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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
- Indice generale
Primi indirizzi per le elaborazioni relative alla redazione del Piano regolatore Generale del Comune
di GIOIOSA MAREA (MESSINA) - Le Direttive Generali dell’Amministrazione Comunale per la
rielaborazione del Piano Regolatore Generale L.R.15/91 Art. 3
Premessa : La domanda ambientale e l’obbligo istituzionale di un nuovo strumento urbanistico
1) Le ragioni di una scelta
1.1
I comparti di intervento
1.2
Comparto LL.PP. e programmazione del Territorio
1.3
Comparto Beni Culturali – Ambientali – Ambiente e servizio al Turismo
1.4
Comparto Sport e servizi individuali
1.5
Attività produttive
1.6
Le linee programmatiche per il futuro
2) Inquadramento territoriale
2.1
Inquadramento territoriale e il contesto del Piano
2.2
Storicizzazione della vicenda territoriale
2.3
L’area comprensoriale
2.4
La pianificazione sovracomunale
2.5
I paesaggi, gli ambienti ed i luoghi del territorio comunale
2.6
Tipologia e consistenza dei tessuti urbani
3) Situazione socio-economica
4) Lo stato di attuazione del PRG vigente
5) Gioiosa Marea verso il futuro. Il nuovo PRG - Il Piano Regolatore Generale dalla conoscenza alla
partecipazione. Strategie, Politiche, Progetti e Regole
Riferimenti bibliografici
Ufficio di Piano
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
1
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
In Allegato si trovano i seguenti elaborati
Elenco della Cartografia relativa alla Redazione dello SDM del PRG
del Comune di Gioiosa Marea (Me)
-
Tav. 1 Inquadramento Territoriale – 1 : 250.000 / 1 : 25.000
-
Tav. 2 Carta Geologica - 1.10.000
-
Tav. 3 Carta delle Pericolosità Geologiche – 1 : 10.000
-
Tav. 4 Carta generale d’uso del Suolo 1 : 10.000
-
Tav. 5 Carta generale del Sistema Agricolo-Forestale 1 : 10.000
-
Tav. 6 Carta dei Vincoli 1 : 10.000
-
Tav. 7 Carta generale dei beni storico culturali ed etno-antropologici. 1 : 10.000
-
Tav. 8 Carta dei Servizi, Attrezzature, ed infrastruttura viaria. 1 : 10.000
-
Tav. 9 Quadro tendenziale in atto opere territoriali . 1 : 10.000
-
Tav. 9.1 Quadro tendenziale in atto - da P.R.G. Vigente - . 1 : 10.000
-
Tav. 9.2 Carta generale degli insediamenti . 1 : 10.000
-
Tav. 9.3 Carta dell’insediato del Centro urbano di Gioiosa Marea : 1 : 2.000
-
Tav. 9.4 Carta degli insediamenti dell’Area ad est di Capo Calavà : 1 : 5.000
-
Tav. 9.5 Carta dell’insediato urbano della frazione S. Giorgio : 1 : 2.000
-
Tav. 10 Analisi del quadro demografico
-
Tav. 11 Carta dello Schema di Massima 1. 10.000
-
Tav. 12 “Scenario di Visioning : Azioni” 1. 10.000
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Primi indirizzi per le elaborazioni relative alla
REDAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE
DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (Messina)
PIANO REGOLATORE GENERALE (L.R. n. 71 del 27/12/1978 e successive modifiche ed integrazioni)
- FASE I:Redazione dello SCHEMA DI MASSIMA
Premessa :
La domanda ambientale e l’obbligo istituzionale di un nuovo strumento urbanistico
La necessità di un nuovo strumento urbanistico di governo del territorio comunale di Gioiosa Marea scaturisce
da due ordini di problematiche:
-
l’evoluzione dell’assetto territoriale che si prospetta oggi
-
la configurazione diversa da quella a cui è riferito il piano vigente
Infatti con le Delibere di Consiglio Comunale n° 37 del 18.06.1994, n° 38 del 21.06.1994, n°142 e n° 143 del
30.11.1995 e n° 103 del 25.10.1996, veniva adottato dall’Amministrazione Comunale il nuovo PRG
unitamente alle prescrizioni esecutive, decidendo di sottoporre a pubblicazione anche gli studi geologici e
agricolo forestale. A seguito della pubblicazione del Piano risultano prodotte 182 tra osservazioni ed
opposizioni, che esaminate dai progettisti sono state controdedotte dal Consiglio Comunale con le
Deliberazioni 75, 76, 77, 78, 79, 83 e 84 dell’anno 1997.-
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Lo stesso, inviato all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, era di fatto valutato dal C.R.U. con Voto
