...

Vigile aggredito a Udine - Friuli Sera il quotidiano del giorno prima

by user

on
Category: Documents
12

views

Report

Comments

Transcript

Vigile aggredito a Udine - Friuli Sera il quotidiano del giorno prima
1,00
www.friulisera.it
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
VOGLIAMO LA VERITA’
FR I U LISE RA aderisce all’appello
della sorella di Giulio Irene Regeni
che chiede che non cali l’oblio
sulla fine del giovane ricercatore.
PIAZZA I MAGGIO. Agente della polizia locale malmenato per futili motivi da un pluripregidicato 26enne
Vigile aggredito a Udine
L’uomo invitato a richiamare il proprio cane che si era lanciato nella roggia a caccia d’anatre | P. 08 |
ANONIMO
EGIZIANO
OMICIDIO REGENI: UNA MAIL SENZA MITTENTE
A C C U S A A L S I S I C O M E M A N D A N T E | P. 0 2 |
LE TESTIMONIANZE
Il racconto di
4 volontarie
sulla “Balkan
Route”
u Angela Lovat, Monica Pasqualin, Micol Sperandio e Stefania Zanier sono le 4 volontarie
della Onlus “Ispiti in Arrivo” che
hanno concluso il 25 marzo
scorso una missione lungo la
rotta balcanica, con l’obiettivo di
portare aiuto umanitario e raccogliere informazioni sulla situazione dei migranti bloccati sul confine greco-macedone. |P. 09|
CONVEGNO SACE SUI RISCHI NEI MERCATI ESTERI
DECRETO SALVA BANCHE
NORDEST VOCATO
ALL’EXPORT, IN
FVG LA CRESCITA
È PIÙ MODESTA
Il Governo
vince facile
con la fiducia
u Dopo aver aggiornato la mappa dei
rischi (crescenti) nell’esportare verso
Paesi esteri, nel convegno di Sace è
stata ribadita la capacità del Nordest
di esportare beni e servizi. |P. 06|
u L’esecutivo ha posto la fiducia
al Senato per la conversione del
decreto che riforma le Banche di
Credito Cooperativo e la garanzia
di Stato sulle sofferenze. |P. 05|
2
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
MAIL [email protected]
PRIMO Piano
IL CASO. Ogni giorno arrivano nuove versioni sulla fine del giovane friulano
Regeni assassinato dai servizi
verità anonima “abbondante”
L’ultima storia rivelata da anonimo è talmente verosimile da non poter esserlo
.........................................................
...
... FABIO FOLISI
... [email protected]
.
u Ci sono due sole certezze sulla
morte di Giulio Regeni: l’omicidio ad opera di professionisti della tortura e l’assenza di colpevoli
che rimarrà per sempre o almeno
rimarrà il ragionevole dubbio.
Quella che potrebbe diventare la
verità che tutti vorrebbero sentirsi
raccontare, sembra essere arrivata fornita su un piatto d’argento,
esattamente come quello del
grossolano depistaggio sul ritrovamento dei documenti di Giulio
a casa di delinquenti comuni,
guarda caso tutti uccisi dalla polizia. Questa volta il piatto d’argento ha le sembianze di una mail
anonima secondo cui Giulio Regeni fu rapito dai servizi di sicurezza egiziani con l’avallo del
Ministero dell’Interno e dello
stesso presidente, Abdel Fattah al
Sisi.
Una mail talmente dettagliata,
troppo dettagliata, per non apparire l’ennesimo maldestro tentativo di depistare o al contrario una
verità talmente sconvolgente da
non poter apparire accettabile
perchè le conseguenze dei rapporti fra Italia e Egitto sarebbero
compromesse in maniera irreversibili. Secondo “l’anonimo egiziano” in particolare dietro al ra-
pimento di Regeni ci sarebbe stato, il generale Khaled Shalabi. La
rivelazione choc giunge non solo
nel giorno dell’arrivo degli emissari di al Sisi che dovrebbero portare i faldoni con le indagini sul
caso, ma all’indomani della dura
presa di posizione del Governo
Italiano. Insomma una risposta
anti regime alle richieste italiane
di verità. L’anonimo, lo sanno bene le procure e noi giornalisti, sono voce da prendere con assoluto
beneficio di inventario evitando
le suggestioni. Questo caso non è
diverso, infatti la prova indiziaria
che darebbe la patente di verità,
nascerebbe dal fatto che l’anonimo conosceva tre dettagli noti fino ad ora soltanto agli investiga-
tori e, ovviamente, ai torturatori
di Giulio. Insomma un colpo di
scena da “signora in giallo”.
“L’ordine di sequestrare Giulio
Regeni – scrive l’Anonimo – è
stato impartito dal generale Khaled Shalabi, capo della Polizia criminale e del Dipartimento investigativo di Giza”. “Fu Shalabi,
prima del sequestro, spiega sempre l'anonimo, a mettere sotto
controllo la casa e i movimenti di
Regeni e a chiedere di perquisire
il suo appartamento insieme ad
ufficiali della Sicurezza Nazionale”. E “fu Shalabi, il 25 gennaio,
subito dopo il sequestro, a trattenere Regeni nella sede del distretto di sicurezza di Giza per ventiquattro ore”. Quindi prosegue
VISITA. Premier in città per avviare il progetto di recupero di Bagnoli
Renzi a Napoli, proteste e scontri
Sassaiola contro la polizia che ha risposto con i lacrimogeni
........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
...
.
u Tutto come da copione. La visita di Renzi a Napoli per avviare
il progetto “Bagnoli” poteva essere occasione di visibilità per il
mondo dell’antagonismo e così è
stato. Si temevano scontri alla vigilia e scontri puntualmente si
sono verificati. Attimi di tensione e qualche scaramuccia tra manifestanti e forze dell'ordine in
prossimità dell'arrivo in città di
Matteo Renzi si sono avuti sul
lungomare cittadino sono stati
sparati lacrimogeni e anche alcune bombe carta. La gran parte
del corteo ra pacifico e si è divisa
ed allontanata dal punto degli
scontro, dove sono rimasti ma-
nifestanti più esagitati che non
hanno esitato a lanciare pietre
contro le forze dell'ordine, che a
loro volta hanno azionato gli
idranti e lanciato lacrimogeni.
Questo gruppo di manifestanti
violenti era nutrito, circa un centinaio che hanno cercato lo scontro con la polizia in assetto antisommossa.
Alcuni manifestanti in risposta ai
lacrimogeni si sono 'armati' di
bottiglie di vetro per lanciarle
contro il mezzo munito di 'idrante della polizia.
Gli attivisti hanno quindi bloccato il traffico sul lungomare e
diverse sono state le auto con cittadini a bordo che hanno provato
a forzare il blocco improvvisato
dai manifestanti zigzagando tra i
GLI SCONTRI. a Napoli
divisori di plastica. Nella confusione che si è creata mentre il corteo indietreggiava, tra piazza
della Vittoria e Posillipo, alcuni
veicoli sono stati avvolti dal fumo. Nessuna conseguenza per
gli occupanti compresi i passeggeri di alcuni bus con turisti che
sono a loro volta rimasti coinvolti nel lancio di lacrimogeni.
nel suo articolato racconto il presunto delatore, tra il 26 e il 27 gennaio, “per ordine del Ministero
dell’Interno Magdy Abdel Ghaffar”, viene trasferito “in una sede
della Sicurezza Nazionale a Nasr
City”. Tre giorni di torture non
vincono la resistenza di Giulio.
Ed è allora – ricostruisce l’Anonimo – che il ministro dell’Interno decide di investire della questione “il consigliere del Presidente, il generale Ahmad Jamal
ad-Din, che, informato Al Sisi, dispone l’ordine di trasferimento
dello studente in una sede dei Servizi segreti militari, anche questa
a Nasr city, perché venga interrogato da loro”. E sarebbero stati
questi ultimi torturatori ad “esagerare” provocando alla fine la
morte di Giulio. Una versione
credibile ovviamente ma che
avrebbe come prove solo le descrizioni delle torture che avrebbero riscontro nei referti delle autopsie. Prove indiziarie quindi. In
particolare le bastonature sotto i
piedi, le ferite inferte con un taglierino o stiletto e le bruciature di
sigaretta sul collo sarebbero la firma degli assassini. Purtroppo pe-
rò quelle che potrebbero sembrare prove inoppugnabili da libro
giallo d’autore, fanno tutte parte
del macabro rituale di sevizie che
i torturatori di professione infliggono alle loro vittime da tempi remoti. Stessi supplizi usavano i nazisti e da allora le tecniche di tortura fisica non sono cambiate.
Anche volendo avvallare il racconto di “anonino egiziano” non
si potrà farlo solo nelle parti “convenienti” addossando magari a un
solo zelante 007 i fatti e salvando
invece la “catena di comando”
descritta nella stessa mail. Insomma o e tutto vero o è tutto falso,
alemno in teoria. Anche considerando che al Sisi & c fossero completamente folli non si capisce
perchè commettere l’errore di far
ritrovare il corpo. Del resto se è
vero che vi sono alcune centinaia
di sparizioni in Egitto senza traccia ad opera dei servizi, è facile
dedurre che trafugare e far sparire
definitivamente il cadavere, la
madre di tutte le prove, non fosse
cosa alla portata del regime. Ed
allora il sospetto che in questa
partita a risiko nulla succeda per
caso è forte e che magari anche la
verità, come un puzzle con tessere
vere e false, arrivi per posta ben
sapendo che è una verità, che così
com’è raccontata non potrà essere
provata e soprattutto non potrà diventare il capitolo finale della vicenda per ovvie e giustificate “ragion di Stato”, perchè una cosa è
sospettare il capo di un regime di
centinaia di delitti, un’altra è ritenerlo direttamente responsabile
anche di una singola atrocità.
