allegato : "TESI NACCI GIUSEPPE BISCOTTO DI CEGLIE PER ALMA"
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allegato : "TESI NACCI GIUSEPPE BISCOTTO DI CEGLIE PER ALMA"
Corso Superiore di Pasticceria 23ª edizione Storia e cultura della Pasticceria Il BISCOTTO CEGLIESE A cura di: Giuseppe Nacci Colorno 09 Marzo 2016 CEGLIE MESSAPICA CITTA' D'ARTE E TERRA DI GASTRONOMIA Cenni storici Il comune di Ceglie Messapica vanta una storia che ha origini antichissime. I primi dati riguardanti la cittadina infatti risalgono a circa 1600 anni prima della nascita di Cristo,periodo in cui il popolo orientale dei Pelasgi era approdato in Puglia. Ad essi viene attribuita la costruzione delle “Specchie”,antiche strutture megalitiche dislocate lungo tutto il territorio salentino,realizzate con la sovrapposizione a secco di rocce calcaree,che venivano utilizzate come posti di vedetta,ma anche come sepolcri. Nel VII secolo A.C. Il territorio venne occupato da Greci e Messapi,i quali trasmisero alla città l'impronta della propria civiltà e le attribuirono il nome attuale che nella loro lingua suonava come Kailìa. Il centro abitato era circondato da mura di varie dimensioni denominate “Paretoni” che insieme alle Specchie servivano a difendere il territorio dalle incursioni nemiche,rappresentate anche dai vicini Tarentini che desideravano uno sbocco sul mare Adriatico. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 1 CEGLIE MESSAPICA CITTA' D'ARTE E TERRA DI GASTRONOMIA Cenni storici Intorno al XI secolo,sotto il dominio normanno,avvenne la costruzione del Castello Ducale,il quale venne ampliato tra il XII e il XIII secolo da Svevi e Angioini ma fu completato solo nel XV secolo per volere del duca Francesco Sanseverino che diede l'ordine di costruire la torre quadrata alta 34m. Nel periodo del Risorgimento Ceglie divenne sede di una vendita carbonara ad opera del galantuomo Domenico Termetrio,originario di Cisternino,mentre Pietro Elia, amico personale di Giuseppe Mazzini,fondò una sezione della Giovine Italia,che diede il suo contributo al crollo del regime borbonico. Realizzata l'Unità d'Italia,sotto la guida del sindaco Giuseppe Elia(1823-1886)Ceglie divenne una fiorente e ricca cittadina,e,a dimostrazione di ciò, vi sono diverse opere realizzate in quegli anni come ad esempio le Chiese di San Gioacchino e San Rocco e il Teatro Comunale. Dopo il secondo conflitto mondiale la situazione del paese era equiparabile a quella di molte realtà del Mezzogiorno, in cui si registrava una forte crescita demografica nonostante un costante flusso migratorio. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 2 Il territorio Situata a 300m sul livello del mare, Ceglie Messapica conta circa 21000 abitanti, si trova in provincia di Brindisi, ed è uno dei comuni della Bassa Murgia, che potremmo definire la “spina dorsale” della Puglia. Questa porzione di territorio a cavallo tra la provincia di Bari,Brindisi e Taranto viene chiamata Valle d'Itria. La particolarità della zona è rappresentata dai Trulli, tipiche abitazioni in pietra a forma di cono, e dal paesaggio rurale nel quale sono dislocati diversi oliveti secolari ma anche numerose masserie, ossia fattorie fortificate che, sempre più spesso, vengono ristrutturate per essere utilizzate come aziende agrituristiche. Non essendoci una rete idrografica superficiale sono molto diffusi fenomeni di erosione calcarea che danno origine a cavità e grotte, largamente diffuse lungo tutto il territorio. Nella sola città di Ceglie Messapica si contano circa 53 cavità e grotte ma quelle più conosciute sono senz'altro le Grotte di Montevicoli che prendono il nome dalla contrada in cui sono situate. