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TEATRO BONCI 170 anni di applausi MISTER CABRINI

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TEATRO BONCI 170 anni di applausi MISTER CABRINI
IL MAGAZINE anno3 numero2
winter2015
E4,50
UNA
FINESTRA
SULLA
C I T TÀ
TEATRO BONCI
170 anni di applausi
MISTER CABRINI
A tutto campo
A CESENA Winter 2015
A TAVOLA
La tradizione
nel piatto
anno3 numero2 PrimaPaginaEditore
Logica Twin
Sauna + Hammam:
a casa tua,
i confini
del mondo.
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riti di purezza
La cultura mediterranea e quella nordeuropea si incontrano
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trovano un equilibrio perfetto con la più avanzata tecnologia.
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PAOLO LUCCHI
Sindaco di Cesena
Nel cuore dell’inverno il periodo delle festività è
un momento cruciale per la vita della nostra città,
che diventa sfavillante di luminarie e si anima di
molteplici iniziative. E quest’anno, il programma
natalizio messo a punto da Zona A con il sostegno
dell’Amministrazione
comunale
si
presenta
particolarmente ricco e attrattivo: c’è il grande
presepe meccanico allestito dalla famiglia Gualtieri
nella Galleria ex Pescheria, che non mancherà di
incantare piccoli e grandi, mentre altre Natività
ormai tradizionali vengono allestite a Roversano e a
Celincordia; la pista di pattinaggio in piazza Almerici
diventa fulcro di incontro soprattutto per i ragazzi
e l’immancabile trenino scorazza per il centro carico
di piccoli viaggiatori. Sicuramente una delle novità
più scenografiche di quest’anno è il grande albero di
Natale fatto di luci che svetta su piazza del Popolo e
che è diventato fin da subito il soggetto prediletto
per foto ricordo e ‘selfie’. Senza dimenticare i
momenti di animazione e musica previsti per tutto il
periodo, a cominciare dalla rassegna “Cesena Canta”
che vede protagonisti i cori di Cesena coordinati
dal Conservatorio Maderna, per passare ai vari
appuntamenti programmati proprio nelle vie e nelle
piazze del cuore della città.
Sono certo che questo articolato ventaglio di
proposte saprà rendere il nostro centro storico
ancora più attrattivo per un vasto pubblico di
cesenati e non solo. Ma uno degli aspetti che mi
piace sottolineare è come, nell’elaborazione del
programma, abbia giocato un ruolo di particolare
rilievo la collaborazione pubblico - privato che ha
saputo unire la pianificazione turistico culturale della
città alle iniziative di carattere privato realizzate in
centro storico. È proprio attraverso una proposta
di qualità e, soprattutto, con una sinergia che vede
collaborare imprese ed Amministrazione comunale,
che possiamo dare del centro storico di Cesena
l’immagine che tutti abbiamo nel cuore: un luogo
vivo, in cui è assolutamente piacevole trascorrere
alcune ore in compagnia, per incontrarsi, fare
shopping o fermarsi in uno dei tanti locali e bar. E’
dalla collaborazione positiva che, insieme, possiamo
continuare a rendere il centro di Cesena un luogo
tanto gradito ed in grado di restare nel cuore dei
cesenati e, più in generale, dei tanti che scelgono
di visitarlo. Auspico che tutti i cittadini e le attività
commerciali del centro storico possano apprezzare
una programmazione di questo tipo, volta a rendere
ancor più piacevole un periodo dell’anno nel quale
luci e colori rendono accattivante ed assolutamente
particolare il centro della nostra città. E a questo
auspicio unisco i miei più calorosi auguri di buon
Natale
2
ANNA MARIA PIRACCINI
Presidente delle Associazioni CesenArmonica
e Perledonne
Sono nata e vissuta a Cesena
ed il mio ruolo professionale e
il contesto sociale in cui vivo mi
consentono di esprimere un parere a tutto tondo sulla mia città
di cui vado orgogliosa. A Cesena la voce del cittadino trova
considerazione ed ha un ruolo
importante nel miglioramento
dei servizi e delle politiche per
la salute: è una città in cui ogni persona sente di poter far
parte di quel capitale sociale necessario alla modernizzazione di ogni ambito cittadino. E ancora, a Cesena l’attenzione
dell’ amministrazione ai bisogni delle categorie più fragili ed
alle politiche femminili si mantiene vigile: il lavoro in rete per
il contrasto alla violenza di genere è notevole e voglio ricordare, a questo proposito, oltre al Concorso per le scuole
“Cesena città per le donne”, il progetto “VIVI, per imparare
a gestire la rabbia”, promosso appunto dall’Associazione
Perledonne in alcune scuole della città, con il patrocinio del
Comune. In ambito culturale, Cesena custodisce un grande
patrimonio artistico che, beneficiando nel tempo della massima attenzione delle amministrazioni che si sono avvicendate, ha proiettato la nostra città in una dimensione culturale
metropolitana, una dimensione in cui, mi auguro, anche la
musica classica possa trovare uno spazio vitale, e possano
essere valorizzati ensamble e formazioni orchestrali fino ad
ora lasciati un po’ in disparte.
CHRISTIAN CASTORRI
Assessore alla Cultura
La mia Cesena è la città ricca di tesori storici e artistici che ne contraddistinguono la fisionomia,
a partire dall’incantevole Biblioteca Malatestiana e dalla possente Rocca. Ma è anche la città dei
mille talenti e dei molteplici interessi. Sono convinto che, in realtà, i due aspetti siano strettamente collegati, e che la vivacità intellettuale dimostrata dalle innumerevoli realtà attive a Cesena
negli ambiti più diversi, affondi le radici nell’orgogliosa consapevolezza della propria identità
culturale. La sfida che ho raccolto, diventando Assessore, è quella di valorizzare entrambe queste caratteristiche. Così, da un
lato, l’impegno è quello di far conoscere sempre di più Cesena, favorendo le occasioni di visita da parte dei turisti. Dall’altro
ho cercato e cerco di mettere in rete le idee, le energie, le capacità espresse dal territorio (alcune di vera e propria eccellenza) per moltiplicarne la forza. In questo modo, ad esempio, è nato l’interessantissimo progetto per restituire il Ridotto
del Bonci alla sua vocazione teatrale, e molte altre iniziative di qualità. E chissà che, nel tempo, tutto questo contribuisca a
richiamare a Cesena nuovi visitatori.
MIRNA FOSCHI
Libraia
Il profumo di carta ti avvolge
quando entri in libreria, praticamente fa parte dei miei
profumi famigliari, perché
sono cresciuta in una libreria,
un ebook non avrà mai questo profumo e non cambierà
mai il mio mestiere. Il mestiere del Libraio antico quanto Guttemberg, ma affascinante ancora oggi, difficile da svolgere, ma bellissimo. L’immagine del mio lavoro appare romantica,
ma questa è la parte poetica del mestiere. Il libraio
non è quello che si mette in un angolo della libreria
a leggere un bel libro, ma scarica scatole, inserisce e
cataloga a computer, divide i libri per argomento e
infine sistema negli scaffali i suoi libri.
La parte più piacevole? Quella di scegliere un libro
sapendo già a chi potremmo destinarlo. Sicuramente nel nostro mestiere la psicologia è fondamentale, conoscere un cliente e consigliare un romanzo
cercando di interpretare quello che il cliente in quel
momento ha bisogno. Una specie di medicina per
l’anima. Raccontare favole ai bimbi che con i loro occhi esprimono meraviglie di mondi incantati. Queste
sono le caratteristiche che distinguono un libraio da
un mercato online e il mio mestiere sia pur con cambiamenti radicali avvenuti negli anni, non potrà mai
essere diverso. Il contatto con il cliente-amico rimane
unico, come unico rimane il rapporto con Cesena la
mia città, dove amo fare questo mestiere.
MICHELANGELO BUCCI
Giornalista
Vivo a Cesena da sempre ed ho sempre vissuto la città di Cesena. Sin da
bambino ho cercato di conoscere
meglio la città per entrare in sintonia
con essa. Tanto che, al tempo delle
scuole medie, nei pomeriggi liberi mi
divertivo a prendere degli autobus a
caso per scoprire nuove zone e nuove
frazioni. Un giorno poi alla biblioteca Malatestiana, sezione
ragazzi, mi regalarono copia di un volumetto finito lì chissà
come: “La via Emilia: strada/città”. Quel libro mi spinse ad
approfondire la storia di Cesena, ripercorsa fino ai giorni
nostri attraverso la sua più importante via di comunicazione. Da allora non ho smesso un attimo di seguire l’evoluzione del tessuto urbanistico. Ricordo un’adolescenza ricca
di passeggiate notturne in centro, leggendo le epigrafi sui
palazzi, e lunghi giri in bicicletta alla scoperta di pezzi di
città ancora ignoti. Andando alla ricerca del passato di Cesena ho scoperto il continuo mutare del suo presente. Oggi
vivo a un passo dal centro storico, fortunatamente sempre
più a misura di pedone, e il fascino di questa città non cessa
di ammaliarmi.
3
somm rio
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VETRINA
IN SCENA
Teatro Bonci, 170 anni di applausi
IL PERSONAGGIO
Silviana Fallisi, one woman show
FESTIVITÀ
A Cesena è già Natale
TRA CIBO E VINO
A tavola, la tradizione nel piatto
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62
IN FIERA
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VIAGGIARE
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SALUTE E BENESSERE
72
SALUTE E BENESSERE
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76
APPUNTAMENTI
L’APPUNTAMENTO
Al Teatro Verdi Cesena in Bolla
CESENA SPORTIVA
Mister Cabrini a tutto campo
CESENA CULT
Visioni d’arte
CULTURA
• Nel nome di Novello.
Custodi di antichi tesori
• Eroico manoscritto. Un libro da record
Winter2015
80
Cesena Fiera guarda al futuro
LA STORIA
Studio Porfiri.
Vita da notaio
Polinesia e Australia.
La luna di miele da sogno
Dott. Luca Morellini
Viso e corpo modellati... con un filo
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Per un sorriso perfetto
In calendario
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INFO E NUMERI UTILI
COMUNE DI CESENA
5
PRESENTAZIONE
Il numero invernale di ACesena esce in piena atmosfera natalizia, un Natale ancora più luminoso ed effervescente tra le vie
del centro. Sfogliando le pagine si incontrano personaggi noti e meno noti, che abbiamo inteso raccontare, incontrandoli
nei loro luoghi di lavoro o in occasione del loro arrivo in Romagna, come l’attrice comica Silvana Fallisi o Mister Cabrini,
allenatore della Nazionale Femminile. Apriamo con un servizio dedicato al Teatro Bonci, il teatro della città da 170 anni,
proponendo un viaggio al suo interno che è insieme scoperta dei luoghi e dei grandi che lo hanno reso vivo. Continua il nostro
viaggio nella Cesena più estrosa, della quale ci piace raccontare storie che hanno fatto della loro passione un’occasione
professionale originale e, come sempre, questa Cesena curiosa non manca di stupire per la sua vivacità creativa. Presentiamo
nuove rassegne ed eventi che sperano di bissare il successo ottenuto, stuzzichiamo il palato con i consigli dei ristoratori
per la tavola delle Feste. Insomma abbiamo cercato di raccontare ancora una volta tendenze, storia, cultura, personaggi e
avvenimenti per coloro che amano Cesena, per coloro che la visitano, per gli imprenditori che vi operano e per tutti quelli
che, in queste pagine, troveranno un motivo nuovo per scoprire ACesena winter 2015. Questo è l’auspicio di CesenaLive,
società cittadina che ha come partner aziende del territorio: Media Consulting, PrimaPagina, Balestri&Balestri e Camac.
Per Cesena Live
Luigi Angelini, Andrea Balestri, Giulia Fellini, Maurizio Magni, Giorgio Tosi
ANNO 3 NUMERO 2
Direttore responsabile
Maurizio Magni [email protected]
Comitato di redazione:
Luigi Angelini, Andrea Balestri, Carlotta Benini, Giulia Fellini
Maurizio Magni, Maria Luisa Pieri,Federica Bianchi
Redazione: PrimaPagina
via Sacchi, 31 Cesena t. 0547 24284 www.agenziaprimapagina.it
Grafica e impaginazione: Silvia Zoffoli [email protected]
Letizia Campori [email protected]
Hanno collaborato:
Carlotta Benini, Filippo Fabbri, Alice Magnani, Cristina Zani, Claudia Rocchi, Claudia Ugolini
Pubblicità Balestri&Balestri
via Trieste, 20 Forlì t. 0543 30343 www.balestriebalestri.it
Marketing manager: Andrea Balestri [email protected]
Marketing: Benedetta Ancarani, Alessandro Vicini
Internet Mediaconsulting srl
Viale Bovio, 100 Cesena t. 0547 21349 www.mconweb.it
Web marketing manager
Luigi Angelini [email protected]
Internet/App/Social
Sara D’Andrizza, Diego Gonzalez, Loris Lunedei, Luca Bartolini
[email protected]
Traduzioni: Emma Lucy Tavasso
Fotografie:
Marco Anconelli Art Immagine, Archivio Comune di Cesena,
Pippo Foto, Archivio Teatro Bonci, Romagna Iniziative
Copertina ph. Marco Anconelli (ArtImmagine)
Editore PrimaPagina Cesena
Stampa: Nuova Tipografia Forlimpopoli
Reg. Trib. di Forlì n.9/2013
chiuso in redazione 4/12/2015
Proprietà Editoriale: Cesena Live srl
Informativa ai sensi della Legge 675 del 31/12/96 In relazione ai Suoi dati in nostro possesso e in conformità con le disposizioni della legge 675 per la tutela dei dati
personali, La informiamo che: 1. i dati sono stati raccolti esclusivamente ai fini dell’invio della rivista 2. il trattamento dei dati è effettuato da PrimaPagina ai soli fini
della spedizione; 3. Lei può esercitare in ogni momento i diritti di cui all’art. 13 della Legge, in particolare ha il diritto di opporsi al trattamento dei dati personali che
la riguardano, esercitando gratuitamente tale diritto; 4. Titolare del trattamento è PrimaPagina scrl, via Sacchi, 31, 47023 Cesena
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a
vetrin
PROMESSA
MANTENUTA:
I FOOFIGHTERS
A CESENA
Dopo il concerto-dedica ‘Rockin’ 1000’
tenutosi la scorsa estate al parco Ippodromo di Cesena, la band di Dave
Grohl ha mantenuto la promessa ed è
arrivata a Cesena lo scorso 3 novembre
per esibirsi al Carisport. Erano in 4000
ad ascoltare e cantare a squarciagola le
note rock della band statunitense, che
si è esibita per tre ore senza interruzioni con tutti i più grandi successi finora
prodotti, come ‘Learn to fly’, ‘Best of
you’ e ‘My Hero’, dedicata a Fabio Zaffagnini, ideatore dell’iniziativa. Durante il concerto, il pubblico ha dialogato
più volte con il leader Dave, che si è
divertito a pronunciare diverse frasi in
italiano. Aspettative più che soddisfatte per fan ed organizzatori.
2015
1
1. TANIA CAGNOTTO
TESTIMONIAL AL MACFRUT 2015
L’altoatesina, campionessa mondiale di tuffi, unica donna
italiana ad aver vinto una medaglia d’oro nello sport dominato da sempre dalle cinesi, è stata testimonial d’eccezione al
Macfrut 2015 nell’ambito della campagna di sensibilizzazione
ideata da Agrinsieme per incentivare il consumo di frutta e
verdura. Nell’ambito dell’incontro, la tuffatrice ha ricordato
a tutti l’importanza di un’alimentazione varia, basata sul consumo di frutta e verdura fresche. Al Macfrut, la campionessa
italiana si è guadagnata una medaglia d’oro, un bel pomodoro fresco, un alimento ricco dal punto di vista nutrizionale e
simbolo di uno stile di vita sano.
(Concerto Foo Fighters, Cesena,
3 novembre, Nicola D’Almo, Rockin’1000)
2
2. GIUSEPPE BATTISTON
OSPITE A PIAZZE DI CINEMA 2015
L’attore e regista friulano Giuseppe Battiston è stato ospite lo scorso
luglio alla rassegna cesenate dedicata alla settima arte “Piazze di Cinema” per raccontare i momenti più significativi della sua prestigiosa carriera. In particolare, Battiston ha raccontato la sua esperienza
sui set dei film che sono stati proposti a Piazze di Cinema: “Pane e
tulipani” di Silvio Soldini, “Zoran, il mio nipote scemo”, “Agata e la
tempesta” di Silvio Soldini e “La passione” di Matteo Oleotto.
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3
3. GIULIO BABBI
Un 2015 decisamente da incorniciare per Giulio Babbi, padre
dei dolci waferini, profeta in patria nella sua Cesena. L’amministrazione comunale gli ha conferito il Premio Malatesta
Novello, assegnato a illustri personalità della città che si sono
distinte per il loro operato. Il riconoscimento si aggiunge ad
altri importanti premi ricevuti quest’anno da Babbi, dal Premio
Nazionale Galvanina nella sezione imprenditoria nell’ambito
del Festival della Cucina Italiana, al Premio Marietta ad Honorem nella città artusiana di Forlimpopoli. Azienda giunta alla
quarta generazione, le dolci prelibatezze di Babbi hanno fatto
impazzire l’Italia intera, imponendosi oltreconfine e ovviamente nella sua amata città.
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4. I CALCIATORI DEL CESENA IN VISITA A PEDIATRIA
Nel mese di ottobre una delegazione bianconera composta
da Francesco Renzetti, Davide Succi, Daniele Capelli, Luca
Garritano e Alfred Gomis ha visitato il Reparto pediatrico
dell’ospedale Bufalini partecipando all’iniziativa della Lega
Serie B “Un giorno per la nostra Città” giunta quest’anno alla
terza edizione. Durante la visita, i ragazzi bianconeri hanno
donato ai piccoli pazienti alcuni libri. La Società che da alcuni
anni è partner del Progetto “Pediatria a misura di bambino”
dell’Ospedale Bufalini , ha infatti aderito al programma dello
stesso reparto denominato “Liberaunlibro”, che ha lo scopo
di raccogliere libri nuovi e usati per arricchire gli angoli lettura
dei reparti pediatrici dell’ospedale e delle sale di attesa degli
ambulatori. Nella foto i giocatori insieme alla Dott.ssa Elisabetta Montesi, Responsabile del Progetto “Pediatria a misura di
Bambino” e la Caposala Dott.ssa Paola Sama.
inScen
TEATRO BONCI
170 ANNI
DI APPLAUSI
Nel 2016 le celebrazioni per un luogo dello spettacolo che è vanto
della città e ‘piazza’ amata e temuta da artisti e compagnie
R
di Giulia Fellini
iemergono le voci, i gesti, i volti, le maschere dei personaggi, gli inchini. Si accalcano
su quella linea che separa il palcoscenico dal pubblico, lì dove ogni sera alla fine dello
spettacolo, terminata la finzione, si ricompone e si esalta l’incontro. Sono in tanti attori, ballerini, cantanti, musicisti - a tornare all’applauso, impossibile farne l’elenco,
rappresentano tutti insieme i 170 anni del Teatro Bonci. Hanno calcato le assi di uno dei palcoscenici più grandi d’Italia, in un edificio che alla sua apertura fu salutato come un mirabile
esempio di teatro all’Italiana, con un’acustica perfetta, elegante e funzionale in ogni sua parte.
10
11
inScen
Oggi il Teatro Bonci nell’ambito
della gestione ERT è teatro Nazionale, e con ciò teatro di produzione, un riconoscimento che
giunge a coronamento della sua
lunga storia fatta di
grande lirica, grande prosa d’autore e
Il 15 agosto 1846
nomi famosi.
venne inaugurato con
Nell’agosto del 2016
un’opera di Donizetti
saranno ben 170 gli
e la danzatrice
anni di vita. Le croFanny Essler
nache cittadine raccontano di un’estate
afosa in quel 1846,
ma il giorno della fiera d’agosto il
caldo non impedì la celebrazione
solenne con cui i cesenati vollero
sancire un evento importante per
la loro città: l’apertura del nuovo
teatro comunale il 15 agosto 1846.
