19 Geologia e Litologia Misura e Localizzazione Terremoti
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19 Geologia e Litologia Misura e Localizzazione Terremoti
Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Come si misura la forza di un terremoto ? Magnitudo Intensità (Dati strumentali) (Dati macrosismici) Movimento oscillatorio del terreno Effetti sull’ambiente, sull’uomo e sulle strutture antropiche Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Propagazione delle onde Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Sismografo Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Sismometri vecchi e nuovi Sismometri digitali Sismometri meccanici Weichert Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Sismogrammi Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Magnitudo “Richter” (1935) Stazione sismica di riferimento (a 100 km da epicentro) Terremoto di riferimento: M=1 Ampiezza oscillazione: 0,001 mm Ampiezza oscillazione registrata M=log10 --------------------------------------------Ampiezza oscillazione di riferimento Stazione sismica a 100 km da epicentro Magnitudo Richter (scala logaritmica) ampiezza del movimento sismogramma magnitudo Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Ricostruzione della scala magnitudo Sample of the data used by Richter to construct the magnitude scale for southern California. The symbols represent observed peak ground motions for earthquakes recorded during January of 1932 (different symbols represent different earthquakes). The dashed lines represent the reference curve for the decrease in peak-motion amplitude with increasing distance from the earthquake. A magnitude 3.0 earthquake is defined as the size event that generates a maximum ground motion of 1 millimeter (mm) at 100 km distance. Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Ricostruzione della scala magnitudo Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto La magnitudo di terremoti che avvengono a distanze ML ed Ms epicentrali diverse dai 100 km può essere calcolata se si conosce la legge di attenuazione dell’ampiezza delle diverse onde sismiche con la distanza epicentrale. Richter ricavò nel 1935 la seguente equazione della Magnitudo locale (ML) per terremoti superficiali californiani con distanze epicentrali tra 200 e 1.500 km: ML = log10 Amax + 3 log – 3,37 (fattore correttivo per la distanza) Amax = ampiezza massima in mm (onde P, S o superficiali) = distanza epicentrale (km) Il sistema trovava una buona applicazione fino a (ML) = 6,5 (al di sopra l’energia veniva sottostimata). Gutenberg e Richter nel 1936 definirono la Magnitudo MS, determinata in basa al valore della massima ampiezza del movimento del suolo (in micron) prodotto da onde Rayleigh di periodo uguale a 20 sec. MS = log A + a f(, h) + b a e b = due costanti; h = profondità ipocentrale; f(,h) = funzione che deve essere determinata per ogni stazione sismografica. (buone applicazioni fino a Magnitudo 8) Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Parametri relativi alla zona di sorgente Per costruire modelli realistici dei processi sismogenetici sono stati studiati altri parametri relativi alla zona di sorgente del sisma (caratteristiche della zona focale e dinamica del processo di fratturazione), deducibili dalle informazioni contenute nei sismogrammi. Meccanismo focale Momento sismico Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Meccanismo focale Per costruire modelli realistici dei processi sismogenetici sono stati studiati altri parametri relativi alla zona di sorgente del sisma (caratteristiche della zona focale e dinamica del processo di fratturazione), deducibili dalle informazioni contenute nei sismogrammi. Sulla base della teoria del rimbalzo elastico (lenta deformazione, rottura con spostamento e rimbalzo, nuova posizione di equilibrio), Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Meccanismo focale Per costruire modelli realistici dei processi sismogenetici sono stati studiati altri parametri relativi alla zona di sorgente del sisma (caratteristiche della zona focale e dinamica del processo di fratturazione), deducibili dalle informazioni contenute nei sismogrammi. Sulla base della teoria del rimbalzo elastico (lenta deformazione, rottura con spostamento e rimbalzo, nuova posizione di equilibrio), i segnali registrati nei sismografi ubicati intorno all’epicentro (verso e ampiezza del primo impulso P o S) permettono di individuare zone in compressione e in distensione Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Meccanismo focale Per costruire modelli realistici dei processi sismogenetici sono stati studiati altri parametri relativi alla zona di sorgente del sisma (caratteristiche della zona focale e dinamica del processo di fratturazione), deducibili dalle informazioni contenute nei sismogrammi. Sulla base della teoria del rimbalzo elastico (lenta deformazione, rottura con spostamento e rimbalzo, nuova posizione di equilibrio), i segnali registrati nei sismografi ubicati intorno all’epicentro (verso e ampiezza del primo impulso P o S) permettono di individuare zone in compressione e in distensione e di conseguenza l’orientazione del piano di faglia e il movimento relativo dei due lati della faglia. Proiezione utilizzata per la rappresentazione dei meccanismi focali (F ipocentro, E epicentro, quadranti compressivi in nero). Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Meccanismo focale Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Meccanismo focale Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Momento sismico Un ulteriore parametro relativo alla zona di sorgente del sisma, deducibile dalle informazioni contenute nei sismogrammi, è il Momento Sismico (Mo). In fisica: momento = forza x braccio (distanza dal centro di rotazione di un sistema). Considerando due differenti blocchi di una faglia a contatto ed in moto relativo: M0 = μ * A * d Mo = momento sismico dyne/cm μ = modulo di rigidità dyne/cm2 A = area di rottura cm2 d = scorrimento medio cm (Aki, 1966; De Polo & Slemmons, 1990) Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Momento sismico Un ulteriore parametro relativo alla zona di sorgente del sisma, deducibile dalle informazioni contenute nei sismogrammi, è il Momento Sismico (Mo). M0 = μ * A * d Mo = momento sismico dyne/cm μ = modulo di rigidità dyne/cm2 A = area di rottura cm2 d = scorrimento medio cm (Aki, 1966; De Polo & Slemmons, 1990) Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Stress drop = slip/dimensione faglia Stress drop (Modello di Brune) Δσ~ M0fc3 Nel modello di Brune lo stress drop sostituisce la dimensione della faglia nella descrizione della sorgente sismica Æ Nel contesto del processo di rottura del terremoto lo stress drop è la differenza di sforzo sul piano di faglia prima e dopo la rottura. Quindi dipende dalle proprietà fisiche della roccia interessata e dalla loro variazione sul piano di taglio. In effetti alcune zone della superficie di faglia possono essere più “forti” di altre e quindi sostenere e rilasciare uno sforzo superiore rispetto ad altre porzioni della faglia. Lo stress drop statico è quindi un valore “mediato”, funzione dell’energia totale liberata dal terremoto (ricavata dal momento sismico o dalla magnitudo) e della dimensione della rottura. In effetti si può modellare la rottura in modo da definire la distribuzione del Δσ sul piano di rottura. In altre parole, l’energia rilasciata durante un terremoto viaggia come onde sismiche, che si esprimono soprattutto come moti vibratori del suolo, direttamente collegati al suo Δσ. Quindi lo stress drop, che si spera essere “caratteristico” di una faglia sismogenetica, anzi di una regione, è importante per modellare la sorgente sismica e quindi il conseguente moto del suolo atteso in un particolare luogo (leggi di attenuazione). In particolare, il comportamento dello Δσ con l’aumentare della magnitudo, ha un impatto pratico molto rilevante per le stime di hazard sismico, Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Stress drop = slip/dimensione faglia Stress drop (Modello di Brune) Δσ~ M0fc3 Nel modello di Brune lo stress drop sostituisce la dimensione della faglia nella descrizione della sorgente sismica Æ Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto dynamic stress drop = 7 Mo / 16 r3 Eshelby (1957) Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Ω0 fc Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Magnitudo momento I sismologi hanno di recente sviluppato una scala standard di magnitudo che e' completamente indipendente dal tipo di strumento utilizzato definita Magnitudo Momento (Mw) derivata dal momento sismico (Mo). Conversione del momento sismico (Mo) in magnitudo Mw): Mw = 2 / 3 * log (M0) - 10.73 10 La magnitudo Mw è utilizzata generalmente per forti terremoti e può' assumere valori anche negativi. Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Magnitudo ML Magnitudo Locale Introdotta da Richter, calcolata abbastanza rapidamente con stazioni della rete locale (tipo Wood Anderson) a 600 km massimo dall'epicentro, attraverso la misura dell'elongazione massima del sismogramma. Il campo di applicabilità è vasto. MS Magnitudo Viene calcolata sull'arrivo delle onde superficiali, e di conseguenza non risulta adeguata per i terremoti profondi (in grado di produrre onde superficiali poco sviluppate). MO Momento Sismico Scalare E' proporzionale (come anche il Momento tensore) al rilascio di deformazione elastica nella zona ipocentrale e rappresenta l'energia sismica rilasciata (1023-25 dyne cm). E' calcolato generalmente attraverso il metodo CMT (dallo spettro di spostamento delle onde S). MW Magnitudo Momento Viene calcolato attraverso i dati del Tensore Momento Sismico e del Momento Sismico Scalare (Mo), che vengono determinati con il metodo CMT. Non sempre ci sono i dati per calcolarlo. Tempi di calcolo molto lunghi, ma molto attendibili in quanto vengono utilizzate le onde di volume a periodi lunghi (T>30 sec.) registrate su stazioni a scala globale (Rete Sismografica Globale), con distanze ipocentrali anche di 2000 km ( telesismiche). MD Magnitudo Durata Viene calcolata molto rapidamente ma lascia incertezze (in modo particolare per i grossi terremoti che sono seguiti da repliche in rapida successione sulla coda dell'evento principale). I valori sono affidabili solo per magnitudo basse. MD sottostima generalmente l'evento se confrontato con ML. Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Magnitudo Æ scala logaritmica 1 grado M Æ 10 volte ampiezza scuotimento 1 grado M Æ energia ca. 32 volte superiore Magnitudo Simbolo Onda M range distanza T Durata MD durata scuotimento <4 0-400 km - Locale Richter ML S o superficie 2-6 0-400 0.8 s Body-Wave mb P (eventi profondi) 4-7 16-100° 1s Surface-Wave Ms Raleigh 5-8 20-180° 20 s Momento Mw Area rottura, Slip >3,5 tutte >100 s Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Metodo CMT (Centroid Moment Tensor) Sistema sviluppato ad Harvard, viene applicato per stimare i parametri fondamentali di tutti i terremoti con magnitudo elevate (M > 4.0) su tutto il globo. Utilizza le onde di volume a periodi lunghi e fornisce: • Tensore Momento Sismico; • Momento Sismico Scalare (MO); • Meccanismi focali; • Geometria della faglia. Sequenza di Colfiorito Data Ora (GMT) MS ML MW 26-set 00:33 5,5 5,6 5,7 26-set 09:40 5,8 5,8 6,0 14-ott 15:23 5,4 5,5 5,7 Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Modelli di rottura cercano di spiegare: diverse grandezze terremoti in varie regioni della terra, rotture multiple (terremoti in seguenza) e aftershocks sul piano barriere asperità prima sforzo dopo terremoto scorrimento Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Legge di Gutenberg & Richter Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto ENERGIA DEL TERREMOTO La magnitudo e il momento sismico sono relazionabili all’energia irradiata da un terremoto sotto forma di onde elastiche (esclusa l’energia dissipata in calore). Richter e Guttenberg svilupparono per primi una relazione tra magnitudo ed energia, sulla base dei segnali registrati nei sismografi. log ES = 11.8 + 1.5 MW (erg) Altre formule sono seguite a quella di Richter e Guttenberg, ma sostanzialmente variando i valori delle costanti b e c. log E = b + c M Più recentemente è stata sviluppata la relazione tra momento sismico ed energia delle onde sismiche. Kanamori, H., 1977 Energia = Momento / 20.000 L’energia sismica emessa annualmente è compresa tra 1025 e 1026 erg. Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Come si localizza un terremoto ? Movimento del terreno Dromocrone Effetti sull’ambiente, sull’uomo e sulle strutture antropiche Intensità Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Localizzazione strumentale Dromocrone Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Rete sismometrica italiana Strumenti: •Corto periodo 1 sec •Larga banda > 20 sec •Analogici •Digitali •1 o 3 componenti •trasmissioni real time o near real time a sala operativa in radiofrequenza, linee telefoniche dedicate, via satellite e tramite rete GAR. da Sito INGV Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Stazione sismometrica Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Come si misura la forza di un terremoto ? Magnitudo Intensità (Dati strumentali) (Dati macrosismici) Movimento oscillatorio del terreno Effetti sull’ambiente, sull’uomo e sulle strutture antropiche Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Intensità Effetti sull’uomo, sulle cose e sull’ambiente Scala MCS Mercalli – Cancani – Sieberg (1930) Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Intensità Scala MCS Mercalli – Cancani – Sieberg (1930) Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto I grado: Pane, amore e gelosia (L. Comencini) 1954 III grado: The sisters (L. Comencini) 1938 II grado: Il diavolo alle quattro (M. Le Roy) 1961 IV grado: San Francisco (W. Van Dyke) 1936 Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Cinema e terremoti V grado: Terremoto (M. Robson) 1975 VII grado: Sodoma e Gomorra (R. Aldrich e S. Leone) 1962 VI grado: Flame of barbary coast (J. Kane) 1945 VIII grado: Terremoto (M. Robson) 1975 Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Cinema e terremoti IX grado: The sisters (L. Comencini) 1938 XI grado: San Francisco (W. Van Dyke) 1936 X grado: Superman (R. Donner) 1978 XII grado: Fantasia (W. Disney) 1940 Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Intensità Dipende da: Fattori naturali magnitudo profondità ipocentrale distanza epicentrale durata numero e tipo di scosse Da Gastaldi, Carta del Terremoto di San Severo, 1627 natura e morfologia del terreno (fattori locali) Fattori antropici tipologia e forma dei fabbricati e delle fondazioni Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Natura e morfologia