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È cominciata la scuola. E la musica?

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È cominciata la scuola. E la musica?
68
DISMAMUSICA MAGAZINE - Ottobre 2012
Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Anno XIV - n° 68 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
Editore e proprietario:
S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20814 Varedo (MB)
Stampa: Terra Promessa - Novara
Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003 - Contiene I.P.
Organo ufficiale di DISMAMUSICA - Associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali - Anno XIV - n. 68 - OTTOBRE 2012
CALCANDO
LE FIERE
di Gianni Cameroni
responsabile Ufficio Stampa
DISMAMUSICA
Siamo abituati a passare molto tempo in
fiera. La fiera specializzata è infatti un luogo privilegiato. È un luogo nel quale si incontrano persone, prodotti e ruoli. È un luogo nel quale si mischiano premesse,
obiettivi e meccanismi e, nel caso del nostro settore, è
anche un luogo in cui si ritrovano emozioni, suoni e, soprattutto, rapporti umani con il pubblico, con la scuola,
con le istituzioni, con gli operatori della musica declinata in tutte le sue forme, con gli entusiasti, con i rivenditori, i commessi, i tecnici… La Fiera, qualsiasi fiera di
settore, grande o piccola, è tutto questo e un po’ di più..
Pensiamo,
rimanendo in Europa, alle
esperienze vissute: la grande esposizione di Francoforte, con le alterne vicende di alti e bassi, di mode e tendenze, di espansione e contrazione, oppure
gli appuntamenti dilatati di Parigi con saloni alterni, con vicende di date ribadite, annullate, ripetute, simbolo e specchio di un mercato difficile, faticoso e complesso; oppure ancora gli appuntamenti russi, con il sovrapporsi di proposte fieristiche
di organizzatori diversi, e la voglia di internazionalizzazione con l’iniziativa congiunta di Namm
e Musikmesse.
E pensiamo
poi all’Italia, con l’alternarsi di fiere nazionali sostenute dal patrocinio ufficiale dell’Associazione Dismamusica e di appuntamenti “verticali” dedicati a singole famiglie di
strumenti quali Acoustic Guitar Meeting di Sarzana (chitarra acustica e chitarra di liuteria), SHG di
Milano (chitarra elettrica e vintage), Ritmi di Milano e Batterika di Roma (batterie e percussioni),
Mondomusica (liuteria classica ed edizioni) e Cremona Pianoforte di Cremona (pianoforti acustici e
digitali), EuroBassDay di Verona (bassi e amplificazione per bassi), per citare solo alcuni tra gli appuntamenti più conosciuti.
Ciascuna di queste manifestazioni ha una
sua ragione di esistere, e ha una sua motivazione di
continuità dettata dal mercato, motivazione alla quale vanno ricondotte le scelte di fondo di ogni singolo
espositore che decide di essere presente.
Siamo appena
ritornati da Cremona, e
presto avremo altri appuntamenti da seguire, e ricominceremo a passare le giornate a essere presenti là
dove si esprime il mercato, strumento per strumento
se necessario, per relazionarvi da queste colonne e per
trarre spunti, suggerimenti e consigli nel faticoso cammino che, ci auguriamo, ci porterà fuori dalla crisi. •
È cominciata la scuola.
E la musica?
A settembre, come ogni anno, ricomincia la scuola. E a settembre ci si interroga
sulla validità di questa o quella scelta, sull’opportunità di introdurre nuove soluzioni,
informatiche o meno, per favorire l’apprendimento, sulla necessità di introdurre nuove
figure di riferimento, sull’esigenza di applicare tagli alle spese... Un ginepraio.
In
segnanti, genitori e psicologi si impegnano per trovare
risposte alle pressanti attese del
mondo giovanile e
delle famiglie. Ci si
interroga sempre più
spesso sui segnali
del disagio, sulla capacità di riconoscerli e sulle possibili risposte che le nostre
conoscenze di adulti
sensibili e impegnati possono in qualche modo formulare,
anche semplicemente per consentire alla scuola di ritornare
a svolgere il proprio
compito principale,
che è quello di formare.
Ma forse si perde
di vista un dettaglio
sempre più importante, anche considerando la nuova
struttura
multiculturale e multietnica
della scuola in ogni
ordine e grado: il linguaggio con il quale
si comunicano e si
scambiano concetti, cultura, nozioni
e sentimenti è cambiato, mentre quello degli adulti che si
ACOUSTIC GUITAR MEETING: LE DATE DEL 2013
muovono nella scuola è ancora quello di
prima, costruito su
schemi consueti e
un po’ consunti.
Perché allora non
proviamo a immaginare una strada diversa e più completa
per arrivare ai giovani con un messaggio
che davvero soddisfi
il loro bisogno di trovare risposte? Per-
ché non usiamo un
linguaggio differente, diretto, che sia
fuori dagli schemi,
universale, e fatto
di percorsi e non di
proposte?
In molte parti del
mondo si usa la Musica per ottenere
questo risultato. Si
IN ALLEGATO
Dal 22 al 26 maggio 2013 si terrà a Sarzana la XVI
edizione di Acoustic Guitar Meeting, la manifestazione per eccellenza dedicata al mondo della chitarra acustica.
A rendere note le nuove date è Alessio Ambrosi,
Presidente dell’Associazione Culturale Armadillo Club, che così commenta il successo crescente
dell’Acoustic Guitar Meeting sullo scenario internazionale: “Lo spessore dela proposta, la ricchezza dei contenuti, in una parola gli investimenti culturali, alla lunga ripagano. E spiegano una crescita altrimenti impossibile in tempi di crisi”. •
“GoodM ornin’ Blues”
arr. LEADBELLY
1929 MARTIN 000-45
Con il numero speciale
prodotto e distribuito in
occasione della seconda
edizione di Cremona Pianoforte diamo uno sguardo al settore dei pianoforti acustici e digitali,
in collaborazione con
AIARP – Associazione
Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti. •
segue a pag. 7
Dismamusica Magazine
Q
Ottobre 2012
uanti milioni di pezzi venduti di
I-Phone5 in circa un mese dalla
sua comparsa sul mercato? Non
mi interessa. Quante App vendute e scaricate per questo I-Phone5 nello stesso periodo? Non mi interessa. Quanto passerà
prima che questo fenomeno di I-Phone5
venga surclassato dal modello 5 e mezzo
o 6? Non mi interessa.
In effetti faccio fatica a capire la corsa
emotiva verso questa categoria di prodotti: sono telefoni evoluti, che fanno da
navigatore, da hot-spot-personale, da
terminale-per-qualsiasi-cosa,
da e-book, da e-mail, da
e-commerce, da messaggiatore, da videoterminale, da macchina
fotografica, da videocamera, da punto di
chattaggio, da pila
portatile, da lettore-diogni-cosa-compresi-i-codici-a-barre, da piattaforma di gioco, da
mappa portatile, da GPS, da calcolatrice,
agenda, block notes, registratore vocale,
e mille e mille altre cose che faccio fatica
a immaginare. Con questi oggetti si può
scommettere, si può parlare al proprio
medico, si possono dettare messaggi e
ricevere risposte scritte, si possono scrivere lettere e ricevere risposte vocali, si
può auscultare il cuore e si trovano notizie
sull’ambiente esterno, sulla musica che si
ascolta, sul quadro che si sta guardando…
Si può immagazzinare musica e riprodurla,
si possono impostare funzioni considerate
fantascientifiche fino a pochi minuti prima, creando trailer, filmati personalizzati,
circolari di marketing e lettere d’amore.
E allora? L’I-Phone5 è un oggetto. Evoluto
fin che si vuole, ma è un oggetto. E per di
più prodotto in centinaia di milioni di pezzi. Un oggetto come molti altri, che verrà
presto superato in tecnologia, peso, dimensioni, performance e prezzi. Per questo non mi interessa.
Io cerco di dare valore, nel mio piccolo, al mio notes e alla mia matita: sono i
miei pezzi unici non programmati,
e con essi prendo appunti,
disegno, scrivo ricette di
cucina, appunto numeri
di telefono, faccio calcoli,
progetti, elenchi della spesa, e un milione di altre cose. E
non devo nemmeno mettere il
tutto sotto carica. E ho notato
che la gente, quando guarda
un mio disegno (che personalmente considero poco più di uno scarabocchio), mi
dice sorpresa: “Ma che bravo! Sapessi io
disegnare così…!” Peccato che demandino
sempre più le loro funzioni al loro evolutissimo telefonino…
Tornando al mio taccuino e alla mia matita: volete sapere qual è il mio cellulare? Un
I-Phone 4S, nero: lo uso per telefonare, per
fare qualche foto e, se proprio proprio, per
qualche escursione in Internet. Sorpresi?
Beh, non mi interessa…
Vecchia Volpe
in questo numero:
A colloquio con Ilaria Narici
di Gianni Cameroni
Una Fender da cinquanta candele
a cura della Redazione
Cremona dalle due anime
di Gianni Cameroni
Ukulele in festa
4
6
8
10
a cura della Redazione
AIARP fa formazione
11
di Cristiano Cameroni
colophon
N. 68 - Ottobre 2012 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
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Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro
Segreteria di Redazione: Valentina Torretta
Grafica, impaginazione e coordinamento:
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3
IlIl Personaggio
Personaggio
Ottobre 2012
Si ragiona
di edizioni,
di mercato,
di futuro.
