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Quaderno didattico per gli insegnanti
Museo d’arte per bambini Quaderno didattico per gli insegnanti Albero Speciale bambimus 07/08 Op op Ottobre -dicembre 2007 Attività didattica per la Scuola dell’Infanzia propedeutica all’installazione Albero Speciale bambimus 2007 Op op 16 dicembre – 6 gennaio 2008 Cortile del Palazzo Pubblico, Piazza del Campo Op Op Albero Speciale bambimus 2007/08 Da questo anno, con l’albero di Natale ispirato all’Optical Art, si apre un nuovo corso che vedrà dedicare l’iniziativa ai movimenti artistici. Perché l’Optical Art? Perché delle forme mutevoli, vestite da colori complici nel modificare le sensazioni e le percezioni di chi guarda, ci sono sembrate un buon inizio per coinvolgere ed avviare allegramente i bambini delle Scuole d’infanzia nel lungo percorso fatto di arte di ieri, di oggi e di domani. Per molti bambini la visita, in occasione della preparazione dell’albero, rappresenta il primo incontro con il museo. Il percorso educativo del Museo d’arte per bambini parte da lì, da quella prima visita, in quanto le sensazioni provate iniziano a sedimentarsi nell’esperienza e nella memoria, portando, nel tempo, ad avere del Museo un’idea vitale e partecipativa. Un luogo in cui, in virtù di un’osservazione attenta alla propria utenza, vengono poste come punto di partenza la messa in discussione di sé e la calibratura continua della propria offerta. Tra i rinnovamenti legati all’ubicazione c’è stato lo spostamento della sede del Museo per bambini nel Complesso Museale Santa Maria della Scala, presso i bellissimi locali dell’ex Spezieria, con annessa sala San Leopoldo per la collezione. Con questo trasferimento il Museo per bambini entra, quindi, nel cuore della memoria storica della vita e della cultura della città. Altro motivo importante è il raccordo con i servizi educativi e didattici del Santa Maria, da cui risulterà, per tutti gli utenti, un servizio potenziato e coerente. I bambini delle Scuole d’infanzia di Siena e provincia che hanno frequentato il percorso propedeutico all’installazione sono stati circa 900. I bambini si sono confrontati con una serie di esperimenti giocosi fatti da una moltitudine di forme e colori in movimento; l’obiettivo era far scoprire il punto di vista e la regola dei colori attraverso l’azione che genera mutamento. Per noi che vi abbiamo lavorato era fondamentale rispettare una nostra regola: coinvolgere lo spettatore/visitatore. Con l’Optical art è naturale, perché questo coinvolgimento fa parte della ragion d’essere del movimento artistico stesso. È l’occhio dello spettatore che assume un ruolo fondamentale perché è quello che registra il cambiamento dell’immagine, entrando dunque a far parte dell’evento visivo. Abbiamo voluto, quindi, far sperimentare le sensazioni, con l’obiettivo di far vivere gli effetti ottici come fine e non mezzo. 2 Percorso didattico I più piccoli frequentatori del museo – dai 3 ai 5 anni – guidati da Ines Garbi, sono stati al museo vivendo un approccio basato sulla percezione sensibile. L’accostamento all’arte è avvenuto attraverso l’evocazione e la scomposizione nei principi fondati di alcune opere optical realizzate da grandi artisti rappresentativi del movimento, come Getulio Alviani e Victor Vasarely, e dall’interpretazione dei motivi lineari del pavimento e del rivestimento del Duomo di Siena. Proprio la sensibilità ha consentito loro di misurarsi creativamente con forme e colori, ritmi e visioni, i quali rinnovavano la propria visione in virtù della combinazione o della sequenza/alternanza, più o meno ripetitiva, che giocosamente i bambini, hanno imprimesso o hanno scoperto con il sussidio dell’operatore e di un quaderno didattico. Il rapporto cognitivo, quindi, è stato stimolato con modalità sia induttive che deduttive. Per la prima volta i bambini, dai 3 ai 5 anni, sono stati per un’ora e mezza senza cedimenti e cali di interesse grazie alla varietà e l’effervescenza