffè Fr. 38.– A tutte le festeggiate verrà offerto un piccolo omaggio floreale. Bellinzona 091 825 25 52 O ULTIMINE TERM ati! Affrett VISITERETE Pechino: visita guidata ai suoi monumenti più celebri con il Tempio del Cielo e la storica Piazza Tienanmen. La Grande Muraglia: gigantesca muraglia di oltre 6’000 km che si snoda nel verde paesaggio circostante. Palazzo dell’imperatore: visita delle splendide sale e dei misteriosi templi. Deserto del Gobi e Mongolia: dapprima si attraverseranno le dune del leggendario deserto del Gobi, che lasceranno spazio alle verdi steppe della Mongolia. Ulaan Baatar: giro della città e visita del tempio del Lama Choijin e del monastero buddista Gandan. Lago Bajkal: giornata interamente dedicata alla meraviglia naturale del lago Bajkal mentre il treno speciale segue l’antico tragitto direttamente lungo la riva del lago. Irkutsk: la capitale della Siberia orientale. Passeggiando per la città, si possono ammirare il teatro drammatico, il nuovo monumento agli zar e la hall del mercato. Ekaterinburg: la capitale degli Urali è storicamente nota per lo sterminio dell’intera famiglia dello zar russo Nicola II. Kazan: l’antica capitale tartara sul Volga con le moschee tartare e le più rinomate cattedrali ortodosse russe. Mosca: visita al palazzo del Cremlino con le sue magnifiche cattedrali. Lugano 091 924 90 90 www.esl.ch DAL 17 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE 2016 TRANSIBERIANA, LEGGENDA SU ROTAIA La leggendaria ferrovia Transiberiana festeggia nel 2016 il suo centesimo anniversario: non lasciatevi sfuggire l’occasione per celebrare questo evento salendo a bordo del convoglio speciale “Oro degli Zar”, per un suggestivo viaggio di oltre 7’000 km, da Pechino a Mosca. Locarno 091 751 22 11 RUSSIA EKATERINBURG MOSCA KAZAN NOVOSIBIRSK IRKUTSK Lago Bajkal ULAN UDE ULAN BATOR KAZAKISTAN MONGOLIA Deserto del Gobi LUGANO ERLIAN PECHINO MAR CASPIO CINA LA NOSTRA OFFERTA ■ voli Swiss Lugano-Pechino e Mosca-Lugano via Zurigo ■ treno da Pechino a Erlian ■ treno speciale “Oro degli Zar” da Erlian a Mosca ■ pensione completa eccetto 4 pranzi ■ 2 pernottamenti in hotel a Pechino ■ 1 pernottamento a Ulaan Baatar, Irkutsk e Mosca ■ trasferte in bus per le diverse destinazioni ■ guida accompagnatrice parlante italiano ■ visite come da programma, compresi ingressi Contingente limitato: iscrizione entro il 10 marzo PREZZO PER PERSONA IN CAMERA DOPPIA (IN CHF) DA 7580 Per dettagli vedi programma particolareggiato 5–10% SCONTO PER CLUB ROSSO E CLUB ORO SEI INTERESSATO AL VIAGGIO? Tel. 091 821 11 93 / E-mail: [email protected] Lugano e dintorni lunedì 7 marzo 2016 13 Lido Pallone, una perizia verificherà se ci sia un difetto di costruzione all’origine del cedimento Sotto il peso della neve Il crollo è avvenuto sabato mattina, quando all’interno dello stabile era presente una cinquantina di persone. Oggi il sopralluogo da parte dei costruttori e l’inizio dei lavori di pulizia e sgombero. di Dino Stevanovic Andrea Della Torre e Paul Mc Lenon. Se non un volto, ha perlomeno due nomi la parabola con lieto fino del Lido Pallone di Lugano. È infatti grazie alla prontezza dei due custodi dello stabilimento che lo sgonfiamento del pallone pressostatico si è rivelato essere un avvenimento scenografico, e non un dramma. I due impiegati comunali erano attivi nello sgombero della neve agli ingressi e per primi si sono accorti che la struttura stava cominciando ad avvallarsi e si deve alla loro professionalità l’evacuazione della piscina, che al momento del cedimento – sabato mattina – era occupata da circa una cinquantina di persone. «L’esatta dinamica è tutta ancora da chiarire – ci spiega Ferruccio Staub, responsabile degli stabilimenti balneari di Lugano –, al momento si presume che la tipologia di neve (bagnata e pesante) e la consistenza delle precipitazioni abbiano provocato dapprima un avvallamento, reso favorevole dalla struttura del pallone». Infatti, la costruzione, a differenza di altre del suo gene- re, è lunga e abbastanza piatta. Una conformazione di questo tipo favorisce il deposito di neve, che è esattamente quanto accaduto. Al momento è ancora presto per trovare un colpevole, oltre alla neve. Oggi avverrà il sopralluogo di autorità, assicurazione e costruttori (una ditta della Svizzera interna), che si occuperà di fare la conta dei danni, di verificare cosa sia andato storto e di iniziare le operazioni di pulizia, che potrebbero richiedere anche un paio di giorni. E così, mentre la città ritorna alla normalità, si fanno largo alcune considerazioni. La membrana del Lido Pallone era nuova, costata 800’000 franchi (macchinari inclusi) e inaugurata lo scorso ottobre. Eppure è bastata una nevicata – sì forte, ma preannunciata – per farla crollare. «Sorprendente – afferma sbigottito il responsabile degli stabilimenti comunali Fabio Schnellmann –, personalmente non escluderei un difetto di costruzione. Ma aspettiamo l’esito della perizia». A quella che per ora è solo un’ipotesi, tutta da confermare, si lega il senso di sollievo misto a quello d’inquietudine per quel che sarebbe potuto succedere se la prontezza dei custodi non fosse stata tale. «Ma mi sento di escludere categoricamente possibili risvolti penali nella vicenda» dichiara Staub. Secondo il responsabile è presto per parlare sia di danni finanziari che di eventuali responsabilità, in quanto sulla questione ci si chinerà soltanto a partire da oggi. CARONA A terra anche la copertura del campo da tennis In piedi è rimasto solo l’accesso TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI «Non abbiamo potuto fare nulla». È amara Lucia Minotti, presidente del Tennis club di Carona, che sabato ha assistito al cedimento del pallone pressostatico che ricopriva l’area. «Tra le 6 e le 7 di mattina sono caduti oltre 30 centimetri di neve, alle 9 ne abbiamo misurati 47 – lamenta –, con tutta la buona volontà, non abbiamo potuto fare altre che spegnerlo». Minotti afferma che è stato fatto il possibile per riuscire a salvare quanto era contenuto all’interno del pallone, ma di non essere riusciti a estrarre sedie e panchine, ad esempio. «Abbiamo cercato di agire velocemente, ma già solo trovare un numero adeguato di persone per fare i lavori manuali necessari non è stato evidente». In comune con la struttura del Lido, quella del tennis di Carona ha l’età: era nuovissima. Risale infatti allo scorso novembre e il suo costo è di circa 230’000/240’000 franchi. «I macchinari per fortuna sono integri – tranquillizza Minotti – e nei prossimi giorni quando rialzeremo il pallone vedremo se si è rotto in qualche punto o meno. Di certo per alcuni giorni a tennis non si giocherà e vedendo il tabellone anche altri club come Agno, Cureglia e Caslano sono nella stessa situazione». ‘Ce l’ho fatta, sono attore del mio futuro’ Ci siamo! Tutto è pronto nell’ideale cittadella dei mestieri che è stata creata al Centro esposizioni di Lugano, dove stasera alle 18.30, su una superficie di 10mila metri quadrati, si aprirà il sipario su Espoprofessioni, la più grande manifestazione dedicata all’orientamento della Svizzera italiana. Sono 238 le professioni che saranno presentate e che corrispondono alle opportunità formative offerte nel Canton Ticino ai giovani che stanno terminando le scuole medie, ma anche agli adulti in cerca di una riqualifica. Con Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione professionale, abbiamo cer- cato di capire perché la formula del sistema duale (tirocinio e pratica in azienda) sia una formula vincente. La formazione professionale è uno dei fiori all’occhiello del successo e della stabilità economica della Svizzera. Un modello che è invidiato all’estero, ma noi, diretti interessati, siamo consapevoli della sua importanza? «La formazione professionale ha insegnato un mestiere a milioni di giovani – attualmente circa 230’000 seguono un tirocinio nel Paese – accompagnandoli all’entrata nel mondo del lavoro in tutti i settori economici o alla prosecuzione della formazione negli studi superiori (scuole specializzate superiori, scuole universitarie professionali, università). La sua importanza è riconosciuta dal fatto che due allievi su tre intraprendano un apprendistato alla fine della scuola dell’obbligo. È il ricambio generazionale competente, necessario allo straordinario substrato di piccole e medie imprese, ma anche a settori importanti come quello della salute e delle cure, che genera benessere, sostiene l’innovazione, garantisce stabilità sociale, prospettive professionali e di vita». Sono 238 le professioni che si possono imparare ed esercitare in Ticino: tantissime. Come può concretamente scoprirle un giovane? «Espoprofessioni non è un fine ma un’occasione che stuzzica l’interesse: siate curiosi, osate, domandate, navigate, provate. Entrate negli stabilimenti industriali, in un ospedale, in una casa anziani, in un agenzia di viaggio e chiedetevi che mestiere fanno le persone che incontrate; cosa fa vostro cugino o farà il vostro compagno di scuola: tecnico di sala operatoria, meccatronico, impiegato di commercio, informatico di gestione?». Se dovesse lanciare un messaggio ai genitori, preoccupati di fronte alla scelta dei figli dopo le Medie, che cosa direbbe loro? E ai ragazzi? Il sistema è permeabile, flessibile e risponde alle ambizioni Soccorso spettacolare in Val Colla Un’operazione di otto ore Otto ore di lavoro per salvare un 64enne, colto da un malore in un rustico sopra Bidogno. È successo durante la concitata giornata di sabato, quando la Croce Verde di Lugano (Cvl) è stata allertata da Ticino Soccorso e ha mobilitato un’ambulanza con due soccorritori e un infermiere specialista. Considerando l’impraticabilità della strada forestale che conduceva al luogo, a causa della coltre nevosa caduta, sono stati coinvolti i vigili del fuoco della Città e di Capriasca. Vista la zona discosta, le risorse e gli uomini necessari, le competenze di Ti-riciclo, concorso per il nome della mascotte Giornata delle rose in piazza Dante Ti-riciclo si terrà dal 15 al 17 aprile, ma i preparativi sono già in moto. Tra le novità dell’edizione 2016, un concorso rivolto ai bambini per trovare un nome alla mascotte. È sufficiente mostrare il disegno sui flyer che la ritrae a tutti i bambini di età compresa fra i 5 e i 10 anni, permettergli di dar libero sfogo alla loro creatività e scrivere una e-mail a [email protected]. È importante indicare nome, età, via e città. Tutti i partecipanti che si recheranno alla fiera, riceveranno una sorpresa. Da spedire entro fine marzo. Nonostante la straordinaria nevicata che ha investito Lugano sabato scorso, una bianca piazza Dante ha fatto da contorno alla giornata delle rose. Le associazioni Sacrificio quaresimale e Pane per tutti hanno infatti venduto per cinque franchi al pezzo i pregiati fiori ai passanti, per sostenere progetti di cooperazione in Africa, Asia e America Latina. In tal modo si favorisce la produzione di alimenti in maniera solidale e si migliorano a lungo termine le condizioni di vita delle famiglie del Sud. intervento e le avverse condizioni meteorologiche, è stato inoltre chiesto il supporto del Soccorso alpino svizzero di Lugano (Sas). Una volta allestito un posto di comando a Bidogno, è stata formata una prima squadra composta da un infermiere specialista e da un membro dell’Unità d’intervento tecnica sanitaria della Cvl, da un capogruppo dei pompieri di Lugano e da due uomini del Sas. Questi hanno raggiunto con le racchette da neve il paziente e hanno provveduto ai primi trattamenti. Questa fase di inter- vento è durata circa due ore. Una seconda squadra, adibita al trasporto di materiale e barella e composta da quattro soccorritori del Sas e da un pompiere, è arrivata sul posto poco dopo. La terza e ultima squadra, costituita da cinque-sei soccorritori del Sas e da un pompiere ha invece collaborato per l’evacuazione e il trasporto fino all’ambulanza del paziente, che necessitava di un ricovero in ospedale per accertamenti approfonditi. Questa fase dell’intervento, particolarmente complessa, è durata ulteriori due ore e mezza. e capacità di tutti. Alla fine di un percorso posso lavorare oppure iniziarne uno nuovo o approfittare delle offerte di perfezionamento professionale o di formazione continua. Abbiate fiducia nei vostri figli, cercate di capire i loro interessi e le loro potenzialità. Dite loro che si può arrivare molto lontano e che per raggiungere un risultato bisogna impegnarsi e sudare. Poi arrivano le soddisfazioni che durano una vita. Ce l’ho fatta, sono attore del mio futuro e guardo sempre oltre. Con fiducia». Tutti dunque alla manifestazione, il cui programma completo si trova sul sito www.espoprofessioni.ch. RED LE BREVI San Salvatore, si riapre Da sabato 12 marzo, da mattino a sera, riprendono le corse della funicolare che da Paradiso porta in vetta al San Salvatore. Dopo un 2015 chiuso con successo (150’000 passeggeri, in aumento), la società è pronta ad affrontare anche la nuova stagione con innovazione e ottimismo, ma anche continuità: è stata rinnovata la convenzione a favore dei possessori della ParadisoCard. Per informazioni e prenotazioni per marzo chiamare lo 091 993 26 70. L’AGENDA Rivera – Prelievo del sangue Oggi dalle 17.30 alle 19.30 alla palestra delle scuole. Info: www.donatori.ch. Lugano – Presentazione libro Stasera alle 18.30 nell’aula magna del liceo 1 sarà presentato “Un medico a Caporetto. I diari di guerra di Ugo Frizzoni”, di Paolo Barcella. I fiocchi non hanno scoraggiato Lugano – LuganoInScena Nella sala teatro del Lac sarà rappresentato stasera alle 20.30 lo spettacolo “Ivan Illic”, di Ola Cavagna e tratto dal celebre racconto di Tolstoj. OFFERTE DI LAVORO Cercasi COPPIA di CUSTODI Residenza ad Ascona con 61 app., Occupaz. 1 pers. max. 40 % con app. di 3,5 loc. a dispo per CHF 900.00. Inizio da subito o data da convenire. Ottime conosc. lingua tedesca e buon italiano indispensabile! 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Da subito o data da convenire Tel. 078 898 24 28 cp 282 - 6598 Tenero Il dettaglio dei requisiti richiesti, della documentazione da produrre per la candidatura e delle condizioni contrattuali sono scaricabili dal sito www.unitas.ch oppure sono da richiedere direttamente alla Direzione di Casa Tarcisio al numero 091 735 14 14. <wm>10CAsNsjY0MDQy1zU0t7Q0MgUAB38XjA8AAAA=</wm> <wm>10CFWKMQ7DMAwDXySDlKXaqsbCm5GhyJ4l6Nz_T3G6dTgQON6c6QU_XmPbxzsJahO2CPWk1xLsGVa0e6LCFHw8iTXetf_looZ14LgbQRXYQQhD6nIW5Xt-LqP-yl9xAAAA</wm> Termine inoltro candidature 18 marzo 2016. Signora seria con oltre 20 anni d'esperienza e tante referenze verificabili, cerca lavoro come BADANTE <wm>10CAsNsjY0MDQy1zU0t7Q0NAEAUhw90A8AAAA=</wm> da un/a signore/a, 24 su 24. Buone competenze infermieristiche e disponibile per lavori domestici. 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Secondo i testimoni la colpa è da attribuire a uno spazzaneve in azione sull’autostrada. di Stefano Lippmann Manca qualche minuto al mezzogiorno di sabato, nell’alto Mendrisiotto la neve scende copiosa da ormai alcune ore, tanto che percorrere le strade comincia ad essere parecchio difficoltoso. Lo stesso discorso vale per l’autostrada. E proprio dall’autostrada, più precisamente dal viadotto del Monte Generoso all’altezza di Capolago, per poco non si è sfiorata la tragedia. Automezzi spazzaneve all’opera sulla A2 che, a quanto risulta da una prima ricostruzione, non si sono curati di quello che stava a valle del viadotto. E così, l’immensa mole di neve spostata dai veicoli pesanti si è riversata nel pendio sottostante andando a colpire due case di via Calchera. Va detto, fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma lo spavento è stato tanto anche perché, ben testimoniato dalle foto, l’impatto della neve ha creato grandi buchi nel tetto di una delle due case, mandando in frantumi tegole e travetti i quali si sono riversati sulla cucina e nella sala. Il fato vuole che i proprietari di casa, Antonio e Manuela Ricciardelli, avevano lasciato la propria casa pochi istanti prima. I primi ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati i vicini di casa, Claudio e Bianca Stefani, i quali hanno visto con i propri occhi la scena: «Era mezzogiorno, stavo chiudendo la porta di casa. A quel punto ho sentito un boato, mi sono girata e ho visto la valanga proveniente dall’autostrada», spiega Bianca Stefani. Un grosso spavento, evidentemente, che ha coinvolto i coniugi Ricciardelli, proprietari di casa. Nel momento in cui è scesa la ‘valanga’ «stavo uscendo perché stavamo andando a fare la spesa». racconta Antonio. A un certo punto, però, il vicino lo chiama: «Vieni su che c’è il tetto rotto, son cadute le tegole». Immediato un giro di perlustrazione per cercare di capire cosa fosse successo, poi l’amara sorpresa: «Quando ho visto il tetto mi sono spaventato, c’erano dei buchi grossi quasi un metro». Sul momento, Antonio, non si è reso conto di quanto fosse grave la situazione all’interno dell’abitazione. «Ha fatto il buco – è stato il primo pensiero –, ma non pensavo che la Quel che resta del tetto sopra la cucina casa all’interno fosse sfondata». A quel punto la moglie Manuela ha fatto ingresso in casa, cercando di capire se non entrasse dell’acqua. «Com’è entrata l’ho sentita urlare: Anto, corri che c’è un disastro». Il tetto sopra la cucina e la sala era parzialmente crollato, mandando cocci di tegole – anche di discrete dimensioni – ovunque. Davanti a un simile scenario il pensiero è andato al reale pericolo che hanno corso Antonio e Manuela: «Per fortuna stavamo uscendo. Era mezzogiorno meno cinque e se non avessimo deciso di andare a fare la spesa, ma mia moglie avesse Il viadotto che sovrasta le case cucinato come d’abitudine, avrebbe rischiato anche la pelle». Antonio lo ribadisce: «Ha rischiato la pelle. Potevamo essere seduti a tavola in quel momento. Da quel lato – commenta infine – è andata bene, diciamo, per il resto si tratta di un disastro». Immediata la chiamata ai pompieri di Mendrisio i quali, giunti in via Calchera, hanno iniziato le operazioni di messa in sicurezza rimuovendo travetti e tegole pericolanti prima di coprire i buchi creatisi nel tetto. Operazione, quest’ultima, che ha comunque richiesto diverse ore. Sul posto sono giunti anche due agenti di polizia per le constatazioni del caso per i primi rilevamenti e per una presa di contatto con i testimoni della scena. Persone che già a partire da questa sera saranno chiamate a fornire la propria ricostruzione dei fatti. Sull’origine della ‘valanga’, però, i dubbi sarebbero pressoché inesistenti: la causa è da attribuirsi a un mezzo spazzaneve intento ad operare sul soprastante viadotto, dunque una zona delicata considerato quello che potrebbe esserci a valle. Malgrado la presenza di barriere al lato dell’autostrada (oltre ai ripari fonici), un grosso volume di neve è riuscito a riversarsi LIPPI sul terreno sottostante. Per i testimoni ci sarebbe dunque un grave errore di ‘leggerezza’ nell’affrontare il viadotto da parte di chi guidava il mezzo pesante: «È un punto dove nessuno può rimuovere la neve a quella velocità». Per prendere coscenza di quanto sia realmente accaduto, nel pomeriggio di sabato si è recato sul posto anche il capo assistente del Centro di manutenzione del Sottoceneri. I coniugi Ricciardelli, per contro, hanno dovuto trascorrere la notte fuori casa e tuttora non possono farvi rientro. Tragedia sfiorata, ma c’è mancato davvero poco. Rapina a Brusino, ‘commando’ in aula Orti, spazio sufficiente Dopo tre condanne per complessivi 21 anni di carcere, la resa dei conti con la giustizia italiana per Giovanni Misso – 61enne ex ergastolano genovese e rapinatore seriale – è ripresa ieri in Tribunale a Monza. È accusato, assieme ad altri otto imputati, di associazione per delinquere, favoreggiamento personale, porto d’armi clandestine, rapina pluriaggravata, sequestro di persona, ricettazione e tentato omicidio. Rapine e armi, una costante per Giovanni Misso. La banda capeggiata da Giovanni Misso a Monza è accusata di aver messo a segno, tra il no- Durante la prossima seduta di Consiglio comunale –prevista lunedì 14 marzo – a Mendrisio si parlerà anche di orti. I Verdi Claudia Crivelli Barella, Tiziano Fontana e Andrea Stephani nel giugno del 2013 avevano infatti presentato la mozione ‘Orti condivisi’, chiedendo che il Municipio istituisse un gruppo di studio per la realizzazione di orti pubblici e condivisi sul territorio della città. L’esecutivo, nel rispondere alla richiesta, ha risolto “di non aderire alla mozione” sebbene tramite il Dicastero ambiente monitorerà periodicamente vembre 2013 e lo stesso mese dell’anno successivo, dodici rapine e due tentate rapine. Bottino complessivo 350mila euro. Soldi spariti nel nulla. Nel corso dell’udienza di ieri, dopo che la pubblica accusa aveva chiesto il processo immediato, i difensori di tutti gli imputati hanno sollecitato l’ammissione al rito abbreviato per consentire ai loro assistiti di beneficiare in caso di condanna della riduzione di un terzo della pena. Una strada obbligata considerato che la posizione degli imputati, così come emerge dagli atti del processo, sembra essere senza scampo. L’accusa contesta per lo più assalti banditeschi a furgoni blindati, la specialità del commando che l’11 ottobre 2014 prese di mira un distributore di Brusino Arsizio (bottino 19mila euro e 4mila franchi). Nell’occasione Giovanni Misso, rimasto all’esterno dell’ufficio cambi a fare da palo, esplose due colpi di fucile all’indirizzo di un passante e contro la porta dello stesso ufficio cambi. La vetrata in frantumi ferì un cliente. Vista la complessità del processo, l’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 15 aprile. M.M Pietro Montorfani, ‘i nuovi scrittori’ Centro diurno ‘Ai Gelsi’, La mimosa alle donne si cerca un responsabile dai ‘nuovi chiassesi’ Continua il ciclo dedicato ai nuovi scrittori della Svizzera italiana organizzato dal Circolo di cultura di Mendrisio e dintorni e dal locale Museo d’Arte. Proprio al museo, mercoledì dalle 20.30 sarà la volta di Pietro Montorfani. Lo scrittore nel 2011 ha pubblicato una raccolta di poesie intitolata ‘Di là non ancora’, vincitrice nel 2012 del Premio letterario Carducci e del Premio Schiller. La serata prevede dapprima la presentazione dell’opera, seguita da un momento dove Montorfani leggerà e commenterà i suoi testi. Al Centro diurno regionale ‘Ai Gelsi’ di Riva San Vitale cambierà il responsabile. Da qualche giorno, infatti, è pubblicato il concorso per l’assunzione a tempo pieno (42 ore settimanali) e a titolo di nomina di un nuovo responsabile. Le candidature – si legge – devono pervenire alla cancelleria comunale in busta sigillata, con la dicitura esterna ‘Concorso responsabile Centro diurno ‘Ai Gelsi’ entro il mezzogiorno di giovedì 31 marzo. Entrata in servizio prevista al più presto possibile. Maggiori info allo 091 648 13 06. La mimosa, segno caratteristico che contraddistingue la Giornata della donna, sarà distribuita alle passanti lungo Corso San Gottardo a Chiasso. domani dalle 10.30. Il ‘gesto’ sarà affidato ai nuovi chiassesi, “un gesto simpatico tra i nuovi arrivati, accolti a Chiasso recentemente, e la popolazione femminile locale”. L’evento è organizzato da Chiasso-culture in movimento e dal Soccorso Operaio Svizzero. L’iniziativa vuole anche “richiamare l’attenzione sull’universalità della disparità di genere”. l’evoluzione della domanda di spazi da destinare alla pratica. Già ora, viene rimarcato, sono disponibili diversi appezzamenti, pronti alla causa. Nello specifico, l’esecutivo menziona la Zona Campagnana (via Scer a Rancate) dove su un totale di 1’841 metri quadri ne vengono utilizzati solamente 100. E anche a Mendrisio, specifica il Dicastero ambiente, è presente una zona destinata agli orti pubblici. In questo terreno, si riporta, ci sono ancora 5 appezzamenti disponibili su un totale di 27. IL DIBATTITO di Daniele Caverzasio, deputato al Gran Consiglio, Lega Uno schiaffo che ferisce A volte succede, come politico o cittadino, di trovarsi confrontati con racconti e testimonianze che lasciano senza fiato e increduli. Ci si trova a guardare negli occhi le persone che si confidano e si affidano a noi per combattere le ingiustizie subite. Quando questo capita ti rendi subito conto che davanti a te hai persone ferite e abbandonate da quelle istituzioni in cui credevano. Iniziano a raccontare con passione e pieno coinvolgimento perché loro, quei fatti, li hanno vissuti sulla propria pelle. Con il trascorrere dei minuti il tremore delle voci e gli occhi umidi mostrano chiaramente come certe ferite siano ancora aperte e il dolore ancora vivo. Sto parlando dei maltrattamenti (fisici e psicologici) cagionati da un’ex assistente di cura impiegata presso il Centro anziani di Balerna ad alcuni pazienti (incapaci di difendersi) dello stesso istituto. Casi che si pensa possano succedere solo altrove, lontano da noi, e poi invece ci si rende conto che quelle violenze e insulti sono capitati qui, nel nostro cantone. Segue a pagina 30 Per tutti gli annunci Publicitas Lugano tel. 091 910 35 65 IMMOBILIARI IMMOBILIARE LAUDI promozioni: Per info visitateci sul nostro sito www.immolaudi.ch, oppure Tel. +41(0)91 751 24 01, e-mail: [email protected] Dal 1.5.2016 Nuove villette unifamiliari Losone, Via Gaggioli 5½ locali, ca. mq.107 su 3 piani, ampi balconi, giardino privato, box+posteggio esterno, cantina +lavanderia al piano interrato. Tutto incluso da Fr. 2’100.