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consolini - lugo
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO COMITATO PROVINCIALE ALLENATORI RAVENNA LUGO 27 APRILE 2009 ORE 21 – PALESTRA COMUNALE PROGRAMMA AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO RELATORE GIORDANO CONSOLINI VIRTUS BOLOGNA FONDAMENTALI INDIVIDUALI DI DIFESA CONCETTI DIFENSIVI PER UN SETTORE GIOVANILE Premessa Non ho la pretesa di trattare tutto l’argomento difensivo, ma solo di trattarne alcuni concetti (anche se molto importanti). Penso sia bene avere chiaro cosa privilegiare e quando. Il nostro nemico è il tempo. Fra le mille cose che occorre insegnare è importante selezionare per non perdere tempo e soprattutto cercare di semplificare per fare in modo che il medesimo concetto possa essere applicato in più situazioni. Uno contro uno con palla Questo lavoro è attuato iniziando dagli Under 13 proseguendo fino agli Under 19. L’argomento tecnico principale per la categoria Under 13 è rappresentato dall’uno contro uno. Una volta “digerito” il giusto posizionamento – fra la palla e il canestro, porre il proprio corpo come ostacolo da superare per andare a canestro – e dopo aver acquisito il concetto che il difensore deve mantenere una posizione larga, si inizia a lavorare sul primo passo di scivolamento: non un balzo laterale, bensì un piccolo passo, un “passetto”, per “mettersi in moto” e quindi il salto per mettere il proprio petto contro la spalla dell’attaccante. Un movimento che permette di mantenere il fondamentale concetto di “muro” tra l’attaccante ed il canestro e conseguente di non aprire la propria “porta” cioè di non lasciare un corridoio libero tra il difensore e l’attaccante in cui l’attaccante può andare a canestro. Dagli Under 14 inizio poi a lavorare sulla tecnica dello scivolamento difensivo. LA PROGRESSIONE DEGLI ESERCIZI 1- Di fronte, solo un lato. Dal punto di vista didattico, iniziamo limitando l’attacco che è obbligato a palleggiare verso una direzione prestabilita (destra o sinistra). Il difensore, applicando la tecnica descritta in precedenza (passetto + balzo laterale/dietro), si pone sulla linea di penetrazione avendo come obiettivo specifico la spalla interna dell’attaccante (d. 1) 2- Di fronte, l’attaccante sceglie il lato (idem come n. 1) Con non più di due palleggi l’attaccante sceglie il lato dove penetra ed il difensore deve tenere la posizione. 3- Prendere sfondamento. L’attaccante palleggia ed il difensore deve costringere a cambiare senso disponendosi sulla sua direzione e cercando di prendere sfondamento. L’attaccante non può oltrepassare le linee immaginarie che uniscono i limiti dell’area (d. 2). d. 1 d. 2 USO DELLE MANI Molto spesso sento dire che non bisogna usare le mani quando si marca l’attaccante con palla, il monito di molti allenatori è: non cercare la palla! Non sono però di questa opinione e quindi credo che si debba insegnare ai giovani giocatori a rubare palla agli attaccanti che palleggiano. Agli inizi, con giocatori Under 13 il tentativo può e deve essere “selvaggio” non appena il difensore vede che l’attaccante commette un errore, cioè non protegge adeguatamente la palla, il difensore deve cercare di rubarla ! Gli obiettivi devono essere raggiungibili e comprensibili. A 13 anni credo che questo sia un obiettivo comprensibile e raggiungibile. Non può esserlo invece ad esempio, costringere l’avversario a un tiro forzato, obiettivo che sarà proprio degli under 19. DAI E SEGUI L’esercizio è indicato per trovare la giusta distanza dall’attaccante e, al contempo, migliora la velocità di mani. Il difensore appena consegna la palla, deve immediatamente “cercarla” con un movimento del braccio corrispondente dal basso verso l’alto. Questo per costringere l’attaccante a proteggere la palla e quindi a limitare le possibilità offensive. In questa azione il difensore non deve sbilanciarsi, è quindi fondamentale insegnare il concetto di indipendenza delle proprie mani dalle proprie gambe, mentre le braccia si muovono e lavorano per rubare palla. Un concetto che si ritrova in tanti frangenti e che va applicato a diverse situazioni, come, ad esempio, passaggi, finta di tiro e finta di stoppata. In questo esercizio il difensore ha la palla e fa un dai e segui con l’attaccante. Il difensore deve usare la mano corrispondente alla posizione della palla per cercare di rubarla, ma senza aprirsi. (d. 3) d. 3 UNO CONTRO UNO DINAMICO Si passa ora dalla corsa allo scivolamento. L’esempio dell’esercizio è uno contro uno da metà campo e recupero. Al via dell’attaccante il difensore corre per portarsi davanti alla palla. Una volta stabilito il