E si finisce
per parlare
della
necessità
di seguire
il mercato
anche
investendo
sulla
formazione
e su un
approccio
etico al
concetto di
diritti...
A colloquio con
ILARIA NARICI
andato a trovare Ilaria Narici, General
Manager di MGB Hal
Leonard Italia, nella sede ormai
storica del gruppo editoriale, a
Sesto Ulteriano, una frazione di
San Giuliano Milanese a sud di
Milano. Sesto Ulteriano è area
industriale e artigianale, con
una serie quasi infinita di capannoni, fabbriche, aziende di
trasporti, altri capannoni, piazzali di carico e scarico, spedizionieri, artigiani grandi e piccoli…
Il tutto disposto in un piccolo labirinto di vie che si intersecano per Stop successivi (siamo
sempre più abituati alle rotonde, ma qui ce ne sono poche),
e il panorama circostante è un
po’ freddo, un po’ lontano dalla dimensione dell’uomo, della
persona, della cultura.
Sono
Un’aria diversa
Mi avvicino a Via Liguria al 4,
dove c’è la porta d’ingresso,
e qui già succede qualcosa: la
porta non è allineata alla parete, ma un po’ sghemba, come
a sottolineare da subito che in
quell’edificio si respira un’aria
diversa.
Suono il campanello, e invece
del “klak” della serratura automatica azionata da
un operatore nascosto, dopo po-
co compare una mano che si
appoggia alla maniglia interna
e apre la porta: non è un fantasma, è Cristiana Vianello, responsabile della comunicazione e promozione di MGB Hal leonard, che sorridendo mi accoglie in azienda: all’interno della casa editrice la dimensione
umana trionfa.
Cristiana Vianello mi accompagna nell’ufficio di Ilaria Narici, e
nel tragitto passiamo di fronte
ad altri uffici, a destra e sinistra
del corridoio: alle pareti poster
di opere, di libri, di festival musicali, e in tutti gli uffici persone alle prese con libri, edizioni,
partiture, rapporti con gli autori,
coedizioni… Un mondo un po’
particolare.
Ilaria Narici ci raggiunge dopo
pochissimi minuti, e subito mi
mette a mio agio: sono di fronte a lei, alla sua sinistra una
grande scaffalatura nera colma di libri di argomento musicale. C’è anche un’enciclopedia
rilegata, di cui non leggo bene
il titolo, che ha un confortante aspetto “vissuto”: evidentemente è spesso consultata, ed
è quindi composta da libri “vivi”. Buon segno. Sulla parete alla mia destra un grande
poster del festival jazz
di Montreux. Sì, sono
nel mio ambiente.
Dobbiamo però parlare di Hal Leonard e del
mercato dell’editoria
musicale a 360 gradi,
e chiedo a Ilaria Narici
come si presenta lo scenario del mercato, oggi.
4
“La nostra situazione”, dice la
dirigente milanese, “non è dissimile da quella di chi si occupa del libro tradizionale, e non è
estranea a quanto sta condizionando di fatto il mercato librario in genere. Stiamo assistendo alla caduta dei best sellers,
dei picchi di mercato o dei titoli
vincenti, a favore di una struttura più orizzontale del prodotto
‘libro’. Nel settore dell’editoria
musicale, dove
i numeri in campo sono necessariamente più
piccoli rispetto
al libro generico, questo cambiamento è stato reso possibile
dalla sempre più ampia affermazione della stampa digitale, che
consente la produzione anche
di numeri molto limitati e mirati, in funzione delle effettive ri-
Dismamusica Magazine
chieste emergenti dal mercato.
Questo semplice fatto, che si è
evoluto negli ultimi dieci-dodici
anni, ha causato la radicale trasformazione anche della logistica e della gestione dei magazzini, oltre che della mentalità nel
trade. Oggi si ragiona per piccoli numeri su un ventaglio molto
ampio di titoli”.
La interrompo,
citando, quasi
per caso, l’attuale stato di
crisi del settore musicale in
genere, e della
possibilità, attraverso queste
trasformazioni,
di combattere il
momento recessivo.
“Il nostro è un mercato… come dire… vecchio”, mi risponde, “che deve compiere un vero balzo di qualità per essere
in grado di pilotare la crisi. E
questo balzo lo si può compiere solo guardando avanti e passando attraverso un percorso
di profondo rinnovamento, da
raggiungere soprattutto tramite
un costante percorso di formazione. Non è semplice. Il tessuto dei punti vendita storici del
nostro paese è spesso legato
a una conoscenza del mercato
editoriale e conservatoriale della tradizione, ed è complesso e
lungo il processo di penetrazione delle nuove idee, sia a livello
di didattica, sia a livello di catalogo editoriale. Da parte nostra
abbiamo una rete di agenti che
si proiettano nei punti vendita
per portare i nuovi contenuti,
per esprimere le nuove scelte
editoriali, per proporre le nuove frontiere didattiche… ma
non è affatto semplice, perché
la rete degli agenti necessiterebbe di costante training, cosa che non è sempre possibile
trattandosi di agenti multimandatari. Pensiamo a un agente
Dismamusica Magazine
IlIl Personaggio
Personaggio
Ottobre 2012
multimandatario che, ad esempio, sia legato anche alla distribuzione di strumenti musicali: quali proposte porterà con
maggiore forza? Quali prodotti promuoverà
in una sua scala valoriale: lo strumento o il
prodotto editoriale? La
risposta viene da sola, e porta in evidenza come all’attività dell’agente
vada affiancata un’azione di
formazione continua del punto
vendita, a partire da una più
assidua politica
di informazione,
con cataloghi,
siti, clinics, demo, incontri
e così via”
Tornando al problema della distribuzione fisica dei
prodotti, chiedo a Ilaria
Narici come MGB Hal Leonard affronti la nuova situazione determinata dal cambiamento della domanda.
“Dobbiamo passare alla gestione dell’ordine singolo,
dobbiamo affrontare il problema del packing 1-1, dobbiamo
muoverci all’interno
del nuovo scenario
della massima parcellizzazione, dobbiamo rendere economico quello che,
oggi, non lo è affatto. E, nel fare questo, dobbiamo però
salvaguardare
e tutelare il diritto
dell’autore, il diritto dell’editore, e naturalmente il diritto
dell’utente finale. I primi due
devono avere la remunerazione del loro lavoro, il terzo deve
avere la certezza della continuità dell’offerta culturale, che
si perpetua solo se
autore ed editore
sopravvivono. E qui
si innesta il discorso delle copie pirata, che solo in parte sono le ormai famigerate fotocopie
cui si ricorre anche
all’interno di conservatori, scuole di musica senza che gli insegnanti richiamino gli studenti al basilare rispetto
del diritto d’autore. Per
fare fronte a
questo fenomeno ci poniamo sempre
più fortemente il problema del contenimento dei
prezzi
delle
edizioni, affinché studenti e famiglie non siano gravati. Spesso sono invece anche
azioni di altri editori, magari di
testi scolastici, di antologie o
altro, che pubblicano, senza
nemmeno porsi il problema dei
diritti, parole e musica di pezzi
protetti da copyright
trincerandosi dietro
poco credibili ‘non
sapevo’.
Certo, è più semplice fotocopiare o scaricare partiture e parole da siti compiacenti, ma spesso
questo gesto è un reato, e sempre comporta la progressiva erosione
di quanto sarebbe invece dovuto all’autore e all’editore…”
Una considerazione a parte deve essere però proposta per il
mercato cosiddetto educational…
“Il settore educational è in crescita”, risponde senza esitazioni Ilaria Narici, “e su di esso bisogna puntare con prodotti di
ottimo livello a prezzi accessibili. La crescita delle iscrizioni
nelle varie realtà educative legate al mondo musicale, e penso
a conservatori e scuole civiche,
ma anche a scuole private o alle bande, stimola la diffusione
di prodotti legati alla formazione
e allo studio. Ma anche in questo settore il malcostume delle
copie pirata, dei metodi fotocopiati e della produzione in proprio di copie ottenute da scansioni non autorizzate andrebbe
limitato e sconfitto”
A fronte di questo panorama,
chiedo a Ilaria Narici di dare
qualche consiglio ai rivenditori su come gestire al meglio il
settore editoriale.
“Come sempre bisogna partire
dal buon senso, e dalla necessità comunque di salvaguardare il proprio mercato e il proprio
ruolo. Quindi innanzitutto dare
peso e continuità alla formazione e all’aggiornamento: i due
cardini che fanno la differenza
soprattutto nel rapporto con l’utente finale. Poi, dal punto di vista operativo, è necessario trovare l’equilibrio tra esigenze di
stock, problematiche di logistica e credito, equilibrio che deve diventare uno dei punti di forza della politica commerciale.
Mi spiego meglio: il rivenditore
deve saper individuare i punti di
forza del proprio assortimento,
e noi, come editori e distributo-
ri, dobbiamo garantirgli prodotti con la più alta rotazione possibile. Non è importante offrire una scontistica pesante: è
sicuramente più produttivo e
remunerativo puntare su una
scontistica anche più contenuta, ma relativa a prodotti la cui
vendita è costante e continuativa. Non ha più senso proporre forti sconti su forniture imponenti di cataloghi spesso difficili da vendere. E non ha senso per contro andare in rottura
di stock sui prodotti che invece
hanno una rotazione elevata.
