Vigile aggredito a Udine - Friuli Sera il quotidiano del giorno prima
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Vigile aggredito a Udine - Friuli Sera il quotidiano del giorno prima
1,00 www.friulisera.it ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 VOGLIAMO LA VERITA’ FR I U LISE RA aderisce all’appello della sorella di Giulio Irene Regeni che chiede che non cali l’oblio sulla fine del giovane ricercatore. PIAZZA I MAGGIO. Agente della polizia locale malmenato per futili motivi da un pluripregidicato 26enne Vigile aggredito a Udine L’uomo invitato a richiamare il proprio cane che si era lanciato nella roggia a caccia d’anatre | P. 08 | ANONIMO EGIZIANO OMICIDIO REGENI: UNA MAIL SENZA MITTENTE A C C U S A A L S I S I C O M E M A N D A N T E | P. 0 2 | LE TESTIMONIANZE Il racconto di 4 volontarie sulla “Balkan Route” u Angela Lovat, Monica Pasqualin, Micol Sperandio e Stefania Zanier sono le 4 volontarie della Onlus “Ispiti in Arrivo” che hanno concluso il 25 marzo scorso una missione lungo la rotta balcanica, con l’obiettivo di portare aiuto umanitario e raccogliere informazioni sulla situazione dei migranti bloccati sul confine greco-macedone. |P. 09| CONVEGNO SACE SUI RISCHI NEI MERCATI ESTERI DECRETO SALVA BANCHE NORDEST VOCATO ALL’EXPORT, IN FVG LA CRESCITA È PIÙ MODESTA Il Governo vince facile con la fiducia u Dopo aver aggiornato la mappa dei rischi (crescenti) nell’esportare verso Paesi esteri, nel convegno di Sace è stata ribadita la capacità del Nordest di esportare beni e servizi. |P. 06| u L’esecutivo ha posto la fiducia al Senato per la conversione del decreto che riforma le Banche di Credito Cooperativo e la garanzia di Stato sulle sofferenze. |P. 05| 2 ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 MAIL [email protected] PRIMO Piano IL CASO. Ogni giorno arrivano nuove versioni sulla fine del giovane friulano Regeni assassinato dai servizi verità anonima “abbondante” L’ultima storia rivelata da anonimo è talmente verosimile da non poter esserlo ......................................................... ... ... FABIO FOLISI ... [email protected] . u Ci sono due sole certezze sulla morte di Giulio Regeni: l’omicidio ad opera di professionisti della tortura e l’assenza di colpevoli che rimarrà per sempre o almeno rimarrà il ragionevole dubbio. Quella che potrebbe diventare la verità che tutti vorrebbero sentirsi raccontare, sembra essere arrivata fornita su un piatto d’argento, esattamente come quello del grossolano depistaggio sul ritrovamento dei documenti di Giulio a casa di delinquenti comuni, guarda caso tutti uccisi dalla polizia. Questa volta il piatto d’argento ha le sembianze di una mail anonima secondo cui Giulio Regeni fu rapito dai servizi di sicurezza egiziani con l’avallo del Ministero dell’Interno e dello stesso presidente, Abdel Fattah al Sisi. Una mail talmente dettagliata, troppo dettagliata, per non apparire l’ennesimo maldestro tentativo di depistare o al contrario una verità talmente sconvolgente da non poter apparire accettabile perchè le conseguenze dei rapporti fra Italia e Egitto sarebbero compromesse in maniera irreversibili. Secondo “l’anonimo egiziano” in particolare dietro al ra- pimento di Regeni ci sarebbe stato, il generale Khaled Shalabi. La rivelazione choc giunge non solo nel giorno dell’arrivo degli emissari di al Sisi che dovrebbero portare i faldoni con le indagini sul caso, ma all’indomani della dura presa di posizione del Governo Italiano. Insomma una risposta anti regime alle richieste italiane di verità. L’anonimo, lo sanno bene le procure e noi giornalisti, sono voce da prendere con assoluto beneficio di inventario evitando le suggestioni. Questo caso non è diverso, infatti la prova indiziaria che darebbe la patente di verità, nascerebbe dal fatto che l’anonimo conosceva tre dettagli noti fino ad ora soltanto agli investiga- tori e, ovviamente, ai torturatori di Giulio. Insomma un colpo di scena da “signora in giallo”. “L’ordine di sequestrare Giulio Regeni – scrive l’Anonimo – è stato impartito dal generale Khaled Shalabi, capo della Polizia criminale e del Dipartimento investigativo di Giza”. “Fu Shalabi, prima del sequestro, spiega sempre l'anonimo, a mettere sotto controllo la casa e i movimenti di Regeni e a chiedere di perquisire il suo appartamento insieme ad ufficiali della Sicurezza Nazionale”. E “fu Shalabi, il 25 gennaio, subito dopo il sequestro, a trattenere Regeni nella sede del distretto di sicurezza di Giza per ventiquattro ore”. Quindi prosegue VISITA. Premier in città per avviare il progetto di recupero di Bagnoli Renzi a Napoli, proteste e scontri Sassaiola contro la polizia che ha risposto con i lacrimogeni ........................................................ ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... . u Tutto come da copione. La visita di Renzi a Napoli per avviare il progetto “Bagnoli” poteva essere occasione di visibilità per il mondo dell’antagonismo e così è stato. Si temevano scontri alla vigilia e scontri puntualmente si sono verificati. Attimi di tensione e qualche scaramuccia tra manifestanti e forze dell'ordine in prossimità dell'arrivo in città di Matteo Renzi si sono avuti sul lungomare cittadino sono stati sparati lacrimogeni e anche alcune bombe carta. La gran parte del corteo ra pacifico e si è divisa ed allontanata dal punto degli scontro, dove sono rimasti ma- nifestanti più esagitati che non hanno esitato a lanciare pietre contro le forze dell'ordine, che a loro volta hanno azionato gli idranti e lanciato lacrimogeni. Questo gruppo di manifestanti violenti era nutrito, circa un centinaio che hanno cercato lo scontro con la polizia in assetto antisommossa. Alcuni manifestanti in risposta ai lacrimogeni si sono 'armati' di bottiglie di vetro per lanciarle contro il mezzo munito di 'idrante della polizia. Gli attivisti hanno quindi bloccato il traffico sul lungomare e diverse sono state le auto con cittadini a bordo che hanno provato a forzare il blocco improvvisato dai manifestanti zigzagando tra i GLI SCONTRI. a Napoli divisori di plastica. Nella confusione che si è creata mentre il corteo indietreggiava, tra piazza della Vittoria e Posillipo, alcuni veicoli sono stati avvolti dal fumo. Nessuna conseguenza per gli occupanti compresi i passeggeri di alcuni bus con turisti che sono a loro volta rimasti coinvolti nel lancio di lacrimogeni. nel suo articolato racconto il presunto delatore, tra il 26 e il 27 gennaio, “per ordine del Ministero dell’Interno Magdy Abdel Ghaffar”, viene trasferito “in una sede della Sicurezza Nazionale a Nasr City”. Tre giorni di torture non vincono la resistenza di Giulio. Ed è allora – ricostruisce l’Anonimo – che il ministro dell’Interno decide di investire della questione “il consigliere del Presidente, il generale Ahmad Jamal ad-Din, che, informato Al Sisi, dispone l’ordine di trasferimento dello studente in una sede dei Servizi segreti militari, anche questa a Nasr city, perché venga interrogato da loro”. E sarebbero stati questi ultimi torturatori ad “esagerare” provocando alla fine la morte di Giulio. Una versione credibile ovviamente ma che avrebbe come prove solo le descrizioni delle torture che avrebbero riscontro nei referti delle autopsie. Prove indiziarie quindi. In particolare le bastonature sotto i piedi, le ferite inferte con un taglierino o stiletto e le bruciature di sigaretta sul collo sarebbero la firma degli assassini. Purtroppo pe- rò quelle che potrebbero sembrare prove inoppugnabili da libro giallo d’autore, fanno tutte parte del macabro rituale di sevizie che i torturatori di professione infliggono alle loro vittime da tempi remoti. Stessi supplizi usavano i nazisti e da allora le tecniche di tortura fisica non sono cambiate. Anche volendo avvallare il racconto di “anonino egiziano” non si potrà farlo solo nelle parti “convenienti” addossando magari a un solo zelante 007 i fatti e salvando invece la “catena di comando” descritta nella stessa mail. Insomma o e tutto vero o è tutto falso, alemno in teoria. Anche considerando che al Sisi & c fossero completamente folli non si capisce perchè commettere l’errore di far ritrovare il corpo. Del resto se è vero che vi sono alcune centinaia di sparizioni in Egitto senza traccia ad opera dei servizi, è facile dedurre che trafugare e far sparire definitivamente il cadavere, la madre di tutte le prove, non fosse cosa alla portata del regime. Ed allora il sospetto che in questa partita a risiko nulla succeda per caso è forte e che magari anche la verità, come un puzzle con tessere vere e false, arrivi per posta ben sapendo che è una verità, che così com’è raccontata non potrà essere provata e soprattutto non potrà diventare il capitolo finale della vicenda per ovvie e giustificate “ragion di Stato”, perchè una cosa è sospettare il capo di un regime di centinaia di delitti, un’altra è ritenerlo direttamente responsabile anche di una singola atrocità. Anche il vice ministro Zanetti contro Renzi 80 euro ai pensionati populismo di governo u Non piace neppure in seno all’intera maggioranza di governo la proposta di Renzi di estendere il bonus di 80 euro alle pensioni minime. Motivo principale il fatto che l’annuncio è apparso troppo palesemente legato in chiave elettoralistica con l’appuntamento delle amministrative e un patetico tentativo del premier