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Caratteristiche specifiche strutture agricole

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Caratteristiche specifiche strutture agricole
CARATTERISTICHE SPECIFICHE
STRUTTURE AGRICOLE
• STALLA BOVINI DA LATTE
• PORCILAIA
• VASCHE LIQUAMI
• RICOVERO ATTREZZI AGRICOLI
• OFFICINA MECCANICA
• DEPOSITO FORAGGIO
• SILOS ORIZZONTALI
• SILOS VERTICALI
• MANGIMIFICI
• DEPOSITO FITOFARMACI E PRODOTTI CHIMICI
STALLA BOVINI DA LATTE
RISCHI
CONTATTO
CON
ANIMALI
(trasferimenti, mungitura, trattamenti
sanitari, ecc.)
MUNGITURA ALLA POSTA
SALA DI MUNGITURA A SPINA DI PESCE
SALA DI MUNGITURA A GIOSTRA
SOLUZIONI PREVENTIVE
SALA DI MUNGITURA
IN PARALLELO O A PETTINE
SOLUZIONI PREVENTIVE
• DISPOSITIVO SPINGIVACCHE
• ROBOT
STALLA BOVINI DA LATTE
SOLUZIONI PREVENTIVE - VIE DI FUGA
E’ importante che tutti i ricoveri degli animali
dispongano di uscite di sicurezza.
Le uscite di sicurezza sono varchi, ricavati nelle
recinzioni di larghezza di 0.35 – 0.40 m. Questa
misura impedisce la fuga dei capi bovini.
Il numero e l’ubicazione dei varchi di fuga dovranno essere
commisurati al rischio ed al tipo di ricovero. Sono da prevedere
percorrenze massime per raggiungere un varco di non più di 20 m.
STALLA BOVINI DA LATTE
Occorre poi dislocare i varchi di fuga in modo tale che
l’operatore possa eseguire gli interventi senza mai essere
intrappolato tra gli animali o tra essi ed ostacoli fissi. Cioè
deve essere sempre possibile posizionarsi nel recinto in
corrispondenza di un varco di fuga.
STALLA BOVINI DA LATTE
STALLA BOVINI DA LATTE
SOLUZIONI PREVENTIVE
TRAPPOLE AUTOCATTURANTI
E’ necessario disporre di
trappole autocatturanti e da
utilizzare ogni qualvolta si
rende necessario isolare gli
animali per eseguire pulizia dei
ricoveri, interventi sui singoli
animali, ecc.
BLOCCAMUSO
STALLA BOVINI DA LATTE
SOLUZIONI PREVENTIVE - ESEMPIO DI BOX DEL TORO
Il toro deve essere tenuto normalmente in apposito recinto
con cancelli mobili per poterlo confinare in occasione degli
ingressi degli operatori.
La recinzione deve essere robusta, alta almeno m 1.80,
disporre di varchi di fuga su tutti i lati o essere conformata
in modo tale da permettere in ogni punto la fuga
dell’operatore.
STALLA BOVINI DA LATTE
SOLUZIONI PREVENTIVE
E’
consigliata
l’applicazione
dell’anello al naso agli animali,
all’età di circa 12/13 mesi.
Questo consente il governo
mediante bastone con uncino di
estremità.
E’ molto importante che gli addetti alla
gestione del toro siano adeguatamente
formati.
Eventuali vizi dell’animale devono essere
conosciuti da tutti gli addetti.
Il toro deve essere abituato, fin dalle prime
fasi di vita, ad accettare il tipo di gestione
aziendale (alimentazione, movimentazione,
cure ecc.).
STALLA BOVINI DA INGRASSO
SOLUZIONI PREVENTIVE
STALLA BOVINI DA INGRASSO
SOLUZIONI PREVENTIVE
Cauterizzare gli abbozzi
corneali entro le 3
settimane di vita
STALLA BOVINI
SOLUZIONI PREVENTIVE
STALLA BOVINI
SOLUZIONI PREVENTIVE
STALLA BOVINI DA LATTE
RISCHI
CONTATTO CON ORGANI PERICOLOSI
STALLA BOVINI DA LATTE: STABULAZIONE FISSA
NASTRO
TRASPORTATORE A
PALETTE OSCILLANTI
CON ASTA RIGIDA
GRIGLIATO QUANDO
NON E’ PREVISTO
L’USO DI PAGLIA
STALLA BOVINI DA LATTE: TRATTORE CON PALA O RUSPETTA
MERLO CON PALA
TRATTORE CON
RUSPETTA
STALLA BOVINI DA LATTE: TRATTORE CON PALA O RUSPETTA
Disturbo e disagio per gli animali
Possibile presenza
(altezza/telaio, ecc.)