n° 132 del 13/05/1999 . L’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente con nota Prot. 8015 del 24.06.1999,
acquisita all’Ente al Prot. 9943 del 25/06/1999, comunicava la restituzione del P.R.G. adottato, corredato dal
voto del C.R.U. del 24/06/1999, al fine di procedere alla sua rielaborazione totale secondo le indicazioni
espresse dal C.R.U.Il Consiglio Regionale dell’Urbanistica, organo dell’ARTA, con Voto n° 132 espresso nell’adunanza del
13/05/1999, disponeva che venisse rielaborato totalmente il Piano, in seguito ai motivi
successivamente riportati al foglio n 10 del sudetto voto :
- Dall’esame degli atti ed elaborati che costituiscono il Piano emerge subito una duplice difficoltà
nell’interpretazione delle previsioni urbanistiche alla luce dei risultati delle analisi :
la prima relativa al dimensionamento ed alle ipotesi di crescita demografica, la seconda relativa alla
consistenza del patrimonio edilizio esistente. Infatti la relazione tecnica del Piano sintetizza in maniera
estremamente schematica le problematiche legate alle dinamiche demografiche e del patrimonio edilizio, non
mettendo in luce né il tipo di crescita verificatasi né quella ipotizzabile nel futuro. Del pari non si hanno notizie
esaurienti sull’evoluzione del tessuto urbano, tanto è vero che non è stato possibile individuare il nucleo
storico del centro abitato, a meno delle singole emergenze architettoniche; né ancora si hanno notizie su
quale sia stata la consistenza dell’attività edilizia negli ultimi decenni, che si deve ipotizzare consistente se si
guarda ai dati del censimento del 1991, secondo i quali a fronte di 2.587 nuclei familiari esisteva un patrimonio
costruito rappresentato da 2.579 abitazioni occupate a da ben 1.791 abitazioni non occupate.
Nemmeno dagli elaborati del piano si traggono elementi di conoscenza sufficienti a stabilire la consistenza dei
vani realizzati ed il loro stato d’uso e di manutenzione, il numero dei piani di lottizzazione approvati vigenti e la
loro capacità insediativi residua, nonché l’incidenza del fenomeno dell’abusivismo edilizio.
L’U.T.C. in data 26/10/1999 ha redatto la relazione per la formazione delle direttive generali ex.art.3 L.R.15/91,
approvata con Deliberazione di C.C. n° 03 del 08.01.2000, con la quale, nel descrivere le caratteristiche del
territorio comunale e dei vari insediamenti esistenti, ha inteso fornire una sintesi, finalizzata alla conoscenza
del territorio, delle molteplici problematiche, delle vocazioni, e delle dinamiche socio-economiche e culturali.
Fanno parte integrante delle presenti direttive generali i sopra richiamati pareri C.R.U. del 13/05/1999, ai quali
i redattori del P.R.G. dovranno riferirsi con l’obbligo, comunque, di eseguire specifiche indagini conoscitive
finalizzate ad indirizzare le scelte progettuali verso un integrazione dei valori specifici del luogo con quelli
presenti sul più ampio raggio territoriale con il quale il territorio di questo comune di Gioiosa Marea è
strettamente connesso, Costa Saracena, Parco dei Nebrodi, etc.
Il Piano dovrà prendere atto di tutti i piani attuativi già approvati e del peso urbanistico costituito dalle istanze
di condono edilizio relativo alle pratiche sanabili ai sensi di legge; particolare attenzione dovrà essere posta
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
alla verifica degli standards urbanistici di cui al D.M. 02.04.1968, n° 1444, in relazione all’ attuale consistenza
edilizia sul territorio, previa attenta qualificazione, verifica e conseguente integrazione, nei limiti dell’effettivo
fabbisogno, tenendo conto di quanto dettato nella redazione dell’U.T.C. in merito alla consistenza dei vani
sfitti,ed in rapporto alla programmazione di sviluppo dei vari settori, sia nei centri edificati che nelle frazioni ed
in ogni caso di dimensioni funzionalmente adeguate; dovranno inoltre dettarsi precise norme per la
riqualificazione e manutenzione degli ambiti e spazi pubblici esistenti.