del percorso didattico. Installazione L’installazione, progettata e realizzata a cura di Tiziana Draghi, propone in maniera “giocattolosa”, come lei stessa afferma, l’ispirazione al movimento optical e al graphic style del periodo. L’albero, evocato in forme saettanti, oltre a diventare un possibile circuito in cui si può transitare “attraverso”, vuole porre, in sintesi formale, quello che i bambini hanno osservato nelle diverse sperimentazioni durante il laboratorio. Si mostra così uno degli effetti possibili dalla combinazione delle stessa forma sulla superficie, la quale, attraverso i colori disposti in variabili cerchi, diviene teatro di un movimento ripetitivo e mutevole nello stesso tempo. Per quanto riguarda l’aspetto decorativo, al colore bianco viene affidato un compito importante: è l’elemento unificatore e forse pacificatore della ripetizione, oltre che evocare naturalmente il “Bianco Natale”. Gli interventi dei bambini, raggruppati per scuole, sono, anche quest’anno, sulle pareti del Cortile. Le loro combinazioni, fatte durante il precedente laboratorio, a cura di Ines Garbi, mostrano come la stessa forma - il cerchio - può assumere tante interpretazioni dettate imperiosamente da una allegra vitalità. Anche quest’anno una colonna sonora composta per l’evento da Fabrizio Bai, segna il tempo dell’installazione. Michela Eremita Direttore museo d’arte per bambini 3 Optical art L’Optical Art nasce alla fine degli anni Cinquanta, e si evolve per tutti i Sessanta e oltre; si presenta come un articolato movimento artistico internazionale ispirato alla nuova scienza della percezione. Si sviluppa prevalentemente negli Stati Uniti, con epicentro a New York, estendendosi poi in tutta Europa. Questo nome deriva dal termine “optical”, “ottico”, appunto. Il fenomeno viene identificato con il nome di Optical Art, abbreviato in Op Art per evidente controcanto alla contemporanea Pop Art e trova un momento significativo nella manifestazione “The Responsive Eye” al Moma di New York nel 1965. Si possono distinguere due aree. Una, più vicina all’ arte di astrazione geometrica, punta sugli effetti di inganno, anamorfismi ed illusioni ottiche con combinazioni di segni e colori, per punti, cerchi, strisce, spirali, vortici ecc, utilizzando anche superfici metalliche rifrattrici di luce. Un’altra area privilegia dinamismi reali, ottenuti con congegni elettrici o magnetici, con giochi di luci artificiali o animazioni di strutture, che sollecitano spesso l’intervento interattivo del pubblico. Gli artisti Op tendono a costituirsi in gruppi. Emergono comunque protagonisti come Vasarely, Soto, Le Parc, Bury, Riley; in Italia, Munari, Mari, Alviani, Grignani. L’Op Art come abbiamo detto, e' un movimento che si sviluppa negli Stati Uniti e in Europa intorno alla metà degli anni Sessanta; in un periodo quindi caratterizzato da un costante mutamento dell’ arte, influenzata da politica, religione e cultura. Il termine compare la prima volta nell'ottobre del 1964 su "Time Magazine" e si consolida nel mondo artistico a partire dal 1965 per indicare il lavoro di un gruppo di pittori astratti che si riuniscono intorno alle figure di Victor Vasarely e Bridget Riley . I principali appartenenti al movimento sono Richard Anusziewicz, Rene Parola, Francois Morellet, Ad Reinhardt, Kenneth Noland, Larry Poons e Jesus-Rafael Soto. Comunque, anche se il termine fu coniato nella metà degli anni ’60 e anche l’esposizione si tenne in quel periodo, gli esperti concordano che il pioniere del movimento fu il pittore ungaro-francese Victor Vasarely con la sua Zebra del 1938 (un’immagine fatta interamente da strisce diagonali bianche e nere, curve, in modo da dare l’impressione di una zebra). l'Op Art, che deriva dall'Espressionismo astratto, ha come base della sua ricerca gli studi sulla percezione e sulle possibilità di ingannare l'occhio attraverso l'illusione ottica, realizzando una Victor Vasarely, Zebra, 1938 pittura che interpreta la superficie del quadro