in difficoltà di riprendere il palcoscenico in segno positivo, come piace a lui. Di certo Renzi trabanche salvate, a scapito dei risparmiatori, scandalo Tempa Rossaed economia che proprio non decolla ha bisogno di riguadagnare un po’ di consensi. Ma la proposta di estendere il bonus di 80 euro (oggi preso dai 10 milioni circa di lavoratori dipendenti con meno di 1500 euro di stipendio) ai pensionati che prendono l’assegno minimo non sembra entusiasmare soprattutto dalle parti di Via XX Settembre. Ha detto il vice ministro all’Economia Enrico Zanetti: “Senza un ordine di priorità si rischia di affiancare all'esasperato populismo di opposizione, che affligge il nostro paese, un populismo di governo di cui non abbiamo bisogno. È chiaro che bisogna darsi delle priorità per quanto riguarda noi è chiarissimo confermare le riduzioni fiscali a favore di chi lavora e produce, scongiurare in modo più definitivo le clausole di salvaguardia che gravano sul paese. E soltanto poi prendere in mano la parte pensioni mettendo però in fila le questioni e cioè, innanzitutto, pensare a chi non ha né un lavoro né una pensione. Dopo di che, certo, pensare a chi vuole arrivare alla pensione un po' prima e a chi la vorrebbe avere un po' più alta". MAIL [email protected] ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 3 ARGOMENTI DEL GIORNO L’OPINIONE Se lo scandalo coinvolge il gotha marcio del mondo .......................................................... ... ... AUGUSTO DELL’ANGELO ... . Se c'era da rabbrividire quando venne alla luce lo scandalo Wikileaks, c'è addirittura da sprofondare di fronte alle rivelazioni emerse dall'inchiesta realizzata da 400 reporters su “Panama Papers”, il più colossale scandalo sui fondi offshore che coinvolge il Gotha potente e marcio del mondo. Sei tra sovrani e capi di Stato, miliardari, persino famosi calciatori. E, manco a dirlo, alcuni big italiani. In più. Molti potenti, politici di vari Paesi, faccendieri, criminali. imprenditori, attori, come il regista, produttore e attore Jackie Chan. Infine i nomi di 800 italiani tra cui grandi banche. Gli sconvolgenti dati sono stati rubati nello studio legale Mossack Fonseca con sede nel 'paradiso fiscale' di Panama. Fondato dal figlio di un Ss nazista trasferitosi laggiù con la famiglia alla fine della seconda guerra mondiale. Il nome più importante che emerge dalla lista è indubbiamente quello di Vladimir Putin, nuovo Zar delle Russie, che attraverso alcuni prestanome avrebbe 'dirottatto' fondi per 2 miliardi di dollari nella rete formata da società di comodo. Il nome del Presidente di Mosca non compare mai, però è chiaro il suo coinvolgimento tramite la sua cerchia ristretta: in primis l'amico fraterno, il violoncellista Sergej Roldugin che presentò a Vladimir la moglie Ludmila e fece da padrino alla loro primogenita Maria, Ha un conto di 100 milioni di dollari. Poi la figlia minore Katerina, il confidente e oligarca Bpros Rotenberg, uno dei 100 uomini più ricchi al mondo, e infine il 'sodale' del Kgb, Gennadij Nikolayevich. Nella lista figurano altri personaggi di spicco, a cominciar dal potente e ricchissimo sovrano dell'Arabia Saudita, Salmàn al Saud, e poi il re del Marocco Mohammed. Ma c'è anche il rivale di Putin dato il non ancora spento conflitto Mosca-Kiev, cioé il presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko. Inoltre il neo-Presidente dell'Argentina, Mauricio Macri, di origine italiana, quelli della Cina e dell'Islanda e il ricco padre del Premier britannico David Cameron. Veniamo agli sportivi. Il nome più famoso è quello dell'asso argentino del Barcellona, Lionel Messi, che si sarebbe rivolto allo studio Mossack per creare una società di comodo. Il giocatore era già finito nel mirino del Fisco spagnolo: il giudice aveva chiesto una condanna a 22 mesi per aver evaso oltre 4 milioni di euro. C'è però anche il francese Michel Platini, ex Juve. Chiudiamo con l'Italia. Il nome più famoso è quello di Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari e ora al timone di Alitalia. Seguono l'ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli e anche Donaldo Nicosia, socio di Dell'Utri e già indagato a Milano. Da tutto ciò si capisce che non c'è limite al marciume tra i potenti della Terra. LA SVOLTA Settanta deputati appoggiano il nuovo premier Sarraj Libia, prove di stabilizzazione sciolto il Congresso di Tripoli Ma c’è chi resiste: dice Ansar al Sharia «È il nuovo Karzai». .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u Il governo islamista di Tripoli si scioglie. È stato annunciato in una nota subito rilanciata dalle agenzie. In sostanza questa potrebbe essere davvero la svolta. L’obiettivo è quello, spiegano a Tripoli di lasciare spazio al nuovo esecutivo di unità nazionale della Libia guidato da Fayez al Sarraj e prevenire lo scoppio di nuove violenze. Anche gran parte dei deputati dell’assemblea legislativa di Tripoli, il Congresso generale nazionale, ha riconosciuto il governo di Al Sarraj. Le autorità di Tobruk, che fino a pochi mesi fa erano quelle riconosciute dall’occidente, invece, continuano a opporsi all’esecutivo sostenuto dall’Onu. Nel pomeriggio a frenare gli entusiasmi ci hanno pensato però alcuni “deputati” dissidenti che non hanno riconosciuto la decisione presa, pare da un incontro di soli 70 parlamentari che era è stato presieduto dal vicepresidente del defunto Congresso, Saleh Makhzoum. Insomma per i deputati che non hanno partecipato alla riunione lo scioglimento e la relativa nota sono iniziative illegali. A non essere d'accordo è anche Ansar al Sharia, gruppo jihadista attivo nell'est della Libia, che ha pubblicato un manifesto in cui definisce il premier designato Sarraj «il nuovo Karzai della Libia», facendo un paragone con il presidente afghano, che i talebani e non solo loro, hanno sempre considerato un fantoccio al servizio del- l'Occidente. Ansar al Sharia ha fra l’altro rivendicato due attacchi a Bengasi, condotti contro le forze filo-governative. Ma quello a Tripoli non è l’unico problema di Al Serraj un nodo difficile da sciogliere riguarda il coinvolgimento di Tobruk nel governo del Paese. Dopo la caduta di Gheddafi il paese, esemplificando, si è spaccato in tre: Tripolitania, Cirenaica e Fez- incassato il sostegno della Libyan investment authority (Lia). Il presidente Abdulmagid Breish ha detto infatti che «l'insediamento del governo di unità nazionale a Tripoli rappresenta un importante sviluppo verso la stabilità e l'unità del Paese». La Lia è una entità finanziaria imponente possiede beni per circa 70 miliardi di dollari e in Italia ha partecipazioni in Unicredit, Finmeccanica, IL PREMIER DESIGNATO Fayez al Sarraj zan. In Cirenaica, in particolare, sarà cruciale il negoziato per convincere il generale Haftar a farsi da parte. Ma la prima sfida è quella della sicurezza e della stabilità economica nella regione libica su cui il nuovo governo proverà ad avere controllo. Serraj, dopo il sostegno della banca di Libia, determinante perchè detiene i cordoni della borsa e della compagnia petrolifera di Stato Noc, ha i IL GENERALE Khalifa Haftar che punta a diventare capo dell’esercito nella Juventus e in molte altre aziende. Soltanto in Africa ha un fondo specializzato con 14 miliardi di investimenti in banche, industrie e struttura alberghiere. Intanto a Tobruk il generale Khalifa Haftar, appoggiato dall'Egitto, avrebbe posto sotto tutela il premier locale Al Thinni e punterebbe ad essere riconosciuto come capo supremo delle forze armate della nuova Libia, cosa che le fazioni di Tripoli non potrebbero mai accettare. «Non formerò un consiglio militare e sosterrò qualsiasi accordo di governo che abbia la fiducia del parlamento» di Tobruk, ha dichiarato il generale in un'intervista. «È necessario che l'esercito resti ai margini della vita politica», ha aggiunto Haftar, precisando che non accetterà mai «la divisione della Libia», giudicata «disonorevole». La valutazione di quanto sta avvenendo in Libia è la plastica dimostrazione non solo della complessità della vicenda in se, ma della fatto che in politica estera spesso accade che gli amici di ieri diventino nemici di oggi e viceversa. FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected] N° ISCRIZIONE R.O.C.: l DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO FOLISI l UFFICI DI CORRISPONDENZA: ROMA 069291973, MILANO 0221118502 l CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: SMA SRLS, VIA SELVUZZIS 53 33100, UDINE TEL. 3318179155 - [email protected] l REG. TRIBUNALE: UDINE, N° 2 DEL 06/02/2015 l RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI (D. LGS. 30/06/2003 N. 196): FABIO FOLISI l VERSIONE DIGITALE: PROVIDER: ONE.COM, KALVEBOD BRYGGE 24 DK-1560 COPENAGHEN V, DANIMARCA l TIPOGRAFIA SPECIALI: MEDIASTAMPA S.R.L. VIA DEL LITOGRAFO 4 BOLOGNA. TEL: 03928288201 4 ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 MAIL [email protected] CRONACA L’INDAGINE. Presentati a Roma i dati di Transparency International Italia, Censis, ISPE-Sanità e Rissc Sanità pubblica è allarme corruzione una asl su 3 registra episodi inquietanti Per il Presidente dell' Anticorruzione Raffaele Cantone: ”è terreno di scorribande per delinquenti” .