In linea generale il Piano, da dimensionarsi tenendo conto delle volumetrie esistenti sul territorio e delle
specifiche destinazioni d’uso (che i redattori del P.R.G. dovranno verificare con indagini dirette sui luoghi),
dovrà essere orientato al conseguimento dei seguenti obiettivi fondamentali:
1) Qualità del tessuto urbano;
2) Difesa del territorio;
3) Assetto adeguato della viabilità territoriale;
4) Integrazione armonica tra sviluppo economico ed interventi urbanistici;
5) Sviluppo ed incentivazione del settore turistico, in modo e forme integrate e non alternative agli altri
settori economici;
Qualità del tessuto urbano:
A) Beni Culturali:
I redattori del P.R.G. dovranno individuare le emergenze storico architettoniche ancora presenti nel territorio
destinandone i relativi ambiti a zona omogenea A; inoltre dovranno predisporre precise norme per la
conservazione, il recupero e l’ eventuale fruibilità pubblica; particolare attenzione va prestata ai resti delle torri,
ai resti della Tonnara di S.Giorgio, al sito medioevale di Gioiosa Guardia, ai numerosi edifici storici sia civili
che religiosi ed agli impianti della tradizione contadina (mulini, palmenti e frantoi), alla individuazione inoltre
del o dei centri storici.
B) Attrezzature di Interesse Pubblico:
Tenuto conto degli standards di cui al D.M. 02/04/1968 n° 1444 e dei prescritti raggi di influenza dovranno
essere individuate e localizzate, previa analisi di quelle esistenti e delle necessità collettive, le attrezzature
scolastiche, gli uffici pubblici, le attrezzature socio assistenziali e sanitarie, gli impianti sportivi, aree a verde e
giochi, aree per fiere e mercati, aree ed edifici per musei e attività culturali, il tutto da coordinarsi ed integrarsi
con le infrastrutture e le attrezzature necessarie (ad es. parcheggi).
C) Edilizia Economica e Popolare Sovvenzionata e Convenzionata:
Nella individuazione delle aree da destinarsi ad Edilizia Popolare i redattori del P.R.G. dovranno in particolar
modo evitare fenomeni di emarginazione sociale, nonché ubicazioni prive o lontane dalle opere di
urbanizzazione sia primaria che secondaria.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
D) Infrastrutture Tecnologiche e Servizi:
Il Piano nel prendere in considerazione il completamento o il potenziamento delle infrastrutture esistenti come
rete idrica e sistemi di approvvigionamento, rete fognaria e depuratori, rete di distribuzione del gas metano, ed
impianti vari di illuminazione esterna, dovrà tenere conto delle esigenze di protezione civile destinando aree
ed immobili sia pubblici che privati alla eventuale utilizzazione secondo i diversi scopi dettati dalle esigenze di
Protezione Civile.
E) Riordino Urbanistico:
Premesso che il P.R.G. entrato in vigore negli anni ’70 ha comunque disciplinato lo sviluppo urbano sia nel
centro abitato di Gioiosa Marea che nella frazione di San Giorgio, il concetto di riordino urbanistico va
indirizzato verso norme da inserire nel R.E.C. inerenti specificatamente arredo e decoro urbano, norme
inerenti la definizione di altezze e coperture degli edifici, le tipologie dei colori di facciata, la segnaletica
stradale e la cartellonistica pubblicitaria, i parcheggi pubblici e gli spazi di sosta.
F) Regolamento Edilizio
Il Regolamento Edilizio dovrà essere soprattutto di chiara lettura ad interpretazione evitando al massimo le
possibili ambiguità interpretative, anche ricorrendo ad illustrazioni grafiche ove necessarie, si ritiene opportuno
inoltre che i redattori del P.R.G. mantengano un legame di continuità con il R.E.C., preesistente onde evitare
che nelle scelte pratiche e nelle realizzazioni vi sia uno scollamento di fondo tra quanto ad oggi realizzato e
quanto si realizzerà in futuro.
Sempre nel R.E.C. dovranno essere previste, nelle varie zone, dalla A al Verde Agricolo, tipologie tipiche
secondo schemi ben definiti ai fini della tutela ambientale in continuità con la tradizione locale.
Difesa del Territorio:
A) Infrastrutture:
Dovranno essere previste e localizzate sia nuove infrastrutture come il porticciolo nella frazione San Giorgio, il
minisvincolo autostradale in loc.Santa Lucia, la discarica inerti, impianti sportivi (piscina coperta – campi gioco
polivalenti), sia l’ampliamento o la nuova collocazione di quelle esistenti come il cimitero del centro, la
copertura del torrente Casani ed il parco sub-urbano. Si dovrà inoltre tener conto delle difficoltà sorte in epoca
anche recente a seguito interruzzioni della S.S. 113 neò tratto tra Capo Schino e Scoglio Nero per instabilità
dei pendii prevedere sia l’ammodernamento e la messa in sicurezza del tracciato della Strada statale e
percorsi alternativi, ciò anche in considerazione che la stessa S.S. 113 presenta analoghi problemi nel
collegamento in direzione plaermo, nel tratto in località Calanovella del Comune di Piraino.