– + spese a carico del locatario. Zona tranquilla in prossimità del campo da golf. Da subito NUOVI APPARTAMENTI Cadenazzo, Via ala Brüga 3 • 3 ½ locali mq. 93 ca. + doppi servizi + balcone da Fr. 1’330.– + Fr. 200.– acc.spese + Fr. 50.– post.esterno. (gratis 1°anno) In prossimità di vari servizi e centri commerciali, riscaldamento con termopompa. 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[email protected]. tel. 091 910 35 65. <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDO2NAMA5nlAoQ8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDO2tAQAd2T_MQ8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDO2tAAA4VT4Rg8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDMxMAQAiUGp6w8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDO2NAcAcElH1g8AAAA=</wm> <wm>10CFXKqQ6AMBBF0S-a5s3WdBhJcA2C4GsImv9XLA5xxU1O7-kFX_Oy7suWDIhRcNWoyW4FLYWjaE0oTMB1YleFG-KnSew5YLyGoAQb7KRC3IY0lOs4b-MIj1JwAAAA</wm> <wm>10CFXKqw7DMBBE0S9aa2YfljcLqzAroCo3qYr7_6hJWMEFVzpzVjTcPfbjtT-LgLoku2UWw9soZbZeMLiCfWOEI2Lwz4r6ecC6jMAEvhgSJsalmu37_vwAnOMPGm4AAAA=</wm> <wm>10CFXKIQ7DQAxE0RN5NWN7tkoMq7BVQFS-pCru_VGTsIIPvvTGKDXcPbf9tR1FwNMW9gSLyhZezqVFLwTSwb5SEuQP_9PmeR4wL2MIQ07KlCbOcLbv-_MDnl99F3AAAAA=</wm> <wm>10CFXKKw6AMBBF0RVN8-bXtIwkdQ2C4GsImv0rCg5xxE1u7-EJn7VtR9uDATGqnLWWYLekEsI1aQ4oTMB5YXfF5L-bxGYB430ISrDBTi4EGZZLus_rAXmJSH5wAAAA</wm> <wm>10CFXKqw7DMBBE0S9aa2ZflbOwMrMConCTqLj_j5qWFVxwpTNnRcOv59jPcRQBdelM649ieIssZW-WBYMrmBsjiFS1Py3q9wHrawQm8MWQgBhWp7X39foAs0DPTHAAAAA=</wm> 17 Sport lunedì 7 marzo 2016 Assistenza video nel calcio, la visione di Busacca ‘Giusto sperimentare, ma non sarà che un aiuto’ Pagina 23 SCI ALPINO TENNIS BASKET In Slovacchia è Shiffrin-show, aspettando Lara Gut Nostalgia di Fedrinka Contro l’Italia il coraggio non basta In campo solo la Sam, che sfiora l’exploit sul parquet di Monthey Pagina 22 Pagina 24 Pagina 25 Playoff di bella intensità Davos, Ginevra, Lugano e Berna in vantaggio 2-0 ma solo i grigionesi appaiono decisamente superiori all’avversario I playoff sono lanciati e lo sono in maniera attraente. I quarti di finale sono tutti sul 2-0. Nella norma delle attese in DavosKloten e Ginevra-Friborgo, contro la logica della classifica in Zsc Lions-Berna e Zugo-Lugano. Il Davos sta confermando la ripresa mostrata in uscita dalla stagione regolare e si preannuncia quale primo candidato alla propria successione. Una autosuccessione che non si verifica più da 15 anni, cioè da quando i Lions confermarono nel 2001 a Lugano, il titolo conquistato l’anno prima all’Hallenstadion contro lo stesso avversario. Il doppio svantaggio dei Lions è relativamente sorprendente, se si pensa che tradizionalmente faticano nel primo turno. L’altra sera a Berna, gli ospiti hanno sostanzialmente dominato e inoltre l’arbitro Andreas Fischer ha annullato un gol validissimo agli zurighesi, che avrebbero pareggiato e presumibilmente innescato il prolungamento. Il Ginevra, molto solido, appare superiore a un Friborgo che rischia di perdere Sprunger, dopo la carica che ha spaccato (letteralmente) la testa a Rubin, il quale verrà operato oggi. Il Lugano sta al momento facendo valere il maggiore talento nei confronti dello Zugo. La squadra di Shedden mostra inoltre una solidità difensiva che non sempre era apparsa tale durante la stagione regolare e mette freno a uno dei migliori attacchi del campionato. Ma ci sarà ancora da lottare a lungo. Nei tristi playout, l’Ambrì Piotta ha invece battuto uno spento Losanna in una Valascia semideserta e questa settimana avrà due opportunità per staccare contro il Langnau quei due punti che ne sancirebbero la salvezza anticipata. Intanto il Bienne vince. G.A. E nel Lugano persino Martensson ha assunto una dimensione inattesa TI-PRESS/D. AGOSTA CALCIO | SUPER LEAGUE La neve ferma il Lugano. Oggi tocca al Chiasso Non è clima da pallone TI-PRESS/D.AGOSTA Weekend calcistico pesantemente condizionato dalla neve, quello che si concluderà stasera a Chiasso con il posticipo di Challenge League. A farne le spese anche il Lugano che, a pochi giorni dalla storica qualificazione per la finale di Coppa Svizzera, ha dovuto rinviare l’appuntamento con il Basilea. Da un lato potrebbe non essere un male, visto che i bianconeri avranno la possibilità di recuperare dalle fatiche di Lucerna, ma dall’altro c’era la chance, sull’onda dell’adrenalina prodotta dal successo di Coppa, di provare a fare lo sgambetto ai renani. La sfida di Cornaredo poteva essere recuperata già questa sera, ma il Basilea non ha accettato in quanto giovedì sarà impegnato nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. Si giocherà stasera, invece, il secondo confronto rinviato, quello tra San Gallo e Grasshopper. Il Lugano non è sceso in campo, ma all’ultimo posto è rimasto il Vaduz, sconfitto a Sion, mentre Zurigo e Thun non si sono fatti del male, portando a casa un punto a testa, che non spiace nemmeno ai bianconeri. In Challenge League la neve ha costretto a rinviare Le Mont - Winterthur, mentre è finito in parità il derby romando tra Losanna e Xamax. Stasera un Chiasso rigenerato dalle ultime due vittorie tornerà in campo per saggiare i miglioramenti al cospetto di un avversario di caratura superiore. Il Wil, infatti, è la seconda forza del campionato, anche se la tentennante ripresa di campionato lo ha distanziato dalla capolista Losanna. Sport lunedì 7 marzo 2016 18 La salvezza è quasi cosa fatta Battuto uno spento Losanna in un contesto dimesso, all’Ambrì mancano ora due punti da cogliere col Langnau Ambrì Piotta Losanna (1-0 2-0 0-1) Reti: 12’50’’ Giroux (Pestoni) 1-0. 37’25’’ Grassi (Kamber) 2-0. 38’36’’ Emmerton (Giroux) 3-0. 47’52’’ Stalder (Walsky) 3-1 Ambrì Piotta: Zurkirchen; Berger, Mäenpää; Trunz, Sidler; Fora, Chavaillaz; Gautschi; Pestoni, Emmerton, Giroux; Bastl, Hall, Lauper; Grassi, Kamber, Bianchi; Duca, Fuchs, Monnet; Lhotak Losanna: Caminada; Gobbi, Leeger; Genazzi, Jannik Fischer; Trutmann, Stalder; Lardi, Nodari; Danielsson, Hytönen, Déruns; Louhivaara, Miéville, Leblanc; Walsky, Froidevaux, Antonietti; Ryser, Savary, Simon Fischer Arbitri: Massy, Prugger; Mauron, Progin Note: 2’280 spettatori. Penalità: 2 x 2’ entrambe le squadre. Ambrì Piotta senza Birbaum, Zgraggen (malati); Nordlund e Stucki in soprannumero; Losanna senza Pesonen, Bang, Herren e Augsburger (infortunati). Tiri in porta: 24-21 (10-9, 10-4, 4-8). 43’13’’ palo di Fuchs. Paolo Duca alla 600ª partita con la maglia dell’Ambrì Piotta, la 437ª da capitano. Premiati Grassi e Genazzi. di Gastone Albertoni Ambrì – La situazione viaria completamente fuori controllo ha ulteriormente tolto stimoli ai sostenitori dell’Ambrì, che hanno disertato in massa la Valascia in una serata che ha proposto un hockey appena accettabile in un contesto dimesso. Una condizione che ha finito per annoiare a lungo i duemila (scarsi) presenti, premiati alla fine (tranne il centinaio di coraggiosi losannesi nel loro angusto angolo) almeno da una vittoria pesante. Il 3-1 di sabato permette all’Ambrì Piotta di andare martedì a Langnau con in tasca la possibilità di chiudere i conti e garantirsi la salvezza. In effetti, vincendo (prima o dopo il 60’) sulla pista dell’Emmental, la squadra leventinese acquisirebbe sui bernesi un distacco per loro irrecuperabile. In caso contrario l’Ambrì si è comunque procurato anche la possibilità di salvarsi sabato prossimo, quando ospiterà lo stesso Langnau. Tornando a sabato scorso, invece, ad emergere è stato il senso di delusione che ha accompagnato la partita tra Ambrì e Losanna. La delusione serpeggiante fra i giocatori, arrivati così vicini alla meta playoff e costretti L’altra partita di playout Grassi (a destra) e Kamber hanno appena confezionato il gol del 2-0 invece a giocare in questo limbo che è il torneo playout. L’Ambrì, anche perché reduce da una brutta figura a Bienne e deciso a riscattarsi davanti al suo pubblico, ha avuto per lo meno il merito di provarci con insistenza per due tempi, facendo insomma l’essenziale per vincere. Due gol della altalenante prima linea e uno di Grassi (che verrà sicuramente rimpianto da settembre) hanno messo al sicuro il risultato ancor prima di affrontare il terzo periodo. Un terzo tempo che ha visto invertirsi i ruoli, con il Losanna molto più attivo sul fronte offensivo. Una reazione d’orgoglio insita nei giocatori o indotta da TI-PRESS/GOLAY Ehlers, che ha trovato un Ambrì invece molto più passivo e a tratti persino impacciato. A immagine, per esempio, dell’azione che ha portato all’unica segnatura ospite, con i giocatori locali sparpagliati in un’improbabile fase difensiva e il portiere Zurkirchen che è uscito fino al punto di ingaggio, mandando cla- morosamente un disco che poi Stalder ha infilato nella porta rimasta praticamente vuota. Per evitare brutte sorprese, pur se in un contesto di profilo basso, sarà imperativo per i leventinesi mantenere alta la concentrazione e assicurare la salvezza, in un modo o nell’altro, entro la fine di questa settimana. DOPOPARTITA L’ANNOTAZIONE Mikko Mäenpää: ‘A Langnau sarà da playoff’ Forza maggiore e forza minore Ambrì – «Credo che la cosa più importante sia l’avvenuta consapevolezza da parte dei giocatori del dove siamo e cosa dobbiamo fare», commenta Hans Kossmann. «La squadra ha avuto una buona reazione. Comunque va detto che in questo momento è difficile giocare contro il Bienne che gioca con la testa libera perché sa di essere condannato allo spareggio. Noi dobbiamo prima di tutto cercare di vincere le partite in casa. Fuori 3 1 ci è difficile. Ma andiamo a Langnau con una carica positiva». Un’impressione condivisa da Sven Berger: «Non è stata una bella partita ma abbiamo raggiunto l’obiettivo dei tre punti. Questo nonostante un terzo periodo giocato troppo passivamente. Abbiamo permesso al Losanna di rientrare parzialmente, ma alla fine la vittoria è meritata. Ora dobbiamo chiudere al più presto la stagione contro il Langnau». Mikko Mäenpää sottolinea come «mentalmente sia difficile giocare queste partite» dopo aver rincorso i playoff. «Ma abbiamo lavorato più del Losanna e vinto. Non sono partite facili, ma a Langnau ci sarà una similitudine con i playoff, perché la posta in palio è diretta. Sarà determinante avere la voglia di vincere, perché solo quello conta. Non bisogna guardare né avanti né indietro, ma concentrarsi totalmente sulla partita». K.W. Ambrì – Con un pericolo di valanghe di grado 4 e una situazione stradale e ferroviaria sfuggita di mano a chi di dovere, l’Ambrì Piotta aveva chiesto alla Lega di poter rinviare la partita con il Losanna. Alla Lega hanno risposto che le partite si possono rinviare solo per cause di forza maggiore. E che non era questo il caso. Sarà, ma fa pensare, ad esempio, che l’Ambrì deve spostare la pista da dov’è perché è in una zona soggetta al pericolo di valanghe. Che sarebbe poi per cause di forza maggiore. Tra le ragioni per cui si fa una nuova pista, determinante è quella legata ai ricavi dalle offerte al pubblico. L’Ambrì si barcamena da decenni tra i conti in rosso e giocare una partita praticamente senza pubblico (come sabato) rappresenta un brutto colpo per le finanze. Le finanze sane sono fra i criteri per la licenza. Ma ci vuole pubblico, che deve poter arrivare alla pista. Forza maggiore e forza minore. G.A. Langnau Bienne (0-2 0-0 2-1) 2 3 Reti: 8’ Huguenin (Daniel Steiner, Dünner) 0-1. 9’ Gaetan Haas 0-2. 49’ Chiriaev (Kevin Clark, Adrian Gerber) 1-2. 57’ Dostoinov (Olausson) 1-3. 59’ Albrecht (Hecquefeuille/4 contro 5!) 2-3 Langnau: Ciaccio; Adrian Gerber, Koistinen; Ronchetti, Hecquefeuille; Yves Müller, Kim Lindemann; Gossweiler, Sandro Moggi; Kevin Clark, Anton Gustafsson, Nüssli; Claudio Moggi, Kyle Wilson, Tobias Bucher; Lukas Haas, Chiriaev, Sven Lindemann; Wyss, Albrecht, Nils Berger Bienne: Rytz; Nicholas Steiner, Dufner; Jecker, Wellinger; Dave Sutter, Huguenin; Fröhlicher, Jelovac; Fabian Lüthi, Earl, Moss; Julian Schmutz, Olausson, Dostoinov; Berthon, Gaetan Haas, Tschantré; Daniel Steiner, Dünner, Rossi Arbitri: Eichmann, Koch; Espinoza, Kohler Note: 6’000 spettatori. (tutto esaurito). Penalità: 7 x 2’ le due squadre. Langnau senza Deny Bärtschi, Tom Gerber, Jordy Murray, Stettler (infortunati), Weisskopf, Zryd (malati) e DiDomenico (ragioni familiari), Bienne senza Ehrensperger, Fey, Herburger, Macenauer, Spylo, Fabian Sutter, Wetzel (infortunati), Joggi (malato) e Maurer (squalificato). Gustafsson e Kyle Wilson usciti per infortunio. 59’ timeout del Langnau, che gioca senza portiere dal 58’54’’ al 59’32’’. NATIONAL HOCKEY LEAGUE Venerdì: Washington-Ny Rangers 2-3. Columbus-Edmonton 6-3. Dallas-New Jersey 4-2. Sabato: San José-Vancouver (con Bärtschi/2 assist e Sbisa/1 assist, senza Weber) 2-4. Philadelphia (con Streit)-Columbus 6-0. Winnipeg-Montreal (con Andrighetto) 4-2. Buffalo-Minnesota (con Niederreiter) d.r. 2-3. Pittsburgh-Calgary (senza Hiller) 2-4. Colorado (senza Berra)-Nashville (con Josi) 2-5. Los Angeles-Anaheim 2-3. Boston-Washington d.p. 1-2. Tampa Bay-Carolina d.r. 4-3. ArizonaFlorida 5-1 HOCKEY | SULLE ALTRE PISTE DEI PLAYOFF DI LNA Il Berna regge ai Lions Kloten Davos (1-2 2-2 0-1) 3 5 Reti: 4’ Ambühl (Kessler) 0-1. 10’ Kellenberger (Lemm) 1-1. 19’ Marc Wieser (Picard) 1-2. 22’ Kolarik (Hollenstein) 2-2. 31’ (30’28’’) Frick (Praplan/5 contro 4) 3-2. 31’ (30’34’’) Lindgren (Aeschlimann) 3-3. 38’ Marc Wieser (Axelsson) 3-4. 60’ (59’37’’) Picard (Forster/5 contro 4/a porta vuota) 3-5 Kloten: Boltshauser; Harlacher, Gustafsson; Frick, Schelling; Stoop, Von Gunten; Guggisberg, Sheppard, Bieber; Kolarik, Santala, Hollenstein; Leone, Obrist, Praplan; Kellenberger, Liniger, Casutt; Lemm Davos: Genoni; Forster, Heldner; Du Bois, Rampazzo; Schneeberger, Paschoud; Guerra; Kessler, Ambühl, Picard; Marc Wieser, Lindgren, Axelsson; Jörg, Aeschlimann, Paulsson; Simion, Walser, Dino Wieser; Egli Arbitri: Mollard, Kurmann; Bürgi, Wüst Note: 6’900 spettatori. Penalità: 4 x 2’ Kloten, 6 x 2’ Davos. Kloten senza Olimb (soprannumero), Collenberg (squalificato), Gerber, Back e Hasani (infortunati), Davos senza Corvi, Sciaroni, Kindschi (infortunati) e Setoguchi (soprannumero). 57’ palo di Guggisberg. Kloten senza portiere dal 59’10’’ al 59’37’’ Berna Zsc Lions (0-1 1-0 1-0) 2 1 Friborgo 3 Ginevra 4 dopo prolungamento (2-0 1-2 0-1 0-1) Reti: 11’ Nilsson (Bergeron, Matthews) 0-1. 37’ Flurin Randegger (Beat Gerber, Conacher) 1-1. 45’ Tristan Scherwey (Flurin Randegger) 2-1 Berna: Stepanek; Beat Gerber, Untersander; Krueger, Kreis; Helbling, Flurin Randegger; Sandro Wiedmer; Bodenmann, Ebbett, Simon Moser; Conacher, Derek Roy, Ruefenacht; Tristan Scherwey, Pascal Berger, Luca Hischier; Alain Berger, GianAndrea Randegger, Ness; Reichert Zsc Lions: Flüeler; Rundblad, Geering; Blindenbacher, Jonas Siegenthaler; Seger, Bergeron; Phil Baltisberger; Nilsson, Matthews, Herzog; Künzle, Shannon, Suter; Chris Baltisberger, Denis Malgin, Roman Wick; Patrik Bärtschi, Trachsler, Schäppi; Jan Neuenschwander Arbitri: Fischer, Stricker; Kovacs, Küng Note: 17’031 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 2 x 2’ le due squadre. Berna senza Bergenheim, Blum, Bührer, Jobin, Kobasew, Kousa (infortunati) e Martin Plüss (malato), Zsc senza Bäumle, Foucault, Dan Fritsche, Hächler, Daniel Schnyder (infortunati), Cunti (malato) e Ryan Keller (soprannumero). Pali: 14’ Matthews, 32’ Nilsson. Timeout: 28’ Berna. 60’ Zsc Lions Reti: 8’ Genoway (Picard, Pouliot/5 contro 4) 1-0. 14’ Mauldin (Pouliot, Picard/5 contro 4) 2-0. 22’ Schilt 3-0. 26’ Wick (Slater, Loeffel/5 contro 4) 3-1. 28’ Slater (Bezina, Pedretti) 3-2. 60’ Romy (Loeffel/6 contro 5) 3-3. 75’ Jacquemet (Kast, Romy) 3-4 Friborgo: Benjamin Conz; Alexandre Picard, Schilt; Rathgeb, Ngoy; Glauser, Marc Abplanalp; Maret; Genoway, Gardner, Neukom; Sprunger, Bykov, Benny Plüss; Mauldin, Pouliot, Mottet; John Fritsche, Rivera, Tristan Vauclair; Caryl Neuenschwander Ginevra: Robert Mayer; Vukovic, Fransson; Bezina, Eliot Antonietti; Loeffel, Iglesias; Jacquemet; Jérémy Wick, Slater, Rubin; D’Agostini, Romy, Pedretti; Simek, Lombardi, Rod; Traber, Kast, Roland Gerber; Chuard Arbitri: Mandioni, Wiegand; Borga, Kaderli Note: 6’500 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 3 x 2’ + 1 x 10’ (Schilt) Friborgo, 7 x 2’ Ginevra. Friborgo senza Kamerzin, Loichat (infortunati), Ellerby e Réway (soprannumero), Ginevra senza Tom Pyatt (soprannumero), Almond, Bays, Douay, Mercier e Riat (infortunati). 24’ D’Agostini fallisce un rigore Nhl, Bärtschi e Sbisa decisivi Sven Bärtschi e Luca Sbisa hanno contribuito sostanzialmente alla vittoria dei Vancouver Canucks sul ghiaccio dei San José Sharks. Sabato, i due svizzeri hanno fornito gli assist su tre dei quattro gol messi a segno dai canadesi. Bärtschi ha ispirato le prime due segnature dei Canucks. Così facendo l’attaccante bernese ha portato il suo totale stagionale a 24 punti (13 gol), nelle 56 partite disputate. Da parte sua, Sbisa ha marcato il suo settimo assist stagionale, sul gol che ha definito il 4-2 finale. Tra gli altri svizzeri schierati nella serata di sabato, anche Roman Josi ha festeggiato una vittoria con i Nashville Predators (5-2 ai Colorado Avalanche), così come Mark Streit ha partecipato al largo successo dei Philadelphia Flyers (6-0 ai Columbus Blue Jackets) e Nino Niederreiter nella partita vinta ai rigori dai Minnesota Wild sui Buffalo Sabres. Il solo ad aver perso è stato Sven Andrighetto, i cui Montreal Canadiens hanno nuovamente perso, stavolta 4-2 a Winnipeg. Classifiche Eastern Conference. Atlantic Division: 1. Tampa Bay Lightning 65/82. 2. Florida Panthers 65/80. 3. Boston Bruins 66/79. 4. Detroit Red Wings 64/75. 5. Ottawa Senators 65/67. 6. Montreal Canadiens (Andrighetto) 66/66. 7. Buffalo Sabres 66/61. 8. Toronto Maple Leafs 63/52. Metropolitan Division: 1. Washington Capitals 65/100. 2. New York Rangers 65/82. 3. New York Islanders 62/77. 4. Pittsburgh Penguins 64/74. 5. Philadelphia Flyers (Streit) 64/71. 6. Carolina Hurricanes 66/69. 7. New Jersey Devils 66/69. 8. Columbus Blue Jackets 66/62 Western Conference. Central Division: 1. Chicago Blackhawks 66/85. 2. Dallas Stars 66/85. 3. St. Louis Blues 66/83. 4. Nashville Predators (Josi) 66/78. 5. Minnesota Wild (Niederreiter) 66/72. 6. Colorado Avalanche (Berra) 67/70. 7. Winnipeg Jets 64/59. Pacific Division: 1. Anaheim Ducks 64/82. 2. Los Angeles Kings 64/80. 3. San José Sharks 64/76. 4. Vancouver Canucks (Bärtschi, Sbisa, Weber) 64/62. 5. Arizona Coyotes 65/62. 6. Calgary Flames (Hiller) 65/58. 7. Edmonton Oilers 67/57 Sport lunedì 7 marzo 2016 19 Quanto pesa la serenità Il gran lavoro paga, sempre. E così il Lugano di Shedden va sul 2-0, mentre Merzlikins vince il duello a distanza con Stephan. Lugano Zugo (1-1 2-1 1-0) Reti: 15’19’’ Schlumpf (Martschini, Suri) 0-1. 18’37’’ Martensson (Klasen, Pettersson) 1-1. 22’30’’ Brunner (Bertaggia/esp. Ramholt) 2-1. 30’50’’ Bouchard (autorete Brunner) 2-2. 34’07’’ Martensson (Pettersson, Klasen) 3-2. 