Anche il vice ministro Zanetti contro Renzi
80 euro ai pensionati
populismo di governo
u Non piace neppure in seno
all’intera maggioranza di governo la proposta di Renzi di
estendere il bonus di 80 euro
alle pensioni minime. Motivo
principale il fatto che l’annuncio è apparso troppo palesemente legato in chiave elettoralistica con l’appuntamento
delle amministrative e un patetico tentativo del premier in
difficoltà di riprendere il palcoscenico in segno positivo,
come piace a lui. Di certo Renzi trabanche salvate, a scapito
dei risparmiatori, scandalo
Tempa Rossaed economia che
proprio non decolla ha bisogno di riguadagnare un po’ di
consensi. Ma la proposta di
estendere il bonus di 80 euro
(oggi preso dai 10 milioni circa
di lavoratori dipendenti con
meno di 1500 euro di stipendio) ai pensionati che prendono l’assegno minimo non sembra entusiasmare soprattutto
dalle parti di Via XX Settembre. Ha detto il vice ministro
all’Economia Enrico Zanetti:
“Senza un ordine di priorità si
rischia di affiancare all'esasperato populismo di opposizione, che affligge il nostro
paese, un populismo di governo di cui non abbiamo bisogno. È chiaro che bisogna darsi delle priorità per quanto riguarda noi è chiarissimo confermare le riduzioni fiscali a
favore di chi lavora e produce,
scongiurare in modo più definitivo le clausole di salvaguardia che gravano sul paese. E
soltanto poi prendere in mano
la parte pensioni mettendo
però in fila le questioni e cioè,
innanzitutto, pensare a chi
non ha né un lavoro né una
pensione. Dopo di che, certo,
pensare a chi vuole arrivare
alla pensione un po' prima e a
chi la vorrebbe avere un po'
più alta".
MAIL [email protected]
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
3
ARGOMENTI
DEL GIORNO
L’OPINIONE
Se lo scandalo coinvolge
il gotha marcio del mondo
..........................................................
...
... AUGUSTO DELL’ANGELO
...
.
Se c'era da rabbrividire quando venne alla luce lo scandalo
Wikileaks, c'è addirittura da
sprofondare di fronte alle rivelazioni emerse dall'inchiesta
realizzata da 400 reporters su
“Panama Papers”, il più colossale scandalo sui fondi offshore che coinvolge il Gotha potente e marcio del mondo. Sei tra
sovrani e capi di Stato, miliardari, persino famosi calciatori. E,
manco a dirlo, alcuni big italiani.
In più. Molti potenti, politici di vari Paesi, faccendieri, criminali.
imprenditori, attori, come il regista, produttore e attore Jackie
Chan. Infine i nomi di 800 italiani tra cui grandi banche.
Gli sconvolgenti dati sono stati rubati nello studio legale Mossack Fonseca con sede nel 'paradiso fiscale' di Panama. Fondato dal figlio di un Ss nazista trasferitosi laggiù con la famiglia
alla fine della seconda guerra mondiale.
Il nome più importante che emerge dalla lista è indubbiamente
quello di Vladimir Putin, nuovo Zar delle Russie, che attraverso
alcuni prestanome avrebbe 'dirottatto' fondi per 2 miliardi di
dollari nella rete formata da società di comodo.
Il nome del Presidente di Mosca non compare mai, però è chiaro
il suo coinvolgimento tramite la sua cerchia ristretta: in primis
l'amico fraterno, il violoncellista Sergej Roldugin che presentò a
Vladimir la moglie Ludmila e fece da padrino alla loro primogenita Maria, Ha un conto di 100 milioni di dollari.
Poi la figlia minore Katerina, il confidente e oligarca Bpros
Rotenberg, uno dei 100 uomini più ricchi al mondo, e infine il
'sodale' del Kgb, Gennadij Nikolayevich.
Nella lista figurano altri personaggi di spicco, a cominciar dal
potente e ricchissimo sovrano dell'Arabia Saudita, Salmàn al
Saud, e poi il re del Marocco Mohammed. Ma c'è anche il rivale
di Putin dato il non ancora spento conflitto Mosca-Kiev, cioé il
presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko. Inoltre il neo-Presidente dell'Argentina, Mauricio Macri, di origine italiana,
quelli della Cina e dell'Islanda e il ricco padre del Premier
britannico David Cameron.
Veniamo agli sportivi. Il nome più famoso è quello dell'asso
argentino del Barcellona, Lionel Messi, che si sarebbe rivolto
allo studio Mossack per creare una società di comodo. Il giocatore era già finito nel mirino del Fisco spagnolo: il giudice
aveva chiesto una condanna a 22 mesi per aver evaso oltre 4
milioni di euro. C'è però anche il francese Michel Platini, ex
Juve.
Chiudiamo con l'Italia. Il nome più famoso è quello di Luca
Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari e ora al
timone di Alitalia. Seguono l'ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli
e anche Donaldo Nicosia, socio di Dell'Utri e già indagato a
Milano.
Da tutto ciò si capisce che non c'è limite al marciume tra i potenti
della Terra.
LA SVOLTA Settanta deputati appoggiano il nuovo premier Sarraj
Libia, prove di stabilizzazione
sciolto il Congresso di Tripoli
Ma c’è chi resiste: dice Ansar al Sharia «È il nuovo Karzai».
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Il governo islamista di Tripoli
si scioglie. È stato annunciato in
una nota subito rilanciata dalle
agenzie. In sostanza questa potrebbe essere davvero la svolta.
L’obiettivo è quello, spiegano a
Tripoli di lasciare spazio al nuovo
esecutivo di unità nazionale della
Libia guidato da Fayez al Sarraj e
prevenire lo scoppio di nuove violenze. Anche gran parte dei deputati dell’assemblea legislativa
di Tripoli, il Congresso generale
nazionale, ha riconosciuto il governo di Al Sarraj. Le autorità di
Tobruk, che fino a pochi mesi fa
erano quelle riconosciute dall’occidente, invece, continuano a opporsi all’esecutivo sostenuto
dall’Onu.
Nel pomeriggio a frenare gli entusiasmi ci hanno pensato però alcuni “deputati” dissidenti che non
hanno riconosciuto la decisione
presa, pare da un incontro di soli
70 parlamentari che era è stato
presieduto dal vicepresidente del
defunto Congresso, Saleh Makhzoum. Insomma per i deputati
che non hanno partecipato alla
riunione lo scioglimento e la relativa nota sono iniziative illegali.
A non essere d'accordo è anche
Ansar al Sharia, gruppo jihadista
attivo nell'est della Libia, che ha
pubblicato un manifesto in cui definisce il premier designato Sarraj
«il nuovo Karzai della Libia», facendo un paragone con il presidente afghano, che i talebani e non
solo loro, hanno sempre considerato un fantoccio al servizio del-
l'Occidente.
Ansar al Sharia ha fra l’altro rivendicato due attacchi a Bengasi,
condotti contro le forze filo-governative. Ma quello a Tripoli non
è l’unico problema di Al Serraj un
nodo difficile da sciogliere riguarda il coinvolgimento di Tobruk nel governo del Paese. Dopo
la caduta di Gheddafi il paese,
esemplificando, si è spaccato in
tre: Tripolitania, Cirenaica e Fez-
incassato il sostegno della Libyan
investment authority (Lia). Il presidente Abdulmagid Breish ha
detto infatti che «l'insediamento
del governo di unità nazionale a
Tripoli rappresenta un importante sviluppo verso la stabilità e l'unità del Paese». La Lia è una entità finanziaria imponente possiede beni per circa 70 miliardi di
dollari e in Italia ha partecipazioni in Unicredit, Finmeccanica,
IL PREMIER DESIGNATO Fayez al Sarraj
zan. In Cirenaica, in particolare,
sarà cruciale il negoziato per convincere il generale Haftar a farsi
da parte. Ma la prima sfida è quella della sicurezza e della stabilità
economica nella regione libica su
cui il nuovo governo proverà ad
avere controllo. Serraj, dopo il sostegno della banca di Libia, determinante perchè detiene i cordoni della borsa e della compagnia petrolifera di Stato Noc, ha i
IL GENERALE Khalifa Haftar che punta a diventare capo dell’esercito
nella Juventus e in molte altre
aziende. Soltanto in Africa ha un
fondo specializzato con 14 miliardi di investimenti in banche, industrie e struttura alberghiere. Intanto a Tobruk il generale Khalifa
Haftar, appoggiato dall'Egitto,
avrebbe posto sotto tutela il premier locale Al Thinni e punterebbe ad essere riconosciuto come
capo supremo delle forze armate
della nuova Libia, cosa che le fazioni di Tripoli non potrebbero
mai accettare. «Non formerò un
consiglio militare e sosterrò qualsiasi accordo di governo che abbia
la fiducia del parlamento» di Tobruk, ha dichiarato il generale in
un'intervista. «È necessario che
l'esercito resti ai margini della vita politica», ha aggiunto Haftar,
precisando che non accetterà mai
«la divisione della Libia», giudicata «disonorevole». La valutazione di quanto sta avvenendo in
Libia è la plastica dimostrazione
non solo della complessità della
vicenda in se, ma della fatto che in
politica estera spesso accade che
gli amici di ieri diventino nemici
di oggi e viceversa.
FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected]
N° ISCRIZIONE R.O.C.: l DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO FOLISI l UFFICI DI CORRISPONDENZA: ROMA 069291973, MILANO 0221118502 l CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: SMA SRLS, VIA SELVUZZIS 53
33100, UDINE TEL. 3318179155 - [email protected] l REG. TRIBUNALE: UDINE, N° 2 DEL 06/02/2015 l RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI (D. LGS. 30/06/2003 N. 196): FABIO FOLISI
l VERSIONE DIGITALE: PROVIDER: ONE.COM, KALVEBOD BRYGGE 24 DK-1560 COPENAGHEN V, DANIMARCA l TIPOGRAFIA SPECIALI: MEDIASTAMPA S.R.L. VIA DEL LITOGRAFO 4 BOLOGNA. TEL: 03928288201
4
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
MAIL [email protected]
CRONACA
L’INDAGINE. Presentati a Roma i dati di Transparency International Italia, Censis, ISPE-Sanità e Rissc
Sanità pubblica è allarme corruzione
una asl su 3 registra episodi inquietanti
Per il Presidente dell' Anticorruzione Raffaele Cantone: ”è terreno di scorribande per delinquenti”
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
...