Ecco ancora l’idea di corretto
equilibrio e di attenta gestione
della logistica”
Mi congedo ripassando davanti
ai poster dei concerti e respirando il profumo della cultura musicale. Fuori, nel sole, mi aspetta la mia auto, parcheggiata
all’ombra degli anonimi capannoni di Sesto Ulteriano. Il sobborgo industriale della metropoli lombarda nasconde davvero
piccole grandi sorprese, come
il cuore pulsante del custode di
una delle più grandi realtà mondiali del genio musicale internazionale.
Gianni Cameroni
MGB Hal
Leonard...
in breve
Amphion, Ricordi Milano, Londra
e Parigi, Durand, Max Eschig,
Salabert. E poi Editio Musica Budapest, Hal Leonard, Music Sales, Schott... Sono questi i nomi
che danno corpo alla geografia
di cui si compone l’offerta commerciale di MGB Hal Leonard.
L’azienda, che per moltissimi
operatori italiani è ancora semplicemente “la Ricordi”, ha assunto negli anni una fisionomia
internazionale che costituisce
una risposta piena alle nuove
sfide imposte dal mercato globale.
Attiva sul fronte della produzione
come su quello della distribuzione, MGB Hal Leonard vanta un
catalogo estesissimo, capace
di offrire risposte convincenti ad
un’ampia platea di consumatori.
È questo il senso dell’obiettivo
aziendale: MGB Hal Leonard intende essere l’interlocutore privilegiato per tutti coloro che, a
qualsiasi età, studiano, vivono e
godono dell’esperienza musicale in prima persona. •
Voci da Galliate Master Guitar
La quinta edizione di GALLIATE MASTER GUITAR si è svolta in un
assolato weekend presso il Castello Sforzesco di Galliate. Cornice prestigiosa, ma, purtroppo, una frequentazione un po’ sottotono, nonostante il ricco programma di appuntamenti e concerti.
Abbiamo “fatto un salto” a Galliate il sabato pomeriggio, e abbiamo incontrato due motivatissimi liutai, Aldo Illotta e Mirko
Borghino, che rappresentano l’anima della manifestazione dal
punti di vista della proposta legata alle chitarre. Il giorno successivo sarebbe arrivato anche Pepe Toldo, liutaio italo svizzero, che ha dedicato all’appuntamento galliatese un solo giorno.
Sia Aldo Illotta che Mirko Borghino erano presenti con le loro
creazioni, le raffinate chitarre spesso adottate dagli artisti presenti, che ne hanno tratto spunto per importanti momenti di concerto e didattici. “Si sente però la crisi”, ha sottolineato Aldo Illotta, “e si nota la riduzione delle presenze sia in termini di espositori e partecipanti ai momenti formativi e musicali. Ma l’importante proprio in
questi momenti di pausa, è andare avanti e credere in quello che si sta facendo. I prossimi appuntamenti
mi vedranno quindi presente, compreso quel ‘Milan Guitar and Beyond’ che si terrà a Milano in ottobre”.
“Ci sarò anch’io”, gli fa eco Mirko Borghino, “soprattutto perché credo in quello che stiamo facendo, nella ricerca di una dimensione di presenza sul mercato di noi liutai, nell’affermazione di un concetto di qualità che supera la logica del marchio e abbraccia l’idea dello strumento costruito per essere una risposta
in sé alle esigenze musicali del chitarrista”. Poi, con l’autoironia che gli è congeniale, allarga le braccia
e conclude dicendo “Poi sia quello che sia: io ci sono e vado avanti”, stemperando la parziale delusione
per l’esito di GMG 2012 in un grande sorriso. •
5
Attualità
Attualità
Ottobre 2012
Dismamusica Magazine
Una FENDER
da cinquanta candele
Ventidue artisti di fama internazionale, una mostra fotografica con decine di scatti
d’autore, la ricostruzione scenografica di cinquant’anni di storia d’Italia nella mostra
speciale allestita a Bologna per celebrare il primo mezzo secolo italiano di Fender.
si scende a compromessi. Per celebrare in modo
appropriato il cinquantesimo anniversario della presenza del marchio Fender in Italia
si sono mobilitati in tanti. Artisti
italiani e stranieri, fotografi di
nome, musicisti di primo piano.
Dietro a tutti, l’intelligente guida
di Luca Beatrice, già docente di
storia dell’arte contemporanea
presso l’Accademia di Brera e
firma storica della critica d’arte
nostrana.
Non
Uno sguardo sul costume
“Questa mostra”, ha dichiarato Beatrice, “propone delle sug-
gestioni legate agli ultimi cinquant’anni di storia italiana,
non una loro ricostruzione. Grazie a Fender le chitarre diventano fulcro di un percorso più ampio all’interno del quale si incrociano, a tempo di rock, miti, stili
di vita, ideale”.
E in effetti la mostra, che verrà
inaugurata ufficialmente giovedì
15 novembre prossimo con una
soirée che si preannuncia carica
di emozioni, è un vero e proprio
viaggio nel costume e nella cultura del nostro Paese, prima ancora che la glorificazione di un’icona centrale della musica del
Novecento.
Tre livelli
L’esposizione, allestita presso il
Museo Internazionale della Musica di Bologna, rimarrà aperta al pubblico fino al 3 febbraio
del prossimo anno. Ai visitatori,
sottolineano alla Casale Bauer,
che di Fender è da sempre il distributore ufficiale, verranno offerti tre livelli di lettura. Il primo
NUOVI MERCATI: IL CASO DELL’INDIA
Di questi tempi, non sono molti i mercati mondiali che
possono vantare una crescita di fatturato nel nostro settore. L’India è uno di questi. E anche se a valore assoluto i fatturati annuali non sono particolarmente alti (ancora ampiamente sotto i 100 milioni di dollari), le
previsioni di crescita per il breve e medio periodo sono
rosee.
Questo spiega l’importanza che viene ormai universalmente attribuita a Musician Expo, il Salone indiano di
riferimento per il mercato degli strumenti musicali. L’edizione 2012, che si è svolta parallelamente al PALM
Expo (il Salone per il settore pro audio, lighting, e A/V profesImportazioni 2011 (in milioni di rupie)
sionale), ha fatto registrare la presenza di 11.000 visitatori, in
prevalenza operatori specializzati.
Sostenuto da una agguerrita campagna di marketing e caratterizzato da un profilo marcatamente business (due su tre giorni
dell’edizione 2013 saranno riservati esclusivamente agli espositori), Musician Expo guarda al futuro con grande fiducia. “La
popolazione attiva in India”, chiariscono gli organizzatori, “supera i 500 milioni di unità. Nel Paese ci sono circa 200 milioni di studenti che hanno
la possibilità di acquistare uno strumento
musicale. Una buona educazione musicale costituisce un vantaggio competitivo per la certificazione culturale Trinity in uso nel Paese, e ovunque si osserva
un grande fiorire di band, gruppi musicali e orchestre”.
Insomma, ci sono tutte le premesse per
l’apertura di interessanti prospettive per gli
operatori occidentali. La prossima edizione di Musician Expo è in calendario dal 30
maggio al 1o giugno 2013 e si terrà presso
il Bombay Exhibition Centre di Mumbai. Per
informazioni: www.musicianexpo.in •
6
è costituito dalla serie di chitarre Fender customizzate: ventidue strumenti veri che sono stati affidati ad altrettanti artisti di
primissimo piano della scena internazionale. Ciascun esemplare è stato ripensato, decorato, “reinventato” in modo diverso a seconda dell’estrazione e dell’esperienza del
singolo artista.
“Gli stili e i linguaggi adoperati sono molto diversi”, puntualizzano in Casale Bauer, “dalla pittura figurativa all’arte concettuale,
dall’oggetto all’installazione, dallo street painting alla
sound art”.
Un secondo livello di lettura
della mostra è costituito dalla scenografia, che ricostruisce con suggestioni visive
mezzo secolo di storia della musica italiana. “Avremo così il Rock degli
inizi di Adriano
Celentano e dei
seguaci di Elvis
(Bobby Solo, Little Tony) e quello
contemporaneo, di
Vasco e Ligabue,
dei Litfiba e degli Afterhours,
ma anche il
rock che si incontra con il
pop nelle canzoni degli Stadio o di Cesare
Cremonini; le “voci”
dei grandi interpreti italiani, da
Gianni Morandi a Tiziano Ferro,
da Mina a Laura Pausini; la lunga tradizione del pop melodico
che parte da Claudio Baglioni e
giunge fino a Biagio Antonacci;
una serie di fenomeni alternativi, il Beat (dal Piper alla contestazione del ’68), la psichedelia
e il pop sinfonico (gli Area e i
Pooh) l’indie rock, sia quelli duri
e puri, sia quelli che incrociano
il mainstream e il pop commerciale; largo spazio viene dato alla canzone d’autore, dalla prima
scuola di Genova (Paoli, Tenco,
Lauzi, Bindi) a quella di Milano (con Gaber), da Roma
alla “via Emilia” di Guccini, Dalla, Carboni, Ron fino ai giovani Dente e Vasco
Brondi; senza dimenticare
le culture giovanili, capaci
di trasformarsi in fenomeni
di moda e di massa, come la
dance, l’electropop, il rap e
l’hip-hop”.
Dulcis in fundo, il terzo piano
di lettura, che è quello della
fotografia d’autore. Per questa sezione della mostra sono stati selezionati scatti di
Guido Harari, Efrem Raimondi, Caterina Farassino e Paolo Proserpio.