come un elemento dinamico in cui i colori e le forme sono utilizzati per creare diversi tipi di effetti ottici. Le forme geometriche divengono così le parti più importanti del quadro e, utilizzate all'interno di composizioni simmetriche, risultano illusorie e basate sulla discordanza ottica, facendo diventare soggetto stesso dell'opera d'arte le regole che l'occhio utilizza per interpretare un'immagine visiva. I lavori degli artisti Op sono quasi sempre astratti e caratterizzati da un uso quasi esclusivo del bianco e nero in motivi geometrici dai contorni fortemente delineati. Utilizzano la ripetizione di forme e colori molto semplici per creare effetti fortemente vibranti, esagerato senso di profondità, confusione tra sfondo e primo piano, impressione di movimento. L’anamorfismo viene indicato come la base di partenza nella ricerca compiuta dagli artisti Op Art; per 4 definizione, l’anamorfosi è considerata un artificio prospettico che serve a rendere un’immagine pittorica leggibile solo da un punto di vista anomalo, per lo più obliquo. Lo studio sull’anamorfismo viene approfondito da numerosi artisti, e in particolar modo da Escher. Escher è affascinato dal fenomeno ottico che a un oggetto fa corrispondere un’immagine dilatata, oppure contratta in una direzione. E’ interessato soprattutto all’anamorfismo che si ottiene in presenza di lenti, specchi ed obiettivi cilindrici. Escher, inoltre, contribuì allo sviluppo del movimento grazie alle sue opere dalla prospettiva stupefacente e alla tassellatura (modo di ricoprire il piano con una o più figure geometriche ripetute all'infinito senza sovrapposizioni). Nelle sue tassellature, i tasselli rappresentano solitamente pesci, uccelli, cavalli, pipistrelli, ma anche figure antropomorfe. Escher non solo dedicò moltissima attenzione alla realizzazione di tasselli che assomigliassero effettivamente agli animali che desiderava rappresentare, ma anche allo studio matematico e alla catalogazione delle tassellature. M.C. Escher L’Optical art è arte in movimento; la sua essenza è la creazione di esperienze cinetiche mentali non reali, generate attraverso artifici sapientemente costruiti. Il fruitore dell’ Op Art riceve sollecitazioni visive che colpiscono la selva di coni e bastoncelli da cui è formata la retina. Discrepanze, conflitti percettivi, ambivalenze catturano l’occhio dello spettatore che viene provocato affinché, corrispondendo alle intenzioni dell’autore, divenga partner nel processo di costruzione dell’opera, quasi completandola dinamicamente. E’ indicativo infatti il nome della mostra con cui nel 1965 questi artisti si presentarono al Museum of Modern Art di New York: "The Responsive Eye" (“L’occhio reattivo”). Forme statiche con effetti ottici illusori acquistano vita e mobilità, grazie al nostro stesso sguardo. Ciò che vediamo viene scomposto, scansionato in moduli. L’Optical Art è arte astratta, che si esprime in una pittura piatta che segue accurati schemi precostituiti capaci di suscitare problemi ottici nell’osservatore. L’Op Art si propone di esercitare effetti ottici, eccitanti. I colori, collocati sulla tela, in modo tale da fondersi negli occhi dello spettatore, vengono a suscitare particolari effetti ottici. Ad esempio, si ottiene un colore più puro e luminoso, sulla tela, avvicinando il giallo ed il blu, per ottenere il verde; notate bene, solo avvicinandoli, e non mescolandoli. Bridget Riley, Dominance Portfolio, Blue, 1977 5 Op op Suggerimenti per sviluppare e approfondire il lavoro sull’optical art Forme e colori op Giochi di composizione Attività 1 Materiale cartoncini colorati ( rosso, blu, giallo, verde, viola, arancio, bianco, nero) colla forbici supporto (cartoncino o foglio di grande formato) Svolgimento Ritagliare dei rombi colorati ed incollarli su un supporto, provando le differenti possibilità di composizione, come nell’opera di Vasarely (in figura 1 e 2). In figura 3 si possono vedere esempi di più semplice realizzazione. Figura 1 Ambigua-B, 