lutto per il mondo della farmacia: è venuto a mancare giacomo
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lutto per il mondo della farmacia: è venuto a mancare giacomo
Anno IV – Numero 707 AVVISO Ordine 1. lutto per il mondo della farmacia: è venuto a mancare giacomo leopardi 2. .ORDINE: Serata dedicata ai farmaci sop e otc 3. Ordine: Corsi ECM Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Cancro: la diagnosi si fa con l’olfatto dei cani 5. Cellulite, che fare? Quali sono le cause e i rimedi contro la pelle «a buccia d’arancia» Prevenzione e Salute 6. Dolore al ginocchio: antinfiammatori e impacchi con argilla verde o arnica Meteo Napoli Lunedì 14 Settembre Cielo Variabile Minima: 23°C Massima: 29°C Umidità: Mattina = 73% Pomeriggio =58% Lunedì 14 Settembre 2015, S. Esaltazione Santa Croce Proverbio di oggi……….. "Zompa chi pò!", dicette 'o ranavuòttolo. LUTTO PER IL MONDO DELLA FARMACIA: È VENUTO A MANCARE GIACOMO LEOPARDI Si è spento nella mattinata di Domenica a Roma all’età di 87 anni. Per 24 anni alla guida della Fofi, attualmente componente del Comitato centrale della Fofi (Foto), presidente della Fondazione Cannavò, ex presidente di Federfarma. Una vita al servizio della Categoria. Nel 2009 l'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha conferito a Leopardi l'onoreficenza di Cavaliere di gran Croce al Merito della Repubblica italiana. In quell’occasione è stato presentato come "figura di rilievo e di prestigio che ha rappresentato con autorevolezza e competenza la farmacia italiana per molti lustri, divenendo un interlocutore apprezzato e ascoltato dai Governi di ogni colore politico". Il Presidente Vincenzo Santagada, unitamente al Direttivo e certo di esprimere anche i sentimenti di tutti gli iscritti dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli rappresenta alla famiglia e al Comitato centrale il Nostro sentito cordoglio per la scomparsa del presidente Leopardi che ha speso la vita al servizio della Categoria. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 707 SCIENZA E SALUTE CANCRO: LA DIAGNOSI SI FA CON L’OLFATTO DEI CANI Gli animali sono accurati nel distinguere sano da malato; ora i ricercatori vogliono scoprire cosa il loro naso senta di preciso Alphie e Charlie, un Labradoodle e un pastore tedesco di 4 mesi, stanno seguendo un programma di addestramento molto speciale insieme a medici, veterinari e studiosi del comportamento animale dell’Università della California a Davis. Tra dodici mesi avranno imparato ad individuare con il loro olfatto sopraffino l’odore del cancro negli esseri umani, annusandone campioni di saliva, di alito e di urina. Individuare la presenza del cancro attraverso l’accurato olfatto del migliore amico dell’uomo è un’idea piuttosto recente che numerosi ricercatori stanno studiando in varie parti del mondo per cercare di arrivare ad uno strumento efficace di screening, sicuro e non invasivo. L’acuità olfattiva del cane è tale da riuscire a discriminare sostanze anche a concentrazioni bassissime, come una parte su mille miliardi: un naso dalle dieci alle centomila volte più potente di quello degli esseri umani. «Negli ultimi anni, abbiamo sviluppato un nuovo metodo esclusivo e molto costoso per individuare la presenza del cancro» ha affermato Ralph de Vere White, professore di urologia e direttore del Comprehensive Cancer Center dell’UC Davis. «I cani lo hanno fatto: ad esempio individuando la malattia nelle urine delle persone che pensavamo potessero avere un cancro alla vescica. Questo lavoro coniuga tecnologie d’avanguardia con i nasi dei cani, poco tecnologici ma molto sofisticati, per vedere se ci possono aiutare ad identificare le molecole che distinguono il cancro dal non cancro». E che l’identificazione di queste molecole diventi un metodo di rilevazione innovativo e disponibile in breve tempo è la concreta speranza della professoressa Hilary Brodie, direttrice del Dipartimento di Otorinolaringoiatria della