52’17’’ Kienzle (rigore/fallo d’emergenza di Schlumpf) 4-2 Lugano: Merzlikins; Vauclair, Kienzle; Chiesa, Furrer; Kparghai, Hirschi; Klasen, Martensson, Pettersson; Brunner, Lapierre, Bertaggia; Reuille, Sannitz, Walker; Fazzini, Dal Pian, Kostner; Morini Zugo: Stephan; Schlumpf, Sondell; Grossmann, Ramholt; Alatalo, Lüthi; Blaser; Martschini, Holden, Suri; Lammer, Immonen, Bouchard; Bürgler, Peter, Zangger; Senteler, Diem, Schnyder Arbitri: Vinnerborg, Wehrli; Tscherrig, Fluri Note: 6’746 spettatori. Penalità: 5 x 2’ le due squadre. Tiri: 23-37 (5-13, 11-10, 7-13). Lugano senza Ulmer, Steinmann (infortunati), Hofmann (squalificato), Stapleton e Wollgast (soprannumero); Zugo senza Erni (infortunato), Morant, Thibaudeau, Marchon, Sieber, Bader e Stadler (soprannumero). Pali: 48’40’’ Reuille (traversa), 51’23’’ Martschini (traversa). Lugano negli ultimi minuti senza Klasen (probabilmente vittima di una botta). Zugo senza portiere dal 59’24’’ al 60’. Premiati quali migliori giocatori in pista Tony Martensson e Pierre-Marc Bouchard di Christian Solari Lugano – Basta guardare in faccia i giocatori per capire come vanno le cose in questa serie dei quarti tra Lugano e Zugo. Dimenticati i mantra e le tensioni dell’anno scorso (e di quello prima), i muri che sostengono i corridoi della Resega trasudano serenità. Quella che può dare un due a zero nella serie, centoventi minuti dopo che è iniziata. Che ripaga l’enorme lavoro sul ghiaccio, certo, ma soprattutto l’estremo rigore di un gruppo che s’è messo in testa di non voler sbagliare nulla. E agisce di conseguenza. Anche, e in special modo, quando le cose non vanno nel verso giusto. Come nei primi quindici minuti di gara 2, in cui lo Zugo è padrone del disco e, sfruttando la sua velocità, soprattutto d’esecuzione, costringe il Lugano agli straordinari. Tuttavia, i padroni di casa – il cui primo tiro in porta arriva soltanto al dodicesimo minuto – in retrovia non concedono nulla, chiudendosi a riccio davanti a un Merzlikins che gioca con la calma di un veterano, e più passa il tempo, più sembra vincere il duello a distanza con Stephan. Poi, quando serve, il Lugano sa essere implacabile anche davanti. Nel primo tempo si crea due grosse occasioni e la seconda la sfrutta. E nel secondo, alla prima vera opportunità, segna subito il punto del 2-1. Lo Zugo, che gioca in punta di bastone, perché è la cosa che meglio gli riesce, non sa più cosa fare. Se non ringraziare la sorte, quando un disco vagante rimbalza addosso a Brunner, che involontariamente infila il suo portiere tra le gambe. In un secondo tempo che, dei tre di gara 2, è il più vivo ed entusiasmante di tutti. E culmina con il 3-1 di Martensson, che s’inventa rapace dello slot, firmando la sua prima doppietta da quand’è a Lugano. Pur se il colpo del definitivo kappaò agli ospiti lo darà sul serio il rigore di Kienzle, al Kienzle instinct 1 8 TI-PRESS/D.AGOSTA ZSC LIONS BERNA 0 2 Gli svedesi trascinano, gli altri seguono TI-PRESS/D.AGOSTA LEGA NAZIONALE A 54’, con il terzino numero sedici che – in barba a ciò che temevano i più scettici – trasforma il suo rigore in maniera cristallina, col più classico dei puck tra i gambali. Mentre, sull’altro fronte, Kreis continua a usurare i suoi uomini migliori, specialmente il topscorer Pierre-Marc Bouchard. Invano. Prima di accettare la sconfitta in maniera piuttosto passiva, oltre che curiosa. Infatti decide di richiamare in panchina il portiere quando mancano solo trentasei secondi dal sessantesimo, questo nonostante la sua squadra accusi non uno, bensì due gol di svantaggio. La smorfia di Klasen L’ANNOTAZIONE Tra i migliori anche sabato, dopo aver già deciso gara 1 ai rigori, Linus Klasen è stato costretto a saltare gli ultimissimi minuti del confronto. Dolorante sul ghiaccio per alcuni secondi, dopo un contatto con un avversario, lo svedese è stato anche obbligato a disertare la cerimonia di fine gara. Alla Resega – ovviamente – le bocche sono cucite, ma l’impressione è che per lo svedese si tratti semplicemente di una botta. Che di certo non lo terrà fuori domani a Zugo, in gara 3. Nei playoff non c’è dolore che tenga. 7 DAVOS KLOTEN 2 0 Tiro io, no tu no Lugano – Ci prova, Doug Shedden. Con una mossa degna del McSorley dei playoff che furono. Tentando, cioè, di cambiare rigorista in corsa, pochi istanti dopo che un Lorenz Kienzle lanciatissimo, al rientro dalla penalità, si faccia arpionare da Schlumpf davanti a Stephan. Il pretesto: Kienzle ha ricevuto una botta a una mano, quindi è rotto. Ciò che in fondo non è poi così sbagliato, visto che qualche minuto prima il difensore del Lugano lamentava sul serio un problema a un dito (che si sarebbe addirittura stortato in modo innaturale, riferiscono testimoni oculari). Quando, però, Shedden ha chiesto che al posto di Kienzle fosse Linus Klasen a tirare, la risposta dell’arbitro la si è tranquillamente dedotta dalla sua espressione. Insomma tocca a Kienzle. Che non sarà Klasen, ma – si scopre – i rigori li sa battere. Infatti decide gara 2 in anticipo, da cecchino vero. Lui che cecchino non è. C.S. Playoff, gara 2 quarti di finale Friborgo - Ginevra Servette d.s. 3-4 Kloten - Davos 3-5 Lugano - Zugo 4-2 Berna - Zsc Lions 2-1 Domani, gara 3 19.45 Davos - Kloten Zsc Lions - Berna 20.15 Ginevra Servette - Friborgo Zugo - Lugano (Rsi La2) Torneo playout Ambrì Piotta - Losanna Langnau - Bienne Classifica Ambrì Piotta Losanna Langnau Bienne 2 2 2 2 1 0 1 2 0 0 0 0 3-1 2-3 0 0 0 0 1 149 171 69 2 128 152 67 1 143 180 60 0 135 179 56 DOPOPARTITA Domani 19.45 Losanna - Bienne Langnau - Ambrì Piotta Lapierre: ‘Avanti così, con questo spirito di sacrificio’ LEGA NAZIONALE B Lugano – «Dobbiamo giocare sempre così. Con questa attitudine e questo spirito di sacrificio: un Lugano così può fare grandi cose». Parola di Maxime Lapierre, dopo il break in gara 2 che piazza il Lugano in una situazione davvero favorevole. «Tutti hanno giocato una partita esemplare, a cominciare da Linus Klasen. Io? Faccio quello che ho sempre fatto in Nhl. Vale a dire porto energia e proteggo i compagni in caso di necessità. 3.3 5.3 3-4 1-2 8.3 - Gli ingaggi sono la mia specialità e mi diverto a vincerli». Sia quando sul ghiaccio c’è la sua linea, sia quando Shedden – come spesso succede – decide di mandarlo in pista per effettuare l’ingaggio con compagni che di regola non sono i suoi. «Ora sarà importante continuare su questa linea, per tenere a distanza uno Zugo che mi sembra una formazione molto forte, con dei giocatori sopra la media». Gli fa eco Alessandro Chiesa: 10.3 ev. 12.3 ev. 15.3 ev. 17.3 - - - - «Questa è stata una vera partita di playoff – racconta il difensore ticinese –. Avevamo preparato un gameplan e l’abbiamo rispettato, anche quando eravamo sotto nel risultato e pure quando, penso al primo tempo, loro hanno giocato meglio di noi. Conosciamo bene la qualità offensiva dello Zugo, quindi sappiamo che, per prima cosa, dietro non dobbiamo concedere nulla. Aiutando Elvis in tutti i modi possibili, cioè pulendo lo slot op- ev. 17.3 ev. 15.3 ev. 12.3 10.3 - - - - 8.3 - 5.3 3.3 4-3 3-1 d.s. d.r. QUARTI DI FINALE 2 4 2 3.3 5.3 4-1 5-3 8.3 - - 2 GINEVRA 3 0 FRIBORGO 6 0 ZUGO 4 2 LUGANO 5 QUARTI DI FINALE 10.3 ev. 12.3 ev. 15.3 ev. 17.3 - pure gettandosi sui loro tiri». L’ultima parola è del presidente. «È il Lugano che volevo, quello che lotta, gioca, non ha paura e non si tira indietro – dice Vicky Mantegazza –. Abbiamo iniziato bene, ma nulla è ancora deciso. Da presidente non posso che essere contenta. Così come lo sono della risposta dei tifosi, giunti in massa malgrado una giornata resa difficile da un’intensa nevicata e nonostante la diretta in tivù». C.S./DOBA - - ev. 17.3 ev. 15.3 ev. 12.3 10.3 - - - - 8.3 - 5.3 3.3 2-4 1-2 d.r. Ajoie - Olten (2-1 0-0 0-0) 2-1 Reti: 13’ (12’04’’) Rouiller (Kummer, Simon Barbero) 1-0. 14’ (13’24’’) Hazen 2-0. 19’ Ulmer (Romanenghi, Hürlimann) 2-1 Arbitri: Müller, Wirth; Huggenberger, Obwegeser Note: 2’645 spettatori. Penalità: nessuna contro l’Ajoie; 3 x 2’ contro l’Olten Martigny - Rapperswil (0-1 0-0 0-0) 0-1 Rete: 4’ Aulin (Clark/esp. Rexha e Brügger) 0-1 Arbitri: Dipietro, Kämpfer; Jetzer, Kehrli Note: 3’211 spettatori. Penalità: Martigny 6 x 2’; Rapperswil 9 x 2’. Martigny senza portiere dal 58’14’’ al 58’24’’ e dal 58’32’’ al 60’ Playoff di Lnb, gara 2 delle semifinali Martigny - Rapperswil 0-1 Ajoie - Olten 2-1 Domani, gara 3 19.45 Olten - Ajoie (serie 1-1) Rapperswil - Martigny (2-0) Sport lunedì 7 marzo 2016 20 HOCKEY CALCIO | SUPER LEAGUE Prima Lega Gruppo Est A Berna difese allegre Young Boys - Lucerna (2-1) Altro kappaò per il Lucerna KEYSTONE 5-2 Reti: 25’ Rochat 1-0. 30’ Hoarau 2-0. 44’ M. Schneuwly 2-1. 47’ Hyka 2-2. 59’ Hoarau 3-2. 74’ Sulejmani 4-2. 84’ Hoarau 5-2 Young Boys: Mvogo; Hadergjonaj, von Bergen, Rochat, Lecjaks; Zakaria (59’ Bertone), Gajic; Ravet (81’ Zulechner), Kubo (59’ Sulejmani), Gerndt; Hoarau Lucerna: Zibung; Schachten, Sarr, Rogulj, Thiesson; Affolter, Haas (68’ Kryeziu); Hyka, Frey, C. Schneuwly (56’ Jantscher); M. Schneuwly Arbitro: Erlachner Zurigo - Thun (0-0) 0-0 Zurigo: Favre; Brunner, Sanchez, Kecojevic; Koch, Yapi, Grgic, Vinicius; Chiumiento (75’ Bua), Buff; Kerzhakov Thun: Faivre; Joss, Schindelholz, Bürki, Schirinzi; Ferreira (90’ Glarner), Hediger, Wieser, Rojas (80’ Wittwer); Buess, Munsy (72’ Rapp) Arbitro: San Note: 6’679 spettatori. Ammoniti: 45’ Brunner, 91’ Kecojevic. Gara 4 semifinali Coira Biasca (0-3 0-0 0-0) Sion - Vaduz (1-0) 2-0 Reti: 25’ Léo 1-0. 87’ Karlen 2-0 Sion: Vanins; Zverotic, Vanczak, Ndoye, Pa Modou; Salatic, Sierro; Assifuah (67’ Rüfli), Fernandes (75’ Karlen), Léo; Gekas (88’ Cichero) Vaduz: Jehle; Von Niederhäusern, Gülen, Grippo, Borgmann (46’ Bühler); Ciccone (80’ Sutter); Untersee, Kukuruzovic, Costanzo, Avdijaj (46’ Caballero); Sadiku Arbitro: Pache Note: 5’000 spettatori Bella reazione del Biasca Imponendosi a Coira, la squadra di Cereda ha rimandato la decisione della semifinale a gara 5 in programma domani Messo nella condizione di dover vincere per continuare la corsa verso la finale di gruppo, il Biasca si è dimostrato pronto all’opera ed è andato a cogliere la vittoria in gara 4 di semifinale a Coira, in una partita giocata ieri pomeriggio per l’impossibilità di spostarsi il sabato. La decisione di questa equilibrata sfida è quindi rimandata a gara 5, in programma domani sera al Palazzo del ghiaccio biaschese. La squadra di Luca Cereda ha deciso presto a proprio favore gara 4, mettendo a segno tre gol nel giro di tre minuti, tra il 12’ e il 15’ del primo tempo e chiudendo poi ogni spazio alla reazione dei grigionesi. Gli oltre 1’300 presenti hanno assistito a una partita molto intensa e spigolosa. I ticinesi hanno spinto molto nel primo periodo, poi la partita ha avuto il ritmo spezzettato da parecchie penalità, prima che i biaschesi riprendessero a cercare di imporre il proprio gioco nel corso del terzo periodo. «A differenza della partita persa giovedì in casa, siamo stati più costanti durante i tre tempi», fa notare Luca Cereda. «Abbiamo concesso poco al Coira se non qualche contropiede. Questa è stata la differenza decisiva a nostro favore». E un altro punto a favore della squadra ticinese è stato senz’altro la possibilità di schierare diversi juniores dell’Ambrì Piotta, che risultano molto importanti sul piano dell’energia. Un buon segnale in vista dell’inizio del progetto di Lnb del prossimo anno. In effetti, le prime due segnature ospiti sono state realizzate da Hrabec e in occasione del terzo punto di Balerna, l’assist era di Trisconi. «Domani a Biasca sarà un’altra battaglia», ammonisce il coach dei biaschesi. «Quelle con il Coira sono state partite molto equilibrate. Non a caso due sono finite nel tempo supplementare e quella di giovedì era rimasta in bilico a lungo. Il Coira ha diversi giocatori di esperienza, in grado di gestire le situazioni difficili, come avevano fatto in gara 3, quando sul 2-1 e noi che pressavamo molto non hanno perso la testa, controllando con calma». Domani la partita decisiva e il Biasca meriterebbe una cornice di pubblico all’altezza di quella che ieri ha assistito a gara 4 nella capitale grigionese. Perché quel che manca ancora al progetto biaschese è proprio questo. G.A. CICLISMO Strade Bianche Siena-Siena (176 km): 1. Cancellara (S) 4h39’35’’ (37,77 km/h). 2. Stybar (Cec) s.t. 3. Brambilla (I) a 4’’. 4. Sagan (Slc) a 13’’. 5. Vakoc (Cec) a 34’’. 6. Van Avermaet (B) a 37’’ Parigi-Nizza Prologo a Conflans-St.-Honorine (6,1 km): 1. Matthews (Aus) 7’39. 2. Dumoulin (Ol) a 1”. 3. Patrick Bevin (Nz) a 2”. 4. Herrada (Sp) a 6”. 5. Izagirre (Sp) s.t.. 6. Seguono: 50. D. Wyss (S) a 24”. 71. Albasini (S) a 29”. 128. Schär (S) a 43”. 140. Rast (S) a 46” LE BREVI Ciclismo Bohli perde la maglia Tom Bohli (22 anni) non è riuscito a mantenere la leadership della Tre giorni delle Fiandre occidentali. Venerdì, nel prologo della tre giorni, aveva ottenuto la prima vittoria da professionista, sabato aveva difeso il primato, ma ieri ha chiuso a 54” dal vincitore e ha dovuto cedere la maglia al belga Sean de Bie. Il giovane della Bmc, al suo primo anno da professionista, ha chiuso all’8° posto della generale. Il duello tra Balerna ed Engler si ripeterà domani a Biasca TI-PRESS/GOLAY Cancellara re degli sterrati A Siena il bernese precede Stybar e vince per la terza volta stretto controllo tra Cancellara e Sagan e della presenza del compagno di squadra Stybar, ha provato più volte l’attacco e a 200 metri dall’arrivo si trovava ancora al comando, quando su di lui è però piombato l’elvetico. Per Cancellara si tratta della terza vittoria stagionale, dopo una prova della Challenge di Mallorca e il prologo del Giro dell’Algarve. Mercoledì sarà al via della Tirreno-Adriatico, poi tenterà il colpaccio alla Milano-Sanremo, prima di volare verso il Nord per le sue due prove predilette: il Fiandre e la Parigi-Roubaix. A Matthews il prologo Braccia al cielo (serie 2-2) Il Dübendorf è già qualificato per la finale CICLISMO | STRADE BIANCHE Non poteva iniziare meglio l’ultima stagione di Fabian Cancellara. Sabato in Toscana Spartacus si è imposto per la terza volta nelle Strade Bianche, la classica degli sterrati. Si tratta del terzo successo personale (dopo il 2008 e il 2012) in questa corsa e ora gli organizzatori daranno il nome del bernese a uno dei tratti di sterrato. In Piazza del Campo a Siena, Cancellara ha preceduto il ceco Zdenek Stybar, vincitore un anno fa e l’italiano Gianluca Brambilla, mentre il campione del mondo Peter Sagan, ancora in ritardo con la preparazione, si è classificato ai piedi del podio con un distacco di 13”. I quattro, ultimi sopravvissuti di una fuga nata in precedenza, si sono dati battaglia fino all’ultima salita, quella di via Santa Caterina. Brambilla, approfittando dello Reti: 11’36’’ Hrabec (Zanatta, Zanetti) 0-1. 13’21’’ Hrabec (Incir/esp. Raganato) 0-2. 14’36’’ Balerna (Trisconi) 0-3 Biasca: Beltrametti; Zaccheo Dotti, Gianinazzi; Isacco Dotti, Mattioli; Tosques, Rochat; Bulgheroni; Christen, Schnüriger, Incir; Trisconi, Juri, Balerna; Terzago, Goi, Colombo; Zanatta, Zanetti, Hrabec Coira: Sarkis; Schwab, Engler; Sandro Gartmann, Morandi; Durisch, Arpagaus; Däscher, Raganato; Bucher, Bigliel, Scherrer; Dario Gartmann, Holenstein, Gruber; Infanger, Peer, Willi; Hemopo, Horber, Roner Arbitri: Zweidler; Lars e Pascal Nater Note: 1’312 spettatori. Penalità: Coira 7 x 2’ + 10’ (Roner), Biasca 9 x 2’ Domani, gara 5 20.15 Biasca - Coira HOCKEY | PRIMA LEGA 0 3 KEYSTONE Il primo leader della Parigi-Nizza è l’australiano Michael Matthew. Si è imposto nel prologo di 6,1 km di Conflans-Sainte-Honorine (a ovest di Parigi) davanti all’olandese Tom Dumoulin (a 1”) e al neozelandese Patrick Bevin (a 2”). Più indietro il britannico Geraint Thomas (7° a 7”), l’australiano Richie Porte (11° a 10”) e lo spagnolo Alberto Contador (27° a 16”), tutti papabili alla vittoria finale. Pista, Omnium ai Giochi Ai Mondiali di ciclismo su pista di Londra, la Svizzera ha staccato un secondo biglietto per le Olimpiadi di Rio. Dopo l’inseguimento a squadre, Gaël Suter ha conservato il posto nella top-8 europea dell’Omnium, nonostante si sia piazzato soltanto 14° nella prova di sabato. Tredicesimo venerdì dopo tre delle sei gare in programma, il vodese doveva rimanere davanti all’olandese Veldt o al russo Manakov per conservare un posto ai Giochi. L’olandese è riuscito a superarlo grazie al 7° rango di Londra, ma il russo (11°) non ha raccolto punti a sufficienza ed è rimasto dietro Suter. Da segnalare che al 57° dei 160 giri, l’elvetico è caduto facendo temere il peggio, ma è riuscito a ripartire per quanto con la maglietta strappata. Ciclismo Neff, punti preziosi Jolanda Neff ha conquistato punti pesanti nell’ottica della qualificazione per la prova su strada dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro. Sabato a Siena la specialista della mountain-bike ha chiuso al 12° posto la Strade Bianche, prima tappa del nuovo World Tour del circuito femminile. La 23enne sangallese ha concesso 1’23” alla britannica Elisabeth Armitstread. La Neff ha in programma di disputare altre tre prove del World Tour prima dell’inizio della stagione di mountain bike. Triathlon Spirig finisce sotto i ferri Comincia malissimo la stagione di Nicola Spirig. Vittima di una caduta sabato ad Abu Dhabi, nella prima tappa delle World Series, nel corso dell’ultimo chilometro della frazione in bici, la zurighese si è procurata delle fratture multiple al dorso della mano sinistra. Verrà operata già quest’oggi e l’intervento l’obbligherà a restare in ospedale un paio di giorni. Pallanuoto Niente partite al Lido A causa del crollo del pallone che sovrastava la piscina del Lido, i due turni della fase regionale previsti per questo weekend a Lugano sono stati evidentemente annullati. Resta solo da capire quando gli incontri verranno recuperati, ciò che dipenderà dall'eventuale ripristino della tensostruttura. Sport lunedì 7 marzo 2016 21 Chiasso - Wil Riva IV, oggi ore 19.45 Il Chiasso di Camolese deve dimostrare i recenti miglioramenti anche al cospetto di formazioni più quotate, proprio come il Wil. Allenatore Giancarlo Camolese LÜCHINGER CIARROCCHI Infortunati Madero LANER ROUILLER Squalificati Dossena GUATELLI MACCOPPI S. MIHAJLOVIC IVIC In dubbio Ivic Hassell D. MIHAJLOVIC REGAZZONI MONIGHETTI FÄHNDRICH SUPER LEAGUE CALCIO | CHALLENGE LEAGUE Zurigo - Thun San Gallo - Grasshopper Lugano - Basilea Sion - Vaduz Young Boys - Lucerna Una svolta da confermare Il Chiasso, reduce da due vittorie, ospita nel posticipo un Wil che ha perso terreno nella corsa alla promozione Lo si sapeva. Un paio di risultati utili avrebbero potuto mutare in maniera sensibile le coordinate di una stagione che si era fatta vieppiù intricata. I sei punti conquistati dal Chiasso di Giancarlo Camolese, grazie ai successi con Wohlen e Bienne, mostrano ai rossoblù orizzonti da troppo tempo dimenticati. Ma i recenti buoni risultati non devono illudere, perché la situazione di classifica rimane, se non proprio delicata, quanto meno da tenere sotto osservazione. Alle spalle il Chiasso si è messo ben cinque squadre, ma il divario con l’ultima della classe (lo Sciaffusa) è pur sempre di quattro piccoli punti. Uno in meno rispetto a quelli che dovrebbe recuperare per sperare di chiudere con un onorevole terzo posto (attualmente occupato dallo Xamax), alle spalle dei due dominatori del campionato: Losanna e Wil. E proprio i sangallesi saranno gli avversari odierni al Riva IV, nel posticipo della 23ª giornata. La formazione diretta da Kevin Cooper – già tecnico del Servette – è sin qui stata l’unica a cer- Classifica Basilea Young Boys Grasshopper Sion Thun San Gallo Lucerna Zurigo Lugano Vaduz care di tener testa al Losanna, ma gli ultimi due risultati (sconfitta nello scontro diretto e pareggio casalingo con il Wohlen) l’hanno praticamente tolta dalla corsa alla promozione. Con otto punti di ritardo, soltanto un suicidio da parte dei vodesi sembra in grado di riportare in corsa un Wil che alla pausa ha compiuto ulteriori sforzi (vedi gli arrivi di Vonlanthen e Roux) per cercare il salto di categoria. Classifica Juventus Napoli Roma Fiorentina Inter Milan Sassuolo Lazio Bologne Chievo Empoli Torino Sampdoria Genoa Udinese Atalanta Palermo Frosinone Carpi Verona 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 20 18 16 16 15 13 11 10 10 9 9 8 8 8 8 7 7 7 4 2 4 7 8 5 6 8 11 8 6 7 7 9 7 7 6 9 6 5 10 12 4 3 4 7 7 7 6 10 12 12 12 11 13 13 14 12 15 16 14 14 50 58 59 49 37 39 36 35 29 33 33 34 42 28 24 26 28 28 24 24 15 23 29 31 26 30 31 37 31 39 41 35 46 32 42 33 50 53 44 48 64 61 56 53 51 47 44 38 36 34 34 33 31 31 30 30 27 26 22 18 Inghilterra Tottenham - Arsenal Chelsea - Stoke City Everton - West Ham Southampton - Sunderland Manchester City - Aston Villa Newcastle - Bournemouth Swansea - Norwich Watford - Leicester Crystal Palace - Liverpool West Bromwich - Manchester United Classifica Leicester 29 Tottenham 29 Arsenal 29 Manchester City 28 West Ham 29 Manchester Utd 29 Liverpool 28 Stoke City 29 Southampton 29 Chelsea 29 West Bromwich 29 Everton 28 Watford 29 Bournemouth 29 Crystal Palace 29 Swansea 29 Sunderland 29 Newcastle 28 Norwich 29 Aston Villa 29 17 15 15 15 13 13 12 12 11 10 10 9 10 9 9 8 6 6 6 3 9 10 7 5 10 8 8 7 8 10 9 11 7 8 6 9 7 6 6 7 3 4 7 8 6 8 8 10 10 9 10 8 12 12 14 12 16 16 17 19 52 51 46 52 45 37 43 31 36 43 30 51 29 35 32 28 35 28 31 22 31 24 30 31 33 27 37 34 29 39 36 39 30 45 39 37 54 53 54 55 2-2 1-1 2-3 1-1 4-0 1-3 1-0 0-1 1-2 1-0 60 55 52 50 49 47 44 43 41 40 39 38 37 35 33 33 25 24 24 16 3 4 6 9 11 8 11 9 11 9 56 40 51 27 30 24 28 29 31 25 22 27 38 29 36 26 38 43 44 38 53 39 38 31 28 27 26 22 21 20 Domenica 13.45 Basilea - San Gallo Young Boys - Sion 16.00 Grasshopper - Zurigo CHALLENGE LEAGUE Wohlen - Bienne Rete: 38’ Muslin 1-0 Arbitro: Gut Note: 320 spettatori 1-1 Losanna - Neuchâtel Xamax 1-1 Reti: 32’ Doudin (rigore) 0-1. 48’ Pak 1-1 Arbitro: Schärer Note: 5120 spettatori Sciaffusa - Aarau 1-3 Reti: 12’ Rossini (rigore) 0-1. 54’ Nganga 0-2. 79’ Frontino (rigore) 1-2. 