di
impedimenti
strutturali
Trattrice dedicata
Necessità di confinamento degli animali
Aumento manodopera
Eccessiva usura del pavimento
=
aumento dei rischi per i lavoratori
STALLA BOVINI DA LATTE: TRATTORE CON PALA O RUSPETTA
In alcuni casi essa rappresenta una scelta deliberata di gestione
(per non installare un impianto meccanizzato), in altri casi una
necessità (laddove si prevede la lettiera con paglia).
RISCHI
- rischi dovuti all’investimento di persone a terra;
- rischi di caduta in vasca di stoccaggio, sia da parte di persone a
terra, sia da parte delle macchine operatrici che eseguono la
rimozione del letame.
STALLA BOVINI DA LATTE: TRATTORE CON PALA O RUSPETTA
Allontanamento
autocatturante.
degli
animali
e
bloccaggio
in
rastrelliera
Le operazioni devono essere oggetto di apposita procedura al
fine di evitare che nell’area siano presenti persone a terra.
Prevedere una barriera metallica ai bordi della vasca, in genere
coincidente con la recinzione di contenimento del bestiame, dalla
quale rimuovere solo la parte inferiore, per consentire il deflusso
e la caduta del liquame e, contemporaneamente mantenere la
protezione contro avanzamenti accidentali della macchina.
E’ chiaro che in queste condizioni diminuisce la protezione
anticaduta per le persone, ragione in più per escludere la
presenza contemporanea degli operatori a terra.
STALLA BOVINI DA LATTE: RASCHIATORI MECCANICI
A FARFALLA
AVANZAMENTO: CON
CATENA AD ANELLO O
CON ASTA RIGIDA
A RIBALTINA
STALLA BOVINI DA LATTE: RASCHIATORI MECCANICI
ASPETTI QUALIFICANTI:
scarso
spazio
ruspetta a riposo
per
la
immediata operatività
rispetto
del
pavimento:
appoggia in centro e alle
estremità
costo più contenuto
STALLA BOVINI DA LATTE:
SISTEMI DI AZIONAMENTO
A CATENA
1^ soluzione adottata
basse potenze richieste
buona velocità di lavoro
usura della catena
interventi di manutenzione
frequenti
AD ASTA RIGIDA
maggiore affidabilità
STALLA BOVINI DA LATTE:
RISCHI
- contatti
accidentali
generici
(prevalentemente a carico degli arti inferiori);
- schiacciamento/intrappolamento tra questi
elementi mobili e strutture fisse murarie o
metalliche, in corrispondenza dei punti di
intersezione (murature di testa, recinzioni,
sottopassaggi, ecc.), o dei punti di fine
corsa;
- dalla possibilità, in caso di perdita di
coscienza della persona, che quest’ultima
sia trascinata dall’elemento mobile e
sospinta fino al punto di recapito del
raschiatore a bordo vasca, con rischio di
precipitazione nella vasca stessa.
STALLA BOVINI DA LATTE:
SOLUZIONI PREVENTIVE
- velocità di avanzamento contenuta entro il limite di 1,8 m/min.
(velocità equivalente a 30 mm/sec., che qualifica e discrimina in
allegato IV del DPR 459/96 le presse lente).
- interdizione dell’accesso delle persone quando è in movimento
- esclusione di avviamenti automatici o a tempo
- in corrispondenza dei punti di arresto e di inversione del moto,
garantire una distanza di sicurezza longitudinale tra il punto morto (di
arrivo) e la strutture fissa uguale o superiore a 300 mm
- la zona dislocata fuori della stalla, deve essere recintata
- il distanziamento verticale tra l’elemento mobile e le strutture fisse
deve essere uguale o superiore a 500 mm. Questa distanza consente
il passaggio dell’intero corpo umano.