B) Riordino Territoriale:
Nell’ambito del riassetto generale del territorio, occorrerà prevedere una armonica localizzazione delle varie
zone prestando particolare attenzione alla vocazione delle singole aree, agricola, produttiva, turistica,
residenziale, etc..in molti casi orientata fin dagli anni ’70 dalla attuazione delle previsioni del primo P.R.G.,
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
tenendo conto delle risultanze degli studi agricolo forestale e geologico anche le aree vincolate a vario titolo
dovranno essere normate secondo le possibili utilizzazioni e/o pubbliche fruizioni.
Assetto adeguato della viabilità territoriale:
A) Viabilità principale comprensoriale:
Come già descritto ai punti precedenti vanno prese in considerazione le problematiche inerenti i collegamenti
principali costituiti dalla SS 113 e dal tracciato autostradale, questa amministrazione ritiene fondamentale la
possibilità di un minisvincolo autostradale in loc. Santa Lucia, sarà inoltre opportuno riconsiderare le funzioni
del tracciato ferroviario in considerazione del costruendo doppio binario.
B) Viabilità secondaria:
Il territorio comunale è attualmente fornito di numerose strade sia comunali che provinciali che si presentano,
oltre che in precario stato di manutenzione, mancanti di idonee opere di protezione, pendenze eccessive, etc,
prive di idonei collegamenti e senza un disegno regolatore che renda efficace ed omogenea la viabilità
sull’intero territorio comunale.
Integrazione armonica tra sviluppo economico ed interventi urbanistici:
1. Insediamenti produttivi:
Nel localizzare gli insediamenti produttivi sia essi industriali che artigianali o agricoli si dovrà tener conto delle
vocazioni del territorio, della viabilità esistente e delle possibilità di utilizzo delle infrastrutture ed in particolar
modo degli insediamenti produttivi già esistenti in modo da attrezzarle con opere di urbanizzazione idonee; per
i nuovi insediamenti si dovrà prevedere anche la destinazione d’uso in funzione della vicinanza con le
residenze, in modo tale da evitare, per esempio, che attività rumorose disturbino insediamenti residenziali o
turistici.
Sviluppo ed incentivazione del settore turistico in modi e forme integrate e non alternative agli altri
settori economici :
1
Turismo:
Il turismo è diventato negli ultimi decenni l’attività trainante della economia locale, pertanto nella redazione del
nuovo Piano si dovrà porre attenzione ai molteplici aspetti connessi alla fruizione turistica del territorio con la
previsione di nuovi insediamenti e infrastrutture di servizio che tengano conto principalmente della
salvaguardia paesaggistica. Dovranno prevedersi inoltre nuove e variegate forme di fruizione turistica in modo
da differenziare l’offerta attraverso la previsione di strutture ricettive di vario tipo (agriturismo, turismo
congressuale, giovanile, della terza età) in modo da allargare l’attività turistica anche nei mesi non estivi.
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
2
Agricoltura:
Il Piano, in stretta relazione con le risultanze dello studio agricolo-forestale, dovrà prevedere oltre alla
salvaguardia delle colture e delle attività agricole esistenti, la possibilità di favorire la fruizione agrituristica del
territorio collinare con l’individuazione di aree attrezzabili con spazi di sosta ed attrezzature per lo svago ed il
tempo libero. Inoltre si dovrà tenere conto della possibilità di normare le numerose popolate frazioni l’attività
edilizia e la possibilità di edificare attrezzature pubbliche.
3
Artigianato:
Per quanto riguarda il settore artigianato, nell’ambito della salvaguardia delle attività esistenti, occorre
razionalizzare le localizzazioni in funzioni delle specifiche compatibilità con le residenze. Inoltre, nell’ambito
del recupero di attività tradizionali (ferro battuto, ebanisteria, pietre e marmi) onde favorirne la ripresa potranno
essere previste forme premiali con finalità di incentivazione per interventi di recupero e/o trasformazione
edilizia, ciò potrebbe comportare anche riflessi positivi ai fini del decoro urbano.
4
Commercio:
Le attività commerciali esistenti costituiscono un importante settore dell’economia locale, e pertanto vanno
individuate e verificate onde predisporre condizioni, es. infrastrutture, per favorirne il miglioramento e lo
sviluppo.
Conclusioni:
Con le superiori direttive , si è voluto dare un quadro di riferimento globale sulle problematiche da affrontare e
le auspicabili scelte urbanistiche, che i redattori del P.R.G., nella loro autonomia professionale, dovranno
valutare e tradurre in disegno di Piano. Si rammenta inoltre l’opportunità di prendere in considerazione tutte le
problematiche che nella redazione del P.R.G. del ’94 hanno portato alle numerose osservazioni ed opposizioni
e trarne quindi le valutazioni che si riterranno più opportune.