82’ Rossini 1-3 Arbitro: Tschudi Note: 1’296 spettatori. Al 75’ espulso Doudin (NX) per secondo giallo Le Mont - Winterthur Dragan Mihajlovic, pilastro del centrocampo rossoblù TI-PRESS/PUTZU In Italia la Juventus difende il suo vantaggio 4-1 0-3 3-1 1-1 0-2 1-0 0-0 2-0 2-0 3-1 2 9 5 4 4 6 5 10 6 11 Sabato 17.45 Vaduz - Thun 20.00 Lucerna - Lugano CALCIO ESTERO Italia Roma - Fiorentina Verona - Sampdoria Napoli - Chievo Torino - Lazio Atalanta - Juventus Genoa - Empoli Bologna - Carpi Frosinone - Udinese Sassuolo - Milan Inter - Palermo 17 10 11 9 8 7 7 4 5 3 Oggi 20.00 San Gallo - Grasshopper Per i rossoblù classifica più serena, ma non ancora tranquilla Uscire battuto dal Riva IV potrebbe significare dover alzare definitivamente bandiera bianca (il Losanna ieri ha mosso la classifica con un pareggio nel derby romando con lo Xamax). Per il Chiasso, invece, i progressi messi in mostra contro Wohlen e Bienne chiedono una conferma al cospetto di una squadra di valore superiore. C’è da capire se davvero Camolese è riuscito a trovare quel “bug” che da agosto a fine febbraio ha infettato il gioco della squadra. Una vittoria contro la seconda in classifica potrebbe sbloccare in modo definitivo i meccanismi di un gruppo sulla cui qualità la dirigenza in toto era pronta a scommettere. 22 23 22 22 23 21 23 23 22 23 0-0 rinviata rinviata 2-0 5-2 Spagna Real Madrid - Celta Vigo Villarreal - Las Palmas Getafe - Siviglia La Coruna - Malaga Betis Siviglia - Granada Eibar - Barcellona Real Sociedad - Levante Sporting Gijon - Athletic Bilbao Valencia - Atletico Madrid Espanyol - Rayo Vallecano Classifica Barcellona Atletico Madrid Real Madrid Villarreal Siviglia Athletic Bilbao Celta Vigo Eibar Real Sociedad Betis Siviglia Valencia Malaga La Coruna Las Palmas Espanyol Getafe Rayo Vallecano Granada Sporting Gijon Levante 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 27 28 27 28 28 28 23 20 18 15 12 13 12 10 9 8 8 8 6 8 8 7 6 7 6 5 3 4 6 8 9 5 6 6 8 10 10 9 15 6 4 6 8 5 6 6 2 4 4 5 7 10 10 12 11 10 10 11 7 14 15 15 13 16 16 17 7-1 0-1 1-1 3-3 2-0 0-4 1-1 0-2 1-3 oggi 78 42 81 33 39 44 40 40 37 26 33 27 37 30 26 27 37 29 30 26 22 12 27 19 29 36 51 40 39 36 33 28 39 40 53 45 58 53 0 52 72 64 60 53 45 44 42 36 35 34 34 33 33 30 28 27 26 26 24 21 Germania Colonia - Schalke Eintracht Francoforte - Ingolstadt Augsburg - Bayer Leverkusen Stoccarda - Hoffenheim Wolfsburg - Mönchengladbach Werder Brema - Hannover Dortmund - Bayern Monaco Magonza - Darmstadt Amburgo - Hertha Berlino Classifica Bayern Monaco Dortmund Hertha Berlino Schalke Magonza Mönchengladb. Wolfsburg Leverkusen Ingolstadt Amburgo Stoccarda Colonia Werder Brema Augsburg Darmstadt Francoforte Hoffenheim Hannover 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 20 18 12 12 12 12 10 10 8 8 9 7 7 6 6 5 4 5 3 4 6 5 4 3 7 6 8 7 4 9 6 8 8 9 9 2 2 3 7 8 9 10 8 9 9 10 12 9 12 11 11 11 12 18 59 59 33 37 34 50 38 36 19 30 40 26 35 30 25 28 26 22 1-3 1-1 3-3 5-1 2-1 4-1 0-0 0-0 2-0 13 25 26 32 30 42 32 33 26 34 49 33 48 38 38 40 42 46 63 58 42 41 40 39 37 36 32 31 31 30 27 26 26 24 21 17 Francia Caen - Monaco Paris St. Germain - Montpellier Bordeaux - Ajaccio Nizza - Troyes Lilla - Reims Bastia - Lorient Angers - St. Etienne Marsiglia - Tolosa Rennes - Nantes Lione - Guingamp Classifica Psg Monaco Lione Nizza Rennes Caen St. Etienne Nantes Angers Bastia Lorient Bordeaux Marsiglia Lilla Montpellier Reims Guingamp Ajaccio Tolosa Troyes 29 29 29 29 29 29 29 28 29 28 29 29 28 29 29 29 29 28 29 29 23 13 13 12 11 13 12 10 10 11 9 9 8 8 10 8 8 6 4 2 5 12 6 8 11 4 6 10 9 5 11 11 13 13 6 8 8 11 11 8 1 4 10 9 7 12 11 8 10 12 9 9 7 8 13 13 13 11 14 19 2-2 0-0 1-1 2-1 2-0 0-0 0-0 1-1 4-1 5-1 68 42 45 41 40 32 33 27 29 27 40 38 38 23 36 32 34 29 28 21 15 32 31 33 34 38 32 28 29 29 41 44 29 23 33 41 45 39 48 59 74 51 45 44 44 43 42 40 39 38 38 38 37 37 36 32 32 29 23 14 rinv. Oggi 19.45 Chiasso - Wil Classifica Losanna Wil Xamax Winterthur Aarau Wohlen Chiasso Bienne Le Mont Sciaffusa 22 22 23 22 23 23 22 23 22 22 14 10 9 9 6 7 6 6 5 7 4 7 6 4 11 8 9 7 8 2 4 5 8 9 6 8 7 10 9 13 45 39 27 25 23 28 28 34 26 21 24 29 27 28 25 31 30 36 34 32 46 37 33 31 29 29 27 25 23 23 Sabato 17.45 Aarau - Wohlen Wil - Neuchâtel Xamax Domenica 15.00 Bienne - Sciaffusa Le Mont - Chiasso Lunedì 14 marzo 19.45 Winterthur - Losanna LE BREVI Rally Il primo trionfo di Latvala Arriva in Messico, alla terza prova del Mondiale Wrc 2016, il primo successo stagionale di Jari-Matti Latvala. A Leon, il finlandese della Volkswagen si lascia alle spalle l’altra Vw PoloR, quella del francese Sébastien Ogier, e la Hyundai I20 dello spagnolo Dani Sordo. In testa al Mondiale Ogier resta comunque leader (77 punti), davanti al norvegese Ostberg (39). Prossima tappa in Argentina, il 22 aprile. Sport lunedì 7 marzo 2016 22 SCI ALPINO Un altro Shiffrin-show Donne, a Jasna (Slc) Slalom: 1. Mikaela Shiffrin (Usa) 10’55’’60. 2. Wendy Holdener (S) a 2’’36. 3. Veronika Velez Zuzulova (Slc) a 2’’77. 4. Michaela Kirchgasser (A) a 3’’11. 5. Nastasia Noens (F) a 3’’23. 6. Marie-Michèle Gagnon (Can) a 3’’35. 7. Nina Loeseth (Nor) a 3’’36. 8. Sarka Strachova (Cec) a 3’’47. 9. Petra Vlhova (Slc) a 4’’00. 10. Frida Hansdotter (Sve) a 4’’13. 11. Chiara Costazza (I) a 4’’40. 12. Maria Pietilä-Holmner (Sve) a 4’’47. 13. Bernadette Schild (A) a 4’’94. 14. Emi Hasegawa (Giap) a 5’’09. 15. Irene Curtoni (I) a 5’’72. Poi: 21. Denise Feierabend (S) a 6’’00. 25. Charlotte Chable (S) a 6’’23. Fra le eliminate nella 1ª manche: Michelle Gisin (S), Lara Gut (S) L’americana torna ‘extraterrestre’ rifilando alla concorrenza distacchi abissali. Holdener ottima seconda. Per Wendy Holdener l’appuntamento con il podio sta diventando una bella abitudine. Ieri, a Jasna, la svittese ha chiuso sul secondo gradino, preceduta soltanto da Mikaela Shiffrin. Per la sesta volta in carriera, e addirittura la terza negli ultimi 12 giorni dopo la vittoria a Stoccolma (slalom parallelo) e il 2° rango a Soldeu (combinata), la giovane talentuosa di Unteriberg ha chiuso tra le prime tre. Una spanna sopra a tutte, ancora una volta, si è però rivelata la “marziana” Mikaela Shiffrin che, seppure abbia saltato metà della stagione, rimante la sciatrice che più ha saputo impressionare quest’inverno. Ieri, in Slovacchia, una volta ancora ha demolito la concorrenza, facendo il vuoto alle sue spalle in entrambe le manche e rifilando 2”36 a Wendy Holdener. «Nella seconda manche mi sono presa qualche rischio in più, optando per linee più dirette – analizza la svittese –. Speravo potessero farmi guadagnare qualcosa, ma non pensavo che sarei riuscita a piazzarmi addirittura alle spalle dell’americana». Infortunatasi a un ginocchio a metà dicembre, il prodigio americano ha disputato appena 4 slalom in stagione. Ma le sono bastate queste gare per confermarsi inarrivabile per tutte le altre: ad Aspen aveva centrato la doppietta imponendosi una prima volta con 3”07 sulla seconda classificata, ripetendosi poi staccando di 2”65 la più brava nella replica. Poi, dopo lo stop di due mesi e mezzo, era tornata in pista a Crans Montana, vincendo pure quella gara (con risultato più “umano”: 45 i centesimi rifilati alla seconda classificata). E ieri ha dunque calato il poker, tornando a fare la voce grossa che aveva già sfoderato a inizio stagione. Per Mikaela Shiffrin quello di ieri è stato il successo numero 19 in Coppa del mondo (a cui si aggiungono il titolo olimpico e Anche in Slovacchia un successo d’autore quello mondiale di specialità), cosa non da poco se si considera che la statunitense non ha ancora compiuto i 21 anni (traguardo che taglierà domenica). «Spero che il pubblico abbia gradito il mio show – si compiace la statunitense –. Il mio obiettivo è quello di superare ogni volta i limiti. Do sempre il massimo, e questo paga. Ciò non toglie che simili scarti sorprendano pure me». Wendy salva il bilancio Holdener a parte, le altre rossocrociate impegnate gra i paletti stretti a Jasna non hanno incan- tato (eufemismo). Denise Feierabend ha chiuso 21ª, Charlotte Chable 25ª, mentre Michelle Gisin ha inforcato nel corso della prima manche. Al cancelletto di partenza dello slalom si è presentata anche Lara Gut, in cerca di qualche punticino ma soprattutto per affinare la sua esperienza in questa disciplina che non è certo il suo terreno di caccia prediletto. La gara della sciatrice di Comano si è chiusa allo stesso modo di quella della connazionale Michelle Gisin: tolta di scena già nella prima manche da un’inforcata. KEYSTONE IL GIGANTE Lara Gut oggi cerca il sorpasso È un vento decisamente favorevole a Lindsey Vonn quello che sabato ha costretto gli organizzatori delle gare di Jasna a rinviare il gigante. L’americana ha così potuto prolungare ulteriormente il suo regno sul trono della generale. Ma per quanto ancora? La sfortunata americana, che ormai dovrà accontentarsi di fare da spettatrice per il resto della stagione, è perfettamente consapevole che il suo regno è destinato a terminare. E potrebbe chiudersi forse già oggi, quando verrà recuperato il gigante di sabato: alle 10 si disputa la prima manche e alle 13 la seconda. E qui, le chance di Lara Gut – al via con il pettorale numero 3 – per raggranellare quei punti necessari per il sorpasso sono ben superiori rispetto allo slalom, considerando che nelle 7 prove sinora disputate ne ha contabilizzati 362 (ed è ancora in corsa per la coppa di specialità). UOMINI Hirscher incoronato per la quinta volta E se la ride... KEYSTONE Marcel Hirscher ha fatto man bassa sulle nevi di Kranjska Gora. L’austriaco ha vinto lo slalom e il gigante, assicurandosi nel contempo la coppetta del gigante, ma soprattutto quella della generale. Più di così era impossibile fare... Quasi volesse fornire ulteriore prova di essere l’indiscusso padrone dei circo bianco, Hirscher in Slovenia ha preceduto proprio i due che più gli avevano dato filo da torcere durante la stagione: Alexis Pinturault nel gigante di sabato (2° a 53/100) e Henrik Kristoffersen nello slalom di ieri (2° a 81/100). Il successo nella generale Hirscher lo ha blindato già sabato, portandosi a casa i punti della matematica certezza che a fine stagione sarà incoronato per la quinta volta re dello sci coniugato al maschile, eguagliando così il record di Marc Girardelli. Ma Hirscher ha fatto ancora meglio di quest’ultimo: lui i 5 trionfi li ha infatti messi l’uno in fila all’altro, senza interruzione. A macchiare un po’ il brillante weekend dell’austriaco c’è il fatto che, nonostante il successo, la coppetta dello slalom finirà nella bacheca del norvegese Kristoffersen. Buone nuove dalla Slovenia pure sul fronte svizzero, in particolare nel gigante di sabato, dove per la prima volta dopo 5 anni due rossocrociati hanno chiuso tra i top 10: Loïc Meillard (8°, miglior risultato in carriera per lui) e Justin Murisier (10°).. Decisamente più mitigate per contro le soddisfazioni nello slalom di ieri – che assieme a Hirscher ha visto chiudere sul podio Kristoffersen (già terzo nel gigante slalom) e Gross –: il migliore degli elvetici è stato Daniel Yule, 16°. SCI NORDICO | VASALOPPET BIATHLON | MONDIALI Cologna (5°) e Boner (4ª) con i migliori Fourcade insaziabile Alla sua prima partecipazione alla Vasaloppet, la gara di fondo più popolare al mondo, Dario Cologna ha portato a casa il quinto rango. In Svezia, tutto si è risolto nelle battute finali dell’estenuante 90 km in stile libero tra i villaggi di Sälen e Mora. Il triplice campione olimpico, che non si era mai confrontato con queste distanze, ha tagliato il traguardo in 4 ore e 8 minuti, preceduto da un poker di fondisti norvegesi. In una volata a 5, John Kristian Dahl ha piazzato il colpo di reni decisivo per la conquista del successo, che fa il paio con quello colto due anni fa. Immediatamente alle sue spalle hanno chiuso Stian Hoelgaard (2°) e Andreas Mölmen Höst (3°). Fra le donne, la grigionese Seraina Boner ha terminato 4ª, con un ritardo di poco inferiore ai 3’ nei confronti della vincitrice, l’austriaca Katerina Smutna. Le svedesi Britta Johansson Norgren (a 2”8) e Lina Korsgren (a 7”4) si sono classificate rispettivamente 2ª e 3ª. Da notare che Seraina Boner in passato aveva chiuso tre volte la gara sul podio, ma mai sul gradino più alto. Quest’anno, alla più lunga gara di fondo in assoluto hanno partecipato circa 16mila persone, tra atleti, personalità pubbliche e notabili. Martin Fourcade non è ancora sazio. Ai Mondiali di Oslo il francese ha vinto anche la gara a inseguimento, centrando il suo terzo titolo della rassegna, dopo quello dello sprint (sabato) e della staffetta mista (giovedì). E, ciliegina sulla torta, il francese si è nel contempo assicurato per la quinta volta consecutiva la Coppa del mondo, record assoluto. Malgrado diversi errori al tiro, ieri il grande dominatore della staigone ha tagliato il traguardo al termine dei 12,5 km con 20” di vantaggio sul 42enne norvegese Björndalen e 31” sul suo connazionale Svendsen (a completare il podio di sabato erano stati ancora Bjöerndalen, secondo, e l’ucraino Semenov). Sul fronte svizzero i migliori risultati li ha fatti segnare Serafin Wiestner (11° sabato, dove addirittura dopo il primo turno al tiro era al comando, 20° ieri). Uomini, a Kranjska Gora (Slo) Slalom: 1. Marcel Hirscher (A) 1’46’’24. 2. Henrik Kristoffersen (Nor) a 0’’81. 3. Stefano Gross (I) a 1’’11. 4. Fritz Dopfer (Ger) a 1’’26. 5. Marco Schwarz (A) a 1’’27. 6. Alexis Pinturault (F) a 1’’46. 7. David Chodounsky (Usa), Mattias Hargin (Sve) a 1’’59. 9. Andre Myhrer (Sve) a 1’’83. 10. Manfred Mölgg (I) a 1’’94. 11. Alexander Khoroshilov (Rus) a 1’’96. 12. Dominik Stehle (Ger) a 2’’03. 13. Jean-Baptiste Grange (F) a 2’’05. 14. Marc Digruber (A) e Michael Matt (A) a 2’’07. 16. Daniel Yule (S) a 2’’08. Poi: 23. Ramon Zenhaeusern (S) a 2’’89. 26. Luca Aerni (S) a 6’’47. Non qualificati per la 2ª manche: 31. Marc Gini (S). 38. Marc Rochat (S). 41. Reto Schmidiger (S). 46. Justin Murisier (S) Sabato, gigante: 1. Marcel Hirscher (A) 2’12’’58. 2. Alexis Pinturault (F) a 0’’53. 3. Henrik Kristoffersen (Nor) a 1’’59. 4. Felix Neureuther (Ger) a 1’’80. 5. Thomas Fanara (F) a 1’’91. 6. Philipp Schörghofer (A) a 2’’03. 7. Manuel Feller (A) a 2’’12. 8. Loïc Meillard (S) a 2’’36. 9. Stefan Luitz (Ger) a 2’’39. 10. Justin Murisier (S) a 2’’51. 11. Victor Muffat-Jeandet (F) a 2’’64. 12. Leif Kristian Haugen (Nor) a 2’’71. 13. Mathieu Faivre (F) a 2’’92. 14. Marcus Sandell (Fin) a 3’’07. 15. Fritz Dopfer (Ger) a 3’’09. Poi: 22. Carlo Janka (S) a 4’’89. Non qualificati per la 2ª manche: 31. Gino Caviezel (S). 38. Martin Stricker (S). Eliminato nella 1ª manche: Manuel Pleisch (S) Classifiche Donne. Generale (32/39): 1. Lindsey Vonn (Usa) 1’235 punti. 2. Lara Gut (S) 1’207. 3. Viktoria Rebensburg (Ger) 914. 4. Frida Hansdotter (Sve) 807. 5. Tina Weirather (Lie) 794. 6. Wendy Holdener (S) 660. 7. Cornelia Hütter (A) 651. 8. Federica Brignone (I) 635. 9. Nina Loeseth (Nor) 627. 10. Nadia Fanchini (I) 570. Poi: 15. Fabienne Suter (S) 462. 29. Corinne Suter (S) 287. 40. Michelle Gisin (S) 187. 57. Denise Feierabend (S) 112. 68. Joana Hählen (S) 79. 74. Rahel Kopp (S) 62. 75. Charlotte Chable (S) 60 Donne. Slalom (10/11): 1. Frida Hansdotter (Sve) 651 punti. 2. Veronika Velez Zuzulova (Slc) 546. 3. Wendy Holdener (S) 511. 4. Sarka Strachova (Cec) 464. 5. Mikaela Shiffrin (Usa) 400. 6. Petra Vlhova (Slc) 389. Poi: 13. Michelle Gisin (S) 165. 28. Charlotte Chable (S) 60. 29. Denise Feierabend (S) 60 Uomini. Generale (38 gare su 44): 1. Marcel Hirscher (A) 1’625 punti. 2. Henrik Kristoffersen (Nor) 1’272. 3. Alexis Pinturault (F) 1’080. 4. Aksel Lund Svindal (Nor) 916. 5. Kjetil Jansrud (Nor) 868. 6. Felix Neureuther (Ger) 717. 7. Victor Muffat-Jeandet (F) 677. 8. Dominik Paris (I) 645. 9. Carlo Janka (S) 633. 10. Peter Fill (I) 616. Poi: 24. Beat Feuz (S) 311. 44. Justin Murisier (S) 202. 50. Marc Gisin (S) 178. 51. Daniel Yule (S) 177. 68. Gino Caviezel (S) 109. 73. Ralph Weber (S) 104. 80. Ramon Zenhaeusern (S) 84. 86. Luca Aerni (S) 75 Gigante (10/11): 1. Marcel Hirscher (A) 721 punti. 2. Alexis Pinturault (F) 610. 3. Henrik Kristoffersen (N) 461. 4. Victor Muffat-Jeandet (F) 373. 5. Mathieu Faivre (F) 363. 6. Felix Neureuther (Ger) 354. Poi: 15. Justin Murisier (S) 162. 23. Gino Caviezel (S) 109. 29. Carlo Janka (S) 76. 37. Loïc Meillard (S) 36 Slalom (10/11): 1. Henrik Kristoffersen (Nor) 811 punti. 2. Marcel Hirscher (A) 700. 3. Felix Neureuther (Ger) 363. 4. Stefano Gross (I) 345. 5. Fritz Dopfer (Ger) 339. 6. Alexander Khoroshilov (Rus) 326. Poi: 14. Daniel Yule (S) 177. 26. Ramon Zenhaeusern (S) 84. 29. Luca Aerni (S) 75 Nazioni: 1. Austria 8’876 punti (uomini 5’123+donne 3753). 2. Italia 7’485. 3. Francia 6’518. 4. Svizzera 5’367 (2’166+3’201). 5. Norvegia 5’100. 6. Stati Uniti 4’527. 7. Germania 3’224. 8. Svezia 2’860. 9. Canada 1’676. 10. Slovenia 1’342 Oggi gigante femminile a Jasna (10/13) L’approfondimento lunedì 7 marzo 2016 ‘Abbiamo preso una decisione davvero storica. Il dibattito non si fermerà con questa svolta’, ha detto il neopresidente della Fifa Gianni Infantino. Il tema è quello del supporto tecnologico in aiuto ai direttori di gara. Via alla fase sperimentale e alla ricerca della soluzione migliore. La riflessione del ticinese Massimo Busacca, capo degli arbitri in seno alla Fifa. 23 LA DATA Busacca ‘head of Fifa refereeing’ dal 2011 Il calcio si adegua di Marzio Mellini «Sono stati giorni molto intensi, e sono state prese decisioni storiche. Su tutte, quella riguardante la tecnologia». Parole di Massimo Busacca, responsabile degli arbitri in seno alla Fifa, il cui ruolo è direttamente chiamato in causa, visto che si dibatte di direzioni di gara. L’ex fischietto internazionale ticinese è stato protagonista attivo della “duegiorni” per certi versi epocale di Cardiff. Ha portato la sua esperienza di ex arbitro di livello mondiale e quella accumulata in questi anni a capo del settore arbitrale nel governo del calcio. La sua posizione è favorevole all’esperimento che verrà condotto, purché – sottolinea – «si tenga conto che non c’è invenzione o macchina che possa garantire la perfezione. La perfezione non è di questo mondo, a nessun livello, in nessun ambito. Restando al calcio, è impossibile chiedere la perfezione anche ai calciatori che fanno calcio dalla mattina alla sera. Capita che sbaglino gol clamorosi, e questi errori la gente li accetta e li accetterà sempre. La bellezza del calcio sta proprio anche nell’errore che può decidere una partita. Ho l’impressione che si voglia andare in direzione di un giudice infallibile, che non deve assolutamente sbagliare. Occorre una riflessione di fondo: anche se verrà inventato e poi introdotto un sistema tecnologico che sia davvero d’aiuto, sarà sempre e soltanto un sostegno, ma non sarà la macchina della perfezione. Questa non sarà mai inventata». I tempi impongono però che il tentativo vada fatto. «Sono d’accordo, si parta pure. Proviamo, perché al giorno d’oggi nessuno vuole più vedere un grave errore come la celeberrima “mano de Dios” di Maradona, o altre sviste che purtroppo hanno cambiato l’esito di una partita. Diciamo quindi che il calcio si adegua, ma con la condizionale: la fase che è appena stata lanciata è solo sperimentale». In ballo c’è anche l’approccio filosofico dell’arbitro alla partita. La sua autorità sarebbe ancora garantita? Rischia di sentirsi delegittimato? Una fonte di pressione in più, la tecnologia, o un aiuto concreto? «È uno dei punti focali dell’intera questione. Sono stato tante volte in campo, e di qualche episodio controverso sono stato protagonista anch’io. Quando ricordo certi episodi, chiudo gli occhi e rifletto su quello che accadde a me. In quei casi in cui ho avuto un dubbio – e avere dubbi in certe situazioni è umano – come avrei agito se avessi potuto beneficiare dell’aiuto della tecnologia? Nella semifinale di Euro 2008 tra Germania e Turchia, Lahm cadde. Fallo o no? In area o fuori? Ricapitasse una situazione così, con l’assistenza video non farei proseguire il gioco. Ho un dubbio? Cerco aiuto. Perché rischiare di essere fucilato, se poi emerge che ho sbagliato. Perché non dovrei fermare l’azione e rivederla in video? È inevitabile che dal momento che l’aiuto c’è, nella testa dell’arbitro qualcosa cambia. È però giusto che, una volta introdotta la tecnologia, venga messo nero su bianco che non è il direttore di gara a doversi preoccupare se ha sbagliato o no. Non spetta a lui interrompere l’azione in caso di dubbio, perché c’è qualcuno fuori che è lì per farlo. È qualcuno all’esterno che si deve prendere la responsabilità, proprio perché è fuori dal campo e può vedere e rivedere l’azione, e decidere quando e se fermarla. L’arbitro in campo deve essere libero di concentrarsi su tutto il resto». No a compromessi e condizionamenti «Tornando a quel Germania-Turchia, l’azione incriminata è proseguita, e dopo pochi istanti il pallone era già sul fronte opposto. L’arbitro non ha tempo da dedicare ai suoi dubbi. Tengo conferenze sul tema della convinzione delle proprie decisioni. L’alternativa sarebbe scendere a compromessi, e non è accettabile. La concentrazione deve essere totale, altrimenti subentra il condizionamento, che sarebbe dannoso». Luce verde all’esperimento, ma ancora non ci sono tutti i principi che lo regolamentano. Esempio: chi si piazza al video? «Per me non si può prescindere da un direttore di gara di primo livello. Vale il discorso fatto per gli arbitri addiziona- ‘Nessuno vuole che si verifichino ancora errori gravi come la mano di Maradona’ li di oggi: se non hai qualità, tanto vale averli. Quale funzionario si sognerebbe di smentire un direttore di gara di ottimo livello se non è alla sua altezza, se non è passato anch’egli da situazioni come quelle che accadono in partite importanti? Serve un arbitro, magari uno che ha superato la soglia dei 45 anni ma garantisce ancora una direzione impeccabile, dello stesso livello del collega sul terreno da gioco. Che poi sia in campo o in una cabina andrà valutato, anche se io propendo per la prima soluzione, per la vicinanza al luogo dell’azione. Sarebbe opportuno che anche il fischietto designato potesse essere chiamato in causa per discutere le immagini. Avere il collega che lo interrompe posizionato fuori dallo stadio non sarebbe ideale. Magari sbaglio, verrà sperimentato anche questo aspetto e forse sarò smentito. Chissà, forse standosene lontano, l’addetto all’assistenza video non sarebbe soggetto ai condizionamenti ambientali KEYSTONE tipici di un ambiente da stadio con affluenze importanti. Ma sul principio dello specialista non transigo». È già tempo di istruire gli arbitri a tale innovazione? «Agiremo solo dopo aver valutato le proposte che verranno fatte e i prodotti che verranno sottoposti alla commissione. Oggi ci concentriamo sulle