1970, Victor Vasarely Figura 2 Hexa, Victor Vasarely Figura 3 6 Attività 2 Materiale cartoncini colorati (rosso, bianco, nero,verde, viola, arancio, giallo, blu) colla forbici supporto (cartoncino o foglio di grande formato) Figura 4 Vas03, 1969, Victor Vasarely Svolgimento Ritagliare o far ritagliare preparandoli prima: quadrati (22cm/ 22cm) quadrati (20cm/ 20cm) cerchi (20cm/ 20cm) Far sperimentare ai bambini – incollando su un supporto - l’abbinamento dei colori come nell’opera di Vasarely in figura. Attività 3 Materiale cartone(recuperato da scatoloni) , colori ( rosso, blu, giallo,arancio, verde, viola) Svolgimento Realizzare delle scatole di cartone a 6 lati, farle colorare ai bambini di 6 colori differenti e farli disporre come nella foto giocando con i lati colorati cercando di comporre più possibilità. 7 Attività 4 Materiale Fogli pvc colorati (colori primari) taglierino- compasso, graffette (per le maestre nel momento del assemblaggio dei trasparenti. Svolgimento Ritagliare precedentemente cerchietti di varie misure fare scegliere i cerchietti colorati ai bambini assemblarli, guardare i colori e forme ottenute e per finire allestire una parette. Attività 5 Gli specchi di Alviani Materiale: 2 specchi di uguale dimensioni carta colorata da ritagliare forbici un foglio bianco di grande formato Svolgimento:fare delle composizioni con i cartoncini colorati ( come suggerisce l’immagine) 8 Attività 6 Materiale Cartoncino bianco e nero Colla forbici Svolgimento Ritagliare dei cartoncini bianchi e neri (20cm/ 20cm) e fare realizzare ai bambini dei ritmi a partire del bianco e del nero come in musica. Attività 7 Materiale cartoncino bianco colori a tempera colla forbici Figura 5 Victor Vasarely Svolgimento Ritagliare nel cartoncino bianco quadrati o altre forme di diverse dimensioni. Dipingerli di un colore con una tonalità diversa per ogni bambino (aggiungendo bianco e nero per raggiungere tonalità diverse dello stesso colore). Far assemblare ai bambini i pezzi seguendo le tonalità, come nelle due opere di in figura (Vasarely ) Figura 6 Victor Vasarely 9 Il corpo in azioni op Giochi di composizioni Gioco delle forme Fare comporre ai bambini con il corpo le seguenti forme optical: Gioco Jacques a dit Le insegnanti dicono le frasi: “Jacques ha detto di saltare su se stessi, ................................fare dei cerchi con la testa, .........................................................con gli occhi, .........................................................con le mani, .........................................................la pancia, .........................................................i piedi, ..................................girare su se stessi ..................................fare un cerchio, ..................................farne due… I bambini devono muoversi solo se viene detta la frase completa (“Jacques ha detto di...”), altrimenti sono fuori dal gioco. 10 Gioco dei colori ( Hula Op) Materiale hula op verde, blu, viola, giallo, rosso, arancio (2 hula op per colore minimo) Svolgimento Disporre a terra degli hula op di diversi colori. Fare delle domande ai bambini sui colori. I bambini devono rispondere saltando nell’ hula op del colore corrispondente. Gioco della sequenza Far fare dei semplici movimenti ai bimbi ( es. aprire e chiudere gli occhi, fare un passo) e fare una foto per ogni fase del movimento. Effettuare un semplice montaggio ( o manuale o al computer es. con windows movie maker) Figura 7 Nudo scendendo le scale, 1913, Marcel Duchamp Figura 8 Il salto con l'asta, 1887-90, Jules Etiennes Marey 11 Il gioco delle differenze Guardare le due immagini e trovare le differenze Figura 9 Spiegelraum, 1968, Christian Megert Figura 10, La camera picta, A. Mantegna 12 La natura op L’ arcobaleno Un giorno di bel tempo fate apparire l’arcobaleno Materiale un bicchiere d’acqua, un foglio di carta bianco, luce del sole Svolgimento Riempite un bicchiere d’acqua. Posatelo su un tavolo con molta attenzione appoggiandone una parte sul tavolo mentre l’altra deve rimanere fuori. La luce del sole deve attraversare il bicchiere. Mettete il foglio di carta sul pavimento e fate in modo che la luce passi attraverso il bicchiere e vada a colpire il foglio sul pavimento. Sistemate tutto nella giusta posizione fino a quando apparirà l’arcobaleno sul foglio di carta. Le forme Nella natura e nel quotidiano ci sono tante forme di optical, cercare insieme ai bambini altre immagini simili a quelle riportate sotto e realizzare un album o un pannello. 