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... . u Chi segue la cronaca tutti i giorni ne è consapevole, ma quando qualcuno mette i dati uno dietro l’altro la percezione del cronista si fa certezza. Parliamo del malaffare nella sanità italiana. L’ultimo caso di due giorni fa con arresti nel salernitano di medici che si facevano pagare per “saltare” le code per arrivare prima alla sala operatoria. Ma di poche ore fa è la notizia dell’indagine realizzata nell'ambito del progetto "Curiamo la corruzione" da Transparency International Italia, Censis, ISPE-Sanità e Rissc. Ebbene nel 37% delle aziende sanitarie italiane, una su tre circa, si sono verificati episodi di corruzione negli ultimi cinque anni, e quello che è peggio, in circa un terzo dei casi non sono stati affrontati in maniera appropriata. Ad affermarlo sono gli stessi dirigenti delle 151 strutture sanitarie che hanno partecipato all'indagine sulla percezione della corruzione presentata oggi a Roma nel corso della prima Giornata nazionale contro la corruzione in sanità alla presenza, tra gli altri, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone. Il 77% dei dirigenti sanitari ritiene che ci sia il rischio concreto che all'interno della propria struttura si verifichino fenomeni di corruzione (e questo rischio è giudicato elevato dal 10% di loro). Due sono gli ambiti che si prestano maggiormente alle pratiche corruttive: quello degli appalti e quello delle assunzioni di personale. Al primo posto, l'83% dei dirigenti sanitari indica i rischi che si annidano negli acquisti di beni e ser- vizi e il 66% nella realizzazione di opere e infrastrutture, mentre il 31% sottolinea la possibilità che si seguano scorciatoie illecite nelle assunzioni. Molto è stato fatto negli ultimi anni per prevenire i casi di corruzione in ambito sanitario. Il 97% delle strutture sanitarie ha adottato uno specifico Codice di comportamento dei dipendenti integrativo rispetto a quello previsto per i dipendenti pubblici, il 93% ha predisposto un Regolamento per le procedure d'acquisto, il 92% afferma che nella propria struttura esistono procedure trasparenti per l'aggiudicazione degli appalti, l'85% ha previsto procedure per la segnalazione di casi di corruzione e azioni a tutela dei dipendenti che le effettuano (i whistleblower). L'esame dei Piani anticorruzione, previsti dalla L. 190/2012, di 230 aziende sanitarie rivela però che nel 40% dei casi si sono limitate a un adempimento formale dell'obbligo di legge, non inserendo all'interno del Piano nè l'analisi dei rischi di corruzione, ne' le misure di prevenzione, mentre il 33% ha svolto un'analisi parziale e solo una struttura sanitaria su quattro ha risposto in pieno al dettato normativo. Probabilmente anche per questo il 35% dei dirigenti sanitari ritiene che il Piano non impatti in u Laconico del Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone: La sanità ha detto è un "terreno di scorribande da parte di delinquenti di ogni tipo, è un mondo su cui ci sono i maggiori Interessi economici anche in tempi di crisi". Cantone ha parlato di una sanità italiana dagli standard elevatissimi, "ma la corruzione abbassa il livello dei servizi". Il presidente dell'Anac non ha fornito numeri, preferendo la cautela in proposito, "ma credo che in sanità vi sia un problema molto significativo sia in sprechi che in fatti corruttivi". L'Anac è già intervenuta definendo il nuovo piano anticorruzione, "concordato anche con i tecnici del ministero della Salute" e maniera decisiva sulla diffusione della corruzione. Si sono quindi ridotti in Asl e ospedali, dal 2009 al 2013, gli sprechi in beni e servizi come mensa, lavanderia e gestione dei rifiuti speciali: in media prossimamente - ha annunciato - sarà firmato un altro protocollo "per andare a controllare come i piani anticorruzione vengano applicati". Cantone infatti ha rilevato l'importanza di verificare "se le Asl stanno facendo davvero le linee guida anticorruzione, capire se le carte sono solo messe a posto in modo burocratico oppure se c'è una vera applicazione delle misure". A parere del presidente dell'Anac,"non si puo' intervenire solo a posteriori con la repressione, ma mettendo in campo una serie di strumenti preventivi che cambino la mentalità di tutti noi", quindi si tratta di avere un approccio culturale diverso in rapporto alla corruzione che ormai non è più quel- c'è stato un calo del 4,4% l'anno, ma l'incidenza rispetto alla spesa complessiva non si è ridotta. E gli sperperi ammontano a 1 miliardo di euro l'anno, risorse che potrebbero essere destinate alla salute dei pazienti. La sanità fa gola per l'ingente valore della spesa pubblica, pari a 110 miliardi di euro l'anno. Il lavoro di stima dei conti economici di Asl e aziende ospedaliere ha permesso l'osservazione, nel periodo 2009-2013, dei risparmi legati alle 6 voci di spesa considerate (pulizia, mensa, lavanderia, smaltimento rifiuti, cancelleria e guardaroba). Che ammontano, per il 2013, a circa 493 milioni complessivi per le Aziende sanitarie locali e 485 milioni per le Aziende ospedaliere. Nel complesso, quindi, si quantificano potenziali risparmi per 979 milioni di euro per le voci di spesa analizzate tra Asl e Ao. la della mazzetta tradizionale, "questa è rimasta quasi solo un ricordo". Cantone ha anche sottolineato che nel piano anticorruzione in tema di sanità una delle maggiori criticità evidenziate riguarda le liste di attesa, "e la cronaca di queste ultime ore purtroppo ce lo conferma", in riferimento all'inchiesta in Campania. Arresti e sequestri "non sono sufficienti ha ribadito -, serve una cultura anticorruzione". La Corruzione, oltre che depauperare la spesa sanitaria, la rende anche meno efficiente. E' un tema da non sottovalutare, la sanità è al primo posto nei rischi di fenomeni corruttivi, proviamo quindi a mettere in campo strumenti nuovi". MAIL [email protected] ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 5 ECONOMIA LE NOVITÀ. La riforma delle Bcc e la garanzia di Stato sulle sofferenze Il decreto banche ora è legge flash il governo ha posto la fiducia POPOLARE DI VICENZA Per chi non aderisce, la via di fuga costa il 20% del patrimonio Unicredit garante per l’aumento di capitale u Il decreto banche è stato approvato, l’esecutivo ha posto la fiducia e il Senato l’ha fatta passare, incassando il si definitivo del Parlamento. È legge, dunque, la riforma delle Bcc e la garanzia dello Stato sulle cartolarizzazioni dei crediti in sofferenza. Il decreto era in scadenza (15 aprile) e per evitare questa evenienza, l’esecutivo ha usato la conversione in legge del decreto. Dopo il si u Unicredit sembra orientata a estendere la garanzia sull'aumento di capitale della Banca popolare Vicenza da 1,75 miliardi di euro fino alla seconda metà di maggio rispetto alla data originaria del 30 aprile. Domani sono in agenda i cda dei due istituti di credito e, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere presa una decisione in merito. Unicredit fornisce da solo la garanzia per gran parte dell’aumento (1,5 miliardi). Come prescritto dalla Bce, la banca vicentina deve chiudere la ricapitalizzazione entro fine mese, ma i tempi così stretti hanno messo in difficoltà Unicredit. Il titolo in Borsa ne ha risentito, riducendo i guadagni della mattinata. L’eventuale garanzia fornita per i futuri aumenti di capitale della banca vicentina diventerebbe un elemento positivo di bilancio nel caso in cui le dichiarazioni di Renzi diventino realtà. Stamattina il premier ha annunciato la possibile creazione di due strutture distinte a capitale misto che permetterebbero alle banche di cedere sofferenze alleggerendo i buchi nei bilanci. SENATO. Una vista dall’alto della Camera, il tentativo di far passare il provvedimento al Senato senza modifiche è stato ottenuto ponendo la fiducia (senza l’approvazione, infatti, scatterebbe la crisi di governo, ndr). A sostegno del decreto, il vice ministro dell’Economia, Enrico Morando, ha dichiarato che: «Alleggerendo le banche dai crediti in sofferenza, si riduce la stretta del credito e si rilancia l’economia». Sulla riforma delle Bcc, Morando ha dichiarato che la strada principale sarà quella della aggregazione in uno o più gruppi bancari cooperativi. Soddisfazione in tal senso è stata espressa da Federcasse: «Il decreto rispecchia quasi del tutto l’autoriforma proposta dal sistema delle banche di credito cooperativo e apre una nuova fase per il sistema». Tra le novità introdotte precedentemente alla Camera, una via d’uscita (way out) per le Bcc che non vorranno aderire alla holding: se dispongono di un patrimonio netto superiore a 200 milioni, entro 60 giorni dalla conversione definitiva del decreto, dovranno fare istanza (singolarmente o in gruppo) alla Banca d’Italia per conferire l’attività bancaria ad una società per azioni. Ottenuta l’autorizzazione centrale, la coop controllerà la spa, ma solo dopo aver pagato il 20% del proprio patrimonio netto come... tassa straordinaria. Davvero un bel modo per lo Stato di fare... cassa. Altra novità, infine, è l’estensione agli intermediari finanziari della possibilità di accedere alla garanzia di Stato sulle sofferenze. RENZI. Il premier BONUS PENSIONATI Tesoro: semplice populismo di governo u L’ultima trovata del premier Renzi (il bonus da 80 euro anche per i pensionati) non è stata apprezzata sia in casa Pd che dall’esecutivo di governo. Il post su Facebook, infatti, ha causato quasi un ammutinamento di