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
1
Le ragioni di una scelta
Il presente documento intende dare un concreto contributo di indirizzo operativo alla redazione del PRG del
Comune di Gioiosa Marea, alla luce del suo travagliato iter amministrativo, che lo caratterizza dal lontano
1981. Nel tempo, diverse azioni ed eventi si sono succeduti, comportando una irreversibile trasformazione di
alcuni ambiti del territorio comunale, che, oggi è necessario reintegrare in un contesto armonico ed organico di
pianificazione urbanistica in coerenza con le odierne esigenze del quadro normativo in generale.
In ogni caso, questo documento, per sua natura non intende essere discriminante verso le scelte che sono
state effettuate nel corso degli anni, bensì vuole nettamente porre una linea di demarcazione fra, una gestione
e programmazione degli interventi sul territorio fatta di “intuizione e/o opportunità politiche” dettato molto
spesso da fattori contingenti ed estranei all’operato delle varie amministrazioni, ed orientarsi verso una
programmazione e pianificazione maggiormente basata su “rigore scientifico”, “fabbisogni reali e soluzione
delle necessità e problematiche del territorio”, “sostenibilità ambientale e qualificazione delle scelte” ed
“adeguatezza e rispondenza alle esigenze del tempo in cui si vive”.
Per fare questo occorre innanzitutto una notevole mole di lavoro propedeutico che evidenzi le problematiche e
le necessità del territorio, leggendo le trasformazioni che nel corso degli anni sono avvenute nei vari comparti.
Occorre quindi conoscere ed analizzare in profondità tali trasformazioni, identificandole, quantificandole e
collocandole sul territorio in modo tale da avere un quadro conoscitivo ben chiaro e definito del contesto in cui
si opera, evidenziando così le nicchie di vulnerabilità, i settori scoperti da interventi, ed i comparti in cui
intervenire per garantire quello che un PRG deve sostanzialmente garantire : lo sviluppo armonico di un
territorio in equilibrio con le sue peculiarità :
Gioiosa Marea è un giacimento di ricchezze; il suo patrimonio territoriale consiste infatti :
paesaggi e ambienti naturali, monumenti, arte, storia e cultura, tradizioni, turismo, servizi, ed altro;
•
attività produttive di vari settori e comparti che necessitano di un modello di sviluppo ragionato e
collocato nel nostro tempo, che permetta loro di poter competere nel mercato globale con mezzi che
siano innanzitutto qualità e credibilità aziendale e di prodotto.
•
“cultura minore”, da valorizzare sinonimo di qualità e di caratterizzazione delle tradizioni e della
identificazione di questo territorio.
Occorre in sintesi progettare l’implementazione di un modello di sviluppo sostenibile.
Per poter operare in questa direzione, necessita un “Modello di sviluppo” ben identificato e definito.
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Perché un Modello ?, Perché esso rappresenta un “contenitore” già predisposto a funzionare secondo criteri e
scopi ben precisi, orientati a coinvolgere in modo ordinato e consapevole le capacità dei singoli verso una
finalità comune.
Un Modello ha una struttura completa, definita, verificata, integrata, scientifica ed affronta i problemi in una
visione di sistema. Un Modello, inoltre, permette repliche che garantiscono standard di qualità elevata nei
prodotti e nei servizi che possono così valorizzare appieno originalità e creatività in quanto gli ostacoli, dovuti
alla complessità generale, possono essere abbattuti.
Un Modello può essere inoltre aggiornato, migliorato e arricchito “all’infinito” e ciò con vantaggi innegabili degli
utilizzatori per i quali, esso rappresenta sempre un preciso punto di riferimento sul quale basarsi e dalla cui
evoluzione trarre continui spunti e preziosi suggerimenti.
La struttura del Modello da implementare non deve essere rigida, ma basata su regole di base
scientificamente inoppugnabili, ma ripetibili sul territorio. Il Modello deve essere infatti orientato a soddisfare i
fabbisogni individuati per ogni situazione territoriale, dalla più “arretrata” a quella maggiormente “evoluta”,
rispettando e anzi valorizzando, in ogni caso, le peculiarità territoriali intrinseche al territorio in cui si opera.
Tutto questo dovrà diventare una pianificazione strutturale che ridisegni il modello di assetto locale in funzione
della domanda di riqualificazione del territorio e di sostenibilità ambientale, per addivenire successivamente
alla relativa pianificazione operativa.