.
u Chi segue la cronaca tutti i giorni ne è consapevole, ma quando
qualcuno mette i dati uno dietro
l’altro la percezione del cronista si
fa certezza. Parliamo del malaffare nella sanità italiana. L’ultimo
caso di due giorni fa con arresti nel
salernitano di medici che si facevano pagare per “saltare” le code
per arrivare prima alla sala operatoria. Ma di poche ore fa è la
notizia dell’indagine realizzata
nell'ambito del progetto "Curiamo la corruzione" da Transparency International Italia, Censis,
ISPE-Sanità e Rissc. Ebbene nel
37% delle aziende sanitarie italiane, una su tre circa, si sono verificati episodi di corruzione negli
ultimi cinque anni, e quello che è
peggio, in circa un terzo dei casi
non sono stati affrontati in maniera appropriata. Ad affermarlo sono gli stessi dirigenti delle 151
strutture sanitarie che hanno partecipato all'indagine sulla percezione della corruzione presentata
oggi a Roma nel corso della prima
Giornata nazionale contro la corruzione in sanità alla presenza, tra
gli altri, del Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin e del Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone. Il
77% dei dirigenti sanitari ritiene
che ci sia il rischio concreto che
all'interno della propria struttura
si verifichino fenomeni di corruzione (e questo rischio è giudicato
elevato dal 10% di loro). Due sono gli ambiti che si prestano maggiormente alle pratiche corruttive: quello degli appalti e quello
delle assunzioni di personale. Al
primo posto, l'83% dei dirigenti
sanitari indica i rischi che si annidano negli acquisti di beni e ser-
vizi e il 66% nella realizzazione di
opere e infrastrutture, mentre il
31% sottolinea la possibilità che
si seguano scorciatoie illecite nelle assunzioni. Molto è stato fatto
negli ultimi anni per prevenire i
casi di corruzione in ambito sanitario. Il 97% delle strutture sanitarie ha adottato uno specifico
Codice di comportamento dei dipendenti integrativo rispetto a
quello previsto per i dipendenti
pubblici, il 93% ha predisposto un
Regolamento per le procedure
d'acquisto, il 92% afferma che
nella propria struttura esistono
procedure trasparenti per l'aggiudicazione degli appalti, l'85% ha
previsto procedure per la segnalazione di casi di corruzione e
azioni a tutela dei dipendenti che
le effettuano (i whistleblower).
L'esame dei Piani anticorruzione,
previsti dalla L. 190/2012, di 230
aziende sanitarie rivela però che
nel 40% dei casi si sono limitate a
un adempimento formale dell'obbligo di legge, non inserendo all'interno del Piano nè l'analisi dei
rischi di corruzione, ne' le misure
di prevenzione, mentre il 33% ha
svolto un'analisi parziale e solo
una struttura sanitaria su quattro
ha risposto in pieno al dettato normativo. Probabilmente anche per
questo il 35% dei dirigenti sanitari
ritiene che il Piano non impatti in
u Laconico del Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone: La sanità ha detto è un "terreno di
scorribande da parte di delinquenti di ogni tipo, è un mondo
su cui ci sono i maggiori Interessi economici anche in tempi
di crisi". Cantone ha parlato di
una sanità italiana dagli standard elevatissimi, "ma la corruzione abbassa il livello dei servizi". Il presidente dell'Anac non
ha fornito numeri, preferendo la
cautela in proposito, "ma credo
che in sanità vi sia un problema
molto significativo sia in sprechi
che in fatti corruttivi". L'Anac è
già intervenuta definendo il
nuovo piano anticorruzione,
"concordato anche con i tecnici
del ministero della Salute" e
maniera decisiva sulla diffusione
della corruzione. Si sono quindi
ridotti in Asl e ospedali, dal 2009
al 2013, gli sprechi in beni e servizi come mensa, lavanderia e gestione dei rifiuti speciali: in media
prossimamente - ha annunciato - sarà firmato un altro protocollo "per andare a controllare
come i piani anticorruzione
vengano applicati". Cantone
infatti ha rilevato l'importanza
di verificare "se le Asl stanno
facendo davvero le linee guida
anticorruzione, capire se le carte sono solo messe a posto in
modo burocratico oppure se
c'è una vera applicazione delle
misure". A parere del presidente dell'Anac,"non si puo' intervenire solo a posteriori con la
repressione, ma mettendo in
campo una serie di strumenti
preventivi che cambino la mentalità di tutti noi", quindi si tratta
di avere un approccio culturale
diverso in rapporto alla corruzione che ormai non è più quel-
c'è stato un calo del 4,4% l'anno,
ma l'incidenza rispetto alla spesa
complessiva non si è ridotta. E gli
sperperi ammontano a 1 miliardo
di euro l'anno, risorse che potrebbero essere destinate alla salute
dei pazienti. La sanità fa gola per
l'ingente valore della spesa pubblica, pari a 110 miliardi di euro
l'anno. Il lavoro di stima dei conti
economici di Asl e aziende ospedaliere ha permesso l'osservazione, nel periodo 2009-2013, dei risparmi legati alle 6 voci di spesa
considerate (pulizia, mensa, lavanderia, smaltimento rifiuti,
cancelleria e guardaroba). Che
ammontano, per il 2013, a circa
493 milioni complessivi per le
Aziende sanitarie locali e 485 milioni per le Aziende ospedaliere.
Nel complesso, quindi, si quantificano potenziali risparmi per
979 milioni di euro per le voci di
spesa analizzate tra Asl e Ao.
la della mazzetta tradizionale,
"questa è rimasta quasi solo un
ricordo". Cantone ha anche
sottolineato che nel piano anticorruzione in tema di sanità
una delle maggiori criticità evidenziate riguarda le liste di attesa, "e la cronaca di queste ultime ore purtroppo ce lo conferma", in riferimento all'inchiesta in Campania. Arresti e sequestri "non sono sufficienti ha ribadito -, serve una cultura
anticorruzione". La Corruzione, oltre che depauperare la
spesa sanitaria, la rende anche
meno efficiente. E' un tema da
non sottovalutare, la sanità è al
primo posto nei rischi di fenomeni corruttivi, proviamo quindi a mettere in campo strumenti nuovi".
MAIL [email protected]
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
5
ECONOMIA
LE NOVITÀ. La riforma delle Bcc e la garanzia di Stato sulle sofferenze
Il decreto banche ora è legge flash
il governo ha posto la fiducia
POPOLARE DI VICENZA
Per chi non aderisce, la via di fuga costa il 20% del patrimonio
Unicredit garante per
l’aumento di capitale
u Il decreto banche è stato approvato, l’esecutivo ha posto la fiducia e il Senato l’ha fatta passare, incassando il si definitivo del Parlamento. È legge, dunque, la riforma
delle Bcc e la garanzia dello Stato
sulle cartolarizzazioni dei crediti
in sofferenza.
Il decreto era in scadenza (15 aprile) e per evitare questa evenienza,
l’esecutivo ha usato la conversione in legge del decreto. Dopo il si
u Unicredit sembra orientata a
estendere la garanzia sull'aumento di capitale della Banca
popolare Vicenza da 1,75 miliardi di euro fino alla seconda metà
di maggio rispetto alla data originaria del 30 aprile. Domani sono
in agenda i cda dei due istituti di
credito e, secondo indiscrezioni,
dovrebbe essere presa una decisione in merito. Unicredit fornisce da solo la garanzia per gran
parte dell’aumento (1,5 miliardi).
Come prescritto dalla Bce, la
banca vicentina deve chiudere la
ricapitalizzazione entro fine mese, ma i tempi così stretti hanno
messo in difficoltà Unicredit. Il titolo in Borsa ne ha risentito, riducendo i guadagni della mattinata. L’eventuale garanzia fornita per i futuri aumenti di capitale
della banca vicentina diventerebbe un elemento positivo di bilancio nel caso in cui le dichiarazioni di Renzi diventino realtà.
Stamattina il premier ha annunciato la possibile creazione di
due strutture distinte a capitale
misto che permetterebbero alle
banche di cedere sofferenze alleggerendo i buchi nei bilanci.
SENATO. Una vista dall’alto
della Camera, il tentativo di far
passare il provvedimento al Senato senza modifiche è stato ottenuto
ponendo la fiducia (senza l’approvazione, infatti, scatterebbe la crisi di governo, ndr). A sostegno del
decreto, il vice ministro dell’Economia, Enrico Morando, ha dichiarato che: «Alleggerendo le
banche dai crediti in sofferenza, si
riduce la stretta del credito e si rilancia l’economia». Sulla riforma
delle Bcc, Morando ha dichiarato
che la strada principale sarà quella
della aggregazione in uno o più
gruppi bancari cooperativi. Soddisfazione in tal senso è stata espressa da Federcasse: «Il decreto rispecchia quasi del tutto l’autoriforma proposta dal sistema delle
banche di credito cooperativo e
apre una nuova fase per il sistema».
Tra le novità introdotte precedentemente alla Camera, una via
d’uscita (way out) per le Bcc che
non vorranno aderire alla holding:
se dispongono di un patrimonio
netto superiore a 200 milioni, entro 60 giorni dalla conversione definitiva del decreto, dovranno fare
istanza (singolarmente o in gruppo) alla Banca d’Italia per conferire l’attività bancaria ad una società per azioni. Ottenuta l’autorizzazione centrale, la coop controllerà la spa, ma solo dopo aver
pagato il 20% del proprio patrimonio netto come... tassa straordinaria. Davvero un bel modo per lo
Stato di fare... cassa.
Altra novità, infine, è l’estensione
agli intermediari finanziari della
possibilità di accedere alla garanzia di Stato sulle sofferenze.
RENZI. Il premier
BONUS PENSIONATI
Tesoro: semplice
populismo di governo
u L’ultima trovata del premier
Renzi (il bonus da 80 euro anche per i pensionati) non è stata
apprezzata sia in casa Pd che
dall’esecutivo di governo. Il post su Facebook, infatti, ha causato quasi un ammutinamento
di massa con una ridda di critiche, a cui il ministro Poletti ha
cercato di mettere un freno dichiarando: «Si farà, se ci saranno i soldi». Molto più critica la
posizione del vice ministro
dell’economia, Enrico Zanetti,
che ha dichiarato: «Si rischia di
affiancare all’esasperato populismo di opposizione che affligge questo Paese, un populismo
di governo di cui non abbiamo
bisogno».