tante modifiche del regolamento introdotte e attive da subito. Non sono tutte sostanziali, ma sono tutte concrete e di immediata applicazione». L’APPLICAZIONE L’ESEMPIO Passi per i fatti oggettivi, ma l’interpretazione? Il fuorigioco: fermo l’azione o no? «I fautori dell’innovazione tecnologica – spiega Busacca – hanno portato esempi di altri sport in cui la tecnologia è stata introdotta con successo. Penso all’hockey su ghiaccio, o al football americano. Ma sono paragonabili al calcio, che ha tempi e dinamiche diverse? L’applicazione sarebbe la medesima di discipline in cui ci sono lunghe interruzioni per spot pubblicitari o show di vario genere? È giusto dare un’opportunità alla tecnologia, ben vengano test ed esperimenti, affinché possano essere fatte tutte le valutazioni del caso e si possa spie- Quante discussioni, sul fuorigioco. C’era o non c’era? «Ammettiamo – indica Busacca – che un’azione termini con un gol e che l’assistente non abbia segnalato un fuorigioco che invece c’è. Se c’è stato il gol, il problema è risolto: l’arbitro ha fatto giocare, il giocatore ha segnato ma il gol viene annullato perché la sua posizione viene in un secondo tempo giudicata irregolare. Ma che fare nel caso opposto? Che succede se l’arbitro ferma il gioco per un fuorigioco che non c’è? Indietro non si può tornare, ormai l’azione sarebbe interrotta. Si porrebbe un quesi- gare a chi sostiene il progetto che questo, chissà, magari non funziona, se davvero dovessero risultare difficoltà insormontabili. Giusto provare, per avere tutti gli elementi che servono, che siano pro o contro. Ma le prove facciamole in contesti in cui non si falsano partite importanti. Prendiamoci due anni, e se la tecnologia ci darà un prodotto testato e pronto all’uso, allora ci sarà un campionato che la adotterà. Ne ho visti tanti spinti dall’euforia, all’inizio, con un protocollo in mano. Ma chi si prende la responsabilità di cominciare se ancora non si è certi che funzionerà? L’idea è stata approvata, c’è una commissione ad hoc al lavoro, c’è l’inevitabile entusiasmo. Ora bisogna capire quale prodotto verrà scelto. Ricordo solo che ci sono voluti tre anni per decidere quale adottare per la ”goal-line technology”. E ricordo anche che il “gol non gol” è una questione oggettiva. Quanto invece si vorrebbe introdurre tocca anche aspetti soggettivi della direzione arbitrale. Serve un mezzo che faccia chiarezza. Oggi ancora non c’è, ma sono certo che molte aziende già si sono attivate». MEL to: perché non averlo lasciato andare, per poi andare a vedere le immagini? È un problema concreto. Nel caso del fuorigioco servirebbe un supporto tecnologico simile a quello adottato sulla linea di porta, con un orologio che indichi all’arbitro se la posizione del giocatore sia regolare o meno, in tempo reale. E se così davvero fosse, in caso di dubbio, quante volte l’assistente si sentirà di alzare la bandierina con il rischio di essere smentito, quando potrebbe permettersi di lasciare correre per poi fare intervenire la prova video?». MEL LE NOVITÀ LA SVOLTA ‘Tripla punizione’ da rivedere Assistenza video, ma solo per casi eclatanti In quella che la stessa Ifab ha definito “la più vasta revisione delle regole nei 130 anni della propria storia”, sono state introdotte altre importanti novità, oltre alla “video assistance”. Su tutte quella riguardante la “tripla punizione”, quando per un fallo in area su chiara occasione da gol, scattano espulsione, rigore e squalifica. All’unanimità è stato deciso che se il portiere o il difensore, nel cercare di prendere la palla, effettua un contrasto in modo corretto ma commette fallo, non ci sarà nessuna espulsione ma solo Dopo l’introduzione della “goal-line technology”, lo sport che – nella sua forma attuale – per oltre un secolo è stato geloso custode delle proprie tradizioni accelera ancora verso il futuro e si appresta a vivere una rivoluzione copernicana. Il 5 marzo 2016 entra nella storia del pallone. In questa data i “custodi” delle leggi, gli otto membri dell’International Football Association Board (l’Ifab, quattro della Fifa e quattro delle federazioni britanniche), riunitisi a Cardiff in occasione della 130ª assemblea generale, hanno deciso a maggioranza la sperimentazio- un “giallo”. In tutti gli altri casi, come il gioco violento o un gol negato, scatterà il cartellino rosso. Questa norma entrerà in vigore dal 1° giugno, in tempo per l’Europeo in Francia, e sarà sottoposta a un periodo di prova di due anni. Via libera anche alla sperimentazione di una quarta sostituzione, durante i supplementari. Il calcio d’inizio della partita potrà avvenire in ogni direzione (anche all’indietro) e chi ha subìto un fallo da cartellino giallo (o rosso) potrà essere soccorso in campo, anziché uscire e lasciare la squadra in inferiorità numerica. ne della “video assistance” per due anni, con il via non oltre la stagione 2017/18. Ora dovranno essere selezionati i campionati ai quali affidarla. Il presidente dell’Ifab, Martin Glenn, ha anticipato che già tredici federazioni si sono dette interessate. L’ultima parola su quando farvi ricorso spetterà sempre all’arbitro. Sono quattro i casi selezionati nei quali l’“assistance” potrà aiutare la decisione del direttore di gara: gol dubbio, cartellini rossi, rigori e scambio di identità. Circostanze che possono influenzare in modo deter- minante l’esito di una partita. L’obiettivo – dice l’Ifab – non è raggiungere l’infallibilità, bensì evitare scelte chiaramente sbagliate. Un “assistente al video” visionerà i replay durante la partita e comunicherà un episodio che potrebbe essere sfuggito all’arbitro. A un’università sarà affidata una ricerca sull’impatto non solo sulla direzione di gara, ma in generale sul gioco stesso, anche a livello emozionale. La sperimentazione sarà divisa in due fasi: una prima con corsi di formazione degli arbitri; una seconda in campo. Sport lunedì 7 marzo 2016 24 TENNIS CROSS | CAMPIONATI SVIZZERI Argento U23 per Dietschi Evelyne Dietschi in una foto d’archivio TI-PRESS/PUTZU Evelyne Dietschi è tornata dai Campionati svizzeri di cross, disputati a Benken, con una medaglia d’argento al collo. La luganese si è in effetti classificata sesta nella prova élite femminile, ma seconda nella speciale classifica riservata alle U23. Come a Inwil nel 2005, sabato il grande protagonista dei Campionati svizzeri di cross, organizzati in notturna, è stato il maltempo. Gli oltre 600 partecipanti hanno dovuto gareggiare in condizioni pessime, con il percorso di un chilometro pesantissimo per le precipitazioni della settimana e praticamente si è corso sprofondando letteralmente nel fango. Una condizione che non piace alla ticinese, che ha comunque ottenuto un buon risultato. Da segnalare anche il 19˚ rango assoluto della locarnese Serena Grassi. Protagonista delle prove femminili è stata la turgoviese Fabienne Schlumpf, che si è imposta nella categoria élite sia nel cross corto, sia in quello lungo. Nel settore maschile, fra gli attivi si è imposto Marcel Berni, con Adriano Engelhardt (Us Ascona) all’ottavo posto. Il cross corto è stato appannaggio di Mario Bächtiger. Nella categoria U20, dominata da Abel Mulugeta, il capriaschese Roberto Delorenzi si è piazzato al quarto posto in una gara dove figuravano anche Dave Derigo (Gab/24˚) e Flavio Ranzoni (Virtus/29˚). Coppa Davis Italia - Svizzera 5-0 Venerdì: Lorenzi-Chiudinelli 7-6 (16/14) 6-3 4-6 5-7 7-5. Seppi-Laaksonen 7-5 76 (7/4) 3-6 6-3. Sabato: Bolelli/SeppiChiudinelli/Laaksonen 6-3 6-1 6-3. Ieri: Cecchinato-Bossel 6-3 7-5. LorenziBellier 6-3 6-2 Ottavi di finale Italia - Svizzera Gran Bretagna - Giappone Serbia - Kazakistan Polonia - Argentina Francia - Canada Germania - Repubblica Ceca Australia - Stati Uniti Belgio - Croazia 5-0 3-1 3-2 2-3 5-0 2-3 1-3 2-3 Quarti di finale (15-17 luglio) Serbia - Gran Bretagna Italia - Argentina Cechia - Francia Stati Uniti - Croazia TENNIS | COPPA DAVIS CALCIO Senza Fedrinka niente festa Prima Lega Locarno - Balzers Mendrisio - Grasshopper II United Zurigo - Thalwil Eschen/Mauren - Dietikon Wettswil-Bonstetten - Gossau Seuzach - Kosova Winterthur II - Baden La Svizzera nettamente battuta dall’Italia (5-0) e costretta all’undicesimo spareggio negli ultimi dodici anni Parafrasando un vecchio spot pubblicitario con George Clooney, senza Roger e Stan non c’è festa. La Nazionale svizzera soccombe con un pesantissimo 5-0 contro l’Italia nel primo turno del gruppo mondiale e sarà costretta a disputare l’undicesimo spareggio negli ultimi dodici anni. A Pesaro la decisione finale è giunta sabato pomeriggio con la netta vittoria della coppia Simone Bolelli - Andreas Seppi (freschi vincitori del torneo di Dubai) contro Marco Chiudinelli e Henri Laaksonen (6-3, 6-1, 6-3 in 1h45’). Ieri, Adrian Bossel e il neofita Antoine Bellier sono stati sconfitti in due set da Marco Cecchinato (6-3, 7-5) e Paolo Lorenzi (6-3, 6-2). L’assenza di Federer e Wawrinka, dunque, si è rivelata decisiva, proprio come previsto. Dal 2005 a oggi la Svizzera una sola volta ha evitato lo spareggio, due anni fa in occasione della cavalcata vincente culminata nella conquista dell’Insalatiera contro la Francia. Ora si aspetta di capire cosa decideranno di fare i nostri unici giocatori davvero di livello mondiale. Il vodese ha sempre risposto presente allo spareggio, mentre il basilese ha rinunciato in due occasioni (2010, sconfitta in Kazakistan) e 2013 (vittoria con l’Ecuador). Né Federer, né Wawrinka hanno sciolto le riserve per quel che riguarda l’appuntamento in calendario dal 16 al 18 settembre... «Prima di allora – segnala il capitano Severin Lüthi – rimangono da giocare tre tornei del Grande Slam...». Come dire che molte cose possono accadere. Di certo, la decisione di “Fedrinka” dipenderà dal nome dell’avverario e dalla nazione nella quale si disputerà lo spareggio. Il sorteggio è previsto a metà luglio, per cui una decisione verrà presa soltanto in piena estate. Classifica Baden Grasshopper II Mendrisio Winterthur II United Zurigo Gossau Seuzach Eschen/Mauren Kosova Wettswil Locarno Thalwil Dietikon Balzers 11 8 6 7 6 5 5 4 4 4 3 3 4 2 2 4 6 3 5 5 3 5 4 4 6 6 3 4 2 1 2 5 4 5 6 6 7 7 5 6 8 8 38 28 27 24 23 24 23 25 24 22 17 14 18 12 Seconda interregionale Ascona - Lugano U21 Bellinzona - Küssnacht a/R Willisau - Castello Taverne - Hergiswil Eschenbach - Hochdorf Kickers Lucerna - Goldau Sarnen - Ibach Brutta prova nel doppio per Chiudinelli e Laaksonen Resta il fatto che la sfida contro l’Italia dimostra come il tennis svizzero, a livello di Coppa Davis, rischia in futuro di doversi adattare ad un ruolo da comprimario al di fuori del gruppo mondiale. Senza i due assi elvetici, infatti, il movimento tennistico svizzero non è per ora in grado di produrre giocatori capaci di reggere ai massimi livelli. Certo, sia Chiudinelli, sia Laak- 15 13 14 15 15 15 14 15 15 15 14 15 15 14 rinviata rinviata 0-1 2-2 1-2 1-0 1-2 Lo sguardo sconsolato di capitan Lüthi. La Svizzera è costretta a un nuovo spareggio sonen venerdì hanno disputato un ottimo confronto di singolare, ma a conti fatti sono stati tutti e due battuti e non hanno saputo approfittare delle chance loro capitate. Sabato, invece, i due hanno mostrato tutta l’approssimazione di un doppio privo di coesione (per Laaksonen si è trattato della prima “titolarizzazione”), al cospetto di una coppia rodata e affiatata, la quale non ha faticato a fare un solo boccone dei due elvetici... «Sapevamo che il compito sarebbe stato diffici- KEYSTONE lem, ma è deludente aver alzato bandiera bianca in modo così netto – ha affermato Chiudinelli –. L’Italia ci è stata chiaramente superiore nel doppio, abbiamo avuto la possibilità di capire dove si situano attualmente i nostri limiti». Classifica Bellinzona Ascona Ibach Eschenbach Lugano U21 Castello Hergiswil Goldau Taverne Willisau Hochdorf Küssnacht a/R Kickers Lucerna Sarnen 13 13 13 13 13 13 13 14 13 13 13 13 14 13 10 7 6 7 7 6 6 6 5 3 2 3 2 1 2 4 7 3 3 3 1 0 2 4 4 1 4 4 17 14 13 18 20 28 24 25 30 28 21 22 32 27 35 28 24 24 23 20 18 17 16 16 15 15 15 10 rinviata rinviata rinviata rinviata rinviata 4-3 1-3 1 2 0 3 3 4 6 8 6 6 7 9 8 8 31 27 18 24 26 21 19 38 17 30 12 13 18 9 9 14 7 15 14 18 26 32 17 35 24 39 31 22 32 25 25 24 24 21 19 18 17 13 10 10 10 7 E L L A V V I L A B E V E T B E R T A L T A A L I A P I R I R E S I N R I N T A N A T O S I T E I N A M C A A R O M S O Giochi CRUCIVERBA ORIZZONTALI 1. Agenda, taccuino 6. Città svizzera 12. Può gravare sulla casa 14. Grossi legni per sostenere 15. Quartiere di Bellinzona 17. Coraggioso all’inizio 18. American Movie Classics 20./22. Lo ha rimpiazzato Arnoldo Coduri 24. Era un grande lago 25. Gestore di una locanda SUDOKU 26. 28. 30. 32. 33. 35. 37. 38. Consentita, non proibita Le case delle mucche Peli di cavallo Un infuso bevibile Non stretti Segue il bis Il nome dell’attore Welles Luoghi per nuotatori VERTICALI 1. Simbolo chimico del nichel 2. Cuore di topo 3. Tastata, maneggiata 4. Si calcola in anni 5. Il nome dell’allenatore Pelletier 6. Essenziale, fondamentale 7. Voce che ferma 8. Simbolo chimico dell’iridio 9. Acuti, penetranti 10. Città dell’Alentejo 11. Località leventinese 13. Marca di cioccolato Ch 16. Fiaschi, fallimenti 18. Un mese 19. Il signore inglese 21. Incontri di vocali 23. Un Celio che fu consigliere federale 27. Giaggiolo 29. Fan voti volanti 31. Moneta giapponese 34. Iniziali del poeta Pascoli 36. Nota musicale LE SOLUZIONI T E M E R A R I O I C S L I A A R S A A S S E N A T S O L A O I T S O T O A S I P A L I O Le regole del Sudoku sono semplici. Lo scopo è completare la griglia in modo che ogni riga, colonna e riquadro contengano una sola volta i numeri dall’1 al 9. Sport lunedì 7 marzo 2016 25 BASKET BASKET | LNA FEMMINILE Lega Nazionale A maschile Il Riva non fa sconti Dieci punti per Bettina Müller TI-PRESS/GIANINAZZI Il Fizzy ha trovato il passo giusto e, dopo la vittoria di venerdì al Palasangiorgio col Winterthur, ieri si è confermato sul campo del neopromosso Lancy. La squadra romanda non era da sottovalutare (anche perché nel turno precedente aveva perso di sole nove lunghezze dal Pully) e per questo motivo la formazione ospite ha subito aggredito l’avversario. Pressione costante in difesa e attacco pungente, il margine è subito salito e poi au- mentato con il passare dei minuti della seconda parte del match. Insomma, un match sempre sotto controllo e giocato a tratti anche in modo convincente sul piano della circolazione della palla. Il Metanord era invece impegnato sul campo dell’Hélios che – con il Friborgo – sta legittimando il vertice della classifica. Pur senza Avila Lopez, la squadra di Bernasconi ha saputo tenere dignitosamente, finendo sotto di soli nove punti alla pausa principale. Anche nel prosieguo le pinkies non si sono mai tirate indietro, lottando con grande determinazione e finendo alla fine sconfitte con 18 punti di scarto. In questi casi è meglio guardare il bicchiere mezzo pieno e dire che, complessivamente il team della capitale a tratti ha proposto anche un basket grintoso e veloce, un bel riscatto dopo la batosta rimediata venerdì ad Aarau contro il Kanti. G.F. BASKET | LNA MASCHILE C’è davvero mancato poco La Sam va vicinissima all’exploit, dopo una trasferta in quel di Monthey complicata non poco dalla neve di Giorgio Franchi La 5Stelle Sam è uscita a testa alta dalla Salle du Reposieux. Sconfitta di dieci punti, frutto però di quelli segnati dalla lunetta quando i ticinesi avevano ormai adottato il fallo sistematico. Va detto che la squadra di Gubitosa, giunta a destinazione all’ultimo momento a causa di un viaggio tumultuoso per la caduta della neve (nemmeno il tempo di riscaldarsi…), dopo essere andata sotto addirittura di 18 punti (67-49 nella fase conclusiva del terzo quarto), con una reazione davvero ammirevole, concretizzando un break di 23-89 (Crockett, Jankovic, Magnani e Day i primattori), ha rimontato il passivo fino ad arrivare a quattro lunghezze dai vallesani, dopo l’ennesimo canestro di Crockett a 1’44” dalla sirena (75-71). A quel punto le speranze di poter girare clamorosamente la contesa c’erano tutte, ma qui la Sam ha forzato troppe conclusioni ed il Monthey, sfruttando come detto i falli sistematici degli ospiti, ha potuto nuovamente allungare con i liberi di Ikonic, Bavcevic e Marko Mladjan. Un peccato, ma va bene così, vincere sul campo vallesano è sempre difficile per tutti, importante è che il team di Gubitosa abbia dimostrato di avere i mezzi per ben figurare. Gubitosa: ‘Quando siamo arrivati non ci hanno neppure lasciati riscaldare: dicevano che eravamo in ritardo’ Dal punto di vista del rendimento individuale, Crockett ha per l’ennesima volta dimostrato di essere un giocatore affidabilissimo (basta vedere il 12/14 da 2, una statistica davvero significativa), come pure Jankovic, anche se di tanto in tanto non gioca con la stessa continuità (il giocatore ha comunque tecnica ed intelligenza tattica da vendere). Day ha pure chiuso con un buon bottino, mentre Varidel non ha saputo confermarsi al tiro (0/8 complessivo, davvero pochissimo per un fromboliere di razza come lui). A fine gara, Robbi Gubitosa ha uno stato d’animo contrastante: «Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo l’estenuante trasferta causata dai disagi provocati dalla neve. E quando siamo fi- Lega Nazionale A femminile Lancy 60 Riva Muraltese 93 (15-29 38-58 54-75) Riva Muraltese: Hansen 23, Voumard 8, Kuba 3, Müller 10, Polite 1, Mazzocchi 13, Seabrook 30, Kerkhof, Jakab 5, Ghidossi Arbitri: Barilier e Chalbi Note: 70 spettatori Per l’ennesima volta, Crockett ha convinto nalmente arrivati in campo, non ci hanno nemmeno dato la possibilità di fare un piccolo riscaldamento.... Ci hanno chiaramente fatto capire che dovevamo cominciare a giocare, perché eravamo in ritardo sulla tabella di marcia. Sono comunque felice per la reazione dei ragazzi, che comunque dopo essere arrivati a -4 hanno forse forzato troppi tiri. Ci dispiace perché eravamo veramente convinti di agguantare il nostro avversario. Sul più bello ci è mancata la necessaria lucidità e così abbiamo perso efficacia TI-PRESS/REGUZZI come detto in fase offensiva. I romandi alla fine ci hanno punito dalla lunetta. Sono fiducioso e convinto che nei prossimi impegni riusciremo ancora a muovere la classifica, la squadra ha indubbiamente i mezzi per giocarsela con tutti». VOLLEY | LNA MASCHILE Schönenwerd travolto Imperiale Radziuk TI-PRESS/F. AGOSTA La prima casalinga del Lugano Dragons nei playoff di Lna è vincente. Con un netto 3-0 (25-15, 2521, 25-19 i parziali), i ticinesi hanno liquidato lo Schönenwerd, operando il sorpasso in classifica. Il ritardo nei confronti delle prime due della classe, Amriswil e Losanna, resta per contro invariato: 4 punti. I vodesi hanno infatti vinto il big match proprio contro l’Amriswil, agganciando- lo in vetta alla graduatoria. Ma entrambe hanno comunque disputato un match in più rispetto alla formazione diretta da Mario Motta. La partita contro lo Schönenwerd è iniziata con un’ora di ritardo a causa del maltempo che ha fatto tardare l’arrivo al Palamondo sia della squadra ospite sia degli arbitri. Poi è stato un monologo dei Dragoni, che han- no gestito al meglio le energie recuperate dopo la lunga trasferta a Surgut. Per quasi tutto il confronto i ticinesi hanno infatti messo il bavaglio agli avversari, trascinati da un Radziuk in grande spolvero (15 punti per lui, fra cui 5 ace). Giovedì alle 20 il Lugano tornerà in campo per il suo quarto impegno dei playoff: lo farà sul campo del Näfel, che occupa la terza posizione della classifica attuale. ASSEMBLEA ATGS Bottani lascia dopo 10 anni, timone a Bullo Di ordinario aveva il carattere protocollare, tuttavia l’assemblea dell’Associazione giornalisti sportivi ticinesi (Atgs) tenutasi in una giornata da lupi nella splendida cornice della Fattoria al Moncucchetto di Lugano ammantata dalla copiosa nevicata di un sabato da ricordare è tra quelle che segnano un’epoca. Si è infatti chiusa l’appassionata presidenza di Americo Bottani, il quale dopo 10 anni alla guida dell’Atgs ha ceduto il testimone a Tarcisio Bullo, caporedattore al ‘Corriere del Ticino’. Un avvicendamento che segna l’inizio di una gestione affidata quasi per intero a professionisti del settore, avviata lo scorso anno con l’ingresso dello stesso Bullo e dei colleghi Marzio Mellini (‘laRegione’) e Paolo Galli (‘Gdp’) e completata con la nomina in comitato di Serena Bergomi (Teleticino), Cristina Casa- Monthey 83 Sam Massagno 73 (21-19 47-36 67-51) Monthey: Mafuta 4 (2/2 da 2), Grau (0/1 da 3), Colon 6 (1/2, 1/1 + 1/2), Bavcevic 5 (0/2, 1/3 + 2/2), M. Mladjan 22 (8/9, 2/7 + 4/4), Timberlake 21 (5/8, 3/5 + 2/2) Sam Massagno: Magnani 10 (5/7, 0/1), Varidel (0/3, 0/5), Martino, Jankovic 11 (3/8, 0/1 + 5/6) Andjelkovic 8 (3/4, 0/1 + 2/2), Appavou, Grüninger (0/5 da 3), Crockett 22 (12/14, 0/2). Day 22 (2/7, 3/8 + 7/10) Arbitri: Michaelides, Tagliabue e Gonçalves. Note: 550 spettatori. Al tiro: Monthey 28/62 (19/35 da 2, 9/27 da 3, 18/22 nei liberi; Sam 28/55 (25/43 da 2, 3/23 da 3, 14/18 nei liberi). Ai rimbalzi: Monthey 39 (10 off/29 dif. migliore M. Mladjan 11: 1/10); Sam 34 (10 off/24 dif.: migliore Crockett 11 3-78). Altri parziali: 5’ (5-7), 15’ (35-32), 25’ (58-42), 35’ (71-57) Risultati Monthey - Sam Massagno 83-73 Ginevra Lions - Starwings 80-61 Boncourt - Winterthur 79-72 Swiss Central - Neuchâtel 82-90 Olympic - Lugano Tigers rinv. Classifica Neuchâtel 22 18 4 1818 1540 36 Monthey 22 17 5 1731 1474 34 Olympic 21 16 5 1705 1390 32 Ginevra Lions 22 16 6 1778 1503 32 Lugano Tigers 21 14 7 1619 1445 28 Sam Massagno 22 9 13 1640 1800 18 Boncourt 22 8 14 1562 1657 16 Starwings 22 7 15 1530 1736 14 Swiss Central 22 4 18 1606 1911 8 Winterthur 22 0 22 1387 1920 0 Venerdì 19.30 Neuchâtel - Lugano Tigers Ginevra Lions - Boncourt Sam Massagno - Winterthur Starwings - Monthey Swiss Central - Olympic Friborgo ri-Nessi (‘Cdt’) e Angelo Chiello (Radio Fiume Ticino). Confermato in comitato Ugo Morselli, delegato in seno a Sportpress (l’associazione svizzera). Assegnato il premio al merito sportivo 2015 a Piermario Ostini, Michele Vodola e Ugo Minoggio, scomparso qualche giorno fa. Il Premio “Giuseppe Albertini” è stato attribuito a Simone Rapp, 23enne in forza al Thun in Super League. Hélios 86 Bellinzona 63 (24-12 46-37 68-50) Bellinzona: Miller 27, Fora 11, Zilic 6, Minoretti, Franscella 2, Nesmith 14, Menafoglio Arbitri: Onerson e Berset Note: 100 spettatori L’altro risultato Elfic - Kanti Aarau 73-54 Classifica Elfic Friborgo 17 16 1 1357 924 32 Hélios 17 15 2 1303 825 30 Riva Muraltese 17 10 7 1077 1050 20 Kanti Aarau 17 10 7 1148 1021 20 Bellinzona 17 7 10 1125 1246 14 Pully 16 6 10 972 1070 12 Winterthur 16 3 13 970 1262 6 Lancy 17 0 17 816 1370 0 Sabato 16.00 Bellinzona - Pully Lancy - Elfic 17.30 Riva Muraltese - Aarau Domenica 13.00 Winterthur - Hélios VOLLEY Lega Nazionale A maschile Lugano - Schönenwerd 3-0 (25-15, 25-21, 25-19) Lugano Dragons: Radziuk 15, Todorov 5, Rosic (L), Savic 3, Burge 5, Andric 12, Simeonov 11, Valsecchi 3 Altri risultati Amriswil - Losanna 1-3 Einsiedeln - Näfels 2-3 Classifica Amriswil 4 3 1 10 5 10 Losanna 4 2 2 10 9 10 Näfels 4 3 1 11 8 8 Lugano Dragons 3 2 1 6 5 6 Schönenwerd 4 1 3 6 9 4 Einsiedeln 3 0 3 2 9 1 Prima Lega femminile Playoff, ritorno delle semifinali G&B Volley - Zurigo Unterland (25-21 20-25 25-20 25-23) Classifica G&B Volley 2 1 1 Zurigo Unterland 2 1 1 Passaggio di consegne TI-PRESS/GOLAY 5 4 3-1 4 4 5 2 Nota: G&B Volley promosso alla finale per la promozione in Lnb Bocce lunedì 7 marzo 2016 26 LE BREVI LOSONE | CAMPIONATO SVIZZERO La lunga storia della terna Lugano Gran premio Pagnamenta Sabato e domenica prossimi si svolgerà alla Stampa il torneo di categoria nazionale a coppie. La società Maglio-Grancia presenta la quarta edizione del Gran premio Carpenteria Pagnamenta. Direttore di gara Sergio Cavadini. La 52ª edizione si svolgerà sabato 19 e domenica 20 marzo. 