“Lo scopo”, concludono i curatori, “è disegnare una sorta di italica timeline
che parte appunto dal 1962, debutto di Fender
in Italia.
Distribuzione
e cultura
Al di là della glorificazione del
marchio Fender, la mostra
getta piena luce sul rapporto spesso ignorato che intercorre fra il settore della distribuzione degli strumenti
musicali e le ricadute culturali
delle scelte imprenditoriali.
A distanza di cinquant’anni, le
intuizioni di Hans Bauer appaiono decisive, non soltanto per
le sorti della sua impresa, ma
anche –forse soprattutto– per la
successiva evoluzione del gusto
musicale. Grazie, Fender! Grazie, Casale Bauer! •
Dismamusica Magazine
segue da pag. 1
usa la musica perché
la pratica musicale educa alla socialità in modo
diretto ed efficace. Educa al rispetto perché insegna a coordinare e a
valorizzare l’apporto e le
capacità di ciascuno (voce,
percussione, corda,
fiato, tastiera
o altro). Educa al rapporto
con il mondo
esterno, perché chi suona non lo fa
solo per sé,
ma lo fa per
essere ascoltato. Educa
all’espressività, perché
offre un modo pieno di
affrontare ed esprimere
le proprie tensioni emotive. Educa all’impegno,
perché richiede di lavorare in gruppo.
Educa alla reciproca
comprensione perché la
musica è musica, non è
swahili, italiano, arabo
Attualità
Attualità
Ottobre 2012
o cinese: è musica. Ed
è universalmente comprensibile.
E, in più, lo studio della
musica sviluppa parti del
cervello che normalmente non utilizziamo, o utilizziamo poco: ad esempio le parti preposte alle
materie scientifiche (fa-
cilitandoci apprendimento e approfondimento
di matematica, fisica,
scienze) stimola la memoria fotografica, facilitando l’apprendimento delle lingue straniere,
aumenta la capacità di
riflessione e, grazie al
ritmo, stimola anche la
prontezza di riflessi e le
capacità logiche del cervello.
Nonostante tutto questo, quasi nessuno si
preoccupa di insegnare
e proporre la pratica musicale, con poche, lodevoli eccezioni. E ogni volta che riparte la scuola si
parla di tutto (caro libri,
problemi
della mensa,
ruolo e precari, strutture
e LIM, adeguatezza e
peso dei libri di testo
e così via)
ma nessuno parla della Musica.
Perché non proviamo
ad alzare un po’ la nostra voce (senza urlare, in modo armonico)
per chiedere finalmente il reintegro di questo
linguaggio nel percorso
di formazione dei nostri
giovani?
Buon anno scolastico! •
JMI E LA MUSICA DELL’INTEGRAZIONE
Mentre andiamo in stampa è in fase conclusiva Euro-Mediterranean
Youth Music Expo.
Organizzato a Cipro da Jeunesses
Musicales International in collaborazione con accademie musicali arabe ed europee, questo evento –della durata di quattro giorni–
offre a duecento giovani musicisti
del bacino europeo e mediorientale
la possibilità di condividere un percorso di crescita comune attraverso un fitto programma di seminari,
workshop, sessioni di musica d’assieme.
“Lo Euro-Mediterranean Youth Music Expo”, chiariscono gli organizzatori, “costituisce un importante punto di incontro sia per i giovani musicisti sia per i professionisti del settore culturale, che sono stati invitati da ogni sponda del Mediterraneo per condividere le proprie esperienze, stabilire nuove relazioni artistiche e porre le basi per sodalizi
e collaborazioni internazionali
proiettate nel futuro”.
Non a caso, l’iniziativa ha ricevuto il pieno sostegno della Comunità Europea, che qui ha inviato il Commissario all’Educazione, alla Cultura, ai Giovani e
alla Multiculturalità Androulla
Vassiliou.
Supportato da una macchina
organizzativa efficientissima,
l’Expo ha fatto parlare molto di sé anche sulla Rete, dove sono stati resi disponibili fra l’altro alcuni degli esiti della manifestazione, nella duplice forma di registrazioni audio e video “catturate” sul posto e diffuse dal futuristico sito in stile
Web 2.0. Per informazioni: www.eaymc.org •
7
Retrospettiva
Retrospettiva
Ottobre 2012
Dismamusica Magazine
CREMONA
dalle due
anime
di Gianni Cameroni
La lente acustica di uno splendido Bösendorfer Gustav Klimt accoglieva
i visitatori proprio al limitare dello stand Yamaha: la riproduzione de
“Il Bacio” del grande pittore austriaco accoglieva chi entrava in fiera,
e raccoglieva consensi e commenti sia tra i visitatori di Mondomusica
sia tra quelli di Cremona Pianoforte. Qualcuno di questi ultimi trovava
anche il coraggio di appoggiare le mani sulla tastiera del prestigioso e
affascinante coda Bösendorfer, e di suonare con trasporto e passione.
sabato e domenica. Tre giorni di fiera, dal 28 al 30 settembre, per una manifestazione dalla doppia anima, con
Cremona Pianoforte, appuntamento più completo e articolato rispetto alla “prima” dello
scorso anno, e con il grande
respiro della liuteria di rango
di Mondomusica, consolidato
leader mondiale del settore.
Confortanti i dati finali, che
hanno registrato una sostanziale tenuta nel numero
dei visitatori (14.285 contro
13.946) con un importante
incremento (+30%) dei buyer
estremo-orientali. Sempre folta la presenza dei giovani studenti di liuteria, che si sono
mescolati alla folla di musicisti e professionisti del settore, oltre che dei molti appassionati che hanno dato anima
ai tre giorni di manifestazione.
posta da Schulze Pollmann,
Steingraeber, Queen’s, Pianosound, e altri, completata dalla folta presenza di proposte
di pianoforti digitali, con la prima europea per il nuovo modello Kurzweil, che è piano digitale e synth, con i nuovissimi Blüthner presentati da
Crescendo, con il modello Viscount a modelli fisici e con
l’intera gamma Roland.
Venerdì
La partenza, il venerdì, è stata quasi in sordina, con una
frequentazione un po’ timida,
ma con l’avvio di una importante serie di eventi e di in-
Luciano Del Rio (Presidente AIARP)
contri, che hanno vivacizzato
pienamente poi le tre giornate
di fiera: si sono trovati a Cremona oltre 110 tra musicisti
e relatori per circa 60 appuntamenti che hanno rappresentato la colonna portante degli
eventi cosiddetti collaterali.
CREMONA PIANOFORTE
L’ingresso in Fiera, come lo
scorso anno, è avvenuto affacciandosi al magico mondo
del pianoforte: il visitatore veniva accolto dai grandi stand
Giovanni Iannantuoni (Yamaha) e Gianni Cameroni
8
Fazioli,
Yamaha/Bösendorfer e Steinway/Boston/Essex
che facevano gli onori di casa. Un impatto di tutto rispetto, che incuriosiva e creava attenzione anche per i visitatori richiamati in fiera prioritariamente dal mondo della liuteria
e degli archi.
Accanto e intorno a questo primo gruppo di espositori-leader
si dipanava la rimanente offerta fieristica, con pianoforti restaurati, con la gamma pro-
Fabio Ognibeni (Ciresa) con l’Opera Sonora
incastonata nel trofeo di Sci Nordico
Da sottolineare la varietà di
soluzioni di silenziamento dei
pianoforti acustici, la soluzione ideale per chi vuole suonare un pianoforte vero a qualsiasi ora del giorno e della notte. C’erano tutte le soluzioni:
dal sistema Silent della Yamaha a PianoDisc di Crescendo, da Piano Relax al sistema Kurzweil, proposto da Pianosound, per arrivare ai sistemi entry-level presenti anche
presso altri espositori.
Molto importante e significativa la presenza AIARP, con uno
stand composito che mostrava una serie di soluzioni pro-
poste da tecnici associati, a
dimostrazione dell’importanza della manutenzione dello
strumento acustico, valorizzato nel suo utilizzo proprio dalla
competenza dell’intervento di
tecnici accordatori e manutentori qualificati e preparati. Non
è un caso se i giorni di Cremona Pianoforte sono stati scelti da AIARP per il completamento degli esami tecnici per
il conferimento dei diplomi europei, valorizzati dall’autorevole presenza, sabato e domenica, di Nils Henrik Jansen,
Presidente di Europiano, l’associazione europea dei tecnici accordatori e riparatori del
pianoforte.
Noi di Dismamusica Magazine
abbiamo dedicato a Cremona Pianoforte una pubblicazione speciale, che trovate allegata a questo numero della rivista, una pubblicazione distribuita il primo giorno di fiera e
messa a disposizione dei visitatori a supporto dello sforzo
sostenuto dagli espositori per
dare vita a un evento intera-
Fabrizio e Atanasio Cecchini (Pianosound) Cinzia Didiolaleggia e Francesca Centuori allo stand CURCI
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Retrospettiva
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Ottobre 2012
Daniela Terragni (Music Gallery)
Giovanni Doria (Strinasacchi) con il
Boston 20th Anniversary blu
Laura Patrizia Rossi (Schott Music)
Phoenix Piano di design con tavola in fibra di carbonio
Marco Papini (Yamaha)
mente dedicato al “Principe”
degli strumenti musicali.
