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Veglia di Pentecoste LO SPIRITO DI NOVITÀ SOFFIA IN MEZZO A NOI

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Veglia di Pentecoste LO SPIRITO DI NOVITÀ SOFFIA IN MEZZO A NOI
Centro per il Culto e la Liturgia
Arcidiocesi di Agrigento
Veglia di Pentecoste
LO SPIRITO DI NOVITÀ SOFFIA IN MEZZO A NOI
Cose da preparare:
1. Al centro o in posto ben visibile dove si è radunati il Cero pasquale acceso segno di Cristo
Risorto
2. Dodici lampade o ceri da collocare in un posto visibile accanto al cero pasquale
3. Quattro stoffe di colori diversi da legare al cero pasquale
Canto proposto dal repertorio conosciuto dalla comunità
C
T
C
T
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
La pace del Risorto sia sempre con voi.
E con il tuo spirito
C
Fratelli e sorelle, siamo giunti al compimento della Pasqua; durante sette settimane,
rinnovati nello Spirito e immersi nella gioia, abbiamo celebrato la risurrezione di Cristo.
Ora, vegliando, ci disponiamo a celebrare il mistero della Pentecoste: discesa dello Spirito
vivificante sulla comunità messianica, dono del Risorto alla Sposa, inizio della missione
della Chiesa. Rivivremo l'evento del cinquantesimo giorno guardando al Cenacolo, dove i
discepoli erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la
Madre di Gesù.
Introduzione
G
Noi, qui, insieme,
a riflettere su chi siamo.
Illuminati da una Luce.
Confortati da una Presenza.
Lui, il Risorto che ci offre il suo Dono:
lo Spirito Santo.
Qui a scoprirlo
nelle maglie intricate della vita frenetica
che ci travolge.
Qui a decifrare i segni umili e nascosti
della Forza che tutto sostiene.
Insieme, a contemplare le tracce dello Spirito
nell'azione di tanti fratelli e sorelle,
qui nel nostro ambiente,
nell'umile quotidiano.
1. L'EVENTO
Centro per il Culto e la Liturgia
Arcidiocesi di Agrigento
Dagli Atti degli Apostoli (1,12-14; 2,1-4)
Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto
il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore,
dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso,
Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.
Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la
madre di Gesù, e ai fratelli di lui.
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.
Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la
casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su
ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel
modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Vengono portati dodici lampade o ceri accesi e sistemate in luogo ben visibile e si può eseguire un sottofondo musicale
o un canto che accompagna il segno
Pausa di silenzio
G
Il dono è giunto.
L'attesa orante con Maria, la madre,
è compiuta.
La Chiesa, Corpo di Cristo Risorto
ha trovato l'unico linguaggio
per capirsi e capire.
L'amore.
La comunicazione più profonda
tra uomini e donne
di ogni razza, cultura, colore.
Invocazione allo Spirito
S
Spirito di Dio, fa' della tua Chiesa un roveto
che arde di amore per gli ultimi.
Alimentane il fuoco col tuo olio.
T
Da' alla tua Chiesa tenerezza e coraggio.
Lacrime e sorrisi.
Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.
Disperdi la cenere dei suoi peccati.
S
E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a te,
coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare,
credile se ti chiede perdono.
Centro per il Culto e la Liturgia
Arcidiocesi di Agrigento
Non la rimproverare,
ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo
con le fragranze del tuo profumo e con l'olio di letizia.
T
E poi introducila,
divenuta bellissima senza macchie e senza rughe,
all'incontro con Lui perché possa guardarLo negli occhi
senza arrossire,
e possa dirGli finalmente: «Sposo mio».
(T. Bello)
Canto proposto dal repertorio conosciuto dalla comunità.
2. LO SPIRITO REALIZZA IL PROGETTO ATTRAVERSO LA COMUNITA'
Dagli Atti degli Apostoli (2,42-47; 4,32-35)
Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e
nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli
apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro
proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano
perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e
semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno
considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande
forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di
grande favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li
vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli
apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.
Pausa di silenzio
Vengono portate quattro lunghe stoffe di diverso colore durante la lettura della guida che indicano i
quattro elementi della prima comunità e vengono legati al cero pasquale segno di Cristo risorto.
G
Comunione, annuncio, servizio, celebrazione.
Quattro elementi che realizzano la prima comunità.
Il Corpo di Cristo in azione.
Lo Spirito attualizza
nella Chiesa di tutti i tempi
la manifestazione dell'amore di Cristo.
Il suo Amore ci unisce,
vincendo ogni barriera.
La sua Parola trova infiniti riflessi
Centro per il Culto e la Liturgia
per portare luce all'uomo che vaga nel buio.
Il servizio operoso rivela la premura accogliente
dei discepoli del Signore.
La celebrazione annuncia e realizza
la potente parola che tutto rinnova
e riveste di certa speranza
le attese del mondo.
Invocazione allo Spirito
S
Spirito di Dio, scendi ancora sulla terra
e donale il brivido dei cominciamenti.
Questo mondo che invecchia,
sfioralo con l'ala della tua gloria.
Dissipa le sue rughe.
T
Restituiscile il manto dell'antico splendore,
che le nostre violenze le hanno strappato.
S
Spirito Santo, che hai invaso l'anima di Maria,
rendici capaci di esultanza.
T
Se dobbiamo attraversare i mari
che ci distanziano dalle altre culture,
soffia nelle vele perchè,
sciolte le gomene che ci legano agli ormeggi
del nostro piccolo mondo antico,
un più generoso impegno missionario ci solleciti a partire.
S
Spirito Santo, dono del Cristo morente,
fa' che la Chiesa dimostri di averti ereditato davvero.
