Galsi, non si può sbagliare - La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Galsi, non si può sbagliare - La Provincia del Sulcis Iglesiente
IL NUMERO 240 1-16:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 15.28 Pagina 2 AUTOFFICINA CARBONIA di Diana Donatello + chilometri - salati Via Roma P.zza Matteotti InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 del Sulcis Iglesiente CARBONIA Anno XVI - N° 240 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] 29 Novembre 2011 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Sul progetto di metanizzazione si gioca una delle partite decisive per il futuro della Sardegna Galsi, non si può sbagliare Il fronte contrario teme una nuova servitù ma la Regione assicura che l’Isola non sarà tagliata fuori. S ul progetto Galsi che prevede la realizzazione del gasdotto Algeria-Italia attraversando la Sardegna (da Porto Botte ad Olbia per complessivi 285 km), si gioca una delle partite più importanti per il futuro dell’Isola. Il fronte contrario, come riportiamo all’interno del giornale, teme si tratti di una nuova enorme servitù, dopo quelle che la Sardegna ha già dovuto storicamente sopportare, ultima quella degli insediamenti militari, in quanto il territorio verrebbe “saccheggiato” senza alcun ritorno economico. La Regione e la Provincia sono favorevoli, al pari delle amministrazioni locali, di quasi tutti i partiti e dei sindacati confederali, nella convizione che non si possa perdere una straordinaria occasione per lo sviluppo della Sardegna, in grado di garantire finalmente un approvvigionamento energetico a condizioni favorevoli sia per le imprese sia per la popolazione. L’assessore regionale dell’industria, Alessandra Zedda, qualche giorno fa ha annunciato che il programma di metanizzazione della Giunta prevede le priorità di collegamento tra il Galsi, le reti cittadine e le utenze industriali, con un impegno di spesa di 150 milioni di euro in tre anni, di cui 50 milioni disponibili già per il 2012. è questo il punto irrinunciabile: il sì all’attraversamento del territorio regionale con le condotte del gasdotto non può assolutamente prescindere dalla fornitura per le città sarde e le industrie. Il compito delle istituzioni è ora quello di tramutare gli impegni in fatti concreti, perché questa volta non si può proprio sbagliare. Giampaolo Cirronis FARMACIA UrgU via gramsci, 78 carBonia tel. 0781 62591 www.farmaciaurgu.it esclUsivista Per la città Di carBonia Dei Marchi P A R I S aPerta tUtti i saBato PoMeriggio Sant’Anna Arresi - La spiaggia dei francesi Parcheggio riservato ai clienti ALL’INTERNO Inaugurato il parco eolico Enel Green Power La Sardegna si mobilita contro Trenitalia Sì al metano, NO ad una nuova servitù Iglesias, lavori pubblici per 48 milioni Il Governatore Ugo Cappellacci nel Sulcis Pagina 2 Pagina 2 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 Nuove risorse per sviluppo e lavoro Calasetta riacquisirà il suo patrimonio L’AUSI di Iglesias dà importanti segnali di vita L’artista Gabrio Ciampalini a Carbonia Carbonia, per salvarsi ci sarà da soffrire Pagina 8 Pagina 10 Pagina 11 Pagina 13 Pagina 15 MARI TRAVEL & EVENT VIA GRAMSCI, 311 09013 CARBONIA (CI) Tel/Fax 0781 872555 CONCESSIONARIA E SERVICE I NOSTRI SERVIZI - Viaggi individuali e di gruppo - Crociere - Biglietteria aerea e marittima - Viaggi di nozze - Tours con guida - Pellegrinaggi - Last minute - Noleggio auto e pullman G.T. 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L’intervento non è stato ancora completato ed in questa prima fase sono stati immessi in rete i primi 40 dei 90 MW complessivi che costituiranno la capacità installata del primo parco eolico del kilowattora all’anno, pari ai consumi di circa 70mila famiglie, e di evitare, quindi, l’emissione in atmosfera di oltre 130mila tonnellate di CO2. «Si tratta di una altro importante passo nel programma di crescita organica di Enel Green Power, secondo i piani di sviluppo delineati e comunicati al mercato produzione annuale di oltre 240 milioni di KWh, grazie ad una potenza complessiva installata di 161 MW che, con il nuovo impianto di Portoscuso, saliranno a più di 250 MW. I dirigenti di Enel Green Power hanno sottolineato che nella fase di costruzione sono stati impiegati giovani locali, dopo una Il parco eolico realizzato da Enel Green Power a Portoscuso. Sulcis Iglesiente. Una volta ultimato, quello di Portoscuso - con complessivi 39 aerogeneratori da 2,3 MW ciascuno - diventerà il più grande impianto eolico italiano di Enel Green Power. A regime, con i suoi 90 MW di capacità totale installata, sarà in grado di produrre 185 milioni di - ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore delegato di Enel Green Power -. Siamo molto orgogliosi della nostra presenza in Sardegna, completeremo questo importante progetto nelle prossime settimane.» Attualmente, sono tre gli impianti eolici di Enel Green Power in esercizio in Sardegna, con una adeguata formazione, ed anche nella gestione verrà prestata attenzione ai giovani del territorio. Il progetto di Enel Green Power prevede anche la realizzazione di un museo, un percorso pedonale e ciclabile, aperti alle visite, iniziative finalizzate all’integrazione del parco eolico nel tessuto sociale del territorio. è stato inaugurato presso la facoltà d’ingegneria il 12° Corso 50 nuovi aspiranti operatori naturalistici N el 60° giorno di presidio a Villa Devoto, una delegazione della Consulta delle Associazioni ha partecipato all’inaugurazione del 12° Corso per Operatori Naturalistici Ambientali che si è tenuta a Cagliari, nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria. Anche per l’Anno Accademico 2011-2012 il corso è stato organizzato dall’Associazione Per il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari e dalla sezione di Cagliari di Italia Nostra, con il patrocinio e la collaborazione della Consulta delle Associazioni, dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche-Sardegna, della Federazione Pro-Natura-Sardegna, dalla Società Italiana di Geologia AmbientaleSardegna, e dal Collegio dei Docenti e Operatori della Scuola di Alta Formazione ed Aggiornamento Culturale “Angelo Berio”. Mentre negli ultimi 11 anni si è registrata una partecipazione media annuale di circa 20 allievi con oltre 200 giovani che hanno acquisito le basi per l’iscrizione al Registro delle Guide, il corso appena iniziato ha fatto registrare quasi 50 domande di iscrizione. La Provincia, intanto, attraverso il presidente Salvatore Cherchi, ha espresso la sua posizione sulla situazione in cui si trova il Geoparco: 1) condivisione del Documento della Comunità del Parco; 2) richiesta al Parco di dichia- rarsi incompetente ad esprimere pareri su opere edilizie se non relative a beni e siti minerari, in conformità alla legge istitutiva del Parco; 3) passaggio della proprietà dei beni minerari ai Comuni; 4) attribuzione ai Comuni della maggioranza del Direttivo; 5) eliminazione della sovrapposizione dei ruoli di Igea e Parco. Igea si dovrebbe occupare di bonifiche e di manutenzione dei siti; il Parco della gestione in associazione con gli Enti locali; 6) Immediato superamento della gestione commissariale. Queste cose possono essere fatte in Sardegna e subito e la Provincia ha accettato di fare parte della Commissione costituita, per definire l’insieme delle questioni. I gruppi dei pendolari prendono posizione sui disservizi ferroviari Un simile sistema di trasporti impedisce lo sviluppo e la crescita della Sardegna I l gruppo pendolari di Iglesias e Carbonia ed il gruppo pendolari Medio Campidano hanno appreso con soddisfazione la presentazione di un’interpellanza all’assessore regionale ai trasporti ed al ministro competente, ma non possono fare altro che esprimere il proprio disappunto per alcune affermazioni contenute nel testo. In particolare il riferimento è ad una presunta sproporzione ai danni del nord Sardegna rispetto al sud dell’isola che godrebbe di maggiori servizi. Sono mesi che entrambi i gruppi manifestano i disagi quotidiani che i pendolari devono affrontare: treni sporchi, ritardi cronici, corse soppresse, coincidenze inesistenti, carenza di informazione, presunti guasti tecnici, composizione del materiale sottodimensionato rispetto alle esigenze, per non parlare delle carrozze senza aria condizionata, che nelle giornate estive hanno reso i treni delle vere e proprie saune. Tutto questo rappresenta il calvario che studenti, lavoratori e viaggiatori occasionali vivono ogni giorno: prima l’incertezza di arrivare a destinazione e poi, dopo la fatica di una giornata di lavoro o studio, riuscire a tornare a casa con l’incubo di non trovare una coincidenza che ti aspetta. Il problema del trasporto ferroviario non ha una configurazione circoscritta a questo o a quel territorio particolare, bensì affligge tutto il territorio regionale e nazionale. Il 25-26-27 novembre l’ORSA ha indetto uno sciopero nazionale dei ferrovieri. Motivi? Diversi, ma tra questi la soppressione dal 1° gennaio 2012 di oltre il 40% dei treni del trasporto regionale e la totalità di quelli a lunga percorrenza, a cui si aggiungerà la chiusura delle linee ma di trasporti ne è alla base). Come possiamo parlare di continuità territoriale con il resto del continente se percorrere una tratta di 60 km in treno senza intoppi è ormai diventata cosa dell’altro mondo? Si auspica inoltre che il Consiglio regionale discuta al più presto la mozione depositata ormai dal mese di luglio. L’obiettivo comune deve Un treno che copre la tratta Carbonia-Cagliari. secondarie. I pendolari della Sardegna chiedono che tutte le forze politiche si impegnino affinché si possa dare una soluzione ad un problema increscioso e annoso che attanaglia la Sardegna e la relega nell’immobilismo, senza alcuna prospettiva di crescita e di sviluppo di settori come quello turistico (un efficiente siste- essere ottenere la stipula di un contratto di servizi tra Regione e Trenitalia (o chi per lei), che preveda non solo sanzioni per il mancato rispetto delle clausole contrattuali, ma anche le giuste tutele per i pendolari. Gruppo pendolari Iglesias e Carbonia Gruppo pendolari Medio Campidano Un’interpellanza del consigliere regionale Giampaolo Diana (PD) La Regione si attivi per avere le risorse finalizzate al trasporto pubblico sardo I l consigliere regionale e segretario regionale del Partito Democratico Giampaolo Diana ha presentato un’interpellanza in Consiglio regionale sulle problematiche del trasporto ferroviario (in particolare Trenitalia) e della riduzione cospicua di risorse previste per l’anno 2012. Dopo aver ricostruito la grave situazione d’emergenza presente nel sistema dei trasporti nell’Isola, evidenziata quasi tutti i giorni dalle cronache dei giornali, Giampaolo Diana chiede di interpellare il presidente urgente di parte dei fondi FAS risultati ad oggi, dalla Sardegna, non utilizzati; 3) quali azioni hanno posto in essere o intendono porre in essere per l’adozione di un Piano Strategico del trasporto ferroviario che possa rispondere, in tempo reale o quantomeno all’ingresso del nuovo anno, ai requisiti di efficenza, potenziamento, qualità, atti a rispondere all’utenza dell’importo notevolmente aumentato per quel che riguarda le tariffe regionali; 4) ad attivarsi con urgenza per la Giampaolo Diana. Il centro intermodale di Carbonia. della Regione e l’assessore regionale dei trasporti per conoscere: 1) se intendono attivarsi, e in che modo, nei confronti del Governo per rivendicare le risorse finalizzate al trasporto pubblico della nostra regione (quale servizio primario), in previsione del taglio programmato e preannunciato per il 2012; 2) se non ritengano opportuno, visto l’ambito di applicazione del comma 5 concernente le modalità applicative dell’articolo 14, comma 2, del D.L. n. 78/2010, di far richiesta stipula del contratto di servizio tra Trenitalia Spa (alla quale il Governo ha assegnato direttamente i trasferimenti aggiuntivi del 2009) e la Regione affinché possano essere definiti, con la società, gli obiettivi minimi standard qualitativi e quantitativi del servizio offerto (si annovera, per il mezzo ferrato di trasporto di persone, nonché per il trasporto marittimo di merci, Golfo AranciCivitavecchia) che potrà così essere monitorato dalla Regione; 5) a convocare urgentemente un tavolo tecnico con le province di Iglesias, Carbonia e comuni rispettivamente interessati per verificare la qualità e la solidità del piano orari che i pendolari di Elmas, Assemini, Decimomannu, Uta, Villaspeciosa, Siliqua, Villamassargia, Carbonia e Iglesias (che usufruiscono quotidianamente dei servizi di trasporto della società di Trenitalia) lamentano da tempo e che erano stati già più volte segnalati, anche attraverso la presentazione della mozione n. 135 in Consiglio regionale, rispondendo con soluzioni concrete alle Accordo Regione-Ministero per il rinnovo dei provvedimenti 50 milioni per gli ammortizzatori sociali L ’assessorato regionale del lavoro ha perfezionato i due accordi con il ministero del lavoro, rendendoli operativi e portando in Sardegna cinquanta milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga, e 650.000 euro per avviare la stabilizzazione degli Lsu. «I 50 milioni di euro sono disponibili presso l’Inps e si potrà comin- ciare ad erogarli - ha spiegato l’assessore regionale del lavoro, Antonello Liori - Si tratta di una misura molto importante, alla quale la Regione compartecipa con altri 10 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo, e che interessa oltre 13.500 lavoratori in cassa integrazione o in mobilità. Inoltre, grazie al perfezionamento dell’accordo ed all’approvazione della legge di stabilità, la Regione è già in grado di sottoscrivere con le parti gli accordi per il rinnovo del 2012. Invece, per quanto riguarda gli Lsu, una volta perfezionata la convenzione per il rinnovo delle attività socialmente utili - ha concluso l’assessore Liori - si potrà avviare la procedura per lo svuotamento dei bacini, che prevede la stabilizzazione di circa 90 lavoratori.» La Provincia del Sulcis Iglesiente Quindicinale di informazione politica, economica e sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294 Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 9698533 [email protected] - [email protected] Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533 Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale - Loc. Sa Stoia - Z.I. Iglesias - Tel. 0781 21086 problematiche e disfunzioni sul servizio offerto dalla società ad oggi ulteriormente peggiorato. L’emergenza trasporti in Sardegna nei giorni scorsi ha portato anche il deputato Guido Melis ed il consigliere regionale Mario Bruno a presentare due interrogazioni alla Camera dei deputati ed al Consiglio regionale, con le quali sollecitano interventi idonei alla soluzione dei problemi e, quindi, restituire ai sardi un servizio di trasporti efficiente. IL NUMERO 240 3-14:IL NUMERO 181 3/10 29/11/11 08.54 Pagina 2 Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 3 La Provincia del Sulcis Iglesiente 60.000 sardi sono scesi in piazza venerdì 11 novembre per rivendicare una nuova politica da parte di Governo e Regione «La Sardegna dice basta all’iniquità sociale» Dopo lo sciopero i segretari regionali di CGIL, CISL e UIL hanno inviato una lettera-appello al presidente della Repubblica. L a rabbia e la disperazione del popolo sardo, travolto dalla più grave crisi socio-economica degli ultimi trent’anni, è esplosa lo scorso 11 novembre a Cagliari, nella grande manifestazione che ha portato in piazza circa 60.000 persone, unite nella richiesta di provvedimenti urgenti da parte del Governo nazionale e della Giunta regionale, per evitare un tracollo dal quale sarebbe molto difficile risollevarsi. La giornata di sciopero e l’imponente manifestazione sono state organizzate da CGIL, CISL e UIL ma hanno trovato il sostegno di tutte le associazioni dei lavoratori, delle forze politiche e delle amministrazioni provinciali e comunali, di decine di migliaia di cittadini fortemente preoccupati ed in molti casi disperati per il precipitare della crisi. Lo slogan degli organizzatori era quello di dire «basta all’iniquità della politica economica e finanziaria del Governo nazionale» e lo spirito anche quello di denunciare «l’inadeguatezza del Governo regionale nell’affrontare la crisi della Sardegna ed in particolare la drammatica situazione occupazionale e sociale del nostro territorio che, da ormai troppi anni, vede la sola moltiplicazione della CIG e della mobilità, in conseguenza della perdita del lavoro: nell’industria, nella piccola e media impresa, nell’artigianato, nel commercio, negli appalti e nei servizi pubblici e privati». Se la crisi è grave in tutta la Sardegna, nella Provincia di Carbonia Iglesias è addirittura drammatica, dove a fronte della presenza dell’8% della popolazione regionale, si ha il 40% delle risorse destinate agli ammortizzatori sociali della Sardegna. Il tasso di disoccupazione ufficiale è passato dal- l’11% del 2009 al 19% del 2010, contro il 13% del dato regionale. Il Sulcis Iglesiente rivendica sempre «il rispetto e l’esigibilità degli impegni e degli accordi sottoscritti con lo Stato, sulle risorse economiche scippate alla Sardegna; per la salvaguardia e ripresa dell’apparato produttivo a partire da Eurallumina ed Ila che da sole valgono più di mille posti di lavoro: un vero Piano straordinario per il lavoro che parta dal riconoscimento dello Stato di Crisi, che coinvolga ogni settore, dall’industria al- culminata con le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’affidamento dell’incarico di formare il nuovo Governo al professor Mario Monti da parte del presidente della Repubblica, i segretari regionali confederali, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, hanno scritto una lettera aperta allo stesso presidente Napolitano. «A poche ore dalla più grande manifestazione che il Popolo Sardo abbia mai realizzato nella storia della sua autonomia - hanno scritto Costa, Medde e Ticca al presiden- Il comizio al termine della manifestazione dell’11 novembre a Cagliari. l’agricoltura, dall’artigianato al commercio, dai servizi pubblici, scuola, trasporti, sanità, al fondamentale sfruttamento razionale delle risorse ambientali e culturali: con le bonifiche e la valorizzazione del Parco Geominerario; una compiuta e reale riduzione dei costi e dei privilegi della politica che metta i rappresentanti delle Istituzioni in relazione con la situazione del Paese e del complesso della sostenibilità e dell’equità sociale». Tre giorni dopo lo sciopero, in presenza di una grave crisi politica te della Repubblica -, ci sentiamo in dovere di rivolgerci alla Sua persona riconoscendoLe il prestigio istituzionale che deriva dalla Sua carica, ma soprattutto dall’esempio che quotidianamente Lei riesce a dare al mondo intero, rendendo orgogliosi gli italiani. Una piazza, gremita da oltre 60.000 persone, ha messo in atto una grande protesta contro una crisi pesantissima che sta cancellando migliaia di posti di lavoro e sta relegando i giovani e le donne ai margini di una società che regre- L’assessorato dei lavori pubblici ha pubblicato il bando disce quotidianamente, che nega il primo diritto costituzionale e la possibilità di avere un futuro. Nel momento in cui il paese si appresta a compiere la scelta di un cambio di Governo, affidando questa delicatissima fase ad un esecutivo tecnico istituzionale, Le chiediamo un impegno a porre rimedio ad un’ingiustizia che si sta compiendo in sfavore del Popolo Sardo. È, infatti, dal 2010 che ci vengono negate le risorse previste dall’articolo 8 del nostro Statuto e dall’intesa Stato-Regione: sono risorse importanti, circa 800 milioni di euro su base annua, che sono indispensabili per poter avviare una nuova stagione di sviluppo e di rinascita e per poter creare quelle opportunità di lavoro che mancano. Come poi non richiamare l’annoso problema relativo al mancato riconoscimento della condizione di insularità, che ci impedisce di poter competere in un sistema che è sempre più globale e sempre meno inclusivo. La Sardegna è l’unica regione italiana a non avere regioni contigue, ad essere tagliata fuori dalle importanti reti transeuropee, a non avere riconosciuto il diritto alla mobilità delle persone e delle merci. Signor presidente - hanno aggiunto i tre segretari confederali Le giunga dalla manifestazione appena conclusa un appello ad intervenire per porre fine a queste pesanti questioni che da troppo tempo impediscono alla nostra splendida Isola di riprendere la strada dello sviluppo, non riusciamo più ad essere competitivi sia nel settore industriale che in quello agricolo, comparti oramai in ginocchio e che continuano a perdere occupazione. Risanamento: la CGIL chiede equità VERA «Tagliare i veri privilegi» I l dibattito pubblico sul tema delle pensioni rischia di svilupparsi nella solita modalità italiana: nell’equivoco della diatriba e del posizionamento interno in alcune forze politiche; nell’incoerenza fra il dire e il fare nel contesto attuale e, soprattutto, fra le politiche ante e post caduta del Governo. Incoerenza di parte politica che fa il paio con la coerente contraddizione fra il dire e l’agire da parte dell’impresa che, con la solita litania da una parte rivendica ulteriore riforma del sistema previdenziale, e dall’altra opera ogni giorno per espellere dal ciclo produttivo i lavoratori ben prima della soglia dei 60 anni, figuriamoci dei 65 o dei settantenni. E lo fa con ogni sistema possibile: licenziamenti da ristrutturazioni, delocalizzazioni, cassa integrazione e, soprattutto, con mobilità ordinaria, lunga, straordinaria e in deroga e, infine, pur di raggiungere l’obiettivo, anche con la subdola forma dell’esodo incentivato per il quale arriva a mettere addirittura a disposizione proprie risorse economiche utili alla contribuzione volontaria. Ora, per richiamare a coerenza almeno gli attori politici e istituzionali, ci sembra solo il caso di fare pervenire a tutti il sollecito di chi ad oggi ha già pagato di più: i lavoratori, i pensionati, figli e nipoti. Nella prima uscita pubblica del nuovo ministro, verso la quale si leggono incomprensibili quanto immotivati commenti entusiastici ed applausi da parte di politici di primo piano, i lavoratori e noi con loro, rilevano il solito andazzo italico della comunicazione. Da una parte parla di riforma già fatta, di sacrifici da fare ma da non chiedere ai più deboli, a chi ha già dato, ma nello stesso identico momento espone una serie di interventi di accelerazione, di modifiche, di razionalizzazione di privilegi, che invece vanno proprio verso altri e soliti tagli (li chiama risparmi…) alle pensioni