MONDOMUSICA
L’area dedicata al mondo del
violino, degli archi in genere
e della liuteria di alto artigianato (con incursioni importanti anche nell’accessoristica e
nell’editoria musicale) era, come sempre, una “bomboniera”. La raffinatezza estetica alla quale il salone di Cremona
ci ha abituati da anni non cessa mai di stupire. Ogni stand
è accogliente in sé, con i colori intensi delle pareti rosse,
dei montanti grigi e dei fascioni neri, con i prodotti disposti in modo da diventare protagonisti dell’offerta… Il colpo
d’occhio è stato come sempre
di grande impatto. Il mercato,
forse, un po’ meno: ma non
dipende certo dalla Fiera, che
nell’organizzazione si è come
sempre prodigata per portare le soluzioni più efficaci a
Cremona, in modo da garantire il risultato migliore possibile navigando attraverso le acque insidiose di questo difficile momento di mercato.
Le impressioni raccolte sono
piuttosto confortanti, almeno
per quanto riguarda le aziende
associate a Dismamusica presenti a Cremona, e sembrano
collocarsi nella prospettiva di
una possibile, anche se timida, ripresa di vivacità di questo mercato, almeno fino ad
arrivare a dicembre.
Sempre alta la frequentazione dei fornitori di legni sbozzati per la costruzione di strumenti: a parte gli italiani Ciresa e Rivolta, erano infatti presenti anche molti altri offerenti europei, che hanno riportato
un generale moto di elevato interesse, vista la costante pre-
Andrea Furcht (a destra) e
Gennaro Schlitzer (Queen’s)
Da sinistra: Gianni e Pietro Camera, Massimo Barbini, Nicola Monzino e Germano Dantone (Carisch)
senza in fiera di studenti di liuteria, giovani liutai e appassionati autocostruttori che valutavano i vari tagli con piglio da
protagonista e con manifesta
cognizione di causa.
Obiettivo centrato ancora una
volta, dunque, sia per la liuteria, sia per il pianoforte: molti espositori hanno infatti già
preannunciato una riconferma
della loro partecipazione anche nel 2013. Le nuove date?
Mondomusica e Cremona Pianoforte si ripresenteranno al
pubblico italiano dal 27 al 29
settembre 2013. •
Alessandro Checchi e
Fränze Affeldt (GEWA)
Liutai in erba scelgono con attenzione i loro nuovi violini... da costruire
Gli incontri a Cremona
Pianoforte e a
Mondomusica sono stati
moltissimi, e molti gli eventi
e le proposte musicali, a
volte anche inconsuete.
Qui abbiamo fissato il
fascino della musica
orientale, con strumenti
di liuteria classica
appartenenti a culture
diverse dalla nostra. Anche
questo è uno dei compiti di
una manifestazione come
Mondomusica: avvicinare
le culture e offrire nuove
emozioni musicali.
Lamberto Calderoni (Crescendo)
tra Salvatore Tarantino e Marc Maggio (AIARP)
Ilaria Narici e Cristiana Vianello (MGB-HAL Leonard)
L’Ing. Paolo Fazioli (a sinistra)
con Massimo Bianchedi, Direttore
Generale di Cremona Fiere
Davide Papes (Tesoriere AIARP)
Ilaria Seghizzi (Cremona Fiere)
Salvatore Tarantino con Paolo Jannacci
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Ottobre 2012
Dismamusica Magazine
UKULELE
in FESTA
raffinata cornice tutta palladiana di Villa Caldogno, dal
19 al 22 luglio si è tenuto
un importante “Ukulele Meeting”, con
esposizione di prodotti (all’interno delle splendide sale affrescate), concerti,
workshop, e tanta, tanta festa. Daniela
Gaidano era indaffaratissima, ma raggiante. Il suo progetto di
collocare l’Ukulele in
un ambiente raffinato
e di dedicare ad esso
quattro giorni di kermesse esclusiva si è
rivelato vincente.
Tre giorni sono passati come un vento positivo, tra giornate roventi rinfrescate
da rovesci di pioggia, affollati concerti,
demo, incontri, dibattiti e semplici confronti tra appassionati, che hanno vivacizzato anche il prestigioso déhors della villa, con le panchine del parco settecentesco occupate da ukulelisti impegnati in improvvisati concerti, in test
sui reciproci strumenti e in impegnative
session a due, tre o più voci.
Nella
1
2
Parlando con gli organizzatori
“È successo esattamente
quello che speravamo succedesse”, ci ha detto l’intraprendente titolare de Il
Mercatino dell’Ukulele. “Volevamo portare qui prodotti, produttori, appassionati e neofiti, e ci siamo pienamente riusciti. I concerti
pubblici hanno richiamato
anche curiosi e persone lontane dall’ukulele, e li hanno
decisamente coinvolti. Il tut-
3
4
to si è svolto in un clima di positiva
collaborazione: un esempio importante anche per gli operatori, e penso a rivenditori e docenti. È una formula che
si può facilmente riproporre anche altrove, per diffondere la conoscenza di
questo strumento e la cultura positiva
che l’ukulele genera,
trascina e alimenta”.
Paul Moore
Interessanti anche i
workshop organizzati in collaborazione
con l’Associazione
Culturale Oltremusica (una realtà nata
in provincia di Como)
con la verve e l’entusiasmo di Elisabetta Zulian (Betti per gli amici) e la straordinaria presenza di Paul Moore, ideatore e leader dell’esaltante progetto
Ukuleles for Peace*.
Durante uno di questi incontri, i partecipanti (una quarantina di persone di
ogni età, c’erano anche bimbi di una
decina d’anni e due simpaticissimi ultrasettantenni giapponesi), grazie alla
dotazione di un ukulele a persona, hanno imparato i primi rudimenti dello strumento, hanno imparato i primi accordi,
hanno suonato un pezzo cadenzato e,
dopo un primo imbarazzo, hanno composto e cantato un pezzo nuovo e originale: parole e musica ideate lì per lì dai
presenti, suddivisi nei due sottogruppi
di musicisti e parolieri.
Negli splendidi ambienti di Villa Caldogno abbiamo incontrato (lo vedete nelle foto) anche liutai, distributori e rivenditori italiani e internazionali, buyers
importanti e pubblico entusiasta. Che
dire? Complimenti! •
* Ukuleles for Peace è un’orchestra di bambini ebrei e palestinesi, nata in
Israele, che suonano insieme per dimostrare come la convivenza nel segno
della pace sia non solo possibile, ma dovrebbe essere la normalità. Il progetto coinvolge al momento non meno di 130 bambini (di tre religioni differenti),
ognuno dei quali riceve un ukulele, un kazoo, un accordatore, plettri e corde.
Il costo iniziale del set per ogni bambino è di 75 dollari, ma alla famiglia del
bambino non viene chiesto nulla. Le spese sono a carico di Paul Moore, sostenuto dalla comunità ukulelistica internazionale che organizza concerti di
beneficenza, lotterie, e altre iniziative.
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5
6
Al centro dell’articolo:
Le panchine del parco: piccoli
palcoscenici per performance improvvisate
1. Choan Clavez, rivenditore spagnolo leader
nel settore degli ukulele, prova gli strumenti di
liuteria di Valerio Pennisi (dietro di lui, soddisfattissimo…)
2. Daniela Gaidano, al centro, all’ingresso di
Villa Caldogno.
3. Ukulele in mostra sullo sfondo degli affreschi
settecenteschi
4. Paul Moore (a destra) con Gianni Cameroni
5. Ken Middleton, International Marketing Manager della Ohana Ukuleles, con la consorte,
nella sontuosa postazione a lui dedicata
6. Momenti del Workshop Oltremusica: attenti, precisi e, in quattro e quattr’otto, musicisti…
o quasi.
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Retrospettiva
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Ottobre 2012
AIARP
fa formazione
Si è tenuta a Cavalese, come da tradizione,
la settimana di incontro con il pianoforte
a cura dell’AIARP. Un’occasione di crescita
per il settore, e di riflessione sulle prospettive
future del “principe degli strumenti musicali”.
voce, fra i soci AIARP, che la
settimana di incontri tecnici
tenutasi a Cavalese al principio dello scorso mese di settembre sia
da annoverare fra le migliori della storia recente dell’Associazione. Merito dei
relatori, degli argomenti trattati, della
splendida accoglienza che il centro della
Val di Fiemme tributa ormai di default al
sodalizio dei tecnici.
Merito soprattutto, aggiungiamo noi, di una
macchina organizzativa
ampiamente lubrificata, capace di rimanere
costantemente attenta
agli sviluppi del mercato e alle necessità –sia
formative che corporative– dei propri associati.
Corre
Un parere a caldo
Per cogliere la temperatura della soddisfazione abbiamo contattato Gabriele Di
Nallo, tecnico AIARP che aggiunge alla
qualifica di responsabile editoriale dell’Associazione il titolo di Vicepresidente del consorzio Europiano.
“L’esperienza
vissuta quest’anno”, ci ha
confermato Di Nallo, “è
stata piacevolissima.
Per la preparazione dei
relatori e per l’interesse delle relazioni –in primis la rivoluzionaria teoria sulle corde sviluppata e proposta dal francese Stephen Paulello.
Ma anche per il ritrovato clima di serenità che ha unito tutti i partecipanti per
un’intera settimana. La
vicinanza che abbiamo
sperimentato, facilitata
dalla strordinaria carica
umana e dall’empatia
di Paulello e dei due relatori italiani (Gianfranco Griffa e Tiziano Ferrari, ndr), è davvero il
terreno comune della
realtà associativa”.