1.1 I comparti di intervento
L’operato amministrativo di questi ultimi anni, ha portato ad individuare dei comparti e/o settori di
intervento, laddove è stato prioritario intervenire, secondo logiche di “realistica programmazione
territoriale”.
Pertanto, alla luce delle scelte fatte, il piano urbanistico, dovrà essere lo strumento con cui questa
comunità riconosce ed afferma i valori del proprio territorio, e quindi, determina le regole per il suo uso,
tutela e fruizione sociale, ovvero l’organizzazione degli insediamenti e le istanze per lo sviluppo umano.
Operando in diversi comparti di intervento.
1.2 Lavori Pubblici e programmazione del Territorio.
Le analisi delle scelte di fondo operate in questi anni di amministrazione locale, successivamente
alla emanazione delle Direttive Generali sono state quelle di sfoltire in maniera drastica e rendere
pertanto realistico, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, che di fatto altro non era che un
contenitore del tipo “libro dei sogni” in cui calare ogni e più disparata opera, riportandolo in grandi
linee a vero e proprio strumento di programmazione “ragionata”.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Dall’analisi accurata del territorio gioiosano, emerge infatti che, per quanto effettivamente
concretizzato in questi anni, sulla base delle richieste del “libero mercato” che sostanzialmente
regola l’economia e lo sviluppo, occorrono dei rilevanti investimenti relativamente a quei settori che
garantiscano nuovi servizi alla collettività, servizi adeguati ai tempi in cui viviamo ed opere ed
infrastrutture sul territorio che favoriscano una migliore qualità della vita.
A titolo non esaustivo ed in linea generale, viene di seguito indicato un criterio di programmazione
territoriale che previo il necessario assenso degli organi politici, potrà essere un realistico punto di
partenza per la progettazione urbanistica in oggetto. Di fatto la programmazione concreta operata
successivemente alla richiamate direttive generali, di concerto con lo sviluppo del territorio è quella
di seguito riportata, che va comunque integrata ed inserita organicamente nel redigendo P.R.G.
a) Viabilità ed infrastrutture di servizio allo sviluppo :
La priorità è stata data alla realizzazione dell’”Attraversamento sul Torrente Zappardino”, in modo
da raggiungere un molteplice obiettivo : decongestionare il traffico nel centro urbano, rendere
funzionale la Circonvallazione realizzata negli anni 80, ed essendo questa opera di carattere
intercomunale, dare un concreto sostegno al comparto produttivo esistente ed in via di sviluppo sui
due versanti del Torrente Zappardino. L’opera con grado di progettazione definitivo, è stata inviata
agli uffici regionali per l’iter di finanziamento. Al di là delle risultanze che nell’immediato ne
deriveranno, l’opera resta prioritaria per un reale sviluppo economico del territorio e per permettere
l’attivazione di una concreta politica di mobilità sostenibile e razionalizzazione del traffico nel centro
urbano di Gioiosa Marea.
Opere di ulteriore importanza si ritengono la realizzazione di un mini-svincolo autostradale nel
Torrente Zappardino, in località Urghi. Lo studio di fattibilità redatto dall’Ente nel corso del 2004, ha
evidenziato la fattibilità dell’opera che, come anzidetto, oltre a facilitare il collegamento da Gioiosa
Marea verso i centri vicini, rappresenta un importante presidio di Protezione Civile, in un centro
urbano caratterizzato dalla precarietà del collegamenti costieri nel periodo invernale.
La realizzazione di una bretella di collegamento tra la strada Comunale Gioiosa Marea – Schino - S.
Stefano con la S.S. 113 in località Capo Calavà .
Opera di ulteriore importanza, oggi in fase di realezzazione è rappresentata dalla Strada di
collegamento dalla via Liguria alla zona PEEP di loc. Mangano, che consentirà una ottimizzazione
del nodo viario di ingresso e di uscita dal C.U. sul versante dello Zappardino.
Opera di ulteriore importanza oggi in fase di realizzazionesono la “Strada di collegamento alla zona
PEEP ed al depuratore della frazione San Giorgio”, opera questa che rappresenta un primo stralcio
funzionale che dovrà essere completato con la realizzazione di un secondo lotto di collegamento
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
alla strada in località Pineta, per avere la completa funzionalità e decongestionare il traffico nel
tessuto urbano della frazione. Nell’immediato permetterà di collegarsi al depuratore esistente e
riqualificare le aree limitrofe di interesse.