Sandrigo Ingross srl via Che Guevara n.5, Z.A. Aquileia (ud)
tel. 0431/919665 - fax 0431/919675 [email protected]
6
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
MAIL [email protected]
ECONOMIA / Regione
CONVEGNO SACE. Presentata la mappa aggiornata dei rischi dell’esportazione nei vari Paesi Ue e extra Ue
Il Nordest conferma la sua vocazione all’export
fanalino di coda il Fvg, cresciuto “solo” dell’1,3%
I settori chiave: meccanica strumentale, tessile & abbigliamento, prodotti in metallo, alimentari & bevande
u Nel 2015 la quota di export del
Nordest è cresciuta del 5%, oltre la
media nazionale, confermando la
sua vocazione verso i mercati esteri.
Meno brillante la performance del
Fvg. È quanto emerso nel convegno
"Mappa dei rischi 2016" organizzato da Sace Gruppo CDP), con Simest
(Gruppo CDP) oggi a Udine, dove si
è presentata una mappa aggiornata
dei rischi nei vari Paesi.
EXPORT. L’anno scorso l’export
del Nord Est è cresciuto ad un tasso
del 5%, mettendo a segno un risultato migliore della media nazionale.
In particolare Fvg cresce, sebbene in
misura minore rispetto alle altre due
regioni di riferimento, e segna un discreto +1,3%; poi seguono il Veneto
(+5,35%), e il Trentino (+7,3%), che
fa la parte del leone.
Da segnalare tassi di crescita a doppia cifra per i prodotti agricoli, gli
apparecchi elettronici e gli alimentari & bevande, e si basa soprattutto
sul contributo di settori chiave
dell’economia regionale che valgono il 70% delle vendite estere: meccanica strumentale (pesa per oltre il
20% sull’export del Nord Est), tessile & abbigliamento (pari al 14%
delle vendite estere totali), gioielli
(13%), prodotti in metallo (12%) e
alimentari & bevande (9%).
LA NUOVA MAPPA. La nuova
L’intevento della Serracchiani al convegno a Udine
Investire sui logistica
consolidare i risultati
EXPORT. Crescita superiore alla media per il Nordest
mappa dei rischi si focalizza su un
paniere diversificato di mercati
emergenti: Algeria, Tunisia, Turchia e in prospettiva Iran per il Nord
Africa e Medio Oriente. Tra le geografie più rischiose Grecia e Russia.
Le problematiche più comuni sono il
calo dei prezzi dei beni, l’aumento
del debito dei paesi emergenti e, infine, una maggiore agitazione politica. Risultato: un aumento dei rischi
per chi opera sui mercati esteri. A
fronte di questa situazione, nel convegno si è cercato di capire quali sono, oggi, i mercati più promettenti su
cui crescere. In base alle rilevazioni
della Mappa dei Rischi 2016, l’aumento dei rischi si è tradotto in oltre
5 miliardi di euro di minori esportazioni per l’Italia nel 2015 anno ma è
possibile recuperarne 31 entro il
2019 attraverso un miglior presidio
di un paniere diversificato di mercati
a elevato potenziale. «Esportare e
crescere in mercati nuovi, in un
mondo ad alto rischio, è una sfida
complessa che le imprese del Nordest da tempo stanno affrontando
con successo, puntando sempre più
su innovazione e high tech» ha concluso Simonetta Acri, direttore rete
domestica di Sace.
u «Il Friuli Venezia Giulia ha
grandi potenzialità che stiamo cercando di sfruttare al
meglio» ha affermato Serracchiani, nel suo intervento al
convegno L'export del Nord
Est alla prova dei nuovi rischi
globali. Riguardo, in particolare, la portualità regionale ha
aggiunto: «Ci sono straordinarie possibilità di sviluppo e
dove è necessario fare sistema. Gli investimenti che stiamo attuando in questo ambito
danno grandi prospettive» ha proseguito, ricordando gli
accordi che il Porto di Trieste
ha sottoscritto con Paesi tra
cui l'Iran.
Serracchiani ha anche ribadito i lavori per il potenziamento ferroviario in partenza dai
porti: «Lunedi partirà dal Porto di Trieste il primo treno diretto all’interporto di Novara,
abbiamo l’ambizione di immaginare un sviluppo non solo
verso l’Est Europa, ma anche
da Ovest e Centro Europa».
«Non abbiamo bisogno di costruire altre infrastrutture ha ribadito Serracchiani - ma
di mettere insieme l'esistente, dove il collegamento fra
porti e interporti è fondamentale anche per l'export perché
spesso a fronte di prodotti di
qualità non riusciamo ad abbattere i costi dei trasporti e
della logistica o spesso pensiamo di abbattere quei costi
ma non sempre riusciamo a
ottenere trasporti e logistica
di qualità».
IN BREVE
ROMA. Evento ad un anno dall’avvio della sperimentazione su rigenerazione urbana
Giornata nazionale Confcommercio-Anci
Iacop: decidere di concerto con gli enti locali, Marchiori: diventare attivi in Ue
u Si è svolta oggi a Roma “La
Giornata nazionale Confcommercio-Anci per l'avvio della
sperimentazione su rigenerazione urbana e nuove prassi urbanistiche". L’evento organizzato
dalle due organizzazioni a un anno dalla firma del protocollo di
intesa, un progetto che ha già
portato a livello regionale, alla
sigla di un protocollo d’intesa
Confcommercio Fvg-Anci Fvg a
Gorizia, Udine, Cervignano e
Gemona. Tra i presenti il presidente del Consiglio regionale del
Fvg, Franco Iacop, l'assessore
regionale Gianni Torrenti, Alberto Marchiori, presidente di
Confcommercio Fvg, alcuni sin-
L’EVENTO.
daci eil presidente di Anci Fvg,
Mario Pezzetta.
Iacop ha affermato: «L'Europa si
trova continuamente a dover rispondere a nuove sfide di carattere economico, ambientale e sociale, la maggior parte delle quali
riveste una forte connotazione
urbana. Circa il 70% della popolazione vive negli agglomerati
urbani: le città sono pertanto motori dello sviluppo economico,
generando da sole oltre il 75%
del Pil, nonché dell'inclusione
sociale e dello sviluppo sostenibile. Una governance multilivello è la chiave per risolvere i complessi problemi delle città». Per
Iacop l’Agenda urbana europea
non può prescindere dalla partecipazione nel processo decisionale dal coinvolgimento degli
enti territoriali, locali e regionali.
Da parte sua, Alberto Marchiori,
presidente di Confcommercio
Fvg e delegato alle Politiche eu-
ropee di Confcommercio, ha definito l'avvio della sperimentazione: “L’inizio di un percorso
importante, perché il territorio è
rimasto spesso fuori dai giochi
europei, è rimasto passivo. Abbiamo voluto invertire la tendenza e diventare soggetti attivi insieme ai sindaci, che sono i nostri
migliori alleati.
Ma è a livello europeo che dobbiamo riuscire a fare gioco di
squadra, mentre in Italia dobbiamo lanciare messaggi concreti,
operativi. In particolare bisogna
invertire la desertificazione, non
solo dei centri storici, utilizzando la leva fiscale».
©
RILANCIMPRESA FVG
La presentazione
dei servizi alle pmi
u Domani dalle ore 9.30, nella Conference Hall del Centro
Congressi di AREA Science
Park a Padriciano (Trieste),
l'assessorato regionale al
Lavoro del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con l'Agenzia Investimenti FVG dell'assessorato alle Attività
produttive e con AREA
Science Park, presenta alle
realtà imprenditoriali i servizi
dedicati in materia di lavoro e
occupazione e gli strumenti
per le aziende previsti dalla
legge regionale n. 3 del 20
febbraio 2015, meglio nota
come Rilancimpresa FVG.
L'incontro si concluderà con
l’intervento dell'assessore
regionale al Lavoro Loredana
Panariti.
MAIL [email protected]
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
7
REGIONE
RONCHI DEI LEGIONARI. Inaugurata oggi la sala arredata da Calligaris e da Illy Caffè
Un nuovo ingresso “Vip” da 4 milioni
la rinascita dello scalo riparte da qui flash
Annunciate anche altre tratte e alleanze, per il 2016 si punta al pareggio di bilancio
u Il rilancio dell’aeroporto di
Ronchi dei Legionari passa anche per il rinnovo completo della
sala di attesa, la prima di una lunga serie di opere di ammodernamento e potenziamento che
dovrebbero aumentare l’attrattività dello scalo regionale.
I LAVORI. Un budget da oltre 4
milioni di euro quello messo a
disposizione dalla Regione Fvg,
socio unico della partecipata,
per il rifacimento della Vip
Lounge, lo spazio aeroportuale
d’attesa ristrutturato e riarredato
a cura dell'Azienda Calligaris
spa, in collaborazione con Illy
Caffè spa. Presente alla cerimonia di inaugurazione, la presidente del Fvg, Debora Serracchiani ha dichiarato: «Siamo al
primo passaggio per il rilancio
dell’aeroporto. Abbiamo messo
a disposizione questi risorse con
l’obiettivo di rilanciare e far rinascere lo scalo».
Tempi più lunghi per la realizzazione del Polo intermodale, i
cui lavori dovrebbero iniziare
entro l’anno. Annunciate anche
nuove tratte e nuovi collegamenti da parte del presidente
VIP LOUNGE. I presenti alla inaugurazione di oggi
dell’Aeroporto, Antonio Marano: «Ci aspetta un grande lavoro
commerciale per attirare clienti
sempre più difficili. La Vip
lounge è solo il primo segnale
per l’utenza, ma anche per chi
deve vendere il prodotto alle
compagnie aeree, che esigono
infrastrutture moderne , accessibili e dotate di tutti i comfort».
Lodando l'operato del presidente della Società Antonio Marano
e del direttore Marco Consalvo
la presidente ha aggiunto:
«Stanno facendo un lavoro di
straordinaria importanza per il
rilancio dello scalo anche dal
punto di vista delle tratte, per cui
siamo convinti che riusciremo
ad attrarre nuovo traffico e nuovi
passeggeri».