Di cosa si è parlato
Soddisfazioni personali a parte, la settimana di studio si è dimostrata interessantissima anche sotto il profilo squisitamente tecnico-scientifico. Il relatore
francese Stephen Paulello è una figura
dominante nel settore della progettazio-
ne e costruzione di corde per pianoforte.
Nel corso della sua relazione ha presentato teorie “estremamente innovative”,
come le definiscono i tecnici italiani, e
ha lasciato intravedere i primi risultati di
un progetto ambiziosissimo: la costruzione di un pianoforte di nuova concezione basato sulle conclusioni della sua
riflessione teorica. Lo strumento in questione dovrebbe fare la sua prima comparsa nel nostro Paese
in occasione dell’edizione 2013 di Cremona
Pianoforte.
Tradizione,
innovazione
tecnologica
e precisione
artigianale...
Sul ruolo
delle Associazioni
Il consenso raccolto in
occasione dell’Incontro con il Pianoforte di
Cavalese, e la conseguente consacrazione
di AIARP come elemento aggregante del
mercato,sempre in prima linea nella valorizzazione delle potenzialità del settore, scatenano una serie di riflessioni
intorno al ruolo e alla
missione dell’Associazione.
“La strada che abbiamo intrapreso con determinazione non è facile”, ci ha confidato il
presidente Luciano Del
Rio. “Occorre dedicare
tempo, risorse mentali
prima ancora che economiche. Servono pazienza e perseveranza, e la capacità di non farsi abbattere dalle difficoltà. Bisogna essere capaci
di andare controcorrente quando serve,
tenendo sempre ben presente l’obiettivo
comune”. Che nel caso
di AIARP è, per Statuto,
la formazione continua
dei tecnici, la difesa
della professione e la
diffusione di una maggiore cultura del pianoforte fra il grande pubblico dei professionisti
e dei semplici appassionati.
“Sono i pilastri fondamentali della nostra azione”, conclude Del Rio. Elementi decisivi che ci si augura possano essere portati avanti anche nell’immediato
futuro, all’indomani delle elezioni per il
rinnovo delle cariche sociali che ridisegneranno i volti e gli equilibri all’interno
dell’Associazione. •
IMPORTATORE ESCLUSIVO PER L'ITALIA
Telefono 081-8316571 - Fax 081-8362504
[email protected] - www.queens-piano.it
11
Dalle
Aziende
Dalle Aziende
Roland Italy
acquisisce
RSG
C’è aria di novità in casa Roland. A far data
dal primo di ottobre,
Roland Italy acquisisce la branch italiana
del gruppo Roland Systems Group EMEA e
incorpora nella propria
offerta commerciale i
prodotti e le soluzioni rivolte al segmento
dell’audio-video professionale. La decisione,
che mira ad un aumento della penetrazione
sul mercato italiano,
porta alla creazione di
una nuova divisione
all’interno di Roland
Italy, per il supporto dei
professionisti dell’audio-video.
“La recente acquisizione”, ha commentato il
presidente di Roland
Italy Manuele Barbini,
“rappresenta un segnale positivo: ci consente di allargare la nostra offerta per i clienti tradizionali ma anche
di andare a toccare settori per noi nuovi e per i
quali stiamo preparando idee distributive innovative con prodotti
dedicati. I cambiamenti all’interno del nostro
gruppo sono sempre
segnale di un’Azienda
che nonostante il momento non incoraggiante del mercato mondiale propone sempre
nuove strategie distributive in linea con un
settore in continua evoluzione”. •
www.roland.it
Ottobre 2012
Mike Fortin e il misterioso
ampli per Kirk Hammett
Date un’occhiata all’uomo
che se ne sta appoggiato
all’amplificatore nella foto accanto. Il suo nome è
Mike Fortin, e fino a pochi
mesi fa era (soltanto) uno
dei più promettenti progettisti e costruttori di amplificatori d’Oltreoceano. Chitarrista di lungo corso, brillante ingegnere, Mike è titolare della canadese Fortin Amps. Il suo è un nome che
si è fatto notare negli ultimi anni in occasione delle Fiere e dei... tour americani.
Da qualche tempo fa parte del team Randall: si occupa
dell’elaborazione di un nuovo modello derivato dalla testata RD50. Ma di lui si parla in relazione ad un misterioso prototipo che all’indomani della presentazione è
stato “requisito” da Kirk Hammett. Per ora si sa che
si tratta di una variazione a 3 canali dell’amplificatore
Meathead. Il lancio del nuovo apparecchio è previsto
per il NAMM 2013. •
MASTER MUSIC | Randall
Crescendo
distribuisce
Illuminopiano
I lettori più attenti ricorderanno l’articolo
con cui annunciavamo
l’introduzione, sui pianoforti Fazioli, di una
barra a LED per illuminare spartito e tastiera. Oggi Illuminopiano
è disponibile in kit e
può essere installato
su pianoforti a coda di
qualsiasi marca. Ed è
distribuito in Italia da
Crescendo. •
www.crescendosrl.it
www.master-music.it
pesata e del pulitissimo
pannello di controllo) è un
digitale da 88 tasti pesati
che può essere acquista-
PIANOSOUND | Kurzweil SPS4-8
12
“V” per Whammy
Se c’è un effetto a pedale che si può riconoscere
ad occhi chiusi, questo è
probabilmente il leggendario Whammy, da più di
vent’anni nelle corde e nel
cuore di migliaia di chitarristi. Qualcuno ha calcolato che le “buone vibrazioni” del classico Digitech
siano contenute in oltre
sessanta pezzi vincitori di
Grammy Award, per un totale ipotetico di 700 milioni di dischi venduti.
Quali che siano i numeri, quello che conta è che
ancora oggi questo pedale occupa un posto di
rilievo nell’immaginario
collettivo dei chitarristi
elettrici. Ed è quindi facile aspettarsi che l’uscita
di un nuovo modello, che
si annuncia ricco di novità tecniche e acustiche,
non passerà certo inosservata.
Whammy “V” offre nuovi algoritmi di variazione
dell’intonazione:
può agire su note
singole come su interi accordi, sfrutta convertitori a 24
bit e garantisce il
true bypass. Il suo
CASALE BAUER | Digitech Whammy
Tutte le forme, a portata di mano
Non è molto che l’analisi
della forma musicale ha
raggiunto la dignità di disciplina a sé nei programmi di studio delle Accademie e dei Conservatori nel
nostro Paese.
Eppure la conoscenza, anche solo marginale, delle strutture di un’opera
permette di comprendere
la sua ragion d’essere e i
meccanismi che la fanno
funzionare: due dettagli che
sembrano importanti se ci
si mette nella prospettiva
non solo del compositore,
ma anche dell’esecutore.
È quindi benvenuta la pubblicazione di titoli come
Le forme della Musica.
Il volume firmato da Piero Caraba e Carlo Piedini
esce per i tipi delle edizioni musicali Sinfonica
ed è indirizzato “non solo
ad un pubblico di addetti
ai lavori, ma anche a tutti gli appassionati deside-
rosi di comprendere più a
fondo la musica che amano ascoltare”, come gli
stessi autori sottolineano
nell’ampia prefazione.
Nelle oltre 450 pagine di
cui il volume si compone
sfilano, in ordine cronologico e stilistico, le forme
sviluppate dalla tradizione musicale colta dell’Occidente. E tutte sono accompagnate da una nutrita serie di esempi musicali
SINFONICA | Le forme della Musica
Parte Synt, parte Piano, parte Master...
...e tutto buono. Si presenta così, come una sintesi intelligente di anime
complementari, il nuovo pianoforte digitale che
Kurzweil ha presentato in
anteprima nazionale in occasione di Cremona Pianoforte.
SPS4-8 (nella foto a fianco
un dettaglio della tastiera
Dismamusica Magazine
to con mobile in legno...
oppure senza. E che alla
comodità di un’amplificazione integrata affianca
un generatore sonoro flessibile e di alta qualità.
Nel cuore dello strumento, che si mette in luce anche per il prezzo decisamente agguerrito, trovano
posto infatti le rinomate
librerie di campionamenti
Kurzweil. E, al loro fianco,
un motore di sintesi mutuato dai modelli PC3. Per
il “piccolo” Kurzweil, che
fa anche volentieri da Master Keyboard, è la quadratura del cerchio: e il
preludio a risultati di vendita che si preannunciano
importanti. •
www.kurzweil-italia.it
impiego è reso estremamente intuitivo dalla presenza di dieci regolazioni
Whammy originali; e i musicisti più esigenti e preparati potranno dare pieno sfoggio alla creatività
attraverso l’ingresso MIDI incorporato. •
www.casalebauer.com
Un dragone
a due teste
che, oltre ad esemplificare
la trattazione, vengono proposti come spunto per ulteriori riflessioni e approfondimenti.
Le forme della Musica è
quindi anche un ottimo
“companion” per un corso
tradizionale di Storia della Musica. Anche se il suo
ruolo principale è quello di
far comprendere le ragioni della bellezza della musica d’arte. Per dirla con
Umberto Eco, di cui gli
autori riportano un passo
celebre: “Lo studio delle
strutture dell’opera ci dà
così la chiave della emozione estetica che provoca e nel contempo ci fornisce lo schema di una
emozione possibile. L’ineffabile non appare nel
tessuto dell’opera analizzata: ma l’opera analizzata ci fornisce l’intelaiatura
di una macchina generatrice di ineffabile”. •
Frenexport
annuncia la disponibilità di
Dragon Two. La nuova workstation porta
la firma di DJ Tech ed
è un controller, una
scheda audio e un mixer analogico.