STALLA BOVINI DA LATTE:
SOLUZIONI PREVENTIVE
Nei punti in cui le ruspette recapitano in vasca o in cunicolo
deve essere posto, immediatamente a valle dell’elemento di
limitazione o di contrasto, un elemento orizzontale sganciabile,
sotto un carico superiore a 30 daN, fuori dalla portata degli
animali, che se azionato, comanda un interruttore in grado di
arrestare il moto.
Questo elemento orizzontale deve essere posto ad un’altezza
tale che la luce libera al passaggio della ruspetta risulti non
superiore a 250 mm.
Tra questo dispositivo di sicurezza ed il bordo di caduta in
vasca deve essere garantita la presenza di una zona di
“franco”, di lunghezza uguale o superiore a 2000 mm.
In caso di arresto, il riavviamento deve avvenire a seguito di
un’azione volontaria dell’operatore, da postazione in cui sia
chiaramente visibile la zona critica.
STALLA BOVINI DA LATTE: RASCHIATORI MECCANICI
RASCHIATORE SEMOVENTE
blocco in caso di ostacoli
facilità e rapidità d’installazione
ingombro ridotto
gestione e controllo computerizzato
assenza di collegamenti elettrici
maggior costo
STALLA BOVINI DA LATTE:
SOLUZIONI PREVENTIVE
Ci
sono
anche
impianti
che
conducono il letame su concimaia, nei
sistemi di stabulazione con uso di
paglia. Questi sistemi sono esterni e
gli organi lavoratori sono raggiungibili
e pericolosi.
In questo caso deve essere installata
una apposita segregazione dell’area in
cui operano questi organi lavoratori,
con ripari interbloccati, in modo da
impedire tassativamente il contatto
dell’operatore con gli elementi mobili.
STALLA BOVINI DA LATTE:
SOLUZIONI PREVENTIVE
Macchine motrici: che azionano i sistemi a ruspetta,
generalmente costituite da unità oleodinamiche, non
presentano rischi specifici, se non quelli classici legati
all’equipaggiamento elettrico ed all’accessibilità di eventuali
organi in movimento accessibili a causa di rimozioni indebite
di protezioni in dotazione.
I rischi sono rappresentati dalla loro dislocazione che talvolta
le rende difficilmente accessibili per le operazioni di
manutenzione.
Nel caso di strutture nuove occorre dislocare queste unità in
luogo recintato ma raggiungibile in condizione di sicurezza.
In caso di impianti esistenti, in cui queste macchine si trovino
dislocate all’interno del recinto delle vasche, occorre allestire
una struttura costituita da andatoie e piattaforma di lavoro, di
adeguate dimensioni e protette adeguatamente dal pericolo di
caduta.
STALLA BOVINI DA LATTE:
SOLUZIONI PREVENTIVE
Organi di trasmissione
Essi possono essere semplici cilindri oleodinamici, oppure
biellismi, oppure trasmissioni a catena.
I rischi connessi con questi organi sono in genere legati alla
possibilità di schiacciamento, od intrappolamento tra le parti in
movimento. In genere i pistoni/cilindri oleodinamici non
presentano rischi specifici, ad esclusione di quello di scoppio
degli elementi di tenuta.
Per i restanti sistemi si dovrà provvedere alla loro
segregazione, in particolare dovranno essere protetti i perni di
rinvio delle trasmissioni a catena; per quanto riguarda i
biellismi dovranno essere alloggiati in posizioni non
raggiungibili o comunque completamente protetti.