Il resto è storia, passata in numerosi libri: la rappresentazione
dell’opera Maria di Rohan di Gaetano Donizetti, a seguire il balletto Beatrice di Gand con la famosa
Fanny Essler, attesa e acclamata
grande diva. Allora l’arrivo degli
attori e delle compagnie era un
evento per la città, si formavano
cortei nelle strade, il popolo accompagnava festante, ma andiamo con ordine…
Il Teatro Comunale di Cesena nasce da un grande orgoglio cittadino,
quello che portò il Gonfaloniere, la
Deputazione teatrale e il Consiglio
della città a investire la somma,
allora enorme, di L. 487.432. Si
voleva recuperare il tempo perduto nei confronti delle altre città
romagnole che già vantavano veri
teatri e lo si fece alla grande. A
progettare tale imponente edificio
fu chiamato l’architetto Vincenzo
Ghinelli, marchigiano, che stava
realizzando, soprattutto nelle Marche, numerose fabbriche teatrali.
Ghinelli non deluse le aspettative
dei cesenati: sull’ex Teatro Spada
sorse in appena 3 anni un grandioso e splendido fabbricato, che
divenne ben presto il simbolo della
città e che arrivava a contenere
un pubblico di 1600 persone, ‘sia
cesenate che foresto’ come raccontano le fonti del tempo.
Allora i teatri, anche quello che
solo in seguito si sarebbe chiamato Bonci, erano qualcosa di più di
12
Renault KADJAR
Stop watching, start living.
**
2
: 126 g/km. Consumi (ciclo misto): 5,6 l/100 km. Emissioni e consumi omologati.
inScen
luoghi deputati alla rappresentazione, avevano una funzione sociale e politica. Potevano divenire
luoghi di fervore patriottico come
accadde nel periodo risorgimentale quando gli ideali di libertà e le
aspirazioni nazionali furono diffusi attraverso il melodramma.
Nel corso dei suoi 170 anni il Teatro Bonci può annoverare numerosi incontri importanti. Tra questi
l’incontro con l’artista di cui ancor oggi porta il nome: Alessandro
Bonci, tenore dalla straordinaria
carriera che lo portò a debuttare
al Regio di Parma, ad affermarsi
alla Scala di Milano e a trionfare
14
in tutti i teatri del mondo. A Cese- ri, Ernesto Rossi, Ermete Novelli.
na Bonci tornò nel 1904 e cantò I primi decenni del 1900 coincinel Faust di Gounod come ricor- dono con una felice stagione per
da una lapide
il Bonci che
nell’atrio del
diventa il centro di un’aniteatro e qui
Quando nel palco 25
mata
attività
chiuse la sua
sedeva Renato Serra
culturale e cicarriera il 1°
e in platea Toscanini
vile. Oltre alla
settembre del
e Benedetto Croce
programmazio1927, serata
ne con le più
in cui il Comunale venne intitolato a suo nome.
famose Compagnie drammatiche
Accanto alla lirica che dominava, del tempo e i grandi della lirica di
nella seonda parte dell’800 si im- allora, il Teatro ospitava iniziatiposero serate di prosa che porta- ve politiche, culturali, addirittura
rono a Cesena i grandi della scena, sportive, ma non mancavano proTommaso Salvini, Adelaide Risto- iezioni di film, esibizioni di illusio-
nisti. Fortissimo il legame di Renato Serra con il Teatro cesenate,
che frequentava dal palco 25 del
1° Ordine e dove tenne le celebri
conferenze in ricordo di Giovanni
Pascoli (1912) e di Giosué Carducci (1914). Era un’attività davvero
ricca, seguita tra I’altro da spettatori non solo locali (in platea per
la commemorazione di Wagner e
Verdi sedevano Arturo Toscanini e
Benedetto Croce).
Nei decenni si susseguirono anche
i cambiamenti. Uno dei più radicali fu quello dell’arrivo dell’illuminazione prima a gas e in seguito
elettrica, poi le trasformazioni che
mutarono lo spazio del proscenio
con l’orchestra nascosta nel cosidddetto ‘golfo mistico’ di wagneriana memoria, l’introduzione dei
velluti, il cambio dei colori, la messa in soffitta delle macchine teatrali. L’ultimo restauro importante
che ci ha regalato il volto odierno
del teatro è degli anni Novanta.
Quando il Bonci riaprì nel gennaio
del 1996, il rosso era scomparso
per far posto ad un elegante verde
in dialogo perfetto con le decorazioni color oro.
Dal secondo dopoguerra si ebbe
uno straordinario sviluppo del tea
tro drammatico con memorabi-
In alto un’intensa espressione
di Carmelo Bene, più volte sul
palcoscenico del Bonci, nella foto
sotto a destra lo storico custode del
Teatro Danilo Settefonti immortalato
con il mimo Marcel Marceau, sotto
due spettacoli recenti, a sinistra
Laura Marinoni interpreta Fedra per
la regia di De Rosa, produzione Ert
che ha debuttato in prima nazionale
al Bonci nel novembre 2015.
Alessio Boni e Alessandro Haber in
Il Visitatore, dramma che ha riscosso
grande successo nella passata
stagione (ph. T. Le Pera)
15
inScen
li “prime” di Visconti e Gassman,
nei decenni successivi i debutti
di Gabriele Lavia, di Paolo Poli,
di Carmelo Bene, di Milva. Tutte
le grandi compagnie di prosa si
sono fermate a Cesena con i più
importanti attori dell’universo teatrale nazionale (Giorgio Albertazzi,
Eduardo De Filippo, Tino Buazzelli, Glauco Mauri, Paolo Stoppa, il
trio Marchesini – Solenghi – Lopez,
Umberto Orsini), si sono intensificati i rapporti con i Teatri stabili
più famosi, uno per tutti Il Piccolo
di Milano. I cartelloni sono sempre
più caratterizzati da un’offerta eterogenea che ha nella Prosa il suo
elemento cardine, ma affiancata
dalla Danza (i grandi della danza
classica e contemporanea hanno
calcato il palcoscenico cesenate)
dalla musica (Uto Ughi, Rostropovic, Accardo, Nyman, Bregovic,
Giorgio Gaber), dal teatro d’avanguardia, che proprio a Cesena ha
visto nascere due realtà affermati-
tano Bernasconi ispirati alla mitologia classica che raffigurano, accanto a Apollo al centro, le muse
Talia, Melpomene, Clio, Calliope,
Polimnia e Tersicore e le divinità
IN VISITA
Il Teatro Bonci si affaccia su piaz- Bacco, Ercole e Venere. All’interno
za Guidazzi, presentando una fac- la sala è preceduta da un ampio
ciata in stile neoclassico, dalle ri- atrio dominato da uno splendido
lampadario; da
gorose e armoqui si dipananiche proporno due scaloni
zioni e un lungo
Guardando il teatro
che portano ai
portico su cui si
dal
suo
immenso
palchi e diverse
apre la balcopalcoscenico
vuoto
salette laterali.
nata. La visita
Nel corso delguidata che vi
la nostra visita
proponiamo in
all’interno del
collaborazione con l’Associazione
culturale Studio Artemisia, parte Bonci incontriamo tanti protaproprio dall’osservazione della fac- gonisti che hanno fatto la storia
ciata esterna che nella parte più di questo tempio dello spettacoelevata è caratterizzata da un tim- lo dal vivo: ecco il busto dedicapano triangolare con lo stemma del to a Alessandro Bonci, l’omaggio
Comune e ai lati le figure dei fiumi al progettista Ghinelli, le effigi ai
Savio e Rubicone personificate. L’ lati dell’entrata in platea c ricoraspetto decorativo della facciata è dano due grandi: Verdi il cigno di
completato dai bassorilievi di Gae- Busseto e il compositore tedesco
si in campo nazionale e internazionale come il Teatro della Valdoca e
la Societas Raffaello Sanzio.
La locandina dell’opera messa in scena per l’inaugurazione del Teatro nel 1846, sotto l’effige che omaggia Richard Wagner nell’atrio del
Bonci, insieme alla gemella che celebra il cigno di Busseto. L’immagine grande rappresenta un momento della Fanciulla del West, si può
ancora vedere l’orchestra in platea e il largo proscenio che giunge fino ai promi palchi (Foto Archivio Teatro Bonci)
NUOVA VITA PER IL RIDOTTO DEL TEATRO
Nuova vita per il Ridotto del teatro Bonci. Nel giro di pochi mesi l’Urbanistica
del Comune, finora collocata in questo spazio, si sposterà e così, entro il
2016, il Ridotto tornerà luogo di cultura. Per decidere quali attività svolgere
al suo interno è stato creato un gruppo di lavoro che ha coinvolto Chiara Guidi
(co-fondatrice della “Socìetas Raffaello Sanzio”), Enrico Malatesta (musicista,
esperto di musica contemporanea), Cesare Ronconi (co-fondatore del teatro “Valdoca”),
Mariangela Gualtieri (poetessa e drammaturga), Roberta Ioli (esperta di teatro antico),
Lorella Barlaam (scrittrice, drammaturga e giornalista), Paolo Chiavacci (direttore del Conservatorio Maderna), Franco Pollini (direttore del teatro Bonci) Antonio Maraldi (esperto
di cinema, curatore di rassegne), Elisabetta Bovero (dirigente del Settore Biblioteca Malatestiana, Cultura e Turismo). Il progetto messo a punto da questo comitato prevede che
il Ridotto del Teatro diventi sede del futuro Istituto per le arti sceniche e performative,
destinato a sviluppare la creatività giovanile. Accanto all’attività dell’Istituto, c’è anche
l’intenzione di aprire il Ridotto del Teatro alle realtà culturali della città per la realizzazione di attività pubbliche. Inoltre, sulla base dell’accordo raggiunto con Ert, al suo interno
verranno individuati spazi opportunamente definiti in cui trasferire gli uffici del Teatro
(oggi collocati all’interno del San Biagio).
Richard Wagner, uniti nel ricordo
dei rispettivi centenari e in qualche modo anche nell’eterna diatriba che divise i melomani sostenitori dell’uno e dell’altro compositore in due vere fazioni. Ed eccoci
in platea: nella sala si riconosce il
classico impianto a ferro di cavallo, che si conclude con l’immenso
palcoscenico. L’interno è arricchito dalle decorazioni del ferrarese
Franceso Migliari, con le balconate
e gli interni dei palchi ornate da
elementi decorativi e ornamentali
ispirati a animali e fitomorfi, alternati a stucchi dorati. Alzando gli
occhi si è sorpresi dalla bellezza
del soffitto. È davvero di grande
effetto, interamente affrescato e
dipinto con disegni monocromi.
Vi campeggiano quattro tondi raffiguranti la personificazione delle
arti e alcuni riquadri dove sono
raccontati alcuni episodi della Divina Commedia: l’incontro di Dante e Virgilio con le tre furie, il conte
Ugolino che uccide i figli, ancora
Da sinistra Carla Fracci, un giovanissimo Dario
Fo, Monica Guerritore, MIlva, Luciano Pavarotti
e Paolo Poli (Foto Archivio Teatro Bonci)
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inScen
Dante e Virglio in Purgatorio e
Dante e Beatrice in Paradiso. Domina l’arcoscenio un grande orologio. Siamo così giunti al palcoscenico, che contiene tutti i dispositivi scenotecnici indispensabili
per lo svolgimento dello spettacolo. Èun palcoscenico di grandi dimensioni, uno dei più grandi d’Italia, dobbiamo pensare che il teatro
nacque per la lirica e doveva quindi consentire allestimenti complessi. Le misure possono fornire
un’idea sull’ampiezza dello spazio
a disposizione: 25 m la larghezza,
25 m la profondità, 18 m l’altezza.
Quest’ultima consente di utilizzare le scene a scomparsa, che possono essere sollevate e quindi permettere numerosi cambi di scena.
Una visita sul palcoscenico vuoto
è un’ affascinante esperienza che
ti permette di immaginare la creazione dello spettacolo, sono visibili
corde e carrucole, il graticcio con
una struttura in legno e travi che
servono per muovere e sostenere
le scene. Qui la finzione nasce e
muore. Nelle salette laterali e nella
sala Morellini sono raccolte numerose testimonianze della lunga attività del Bonci, una sorta di museo
diffuso nel ventre del teatro stesso.
La nostra visita non può che concludersi seguendo questo itinerario
fatto di fotografie autografate, locandine, documenti d’epoca, foto
di scena, spartiti, immagini delle
macchine sceniche e degli allestimenti. Tornano i volti noti, le maschere, i costumi, rieccheggiano gli
applausi, si alza il sipario…
Da sinistra: Diceria dell’untore con Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta, una scena di Ti regalo la mia morte, Veronica produzione Ert
per la regia di Antonio Latella (ph Brunella Giolivo), infine un spettacolo di danza classica. Sopra il soffitto del Bonci con i riquadri che
raccontano episodi della Divina Commedia
20
libreri
170 YEARS OF APPLAUSES
There are many actors, dancers, singers and musicians who have
come together to grace one of the biggest stages in Italy for the 170
year anniversary of Teatro Bonci (The Bonci theatre). On it inauguration, the theatre was hailed as an admirable example of Italian
theatre. The perfect acoustics, elegance and the fact that it was
functional in every aspect, all added to its glory. Today the Bonci
theatre is managed by ERT and is part of the national heritage. This
acknowledgment has crowned the theatre’s long history which has
seen outstanding opera, writer’s prose, great music and ballets.
The 170th anniversary will be marked in August, 2016. The architect Vincenzo Ghinelli was assigned the project of designing the
Teatro Comunale of Cesena (Bonci). Vincenzo Ghinelli didn’t disappoint the citizens of Cesena, in just 3 years, he had constructed a
gloriously impressive building, which soon became an important
symbol of the city managing to hold 1600 members of the public.
Theatres, including Teatro Bonci, came to represent more than a
place which only showed theatrical performances, it also had a social and polticial purpose. They could have become places laden
with patriotic fervour, just like what happened during the Italian
unification; It was a period when freedom and national hope were
portrayed in melodrama productions in theatres. The first few decades of the 1900’s coincided with a fruitful period for the Bonci
theatre, which became a centre for cultural and civil events. The
theatre was also host to political, cultural and even sporting initiatives (films, conferences, magic performances, Greek-Roman
battles). Changes were to follow as the decades passed. One of the
most radical changes came with the invention of electrical lighting, then came the introdution of the material velvet, the change of colours and the stage equipment, which was secured up on
the ceiling. The last considerable restoration , which came in the
1990’s, was the facade of the building that can be seen today. When
the Bonci theatre reopened, its old red colour had been replaced
by an elegant green, which matched perfectly to the golden decorations. There was an extraordinary development to dramas after
the second world war with memorable show premieres by Visconti and Gassman. The following decades saw the debut of Gabriele
Lavia, Paolo Poli, Carmelo Bene, Milva. The big theatre production
companies and the most famous Italian actors at that time took
to the theatre in Cesena (Giorgio Albertazzi, Eduardo De Filippo,
Glauco Mauri, Paolo Stoppa, the Marchesini trio: Solenghi, Lopez,
Umberto Orsini). The playbills are becoming increasingly caracterised by heterogeneous productions, which have the key points in
their prose and are flanked by dance, music (Uto Ughi, Rostropovic,
Accardo, Nyman, Bregovic, Giorgio Gaber) and avant-garde theatre.
CESENA CURIOSA
Quarantatrè schede dedicate ad
aspetti e personaggi significativi
della vita, storia e arte della città
cesenate sono state raccolte nel
libro di Franco Spazzoli “Cesena
Curiosa”, edito da “Il Ponte Vecchio”. Come spiega l’autore “Il
titolo ha una finalità divulgativa
e vuole incentivare nei lettori il
gusto di guardare la città con occhi meno distratti, di passeggiare
per la città con maggiore consapevolezza delle tracce di storia e
bellezza che i nostri concittadini ci
hanno lasciato. Cesena è una città
degna di essere amata perché ricca di storia, cultura e arte, oltre
che di bellezze naturali e tradizioni eno-gastronomiche. Questo
libro vuole essere un omaggio a Cesena e ai cesenati di ieri che
l’hanno conosciuta e arricchita di cultura ed un aiuto a tutti coloro
che oggi vogliono conoscere meglio e amare questa città dal
fascino discreto e sorprendente”.
QUEL PRETE DALLE SCARPE ROTTE
A 40 anni dalla morte di don
Carlo Baronio, la sua figura viene
ricordata in modo originale dal
libro “Quel prete dalle scarpe
rotte. Don Baronio a fumetti”,
scritto da Camillo Acerbi, Emanuelle Caillat e Mauro Guidi. Di
famiglia benestante, tre lauree
nel cassetto, Don Baronio abbandonò tutto per dedicarsi alla
sua opera di carità, affidandosi
completamente alla provvidenza
e alla generosità della città: aiutò
senza sosta i diseredati e gli abbandonati come i tanti orfanelli
che vivevano per strada e che lui
accoglieva nei suoi istituti facendo da madre e da padre. Il volume a fumetti, stampato da Stilgraf, ha l’obiettivo di far conoscere
questa straordinaria figura soprattutto alle giovani generazioni.
LA BANDA DELLA CULLA
Si intitola “La banda della culla”il
romanzo d’esordio di Francesca
Fornario, edito da Einaudi. Una
satira tenera e spietata sulla difficoltà che incontrano tre coppie
di giovani di 20, 30 e 40 anni unite da un desiderio che in Italia
si rivela proibitivo: mettere su
famiglia.
I lavori «a progetto» che impediscono di fare progetti, le leggi
che negano i diritti invece di assicurarli, l’indice di fertilità che cala
con gli anni. Per farcela serve un
piano. E una banda di criminali
disposta a metterlo in pratica.
Giornalista, scrittrice, autrice satirica e videomaker, l’autrice scrive
per Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano e Micromega. Collabora alla
trasmissione Un giorno da pecora in onda su Radio 2, mentre per
la con la 7.it ha ideato la web serie Marxisti tendenza groucho.
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ilPerson ggio
SILVANA FALLISI
ONE WOMAN SHOW
L’attrice lanciata dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo è stata
protagonista al Teatro Verdi per una serata a scopo benefico
di Carlotta Benini
I
suoi debutti artistici più importanti - un po’ per scelta e un po’
forse anche per destino - avvengono tutti in terra romagnola,
a Cesena in particolare, una città a cui si sente particolarmente affezionata e di cui apprezza molto il calore l’accoglienza
genuina. Un’accoglienza che lei ricambia con simpatia ed esuberanza, e con tutta l’energia che la avvolge e che sa trasmettere al pubblico quando sale sul palco, mentre dà vita ai suoi
umoristici one woman show. Lei è Silvana Fallisi e il 15 ottobre
scorso è stata protagonista al Teatro Verdi di una serata a scopo
benefico a sostegno dell’associazione cesenate Balò, onlus attiva
dal 2006 a Calcutta per dare un futuro migliore ai bambini e
alle donne delle baraccopoli indiane. Al centro della serata lo
spettacolo ‘La morte balla sui tacchi a spillo’, una commedia
noir dove l’attrice di origini siciliane, lanciata dal trio comico
Aldo Giovanni e Giacomo, si improvvisa anche autrice teatrale
dedicando un omaggio alla sua terra. In scena la Fallisi veste i
panni di donna Tanina, maestra in un piccolo paese sul finire
degli anni Sessanta: un personaggio esilarante, grottesco e dalle
oscure passioni, che incarna lo spirito di una terra in viaggio
verso la modernità, ma ancora
densa di tradizioni, di contradIn Romagna e in particolare dizioni e di tabù. Si è riso tanto,
a Cesena sono avvenuti
in platea, ma di quel sorriso a
i debutti artistici più
volte amaro che ci fa riflettere
importanti della Fallisi
sui mali della società.
Come ha conosciuto Balò?
“Elisabetta Ravaioli e Maurizio
Magni, presidente e vice, sono amici miei e di mio marito (Aldo
Baglio, ndr) da tanto tempo. Abbiamo fatto una prima iniziativa
insieme un po’ di anni fa, quando Aldo, che ogni tanto si improvvisa pittore, ha realizzato una mostra di beneficienza, i cui
incassi permisero a Balò di completare l’acquisto di una scuola
a Calcutta. Ora, con questa nuova iniziativa, abbiamo voluto
dare il nostro contributo alla realizzazione di una seconda scuola in una baraccopoli. Sono sempre molto emozionata quando
torno in Romagna, ogni occasione per me è un nuovo debutto”.
Cosa intende?
“La prima del ‘La morte balla sui tacchi a spillo’, che ho scritto insieme all’autrice Silvia Tilli e al regista Corrado Accordino,
si è tenuta a gennaio 2015 proprio in Romagna. E’ una terra
a cui mi sento particolarmente legata, la vostra: siete sempre
così sorridenti, calorosi e genuini. E se l’accoglienza è sempre
la stessa, ben venga che ogni mio debutto si tenga dalle vostre
parti!”.