nel breve e nel lungo periodo, nello spostamento del traguardo e nell’eliminazione delle pensioni di anzianità come se fosse un principio di equità traguardare tutti indistintamente all’età anagrafica. Si intervenga giustamente con l’eliminazione dei privilegi, dicendo chiaramente quali, che però, per noi non sono le pensioni di anzianità con le fasce d’età oggi stabilite e, soprattutto, con i 41 anni e 3 mesi - ridotti fino a 3 anni per i lavori usuranti oggi previsti per poter riscuotere la ampiamente guadagnata pensione. Al ministro e a tutti gli attori che hanno titolarità decisionale e di confronto, vogliamo che arrivi la voce dal territorio che dice che i lavoratori sono ben attenti, che valutano ora e valuteranno gli estensori ed i sostenitori nel merito dei provvedimenti per i quali deve essere chiaro un concetto fondamentale: le casse del sistema previdenziale dei lavoratori dipendenti, in attivo, non sono e non devono essere viste come il bancomat dal quale attingere per risolvere i problemi finanziari del Paese. Per il risanamento serve equità VERA, quelle risorse devono essere prese da chi ha di più, ma ancora di più servono politiche attive per la ripresa e lo sviluppo economico e sociale che deve basarsi sull’art. 1 della nostra Costituzione: il LAVORO. Roberto Puddu La Giunta regionale ha stanziato quattro milioni di euro Regione: via libera ai mutui per la prima casa, per le giovani coppie fino a -70% sugli interessi Con la formazione delle aziende si avviano procedure per attuare il piano per il lavoro L Q ’assessorato regionale dei lavori pubblici ha pubblicato il bando per la concessione di contributi in conto interessi e a fondo perduto finalizzati a costruzione, acquisto e recupero della prima casa (legge regionale 32/85). «Rispetto all’anno scorso ci sono importanti novità - ha spiegato l’assessore dei lavori pubblici, Angela Nonnis - per esempio l’agevolazione per le giovani coppie fino al 70 per cento di abbattimento degli interessi e l’introduzione del contributo in conto capitale. È nostro obiettivo prioritario anche la costruzione ed il recupero delle case e gli interventi nei centri storici e nei piccoli comuni, in coerenza con le politiche di contrasto allo spopolamento. In questi casi l’abbattimento del tasso di interesse è sempre del 70 per cento.» L’importo del mutuo ammissibile all’agevolazione non può superare l’80 per cento del valore dell’immobile con un tetto massimo di 120mila euro. Le novità di questo bando riguardano le giovani coppie, gli interventi nei centri storici e l’introduzione dell’anticipazione a fondo perduto. Le famiglie di nuova formazione, ossia coloro che si sono sposati non oltre i tre anni precedenti la domanda di agevolazione presentata alla Regione o che intendano farlo entro un anno dalla stessa data di presentazione, potranno usufruire della riduzione del tasso bancario di interesse nella misura del 70 per cento. In alternativa può essere riconosciuta un’anticipazione a fondo perduto per una quota massima di 10 mila euro, oltre alla riduzione del tasso bancario di interesse del 50 per cento sulla restante quota. Stesse modalità di abbattimento degli interessi sino al 70 per cento e riconoscimento del fondo perduto sono riservate a chi effettua interventi nei centri storici o nei centri matrice. «La casa è un elemento di sicurezza e di coesione sociale - aggiunge l’assessore Nonnis - a maggior ragione in un momento di grandi difficoltà come quello che stiamo vi- casa, sino al 2012, senza soluzione di continuità, con altri 30 milioni.» Altra importante novità del bando 2011 riguarda la possibilità di usufruire delle maggiori agevolazioni previste dal bando attuale presentando una nuova domanda per chi, non avendo ancora stipulato alcun atto, è già in possesso dell’autorizzazione bancaria e del nulla osta regionale. Le domande di mutuo possono essere presentate senza uattro milioni di euro per la formazione nelle aziende. è l’intervento che avvia le procedure per la attuazione del “Piano straordinario per il lavoro”, il più consistente progetto della Regione in favore dell’occupazione. «Il bando Focs (Formazione continua in Sardegna) - ha spiegato l’assessore regionale del lavoro, Antonello Liori, durante l’incontro di presentazione del progetto rappresenta un importante finanziamento per incidere direttamente sulle competenze delle aziende sarde, che necessitano di un continuo aggiornamento delle loro conoscenze tecnologiche, manageriali e dei mercati. Una sfida continua che dà risposta anche ad un problema finora trascurato, come quello della formazione all’interno delle piccole aziende, importante tessuto connettivo dell’economia isolana. L’intendimento, in stretta collaborazione con le aziende stesse, è quello di predisporre un’offerta formativa che tenga conto delle specifiche esigenze del mondo imprenditoriale, soprattutto considerando il tempo da dedicare, le modalità di fruizione e la capacità di dare risposte. La Regione intende affiancarsi alle aziende proprio in questo particolare momento di crisi. Perciò, contrariamente al passato, c’è stato un diretto coinvolgimento degli interessati, comprese le associazioni di categoria - ha aggiunto l’assessore Liori - consentendo, per esempio, alle aziende la manifestazione dei propri fabbisogni ed alle agenzie formative un migliore raccordo tra fabbisogno espresso e capacità progettuale. Con particolare attenzione al tessuto produttivo regionale, sono stati individuati i settori produttivi di riferimento e le conseguenti sei linee (servizi, artigianato, manifatturiero, agricoltura, turismo, commercio), con maggiore attenzione per quelli considerati maggiormente importanti come volani per il rilancio dell’economia isolana. Inoltre, confido anche di poter recuperare con questa finalità i fondi della 236 che il ministero del lavoro ha impegnato per la Sardegna, altri cinque milioni di euro.» M.P. Presentato il 23 novembre a Carbonia l’innovativo progetto “Facciamo impresa”, un’iniziativa per gli imprenditori di oggi e di domani Iglesias è una delle città dove è maggiore la richiesta di mutui casa. vendo. Per questo il bando è affiancato ad altre importanti azioni nel campo abitativo legate all’housing sociale ed all’edilizia agevolata.» «Con questo provvedimento contiamo di licenziare almeno 2.500 pratiche del 2011 con uno stanziamento totale di 50 milioni di euro - conclude l’assessore dei lavori pubblici - mentre abbiamo previsto di dare continuità all’azione di sostegno alle famiglie per l’acquisto della prima limiti temporali ad uno degli istituti bancari compresi nell’elenco allegato al bando: Banco di Sardegna, Banca di Sassari, Banca di Credito Sardo, Unipol Banca. E, soltanto dopo che l’istituto di credito avrà rilasciato l’attestazione di positiva istruttoria preliminare, possono essere inoltrate anche al servizio edilizia residenziale dell’assessorato regionale dei lavori pubblici (via San Simone 60, 09123 - Cagliari). L o scorso 23 novembre la Grande Miniera di Serbariu ha ospitato la presentazione delle attività del progetto “Facciamo Impresa”. Tre sono ambiti gli operativi: Ambito 1 - Animazione territoriale e diffusione della cultura d’impresa; Ambito 2 - Formazione per aspiranti imprenditori; Ambito 3 - Formazione per neo-imprenditori. Le predette attività si svolgeranno sul territorio provinciale per la durata di sei mesi. «Il progetto - spiega l’assessore provinciale al lavoro ed attività pro- duttive, Alberto Pili - è nato con l’intento di diffondere la cultura d’impresa e di avvicinare i giovani al mondo dell’imprenditorialità e del lavoro autonomo, dotandoli delle competenze necessarie per l’individuazione e l’avvio di progetti.» Il percorso, oltre ad una serie di azioni formative ed informative indirizzate a tutti e finalizzate a sensibilizzare il territorio sulle tematiche imprenditoriali ed a sviluppare l’attitudine del “fare impresa”, prevede anche un servizio di accompagnamento per lo sviluppo delle idee imprenditoriali presentate da parte di aspiranti imprenditori. Il progetto “Facciamo Impresa” comprende, altresì, il coinvolgimento attivo di tutti i principali attori del Sulcis Iglesiente, al fine di generare le condizioni per la creazione di una rete, attraverso la quale poter veicolare conoscenze e competenze e garantire un’efficace diffusione dell’imprenditorialità, per dare impulso ad ulteriori e concrete opportunità di sviluppo per il tessuto socio-economico dell’intero territorio. M.P. IL NUMERO 240 4-13:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 09.00 Pagina 1 4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 La Provincia ed i sindaci del territorio sono favorevoli (a condizione) ma il fronte del NO al metanodotto non si arrende «Sì al metano, No ad una nuova servitù» Il timore è che la Sardegna venga utilizzata con lo sfruttamento del suo territorio senza avere alcun ritorno economico. M etanodotto Sì, metanodotto nO. Il dibattito è acceso tra i sostenitori e gli oppositori del progetto Galsi che dovrebbe portare il gas algerino in Italia attraversando interamente il territorio della Sardegna, da Porto Botte ad Olbia. Provincia e Comuni del territorio si sono espressi favorevolmente, a determinate condizioni. «Tutti hanno riconosciuto il grande valore strategico del progetto - ha spiegato l’assessore provinciale alla pianificazione territoriale Guido Vacca - un’opportunità unica e fondamentale per lo sviluppo dell’intero Sulcis Iglesiente e per la Sardegna, unica regione d’Italia esclusa dall’utilizzo del gas naturale.» «Le reti cittadine - è stato sottolineato - non possono essere collegate direttamente al metanodotto principale, per via dell’alta pressione necessaria per il trasporto del gas dall’Algeria all’Italia. Sono, pertanto, necessarie le stazioni per la riduzione della pressione, fino ai valori compatibili con le utenze domestiche ed industriali; questi impianti non verranno realizzati dalla società Galsi, ma devono far parte di un progetto a livello regionale. è necessario predisporre lo studio per l’individuazione delle necessità di gas nel territorio e la Provincia si farà carico del coordinamento dello studio, che poi verrà fatto proprio da tutte le Amministrazioni comunali, per chiedere alla Regione un impegno concreto perché si proceda alla predisposizione del progetto ed all’affidamento delle opere per la realizzazione, contemporaneamente al metanodotto, di tutte le strutture necessarie perché i Comuni possano utilizzare il metano.» Alla Regione Sardegna, Provincia di Carbonia Iglesias e Comuni chiederanno anche che si adoperi perché, «fino alla realizzazione del metano- dotto e delle opere necessarie per l’allacciamento delle utenze, il costo del GPL venga adeguato al costo prati- al metanodotto che si sono confrontati ancora una volta sabato 19 novembre nella sala consiliare del comune Sempre più acceso il dibattito sulla realizzazione del progetto «Sul Galsi il territorio vuole conoscere le possibili ricadute positive e/o negative» C L’incontro-dibattito svoltosi il 19 novembre a San Giovanni Suergiu. cato nelle altre regioni per il metano. Tutti hanno auspicato che la realizzazione e la gestione delle opere rappresenti un’opportunità di lavoro anche per le imprese locali.» di San Giovanni Suergiu. Presenti, con il sindaco Federico Palmas e l’assessore provinciale Guido Vacca, tra gli altri, il consigliere regionale Claudia Zuncheddu; i rappresentanti del Gruppo di Il dibattito pare destinato ad animarsi ancora nelle prossime settimane. Le posizioni e le rassicurazioni degli amministratori locali non convincono i sostenitori del fronte del nO Intervento Giuridico e del comitato Pro Sardegna nO Galsi; Giovannino Sedda dell’iRS; l’ex sindaco di Calasetta C’è intesa tra Provincia e Comune per lo sviluppo del porto on riguardo alle affermazioni del presidente della Provincia di Carbonia Iglesias in Peppino La Rosa. merito al dibattito sul progetto Galsi credo sia bene tenere presente quanto segue: • nessuno, per quanto di mia conoscenza, è contrario alla metanizzazione della Sardegna ma se è vero che senza il Galsi ciò non potrà avvenire è anche vero che il gasdotto di per sé non significa metanizzazione garantita; • il presidente Cherchi è in grado di garantire che le reti di distribuzione del gas già appaltate nel territorio utilizzeranno gas metano trasportato dal Galsi? • è in grado di garantire che, fatto il gasdotto, cesseranno le discriminazioni sui costi dell’energia per usi domestici; per le imprese per cui si risolverebbero definitivamente problemi come quello di Eurallumina; per i trasporti; come egli afferma? • il presidente Cherchi è in grado di rispondere alle preoccupazioni che hanno portato il ministero del- l’ambiente, come reso noto in data 22 ottobre 2009, a richiedere alla regione Sardegna specifiche assicurazioni riguardo la salvaguardia delle zone umide interessate nell’area del golfo di Palmas? • è in grado di dare garanzie sul fatto che l’approdo nel golfo di Palmas con un tubo che dovrà per forza affiorare e la costruzione della centrale terminale nello stesso sito in un’area di 5 ettari e mezzo, non rappresentino un vulnus grave per i fondali marini, l’habitat costiero caratterizzato da specificità naturalistiche, paesaggistiche e ambientali uniche, così da condizionare nell’immediato le attività esistenti e forse definitivamente le residue speranze di valorizzazione del golfo di Palmas per lo sviluppo turistico del nostro territorio? • è in grado di dare garanzie alla Provincia e al Comune di Olbia che hanno scelto di privilegiare sopra ogni cosa la tutela del territorio e lo sviluppo del turismo? Del resto, è forse indispensabile che il gasdotto approdi a Porto Botte ed esca a Olbia o sono possibili un altro approdo ed un’altra uscita senza comprometterne la realizzazione? Per il sud della Sardegna, non mancano certo i tratti costieri in grado di minimizzare l’impatto ambientale ed i siti di approdo già compromessi o asserviti in linea con quanto esprime la legislazione vigente e la normativa tecnica relativa alla progettazione di opere di tale dimensione e conseguente impatto ambientale. Se una modifica oggi comporta altri ritardi, ciò sarebbe addebitabile a chi aveva il dovere di tenere nel giusto conto le osservazioni e le preoccupazioni più volte espresse in questi anni. Il presidente Cherchi è politico capace, stimato e gode di credibilità nell’isola e, soprattutto, nel Sulcis; la sua posizione per il sì senza se e senza ma è nota da tempo e sa motivarla e sostenerla. Sono certo, comunque, che se avesse sposato le preoccupazioni e le perplessità diffuse in molti ambienti avrebbe avuto ed avrebbe altrettante motivazioni per sostenerle come del resto le hanno quelli che lo fanno. Il Galsi si può fare ma porre problemi che meritano di essere affrontati, così come affermare l’esigenza di conoscere più da vicino e realisticamente possibili ricadute positive e/o negative non costituisce eresia tale da meritare scomunica. Peppino la Rosa Coordinatore Riformatori Sardi Carbonia Adriano Aversano; Giacomo Meloni della CSS. La posizione comune degli oppositori è quella favorevole al gas, necessario ed indispensabile alla Sardegna per mettersi al passo con tutte le altre regioni e ridurre i costi energetici, oggi elevatissimi, ma contraria al Galsi che, una volta realizzato, rappresenterebbe una nuova pesantissima servitù della quale la Sardegna non sente assolutamente il bisogno, perché il progetto non prevede i collegamenti con il territorio che verrebbe ancora una volta “sacrificato” e “saccheggiato” senza ottenere nulla in cambio. è stata inoltre sottolineata la mancanza di un’adeguata informazione, complici i rappresentanti istituzionali che avrebbero accettato e sostenuto il progetto senza tenere nel minimo conto gli interessi e le reali esigenze del territorio e dei suoi abitanti. Giampaolo Cirronis Superate le ultime divergenze, è stato raggiunto l’accordo Un investimento pubblico di 100 milioni per una grande opportunità di sviluppo Rinnovate le presidenze delle commissioni, Paolo Maninchedda alla guida della prima R L iunione operativa fra la Provincia e il Comune di Sant’Antioco sul progetto porto. Il gruppo di lavoro è formato dagli amministratori (l’assessore Vacca per la Provincia e il sindaco Corongiu), il gruppo tecnico multidisciplinare dell’Università di Cagliari, guidato dal preside della Facoltà di architettura, Antonello Sanna, e la società Criteria, incaricata dal Comune della revisione del piano regolatore portuale. Il gruppo di lavoro ha integrato il Piano generale, definendo gli spazi per le infrastrutture al servizio della diportistica, dei servizi di manutenzione per la nautica e per la pesca. Centrale è il ruolo delle aree ex Sardamag, di cui è stato autorizzato il piano di risanamento con il relativo finanziamento, affidato a Progemisa ed Igea. Gli studi sono in una fase molto avanzata: l’obiettivo immediato è presentare il Piano completo alla Giunta regionale, affinché l’approvazione costituisca variante del Piano regolatore portuale, premessa essenziale per sviluppare le potenzialità del porto e dell’area. Il Piano apre la porta a rilevanti opportunità d’intervento privato, oltre a richiedere investimenti pubblici infrastrutturali. L’investimento pubblico richiesto, nel complesso dei porti e delle vie di collegamento, è non inferiore a cento milioni di euro, un quarto disponibili. Il tavolo regionale, presieduto dall’assessore La Spisa, che ha adottato il Piano strategico della Provincia, ha aperto la strada del contratto d’investimento. I primi studi sull’impatto occupazionale potenziale sono incoraggianti: nel solo settore turistico, sulla base della media regionale si genera un’occupazione permanente di 1.300 posti di lavoro su base annua, con il coinvolgimento di 3.000 persone con gli stagionali. Questa stima non tiene ancora conto di ciò che può emergere dalla cantieristica navale e dai relativi servizi. Una proposta di legge-sanatoria dei consiglieri regionali del PD Cocco e Sanna: «Il disagio abitativo è grave, urge una regolarizzazione degli abusivi» T redici consiglieri regionali del gruppo PD, primi firmatari Pietro Cocco e Gianvalerio Sanna, hanno presentato una proposta di legge contenente misure urgenti per la regolarizzazione di occupazioni abusive di alloggi di edilizia pubblica. Per presentare la proposta Cocco e Sanna hanno scelto la piazza Roma di Carbonia, dove da alcune settimane decine di abusivi sfrattati vivono sotto le tende per rivendicare l’assegnazione di un alloggio popolare nel quale vivere. La proposta di legge trae spunto dalla situazione di reale disagio abitativo ed il testo ricalca in larga misura il contenuto della disposizione dell’art. 40 della legge 13 dell’89. Le regolarizzazioni vengono subordinate ad alcune precise condizioni che gli enti gestori provvederanno ad attuare, con requisito di base il recupero dei canoni non versati in conto occupazione e la non interferenza con eventuali soggetti aventi diritto agli stessi alloggi per effetto di disposizioni di assegnazione definitiva. La conferenza stampa di Pietro Cocco e Gianvalerio Sanna. o scorso 11 novembre, al termine di una lunga e dura trattativa tra i partiti della maggioranza di centrodestra sulla scelta dei presidenti, è stata ufficializzata la composizione delle otto commissioni consiliari permanenti del Consiglio regionale. Tra i motivi del ripetuto rinvio vi era la scelta del presidente della 1ª commissione (autonomia e riforme), per la quale il Partito Sardo di Azione ha indicato Paolo Maninchedda (già presidente della 3ª commissione programmazione e bilancio) e la situazione si è definitivamente sbloccata quando la coalizione ha dato il via libera a questa nomina. Questi sono i nuovi uffici di presidenza delle otto commissioni. Il presidente della 1ª commissione (autonomia e riforme) è Paolo Giovanni Maninchedda (Psd’Az). Il vicepresidente è Pietro Cocco (Pd). I segretari sono Tarcisio Agus (Pd) e Francesco Meloni (Riformatori Sardi - Liberaldemocratici) Silvestro Ladu (Pdl) è stato confermato presidente della 2ª commissione (politiche comunitarie e diritti civili). Al suo posto rimane anche il vicepresidente Radhouan Ben Amara (Misto). I segretari sono la confermata Rosanna Floris (Pdl) e Marco Meloni (Pd). Il nuovo presidente della 3ª commissione (programmazione e bilancio) è Pietro Fois (Riformatori Sardi - Liberaldemocratici). Il vicepresidente è Francesco Sabatini (Pd). I segretari sono i confermati Vittorio Renato Lai (Pdl) ed Adriano Salis (Idv). La 4ª commissione (trasporti e lavori pubblici) rimane guidata da Matteo Sanna (Udc-Fli). Il vicepresidente è Luigi Lotto (Pd). I segretari sono Giorgio Cugusi (Misto) e Antonello Peru (Pdl). Presidente della 5ª commissione (agricoltura ed ambiente) resta Paolo Terzo Sanna (Pdl). Il vicepresidente è Antonio Solinas (Pd). I segretari sono Daniele Secondo Coc- I segretari sono Tarcisio Agus (Pd) ed il confermato Edoardo Tocco (Pdl). La 7ª commissione (sanità e servizi sociali) rimane guidata da Felice Contu (Udc-Fli). Vicepresidente è Giovanni Mariani (Idv). I segretari sono Elia Corda (Pd) ed il confermato Onorio Petrini (Pdl). Nuovo presidente dell’8ª com- Paolo Maninchedda. Silvestro Ladu. Pietrino Fois. Matteo Sanna. Paolo Terzo Sanna. Alberto Randazzo. Felicetto Contu. Carlo Sanjust. co (Idv) e il confermato Francesco Mula (Riformatori Sardi - Liberaldemocratici). La presidenza della 6ª commissione (industria e lavoro) è stata riaffidata ad Alberto Randazzo (Pdl). Vicepresidente è Chicco Porcu (Pd). missione (pubblica istruzione e cultura) è Carlo Sanjust (Pdl). Vicepresidente è stato confermato Carlo Sechi (Misto). I segretari sono Mariano Ignazio Contu (Pdl) e Marco Espa (Pd). G.P.C. IL NUMERO 240 5-12:IL NUMERO 181 3/10 29/11/11 08.48 Pagina 2 Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 5 La Provincia del Sulcis Iglesiente La Giunta comunale di Iglesias guidata da Ginetto Perseu ha approvato il programma triennale 2012/2014 delle opere pubbliche Lavori pubblici per 48 milioni di euro L’88,5% delle risorse saranno disponibili già nel 2012, via libera a rete del gas, centro intermodale, palasport e nuove strade. O ltre 65 milioni di investimenti, 48 dei quali concentrati nei lavori pubblici. Sono le risorse disponibili nel programma triennale delle opere pubbliche 2012/2014 approvato dalla Giunta comunale di Iglesias guidata da Ginetto Perseu. Ben l’88,2% delle risorse sono nella disponibilità immediata, in quanto inserite nell’annualità 2012. La macchina amministrativa ripartirà a pieno regime, dopo la lunga fase caratterizzata dal commissariamento determinato dal traumatico scioglimento del Consiglio comunale