La previsione di ulteriori assi stradali di completamento ed ottimizzazione della rete stradale interna
ai centri urbani ed esterna agli stessi, dovranno essere oggetto di approfondito esame in sede di
piani esecutivi, collegati per un verso alla redazione di un appropriato Piano Parcheggi e Piano
Urbano del Traffico e per altro verso al completamento e/o miglioramento della viabilità esistente
per l’agevole raggiungimento delle contrade nel territorio, mentre riveste carattere prioritario
l’approntamento di adeguata progettazione per un agevole collegamento con l’area di Gioiosa
Guardia.
b) Infrastrutture di servizio al territorio :
La priorità è stata data nella programmazione territoriale al “Potenziamento ed adeguamento degli
impianti di depurazione del Centro Urbano di Gioiosa Marea e della frazione S. Giorgio”. Infatti tali
opere sono state inserite nei programmi di spesa relativi all’anno 2005 dell’ATO 3 (Servizio Idrico
Integrato). In atto, si sta provvedendo alla predisposizione degli atti per l’approvazione della
progettazione di livello definitivo. Anche nel caso del depuratore del centro urbano di Gioiosa Marea, è
stato privilegiato un approccio di tipo intercomunale con il comune di Piraino, al fine di asservire il
depuratore esistente, ampliato e tecnologicamente adeguato anche alle esigenze della porzione di
territorio ricadente lungo l’asse del T. Zappardino sul versante pirainese, in atto sprovvista di sistemi
adeguati di trattamento delle acque reflue.
Un ulteriore elemento di qualificazione dei servizi al territorio sarà dato dalla realizzazione del “Parco
nella valle del Casine”, progetto definitivo in possesso dell’Amministrazione, che consentirà una nuova
formulazione dello sviluppo urbanistico nel centro urbano di Gioiosa Marea.
1.3 Beni Culturali-ambientali - Ambiente e servizi al Turismo.
La scelta fondamentale operata è stata quella di attivare nel corso di questa legislatura quegli interventi
che possono permettere una riqualificazione dei beni presenti sul territorio, e programmare gli interventi di
lungo periodo.
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Beni Culturali ed Ambientali e salvaguardia e valorizzazione degli ecosistemi :
E’ stato di recente predisposto lo studio di fattibilità relativo “Al recupero del Mulino Feo”, al fine di
verificare il percorso operativo da attivare per la completa fruibilità dell’opera.
E’ stato elaborata una progettazione di livello preliminare per l’allestimento di un “Antiquarium nel centro
urbano di Gioiosa Marea”.
Dovranno essere attivati tutti quei percorsi operativi che portino al recupero e valorizzazione culturale ed
economica di:
a) Ex Tonnara di San Giorgio per adibirla a Museo del Mare
b) Mulino Feo e borgo rurale adiacente per adibirlo a Museo delle tradizioni contadini e/o museo del
territorio
c) Recupero e valorizzazione del borgo medievale di Gioiosa Guardia ( con l’integrazione dei
progetti già in possesso dell’Amministrazione Comunale)
d) Recupero e valorizzazione degli scavi archeologici di Gioiosa Guardia
e) Attivazione della Riserva Naturalistica di Capo Calavà ( già individuata come ZPS) ed annessa
Riserva Marina.
Quindi Ambiente – Territorio e Turismo devono rappresentare l’asse trainante del sistema, per consentire
la completa valorizzazione del territorio, secondo il concetto di “fruibilità diffusa” dei beni presenti
(ambientali, culturali, paesistici, etc.) .
In questo senso potranno essere sfruttate le sinergie con le strutture comunali esistenti, gli edifici
scolastici, che, a causa della riforma scolastica sono stati e/o stanno per essere dismessi. Queste strutture
potranno essere utilmente riconvertite alle superiori esigenze .
Si comprende che, l’insieme degli interventi sopra esposti, altro non sono che un “Modello di sviluppo del
territorio”, che tiene conto della variegata struttura sociale ed urbanistica del territorio e delle sue valenze
ambientali e culturali.
Il “Sistema Turismo” da implementare, con l’ausilio di strutture ed infrastrutture sul territorio,
adeguatamente modulate, ragionate, fuori da logiche di programmazione quantitativa ed integrate da un
maggiore livello di qualità rispetto a quello attuale.