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ilPerson ggio
BALÒ ONLUS È UN’ASSOCIAZIONE DI
VOLONTARIATO NATA A CESENA NEL 2006
L’associazione opera a Pilkhana Howrah una zona
periferica di Calcutta fra le più popolate al mondo
dove la gente vive ammassata in condizioni igienico sanitarie inaccettabili e i bambini e le donne
sono le prime vittime dell’indigenza. Balò interviene
per evitare che questo accada, aiutando i bambini all’interno
delle loro famiglie. La scuola, la mensa, il centro diurno e la
sartoria sono solo alcuni dei progetti attraverso i quali Balò
offre ai bambini e alle donne della baraccopoli la speranza in
un futuro migliore. In particolare i capi di abbigliamento realizzati dalla sartoria di Balò con design italiano e preziose stoffe
indiane, decorazioni natalizie e piccoli accessori per la casa,
sono esposti e possono essere acquistati in uno temporary
store solidale aperto a Cesena nel periodo natalizio al numero
1 di via Albizzi, in pieno centro storico. Una soluzione diversa,
unica e solidale per acquistare i propri regali di Natale.
Com’è andata la serata al Verdi?
“Ho trovato un pubblico molto accogliente e interessato,
allo spettacolo ma anche alla causa sociale. E’ stata una
serata molto bella e sempre ricca di emozioni. Anche la
cena, in un clima famigliare, è stata molto piacevole: è stato come ritrovarsi fra amici”.
Un successo, insomma.
“Sono molto contenta di avere sposato teatro a beneficenza, credo che per Balò si debba fare molto e anche di più.
E non escludo che nascerà presto un nuovo progetto di
collaborazione con l’associazione”.
Crede che il sorriso possa essere la chiave anche per
far riflettere anche su tematiche serie?
“Sono giunta a un punto della mia carriera in cui non riesco più a intendere la risata fine a se stessa. In questo
spettacolo si parla, a piccoli cenni, anche di piazze divise
fra comunisti e democristiani, di lotta politica, di delitti della mafia, tutto filtrato dalla lente della comicità. In
futuro vorrei proseguire in questa direzione, affrontando
altri temi che mi stanno a cuore, come la violenza sulle
donne”.
Nuovi progetti in cantiere?
“Attualmente sono impegnata sul nuovo set cinematografico di Aldo, Giovanni e Giacomo: per ora non posso rivelare di più, ma posso dire che arriverà nelle sale fra due anni
ed è legato allo spettacolo teatrale che nel 2016 festeggia i
25 anni di carriera del trio”.
Nello show sarà presente anche una band romagnola,
i Good Fellas, in cui milita il trombettista cesenate
Enrico Farnedi. Li conosce?
“Come no, sono fortissimi! Hanno partecipato come band
live anche a ‘Tel chì el telùn’, nel 2009, e poi hanno realizzato parte della colonna sonora del film ‘La leggenda di Al,
John e Jack’. Mi fanno sempre divertire quando suonano
in scena con noi, e sapere di averli di nuovo come compagni in questa avventura, mi riempie di gioia”.
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Quindi lei parteciperà anche allo spettacolo teatrale?
“Potevo io lasciare questi pazzi scatenati musicisti suonare da soli sul palco? Ovvio che no. Quindi, anche se inizialmente non era previsto, sarò anche io nello spettacolo.
Probabilmente avrò un ruolo musicale insieme a loro. Ma
tutto è ancora in divenire”.
SILVANA FALLISI, ONE WOMAN SHOW
The actress, who was launched by the comedy trio Aldo,
Giovanni and Giacomo, took centre stage for a charity
evening at the Verdi theatre.
On the 15th October, the actress Silvana Fallisi was the star
at the Verdi theatre for a charity evening in support of the
Balò association in Cesena. The Sicilian actress, who was
launched by the comic trio Aldo, Giovanni and Giacomo,
took to the stage for the black comedy ‘Death dances on
stiletto heels’ . During the middle of the evening show, the
actress even improvised as a playwright when dedicating a
tribute to her homeland. The audience has laughed aloud
many times, but from that smile, which is bitter at times,
can’t help but make us reflect on the evils of society.
Do you believe that your smile can be the key to help us
reflect on more serious themes as well? “I have reached a
point in my career where I can no longer listen to laughter
for laughter’s sake. The show drops hints at times about our
streets and squares being divided by the Communists and
Christian Democrats, the political struggle, Mafia crimes, all
which have been filtered through a comedy lens. In the future, I’d like to continue in this direction and address other
issues which are important to me, such as violence against
women”.
Any new projects in the pipeline? “I’m currently working
on set for Aldo, Giovanni and Giacomo’s new film. I can’t let
on anything else, but I can say that it’ll be in cinemas in two
years. It’s linked to the theatrical show, which in 2016 will
celebrate 25 years of the comedy trio’s career”.
Festivit
A CESENA
È GIÀ NATALE
di Claudia Ugolini
‘A
Cesena è già Natale!’ è lo slogan scelto quest’anno per il ricco
ventaglio di iniziative che accenderanno l’atmosfera natalizia
a Cesena. All’insegna della tradizione non mancheranno i presepi, i mercatini, un grande albero fatto tutto di luci, concerti natalizi
e le luminarie che valorizzeranno strade e piazze regalando un fascino
particolare. Anche per questo Natale è stata scelta una illuminazione a
basso consumo, ma a luce calda, con i “lampadari” come filo conduttore.
Fra le tante iniziative organizzate ogni anno per le feste dal consorzio
Cesena in Centro, ci saranno la Giostra dei Piccoli e il trenino dei Bimbi
a favore dell’A.N.F.F.A.S, che animerà le vie del centro storico con partenza quest’anno dal capolinea di Piazza Alboni, nelle giornate del 29
novembre, 6, 8, 13 e 20 dicembre.
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Un suggestivo albero di luci
in piazza del Popolo e il grande
presepe meccanico all’ex Pescheria
tra le novità delle Feste
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Festivit
Nelle giornate del 29 novembre del 6 e del 13 dicem- e quelli sconto per la pista di pattinaggio, la giobre il trenino sarà accompagnato da esibizioni canore stra e il presepe meccanico si possono ritirare
e dal karaoke a tema natalizio, dai piccoli grandi ta- presso i negozi del centro che hanno supportato
lenti di “Vivi la Voce”..
le luminarie e le iniziative natalize.
Dalla fine di novembre, passeggiando per la cit- Una grande novità sarà il Presepe meccanico
tà si potrà ritrovare di fronte al Duomo il tradi- della Città di Cesena, alla Galleria Ex Pescheria,
zionale presepe allestito dalla Fondazione Cassa a cura dell’Associazione Presepi famiglia Gualdi Risparmio di Cesena, mentre uno più piccolo tieri che viene inaugurato il 5 dicembre e si può
visitare per tutto il periodo
sarà collocato di fronte alla
delle feste.
pista su ghiaccio, in piazza
E’ uno dei presepi meccaAlmerici.
Atmosfere natalizie
nici più grandi d’Italia, con
Ad abbellire il cuore della
tra shopping, luminarie
un’estensione di circa 80mq
città si aggiungerà quest’anno in Piazza del Popolo il
e conterà decine di persoe animazioni per
naggi meccanici di altezza
grande albero luminoso,
i più piccoli
variabile dai 20 ai 110 centutto realizzato con luci a
timetri.
basso consumo (led), alto
Torna molto suggestivo il
una quindicina di metri e
con un diametro di 7 metri. È sempre molto at- presepe di Roversano, arrivato alla sua 14ª editesa l’accensione delle luminarie il 21 novembre. zione e realizzato da un gruppo di pensionati e
Per tutte le festività non mancherà la pista di volontari sotto l’egida del gruppo parrocchiale di
pattinaggio su ghiaccio in Piazza Almerici, pro- San Carlo. Si tratta di un presepe della tradimossa da Zona A, anche quest’anno al coperto. zione romagnola e contadina, all’aperto, con la
I biglietti omaggio sia per il Trenino e il cinema Natività nella grotta, illuminato e suggestivo, in
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IL GRANDE PRESEPE MECCANICO
Nel settore dei presepi da
oltre cinquant’anni, la storia
della famiglia Gualtieri inizia
dal 1956 quando Quarto, a
soli 12 anni vinse il concorso
parrocchiale del presepe più
bello. Una passione inarrestabile la sua, condivisa con
la moglie Giuseppina: con lei
costruì presepi sempre più
grandi prima su un tavolo,
poi su due, su tre…La figlia
Meris portò i compagni di
classe a vedere il suo presepe, raccogliendo entusiasmo.
L’anno di svolta fu però il
1981 quando il sindaco di
Montiano chiese a Quarto
di allestire il suo presepe
all’interno del centro culturale paesano. Arrivarono i
primi mestieri meccanizzati e a Montiano si creò uno
dei presepi più grandi della
Romagna, con migliaia di visitatori annui fino ai presepi
odierni a Roma, Longiano,
Gambettola,
Predappio,
Ferrara e Cesena.
(ph. Famiglia Gualtieri)
particolare di sera. La sua particolarità? Oltre
a rappresentare la Natività, è ambientato nella
Romagna degli anni ’50. Partito all’inizio degli
anni Duemila con sei statue, ad ogni edizione si
è via via arricchito di nuove immagini e di nuovi
soggetti: oggi ne conta oltre 90, a dimensione
naturale e vestiti di stoffa, ispirati soprattutto
al mondo rurale della metà del secolo scorso.
Ci sono la piadinara romagnola, raccontastorie e musicisti popolari come Vittorio Borghesi.
Quest’anno tra le statue si aggiungeranno il poeta Bruchìn, il pittore e professore Malmerendi,
la figura del padrone con calesse e cavallo, mentre il contadino guida un baroccio trainato da
un asino.
Inaugura l’8 dicembre alle ore 15 e si può visitare tutti i giorni fino a domenica 17 gennaio,
dalle 9 alle 23.
Appena fuori dal centro, la tradizione della natività si rinnova nella piccola chiesa di Celincordia, grazie al presepe animato di padre Severino,
oggi risistemato dall’associazione Conoscere Cesena (visitabile dall’8 dicembre fino al 10 gennaio). Richiama sempre molti cesenati la Natività
Qui una scena del presepe di Roversano.
In alto i presepi della Famiglia Gualtieri
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Festivit
vivente della Fondazione Sacro Cuore, pronta a Tantissime le idee regalo che si potranno trovare
sfilare il 18 dicembre per le vie del centro.
fra i banchi degli ambulanti, un’occasione per
E per chi vuole scoprire le tradizioni del Natale e una passeggiata in centro storico fra le luci delle
le sue tante sfaccettature, domenica 13 dicem- luminarie ed i colori della città in abbinamento
bre, dalle ore 16.30, la rassegna “Rocca Gira e alle aperture straordinarie dei negozi.
Gioca” rivolta a bambini e famiglie proporrà un Per dare il benvenuto al nuovo anno torna l’apincontro ludico-didattico, dal titolo “ L’Albero puntamento con “Impjazza - Capodanno 2015”,
di Natale: origini e racconti”, a cura di Roberto in programma il 31 dicembre con il concerto e
il consueto brindisi in Piazza
Fabbri..
del Popolo.
Storie, leggende, usanze e
Ai partecipanti verranno oftradizioni di Natale saranno
Natale tra i presepi
ferti thè caldo, ciambella e
raccontate nella sala teatro
e Capodanno
panettone.
da simpatici pupazzini.
in piazza del Popolo
L’evento
è
organizzato
La prenotazione è obbligatoria chiamando i numeri
dall’associazione “Vivere il
0547-22409 – 347 7748822.
Tempo”. In programma l’orLe Fiere di Natale con il mercato ambulante (fino chestra Luca Bergamini che garantirà musica e
alle ore 20 in Piazza del Popolo, viale Mazzoni balli per tutti, fino allo scoccare della mezzanote vie limitrofe) è un altro appuntamento molto te, quando si brinderà al nuovo anno e si proseatteso per gli ultimi acquisti da mettere sotto guirà con la band “Joe Dibrutto”.
Per la prima volta si brinderà al Centro Cinema
l’albero.
Quest’anno la Fiera replica il 6, il 13 e il 20 San Biagio in via Aldini, con la proiezione di due
dicembre: le tre domeniche prima della Festa. film a tema Capodanno, dalle 23 a notte fonda.
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CESENA CANTA
Il Conservatorio B.
Maderna coordina
per la prima volta il
ricco cartellone di
attività concertistiche e corali della città di
Cesena, per un vero e proprio
cartellone di Natale grazie alle
tante e ricche realtà attive sul
territorio.
Il 3 gennaio al Teatro Bonci
alle21.00 GRAN FINALE con
il Concerto delle corali riunite
della città. Insieme all’ Orchestra del Conservatorio ‘Maderna’, una festa per la città con
musiche di J.S.Bach, W:A: Mozart, C. Saint-Saens, J. Strauss.
Ingresso libero e gartuito
PROGRAMMA
8 DICEMBRE ORE 16.30.
Chiesa di S.Egidio
Concerto dell’immacolata per
grandi e piccini. Coro accademia Musicaesena e coro di voci
bianche delle classi quinte della
scuola primaria Don Milani. Musiche di F. Durante, Da Vittoria,
G. Caccini, canoni, spiritual
e brani natalizi. Dirige Silvia
Biasini
9 DICEMBRE ORE 21
Chiesa di San Bartolo
Ensemble barocco del Conservatorio “Maderna”. Concertmeister G. Raspanti.
Musiche di G. F. Haendel,
J. S. Bach, A. Corelli
CHRISTMAS ATMOSPHERE IN CESENA
It’s already Christmas in Cesena! This is the slogan which
has been chosen for all the festive fun that will light up
the Christmas atmosphere in Cesena. True to tradition,
there will be cribs, markets, a large tree decorated with
lights, Christmas concerts and illuminations; These will
be put up along the roads and in the streets giving the
whole city a magical charm.
All the traditional events will take place again this year:
A carousel for small children, a children’s train offering
them the chance to jump on for a truly enjoyable ride, the
indoor ice rink, cribs and choir concerts.
To further add to all the wonder these celebrations will
bring to the city, a large Christmas tree will be the centre piece in Piazza del Popolo. Low-powered lights (LED)
will be used and the tree will be around fifteen metres in
height.
The Associazione Presepi famiglia Gualtieri (The Gualtieri Crib Association) have made a mechanical crib that will
be a new addition to the Christmas festivities this year.
The crib, which is one of the largest mechanical nativity
scenes in Italy, can be found in the former fish market.
13 DICEMBRE ORE 18
Chiesa del Suffragio
Coro Musica Enchiriadis. Direttore Pia Zanca. Canti gregoriani
e devozionali antichi, brani di
H. von Bingen, T. L. da Victoria,
G. Rossini, M. Lauridsen
13 DICEMBRE ORE 21
Chiesa dei Servi
Coro Accademia Musicaesena.
“Family Concert”Il Carnevale
degli Animali di C.S. Saens il
e il Trittico Botticelliano di O.
Respighi
DOMENICA 13 DICEMBRE
ORE 21 la Chiesa di S.Maria
delle Grazie dell’Osservanza
Coro Alio Modo Canticum. Direttore A. Scala.
Tastiere M° C.Scala. Concerto
natalizio con musiche di autori
classici e della tradizione popolare
19 DICEMBRE ORE 21
Pieve di San Vittore
Coro VoxAnimae. Direttore
Antonella Casalboni organista
Alberto Salimbeni. Brani di
J.S.Bach, A.Vivaldi, W.A.Mozart,
G.Fauré, C.Saint-Saens,
B.Britten e altri della tradizione
popolare
19 DICEMBRE ORE 21
Chiesa di San Bartolo
Coro Alio Modo Canticum.
Direttore A. Scala. Tastiere M°
C.Scala. Concerto natalizio con
musiche di autori classici e della
tradizione popolare
20 DICEMBRE ORE 18
Chiesa Suffragio
Coro VoxAnimae. Direttore
Antonella Casalboni. Organista Alberto Salimbeni. Brani di
J.S.Bach, A.Vivaldi, W.A.Mozart,
G.Fauré, C.Saint-Saens,
B.Britten e altri della tradizione
popolare
20 DICEMBRE ORE 21
Chiesa San Bartolo
Coro CAI. Direttore e organista
Gianni della Vittoria. Musiche di
Bach e brani tradizione popolare della montagna
20 DICEMBRE ORE 21
chiesa Maria Immacolata
di Case Finali
Coro Araba Fenice. Direttore
Barbara Amaduzzi. Tenore P.
Gabellini Pianista Pia Zanca.
Musiche di Mozart, Puccini, Rossini, Verdi
22 DICEMBRE ORE 21
chiesa di San Domenico
L’organo Malamini e
gli archi barocchi del
Conservatorio“Maderna”
24 DICEMBRE
Chiesa Suffragio
Coro Alio Modo Canticum
direttore A. Scala. Tastiere M°
C.Scala musiche di Bach, Brams
e della tradizione popolare natalizia
27 DICEMBRE ORE 21
Chiesa San Bartolo
Coro Santa Cecilia direttore e
organista Gianni della Vittoria
3 GENNAIO ORE 21
Teatro Bonci
Salutiamo insieme il nuovo anno
Corali riunite della città
Orchestra del Conservatorio
“Maderna”
Direttore Paolo Manetti
musiche di J.S.Bach, W:A: Mozart, C. Saint-Saens, J. Strauss
Ingresso libero e gartuito
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Tr cibo e Vino
A TAVOLA
LA TRADIZIONE
NEL PIATTO
Per le feste la proposta di tre ristoratori cesenati esalta ricette classiche
ma con un pizzico di creatività innvativa
“A
Natale presso ogni famiglia si fa una minestra di pasta col ripieno
di ricotta che chiamasi cappelletti.
L’avidità di tale minestra è così generale che da tutti, e massime dai
preti, si fanno delle scommesse di
chi ne mangia una maggior quantità, e si arriva da alcuni fino al numero di 400 o 500”. Così scriveva
il prefetto locale nel lontano 1811
per contribuire a un’indagine sulle tradizioni, le usanze, i dialetti e
le superstizioni delle campagne. E
ancora oggi, 204 anni dopo, nessuno si azzarda a togliere i cappelletti dal menù di Natale. Chi li fa
in casa dalla pasta al ripieno, chi
li compra già fatti, chi li mangia al
ristorante: non importa il come ma
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solo consumarli, perchè mangiare
i cappelletti in Romagna non è più
solo un costume culinario ma una
vera e propria tradizione familiare
che riunisce tutti, dai nonni ai piccini, davanti a un piatto fumante
e tante chiacchere conviviali. Attenzione però a rispettare gli ingredienti: così come diceva già
Pellegrino Artusi nella sua ricetta,
i ‘Cappelletti all’uso di Romagna’
(ricetta n. 7) prevedono un ripieno a base di ricotta, o ricotta e raviggiolo, e solo un poco di petto di
cappone, il tutto è poi da cuocere
nel brodo di cappone. Da non confondere con i bolognesi tortellini,
che prevedono un ripieno di carne
e sono generalmente di dimensione più piccola. Se vogliamo essere
tradizionali, in Romagna i cappelletti diventano i ‘caplèt’ mentre il
loro ripieno di formaggio prende
il nome di ‘compenso’: a produrli è una cosiddetta ‘arzdora’ che,
con tanta cura, prepara la sfoglia,
il ripieno e poi chiude i cappelletti
uno ad uno, per non farne uscire
il prezioso ripieno durante la cottura. Figure tradizionali a parte,
i cappelletti non smettono di riscuotere successo nemmeno tra
le giovani generazioni, per questo
i ristoratori sanno bene che sotto
le festività sono un piatto che non
può mancare. C’è chi rispettando
la ricetta originaria li cuoce in brodo e chi sperimenta nuovi metodi
di cottura ma, una cosa è certa:
senza cappelletti non è Natale!