nell’estate dello scorso anno. Sono molti, alcuni dei quali particolarmente significativi, i progetti che decolleranno il prossimo anno. L’investimento più “corposo” riguarda la progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di distribuzione del gas nei comuni di Iglesias, Gonnesa e Portoscuso (bacino n° 30), con ben 19 milioni di euro. Decollerà anche il progetto del centro intermodale passeggeri, per la realizzazione del quale sono disponibili 5,5 milioni di euro. Iglesias avrà presto il palazzetto dello sport, per il quale verranno investiti 4,5 milioni di euro. Si tratta di una struttura attesa da anni ed oggi importantissima con la Comer protagonista nel campionato di serie B1 di volley maschile. In ambito sportivo, è prevista anche la messa in sicurezza dello stadio Monteponi (1,3 milioni). Per l’infrastrutturazione stradale sono previsti investimenti per il collegamento tra lo svincolo di Campo Pisano (SS 126) e la città (3,585 milioni); la riqualificazione dell’area di via Grazia Deledda (800.000 euro); l’adeguamento e messa in sicurezza dello svincolo di Villa di Chiesa sull’innesto tra la SS 126 e la SS 130 (2,15 milioni)); il sistema integrato per l’accessibilità - parcheggio Porta Sant’Antonio e parcheggio Porta Nuova (1,32 milioni); marciapiedi viale Villa di Chiesa e via Pacinotti (1 mi- (723.000 euro); collegamento Iglesias - Serra Perdosa - Barega (465.000 euro). Sono previsti inoltre interventi per la costruzione della chiesa del Sacro Cuore di via Cattaneo (1,2 milioni); T La Giunta comunale di Iglesias. U Iglesias. lione); collegamento tra località Monti Pudda (Pizze ‘e Pudda) - Montisantu e la SS 130 (1,08 milioni); collegamento Iglesias-Monte AgruxiauNebida (0,93 milioni); collegamento Iglesias - San Benedetto - Marganai della struttura socio-assistenziale “Madre - Bambino” in località Funtana Marzu (720.000 euro); risparmio energetico di 20 aule della scuola primaria (1,81 milioni); adeguamento ed ampliamento del cimitero (2 milioni). L’art. 5 della proposta di legge prevede che «I prestiti ipotecari, comunque concessi sull’immobile di prima e unica abitazione e le relative accessioni e pertinenze, gravati da ipoteca di primo grado, in na medusa gigante, del diametro di almeno 70 cm, è arrivata lo scorso 27 novembre nel canale di Porto Pino, presumibilmente alla ricerca di larve di pesce, una delle “specialità” di cui è ghiotta. L’insolita presenza ha destato notevole sorpresa ed interesse tra i tanti pescatori dilettanti presenti in una splendida giornata di sole. La presenza di questi esemplari è abitualmente determinata dalla ridotta presenza di pesci (nemici delle meduse, in quanto si cibano dei piccoli) e dal proliferare di alghe. La medusa gigante arrivata nel canale di Porto Pino. AUTOCARROZZERIA Mascia Alessandro della presente legge». Si tratta di un problema di strettissima attualità, in relazione alle vicende che hanno visto protagonista dall’inizio dell’anno il comitato dei commercianti ed artigiani Domenico Scilipoti ed Emanuele Collu. essere prima dell’entrata in vigore della presente legge, vengono convertiti in prestiti vitalizi ipotecari ai sensi dell’art. 11 quaterdecies legge 248/2005, comma 12, così come modificato dall’art. 4 liberi in aperta contestazione nei confronti di Equitalia ed in difesa dei tanti operatori in difficoltà economiche che hanno già subito o stanno per subire i pignoramenti delle loro proprietà. Laura Casu nuova segretaria PRC L reste della Sardegna che ha donato decine di corbezzoli, carrubi, lecci, roverelle e sughere, e con la partecipazione delle classi delle scuole materne, elementari e medie dell’istituto comprensivo di Narcao, la amministrazione comunale ha messo a dimora gli alberi nel Parco comunale di Monte Atzei, con il coinvolgimento dei genitori e dei bambini in una grande festa all’insegna della natura e del rispetto dell’ambiente in una delle aree naturali più belle del territorio comunale ed oggetto di un cantiere di riforestazione avviato recentemente. Una gigantesca medusa a Porto Pino Il circolo cittadino di Carbonia ha rinnovato gli organismi aura Casu è la nuova segretaria cittadina del PRC di Carbonia. è stata eletta lo scorso 21 novembre dall’assemblea congressuale del Circolo, presieduta dal segretario provinciale Antonio Pisci, chiamata anche a votare i documenti in preparazione dell’VIII Congresso Nazionale che si terrà a Napoli dal 2 le coinvolgere tutta la nostra comunità, a partire dai bambini - spiega il sindaco Gianfranco Tunis - è quello di rinverdire una festa di antiche tradizioni attraverso un gesto semplice ma molto simbolico che evidenzia lo stretto legame fra gli alberi e la vita stessa dell’uomo e, quindi, sensibilizzare la popolazione sull’importanza del nostro patrimonio naturale e boschivo per la tutela della biodiversità e dell’ambiente, il contrasto ai cambiamenti climatici e la prevenzione del dissesto idrogeologico.» In collaborazione con l’Ente Fo- Un esemplare di notevoli dimensioni è arrivato nel canale Domenico Scilipoti sarà a Iglesias per parlare delle emergenze sarde L Narcao, un albero per ogni bambino recentosei alberi, uno per ogni bambino di Narcao. Lunedì 28 novembre il Parco comunale di Monte Atzei, ha ospitato la prima edizione di “Un albero per ogni nato”, proposta dall’assessore all’ambiente Danilo Serra e dall’assessore alla cultura Maurizio Saba, per riscoprire la tradizionale “Festa dell’albero” e, nello spirito della legge 29 gennaio 1992 n. 113, che prevede la messa a dimora di nuove piante, ciascuna esclusivamente dedicata ad un bambino del paese nato dal 2000 ad oggi. «Lo scopo dell’iniziativa, che vuo- Il movimento di responsabilità nazionale è presente in Sardegna ’on. Domenico Scilipoti, esponente del Movimento di Responsabilità Nazionale, sarà a Iglesias il prossimo 11 dicembre per la presentazione di una proposta di legge sull’“impignorabilità” della prima casa e della proposta di condono edilizio e fiscale, per la quale è stato approvato un ordine del giorno alla Camera. L’incontro si terrà alle ore 18.00 nella sala Lepori. Si tratta della seconda presenza dell’on. Scilipoti a Iglesias, dopo quella di inizio settembre, organizzata su iniziativa del coordinatore regionale del movimento, l’iglesiente Emanuele Collu. La proposta di legge “Impignorabilità della prima ed unica casa. Modifica al codice civile artt. 2910-2911, al codice di procedura civile art. 514 e alla legge 248/2005”, prevede tra l’altro, all’art. 1, che «in nessun caso può essere espropriato, pignorato, esecutato o comunque sottratto al godimento del legittimo proprietario, l’immobile di prima e unica abitazione e le relative accessioni e pertinenze». Interessante iniziativa del Comune in materia ambientale al 4 dicembre ed i delegati al Congresso provinciale. Dopo la relazione del segretario cittadino uscente, Fabio Desogus, assessore comunale allo sport, il dibattito e le successive votazioni hanno assegnato al documento proposto dal segretario nazionale Paolo Ferrero e dal gruppo dirigente nazionale uscente, un’am- pia maggioranza di consensi. Al termine dei lavori congressuali il nuovo direttivo cittadino ha eletto, all’unanimità, la nuova segretaria cittadina, Laura Casu, già componente della segreteria uscente e militante del PRC da molti anni; il gruppo dirigente cittadino verrà ora completato con l’elezione della nuova segreteria. SISTEMA DI MISURAZIONE ELETTRONICA DELLA SCOCCA VIA LOGUDORO, 30 - CARBONIA - Tel. 0781 670645 Cell. 392 4353219 - 347 0947377 - E-mail: [email protected] A Carloforte Vendesi quadrivano 82 mq Via A. 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Il Governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, il 25 novembre ha visitato Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu e Narcao, accompagnato dalla sua struttura presidenziale e dal consigliere regionale Giorgio Locci. «Le possibilità di creare nuova impresa e nuovo lavoro passano attraverso una riconquista ed una riscoperta del nostro territorio, dei nostri valori e della nostra qualità della vita - ha spiegato Ugo Cappellacci durante il sopralluogo effettuato nell’area ex Sardamag, in attesa delle bonifiche e di una riconversione turistica - non devono essere più subordinate a pesanti rinunce in termini di salute, di fruibilità dell'ambiente e di sicurezza.» «Il rilancio di Sant’Antioco - ha aggiunto - e del Sulcis in generale, passa attraverso la riqualificazione delle aree industriali dismesse e lo sviluppo delle opportunità legate alla vocazione turistica di questi territori. Il processo per la bonifica delle aree ex Sardamag - ha aggiunto Cappellacci è avviato. Prevediamo di aggiungere risorse regionali ai già previsti cinque milioni di fondi FAS.» Ugo Cappellacci ha poi visitato il porto commerciale di Sant’Antioco. «La Regione - ha detto il Governatore - intende fare la sua parte insieme a tutti i soggetti coinvolti, affinché attraverso progetti condivisi si possa rilanciare una risorsa strategica non solo per l’area di Sant’Antioco, ma per tutto il Sulcis.» Il presidente della Regione ha voluto visitare le case popolari di via Matteotti e via Corsi e si è poi spostato a San Giovanni Suergiu, dove nella nuova sala consiliare ha incontrato, con il sindaco Federico Palmas, i rappresentanti del Consorzio di bonifica ed i rappresentanti degli agricoltori. Il nuovo commissario del Consorzio di bonifica, Gianni Inguscio, ha esposto al presidente la criticità dell’ente, oberato dai debiti e dagli esuberi del personale che, secondo quanto prevede il piano di risanamento, andrebbe ridotto del 50% con trasferimenti all’Enas e agli Enti locali e gli operatori hanno chiesto interventi immediati per non far morire il comparto agricolo, potenzialmente fondamentale per il rilancio di un territorio in gravissima crisi per il tramonto dell’economia industriale. Nel corso dell’incontro si è fatto cenno anche del progetto Galsi, con il prof. Mario Puddu che ha esposto un cartello di protesta contro la sua realizzazione. trasferito a tutti i siti di archeologia industriale presenti nella nostra Regione. Ed il nostro impegno sarà quello di attivarci in ogni modo, affinché tale esempio possa continuare a crescere e a creare opportunità di sviluppo ed occupazione.» «Le parole del presidente Cappellacci non possono che farci piacere e, in particolar modo, - ha commentato il sindaco Gianfranco Tunis - voglio ringraziarlo per la sua visita a Rosas, un sito che, oltre a raccontare il nostro passato, rappresenta anche la nostra sfida al futuro. Ma Rosas non vuole essere un esempio isolato Il breve incontro svoltosi nella sala consiliare di San Giovanni Suergiu. La visita istituzionale si è conclusa con il sopralluogo alla miniera di Rosas e l’incontro con il sindaco di Narcao Gianfranco Tunis. «Spesso vengono citati ex siti minerari d’Italia e d’Europa come modelli di perfetta ed efficace riconversione a fini culturali e turistici. Ma, dopo aver potuto toccare con mano il lavoro profuso ed i risultati ottenuti dall’amministrazione di Narcao nel recupero e nella valorizzazione della miniera di Rosas, posso dire che non c’è alcun bisogno di varcare il mare. Il modello da imitare è già qui, in Sardegna. La miniera di Rosas - ha sottolineato Cappellacci - è l’esempio di eccellenza che dovrebbe essere nel territorio. Il nostro EcoMuseo, con il suo Villaggio minatori, vuole essere parte integrante del territorio e, soprattutto, continuare a creare opportunità di crescita e di lavoro per i giovani.» «In questi anni la Regione ci è sempre stata vicina negli sforzi compiuti per fare di Rosas ciò che è attualmente: un sito che produce cultura ed opportunità di occupazione. Proprio per questo - ha concluso Gianfranco Tunis - contiamo che la Regione continuerà a non far mancare il proprio apporto per far crescere una miniera che, se un tempo produceva piombo, ora produce cultura e nuove occasioni di lavoro.» La Giunta regionale ha stanziato le risorse per le infrastrutturazioni 1,4 milioni per gli interventi nei porti di Calasetta e Portoscuso L a Giunta regionale ha deliberato il “Programma di interventi di infrastrutturazione e servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive”, con specifico riferimento alla “Portualità turistica regionale”. Il progetto “Portualità turistica regionale” è stato individuato con la deliberazione n. 47/57 del 30.12.2010, che ha assegnato per la sua attuazione risorse pari a 7 milioni di euro, di cui 3.000.000 a valere sull’annualità 2011 ed 4.000.000 sull’annualità 2012. L’assessorato dei lavori pubblici ha indicato gli interventi infrastrutturali più urgenti, da attuare nei porti turistici di: Alghero, Baunei, Calasetta, Castelsardo, Orosei, Portoscuso, Teulada, Villaputzu e Villasimius. In esecuzione di questa deliberazione, il centro regionale di programmazione, d’intesa con l’assessorato dei lavori pubblici lo scorso 30 giugno ha attivato il tavolo istituzionale di partenariato inerente il “Progetto portualità turistica regionale”, coinvolgendo non solo i Comuni nei quali sono localizzati gli interventi, ma anche i rappresentanti della “Rete porti turistici” della Sardegna. Sono seguiti gli incontri tecnici in cui sono stati definiti gli elementi costitutivi del progetto e le modalità di attuazione. Il 14 luglio 2011 si è tenuto il tavolo di partenariato istituzionale. Il progetto riguardante il porticciolo turistico di Calasetta prevede la realizzazione di lavori di completamento dei banchinamenti di riva, escavi, piazzali, arredi e servizi. Il costo dell’investimento ammonta ad un milione di euro che verrà interamente finanziato dalla Regione in due annualità: 300.000 euro nel 2011 e 700.000 euro nel 2012. «Si tratta di un intervento strategicamente assai importante - spiega Angelo Serrenti, assessore dei lavori pubblici del comune di Calasetta - teso alla riqualificazione dell’area portuale attraverso arredi, pavimentazione e giardini. Questo finanziamento regionale per il nostro Comune si aggiunge ad una pianificazione e ad una strategia, sulla ricerca delle risorse, perseguite a tutti i livelli.» Il progetto relativo al porticciolo turistico di Portoscuso prevede la realizzazione dei lavori di ripristino dei banchinamenti, per un costo complessivo di 400.000 euro, anche in questo caso interamente finanziato dalla Regione nelle due annualità 2011 e 2012 (200.000 euro per anno). Tra gli altri otto interventi previsti vi è quello riguardante il porticciolo turistico di Teulada, per il quale è prevista l’esecuzione di lavori di ripristino e di riordino dell’infrasttuttura. Il costo dell’investi- Il porticciolo turistico di Calasetta. Il porticciolo turistico di Portoscuso. mento ammonta a 300.000 euro, finanziato dalla Regione in due annualità, 200.000 euro nel 2011 e 100.000 euro nel 2012. Gli altri progetti interessano Fertilia, Alghero, Santa Maria Navarrese, Castelsardo, Orosei, Porto Corallo e Villasimius. Nelle campagne del Sulcis sono presenti strutture con uno stile architettonico particolare, la cui natura è ai più sconosciuta I vecchi forni per la preparazione della calce P asseggiando per le campagne del Sulcis spesso ci si imbatte in strutture con uno stile Roberto Curreli. architettonico particolare, costruite con muratura a secco, aventi forma cilindrica. Questi sono forni per la produzione delle calce. Questo materiale utilizzato in edilizia, viene e veniva ricavato con la cottura dei calcari, rocce costituite principalmente da carbonato di calcio, in appositi forni, che si differenziano nei varie località per la loro tipologia architettonica, ma il funzionamento è sempre lo stesso. Questi generalmente venivano scavati in terreni non di natura calcarea, il tutto per evitare che la roccia ospitante non venisse cotta dal fuoco. Per tale motivo si preferivano sia per l’impostazione che per la costruzione, materiali di natura silicea, ed aventi una pendenza abbastanza accentuata, onde usufruire della morfologia originale del terreno. Questo, comunque, veniva costruito in prossimità del giacimento, in modo che il trasporto del materiale incidesse il meno possibile. Il forno era diviso in due parti, nella prima (parte bassa) veniva acceso il focolare per la cottura del calcare, e nella seconda (parte alta) vi era una sporgenza colmata artificialmente, che permetteva di appoggiare le pietre da calcinazione. Una volta terminato il terrazza- mento, per evitare la dispersione del calore si applicava sulle pareti del forno uno strato di argilla. Venivano quindi raccolte le rocce calcaree e si cominciava il caricamento del forno. Il ricoprimento di questo era un lavoro delicato e persino pericoloso per l’esecutore, in quanto consisteva nel posare i sassi da cuocere in equilibrio senza legante, in modo da formare una cupola al dissopra del focolare. alimentato da fascine di legno secco alla base sormontato poi da legna fresca, per tale motivo era necessaria la vicinanza di vegetazione da tagliare. Questa doveva produrre un elevato potere calorifico (circa 8001.000 °C). La calcinazione durava tre giorni e tre notti, durante questo periodo gli operai si alternavano per mantenere costante la temperatura del forno. alla calce le sue proprietà leganti. In seguito la calce viva veniva spenta con l’immersione in una quantità d’acqua pari alla metà del suo peso. L’idratazione provocava la disgregazione rapida delle pietre e produceva una forte emissione di calore con la produzione di calce idrata o spenta. La polvere che si otteneva era dovuta alla seguente reazione: CaO + H2O = Ca(OH)2 Una delle strutture presenti nel territorio. L’interno di un forno. Completata la volta si riempiva il forno, in modo da permettere alla fiamma di passare attraverso più strati di pietre in modo omogeneo. Vi era un piccolo ingresso per alimentare il forno con il combustibile (legname) che si trovava nella parte bassa. Il riempimento del forno era completato posando gli strati di pietre uno sopra l’altro al suolo per evitare la dispersione di calore durante la cottura. Il forno era L’ossido di calcio veniva idrato dall’acqua. La calce prodotta doveva essere conservata in luogo secco chiusa ermeticamente per poi essere utilizzata per le singole esigenze. Un altro sistema per costruire i forni era quello di predisporre una struttura a forma circolare i cui muri perimetrali la circondavano per interrompersi solo alla sua imboccatura. Il forno era alimentato attra- Per effetto della calcinazione il calcare o carbonato di calcio (Ca CO3) si trasformava in calce viva o ossido di calcio (CaO) mediante una reazione chimica, dove il carbonato di calcio si trasforma in ossido di calcio ed anidride carbonica. Le pietre dopo la cottura venivano selezionate e, quindi, conservate al riparo dell’aria per evitare la carbonizzazione, che avrebbe tolto verso quest’apertura alla base della facciata esterna, ed il calore prodotto si incanalava all’interno di un tronco di cono il cui diametro era di circa 2,60 m. ed un’altezza di circa 3,00 m. (quelli ritrovati nelle nostre zone hanno un’altezza di circa 2,00 m. (anche perché parzialmente crollati). Per la produzione di circa 250 q.li di calce viva venivano bruciate 12 tese di legna (misura di lunghezza pari all’apertura delle braccia). Il materiale veniva lasciato raffreddare e successivamente trattato. La calce quando usciva dal forno era tutta in blocchi e per il suo utilizzo occorreva un procedimento particolare eseguito da una persona esperta che ne ottimizzasse il rendimento. I massi di calce viva venivano depositati in contenitori, poi veniva irrorata acqua affinché si disgregasse e diventasse calce spenta. Veniva poi aggiunta altra acqua e mediante spalmatura veniva trasformata in grassello. Una volta terminata la fusione, la calce veniva conservata in una fossa per colatura dai recipienti. Si ricopriva di terra per evitare l’indurimento dovuto al sole e all’aria. La calce si conservava per lunghissimo tempo anche per anni. In caso di necessità si scopriva la fossa e si prelevava la calce che serviva avendo cura di ripristinare la protezione. I forni usati nelle nostre zone erano molto simili a questi, potevano avere uno zoccolo in pietra a faccia vista nella parte alta, mentre la parte bassa veniva intonacata con argilla per non disperdere il calore. Una volta cotte le pietre di calcare, successivamente trattate, venivano vendute a chi ne faceva richiesta. In quasi tutte le case vi erano dei fossi dove venivano depositate le pietre di calce (fossu de sa craccina), affinché ogni artigiano o singola famiglia ne potesse usufruire per il proprio fabbisogno. Questa veniva utilizzata per il confezionamento di intonaci, leganti per murature, coperture ed altri utilizzi in edilizia. Questi piccoli manufatti che hanno scritto una parte della nostra storia dovrebbero essere tutelati e protetti, poiché costituiscono uno stile architettonico dei nostri agglomerati rurali, anche perché generalmente sono in un buono stato di conservazione. Possono per questi motivi essere inseriti nei vari circuiti turistici come costruzioni tipiche dei nostri territori. Roberto Curreli IL NUMERO 240 7-10:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 09.56 Pagina 2 7 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 Gli assessori Pilurzu e Biggio e gli operatori dell’ufficio di informazione ed accoglienza turistica hanno incontrato una delegazione spagnola Promozione turistica: Iglesias incontra Barcellona L’iniziativa apre scenari di collaborazione assai interessanti tra la città mineraria e la comunità sarda e italiana che vive nel capoluogo catalano. L a visita di una rappresentanza della città di Iglesias a Barcellona apre scenari interessanti di collaborazione con la comunità sarda e italiana che vive nel capoluogo catalano. Meno di ventiquattro ore di permanenza a Barcellona hanno permesso alla delegazione iglesiente di stringere relazioni cariche di futuro, apripista di una progettualità in campo turistico e culturale. Nell’occasione la città mineraria è stata rappresentata dall’assessore al turismo, Andrea Pilurzu, da quello alla cultura Luigi Biggio, e dagli operatori dell’uffi- sentato l’offerta turistica della città di Iglesias, suscitando un interesse notevole.» La relazione è stata tenuta dalla dott.ssa Matilde Gadducci, operatrice turistica dell’impresa Accademia Produzioni sas che gestisce lo IAT. «Abbiamo messo l’accento - commenta l’assessore alla cultura, Luigi Biggio - sulle principali manifestazioni che durante l’anno si tengono in città: la Settimana Santa, l’Estate Medioevale, la discesa dei Candelieri e l’Ottobrata.» Dopo la presentazione, giornalisti locali non hanno mancato di fare accolta nel cuore storico delle iniziative culturali della comunità