massa con una ridda di critiche, a cui il ministro Poletti ha cercato di mettere un freno dichiarando: «Si farà, se ci saranno i soldi». Molto più critica la posizione del vice ministro dell’economia, Enrico Zanetti, che ha dichiarato: «Si rischia di affiancare all’esasperato populismo di opposizione che affligge questo Paese, un populismo di governo di cui non abbiamo bisogno». Sandrigo Ingross srl via Che Guevara n.5, Z.A. Aquileia (ud) tel. 0431/919665 - fax 0431/919675 [email protected] 6 ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 MAIL [email protected] ECONOMIA / Regione CONVEGNO SACE. Presentata la mappa aggiornata dei rischi dell’esportazione nei vari Paesi Ue e extra Ue Il Nordest conferma la sua vocazione all’export fanalino di coda il Fvg, cresciuto “solo” dell’1,3% I settori chiave: meccanica strumentale, tessile & abbigliamento, prodotti in metallo, alimentari & bevande u Nel 2015 la quota di export del Nordest è cresciuta del 5%, oltre la media nazionale, confermando la sua vocazione verso i mercati esteri. Meno brillante la performance del Fvg. È quanto emerso nel convegno "Mappa dei rischi 2016" organizzato da Sace Gruppo CDP), con Simest (Gruppo CDP) oggi a Udine, dove si è presentata una mappa aggiornata dei rischi nei vari Paesi. EXPORT. L’anno scorso l’export del Nord Est è cresciuto ad un tasso del 5%, mettendo a segno un risultato migliore della media nazionale. In particolare Fvg cresce, sebbene in misura minore rispetto alle altre due regioni di riferimento, e segna un discreto +1,3%; poi seguono il Veneto (+5,35%), e il Trentino (+7,3%), che fa la parte del leone. Da segnalare tassi di crescita a doppia cifra per i prodotti agricoli, gli apparecchi elettronici e gli alimentari & bevande, e si basa soprattutto sul contributo di settori chiave dell’economia regionale che valgono il 70% delle vendite estere: meccanica strumentale (pesa per oltre il 20% sull’export del Nord Est), tessile & abbigliamento (pari al 14% delle vendite estere totali), gioielli (13%), prodotti in metallo (12%) e alimentari & bevande (9%). LA NUOVA MAPPA. La nuova L’intevento della Serracchiani al convegno a Udine Investire sui logistica consolidare i risultati EXPORT. Crescita superiore alla media per il Nordest mappa dei rischi si focalizza su un paniere diversificato di mercati emergenti: Algeria, Tunisia, Turchia e in prospettiva Iran per il Nord Africa e Medio Oriente. Tra le geografie più rischiose Grecia e Russia. Le problematiche più comuni sono il calo dei prezzi dei beni, l’aumento del debito dei paesi emergenti e, infine, una maggiore agitazione politica. Risultato: un aumento dei rischi per chi opera sui mercati esteri. A fronte di questa situazione, nel convegno si è cercato di capire quali sono, oggi, i mercati più promettenti su cui crescere. In base alle rilevazioni della Mappa dei Rischi 2016, l’aumento dei rischi si è tradotto in oltre 5 miliardi di euro di minori esportazioni per l’Italia nel 2015 anno ma è possibile recuperarne 31 entro il 2019 attraverso un miglior presidio di un paniere diversificato di mercati a elevato potenziale. «Esportare e crescere in mercati nuovi, in un mondo ad alto rischio, è una sfida complessa che le imprese del Nordest da tempo stanno affrontando con successo, puntando sempre più su innovazione e high tech» ha concluso Simonetta Acri, direttore rete domestica di Sace. u «Il Friuli Venezia Giulia ha grandi potenzialità che stiamo cercando di sfruttare al meglio» ha affermato Serracchiani, nel suo intervento al convegno L'export del Nord Est alla prova dei nuovi rischi globali. Riguardo, in particolare, la portualità regionale ha aggiunto: «Ci sono straordinarie possibilità di sviluppo e dove è necessario fare sistema. Gli investimenti che stiamo attuando in questo ambito danno grandi prospettive» ha proseguito, ricordando gli accordi che il Porto di Trieste ha sottoscritto con Paesi tra cui l'Iran. Serracchiani ha anche ribadito i lavori per il potenziamento ferroviario in partenza dai porti: «Lunedi partirà dal Porto di Trieste il primo treno diretto all’interporto di Novara, abbiamo l’ambizione di immaginare un sviluppo non solo verso l’Est Europa, ma anche da Ovest e Centro Europa». «Non abbiamo bisogno di costruire altre infrastrutture ha ribadito Serracchiani - ma di mettere insieme l'esistente, dove il collegamento fra porti e interporti è fondamentale anche per l'export perché spesso a fronte di prodotti di qualità non riusciamo ad abbattere i costi dei trasporti e della logistica o spesso pensiamo di abbattere quei costi ma non sempre riusciamo a ottenere trasporti e logistica di qualità». IN BREVE ROMA. Evento ad un anno dall’avvio della sperimentazione su rigenerazione urbana Giornata nazionale Confcommercio-Anci Iacop: decidere di concerto con gli enti locali, Marchiori: diventare attivi in Ue u Si è svolta oggi a Roma “La Giornata nazionale Confcommercio-Anci per l'avvio della sperimentazione su rigenerazione urbana e nuove prassi urbanistiche". L’evento organizzato dalle due organizzazioni a un anno dalla firma del protocollo di intesa, un progetto che ha già portato a livello regionale, alla sigla di un protocollo d’intesa Confcommercio Fvg-Anci Fvg a Gorizia, Udine, Cervignano e Gemona. Tra i presenti il presidente del Consiglio regionale del Fvg, Franco Iacop, l'assessore regionale Gianni Torrenti, Alberto Marchiori, presidente di Confcommercio Fvg, alcuni sin- L’EVENTO. daci eil presidente di Anci Fvg, Mario Pezzetta. Iacop ha affermato: «L'Europa si trova continuamente a dover rispondere a nuove sfide di carattere economico, ambientale e sociale, la maggior parte delle quali riveste una forte connotazione urbana. Circa il 70% della popolazione vive negli agglomerati urbani: le città sono pertanto motori dello sviluppo economico, generando da sole oltre il 75% del Pil, nonché dell'inclusione sociale e dello sviluppo sostenibile. Una governance multilivello è la chiave per risolvere i complessi problemi delle città». Per Iacop l’Agenda urbana europea non può prescindere dalla partecipazione nel processo decisionale dal coinvolgimento degli enti territoriali, locali e regionali. Da parte sua, Alberto Marchiori, presidente di Confcommercio Fvg e delegato alle Politiche eu- ropee di Confcommercio, ha definito l'avvio della sperimentazione: “L’inizio di un percorso importante, perché il territorio è rimasto spesso fuori dai giochi europei, è rimasto passivo. Abbiamo voluto invertire la tendenza e diventare soggetti attivi insieme ai sindaci, che sono i nostri migliori alleati. Ma è a livello europeo che dobbiamo riuscire a fare gioco di squadra, mentre in Italia dobbiamo lanciare messaggi concreti, operativi. In particolare bisogna invertire la desertificazione, non solo dei centri storici, utilizzando la leva fiscale». © RILANCIMPRESA FVG La presentazione dei servizi alle pmi u Domani dalle ore 9.30, nella Conference Hall del Centro Congressi di AREA Science Park a Padriciano (Trieste), l'assessorato regionale al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con l'Agenzia Investimenti FVG dell'assessorato alle Attività produttive e con AREA Science Park, presenta alle realtà imprenditoriali i servizi dedicati in materia di lavoro e occupazione e gli strumenti per le aziende previsti dalla legge regionale n. 3 del 20 febbraio 2015, meglio nota come Rilancimpresa FVG. L'incontro si concluderà con l’intervento dell'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti. MAIL [email protected] ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 7 REGIONE RONCHI DEI LEGIONARI. Inaugurata oggi la sala arredata da Calligaris e da Illy Caffè Un nuovo ingresso “Vip” da 4 milioni la rinascita dello scalo riparte da qui flash Annunciate anche altre tratte e alleanze, per il 2016 si punta al pareggio di bilancio u Il rilancio dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari passa anche per il rinnovo completo della sala di attesa, la prima di una lunga serie di opere di ammodernamento e potenziamento che dovrebbero aumentare l’attrattività dello scalo regionale. I LAVORI. Un budget da oltre 4 milioni di euro quello messo a disposizione dalla Regione Fvg, socio unico della partecipata, per il rifacimento della Vip Lounge, lo spazio aeroportuale d’attesa ristrutturato e riarredato a cura dell'Azienda Calligaris spa, in collaborazione con Illy Caffè spa. Presente alla cerimonia di inaugurazione, la presidente del Fvg, Debora Serracchiani ha dichiarato: «Siamo al primo passaggio per il rilancio dell’aeroporto. Abbiamo messo a disposizione questi risorse con l’obiettivo di rilanciare e far rinascere lo scalo». Tempi più lunghi per la realizzazione del Polo intermodale, i cui lavori dovrebbero iniziare entro l’anno. Annunciate anche nuove tratte e nuovi collegamenti da parte del presidente VIP LOUNGE. I presenti alla inaugurazione di oggi dell’Aeroporto, Antonio Marano: «Ci aspetta un grande lavoro commerciale per attirare clienti sempre più difficili. La Vip lounge è solo il primo segnale per l’utenza, ma anche per chi deve vendere il prodotto alle compagnie aeree, che esigono infrastrutture moderne , accessibili e dotate di tutti i comfort». Lodando l'operato del presidente della Società Antonio Marano e del direttore Marco Consalvo la presidente ha aggiunto: «Stanno facendo un lavoro di straordinaria