QUEL CASTELLO DI DIEGARO
La tradizione non può mancare al
Castello di Diegaro, un ambiente
classico e raffinato dove la cura dei
dettagli si ritrova nell’accoglienza
e nei piatti proposti. Per il menù
di Natale ci lasciamo guidare dal
titolare Lorenzo Illotta che commenta: “Anche per noi ristoratori il
Natale rappresenta un bellissimo
momento di festa e condivisione,
nonostante lo trascorriamo lavorando. Per chi fa il nostro mestiere da due generazioni (quest’anno
festeggiamo 35 anni di attività), i
clienti rappresentano una grande
famiglia. E questo vale anche per
lo staff di sala e cucina, che lavorano insieme a noi da tanti anni:
forse è questo il segreto del nostro
successo. Ma questo mestiere ti
priva spesso di tanti piacevoli momenti di condivisione domestica: i
pranzi, le cene, le festività appunto...tutto viene “sacrificato”. Per
tutti questi motivi, anche noi abbiamo bisogno di Rispettare il Natale, le regole, l’atmosfera e i tempi: il Natale è una festa, ma anche
un momento di riflessione. Volen- zazione interamente a mano, che
do parlarne da un punto di vista trovo ancora oggi commovente.
laico (e gastronomico!) i tempi del Il piatto proposto da Il Castello di
pranzo sono un po’ più distesi. Diegaro sono appunto i CappelletNelle tavole serviamo tutta la fa- ti in brodo (per 6 persone). La base
miglia che parte dai nonni e arriva dei cappelletti è un’ottima sfoglia,
ai più piccini. Tempi diversi che ottenuta da un impasto omogeneo
non devono essere imbrigliati. Per di 1 Kg di farina 00, 9 uova intere
questo motivo, da anni, al Castello e 1 tuorlo, sale e olio q.b. (mettere
realizziamo per
la farina su un
il pranzo natavolo e formare
talizio un bufun mucchietto,
Per
noi
i
clienti
fet di aperitivi
fare un buco al
rappresentano una
che permette a
centro, inserire
grande famiglia
tutti gli ospiti
le uova una ad
di arrivare con
una e il tuorlo,
molta
calma
aggiungere sale
e, allo stesso
e olio e sbattetempo, di cominciare a smangiuc- re delicatamente le uova con una
chiare e a creare condivisione. Il forchetta incorporando pian piano
nostro menù natalizio sarà super tutta la farina). L’impasto va poi
tradizionale, anche se abbiamo diviso in più parti e steso con il
voluto svecchiarlo un poco. Ma i mattarello su un piano di lavoro
cappelletti in brodo non mancano infarinato, fino ad ottenere una
dal menù. Loretta, la sfoglina che sfoglia il più fine possibile.
lavora con noi da tantissimi anni, Sui quadretti di pasta tagliati inprepara un fantastico ripieno di serire al centro la farcia (250 gr.
carne e li chiude molto piccoli, di lombo di maiale, 25 gr. di morperfetti per il brodo: una realiz- tadella, 80 gr. di ricotta fresca di
33
San Patrignano, 45 gr. di parmigiano reggiano di almeno 24 mesi,
noce moscata e sale q.b., 1’uovo
intero) e chiudere a forma di piccoli cappelletti. Una volta preparata la pasta, cuocere in un buon
brodo di cappone
ANITA IN CITTÀ
Per molti ristoratori oggi la tradizione fa rima con innovazione e i
piatti tradizionali vengono rivisitati in piccoli tocchi, aggiungendo
ingredienti nuovi o semplicemente
cambiando il metodo di cottura.
Un po’ come succede nelle proposte di Anita in Città, dove il titolare Marco Bertozi è sempre alla
ricerca di nuove gustose proposte,
adatte ad un pubblico giovane ma
anche ai tradizionalisti più curiosi.
È qui, tra vecchie credenze romagnole che si contrappongono al
moderno ambiente del Foro Annonario, che i tradizionali cappelletti si possono assaggiare in una
nuova veste: i Cappelletti all’uso
di Romagna in cartoccio con verza e tartufo nero. Per preparare
il piatto, occore fare una sfoglia
(4 uova da allevamento a terra,
34
400gr di farina) formando la clas- oliva con uno spicchio di aglio che
sica fontana di farina sul tagliere poi andrete a rimuovere.
ed impastarla con cura finchè non Per tirare la pasta usate una belrisulterà elastica, lasciar riposare la padella antiaderente con una
mezzora, poi stendere con il mat- noce di burro, anche tipo wok, la
tarello fino al raggiungimento del- verza e poi una spolverata di Parlo spessore desiderato.
migiano; il tutto così ben condito
Tagliare con la rotella dentata e va messo in un foglio di carta da
formare dei quadrati di circa tre/ forno ma, prima di chiuderlo con
quattro
centimelo spago bianco da
tri, mettere con un
arrosti, mettete la
Cappelletti
cucchiaio da cucivostra dose di felina in ogni quadrato
al cartoccio
cità e buonumore
di sfoglia la quanla nuova proposta
con tanto tartufo
tità desiderata di
bianco o nero come
di Anita in Città
compenso (200 gr
più vi piace. Legate
di ricotta fresca,
con lo spago e in100 gr di parmigiano, 100 gr di fornate per 2 minuti a 180 C°.
formaggio vaccino semitenero, 1 Quando sarà il momento apriteli
uovo, noce moscata, sale e pepe a rigorosamente a tavola, sprigionepiacere, il tutto amalgamato bene) ranno tutto il loro inconfondibile
e procedure alla chiusura con le aroma.
mani formando prima un triangolo e chiudendo bene i margini e poi I MACERI
ripiegare gli angoli a formare l’om- E dopo un piatto tradizionale come
i cappelletti, non può mancare un
belico di Venere.
Cuocere in abbondante acqua leg- ricco secondo di carne come quelli
germente salata i cappelletti aven- proposti dalla Trattoria I Maceri,
do cura di tenerli appena al dente. un locale cresciuto sull’esperienA parte, scottare per 5 minuti la za del titolare Roberto Bagnoli,
verza tagliata a listarelle in acqua che punta sulla genuinità degli
e saltarla in olio extravergine di ingredienti, sul rispetto dei piatti
tradizionali e su un’accoglienza sapori che si sviluppa con una
cordiale ma schietta, puramente selezione di ingredienti certificati
romagnola. “Vogliamo arricchire la e una loro cottura separata sono
tradizione, vera mamma di tutte le le caratteristiche fondamentali di
guide, senza recedere il filo che a tutti i loro piatti come i Bocconcilei ci unisce – spiega il titolare - il ni di sella di coniglio disossato alle
nostro obiettivo è fare del territorio erbe aromatiche su cavolo nero
e della tradizione una bandiera e saltato allo scalogno accompagnauna ragion d’essere, e lo facciamo ti da triangoli di polenta grigliaattraverso la masta. Per preparare
sima
attenzione
i bocconcini, sofper gli ingredienti
Rinnoviamo sempre friggere i tranci di
che utilizziamo in
i nostri piatti,
coniglio disossati
cucina, con proporispettando
in olio extravergine
ste che rinnoviamo
di oliva con aglio e
la tradizione
quotidianamente
rosmarino, appena
con creatività midorati, sfumare con
surata, sempre mantenendo fermi vino bianco e proseguire la cottura
i capisaldi della tradizione”. De ‘I con brodo di carne.
Maceri’ si scriveva già nel 1967 nel A cottura quasi ultimata, inserilibro ‘Viaggio in Romagna’ di Dario re le erbe aromatiche (bacche di
Zanasi: “...Prima della colazione, ginepro, salvia, timo, rosmarino,
nonostante la temperatura sibe- origano fresco, finocchietto selriana, andammo con un gruppo di vatico, dragoncello) fino ad otteamici a giocare alle bocce ai Ma- nere una riduzione di consistenceri, lungo la via di Roversano...”. za cremosa. Lessare leggermente
Non solo una trattoria quindi, ma il cavolo nero, per poi saltarlo in
un vero e proprio punto di riferi- padella con scalogno e olio evo.
mento per l’intera città, rifugio per Spessorare la polenta di 1 cm ciri palati più golosi e luogo d’incon- ca, tagliare in triangoli e grigliare
tro per due chiacchere in compa- per poi accompagnare la carne e
gnia. La tradizione e l’identità dei le verdure.
CHRISTMAS TRADITIONAL DISHES
The traditional dish from the Romagna
region is Cappelletti. This is a firstcourse dish which consists of puff pastry filled with ricotta and other cheeses,
it is then cooked in a meat broth, preferably that of capon. As well as eating
this traditional dish, the Cappelletti
represents valuable family time, when
all the members, from the youngest to
the oldest, get to spend time with one
another around the table. This is a time
when stories, experiences and advice
can be exchanged. We interviewed various restaurateurs in Cesena and the
quintessential dish for this period is
Cappelletti. The “Quel Castelli di Diegaro” restaurant offers the classic version
of the dish, which is cooked in a capon
broth. In contrast, the restaurant, “Anita in città” has introduced a new and
extremely tasty version of the dish: The
Cappelletti from Romagna is the main
ingredient, which are then baked in a
wrapper or foil together with Savoy cabbage and black truffles. However, the
main course remains true to tradition:
boneless quartered rabbit morsels with
fresh herbs on a bed of black cabbage
shallots, served with grilled polenta
triangles. This delicious dish can be ordered at the Trattoria “I Maceri”.
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l’ ppuntamento
TEATRO VERDI
CESENA
IN BOLLA
ECCELLENZE SPUMANTISTICHE & FOOD
LUNEDÌ 1 FEBBRAIO DALLE 15 ALLE 22
D
opo il successo della 1ª edizione, TASTE PRODUCTION ripropone Cesena in bolla 2016. Cesena in bolla è una Manifestazione dedicata a tutti gli appassionati e gli operatori
del settore Ho.Re.Ca. Circa 50 Produttori coinvolti in un assaggio
dedicato solo ed esclusivamente al mondo degli Sparkling in un
percorso di degustazione unico. In abbinamento a questo percorso saranno presenti anche banchi d’assaggio di eccellenze gastronomiche.
L’appuntamento di Cesena in bolla 2016 è fissato per il prossimo
1 Febbraio 2016 in una location di grande richiamo come il TEATRO VERDI. Lo scopo dell’evento è quello di aprire un dialogo sul
mondo delle bollicine, generando un incontro diretto e costruttivo, un’occasione di confronto e formazione per valorizzare un
segmento in continua crescita.
La manifestazione è aperta a tutti dalle 15.00 alle 22.00, previo
gettone d’ingresso di 16 euro per il quale si avrà diritto agli assaggi di vino e food.
Per info. 347.1355083
TASTE PRODUCTION di IVAN TESEI
‘CESENA IN BOLLA’ AT THE VERDI THEATRE
‘Cesena in bolla’ is an event which is dedicated to all the fans and representatives of the Ho.Re.Ca sector. About 50 producers were involved in
a unique tasting experience, which is entirely dedicated to the Sparkling
world of wine.In conjunction with this event, stalls offering excellent gastronomic tasters will also be set up. Cesena in bolla will take place on 1st
February 2016 in the very appealing Verdi Theatre. The event will be open
to the public from 15.00 to 22.00. Admission to the wine and food tasting
costs 16 Euros.
L’Acqua Goccia di Carnia è un prodotto della natura di altissima qualità, fonte di salute e benessere che
viene bevuta pura, esattamente
come all’origine. Sgorga dalla Fonte di Fleons a 1370 metri di quota
nel cuore delle Alpi Carniche.
36
Anche in questa edizione Banca Mediolanum con le strutture di
Forlì e Cesena, collaborerà con l’organizzazione di Taste Production al buon esito dell’ evento dimostrando ancora una volta l’interesse e il coinvolgimento per gli eventi organizzati sul territorio
per coccolare i propri attuali e futuri clienti. Banca Mediolanum,
grazie a queste collaborazioni con le realtà del territorio, rafforza
i contatti e le sinergie con la città.
37
cesen sportiva
38
MISTER CABRINI
A TUTTO CAMPO
Il bell’Antonio da tre anni guida la Nazionale
di Calcio femminile tra le otto squadre più forti
d’Europa. Dal calcio di rigore a Spagna ’82
a Cesena all’Orogel Stadium: una vita nel pallone
il bell’Antonio oggi atletico signore 58 enne, si
plendori e miserie del gioco del calcio” di è reinventato nel calcio e in una vita creativa.
cui narrava lo scrittore poeta Eduardo Dopo aver allenato club minori, ha affrontato
Galeano, si consumano nel recinto do- un’esperienza “formativa” nella Nazionale della
rato dello stadio, e al di fuori corrono con “splen- oggi martoriata Siria (2007-2008) da cui se ne
dori e miserie” di una città e della sua gente.
andò dopo pochi mesi: “Non si poteva lavorare
Rinchiusi in un tempo umano che avvolge e nella più totale disorganizzazione”, disse.
destina, collegando in circolo passato con pre- Così nel 2008 si sperimentò nell’avventura da
sente. L’Orogel Stadium “Dino
reality tivù “L’Isola dei famosi”,
Manuzzi” ha visto sul prato
lasciandola per una sopragverde baciato da un sole ottoIl ‘cittì’ ha pubblicato giunta ernia, per intraprendebrino, un ex campione d’Italia
re una avventura di penna. Ha
anche un giallo
quale è stato Antonio Cabrini,
scritto la sua opera prima nel
‘Ricatto perfetto’
quello della Nazionale azzurra
2008, il giallo “Ricatto perfetdi Bearzot, quello dei Mondiali
to”. E ha continuato nel 2014
di Spagna, di Italia-Germania
con il manuale di vita “Non
3-1, quello che l’11 luglio 1982 sbagliò a inizio avere paura di tirare un calcio di rigore”, che
gara un calcio di rigore, ma che al fischio fina- racchiude il suo spirito libero.
le, con i suoi, fece impazzire l’Italia sulle strade, Spirito che nell’aprile 2012 lo ha spinto ad accocon la Coppa del Mondo in mano.
gliere una nuova avventura innovativa, del monIl destino di Cabrini, sul campo terzino sinistro, do della pelota: con l’istinto che gli viene dalla
si è consumato anche sul binario che viaggia in sferica palla, ha scelto di fare il “cittì” della
parallelo per tanti vip.
Nazionale di calcio femminile.
Diventò il “bell’Antonio” di rotocalchi, copertine, A ottobre è entrato all’Orogel Stadium per dirimondanità che nutrono l’immaginario dei sogni gere allenamenti e disputare Italia – Svizzera
di chi li legge. Citato per flirt amorosi compreso (finita 3 a 0 per la Svizzera ), incontro di qualifiquello, si scrisse, con la nota attrice di soap ope- cazione per gli Europei femminili 2017.
ra, Sonia Braga. Appesi gli scarpini al chiodo, Negli stessi giorni in Municipio, i cesenati si
di Claudia Rocchi
“S
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cesen sportiva
La Nazionale Femminile allenata da Antonio Cabrini
mettevano in fila per ammirare le quattro Cop- La Romagna è terra che frequenta da lunghi
pe del Mondo vinte in settant’anni. È stato un anni. La trova cambiata, come tutto il resto?
passaggio poco fortunato per le azzurre, quello “Mah – risponde Cabrini - quello che mi semsul campo cesenate, ma ha aggiunto importanza bra rimanere una costante di questa terra, è che
a un percorso agonistico che, al femminile, sta la Romagna si è sempre dimostrata una regione dove alla fine, nel bene e nel
innovando il gioco del pallone.
male, qualsiasi problema viene
La squadra azzurra ha incontrato ragazzine che si allenano
risolto.
Con la Nazionale
al calcio con l’obiettivo di enContinua a distinguersi ai miei
femminile il gioco
trare un giorno in Nazionale.
come terra ove esistono
del pallone si rinnova occhi
Le giovani leve hanno chiesto
risorse umane importanti, ma
consigli, hanno pranzato con le
soprattutto è una terra di grandi lavoratori. E questo è un seAzzurre. Grazie alla Nazionale
rosa, Cabrini è tornato in Romagna, terra a lui gno di garanzia”.
familiare. Milano Marittima. dove la squadra ha In questi tre anni con le Azzurre, ha scoperto
alloggiato, è il paese della sua ex moglie Consue- un mondo che l’ha sorpresa?
lo Benzi (di nota famiglia di albergatori) che in “Più o meno è stato come mi aspettavo, il modo
16 anni di matrimonio gli ha dato i figli Martina, di essere delle ragazze si avvicina molto a quello
oggi 31, ed Edoardo, 27 anni.
del gruppo maschile, le differenze dipendono dai
Insomma, giorni di lavoro per Cabrini a Cesena, singoli elementi. Io punto molto sul gruppo, che
rivedendo anche vecchi amici. A bordo campo, per me deve venire prima della squadra”.
prima di entrare per la messa a punto delle sue E su che tipo di squadra può contare?
ragazze, il cittì azzurro ha rilasciato alcune bat- “Su una compagine già entrata fra le 8 migliori
tute.
squadre d’Europa. Ora puntiamo agli Europei
40
del 2017, non male. Le differenze con le altre
squadre sono di ordine fisico: da un lato possiamo superarle intensificando la preparazione, dall’altro però manca una mentalità atletico sportiva che da noi non viene formata”.
Perché?
“I programmi sportivi dovrebbero essere sviluppati anche dalla scuola, luogo fondamentale
dell’educazione. All’estero si scelgono i college
anche in base alla squadra in cui si vuole giocare. Da noi invece lo sport a scuola è pressoché inesistente, e quando si comincia a fare
sul serio è ormai tardi, è passato il tempo di
costruire una filosofia sportiva. Così ci capita
di incontrare squadre che, anche se inferiori
tecnicamente, ci schiacciano sul piano fisico”.
Le cose stanno cambiando ora che la Federazione parla di tesseramenti al femminile,
del fatto che entro due anni le società di calcio maschili devono affiancare anche squadre femminili?
“La Federazione ci crede, sta facendo una programmazione che porterà risultati, ma fra alcuni anni. Fra le società, non tutte stanno investendo allo stesso modo. Chi ci crede è la Fiorentina di Della Valle. Ma è solo un anello di un
movimento che deve crescere in modo diffuso,
per arrivare a un professionismo competitivo”.
Esistono le raccomandazioni nel calcio femminile?
“No, tanto meno nella Nazionale, noi valutiamo
giocatrici su tutto il territorio italiano, dai primi
campionati alla serie A, magari ci può sfuggire
qualcosa, ma non esistono raccomandazioni.
Chi non sa giocare a calcio, sta a casa”.
C’è il rischio, con l’ascesa del calcio donne, di assistere tra le fan, a dimostrazioni
estreme negative, analoghe a quelle di certa
tifoseria maschile?
“Penso che le generazioni future avranno un
diverso tipo di comportamento e di educazione. Sono generazioni che cambiano in fretta,
che migliorano, mi sembrano più quadrate, cadranno molti pregiudizi, anche sul calcio femminile”.
Che dire infine di lei che oltre al calcio ha
fatto esperienze “estreme” come l’Isola e la
scrittura; solo un caso, o voglia di aprirsi al
nuovo?
“Legga il mio ultimo libro, poi ne riparliamo…
vedrà, capirà molte cose!”.
cesen sportiva
Nella sala degli specchi del Comune di Cesena sono state esposte le quattro coppe del mondo vinte dall’Italia in
settant’anni (foto sopra), sotto un momento dell’allenamento della Nazionale Femminile e a destra Cabrini in Comune
THE COACH ANTONIO CABRINI
The Orogel football stadium ‘Dino Manuzzi’ has witnessed an ex-Italian champion on its pitch, that very
champion was Antonio Cabrini. He’s the champion
who played for Italy under Bearzot, in the world cup in
Spain, in the Italy-Germany match (score: 3-1), and is
the player whose foul resulted in a penalty at the beginning of the match on the 11th July 1982, but on the
final whistle, managed to add to the euphoria on the
streets in Italy with the world cup trophy in his hands.
Today Cabrini coaches the Italy women’s national football team. Last October he was in Cesena to train and
encourage the team for the Italy – Switzerland (final
score 3 – 0 to Switzerland) match, which was to qualify
the teams for the Women’s European Championship
42
in 2017. During Cabrini’s stay in Cesena, the residents
queued up to admire the four world cups which were
won in the 1960’s.
The Italy-Switzerland game wasn’t the luckiest of times for the Italy woman’s national football team, but it
was still a valued lesson on a professional scale and it
showed how women are changing the game of football.
The Italy women’s national football team met numerous girls who play football with the hope of one day
playing for Italy. The aspiring football players asked
for advice and they were also lucky enough to have
dinner with the national team. With due thanks to the
women’s football team, Cabrini has returned to the region of Romagna, a place which is very familiar and
dear to him.