Italiana a Barcellona. «Abbiamo visitato - continua Andrea Pilurzu - dei locali molto belli e accoglienti che speriamo possano ospitare presto Iglesias e le sue associazioni.» Dopo la visita alla Casa degli Italiani la delegazione ha incontrato il Preside dell’Istituto Comprensivo Statale Italiano “E. Amaldi”. «Abbiamo gettato le basi - aggiunge l’assessore Biggio - per iniziative di scambio in campo scolastico e giovanile.» L’assessore Andrea Pilurzu. L’assessore Luigi Biggio. Fontanamare. cio di informazione ed accoglienza turistica. L’iniziativa si pone all’interno del progetto comunale di promozione turistica della città finanziato dalla agenzia regionale Sardegna Promozione. Nella serata di mercoledì 26 ottobre, la delegazione iglesiente si è recata nella sede del Circolo dei Sardi “San Salvador de Horta”, presieduto da Raffaele Melis Pilloni. «Durante la serata - commenta l’assessore Pilurzu - abbiamo pre- domande di approfondimento. «Crediamo - sottolineano Andrea Pilurzu e Luigi Biggio - di aver suscitato quel giusto interesse per la nostra città che siamo certi porterà a breve risvolti positivi in campo turistico e culturale.» Al termine della manifestazione è stata offerta una degustazione di dolci, formaggi e vino tipici di Iglesias. La mattina successiva è stata la volta della Casa degli Italiani. La delegazione iglesiente, infatti, è stata Durante la trasferta la delegazione iglesiente ha incontrato i diversi rappresentanti che animano la comunità sarda e italiana che vive in Catalogna. «Si è trattato di un primo passo - conclude il sindaco di Iglesias, Luigi Perseu - per far conoscere la offerta turistica della nostra città in Spagna. Nelle prossime settimane l’Amministrazione comunale cercherà di sviluppare questa progettualità con le realtà iglesienti interessate.» è stata inaugurata a Iglesias una moderna struttura scolastica La nuova scuola dell’infanzia di Col di Lana L unedì 7 novembre è stata inaugurata la nuova scuola pubblica per l’infanzia di Via Basilicata a Col di Lana al termine dei lavori di riqualificazione. Oltre al dirigente scolastico Paolo Lamieri, alle insegnanti e ai genitori dei bambini, erano presenti alla cerimonia il sindaco Luigi Perseu, l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cerniglia, l’assessore alla pubblica istruzione Luigi Biggio e l’assessore al turismo Andrea Pilurzu. «Si tratta di una ristrutturazione radicale - spiega il sindaco Perseu che permette alla scuola di Col di Lana di proiettarsi nel futuro per ecocompatibilità, risparmio energetico e vivibilità.» Oltre alla messa a norma degli impianti, sono state eliminate le barriere architettoniche. Ogni aula è stata dotata di riscaldamento autonomo ed è stata riqualificata la sala mensa. La scuola è dotata di moderni strumenti audio-video. «è la prima scuola della città ad avere autonomia energetica grazie alla sistemazione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione» - aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Maurizio Cerniglia. «Si tratta - conclude il sindaco Perseu - di un intervento pubblico di grande valenza sociale, un investimento sulla formazione dei cittadini del futuro.» L’intervento di riqualificazione è costato 550.000 euro, di cui quasi 350.000 di finanziamento regionale e circa 200.000 di cofinanziamento comunale. Brillante risultato per una studentessa di Carbonia a Scafati Un premio dedicato alla sorella Francesca U na giovane studentessa della III classe della scuola media “Don Milani”, Francesca Ulleri, ha ricevuto il secondo premio della sezione “Ignazio Silone”, al Premio Scafati, 27° trofeo nazionale di poesia e narrativa del ragazzo e 3° trofeo regionale di poesia della Campania, nel corso della cerimonia di premiazione svoltasi lo scorso 5 novembre nel teatro “San Francesco di Paola” di Scafati (SA). Il Premio ha visto la partecipazione di studenti di tutte le regioni italiane. Assai significativa la presenza di ben 159 istituti scolastici: 43 delle scuole primarie - elementari; 54 delle scuole medie - secondarie di 1° grado; 62 degli istituti di istruzione secondaria superiore. Francesca Ulleri, 13 anni, è stata seguita con grande attenzione, sia nella fase di preparazione sia nella cerimonia di premiazione, dalla professoressa Lilly Manconi che, consapevole delle sue capacità, l’ha sempre spronata a partecipare al Premio e a dare il meglio di sé. A mia sorella Francesca Voglio vederti in un giardino fiorito, fiore tra i fiori, orizzonte infinito. C’è pace, quiete e serenità, amore fra tutti nella tua città. Qui sulla terra hai lasciato il dolore, la tua assenza è una spina nel cuore. La tua voce, la tua allegria, il tuo caldo sorriso, rendono ancora più bello il paradiso. Tutto questo non voglio scordare, è un dono prezioso da preservare. Chi hai trovato ad accoglierti tesoro? Certo gli angeli avran cantato in coro un canto lieto, forse una ninna nanna, per non farti sentire lontana la tua mamma. Sei una di loro, vedo il tuo sorriso, sento la tua voce... vien dal paradiso. Bilancio soddisfacente del lavoro svolto dall’inizio dell’anno ADI, la ASL 7 supera gli indicatori ministeriali U n servizio di qualità, sempre più presente nel territorio: l’assistenza domiciliare fornita dalla Asl 7 ha superato gli indicatori richiesti dal ministero della salute. Lo ha annunciato il dott. Aldo Atzori, responsabile del Servizio Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), che ha tracciato un bilancio degli ultimi due anni di attività: «Nel 2010 sono stati 900 i pazienti presi in carico con le loro famiglie, per un totale di circa 1.300 casi trattati». Si tratta di un dato che supera l’obiettivo fissato dal Ministero, il 4% della popolazione sopra i 65 anni. «Nel 2011 - continua Atzori queste percentuali si sono consolidate, con una tendenza ad un ulteriore aumento nel numero delle prestazioni. Dall’inizio di questo anno abbiamo prestato assistenza a 800 pazienti ed in questo momento ne abbiamo in cura contemporaneamente circa 450: siamo quindi in linea con i livelli del 2010, e contiamo di superarli. Sono dati che dimostrano la grande professionalità del personale delle unità operative distrettuali di Carbonia e Iglesias e di quello fornito dalla ditta esterna.» Un’organizzazione che ha fra le sue buone prassi consolidate un rapporto di collaborazione costante con i Comuni, e che deve la sua qualità (certificata UNI ISO) anche ai considerevoli sforzi per quanto riguarda le risorse impiegate. «Il Ministero - ha spiegato Aldo Atzori - ci chiede di mettere a disposizione per l’assistenza domiciliare almeno lo 0,6% del bilancio totale: la Asl 7 ha deciso di destinare a questo settore ben l’1,5%.» «Siamo orgogliosi di poter affermare che l’assistenza domiciliare è un settore nel quale la Asl 7 è la migliore in Sardegna», ha sottolineato il direttore generale, dott. Maurizio Calamida. «Il nostro intento è persistere Aldo Atzori. su questa linea, al fine di garantire sempre la qualità e la continuità assistenziale.» L’assistenza domiciliare è un servizio della Asl che viene svolto direttamente a domicilio delle persone malate. Si rivolge a persone di tutte le età che siano totalmente o parzialmente non autosufficienti in modo temporaneo o protratto ed affette da patologie subacute o croniche. L’intensità e le modalità dell’intervento scaturiscono da una valutazione che viene fatta, per ogni singolo caso, in stretta collaborazione con il medico curante del paziente. Le cure, dalle più semplici alle più complesse, sono totalmente gratuite, uniformi ed omogenee in tutto il territorio della Asl. L’Azienda, per garantire anche le prestazioni di alto livello assistenziale (malati di SLA, terminali, etc.), si avvale di personale specializzato proveniente dalle unità operative di anestesia e rianimazione dei propri ospedali. I professionisti dell’ADI sono responsabili della parte organizzativa: si occupano di accesso al servizio, pianificazione, programmazione degli interventi e delle attività di supporto e verifica. Il responsabile clinico resta invece il medico di base dell’assistito. Il servizio si attiva entro 24-48 ore dalla segnalazione da parte dei medici di medicina generale, dei servizi sociali del Comune o dei familiari del paziente, ed entro tre giorni in caso di dimissione da un ricovero ospedaliero. Non ci sono liste d’attesa e le prestazioni comprendono l’erogazione domiciliare di assistenza medica, infermieristica, riabilitativa, farmaceutica, integrativa e protesica. Per ulteriori informazioni è possibile visitare la sezione del sito aziendale dedicata all’assistenza domiciliare. Risultati positivi per i progetti di prevenzione della ASL n° 7 Lo screening per la cervice uterina funziona S ono 25.934 le donne finora invitate a sottoporsi allo screening per il carcinoma della cervice uterina, per un totale di 9.760 esami eseguiti. I dati, che superano le aspettative del progetto 2010-2012, sono stati resi noti dal responsabile del servizio igiene e sanità pubblica e del centro screening aziendale, dr. Antonio Onnis. In particolare, nel periodo novembre 2010settembre 2011, ogni settimana sono stati inviati in media 444 primi inviti e sono stati effettuati 170 pap-test. «I risultati sino ad ora raggiunti - ha commentato il direttore generale, dott. Maurizio Calamida - si possono considerare davvero importanti e dimostrano che l’Asl 7, oltre a credere fermamente all’importanza dello screening, ha organizzato correttamente tutte le procedure. L’Azienda - aggiunge Calamida - conta di incrementare i lusinghieri risultati con rinnovato impegno anche nei prossimi mesi.» Il bilancio, aggiornato al 30 settembre 2011, riepiloga le attività di screening per la diagnosi precoce di tumori, promosse dall’Azienda a par- tire dal 2009. Il programma, in attuazione dell’intesa Stato-Regione del 23 marzo 2005, prevede il potenziamento degli screening oncologici, con particolare rilievo per la prevenzione dei tumori nelle donne. Il target di riferimento è di 38.000 donne fra i 25 e i 64 anni. Il sistema si basa sull’invio di un primo invito, al quale fa seguito, in assenza di una risposta, un sollecito. Una volta effettuato l’esame, è possibile che il paziente sia contattato nuovamente per un richiamo. Si riportano di seguito i principali dati del riepilogo: • Indice di offerta del test (nº donne invitate/target) = 66,50% • Adesione totale (responders/nº donne invitate) = 33,64 % • Copertura totale (nº esami al primo invito + n. esami post sollecito/n. di inviti netti) = 38,04% «Il progetto 2010-2012 prevedeva l’invio di un primo invito a 15.945 donne entro il 30 settembre 2011», ha spiegato il dr. Antonio Onnis. «Quelli che abbiamo spedito nel periodo novembre 2010-settembre 2011 sono invece 16.874: la differenza, in attivo, è di + 929 inviti. L’obiettivo che avevamo prefissato, pertanto, è stato ampiamente raggiunto.» Cos’è il tumore della cervice uterina? è un tumore che colpisce il collo dell’utero, la parte più bassa che sporge in vagina. Insieme a quello del colon retto è al secondo posto fra i tumori femminili, dopo quello della mammella. è molto più diffuso nei Paesi in via di sviluppo, mentre nei Paesi industrializzati è relativamente raro, grazie alla diffusione del pap-test. Come si forma? Il tumore è preceduto da alterazioni del tessuto che riveste il collo dell’utero, chiamate displasie. Alcune displasie possono regredire spontaneamente o rimanere invariate senza provocare danni all’organismo. Una piccola percentuale può invece evolvere in un tumore, impiegando circa 10-15 anni. Per una diagnosi precoce occorre eseguire regolarmente il pap-test. In questo modo si possono identificare le prime alterazioni e curarle in modo da evitare la comparsa del tumore. Se tutte le donne fra i 25 e i 64 anni eseguissero l’esame una volta ogni tre anni, i casi di tumore diminuirebbero del 90 per cento. I nuovi orari all’ospedale Santa Barbara di Iglesias S ono entrati in vigore tre settimane fa i nuovi orari presso gli sportelli del Presidio Ospedaliero Santa Barbara di Iglesias: • Per gli utenti che devono pre- notare visite specialistiche o esami strumentali è disponibile un apposito sportello dalle ore 7.30 in poi. • Ai restanti sportelli potranno accedere prioritariamente - dalle ore 7.30 alle ore 9.30 - gli utenti che devono eseguire esami di laboratorio; • Dopo le ore 9.30 tutti gli sportelli saranno disponibili per l’attività di prenotazione, disdetta, registrazione e riscossione ticket. Per la tua pubblicità su La Provincia del Sulcis Iglesiente: Tel. 328 1457305 - 349 7114191 E-mail: [email protected] IL NUMERO 240 8-9:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 15.12 Pagina 1 8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 La Giunta provinciale ha approvato l’assestamento del bilancio 2011 e la programmazione finanziaria per il 2012/2014 Nuove risorse per sviluppo e lavoro Il 29 novembre anche il Consiglio ha approvato l’assestamento ed ha programmato la sessione di bilancio dal 5 al 19 dicembre. C on puntualità rispetto alle scadenze programmate, la Giunta ha approvato assestamento 2011 e la programmazione finanziaria per il 2012/2014. I due documenti si intrecciano fra di loro. Il bilancio 2011 è stato assestato a circa 15 milioni di spesa in conto investimenti, pari a quella di parte corrente. Il livello delle spese in conto capitale 2011 costituisce un dato di qualità del bilancio: nel bilancio assestato è stato inserito uno stanziamento di circa 450mila euro destinati a finanziare il programma “Vivere la campagna” nella forma di un contributo de minimis per ettaro. In questo modo, verrà data concretezza al programma già nella stagione agraria 2011/12. è stata invece cancellata la somma di 1,9 milioni di euro destinati alla formazione professionale che questo anno la Regione ha deciso di non finanziare. Stessa cosa è accaduta per le entrate previste per il turismo, fortemente ridimensionate dalla Regione: situazione piuttosto paradossale, tenuto conto della necessità del Sulcis Iglesiente. Il bilancio di previsione mantiene invariate le tasse di competenza provinciale legate al trasporto. In particolare, rimane ferma la impostazione di trascrizione degli autoveicoli ad un livello inferiore di dieci punti rispetto a quello delle altre Province: immatricolare nel Sulcis Iglesiente, quindi, conviene. Anche l’addizionale sulle assicurazioni auto rimane al livello minimo del 12,50%, contro il 16% normalmente praticato nella gran parte delle Province italiane. «Si tratta di una decisione che tiene conto della situazione economica del territorio - sottolinea il presidente della Provincia, Salvatore Cherchi -, anche se molto sofferta, tenuto conto che è già intervenuto un taglio dei trasferimenti statali che, a regime, vale circa il 50% del totale (un milione di euro) e di quelli regionali destinati al salvamento a mare, al turismo e ad altre importanti voci». Il bilancio triennale programma risorse di parte corrente per 47 milioni di euro e di parte capitale, cioè per investimenti, per 65 milioni di euro. Il bilancio è costruito in aderenza al piano strategico provinciale. In particolare, trovano spazio il progetto strategico sui porti (con l’integrazione dei finanziamenti disponibili per 8,3 milioni di euro nel triennio), con la litoranea Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco e Portoscuso (11 milioni di euro nel triennio). Sono finanziati gli incubatori per imprese di scono nell’importo, alla protezione civile, al salvamento a mare, alle politiche giovanili. Sono invece in riduzione i contributi per manifestazioni di spettacolo e di sport, su cui si scaricano una parte dei tagli subiti dalla Provincia. Trovano larga copertura, con le risorse già assegnate nel 2011, i programmi relativi alle politiche per il lavoro, che saranno comunque rifinanziate a marzo, dopo la approvazione del consuntivo, quando saranno disponibili ulteriori tre milioni di euro di risorse. Il patto di stabilità, ancora molto gravoso nel 2011, si allenterà no- La sede della Provincia in via Mazzini a Carbonia. trasformazione agrolimentare (Santadi e Villamassargia, utilizzando i due istituti tecnici), i mercati a km 0, la copertura della rete per l’accesso all’ADSL nelle zone periferiche non servite, punti di accesso Wi-Fi gratuiti, spazi per imprese artigiane e per l’apertura di studi professionali destinati ai giovani imprenditori e professionisti, la rete dei beni culturali, la KunstHaus o centro per l’Arte, alcune importanti arterie stradali dell’Iglesiente e del Basso Sulcis, gli accessi al parco di Orbai e a Su Mannau e la manutenzione straordinaria di alcuni edifici scolastici. Tra i programmi di spesa di parte corrente, trovano copertura quelli relativi alla scuola, che cre- tevolmente nel 2012, creando uno spazio di 2,5 milioni di euro, a seguito di una riforma che ha ripartito più equamente i pesi fra i diversi enti. Il Consiglio provinciale ha approvato l’assestamento di bilancio nella seduta del 29 novembre ed ha programmato la sessione di bilancio nelle giornate del 5 dicembre (esposizione in Aula da parte del presidente Cherchi), del 7 (inizio del dibattito), del 14 (presentazione degli emendamenti) e del 19 per l’approvazione definitiva, grazie alla quale il bilancio di esercizio potrà decorrere ordinariamente dal primo gennaio, senza necessità di fare ricorso all’esercizio provvisorio. Tre Province chiedono alla Regione il ripristino delle risorse Il turismo necessita di maggiori contributi I l presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, del Medio Campidano, Fulvio Tocco, e dell’Ogliastra, Bruno Pilia, hanno scritto al presidente della Giunta regionale ed all’assessore regionale al turismo, in merito ai criteri di ripartizione dei contributi in ambito turistico, che escludono le tre Province. «Apprendiamo - scrive Cherchi, Tocco e Pilia - con grande rammarico che la Regione ha inteso cambiare unilateralmente i criteri di ripartizione delle risorse relative alle funzioni trasferite in base alla L.R. n. 7/2005. Tale atto modifica, senza previa concertazione, i criteri della precedente delibera di Giunta regionale n. 16/15 del 18. 4.2006, contravvenendo al disposto dell’art. 25 della già citata legge n. 7.». La precedente deliberazione, infatti, prevedeva la seguente ripartizione delle risorse: 40% in parti uguali; 60% in base alla popolazione. Inoltre agli Enti che avevano assorbito il personale degli ex-Ept veniva concesso un ulteriore contributo per il sostegno delle spese relative ad esso. Tutto ciò recepiva coerentemente quanto stabilito dalla L. R. n. 7/2005, art. 25, sulla base della quale «La Regione contribuisce alle spese per l’esercizio delle funzioni trasferite ai Comuni e alle Province». Il progressivo smantellamento delle politiche regionali sul turismo nei singoli territori è divenuto oramai insostenibile, ed il conseguente accentramento decisionale da parte della Regione disattende in pieno la ratio della normativa ancora oggi in vigore. «Nella fattispecie, già in sede di approvazione del bilancio previsionale 2011, la Regione - proseguono i tre presidenti - aveva effettuato un taglio di 4.500.000 euro del contributo destinato all’esercizio delle funzioni delegate, pari all’80% degli stanziamenti consolidati al 2010, con grave danno ai bilanci degli Enti locali, chiamati a svolgere le funzioni trasferite senza le relative risorse. Oggi, ad esercizio quasi concluso, apprendiamo che la modifica dei sias, Ogliastra e Medio Campidano, in specifico, durante il quinquennio 2005/2010, grazie ai trasferimenti ordinari ed al finanziamento dei Sistemi Turistici Locali, si è assistito ad una costante crescita del settore turistico e dell’indotto, frutto di politiche regionali di sostegno allo sviluppo di questi territori, ancora poco valorizzati dal punto di vista turistico. «Con l’ultimo dannoso provvedimento regionale, nostro malgrado - sottolineano Cherchi, Tocco e Pilia -, assistiamo ad una cancella- Via libera ad interventi a sostegno del turismo all’aria aperta La Provincia promuove aree di servizio per i camper a sostegno del turismo L a Giunta ha deliberato di realizzare interventi a sostegno del turismo all’aria aperta, conformemente a quanto previsto dalla legislazione nazionale e regionale di settore, favorendo la nascita di idonei spazi dedicati alle autocaravan, denominati “Camper Service”. Si tratta di aree di servizio e non di sosta, nelle quali i camperisti usufruiscono di tutti i servizi. «Nell’ottica di questo intervento, la Provincia - spiega l’assessore al turismo, Marinella Grosso - attiverà idonee misure di finanziamento a sostegno dei Comuni che, prioritariamente in forma associata, intendono promuovere lo sviluppo del camperismo nel proprio territorio, dando priorità a quei Comuni inseriti nelle aree montane, attualmente me- no interessate dalla vacanza a contatto con la natura e con il territorio.» Il fenomeno del turismo all’aria aperta (open air o plen air) è in costante espansione, sia in ambito nazionale che internazionale, e si va sempre più indirizzando verso luoghi non contaminati dal turismo di massa, in grado di proporre un’offerta turistica completa e di qualità: il camperismo, che è una delle più rilevanti espressioni del turismo all’aria aperta, è sicuramente la manifestazione di un turismo attivo, consapevole e fortemente motivato, attratto dalle visite culturali, dalle escursioni naturalistiche e dalle produzioni enogastronomiche ed artigianali locali. A rappresentare l’asse portante dell’offerta turistica nazionale dedicata ai camperisti, sono soprattutto i Comuni di minori dimensioni. La Provincia potenzia la manutenzione stradale L a Giunta provinciale ha approvato il programma degli interventi per la manutenzione straordinaria di due strade, a seguito di un finanziamento regionale che assegna alla Provincia 264.500 euro. Il piano di lavoro prevede opere di messa in sicurezza nella strada provinciale 101, nel comune di Carloforte, per 96.500 euro, e nella SP 85, dall’intersezione con la S.P. 2 fino al centro abitato di Terraseo, per 168.000 euro. «Al fine di una puntuale attività di programmazione e di conferimento del finanziamento - spiega Marco Simeone, assessore provinciale ai lavori pubblici -, si è reso necessario, quindi, approvare il programma degli interventi, da realizzarsi con l’importo assegnato. Con questi progetti, si contribuisce ulteriormente ad investire in sicurezza nella viabilità del Sulcis Iglesiente.» zione completa di questi territori dalla politica regionale in materia turistica, aggravando, ancor più, una situazione socio-economica già di grande sofferenza. Chiediamo, quindi, fermamente il ripristino dello stanziamento originario ed i relativi criteri di