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 3 . Il territorio L'economia locale si base in gran parte sull'agricoltura, nello specifico sulla coltivazione di olivo,vite, ciliegio e del mandorlo, molto utilizzato nella produzione dolciaria come vedremo da qui a poco. La cittadina di Ceglie Messapica è particolarmente nota grazie ad un'affermata tradizione culinaria, che le ha permesso di ottenere il riconoscimento di “Città d'arte e terra di gastronomia”. Non è un caso che Ceglie sia una delle cittadine italiane con la più alta percentuale di ristoranti stellati in rapporto alla densità di popolazione, nè che sia stata scelta proprio da Alma nel 2014 come sede per il sud Italia del corso di “Tecniche base di Cucina”presso la Med Cooking School. Il clima mediterraneo particolarmente mite caratterizzato da inverni poco freddi ed estati calde e umide fa sì che la città venga scelta come meta da molti turisti italiani e stranieri che restano ammaliati non solo dal paesaggio e dalla cucina ma anche dallo stile di vita molto tranquillo, i cui ritmi sono diametralmente opposti rispetto a quelli delle grandi città. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 4 U PISQUETT'L IL BISCOTTO CEGLIESE La storia Quando si parla della tradizione culinaria di Ceglie Messapica possiamo pensare a diversi prodotti che hanno reso questo piccolo comune famoso in tutta la Puglia e non solo. Ma quello che viene considerato come il simbolo cittadino per eccellenza è senz'altro sua maestà il Biscotto Cegliese detto “ U Pisquett'l” nella forma dialettale. Non si conosce con esattezza la data di nascita di questo pasticcino ma pare sia centenario. Si racconta che fu una suora,di nome Antonina,a trovare la ricetta del biscotto in un vaso. Quel che è certo è che le sue origini sono fortemente legate alla tradizione contadina,non a caso per la realizzazione del biscotto si utilizzano ingredienti che erano immancabili nelle case dei contadini del posto. Le donne del paese che custodiscono gelosamente la propria ricetta del biscotto riferiscono che questo pasticcino nacque come dolce pasquale poichè il periodo della “Candelora”(festa che precede la Pasqua) secondo la tradizione contadina segnava il momento dell'anno in cui le galline depongono il loro primo uovo. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 5 LA RICETTA ORIGINALE Biscotto Ingredienti: Mandorle Zucchero Miele Scorza di limone Uova Rosolio di limone Confettura di ciliegie/uva Dosi: 1 kg 300 gr 50 gr 1 limone 3-4 10 ml 120 gr Glassa o “Gilèpp” (Facoltativo) Ingredienti: Dosi: Acqua Zucchero Cacao 70 ml 500 gr 50 gr Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 7 La preparazione •Scottare le mandorle in acqua bollente per 3-4 minuti,quindi scolarle,pelarle e lasciarle asciugare. •Tostare metà delle mandorle in forno a 120° per conferire al biscotto il tipico colore bruno, unirle a quelle non tostate e macinarle tutte a grana fine. •Versare sul piano di lavoro qualche goccia di rosolio,quindi disporre le mandorle,unendo zucchero, miele,scorza del limone grattugiata,rosolio e uova. •Lavorare l'impasto a mano fino ad ottenere un composto duro. •Formare delle strisce larghe circa 12 cm,lunghe circa 40 cm e di 1,5 cm di altezza e distribuire la confettura al centro di esse. •Arrotolare le strisce su se stesse così da ottenere dei filoncini . Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 8 La preparazione •Tagliare i filoncini in quadratini regolari larghi 5 cm e disporli in una teglia. •Cuocere i biscotti in forno preriscaldato a170°/ 180°per 15/20 minuti Glassatura (facoltativa): •Sciogliere la soluzione di acqua e zucchero a 120°fino a renderla filante. •Raffreddarla e sbatterla energicamente fino a farla diventare bianca. •Riscaldare la glassa a bagnomaria e incorporare il cacao in modo uniforme. •Glassare il biscotto con uno strato sottile di “gilepp”. •La glassa,oltre a dare gusto più marcato, viene utilizzata per migliorare la conservazione del biscotto nel tempo Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 9 Bevande in abbinamento Generalmente il biscotto viene servito con due tipi di bevande,il “Vincotto” detto “U Cuett” o il “Rosolio di agrumi” Il Vincotto è un prodotto annoverato tra i P.A.T.