Cesena cult
CREATIVITÀ
VISIONI D’ARTE
Quattro cesenati ci raccontano come hanno coltivato
le loro passioni fino a farne una professione
FRANCESCA LEONI,
L’ARTE PASSA DAL VIDEO
Fare poesia con una telecamera. Catturare gli
spettatori non con roboanti effetti speciali, ma
con la forza di un’idea. Coniugare il linguaggio
più antico, quello del corpo, con il linguaggio più
moderno, quello del video, per creare opere affascinanti e sorprendenti. E’ questa la sfida di
Francesca Leoni, giornalista per lavoro, videoartista per vocazione.
Da anni è un volto storico dell’informazione di
Teleromagna; la sua passione per l’arte cinematografica e il teatro, però, ha radici ben più
44
lontane, e risale all’epoca degli studi, svolti fra
il Brasile e gli Stati Uniti, quando ha partecipato a produzioni teatrali e di cortometraggi. Una
passione che ha continuato a coltivare tornando
in Italia e che l’ha portata, fra le altre cose, a
studiare cinema con il regista Marco Bellocchio.
Nel 2011 ha dato vita, insieme al compagno Davide Mastrangelo, al gruppo artistico Con.Tatto,
producendo brevi video originali e pieni di intensità, volti soprattutto a scandagliare le dinamiche di coppia.
“È questo il territorio su cui prediligiamo sperimentare quando lavoriamo insieme – raccon-
Angelo Palmieri P H O T O G R A P H Y
In apertura del servizio la video performance ‘Androgynous’ (1° premio del Concorso Internazionale di Videoarte
‘Maurizio Cosua’) realizzato da Francesca Leoni. Sopra l’artista durante la realizzazione di alcune Installazioni video
ta Francesca Leoni – ma, contemporaneamente
porto avanti progetti autonomi, con i quali mi
dedico a una riflessione più centrata sula condizione femminile”.
Nove quelli realizzati finora, che stanno conquistando consensi in importanti manifestazioni
dedicate alla video arte. Uno dei riconoscimenti
più prestigiosi è sicuramente quello conquistato nel 2015 dalla loro video performance “Androgynous”, che ha vinto il primo premio del
concorso internazionale di videoarte “Maurizio
Cosua”, promosso all’interno del video concorso
“Francesco Pasinetti” di Venezia, e che è stato
presentato nel settembre scorso sull’importante
palcoscenico della Mostra del Cinema.
“Una bella soddisfazione – ammette Francesca
– anche perché non è facile conquistarsi uno
spazio nel mondo della video arte. I nostri video durano pochi minuti, ma dietro a ognuno
di essi c’è un lavoro impegnativo e complesso:
non si tratta solo di elaborare il progetto, ma anche di trovare le location, chiedere gli eventuali
permessi, affrontare tutti gli aspetti tecnici. Ma
non finisce qui: quando il video è ultimato si
apre un’altra fase, altrettanto impegnativa, per
accompagnarlo nel circuito delle manifestazioni italiane e straniere dedicate a questa forma
espressiva, recandoci anche personalmente
nelle varie città. Per fortuna, in questi anni ci
siamo fatti conoscere, e oggi sempre più spesso
anziché essere noi a dover bussare alle porte,
sono gli organizzatori di festival, rassegne, esposizioni, a invitarci. Il vero problema è conciliare
questa attività con il nostro lavoro ”.
Così come non è facile far capire ai profani cos’è
la video arte. “E’ vero” sospira Francesca Leoni
– prima ancora di far conoscere il nostro progetto, spesso dobbiamo far capire in che contesto
si inserisce, e comunque molti ancora faticano
a considerare la nostra come forma d’arte, anche in Romagna, dove non ci sono ancora molti
eventi in questo ambito. Basti dire che quando
ci sono state le candidature per la capitale europea della cultura, pur essendo in lizza anche
Ravenna, noi siamo stati chiamati a collaborare
da Cagliari”.
45
Lucia Bilancioni autrice del blog ‘i diari dell’appartamento’ (www.idiaridellappartamento.it)
e alcune delle sue creazioni per la casa, come il comodino reinventato con il riciclo
LUCIA BILANCIONI, BLOGGER
DEI ‘DIARI DELL’APPARTAMENTO’
A volte la creatività si fa strada nei contesti più
improbabili. Ad esempio fra gli scatoloni di un
trasloco. E’ nato così il blog “I diari dell’appartamento” (www.idiaridellappartamento.it) in cui
la cesenate Lucia Bilancioni (complice il compagno Erich) racconta le sue esperienze di arredo,
decoro d’interni, riciclo e recupero, a cominciare da quelle realizzate per la sua casa. Un’attività partita nel 2013 quasi per gioco, ma che
ha conquistato centinaia di followers sui social
network e ha attirato l’attenzione di ‘Casa Facile’, una delle più popolari riviste di arredamento
italiane, che ha selezionato Lucia fra le ‘sue’ 12
blogger.
“L’avventura dei ‘Diari dell’appartamento’ è cominciata – racconta - quando siamo entrati nella nostra prima casa. Eravamo in affitto e desideravamo personalizzarla, rispettando però il
nostro budget decisamente ristretto. Così, visto
che sporcarci le mani piace a tutti e due, abbiamo provato a fare da soli, prima con qualche piccolo intervento decorativo, poi con lavori
sempre più impegnativi. E abbiamo continuato
quando ci siamo trasferiti. Il blog è stato il passo successivo: amici e parenti seguivano i nostri
46
progressi con molta curiosità e interesse e ho
pensato di tenerli aggiornati in questo modo”.
Di post in post, con semplicità e ironia, i padroni
di casa (che non indietreggiano neppure di fronte
alle imprese più ardue, come il recupero dei vecchi infissi) raccontano, anche con suggerimenti
pratici e veri e propri tutorial, come hanno trasformato i loro 65 metri quadrati, dalla tinteggiatura delle pareti alla posa di un pavimento in
pvc, fino alle idee deco, davvero deliziose.
Tutto (è proprio il caso di dirlo) fatto in casa.
E con un motto ben preciso: “Non si butta via
niente!”. “Il riuso e il riciclo sono il mio pallino – ammette Lucia -. Cerco sempre di vedere
una seconda vita negli oggetti e quando ci riesco è una grande soddisfazione. Anche perché
a volte basta veramente poco per dare un tocco
nuovo. In realtà, quello che serve davvero è metterci un po’ di amore”. Ma anche – aggiungiamo
noi – fantasia, buon gusto, pazienza. E, naturalmente, una buona dose di manualità, che la
nostra blogger ha cominciato a coltivare molto
presto. “Ho ‘spaciugato’ con legni e vernici fin da
quando ero ragazzina e sono praticamente autodidatta: solo anno scorso ho seguito un corso
da una restauratrice per il recupero dei mobili.
Ma sono paziente e testarda e questo mi ha aiu-
Sopra Denis Medri mentre lavora ai suoi fumetti, una copertina da lui disegnata e alcuni particolari dei suoi fumetti
tato in molti progetti”. Progetti che ora, sempre
più spesso, si riferiscono anche a case di parenti e amici (oppure all’allestimento di mostre,
come è capitato di recente con “Buon compleanno Alice”, alla Biblioteca Malatestiana fino al 10
gennaio 2016), e anch’essi sono raccontati nei
“Diari dell’appartamento”. E poi c’è la collaborazione con Casa Facile. “Cercavano blogger che
rappresentassero il loro stile e mi sono candidata più che altro per curiosità. Essere stata scelta
è stata una sorpresa bellissima” confessa Lucia,
che intanto già pensa ai suoi nuovi progetti. Perché stare con le mani in mano non è proprio nel
suo stile.
DENIS MEDRI,
DISEGNANDO UNA PROFESSIONE
Dall’arte del riciclo degli oggetti domestici a
quella dei fumetti di Denis Medri, classe ’79 originario di San Carlo che, fin da piccolissimo, ha
sempre saputo che avrebbe voluto fare del disegno la sua professione. Il punto di svolta, come
racconta, è stato a 7 anni con la scoperta del
fumetto Dylan Dog grazie ad un vicino di casa:
è subito diventato il suo preferito e in quel momento ha scoperto la sua vocazione. “Per me il
fumetto, e il disegno in generale, rappresentano
un modo di esprimermi, di dare sfogo alla mia
fantasia o semplicemente di rilassarmi”.
Denis studia per due anni alla Scuola di Fumetto di Milano, dove apprende le basi del suo
lavoro che oggi svolge da casa. Fino allo scorso anno, lavorava in maniera tradizionale con
carta, matita e china, utilizzando programmi di
grafica solo per ritocchi e scansioni. “Oggi produco i miei fumetti tramite una Wacom Cintiq:
una sorta di schermo lcd collegato al computer
in cui ci si disegna sopra con una penna apposita, questo strumento mi permette di realizzare
il lavoro, dagli schizzi al definitivo, direttamente
in digitale - spiega Denis – ma non ho abbandonato del tutto le tecniche tradizionali e non
lo farò neanche in futuro”. La sua passione per
il fumetto è continua ed in costante trasformazione perchè “nel fumetto c’è spazio per tutti i
gusti” ammette Denis. “Oggi il fumetto sta attraversando un periodo di transizione e le vendite
non sono più quelle di una volta: le nuove generazioni sono più attratte da videogames e altre
cose, ma credo che il fumetto possa ancora fare
la sua parte”. Che il web e le nuove tecnologie
aiutino la diffusione dei fumetti o di altre produzioni artistiche è cosa ormai nota. Anche Denis
ha investito molto nel web tramite il suo blog
47
cesena
cult
che aggiorna costantemente da 10 anni: “Gran
parte delle mie collaborazioni sono nate tramite
il web, come il mio lavoro per Marvel Comics o
quello per la serie “Red Hood / Arsenal” per DC
Comics. Il web è un mezzo immediato e a costo
zero, per noi autori rappresenta un vero e proprio trampolino di lancio, oltre che una vetrina
dove mostrare i nostri lavori”. Attualmente Denis sta lavorando per un editore americano sul
primo numero di una miniserie a tema Steampunk e sta realizzando il character design di un
gioco online per uno studio dell’Europa dell’Est.
“Il mio obiettivo è sempre stato diventare autore completo e poter lavorare sulle mie storie, ho
tanti progetti miei in cantiere e spero un giorno
di poterli realizzare. Penso che il bello del fumetto sia avere la possibilità di spaziare su tanti generi, argomenti e stili ed è quello che voglio fare
in futuro, intanto continuo il mio lavoro come
freelance”.
L’ARTE DEI MURALES
L’arte sotto ogni punto di vista. L’arte come sperimentazione e come progetto terapeutico per
chi è in difficoltà ma anche come integrazione.
L’arte vista da chi artista non si sente ma che in
realtà lo è. Abbiamo incontrato Alex Cavallucci
e Franco Pozzi, due degli artisti che stanno realizzando il grande murales che campeggerà sulla
parete esterna della sede del custode del Carisport.Un’iniziativa, promossa dall’Associazione Michelangelo di cui Cavallucci è presidente,
in collaborazione con il Collettivo FX di Reggio
Emilia e con il Progetto Giovani del Comune di
Cesena che si inserisce nell’ambito del progetto
itinerante “Dietro ogni Matto c’è un Villaggio”.
Da Bolzano a Marsala il Collettivo FX sta infatti
attraversando l’Italia per dipingere i “Matti del
villaggio”, personaggi caratteristici conosciuti da
tutta la comunità, persone che portano allegria
e positività.
A Cesena sarà ricordato Birimbo (al secolo Enzo
Mazzoni) indimenticato vagabondo che girava
per la città e la campagna con la sua fisarmonica, e accanto a lui due grandi protagonisti della cultura cesenate caduti nella Prima Guerra
Mondiale: il grande critico Renato Serra e il pittore Gino Barbieri. A realizzare questo murales
insieme allo street artist Casear di Imola ci sono
appunto Alex Cavallucci, pittore, ricercatore e
critico d’arte cesenate, appassionato di pittura antica e dei grandi maestri del passato, in
particolare della scuola bolognese del ‘600 come
Carracci e Guercino e i ragazzi del progetto “Integrarti” (uno dei progetti di promozione sociale dell’Associazione Michelangelo). Il riminese
Franco Pozzi è stato coinvolto in questo progetto
per tradurre e adattare sul muro i bozzetti realizzati da Casear e Cavallucci.
Pozzi è un’artista che ama sperimentare nuovi
materiali e che come racconta lui stesso, cerca
di non avere uno sguardo lineare ma trasversale, creando ad esempio degli inciampi visivi.
(a cura di Federica Bianchi, Alice Magnani, Cristina Zani)
Sopra Alex Cavallucci e Franco Pozzi mentre lavorano al murales sulla parete esterna del Carisport, basandosi sui bozzetti dello
street artist Casear di Imola, in collaborazione con il Collettivo FX di Reggio Emilia e con il Progetto Giovani del Comune di Cesena
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49
testat
cultur
Testata testatina
NEL NOME DI NOVELLO
CUSTODI di
ANTICHI TESORI
Sono circa 400 i codici miniati custoditi alla Biblioteca
Malatestiana di Cesena, alcuni dei quali richiedono cure
e restauri. Ecco il loro percorso verso la rinascita
50
di Alice Magnani
I
n occasione delle celebrazioni per il 550° anniversario della morte di Malatesta Novello, nelle giornate di venerdì 20 e sabato 21 novembre nella Sala
Manoscritti della Biblioteca è stato possibile assistere
in diretta al prezioso lavoro dei restauratori su alcuni
codici della Biblioteca Malatestiana.
I codici della Malatestiana si sono conservati molto
bene nel tempo grazie alla resistenza del materiale
pergamena, alla cura prestata negli anni e al microclima dell’ambiente. Nonostante questi privilegi, alcuni
codici necessitano oggi di trattamenti di restauro, interventi conservativi che bloccano i danni senza stravolgere l’integrità dei volumi stessi. Tutti gli interventi
sono inoltre svolti con materiali reversibili, ovvero che
possono essere eliminati con facilità in qualsiasi momento con l’utilizzo di acqua o dei medesimi materiali, senza che questa operazione vada a danneggiare la
struttura originaria.
Ma come funziona il restauro degli antichi codici? Ce
lo siamo fatto raccontare da Roberta e Silvia, dipendenti di Formula Servizi, con 25 anni di esperienza
di restauro di documenti tutelati alle spalle. “Le nostre competenze – spiegano – derivano dalla pratica
e dai numerosi corsi di specializzazione che abbiamo
seguito. Abbiamo iniziato riparando i volumi che portavamo da casa, poi ci siamo specializzate nei codici
manoscritti: oggi ne restauriamo circa una quindicina
all’anno. Per fare il nostro lavoro, servono molta manualità e pazienza”.
LE FASI DEL RESTAURO
Prima di procedere con il restauro, a tutti i codici viene
fatto un accurato esame dei danni, quindi viene eseguita una spolveratura con un pennello giapponese a
setole morbide. Poi si passa ad una pulizia a secco, effettuata con specifiche gomme che eliminano lo sporco
più tenace, come la polvere che si accumula agli angoli
e sui margini delle pagine dei volumi. Solo a questo
punto, si procede con il risarcimento dei danni, classi-
51
testat
cultur
Testata testatina
ficati su una scala che va dai piccoli strappi alle grandi per renderla il più possibile simile al colore della pelle
lacerazioni. Gli strappi vengono rinsaldati con un velo usata per la copertina. Nel caso in cui ci si trovi davanti ad una lacerazione del dorso,
di carta giapponese, mentre le lacune con carta giapponese di adeguasi procede con l’applicazione di un
to spessore e colore; la colla usata è
nuovo pezzo di pelle, che sarà inIl restauro dei codici
serita sotto la pelle originale dopo
una metilcellulosa a PH neutro irreconsiste in interventi
versibile. Un’attenzione particolare
esser stata accuratamente assotticonservativi
gliata. Questa è una delle fasi più
è richiesta per le miniature che, se
che bloccano i danni
delicate del restauro perchè spesso
necessario, vanno trattate nei punti di distacco dell’oro e dei pigmenti
necessita di uno smontaggio comcon microscopiche gocce di colla. Una volta terminato pleto del volume.
il restauro delle pagine e delle parti interne al volume,
si passa ad esaminare la copertura esterna, valutando IL RESTAURO ALLA MALATESTIANA
la solidità dei nervi e l’integrità dei capitelli. Nel caso Il lavoro di restauro dei Codici della Biblioteca Maladi piccoli fori da tarlo o di altre piccole parti rovina- testiana viene svolto dagli specialisti del settore prevate, si procede con l’applicazione di pasta ottenuta con lentemente presso la Biblioteca stessa, per non andare
carta giapponese, che viene poi dipinta con acquarelli a gravare sui costi assicurativi e di trasporto dei codici.
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DIVENTARE MECENATI CON ‘ART BONUS’
Diventare Mecenati della cultura della propria
città non è più privilegio di pochi grazie ad ‘Art
Bonus’ , le agevolazioni per chi finanzia la cultura: in un solo gesto si può contribuire al restauro
dei manosceitti e all’acquisto dei nuovi libri della Biblioteca Malatestiana, ottenendo sgravi fiscali fino al 65%.
Questo bonus a favore di chi contribuisce alla conservazione e allo sviluppo della cultura in Italia, è stato introdotto
dal decreto legge 83/2014 e permette a imprese e privati
che effettuano donazioni per iniziative a tutela del patrimonio culturale e per lo sviluppo della cultura di beneficiare di
Solo se il codice necessita uno smontaggio completo,
allora viene portato in laboratorio. Tutti i restauri svolti
sugli antichi codici della Biblioteca Malatestiana, vengono eseguiti solamente dopo un’autorizzazione della
Sovrintendenza dei Beni Archivistici e prevedono, al
termine, un controllo da parte dello stesso organo. Tutti i lavori sono documentati con foto e relazioni scritte
dei passaggi fatti, le quali vengono consegnate sia alla
Biblioteca sia al committente del lavoro.
THE 550TH ANNIVERSARY OF MALATESTA NOVELLO
It was the mid 1400’s when Malatesta Novello, the Lord
of Cesena, and his wife, the Countess of Montefeltro, invested all their wealth in building the Malatesta library,
which was the first public library in the world. On the
20th November, 1465, Malatesta died and left the library
to the city, which became part of the Unesco ‘Memory of
un credito di imposta al 65% per l’anno 2015 e al 50% per
il 2016, da recuperare in tre anni. Con ‘Art Bonus’ possono
essere finanziati, anche in parte, interventi di manutenzione,
protezione e restauro di beni culturali pubblici e a sostegno
degli Istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica.
Se doni per la cultura hai non solo un vantaggio fiscale, ma
anche e soprattutto l’orgoglio di prenderti cura del patrimomio culturale della città.
Per informazioni:
www.comune.cesena.fc.it/malatestiana/artbonus
the World’ in 2005. On the 20th November of this year,
Cesena honoured the 55th anniversary of Malatesta Novello’s death with a weekend of celebrations. During these festivities, it was possible to try out the valuable work
of the restorers whilst following certain codes of the Malatesta library. The library is home to the book ‘Eroico
Manoscritto alla città’ (A Heroic Manuscript to the city),
which holds a record in the Guinness World Records for
its size (210cm page length by 14cm in width) amounting
to a total weight of 200kg). This was created by Artexplora , in collaboration with some pupils from schools
in Cesena, in partnership with the Council of Cesena
and was financed by some companies in and around the
area. The manuscript and the work put into making this
book can be seen in the ‘L’Eroico Manoscritto verso il
futuro’ (The heroic manuscript for the future) exhibition
in the Malatesta library until the 20th December.
53
cultur
EROICO MANOSCRITTO
UN LIBRO DA RECORD
E
ra la metà del 1400 quando il signore di Cesena Malatesta Novello e sua moglie Violante,
contessa di Montefeltro, investirono tutte le
loro ricchezze nella realizzazione della Biblioteca
Malatestiana, la prima biblioteca pubblica al mondo. Il 20 novembre 1465 Malatesta Novello morì e
decise di lasciare alla città la sua biblioteca, che
dal 2005 è stata inserita dall’Unesco nel registro
“Memoria del Mondo”.
Lo scorso 20 novembre si sono festeggiati i 550 anni
della Biblioteca Malatestiana e, per ricambiare il
regalo fatto da Malatesta Novello, è stato consegnato alla città l’Eroico Manoscritto: un libro entrato
nel guiness dei primati come ‘il più grande manoscritto al mondo’ per le sue dimensioni (pagine alte
210 cm e larghe 140 cm per un peso totale di oltre
200 Kg), scritto e decorato a mano dagli studenti di
diverse scuole di Cesena ed arricchito dalle opere
di numerosi artisti romagnoli fra cui Lucia Baldini,
Silvano Barducci, Kiril Cholakov, Alberto Cosenti-
54
no, Lorenzo di Lucido, Sabrina Foschini, Federico
Guerri, Tinin Mantegazza, Dacia Manto, Olivia Marani, Massimo Modula, Mauro Moscatelli, Luca Piovaccari, Franco Pozzi, Denis Riva, Erich Turroni.