67 le formazioni iscritte e le favorite sono parecchie. Brissago Campionato dei veterani Inizia questa sera il torneo individuale riservato ai locarnesi. Direzione tecnica affidata ad Adriano Cassol e fasi principali al bocciodromo comunale venerdì alle ore 20. di Frediano Zanetti Il primo torneo nazionale con in palio lo scudetto è quello di terna organizzato dalla società Aurora con sede al bocciodromo Operai gestito dalla famiglia Lorenzetti. È la terza volta che il club presieduto dall’appassionato Antonio De Bastiani si impegna in questa importante organizzazione. La prima volta, correva il 1991 e nella sponsorizzazione era presente l’Allianz assicurazioni, con la sua agenzia principale di Bellinzona capeggiata da Arnaldo Piccinali e Renzo Bionda. In aggiunta alla perfetta regia della competizione, gli sportivi losonesi poterono festeggiare in veste di campioni svizzeri proprio i tre giocatori di casa: Ivo Genni, Massimo Facchinetti e Remo Genni. La seconda volta, nel 2008, il titolo finì a Chiasso grazie alla straordinaria prestazione di Roberto Fiocchetta-Luigi Larghi-Maurizio Dalle Fratte. La prima edizione di questo campionato affonda le radici al 1965 e si svolse a Basilea, dove trionfarono i colori della Verbania di Ascona con il trio di Fausto Gallotti-Lilio Ravani-Riccardo Allidi. Nell’ultima giocata a Lucerna, l’anno scorso, sul più alto gradino del podio sono saliti Luigi Azzato-Costantino Orsinger-Salvatore Longo della società Unione di Winterthur. Fra meno di due settimane a Losone ci saranno 67 terne così ripartite: 48 dal Ticino, quattro da Zurigo, tre da Neuchâtel e Grigioni, due da Basilea, Vallese e San Gallo e una da Berna, Lucerna e Sciaffusa. Riva San Vitale Gara del pesciolino Per le sole società del Comitato di Mendrisio si gioca da questa sera una gara a terna sfarzosamente dotata. È una iniziativa del sodalizio presieduto da Domenico Mantegazzi. Finali al bocciodromo Sociale venerdì dalle ore 20. Sciaffusa 1990, con Maurizio Dalle Fratte, Ernesto Lombardo e Dario Mazzola FOTOFZ Lugano Una nuova dritta La cooperativa bocciodromo ci comunica che da subito il recapito telefonico del Centro Nazionale sport bocce è il numero 091 940 17 84. Ne prendano nota giocatori e società. Lucerna Coppa Ruopigen Nella Federazione lucernese si è recentemente svolta una gara a coppie che ha dato questa classifica ufficiale: 1. Franco SerinoBruno Sabatini (Pro Ticino), 2. Marie Schuler-Marco Illari (Lorze Baar), 3. Andrè Glaus-Flavio Mezzadri (Kickers) e Peter Böhni-Patrik Schuler (Lorze Baar), 5. Walter Boppart-Fredy Weidmer (Wolhusen), 6. Toni-GliserErwin Waleler (Kickers), 7. Romy Kunzle-Eros Della Giacoma (Bal), 8. Eugenio BortoluzziPasquale Dejesu (Pro Ticino). Tanti campioni Finora, 38 le affermazioni di squadre della Federazione ticinese, cinque di quella di Zurigo, quattro del Berna e una ciascuna di San Gallo, Basilea, Grigioni e Lucerna. Il giocatore che ha vinto il maggior numero di medaglie d’oro è Maurizio Dalle Fratte: nella sua preziosa bacheca ci sono in bella vista la bellezza di sei scudetti. Con tre affermazioni ci sono nove giocatori e due di questi sono già scomparsi. Si tratta di Tarcisio Induni e del bernese Antonio Altieri. Gli altri sette sono Gianni Cornolti di Bellinzona (che ha smesso l’attività nel 1976), i fratelli Tiziano e Rossano Catarin, Roberto Fiocchetta, Marco Ferrari, Luigi Larghi e Alan Taeggi. Numerosi sono coloro che hanno vinto il campionato svizzero a terna in due occasioni. Fra questi c’è anche il grande Brenno Poletti che fu incoronato nel Losone 1991, con Massimo Facchinetti, Ivo Genni, Renzo Bionda (rappresentante dello sponsor) e Remo Genni 1970 a Locarno giocando con il fratello Giuseppe e Dodi Habisreutinger, ripetendosi poi nel 1981 a Baden con Gianni Köffel e Walter Ferro. In tutta la rassegna è capitato una sola volta di festeggiare la prestigiosa conferma e questo risultato è andato sul conto di Roberto Fiocchetta-Luigi Larghi-Maurizio Dalle Fratte, campioni a Losone nel 2008 e nel 2009 a Berna. Una grandissima impresa è sicuramente stata quella firmata dalla famiglia Catarin: babbo Graziano e i figli Tiziano e Rossano diedero spettacolo a La Chaux-de-Fonds nel 1998. Imprese e fiaschi Almeno due titoli sono andati a formazioni assolutamente sconosciute che però nei momenti topici fecero fruttare la giornata di grazia, dove tutto andava bene, tanto per intenderci. In questo senso ci ricordiamo del campionato 1983 a Rorbas dove sul più alto gradino del podio salirono tali Aderenti-Gianesi-Polloni di Zurigo che, almeno in Ticino, nessuno aveva mai visto. Una cosa analoga si era verificata qualche anno dopo a Uzwil: eravamo nel 1988 e il massimo titolo fu attribuito a PagiuscoPostiglione-Ucci di San Gallo. Un successo un tantino sorprendente è stato quello conseguito nel 1976 ad Ascona dai lucernesi Mathis-Pozzoni-Mignoli. Le finali erano previste ai punti 18 e il trio confederato, che aveva giocato bene per tutto il giorno, si trovava in svantaggio 17-4 al cospetto dei bellinzonesi Mario Pellandini-Franco Spaggiari e un giovanissimo Ilario Procaccini. Successe che i giocatori della società Chiodi si innervosirono talmente da letteralmente sparire dal campo di gioco. Resero difficili le cose più facili, errori su errori di impostazione, gioco in difesa quando occorreva attaccare e alla fine consegnarono FZ la vittoria agli increduli lucernesi, andati a vincere 18-17. Sarebbe stato il quinto alloro per la Fbb. Gli altri quattro in questo ordine: 1966 a Zurigo Renzo ChiavennaGiacomo Gianoni-Gianni Cornolti; 1967 a Lugano Renato Scalabrini-Nino Mossi-Adolfo Codiroli; 1972 a Roveredo Angelo Murer-Rino Mascanzoni-Gianni Cornolti e 1975 ancora a Roveredo, Carlo Beltraminelli-Piero Montefiore-Gianni Cornolti. Chiudiamo elencando i 38 titoli nazionali di terna finiti in Ticino: undici a Lugano, sette a Chiasso, quattro a Verbania, Bellinzonese, Ceresio e Locarno e 2 a Mendrisio e Alto Ticino. CHIASSO | RIUNIONI DELLA CBI TICINO | COMITATO CANTONALE La raffa in marcia verso le Olimpiadi del 2024 Si va verso l’assemblea di Rivera Il presidente Romolo Rizzoli ne ha dato comunicazione prima della fine del 2015: lo sport bocce al completo entrerà di diritto fra le discipline ai Giochi del 2024. Sarebbe bello se questa prossima edizione venisse attribuita alla città di Roma, dove le bocce troverebbero sede ideale nel bellissimo Centro tecnico federale. Due settimane fa si è riunita a Chiasso la Commissione tecnica internazionale diretta dal presi- Russo Assemblea ordinaria Venerdì 11 marzo dalle ore 20.15 nella sala multiuso del Centro Sociale di Russo si terrà l’assemblea della Bocciofila Onsernonese. Si dovrà approvare la gestione 2015 e procedere alla nomina del comitato per il biennio 2016/2017. dente Fabio Luna. Erano presenti il segretario Luciano Pulga e i membri Claudio Knecht, Mutlu Turtmenn, Oscar Butti e Krzysztof Blaszczec. Molti gli argomenti trattati e sull’onda del successo di beach bocce si sono progettate due nuove specialità ereditate dalla Lyonnaise, ossia il tiro di precisione e il combinato. Venerdì si è invece riunito il vertice della Confederazione boccistica internazionale diretto da Ro- molo Rizzoli, affiancato dal vicepresidente vicario Renato Bullani, dal segretario generale Francesco Solcà e dai membri Francesco Del Vecchio e Pietro Brucciani. Si sono analizzati gli aspetti agonistici, tecnici e di marketing. Poi nell’ambito della politica per una significativa azione promozionale per l’ingresso delle bocce alle Olimpiadi si è esaminato il progetto per realizzare un grande slam mondiale della raffa. Nei giorni scorsi Luca Robbiani, tesoriere della Fbti, ha convocato i revisori per procedere al controllo annuale. Sandro Bomio vicepresidente-cassiere della Dogana e Aldo Giannuzzi, membro di direzione della Sfera, hanno svolto una revisione attenta, prendendo atto che le finanze sono in buone mani, complimentando il cassiere per l’esattezza del suo operato. Nel corso dell’assemblea del 22 marzo a Rivera sarà presentato il rapporto. Intanto si cerca un sostituto per Amilcare Monteggia (dimissionario). Paolo Reina ha poi verificato il lancio ufficiale del campionato ticinese femminile di mercoledì 29 giugno a Camorino organizzato dalla Dogana. Il formulario è stato preparato secondo regolamento e potrà essere inviato ai club con polizza e la cartolina risposta già affrancata. Un gesto da sottolineare. Briga Simplon Cup La gara individuale serale è stata brillantemente vinta da Beat Bärenfaller che ha superato per 12-10 Angelo Mazotti. Seguono nell’ordine Walter Pfammatter, Willy Studer, Giuseppe Totaro, Leander Leiggener, Urs Albrecht e Piero Sciamanna. Lucerna Campionato a terna Il torneo federativo è risultato molto avvincente e sul più alto gradino del podio è andato il trio della Pro Ticino che ha schierato Roberto GaspariFranco Serino-Bruno Sabatini. I tre nella finale hanno superato per 12-7 Josef Gisler-Marco Vock-Marika Gisler (Fcl). Terzo posto per Anita Grüter-Marco Fabbri-Flavio Mezzadri (Bal) e Albert Kiener-Robert Muff-Lorenz Stanislau (Fcl). Perdente dello spareggio: Peter WipfliBruno Epp-Luca Wipfli (Fcl). Visp Nuovo Comitato La direzione amministrativa della Federazione bocciofila Vallese è attualmente così composta: presidente Angelo Mazotti, segretario-cassiere Beat Bärenfaller, Marco Truffer commissario tecnico. Il 22 e 23 ottobre nella regione si svolgerà il Campionato svizzero categoria femminile. Albo lunedì 7 marzo 2016 EMERGENZE Polizia Pompieri Ambulanze Rega Intossicazioni Telefono Amico Informazioni Violenza domestica Sopraceneri: Casa Armònia Sottoceneri: Casa delle donne 27 CINEMA 117 118 144 1414 044 251 51 51 143 1811 0848 33 47 33 078 624 90 70 BELLINZONESE E TRE VALLI Medici di turno Servizio guardia medica 091 800 18 28 lu-ve 20.00-7.00, sa e do 24 ore su 24. Servizio picchetto medico pediatrico: 20.00-7.00 091 800 18 28 Circoli Calanca, Mesocco e Roveredo: Picchetto medico 091 966 34 11 Dentista di turno: Dr. Fritzsche, Bellinzona 091 825 48 02 Farmacie di turno Bellinzona e dintorni: Pellandini, Arbedo 091 829 13 14 Dopo le 20, per urgenze con ricetta medica 091 800 18 28 Biasca-Riviera-Blenio-Leventina: Festivi 10.00-12.00/15.00-18.00 Centrale, Biasca 091 862 12 12 Per urgenze dopo le 18.30 telefonare al Servizio Guardia medica 091 800 18 28 LOCARNESE Medici di turno Servizio guardia medica 091 800 18 28 lu-ve 20.00-7.00, sa e do 24 ore su 24 Pediatra: Dr.ssa Valeria Pfister Maurer 091 751 21 51 Ev. Pronto soccorso pediatrico Ospedale La Carità 091 811 45 80 Dentista di turno Lu-ve 9.00-12.00/14.00-16.00 Sa-do 9.00-11.00 Dr.ssa Ana Kuzmanic 091 743 26 56 Farmacia di turno Remonda, Minusio 079 214 60 84 Ev. Servizio guardia medica 091 800 18 28 LUGANESE Medici di turno Servizio guardia medica 091 800 18 28 lu-ve 20.00-7.00, sa e do 24 ore su 24 Pediatra di turno (per urgenze e festivi): Ospedale Civico, Lugano 091 811 61 11 Dentista di turno Lu-ve 9.00-12.00/14.00-16.00 Sa-do 9.00-11.00 Dr. Yuri Campana 091 966 70 00 Farmacia di turno Solari 091 923 12 28 MENDRISIOTTO Medici di turno Servizio guardia medica 091 800 18 28 lu-ve 20.00-7.00, sa e do 24 ore su 24 Pediatra di turno (per urgenze e festivi): Ospedale Beata Vergine 091 811 31 11 Centro Pediatrico del Mendrisiotto (Sa-do 10.00-16.00) 091 646 45 45 Dentista di turno Lu-ve 9.00-12.00/14.00-16.00 Sa-do e festivi 9.00-11.00 Dr. Nicola Fattorini, Chiasso 091 682 21 21 Farmacia di turno Moderna, Chiasso 091 683 20 29 dopo le ore 20: 1811 ASCONA CINEMA OTELLO LUGANO CINEMA IRIDE Perfetti sconosciuti 18.15 Da 8 anni. Di Paolo Genovese, con Giuseppe Battiston, Anna Foglietta. Il Ponte delle Spie Da 10 anni. Di Steven Spielberg. Deadpool Da 15 anni. Di Tim Miller. 20.15 20.45 CINEMA LUX Rams - Storia di due fratelli e otto pecore 18.30 Da 8 anni. Di Grímur Hákonarson. BELLINZONA CINEMA FORUM Vergiss mein nicht 20.15 Di David Sieveking. Rassegna ‘Guardando insieme’. - Vo D/f. Spotlight Da 11 anni. Di Tom McCarthy. 18.00 Perfetti sconosciuti Da 8 anni. Di Paolo Genovese. 18.00 Le ricette della signora Toku Di Naomi Kawase. 16.30 Spotlight Da 11 anni. Di Tom McCarthy. 20.30 – Dottore, mi dica, questo medicamento ha qualche controindicazione? – Sì, in poco tempo le permetterà di tornare al lavoro! IL PROVERBIO Vale più uno a fare che cento a comandare 18.00 Spotlight Da 11 anni. Di Tom McCarthy. 18.00 Room 18.00 Da 10 anni. Di Lenny Abrahamson. Tiramisù Da 8 anni. Di Fabio De Luigi. 20.20 Perfetti sconosciuti 20.50 Da 8 anni. Di Paolo Genovese, con Giuseppe Battiston, Anna Foglietta. PLAZA Attacco al potere 2 Da 14 anni Di Babak Najafi. 20.30 Attacco al potere 2 21.00 Da 14 anni. Di Babak Najafi, con Gerard Butler, Morgan Freeman, Aaron Eckhart, Angela Basset. Room 20.50 Da 10 anni. Di Lenny Abrahamson, con Brie Larson, Jacob Tremblay. Gods of Egypt (3D) 18.10 Da 12 anni. Di Alex Proyas, con Gerard Butler, Geoffrey Rush, Nikolaj CosterWaldau. The Danish Girl 20.35 Da 14 anni. Di Tom Hooper, con Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Amber Heard. 18.25 The Hateful Eight 17.55 Da 16 anni. Di Quentin Tarantino, con Channing Tatum, Bruce Dern. LUGANO Lac - Sala Teatro “Ivan Illic” liberamente tratto da Lev Tolstoj, con Mauro Avogadro e Nicola Bortolotti. Traduzione, adattamento e regia di Ola Cavagna. Produzione Compagnia Umberto Orsini. Ore 20.30. APPUNTAMENTI BELLINZONA Liceo cantonale Ciclo Tra verità e speranza “Fede, speranza e verità: una storia cartografica” relatore Franco Farinelli (Università di Bologna). Ore 18. ANNULLATO. Cantone Fax 091 821 11 32, [email protected] Deadpool 20.40 Da 15 anni. Di Tim Miller, con Ryan Reynolds. Culture e società Fax 091 821 11 32, [email protected] Zootropolis 17.20 Film d’animazione di Byron Howard. Svizzera, Estero, Economia Fax 091 821 11 32 [email protected], [email protected], [email protected] Perfetti sconosciuti 17.50 20.20 Da 8 anni. Di Paolo Genovese, con Giuseppe Battiston, Anna Foglietta. Single ma non troppo Da 12 anni. Di Christian Ditter. 20.10 Sport Tel. 091 821 11 50, Fax 091 821 11 52 [email protected] REDAZIONI REGIONALI dopo le 20.00: Tel. 091 821 11 21 Revenant - Redivivo 20.00 Da 16 anni. Di Alejandro Gonzalez Inarritu, con Leonardo DiCaprio, Tom Hardy. Bellinzona via Ghiringhelli 9, Tel. 091 821 11 21 Fax 091 8211172, [email protected] Quo vado? 17.40 Da 10 anni. Di Gennaro Nunziante. TICINO OGGI TEATRO Marketing Fax 091 8211122, [email protected] 20.25 17.30 Chiasso via Bossi 2, Tel. 091 682 73 85 Fax 091 682 59 59, [email protected] Lugano via Fola 11, Tel. 091 923 33 15 Fax 091 923 41 93, [email protected] CONCORSI LUGANO Liceo Cantonale 1 Presentazione del volume “Un medico a Caporetto. I diari di guerra di Ugo Frizzoni” a cura di Paolo Barcella. Interventi di Elisa Signori, Luigi Lorenzetti, Rosario Talarico e il curatore del volume. Ore 18.30. Usi- Auditorio “Il volo della cicogna. Congedo parentale: un progetto da far crescere” relatori Linda Cortesi, Francesca Luvini, Daniel Bilenko e Oscar Matti. Moderatrice Francesca Mandelli. Org. gruppo donne Uss Ticino e Moesa. Ore 20.30. PARLIAMO DI CUCINA Giacomo Salvioni, editore Rocco Salvioni, CEO DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE, REDAZIONE CENTRALE Tel. 091 821 11 21, Fax 091 821 11 22 [email protected] Tiramisù 18.10 20.45 Da 8 anni. Di Fabio De Luigi. The Danish Girl Da 14 anni. Di Tom Hooper. INFO ABBONAMENTI 091 821 11 86 Daniele Longhi, responsabile finanze Susanne Messerli, responsabile marketing e vendita Attacco al potere 2 18.00 20.30 Da 14 anni. Di Babak Najafi, con Gerard Butler, Morgan Freeman, Aaron Eckhart. Gods of Egypt Da 12 anni. Di Alex Proyas. Via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona Tel. 091 821 11 21, Fax 091 821 11 22 [email protected], www.laregione.ch Matteo Caratti, direttore Aldo Bertagni, vicedirettore Andrea Manna, caporedattore centrale Marzio Mellini, caporedattore sport Edy Bernasconi, caporedattore svizzera Luca Berti, responsabile nuovi media Room 17.15 Da 10 anni. Di Lenny Abrahamson. LOCARNO CINEMA RIALTO SUDOKU The Danish Girl Da 14 anni. 20.30 SUL SOFÀ Per questione di spazio, questa rubrica apparirà nell’edizione di domani, martedì 8 marzo 2016. LA BARZELLETTA Deadpool Da 15 anni. Di Tim Miller. CINESTAR Deadpool 20.15 Da 15 anni. Di Tim Miller, con Ryan Reynolds. Spotlight Da 11 anni. Di Tom McCarthy. MENDRISIO MIGNON E CIAK SWISS LOTTO EUROMILLIONS 6 7 12 17 20 30 No. fortuna 1 / replay 5 9 14 16 23 40 Vincitori Numeri – 6 +1 1 6 10 5 +1 59 5 375 4 +1 2’458 4 5’657 3 +1 35’427 3 Somma al primo rango Franchi –.–– 1’000’000.–– 8’274.65 1’000.— 172.95 65.90 28.95 9.25 Fr. 3’900’000.– SUPER-STAR Q 5 3 8 W Vincitori Punti Franchi – Q538W –.–– 2 Q5-8W 7’051.35 8 Q53-W/Q-38W 1’469.05 17 Q538-/-538W 967.85 48 Q5--W/Q--8W 293.80 124 Q53--/--38W 61.60 251 Q---W 21.05 1’271 Q5---/---8W 12.— 13’924 Q----/----W 4.20 Vincita principale attesa per ogni primo rango Fr. 250’000.– Stelle 1 5 Punti Franchi 5** –.–– 5* 597’148.40 5 265’399.30 4** 5’687.15 4* 282.75 4 146.80 3** 85.20 3* 20.25 3 17.95 2** 28.35 2* 11.70 2 6.30 1** 15.75 Somma al primo rango Fr. 34’000’000.– JOKER 132 795 Vincitori Punti – 6 1 5 9 4 136 3 1’355 2 Somma al primo rango Franchi –.–– 10’000.— 1’000.— 100.— 10.— Fr. 380’000.– OROSCOPO Locarno via Orelli 29, Tel. 091 752 30 86 Fax 091 752 30 88, [email protected] ABBONAMENTI compreso Ticinosette Tel. 091 821 11 86, Fax 091 821 11 96 [email protected] Cartaceo e Online Annuale Semestrale Trimestrale Bimestrale Mensile Estero Frs. 330.– Frs. 180.– Frs. 110.– Frs. 090.– Frs. 055.– a richiesta Altre tariffe: Annuale solo Online Frs. 190.– Annuale un giorno alla settimana (venerdì) con Ticinosette: Frs. 115.– Numero separato: Frs. 002.– Numero separato+Ticinosette: Frs. 003.