A tale scopo Marano ha annunciato un nuovo collegamento
con Istanbul cinque volte a settimana, con la Borajet Airlines,
con «La collaborazione del porto di Trieste, poiché dovrebbe
servire proprio l'utenza portuale». Riguardo al capitolo alleanze, spiega Marano, «Queste richiedono i conti in ordine, e noi
oggi non li abbiamo ancora:
quando li avremo sarà poi l'azionista a valutare assieme a noi le
linee strategiche da seguire».
Per l'aeroporto l'obiettivo quest'anno è chiudere in pareggio.
«Gli investimenti sull’aeroporto
regionale - ha concluso la Serracchiani - sono un tassello delle
infrastrutture che stiamo riordinando per aumentare la nostra
competitività: aeroporto, porti e
servizi ferroviari. I risultati da
qui ad un anno saranno estremamente interessanti».
Ai posteri l’ardua sentenza.
© G.S.
L’iniativa della Regione dedicata alla Formazione professionale
COMPARTO UNICO. Il rinnovo a livello locale
Il
lavoro
vale
oro
Gli stipendi pubblici
la presentazione
Panontin: aspettiamo l’accordo da Roma
u In merito al rinnovo del contratto
per i 14 mila lavoratori del comparto
unico, l’assessore competente, Paolo Panontin ha ribadito: «La Regione Fvg ha più volte comunicato alle
organizzazioni sindacali del Comparto unico Regione-Enti locali che
l'apertura del Tavolo di trattativa sul
rinnovo contrattuale ci sarebbe stata
non appena il Governo avesse fornito indicazioni utili sui criteri che
intende adottare per la contrattazione nazionale, così come previsto
dalla legge di Stabilità nazionale per
l'anno 2016».
Per aprire il Tavolo di contrattazione, dunque, è necessario che il governo fissi i parametri di aumento.
L’assessore ha aggiunto: «In questi
giorni è giunta notizia dell'accordo
raggiunto al Tavolo nazionale della
contrattazione sulla definizione dei
comparti che era una precondizione
necessaria per aprire il confronto sul
PANONTIN. L’assessore
piano economico. Siamo una Regione con un comparto separato e
autonomo rispetto a quello del pubblico impiego nazionale, ma è ragionevole che l'adeguamento degli stipendi dei nostri dipendenti pubblici
sia in linea con quello nazionale, anche in considerazione che l'aumento
della spesa del personale pubblico
deve pur sempre trovare coerenza
con l'intero sistema nazionale».
u «Il 2016 è l'Anno della Formazione per il Fvg e intendiamo viverlo e farlo vivere alla
nostra comunità presentando
a tutti i cittadini e cittadine
della nostra regione le opportunità che la Formazione Professionale offre per l'avvicinamento e l'avvio al mondo del
lavoro, rivolgendo innanzitutto la nostra attenzione ai giovani per rendere loro più snello l'accesso alla prima occupazione, riducendo nel contempo la dispersione scolastica». Questo l’intervento introduttivo a Udine dell'assessore
regionale alla Formazione Loredana Panariti alla presentazione dell'iniziativa “Il lavoro
vale oro”, nell'ambito del
“Progetto Master Formazione
Professionale” finanziato dal
Programma Operativo del
LA LOCANDINA.
Fondo Sociale Europeo.
Si tratta di un percorso composto da cinque eventi a partire dal Venzone (16 aprile), per
proseguire a Grado (11 giugno), Pordenone (il 30 settembre), Trieste (30 ottobre), per
concludersi a Udine, allo Stadio Friuli, il 23 gennaio 2017.
I protagonisti saranno i ragazzi e le ragazze con meno di 18
anni che partecipano ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale nelle piazze.
IL PICCOLO
Fabio Amodeo addio
u Da stamattina Fabio Amodeo
non c'è più. Il collega, nato a Trieste nel 1945, è stato in passato
caporedattore di Piccolo e Alto
Adige, responsabile tecnico del
mensile Photo Italia e responsabile della redazione della casa
editrice Lint. Autore di diversi libri
e grande esperto di fotografia, è
mancato dopo una lunga malattia.
RICCARDO RICCARDI
Basta, vogliamo il
garante degli italiani
u «A questo punto presenteremo
una proposta di legge per istituire
il garante degli italiani, questo
Citti ormai fa solo il garante degli
stranieri». Riccardo Riccardi, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, replica alle dichiarazioni di Citti: «Sono irricevibili,
la polemica politica spetta a tutti
tranne a chi è nominato dal Consiglio Regionale per fare il garante. È legittimo avere opinioni diverse, ma io non mi faccio accusare di discriminazione da un impiegato della Regione. Mi scontro con chi governa, gli esponenti
della politica o della società ma
non da un signore del quale ricordo l'esistenza soltanto perché,
tempo fa, mi ha spiegato che era
giusto togliere i crocifissi dalle
aula scolastiche».
LEGAMBIENTE FVG
La smentita
u Con riferimento agli articoli apparsi sulla stampa lo scorso sabato e relativi alla decisione
espressa da una forza politica e
da alcuni Comitati di raccogliere
le firme perindire un referendum
abrogativo della legge di organizzazione delle del Servizio Integrato "acqua e rifiuti" appena approvata, si precisa, che, diversamente da quanto indicato nell'articolo, Legambiente Fvg, non ha ancora deliberato nulla in proposito.
8
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
MAIL [email protected]
CRONACA
UDINE. Oggi in piazza I maggio un 26enne ha colpito un agente
ANTITRUST Multeni ad aziende calcestruzzo
al Tar respinti
Vigile malmenato, Ricorsi
ora dovranno pagare
fermato pregiudicato
.......................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Un 26enne pluripregiudicato
L. T., personaggio già noto alle
forze dell’ordine, si è reso responsabile del pestaggio di un
vigile urbano nel pomeriggio in
piazza I Maggio, verso le
17.30.
Poco prima dell’evento criminoso una pattuglia della Polizia
locale era intervenuta per aiutare uno zoologo che stava cercando di recuperare un’anatra.
L’animale si trovava in evidente
difficoltà all’interno della roggia che scorre lungo un lato della piazza.
In quel frangente il pitbull di
L.T., probabilmente attirato dallo starnazzare dell’anatra, è corso nei pressi del rivolo e si è tuffato in acqua nuotando verso il
pennuto che non era in grado di
volare. Il vigile urbano, M. C.,
ha intimato al proprietario del
cane di richiamarlo per preservare l’incolumità dell’anatra: in
tutta risposta però il vigile ha ricevuto un pugno sul viso.
A questo punto si è sviluppata
una vera e propria colluttazione.
L. T., non pago di quello che
aveva già fatto, secondo quanto
si è saputo, ha iniziato anche a
scalciare sonoramente il vigile.
Nel frattempo sul luogo hanno
fatto in tempo a sopraggiungere
altre due pattuglie delle forze
dell’ordine in aiuto al vigile aggredito. Una di queste era un
veicolo del nucleo radiomobile
UN AGENTE della Polizia municipale in servizio.
dei Carabinieri di Udine, l’altra
della Polizia locale.
A seguito degli eventi il 26enne,
che è risultato essere anche tossicodipendente, è stato tradotto
al comando della Polizia locale
per gli accertamenti di rito.
Si è così proceduto all’identificazione dell’uomo che è stato
denunciato a piede libero. Adesso il ragazzo è accusato di minaccia e violenza, di atti osceni
in luogo pubblico (essendosi anche spogliato) e di resistenza a
pubblico ufficiale. Se tanto non
bastasse, il giovane si è anche
rifiutato di fornire le proprie generalità agli agenti, perciò dovrà
rispondere anche di quest’ultimo reato.
Si attende ora di conoscere la
prognosi per le ferite riportate
dal vigile urbano che ha subìto il
pestaggio: da questo fatto verrà
determinata anche la gravità
delle accuse per le quali il 26enne dovrà apparire davanti al giudice.
Ovviamente la pena sarà commisurata anche agli eventuali
danni riportati dal vigile e alla
prognosi di guarigione.
CARABINIERI Il cittadino serbo potrebbe essere al centro di una banda di ladri del Veneto
Manette ad un uomo 50enne
Autore di un furto a sala slot ?
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u I carabinieri di Monfalcone
hanno arrestato un 50enne di cittadinanza serba con l’accusa di
furto aggravato. Sarebbe autore di
un bottino di 40 mila euro ricavato
a febbraio da una sala-slot machines in via I Maggio a Monfalcone.
Il 50enne era riuscito nel suo intento dopo aver ‘sventrato’ 26
macchinette: un lavoro di cinque
ore complessive. Specializzato in
questo tipo di furti, l’uomo è stato
fermato pochi giorni fa al Lisert
(nei pressi del casello autostradale) mentre era intento a lasciare
l’Italia in corriera. Il 50enne, residente nella zona di Vicenza, era
seguito e pedinato da tempo: probabile si sentisse braccato. I militari gli hanno trovato addosso, in
sacchetti di plastica, numerose
banconote: un totale di 6 mila euro. L’uomo è anche sospettato di
essere al centro di una serie di rapine eseguite in Veneto da una
banda: nel suo trolley sono stati
rinvenuti oggetti da scasso, torce e
monete da uno o due euro (come
quelle delle slot machines).
CARTELLO per il Lisert.
Il Tar del Lazio ha confermato le
sanzioni che l’Antitrust aveva deciso un anno fa nei confronti di
otto imprese del settore del calcestruzzo per aver fatto ‘cartello’
in regione.
