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Ripresa tenue ma almeno cominciata
14 PRIMO PIANO Sabato 24 Ottobre 2015 Lo dice Maurizio Vitolo, ad di Consultivest, al primo posto in Italia fra le sim private Ripresa tenue ma almeno cominciata Vi sono delle potenzialità che la finanza può cogliere DI L CARLO VALENTINI a quotazione della Ferrari? È stata sicuramente apprezzata dai mercati», dice Maurizio Vitolo. «Non tanto, come molti hanno detto, perché riduce l’indebitamento del gruppo Chrystler-Fiat. In fondo è entrato in cassa appena un miliardo di dollari rispetto mai 60 miliardi dell’indebitamento di Fca. Ma la quotazione di un brand tanto famoso in tutto il mondo dà lustro al gruppo e questo potrà facilitare eventuali operazioni finanziarie straordinarie da parte di Sergio Marchionne. Quanto all’annunciata quotazione a Piazza Affari, credo che anch’essa sarà un successo. Il fatto che sia stato messo sul mercato solo il 10% ne fa un titolo di nicchia appetibile, avrà i suoi affezionati e manterrà l’attuale appeal». Per la finanza è un momento di fuochi d’artificio. C’è il crollo Volkswagen, la quotazione della Ferrari, l’ingresso in borsa delle Poste. Quali i rischi e quali le potenzialità per i risparmiatori? Risponde Maurizio Vitolo, fondatore e amministratore delegato di Consultinvest (presidente è Franco Tatò), undicesima nella classifica delle sim (gestori del risparmio) e al primo posto tra le sim private (non emanazione di istituti di credito e non public company). La società ha una clientela di 120 mila risparmiatori, di piccola e media dimensione. Dice Vitolo: «È vero che la crisi ha ridotto la dimensione della classe media però ci preoccupa di più il passaggio generazionale, i giovani di oggi sono meno propensi al risparmio, e quindi all’investimento, rispetto ai giovani di ieri». Vitolo è partito da un ufficio ubicato a Modena, ora la società ha una mega sede a Milano. I fondatori sono ancora al comando, una continuità inusuale in questo tipo di società (l’unica banca azionista è la Cassa Maurizio Vitolo di risparmio di Ravenna). Un dato singolare è che investe anche in campo cinematografico e in sponsorizzazioni sportive. Il suo nome compare, per esempio, sulle maglie dell’ex Scavolini-Pesaro (serie A di basket) e della Foppapredetti (serie A di volley femminile). Mentre gli ultimi investimenti cinematografici sono stati nei film Torno TUSCANY AWARDS FOUR SEASONS HOTEL - IL CONVENTINO VIA GINO CAPPONI, 46 - FIRENZE MERCOLEDI 28 OTTOBRE - ORE 19.30 2015 Durante la cerimonia per la premiazione delle realtà toscane (aziende, istituzioni, professionisti) che hanno raggiunto livelli di eccellenza, saranno consegnati i seguenti riconoscimenti: CAPITAL ELITE In collaborazione con Capital, il premio è assegnato ai migliori imprenditori e alle aziende che meglio rappresentano la Toscana in Italia e all’estero. CREATORI DI VALORE In collaborazione con Milano Finanza, il premio è assegnato alle imprese che hanno realizzato le migliori performance di bilancio. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE In collaborazione con ItaliaOggi, il premio è assegnato ai rappresentanti della Pubblica Amministrazione che nell’ultimo anno meglio hanno risposto alle esigenze della comunità. LEONE D’ORO In collaborazione con Marketing Oggi, il premio è assegnato alle aziende che meglio hanno investito in comunicazione. RESPONSABILITÀ SOCIALE RESPONSABILITÀ SOCIALE In collaborazione con ItaliaOggi, il premio è assegnato alle aziende che si sono distinte in progetti di responsabilità sociale nella direzione di uno sviluppo sostenibile. MF INNOVAZIONE AWARD In collaborazione con Milano Finanza, il premio è assegnato alle aziende e alle istituzioni che hanno sviluppato soluzioni e servizi innovativi. Rocca Salimbeni PMI ROCCA SALIMBENI In collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena, il premio è assegnato alle aziende di tradizione con una proiezione e dimensione nazionale e internazionale. PMI In collaborazione con Class, il premio è assegnato alla piccola e media impresa testimone della tradizione e dell’eccellenza del Made in Tuscany. Main Sponsor In collaborazione con Per informazioni - MF Servizi Editoriali S.r.l: Via Marco Burigozzo, 5 - 20122 Milano Tel. 02 58219.879 - fax 02 58219.452 - e-mail:[email protected] indietro e cambio vita (con Raul Bova) e Prima di lunedì (con Martina Stella, uscirà tra poco nelle sale). Domanda. La