13 Gli animali Le forme Disegno libero Materiali: fogli bianchi, colori e penelli. Svolgimento Far realizzare ai bambini dei disegni liberi inspirandosi alle forme dell’ onda e della spirale (come suggerisce l’ animale in figura) Chi c'è prima? La papera o il pesce? Ad ogni bambino viene dato un elemento che compone la figura riportata sotto. Dopo averlo colorato deve incollarlo in sequenza sopra ad un foglio di grande dimensioni. Figura 11 Disegno di simmetria, 1940-60, M. C. Escher 14 I colori Colorare alla maniera degli artisti Op 15 Il camaleonte - nascondino Preparare dei pannelli monocolore. Far vestire i bimbi di un solo colore (scelto tra quelli usati per i pannelli). Far correre i bambini a ritmo di musica. Quando questa si ferma i bimbi si devono ‘nascondere’ davanti al pannello colorato del colore degli indumenti indossati (proprio come fa il camaleonte) La lucciola Quadro di lucciole Materiale: fogli di cartoncino nero Fogli di cartoncino giallo o bianco, forbici, colla. Svolgimento Sui fogli neri far incollare ai bambini tanti puntini di cartoncino giallo o bianco come tante lucciole. Creare un pannello con i ‘gruppi di lucciole’ realizzati da ogni bambino. 16 G come GLOSSARIO A Arcobaleno: è un fenomeno ottico meteorologico che produce uno spettro di luce nel cielo; quest’ultimo si presenta quando il sole si riflette sulle gocce rimaste dopo la pioggia o pure in vicinanza di una fonte d’acqua. L’arcobaleno è multicolore. Dall'esterno verso l’interno i colori sono: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. B come Bianco: il bianco contiene tutti i colori dello spettro elettromagnetico ed è un colore ad alta luminosità. C come Cinetica (Arte): L'arte cinetica è una corrente artistica nata negli anni venti e successimente sviluppatasi negli anni cinquanta e anni sessanta che si propone di introdurre il movimento nell'opera artistica. Nell'arte cinetica il movimento può essere fisico, come nelle sculture cinetiche di Jean Tinguely o nei mobile di Alexander Calder oppure virtuale, come nei dipinti Op art di Bridget Riley o di Yaacov Agam. L’espressione “Arte cinetica” viene adottata nel 1954 anche se le sue prime apparizioni sono datate 1910 (periodo del futurismo) con la ruota di bicicletta di Marcel Duchamp contrasto: questa parola significa l’accostamento di due cose completamente diverse. Possono essere contrasti di forme o di colori, come per esempio il bianco e il nero. Cubismo: è una corrente artistica che nasce a Parigi nel 1907. Nelle opere cubiste il soggetto viene spezzato, analizzato e riassemblato in una forma vicina all’astrazione. D come Duchamp Marcel: artista americano d'origine francese fondatore del Ready made, presente nel futurismo. E’ uno dei primi artisti dell’Arte cinetica. Divisionismo: Teoria sulla quale si basano i neo- impressionisti, vale a dire il principio della composizione della luce attraverso l’accostamento dei colori. E come Escher Mauris Cornelis (1898-1972): Artista olandese che rappresenta nelle sue opere elementi del mondo reale ripetuti all’infinito. 