– INSERZIONI Publicitas Lugano Tel. 091 910 35 65, Fax 091 910 35 49 Prezzi della Pubblicità per mm d’altezza sulla larghezza di una colonna Pagine testo/Réclame (su 6 colonne) Annunci Frs. 6.87 Funebri Frs. 2.32 Pagine pubblicitarie (su 10 colonne) Annunci Frs. 1.17 Immobiliari: affitto e vendita Frs. 1.32 Offerte di lavoro Frs. 1.37 Domande di lavoro Frs. 0.81 Finanza Frs. 1.65 Ariete dal 21.3 al 20.4 Amore: possibili fraintendimenti Lavoro: mantenete la calma Salute: un po’ di tensione Bilancia dal 23.9 al 22.10 Amore: lasciatevi sedurre Lavoro: originalità e buongusto Salute: ottima forma fisica Toro dal 21.4 al 20.5 Amore: viaggio romantico Lavoro: sfruttate la vostra potenzialità Salute: ai massimi livelli Scorpione dal 23.10 al 22.11 Amore: stato di confusione Lavoro: giornata difficile Salute: curate la salute del corpo Publicitas Lugano Feriali: 08.00-12.00 e 13.30-17.30 Domenica e festivi: 17.00-18.30 Tel. 091 910 35 65, Fax 091 910 35 49 Gemelli dal 21.5 al 21.6 Amore: intesa che scricchiola Lavoro: occhio agli autogol Salute: in calo Sagittario dal 23.11 al 21.12 Amore: siate più gentili Lavoro: qualche volta perdete la pazienza Salute: cambiate il look Tipografia laRegione Tutti i giorni, sabato escluso: 17.30-20.30 Tel. 091 821 11 15, Fax 091 821 11 14 [email protected] Cancro dal 22.6 al 22.7 Amore: che fate, dormite? Lavoro: gli impegni si moltiplicano Salute: di sport, neanche a parlarne... Capricorno dal 22.12 al 20.1 Amore: vi sentite liberi Lavoro: fate tutto con entusiasmo Salute: qualche complicazione Concetto grafico: Variante visual communication Leone dal 23.7 al 24.8 Amore: da urlo! Lavoro: fantasia al galoppo Salute: va che è una meraviglia Acquario dal 21.1 al 19.2 Amore: gli sguardi si incrociano Lavoro: siete in evoluzione Salute: un po’ stanchi Vergine dal 24.8 al 22.9 Amore: nuove conoscenze Lavoro: siate più attenti ai dettagli Salute: sonno disturbato Pesci dal 20.2 al 20.3 Amore: grande passione Lavoro: sognate un cambiamento Salute: combattete la tristezza ACCETTAZIONE NECROLOGIE E ADESIONI Società editrice: Regiopress SA, Bellinzona Il contenuto redazionale de laRegione SA è considerato un’opera protetta dalla Legge federale sul diritto d’autore, ed è di proprietà della società editrice Regiopress SA. Ogni utilizzazione nell’ambito pubblico, ad esempio una riproduzione anche parziale, di tale opera è ammessa unicamente se la Regiopress SA ha dato il suo consenso esplicito a tale utilizzo. lunedì 7 marzo 2016 L’approfondimento Case a Caprino, 1962-63 28 ALBERTO FLAMMER Senza negare il sogno Peppo Brivio è scomparso lo scorso 17 febbraio all’età di 92 anni. Architetto, professore, intellettuale in senso ampio, è stato una delle figure più significative dell’architettura ticinese del Novecento, la cui eredità professionale e morale è oggetto di studio di un progetto di ricerca sostenuto dal Decs. La sua curatrice ripercorre le tappe e i motivi più profondi della carriera di un uomo troppo presto dimenticato. di Annalisa Viati Nel panorama dell’architettura svizzera, l’opera di Peppo Brivio spicca per la sua rigorosa coerenza formale, disciplinata da un ordito geometrico che pervade tanto le disposizioni planimetriche quanto il disegno delle facciate. Una coerenza ch’egli voleva risultasse dall’applicazione di regole precise, alla ricerca delle quali si è mosso durante tutta la sua carriera. L’elaborazione d’una grammatica architettonica è stata infatti, per sua stessa ammissione, la principale preoccupazione: e questa severità compositiva pervade l’immagine stessa delle sue opere, somiglianti a blocchi scolpiti che dominano lo spazio con una forza plastica talvolta dirompente. Un certo aspetto di scultura Peppo Brivio nasce a Lugano nel 1923 e studia architettura al Politecnico federale di Zurigo dal 1943 al 1947. Dopo un breve tirocinio a Basilea presso lo studio di Otto Senn (1947-1948) e un’esperienza al Politecnico di Zurigo come assistente di William Dunkel (1948-1949), lo stesso professore con cui si era diplomato, torna in Ticino, dove si associa a Franco Ponti, con cui progetta e realizza, a Bellinzona, tre edifici fra il 1949 e il 1950. In quegli stessi anni è attivo a Locarno con René Pedrazzini (dal 1949 al 1955), con il quale condivide il progetto delle stazioni della funivia Locarno-Orselina-Cardada (19511952), oggi purtroppo distrutte, che segnano l’inizio d’una ricerca personale consolidatasi intorno ad alcuni temi qui già chiaramente enunciati: l’attenzione alla struttura e alla sua manifestazione nel registro formale; la disgiunzione fra elementi portanti e portati, raggiunta ed esaltata mediante l’utilizzo di materiali differenti (cemento armato e mattoni di paramento), un certo aspetto sculturale che l’edificio assume grazie agli sporti, alla scala estroflessa, alle pensiline aggettanti che generano profondi vuoti nel prospetto. I primi anni Cinquanta sono anche segnati dalla collaborazione con Rino Tami, con il quale partecipa ad alcuni concorsi internazionali e a diverse opere ticinesi, tra le quali spiccano il cinema “Corso” a Lugano e la Casa Torre a Cassarate. Una strada personale Brivio, tuttavia, asseconda ben presto la sua inclinazione ad assumere una posizione autonoma e a procedere lungo una direzione precisa, che si manifesta magistralmente nella casa d’appartamenti Albairone (1955-1956), dove i volumi pieni e compatti sono intercalati alle profonde logge aggregate all’interno di una rigorosa maglia geometrica e strutturale. Finestre e portefinestre smettono di essere dei “fori” nella muratura, ma risultano dall’interruzione delle pareti e si estendono da solaio a solaio, come sancivano i principi della composizione neoplastica. Le facciate sono allora trasformate in un incastro di blocchi e l’insieme in un oggetto di forte pregnanza plastica e sculturale. Nella casa d’appartamenti Cate a Massagno (1957-1958) Brivio sperimenta le potenzialità compositive della diagonale, della trama esagonale che scolpisce una facciata vigorosa, l’unica visibile di tutto l’edificio. Nella Casa Sgrizzi a Savosa (1957-1958) riaffiorano invece echi cubisti: i volumi parallelepipedi s’interpenetrano e s’incastrano, restano impermeabili all’esterno, e uno di questi viene sospeso con la sua massa sopra l’ingresso: «Quando Brivio interpreta la sintassi neoplastica le aggiunge un vettore d’intensità e di partecipazione che personalizza l’opera» (Renato Pedio). Negli anni Sessanta sarà ancora il rigore geometrico ad avere la meglio sugli accenti organici e ne sono esempio le case di vacanza a Caprino (1962-1963), dove Brivio imposta la sua composizione su un contrappunto di linee diagonali, che seguono il declivio naturale o ne contrastano la pendenza. Le sue case nel paesaggio sono piccole sculture che se da un lato si innestano nel terreno rispettandone l’orografia, dall’altro risaltano per la struttura volumetrica dura, fatta d’una composizione di corpi spigolosi e lame taglienti. Ma il progetto che fa da cerniera nella sua produzione è la Villa Koerfer ad Ascona (1962-1963): «Sogno maestoso e irrealizzato (…), nella cui ela- boratissima struttura a baldacchino confluiscono reminiscenze dell’architettura islamica (il motivo della muqarna) e dell’Estremo Oriente (certe carpenterie lignee a mensole sovrapposte), riverberi dell’opera di Louis Kahn (…)» (Nicola Navone). Un’influenza fertile, plastica, ai margini Questo progetto segna la piena affermazione, nell’opera di Brivio, del sistema trilitico, già annunciata nella Casa dei Pini a Vacallo (19611963) e ulteriormente ribadita dalla Casa Cattaneo a Bironico (1965-1969). Il suo linguaggio evolve, ma conserva immutata la fascinazione per la valenza plastica dei prospetti, come nello stabile amministrativo “Weisskredit” di Chiasso (1965-1967), dove poche regole compositive disciplinano forma e posizione d’ogni elemento, dalla facciata simmetrica, rigorosamente modulare, articolata dal gioco di sporgenze e rientranze dei solai che fanno anche da frangisole, alle aperture che ne seguono il ritmo; agli interni connotati dalla presenza della struttura trilitica a cui l’organizzazione spaziale e funzionale degli arredi fissi soggiace. Negli anni 1963-1964 Peppo Brivio prende a frequentare più assiduamente Milano e a collaborare con lo studio milanese “A.A.” di Vittorio Gregotti, Lodovico Meneghetti, Giotto Stoppino, con cui realizza la Sezione Internazionale della Triennale del 1964, quella dedicata al Tempo Libero, ordinata da Umberto Eco e da Gregotti stesso. È qui che si consolidano i rapporti con gli intellettuali italiani che, proprio in quel biennio, Casa Corinna, Morbio Superiore, 1962-63 davano vita al movimento di neoavanguardia “Gruppo 63”, ben rappresentato nell’ambito di quella stessa Triennale, di cui fece parte lo scrittore ticinese Enrico Filippini, a cui Brivio era legato d’amicizia. Dal 1969 è Ginevra ad accogliere Brivio, come docente di Storia dell’architettura all’Ecole d’Architecture della locale università. Molti dei suoi allievi, ma anche parecchi suoi colleghi più giovani, gli riconosceranno un’influenza fertile e difficilmente neutralizzabile. A dispetto della qualità della sua opera e della sua influenza intellettuale, Peppo Brivio è rimasto ai margini della storia dell’architettura, trascurato dalla letteratura critica. Il sostegno offerto dal Decs al progetto di ricerca “Peppo Brivio: l’architetto-intellettuale alla ricerca di una ‘grammatica’”, teso allo studio sistematico della sua opera e volto alla pubblicazione della prima monografia, è segno del riconoscimento dell’importanza della sua figura e della sua opera, documentata anche dall’archivio professionale, in fase di riordino, conservato presso la Fondazione archivi architetti ticinesi. Fra le osservazioni che Brivio annotava sulle pagine dei mémoires dei suoi studenti, emerge una tabella: «Surface garage: stocking voiture; (…) surface débarras: stocking marchandises; surface élastique: stocking rêves». Alla fine di un elenco di funzioni, Brivio insegna a concedersi un attimo di poesia; a prevedere, fra le superfici solide dell’architettura, una elastica, modificabile, sempre diversamente configurabile dove l’uomo fabbrica realtà oniriche, vi ripone i propri sogni. ALBERTO FLAMMER Culture e società lunedì 7 marzo 2016 29 Un corso di filosofia e cinema all’Istituto di studi filosofici con il professor Giovanni Ventimiglia Il pensiero e l’immagine Un binomio popolare, quello tra cinema e filosofia. Ma non è questione di moda, spiega Ventimiglia, e riguarda da vicino la natura del pensiero umano. di Ivo Silvestro Ai filosofi, il cinema sembra piacere molto, a giudicare dalla quantità di libri, conferenze e incontri che mettono insieme un film e un tema filosofico; una passione per la settima arte che supera, per intensità, quella di altre discipline. Insomma, la metafisica di ‘Inception’ vince sulla fisica di ‘Interstellar’… L’ultimo esempio di questa passione lo abbiamo all’Istituto di studi filosofici della Facoltà di teologia di Lugano, dove il prossimo 9 marzo inizierà il corso di ‘Filosofia e cinema’: sei lezioni di filosofia a partire da altrettanti film con il professor Giovanni Ventimiglia. I pomeriggi sono aperti anche al pubblico esterno, previa iscrizione come “studente uditore” ([email protected] oppure 058 666 45 77). Professor Ventimiglia, come spiega la popolarità del binomio cinema e filosofia? Potrei dire perché è di moda, perché risponde agli interessi dei giovani che sono sempre davanti a uno schermo… Ma in realtà ci sono, credo, almeno due motivi più profondi, che hanno a che fare con la natura della filosofia. Sarebbe a dire? Tutti i filosofi hanno fatto degli esempi. Normalmente questi sono considerati esemplificazioni di una teoria. Ma spesso il rapporto è invertito: l’esempio non è l’esemplificazione di una teoria, ma la teoria è la teorizzazione di un esempio, se mi concede il gioco di parole. Prendiamo il ‘tutto scorre’ di Eraclito: tutti pensano al fiume “nel quale non ci si può bagnare due volte” appunto perché scorre, cambia in continuazione. Pensano al fiume come esempio, ma probabilmente è avvenuto il contrario: è stata l’esperienza visiva del fiume che è diventata teoria. C’è un rapporto molto stretto tra l’esperienza percettiva e la teoria. E questo capita con i film: non sono solo una esemplificazione del pensiero di un filosofo, ma sono anche l’esperienza visiva paradigmatica da cui si è sviluppata la teoria. E il secondo motivo? Diversi filosofi – penso ad Aristotele, a Tommaso d’Aquino o più recentemente a Gadamer e Wittgestein – hanno mostrato che noi non comprendiamo un concetto astratto se non riferendolo a un’immagine. Ed è un punto fondamentale: quando parlo ai miei studenti dell’‘essere’ e del ‘non essere’, poi chiedo sempre loro di che colore uno ha immaginato l’‘essere’, quasi tutti rispondono ‘bianco’ (e il ‘non essere’ nero). Ma l’importante non è tanto il colore, quanto il fatto che tutti rispondono, che tutti si immaginano un colore, che tutti hanno già un’immagine in mente. I FILM Da ‘Blow-Up’ a ‘Inside Out’ ‘Blow-Up’ di Michelangelo Antonioni. Nel riquadro, Giovanni Ventimiglia Sei lezioni di filosofia per sei film, si è detto. E nel programma (su www.isfi.ch) troviamo abbinamenti curiosi. Se per il secondo appuntamento, il 16 marzo, la connessione è evidente – Averroè con ‘Il destino’ di Youssef Chahine, film del 1997 con protagonista proprio il filosofo arabo –, per altri è meno evidente ma tutto sommato intuibile – il 27 aprile troviamo la grazia divina in Lutero abbinata a ‘La leggenda del santo bevitore’ di Olmi –, per alcuni è decisamente sorprendente. ‘Blow-Up’ di Michelangelo Antonioni l’11 maggio dialogherà con lo scetticismo di Hume, e il 4 maggio il film d’animazione ‘Inside Out’, incentrato sul funzionamento della mente, abbinato a Spinoza. «Il film – spiega Ventimiglia – si rifà alle neuroscienze, e uno dei temi centrali delle neuroscienze è, appunto, quello filosofico della libertà: quanto siamo liberi e quanto siamo determinati, e proprio il determinismo di Spinoza può essere interessante». Le lezioni, pensate come un seminario, inizieranno con una brevissima introduzione, seguita dalla visione del film «e dalla discussione con gli studenti, dopo una breve pausa per non far svanire l’emozione del film, riuscendo comunque a prenderne le distanze» conclude Ventimiglia. Le ‘Ipotesi’ di Nando Snozzi In scena sabato 12 marzo LUGANO IN SCENA Il movimento del mare di Ivo Silvestro Tante prime, sabato sera al Lac: la prima volta che viene utilizzata la buca per l’orchestra della Sala Teatro, la prima volta che l’Orchestra della Svizzera italiana si esibisce insieme a una compagnia di balletto, collaborando (anche qui per la prima volta) con LuganoInScena, la prima internazionale della coreografia di Virgilio Sieni su ‘La mer’ di Debussy, al quale sabato è poi seguita ‘La sagra della primavera’ di Stravinskij… Meglio procedere con ordine, e iniziare da quel che certo non è una prima, le musiche di Claude Debussy e di Igor Stravinskij. Due composizioni di inizio Novecento molto diverse – suggestiva e impressionista la prima, energica e tonante la seconda – accomunate dal fatto di aver tracciato nuove vie, strade che poi la musica ha percorso fino ai giorni nostri. E noi che siamo seduti alla fine di questo lungo percorso e oltre a Debussy e Stravinskij abbiamo nelle orecchie pure Luigi Nono e i Pink Floyd, facciamo fatica a ritrovare lo spirito rivoluzionario della ‘mer’ e della ‘sagra’. E qui arriviamo alle due scenografie di Virgilio Sieni, perché il loro primo merito è quello di aver riat- Non chiamatelo spettacolo, ma “performance in un tempo, con pittura, musica e testi”. È ‘Ipotesi per un destino’ di Nando Snozzi, percorso eterogeneo passato da una residenza artistica a La Chaux-deFonds e una mostra al museo Epper di Ascona, e che sabato 12 marzo alle 20.45 si chiuderà al Teatro Sociale a Bellinzona. Con l’artista bellinzonese ci saranno Ledwina Costantini, Antonio Gonario Pirisi ed Elio David, con le musiche di Matteo Mengoni e Zeno Gabaglio. Nelle azioni sceniche di Snozzi non va cercata una storia, piuttosto dei motivi trainanti – come il destino di ciascuno – che emergono dai testi e dalla pittura “in divenire” che prende forma sul palco, dialogando con i testi stessi, gli attori e le musiche. Cioè, “uno spettacolo improvvisato e coordinato”, che prende forma compiuta in presenza del pubblico; per osservare criticamente la nostra realtà, fra verità e falsi miti, e celebrare la forza dell’arte in quanto “bellezza senza memoria o memoria della coscienza”. Ecco alcuni estratti dal primo dei testi di Snozzi: “L’arte è come un sussurro. È forte come il proprio dolore o il proprio gaudio (...). Ripasso poco il passato e non pianifico troppo il futuro perché accadrà comunque… Per non essere schiacciato mi preparo ad affrontarlo. Sto ancorato nel presente e agisco per aprire spazi occlusi da intriganti manipolatori (...) Sognai di uomini che sprizzavano vanagloria dai pori della pelle e di donne al botulino dal viso ricreato nelle sale operatorie. Era la rassegna approvata democraticamente dei tratti somatici (...) Mi svegliai di soprassalto gratificandomi del fatto di essere un po’ bestia (...) La diseguaglianza tra pochi ricchi e moltissimi poveri è esponenziale e la Terza guerra mondiale diffusa è già iniziata (...) La domanda cruciale è: si può rimanere inermi e arrendersi di fronte a questa mattanza indiscriminata e alla barbarie?”. Prenotazioni: 091 825 48 18. RED tualizzato quella carica rivoluzionaria, proponendo non un balletto vero e proprio, ma una sedimentazione continua di gesti e di figure, movimenti che si protraevano anche quando la musica cessava; volendo riassumere in un termine, moti ginnici, da intendersi nel senso etimologico di ‘gymnós’, nudo, perché ballerine e ballerini erano poco vestiti, ma soprattutto perché erano spogliati dei significati tradizionali. Il risultato di questa stratificazione di gesti è stato eccellente per ‘La mer’ (in particolare per il primo movimento, ‘De l’aube à midi sur la mer’), con i corpi delle sei ballerine in scena a dare consistenza coreografica agli schizzi sinfonici (così il compositore ha descritto il suo lavoro) di Debussy, facendo vivere non il mare ma le sue sensazioni. Meno convincente, ma comunque interessante, il lavoro su Stravinskij. Infine, le altre due prime, la sala e l’Osi. L’acustica del Lac non ha deluso neppure nella conformazione “con fossa orchestrale”, fossa che è riuscita ad accogliere un’orchestra sinfonica; unica critica da muovere alla sala, la buca era forse troppo illuminata diventando una distrazione rispetto alla scena. Per quanto riguarda l’Osi, quella con il maestro Yannis Pouspourikas è stata un’ottima performance, magistrale sia per ‘La mer’ sia per ‘La sagra della primavera’. LE BREVI Incontro con Nessi Per gli Incontri in biblioteca al Liceo Lugano 2, domani alle 17.15 Alberto Nessi (Gran premio di letteratura) dialogherà con Teo Lorini sul suo ultimo libro, la raccolta di racconti ‘Milò’, (Casagrande). L’ultimo dei castrati Domani alle 18 alla Fonoteca nazionale a Lugano, conferenza di Florian Bassani (Università di Berna) su ‘L’ultimo dei castrati’: Alessandro Moreschi (1858-1922), voce bianca della Cappella Pontificia. BUONO acquisto Un giorno di spesa! In collaborazione con 200.– Martedì 8 e mercoledì 9 marzo dalle 9.00 alle 14.00 vieni a trovarci al Denner di Bellinzona e partecipa al nostro concorso. CHF Compila e imbuca la cartolina che trovi presso lo stand laRegione. Verrà sorteggiato un vincitore che riceverà un buono acquisto DENNER del valore di CHF 200.–. Il vincitore sarà avvisato per iscritto. Sul concorso non si tiene nessuna corrispondenza. Sono escluse le vie legali. Giorno per giorno lunedì 7 marzo 2016 Tremona, 6 marzo 2016 “Grazie, grazie, siete tutti bravi, più che bravi.” 30 Faido - Bodio, 5 marzo 2016 FUNEBRI Ci ha lasciati serenamente la nostra cara Bellinzona e valli Ci ha lasciati il nostro caro papà e nonno Emma Corecco Cinzio Baracchi 1920 Noti 1927 dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia. Con tristezza ne danno il mesto annuncio: la moglie i figli Enrica Flavio con Marie-Lise e i figli Sandro con Martina, Marco Giordano con Barbara e il figlio Patrick Cinzia con il figlio Daniele i parenti stretti a Lamone, Vezia, Coira, St. Moritz. I funerali si terranno domani martedì 8 marzo, con la Santa Messa alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale di Tremona, seguirà l’accompagnamento al cimitero. Ringraziamo il dr. Bonforte, la Dr.ssa Garzoni con tutto il personale del reparto Dialisi e Medicina 2 dell’ospedale della Beata Vergine di Mendrisio. Non fiori, ma eventuali offerte a favore di opere parrocchiali di Tremona, ccp Consiglio parrocchiale 69-2467-1. Il nostro caro è presente nella camera mortuaria del cimitero di Mendrisio, domani martedì dalle ore 10.30 nella sua abitazione a Tremona. Ne danno il mesto annuncio: Giuseppe, Sandro, Raffaele e Sergio Imelli e i parenti tutti. Giuseppe Sperolini (1937) I funerali sono già avvenuti. Luigia Lo Jacono (1920) - Bellinzona - 1.3.2016 I funerali sono già avvenuti. Biagio Giannetti (1939) - Bellinzona-Ravecchia - 4.3.2016 I funerali avranno luogo il 7 marzo alle ore 14.45 nella chiesa di San Biagio a Ravecchia. Seguirà la cremazione alle ore 16 a Bellinzona. È possibile renderle visita nella camera mortuaria di Bodio. Locarno e valli Le esequie con Santa Messa avranno luogo oggi, lunedì 7 Riccardo Fenner (1952) - Locarno-Orselina - 2.3.2016 I funerali sono già avvenuti. marzo alle ore 10.00 nella Chiesa Parrocchiale di Bodio. o Esprimiamo profonda gratitudine al personale del 1 piano Lugano e dintorni della Casa Anziani Santa Croce di Faido e ai medici curanti. On. Fun. DOMENICO BARENCO - Faido - Tel. 091 866 04 76 Maria Quadri - Porza - 2.3.2016 I funerali sono già avvenuti. Bellinzona - Chironico, 5 marzo 2016 Ci ha lasciati la nostra Cara Graziella Bonetti (15.6.1944) Lo annunciano: gli zii e i nipoti Si ringraziano tutti coloro che le sono stati vicini e le hanno voluto bene. Per espressa volontà, la salma è stata donata all’istituto di anatomia. Le opinioni L’ANALISI Tra Europa e Turchia una partita sulla pelle dei migranti no a complicare irresponsabilmente i giochi di guerra. Per l’Europa, sono semplicemente i costi... dell’inesistenza. di imparare cose nuove per la vostra vita. Per crescere ed evolvere. Perché, come scrisse il docente e scrittore statunitense Felice Leonardo Buscaglia, “ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo”. IL DIBATTITO di Aldo Sofia Segue dalla Prima Lo stesso vale, e forse di più, per rendere operativi i cosiddetti “accordi di riammissione” di tutti i richiedenti l’asilo (ad eccezione di iracheni e siriani) che secondo l’Ue sono entrati illegalmente nello spazio di Schengen dopo aver percorso la tortuosa rotta balcanica, e che non hanno diritto di restarci. Compresi, per esempio, i fuggiaschi afghani: come se le vittime della guerra in Afghanistan tra Stati Uniti e Taleban siano meno vittime di quelle salvatesi dalla sanguinosa mischia provocata dal Califfato, ma non solo. Così, l’assegno di tre miliardi di aiuti per i due milioni e mezzo di profughi accampati in Turchia, e la promessa di cancellare l’obbligo del visto per i cittadini turchi che attraversano l’Europa, potrebbero non bastare per avere l’accordo Ue-Ankara. C’è infatti un obiettivo strategico che sta molto a cuore ad Erdogan, ed è l’impegno europeo per l’imposizione di una “zona cuscinetto” nel nord della Siria. Formalmente per concentrarvi i profughi vecchi e nuovi. Ma col diffuso sospetto che di quella eventuale “no man’s land” il nuovo sultano voglia servirsi per consolidare il progetto di controllare una parte del territorio siriano, trasformandolo in avamposto della lotta ai curdi del Pyd, alleati obiettivi della dittatura di Damasco nella lotta contro lo Stato islamico. Prospettiva rifiutata da Putin, e che finora non ha incontrato nemmeno i favori di Obama. Esercizio di difficile equilibrismo per l’Europa che, profondamente lacerata e addirittura incapace di accordarsi sulla “relocation” in 26 Paesi di 160mila profughi oggi sistemati alla peggio in Grecia e in Italia (teoricamente una media di… 6’154 persone a nazione), rischia letteralmente di schiantarsi e di smembrarsi definitivamente sulla questione migratoria. Questione che ne sta affossando gli ideali di umanitarismo e tolleranza; che vede nei Paesi membri dell’Est europeo un invalicabile blocco del rifiuto e dell’egoismo dopo i generosi benefici ottenuti con l’inclusione nell’Ue; e che è costretta a corteggiare un leader come Erdogan, quotidianamente impegnato sul piano interno a mettere fuori legge la libertà e su quello ester- Dove la formazione incontra il lavoro Uno schiaffo che ferisce di Daniele Caverzasio, deputato al Gran Consiglio, Lega di Manuele Bertoli, consigliere di Stato Segue dalla Prima (...) che porti al conseguimento di un attestato o di un diploma professionale. Un centinaio le associazioni di categoria e gli istituti di formazione che presenteranno la propria vasta offerta. Si tratta dunque di un fatto importante e significativo. Importante