Tutti i cittadini hanno poi avuto l’occasione di firmare il manoscritto, come a lasciare un segno della
propria presenza nella storia della nostra città. La
realizzazione de l’Eroico Manoscritto è stata promossa da Artexplora (un’associazione che tramite
il gioco si occupa di insegnare l’arte ai bambini e
ragazzi), mentre l’ideatore è stato Claudio Cavalli,
autore di spettacoli teatrali per ragazzi. Il progetto
è stato realizzato con la partnership e il patrocinio
di Comune e Biblioteca Malatestiana, il sostegno
economico di aziende ed enti tra cui la Fondazione
Casa di Risparmio di Cesena, la collaborazione delle aziende del territorio alla costruzione, la collaborazione delle Associazioni all’ideazione e alla realizzazione degli eventi collaterali e all’organizzazione
delle celebrazioni.
Nelle foto, l’arrivo dell’Eroico Manoscritto in Biblioteca e alcune pagine decorate da scuole e artisti cesenati (in alto, un pop up che
rappresenta una biblioteca). Nell’ultima foto Claudio Cavalli, ideatore di tutto il progetto, sotto l’ultima pagina del Manoscritto.
L’ARRIVO DEL MANOSCRITTO
IN BIBLIOTECA
Il Manoscritto è stato portato in Biblioteca Malatestiana sabato 22 novembre, dopo essere stato scortato in un lungo corteo da Piazza Popolo, accompagnato da moto storiche, bambini, famiglie, volontari, studenti e autorità come il sindaco di Cesena
Paolo Lucchi, l’Assessore alla Cultura Christian
Castorri, la dirigente responsabile della Biblioteca
Malatestiana Elisabetta Bovero, la responsabile del
servizio conservazione della Biblioteca Malatestiana Paola Errani, i rappresentanti di tutte le scuole
che hanno partecipato al progetto e i rappresentanti del comitato scientifico del progetto.
Una volta arrivato in Biblioteca, è stato accuratamente misurato per verificare le sue dimensioni da
record: con i suoi 210 cm di altezza e 140 cm di
larghezza, il libro è infatti entrato nel Guiness dei
Primati mondiale. In seguito, gli addetti ai lavori
hanno proceduto a sfogliare il volume, mostrando
alla cittadinanza presente i testi con le miniature
dipinte e decorazioni varie che illustrano la storia
di Cesena per la difesa e la conservazione della sua
Biblioteca dal 1465 ad oggi. La stessa biblioteca,
luogo di cultura per eccellenza, è rappresentata in
maniera astratta al centro del manoscritto con un
pop-up (nella foto sopra).
Una volta sistemato il manoscritto in Biblioteca, si
è ufficialmente aperta la mostra “L’Eroico Manoscritto verso il futuro”, con tutti i progetti e le opere
che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.
L’esposizione rimarrà allestita fino al 20 dicembre.
(A.M.)
55
inFier
CESENA FIERA
SI GUARDA AL FUTURO
Il Presidente Renzo Piraccini racconta lo spostamento di Macfrut a Rimini
e i progetti futuri come l’accordo con Madrid e la nascita di nuove
manifestazioni come ‘Sono Romagnolo’
di Matteo Fabris
S
e il Piraccini mediano (Adriano) è stato l’infaticabile centrocampista cesenate che ha
macinato chilometri su e giù per il rettangolo verde, Renzo possiamo definirlo il regista di
una delle scelte tra le più difficili della città: lo
spostamento di Macfrut a Rimini. I numeri danno decisamente ragione a Renzo Piraccini, tant’è
che oggi la kermesse sempre in capo a Cesena
Fiera ha l’unanime consenso di fiera dell’ortofrutta italiana, tanto da mettere nell’angolo Milano nell’anno dell’Expo (la principale concorrente
è stata spostata al 2017, insomma una resa).
Cesenate, 65 anni, manager di lungo corso
nell’agroalimentare italiano, il nome di Piraccini
56
è l’emblema del self made man cresciuto nel tessuto cooperativo della Romagna, Apofruit nello
specifico. Partito nel 1975 come tecnico di campagna, nel 1995 è arrivato al ruolo di Direttore
generale, carica gestita sino al 2014. Ha portato
questo gruppo in 20 anni da 80 a 230 milioni di
euro di fatturato e ad oltre 100 milioni il patrimonio netto. Da un anno è presidente di Cesena
Fiera, realtà che è un tutt’uno con Macfrut, il
75% del suo bilancio arriva da lì.
Piraccini, a 65 anni chi gliel’ha fatto fare di
imbarcarsi in quest’avventura?
“La conoscenza del settore unita all’amore per
la città. Dare nuovo impulso a Macfrut significa
rimettere Cesena al centro della scena ortofrut-
ticola italiana e rilanciare la Fiera”.
Ha avuto dei tentennamenti in questo percorso?
“Assolutamente no, anzi mi sono assai divertito,
favorito dal pieno sostegno del sindaco di Cesena, Paolo Lucchi. Quando la politica ha le idee
chiare, le scelte tecniche arrivano di conseguenza. Tenga conto che questa non è stata la scelta di un uomo solo al comando ma un percorso
condiviso con le istituzioni, il territorio, gli operatori”.
Qualche numero della prima riminese del
Macfrut.
“Aumento della superficie espositiva del 50% e
crescita dei ricavi del 57%, passati da 2 milioni
e 51 mila euro del 2014 a 3 milioni e 230 mila
euro quest’anno. Ma ancor più interessante è la
crescita del margine lordo della manifestazione
da 520mila a oltre 1 milione di euro. Guardando i bilanci dei vari enti fieristici italiani siamo
un’oasi felice”.
Dunque, tanti soldi in più. Cosa se ne farà la
Fiera?
“Saranno per gran parte reinvestiti nelle strutture di Pievesestina, ed è questo il vero valore aggiunto che il territorio cesenate acquista grazie
CESENA FIERA IN CIFRE
Cesena Fiera è una struttura piuttosto agile il cui perno è costituito da Macfrut che rappresenta oltre il 75% del bilancio.
Oltre alla kermesse dell’ortofrutta, cinque sono gli appuntamenti gestiti direttamente (Hobby Farmer, Cesena in Fiera,
Sposi in Cesena, Cesena in Tavola, Ruotando), a cui si aggiungono nel 2016 due nuove fiere: Sono Romagnolo (26-28
febbraio) e Wellness Food Festival (2-3 aprile). Numerosi gli
eventi promossi da enti e associazioni come C’era una volta
l’Antiquariato, la Fiera dell’Elettronica, la Mostra Ornitologica Internazionale e tante altre.
57
inFier
all’attuale strategia di sviluppo di Macfrut. Ab- pale volano in Italia per l’internazionalizzazione
biamo già rinnovato la sala dei Tre Papi da 250 e l’innovazione di un settore che rappresenta la
posti e ristrutturato il capannone centrale con seconda voce dell’export agroalimentare italiaun investimento di 500mila euro. Entro la fine no”.
del 2016 l’intera struttura di Cesena Fiera sarà Torniamo in Italia, sono previste nuove fiere?
rinnovata anche con la creazione di un centro “Abbiamo in cantiere a fine febbraio una fiera
enogastronomico di eccellenza in partnership dedicata alle Sagre e alle tradizioni, ‘Sono Romacon il Gambero Rosso. Parliamo di un investi- gnolo’. Si tratta di un evento unico nel panoramento complessivo di oltre 2,5 milioni di euro, ma regionale sul tema dell’identità romagnola.
cifra ingente se si pensa che il bilancio della fiera Stiamo valutando anche un altro evento in pridel 2014 è stato di poco più di 3 milioni di euro”. mavera, legato al benessere, e puntiamo a coinA proposito di questo: com’è stata possibile volgere imprenditori privati per una serie di altre
l’alleanza di Cesena con un colosso fieristico iniziative”.
Cesenate doc: com’è cambiata
come Madrid?
la città in questi ultimi decen“Fermandosi ai numeri in effetti
ni?
è quasi irreale: noi fattureremo
+50% espositori
“Penso che Cesena, come tutte le
nel 2015 poco più di 4 milioni,
+57% ricavi
città che si sono evolute asseconloro 160. Per arrivare a un risulper Macfrut
tato come questo bisogna avere
dando lo sviluppo globale di questi anni, negli ultimi 20 anni sia
una credibilità internazionale,
molto cambiata. Trovo che sia micosa che ci siamo guadagnati sul
campo con Macfrut. Questo accordo infatti non gliorata nel senso della vivibilità, della sostenibisolo crea una nuova fiera, Mac Fruit Attraction, lità ambientale, dello stile di vita dei suoi cittadiche si terrà al Cairo nel maggio prossimo, ma dà ni. Ha influito in questo una migliore viabilità, la
vita a un network globale per l’internazionaliz- creazione di nuovi parchi e spazi verdi, più piste
zazione del settore ortofrutticolo verso i merca- ciclabili, un’attenzione evidente verso l’architetti strategici emergenti del Golfo Persico e Nord tura, la conservazione del suo patrimonio antico
Africa”.
senza ingessare quello che andava ristrutturato
Cesena, dunque ancora sulla scena interna- e preservando le aree agricole che sono preziose
zionale.
per l’equilibrio del territorio. Penso che tutto ciò
“Più precisamente Cesena Fiera diviene il princi- abbia influito anche sui rapporti sociali e sulla
58
vivacità culturale che, mi sento di dirlo, non mi
era mai sembrata tanto frizzante. Molte cose possono ancora migliorare e penso che gli spazi e le
occasione per farlo non mancheranno negli anni
futuri. Fra questi c’è di certo la riqualificazione
della fiera che stimolerà una maggiore vivacità
anche nel settore economico e produttivo”.
È un grande appassionato di moto: scriverà
anche lei i suoi diari della motocicletta?
“Sono un appassionato di moto da lungo tempo. A 20 anni possedevo una Vespa 150 e sono
arrivato fino al sud dell’Algeria. Poi un Duca-
60
ti Scrambler e altre moto fino all’attuale Bmw
1200. Purtroppo pratico questa passione meno
di quello che vorrei. Negli ultimi due anni sono
stato con mia moglie in ferie in moto – nel 2014
in Bosnia Erzegovina e nel 2015 in Grecia e Albania - ed è una esperienza che mi piacerebbe
ripetere ancora in futuro. Spero solo che la mia
schiena regga! Non credo proprio che scriverò
dei diari sui miei viaggi in moto passati perché
sono interessato soprattutto a quelli che devo
ancora fare. Nonostante l’età mi appassiona ancora molto il futuro”.
THE TRADE FAIR IN CESENA
He’s a 65 year old manager from Cesena, who has
worked in the Italian agricultural and food processing industry for many years. Renzo Piraccini is
the emblem of the self-made man who professionally grew whilst working in a cooperative from the
Romagna region, Aprofruit to be more specific.
He started as a farming technician in 1975 and in
1995 managed to obtain the position of General Manager, which he held until 2014. During his 20 year
reign in the company, he managed to boost sales
from 80 to 230 million euros and to over 100 million
euros in equity. He was also president of Cesena
Fiera, which is an organisation that hosts Macfrut,
the Italian fruit and vegetable fair. For the first time
last year it was held in the pavilions in Rimini Fiera, an exhibition centre for many important trade
shows.
The move from Cesena to Rimini was indeed a tough choice and led to many a debate in the city. The
figures from the move back Piraccini’s choice:
“A 50% increase in exhibition space and a revenue
growth of 57% from 2 million and 51 thousand euros in 2014 to 3 million and 51 thousand euros this
year. Furthermore, there has been an increase in
the gross margin of the event from 520 million to
over 1 million euros”.
Cesena Fiera has also made an agreement with the
trade fair in Madrid. This agreement has given lead
to the new Mac Fruit Attraction exhibition and will
be held in Cairo next May. The project aims to create a global network in order to internationalise the
fruit and vegetable sector in the Persian Gulf and
North Africa, which are emerging strategic markets.
The trade fair in Cesena will also be renewed and
revamped thanks to an investment of over 2 million
euros. Cesena Fiera will also be home to a new gastronomic centre of excellence, which is in partnership with Gambero Rosso. There are also the new
exhibitions “Sono Romagnolo” (I am from Romagna) starting in February, which celebrate the cultural identity of the Romagna region.
“SONO ROMAGNOLO”
E ME NE VANTO!
A Cesena Fiera
dal 26 al 28 febbraio 2016
Una Fiera dedicata all’identità della Romagna, ai sapori, alla cultura, alle tradizioni. È
“Sono Romagnolo” novità del cartellone di
Cesena Fiera, proposta dall’ente fieristico insieme a Media Consulting. Una tre giorni, da venerdì 26
a domenica 28 febbraio 2016 (ingresso libero), all’insegna della tradizione enogastronomica e del folklore, in
una terra di Romagna che ha fatto della tipicità il suo
tratto distintivo. L’evento sarà suddiviso in aree tematiche. Un padiglione sarà dedicato alle sagre, un’area
in cui i protagonisti saranno gli eventi del territorio, gli
appuntamenti e le feste che promuovono le tradizioni
romagnole, con particolare attenzione all’enogastronomia, dove sarà possibile assaggiare i prodotti tipici
della cucina romagnola, riscoprire le ricette locali e i
profumi della cucina di campagna. Particolare attenzione sarà dedicata ai vini, in collaborazione con la Strada
dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena, grazie
anche alla presenza di una trentina di cantine del territorio. A cui si aggiunge un’area dedicata alle “bionde”
con Romagna Beer Fest, 40 tipi di birre artigianali della
Romagna tutte da degustare.
Un padiglione, invece, sarà dedicato ai giochi e alle
gare con il primo torneo di Maraffone-Beccaccino da
record. Venerdì 26 febbraio infatti andrà in scena il tentativo di raccogliere il maggior numero di partecipanti
alla manifestazione, arrivando a 500 coppie e iscrivendo così il nome nel Guiness dei primati.
Infine, ma non meno importante, un padiglione dedicato agli espositori insieme ai produttori locali del tipico
che metteranno in vendita i loro prodotti.
Info: www.sonoromagnolo.it
61
laStori
62
STUDIO PORFIRI
VITA
DA NOTAIO
Sessant’anni di professione, tre generazioni,
un importante osservatorio che ha accompagnato
lo sviluppo economico e sociale cesenate.
Ne parliamo con i notai Antonio e Marcello Porfiri
di Giulia Fellini
D
all’atto notarile scritto a mano a quello informatico sono tre le
generazioni passate nello Studio Porfiri in via Albertini. Famiglia di
notai da sempre, o meglio da quando nel 1956 inizia la sua attività
Orfeo Porfiri, rispettivamente padre e nonno di Antonio e Marcello.
In realtà il capostipite non apre il suo primo studio a Cesena. Nonno Orfeo è originario di Urbino e inizia nelle Marche la professione. I suoi primi
atti vengono ancora trascritti a mano, ben presto arriverà la macchina
da scrivere. Nel frattempo matura l’idea di trasferirsi a Cesena, realtà
in forte sviluppo rispetto a un territorio marchigiano poco dinamico. Da
allora sono passati decenni, il 2016 segnerà i sessanta anni di attività
dello Studio notarile Porfiri, che oggi opera su tre sedi: Cesena, Cesenatico e Savignano sul Rubicone. Con i notai Antonio e Marcello collabora
da oltre 25 anni un altro componente della famiglia Porfiri, l’avvocato
Luca, fratello di Antonio, al quale spetta la consulenza più strettamente
legale dello studio. Storia insieme di una famiglia e di una città, poiché
lo Studio di via Albertini ha senza dubbio accompagnato un importante
pezzo di vita economico-sociale del cesenate.
Come raccontano a due voci i notai Antonio e Marcello, che hanno raccolto in questo lungo percorso l’eredità di Orfeo Porfiri.
Quanto e cosa è cambiato nella vostra professione?
“Ho affiancato mio padre nel 1978 - precisa il dottor Antonio - Fare il
notaio a fine anni Settanta significava dedicarsi a una professione di
prestigio, ma decisamente più semplice nello svolgimento. Meno leggi,
minor burocrazia e meno formalità. Un atto stipulato da mio padre Orfeo
era compreso in 2/3 pagine, oggi vengono redatti atti di 10/12, finanche 20 pagine. L’ampiezza è direttamente proporzionale alla complessità
degli adempimenti. Ci stiamo trasformando in un paese di common law,
con una normativa e pronunce giurisprudenziali in continua evoluzione,
ma anche la società e i costumi sono altri. Solo per fare un esempio: con
le doppie famiglie il nostro lavoro a volte è un vero esercizio di ingegneria giuridica”. Antonio Porfiri, classe 1948, ci accoglie nel suo studio.
Dietro alla scrivania uno splendido arazzo, accanto un intero scaffale di
libri antichi di giurisprudenza, testimonianza della sua passione per le
cose belle, che tutti gli ambienti dello Studio confermano, come la stessa
Stanza degli atti al primo piano, dominata da una enorme libreria che,
I notai Antonio e Marcello, padre e figlio, seconda e terza generazione
dello Studio notarile Porfiri in Cesena
63
laStori
Marcello Porfiri, quarantenne, nel suo ufficio che fu del nonno Orfeo, capostipite di questa famiglia di notai.
A destra il notaio Antonio, oggi e nella istantanea in basso a fine anni Settanta quando affiancò il padre nella professione
aneddoto curioso, è stata anche nello studio notarile di via Albertioccasionale location cinematogra- ni, dove occupa l’ufficio che fu del
fica per un film mai terminato con nonno Orfeo.
protagonisti Giancarlo Giannini e Una scelta inevitabile la sua,
Maria Grazie Cucinotta.
dopo il nonno e il papà?
“Oggi al notaio è richiesto an- “Quando mi sono laureato non ero
che un compito di controllore, ad così sicuro di voler fare il notaio,
esempio nel caso del controllo an- anche per questo sono andato netiriciclaggio - interviene Marcel- gli Stati Uniti e, confesso, l’idea era
lo Porfiri - dobbiamo svolgere un quella di rimanerci. Dalla mia averuolo ispettivo su regolarità e pro- vo una famiglia che non mi facevenienza del danaro. Di fronte ad va pressione. È una strada lunga,
una normativa in
richiede uno studio
continua trasforimpegnativo prima
La trasformazione
mazione c’è l’esidi svolgere la prodi una professione
genza di un aggiorfessione,
forse per
che richiede sempre
namento continuo,
questo
oggi
non
più aggiornamento
mentre in passato
attrae i giovani più
il notaio procedeva
di tanto. A un certo
per anni grazie alla
punto però, preso
competenza acquisita”. Marcello da un forte senso di responsabilità,
Porfiri, 40 anni, una passione per ho pensato che fosse giusto tornala pallacanestro (che lo ha portato re e non mi sono mai pentito”.
giovanissimo a giocare in Serie C), Quale il rapporto con la città per
per le gare automobilistiche e per uno Studio così ‘longevo’?
il Cesena Calcio, per l’arte e i viag- “Abbiamo visto nascere, evolversi e
gi, dal 2010 è al fianco del padre. crescere, a volte purtroppo anche
Rappresenta la terza generazione morire, imprese importanti - rac-
64
conta Antonio Porfiri - con molti di
questi imprenditori si è instaurato
un rapporto di fiducia che è andato oltre l’aspetto professionale. La
Sfir era cliente del nonno Orfeo, i
tre fratelli Amadori costituirono da
noi la loro prima attività, qui si è
costituita una piccola società per
palificazioni speciali, l’antesignana di ciò che diverrà un’eccellenza
mondiale quale la Trevi. E lo stesso
possiamo dire per il percorso della
Technogym, altra eccellenza a livello mondiale, o di Orogel o Paresa o ancora la Cassa di Risparmio,
nonchè per infiniti atti notarili che
hanno accompagnato le vicende di
tante famiglie cesenati…”
Come vedete Cesena dal vostro
osservatorio?
“Cesena in questi decenni è cambiata enormemente - continua Porfiri senior- prima la crisi dell’ortofrutta, poi quella degli autotrasportatori, per non parlare di quella
dell’era globalizzata che ha portato
negli ultimi anni a una vera e propria paralisi, con significative con-
seguenze anche per la nostra professione. Soltanto in tempi recentissimi possiamo dire che il lavoro
stia tornando a muoversi, anche il
settore immobiliare dà qualche segnale positivo”.