quotazione delle Poste è allettante per i risparmiatori? Risposta. Sì per un risparmiatore prudente. È un titolo che dà vantaggi a chi tiene per un certo tempo le azioni e inoltre assicura un buon dividendo. Non ci si potranno aspettare invece guadagni (o tonfi) da capogiro. Sarà un titolo tranquillo, tra l’altro ormai nella società il 70% del fatturato è rappresentato dai prodotti finanziari e quindi è prevedibile che essa seguirà l’andamento del settore, che dovrebbe registrare performance migliori di altri comparti, per esempio di quello delle materie prime. Le Poste hanno una rete capillare di raccolta e quindi possono attrarre una clientela che preferisce lo sportello al web. D. Siamo ancora in piena crisi Volkswagen… R. È vero, però vi possono essere buone opportunità per la finanza. Non consiglio il titolo Volkswagen perché ritengo potranno esserci ancora rivolgimenti. Però considero la crisi Volkswagen, pur nella sua gravità, un fatto episodico. Anche la Toyota qualche tempo fa fu coinvolta in un’incresciosa vicenda, ne risentì per qualche tempo, poi tutto rientrò nella normalità. Se i marchi sono forti riescono ad assorbire gli scandali. Ma la crisi della Volkswagen ha inciso anche sul livello di quotazione di molti altri marchi. E quindi si può approfittare di questa momentanea debolezza. D. Il 2016 sarà un anno favorevole per la finanza? R. Sarà moderatamente positivo. La ripresa economica sarà ancora debole e anche il livello dei consumi non avrà exploit. Però in questa fase di passaggio vi sono potenzialità che la fi nanza potrà cogliere. Il segreto sarà individuare chi riuscirà ad agganciare con più dinamismo la ripresa internazionale. D. Quindi lei non fa parte della schiera degli ottimisti sulla ripresa dell’economia italiana? R. Gli indicatori economici convergono che la crisi è alle spalle però non illudiamoci, la ripresa sarà lenta e faticosa, coi consumi che resteranno bassi. L’importante è comunque che ci si sia mossi dalla situazione stagnante durata troppo a lungo. D. C’è più ottimismo sul resto d’Europa? R. Il presidente della Bce, Mario Draghi, non ha ancora scoperto tutte le sue carte in questa partita a tre che si gioca con Usa e Cina. Sì, è vero, finora il Quantitative Easing ( (l’acquisto massiccio di titoli con denaro di nuova emissione) non ha dato gli effetti sperati, ma non dobbiamo dimenticare che negli Stati Uniti ci sono voluti tre anni e ancora adesso non è finita. Vi è da aggiungere, per quanto riguarda l’aspetto finanziario, che ii mercato sta cercando di trovare il suo equilibrio e credo che lo abbia raggiunto. Da un punto di vista strategico, l ‘azionario europeo non è mai stato così interessante. D. Che consiglio darebbe a un risparmiatore? R. Il risparmiatore difficilmente è in grado di diversificare quindi se vuole operare da solo, senza rivolgersi a una sim, farà bene a effettuare acquisti sicuri, non rischiosi, per esempio azioni delle multiutility o delle assicurazioni, che danno dividendi interessanti e hanno una quotazione in genere costante. Sconsiglierei i Btp perché hanno rendimenti vicini allo zero e c’è un rischio d’inflazione crescente che li rende tutt’altro che allettanti. D. A quale rendimento si può puntare oggi? R. È possibile raggiungere il 4/5% lordo, anche di più se c’è propensione al rischio. Dipende pure dalla durata dell’investimento, più il termine è lungo più è possibile centrare l’obiettivo. In ogni caso è essenziale un’oculata diversificazione per raggiungere questi risultati. D. Gli italiani sono buoni investitori? R. Si sono avvicinati tardi all’investimento finanziario, per molto tempo hanno privilegiato il mattone oppure i pronti-contro-termine che non erano un prodotto finanziario in senso stretto. Ma ora sono allo stesso livello degli altri europei. Gli italiani hanno scoperto di potere utilmente investire i propri risparmi nei titoli, oggi la borsa e quindi le azioni stanno prendendo il sopravvento (va sottolineato che l’investimento nel mattone è in crisi) ed è un vantaggio per l’economia reale. D. Come può difendersi l’investitore da un broker disonesto? R. Se la tempistica e la qualità dei controlli della sim sui propri broker è efficace il pericolo è minimo, le maglie debbono essere molto strette, in ultima istanza c’è l’assicurazione ma è la prevenzione che deve tutelare chi affida i propri risparmi a una società di gestione. Twitter: @cavalent © Riproduzione riservata