perché riguarda da vicino migliaia di nostri giovani studenti e studentesse, cittadini di domani, che dopo il percorso ‘generalista’ della scuola dell’obbligo dovranno anche fare delle scelte che investono il loro futuro lavorativo. Significativo perché, nel pieno spirito che innerva la vasta dimensione della formazione professionale, vede coinvolti tramite una forma di collaborazione stretta e proficua i servizi dello Stato preposti e ampi segmenti dell’economia privata. Un coinvolgimento che, proprio per questa edizione, si è tradotto anche in un rafforzamento della presenza del mondo imprenditoriale in seno al nuovo comitato organizzativo della manifestazione. Una volta ancora saranno molte le novità previste, proprio nel segno di un miglioramento e di un potenziamento continui delle convergenze tra le opportunità offerte dalla formazione e le esigenze del mondo del lavoro. Pensata evidentemente in primis per le migliaia di giovani studenti che stanno per affrontare scelte di grande importanza per il proprio futuro, questa sorta di cittadella dei saperi che è Espoprofessioni si apre naturalmente con grande interesse anche agli adulti. Sia come familiari di giovani studenti, sia come potenziali studenti essi medesimi. Senza naturalmente dimenticare i docenti, vero fulcro e vera chiave del successo di ogni percorso formativo in ambito scolastico. Tutti insieme ci siamo adoperati per costruire e offrire questa ulteriore importante occasione conoscitiva. Il resto del lavoro, ed è decisamente molto e rilevante, è comunque nelle vostre mani, giovani cittadine e cittadini di questo Cantone. Tocca a voi decidere Segue da pagina 15 È allora facile comprendere come i parenti delle vittime vogliano sapere come sia potuto succedere tutto questo, com’è possibile che nessuno, salvo una stagista, abbia avuto il coraggio di parlare. Ed è umano e comprensibile che si chiedano come alcune persone possano ancora essere al loro posto, oggi, dopo tutto questo. Dov’è la politica che protegge i più deboli? Dove sono i controlli? Chi doveva proteggerli all’interno di quella casa anziani? Facciamo un po’ di storia. Nel mese di marzo del 2011, su precisa segnalazione di una stagista, la Direzione del centro anziani informa il Municipio di Balerna e sospende l’assistente di cura coinvolta nel caso di maltrattamenti. Viene avviata un’inchiesta amministrativa e viene messo al corrente della vicenda l’Ufficio del medico cantonale. Alla fine del mese di aprile del 2011, l’assistente di cura rassegna le dimissioni dall'istituto; dimissioni che vengono accettate dall’esecutivo comunale che, nel frattempo, procede alla conclusione dell’inchiesta amministrativa (via il dente via il dolore? Laviamocene le mani). L’ex assistente di cura viene in seguito assunta dal Servizio di assistenza e cure a domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Sacd). Soltanto due anni più tardi, nel 2013, il direttore del Sacd, informato dell’inchiesta aperta dal Ministero pubblico, deciderà di sospendere la sua dipendente dall’esercizio delle sue funzioni e, successivamente, di procedere al suo licenziamento. Malgrado la segnalazione del caso all’Ufficio del medico cantonale (marzo 2011), la Commissione di vigilanza sanitaria informerà a sua volta il Ministero pubblico soltanto due anni più tardi, nel mese di marzo del 2013, cioè dopo aver sentito nel febbraio 2013 i famigliari delle vittime coinvolte. Il procedimento penale a carico dell’ex assistente di cura, nel quale si accerta che la signora è passata alle vie di fatto e lesioni semplici, si concluderà con un decreto d’abbandono (17 aprile 2015) in quanto i reati in questione si prescrivono dopo tre anni dai fatti. Quindi non perché il fatto non sussiste ma semplicemente perché si è fatto trascorrere troppo tempo… Nel frattempo, nel mese di aprile del 2015, in seguito alla denuncia giunta in Procura da parte della famiglia di un ospite del centro, il caso diventa di dominio pubblico. La signora, che ha ammesso i fatti ricostruiti dalla pp, verrà rinviata a giudizio davanti alla Corte delle Assise correzionali di Mendrisio con l'accusa di aver ripetutamente maltrattato (fisicamente e psicologicamente) 12 ospiti su 35 della struttura di Balerna, tra il settembre 2008 e il marzo 2011. Si tratta quindi di almeno tre anni di maltrattamenti su dodici, non uno ma dodici, ospiti. È possibile che solo una stagista, che oltretutto verrà poi minacciata dall’accusata il 12.7.2011 e mai si è sentita tutelata dalla direzione perché a loro dire il caso era già chiuso, si sia resa conto di tutto questo? Esiste forse una qualche forma di omertà? I vertici della casa anziani e lo stesso Municipio di Balerna sono intervenuti tempestivamente, considerato che l’ex assistente di cura in precedenza (prima del 2011) era stata più volte ripresa dalla Direzione dello stesso istituto per il suo carattere definito “esuberante”? Permettetemi di avere qualche legittimo dubbio. Dubbio che però qualcuno sembra non avere, infatti, ciliegina sulla torta di questa triste vicenda non ancora conclusa, il CdS o meglio il Dss rispondendo ad una interrogazione parlamentare sul caso, indica che: “… il 21 aprile 2011, non forniva, a quel momento e con il limitato potere investigativo concesso all’autorità amministrativa, elementi particolari che permettessero di ipotizzare comportamenti sanzionabili, men che meno di ordine penale”. Come? La Procura emana un decreto d’accusa non su nuovi fatti, ma su quelli avvenuti tra il 2008 e il 2011 e il Dss dice che non vi erano elementi particolari che permettessero sanzioni o altro? Ma nessuno si rende conto che in questo caso, il meno che si possa dire, è che ci sia stata una lacuna da qualche parte? Nessuno si rende conto che qualcuno a distanza di quasi 5 anni attende risposte? Non sono gli anziani, soprattutto quelli più deboli, che andrebbero difesi? A fronte di questo ennesimo schiaffo i parenti delle vittime si sono sentiti non solo feriti, ma abbandonati a loro stessi. Perché, ci sono ferite, piccole o grandi che siano, che non smettono mai di sanguinare. LE LETTERE Chi difende il Ticino? Tre giorni, tre giorni son bastati per dimostrare che le frasi “non aumenterà il traffico”, “lo facciamo solo per la vostra sicurezza”, “…” erano solo uno specchietto per allodole per convincere la popolazione a votare “Sì” al raddoppio. E noi ticinesi, povere allodole, ci siamo cascati in pieno. “Il 2.3.2016 il Consiglio nazionale ha approvato per un solo voto un postulato presentato dal Plr che chiede di esaminare se e come sia possibile cambiare l’obiettivo di un massimo di 650’000 mezzi pesanti attraverso le Alpi”. Le sento già le frasi del liberale medio: “È solo un postulato”, già, ma diventerà “è un’interrogazione, non è nulla di concreto” e poi “è solo una votazione non è stato deciso nulla” e in men che non si dica da 650’000 mezzi pesanti ci troviamo strade intasate da mezzi pesanti e AlpTransit in disuso. Certo, la signora Leuthard dice che è impensabile mantenere la soglia di 650’000, quindi ignoriamo bellamente la volontà popolare. L’Ue ci ha chiesto di aumentare la capacità e noi non siamo capaci di dire: “No! Basta! Limite superato, trovate un’altra strada, un altro mezzo di trasporto o ottimizzate i trasporti”. In tutto questo bel discorso dove sono finiti i paladini ticinesi? Quelli che erano pronti a difenderci con ogni mezzo dall’invasione europea? I deputati Plr ticinesi ormai non osano andare contro il loro stesso partito, e piuttosto di difendere gli interessi dei ticinesi si nascondono dietro l’astensionismo. Ma vogliamo parlare dei leghisti/Udc? Sempre pronti a contrastare Berna, sempre a favore dei ticinesi, ma sempre e solo a parole. Quando c’è da mostrare carattere e coerenza allora cambiano casacca e si schierano con i liberali nascondendosi pure loro dietro l’astensionismo. A parte Chiesa naturalmente. Spero per lui che non abbia capito su cosa stesse votando, oppure la scheda gliel’ha compilata il partito nazionale? La mia rabbia soffoca le buone maniere, perché mi sono stancato di vedere come i politici non hanno cura della volontà popolare, e continuano a vomitare false promesse alle quali neanche più loro credono. Fanno a gara a chi inganna meglio il cittadino. Per quanto ancora siamo disposti a farci prendere in giro da questi falsi buonisti? Livio Merzaghi, Faido-Carì Giorno per giorno lunedì 7 marzo 2016 Arbedo, 5 marzo 2016 31 Monte Carasso, 6 marzo 2016 Comano, 6 marzo 2016 “… piccolo fiore, dove vai…” Ci ha lasciati il nostro caro Dopo lunga malattia ci ha lasciato il nostro caro “I nostri cari sono scomparsi ma ci attendono in cielo” (S.Agostino) Italo Morisoli Remo Bonazza Ha interrotto serenamente il suo cammino per raggiungere la Vita Eterna la nostra cara 12.2.1950 1944 Lo annunciano: Ne danno il triste annuncio: la compagna MARIA TERESA Zanini con i figli Mario e Paola con Patrick Fonio le figlie SIMONA con Gianluca Pozzati ed i figli Hussein e Mohamed MONICA il fratello GINO con i figli Luca e Tiziano con le rispettive famiglie l’affezionata LAURA con il marito Gianni Miglioranza e famiglia i nipoti, i cugini, gli amici ed i parenti tutti in Svizzera ed all’estero. Giuseppina Valentina con il marito Davide Trinca Colonel e la piccola Mya Samuele con la compagna Corinne Delcò il fratello Remo con la moglie Nadia le sorelle Adenise con il marito Elmo Delbiaggio e i figli Katia e Curzio con le rispettive famiglie Elisea con il marito Curzio Wolfensberger e il figlio Jerome con Vesna e i parenti tutti. Si può rendere visita al nostro caro presso la camera mortuaria del cimitero di Bellinzona. I funerali avranno luogo domani martedì 8 marzo alle ore 15.15 nella Chiesa Madonna delle Grazie di Bellinzona. Seguirà la cerimonia di cremazione al crematorio. Un sentito ringraziamento: – ai medici Dottor Flavio Stoffel e dottor Lorenzo Berwert – al Personale curante dell’Ospedale San Giovanni di Bellinzona – al Centro di emodialisi dell’OSG di Bellinzona – a tutti i donatori di sangue – ai militi della Croce Verde di Bellinzona – a tutti coloro che gli sono stati vicini durante la sua malattia Eventuali offerte da devolvere alla Croce Verde di Bellinzona, ccp 65-6529-4. la mamma i figli Il nostro caro riposa nella camera ardente della Casa Anziani Circolo del Ticino di Sementina. I funerali avranno luogo martedì 8 marzo 2016 alle ore 15.00 partendo dal portale del Cimitero di Bellinzona per il tempio crematorio. Si ringraziano il dottor Enrico Roggero con la sua assistente Sissy, i medici e gli infermieri dello IOSI, le volontarie della Lega contro il Cancro e gli amici della Afasia Ticino. Eventuali offerte da devolvere alla Lega Ticinese contro il Cancro, ccp 65-126-6. On. Fun. MIRKO MARTINELLI - Monte Carasso - 091 826 24 92 Antonietta Petrini Tugnèta 1919 Ne danno il triste annuncio: Franco con i figli Tiziano e Danilo con le rispettive famiglie i nipoti, i pronipoti e tutti i parenti. il fratello La nostra cara potrà essere visitata nella camera mortuaria del cimitero di Comano a partire dalle ore 16.00 di oggi. Questa sera alle ore 18.00, nella Chiesa Parrocchiale, sarà recitato il Santo Rosario. I funerali con la celebrazione della Santa Messa avranno luogo domani, martedì 8 marzo, alle ore 10.00 nella Chiesa Parrocchiale di Comano. Seguirà alle ore 11.00, dal portale del cimitero di Lugano, l’accompagnamento al Tempio Crematorio. Ringraziamo di cuore Don Mario Pontarolo, Suor Flaviana, Don Fabio e il signor Giulio Pietra per l’amicizia e la vicinanza; i medici curanti; le Suore e tutto il personale della Casa di Riposo San Giuseppe a Tesserete per le amorevoli cure prestate. Un grazie di cuore al Signor Enrico “Richeto” Besomi e a suo fratello. Eventuali offerte possono essere devolute a favore dell’Associazione Triangolo, ccp 65-69048-2. Ciao ciao nonno Italo Gordola, 6 marzo 2016 proteggimi da lassù. La tua adorata nipotina Mya Chiasso, 5 marzo 2016 Semplice come ha vissuto ci ha lasciati la nostra cara Caterina Rigamonti 1923 Lo annunciano: il figlio i nipoti Roberto con la moglie Elisa Andrea con Giorgia Alessandro Barbara con i figli Alberto e Giovanni Paolo con Linda e i figli Gioele, Scilla e Zoe e i parenti tutti. Improvvisamente ci ha lasciato il nostro caro Pio Fratessa 1943 La ditta S. Morisoli e figli SA annuncia la triste scomparsa Ne danno il triste annuncio: del loro caro collaboratore nonché socio per oltre trent’anni la moglie Elisabeth nata Riechsteiner il figlio Marco con Ramona, Nicola, Francesco e Viola le figlie Luana con Emanuele Riva, Elia e Chiara Ruena con Raoul Salvadé, Milena e Nathan il fratello Angelo e famiglia la sorella Ernestina la cognata Maria e famiglia … e nella dolcezza dell’amicizia i consuoceri e i parenti tutti. ci siano risate e condivisione Italo Morisoli di momenti gioiosi Il nostro caro si potrà visitare nella camera mortuaria del Crematorio di Riazzino a partire da domani martedì 8 marzo. Ciao I funerali avranno luogo nella Chiesa parrocchiale di Gordola, domani martedì 8 marzo alle ore 15.00. Seguirà la cerimonia di commiato al Crematorio di Riazzino alle ore 16.15. MAI dimenticheremo i numerosi momenti di amicizia passati Si dispensa gentilmente dalle visite a domicilio Il funerale con la Liturgia della Parola avrà luogo oggi lunedì assieme. Si ringrazia il Pronto Intervento dell’Associazione SALVA. 7 marzo, alle ore 15.00, nella Cappella del cimitero di Chiasso, Ai tuoi familiari porgiamo le più sentite condoglianze. seguirà la tumulazione. On. Fun. BRUNO ROSSI fu Quirino – Gordola La nostra cara è presente nella camera mortuaria del cimitero di Chiasso. Un ringraziamento particolare vada a tutto il personale della Casa Giardino di Chiasso. (Gibrau) Italo AMICI SAN BERNARDO, Monte Carasso Gli amici di Mornera “festa della polenta” ricordano con immutato affetto l’amico e collaboratore Italo Morisoli Annunci funebri Lunedì - venerdì FWTCPVGNGQTGFoWHEKQ rivolgersi a Publicitas T 058 680 91 80 [email protected] Domenica e festivi dalle ore 17.00 alle 18.30 rivolgersi a Publicitas T 058 680 91 80 F 058 680 91 71 [email protected] nonno Pio e porgono sentite condoglianze a tutti i familiari. I tuoi nipoti… i più belli del mondo… Elia, Nicola, Francesco, Chiara, Milena, Nathan e Viola Comano, 3 marzo 2016 Fuori orario dalle ore 18.30 alle 20.30 rivolgersi a laRegione T 091 821 11 15 F 091 821 11 14 Importante: per gli annunci funebri trasmessi fuori dai termini indicati non garantiamo la pubblicazione. publicitas.ch Ciao caro Francesco Oggioni Cecco 1932 A causa della nevicata di sabato i funerali sono stati posticipati a oggi, lunedì 7 marzo alle ore 14.30 nella chiesa Santa Maria a Comano. Cecco riposa nella camera mortuaria del cimitero di Comano. Ci dispiace e ringraziamo sin d’ora le persone che si sono presentate sabato per la funzione. I famigliari <wm>10CAsNsjY0MDAy0bU0NDQwNgQAL4JaWg8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bWwMDcwNwEArF17rQ8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwNTI0MgQA0gPqbg8AAAA=</wm> <wm>10CFWKIQ6AMBAEX3TN7tJrgZMERxAEjyFo_q8oOMQmO5lZlvCEb9O87vMWBJRtINExVHJC9SieegWlLNDH18lrLb_alBsBx9sY1fggrIOxttOn-7wep_npD3AAAAA=</wm> <wm>10CFXKoQ6AMAxF0S_a8vrSroNKglsQBD9D0Py_guFIznW3tbCMr2XdjnUPAaipVodrsGiGWxTLlQGChNgsKiY-0X53ogIC9vEk8NVF0-DdiHyf1wMUmtM6cAAAAA==</wm> <wm>10CFXKqQ6AQAwE0C9qM9Ns96CS4DYIgl9D0Py_4nCI517v4YrPvKz7sgUBS1LdaAzLSVE8smu1AFEMTBOdjSTqb4slPMXGewQUlEEXFnEfLWe9jvMGTU0BQHAAAAA=</wm> L’ultima lunedì 7 marzo 2016 32 Sarà anche bio... Milano – Grano e soia, mais e canna da zucchero coltivati per alimentare le auto, attraverso la produzione di biocarburanti di prima generazione che promettono di ridurre il ricorso al petrolio, se fossero usati invece come cibo potrebbero sfamare un terzo delle persone malnutrite nel mondo. L’allarme per l’impatto delle benzine “bio” sulla sicurezza alimentare – impatto destinato ad aumentare col crescere della popolazione mondiale – arriva da un team di ricercatori del Politecnico di Milano. Stando al loro studio, pubblicato sulla rivista ‘Scientific Reports’, nel 2013 per i biocombustibili si sono utilizzati il 4% delle terre agricole e il 3% dell’acqua dolce dedicata alla produzione di cibo: un quantitativo di risorse naturali sufficiente a dar da mangiare a 280 milioni di persone, se impiegato per l’agricoltura. In base ai dati, nel 2013 abbiamo bruciato 65 milioni di tonnellate di bioetanolo e 21 milioni di tonnellate di biodiesel a livello globale. Alla loro produzione sono stati destinati 41,3 milioni di ettari di campi e 216 miliardi di metri cubici d’acqua. Il bioetanolo è prodotto dalla fermentazione di canna da zucchero e mais, cui seguono grano, barbabietola da zucchero e sorgo. Le risorse agricole che impiega potrebbero essere usate per coltivare cibo per 200 milioni di persone. Il biodiesel è invece ricavato chimicamente da olio di palma, soia e colza. A colpire è il fatto che alcune delle materie prime per questi biocarburanti di prima generazione potrebbero essere usate direttamente a scopo alimentare. Nel frattempo la competizione, spinta dalle leggi sulle energie rinnovabili, rischia di acuirsi. Se la produzione di biocombustibili aumentasse, come si prevede, fino a rappresentare il 10% di tutti i carburanti usati nel settore dei trasporti, il Pianeta potrebbe rispondere alla domanda alimentare solo di 6,7 miliardi di persone, a fronte di una popolazione mondiale attuale di 7,4 miliardi. Ci sarebbe cioè un deficit di cibo per 700 milioni di persone. Una situazione destinata a peggiorare col crescere degli abitanti della Terra, che dovrebbero raggiungere i nove miliardi già entro la metà di questo secolo. Noccioline Londra – Gli effetti positivi di mangiare prodotti a base di arachidi da bambini per evitare il rischio di allergie vengono confermati da una nuova ricerca. Già nel 2015 uno studio aveva affermato che l’esposizione precoce alle noccioline può ridurre il rischio di allergia dell’80%. Ora gli scienziati del King’s College di Londra parlano di un effetto “di lunga durata”, che permane anche dopo un anno. La pubblicazione appare sul ‘New England Journal of Medicine’, prende in considerazione 550 bambini ritenuti inclini a sviluppare una allergia alle arachidi. Il lavoro si basa sui risultati ottenuti nel 2015 e suggerisce che se un bambino ha consumato snack a base di noccioline Che domenica bestiale KEYSTONE entro i primi 11 mesi di vita, può poi smettere all’età di cinque anni, senza incappare in allergie, sfruttando l’effetto scudo provocato delle arachidi stesse. L’autore principale, Gideon Lack, ha dichiarato alla Bbc: «La ricerca dimostra chiaramente che la maggior parte dei bambini rimane protetta a lungo. Questi dati sono utili a capire che la paura delle allergie alimentari è come una sorta di profezia che si autoavvera, perché il cibo viene escluso dalla dieta e, di conseguenza, il bambino non riesce a sviluppare una tolleranza nei suoi confronti». È caduto l’Armando Zurigo – Poco prima delle 4 di sabato mattina un uomo è caduto da un’auto in corsa nel Gubristtunnel sull’A1 all’altezza di Weiningen (Zh). L’uomo ha riportato ferite di gravità indeterminata ed è stato trasportato in ospedale. Secondo prime indicazioni, la vettura su cui si trovava viaggiava in direzione di Berna quando ha rallentato e si è aperta la portiera del passeggero da dove l’uomo è caduto in strada. Il conducente dell’auto ha poi proseguito la corsa. L’automobilista della vettura che seguiva si è quindi fermato per aiutare il ferito. “Che si è aperta la portiera, è caduto giù l’Armando”. Ma chi ruba, qui? Pfäffikon – Un fiasco completo: si è conclusa così una rapina compiuta sabato mattina in una banca di Pfäffikon, nel Canton Svitto. Un uomo si è introdotto nella filiale della banca cantonale che si trova in un centro commerciale e pistola alla mano ha intimato ai presenti di consegnargli il denaro. Intascato il bottino si è dato alla fuga, ma uno dei clienti presenti al momento dei fatti è riuscito a inseguirlo e a sottrargli la borsa coi soldi. Al malfattore non è quindi restato altro che darsela a gambe a mani vuote. Memento mori Roma – “Tanto al vecchio non servivano, sta per morire”. È con questa frase che un uomo di 47 anni, ricoverato in un ospedale di Roma, si è giustificato davanti agli agenti della polizia che, sotto il suo letto, hanno trovato gli indumenti rubati al compagno di stanza. Ad accorgersi del furto erano stati i familiari dell’anziano paziente che versa in condizioni gravissime. Gli agenti hanno riconsegnato i vestiti ai figli dell’uomo e, dopo le dimissioni, hanno formalizzato l’accusa di furto nei confronti del quarantasettenne. Poca féra, please Londra – “Niente punti esclamativi, siamo inglesi!”. Lo slogan può apparire contraddittorio, ma è questo in sintesi il messaggio indirizzato alle scuole britanniche dalle ultime linee guide ministeriali in fatto di punteggiatura. L’indi- cazione non ha mancato di suscitare perplessità fra gli stessi professori, ma gli ispettori del regno non hanno dubbi: i piccoli sudditi, soprattutto alle Elementari, abusano del punto esclamativo. Un retaggio dello slang da smartphone e da social media, evidentemente, che agli occhi dei prof. costituisce un oltraggio alla grammatica. E forse anche all’understatement che pare si addica all’educazione britannica. Colpi di testa New York – Non solo nel football americano o nell’hockey, anche nel calcio il cervello dei giocatori è ad alto rischio per i colpi di testa. Ne è certa la star della Nazionale americana Brandi Chastain, che ha annunciato di voler donare il proprio cervello alla scienza per cercare i segni eventuali di encefalopatia cronica traumatica (Cte), una forma di demenza legata appunto ai frequenti colpi in testa. Quando sarà ora, non adesso. Via Locarno 73 - 6616 Losone - Tel. 091 791 14 44 - 091 791 15 88 LA METEO Oggi Fonte: MeteoSvizzera Affidabilità: 80% Mattino Affidabilità: 70% Pomeriggio Mattino Alto Ticino 1000 m -5° C Mercoledì Domani Pomeriggio Giovedì Alto Ticino 1000 m 4° C -5° C 2 – 9° C Affidabilità: 80% 4° C 3 – 11° C Affidabilità: 80% Venerdì 0° C Ticino centrale 8° C 1° C Ticino centrale 4 – 13° C Affidabilità: 70% 9° C PISCINE DAL 1971 0° C Ticino meridionale 8° C 2° C Ticino meridionale 9° C PUNTO SHOP con prodotti e accessori servizio manutenzione e riparazioni