I produttori insistono
molto su quest’ultimo
aggettivo. Il fatto che il
mixer sia analogico garantisce infatti un’applicazione “senza inciampi”
dell’effetto
Filter, che può essere
usato senza aggiungere latenza anche con
tutte le sorgenti audio
esterne. •
www.sinfonica.com
www.frenexport.it
Tutto quello che avreste voluto
sapere sulla voce...
Chissà che faccia farebbe un cantante –scelto a caso
fra quelli che frequentano più o meno regolarmente un
negozio o una scuola di musica– se gli chiedessimo a
bruciapelo qual è il suo pattern di ripresa preferito. O
quale differenza passa fra la cricoide e le aritenoidi.
Per quanto possa sembrare “svincolato” dagli inquadramenti dell’insegnamento tradizionale, anche il canto fa riferimento ad un campo di nozioni molto vasto.
Che parte da una competenza anatomica di base per
allargarsi alle tecniche di controllo della respirazione,
all’analisi del suono e alla padronanza dei fondamenti
di tecnologia di ripresa e rielaborazione della voce.
Rendersene conto è il primo passo per una maturazione seria. E proprio a questo mira il Tipbook dedicato che le Edizioni Curci aggiungono alla fortunata serie
delle guide che stanno coprendo progressivamente tutte le famiglie strumentali.
Duecentotrenta pagine di definizioni, esempi, disegni e suggerimenti suddivisi
per argomento aiutano a farsi un’idea completa dell’argomento. Tanto più che
ai contenuti cartacei si affiancano come sempre gli esempi audio/video online. Da consigliare a tutti quelli che si presentano ad acquistare un microfono
“per voce”. •
EDIZIONI CURCI | Tipbook Voce
www.edizionicurci.it
Dismamusica Magazine
Dalle
Aziende
Dalle Aziende
Ottobre 2012
Nuova luce per il mercato, da Exhibo
È con un Made in Italy di fascia alta che
Exhibo fa il suo ingresso nel comparto
dell’illuminazione professionale. A far
data da settembre, il distributore di Vedano al Lambro inserisce a catalogo RED
Lighting, un marchio che si distingue da
sempre per le caratteristiche innovative
e per la facilità di gestione dei propri prodotti.
Ricercati sul piano della
finitura estetica, con un
design ergonomico, i corpi illuminanti RED Lighting
sono apprezzati da una
vasta platea di operatori
professionali per l’estrema facilità di configurazione e di impiego.
Attenti per tradizione alle innovazioni tecnologiche e alla catena
del valore, i progettisti RED Lighting hanno saputo creare una linea di soluzioni
che sorprende per lo standard delle dotazioni –una fra tutte, la connettività wireless, di serie sulla quasi totalità degli
articoli a catalogo– e che stupisce positivamente anche nei prezzi, contenuti e
dunque adatti per affrontare il mercato
con politiche aggressive.
Graziano Somaschini, responsabile della Divisione
Professionale di Exhibo, ha
dichiarato a margine dell’accordo di
distribuzione: “La nostra idea di sempre
è quella di essere partner per i clienti e
quindi sempre più incisivi nei processi di ottimizzazione e gestione
delle loro risorse; così spesso assumiamo il ruolo del full contractor, con il mercato che ci percepisce come progettisti e fornitori di fiducia nell’audio, a cui ora
aggiungeremo la capacità di consulenza e vendita di prodotti d’illuminazione. E anche in questo
campo proseguiamo nella tradizione di attenta selezione di marchi e prodotti che continuino a costituire gli asset su cui è fondata
Exhibo”.
Grande soddisfazione è
stata espressa anche
dai vertici RED Lighting,
che si sono detti convinti di poter raccogliere
grandi soddisfazioni già
nel breve termine. •
EXHIBO | RED Lighting: nuova distribuzione
Furcht &
Bocconi,
nuova stagione
La giovane pianista
uzbeka Tamila Salimdjanova inaugura
giovedì 11 ottobre la
stagione
che l’Università
Bocconi
di Milano
propone
con Furcht Pianoforti.
Ventuno anni, un curriculum di tutto rispetto
dal punto di vista accademico, Tamila Salimdjanova ha collezionato numerose vittorio in altrettanti concorsi internazionali. Il
programma del concerto inaugurale va da
Bach a Rachmaninov:
una panoramica a tutto campo sulla letteratura pianistica. Sotto il
segno di Kawai. •
www.exhibo.it
Scopri le novità
2012-2013
Astuccio in gomma neoprene® nero
Disponibile per clarinetto in sib,
mib, alto, basso, sax soprano,
contralto, tenore, baritono.
Tuning Ring Masters
Gli anelli Tuning Ring permettono
di utilizzare il bocchino MASTERS a
440 Hz su un clarinetto a 442 Hz.
Porta ance con controllo dell’umidità
Un’umidificazione regolata dalla
circolazione dell’aria e livello
igrometrico controllato da un disco
indicatore.
www.furcht.it
Il TV di lusso? Fazioli, naturalmente...
Siamo rimasti sorpresi nel constatare la presenza, alla IFA di Berlino, del marchio Fazioli. La IFA –Internationale Funkausstellung– è infatti il maggiore Salone europeo per
l’elettronica di consumo: uno degli ultimi posti in cui ci si aspetterebbe di trovare un
pianoforte da concerto. Fazioli è qui rappresentato da un prodotto che del pianoforte
eredita la sontuosa decorazione e la precisione maniacale della finitura. È il televisore Loewe Reference ID, progettato e proposto in collaborazione con
il costruttore italiano. Il quale ha peraltro realizzato
un pianoforte speciale in edizione... limitatissima proprio per la mostra berlinese. Sul leggìo, la stessa decorazione che vediamo sul televisore a fianco. Che
ha naturalmente conquistato le prime pagine dei quotidiani tedeschi... •
FAZIOLI | Fazioli-Loewe Reference
F i d a t i s o l o d i Va n d o r e n
www.fazioli.com
Una Mini blu. Con i tasti, da Novation
Non chiamatela “piccola”. L’aggettivo, che ben descrive le dimensioni fisiche della
Novation MiniNova, si rivela del tutto inadatto per parlarne in termini musicali. Questo nuovo synth è in effetti una macchina “full-optional”, aperta al nuovo e con un gusto che abbraccia i vent’anni di esperienza maturata a livello internazionale dal produttore di High Wycombe per spingersi fino alle sonorità degli anni Settanta.
Supportata da una vasta gamma di esempi e tutorial audio/video sul sito Novation,
vanta sonorità capaci di attirare musicisti provenienti dai generi più diversi. •
MIDIWARE | Novation MiniNova
www.midiware.com
Behringer mette il catalogo
(anche) su iPad
I pickup EMG si tingono d’oro
C’è molta soddisfazione in casa Gold Music per il raggiungimento dell’importante esclusiva nazionale con
cui il distributore di Bruino aggiunge al proprio carnet i
leggendari pickup EMG.
“Per anni”, ha commentato Gabriele Capogna, presidente di Gold Music –terzo da sinistra nella foto in alto–
“abbiamo visto molte delle chitarre da noi distribuite
già equipaggiate con questi pick-up. D’ora in avanti potremo essere noi a suggerire ai musicisti italiani come
migliorare il suono dei loro strumenti avvalendosi del
prodotto EMG più adatto alle loro esigenze”. •
GOLD MUSIC | Distribuzione EMG www.gold-music.it
Occorre scaricare una App dedicata per prendere visione del
catalogo Behringer. Ma il bello è
che, una volta installata su iPad/iPhone,
l’applicazione permette
di accedere sempre alla versione aggiornata
dei prodotti che nascono all’insegna del motto
“We Hear You”.
“La versione per iPad del
catalogo”, ha dichiarato
Costa Lakoumentas, Marketing Senior VP di Music Group, “è il risultato
dell’attenzione
che dedichiamo ai
nostri clienti. Che
ora possono contare su un supporto ricco, sempre
aggiornato e attento all’ambiente.”
La multinazionale MUSIC GROUP, che detiene il marchio Behringer,
ha annunciato proprio in
questi giorni la costruzione di un nuovo campus da 50 milioni di dollari in Cina. Lo abiteranno 5mila operai e... 100
robot di ultimissima generazione. •
BEHRINGER | Catalogo per iPad
Al fine di preservare l’eccellenza del
marchio Vandoren e garantire ai musicisti
la sicurezza di suonare con un originale
prodotto Vandoren, abbiamo escogitato
un sicuro sistema di autenticazione.
Verifica il codice delle tue ance:
www.vandoren.fr/fightagainstfake
via Cellini 33/1 - 10045 Piossasco (TO)
P.IVA 09830420015
tel. e fax (+39) 011 5508350
[email protected]
www.ferrarimusica.it
www.behringer.com
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Dalle
Aziende
Dalle Aziende
www.roland.it
Con queste due essenze fanno il loro ingresso sul
mercato i nuovi drumkit Pacific Drums & Percussions
by DW della serie Concept. Che, al di là della discussione sul materiale, pongono l’accento sulla filosofia
costruttiva, aperta per definizione a qualsiasi musicista e non legata ad uno stile specifico.