Il Tribunale ha respinto con diverse sentenze i ricorsi presentati da
sei società: Calcestruzzi Trieste
Nord Est (multa per 145.663 euro),
Calcestruzzi
Zillo
(3.454.587), Nuova Calcestruzzi
(46.011), Cobeton (331.322),
Friulana Calcestruzzi (504.952) e
General
Beton
Triveneta
(1.782.660). Altre due aziende
coinvolte sono la Superbeton
(6.463.242) e la Concrete Nordest
(130.994). Nel periodo compreso
tra il 2010 ed il 2014, secondo
l’Antitrust, le società del cemento
hanno stipulato due “intese” in
modo da concordare i prezzi e dividersi i compratori senza una
reale concorrenza. Tutto ciò ha
‘drogato’ il mercato. Il primo accordo ha riguardato le province di
Gorizia, Udine e Pordenone, mentre il secondo solo quella di Trie-
ste. Tutt’e due le intese erano sotto monitoraggio di una società di
consulenza, l’Intermodale con sede in provincia di Pordenone. A
quest’ultima spettava il compito
di raccogliere informazioni sui
cantieri aperti: i documenti aggiornati venivano distribuiti tra le
aziende che si riunivano ogni settimana per coordinarsi. L’Intermodale di Pordenone agiva anche
per dare multe ad hoc se qualche
impresa non rispettava i patti. Anche questa azienda è stata oggetto
di sanzioni da parte dell’Antitrust:
sono state due le multe comminatele (5.242 euro): una per ogni
intesa monitorata.
S. GIORGIO DI NOGARO Le sue condizioni erano molto gravi
Deceduto in ospedale
un bimbo di 11 giorni
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Ieri sera era stato ricoverato
presso l’ospedale di Udine in condizioni gravissime. Giorgio, un
bimbo nato il 26 marzo, è morto
stamattina a seguito di una crisi
respiratoria.
I genitori del neonato, che vivono
a San Giorgio di Nogaro, si erano
molto allarmati per lo stato in cui
si trovava il figlio: avevano subito
chiamato il 118. Probabilmente
vedendo quello che stava succedendo, i due, nonostante fossero
in attesa dell’ambulanza, avevano
deciso di trasportare il bimbo da
soli al pronto soccorso di Palmanova. Intanto il 118 era giunto a
casa della coppia e, non trovandola, il personale si era messo sulle sue tracce via cellulare. Una
volta raggiunto genitori e piccolo
all’uscita dell’autostrada presso il
casello di Porpetto, i sanitari sono
riusciti a fornire le prime cure.
Da qui l’ambulanza ha poi trasportato mamma e bimbo al S.
Maria della Misericordia di Udine. Purtroppo il piccolo non è però
sopravvissuto alla crisi.
9
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
MAIL [email protected]
CRONACA / Udine
OSPITI IN ARRIVO. Testimonianze di quattro volontarie della Onlus di ritorno dalla Macedonia
Udinesi sulla “Balkan Route”
viaggio ai “confini” della realtà
Protagoniste sono: Angela Lovat, Monica Pasqualin, Micol Sperandio e Stefania Zanier
da Idomeni a Larissa e infine Atene, l’obiettivo era portare aiuti e monitorare il flusso di migranti
.............................................................
...
... LUCIA BURELLO
... [email protected]
.
u CI RIVEDREMO A FILIPPI cari
signori. La resa dei conti non sembra
più così lontana.
Lo hanno toccato con mano anche
quattro ragazze udinesi della Onlus
“Ospiti in Arrivo”, che da oltre un
anno si occupa della prima assistenza ai richiedenti asilo in città. Le volontarie, infatti, hanno concluso il 25
marzo scorso una missione lungo la
rotta balcanica, con l’obiettivo di
portare aiuto umanitario e raccogliere informazioni sulla situazione
dei migranti bloccati sul confine
greco-macedone.
E sono, le loro, notizie che non rincuorano, ma che confermano ciò che
accade lungo quella disperata rotta,
un cul de sac senza Trebisonda e che,
costringendo uomini in recinti da
bestie, appare sempre più simile alla
via di una tragica transumanza epocale.
E’lì, tra polvere, cotone e tabacco, in
bilico tra la terra degli Dei e la Santa
Barbara di uno stantio continente,
che si snoda la strada del fallimento
umano, prima che politico. Sì perché
la via balcanica, la più transitata dai
profughi per raggiungere l’Europa,
è di fatto una trappola dove migliaia
e migliaia di uomini resteranno
bloccati davanti alla progressiva
chiusura delle frontiere europee. Le
conseguenze sono altrettanto dispe-
rate, limitazioni degli accessi di rifugiati da parte della Grecia, a sua
volta abbandonata da una Europa
sempre più smarrita; limitazioni
d’entrata imposte dalla Macedonia
secondo il paese di provenienza e
non secondo le storie personali e tutto, troppo spesso, in violazione delle
normative internazionali sul diritto
d'asilo, come più volte denunciato
dall'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Siamo allo sbando. Difficile trovare
un periodo storico dove il numero di
uomini umiliati è stato così alto.
L'Europa, anzi, l'Occidente, sconta
ora il suo madornale “deficit interiore” e una cultura “frigida” e spietata
che, illusa di saper vivere, come sosteneva un lungimirante Camus, «ha
posto - invece - la vita a un livello
così basso da non avere più la possibilità di proseguire nella Storia».
La peggiore minaccia di questo Occidente, del suo pericoloso stato vegetativo, prima di arrivare da fuori,
da oltre il filo spinato, è arrivata da se
stesso. E' arrivata dalla fede nel po-
Donati anche molti
giochi. I bimbi, infatti,
sono circa 4 mila.
tere ben ragionato, a scapito dell'umana sensibilità. E' arrivata dall'aver confuso mercato, tecnologia,
consumo, benessere, nell'agente per
conquistare civiltà e progresso, trascinando la nostra cultura nell'aberrante perversione e nel degrado mo-
rale, prima che nell’insolvenza politica.
Ed è questo che, dal 18 al 25 marzo
scorso, Angela Lovat, Monica Pasqualin, Micol Sperandio e Stefania
Zanier, hanno forse visto con i loro
occhi. Le quattro volontarie udinesi,
hanno infatti raggiunto Idomeni, al
confine grecomacedone, poi Larissa
e infine Atene, con l’obiettivo di
portare aiuti umanitari e monitorare
il flusso di migranti.
«La missione, - spiegano - sostenuta
economicamente dalla nostra associazione e dai privati cittadini che
hanno risposto all'appello per la raccolta di fondi organizzata per l’occasione, ha permesso l’acquisto di
generi alimentari, tende, materassini e sacchi a pelo, oltre a molti giochi
per i bambini, che rappresentano circa un terzo delle 12 mila persone
presenti. Tutti gli acquisti sono stati
fatti in loco e col coordinamento delle altre associazioni di volontari presenti sul posto. Abbiamo inoltre
messo in campo le nostre competenze, ascoltando storie, offrendo supporto e realizzando attività ludicoricreative a favore dei più piccoli, con
l’obiettivo di fargli vivere momenti
di normalità e gioia in una situazione
fortemente drammatica».
La missione delle volontarie, inoltre, ha avuto anche lo scopo di prendere contatto con associazioni e attivisti locali al fine di raccogliere informazioni sulle diverse strutture
d'accoglienza e sulle procedure legate al diritto d'asilo e di registrare le
tante testimonianze di violazioni dei
diritti umani perpetrate a danno dei
migranti.
«Le loro condizioni d'accoglienza –
dichiarano - in generale appaiono
estremamente difficili e anche laddove le persone sono ospitate in
campi governativi, la mole maggiore di lavoro è a carico di gruppi di
volontari indipendenti e di piccole
associazioni locali. Risultano assenti, invece, tranne rari casi, le grandi
organizzazioni internazionali».
Nelle prossime settimane saranno
organizzate a Udine serate di immagini, racconti e parole per spiegare
quello che sta succedendo in Grecia
in materia di accoglienza. Info su sito web e Pagina Facebook “Ospiti in
arrivo”.
MAIL [email protected]
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
10
CRONACA / Udine
CONSIGLIO. L’opposizione sarà impegnata su due fronti
I residenti possono farne richiesta entro il 29 aprile
Mensa profughi e varianti Fondo affitti
le decisioni domani in Aula via alle domande
Ampliamento Caritas via Ronchi, si chiedono risposte
u SARANNO DUE i temi gustosetti su cui il Consiglio Comunale
sarà chiamato a pronunciarsi domani. Il primo è la nota questione
delle quattro varianti per ampliamento e costruzione di centri commerciali con aggiunta di tre rotatorie, la seconda è l'ipotesi di ampliamento della mensa Caritas di
via Ronchi all'interno del giardino
della scuola primaria, Garzoni;
idea paventata dal sindaco Honsell allo scopo di consentire spazio
maggiore ai profughi che, quotidianamente, fanno uso del servizio. Una proposta che ha fatto arricciare il naso non soltanto alla
minoranza in Comune, ma perfino
alla Provincia che preme nell'organizzare ogni forma di sostentamento all'interno dell'ex caserma
Cavarzerani. Ricordiamo, al proposito, le parole dell’assessore alle Politiche Sociali, Elisa Asia
Battaglia: «La mensa della Cavarzerani accolga tutti i profughi presenti a Udine, quelli già ospiti della struttura e quelli che vagano in
città e usufruiscono dei pasti forniti dalla Caritas in via Ronchi!».
L’assessore, infatti, aveva raccolto il malcontento di alcuni residenti che, esasperati dal via vai di
stranieri, si erano perfino organizzati in un comitato di protesta.
Insomma, l'idea di un nuovo prefabbricato nel cortile del Plesso
scolastico sarebbe da parte dell'Opposizione la goccia che fa tra-
boccare
il
vaso.
«Seppur riconoscendo il lodevole
lavoro che la Caritas svolge quotidianamente, - ha affermato il
consigliere comunale, Vincenzo
Tanzi (FI) - riteniamo prioritaria
la necessità di salvaguardare e rispettare la destinazione d’uso della scuola, comprese le sue pertinenze. Gli spazi designati allo
svolgimento dell’attività scolastiche educative non possono essere
utilizzati da terzi, poiché creerebbe una inopportuna promiscuità e
la sola presenza di estranei non garantirebbe il rispetto delle misure
di sicurezza». E aggiunge: «Esiste
l’enorme spazio messo a disposizione alla Cavarzerani per i profughi, dove la Regione ha stanziato oltre 400 mila euro per sistemare alcune palazzine. Non serve arrampicarsi sugli specchi alla ricerca di nuovi spazi, va potenziato
l’esistente».