E il dottor Marcello non ha dubbi, anche il ruolo del notaio si sta
modificando rapidamente: “Dopo la
crisi economica che ha colpito il Paese, la nostra professione ha registrato un altro cambiamento importante, siamo sempre più consulenti,
ed è una consulenza a 360° quella
richiesta dalle grandi aziende, che
necessitano di molti servizi, spesso a domicilio e di grande rapidità.
Tuttavia mi piace credere che, seppur nell’era digitale e della globalizzazione, quello del notaio sia ancora
un lavoro sartoriale, una prestazione professionale tagliata su misura, per rispondere al meglio alle
esigenze del cliente. E la conferma
di ciò è data dai clienti che ritornano. Abbiamo clienti alla terza generazione, è una soddisfazione e una
gratificazione che supera qualsiasi
discorso economico. È il riconoscimento della professionalità non solo
nostra, ma anche del nostro fortissimo “team” di collaboratori, senza
i quali il nostro studio non sarebbe
quello che è”.
Padre e figlio, uno più riflessivo,
l’altro più esuberante. Quale il
vostro rapporto sul lavoro?
“Ottimo, ciò non significa che non
manchino spesso scontri interpretativi, in fondo siamo notai appartenenti a 2 differenti generazioni, ma
da queste visioni diverse arrivano
le soluzioni migliori (almeno si spera)”.
THREE GENERATIONS OF NOTARIES
From handwritten Notarial agreements
to the computerised versions, the Studio Porfiri in Via Albertini in Cesena,
has witnessed three generations of
notaries who have worked there. Orfeo Porfiri, who founded Studio Porfiri, is Antonio’s father and Marcello’s
grandfather. The father and son still
work at these notary offices which
opened in 1956, the year 2016 marks
the 60th anniversary. Studio Porfiri is
about a family and a city in unison.
The notary office in Via Albertini has
undoubtedly contributed to the socioeconomic life in Cesena. This is a
short account told by the two notaries
Antonio and Marcello, who have inherited and joined Orfeo Porfiri’s legacy.
How much and what has changed in
your profession? I started working
with my father in 1978, explains Antonio. Working as a notary at the end of
the 1970’s meant committing yourself
to a prestigious profession, but the
work was definitely more simple: less
laws, bureaucracy and formalities. A
notary act which was stipulated by my
father Orfeo was about 2/3 pages in
length, nowadays it is usually comprised of 10-12 and sometimes even 20 pages. “Today notaries are asked to audit
documents, for example, anti-laundering, intervenes Marcello Porfiri. There
is a need for constant adjournments,
whereas in the past, the notary carried
on for years thanks to the skills and
experience which had already been acquired”.
What relationship is needed in order
to have such a long-lived notary office? “We have seen companies starting
out, evolving and expanding, unfortunately we have also seen the ones who
didn’t make it and were unsuccessful.
We have built up much trust with these
companies, which has been exceeded
on a professional note. We can also say
the same for the infinite notarial acts
which have involved many families
from Cesena…”.
Vi
Testata testatina
testat
ggiare
Viaggi Manuzzi
a cura di
POLINESIA E AUSTRALIA
LA LUNA DI MIELE
DA SOGNO
Un continente e un arcipelago mitici, dove il concetto di spazio
si trasforma e la natura incontaminata diventa esperienza da vivere.
Consigli e proposte di viaggio illustrate dai consulenti di Viaggi
Manuzzi in collaborazione con Hotelplan
I
segreti di una Luna di Miele perfetta? Senza dubbio
l’amore, il feeling, il desiderio, ma irrinunciabile per
il viaggio di nozze da cartolina è una meta da sogno.
Paesi tropicali, tour alla scoperta di grandi continenti,
mete culturali, spiagge da favola, nature experience,
metropoli di grido. Matrimonio e viaggio è forse il più
romantico dei connubi, colmo di aspettative e ricco
di emozioni indimenticabili. Il desiderio di scoprire il
mondo è il motore per intraprendere qualsiasi tipo di
viaggio, ma in queste pagine proponiamo ai lettori alcune mete da sogno pensate per la luna di miele attraverso il racconto e l’esperienza di due consulenti
66
di viaggio di Hotelplan, ospiti di Viaggi Manuzzi, nella
suggestiva cornice di Casa Celincordia durante l’evento sposi organizzato in Novembre. Un brand storico nel
mondo del turismo quello di Hotelplan, che opera da
oltre 90 anni proponendo una vastissima scelta di destinazioni, con l’obiettivo di “tagliare” per ogni cliente
– viaggiatore il proprio viaggio su misura. Paola Broggini, product manager di Hotelplan, ci accompagna
nell’isola-continente Australia e Michele Bisogno, rappresentante per la Polinesia, racconta di questo straordinario arcipelago che stregò artisti e viaggiatori, da
Stevenson a Melville, da Darwin a Gauguin.
Destinazione la lontana Australia, oggi un viaggio che
non spaventa più. È forse diventata più vicina?
“Senza dubbio si è modificata la percezione - spiega
Paola Broggini - Oggi molti giovani europei fanno esperienza lavorativa o di studio in Australia e questo grazie anche a politiche sui visti meno restrittive, certamente è un fenomeno che ha contribuito ad avvicinare
il continente più lontano. L’Australia è paese dagli spazi enormi, oltre 7 milioni e mezzo di chilometri quadrati, in cui vivono solo 20 milioni di abitanti, l’80 %
dei quali sulla costa e nelle grandi città. Possiamo pensarla come la più grande isola del mondo e al contempo
come il continente più piccolo. E’ comunque un paese
sicuro che offre la possibilità di fare diverse esperienze di viaggio. Inoltre l’aumento dei collegamenti aerei
con vettori interni sta agevolando gli spostamenti tra
una zona e l’altra del continente”.
Come orientarsi nella scelta di un viaggio di nozze da
sogno targato Australia?
“In Australia la prima proposta in assoluto è l’esperienza natura, ma sempre legandola a una delle metropoli
di grande appeal, penso ad esempio a Sidney e Melbourne. Le città vanno viste, oltre che per le loro specifiche attrattive, anche come punti di partenza per
67
viaggi
re
affascinanti itinerari in paesaggi naturali unici: il deserto,
la natura incontaminata, la foresta pluviale, la Grande barriera corallina e la particolarissima fauna che abita queste
terre. Sempre con la possibilità di abbinare un mare e una
spiaggia da sogno”.
In luna di miele a…
“A Sidney, ideale porta d’ingresso dell’isola-continente,
oggi metropoli moderna e cosmopolita, pur essendo la più
antica città d’Australia. Immancabile il giro della baia, una
delle più belle al mondo con l’Harbour bridge, icona della
città. Si può praticare surf, fare un bel giro della città in
bicicletta, scalare il ponte, visitare il mercato del pesce…
Oppure a Melbourne, calma, elegante, con i suoi splendidi
parchi e giardini, i ristoranti e i graziosi caffè all’aperto.
Melbourne si propone come la capitale culturale della Australia, in cui trova spazio anche l’eredità culturale aborigena. Si può scegliere di fare un’esperienza di incontro
con la realtà aborigena lungo l’Aboriginal Heritage Walk, la
passeggiata con guida aborigena. Da Melbourne si parte
per una escursione in auto lungo la Great Ocean Road nel
Victoria, una regione spettacolare, con viste mozzafiato ad
ogni curva. Un’altra proposta classica è quella che abbina
Adelaide, in South Australia, con Kangaroo island, dove
sono presenti quasi tutti i gioielli della fauna australiana.
Dai canguri ai leoni marini, dai koala all’ornitorinco, ai pinguini. Adelaide è la città nata libera, nessuna colonia penale nella sua storia, progettata urbanisticamente quasi a
tavolino, pensata come un giardino in mezzo al deserto. Da
Cairns, porta d’accesso al nord tropicale del Queensaland,
si va invece alla scoperta della Grande Barriera Corallina
e della foresta pluviale di Daintree, due habitat unici per
indimenticabili nature experience”.
C’è anche un’Australia suggestiva che pare portarci alle
origini dell’umanità e alla sacralità della natura.
“In questo caso impossibile non citare il mito numero uno
dell’Australia turistica: l’Ayers Rock o Uluru, il monolito
sacro degli aborigeni, uno dei luoghi fondanti del mito del
Tempo del Sogno. Siamo nel Northern territory, culla della
cultura aborigena”.
Da un mito all’altro, la seconda destinazione per una luna
di miele straordinaria sono i Mari del Sud, raccontati dalle
68
parole di Michele Bisogno nella sua veste di rappresentante Hotelplan per la Polinesia.
“La Polinesia è costituita da 120 isole, dislocate su un territorio immenso e solo il 10% è sfruttato turisticamente.
Siamo di fronte a un vero paradiso naturale, che diventa anche esperienza di vita - precisa Bisogno - La Nuova
Zelanda è a 4000 chilometri, l’Oceano Pacifico è grande
quanto l’Indiano e l’Atlantico insieme. Sono piccoli esempi
per far comprendere come anche il turismo qui si rapporti
con percezioni diverse dello spazio, con le grandi distanze
e l’isolamento, concetti meno familiari soprattutto per noi
europei. Il mito della Polinesia è ancora vivo così come lo
hanno creato nel 1800 artisti e esploratori ad iniziare da
Gauguin, ma non dimentichiamo Melville, Stevenson, Darwin che spiegò la lunga storia naturale degli arcipelaghi
polinesiani con queste parole: ‘Prima la potenza della lava,
poi la forza delle onde, infine il trionfo della vita sottomarina”. In questi arcipelaghi continuano a mescolarsi suggestioni letterarie, desiderio di conoscenza e di scoperta del
mondo primitivo, della natura incontaminata inseguendo il
mito del buon selvaggio insieme a quello del Paradiso terrestre. Uno speciale contributo alla leggenda è poi venuto
dal cinema, che ha scelto alcune di queste isole come set
cinematografici di film divenuti pietre miliari.
Una proposta classica per la luna di miele?
“Una vacanza di 10-12 giorni per avere la possibilità di
esplorare due o tre isole differenti l’una dall’altra, tra piantagioni di frutta tropicale, cascate, siti archeologici, terre
vulcaniche, un incontro con la cultura Maori e naturalmente spiagge bianche e mare turchese, vere icone dei
Mari del Sud”.
È qui la vacanza da sogno per la coppia di sposi?
“È il viaggio perfetto per la coppia che ama il mare, un mare
davvero speciale come quello con l’acqua di sette colori che
lambisce l’isola di Bora Bora, giustamente una delle più
famose dell’arcipelago, insieme a Tahiti l’isola mito della
Polinesia francese con la sua capitale Pepeete vivace e allegra. Siamo in presenza di una natura splendida e ancora
incontaminata, tra le mete tropicali la destinazione Polinesia è forse quella che regala un’esperienza in più, facendoti
sentire padrone di questi luoghi fatti per pochi”.
i consigli di Viaggi
Manuzzi
LA CONOSCENZA
CHE FA LA DIFFERENZA
I consulenti della Viaggi Manuzzi verificano sempre di persona ogni meta che propongono.
Un valore aggiunto per ogni tipo di vacanza, in particolare per la luna di miele così carica di aspettative.
E per chi cerca una cornice da sogno per la cerimonia si organizzano suggestivi matrimoni all’estero
“La conoscenza diretta fa la differenza”.
Non ha dubbi Gianluca Manuzzi, AD della Viaggi Manuzzi di Cesena, agenzia che
da sempre si occupa dell’organizzazione di
viaggi di nozze in tutto il mondo.
“Proponiamo tutte le destinazioni - come
ama precisare - direttamente testate. È
un kowhow vero, costruito con approfondimenti sul posto. I nostri collaboratori
viaggiano, testano e verificano di persona
resort e sistemazioni. Questo vale per ogni
viaggio, sia per affari, sia per piacere, compresi i viaggi di nozze che sono emotivamente così carichi di attese e costituiscono un segmento di attività importante per
la nostra attività. Per noi la meta è il mondo che i nostri consulenti di viaggio hanno
la missione di verificare: in Africa, negli
Stati Uniti, negli Emirati Arabi, in Oriente
come ai Caraibi, ma direi davvero in tutti i
continenti e per ogni meta, ogni settimana,
i nostri consulenti sono impegnati a selezionare la location giusta da proporre”.
Esperienza diretta. Ma oggi tutto il
mondo si raggiunge con un click..
“Sono sessanta anni che operiamo nel settore e questo know how si costruisce nel
tempo, ovviamente oggi siamo affiancati dalla tecnologia che consente di avere
tutto il mondo a portata di mouse. Per chi
opera nel nostro settore il web è diventato
un alleato strategico, ma il viaggio giusto,
quello che risponde a tutte le aspettative di
chi investe emotivamente in una vacanza,
è quello che nasce dall’equilibrato mix tra
tecnologia, conoscenza diretta e professionalità”.
Vale anche per il viaggio di nozze?
“Certamente, soprattutto perché spesso è
percepito come il viaggio della vita, la vita
di coppia che inizia, una specie di viaggio
simbolico, particolarmente carico di aspettative. Tutto deve essere perfetto, tutto
deve funzionare e tradursi in emozioni
indimenticabili. A questa motivazione speciale Viaggi Manuzzi dedica da alcuni anni
veri e propri eventi, come quello realizzato
a novembre a Casa Celincordia a Cesena,
una due giorni rivolta ai futuri sposi mettendo insieme tutti gli ingredienti del wedding: abito, addobbi floreali, il catering,
l’accompagnamento musicale e soprattutto la luna di miele”.
Il viaggio di nozze indimenticabile?
Per i giovani sposi la preferenza va spesso
alla vacanza mare, il viaggio di nozze romantico, spiagge da favola, mare turchese
come ad esempio quello dell’Oceano Indiano… Chi ha qualche anno in più è maggiormente orientato ad un tour, magari
abbinato a un soggiorno mare, e gli Stati
Uniti sono ancora molto selezionati, ma
funzionano anche il Sudamerica, l’Oriente
e i Paesi del Nord Europa”.
E chi desidera una cornice da film anche per la cerimonia?
“Tra le iniziative speciali che Viaggi Manuzzi cura da qualche tempo con sempre
maggior soddisfazione c’è l’organizzazione del matrimonio all’estero, selezionando suggestive atmosfere per pronunciare
il fatidico si in angoli di paradiso, a piedi
nudi sulla sabbia, guardando l’oceano..
Offriamo ai futuri sposi anche tutta l’assistenza burocratica per l’organizzazione
del matrimonio all’estero. Le mete preferite
sono tutte le isole dei Caraibi, Seychelles e
Mauritius, se necessario assicuriamo anche l’assistenza in loco perchè ogni dettaglio deve essere curato alla perfezione per
un matrimonio indimenticabile”.
In apertura di servizio Taha in Polinesia, nella
pagina a sinistra Sidney con l’ Opera House e
l’Harbour Bridge icona della città e le scogliere
mozzafiato sulla Great Ocean Road. In questa
pagina altre splendide mete per un viaggio di
nozze indimenticabile: Rockfeller Center a New
York e foto safari in Sud Africa
69
s lute eBenessere
VISO E CORPO
MODELLATI...
CON UN FILO
Nuovo trattamento per i primi
cedimenti dei tessuti del viso
e di altri distretti corporei
DOTT. LUCA MORELLINI
Specialista in Medicina Termale Perfezionato in Medicina Estetica e Chirurgia Estetica Laser
Direttore Sanitario del Poliambulatorio ESCULAPIO DR. MORELLINI Piazzale G. Biguzzi 20, Cesena
Info e prenotazioni 0547 27534 cell. 393.9427473
www.poliambulatorioesculapio.com - www.lucamorellini.it
U
n’innovativa tecnica che ricorre all’utilizzo dei cosiddetti
fili di sospensione e che permette di risollevare i tessuti
contrastando la lassità e ridefinendo i profili. E oggi
oltre a trattare il viso e il collo, è possibile intervenire anche
su altre parti del corpo come cosce, pancia, braccia, glutei.
Dr. Morellini, Cosa sono e come funziona questa tecnica?
“Sono fili sottilissimi, costituiti da materiale totalmente
riassorbibile in PDO, che permettono di ottenere un effetto
di trazione e biostimolazione della pelle con aumento della
produzione di collagene, rendendo più tonici i tessuti e
ridefinendo i profili del viso e la shilouette del corpo. I fili
vengono posizionati nel sottocute con l’aiuto di un ago
estremamente affilato riducendo al minimo il disagio
percepito.”
In quali zone è indicato l’utilizzo di questi fili e quanto
dura il risultato ottenuto
“Con tale tecnica possiamo risollevare le guance, le
sopracciglia, ridefinire l’angolo mandibolare e il collo. La
novità è che gli stessi effetti ottenuti sul viso di miglioramento
del tono e del profilo con ringiovanimento dei tessuti, oggi con
l’affinamento della tecnica e dei materiali possiamo ottenerli
anche su ginocchia, interno cosce, interno braccia, pancia
e glutei. La durata dei risultati ottenuti varia in funzione dei
fili utilizzati e della qualità del tessuto della persona trattata,
in media circa 1 anno. Diciamo che nell’arco di 12-18 mesi
si perde ogni traccia del filo, ma nel frattempo si è prodotto
nuovo collagene che ha ricompattato, tonificato e riempito la
pelle. Un effetto che inizia a vedersi nei primi giorni e continua
a migliorare progressivamente per 2-4 mesi. Naturalmente il
trattamento può essere ripetuto più volte”.
E chi già fa o ha intenzione di fare altri trattamenti di
medicina estetica, può associarli a questa tecnica?
“Direi proprio di si, anzi è consigliabile associare tale tipo
di trattamento ad altre tecniche come la tossina botulinica,
l’acido jaluronico, i filler, il peeling cutaneo che il medico
valuterà da caso a caso.
Da un anno noi del Poliambulatorio Esculapio di Cesena
abbiamo riscontrato che per il rilassamento cutaneo di
viso e corpo risultati più rapidi e duraturi si ottengono
dall’abbinamento dei fili di sospensione con la radiofrequenza
n° 1 al mondo nota come Thermage. Questo ottimizza gli
effetti del trattamento e la naturalezza del risultato”.
71
s lute eBenessere
PER UN SORRISO
PERFETTO
Una nuova tecnica senza anestesia
e senza dolore non invasiva per i denti
estremamente consumati a causa
del bruxismo e serramento
DOTT.SSA EMMA FABBRI
Studio Dentistico - Via Mulino 99, 47522 Borello (FC)
Info e prenotazioni 0547 372615 - [email protected] - dentistaemmafabbri.jimdo.com
dott Emma Fabbri
V
isto l’interesse che ha suscitato
la volta precedente l’argomento
sull’usura dentale ho deciso di
riproporlo, perché sempre più persone
sembrano avere questo problema. Da
anni ci concentriamo sulle necessità
di ognuno, mi piace ascoltare i pazienti, e creare per ognuno di loro il piano
di trattamento migliore.
È stato proprio questo saper valutare la situazione insieme al paziente a
spingermi a cercare soluzioni semplici per casi complessi. Ad esempio nei
casi di severa abrasione, quando cioè i
denti sono estremamente consumati a
causa del bruxismo e serramento, con
denti praticamente inesistenti, fino a
qualche anno fa, l’unica alternativa
era devitalizzare, fare perni moncone
e ceramiche, con grande impegno da
parte del paziente, sia economico che
biologico.
Oggi riusciamo invece a far fronte a
72
questo problema con restauri di tipo
adesivo. In questa tecnica si prevede
una prima fase provvisoria e la successiva definitiva.
Occorrono pochi appuntamenti per riabilitare un’intera bocca.
Il trattamento è semplice e funzionale. Non c’è anestesia, non c’è dolore,
quindi minima invasività e minima
o nulla preparazione dei denti ed un
risultato sicuro. Questo comunque è
uno dei trattamenti, in studio offriamo
tutti i tipi di sevizi: odontoiatria estetica, faccette minimamente invasive,
protesi fissa e mobile, ortodonzia tradizionale e miofunzionale, pedodonzia
conservativa, chirurgia guidata per
denti fissi in un giorno, laser terapia,
radiologia e tac conebeam, chirurgia
parodontale, implantologia, sempre
però con un approccio ‘ad personam’ e
soprattutto pensando che quel paziente potrei essere io.
Nella foto sotto lo staff dello studio
dentistico Emma Fabbri, sopra un
esempio (prima e dopo) del trattamento proposto nei casi di severa abrasione
con la tecnica adesiva.