17 F come futurismo: corrente artistica italiana (1910) che rifiuta le tradizioni ed esalta il mondo moderno e in particolare modo l’urbanismo, le macchine e la velocità. Viene usata la tecnica del divisionismo e del cubismo per provocare ritmi e luce ed esprimere una sensazione dinamica. Il futurismo è presente nella scultura, pittura, letteratura, cinema, fotografie, politica e musica. Quest’ultima viene chiamata “ la musica del chiasso” (Russolo, Pratela). G come GRAV: Gruppo di ricerca d'Arte visiva fondata da artisti opto- cinetici dove lo spettatore è privilegiato, nel senso che può toccare o manipolare le opere. Manifesto GRAV ottobre 1963: “Noi vogliamo interessare lo spettatore, farlo uscire dalle sue inibizioni, farlo stare rilassato. Noi vogliamo farlo partecipare. Noi vogliamo metterlo in situazione di provocare e trasformare. Noi vogliamo che lui si orienta verso un interazione con gli altri spettatori. Noi vogliamo sviluppare nello spettatore una forte capacità di percezione e d'azione.” ( Esiste il gruppo N e T in Italia e il gruppo Zero in Germania, questi due sono simili al GRAV). I come illusione ottica: L'immagine che si forma nel fondo dell’occhio viene analizzata e trasmessa al cervello sotto forma di segnali codificati. Le zone visive del cervello analizzano i segnali e danno una rappresentazione dell’oggetto percepito. L'interpretazione che ne fa il cervello può in alcuni casi essere ambigua e questi errori d’interpretazione provocano a volte delle illusioni ottiche che non vengono percepite da tutti allo stesso modo ( perché ognuno di noi ha un vissuto diverso). L come luce: la luce è l’agente fisico che rende visibili gli oggetti all’occhio umano; alcuni animali (per esempio il leopardo, il gatto) vedono anche nell’oscurità. M come Mantegna Andrea (1431- 1506): Artista italiano che usa la prospettiva evocando un mondo lontano e incorruttibile. 18 N Come Nero: Il colore nero è un non-colore, come il suo opposto: infatti mentre il bianco è tale perché respinge tutti i colori dell’iride, il nero al contrario li assorbe interamente Numerica: l'arte numerica (termine coniato nel 1975 da Yvaral ) descrive opere d’arte composte (o programmate) secondo le regole numeriche degli algoritmi. O come Optical art: è una corrente artistica astratta fondata più o meno nel 1960, le opere op art (abbreviazione di optical art; la parola op art è stata usata nell'arte per la prima volta nel 1960 quando è stata fondata la corrente artistica) danno l'impressione di movimento grazie ai contrasti di forme e colori. L’Op art è rappresentata soprattutto in pittura ma il mondo della moda e della decorazione vi si sono inspirati a tal punto di farlo diventare una corrente artistica popolare. P come Pavimento del Duomo di Siena: nel pavimento del duomo Siena ci sono dei motivi decorativi, forme e colori che fanno pensare all’optical art. All'epoca della realizzazione del pavimento del Duomo di Siena l'uso di queste forme era o simbolico (esempio la ruota della fortuna) o decorativo (rombi, cerchi, altre ruote... colori, contrasti). R come Ready- made: questa parola è stata data da Marcel Duchamp agli oggetti quotidiani presentati come opere d'arte (esempio la ruota di bicicletta nel 1913, detta ready- made cinetico. Retina: La retina è la membrana più interna dell'occhio.Con le sue cellule sensibili alle radiazioni luminose (fotorecettori), invia al cervello, attraverso il nervo ottico, le informazioni da interpretare.Ggrazie a questa l'occhio memorizza le immagini appena viste. S come Spettatore: l'arte è concepita dall’artista ma anche dallo spettatore visto che un opera viene fatta per essere guardata. Il pubblico, lo spettatore giustifica l’arte con sua presenza, gli da un senso, senza spettatore l’arte non esisterebbe. Soufi: danzatori musulmani, che girano su se stessi fino ad arrivare a una stanchezza tale da non sentire più il proprio corpo ed elevare lo spirito. U come Unico: non è il caso dell’op art, per la quale da una forma possiamo comporre il multiplo cambiando ogni volta la combinazione, e questo all’infinito. “L’idea per la quale era possibile a partire da un unità di uguale dimensioni o importanza comporre liberamente un opera, modificarla e riprodurla all’infinito” Victor Vasarely. 