Insomma, i forzisti Vincenzo Tan-
zi e Maurizio Vuerli, fiancheggiati da Giovanni Marsico e Antonio
Falcone di Identità civica e Lorenzo Bosetti del Pdl, sugli spazi da
destinare all’ospitalità sembrano
ansiosi di conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione portando domani in Aula il così detto
question time per il sindaco:
«Quali verifiche e soluzioni alternative sono attualmente in corso
in merito agli edifici adiacenti alla
mensa di via Ronchi, al fine di trovare una sistemazione senza promiscuità con le scolaresche». Ma
le curiosità dei consiglieri non finiscono qui e chiedono: «I docenti
e i genitori della Scuola Secondaria Valussi, adiacente alla scuola
Garzoni, sono stati informati e
coinvolti nel progetto? E in che
misura il sindaco Honsell vuole
impegnarsi formalmente nell’assicurare la tutela dell’attività scolastico-educativa?».
© BLU
u C’È TEMPO fino al prossimo 29 aprile per accedere al
fondo affitti, la misura di sostegno delle spese locative
per le famiglie in difficoltà
economiche. Possono fare
richiesta di contributo i nuclei familiari residenti nel
Comune di Udine titolari di
un contratto di locazione e
in possesso, al momento di
presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:
anzianità di residenza di almeno 24 mesi sul territorio
regionale, maggiore età, residenza anagrafica nel Comune di Udine, rispetto dei
limiti di reddito previsti dal
regolamento regionale, non
essere proprietari di altra
abitazione, non essere assegnatari di alloggio di edilizia sovvenzionata (Ater).
La tipologia di Isee da presentare è quella “ordinaria”
o, ricorrendo i presupposti
di legge (da verificare con i
Caf, i Centri di assistenza fiscale), quello “corrente”. In
caso di imminente scadenza dei termini per l'accesso
al presente contributo, è
ammessa, in attesa dell'Isee da parte dell'Inps, la
consegna di copia della ricevuta di presentazione
della Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) ai Caf.
Per poter presentare la propria domanda è necessario
prima prenotarsi sul sito
www.comune.udine.gov.it e
seguire le istruzioni fornite.
Chi non disponesse di una
connessione internet può
prenotarsi telefonando al
numero di telefono 0432
–1272399 (dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12.15 e
il lunedì pomeriggio dalle
15.15 alle 16.45). In caso di
impossibilità a recarsi allo
sportello di via Micesio, le
domande possono essere
presentate anche tramite
servizio postale, con raccomandata e ricevuta di ritorno e anche tramite posta
elettronica certificata (per i
soli possessori di una casella di posta elettronica certificata). Bando e modulo di
domanda sono reperibili sul
sito, www.comune.udine.gov.it, allo Sportello informativo servizi sociali udinesi in via Micesio, nelle circoscrizioni cittadine, negli
uffici anagrafici di via Stringher e via B. Odorico da Pordenone 1, allo sportello
PuntoInforma di via Savorgnana 12 e al Punto Amico
in viale Europa Unita 31.
Curiosità di genere
L’INTERVENTO. Investimento comunale di 32 mila euro
Defibrillatori nelle palestre
completata l'installazione
u COMPLETATA l'installazione,
in tutte le palestre scolastiche cittadine, nonché nella pista di pattinaggio gestita dal Comune di Udine, di
defibrillatori e di appositi kit di primo soccorso. In tutto sono 26 i Defibrillatori semiautomatici esterni
(Dae) che il Comune ha acquistato e
collocato in altrettante strutture
sportive di proprietà comunale a gestione diretta. Complessivamente
l'amministrazione comunale ha investito in questo intervento circa 32
mila euro. I dispositivi sono già operativi fin dalla data inizialmente
prevista dal ministero della Salute,
poi differita di sei mesi per il settore
sportivo dilettantistico. «Esprimo
tutta la mia soddisfazione per questo importante intervento che ci permette di rendere sempre più sicuri le
palestre e i nostri luoghi di sport. –
sottolinea l'assessore all’Educazio-
ne, Sport e Stili di Vita, Raffaella
Basana – Ringrazio gli uffici comunali che hanno seguito il progetto».
Con apposito atto di giunta, deliberato nel maggio del 2015, l’amministrazione comunale aveva approvato un atto di indirizzo con cui si
impegnava a dotare di Dae gli impianti sportivi comunali, assumendosi l’onere di fornitura e manutenzione per gli impianti sportivi a gestione diretta e stipulando specifici
accordi con le società sportive utilizzatrici delle palestre, in capo alle
quali resta l’obbligo di formazione
degli operatori in grado di utilizzare
le nuove apparecchiature.
flash
IL RUOLO
DELLA DONNA
NELLA
MATEMATICA
VICINO/LONTANO
Il Festival arruola
volontari
u La XII edizione del festival vicino/lontano, Premio Terzani (5-8
maggio) è oramai alle porte. Per
“arruolarsi” come volontari basta scaricare la scheda di adesione dal sito www.vicinolontano.it, compilarla e inviarla entro
l’11 aprile all’indirizzo e-mail [email protected] oppure consegnarla direttamente nella sede dell’associazione in via Crispi
47 (dal lunedì al venerdì, in orario
10-12 e 15-18). I minori dovranno compilare anche l’autorizzazione firmata dai genitori.
u QAUL È IL RUOLO delle
donne nella matematica e
nell’informatica? Se ne parlerà
nell’incontro dal titolo “Abbiamo i numeri per contare” in
programma venerdì 8 aprile, alle 14.20, nell’aula magna di palazzo Garzolini – di Toppo Wassermann a Udine (via Gemona
92). Una riflessione a più voci,
organizzata dal dipartimento di
Scienze matematiche, informatiche e fisiche dell’Università di Udine, per contribuire al
superamento dello stereotipo
di genere sulla presunta scarsa
attitudine delle donne verso la
matematica e l’informatica.
MAIL [email protected]
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
11
SPORT Calcio
IL CASO. Di Natale non ha lavorato col gruppo. De Canio medita la sua esclusione
QUI UDINESE
assenti
Totò fuori pure a Genova? Tre
tra i friulani
ci sono già due ‘precedenti’
Di recente, due precedenti per le sue frizioni con Stramaccioni e Guidolin
..........................................................
...
... LUCIANO PATAT
... [email protected]
.
u Dopo la partita contro il Napoli,
potrebbe toccare a quella contro la
Samp? Totò Di Natale, lasciato
fuori da mister Gigi De Canio per
la sfida contro gli azzurri, potrebbe non essere convocato nemmeno per la prossima gara contro i
blucerchiati. Il tecnico lucano era
stato chiaro in conferenza stampa
prima del lunch match di domenica scorsa: aveva chiesto al capitano di allenarsi assieme ai
compagni, “perché ho bisogno così aveva sentenziato De Canio di giocatori che si allenino sempre, con intensità e possano offrire
il massimo delle loro possibilità
per quello che è il momento della
squadra. Quando lui sarà del gruppo, non avrò alcuna preclusione
né per motivi personali, né per altro”.
Parole precise e lapidarie, quelle
dell'allenatore di Matera, e sembrano così già lontani i primi tempi dopo il ritorno di De Canio,
quando Totò svolgeva le sedute
con tutta la truppa bianconera. Né
ieri, né oggi, il bomber campano si
è allenato assieme ai compagni.
Come finirà in vista della trasferta
sotto la Lanterna? È prematuro
dirlo, ma la seconda non convocazione di fila sarebbe tutt'altro
che un fulmine a ciel sereno.
In ogni caso, è già successo in passato che il capitano bianconero sia
contro il Genoa. “Con Di Natale
ho avuto uno screzio, come succede in famiglia - aveva confermato, in quella circostanza, il mister -. Le regole valgono per tutti.
I comportamenti, prima della tecnica e della tattica, potranno aiutarci in questa stagione difficile.
Quindi, ho adottato la regola che
vale per tutti”.
Insomma, questa volta con De Canio lo screzio non ci sarebbe stato,
ma il metro di giudizio adottato
sarebbe stato il medesimo di tre
anni e mezzo fa. Resta da capire
che cosa succederà da qui a domenica. Si parla di un arrivo a
Udine di Bruno Carpeggiani, procuratore di Totò, desideroso di
parlare con la società per tutelare
il suo assistito. L'incertezza sul futuro di Di Natale rimane, in attesa
delle schiarite.
DI NATALE. Anche oggi non si è allenato con i compagni
rimasto a casa per motivi non legati alla condizione fisica. Durante lo scorso campionato, per
esempio, è accaduto prima dell'ultima giornata: Di Natale, tenuto in
panchina dall'allora mister Andrea Stramaccioni nella precedente partita contro il Sassuolo,
non avrebbe gradito la scelta, arrivando alla rottura con 'Strama'.
La mancata partecipazione del
numero 10 bianconero alla sfida
in terra sarda, ufficialmente, era
legata a problemi fisici e i due protagonisti hanno negato, in seguito,
che ci sia stato un litigio. Ma i dubbi sono rimasti.
Più certezze, invece, in un altro
episodio. Era il settembre del
2012, sulla panchina friulana allora sedeva Francesco Guidolin.
Fra il tecnico di Castelfranco e il
bomber dell'Udinese era scoppiata una lite in campo, un attrito che
aveva indotto l'allenatore a non
convocare Di Natale per la gara
IL RICONOSCIMENTO. L’attestazione conferita da Unione Acli e Figc. Consegna il 9 maggio
VA A RANIERI IL ‘BEARZOT’
È LUI IL MISTER DELL’ANNO
..........................................................
...
... REDAZIONE SPORTIVA
... [email protected]
.
u La straordinaria annata di Claudio Ranieri si impreziosisce di un
ulteriore fiore all'occhiello. Il tecnico romano, in piena corsa con il
suo sorprendente Leicester City
per la vittoria della Premier League (ha 7 punti di vantaggio sul
Tottenham) ha vinto la sesta edizione del Premio Enzo Bearzot.