UC Davis che tratta numerosi casi di neoplasie della testa e del collo: «Proprio come i dispositivi portatili utilizzati per rilevare alcool, droghe ed esplosivi hanno rivoluzionato la nostra sicurezza, avere un nuovo strumento per rilevare il cancro allo stadio iniziale comporterebbe benefici incredibili per la cura del paziente». Numerosi studi hanno fin qui dimostrato che i cani possono essere così accurati nell’annusare vari tipi di cancro da raggiungere delle precisioni superiori al 90%. Resta capire che cosa annusino con precisione gli animali quando messi davanti ai vari campioni provenienti da pazienti e da volontari sani. Quello che viene insegnato loro, infatti, è distinguere sano da malato e non rilevare la presenza di determinate molecole in un campione, scartando tutte le altre. Una volta capito quali composti annusino i cani, i ricercatori sperano di costruire eventualmente dei nasi artificiali. Intanto, è recente la notizia che il servizio sanitario britannico (Nhs) avvierà un progetto pilota in cui arruolerà cani addestrati a individuare il cancro alla prostata. L'organizzazione Medical Detection Dogs ha infatti ricevuto approvazione dal Milton Keynes University Hospital a condurre i test. (Salute, La Stampa) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PREVENZIONE E SALUTE Anno IV – Numero 707 L’ORTOPEDICO RISPONDE DOLORE AL GINOCCHIO: ANTINFIAMMATORI E IMPACCHI CON ARGILLA VERDE O ARNICA L’esperto spiega in quanto tempo consolida una frattura alla clavicola nei bambini e come alleviare il dolore al ginocchio dopo una caduta. Risposte anche sul dolore al gomito che persiste dopo un urto avvenuto un anno fa FRATTURA ALLACLAVICOLA NEI BAMBINI: IN QUANTO TEMPO CONSOLIDA? Domanda. Mio figlio di tre anni cadendo si è fratturato la clavicola destra e da 20 giorni porta un tutore ma dagli ultimi raggi che ha fatto la frattura c'è ancora. Che consiglia di fare? Risposta. Le fratture di clavicola negli adulti consolidano in 60 giorni circa, nei bimbi il processo di riparazione è più rapido e di solito avviene in 30-40 giorni. La frattura consolida a volte anche se radiograficamente il focolaio di frattura si vede ancora ai raggi. Il consiglio che le dò è quello di non avere fretta: i bimbi hanno risorse importanti e quindi vedrà che guarirà bene. DOLORE AL GINOCCHIO DOPO CADUTA Domanda. Sono scivolata circa un mese fa sbattendo la parte interna del ginocchio sinistro contro il pavimento. Inizialmente non mi faceva male, ma dopo la prima notte non riuscivo a camminare bene, cioè non riuscivo a distendere la gamba e a caricare il peso su questo ginocchio. Sono andata dal medico e la sua prima diagnosi è stata una semplice contusione, quindi mi ha prescritto del diclofenac in pastiglie e una crema antiinfiammatoria. Dopo dieci giorni sono ritornata dal medico, perchè non riuscivo a distendere la gamba sinistra in maniera normale ed anche premendo sul punto interessato dalla contusione sentivo dolore. Così mi ha prescritto una crema analgesica-antireumatica e un antiinfiammatorio orale, suggerendomi di porre del ghiaccio sul ginocchio e di stare a riposo per qualche giorno. Purtroppo, dal momento che mi trovo in Egitto per lavoro, non sono riuscita a fare molto riposo ed infatti il dolore persiste. Il medico mi ha consigliato di fare una radiografia, per escludere una frattura al ginocchio. Sto mettendo tutte le sere il ghiaccio, ma ancora faccio fatica a distendere completamente la mia gamba sinistra ed ogni tanto inoltre sento delle fitte nella parte interna di questo, soprattutto quando distendo la gamba, o quando premo sull'area della contusione. Risposta. Se il trauma è stato molto violento le consiglio almeno una radiografia, meglio, se riesce una risonanza magnetica. Le consiglio, inoltre, in maniera semplice di assumere degli antiinfiammatori e fare dei trattamenti locali con argilla verde o arnica. Dolore al gomito dopo urto violento Domanda. Circa un anno fa, durante