STALLA BOVINI DA LATTE: IL FLUSHING
VANTAGGI
facilità di gestione e manutenzione
assenza
di
scivolosità
raschiatori/
minore
utilizzo anche per corsie non regolari
SVANTAGGI
maggiori costi iniziali
necessità
di
trattamento
separazione liquido/solido
di
potenziali problemi sanitari agli arti
degli animali
difficoltà di funzionamento nei periodi
freddi
peggioramento condizioni ambientali
STALLA BOVINI DA LATTE: FESSURATO
VANTAGGI
minori tempi di lavoro per abbandono
della paglia
SVANTAGGI
maggiore consumo dello zoccolo
può favorire l’insorgenza di patologie
podali
peggioramento condizioni ambientali
STALLA BOVINI DA LATTE: FESSURATO
LE FOSSE SOTTOSTANTI
DI STOCCAGGIO
A TRACIMAZIONE CONTINUA
CON SVUOTAMENTO
DISCONTINUO A GRAVITA’
“VACUUM SYSTEM”
CON VEICOLAZIONE A MEZZO DI:
- RASCHIATORE
- RICIRCOLO
STALLA BOVINI DA LATTE
RISCHI UTILIZZO DI MACCHINARI
STALLA BOVINI DA LATTE
TRASPORTATORI
A COCLEA
STALLA BOVINI DA LATTE
VENTOLE
STALLA BOVINI DA LATTE
RISCHI SCIVOLAMENTI
PAVIMENTI
Gli elementi che entrano in gioco nel “bilancio di sicurezza” di un
pavimento nell’utilizzazione zootecnica sono molteplici:
– tipo di materiale
– posa del pavimento
– livello di inquinamento della superficie
– criteri di manutenzione e di conservazione
– tipo di calzature e buono stato delle stesse
– presenza di pendenze drenaggi, scoli per evitare ristagni
– resistenza all’usura ed alle aggressioni chimiche e fisiche
– diverso coefficiente di scivolosità tra una zona e l’altra.
SOLUZIONI PREVENTIVE
La pavimentazione deve garantire
requisiti minimi di aderenza (di
attrito), al fine di limitare la
scivolosità, che rappresenta un
fattore
di
rischio
lavorativo
estremamente elevato.
E’ necessario ridurre al minimo la
scivolosità dei pavimenti mediante
trattamenti (rigatura) o l’uso di
materiali ad elevato coefficiente di
attrito, mantenendoli in buone
condizioni di pulizia.
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
• ALLEVAMENTI DA RIPRODUZIONE
• ALLEVAMENTI DA INGRASSO
• A CICLO CHIUSO
• A CICLO APERTO
GABBIA PARTO
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Pavimento pieno
Pavimento fessurato: è la soluzione che si è maggiormente
diffusa in questi ultimi vent’anni grazie all’eliminazione delle
acque di lavaggio e alla conseguente riduzione del volume di
liquami prodotti.
Con questa soluzione si supera ogni problema di sporcamento
della superficie e non richiede mai alcuna operazione di pulizia.
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Porcilaia con pavimentazione totalmente fessurata
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Lo sviluppo di maggiore sensibilità nei confronti dell’igiene
dell’allevamento, della qualità dell’aria e, soprattutto della
sostenibilità ambientale degli allevamenti intensivi (emanazione
di nuove norme), ha portato alla ricerca di soluzioni.
MTD
(Migliore Tecnica Disponibile)
raccomandata a tutti gli allevamenti tenuti a richiedere
AIA - VIA
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Optare per soluzioni che consentono sia di ridurre il più
possibile il tempo di permanenza dei liquami, sia di assicurare il
completo e frequente svuotamento delle fosse.
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Porcilaia con pavimentazione parzialmente fessurata
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Porcilaia con corsie esterne di defecazione fessurate
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Fosse di veicolazione con canalette multiple
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Svuotamento per ruscellamento e/o flushing;
E' una soluzione che sfrutta, per la veicolazione delle deiezioni, la
corrente generata da un flusso di liquami ricircolati sul fondo
della fossa.
In pratica si mantiene sul fondo della fossa, che deve essere
realizzato in piano, grazie ad una soglia di tracimazione, uno
strato di liquame (ca. 8 - 10 cm) che riceve le deiezioni prodotte
dagli animali ed è periodicamente sostituito, con cadenza
programmata (12 - 24 h), da liquame prelevato dallo stoccaggio
e ricircolato in testa alle fosse.
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Svuotamento per ruscellamento e/o flushing;
Il ricircolo può essere previsto prelevando i liquami dallo stoccaggio
secondo tre diverse modalità:
- ricircolo con utilizzo di liquami freschi;
- ricircolo con utilizzo di liquami aerati nello stoccaggio;
- ricircolo con utilizzo di liquami stabilizzati in specifica vasca di
trattamento.