importanza per il rilancio dello scalo anche dal punto di vista delle tratte, per cui siamo convinti che riusciremo ad attrarre nuovo traffico e nuovi passeggeri». A tale scopo Marano ha annunciato un nuovo collegamento con Istanbul cinque volte a settimana, con la Borajet Airlines, con «La collaborazione del porto di Trieste, poiché dovrebbe servire proprio l'utenza portuale». Riguardo al capitolo alleanze, spiega Marano, «Queste richiedono i conti in ordine, e noi oggi non li abbiamo ancora: quando li avremo sarà poi l'azionista a valutare assieme a noi le linee strategiche da seguire». Per l'aeroporto l'obiettivo quest'anno è chiudere in pareggio. «Gli investimenti sull’aeroporto regionale - ha concluso la Serracchiani - sono un tassello delle infrastrutture che stiamo riordinando per aumentare la nostra competitività: aeroporto, porti e servizi ferroviari. I risultati da qui ad un anno saranno estremamente interessanti». Ai posteri l’ardua sentenza. © G.S. L’iniativa della Regione dedicata alla Formazione professionale COMPARTO UNICO. Il rinnovo a livello locale Il lavoro vale oro Gli stipendi pubblici la presentazione Panontin: aspettiamo l’accordo da Roma u In merito al rinnovo del contratto per i 14 mila lavoratori del comparto unico, l’assessore competente, Paolo Panontin ha ribadito: «La Regione Fvg ha più volte comunicato alle organizzazioni sindacali del Comparto unico Regione-Enti locali che l'apertura del Tavolo di trattativa sul rinnovo contrattuale ci sarebbe stata non appena il Governo avesse fornito indicazioni utili sui criteri che intende adottare per la contrattazione nazionale, così come previsto dalla legge di Stabilità nazionale per l'anno 2016». Per aprire il Tavolo di contrattazione, dunque, è necessario che il governo fissi i parametri di aumento. L’assessore ha aggiunto: «In questi giorni è giunta notizia dell'accordo raggiunto al Tavolo nazionale della contrattazione sulla definizione dei comparti che era una precondizione necessaria per aprire il confronto sul PANONTIN. L’assessore piano economico. Siamo una Regione con un comparto separato e autonomo rispetto a quello del pubblico impiego nazionale, ma è ragionevole che l'adeguamento degli stipendi dei nostri dipendenti pubblici sia in linea con quello nazionale, anche in considerazione che l'aumento della spesa del personale pubblico deve pur sempre trovare coerenza con l'intero sistema nazionale». u «Il 2016 è l'Anno della Formazione per il Fvg e intendiamo viverlo e farlo vivere alla nostra comunità presentando a tutti i cittadini e cittadine della nostra regione le opportunità che la Formazione Professionale offre per l'avvicinamento e l'avvio al mondo del lavoro, rivolgendo innanzitutto la nostra attenzione ai giovani per rendere loro più snello l'accesso alla prima occupazione, riducendo nel contempo la dispersione scolastica». Questo l’intervento introduttivo a Udine dell'assessore regionale alla Formazione Loredana Panariti alla presentazione dell'iniziativa “Il lavoro vale oro”, nell'ambito del “Progetto Master Formazione Professionale” finanziato dal Programma Operativo del LA LOCANDINA. Fondo Sociale Europeo. Si tratta di un percorso composto da cinque eventi a partire dal Venzone (16 aprile), per proseguire a Grado (11 giugno), Pordenone (il 30 settembre), Trieste (30 ottobre), per concludersi a Udine, allo Stadio Friuli, il 23 gennaio 2017. I protagonisti saranno i ragazzi e le ragazze con meno di 18 anni che partecipano ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale nelle piazze. IL PICCOLO Fabio Amodeo addio u Da stamattina Fabio Amodeo non c'è più. Il collega, nato a Trieste nel 1945, è stato in passato caporedattore di Piccolo e Alto Adige, responsabile tecnico del mensile Photo Italia e responsabile della redazione della casa editrice Lint. Autore di diversi libri e grande esperto di fotografia, è mancato dopo una lunga malattia. RICCARDO RICCARDI Basta, vogliamo il garante degli italiani u «A questo punto presenteremo una proposta di legge per istituire il garante degli italiani, questo Citti ormai fa solo il garante degli stranieri». Riccardo Riccardi, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, replica alle dichiarazioni di Citti: «Sono irricevibili, la polemica politica spetta a tutti tranne a chi è nominato dal Consiglio Regionale per fare il garante. È legittimo avere opinioni diverse, ma io non mi faccio accusare di discriminazione da un impiegato della Regione. Mi scontro con chi governa, gli esponenti della politica o della società ma non da un signore del quale ricordo l'esistenza soltanto perché, tempo fa, mi ha spiegato che era giusto togliere i crocifissi dalle aula scolastiche». LEGAMBIENTE FVG La smentita u Con riferimento agli articoli apparsi sulla stampa lo scorso sabato e relativi alla decisione espressa da una forza politica e da alcuni Comitati di raccogliere le firme perindire un referendum abrogativo della legge di organizzazione delle del Servizio Integrato "acqua e rifiuti" appena approvata, si precisa, che, diversamente da quanto indicato nell'articolo, Legambiente Fvg, non ha ancora deliberato nulla in proposito. 8 ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 MAIL [email protected] CRONACA UDINE. Oggi in piazza I maggio un 26enne ha colpito un agente ANTITRUST Multeni ad aziende calcestruzzo al Tar respinti Vigile malmenato, Ricorsi ora dovranno pagare fermato pregiudicato ....................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u Un 26enne pluripregiudicato L. T., personaggio già noto alle forze dell’ordine, si è reso responsabile del pestaggio di un vigile urbano nel pomeriggio in piazza I Maggio, verso le 17.30. Poco prima dell’evento criminoso una pattuglia della Polizia locale era intervenuta per aiutare uno zoologo che stava cercando di recuperare un’anatra. L’animale si trovava in evidente difficoltà all’interno della roggia che scorre lungo un lato della piazza. In quel frangente il pitbull di L.T., probabilmente attirato dallo starnazzare dell’anatra, è corso nei pressi del rivolo e si è tuffato in acqua nuotando verso il pennuto che non era in grado di volare. Il vigile urbano, M. C., ha intimato al proprietario del cane di richiamarlo per preservare l’incolumità dell’anatra: in tutta risposta però il vigile ha ricevuto un pugno sul viso. A questo punto si è sviluppata una vera e propria colluttazione. L. T., non pago di quello che aveva già fatto, secondo quanto si è saputo, ha iniziato anche a scalciare sonoramente il vigile. Nel frattempo sul luogo hanno fatto in tempo a sopraggiungere altre due pattuglie delle forze dell’ordine in aiuto al vigile aggredito. Una di queste era un veicolo del nucleo radiomobile UN AGENTE della Polizia municipale in servizio. dei Carabinieri di Udine, l’altra della Polizia locale. A seguito degli eventi il 26enne, che è risultato essere anche tossicodipendente, è stato tradotto al comando della Polizia locale per gli accertamenti di rito. Si è così proceduto all’identificazione dell’uomo che è stato denunciato a piede libero. Adesso il ragazzo è accusato di minaccia e violenza, di atti osceni in luogo pubblico (essendosi anche spogliato) e di resistenza a pubblico ufficiale. Se tanto non bastasse, il giovane si è anche rifiutato di fornire le proprie generalità agli agenti, perciò dovrà rispondere anche di quest’ultimo reato. Si attende ora di conoscere la prognosi per le ferite riportate dal vigile urbano che ha subìto il pestaggio: da questo fatto verrà determinata anche la gravità delle accuse per le quali il 26enne dovrà apparire davanti al giudice. Ovviamente la pena sarà commisurata anche agli eventuali danni riportati dal vigile e alla prognosi di guarigione. CARABINIERI Il cittadino serbo potrebbe essere al centro di una banda di ladri del Veneto Manette ad un uomo 50enne Autore di un furto a sala slot ? .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u I carabinieri di Monfalcone hanno arrestato un 50enne di cittadinanza serba con l’accusa di furto aggravato. Sarebbe autore di un bottino di 40 mila euro ricavato a febbraio da una sala-slot machines in via I Maggio a Monfalcone. Il 50enne era riuscito nel suo intento dopo aver ‘sventrato’ 26 macchinette: un lavoro di cinque ore complessive. Specializzato in questo tipo di furti, l’uomo è stato fermato pochi giorni fa al Lisert (nei pressi del casello autostradale) mentre era intento a lasciare l’Italia in corriera. Il 50enne, residente nella zona di Vicenza, era seguito e pedinato da tempo: probabile si sentisse braccato. I militari gli hanno trovato addosso, in sacchetti di plastica, numerose banconote: un totale di 6 mila euro. L’uomo è anche sospettato di essere al centro di una serie di rapine eseguite in Veneto da una banda: nel suo trolley sono stati rinvenuti oggetti da scasso, torce e monete da uno o due euro (come quelle delle slot machines). CARTELLO per il Lisert. Il Tar del Lazio ha confermato le sanzioni che l’Antitrust aveva deciso un anno fa nei confronti di otto imprese del settore del calcestruzzo per aver fatto ‘cartello’ in regione. Il Tribunale ha respinto con diverse sentenze i ricorsi presentati da sei società: Calcestruzzi Trieste Nord Est (multa per 145.663 euro), Calcestruzzi Zillo (3.454.587), Nuova Calcestruzzi (46.011), Cobeton (331.322), Friulana Calcestruzzi (504.952) e General Beton Triveneta (1.782.660). Altre due aziende coinvolte sono la Superbeton (6.463.242) e la Concrete Nordest (130.994). Nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2014, secondo l’Antitrust, le società del cemento hanno stipulato due “intese” in modo da concordare i prezzi e dividersi i compratori senza una reale concorrenza. Tutto ciò ha ‘drogato’ il mercato. Il primo accordo ha riguardato le province di Gorizia, Udine e Pordenone, mentre il secondo solo quella di Trie- ste. Tutt’e due le intese erano sotto monitoraggio di una società di consulenza, l’Intermodale con sede in provincia di Pordenone. A quest’ultima spettava il compito di raccogliere informazioni sui cantieri aperti: i documenti aggiornati venivano distribuiti tra le aziende che si riunivano ogni settimana per coordinarsi. L’Intermodale di Pordenone agiva anche per dare multe ad hoc se qualche impresa non rispettava i patti. Anche questa azienda è stata oggetto di sanzioni da parte dell’Antitrust: sono state due le multe comminatele (5.242 euro): una per ogni intesa monitorata. S. GIORGIO DI NOGARO Le sue condizioni erano molto gravi Deceduto in ospedale un bimbo di 11 giorni .