19 V come Vasarely Victor (1908- 1997): artista ungherese leader della corrente optical art. Y come Yvaral (1934- 2002): Jean -Pierre Vasarely detto Yvaral è figlio di Victor Vasarely; come quest' ultimo la sua opera si presenta sotto forme di pitture, co-fondatore del gruppo GRAV e fondatore del termine arte numerica. Z come Zebra: Opera di Victor Vasarely creata nel 1950. 20 Bibliografia per insegnanti Adèle Ciboul, Andrée Prigent; Io scopro i colori; Mondadori; 2000; Milano. Magdalena Holzhey; Vasarely; Taschen; 2005; Cologne. Emmanuel Guignon, Arnaud Pierre; L’ oeil moteur; Les Musée de Stasbourg; 2005 ; Stasbourg. Denys Prache ; Les plus belles illusions optiques ; Circonflexe ; 2001 ; Spagna. Des mondes impossibles ; Taschen ; 2002 ; Cologne. Ron Van der Meer, Franck Whitford ; Arte un libro tridimensionale per scoprire l’ Arte divertendoti; Franco Cosimo Panini; 1997; Modena. Bruno Santi; Il pavimento del Duomo di Siena; Scala Firenze; 1982; Firenze. Doris Schattschneider, Wallace Walker; M.C Escher Caleidocicli; Taschen; 1977; Cologne. Didier Baraud, Brigitte Stephan; Dada l’ art cinetique; Mango Presse; 2005; Belgique. Bibliografia per bambini Adèle Ciboul, Andrée Prigent; Io scopro i colori ; Mondatori; 2000; Milano. Leo Lionni; Piccolo blu e piccolo Giallo; Babalibri; 2007; Milano. Leo Lionni; Un colore tutto mio; Babalibri; 2007; Milano. 21 Il Museo d’arte per bambini Ha come missione principale quella di avvicinare il mondo dell’infanzia all’arte e alla cultura artistica attraverso l’esperienza vissuta nello spazio museale. Il Museo d’arte per bambini è un museo in cui sono raccolte alcune opere il cui filo conduttore è l’infanzia. Il Museo ha sede all’interno del Complesso Museale Santa Maria della Scala, dove si trovano le opere della sua esposizione permanente, composta da oggetti di proprietà, donazioni e prestiti (Sala San Leopoldo), gli spazi didattici e gli uffici (Sale della Spezieria). bambimus Museo d’arte per bambini Comune di Siena Complesso Museale Santa Maria della Scala Piazza Duomo, 2 53100 Siena tel&fax 0577 46517 [email protected] www.comune.siena.it/ bambimus Direzione Michela Eremita Segreteria Rosanna Donnini Organizzazione Giuditta Petreni Didattica Ines Gharbi, Stefania Villani, Davide Falletti Albero Speciale bambimus 2007 – Op Op – percorso didattico ottobre-dicembre 2007 Percorso didattico per la Scuola dell’Infanzia Progettazione e realizzazione Ines Garbi Allestimento spazi didattici Museo e elaborati bambini Cortile Palazzo Pubblico Ines Garbi Video Ines Garbi Operatori laboratori Ines Gharbi, Stagiste Cristina Gionfalo, Silvia Santini Albero Speciale bambimus 2007 – Op Op - installazione 16 dicembre 07 – 6 gennaio 08, Cortile del Palazzo Pubblico, Piazza del Campo Installazione A cura di Michela Eremita Progettazione e realizzazione Tiziana Draghi Allestimento e realizzazione tecnica Tiziana Draghi, Luca Bader, Michele Cipriani, Piero Bruno Stagista Cristina Gionfalo Elettricisti Ditta Logitel Musica originale Fabrizio Bai Comunicazione e Grafica Milc Le scuole che hanno partecipato Scuola dell’Infanzia Savina Petrilli – Siena, Scuola dell’Infanzia Luco – Poggibonsi, Scuola dell’Infanzia Castagno – Siena, Scuola dell’Infanzia Comunale Santa Marta – Siena Scuola dell’Infanzia Comunale Ginestreto, Scuola dell’Infanzia Comunale Asilo Monumento – Siena Scuola dell’Infanzia di Marciano – Siena, Scuola dell’Infanzia Collodi – Castellina Scalo Scuola dell’Infanzia Avignone 1 – Siena, Scuola dell’Infanzia Avignone 2 – Siena Scuola dell’Infanzia Cedda – Poggibonsi, Scuola dell’Infanzia Comunale Costalpino – Siena Scuola dell’Infanzia Piazza Amendola – Siena, Scuola dell’Infanzia Pestalozzi - Siena Scuola dell’Infanzia Comunale Vestri - Siena, Scuola dell’Infanzia Pinocchio - Quercegrossa Scuola dell’Infanzia Torrenieri , Scuola dell’Infanzia di Staggia Scuola dell’Infanzia Buonconvento, Scuola dell’Infanzia Scotte – Siena, Scuola dell’Infanzia Comunale AgnolettiSiena 22 Le trottole donate ai bambini che hanno partecipato sono state fornite dalla ditta Sogni di Legno sas 23