ripartizione, al fine di consentire lo svolgimento delle funzioni di legge attribuiteci ed evitare la sicura paralisi delle attività fondamentali sinora prestate ai cittadini.» G gli esami per conseguire l’abilitazione venatoria, relativi alla prima sessione 2012, sono fissati per martedì 10 gennaio 2012, alle ore 16.00, presso la sede provinciale dell’Area dei servizi ambientali, sita ad Iglesias, in via Argentaria 14, al secondo piano. Le domande di ammissione dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo della Provincia (Carbonia, via Mazzini 39 - Iglesias, via Argentaria 14) entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 2 dicembre 2011. Non farà fede il timbro postale. Le domande pervenute oltre la data e l’orario indicati saranno considerate valide per la sessione successiva. I candidati ammessi saranno convocati, per sostenere l’esame, con apposita comunicazione mediante lettera raccomandata. Per ulteriori informazioni e per scaricare il modulo di partecipazione, disponibile in formato editabile, è possibile consultare il sito internet istituzionale della Provincia. Piste ciclabili sui vecchi percorsi ferroviari L a Giunta Provinciale ha approvato il progetto relativo ai lavori di recupero dei vecchi percorsi ferroviari per la realizzazione di piste ciclabili. Il recupero dei vecchi percorsi ferroviari si inserisce all’interno di un contesto più ampio, che interessa tutto il territorio e le sue risorse e va a costituirne l’ossatura, in quanto permette, oltre alla realizzazione delle piste ciclabili in sé, di aprire un dialogo costante e serrato fra ar- L criteri per la ripartizione delle già scarse risorse previste e programmate, esclude totalmente ben tre Province dai contributi stabiliti precedentemente.» Gli enti locali, comunque, hanno continuato a garantire le proprie funzioni di legge, provvedendo ad iscrivere a bilancio le poste stabilite e seguendo i criteri vigenti con la deliberazione di Giunta regionale. Nelle Province di Carbonia Igle- Il 10 gennaio gli esami di abilitazione venatoria è stato approvato il progetto relativo ai lavori di recupero cheologia, archeologia industriale, architettura, infrastrutture e paesaggio, in un territorio di grande interesse e di grande peculiarità come quello del Sulcis Iglesiente. La spesa per la realizzazione dell’opera, che verrà fronteggiata interamente con fondi del bilancio 2011 e 2012 sulla base di quanto stabilito nel piano annuale delle opere pubbliche per l’anno 2012, ammonta complessivamente a 700.000 euro. «Tale intervento - spiega l’assessore provinciale all’urbanistica e Un piano sperimentale delle politiche scolastiche Isola di San Pietro - Cala Vinagra. «La Provincia, viste le notevoli valenze naturalistiche, ambientali, storiche, artistiche ed enogastronomiche offerte dal proprio territorio - sottolinea l’assessore Grosso -, rappresenta la meta ideale per il fenomeno del camperismo, una delle forme migliori per lo sviluppo di un turismo davvero sostenibile. Il turismo plein air rappresenta, infatti, una voce sempre più importante anche per l’economia turistica del territorio e, attraverso adeguate politiche di accoglienza, è in grado di garantire flussi turistici ordinati e costanti durante tutto l’arco dell’anno, opportunità per ampliare le occasioni di sviluppo economico, in particolare nei piccoli Comuni, favorendo il transito e la sosta dei camperisti nel Sulcis Iglesiente, dove attualmente non sono presenti servizi di questo tipo.» a Provincia, nell’ambito delle politiche giovanili e della pubblica istruzione per l’annualità 2011/12, ha deliberato di attivare una serie di progetti sperimentali rivolti agli studenti frequentanti le scuole superiori del territorio. «Il piano - spiega l’assessore alle Politiche sociali, Luca Pizzuto - sarà un’opportunità per intervenire nel mondo giovanile. I progetti, relativi all’area emotiva ed educativa, mirano alla creazione della cultura della non violenza ed al miglioramento della tolleranza reciproca e del sentimento del rispetto verso se e verso il diverso da sé. L’intento, inoltre, è quello di incentivare l’espressività giovanile nell’ambito musicale e culturale, creando momenti e possibilità di incontro e di confronto, nei quali le esigenze dei giovani acquisiranno un ruolo di primo piano tramite la partecipazione diretta alla vita decisionale dell’Istituto. Inoltre - conclude l’assessore Pizzuto -, saranno avviati progetti e azioni nell’area della salute, in modo da creare una coscienza responsabile ed una cultura consapevole di prevenzione e di sicurezza stradale.» pianificazione, Guido Vacca - garantirà nuovi e sicuri spazi a disposizione degli appassionati delle due ruote, evitando così i rischi connessi alla circolazione delle biciclette nelle trafficate strade extraurbane, e sarà strategico anche al fine della valorizzazione dei territori che verranno attraversati, ponendo in risalto quanto di bello il Sulcis Iglesiente offre nei suoi molteplici luoghi, tutti sempre in grado di suscitare il più svariato interesse di residenti e turisti.» Riaperta al traffico la Gonnesa-Portoscuso L ’assessore ai lavori pubblici, Marco Simeone, comunica che, a seguito del completamento dei lavori di messa in sicurezza della strada provinciale n. 108, nel tratto Gonnesa-Portoscuso, eseguiti dal Servizio di Viabilità della Provincia di Carbonia Iglesias, il 25 novembre è stata disposta la riapertura dell’arteria stradale. L’incrocio tra la SS 126 e la SP 108. IL NUMERO 240 8-9:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 15.12 Pagina 2 Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 9 La Provincia del Sulcis Iglesiente Sono stati presentati al Palazzetto dello sport di Carbonia i risultati del progetto organizzato dalla Provincia e da Laore Sardegna “Campu Maistu - didattica in fattoria” Oltre cinquecento bambini di cinque istituti scolastici hanno presentato i loro lavori realizzati con nove aziende agrituristiche. S ono stati presentati lo scorso 8 novembre, nel corso di una manifestazione svoltasi al palazzetto dello sport di Carbonia, i risultati del progetto pilota “Campu Maistu”, organizzato dall’assessorato provinciale delle attività produttive, in collaborazione con l’Agenzia Laore Sardegna. Oltre cinquecento bambini di cinque istituti scolastici del territorio provinciale (Direzione Didattica statale di Sant’Antioco, Istituto Comprensivo G. Marconi di San Giovanni Suergiu, Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di Villamassargia, Istituto Comprensivo Grazia Deledda di Carbonia; Direzione Didattica statale primo Circolo di Iglesias), con i propri insegnanti, hanno presentato i loro lavori: percorsi del miele, del latte e del formaggio, realizzati con le otto aziende agrituristiche certificate come fattorie didattiche (Sa Tiria di Ledda Troga di Teulada; Agrifoglio Soc. Coop. Agricola di San Giovanni Suergiu, Il Paradiso di Barega, Le Scuderia di Morimenta di Casula Piero di Gonnesa, Su Benatzu di Pirosu Anna Paola di Santadi, Pubusinu di Massa Alessandro di Fluminimaggiore, Su Bistentu di Carta Mario di Iglesias; e, infine, Perda Niedda di Domusnovas). Gli obiettivi perseguiti e condivisi dai soggetti coinvolti nella fase di progettazione ed attuazione delle azioni, sono stati prioritariamente: - educare le nuove generazioni ad una corretta alimentazione; - far conoscere il ciclo produttivo dei prodotti agroalimentari tipici che compongono il paniere del Sulcis Iglesiente; - far conoscere e promuovere il consumo dei prodotti agroalimentari tipici del Sulcis Iglesiente; - far conoscere, trasferire e valorizzare il patrimonio di saperi del territorio rurale; - favorire l’integrazione tra il mondo della scuola e quello della campagna nella costruzione dei percorsi didattici in fattoria; ferti nel territorio del Sulcis Iglesiente, rafforzando il ruolo multifunzionale delle imprese agricole aderenti all’iniziativa. I bambini delle scuole coinvolte hanno riempito una delle tribune del palazzetto. - divulgare i contenuti, le finalità ed i risultati dell’attuazione del programma. Il progetto è finalizzato anche a L’incontro è stato anche l’occasione per dare il via al progetto per l’anno scolastico 2011/2012; le scuole elementari e medie del terri- al 17 al 20 novembre, la Provincia di Carbonia Iglesias ha partecipato con uno stand promozionale alla XIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (BMTA), un’occasione unica per dare risalto ad un territorio così profondamente legato al patrimonio archeologico, che rappresenta uno dei temi portanti dell’offerta turistico culturale del Sulcis Iglesiente, fruibile durante tutto il corso dell’anno. La BMTA è un evento internazionale unico nel suo genere, sede del più grande salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo e ai beni culturali, oltre che occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per il business professionale, per i viaggiatori e per gli appassionati. è in questo contesto che si è presentato il Sulcis Iglesiente, mettendo in primo piano l’offerta didattica del territorio legata al tema dell’archeologia, un’opportunità da coltivare soprattutto per il turismo scolastico ma non solo. «L’importanza che il patrimonio culturale riveste come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico, è stato alla base della nostra partecipazione a questo evento fieristico - afferma l’assessore provinciale al turismo, Marinella Grosso - ed in quest’ottica abbiamo cercato la sinergia con le cooperative del territorio che gestiscono i siti archeo- logici del nostro territorio.» Lo stand promozionale, infatti, è stato messo a disposizione di tutti i soggetti che l’Ente ha coinvolto, tra Comuni e cooperative che hanno manifestato interesse a partecipare all’evento, per promuovere il territorio con proprio materiale informativo e, in qualche caso, con proprio personale. Per garantire equa visibilità a tutto il territorio, il coordinamento dello stand è stato curato in collaborazione con l’ATI che, attualmente, unisce le cooperative Archeotur e Mediterranea, soggetto che si è aggiudicato la gestione dell’infopoint turistico provinciale per la annualità 2011 e che opera nel pieno rispetto delle politiche di promozione attuate dalla Provincia. Stanziati 200.000 euro per la manutenzione straordinaria Nuovi interventi sul reticolo idrografico L Una delle classi coinvolte nel progetto “Campu Maistu”. promuovere e sviluppare un circuito di fattorie didattiche capaci di integrare e migliorare la qualità e quantità dei servizi alla persona of- torio provinciale, interessate a prendere parte all’iniziativa, potranno partecipare attraverso un apposito bando già pubblicato. Nuovi incentivi per lo sviluppo dell’agricoltura L I tesori del Sulcis Iglesiente in vetrina alla Borsa Mediterranea di Paestum D Accordo con la Provincia del Medio Campidano e l’Agenzia Laore a Giunta ed il Consiglio provinciale hanno approvato la convenzione con la Provincia del Medio Campidano e l’Agenzia LAORE Sardegna, specializzata nell’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale, per la attivazione nel Sulcis Iglesiente del programma sperimentale agro-eco-ambientale “Vivere la campagna”, già attivato nella Provincia confinante. «Si tratta - spiega il presidente della Provincia, Salvatore Cherchi di un progetto integrato di sviluppo territoriale già collaudato da tre anni nel Medio Campidano, basato su una strategia condivisa tra Amministrazioni e produttori agricoli, che vogliono trasferire nel territorio una buona pratica.» Il successo dell’iniziativa è testimoniato dall’adesione di numerose aziende agricole; il progetto del Medio Campidano comprende anche l’erogazione di un contributo di 210 euro per ettaro coltivato e riguarda, in particolare, il comparto delle leguminose e dei cereali. La Provincia di Carbonia Iglesias si impegna ad individuare le risorse finanziare per avviare il progetto già da questa annata agricola: il Sulcis Iglesiente è un territorio vocato all’agricoltura ed al turismo sostenibile e caratterizzato da un ambiente di pregio, parchi ed aree protette, naturalmente interessato allo sviluppo di un progetto legato alla valorizzazione delle produzioni agro-alimentari tipiche e alla tutela del suolo agrario. Nel territorio della Provincia sono attive nella produzione primaria di colture agricole non permanenti 687 aziende, di cui 260 aziende impegnate nella produzione di cereali (escluso il riso), legumi da granella e semi oleosi, e 427 impegnate nella La Provincia ha partecipato all’importante borsa del turismo produzione di ortaggi, meloni, radici e tuberi. Nella categoria degli ortaggi, le colture principali praticate nel territorio sono il carciofo e il pomodoro, a cui estendere tale programma. «Nostra volontà - sottolinea l’assessore alle attività produttive, Alberto Pili - è quella di attuare un programma di tutela del suolo e di valorizzazione dell’ambiente nelle aree rurali dei Comuni della Provincia, attraverso la coltivazione delle leguminose, riconosciute a livello universale come risorsa fondamen- la presenza degli agricoltori, contribuire, attraverso l’implementazione di attività agro-eco-ambientali, alla valorizzazione turistica del paesaggio agrario e delle risorse naturali e gastronomiche in modo sinergico, e sensibilizzare gli Enti locali ad una nuova cultura delle produzioni libere da Ogm, tesa alla incentivazione dell’alimentazione umana e zootecnica con le produzioni agroalimentari coltivate e raccolte in Sardegna.» La Provincia del Medio Cam- a Giunta provinciale ha stanziato 200mila euro per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria ed urgente del reticolo idrografico del Sulcis Iglesiente. A seguito di una verifica sul campo, la Provincia ha identificato alcune priorità, definendo così un piano d’azione tendente all’ottimizzazione delle risorse disponibili e dell’efficacia degli interventi. La cifra appena deliberata dalla Giunta garantirà interventi immediati nel territorio comunale di Iglesias (Rio Canonica), Fluminimaggiore (rio Niu Crobu, rio Mannu e rio Bau Porcus) e Villamassargia (rio Su Pardu, rio Aconi, rio S’Orti de su Cossu e rio Arridoxi). «Sono questi i tre ambiti territoriali che sollecitano maggiore tempestività - ha spiegato l’assessore provinciale all’ambiente e protezione civile, Carla Cicilloni -, mentre con un appalto di 800mila euro, a seguito di un’ulteriore specifica delibera già approvata, si interverrà successivamente sia sul fronte del reticolo idrografico che della protezione civile. Obiettivo strategico - precisa l’assessore Cicilloni - è quello di intercettare e risolvere tutte le situazioni che, attualmente, richiedono un intervento straordinario, per giungere così ad un regime di sicurezza, avendo tutto il territorio sotto controllo e dovendo quindi compiere soltanto le manutenzioni ordinarie.» Un progetto per promuovere ed incentivare i patti di filiera La certificazione della “filiera delle carni” L a Giunta provinciale ha approvato la delibera che consentirà di promuovere ed incentivare, nel territorio provinciale, i “patti di filiera” nel settore agroalimentare. La Giunta, oltre a fornire uno schema di lavoro per tutte le filiere di interesse provinciale, ha deciso di avviare da subito un primo bando rivolto alle imprese di produzione, trasformazione e commercializzazione del settore delle carni. Le aziende interessate dovranno stipulare un accordo di filiera valido per un minimo di tre anni, che dovrà disciplinare gli standard di qualità richiesti ai produttori, le quantità minime destinate alla filiera, le azioni relative alla comunicazione e promozione dei prodotti di filiera e gli accordi commerciali tra le imprese coinvolte. La Provincia di Carbonia Iglesias, per il bando relativo alla filiera delle carni, ha stanziato 400.000 euro, che potranno essere utilizzati dalle aziende aderenti al “patto di filiera” per una molteplicità di azioni, tendenti ad accrescere la quantità delle produzioni, a sostenere investimenti nelle aziende di trasformazione e commercializzazione e ad incentivare l’assunzione di giovani disoccupati. I finanziamenti della Provincia possono essere concessi nella misura del 35% per le piccole imprese e del 25% per le medie imprese. «L’adozione di questa delibera, a pochi giorni dalla decisione dell’Unione Europea di bloccare le esportazioni delle carni suine e degli insaccati prodotti in Sardegna, a causa di alcuni focolari di peste suina - ha affermato l’assessore provinciale alle attività produttive, Alberto Pili -, rappresenta una risposta concreta alla sfida della qualità alimentare, dell’igiene degli allevamenti e della lotta all’abusivismo e al sommerso. Se si vuole valorizzare un settore importante come quello delle carni, è necessario che tutte le imprese raccolgano la sfida della certificazione di qualità e dell’adozione di protocolli di produzione che garantiscano il consumatore. Il Sulcis Iglesiente è esente, per fortuna, da focolari di peste suina ed è pronto a rilanciarsi attraverso la certificazione della filiera. Il bando della Provincia di Carbonia Iglesias - ha concluso l’assessore Alberto Pili - è uno strumento per raggiungere l’obiettivo della qualità.» La Provincia ha stanziato 60.000 euro per sostenere il settore Azioni di sostegno alle attività sportive Il presidente Tore Cherchi. L’assessore Alberto Pili. tale per la sostenibilità degli agroeco-sistemi.» Insieme con i punti di forza, il territorio registra, però, anche una notevole quantità di terreni incolti, anche quando sono dotati degli impianti per la distribuzione dell’acqua: è il fenomeno dell’abbandono delle campagne. «Il progetto che stiamo avviando - evidenzia l’assessore Pili - è diretto a contrastare il fenomeno dell’abbandono e ad invertire la tendenza. Inoltre, si vuole favorire la sicurezza nelle campagne, grazie al- pidano fornirà, nel più ampio spirito di collaborazione con la Provincia di Carbonia Iglesias, il know how maturato nella gestione delle precedenti annualità del programma sul proprio territorio e garantirà un’adeguata formazione del personale indicato dalla Provincia di Carbonia Iglesias; l’Agenzia Laore Sardegna assicurerà alla Provincia di Carbonia Iglesias un supporto nella fase di animazione territoriale, nonché un supporto su tematiche inerenti la normativa di settore e le politiche regionali in materia. L ’Amministrazione provinciale ha approvato il bando per la concessione di contributi in base al regolamento per il sostegno e la tutela della pratica sportiva. «Con uno stanziamento di 60mila euro - commenta l’assessore provinciale allo sport, Marinella Grosso - assicuriamo un aiuto a coloro che si occupano della promozione e della diffusione dello sport nel Sulcis Iglesiente, contribuendo, così, all’acquisto delle necessarie attrezzature sportive, finalizzate a rendere sostanziale la loro attività ed il coinvolgimento dei tanti giovani che militano in questo rilevante settore, signi- ficativa occasione di crescita anche sociale.» Ecco, in particolare, gli interventi: Intervento: Bando contributi per l’acquisto di attrezzature sportive ex art. 33 L.R. 17/1999 (artt. 61 e ss. Regolamento C.P. 15 del 18/ 04/2011). Soggetti ammissibili: - Associazioni sportive dilettantistiche, regolarmente iscritte al Registro nazionale del CONI e all’Albo regionale delle Associazioni sportive dilettantistiche; - Comitati provinciali delle federazioni sportive e degli Enti di promozione sportiva. Scadenza: 5 dicembre 2011. Le domande dovranno essere consegnate a mano, ovvero inviate tramite servizio postale a mezzo di raccomandata A/R, al seguente indirizzo: Provincia di Carbonia Iglesias - Ufficio Cultura, Sport e Spettacolo, via Mazzini 39, 09013 Carbonia. Per ulteriori informazioni circa le tipologie di attività finanziabili, i requisiti di ammissibilità delle istanze, le spese ammissibili, la documentazione da allegarsi alla domanda, nonché per i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e per ogni altra delucidazione, si rimanda allo specifico bando pubblicato nel sito istituzionale. IL NUMERO 240 7-10:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 09.56 Pagina 1 10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 Il comune di Calasetta ha avviato l’iter per l’acquisizione delle aree e degli immobili di proprietà del demanio marittimo Calasetta riacquisirà il suo patrimonio L’accordo raggiunto con tutte le autorità competenti nel corso di una conferenza di servizi, dovrà essere ratificato dal ministero. C ase private ed opere pubbliche comunali salve. Non faranno più parte del demanio marittimo. Il comune di Calasetta acquisirà la proprietà di tutta l’area del lungomare cittadino. La zona fino ad oggi è stata oggetto di diversi contenziosi con il demanio marittimo che ha rivendicato la proprietà dei suoli e ventilato il ricorso alle demolizioni in caso di mancato pagamento, per ogni «Attualmente la linea demaniale è tangente a tutte le case del lungomare a partire dal lungomare Genova sino a piazza Pegli - spiega il sindaco -, la nostra proposta sposta la linea demaniale e, quindi, la proprietà catastale delle aree e dei fabbricati a ridosso della banchina in lastricato di pietra costruita intorno al porto turistico.» Il Comune, in buona sostanza, tornerà ad essere proprietario del Il sindaco Antonio Vigo. Calasetta. abitazione contestata, gli oneri di concessione accumulati nel tempo. Ad avviare l’iter per la soluzione della difficile controversia, che adesso dovrà essere ratificata dal ministero con un apposito decreto, è stata una conferenza di servizi convocata dal sindaco, Antonio Vigo. Intorno allo stesso tavolo si sono ritrovati il comune di Calasetta, l’agenzia del demanio, il servizio centrale demanio e patrimonio regionale e le capitanerie di porto di Cagliari e Sant’Antioco. fabbricato polifunzionale, noto come Principato di Monaco, prospiciente il porticciolo turistico e di tutte le aree di parcheggio compresa quella del mercatino del mercoledì. è prevista anche la sdemanializzate anche la casa conosciuta come “Dei Verona e più”, oggetto nei mesi scorsi del noto pugno di ferro tra demanio e proprietari. Per il comune di Calasetta poter tornare in possesso di queste aree prospicienti il mare significa anche dare gambe a tanti progetti, rimasti sinora nel limbo delle intenzioni e, quindi, garantirsi nuove entrate. «Intendiamo avviare un insieme di progetti finalizzati ad attivare quella “finanza creativa” che potrà almeno in parte sopperire - sottolinea Antonio Vigo - ai tagli ed alla riduzione del fondo unico pari al 30 per cento previsti per i Comuni dalla finanziaria nazionale e dall’applicazione del federalismo fiscale.» Su questi problemi il senatore del PD Francesco