73
appunt
menti
testatina
testat Testata
scelto per voi
dal 21 Novembre
5-12-19-26 Dicembre
“A CESENA E’ GIA’ NATALE”
L’atmosfera natalizia si accende
nel centro di Cesena grazie
all’atmosfera creata dalle luminarie,
la giostra dei piccoli, il trenino
con Babbo Natale che quest’anno
partirà da piazza Alboni, la pista
del ghiaccio in Piazza Almerici, il
grande albero di Natale luminoso
in Piazza del Popolo, laboratori per
adolescenti e bambini
IL SALOTTO DEL CUSTODE
Sere di musica libri e sapori alla
Rocca Malatestiana. Dalle ore 19
alle ore 23.00 dj set, aperitivo e
cena. Dalle ore 22.00 alle ore 24.00
dj set e live.
29 Novembre
Buon
compleanno
Alice
“Buon compleanno Alice” è il
nome della mostra curata da
Giulia Quintabà e Maria Luisa
Pieri per festeggiare i 150 anni
della creazione di Lewis Carrol.
L’allestimento propone un’ampia
selezione di edizioni italiane e
straniere (circa un centinaio)
del capolavoro di Lewis Carroll,
insieme a fotografie, oggettistica,
filmati. In esposizione anche 34
disegni realizzati da illustratori e
fumettisti in collaborazione con il
Treviso Comic Book Festival.
Dal 1865, anno della prima
edizione di “Alice nel Paese
delle Meraviglie”, la bambina
enigmatica e ribelle, si è
imposta come un’icona di
infantile innocenza, ma anche
personificazione
antesignana
delle
future
filosofie
del
linguaggio e dell’avanguardia
surrealista, creatura senza tempo
capace di incantare adulti e
bambini di tutto il mondo e di
tutte le epoche.
La mostra rimarrà allestita nella
Sala San Giorgio della Biblioteca
Malatestiana fino al 10 gennaio.
CESENA OLIMPIC DREAM
ON ICE
A partire dalle 17,30 nella pista di
pattinaggio di Piazza Almerici si
esibiranno campioni e promesse
del pattinaggio sul ghiaccio,
capitanate dal campione della
nazionale italiana Paolo Bacchini
29 Novembre
6-8-13-20 Dicembre
TRENINO DI BABBO NATALE
Per le vie del centro torna il trenino
di Natale con partenza dalla
Piazzetta Alboni, vicino alla Barriera
dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle
15.30 alle 19.30
3-10-17 dicembre
KAMPUZ FESTA DELLE
ASSOCIAZIONI UNIVERSITARIE
Tutti i giovedì dalle ore 18 serata a
cura delle Associazioni Universitarie
di Cesena: ANALYSIS, A.ST.I.CE,
MYs.T.A., SPAZI E S.P.R.I.TE.
Ingresso libero.
dal 4 Dicembre
al 10 Gennaio
MOSTRA “UNA VITA DI SCATTI”
EMANUELE SIROTTI
Al Foyer del Teatro Bonci la
mostra rende omaggio al lavoro
del fotografo Emanuele Sirotti,
scomparso di recente, attraverso
il figlio Stefano. In esposizione
circa 150 foto riguardanti i 50 anni
di Tour de France e Giro d’Italia
ai quali Sirotti partecipò come
fotoreporter. Orari di apertura:
in occasione degli spettacoli in
programmazione e da martedì a
sabato dalle ore 16.30 alle 19.00.
5 Dicembre
MERCATINO DEI RICORDI
Fino alle ore 19. C.so Garibaldi,
C.so Mazzini, Galleria OIR.
dal 5 Dicembre
al 17 Gennaio
PRESEPE MECCANICO
DELLA CITTA’ DI CESENA
L’Associazione Culturale Presepi
Famiglia Gualtieri alla Galleria Ex
Pescheria. Orari di apertura: festivi,
prefestivi e il mercoledì dalle ore 9
alle 12 e dalle 14.30 alle 19. Feriali
dalle 15 alle 19.
Info: www.presepigualtieri.it
74
5-12-19 Dicembre
CINEMA CRISMAS
In occasione delle festività natalizie
nella sala rossa del San Biagio si
proietteranno tre film d’animazione
per bambini, dalle ore 15 alle 16.30.
Ingresso libero con biglietto da
ritirare presso i negozi del centro
aderenti alle iniziative del Natale.
dal 5 Dicembre
al 3 Gennaio
MOSTRA PERSONALE DI RINO
MARALDI
Inaugurazione sabato 5 dicembre
alle ore 17, alla Galleria d’Arte del
Ridotto. Presentazione di circa 40
opere pittoriche di Maraldi scandite
in due fasi: la prima dedicata al
lavoro degli anni ’70, la seconda sui
risultati più recenti del “ritorno alla
pittura”. Orari: martedì, mercoledì,
venerdì, sabato e domenica
dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Lunedì e giovedì chiuso.Apertura
straordinaria: 24 e 31 Dicembre.
6-13-20-27 Dicembre
ROCCA GIRA E GIOCA
Laboratori, Giochi, Film, spettacoli
per bambini dalle ore 16.00 alla
Rocca Malatestiana.
6-13-20 Dicembre
FIERA DEL NATALE
Mercato ambulante tutto il giorno
in Piazza del Popolo, viale Mazzoni,
via Pio Battistini. Fino alle 20.
6-10-17-24 Dicembre
ROCCA GIRA E GIOCA
Laboratori, Giochi, Film, spettacoli
per bambini dalle ore 16.30 alla
Rocca Malatestiana.
8 Dicembre
CONCERTO DELL’IMMACOLATA
Coro accademia Musicaesena e
coro di voci bianche delle classi
quinte della scuola primaria “Don
Milani”. Musiche di F.Durante, Da
Vittoria, G. Caccini, canoni, spiritual
e brani natalizi. Dirige Silvia Biasini.
Chiesa di S.Egidio.
Inizio ore 16.30
dal 12 Dicembre
al 27 Dicembre
MOSTRA “OLTRE IL
CONTEMPORANEO”
Inaugurazione sabato 12 alle ore
17.30, nella chiesa di Santa Cristina
(in via Chiaramonti 93) dove
interverrà il professore Daniele
Degli Angeli, mentre Ilario Sirri
leggerà Jean Clai. Espongono
Francesco Belli, Lucio Cangini,
Anna Maria Nanni, Luciano
Navacchia, Luciano Paganelli,
Massimo Rovereti, Ilario Sirri e
Andrea Artusi. Orari di apertura:
tutti i giorni dalle ore 16.30 alle 19.
13 Dicembre
CHRISTMAS PARADE
Ogni ora, a partire dalle16,00,
figuranti e ballerini animeranno
le vie del centor storico con un
originale coreografia.
18 Dicembre
PRESEPE VIVENTE
IN CENTRO
A cura della Fondazione Sacro
Cuore ore 16.30 – 18 in vari luoghi
del centro storico
21-22-23 Dicembre
MERCATINO DEI RICORDI
Fino alle ore 19. C.so Garibaldi,
C.so Mazzini, Galleria OIR.
27 Dicembre
MERCATO STRAORDINARIO
Mercato ambulante dalle ore 8
alle ore 15.
31 Dicembre
CAPODANNO DAL CUSTODE
CAPODANNO PER FAMIGLIE
Alla Rocca Malatestiana si brinderà
al nuovo anno con il tradizionale
cenone e tante attività per i
più piccoli. Posti limitati. Le
prenotazioni si apriranno lunedì 7
dicembre. Info: 0547 22409 oppure
www.roccamalatestianadicesena.it
31 Dicembre
CAPODANNO A CESENA
IMPJAZZA - CAPODANNO 2015!
Tradizionale veglione in piazza del
Popolo con brindisi, dolci, musica
dal vivo e allegria.
Info: IAT Cesena 0547-356327.
31 Dicembre
MARATONA DI FILM E BRINDISI
AL CINEMA SAN BIAGIO
Al Centro Cinema San Biagio (in
via Aldini 24) dopo il brindisi di
mezzanotte si festeggia il nuovo
anno con la proiezione di due film,
a tema capodanno.
Dalle ore 23 fino alle 4, fino ad
esaurimento posti.
2 Gennaio
MERCATINO DEI RICORDI
Fino alle ore 19. Corso Garibaldi,
C.so Mazzini, Galleria OIR.
3 Gennaio
CONCERTO DELLE CORALI
RIUNITE DELLA CITTÀ
Insieme all’Orchestra del
Conservatorio “Bruno Maderna”
una festa per la città con musiche
di J.S.Bach, W.A. Mozart, C. SaintSaens e J.Strauss. Dirige Paolo
Manetti. Inizio ore 21 al teatro
Bonci. Ingresso gratuito.
9 Gennaio
ENRICO BRIGNANO AL TEATRO
NUOVO CARISPORT
Con ‘Evolushow’ Enrico Brignano
torna a raccontare i nostri
tempi con uno show tutto
nuovo, dedicato all’evoluzione
dei comportamenti e al nostro
rapporto ormai vitale con la
tecnologia. In due ore, Brignano
racconterà millenni di storia, dal
paradiso terrestre al digitale
terrestre, dalla mela di Adamo alla
mela di Jobs, dal fossile al missile.
Fino al 10 Gennaio
BUON COMPLEANNO ALICE
Nella Sala del San Giorgio, in
Biblioteca Malatestiana, una mostra
per festeggiare 150 anni nel Paese
delle Meraviglie.
Orari: lunedì 14-18.30, da martedì
a sabato 9.00 – 18.30; domenica
15 – 18.30.
Fino al 10 Gennaio
ESPOSIZIONE
DEL ‘DATARIO ASTRONOMICO
DELLA CASUALITÀ’
Nel Loggiato del Comune di
Cesena esporrà l’artista Delio
Piccioni con le sue originali
creazioni realizzate grazie alle sue
passioni elettroniche e meccaniche.
Secondo una leggenda, nel
Rinascimento per conoscere il
futuro oltre a consultare oracoli,
cartomanti, e astrologi venivano
utilizzate strane macchine chiamate
“Datari astronomici della casualità”.
16-17 Gennaio
C’ERA UNA VOLTA
ANTIQUARIATO
Sabato 16 e domenica 17 Gennaio,
dalle 10 fino alle 19, negli spazi
di Cesena Fiera torna il grande
happening mensile di antiquariato.
In vendita si trovano varie tipologie
di articoli, dai piccolo oggetti ai
pezzi più importanti come mobili,
quadri, ceramiche, libri e altro dal
Seicento fino al secolo scorso.
31 Gennaio
‘STORIE SONORE
A VILLA SILVIA-CARDUCCI’
La rassegna curata da Roberto
Fabbri presenta (propone)
lo spettacolo “Il Gigante e la
Bambina”. Ore 16: ritrovo dei
partecipanti alla biglietteria di Villa
Silvia-Carducci; ore 16.30 inizio
spettacolo. Alle 17.30 piccola
merenda per tutti e animazioni
con gli organetti del museo
Musicalia. Dalle 15 alle 18 si potrà
effettuare la visitra guidata al
museo Musicalia. Costo: 5 euro
(comprensivo di merenda), gratis
per bimbi da 0 a 2 anni. Per
prenotarsi [email protected]
oppure telefonare al numero 0547
323425.
di un’area espositiva ampia,
coperta e riscaldata. Info: www.
ceraunavoltantiquariato.it
8 Febbraio
26-27-28 Febbraio
CARNEVALE SENZA FRONTIERE
Domenica 8 febbraio il Nuovo
Teatro Carisport di Cesena
tornerà ad ospitare il Carnevale
senza Frontiere, realizzato grazie
al sodalizio tra l’associazione
“L’Aquilone di Iqbal” e Romagna
Iniziative, con il patrocinio del
Comune. Ricco il programma
che prenderà il via dalle 15, con
baby dance, gonfiabile, sculture di
palloncini, trucca bimbi e sketch
dei clown-dottori. Spettacoli e
animazioni si alterneranno sul
palco e nel parterre per tutto il
pomeriggio Ingresso a offerta
libera. Per informazioni, 0547353968 (dalle 9 alle 13), www.
aquiloneiqbal.it
A CESENA FIERA
‘SONO ROMAGNOLO’
Novità del cartellone di Cesena Fiera,
“Sono Romagnolo” è una tre giorni
(ingresso libero) proposta dall’ente
fieristico insieme a Media Consulting,
all’insegna della tradizione
enogastronomica e al folklore. Un
padiglione sarà dedicato alle sagre,
dove sarà possibile assaggiare i
prodotti tipici della cucina romagnola,
i vini, del territorio e 40 tipi di
birre artigianali della Romagna. Un
padiglione, invece, sarà dedicato ai
giochi e alle gare con il primo torneo
di Maraffone-Beccaccino da record
e un terzo padiglione è dedicato agli
espositori. Info: www.sonorimagnolo.
it
20 Febbraio
3 Marzo
CARMEN CONSOLI AL NUOVO
TEATRO CARISPORT
A quasi un anno dall’uscita
dell’ultimo album Disco d’Oro
“L’abitudine di tornare”, Carmen
Consoli riparte con il nuovo
tour teatrale che attraverserà
tutta l’Italia portando uno show
esclusivo, suggestivo e carico di
energia. Sabato 20 febbraio, alle
ore 21, l’artista catanese si esibirà
al Nuovo Teatro Carisport di
Cesena.
BATTIATO E ALICE
IN CONCERTO AL CARISPORT
In questo tour che fa tappa anche
a Cesena il Maestro siciliano si
riunirà con la sua musa degli anni
’80. Giovedì 3 marzo, alle ore 21,
Franco Battiato e Alice saranno in
concerto al Nuovo Teatro Carisport di
Cesena, accompagnati dall’Ensemble
Symphony Orchestra diretta da
Carlo Guaitoli e composta da Angelo
Privitera (tastiere e programmazione),
Davide Ferrario e Antonello D’Urso
(chitarre), Andrea Torresani (basso) e
Giordano Colombo (batteria). Info:
www.ticketone.it - www.ciaotickets.
com
23 Febbraio
AL TEATRO VERDI
CESENA IN BOLLA
‘Cesena in bolla’ promosso e
organizzato dall’Associazione
Italiana Sommelier Romagna e
da Mangiaperitivo di Ivan Tesei
con l’agenzia Balestri&Balestri e
Banca Mediolanum, offre a tutti gli
appassionati una degustazione di
spumanti con esperti sommelier.
Insieme alle grandi bollicine si
potranno degustare formaggi e
pani dell’azienda agricola di San
Patrignano, i salumi dal Friuli
(Lovison); prosciutti di Parma
(Ghirardi Onesto); la pasta di
Gragnano, i menù dell’l’Osteria La
Campanara; il cioccolato d’autore
di Gardini. La manifestazione si
svolgerà lunedì 23 febbraio presso
il Teatro Verdi di Cesena dalle 12.00
alle 22.00.
20-21 Febbraio
C’ERA UNA VOLTA
ANTIQUARIATO
Mobili restaurati e non,
oggettistica, quadri, cornici e molto
altro saranno in esposizione a
Cesena Fiera.
Il fascino del mercatino di strada
si intreccerà con la comodità
per il visitatore di disporre
29 Marzo
FIERA DI PRIMAVERA
Piazza del Popolo, Viale Mazzoni, Via
P. Battistini
11-12 Aprile
HOBBY FARMER
Cesena Fiera e Blu Nautilus
presentano la terza edizione di
Hobby Farmer, la Fiera degli Orti e
dei Giardini.
15-17 Aprile
ROMAGNA WINE FESTIVAL
Torna anche quest’anno in città il
Romagna Wine Festival. E per tre
giorni Cesena diventa la capitale
romagnola del vino. Si comincia alle
18 di venerdì 15 aprile con un ‘giro’ di
aperitivi a tema nei locali del centro
storico poi la manifestazione entra
nel vivo il sabato e la domenica con
convegni, momenti di intrattenimento
fra vino e cultura, degustazioni e show
cooking.
sotto la lente
Week end
del gusto
con il Romagna
Wine Festival
Cesena – Torna anche quest’anno
in città il Romagna Wine Festival.
Per tre giorni Cesena diventa
la capitale romagnola del vino
dove
gastronauti,
vignaioli,
giornalisti, winelovers, cuochi,
degustatori e appassionati del
buon vivere sono attesi per la
quarta edizione del Wine Festival
che quest’anno si tinge dei colori
della primavera. Da venerdì 15 a
domenica 17 aprile 2016 infatti il
cuore di Cesena, si trasforma in
una grande arena del gusto dove
il Romagna Sangiovese e gli altri
vini del territorio duettano con
i prodotti della gastronomia
locale e con tanti ospiti eccellenti
provenienti da altre regioni del
Belpaese.
Si comincia alle 18 di venerdì
con un ‘giro’ di aperitivi a tema
nei locali del centro storico
per cominciare a conoscere i
protagonisti del Festival. Poi
la manifestazione entra nel
vivo il sabato e la domenica
con convegni, momenti di
intrattenimento fra vino e cultura,
degustazioni e show cooking.
Tanti i “centri di gravità”
del
Festival,
la
Biblioteca
Malatestiana, il Palazzo del
Ridotto, il Foro Annonario, il
portico del Palazzo comunale
e la piazza del Popolo dove si
alterneranno degustazioni mirate
di vini e cibi romagnoli e tante
sorprese
enogastronomiche
provenienti da altri territori. E
fra gli eventi del festival non
mancherà neppure quest’anno
il Derby del Sangiovese, dove il
vitigno simbolo della Romagna
si scontrerà con i vini di un altro
territorio italiano che ha fatto del
sangiovese il suo punto di forza.
Per informazioni sulla stagione
teatrale del Teatro Bonci consultare
il sito: www.teatrobonci.it
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Ufficio Relazioni con il
Cittadino t 0547 356235
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t 0547 356327
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Piazza del Popolo 10
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Centro per l’impiego
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Via Montalti, 69
t 0547 338850
Ufficio Relazioni col
Pubblico Via Montalti, 69
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Cesena Fiera
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Piazzale Sanguinetti
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Cultura
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Naturali
P.zza Bufalini, 1
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t 0547 610892
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Museo Archeologico
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Malatestiana
Teatro Bonci
Piazza Mario Giudazzi, 9
t 0547 355911
www.teatrobonci.it
Centro Cinema
San Biagio
Via Aldini 24
t 0547 355712
Cinema Eliseo
Viale G. Carducci, 7
Cesena t 0547 21520
Cinema Aladdin
Via Assano, 587 Cesena
t 0547 21520
Pinacoteca
Comunale
Via Aldini, 26
Museo t 0547 355713
IAT t 0547 356327
Rocca Malatestiana
Via Cia degli Ordelaffi, 8
Rocca t 0547 22409
cell. 347 7748822
Museo di Storia
dell’Agricoltura
P.zza Zangheri, 6
Museo t 0547 356445
IAT t 0547 356327
Via Montalti
Chiostro di S. Francesco
IAT tel. 0547 356327
Ufficio Cultura
t 0547 355730
Guardia Medica
t 848 800865
Farmacie di turno
t 0547 612621
Centro per i diritti
del malato
t 0547 352980
t 0547 352890
Viale Carducci, 29
Visita su appuntamento
IAT t 0547 356327
Croce Rossa Italiana
Villa Silvia-Carducci
& Museo Musica
Meccanica
Croce Verde
Via Lizzano 1241
Villa Silvia
Per info e prenotazioni:
AMMI t 0547 323425
IAT t 0547 356327
Carisport
P.le Paolo Tordi, 99
(Zona Ippodromo)
Per info: Consorzio
Romagna Iniziative
t 0547 22311
Via Zuccherificio, 85
t 0547 611111
Via della Cooperazione 170
t 0547 632615
cell. 339 7930944
Guardia Medica
Veterinaria
Animali d’Affezione
Diurno t 0547 352111
Notturno/Festivo
cell. 333 9025929
Sicurezza
Stadio Comunale
Commissariato
Polizia di Sato
Rotonda dello Stadio, 124
t 0547 646279
Via Don Minzoni, 350
t 0547 368911
Soccorso 113
Ippodromo di Cesena Hippo Group
Carabinieri
Centro Natatorio
Comunale di Cesena
Polizia Stradale
Viale Gramsci
t 0547 343411
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S. Maria del Monte
Via G. Di Vittorio, 2
t 390 547331002
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Centralino
t 0547 352111
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Malatestiana
Ufficio IAT t 0547 356327
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Cattedrale
Ospedale M. Bufalini
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