corretto posizionamento difensivo si pone grande attenzione all’uso delle mani, con la mano interna che deve impedire il cambio di mano frontale (d. 4). d. 4 PRESSIONE INTELLIGENTE La pressione sulla palla deve essere “intelligente” e non far perdere l’equilibrio: serve sempre comprendere quando mettere pressione e quando invece è meglio contenere il proprio avversario facendo un passo indietro. Si inizia con l’esercizio in modo didattico, cioè attaccante e difensore, uno di fronte all’altro, con palla alta e poi palla bassa. L’esercizio diventa in seguito agonistico: uno contro uno e poi due contro due (d. 5), in modo da combinare l’esercizio per mantenere la pressione sull’avversario non e per concedere passaggi facili (ad es. vicino a canestro). d. 5 LINEA DI PASSAGGIO Non si ragiona più in termini di difensore” tra palla e canestro”. L’obiettivo è quello di cercare la palla, con la mano corrispondente. Nel primo esercizio molto semplice, si cura il giusto posizionamento ad un passaggio di distanza: stare sulla linea di passaggio diretto (d. 6) il secondo esercizio è più dinamico: il difensore passa la palla rotolata all’attaccante e corre a trovare il giusto posizionamento difensivo. L’attaccante passa la palla all’appoggio (sopra la testa o laterale) e inizia l’azione di smarcamento (d. 7) d. 6 d. 7 UNO CONTRO UNO SENZA PALLA Anche se il lavoro inizia con la categoria Under 13, è principalmente nelle categorie Under 14 e Under 15 che si interviene per curare la difesa sull’uomo senza palla a uno o due passaggi di distanza e la capacità di passare dall’1 c 1 sulla palla all’ 1 c 1 sull’attaccante senza palla. UNO CONTRO UNO CON APPOGGIO L’attaccante si avvicina in palleggio e passa la palla all’appoggio. Il difensore deve adeguare il proprio posizionamento difensivo mentre la palla è in volo: salto ala palla (d. 8) d. 8 UNO CONTRO UNO CON DUE APPOGGI L’appoggio con palla palleggia in direzione della copia attacco/difesa, per costringere il difensore ad assumere il giusto posizionamento ad un passaggio di distanza. A questo punto passa la palla all’altro appoggio. Il difensore, ancora mentre la palla è in volo, deve trovare la posizione a due passaggi di distanza: staccarsi rimanendo sulla linea di passaggio diretto (d. 9) d. 9 TRE CONTRO TRE Lo stesso concetto si applica in una situazione di tre contro tre. Il concetto è quello di abbassarsi o alzarsi rispetto alla linea di passaggio, quindi staccarsi, mantenendo l’attenzione sulla linea di passaggio, con l’obiettivo di cercare l’anticipo o, quantomeno, una buona difesa che impedisca una facile penetrazione a canestro ( d. 10). d. 10 LATO FORTE-LATO DEBOLE Non appena si parla di organizzazione difensiva (categoria Under 15 e 17) si stabilisce che: si anticipa sul lato forte e si aiuta dal lato debole. In questo modo si può limitare di molto il “penetra e scarica”. L’esercizio “Penta” con appoggio permette di scoprire semplicemente le posizioni giuste, dato che a questo punto avremo già allenato la difesa sull’uno contro uno e, quindi, anche sul taglio (d. 11). d. 11 3c3 ¾ campo L’esercizio per allenare questo frangente difensivo inizia con il palleggio da metà campo per avere: a)- Responsabilità di tenere l’uno contro uno. b)- Capire meglio che il concetto universalmente valido è quello di non aiutare sul lato forte. (d. 12) d. 12 BLOCCO E GIRO (PICK-AND-ROOL) Categoria Under 15-17-19 Il blocco e giro (pick-and-rool) è una sovrapposizione di due attaccanti, quindi è fondamentalmente un “errore” dell’attacco. Un errore di cui la difesa deve approfittare, quindi raddoppiare! Per questo diventa preziosa la tecnica del raddoppio, che si sviluppa: *- Con l’uso delle braccia: costringe ad effettuare un brutto passaggio. *- Non fare bucare il raddoppio: l’attaccante ha l’obbligo di muoversi sul piede perno, la difesa no! Si anticipano i passaggi vicini e più pericolosi, leggendo il raddoppio, come accade in ogni situazione in cui c’è raddoppio di marcamento, esempio in una situazione di zonapress a tutto campo (d. 13 e d. 14). d. 13 d. 14 CONSIDERAZIONI FINALI * Il ragazzo deve essere sempre allenato tecnicamente, fisicamente e mentalmente. * Inserire gli esercizi immaginando le situazioni come parti del cinque contro cinque (es. per esercizi di 1c1 limitare lo spazio per l’attacco, vietare i passaggi lob, ecc.) * Finalizzare il lavoro difensivo con il contropiede. * La difesa crea uno spirito di squadra, perché un canestro può anche essere realizzato grazia alla prodezza del vostro miglior giocatore, mentre la difesa valorizza anche chi ha poco talento. E l’allenatore deve gratificare anche chi possiede meno qualità.