Sanna ha presentato il 28 novembre un’interrogazione ai ministri dell’economia e dello sviluppo economico per conoscere quali iniziative intendano assumere al fine di porre fine al grave pregiudizio per i cittadini coinvolti e, nello specifico, se e con quali tempistiche, intendano procedere all’emanazione del decreto di esclusione delle zone del demanio marittimo. Tito Siddi Rinviato al 2013 il recepimento delle norme UE sui pagamenti Confartigianato: «è un nuovo schiaffo agli imprenditori ormai al collasso» «L a commissione bilancio della Camera ha dato parere favorevole all’esclusione della direttiva UE sui ritardati pagamenti, dal testo della legge comunitaria 2011. Ovvero si rinvia l’attuazione della normativa europea, che tutela le imprese contro i ritardi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione nelle transazioni commerciali, che fissa a 30 giorni (elevato a 60 solo in casi particolari) il limite di tempo per effettuare i pagamenti, oltre il quale scattano gli interessi di mora.» La denuncia è di Giovanni Battista Idda, presidente degli edili di Confartigianato Sardegna. La Commissione Bilancio della Camera, a maggioranza, infatti, ha ritenuto necessario rinviare al 2013 il recepimento della direttiva 2011/7/UE, perché «in assenza di un contestuale adeguamento delle vigenti procedure di pagamento in ambito pubblico, dal quale peraltro deriverebbero oneri finanziari, e stante la si- tuazione di forte ritardo nelle erogazioni», il recepimento della direttiva «darebbe luogo al conseguente addebito di interessi moratori a carico dell’erario, non quantificabili ex ante e privi della relativa copertura, con grave pregiudizio per gli equilibri di finanza pubblica». Secondo il presidente degli edili di Confartigianato Sardegna «la decisione di sopprimere il recepimento della direttiva dalla legge comunitaria peggiora la situazione finanziaria degli imprenditori che devono adempiere tempestivamente agli oneri fiscali e previdenziali pretesi tramite Equitalia. Succede così che gli artigiani non ricevono in tempo i compensi e di conseguenza non possono saldare le fatture, e chiudere le partite aperte. Dopodiché vedono ridotto al lumicino il credito da parte delle banche e, come un colpo mortale finale, inesorabilmente arrivano le cartelle dell’Agenzia delle Entrate e dell’Ente di riscossione che entro 60 giorni devono essere onorate». Tale decisione per il segretario regionale di Confartigianato, Filippo Spanu è incredibile: «Non poter applicare la direttiva europea di contrasto ai ritardati pagamenti significa togliere ulteriormente ossigeno alle imprese che, specificamente nel nostro settore, sono al collasso ed hanno bisogno di iniziative che rilancino il sistema e sostengano lo sviluppo economico e la crescita». «Recepire subito la direttiva - aggiunge Spanu avrebbe dato una seria mano al sistema imprenditoriale, oggi soffocato dal consolidato ritardo della Regione la cui media (ad esempio nel settore sanitario) si attesta intono ai 320 giorni, con punte di 24 mesi». Confartigianato Imprese Sardegna invita gli assessorati alla programmazione e bilancio ed ai lavori pubblici, a farsi portavoce verso il Governo Nazionale affinché «assuma un atteggiamento di responsabilità mantenendo nel disegno di legge comunitaria 2011 la direttiva sui ritardati pagamenti». La Provincia ha partecipato alla fiera di Oberhausen (Germania) L’offerta turistica del Sulcis Iglesiente ha riscosso consensi nel bacino della Ruhr Il 22 novembre si è tenuta una serata promozionale a Genova. L ’offerta turistica del sud ovest sardo ha riscosso un notevole successo ad Oberhausen, la città della Ruhr gemellata con le due città capoluogo della Provincia di Carbonia Iglesias. Dal 27 al 30 ottobre, il Sulcis Iglesiente, infatti, si è presentato alla CityFest di Oberhausen, la grande mostra mercato che si svolge ogni anno nella centralissima via dello shopping, un appuntamento frequentatissimo da migliaia di persone provenienti da tutta la regione della Ruhr. «L’interesse per la destinazione è stato altissimo e l’affluenza allo stand davvero notevole, soprattutto nel weekend» - commenta l’assessore provinciale al turismo, Marinella Grosso - siamo riusciti a catturare l’attenzione di centinaia di potenziali turisti, presentando loro le meraviglie del nostro territorio e, perché no, prendendoli anche un po’ per la gola con una degustazione di dolci tipici sulcitani, che è stata da subito graditissima.» Durante il periodo della fiera non sono mancati anche gli incontri istituzionali tra gli esponenti del comune di Oberhausen e dell’organizzazione TMO (Tourism Marketing Oberhausen GmbH, l’organismo che gestisce le attività di pubbliche relazioni e marketing per la città di Oberhausen) ed i referenti della Provincia di Carbonia Iglesias, vere e proprie riunioni operative durante le quali si è valutata la migliore strategia da portare avanti nel 2012, per proseguire nella promozione del Sulcis Iglesiente nell’area della Ruhr. Molte e interessanti le nuove attività che il TMO ha proposto alla Provincia da realizzare nel 2012, anno in cui cadrà il decimo anniversario del gemellaggio che lega le due destinazioni dal condiviso passato minerario e industriale. Tra gli appuntamenti in calendario, la Provincia sta attualmente valutando di prendere parte alla Winzerfest, la rinoma- ta festa del vino che si terrà a maggio prossimo. «Sono molto fiduciosa che questa collaborazione porterà buoni frutti - sottolinea l’assessore al turismo -. Il segreto sarà cogliere a dovere le numerose occasioni derivanti dal grande attivismo in campo culturale che caratterizza la cittadina della Ruhr.» La Provincia di Carbonia Iglesias, in sinergia con l’associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis, ha organizzato il 22 novembre una serata promozionale nell’esclusiva location dell’Acquario di Genova, per portare i profumi, i sapori e le melodie del Sulcis Iglesiente all’attenzione artisti di rilevanza internazionale provenienti da Iglesias, le cinque cantine vitivinicole del Sulcis aderenti alla Strada del Vino Carignano del Sulcis, la cucina d’eccellenza, con i suoi sapori autentici interpretati da rinomati chef locali, quali Andrea Rosso di Carloforte e Achille Pinna di Sant’Antioco, e la preziosa collaborazione nella scelta delle materie prime delle Tonnare di Carloforte e Portoscuso, sono gli ingredienti del messaggio che la Provincia di Carbonia Iglesias ha voluto lanciare all’Italia per valorizzare il Sulcis Iglesiente come meta ideale del sempre più ricercato turismo slow, puntando L’assessore Marinella Grosso. Il Pan di Zucchero. della stampa e di un pubblico di buyer e operatori del settore turistico nazionale. La scelta della location non è stata casuale: Genova e il Sulcis sono, infatti, legati da un intreccio enogastronomico-culturale che, passando per l’Isola di San Pietro ed il suo centro abitato, Carloforte, colora di ligure la tradizione culinaria e non solo, di tutto il territorio. Il fine ultimo di questa serata è quello di comunicare la destinazione Sulcis Iglesiente come un armonioso contenitore di valori ed esperienze di qualità. La passione del tango, nello spettacolo di musica e danza “El corazon al Sur”, interpretato magistralmente dai Contramilonga, sull’enogastronomia quale valore portante dell’offerta turistica locale. «Il tema della serata è un argomento di grande importanza per il Sulcis Iglesiente - afferma l’assessore Grosso - e l’enogastronomia ed il turismo sono due dei settori economici sui quali basare prioritariamente lo sviluppo economico, occupazionale, culturale ed imprenditoriale del territorio.» La strada che la Provincia intende perseguire vuole portare dal dire al fare: dal dire che il Sulcis Iglesiente esiste, al dimostrare quanto vale, comunicare al mercato turistico i suoi talenti e crescere nella qualità della sua offerta turistica. Carbonia, bando per il sostegno di progetti sociali I l comune di Carbonia ha pubblicato il bando per la concessione di contributi economici a sostegno di progetti di intervento per l’integrazione delle attività inserite all’interno della programmazione socio assistenziale. Le domande potranno essere presentate dalle associazioni di volontariato, enti e istituzioni, iscritti al- l’albo comunale delle associazioni. I progetti riguardano l’organizzazione e gestione di attività socio assistenziali, gli interventi finalizzati a contrastare fenomeni di disagio sociale, le iniziative di prevenzione e sostegno a favore di giovani, anziani, donne e portatori di handicap. Le domande dovranno pervenire entro il 15/12/2011 all’ufficio protocollo generale del comune di Carbonia - Piazza Roma 1. Il bando ed il relativo modulo di domanda sono disponibili sul sito Internet dell’Amministrazione comunale www. comune.carbonia.ci.it (sezione bandi e concorsi - altri bandi) e presso la portineria del palazzo comunale. Bilancio positivo per il laboratorio di pittura tenuto a Carbonia con entusiasmo e pazienza dal maestro Lorenzo Casula Tanti aspiranti pittori, giovani e meno giovani, con una grande voglia di imparare D esidero rendere omaggio al nostro stimato maestro Lorenzo Casula. A nome di tutti i suoi allievi, credo sia opportuno rivedere questa relazione e recuperare i vari tipi di disegni in mio possesso per trattare diverse forme di pittura di molti anni fa. Intendo servirmene per dare testimonianza dei quadri realizzati da tutti noi: fotocopie dei lavori ottenuti con matite grasse (sanguigna e carboncino), acquerelli e successivamente colori ad olio su cartone telato. In seguito mi è stata offerta la possibilità di fotografare i vari lavori su tela di colleghe e colleghi intenti a produrre varie nature morte e paesaggi che alla fine del corso sono stati appesi, purtroppo per breve tempo, nella nostra sede, dove è stato consentito alla popolazione di Carbonia di avvicinarsi per vedere ed apprezzare le varie rappresentazioni pittoriche. Oserei dire che la nostra sede si trasformerebbe in una pinacoteca, ma bando ai sogni, ritengo più confacente accennare ad una raccolta perlopiù piccola e domestica, cioè la quadreria di famiglia, ossia della nostra famiglia e del nostro tutor Lorenzo. Questi ogni anno ritiene opportuno di esprimere dei giudizi apparentemente con intento critico, ma in realtà con piena sua soddisfazione. Egli assume un atteggiamento che io definisco ambiguo, direi semiserio, perché alla fine appare soddisfatto dei lavori di tutti i suoi allievi. Alle varie osservazioni di questi Gli allievi del laboratorio di pittura tenuto dal maestro Lorenzo Casula. utitmi che dichiarano di non essere pienamente soddisfatti dei colori che stentano di riprodurre adeguatamente, qualcuno osserva che tale atteggiamento è tipico dei geni. Tutti geni, dunque? No! Tutti desiderano fare di più e meglio. è quanto chiede a noi Lorenzo. Egli suggerisce, consiglia, perché tutti possano dare il meglio di se stessi e merita, dunque, tutta la nostra stima per la sua serietà e per il suo impegno. Confesso di stimare tutti - colleghe e colleghi - e sono convinto che il maggior pregio di Lorenzo sia di aver creato un ambiente straordinario in cui ciascuno di noi è portato ad ammirare il lavoro degli altri. Posso ritenermi pienamente soddisfatto sia per l’ambiente creato da Lorenzo, sia per le foto che mi hanno permesso di ammirare i molti paesaggi di colleghe e colleghi mentre ritraggono i propri lavori su tela. Le foto poi mi ricorderanno i volti delle persone con cui si è potuto operare in perfetta armonia. Esprimo la nostra gratitudine per l’entusiasmo, la pazienza e la illuminata guida che hanno reso possibile un’indimenticabile avventura nel magico regno della produzione artistica. Tutto ciò ha permesso di esternare la nostra interiorità che certamente potrà arricchire e migliorare la nostra coscienza. è questo il tuo capolavoro, caro Lorenzo, che resterà inciso nella nostra mente e nel nostro cuore. Renato Fontana IL NUMERO 240 6-11:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 09.14 Pagina 2 Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 11 La Provincia del Sulcis Iglesiente Il Consiglio d’amministrazione dell’AUSI ha deliberato gli impegni di spesa per l’affidamento di alcuni importanti servizi L’Ausi di Iglesias dà importanti segnali di vita La professoressa Anna Maria Landis è il nuovo consigliere d’amministrazione al posto del dimissionario Sergio Matzuzzi. N onostante le gravi difficoltà legate all’esiguità delle risorse finanziarie ed alla soppressione del corso di laurea in Scienza dei Materiali, trasferito alla Cittadella Universitaria di Monserrato, il Consorzio AUSI prosegue la sua attività finalizzata alla realizzazione di significativi progetti destinati a tenere in vita la sede universitaria di Monteponi e, quindi, a dare importanti opportunità formative ai giovani della Provincia di Carbonia Iglesias. Il Consiglio di amministrazione del Consorzio ha deliberato alcune settimane fa gli impegni di spesa relativi agli affidamenti dei servizi di seguito elencati: • realizzazione di un impianto di traduzione simultanea (inglese e francese + lingua madre) da ubicare presso l’Aula Magna del Palazzo Bellavista a Monteponi, per garantirne una piena utilizzazione anche in vista delle iniziative di carattere internazionale programmate; • progettazione di interventi di adeguamento in materia di sicurezza, prevenzione incendi ed eliminazione delle barriere architettoniche della Foresteria di Monteponi, sede della Casa dello Studente. Il Consiglio ha deliberato inoltre la stipula delle Convenzioni con il CNR-IOM ed i Dipartimenti di Scienze Chimiche e Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Cagliari riguardanti l’attività di ricerca nell’ambito dei materiali, ambiente ed energia. Queste convenzioni prevedono la stipula di tre contratti per assegnisti di ricerca che dovranno svolgere l’attività presso i locali del Pa-azzo Bellavista ed il laboratorio chimico dell’IGEA S.p.A. a Monteponi. I progetti di ricerca, accolti favorevolmente dal Comitato TecnicoScientifico vista la validità dei temi trattati e la ricaduta concreta degli stessi sul territorio, prenderanno avvio entro l’anno in corso. I titoli sono i seguenti: • “Inquinamento di metalli pesanti: un modello teorico dell’assorbimento di ioni metallici da parte di superfici di biominerali” (CNRIOM Cagliari); • “Economia di idrogeno: tecnologie di produzione e purificazione dell’idrogeno” (Dipartimento di Scienze Chimiche Università Cagliari); • “Composti singoli e binari per la rimozione di contaminanti inorganici da acque e reflui” (Diparti- Materiali, Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e del Master di II livello in Metodi e Tecnologie per le Bonifiche Ambientali; - il rinnovo dei contratti di lavoro temporaneo del personale amministrativo e tecnico fino al 31 dicembre 2011; - l’attribuzione delle deleghe relative ai limiti di spesa per il Presidente, Vice-Presidente e Consigliere Delegato. Una particolare attenzione è stata riservata alle future iniziative da in- Primi segnali di ridimensionamento dei privilegi della “casta” Meno consiglieri regionali e via i vitalizi I l Consiglio Regionale della Sardegna ha lanciato un messaggio non di poco conto: non sembra vero, ma dalla prossima legislatura i consiglieri regionali dovrebbero essere ridotti da ottanta a sessanta. Nota: dalla prossima, quindi non subito, giacché è evidentemente impossibile. Già, i “novizi” hanno tra l’altro da “maturare” la tanto meritata pensione e, se non concludono il mandato, col cavolo percepiranno quella rendita che, ricordo, prima si maturava nientemeno che dopo due anni e mezzo di legislatura. E, ultimamente, versando i contributi volontari e sino al compimento del quinto anno. Così, dalla prossima legislatura da ottanta a sessanta consiglieri. Ad ogni modo questa riduzione è senza dubbio un primo passo avanti sebbene, dato il rapporto popolazione-consiglieri, anche un dimezzamento e cioè da ottanta a quaranta, sarebbe stato più consono. Con il sistema americano, basterebbe un consigliere per rappresentare in Regione ogni Provincia, vale a dire otto per noi in Sardegna: ma a questo non si arriverà mai e, se davvero le Province dovessero scomparire, figuriamoci... E se saranno davvero sessanta consiglieri dalla prossima, chissà che guerra scoppierà in campagna elettorale. Perché, rammento ancora, la corsa alle candidature equivale ad un investimento e non ad altro, ad una sistemazione a vita quando eletti; e sino a che non saranno rivisti drasticamente gli “emolumenti” (chissà poi perché diavolo sono così definiti!), sognamoci di aver presenti nel Consiglio uomini davvero disinteressati, uomini con la voglia, la forza ed il coraggio di lavorare per la nostra disastrata Isola. I nostri consiglieri dalla prossima legislatura non godranno inoltre più nemmeno del “vitalizio”: una pratica indegna, che suona offesa a tutti i comuni mortali che vanno in pensione dopo 35 o 40 anni, a seconda dei casi. Mentre i presenti, coloro che sono in Consiglio attualmente tanto per capirci, godranno del cosiddetto “vitalizio”! Allora, a quando la riduzione delle cosiddette “indennità” (!)? Dico una riduzione drastica anche della marea di privilegi da quel dì presenti? A quando? Mi vien voglia di scrivere che, ora che i nostri beniamini hanno raggiunto l’accordo sulla riduzione da ottanta a sessanta e poi sulla cancellazione del vitalizio, noi tutti siamo felici e contenti perché ci han regalato la caramella, mentre gli emolumenti e tutto il resto rimangono lo scandalo e l’assurdità che vede i consiglieri sardi i più “pagati” di tutt’Italia... ma non lo scrivo. Alla prossima. Rinaldo Tocco Il sindaco di Carbonia si è complimentato con gli studenti L’Aula Magna dell’AUSI di Iglesias. mento Scienze della Terra Università Cagliari). Oltre al finanziamento dei contratti relativi agli assegnisti di ricerca, sono previsti gli affidamenti per le forniture di attrezzatura scientifica e materiale di consumo da utilizzare nel corso delle attività laboratoriali. Durante la seduta sono stati deliberati inoltre: - la liquidazione all’Università di Cagliari delle docenze relative al I e II semestre degli A.A. 2009/2010 dei Corsi di Laurea in Scienza dei traprendere a favore del Consorzio ed all’organizzazione dell’incontro con gli amministratori locali ed i rappresentanti industriali, ai fini della promozione del Corso e-learning in Amministrazione ed Organizzazione (Facoltà Scienze Politiche dell’Università di Cagliari), rivolto a soggetti esterni. L’assemblea dei soci ha inoltre nominato la professoressa Anna Maria Landis nuovo consigliere di amministrazione, in sostituzione del dimissionario dottor Sergio Matzuzzi, presidente delal Carbosulcis. “Chi è Aldo Moro, democrazia e ragion di Stato” C on una lettera indirizzata al dirigente scolastico, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha rinnovato i ringraziamenti ed i complimenti dell’Amministrazione comunale, per il cortometraggio “Chi è Aldo Moro, democrazia e ragion di Stato” realizzato dagli studenti del Liceo scientifico, classico e linguistico GramsciAmaldi di Carbonia, in collaborazione con il commissariato di polizia locale. La lettera di ringraziamento segue i complimenti formulati dall’assessore all’istruzione e formazione, Lucia Amorino, durante il costruttivo incontro tra l’Amministrazione comunale e gli studenti delle ultime due classi del Liceo Gramsci-Amaldi. I complimenti dell’Amministrazione vanno alla dirigente dell’Istituto, dottoressa Maria Beatrice Pisu, alla docente, professoressa Elisabetta Piras, che ha coordinato i laboratori, e ai giovani studenti che si sono impegnati, con passione, nella realizzazione del filmato, nonché alla polizia locale per la collaborazione. Oltre gli importanti riconoscimenti ottenuti, che danno merito all’impegno della scuola e degli studenti e portano lustro alla stessa città di Carbonia, questo tipo di impegno acquista un valore incommensurabile, poiché è parte fondamentale del percorso di maturazione civica e di riflessione delle giovani generazioni. IL NUMERO 240 5-12:IL NUMERO 181 3/10 29/11/11 08.48 Pagina 1 12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 MARI TRAvEL & EvENT vIA GRAMSCI, 311 09013 CARBONIA (CI) Tel/fax 0781 872555 E-mail: [email protected] www.giramondo.it I NOSTRI SERvIZI - viaggi individuali e di gruppo - Crociere - Tours con guida - Last minute - Biglietteria aerea e marittima - viaggi di nozze - Pellegrinaggi - Noleggio auto e pullman G.T. 