del terreno (fattori locali) Intensità Definizione dell’earthquake ground motions Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Intensità Natura e morfologia del terreno (fattori locali) Danneggiamenti differenziati del Colosseo Valle alluvionale recente (Olocene) Valle alluvionale antica (Pleistocene medio) A) Riporti (Olocene) B) Alluvioni (Olocene) C) Unità Aurelia (Pleist. medio) D) Tufi antichi (Pleist. medio) E) Unità b Paleotevere 2 (Pleist. medio) F) Unità a Paleotevere 2 (Pleist. medio) G) Bedrock (Pliocene sup.) A D C E F B G Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Scale di Intensità fine secolo XIX De Rossi, 1873 De Rossi - Forel, 1883 Mercalli, 1897 Mercalli, 1902 Intensità Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Scale di Intensità secolo XX e XXI Intensità Scala MCS (Mercalli – Cancani – Sieberg), 1930 non tiene conto del tipo di fabbricati (buona per i terremoti storici) influ de enza Scala MM (Modified Mercalli), 1931 lla ti Scala MM (Modified Mercalli), 1956 o gia c p o lo tiene conto del tipo di fabbricati (4 classi) ma non della qualità Scala MSK (Medvev – Sponheuer - Karnik), 1964 tiv strut tiene conto del tipo di fabbricati (3 classi) e del danneggiamento (%) a Scala EMS (European Macroseismic Scale), 1992 Scala ESI (Environmental Seismic Intensity), 2007 basata solo sugli effetti cosismici ambientali; indipendente dal livello di sviluppo economico della regione colpita dal terremoto Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Intensità Confronto tra varie scale di intensità (Reiter, 1990) Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Effects -Cracks in saturated soil and/or loose alluvium up to 1 cm, in saturated soil and/or loose alluvium a few cm, in saturated soil and/or loose alluvium up to 10 cm, in saturated soil and/or loose alluvium a few dm up to one m on road backfills and on natural terrigenous slopes over 10 cm on the dry ground or on asphalted roads -Faults in terrigenous terrains and in rocky terrains -Liquefaction and or mud volcanoes and/or susidence -Landslides in sand or gravel dykes in terrigenous slopes -Rockfalls -Clouding in the closed water bodies and formation of waves -Water bodies new formation -Flooding -Water level variation of the groundwater level and the flow rate of springs Intensity (MSK) (MCS) VI VIII IX X VII - IX VII – XI XI - XII IX – X VII – X VI – XI IX – XII VII – IX VIII – XII X – XII V-X VIII X VIII X – XI XI X – XI VII X - XI X – XI VII – VIII XII X VII - X Summary table of the effects on the ground described in the intensity scales ESI2007 SCALE (Environmental Seismic Intensity Scale) The ESI scale is based on environmental effects only Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Come si localizza un terremoto ? Movimento del terreno Dromocrone Effetti sull’ambiente, sull’uomo e sulle strutture antropiche Intensità Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Localizzazione macrosismica (Studio Macrosismico) Carte delle intensità, attribuite sulla base delle descrizioni dei danneggiamenti Lo studio macrosismico di un terremoto viene effettuato rilevando direttamente i danni e le reazioni delle persone in tutta l’area in cui il sisma è stato avvertito, e confrontando i dati raccolti con la scala di Intensità. Ad ogni località viene assegnato un grado di intensità, che sintetizza con un singolo valore il quadro di massimo risentimento, cercando di escludere i cosiddetti effetti di sito, cioè condizioni di instabilità legate a particolari situazioni geomorfologiche e geotecniche, che tendono ad amplificare localmente le onde sismiche e quindi a determinare effetti superiori al valore effettivo. L’intensità risulterà massima nell’area epicentrale (Intensità Epicentrale o semplicemente Io) e decrescerà con la distanza secondo leggi di attenuazione in genere variabili con la direzione, fino a zone prive di effetti. Dopo aver riportato su di una carta i valori delle intensità per tutte le località prese in considerazione, si tracciano delle linee chiuse (isosisme o piani quotati) che definiscono zone in cui il terremoto si è manifestato con la stessa intensità. Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Localizzazione macrosismica Terremoto del Sannio del 1688 (Studio Macrosismico) Carte delle intensità, attribuite sulla base delle descrizioni dei danneggiamenti Isosisme Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Geologia e Litologia 2010 2011 Appunti di sismologia: come si misura e si localizza un terremoto Magnitudo e Intensità a confronto Magnitudo finestra temporale stretta (XX sec.) Intensità ampia (documentazione storica per più di 2.000 anni) lettura e interpretazione di dati storici diversa attendibilità nei diversi periodo storici affidabilità del dato dati strumentali (formule non approssimative) esigenza diversa nei vari paesi di smorzare o accentuare gli effetti influenza della presenza dell’uomo e delle sue strutture