Il ricircolo con utilizzo di liquami freschi, è il più semplice da
realizzare: prevede il prelievo diretto dei liquami dalla pre-vasca
ed il loro successivo rilancio, a mezzo di pompe, sul fondo delle
fosse da pulire.
Non è però sempre in grado di assicurare sufficienti garanzie
sanitarie in quanto eventuali potenziali patogeni presenti nel
liquame, e non ancora inattivati, possono essere veicolati
all'interno del ricovero.
Inoltre viene ad essere compromessa la qualità dell'aria ambientale,
con sviluppo di odori e liberazione di gas nocivi dai liquami.
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Svuotamento per ruscellamento e/o flushing;
Migliori risultati si ottengono quando si prevede l'impiego di liquami
aerati.
Tale trattamento consiste nel sottoporre la massa dei liquami
stoccati, ad una più o meno intensa ossigenazione, grazie
all'immissione di aria in quantità sufficiente a promuovere lo
sviluppo di fermentazioni aerobiche, con decomposizione della
sostanza organica più velocemente biodegradabile eliminando la
produzione di composti maleodoranti.
E' evidente che l'impiego di liquami stabilizzati consente di ridurre
sino ad evitare totalmente i suddetti inconvenienti, superando
anche le controindicazioni "sanitarie".
E’
buona norma prevedere l’utilizzo di liquami sottoposti
preventivamente a trattamento di separazione solido/liquido.
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Fosse di veicolazione con soglia di
tracimazione
Sconsigliate:
permane all’interno uno strato necessario per ottenere il
galleggiamento della frazione grossolana e la sua
tracimazione
periodo eccessivo (15-30 gg) di permanenza dei liquami nella
fossa
difficoltà di ottenere il perfetto svuotamento
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Raschiatore meccanico installato
al di sotto del pavimento fessurato
In questo modo si allontanano deiezioni sicuramente fresche,
contribuendo al miglioramento delle condizioni ambientali interne del
ricovero. La profondità delle fosse per l'impiego del raschiatore è
decisamente contenuta (0,30 - 0,40 m) con possibilità quindi di
realizzazione anche in caso di ristrutturazione di ricoveri esistenti.
Tale soluzione non è del tutto priva di inconvenienti
- il sensibile aumento dei costi di costruzione e degli interventi di
manutenzione che risultano piuttosto frequenti a causa dell'ambiente
di lavoro particolarmente aggressivo;
- notevoli difficoltà per ogni eventuale intervento di riparazione non
programmato.
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Fosse in grado di ridurre la superficie del pelo libero dei liquami
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Fosse in grado di ridurre la superficie del pelo libero dei liquami:
pareti fortemente inclinate
profili particolari finalizzati a ridurre sensibilmente la superficie
del pelo libero dei liquami
riduzione del volume massimo dei liquami
riduzione fino a 5 volte
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Svuotamento discontinuo a gravità (vacuum system)
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Svuotamento discontinuo a gravità (vacuum system)
Consiste nella predisposizione di una vera e propria fognatura
realizzata con tubazioni in plastica e collocata al di sotto del
pavimento della fossa. La rete fognaria è collegata alla fossa
mediante vari fori di fondo (che vanno previsti adeguatamente
distribuiti pari ad uno ogni 10 m2 ca.).
Il sistema drenante è chiuso mediante una apposita serranda (in
acciaio inox o PVC). In questo modo il liquame si accumula
nella fossa fino al momento di apertura della valvola che,
determina, il rapido allontanamento delle deiezioni, ed anche
dei materiali più grossolani, senza rischi di intasamento. Ciò
grazie all’effetto di “aspirazione” che si crea nei vari fori in
seguito al veloce scorrimento dei liquami nella fognatura.
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Suini su lettiera di paglia o trucioli
PORCILAIA
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
Suini su lettiera di paglia o trucioli
Negli ultimi anni, a fianco di queste tipologie stabulative,
sono state sviluppate soluzioni che grazie all’impiego di
materiale da lettiera, cercano di limitare la produzione di
liquami a favore del letame: prodotto più sicuro dal punto
di vista ambientale e dall’apprezzato valore agronomico.