(prodotti agroalimentari tradizionali) ottenuto dalla cottura del mosto fresco di uva. Si tratta di una riduzione del mosto fresco che lentamente raggiunge la consistenza di uno sciroppo dal gusto molto dolce che lo rende molto adatto alla preparazione di alcuni dolci tipici pugliesi come le “carteddate” o i “mustazzoli”.Uno dei pregi di questo prodotto sta nel fatto che, essendo completamente naturale,conserva tutte le proprietà salutistiche delle uve rosse dalle quali si ottiene. E' infatti molto ricco di polifenoli ed antiossidanti,sostanze ritenute importanti per la salute dell'uomo in quanto tendono a ridurre l'incidenza di alcune malattie come quelle cardiovascolari, il diabete mellito o alcuni tipi di cancro. Le proprietà benefiche del vincotto erano ben note anche nella tradizione contadina, in quanto veniva utilizzato con finalità terapeutiche per curare malanni stagionali come il raffreddore. Il suo gusto particolarmente dolce accentua l'acidità della ciliegia contenuta nel ripieno del biscotto. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 10 Bevande in abbinamento Il rosolio denominato anche “Liquore del Passato”,ha origini molto antiche, che risalgono al periodo in cui venne messo in commercio lo zucchero raffinato. Il suo nome deriva da ”Ros-Solis”, ossia, “Rugiada del sole”. Il rosolio è un liquore dolce caratterizzato da un gusto e un aroma molto decisi che dipendono dagli oli essenziali contenuti nella scorza dei limoni. Viene preparato mettendo in infusione in alcol etilico la parte gialla della scorza dei limoni per almeno 4/5 giorni, che verrà successivamente unita ad uno sciroppo di acqua e zucchero. Ha un grado alcolico moderato, che si aggira intorno ai 22 e 32 % Vol. Veniva spesso omaggiato durante le feste familiari e ai novelli sposi in segno di augurio per una vita matrimoniale serena. Viene prodotto soprattutto nel sud Italia ed anch'esso è inserito nella lista dei P.A.T. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di:Giuseppe Nacci 11 I Riconoscimenti Nel 2009 alcuni produttori hanno deciso di unirsi per tutelare questo prodotto,per questo è nato il “Consorzio per la valorizzazione e la tutela del Biscotto di Ceglie Messapica”. La mission del consorzio è molto importante in quanto stabilisce alcune regole, racchiuse nel “Disciplinare del biscotto”,che garantiscano al prodotto di rimanere legato al territorio di provenienza. La regola fondamentale stabilita dal consorzio prevede che tutti gli ingredienti utilizzati per la realizzazione del prodotto debbano far parte dell'hinterland cegliese proprio come avveniva nella tradizione contadina. Grazie al lavoro e all'impegno del consorzio il Biscotto ha ottenuto un importante riconoscimento nel 2010 da parte di “Slow Food” che lo ha inserito nella lista dei Presidi. Dal 1986, anno in cui venne fondata,Slow Food promuove e cerca di tutelare le produzioni locali che vengono minacciate dall'utilizzo di materie prime provenienti dall'agricoltura industriale,e anche se la certificazione come Presidio non è ufficialmente riconosciuta come gli IGP e i DOC i criteri di valutazione sono molto simili. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di:Giuseppe Nacci 12 Le materie prime Ma andiamo ad analizzare nello specifico le materie prime che contribuiscono a rendere il Biscotto così speciale. La mandorla In primis ci occuperemo della mandorla che è la vera protagonista,e che,come già detto, deve rigorosamente provenire da Ceglie. Nel territorio esistono oltre 40 varietà di mandorla ma quella ideale per preparare il biscotto viene chiamata “Rivièzz”,in quanto il suo guscio è talmente tenero da poter essere beccato con facilità dal pettirosso. La mandorla “du Rivièzz” ha un seme dolce e una fioritura tardiva che sfuggendo ai freddi invernali le assicura una maggiore resistenza ai virus trasportati da vettori animali come gli insetti. La produzione del nostro Paese è da sempre riconosciuta superiore rispetto a quella straniera non solo per le proprietà organolettiche dei nostri prodotti ma soprattutto perchè nelle mandorle di produzione straniera(californiana e spagnola)si possono riscontrare livelli di aflatossine molto elevati che sono molto pericolosi per la salute. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 13 Le materie prime La confettura di ciliegie Per quanto concerne questo ingrediente, possono essere utilizzate ciliegie di tre varietà: Masciarola, Capa di serpa,o Cirasona. La varietà più utilizzata è la Masciarola, in quanto ha la caratteristica di avere un giusto equilibrio tra dolcezza e acidità. Il miele Vergine integrale è un prodotto tradizionale di grande qualità, poiché non subisce alcun tipo di trattamento,ma viene invasettato così come lo hanno prodotto le api. Le uova Devono provenire preferibilmente dalle masserie presenti sul territorio, o comunque mai da allevamenti intensivi. Gli agrumi Utilizzati per la produzione del Biscotto Cegliese, possono variare dal limone, al cedro, al bergamotto, al mandarino. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 14 Valori nutrizionali Valori medi per 100 gr di prodotto Valore energetico proteine grassi totali carboidrati totali zuccheri fibra alimentare 455 kcal Proteine 14 gr Grassi totali 25 gr Carboidrati totali 44 gr Zuccheri 39 gr Fibra alimentare Parte edibile 6 gr 100% Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 15 CONSIDERAZIONI PERSONALI Conosco questo prodotto da sempre,perchè viene regolarmente consumato dai cittadini di Ceglie Messapica,non solo in occasione di feste importanti. Devo dire però che per diversi anni il Biscotto è stato consumato senza che gli si attribuisse l'importanza che merita,soprattutto perchè lo si produce solo in questa città a differenza di molti dolci che magari vengono proposti in territori limitrofi,magari con nomi diversi. E' il Consorzio che con il suo impegno ha fatto del Biscotto il vero simbolo di Ceglie Messapica e lo ha legato indissolubilmente alla città e alla nostra cultura. Negli ultimi anni infatti sono nati numerosi progetti anche nelle scuole della città per coinvolgere i ragazzi che attraverso delle uscite didattiche hanno imparato a preparare il Biscotto, approfondendo così anche la conoscenza delle materie prime che rappresentano il nostro territorio. Valutando le proprietà nutrizionali in chiave moderna, possiamo dire che il Biscotto può essere consumato anche da soggetti che presentano intolleranze al glutine come i celiaci, poiché questo dolce viene preparato senza farine. Questa presentazione mi rende ancor più fiero di essere uno studente Alma perchè non si può pensare di diventare un vero professionista senza conoscere a fondo le nostre origini e i prodotti che fanno parte della nostra cultura enogastronomica. Come insegnava Tuciclide “bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro”. Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 17 BIBLIOGRAFIA Libri: Giuseppe Magno, Pietro Magno, Storia di Ceglie Messapica, Schena Editore, Fasano,1992 Angelo Martellotta, Valle D'Itria, Alberobello, Cisternino, Ceglie Messapica, Locorotondo, Martina Franca, Ostuni, Capone Editore, Lecce, 2008 ● ● SITOGRAFIA http://www.altosalentorivieradeitrulli.it/STUDI_SU_CEGLIE_MESSAPICA_di_Pasquale_Elia.htm https://w ww.politicheagricole.it/flex/files/e/c/b/D.6c317ded35a0b084e1af/Piano_di_settore_DEF._28.09.pdf http://w ww.cartur.net/ceglie-messapica/ http://www.gamberorosso.it/it/news/301476-mandorla-brindisina-una-storia-a-lieto-fine http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/ceglie_messapica.htm http://www.biscottodiceglie.it/it/il-consorzio/disciplinare-di-produzione-del-biscotto-originale-di-ceglie-002.html http://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/biscotto-di-ceglie/ http://www.allegrinitaly.com/shop/index.php?route=product/product&product_id=50 ● ● ● ● ● ● ● ● FONTI ORALI ● ● ● ● Sig. Giuseppe Allegrini, titolare del panificio “Allegrini Italy” e membro del Consorzio per la tutela del Biscotto Sig. Francesco Nacci, Presidente del Consorzio per la tutela del Biscotto Sig. Gaetano Suma, titolare della gastronomia “Suma Negozi di Quartiere”,rivenditore autorizzato del Biscotto Centro di Documentazione “Michele Ciracì” - Ceglie Messapica Corso superiore di Pasticceria 23ª edizione – Storia e cultura della pasticceria a cura di :Giuseppe Nacci 18