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u Ieri sera era stato ricoverato presso l’ospedale di Udine in condizioni gravissime. Giorgio, un bimbo nato il 26 marzo, è morto stamattina a seguito di una crisi respiratoria. I genitori del neonato, che vivono a San Giorgio di Nogaro, si erano molto allarmati per lo stato in cui si trovava il figlio: avevano subito chiamato il 118. Probabilmente vedendo quello che stava succedendo, i due, nonostante fossero in attesa dell’ambulanza, avevano deciso di trasportare il bimbo da soli al pronto soccorso di Palmanova. Intanto il 118 era giunto a casa della coppia e, non trovandola, il personale si era messo sulle sue tracce via cellulare. Una volta raggiunto genitori e piccolo all’uscita dell’autostrada presso il casello di Porpetto, i sanitari sono riusciti a fornire le prime cure. Da qui l’ambulanza ha poi trasportato mamma e bimbo al S. Maria della Misericordia di Udine. Purtroppo il piccolo non è però sopravvissuto alla crisi. 9 ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 MAIL [email protected] CRONACA / Udine OSPITI IN ARRIVO. Testimonianze di quattro volontarie della Onlus di ritorno dalla Macedonia Udinesi sulla “Balkan Route” viaggio ai “confini” della realtà Protagoniste sono: Angela Lovat, Monica Pasqualin, Micol Sperandio e Stefania Zanier da Idomeni a Larissa e infine Atene, l’obiettivo era portare aiuti e monitorare il flusso di migranti ............................................................. ... ... LUCIA BURELLO ... [email protected] . u CI RIVEDREMO A FILIPPI cari signori. La resa dei conti non sembra più così lontana. Lo hanno toccato con mano anche quattro ragazze udinesi della Onlus “Ospiti in Arrivo”, che da oltre un anno si occupa della prima assistenza ai richiedenti asilo in città. Le volontarie, infatti, hanno concluso il 25 marzo scorso una missione lungo la rotta balcanica, con l’obiettivo di portare aiuto umanitario e raccogliere informazioni sulla situazione dei migranti bloccati sul confine greco-macedone. E sono, le loro, notizie che non rincuorano, ma che confermano ciò che accade lungo quella disperata rotta, un cul de sac senza Trebisonda e che, costringendo uomini in recinti da bestie, appare sempre più simile alla via di una tragica transumanza epocale. E’lì, tra polvere, cotone e tabacco, in bilico tra la terra degli Dei e la Santa Barbara di uno stantio continente, che si snoda la strada del fallimento umano, prima che politico. Sì perché la via balcanica, la più transitata dai profughi per raggiungere l’Europa, è di fatto una trappola dove migliaia e migliaia di uomini resteranno bloccati davanti alla progressiva chiusura delle frontiere europee. Le conseguenze sono altrettanto dispe- rate, limitazioni degli accessi di rifugiati da parte della Grecia, a sua volta abbandonata da una Europa sempre più smarrita; limitazioni d’entrata imposte dalla Macedonia secondo il paese di provenienza e non secondo le storie personali e tutto, troppo spesso, in violazione delle normative internazionali sul diritto d'asilo, come più volte denunciato dall'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Siamo allo sbando. Difficile trovare un periodo storico dove il numero di uomini umiliati è stato così alto. L'Europa, anzi, l'Occidente, sconta ora il suo madornale “deficit interiore” e una cultura “frigida” e spietata che, illusa di saper vivere, come sosteneva un lungimirante Camus, «ha posto - invece - la vita a un livello così basso da non avere più la possibilità di proseguire nella Storia». La peggiore minaccia di questo Occidente, del suo pericoloso stato vegetativo, prima di arrivare da fuori, da oltre il filo spinato, è arrivata da se stesso. E' arrivata dalla fede nel po- Donati anche molti giochi. I bimbi, infatti, sono circa 4 mila. tere ben ragionato, a scapito dell'umana sensibilità. E' arrivata dall'aver confuso mercato, tecnologia, consumo, benessere, nell'agente per conquistare civiltà e progresso, trascinando la nostra cultura nell'aberrante perversione e nel degrado mo- rale, prima che nell’insolvenza politica. Ed è questo che, dal 18 al 25 marzo scorso, Angela Lovat, Monica Pasqualin, Micol Sperandio e Stefania Zanier, hanno forse visto con i loro occhi. Le quattro volontarie udinesi, hanno infatti raggiunto Idomeni, al confine grecomacedone, poi Larissa e infine Atene, con l’obiettivo di portare aiuti umanitari e monitorare il flusso di migranti. «La missione, - spiegano - sostenuta economicamente dalla nostra associazione e dai privati cittadini che hanno risposto all'appello per la raccolta di fondi organizzata per l’occasione, ha permesso l’acquisto di generi alimentari, tende, materassini e sacchi a pelo, oltre a molti giochi per i bambini, che rappresentano circa un terzo delle 12 mila persone presenti. Tutti gli acquisti sono stati fatti in loco e col coordinamento delle altre associazioni di volontari presenti sul posto. Abbiamo inoltre messo in campo le nostre competenze, ascoltando storie, offrendo supporto e realizzando attività ludicoricreative a favore dei più piccoli, con l’obiettivo di fargli vivere momenti di normalità e gioia in una situazione fortemente drammatica». La missione delle volontarie, inoltre, ha avuto anche lo scopo di prendere contatto con associazioni e attivisti locali al fine di raccogliere informazioni sulle diverse strutture d'accoglienza e sulle procedure legate al diritto d'asilo e di registrare le tante testimonianze di violazioni dei diritti umani perpetrate a danno dei migranti. «Le loro condizioni d'accoglienza – dichiarano - in generale appaiono estremamente difficili e anche laddove le persone sono ospitate in campi governativi, la mole maggiore di lavoro è a carico di gruppi di volontari indipendenti e di piccole associazioni locali. Risultano assenti, invece, tranne rari casi, le grandi organizzazioni internazionali». Nelle prossime settimane saranno organizzate a Udine serate di immagini, racconti e parole per spiegare quello che sta succedendo in Grecia in materia di accoglienza. Info su sito web e Pagina Facebook “Ospiti in arrivo”. MAIL [email protected] ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 10 CRONACA / Udine CONSIGLIO. L’opposizione sarà impegnata su due fronti I residenti possono farne richiesta entro il 29 aprile Mensa profughi e varianti Fondo affitti le decisioni domani in Aula via alle domande Ampliamento Caritas via Ronchi, si chiedono risposte u SARANNO DUE i temi gustosetti su cui il Consiglio Comunale sarà chiamato a pronunciarsi domani. Il primo è la nota questione delle quattro varianti per ampliamento e costruzione di centri commerciali con aggiunta di tre rotatorie, la seconda è l'ipotesi di ampliamento della mensa Caritas di via Ronchi all'interno del giardino della scuola primaria, Garzoni; idea paventata dal sindaco Honsell allo scopo di consentire spazio maggiore ai profughi che, quotidianamente, fanno uso del servizio. Una proposta che ha fatto arricciare il naso non soltanto alla minoranza in Comune, ma perfino alla Provincia che preme nell'organizzare ogni forma di sostentamento all'interno dell'ex caserma Cavarzerani. Ricordiamo, al proposito, le parole dell’assessore alle Politiche Sociali, Elisa Asia Battaglia: «La mensa della Cavarzerani accolga tutti i profughi presenti a Udine, quelli già ospiti della struttura e quelli che vagano in città e usufruiscono dei pasti forniti dalla Caritas in via Ronchi!». L’assessore, infatti, aveva raccolto il malcontento di alcuni residenti che, esasperati dal via vai di stranieri, si erano perfino organizzati in un comitato di protesta. Insomma, l'idea di un nuovo prefabbricato nel cortile del Plesso scolastico sarebbe da parte dell'Opposizione la goccia che fa tra- boccare il vaso. «Seppur riconoscendo il lodevole lavoro che la Caritas svolge quotidianamente, - ha affermato il consigliere comunale, Vincenzo Tanzi (FI) - riteniamo prioritaria la necessità di salvaguardare e rispettare la destinazione d’uso della scuola, comprese le sue pertinenze. Gli spazi designati allo svolgimento dell’attività scolastiche educative non possono essere utilizzati da terzi, poiché