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I 3 giorni della Merla

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I 3 giorni della Merla
I 3 giorni della Merla...
Cittadinanza e Costituzione (feste trad. italiane)
INTERCULTURA 12
La leggenda dei tre giorni della merla è molto antica.
In Italia c’è una leggenda che ha infinite varianti da posto a posto. Una cosa é però in comune a tutti: la
data. I tre ultimi giorni di gennaio, sono considerati appunto i più freddi dell’anno nonché una specie di
cartina di tornasole, dato che in base a come si presenta il tempo gli esperti sanno trarre indicazioni per
come sarà il clima dell'anno.
Non conta che qualche metereologo si sia affannato a dimostrare che non tutti gli anni é così, che anzi le
medie dicono che c'é qualche altro giorno più freddo. La tradizione non si é spenta.
1^ storiella...... Gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, capitò a Milano un inverno molto rigido. La
neve aveva steso un candido tappeto su tutte le strade e i tetti della città. I protagonisti di questa storia
sono un merlo, una merla e i loro tre figlioletti.....Erano venuti in città sul finire dell'estate e avevano
sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova. Poi, per l'inverno,
avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente
abbondante.
Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni per sfamarsi; il merlo volava da mattina a sera in cerca di
becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve
copriva ogni briciola. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio
più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti
dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore.
Tre giorni durò il freddo. E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la
consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio
comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito
a contatto con la fuliggine.
Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un'eccezione di favola.
2^ storiella...... Il 29, 30 e 31 Gennaio sono giorni freddissimi. Tanto freddi che una merla, che allora
aveva le piume bianche, intirizzita, ma al tempo stesso preoccupata per i suoi figlioletti, non trovò di
meglio che andare a posarsi su un camino. Ci stette tre giorni, perché il gelo impediva persino di volare.
Poi arrivò fortunatamente febbraio. Pallido fin che si vuole ma il sole riuscì a ridare vita e speranza. Merla
e figlioletti poterono stirarsi, riaprire le ali e volare. I tre giorni sul camino però avevano prodotto una
profonda trasformazione nel piumaggio, divenuto nero per la fuliggine, nero senza rimedio. Da allora i
merli nacquero tutti neri.
3^ storiella......I tre giorni della merla sono considerati i giorni più freddi dell'anno. Se sono freddi, la
Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà tardi....Una volta i merli erano bianchi. Un giorno
per il troppo freddo uno entrò in un camino per scaldarsi e ne uscì dopo tre giorni tutto nero per la
fuliggine. Due merli dalle candide piume, maschio e femmina , si ripararono per il freddo in un camino.
Non avendo nulla da mangiare il maschio decise di uscire per cercare qualcosa. Dopo tre giorni tornò e
trovando un uccello nero come il carbone, non riconobbe la sua merla e tornò indietro per cercarla. La
merla, annerita per la fuliggine, nel frattempo morì di fame.
4^ storiella...... Il merlo e la merla si sposano alla fine di gennaio, al paese della sposa, oltre il Po.
Dovrebbero riattraversarlo per tornare nella loro casa, ma si è fatto tardi e si fermano per due giorni
presso dei parenti. La temperatura si abbassa molto. Merlo è costretto ad attraversare il Po ghiacciato,
ma muore. Merla piange ed il suo lamento si sente ancora lungo il Po, nelle notti di fine gennaio.
I tre giorni della merla
Tanto, tanto tempo fa a Milano ci fu un inverno molto rigido.
La neve scendeva dal cielo e copriva tutta la città, le strade, i giardini.
Sotto la grondaia di un palazzo in Porta Nuova c’era il nido di una famigliola di merli, che a quel
tempo avevano le piume bianche come la neve. C’era la mamma merla, il papà merlo e tre piccoli
uccellini, nati dopo l’estate.
La famigliola soffriva il freddo e stentava a trovare qualche briciola di pane per sfamarsi, perché le
poche briciole che cadevano in terra dalle tavole degli uomini venivano subito ricoperte dalla neve
che scendeva dal cielo.
Dopo qualche giorno il papà merlo prese una decisione e disse alla moglie: “Qui non si trova nulla
da mangiare, se continua così moriremo tutti di fame e di freddo. Ho un’idea, ti aiuterò a spostare
il nido sul tetto del palazzo, a fianco a quel camino, così mentre aspettate il mio ritorno non avrete
freddo. Io parto e vado a cercare il cibo dove la neve non è ancora arrivata”.
E così fu fatto: il nido fu messo vicino al camino e il papà partì. La mamma e i piccoli uccellini
stavano tutto il giorno nel nido, scaldandosi tra loro e anche grazie al fumo che usciva tutto il
giorno dal camino.
Dopo tre giorni il papà tornò a casa e quasi non riuscì più a riconoscere la sua famiglia! Il fumo
nero che usciva dal camino aveva colorato di nero tutte le piume degli uccellini!
Per fortuna da quel giorno l’inverno divenne meno rigido e i merli riuscirono a trovare cibo
sufficiente per arrivare alla primavera.
Da quel giorno però tutti i merli nascono con le piume nere e, per ricordare la famigliola di merli
bianchi divenuti neri, gli ultimi tre giorni del mese di gennaio sono detti “I tre giorni della merla”.
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