una partita di pallavolo, ho urtato fortemente il gomito a terra. Ad oggi continuo ad avere dei fastidi (tipo fitta) in extra-estensione (facendo il bagher). Mi sono fatta visitare da diversi specialisti nel corso di questo anno (i quali hanno dato tutti opinioni differenti), ho fatto diversi trattamenti e ben due risonanze magnetiche. Quella più recente delle due dice di non aver riscontrato nulla di anomalo. Mi chiedo: visto che io continuo a sentire dei fastidi, quali sono i fattori che potrebbero "sfuggire" alla risonanza magnetica? Risposta. Potrebbe essere una sofferenza contusiva dei rami sensitivi dei nervi del gomito, verso i quali la risonanza è assolutamente miope. Le consiglio una terapia fisica locale sotto controllo fisiatrico. (Salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 707 SCIENZA E SALUTE CELLULITE, CHE FARE? QUALI SONO LE CAUSE E I RIMEDI CONTRO LA PELLE «A BUCCIA D’ARANCIA» La prova costume spesso è l’unico vero spauracchio per chi soffre di ritenzione idrica, che nei mesi invernali può mascherare o celare in vario modo l’odiata pelle «a buccia d’arancia». Ma la cellulite è segno di problemi di salute che vanno dalla cattiva alimentazione, alla stasi venosa a patologie più serie. Non va quindi sottovalutata: qualche indicazione sulle cause che la provocano, sulle cure e i rimedi per contrastarla e «la prova» per capire se si tratta davvero di cellulite. Che cos’è: La ritenzione idrica (o più correttamente idrosalina) è determinata dall’accumulo di acqua e sodio nel tessuto sottocutaneo, tra una cellula e l’altra (spazio interstiziale). Quando il fenomeno assume connotati importanti, in genere, si preferisce parlare di edema(gonfiore); il termine anasarca, invece, è utilizzato per indicare un edema grave diffuso a tutto l’organismo. La ritenzione idrica si manifesta soprattutto a livello di gambe, zona intorno all’addome, glutei e talvolta braccia e mani. Nei casi più gravi (edema importante) si possono riscontrare evidenti cambiamenti di peso e mal di testa. La prova (segni e sintomi): Se si schiaccia con un dito la pelle in un’area edematosa si forma un avvallamento. Nelle forme lievi (1+) l’affossamento è minimo (meno di 2 mm) e scompare rapidamente appena si interrompe la pressione. Nelle forme medie (2+) è più profondo (2-4 mm) e scompare in 10-25 secondi. In caso di edema via via più importante (forme patologiche) l’avvallamento è sempre più profondo e duraturo Le cause - Ritenzione idrica alimentare: È legata a una dieta troppo ricca di sodio e quindi all’eccessiva salatura degli alimenti, all’uso frequente di esaltatori di sapidità e al consumo di cibi molto salati (acciughe, salumi, salse, ecc.). L’assunzione di quantità elevate di sodio determina un aumento del volume dei fluidi extracellulari (l’acqua viene richiamata al di fuori dalle cellule per osmosi). Le cause - Ritenzione idrica circolatoria. È legata alla stasi venosa dovuta al venire meno del corretto funzionamento della circolazione venosa diretta dalla periferia al cuore. Il sangue ristagna in parte nelle vene, provocando un flusso di liquido da questi vasi verso gli spazi interstiziali delle cellule. Le cause - Ritenzione idrica da farmaci: Anche l’uso prolungato, massiccio, o improprio di farmaci può portare a ritenzione idrica. Tra i medicinali più noti per dare questo effetto rientrano: cortisone, alcune pillole contraccettive, farmaci per la pressione (calcio-antagonisti) e gli stessi diuretici se usati a sproposito (piccole dosi senza necessità, ma solo per essere più «asciutti») possono predisporre a stati di ritenzione idrica. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 707 Le cause - Ritenzione idrica secondaria: Si tratta di ritenzione idrica come effetto di patologie, spesso gravi, tra cui rientrano principalmente malattie di reni, cuore e fegato, nonché alterazioni del sistema linfatico (linfoedema). In questi casi è più corretto parlare di edema. La diagnosi. Il primo passo è escludere che il paziente si senta gonfio perché sta ingrassando Se si evidenzia una reale ritenzione idrica bisogna capirne la causa. Un’attenta valutazione delle abitudini del paziente permette in genere di stabilire se è legata allo stile di vita (alimentazione scorretta, sedentarietà) o all’uso di particolari farmaci (cortisone, alcuni antipertensivi, ecc.) Qualora si sospettino patologie cardiache, renali o epatiche occorre eseguire esami del sangue mirati e altri test specialistici in relazione alla causa supposta. Le cure: In circa il 90% dei casi la ritenzione idrica è di origine alimentare e comportamentale per cui per contrastarla bisogna intervenire principalmente sullo stile di vita e quindi ridurre il consumo di sale, non fumare, limitare gli alcolici, idratarsi correttamente Quando l’eccessivo gonfiore è legato all’assunzione di farmaci bisogna valutare insieme al medico se sospenderli, modificarne il dosaggio o cambiare addirittura medicinale Nel caso in cui l’edema sia legato a specifiche patologie bisogna intervenire su queste con terapie mirate. I consigli: Alcuni accorgimenti possono alleviare il fastidio a gambe e caviglie, legato alla ritenzione idrica: Massaggiare le gambe con movimenti circolatori Evitare scarpe con tacco a spillo o rasoterra A fine giornata fare un pediluvio con acqua tiepida e sale grosso Quando se ne ha la possibilità, sdraiarsi tenendo le gambe sollevate. Gli esercizi che aiutano: Nei momenti di relax fare alcuni semplici esercizi per favorire il microcircolo e ridurre il ristagno di liquidi. (Salute, Corriere) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 6 Anno IV – Numero 707 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: SERATA DEDICATA AI FARMACI SOP E OTC I Farmaci Senza Obbligo di Prescrizione (SOP): una peculiarità italiana da difendere. Differenze e punti di forza rispetto ai farmaci OTC. Valorizzazione dell’attività di consiglio del Farmacista nella risoluzione delle piccole patologie Giovedì 17 Settembre, ore 21.00 - Sede Ordine Introducono: prof. Vincenzo Santagada, Dott. Michele Di Iorio Prof. Francesco Barbato – Università degli Studi di Napoli Federico II Prof. Maurizio Cini – Università di Bologna – Presidente Associazione Scientifica dei Farmacisti Italiani Dott. Francesco Palagiano – Farmacista Territoriale - Segretario ASFI In un mondo sempre più competitivo e sempre più attento ai costi, la professione del Farmacista potrà continuare a svolgere una funzione utile e vitale nella società solo se farà percepire a tutti l’importanza del ruolo ricoperto, valorizzando le funzioni quotidianamente svolte nel presidio il territorio. Tra tali funzioni, una delle più importanti è certamente quella di “Consigliere Esperto” di farmaci e trattamenti complementari nelle piccole patologie, funzione svolta attingendo all’armamentario terapeutico costituito dalla categoria dei farmaci dispensabili senza obbligo di presentazione di ricetta medica, cioè i farmaci SOP e quelli OTC. Tali classi di farmaci, spesso considerate equivalenti, presentano profonde differenze tra di loro, differenze che il Farmacista dovrebbe proficuamente evidenziare e valorizzare. In particolare, la classe dei farmaci SOP, che comprende medicamenti per cui è espressamente vietata sia la vendita “self service” che la pubblicità diretta presso il pubblico, si presta molto bene al consiglio del Farmacista, e meriterebbe di essere valorizzata e difesa, nell’interesse della professione. ORDINE: CORSO ECM I corsi si terranno presso la sede dell’Ordine Data Venerdì 25 Settembre, ore 9.00 Argomento CF IL DIABETE MELLITO DI TIPO II: DALL’APPROPRIATEZZA ALLA SOSTENIBILITÀ 7,5 L’evento è stato organizzato con il contributo non condizionante di Takeda I° Parte Sabato 26 Settembre, ore 9.00 L’ELASTO COMPRESSIONE: IL PILASTRO DELLA TERAPIA FLEBOLINFOLOGICA 5 II° Parte Sabato 17 Ottobre, ore 9.00 L’ELASTO COMPRESSIONE: IL PILASTRO DELLA TERAPIA FLEBOLINFOLOGICA 5