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Unione Internazionale delle Superiore Generali
Un'attenzione al grido dei migranti oggi – Migranti in Sicilia”
Sr Isabelle Retailleau, fds, Consigliera generale
Due religiose responsabili della « Commissione Giustizia e Pace » nella loro
Congregazione sono state interpellate dalla situazione dei migranti oggi. Dopo il
naufragio al largo di Lampedusa, è sorta una domanda: « Che cosa possiamo fare
come religiose?» Questa domanda ha immediatamente trovato un'eco presso il
Comitato esecutivo dell’UISG (Unione Internazionale delle Superiore Generali).
Questo si interrogava già sulla testimonianza da dare in occasione del suo 50mo
anniversario. Questa istanza è nata infatti alla fine del Concilio Vaticano II. Un
progetto diventa realtà grazie alla risposta generosa di parecchi istituti religiosi che
hanno reso disponibili delle persone e/o delle risorse materiali.
Si è costituita una nuova comunità.
E' composta da:
 10 religiose: due indiane, due eritree, una congolese, un'etiope, un'argentina,
un'italiana, una francese e una polacca.
 8 Congregazioni religiose diverse con carismi diversi.
Questo gruppo si mette a disposizione della diocesi di Agrigento e Caltagirone in Sicilia,
al servizio dei migranti. E' la prima volta che un simile progetto « internazionale e
intercongregazionale » si realizza in Italia.
Questo progetto sarà operativo dalla metà di dicembre 2015. Ma da ottobre 2015, le
suore si sono ritrovate a Roma per un periodo di formazione. Innanzitutto, si tratta di
costruire la comunità tenendo conto delle differenze di lingua, di culture, di carismi.
Con il supporto del centro Astalli* e di JRS (Jesuit Refugee Service*),
la formazione riguarda anche ...
 L'approfondimento delle tematiche migratorie,
 Le leggi sull'immigrazione a livello dell'Italia e dell'Europa,
 La conoscenza della realtà sociale ed ecclesiale della Sicilia.
Durante questa fase preparatoria, il gruppo è accolto alla Casa generalizia delle Figlie
della Sapienza a Roma. La Congregazione delle Figlie della Sapienza è contenta di poter
così apportare il proprio contributo alla messa in atto di questo progetto nel nostro mondo
multiculturale. In un contesto in cui la questione delle migrazioni è tanto pregnante,
l'ospitalità offerta vuole essere segno di impegno e di attenzione al grido dei migranti di
oggi, in mezzo ad altre risposte date.
Una volta sul posto, la nuova comunità cercherà di sviluppare una presenza discreta
e itinerante sul territorio della Sicilia, come una risposta originale (una fra tante altre)
all'invito di Papa Francesco di aprire le nostre porte ai rifugiati e ai migranti.
L'originalità riguarda il modo di presenza:
 Andare per le strade all'incontro dei migranti, là dove sono ed essere un ponte fra
loro e le popolazioni locali con la possibilità di usare le lingue parlate dai
migranti,
 Abitare in due gruppi vicino ai campi dove sono accolti i migranti,
 Proporre dei « centri d'ascolto » mobili sotto forma di minibus o roulotte.
Formando comunità, queste religiose di diverse Congregazioni potranno dare la
testimonianza che è possibile, mentre fanno fronte alle sfide che si presenteranno,
vivere insieme nella diversità e creare la comunione. Questa esperienza domanderà a
ciascuna di percorere un cammino di fede, di riconciliazione, di misericordia per
osare rischiare la novità di una risposta presso fratelli e sorelle in migrazione.