creerebbe una inopportuna promiscuità e la sola presenza di estranei non garantirebbe il rispetto delle misure di sicurezza». E aggiunge: «Esiste l’enorme spazio messo a disposizione alla Cavarzerani per i profughi, dove la Regione ha stanziato oltre 400 mila euro per sistemare alcune palazzine. Non serve arrampicarsi sugli specchi alla ricerca di nuovi spazi, va potenziato l’esistente». Insomma, i forzisti Vincenzo Tan- zi e Maurizio Vuerli, fiancheggiati da Giovanni Marsico e Antonio Falcone di Identità civica e Lorenzo Bosetti del Pdl, sugli spazi da destinare all’ospitalità sembrano ansiosi di conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione portando domani in Aula il così detto question time per il sindaco: «Quali verifiche e soluzioni alternative sono attualmente in corso in merito agli edifici adiacenti alla mensa di via Ronchi, al fine di trovare una sistemazione senza promiscuità con le scolaresche». Ma le curiosità dei consiglieri non finiscono qui e chiedono: «I docenti e i genitori della Scuola Secondaria Valussi, adiacente alla scuola Garzoni, sono stati informati e coinvolti nel progetto? E in che misura il sindaco Honsell vuole impegnarsi formalmente nell’assicurare la tutela dell’attività scolastico-educativa?». © BLU u C’È TEMPO fino al prossimo 29 aprile per accedere al fondo affitti, la misura di sostegno delle spese locative per le famiglie in difficoltà economiche. Possono fare richiesta di contributo i nuclei familiari residenti nel Comune di Udine titolari di un contratto di locazione e in possesso, al momento di presentazione della domanda, dei seguenti requisiti: anzianità di residenza di almeno 24 mesi sul territorio regionale, maggiore età, residenza anagrafica nel Comune di Udine, rispetto dei limiti di reddito previsti dal regolamento regionale, non essere proprietari di altra abitazione, non essere assegnatari di alloggio di edilizia sovvenzionata (Ater). La tipologia di Isee da presentare è quella “ordinaria” o, ricorrendo i presupposti di legge (da verificare con i Caf, i Centri di assistenza fiscale), quello “corrente”. In caso di imminente scadenza dei termini per l'accesso al presente contributo, è ammessa, in attesa dell'Isee da parte dell'Inps, la consegna di copia della ricevuta di presentazione della Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) ai Caf. Per poter presentare la propria domanda è necessario prima prenotarsi sul sito www.comune.udine.gov.it e seguire le istruzioni fornite. Chi non disponesse di una connessione internet può prenotarsi telefonando al numero di telefono 0432 –1272399 (dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12.15 e il lunedì pomeriggio dalle 15.15 alle 16.45). In caso di impossibilità a recarsi allo sportello di via Micesio, le domande possono essere presentate anche tramite servizio postale, con raccomandata e ricevuta di ritorno e anche tramite posta elettronica certificata (per i soli possessori di una casella di posta elettronica certificata). Bando e modulo di domanda sono reperibili sul sito, www.comune.udine.gov.it, allo Sportello informativo servizi sociali udinesi in via Micesio, nelle circoscrizioni cittadine, negli uffici anagrafici di via Stringher e via B. Odorico da Pordenone 1, allo sportello PuntoInforma di via Savorgnana 12 e al Punto Amico in viale Europa Unita 31. Curiosità di genere L’INTERVENTO. Investimento comunale di 32 mila euro Defibrillatori nelle palestre completata l'installazione u COMPLETATA l'installazione, in tutte le palestre scolastiche cittadine, nonché nella pista di pattinaggio gestita dal Comune di Udine, di defibrillatori e di appositi kit di primo soccorso. In tutto sono 26 i Defibrillatori semiautomatici esterni (Dae) che il Comune ha acquistato e collocato in altrettante strutture sportive di proprietà comunale a gestione diretta. Complessivamente l'amministrazione comunale ha investito in questo intervento circa 32 mila euro. I dispositivi sono già operativi fin dalla data inizialmente prevista dal ministero della Salute, poi differita di sei mesi per il settore sportivo dilettantistico. «Esprimo tutta la mia soddisfazione per questo importante intervento che ci permette di rendere sempre più sicuri le palestre e i nostri luoghi di sport. – sottolinea l'assessore all’Educazio- ne, Sport e Stili di Vita, Raffaella Basana – Ringrazio gli uffici comunali che hanno seguito il progetto». Con apposito atto di giunta, deliberato nel maggio del 2015, l’amministrazione comunale aveva approvato un atto di indirizzo con cui si impegnava a dotare di Dae gli impianti sportivi comunali, assumendosi l’onere di fornitura e manutenzione per gli impianti sportivi a gestione diretta e stipulando specifici accordi con le società sportive utilizzatrici delle palestre, in capo alle quali resta l’obbligo di formazione degli operatori in grado di utilizzare le nuove apparecchiature. flash IL RUOLO DELLA DONNA NELLA MATEMATICA VICINO/LONTANO Il Festival arruola volontari u La XII edizione del festival vicino/lontano, Premio Terzani (5-8 maggio) è oramai alle porte. Per “arruolarsi” come volontari basta scaricare la scheda di adesione dal sito www.vicinolontano.it, compilarla e inviarla entro l’11 aprile all’indirizzo e-mail [email protected] oppure consegnarla direttamente nella sede dell’associazione in via Crispi 47 (dal lunedì al venerdì, in orario 10-12 e 15-18). I minori dovranno compilare anche l’autorizzazione firmata dai genitori. u QAUL È IL RUOLO delle donne nella matematica e nell’informatica? Se ne parlerà nell’incontro dal titolo “Abbiamo i numeri per contare” in programma venerdì 8 aprile, alle 14.20, nell’aula magna di palazzo Garzolini – di Toppo Wassermann a Udine (via Gemona 92). Una riflessione a più voci, organizzata dal dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche dell’Università di Udine, per contribuire al superamento dello stereotipo di genere sulla presunta scarsa attitudine delle donne verso la matematica e l’informatica. MAIL [email protected] ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 11 SPORT Calcio IL CASO. Di Natale non ha lavorato col gruppo. De Canio medita la sua esclusione QUI UDINESE assenti Totò fuori pure a Genova? Tre tra i friulani ci sono già due ‘precedenti’ Di recente, due precedenti per le sue frizioni con Stramaccioni e Guidolin .......................................................... ... ... LUCIANO PATAT ... [email protected] . u Dopo la partita contro il Napoli, potrebbe toccare a quella contro la Samp? Totò Di Natale, lasciato fuori da mister Gigi De Canio per la sfida contro gli azzurri, potrebbe non essere convocato nemmeno per la prossima gara contro i blucerchiati. Il tecnico lucano era stato chiaro in conferenza stampa prima del lunch match di domenica scorsa: aveva chiesto al capitano di allenarsi assieme ai compagni, “perché ho bisogno così aveva sentenziato De Canio di giocatori che si allenino sempre, con intensità e possano offrire il massimo delle loro possibilità per quello che è il momento della squadra. Quando lui sarà del gruppo, non avrò alcuna preclusione né per motivi personali, né per altro”. Parole precise e lapidarie, quelle dell'allenatore di Matera, e sembrano così già lontani i primi tempi dopo il ritorno di De Canio, quando Totò svolgeva le sedute con tutta la truppa bianconera. Né ieri, né oggi, il bomber campano si è allenato assieme ai compagni. Come finirà in vista della trasferta sotto la Lanterna? È prematuro dirlo, ma la seconda non convocazione di fila sarebbe tutt'altro che un fulmine a ciel sereno. In ogni caso, è già successo in passato che il capitano bianconero sia contro il Genoa. “Con Di Natale ho avuto uno screzio, come succede in famiglia - aveva confermato, in quella circostanza, il mister -. Le regole valgono per tutti. I comportamenti, prima della tecnica e della tattica, potranno aiutarci in questa stagione difficile. Quindi, ho adottato la regola che vale per tutti”. Insomma, questa volta con De Canio lo screzio non ci sarebbe stato, ma il metro di giudizio adottato sarebbe stato il medesimo di tre anni e mezzo fa. Resta da capire che cosa succederà da qui a domenica. Si parla di un arrivo a Udine di Bruno Carpeggiani, procuratore di Totò, desideroso di parlare con la società per tutelare il suo assistito. L'incertezza sul futuro di Di Natale rimane, in attesa delle schiarite. DI NATALE. Anche oggi non si è allenato con i compagni rimasto a casa per motivi non legati alla condizione fisica. Durante lo scorso campionato, per esempio, è accaduto prima dell'ultima giornata: Di Natale, tenuto in panchina dall'allora mister Andrea Stramaccioni nella precedente partita contro il Sassuolo, non avrebbe gradito la scelta, arrivando alla rottura con 'Strama'. La mancata partecipazione del numero 10 bianconero alla sfida in terra sarda, ufficialmente, era legata a problemi fisici e i due protagonisti hanno negato, in seguito, che ci sia stato un litigio. Ma i dubbi sono rimasti. Più certezze, invece, in un altro episodio. Era il settembre del 2012, sulla panchina friulana allora sedeva Francesco Guidolin. Fra il tecnico di Castelfranco e il bomber dell'Udinese era scoppiata una lite in campo, un attrito che aveva indotto l'allenatore a non convocare Di Natale per la gara IL RICONOSCIMENTO. L’attestazione conferita da Unione Acli e Figc. Consegna il 9 maggio VA A RANIERI IL ‘BEARZOT’ È LUI IL MISTER DELL’ANNO .