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Diapositiva 1 - Università di Bologna
Presentazione LUCIA PERUZZI Pedro Orrente e la fortuna dei Bassano in Spagna Tesi di laurea in STORIA COMPARATA DELL’ARTE EUROPEA IN ETÀ MODERNA Relatore: Angela Ghirardi Correlatore: Stefano Onofri a.a. 2009/2010 Sessione III ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Chi fu Pedro Orrente? Come divenne il più grande e famoso copista delle opere dei Bassano in Spagna? Perché questa scuola acquistò tanta fama da superare i maggiori pittori del tempo nelle collezioni spagnole? Questi sono i quesiti ai quali ho cercato di rispondere, approfondendo la figura del pittore spagnolo e formulando alcune ipotesi sulla base dei pochi studi esistenti. Pedro Orrente (Murcia 1580 – Valencia 1645), conosciuto anche come il “Bassano Spagnolo”, fu una figura essenziale nella diffusione della scena di genere in Spagna. Artista curioso e irrequieto, nel girovagare per varie città spagnole maturò in ambienti culturali che gli fornirono stimoli sempre diversi per la sua pittura. Si formò a Toledo, città nella quale respirò una forte ammirazione per la pittura veneta. In seguito, sentendo il bisogno di conoscere meglio l’arte italiana, sua principale ispirazione, venne a Venezia, dove probabilmente studiò presso la scuola di Leandro Bassano. Questo soggiorno risultò cruciale per la conoscenza diretta dei maestri veneti e per la conseguente formazione di uno stile personale, ispirato alla grande scuola di Bassano del Grappa, ma reinterpretato in maniera soggettiva. Le numerose opere realizzate dal maestro spagnolo a partire dal secondo decennio del Seicento mostrano una stretta vicinanza ai Bassano, con una ripresa di alcune delle loro iconografie e soggetti quali la donna inginocchiata, l’uomo che taglia un’asse di legno, il bambino che beve il latte appena munto, i due personaggi che costruiscono una capanna e diversi altri. In questo periodo, che coinciderebbe con un ritorno dal viaggio in Italia, Orrente inizia quindi la sua vasta produzione di opere a carattere religioso ambientate in contesti quotidiani e realistici. Anche alcuni biografi spagnoli ci hanno tramandato un’immagine di Orrente quale artista dedito alla pittura di genere e tra i più abili nel raffigurare animali e oggetti tratti dalla vita reale. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARTI VISIVE Ad esempio, Jusepe Martinez nel suo trattato sulla pittura barocca, Discursus Practicables, scritto intorno alla metà del Seicento, afferma che egli “si formò soprattutto con Leandro Bassano, dal quale con grande studio assunse la sua maniera di operare” e che “anche se il Bassano fu tanto eccellente e superiore nel fare gli animali, non fu da meno il nostro Pedro Orrente”. Il pittore e trattatista spagnolo Francisco Pacheco nella sua grande opera del 1643, Arte de la pintura, parlando di opere bassanesche ci dice che “questo genere di pittura ha accreditato in Spagna il nostro Pedro Orrente, anche se si differenzia dal modo dei Bassano e rende la sua maniera nota per la stessa naturalezza, con nuova lode e gloria”. Antonio Palomino nel Museo Pictorico del 1715, oltre a lasciarci una biografia precisa del pittore, definisce Orrente discepolo di Bassano e “studioso della natura, gran disegnatore e colorista”. Osservando l’intero repertorio del pittore ne risulta una figura più complessa e nonostante la sua fama sia legata a quella del genere bassanesco, egli non si dedicò solo a ciò, ma si ispirò anche ad altri grandi maestri del suo tempo quali Tiziano, Tintoretto, Veronese e Caravaggio, e ad alcuni pittori spagnoli. Sempre stimolanti per la sua pittura furono i diversi viaggi che intraprese tra Toledo e Valencia. Nella prima città, entrò in contatto con il figlio di El Greco, Jorge Manuel e di conseguenza con la pittura del grande maestro cretese. A Valencia invece subì le influenze del caravaggismo di Francisco Ribalta, con il quale iniziò una accesa rivalità che portò alla realizzazione di grandiose pale d’altare ispirate ai modelli del Merisi. Negli anni successivi realizzò diversi viaggi in altre città della Spagna dove lasciò svariate tele. Nonostante oggi numerose opere di Orrente siano conservate in chiese, musei minori, depositi e collezioni private, fu uno degli artisti più apprezzati del Seicento soprattutto nelle vesti di pittore bassanesco. Egli, infatti, rispondeva al nuovo interesse per quel particolare genere nel quale il racconto sacro assume le caratteristiche di una scena popolare con episodi di vita quotidiana. ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Pedro Orrente, Autoritratto. Pedro Orrente, Labano raggiunge Giacobbe. Francesco Bassano, Il viaggio di Giacobbe. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARTI VISIVE Jacopo Bassano e i suoi figli furono i più celebri rappresentanti e divulgatori di questa tipologia di opere e godettero di fama illimitata in Spagna fino a Settecento inoltrato. Il primo contatto tra le opere dei Bassano e la corona degli Asburgo avvenne grazie all’interessamento dell’ambasciatore spagnolo a Venezia, Guzman de Silva, che inviò per primo alcune tele di Jacopo a Filippo II. Questa spedizione diede impulso a una passione collezionistica che non si arrestò con la morte del sovrano, bensì continuò coi suoi successori. Committenze regie, doni diplomatici e copie di originali bassaneschi portarono all’arricchimento delle collezioni reali, nelle quali i Bassano erano i pittori meglio rappresentati. In particolare, la circolazione di stampe e di copie portò a una diffusione ancora più vasta di questo genere, che coinvolse tutti gli strati della società e non più solo la corona. La proliferazione di copie, realizzate anche da artisti spagnoli tra i più celebri, e l’ampio numero di opere appartenenti a questo genere biblico-pastorale presenti nelle più disparate collezioni, ci confermano la fama di cui la scuola di Bassano godette in Spagna. L’interessamento per questo genere pittorico e per la scuola dei Bassano è dovuto in parte a un apprezzamento per la pittura veneta in generale, soprattutto nell’uso del colore. Cruciale, inoltre, fu la capacità di queste opere di unire il tema sacro a una ambientazione quotidiana e realistica, rendendo quindi più comprensibile e umano il racconto religioso e avvicinando gli osservatori all’episodio raccontato, agevolandone il coinvolgimento emotivo oltre che quello visivo. A ciò si aggiunse un forte interesse per ciò che riguardava la natura, il paesaggio e la vita bucolica, che si manifestò anche attraverso la letteratura dedicata alle bellezze della campagna (Lope de Vega). Queste, quindi, furono le principali cause che spinsero la corona e i maggiori collezionisti spagnoli del “Siglo de Oro” a interessarsi ai Bassano e a raccogliere nelle loro gallerie numerosissimi dipinti della loro scuola e svariate copie. ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Pedro Orrente, Martirio di Santiago Minore. Pedro Orrente, Martirio di San Lorenzo. Pedro Orrente, Sacrificio di Isacco. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARTI VISIVE