L’impiego della lettiera (paglia o trucioli di segatura) è
visto favorevolmente anche per il miglioramento del
benessere dei suini, e quindi parrebbe, secondo alcuni, la
soluzione ideale per lo sviluppo della nuova suinicoltura.
PORCILAIA
RISCHI
Raramente
è
possibile
effettuare
la
omogeneizzazione dei liquami, a meno che
non siano previsti sistemi particolari come
ad esempio il sistema “slalom” che
prevedendo di collegare le fosse “ad anello”
consente, grazie all’azione di un mixer, di
movimentare tutta la massa presente nelle
fosse.
Se da un lato riuscissimo anche ad assicurare una buona
omogeneizzazione, dall’altro la miscelazione comporta uno
strippaggio di tutti i gas sospesi nella massa e la loro diffusione in
ambiente, raggiungendo anche livelli molto tossici.
Altamente sfavorevole per la sicurezza degli addetti e degli animali.
Allontanamento degli animali e massima ventilazione dei ricoveri.
PORCILAIA
RISCHI
I rischi costituiti dai gas di fermentazione, che si sviluppano dagli
stoccaggi, ed in modo particolare in fase di movimentazione dei
liquami, la loro presenza e rilevanza è molto diversificata.
Non si dispone di studi specifici e di dati rappresentativi. Ciò che è
noto è che i reflui zootecnici, durante le fasi di stazionamento e
maturazione, producono una varietà di gas pericolosi (monossido di
carbonio, anidride carbonica, idrogeno solforato, metano, ecc.), in
natura e quantità variabili e dipendenti da moltissimi fattori.
Questi fattori possono essere così riassunti:
- specie di animale;
- tipologia di alimentazione:
- tipo di stabulazione;
- tipologia delle strutture di raccolta e dei sistemi di trattamento dei
reflui.
PORCILAIA
RISCHI
La rilevanza dei rischi per le persone dipende, oltre che dalle
condizioni citate, anche dalle modalità di esposizione, che, a loro
volta dipendono dalle caratteristiche delle strutture entro cui operano
gli addetti e dalle pratiche gestionali.
In linea di massima le indicazioni che in questa sede possono essere
fornite, partono dal presupposto generale riferito alle strutture, ossia
nel garantire sempre una buona ventilazione generale.
Tali condizioni, in assenza di elementi di valutazione specifici,
possono evitare o ridurre la probabilità che tali gas assumano
concentrazioni pericolose per gli addetti.
Si tenga presente che i gas di fermentazione hanno una densità
elevata rispetto all’aria (ad esclusione del metano) e tendono a
disporsi verso il basso; questo comporta che i lavoratori destinati ad
operare accucciati sono maggiormente esposti ai relativi rischi.
PORCILAIA
RISCHI
Un altro elemento gestionale in grado di aumentare i rischi è costituito
dalle operazioni (mescolamento, ossigenzazione) che producono una
movimentazione dei reflui stoccati.
In questa fase le quantità di gas che si sviluppano possono essere
veramente importanti, anche in grado di produrre danneggiamenti agli
animali.
Se pure esiste una correlazione tra la presenza di gas ed il benessere
degli animali, sarebbe un errore sottovalutare il problema solo perché
non si registrano morti nella mandria, o non si rilevano particolari
fastidi tra gli animali.
Occorre infatti tenere presente che l’efficacia (patologica) della dose
di gas eventualmente inalato è commisurata al peso del soggetto e
quindi concentrazioni di gas inefficaci per un capo bovino di 500 kg, o
per un suino di 180 kg, possono essere inaccettabili per una persona
di 80 kg.
PORCILAIA
RISCHI
Le misure preventive che si indicano riguardano quindi la costruzione
delle strutture che devono garantire una buona ventilazione naturale
dei ricoveri.
Le zone sotto grigliato devono avere funzioni unicamente di
scorrimento dei reflui.
Nel caso siano presenti vasche sotto pavimento o sotto grigliato
prevedere impianti di estrazione e di ricambio dell’aria, in grado di
movimentare e di diluire il cuscino d’aria sopra il battente dei liquami.
Durante l’esecuzione delle operazioni che prevedono l’agitazione dei
liquami occorre impedire la presenza di operatori all’interno dei
ricoveri in cui possono svilupparsi e stazionare i gas. Nei ricoveri
posti sopra grigliato evitare lo svolgimento di attività che comportano
la stazione accucciata degli operatori.