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L’occasione ha visto riuniti allo stesso tavolo diversi soggetti che da tempo si occupano di promuovere nei territori rurali modelli alimentari sostenibili e, soprattutto, equilibrati e salutari che, oltre a salvaguardare ed accrescere la consapevolezza della Dieta Mediterranea come fattore identitario e culturale, possono rappresentare tra l’altro importanti occasioni di reddito per le imprese locali. Proprio su questa tematica il GAL Sulcis è capofila di un progetto di cooperazione che coinvolge oltre ai GAL sardi anche alcuni della penisola e spagnoli, per i quali nella stessa giornata del convegno è stato siglato ufficialmente un accordo di cooperazione. I lavori sono stati aperti da Fausto Faggioli, presidente dell’EARTH Academy il quale ha sottolineato l’importanza di alcuni esempi vincenti di integrazione tra prodotti tipici locali e servizi ricettivi anche di massa, quali ad esempio la rete di stabilimenti balneari della riviera romagnola che, se debitamente organizzati e motivati, riescono a veicolare una domanda notevole di alimenti locali a chilometri zero, contribuendo indirettamente ad una loro valorizzazione e riconoscendone la specificità. nicola Manfredelli, presidente del Centro Ricerche e nutrizione Mediterraneo, nonché del GAL Marmo Me- landro (Basilicata) che aderisce al progetto di cooperazione, ha ricordato l’elevato valore nutrizionale e salutare del nostro modello alimentare, il quale però seppur percepito a livello mondiale come specificità, non è altrettanto conosciuto ed approfondito. «Se chiediamo ad uno statunitense o uno svedese se conosce la dieta mediterranea» - ha detto Manfredelli «quasi certamente ci risponderà che ne ha sentito parlare, e che gli ricorda il modello alimentare mediterraneo, ma poco o nulla saprà dirci sui mozione e valorizzazione della dieta mediterranea come stile di alimentazione sano e come fattore identitario e culturale delle popolazioni, coinvolte con particolare attenzione alle giovani generazioni. Ha ribadito la necessità di coinvolgimento di tutti gli enti ed i soggetti interessati affinché la tematica abbia lo spazio ed il risalto che merita. A proposito di spazi, ha anticipato che in particolare assieme all’EARTH Academy si stanno valutando interessanti ed originali ipotesi di integrazione tra dieta e modello di Ad Arezzo è stato siglato ufficialmente l’accordo di cooperazione. contenuti e sulle reali caratteristiche». è per superare questo distacco che occorre lavorare molto e far debitamente valere il riconoscimento dell’Unesco della Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell’umanità, anche strutturando dei presidi e delle accademie permanenti. Ha concluso i lavori Luciano Cristoforo Piras, presidente del GAL Sulcis, capofila del progetto MeDIETerranea, il quale ha ricordato che il progetto ha come obiettivo generale la pro- stile di vita mediterraneo e realtà sociali, culturali e tradizionali solo apparentemente lontane. Consolidare ad esempio una collaborazione con enti sportivi, in particolare il COnI e la Fitetrec-Ante (con i quali sono già affermati diversi contatti e progetti comuni), e tutto quello che è lo sport plein air o il crescente turismo attivo e all’aria aperta, consentirà una migliore integrazione tra realtà rurali, giovani e turisti in un’ottica di sviluppo rurale realmente sostenibile. L’artista toscano Gabrio Ciampalini è stato ospite a Carbonia Mostra d’arte e laboratorio didattico I naugurato lunedì 7 novembre al “Salone Velio Spano” e concluso venerdì 11 novembre, sempre presso la sede del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, “Coloriamoci” è un progetto nato per il desiderio di riportare in Sardegna, dopo tanti anni di lontananza, l’amico Gabrio Ciampalini, un affermato artista toscano di San Miniato. ne parlai, prima dell’estate, con gli amici della Società Umanitaria, il direttore regionale Tore Figus e con Paolo Serra, direttore del Centro di Carbonia, i quali si dimostrarono interessati e che, nei mesi successivi, hanno fatto propria l’idea, migliorandola ed organizzandola, con la presentazione di una mostra conclusiva nel salone “Velio Spano” e con una serie di laboratori per i bambini della scuola primaria nelle sedi dei tre Circoli Didattici di Carbonia. E così, dopo tanto tempo, ho potuto finalmente riabbracciare un amico, ma anche ritrovarmi felicemente a vivere momenti di emozione e di serenità in quell’ambiente scolastico per me a lungo familiare, dopo trent’anni di insegnamento nella scuola media. Si trattava di avvicinare alunni ed alunne al tema del recupero e del rispetto dell’ambiente, attraverso una raccolta di materiali colorati, da riutilizzare per creare delle piccole composizioni di arte figurativa. Carta, plastica, cartoncini, spaghi colorati. E quanta tenerezza nell’osservare bambini e bambine armeggiare con tutto il loro fresco e disinvolto entusiasmo, alle prese con tutti i loro ritagli multicolori, nell’impresa di realizzare una composizione frutto della loro fantasia e della loro creatività! Hanno recuperato un po’ di tutto. Sacchetti di pasta e confezioni di biscotti, scatole di riso e buste di cereali per la prima colazione. E tutti lì, indaffarati con le loro piccole forbici, intenti ad assemblare, a colorare ed incollare, pronti a chiedere un suggerimento, felici nel ricevere una parola di approvazione per il loro lavoro. Tutto è durato solo qualche giorno, a rompere almeno un pochino la quotidianità della vita scola- stica. E tutto si è concluso con una piccola mostra di tutte le loro composizioni, con qualche ripresa televisiva e qualche foto. Ma è stato tutto molto bello e tutti porteremo nel nostro cuore un bellissimo ricordo di questa simpatica, interessante esperienza. Grazie, cari bambini e care insegnanti. Ma parliamo un po’ dell’artista Gabrio Ciampalini. nativo di San Miniato (18/05/1945), si è diplomato al Liceo Artistico di Firenze ed ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Architettura, della stessa città. Attualmente vive e lavora a San Miniato ed a Firenze. Ha esposto in tutto il mondo. Lo conobbi a Cagliari, nel 1965, quando presentò una sua interessante e promettente mostra personale alla Galleria degli Artisti del Portico di Sant’Antonio in via Manno e ne trassi un’ottima impressione.. Ho riletto oggi, dopo quarantatrè anni, la presentazione in catalogo di una mostra che Gabrio presentò, nel 1968, al Circolo della Stampa di Palermo ed un passo, in particolare, è stato per me motivo di riflessione. « ... Dipingere offre a Ciampalini la sensazione di essere vivo, dentro un’arte cristallinamente viva, che è rimasta tale perché la sua vera essenza è sempre la spontaneità: quella stessa che non ha niente a che vedere con la facile improvvisazione, ma che gli consente di meditare le sue intuizioni e i suoi pensieri per dare vita a opere che solo apparentemente potrebbero dirsi nate in un istante. La vera essenza del suo modo di fare è una tensione che egli riesce a sciogliere poi nel quadro solo dopo una lunga e infaticabile esperienza creativa…» Alla distanza di quasi mezzo secolo, e tenuto conto dell’evoluzione dell’esperienza artistica di Ciampalini, queste considerazioni mi sono apparse quanto mai ancora assolutamente attuali. La sua personalità ha saputo incarnare, in modo efficace e stimolante, la forza e le contraddizioni dell’ambiente artistico del ventesimo secolo, sia pure con qualche resistenza, non so dire quanto cosciente, al tentativo di comprendere le tessere di questo suo attuale puzzle, multiforme e policromo, che solo faticosamente si riesce a comporre, riducendolo finalmente a sintesi. Ciampalini utilizza materiali “poveri”, scarti della nostra quotidianità, da riutilizzare, riqualificandoli e finalizzandoli al conseguimento di nuovi sorprendenti obiettivi. Ma in questo suo rivolgersi alla materia più umile non prevale la dimensione della denuncia politica, quanto, io credo, il desiderio di affermarne una più propriamente etica. Ciampalini pensa ad un mondo migliore ed immagina che il comportamento dell’essere umano possa finalmente rispecchiare il progresso della civiltà, eppure io lo ritengo consapevole della necessità di accettare la realtà per quello che essa è veramente, perfettamente consapevole che proprio per i nostri limiti umani, noi non potremo mai essere veramente puri, ma che siamo solo quello che siamo e che non esiste alternativa ad accettarci e rispettarci l’un l’altro per come noi siamo. Ed i materiali “poveri”, di Gabrio Ciampalini rimangono pur sempre “poveri” quali erano, sia pure nel loro prezioso riuso, e per quanto trasfigurati dal rutilante effetto della luce e dei colori sulle sue plastiche e sulle sue resine. Quella materia “povera” non è stata imbellettata e stravolta da artifici o marchingegni di sorta e sia pure nell’apparente astrattismo delle forme, ha mantenuto l’impronta di un genuino e fresco realismo. nei racconti di Gabrio Ciampalini, si fondono invariabilmente i tratti di un “vissuto” esistenziale che parla un linguaggio a noi familiare, in ciascuno di essi traspare e si esalta l’infinito che ogni artista si porta dentro, in ciascuno di essi si fissano i punti di sofferti monologhi interiori, si denunciano le contraddizioni della realtà, le emozioni si trasformano in colore, in luci e in immagini, i sentimenti si fanno segni, forme e colori. Ed è proprio tutto questo che rende la sua pittura affascinante e profonda. Nino Dejosso Considerazioni sul mancato decollo del servizio “Hospice” Una comunità che non difende la “vita debole” è senza futuro I l Sulcis Iglesiente con gli oltre 130.000 abitanti registra più di 4.000 malati tumorali. 4.000 famiglie si Giorgio Madeddu. confrontano con una sofferenza che spesso non trova risposte scientifiche ed assistenziali adeguate e… lentamente ma inesorabilmente si conclude con il decesso del paziente lasciando un vissuto di impotenza e disperazione nei propri cari spesso abbandonati al loro destino. La malattia tumorale rappresenta attualmente in Sardegna, dopo le malattie cardio-vascolari, la principale causa di morte. Il destino di gran parte di questi pazienti è prevedibile: sperimentare la condizione di malato terminale il cui trattamento passa dalla fase curativa a quella altrettanto significativa di sostegno e supporto globale. La prospettiva di vita è relativamente breve, per tecnica definizione, “meno di sei mesi”. Per il malato terminale e la sua famiglia il tempo ha un significato speciale… è limitato, carico di emotività e normalmente si fanno strada interrogativi sul significato dell’esistenza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce nel 1990 le cure palliative come: «I trattamenti integrali ed attivi dei pazienti la cui patologia non risponde più al trattamento curativo» e giudica indifferibile offrire un sistema di supporto al paziente ed alla sua famiglia per fronteggiare la malattia e le sue conseguenze. Straordinaria risorsa risulta in questa importante tappa esistenziale dei malati terminali l’Hospice, da intendersi innanzitutto quale luogo di solidarietà, di aiuto e se possibile di amore ma anche laboratorio di ricerca e progettazione dove si incontrano e si potenziano professionalità scientifiche e umanità. Residenzialità in cui la “qualità della vita” è l’obiettivo centrale, autentico prolungamento del proprio domicilio quando l’assistenza a casa non è più praticabile. Realtà dove “non si va a morire” ma a recuperare forze e vitalità al fine di rientrare a casa, quando possibile e lo si desideri. L’Hospice è “Prendersi Cura” integralmente del malato terminale. Aiuto al paziente ed alla famiglia nel fronteggiare il dolore, la sofferenza, l’incertezza, la paura della morte, la solitudine e le molte perdite che si verificano nella fase avanzata della malattia (perdita di controllo del proprio corpo e del proprio destino, dell’immagine di sé, dell’autostima, del ruolo nella famiglia e nella società, perdita anticipata dei propri cari). L’Hospice esprime una nuova visione dell’assistenza sanitaria quando non c’è più niente da fare, per la scienza, c’è tantissimo da fare per gli uomini della medicina e per i familiari del malato. nORMATIVA. 1999: sicuramente in ritardo rispetto ad altre nazioni europee, l’Italia con la legge 39 sostenuta dall’allora ministro della sanità Rosy Bindi destina 206 milioni di euro (integrati con ulteriori 100 milioni con la finanziaria 2007) per la realizzazione di 200 nuovi Hospice e sostegno alle cure palliative. numerose regioni italiane hanno mostrato interesse alle sollecitazioni governative e tempestivamente hanno utilizzato i fondi tanto che il 31.12.2006 gli Hospice attivi nel territorio nazionale erano 105 ma una sola esperienza si registrava allora in Sardegna: l’ospedale Zonchello di nuoro che offriva allora il Day Hospice (accoglienza diurna) ma dal 2008 è un servizio a regime residenziale con forte impegno nel territorio. 2007: il ministro della sanità Livia Turco presenta: “Hospice in Italia: prima rilevazione ufficiale 2006”, La Turco sostiene con entusiasmo le cure palliative in Italia e incoraggia le Regioni indolenti come la Sardegna a utilizzare a pieno i fondi della legge 39/1999. Per quanto riguarda la Sardegna, alla quale è dedicato un intero capitolo (pagg. 200-204) , il ministro promette l’apertura di due nuovi Hospice entro il 2008: Cagliari Ospedale Businco ed Iglesias Ospedale Santa Barbara. GEnnAIO 2007: il Piano Sanitario Regionale prevede attenzione e iniziative a favore dei malati tumorali, resteranno enunciazioni teoriche, sul fronte Hospice il PSR è chiaro: 3 Hospice: Cagliari, nuoro, Iglesias. APRILE 2007: viene inaugurato l’Hospice di Cagliari diretto con passione e competenza dal dott. Emilio Lai che con la sua equipe ha in questi tre anni offerto un servizio di grande qualità scientifica ed umana, garantendo ai pazienti ed alle famiglie una continuità terapeutica nel territorio di primo livello. nOVEMBRE 2008: i malati tumorali dell’Associazione Amici della Vita organizzano insieme all’equipe dell’Hospice di Cagliari un incontro-dibattito: “Hospice e Cure Palliative” Amore al Paziente ed alla Famiglia per il Ritorno a Casa. La sesta giornata del malato tumorale è stata dai volontari dell’associazione dedicata al malato terminale spesso trascurato dalla medicina. Erano presenti il direttore generale (Barranu) ed il direttore sanitario (Chessa) della ASL 7 che in quell’occasione annunciarono l’imminente decollo dell’Hospice e garantito una crescente attenzione alle cure palliative ed alla terapia an-talgica. L’Hospice fu come promesso inaugurato, con l’enfasi che spesso accompagna politici e amministratori ma la comunità non ha ancora festeggiato la prima accoglienza. Dal novembre 2008 ad oggi si sono alternate tre dirigenze ASL: la prima Barranu (centrosinistra) ha inaugurato i locali dell’Hospice che ancora aspettano il primo paziente, la seconda Chessa (centrosinistra) non ha mai mosso un dito, la terza Calamida (centrodestra) specialista in stravaganze sanitarie (triage infermieristico al CTO, 118 al 3° piano del F.lli Crobu, anestesia generale per la rianimazione di Iglesias solo per citarne alcune) ha realizzato l’eutanasia ma sarebbe più corretto parlare di interruzione volontaria dell’Hospice. Quest’ultimo intervento chirurgico merita una riflessione. «L’Hospice non s’ha da fare?». Luglio 2010: il servizio di pneumologia ed il centro trasfusionale da sempre accolti in locali indecorosi presso il F.lli Crobu necessitano di locali adeguati: che fare? Saggezza sanitaria avrebbe suggerito una ricognizione, che non è avvenuta, sulle possibilità di offrire ambienti dignitosi ai due servizi storicamente operativi sul lago Corsi senza penalizzare un servizio essenziale al nostro territorio. nessuna condivisione con le istituzioni locali, con i sindacati, con gli operatori sanitari ma con cesarea arroganza una laconica nota stampa comunica alla comunità che i locali dell’Hospice ristrutturati con i fondi della legge Bindi (Hospice dedicati!!) dopo aver ospitato la riabilitazione in continua transumanza da un ospedale all’altro ospiterà pneumologia e centro trasfusionale. Il comunicato non illumina i malati e le associazioni sul futuro dell’Hospice confermato da tempo nella nostra città dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale ma per indolenza?, incompetenza?, superficialità o volontà di favorire il privato convenzionato?, nella nostra ASL l’Hospice non s’ha da fare?, quale sarà il suo destino? l’Hospice è attivo a nuoro e Cagliari, recentemente la Regione sarda ha accreditato un hospice privato a Quartu Sant’Elena ma nessuno si straccia le vesti per farlo decollare alla ASL 7, palcoscenico periferico per burocrati e portaborse di partito che negli ultimi 5 anni hanno gestito la sanità pubblica disinteressandosi totalmente degli obiettivi primari del servizio sanitario: la salute della popolazione! soprattutto dei meno fortunati, di quanti sopravvivono con le ultime risorse disponibili. Amici della Vita coinvolgerà tutte le energie umane, politiche e sindacali del territorio sensibili alla Vita Debole al fine di istituire l’Hospice ed il servizio di cure palliative indispensabile supporto ai malati tumorali. Giorgio Madeddu Carbonia: interrogazione dei consiglieri del gruppo UDC «Le tariffe TARSU sono troppo elevate» I consiglieri del gruppo UDC del Consiglio comunale di Carbonia hanno presentato un’interrogazione per conoscere quali siano gli intendimenti della Giunta municipale per rispettare gli impegni presi verso i cittadini sul sistema di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e, nello specifico: 1) Quando si metterà mano ad una possibile modifica del metodo di raccolta mediante modalità che, facendo faticare meno i cittadini, siano in grado di ridurre i tempi e, quindi, i costi di espletamento della fase di ritiro e smaltimento dei rifiuti? 2) Quando si intende attuare un criterio di controlli che, condotti con senso di responsabilità e non con metodo esclusivamente repressivo, siano in grado di spingere verso l’alto i pur lusinghieri risultati raggiunti, “convincendo” i meno virtuosi ad adempiere ad un dovere che è prima di tutto dovere di civiltà? 3) A quanto ammontano le risorse finanziarie finora messe a disposizione dell’Amministrazione, da Regione o altri, a titolo di premialità? 4) Quando i cittadini cominceranno a vedere in bolletta i primi risultati determinati dalla loro virtuosità e, dunque, potranno beneficiare di una riduzione della tassa mediante la “re- stituzione”, in tutto o in parte, delle premialità riconosciute al Comune? 5) Quando si penserà a misure, quali l’applicazione della T.I.A., ormai legge, che consentano di rendere più congruo il costo del servizio per ogni cittadino ma, soprattutto, misurato in funzione dei reali volumi di rifiuti prodotti e smaltiti, applicando anche un doveroso senso di equità verso tutti e, in particolare, verso le fasce di cittadini più deboli? 6) Intende la Giunta municipale, nella predisposizione del progetto di bilancio di tale esercizio, proporre misure che vadano nella direzione suddetta? IL NUMERO 240 3-14:IL NUMERO 181 3/10 29/11/11 08.54 Pagina 1 14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 Il 26 febbraio l’attrice calcherà il palcoscenico del Teatro Centrale di Carbonia con lo spettacolo “L’arte del dubbio” Ottavia Piccolo racconta il teatro e se stessa Grande successo per le tre date cagliaritane di “Donna non rieducabile” , ricordando la giornalista uccisa Anna Politkovskaja. A nna Politkovskaja venne definita dal Cremlino “donna non rieducabile”, per la sua sete di veCinzia Crobu. rità, per il suo essere glaciale ed incorruttibile di fronte ai compromessi: il 7 ottobre 2006, giorno del compleanno dell’ex presidente russo Putin, qualcuno le sparò un colpo al cuore ed uno alla testa all’ingresso della sua casa, uccidendola. Anna Politkovskaja lasciò due figli e un’inchiesta sulle torture commesse dai russi in Cecenia, inchiesta che non verrà mai pubblicata sul giornale nel quale scriveva, la “Novaja Gazeta”. Al momento della sua morte Putin, ex membro del KGB, guidava la Russia mentre Kadyrov, uomo da lei accusato di crimini contro la popolazione, accuratamente documentati, era presidente della Cecenia (parliamo di stupri di massa, fagotti umani fatti saltare con le granate, depositi di rifiuti stipati di prigionieri). La tomba di Anna è un giornale crivellato dai proiettili, in ricordo ed a monito del suo sacrificio per la scoperta della verità, in memoria di una giornalista in lotta per la mancanza di rispetto dei diritti civili e dello stato di diritto, uccisa per aver fatto, con scrupolo, il suo mestiere. “Donna non rieducabile” (Circuito Teatro Stabile della Sardegna, al Massimo) memorandum teatrale scritto da Stefano Massini, per la regia di Silvano Piccardi, ha visto protagonista Ottavia Piccolo, signora della drammaturgia contemporanea che - con talento, dedizione e classe - calca, da oltre 50 anni, palcoscenici e set, italiani ed europei, diretta da maestri quali Visconti, Strehler, Ronconi e molti altri. Ho raggiunto Ottavia Piccolo, interlocutrice acuta e piacevole - per un’intervista - partendo dal presupposto di raccontare la vicenda Politkovskaja ed arrivando, poi, a se per raccontare gli esordi cinematografici, le passioni e la propria idea di teatro. I “giornalisti-giornalisti” ed i “giornalisti impiegati” fanno lo stesso mestiere? «Anna Politkovskaja era una “giornalista-giornalista” ed aveva una forte tensione etica, diciamo un suo abito mentale, che non le avrebbe consentito di agire diversamente nella vita. Siamo abituati a vedere, spesso, dei professionisti che si prestano ad una specie di gioco delle parti ed anche se Anna sosteneva che tutti avrebbero fatto ciò che lei ha fatto sapeva benissimo - nel momento in cui lo diceva che era assolutamente falso. Lei si chiedeva, costantemente, “Come posso non farlo? Come posso non raccontare le cose che vedo se la gente mi viene a chiamare come testimone di fatti che è necessario raccontare?” In questo senso la sua onestà diviene un modello per chi fa il mestiere di giornalista e per tutti quelli che fanno informazione in generale, ma anche per chi fa teatro, cinema o quant’altro. Noi cerchiamo di raccontare questa onestà, non parliamo della sua vita privata - lei stessa non raccontava gli affari suoi - non si sapeva tanto sul suo conto se non che aveva due figli, che era spostata e poi divorziata dal marito, niente di più.» “Testimone”: credo non potesse usare termine migliore per descrivere Anna Politkovskaja. «Stefano Massini rielabora i testi lasciati da Anna Politkovskaja e li mescola a racconti, interviste e fatti realmente accaduti, scrivendo non uno spettacolo, ma una testimonianza, un “memorandum”. Alcune storie è necessario raccontarle per tenere viva l’attenzione. In Russia non ha mai avuto inizio un processo serio, in seguito a questo omicidio e non vi è nessuna intenzione di intraprenderne uno: l’assassinio di questa donna resterà un mistero (non che noi in Italia siamo meno bravi ad insabbiare casi, per carità). Pur essendo molto giovane, Massini ha 36 anni, è riuscito a cogliere la funzione del teatro - e ciò lo accomuna a me e al regista Silvano Piccardi - nel ricercare storie e personaggi plausibili che testimonino del loro tempo, soprattutto in una situazione di crisi dove l’essere umano deve interrogarsi e il teatro deve saper rispondere e tornare ad avere il compito che ha sempre avuto da quando noi esseri umani lo abbiamo inventato, ovvero dal momento in cui siamo nati: fare educazione. In questo caso lo fa raccontando la contemporaneità e focalizzando l’attenzione sui meccanismi dell’informazione, della comunicazione.» è emblematico l’episodio della fiction russa… «Esattamente. In “Donna non rieducabile” viene citata una fiction rus- giornalista de “Il Mattino” di Napoli vive sotto scorta, idem per Roberto Saviano. Poi ci sono altre categorie a rischio, penso ai magistrati, ai ragazzi di “Addio Pizzo” e troppi altri. Quando vado in scena e racconto il caso Anna Politkovskaja non posso fare a meno di pensare anche a tutte queste persone. La limitazione della libertà di informazione è inammissibile: bisogna raccontare queste storie e sviluppare una riflessione più generale.» A febbraio tornerà in Sardegna e porterà in scena sul palcoscenico del Teatro Centrale di Carbonia lo spettacolo L’arte del dubbio, tratto da un testo di Enrico Carofiglio. Può anti- Ottavia Piccolo. sa che racconta la guerra in Cecenia, mistificando la vicenda e “tagliando con l’accetta” i buoni ed i cattivi: i russi sono tutti buoni mentre i Ceceni sono dei terroristi schifosi, porci, drogati, pazzi ma, soprattutto, dicendo “attenzione è una storia vera”. Questo episodio non è presente in nessuno scritto della Politkovskaja, credo che Massini l’abbia tratto da qualche intervista e