“Il valore di riferimento della nuova serie”, spiegano alla Gewa, che di DW è il distributore ufficiale, “va cercato nell’unione delle caratteristiche proprie degli strumenti
a marchio DW, e nella loro disponibilità all’interno di una fascia di prezzo diversa e
più raggiungibile”.
Le nuove batterie sono disponibili in configurazioni personalizzabili (dai 3 pezzi con
cassa da 24” fino ai kit da 7 pezzi), con una
gamma di 8 colori laccati in tinta unita o sfumati. I fusti, come abbiamo già avuto modo di
sottolineare, sono disponibili sia in acero che
in betulla; e montano sembre pelli Remo, staffe die-cast e tiranti TruePitch. Le meccaniche
comprendono inoltre i supporti tom STM® e il
tendi-cordiera “magnetico” MAG®, nonché i set
HDW PDP 900 Series. •
GEWA MED | Concept Pacific Drums & Percussions by DW
www.gewamusic.com
L’invasione degli
ultra... piccoli
Mentre andiamo in stampa stanno arrivando sul
nostro mercato le prime forniture dei nuovi “mini
effetti” a pedale Mooer. Rigorosamente boutique, i
nuovi stompbox giocano la carta del design parallelamente a quella del suono: e finiscono per imporsi
all’attenzione di pubblico e operatori per la forma
compattissima e per uno street price... proporzionato alle dimensioni.
Fra i 23 modelli a catalogo si possono trovare un po’ tutti gli effetti ricercati dalla gran parte dei chitarristi:
distorsori, overdrive, chorus, riverberi, compressori, delay, octaver, tremoli, phaser... e tutto quanto può soddisfare le richieste e la fantasia di un pubblico variegato e aperto alla scoperta di nuovi colori. •
SUONA.IT | Mooer Mini Pedals
www.suona.it
Zoom rilancia la sfida A/V
Con un’evoluzione che ricorda da vicino la crescita vertiginosa del settore
(vicino) degli smartphone,
Zoom ha rilasciato all’inizio del mese di agosto un
nuovo registratore audio/
video digitale compatto
che si propone di innalzare ulteriormente le prestazioni di riferimento della
categoria.
Il nuovo nato si chiama
Q2HD, è costruito attorno
alla tecnologia audio Midsize (la stessa impiegata
per l’ormai glorioso H2n)
e introduce la
funzione di riproduzione di filmati in streaming.
Grazie ad essa,
i video possono essere
trasmessi sul web con
estrema facilità: una caratteristica importante per
un apparecchio che permette fra l’altro il montaggio e l’editing degli spezzoni e che si candida ad
un impiego “disconnesso” che può, almeno teoricamente, fare a meno
del computer.
MOGAR MUSIC | Zoom Q2HD
Altri dettagli importanti
sono il nuovo sensore video, la presenza di un importante corredo di accessori hardware e software,
la possibilità di impiegare Q2HD come microfono
USB. Insomma, c’è proprio tutto quanto serve a
fare di questo oggetto un
best-seller. Nonostante
gli smartphone... •
www.mogarmusic.it
Cinquanta
l’uno
Sono i dollari che è
possibile risparmiare a
fronte dell’acquisto degli strumenti virtuali Sonivox della serie DVI.
L’offerta, di durata limitata, è proposta da Eko
per celebrare l’accordo
di distribuzione sul territorio italiano. •
7 ottobre.
Il giorno del contagio
Con l’arrivo della stagione autunnale ritornano anche
le malattie infettive. Ma in questo caso c’è solo da
rallegrarsi: perché il “contagio” è procurato da Batterika. L’evento romano interamente dedicato alla batteria spegne quest’anno la terza candelina; e si regala per l’occasione una nuova location, il SGM Conference Center di via Portuense.
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Dismamusica Magazine
Betulla o Acero?
La risposta è sempre DW
Per allenare
la voce
Sbarca in Italia ai primi
di ottobre il nuovo Vocal Trainer VT-12 proposto da Roland. Oltreoceano l’hanno definito “un
coltellino svizzero” per la
gran quantità di funzioni
che integra in poco spazio. E non c’è da stupirsi: VT-12 sa individuare
la tonalità, segnala l’accuratezza dell’intonazione (anche a due
voci), propone
esercizi con voce guida e backing track,
registra e fa
da metronomo. •
Ottobre 2012
Invariata la formula, che prevede tre aree distinte dedicate rispettivamente a concerti, clinic e demo con
un calendario “a pettine” che, grazie alla non sovrapposizione degli eventi, permette al pubblico di seguire
quanti più appuntamenti possibile.
Il corposo programma degli eventi non è ancora stato reso noto nei dettagli. Ma gli organizzatori –Cherubini srl, Mp Management e Groove Studio– hanno
già fatto sapere che sui palchi si alterneranno molti
artisti italiani e internazionali di primo piano; e del resto la scelta di una nuova e più ampia location serve
proprio ad assicurare una migliore riuscita dell’intera
manifestazione.
Appuntamento a Roma, dunque, il 7 ottobre prossimo. Per informazioni: www.batterika.it •
Sisme con Benigni (e Dante)
C’è anche la firma di Sisme nel grande successo
che ha circondato la Lectura Dantis di cui si è reso
protagonista Roberto Benigni quest’estate a Firenze.
Ad esaltare la voce e la pronuncia dell’attore e regista toscano c’era infatti un impianto L Acoustics, installato e gestito in questa occasione dal service
romano Friendship Sound.
Per la cronaca, il sistema contava due cluster frontali di 6 Kara per lato, con i sub SB18 appesi sopra
Kara per una maggiore uniformità della diffusione
full range. In aggiunta, sono state installate due linee di delay: ciascuna era composta da due cluster
di sei Kara. •
SISME | L Acoustics Kara
www.sisme.com
Un mandolino... tutto da sé
Se è vero che gli
strumenti “alternativi”, nell’ambito della famiglia a
pizzico, si sono ritagliati una quota
di mercato sempre più significativa nell’ultimo periodo –
ne è una prova inconfutabile lo straordinario exploit
dell’ukulele, campione di
vendite quest’anno– è vero
altresì che il momento può
essere propizio anche per
un’offerta didattica e libraria mirata su strumenti tradizionalmente relegati agli
scaffali bassi delle librerie.
Non sorprende dunque la
comparsa di un
Metodo di Mandolino Autodidatta nel catalogo Volonté & Co.
Firmato da Roberto Bettelli, il veloce trattato –80
pagine in tutto– presenta con sintetica lucidità le
tecniche strumentali e le
nozioni teoriche di base.
L’uso dell’intavolatura, la
presenza di 30 trascrizioni di brani celebri e l’impegno dei lettori faranno il
resto: con la speranza che
gli autodidatti vogliano approfondire ulteriormente
le competenze di base. •
VOLONTÈ | Metodo di Mandolino www.volonte-co.com
Jackson, linea di sangue... nobile
Bloodline –la linea di
bassi elettrici sviluppata in collaborazione
con i top player del
rock più duro– si arricchisce di due nuovi
modelli.
Sono il JS2 Kelly Bird
IV e il JS3 Kelly Bird IV.
Disegnati sulle forme
ispirate da David Ellefson, il celebre bassista dei Megadeth, si mettono
in luce per la potenza sonora, grande anche in rapporto agli altri modelli della stessa
famiglia.
Entrambi i modelli sono
costruiti con le essenze
del tiglio –a cui è affidato l’inconfondibile body–
e dell’acero. Quest’ulti-
mo è impiegato sia per
il manico sia, nel caso del JS3, per la realizzazione del top.
Interessanti sono poi
le tastiere, che hanno
raggio di curvatura variabile, e la dotazione
tecnica standard, che
mette nelle mani dei
bassisti due pickup
JS ad alta impedenza. A questi si
aggiunge, nel modello superiore, un
equalizzatore attivo a tre bande.
Per entrambi i
modelli è possibile scegliere due diverse finiture: Burst Cherry
Sunburst e Matte Black
nel caso del JS2, Trans
Black e Trans Blue Burst
per il JS3. •
CASALE BAUER | JS2 & JS3 www.casalebauer.com
PS: invita il tuo batterista!
Nella sala accanto c’è
RitmiShow per lui.
Ed è gratis.
11 novembre 2012
Migliaia di chitarre
bassi, ampli, accessori,
effetti.
Decine di eventi.
E tutto con un biglietto
da 12 euro.
A Milano (da 20 anni)
SHG è il più colossale
guitar show a ovest
di Manhattan.
THE Sky IS NO LIMIT
Un active line array modulare, potente e versatile
Molteplici configurazioni
possibili, ideali per esibizioni
live e installazioni fisse
studioconti.biz 2012
•Tecnologia line array professionale in una colonna
estremamente compatta ed elegante in alluminio estruso
•Grande potenza e dinamica grazie alla
tri-amplificazione classe D con DSP e alimentatore
switching
•Lunga gittata del suono e migliore distribuzione
di SPL nell’area di ascolto
•Subwoofer bass-reflex dedicato in multistrato di betulla
•Connettori professionali neutrik XLR e POWERCONN
•Un sistema rapido di aggancio per raddoppiare
o triplicare la colonna permette di aumentare l’SPL
e la direttività verticale
Configurazioni possibili
CLA 604A (400+100W) Active Line Array Speaker
CLA 208SA (600W) Active Subwoofer
www.fbt.it [email protected]
Progettactoestruite
e
in italia
Fly UP