RISCHI
La stabilizzazione/omogeneizzazione
mediante l’impiego di ossigenatori applicati alla trattrice
o sommergibili.
Nel primo caso può essere necessario aprire o rimuovere una
porzione di recinzione della vasca e si evidenzia il rischio di
caduta o urto con macchine in movimento.
Miscelatore in fase di immersione
Miscelatore in fase di lavoro nella
prevasca
RISCHI
Nel secondo caso il rischio di caduta è da associare ai rischi
derivanti dalla manutenzione dell’areatore, che deve essere
periodicamente sollevato, mediante apposita struttura di
sollevamento, manutentato e ricollocato nella sua posizione di
lavoro.
PORCILAIA
RISCHI
CONTATTO CON GLI ANIMALI (spostamenti,
carico, trattamenti sanitari, ecc.)
PORCILAIA
RISCHI
• PREPARAZIONE DELL’ALIMENTAZIONE
• DISTRIBUZIONE DELL’ALIMENTAZIONE
MANGIMIFICI
ALIMENTAZIONE A UMIDO
MANGIMIFICI
ALIMENTAZIONE A SECCO
MANGIMIFICI
RISCHI
Rischi di traumatismi derivanti
dall’uso delle macchine;
Rischi di caduta da dislivelli;
Rischi di caduta all’interno di
contenitori, vasche, macchine ed
attrezzature varie;
Rischio elettrico e Rischio di
esplosione ed incendio;
Rischio da polveri (chimico);
Rischio
chimico
da
gas
di
fermentazione;
Rischio da rumore;
Rischio da movimentazione di carichi;
MANGIMIFICI
SOLUZIONI PREVENTIVE
PULIZIA DELLE STRUTTURE
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
laguna
in c.a. in opera
elementi prefabbricati
interrata
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
TIPOLOGIE COSTRUTTIVE
IMPIANTO DI SEPARAZIONE
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
RISCHI
CADUTA ALL’INTERNO
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
RISCHI
CADUTA DA POSTAZIONI SOPRAELEVATE
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
RISCHI
• RISCHIO CHIMICO
(monossido di carbonio, idrogeno
solforato, anidride carbonica.
• RISCHIO BIOLOGICO
• RISCHIO DERIVANTE DA ATMOSFERE
ESPLOSIVE (metano)
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
SOLUZIONI PREVENTIVE
• DISLOCAZIONE ADEGUATA DEI MACCHINARI
• ADEGUATEZZA DELLE SCALE
•PROTEZIONE DELLE POSTAZIONI SOPRAELEVATE
• VENTILAZIONE DEI RICOVERI
ATMOSFERE ESPLOSIVE (D.LGS. 233/03)
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
Nelle aziende agricole, che oltre ad essere
un ambiente di lavoro sono anche un
ambiente di vita, è possibile la presenza di
bambini, per i quali un normale parapetto
può rappresentare addirittura un’occasione
per “un’arrampicata” estemporanea.
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
SOLUZIONI PREVENTIVE
Recinzione perimetrale di altezza complessiva di m 1.80,
composta da elementi non scalabili, come rete metallica a
maglia fitta, o elementi verticali distanziati non più di 100
mm fra loro.
Adeguata robustezza pari almeno a quella richiesta per i
parapetti fino all’altezza di 1 m.
Cordolo perimetrale in cemento di altezza minima 300
mm.
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
SOLUZIONI PREVENTIVE
VASCHE STOCCAGGIO LIQUAMI
SOLUZIONI PREVENTIVE
Nel caso di vasche parzialmente interrate con
protezione fuori terra in cemento pieno e continuo, si
ritiene sufficiente un’altezza minima della protezione
pari a 1500 mm. Nelle vasche fuori terra deve essere
installata una scala fissa e postazione di controllo
protetta.
PORCILAIA
RISCHI
MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI
RISCHI
MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI
PORCILAIA
RISCHI
BIOLOGICO
STALLA BOVINI DA LATTE
RISCHI
PRODOTTI CHIMICI
PORCILAIA
RISCHI
RUMORE
Fly UP