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u La straordinaria annata di Claudio Ranieri si impreziosisce di un ulteriore fiore all'occhiello. Il tecnico romano, in piena corsa con il suo sorprendente Leicester City per la vittoria della Premier League (ha 7 punti di vantaggio sul Tottenham) ha vinto la sesta edizione del Premio Enzo Bearzot. Il riconoscimento premia il miglior allenatore dell'anno ed è promosso dall'Unione sportiva Acli con il patrocinio della Figc. La giuria, presieduta dal numero uno Figc Carlo Tavecchio, ha assegnato il premio a Ranieri per “le sue straordinarie doti di maestro del calcio e motivatore instancabile, dimostrando come un gruppo coeso possa arrivare a risultati importanti nonostante l'assenza dei cosiddetti top-player”. Ranieri, che nell'albo d'oro succede a Max Allegri, sarà premiato lunedì 9 maggio alle 12 nel Salone d'Onore del Coni. Intanto, il sindaco di Leicester, Peter Soulsby, ha detto che se Ranieri vincerà la Premier gli intitolerà una via. Doppia seduta oggi per l'Udinese. I bianconeri si sono allenati sia al mattino, sia al pomeriggio, focalizzandosi su lavoro aerobico, possesso palla ed esercitazioni tattiche. Totò Di Natale non ha lavorato con il gruppo, differenziato per Emmanuel Badu e Guilherme. Assente Orestis Karnezis, alle prese con una sindrome virale. La truppa bianconera si ritroverà domani per una seduta pomeridiana alle 15 e continuerà, così, la sua marcia di avvicinamento alla trasferta di Genova contro la Sampdoria. A proposito dei rivali, oggi hanno svolto lavoro differenziato Alvarez e Moisander. PANAMA PAPERS. Sotto la lente, i diritti tv per la Champions UEFA NEL MIRINO SEDE PERQUISITA ........................................................ ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Anche l'Uefa finisce nel mirino degli inquirenti per il caso Panama Papers. Oggi, la polizia svizzera ha effettuato alcune perquisizioni nella sede della Federazione calcistica europea, a Nyon. Gli agenti avrebbero prelevato alcuni documenti riguardanti un contratto sui diritti televisivi, per la trasmissione della Champions League, stipulato con un'agenzia di marketing off-shore implicata nello scanda- lo di corruzione della Fifa. La documentazione relativa alla cessione dei diritti televisivi riguarderebbe il periodo fra il 2003 e il 2009. L'Uefa ha confermato la visita degli investigatori svizzeri, dichiarando inoltre tramite un portavoce di essere “totalmente a disposizione per ulteriori chiarimenti”. Negli scorsi giorni, fra i nomi delle personalità coinvolte era spuntato anche quello di Gianni Infantino, neo presidente della Fifa e, in precedenza, segretario generale Uefa. Infantino ha respinto ogni addebito. APERTO 7 giorni su 7 EDICOLA-LIBRERIA - CARTOLERIA - SERVIZIO DI LAVANDERIA DROGHERIA - DETERSIVI ALLA SPINA - PICCOLA FERRAMENTA DISTRIBUZIONE BOMBOLE GPL ENI ANCHE A DOMICILIO SERVIZIO FAX E FOTOCOPIE B/N E COLORE - PAGAMENTO BOLLETTE LEICESTER. Ranieri Fer.Market di Tomasetig Maurizio Piazza Paolo Diacono, 5/A - 33047 Remanzacco (UD) Tel. 0432 639094 - fax 0432 639094 - [email protected] 12 ANNO I N° 31 MERCOLEDI 6 APRILE 2016 MAIL [email protected] SPORT Vari MEZZA MARATONA. La prima edizione della gara è prevista il prossimo 11 giugno LIGNANO SOLIDALE UNA CORSA BENEFICA Presentata l’iniziativa di solidarietà fra Sunset Run’ e ‘Lignano in fiore Onlus’ Con la raccolta fondi sarà riammodernato un parco giochi nel centro balneare .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u “Lignano Sunset Run” lancia un’iniziativa di solidarietà. Il progetto, presentato ufficialmente oggi nella Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, è finalizzato a sostenere i progetti di un’associazione da decenni impegnata al fianco di bambini e famiglie in difficoltà. In vista dell’evento di sabato 11 giugno, quando sulle strade della località balneare andrà in scena la prima edizione della “Lignano Sunset Run Half Marathon”, accompagnata da una Family Run aperta a tutti, sarà promossa la vendita di una t-shirt. Parte del ricavato sarà devoluto a “Lignano in fiore Onlus”, realtà tra le più attive nel panorama dell’associazionismo locale, che finalizzerà il contributo al riammodernamento di un parco giochi cittadino, con attrezzature dedicate anche ai bambini diversamente abili. La maglietta - di colore verde e arricchita dal simbolo della organizzazione di Lignano - sarà disponibile al costo di 10 euro negli stand che l’Athletic Club Apicilia, società organizzatrice della Lignano Sunset Run Half Marathon, predisporrà in tre diversi momenti: il 17 aprile, al Parco Unicef Avventura di Lignano Riviera, in occasione della 15^ Mar- PRESENTAZIONE. Un momento della cerimonia di oggi alla Terrazza a Mare cia del mare; il 1° maggio, al Parco Hemingway di Lignano Pineta, nella giornata conclusiva della grande festa della solidarietà promossa dalla stessa onlus, e infine il 10 e 11 giugno, in Piazza Mar- La onlus guarda a famiglie e bambini in situazione di difficoltà cello d’Olivo a Lignano Pineta, nelle ore che precederanno la Lignano Sunset Run Half Marathon. Le t-shirt, inoltre, saranno vendu- te in occasione della 25^ Marcia degli Asparagi, che si terrà a Gorgo di Latisana il 25 aprile. Al fianco dell’amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro e dei partner che accompagneranno l’iniziativa dell’Athletic Club Apicilia, ci sarà anche la Fiasp, la Federazione italiana sport per tutti, sotto la cui egida rientrano sia la Marcia del Mare, sia la Family Run. Alla presentazione del progetto sono intervenuti, tra gli altri, il vice sindaco e assessore allo Sport di Lignano Sabbiadoro, Vico Meroi, il presidente dell’Athletic Club Apicilia, Salvatore Vazzana, il presidente di Lignano in fiore Onlus, Massimo De Lotto, e il vicepresidente della Fiasp nazionale, Alberto Guidi. Con lo sport, insomma, è pronta a vincere anche la solidarietà. Intanto, la macchina organizzativa della Lignano Sunset Run continua a muoversi in vista dell'appuntamento dell'11 giugno. Il numero degli iscritti ha già varcato le 500 unità, a testimonianza di quanta attesa ci sia per l'evento. Ulteriori dettagli sulla manifestazione sono disponibili sul sito www.lignanosunset.it, dove è anche possibile iscriversi a questa mezza maratona che scalda i motori in vista del suo debutto. BASKET. Il presidente della squadra udinese tiene a rapporto i suoi dopo la brutta sconfitta nel derby contro il Vicenza STRIGLIATA DI PEDONE ALLA GSA u Alessandro Pedone prova a dare la scossa. Il presidente dell'Apu Gsa Udine, assieme al general manager Davide Micalich, ha fatto visita ieri alla squadra, 'tenuta a rapporto' in spogliatoio dopo la brutta prova offerta contro Vicenza. Nel derby triveneto della quartultima di ritorno di serie B Citroen di basket, la formazione udinese ha perso 68-57, rimediando la quarta sconfitta stagionale. Pedone ha spronato i ragazzi di coach Lino Lardo a dare tutto in vista del rush finale di stagione: Udine si trova in vetta alla classifica in coabitazione con Orzinuovi, con la differenza canestri a GRUPPO. I ragazzi di coach Lardo a cena con Pedone proprio favore. Vietato distrarsi. Il presidente ha voluto parlare con tutti i giocatori, auspicando un cambio di rotta nei prossimi impegni. Sabato, l'Apu Gsa Udine riceve al 'Benedetti' il Moncalieri. Terminata la riunione il gruppo si è poi trasferito a cena, dove è stato festeggiato il compleanno del capitano Manuel Vanuzzo. A fine serata la gradita visita del sindaco di Cividale, Stefano Balloch, venuto a salutare la comitiva bianconera. Dopo la brutta sconfitta con il Vicenza, la Gsa prova dunque a ripartire con slancio verso le ultime tre gare della stagione regolare. Formula 1 IL ‘MANETTINO’ FA DISPERARE LA FERRARI u IL ‘MANETTINO’ fa le bizze e la Ferrari ci rimette. E così, la scuderia italiana starebbe meditando un passo indietro. In Bahrein, Sebastian Vettel non è riuscito nemmeno a vedere i semafori verdi spegnersi, con la Rossa del tedesco out già nel giro di ricognizione per problemi al motore. E il responsabile di questo cedimento del propulsore sarebbe proprio del nuovo sistema HCC1, appunto il 'manettino', ideato per aumentare la potenza in qualifica, partenza e sorpassi. Una tecnologia in fase sperimentale, che ha mostrato più di una fragilità.Così, per evitare nuovi problemi di affidabilità e ritiri, a Maranello starebbero pensando di escludere il dispositivo già dal prossimo Gran premio, in Cina, presentandosi al via con una nuova power unit, scongiurando possibili figuracce. NBA TIM DUNCAN DA RECORD: PER LUI 1.000 VITTORIE u TIM DUNCAN entra nella storia della Nba. Il centro dei San Antonio Spurs contro gli Utah Jazz ha centrato la vittoria numero 1.000 in carriera, diventando il terzo giocatore di sempre a tagliare questo traguardo dopo il leggendario Kareem Abdul-Jabbar (1.074 successi per lui) e Robert Parish (1.014). Alla soglia dei 40 anni, il cestista si toglie un'altra soddisfazione dopo quella ottenuta lo scorso novembre, quando Duncan ha superato John Stockton nel maggior numero di vittorie con la stessa divisa (Stockton si era fermato a 953 con Utah). L'eterno centro di San Antonio, dunque, si conferma come una vera leggenda della palla a spicchi targata Usa.