Trattienila ai piedi di tutte le croci.
Ispirale parole e silenzi,
perchè sappia dare significato al dolore degli uomini.
Così che ogni povero comprenda
che non è vano il suo pianto.
T
E in ogni uomo di buona volontà
facci scorgere le orme del tuo passaggio. Amen.
(T. Bello)
Canto proposto dal repertorio conosciuto dalla comunità.
Arcidiocesi di Agrigento
Centro per il Culto e la Liturgia
Arcidiocesi di Agrigento
3. SCOPRIAMO I SEGNI DELLO SPIRITO IN AZIONE
Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani (5,5)
La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello
Spirito Santo che ci è stato dato.
Dalla lettera enciclica Dominum et vivificantem di Giovanni Paolo II (n.67)
La via della Chiesa passa attraverso il cuore dell'uomo, perché è qui il luogo recondito dell'incontro
salvifico con lo Spirito Santo, col Dio nascosto, e proprio qui lo Spirito Santo diventa «sorgente di
acqua, che zampilla per la vita eterna». Qui egli giunge come Spirito di verità e come Paraclito,
quale è stato promesso da Cristo. Di qui egli agisce come consolatore, intercessore, avvocato. Lo
Spirito Santo non cessa di essere il custode della speranza nel cuore dell'uomo: della speranza di
tutte le creature umane.
Lo Spirito Santo, nel suo misterioso legame di divina comunione col Redentore dell'uomo, è il
realizzatore della continuità della sua opera: egli prende da Cristo e trasmette a tutti, entrando
incessantemente nella storia del mondo attraverso il cuore dell'uomo.
Qui egli diventa - come proclama la Sequenza liturgica della solennità di Pentecoste - vero «padre
dei poveri, datore dei doni luce dei cuori»; diventa «dolce ospite dell'anima».
La Chiesa col suo cuore, che in sé comprende tutti i cuori umani, chiede allo Spirito Santo la
felicità, che solo in Dio ha la sua completa attuazione: la gioia «che nessuno potrà togliere».
Pausa di Silenzio
G
La Chiesa, Corpo di Cristo Signore
La Chiesa: sue mani
per recare conforto e speranza a tutti.
Insieme vogliamo scoprire i segni
della presenza misteriosa,
ma meravigliosamente attiva nel mondo.
Raccontiamo le esperienze dello Spirito
vissute nell'incontro con chi si è reso disponibile
alla sua azione potente.
Nell'umile quotidiano
Riflessione del Celebrante
Canto proposto dal repertorio conosciuto dalla comunità.
4. CELEBRIAMO LA VITA NUOVA
G
Servire la vita,
annunciare la parola
di vita nuova,
Centro per il Culto e la Liturgia
vivere la comunione.
Ed infine celebrare la vita.
Contempliamo lo Spirito in azione
negli elementi che fanno la Chiesa.
Celebrazione commossa dell'Amore
che, discreto, agisce in mezzo a noi
e diffonde i suoi doni.
E fiorisce la gioia e il colore
nella tristezza e grigiore
delle nostre città.
Ed esplode il canto,
riprende la danza
della nuova creazione
perennemente rifatta
dalla Tenerezza di Dio.
Per la sua azione potente.
Con il nostro impegno.
Fino al giorno in cui tutti saremo
nel giardino di Dio
a godere la dolcezza infinita
del suo abbraccio.
Dio tutto fatto di Amore.
Nostra gioia e nostro futuro.
Di vita. In pienezza.
T
Santo Spirito,
accendimi col fuoco della tua saggezza,
affinchè possa amare solo ciò che è santo.
Santo Spirito,
illuminami col tuo intelletto,
affinchè possa comprendere solo ciò che è santo.
Santo Spirito,
rifletti in me la luce del consiglio,
affinchè possa scorgere solo ciò che è santo.
Santo Spirito,
infondimi il fuoco della tua forza,
affinchè possa desiderare solo ciò che è santo.
Santo Spirito,
riversa in me la tua conoscenza,
affinchè possa fare solo ciò che è santo.
Santo Spirito,
Arcidiocesi di Agrigento
Centro per il Culto e la Liturgia
Arcidiocesi di Agrigento
dammi un'ardente devozione,
affinchè possa cercare solo ciò che è santo.
Santo Spirito,
fammi bruciare nel timore di Dio,
affinchè non possa più perdere ciò che è santo.
Padre nostro...
BENEDIZIONE
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
Dio, sorgente di ogni luce,
che oggi ha mandato sui discepoli lo Spirito Consolatore,
vi benedica e vi colmi dei suoi doni.
R. Amen.
Il Signore risorto
vi comunichi il fuoco del suo Spirito
e vi illumini con la sua sapienza.
R. Amen.
Lo Spirito Santo,
che ha riunito popoli diversi nell'unica Chiesa,
vi renda perseveranti nella fede e gioiosi nella speranza
fino alla visione beata del cielo.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
SALUTO ALLA VERGINE
Dopo la Benedizione, il sacerdote si reca davanti all’immagine della Vergine Maria, mentre si esegue un canto adatto.
Giuntovi, la incensa e dice la seguente orazione:
O Dio, che agli Apostoli riuniti nel Cenacolo
con Maria madre di Gesù
hai fatto dono del tuo Spirito,
concedi a noi con il suo materno aiuto di servirti fedelmente,
per diffondere in parole e opere là gloria del tuo nome.
Centro per il Culto e la Liturgia
Arcidiocesi di Agrigento
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Viene eseguito un canto mariano dal repertorio conosciuto dalla comunità
CONGEDO
Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia.
Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.
Canto proposto dal repertorio conosciuto dalla comunità.
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