Il riconoscimento premia il miglior allenatore dell'anno ed è promosso dall'Unione sportiva Acli
con il patrocinio della Figc. La
giuria, presieduta dal numero uno
Figc Carlo Tavecchio, ha assegnato il premio a Ranieri per “le
sue straordinarie doti di maestro
del calcio e motivatore instancabile, dimostrando come un gruppo coeso possa arrivare a risultati
importanti nonostante l'assenza
dei cosiddetti top-player”. Ranieri, che nell'albo d'oro succede a
Max Allegri, sarà premiato lunedì
9 maggio alle 12 nel Salone d'Onore del Coni. Intanto, il sindaco
di Leicester, Peter Soulsby, ha
detto che se Ranieri vincerà la
Premier gli intitolerà una via.
Doppia seduta oggi per l'Udinese.
I bianconeri si sono allenati sia al
mattino, sia al pomeriggio, focalizzandosi su lavoro aerobico,
possesso palla ed esercitazioni
tattiche. Totò Di Natale non ha lavorato con il gruppo, differenziato per Emmanuel Badu e Guilherme. Assente Orestis Karnezis, alle
prese con una sindrome virale. La
truppa bianconera si ritroverà domani per una seduta pomeridiana
alle 15 e continuerà, così, la sua
marcia di avvicinamento alla trasferta di Genova contro la Sampdoria. A proposito dei rivali, oggi hanno svolto lavoro differenziato Alvarez e Moisander.
PANAMA PAPERS. Sotto la lente, i diritti tv per la Champions
UEFA NEL MIRINO
SEDE PERQUISITA
........................................................
...
... REDAZIONE SPORTIVA
... [email protected]
.
u Anche l'Uefa finisce nel mirino degli inquirenti per il caso
Panama Papers. Oggi, la polizia
svizzera ha effettuato alcune perquisizioni nella sede della Federazione calcistica europea, a
Nyon. Gli agenti avrebbero prelevato alcuni documenti riguardanti un contratto sui diritti televisivi, per la trasmissione della
Champions League, stipulato
con un'agenzia di marketing
off-shore implicata nello scanda-
lo di corruzione della Fifa. La documentazione relativa alla cessione dei diritti televisivi riguarderebbe il periodo fra il 2003 e il
2009. L'Uefa ha confermato la
visita degli investigatori svizzeri, dichiarando inoltre tramite un
portavoce di essere “totalmente a
disposizione per ulteriori chiarimenti”. Negli scorsi giorni, fra i
nomi delle personalità coinvolte
era spuntato anche quello di
Gianni Infantino, neo presidente
della Fifa e, in precedenza, segretario generale Uefa. Infantino
ha respinto ogni addebito.
APERTO 7 giorni su 7
EDICOLA-LIBRERIA - CARTOLERIA - SERVIZIO DI LAVANDERIA
DROGHERIA - DETERSIVI ALLA SPINA - PICCOLA FERRAMENTA
DISTRIBUZIONE BOMBOLE GPL ENI ANCHE A DOMICILIO
SERVIZIO FAX E FOTOCOPIE B/N E COLORE - PAGAMENTO BOLLETTE
LEICESTER. Ranieri
Fer.Market di Tomasetig Maurizio
Piazza Paolo Diacono, 5/A - 33047 Remanzacco (UD) Tel. 0432 639094 - fax 0432 639094 - [email protected]
12
ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016
MAIL [email protected]
SPORT Vari
MEZZA MARATONA. La prima edizione della gara è prevista il prossimo 11 giugno
LIGNANO SOLIDALE
UNA CORSA BENEFICA
Presentata l’iniziativa di solidarietà fra Sunset Run’ e ‘Lignano in fiore Onlus’
Con la raccolta fondi sarà riammodernato un parco giochi nel centro balneare
..........................................................
...
... REDAZIONE SPORTIVA
... [email protected]
.
u “Lignano Sunset Run” lancia
un’iniziativa di solidarietà. Il progetto, presentato ufficialmente
oggi nella Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, è finalizzato a
sostenere i progetti di un’associazione da decenni impegnata al
fianco di bambini e famiglie in
difficoltà.
In vista dell’evento di sabato 11
giugno, quando sulle strade della
località balneare andrà in scena la
prima edizione della “Lignano
Sunset Run Half Marathon”, accompagnata da una Family Run
aperta a tutti, sarà promossa la
vendita di una t-shirt. Parte del ricavato sarà devoluto a “Lignano
in fiore Onlus”, realtà tra le più
attive nel panorama dell’associazionismo locale, che finalizzerà il
contributo al riammodernamento
di un parco giochi cittadino, con
attrezzature dedicate anche ai
bambini diversamente abili.
La maglietta - di colore verde e
arricchita dal simbolo della organizzazione di Lignano - sarà disponibile al costo di 10 euro negli
stand che l’Athletic Club Apicilia, società organizzatrice della
Lignano Sunset Run Half Marathon, predisporrà in tre diversi
momenti: il 17 aprile, al Parco
Unicef Avventura di Lignano Riviera, in occasione della 15^ Mar-
PRESENTAZIONE. Un momento della cerimonia di oggi alla Terrazza a Mare
cia del mare; il 1° maggio, al Parco Hemingway di Lignano Pineta,
nella giornata conclusiva della
grande festa della solidarietà promossa dalla stessa onlus, e infine
il 10 e 11 giugno, in Piazza Mar-
La onlus guarda a
famiglie e bambini in
situazione di difficoltà
cello d’Olivo a Lignano Pineta,
nelle ore che precederanno la Lignano Sunset Run Half Marathon.
Le t-shirt, inoltre, saranno vendu-
te in occasione della 25^ Marcia
degli Asparagi, che si terrà a Gorgo di Latisana il 25 aprile.
Al fianco dell’amministrazione
comunale di Lignano Sabbiadoro
e dei partner che accompagneranno l’iniziativa dell’Athletic Club
Apicilia, ci sarà anche la Fiasp, la
Federazione italiana sport per tutti, sotto la cui egida rientrano sia la
Marcia del Mare, sia la Family
Run. Alla presentazione del progetto sono intervenuti, tra gli altri,
il vice sindaco e assessore allo
Sport di Lignano Sabbiadoro, Vico Meroi, il presidente dell’Athletic Club Apicilia, Salvatore Vazzana, il presidente di Lignano in
fiore Onlus, Massimo De Lotto, e
il vicepresidente della Fiasp nazionale, Alberto Guidi.
Con lo sport, insomma, è pronta a
vincere anche la solidarietà. Intanto, la macchina organizzativa
della Lignano Sunset Run continua a muoversi in vista dell'appuntamento dell'11 giugno. Il numero degli iscritti ha già varcato le
500 unità, a testimonianza di
quanta attesa ci sia per l'evento.
Ulteriori dettagli sulla manifestazione sono disponibili sul sito
www.lignanosunset.it, dove è anche possibile iscriversi a questa
mezza maratona che scalda i motori in vista del suo debutto.
BASKET. Il presidente della squadra udinese tiene a rapporto i suoi dopo la brutta sconfitta nel derby contro il Vicenza
STRIGLIATA DI PEDONE ALLA GSA
u Alessandro Pedone prova a dare la scossa. Il presidente dell'Apu
Gsa Udine, assieme al general
manager Davide Micalich, ha fatto visita ieri alla squadra, 'tenuta a
rapporto' in spogliatoio dopo la
brutta prova offerta contro Vicenza. Nel derby triveneto della quartultima di ritorno di serie B Citroen di basket, la formazione udinese ha perso 68-57, rimediando
la quarta sconfitta stagionale.
Pedone ha spronato i ragazzi di
coach Lino Lardo a dare tutto in
vista del rush finale di stagione:
Udine si trova in vetta alla classifica in coabitazione con Orzinuovi, con la differenza canestri a
GRUPPO. I ragazzi di coach Lardo a cena con Pedone
proprio favore. Vietato distrarsi.
Il presidente ha voluto parlare con
tutti i giocatori, auspicando un
cambio di rotta nei prossimi impegni. Sabato, l'Apu Gsa Udine riceve al 'Benedetti' il Moncalieri.
Terminata la riunione il gruppo si
è poi trasferito a cena, dove è stato
festeggiato il compleanno del capitano Manuel Vanuzzo. A fine
serata la gradita visita del sindaco
di Cividale, Stefano Balloch, venuto a salutare la comitiva bianconera. Dopo la brutta sconfitta
con il Vicenza, la Gsa prova dunque a ripartire con slancio verso le
ultime tre gare della stagione regolare.
Formula 1
IL ‘MANETTINO’
FA DISPERARE
LA FERRARI
u IL ‘MANETTINO’ fa le
bizze e la Ferrari ci rimette. E
così, la scuderia italiana starebbe meditando un passo
indietro. In Bahrein, Sebastian Vettel non è riuscito
nemmeno a vedere i semafori verdi spegnersi, con la
Rossa del tedesco out già
nel giro di ricognizione per
problemi al motore.
E il responsabile di questo
cedimento del propulsore
sarebbe proprio del nuovo
sistema HCC1, appunto il
'manettino', ideato per aumentare la potenza in qualifica, partenza e sorpassi.
Una tecnologia in fase sperimentale, che ha mostrato più
di una fragilità.Così, per evitare nuovi problemi di affidabilità e ritiri, a Maranello starebbero pensando di escludere il dispositivo già dal
prossimo Gran premio, in Cina, presentandosi al via con
una nuova power unit, scongiurando possibili figuracce.
NBA
TIM DUNCAN DA
RECORD: PER LUI
1.000 VITTORIE
u TIM DUNCAN entra nella
storia della Nba. Il centro dei
San Antonio Spurs contro gli
Utah Jazz ha centrato la vittoria numero 1.000 in carriera, diventando il terzo giocatore di sempre a tagliare questo traguardo dopo il leggendario Kareem Abdul-Jabbar
(1.074 successi per lui) e Robert Parish (1.014). Alla soglia
dei 40 anni, il cestista si toglie
un'altra soddisfazione dopo
quella ottenuta lo scorso novembre, quando Duncan ha
superato John Stockton nel
maggior numero di vittorie
con la stessa divisa (Stockton
si era fermato a 953 con
Utah). L'eterno centro di San
Antonio, dunque, si conferma
come una vera leggenda della palla a spicchi targata Usa.
Fly UP