intelligentemente l’abbia inserito perché - in pochi istanti - ci fa capire che la manipolazione può assumere forme diverse. L’elemento fiction in questo contesto è parte di un processo di semplificazione: nella manipolazione è necessario annullare la complessità, come - purtroppo - sta succedendo nella nostra società, dove la complessità è ‘bandita’ e la maggior parte delle persone si aspetta dai politici cose semplici. Qual è stata la ‘rivoluzione’ Berlusconiana? Poter dire che finalmente i politici parlano, come noi, parolacce (e barzellette) comprese. Ecco un processo di semplificazione colto come rivoluzione.» La Politkovskaja diceva di sé: «Descrivo quello che succede a chi non può vederlo, dal momento che in Russia i servizi trasmessi in tv e gli articoli pubblicati sulla maggior parte dei giornali sono quasi tutti di stampo ideologico». Com’è la situazione in Italia? «Fortunatamente, per ora, non possiamo paragonarci alla Russia ed alla sua democrazia vigilata, che i politologi hanno definito ‘democratura’, ovvero l’unione di democrazia e dittatura. Noi viviamo in una democrazia compiuta, però, l’informazione è stata spesso sotto scacco perché si presentava una situazione di grande squilibrio, sia per quanto riguarda i giornali che le televisioni e, non c’è dubbio, sul fatto che, per quasi vent’anni, l’ex Presidente del Consiglio sia stato , contemporaneamente, proprietario di molti organi d’informazione. Questo va contro qualsiasi principio di obiettività. Tanti giornalisti, in Italia, sono stati uccisi perché scomodi: mi viene da pensare a Giancarlo Siani, ad Ilaria Alpi e a molti altri professionisti che non ci sono più ed hanno vissuto lo stesso percorso di Anna. Penso a Mauro Rostagno, altro giornalista ‘non rieducabile’.» Ed oggi? «Ci sono tanti “giornalisti-giornalisti” che rischiano: Rosaria Capacchione, Lirio Abbate, Giuliana Sgrena e tanti altri. Ripeto, oggi in Italia c’è una democrazia compiuta ma, malgrado ciò, alcune persone rischiano la vita nel fare onestamente il proprio lavoro. La signora Capacchione, ciparci qualcosa? «Squadra che vince non si cambia, ancora io Massini, ma stavolta la regia sarà affidata a Santoni, con cui abbiamo già lavorato in “Candido” ed in altri spettacoli. Un’altra scelta controcorrente: usare il tema del processo come ricostruzione sociale della realtà e come mezzo per la formazione dell’opinione collettiva, attraverso l’uso libero della parola. “L’arte del dubbio” è una moderna commedia dell’arte in cui i giochi di parola, l’uso spregiudicato di quest’ultima, non è più affidato alle maschere antiche ma ai volti della società contemporanea. Un originale gioco teatrale, che in alcuni momenti coinvolgerà direttamente il pubblico, specchio dell’umana società, partendo da diverse tecniche di interrogatorio, dall’esito imprevedibile.» Ottavia è prima donna, cittadina con le sue idee e poi attrice. Corrisponde al vero la definizione che ha dato di lei Vittorio Viviani, che vedremo al suo fianco in “L’arte del dubbio”? Lei si occupa spesso di diritti umani, inoltre... «Io sono l’insieme di queste cose che non possono essere distinte. Partiamo dal fatto che mi lascio volentieri coinvolgere e “sfrutto” la mia celebrità per buone cause. La cosa mi arricchisce e la gente mi reputa affidabile, perché - col tempo - ho guadagnato credibilità. Ma mai esagerare perché, poi, rischi di diventare il paladino delle cause perse. Mi contattano spesso ma non posso diventare il testimonial di tutte le cause, io faccio un altro mestiere e poi bisogna prestare molta attenzione ed appoggiare cause valide. Tanta gente, come e più di me, impiega il tempo che potrebbe essere dedicato a se stessi per occuparsi degli altri: in un certo senso è egoistico, perché fare del bene ti fa bene ma… fa bene anche a chi lo riceve, questa è la cosa più importante. Tornando alla definizione data da Vittorio, non posso prescindere dal sociale, intendendolo come la vita che facciamo tutti i giorni e, dal momento che non viviamo in un isola deserta, il mondo che ci sta intorno ci deve ‘stimolare’, attraverso un fatto accaduto, la lettura di un libro, la visione di uno spettacolo, di un film e quant’altro. Ancor meno posso prescindere dal manifestare le mie idee e difenderle, anche sul lavoro.» Da “Anna dei miracoli” ad Anna Politvskaja sono trascorsi 52 anni di carriera. Fa ancora teatro e cinema per sentirsi al sicuro e amata, come dichiarò tanti anni fa? «Sono capitata sul palcoscenico per caso, avevo circa dieci anni quando bambina, affiancavo la Proclemer in Successo per l’iniziativa finalizzata a salvare i libri nelle scuole Cresce l’interesse dei giovani per i libri S abato 24 settembre, in piazza Marmilla, a Carbonia, la Maestra Ines Gonzales della Magna Suerte del Libro è arrivata a nuoto, attraverso il Mediterraneo, nella isla del Carbon ed ha incontrato oltre che la sua alunna Peppinedda, anche lei arrivata a nuoto, oltre 500 bambini e bambine delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Carbonia, di San Giovanni Suergiu e di Portoscuso, che si erano riuniti guidati dalle insegnanti, per festeggiare la “Festa dei Lettori”. La maestra spagnola e l’alunna sarda avevano ricevuto l’incarico di salvare milioni di libri dalla minaccia dei V.I.L.I. e, col grido di “Libri a chili contro i V.I.L.I.” hanno invitato tutte le classi presenti ad aiutarle in questa impresa ed a salvare i libri dimostrando di averne letti tanti e di portarli nella memoria e nel cuore… Indovinelli, filastrocche, cruciverba, disegni e pensieri sui libri e sulle letture erano le prove da superare per raggiungere lo scopo e tutte le prove sono state superate con entusiasmo e partecipazione da tutti i bambini e le bambine presenti. Grazie a questa vittoria sui V.I.L.I., l’associazione “Libriamoci” presidio del libro, può continuare a lavorare sul suo progetto di diffusione della lettura “La città che legge. Mediterraneo: navigare fra le letterature” ed ha presentato la bibliografia per la quarta edizione: quest’anno la letteratura della Spagna, da dove è arrivata a nuoto la maestra Ines Gonzales della Magna Suerte del Libro, alias Emanuela Lai, e la letteratura della Sardegna, che è la terra di Pe- pinedda, alias Vanessa Podda. Anche quest’anno le insegnanti hanno risposto all’invito dell’associazione per questa occasione di incontro comune ed hanno preso visione dei libri consigliati. Libri per tutti i gradi di scuola... Montalban, Vasquez Vago, Gallardo, Gomez Rivas, e Liori, Melis, Tognolini, Oppes, Marras, Gallego Garcia, Carranza, Reverte, Mendoza, Chacon, e Sedda, Gramsci, Castellino, Zafon, Cercas, Grandes, Rodoreda, Aritzeta, Fortes e Copez, Follesa, Todde, Angioni, Maurandi, sono alcuni dei nomi degli scrittori e delle scrittrici che le classi che parteciperanno a questa IV edizione del progetto incontreranno attraverso la lettura dei loro libri, ma, alcuni e alcune, anche di persona. Il progetto sarà finanziato dalla Fondazione del Banco di Sardegna, dal Sistema Bibliotecario interurbano del Sulcis, dalla Provincia di Carbonia Iglesias ed avrà il patrocinio della Amministrazione comunale e sarà realizzato, come sempre, sia col lavoro volontario delle socie di “Libriamoci” e della Libreria Lilith, sia con la partecipazione attiva delle insegnanti che hanno inserito nella loro programmazione annuale i percorsi di lettura proposti dal progetto e li animeranno inserendoli nella attività curricolare. La lettura è uno strumento privilegiato per elaborare il proprio universo interiore e poi relazionarsi con l’esterno, per dare forma alle esperienze e dare loro un significato; durante l’età evolutiva può aiutare ad arginare l’angoscia dei processi di crescita e di apprendimento ed a pen- sare l’impensabile, l’imprevisto, l’ignoto e tutto ciò che è nuovo e che fa paura. Mettendo in relazione i sentimenti e le emozioni con i processi di conoscenza, favorisce l’esperienza della consapevolezza dei propri sentimenti e delle proprie emozioni sia nella vita quotidiana che nei momenti di difficoltà… a questi risultati qualitativi, non immediatamente visibili, ma che si manifestano nel tempo, è finalizzato il progetto “La città che legge”, come qualsiasi progetto di diffusione della lettura che abbia sia intenti educativi che di guida al piacere della lettura. I risultati quantitativi si rilevano attraverso un questionario cui hanno risposto 455 studenti delle primarie e delle secondarie di primo grado: nell’anno scolastico 2009-2010 non hanno letto nemmeno un libro il 5%, contro il 50% circa del dato nazionale; lettori e lettrici deboli sono il 20,5% contro il 44,9% del dato nazionale, che riguarda naturalmente i lettori e le lettrici; lettori e lettrici medi il 50,5% contro il 39,9%; lettori e lettrici forti 24% contro il 15% nazionale. I dati disarticolati per sesso mostrano una netta prevalenza delle lettrici sui lettori e confermano le tendenze nazionali. I risultati premiano il lavoro di chi propone il progetto e delle insegnanti che ogni anno con entusiasmo collaborano alla sua realizzazione, dopo la scelta e la distribuzione dei libri si prepareranno al prossimo incontro, la “Festa della Lettura”, a fine anno scolastico, nel parco di Villa Sulcis. Associazione Libriamoci Presidio del libro - Libreria Lilith Il libro scritto da Loriana Pitzalis è un’autentica sorpresa Chicchinalana, magnifico affresco da gustare H o letto il romanzo di Loriana Pitzalis tutto di un fiato, spero che l’autrice abbia in animo di concorrere a tutti i premi possibili e immaginabili. I requisiti di un’affermazione nazionale ci sono tutti: personaggi memorabili, intrecci che tengono l’animo in sospeso, respiri panoramici che fanno sentire i profumi della macchia mediterranea, descrizione degli usi e delle abitudini di una etnia antica, la vittoria della giustizia sulla vendetta, i sentimenti di una madre, il sostegno delle amicizie vere. Il romanzo è imperniato su vicende che accaddero prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale ma l’insegnamento del gesto compiuto dal marito di Chicchinalana nella prima guerra mondiale, quale fante della Brigata Sassari, è talmente luminoso da rimanere indelebile nella memoria. Davvero un magnifico affresco che consiglio a tutti di gustare, complimentandomi con l’autrice per la lunga e sofferta ricerca di una storia giudiziaria complessa. Direi, senza tutti noi che abbiamo bisogno di stimoli positivi per superare gli incerti La copertina del libro Chicchinalana. Loriana Pitzalis. tema di smentita, che il romanzo è un avvenimento morale e culturale per momenti che stiamo vivendo. Caterno Cesare Bettini “Anna dei miracoli” e, ancora oggi, continuo a pensare che sentirsi amata sia una necessità. In fin dei conti, credo di essere riuscita a farmi amare: me ne accorgo perché la gente mi rispetta e mi tratta come una di famiglia, è come se avessi creato un feed back. Il teatro in sé, mi ha sempre dato senso di sicurezza, tutt’ora dietro le quinte o sul palcoscenico mi sento a casa. Quando morì mio padre avevo 23 anni - premetto che forse oggi non lo farei - andai in scena il giorno stesso, come per fuggire dalla realtà e ritrovarmi nel mio cantuccio sicuro. Lo feci d’istinto: ero in scena al Piccolo di Milano con “Re Lear”, fu come stare dentro una bolla di pace, un’autodifesa dal dolore.» Nel 1963, interpretò la giovanissima Caterina ne “Il Gattopardo”, diretto da Luchino Visconti, divenu- to pietra miliare del cinema. Che ricordi ha di quell’esperienza? «Con “Il Gattopardo” ho fatto il mio ingresso nel cinema, dalla porta principale, anzi direi da un portone o da un piazzale. Ho rivisto il film poco tempo fa; lo amo tantissimo perché dentro c’è un affresco di storia, il vento che cambia e il passaggio di testimone tra due classi sociali. Le dirò mi è tornata voglia di leggere anche il libro che ho ritrovato mentre mettevo in ordine la libreria di casa. Pensi che l’avevo fatto autografare durante le riprese, nel ‘62, da Burt Lancaster, Lucilla Morlacchi, Rina Morelli e dai tanti giganti presenti in quel cast. L’unico mio cruccio è che quel giorno il grande Visconti non fosse sul set: la sua firma, purtroppo, non c’è.» Il prossimo 7 dicembre al teatro Centrale di Carbonia verrà inaugurata ufficialmente la stagione di prosa 2011-2012. Il Circuito Teatrale Regionale Sardo (giunto quest’anno alla XXXII edizione) ha inserito nel cartellone della stagione, promossa dal Ce.D.A.C. Sardegna, al teatro Centrale, dieci spettacoli, divisi in due turni di abbonamento, che andranno in scena fino ad aprile 2012 e la stagione di teatro ragazzi. La stagione del teatro Centrale è la terza più importante a livello regionale: Ottavia Piccolo, Lello Arena, Paolo Bonacelli, solo per citare alcuni degli interpreti. Il sipario si aprirà mercoledì 7 dicembre con “Il giardino dei ciliegi”, di Anton Pavlovič Čechov. Rimandiamo l’analisi dettagliata del calendario al prossimo numero. Per informazioni ed abbonamenti: 328 1719747. Cinzia Crobu [email protected] IL NUMERO 240 2-15:IL NUMERO 181 2/11 29/11/11 10.46 Pagina 2 Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 15 La Provincia del Sulcis Iglesiente CANALE 40 IN ONDA IL FUTURO Tel. 0781 672155 [email protected] Il campionato di Eccellenza dominato da Torres ed Olbia si sta rivelando molto difficile per la squadra di Graziano Mannu Carbonia, per salvarsi ci sarà da soffrire I limiti offensivi pesano e la squadra non potrà sbagliare gli scontri diretti, a partire da quello prossimo con il San Teodoro. I l campionato d’Eccellenza fin qui dominato da Torres ed Olbia, le squadre più attese per la promozione finale, si sta rivelando assai più difficile del previsto per il Carbonia di Graziano Mannu. Dopo lo stentato avvio, contraddistinto da non pochi episodi sfortunati, la squadra non è riuscita a cambiare marcia e stenta ancora, soprattutto in trasferta, dove non ha saputo conquistare neppure un punto (sette sconfitte in altrettante partite, quattro volte per 3 a 1, due volte 2 a 1 e una volta 2 a 0, con ben 18 goal subiti). Il bilancio di 13 punti messo insieme nelle otto partite casalinghe non è sufficiente a dare alla squadra un minimo di tranquillità e la sensazione emersa fin qui è che per salvarsi quest’anno il Carbonia dovrà soffrire. La classifica, dietro le due principali protagoniste e le altre 4-5 squadre che sembrano in grado di inserirsi nella lotta per i play-off (Fertilia, Taloro Gavoi, Alghero, Calangianus e forse il Pula), è molto corta e gli spazi per recuperare non mancano, ma per riuscirvi occorre cambiare marcia già prima della conclusione del girone d’andata, approfittando anche di un calendario favorevole che propone prima lo scontro diretto con il San Teodoro e poi il derby del Quadrivio di Nuoro, contro una Nuorese che appare in disarmo (sette punti, solo tre nelle ultime sette giornate). Il tecnico Graziano Mannu è pienamente consapevole della delicatezza della situazione, così come lo è la società che nelle prossime settimane dovrebbe tornare sul mercato per potenziare l’organico, del quale non fa più parte il centrocampista argentino Martin Virgili. è assai probabile che arrivino tre giocatori, un centrocampista di esperienza, un attaccante ed un difensore. «Questa prima parte del campio- nato - spiega Graziano Mannu - ha evidenziato pregi e difetti della squadra che, costruita per salvarsi, sta faticando sicuramente più del previsto. Il campionato è diviso in due tronco- Oltre ai nuovi acquisti, Mannu attende il recupero di Sebastian Mendez, il centrocampista argentino assente per infortunio da alcune settimane e reduce da un intervento cri- è scattata la 49ª Coppa Santa Barbara-Trofeo Aldo Carboni Grande festa del calcio giovanile sulcitano Il 29/11 inizia anche la 21ª Coppa Capodanno giovanissimi. I La formazione del Carbonia che ha battuto il Pula 1 a 0. Daniele Caschili. Michele Foglia. ni, tra le squadre che puntano alla promozione diretta o ai play-off e tutte le altre. Nonostante tutto la classifica è ancora molto corta e bastano due o tre risultati positivi consecutivi per risalire verso posizioni più tranquille.» rurgico per l’asportazione di un menisco. La sua presenza è fondamentale sia a centrocampo che in difesa, reparto nel quale, con Gian Marco Giandon, lo scorso anno ha formato una coppia difficilmente superabile. l Carbonia (girone C) e la Marco Cullugiorni Giba (girone B) sono le uniche squadre a punteggio pieno dopo le prime due giornate eliminatorie della fase locale della 49ª Coppa Santa Barbara-Trofeo Aldo Carboni, organizzata dalla delegazione provinciale della FIGC, riservata alla categoria allievi. Risultati della prima giornata: Girone A Isola Sant’Antioco-Don Bosco 1 a 3; Sant’Antioco-Atl. Cortogiana 2 a 2. Girone B Portoscuso-Marco Cullurgioni 1 a 3; Mineraria-San Luigi Orione 10 a 1. Girone C 1997 Iglesias-Carbonia 0 a 4; Monteponi-Fermassenti 1 a 2. Risultati della seconda giornata: Girone A Don Bosco-Sant’Antioco 1 a 4; Atl. Cortogh.-Isola Sant’Ant. 2 a 0. Girone B Marco Cullurgioni-Mineraria 4 a 0; San Luigi Orione-Portoscuso 4 a 2. Girone C Carbonia-Monteponi 4 a 1; Fermassenti-1997 Iglesias 0 a 2. Classifiche. Girone A: Sant’Antioco e Atl. Cortoghiana 4; Don Bosco 3; Isola di Sant’Antioco 0. Girone B: Marco Cullurgioni 6; Mineraria e San Luigi Orione 3; Portoscuso 0. Girone C: Carbonia 6; Fermassenti e 1997 Iglesias 3; Monteponi 0. Dopo le partite della terza giornata, accederanno ai quarti di finale, in programma dal 13 al 15 dicembre, le prime due classificate di ciascun girone; le semifinali sono previste il 21 e 22, la finalissima il 26 dicembre, alle ore 10.00, al campo Santa Barbara di via G.M. Angioy. Prende il via il 29 novembre la 21ª edizione della Coppa Capodanno per giovanissimi, alla quale partecipano sedici squadre, suddivise in quattro gironi. Questo il calendario delle prime due giornate. Prima giornata (29/11-1/12). Girone A Don Bosco-Sant’Antioco Atl. Cortoghiana-Or. M. Ghiga Girone B Isola Sant’Ant.-M. Cullurgioni 1997 Iglesias-Bindua Girone C Mineraria-P.G. Frassati Fermassenti-Gonnesa Calcio Girone D Bacu Abis-Carbonia Atletico Narcao-Musei Seconda giornata (13-16/12) Girone A Sant’Antioco-Atl. Cortoghiana Oratorio M. Ghiga-Don Bosco Girone B M. Cullurgioni-1997 Iglesias Bindua-Isola di Sant’Antioco Girone C P.G. Frassati-Fermassenti Gonnesa-Mineraria Girone D Carbonia-Atletico Narcao Musei-Bacu Abis. G.P.C. Cantina Santadi Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel e Fax 0781 950012 La Provincia ha stanziato i contributi per quattro società 35.000 euro per sostenere lo sport di vertice L a Provincia di Carbonia Iglesias ha deliberato di destinare 35.000 euro al sostegno delle squadre sportive del Sulcis Iglesiente che partecipano ai campionati di maggior rilievo. «A monte di questa decisione spiega l’assessore provinciale allo sport, Marinella Grosso - c’è la considerazione che il territorio provinciale vive attualmente una situazione di crisi economica generalizzata, che coinvolge anche la vita associativa dei cittadini e, nello specifico, ha posto in gravi difficoltà anche l’attività delle società sportive del territorio che disputano i campionati di maggior rilievo, obbligate ad effettuare trasferte in territorio regionale e nazionale, con oneri elevati.» è la legge regionale 9/2006 ad attribuire alle Province la programmazione e l’attuazione, sulla base della programmazione generale e delle linee di indirizzo delle politiche sportive regionali, di tutti gli interventi in materia di sport. La Provincia ha così preso atto delle richieste pervenute da parte delle società sportive A.S.D. Carbonia Calcio, A.S.D. V.B.A. Olimpia Sant’Antioco, A.S.D. Volley Iglesias, A.S.D. Calasetta Basket, destinando, quindi, un sostegno economico integrativo rispetto alle risorse provenienti da altri enti pubblici, così ripartito: Carbonia Calcio Eccellenza Regionale € 10.000 V.B.A. Olimpia Sant’Antioco Serie B1 Nazionale € 10.000 Volley Iglesias Serie B1 Nazionale € 10.000 Calasetta Basket Serie C Nazionale € 5.000 LATINIA Il CSI ha organizzato un corso di formazione/aggiornamento Per favorire la crescita dei dirigenti sportivi S i è svolto alcune settimane fa a Carbonia, il corso di formazione/aggiornamento per dirigenti sportivi organizzato dal Centro Sportivo Italiano Comitato Provinciale Carbonia Iglesias e cofinanziato dalla Provincia Carbonia Iglesias sul tema: “Gestire un’associazione sportiva dilettantistica nel terzo millennio”. Hanno partecipato al seminario 40 dirigenti sportivi di calcio, volley, basket, nuoto, disabili, che giornalmente si occupano con passione, dedizione, competenza ed entusia- smo all’educazione dei giovani, ai quali vengono richiesti sempre più professionalità e competenze. Fra i partecipanti, c’è stata una buona presenza di dirigenti che operano nelle attività sportive negli oratori che in questi ultimi tempi stanno “rinascendo”. Basti pensare che solo quest’anno, tramite il CSI, negli oratori del territorio sono stati organizzati tornei/campionati di volley, biliardino, calcetto, tennis tavolo con finalità provinciali, regionali e nazionali, coinvolgendo centinaia di atleti dai 5 a 70 anni (per il tennis tavolo i campioni regionali appartengono all’Oratorio San Paolo di Iglesias, San Pio X di Iglesias e San Luigi Orione di Carbonia). L’obiettivo del CSI per il 2012 è: una polisportiva in ogni oratorio. Le relazioni sono state svolte dal dott. Domenico Curci per gli aspetti giuridici; dal dott. Alessandro Fiorina per gli aspetti fiscali e tributari; dal dott. Andrea Nazzaro per le normative CONI - CSI - Albo Regionale; e, infine, dal dott. Maurizio Siddi che ha stimolato la fantasia con la “ricerca degli sponsor”. Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna. Vino mediterraneo, caldo, solare che, servito a 10°-12° C, esalta il dessert e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa. Ha ricevuto il “Premio speciale” “miglior vino dolce dell’anno” 2002 e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso” Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux. IL NUMERO 240 1-16:IL NUMERO 181 4/9 29/11/11 15.28 Pagina 1 16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVI • N° 240 • 29 Novembre 2011 Visite Guidate ai siti minerari Porto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S. Giovanni Galleria Villamarina - Monteponi Museo delle macchine - Masua Galleria Henry - Buggerru Galleria Anglosarda - Montevecchio Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni www.tentazionidellapenna.com I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri: 0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected]. Per le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche. Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.