“Sistema Turismo” non inteso come mera realizzazione di “Insediamenti turistici” di tipo residenziale, che
sicuramente hanno contribuito nel corso degli ultimi anni ad implementare l’offerta turistica nel suo
complesso, spesso a scapito della qualità dell’offerta turistica stessa. Indubbiamente tutto questo
unitamente a logiche di mercato, ha concentrato sulla fascia costiera un enorme flusso turistico in un
ristretto lasso di tempo, a fronte di infrastrutture e servizi del territorio spesso sottodimensionati ed
inadeguati alle odierne esigenze.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
In questa ottica, si ritiene dover porre particolare attenzione al recupero e valorizzazione delle realtà
esistenti sul territorio, in particolare di quel variegato patrimonio edilizio esistente, finalizzato (è l’auspicio)
a creare una catena di “fruizione e ricettività diffusa”, possibilmente diversificata come mercato, che
contribuirà sicuramente alla valorizzazione economica del territorio, delle sue peculiarità e che permetterà
di contenere e/o arginare il diffuso fenomeno dell’abbandono del territorio interno a seguito del ricambio
generazionale in corso, e della crisi del comparto agricolo.
Quindi una valorizzazione del territorio che tenga conto delle linee programmatiche sopra esposte, e degli
interventi attivati ed in atto in fase di programmazione.
Nella fattispecie, tenuto conto degli interventi attuati e/o attivati a livello costiero (Ripascimento arenile loc.
Brigantino; Ripascimento arenile centro urbano di Gioiosa Marea; accesso al mare in località Fontanelle;
accesso al mare in località Saliceto), dovrà essere necessariamente dato un ulteriore nuovo impulso alla
qualificazione della fascia costiera.
Dovranno pertanto attivarsi interventi di riqualificazione delle spiagge di Capo Calavà e Scoglio NeroFetente, in sintonia con quanto previsto dal PAI (Piano dell’Assetto Idrogeologico) recentemente
approvato dall’A.R.T.A., nonché attivare interventi di riqualificazione dell’arenile in località Pineta, e San
Giorgio. .
Oltre a questo occorre pertanto programmare delle misure di intervento complementari a supporto della
valorizzazione della fascia litoranea quali:
•
Zona di alaggio imbarcazioni con strutture mobili in località Zappardino (già previsto
nell’attuale Piano Spiaggia);
•
Zona di servizi per la diretta fruizione del mare in località stazione nel C.U. di Gioiosa
Marea ( anch’esso previsto nel Piano Spiaggia);
•
Zona di servizi per la diretta fruizione del mare in località Casani;
•
Ulteriori accessi al mare in località Saliceto per una migliore valorizzazione pubblica della
spiaggia;
•
Riqualificazione dell’arenile della frazione S.Giorgio compatibili con la programmazione
già attivata, laddove gli ampi spazi dovranno prevedere la creazione di una serie di
servizi finalizzati alla qualificazione dell’offerta turistica e degli standard urbanistici.
1.4 Sport e servizi individuali.
Le scelte fondamentali operate sono state quelle di completare l’impiantistica esistente,migliorandola e
rendendola fruibile, prevedendo nel contempo la realizzazione di nuove strutture finalizzate a centrare gli
standard normativi e le esigenze della collettività.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Completamento Impianto Sportivo località Sottogrotte : A distanza di decenni potrà essere completato
l’impianto che permetterà di avere una struttura completa e funzionale alle esigenze del territorio. Da
valutare con attenzione, la possibilità di espansione della zona sportiva nella fascia a monte dell’impianto
fino a ridosso del torrente Mangano, al fine ottenere un polo sportivo di tipo integrato.
Da valutare con attenzione la realizzazione di un polo sportivo integrato ( n° 2 campetti polivalenti nei
pressi dell’Auditorium), permetterà di avere una ulteriore impiantistica completa e funzionale in pieno
centro urbano.
Nella frazione S.Giorgio, va valutata con estrema attenzione, la possibilità di realizzare all’interno
dell’area del Palazzetto dello Sport, implementando l’esistente, un impiantistica localizzata, che potrà
divenire pertanto un polo integrato di servizi. Va comunque avvalorata la realizzazione di una zona
sportiva sul versante Est del territorio Comunale, su aree appropriate privilegiando i criteri dettati dalla
massima economia e compatibilità territoriale legate alle esigenze di un a fascia di territorio che ha subito
un aumento della densità abitativa. Quanto sopra esposto dovrebbe essere a parere dello scrivente
oggetto di specifico piano particolareggiato.
In sintesi, sul territorio dovranno essere privilegiate tutte le possibilità di implementare realtà esistenti, di
facile gestione e che abbiano il giusto grado di elasticità funzionale, secondo un’ottica di gestione
complessiva.
I servizi individuali dovranno essere potenziati in riferimento agli standard quantitativi previsti dalla
normativa, e qualitativi indicati nel presente documento.
Nella fattispecie, il settore dell’impiantistica scolastica necessita di investimenti in funzione di una organica
ridefinizione funzionale dei servizi da offrire. Occorre valutare l’ipotesi di accorpare in un unico polo
scolastico i vari istituti nel centro urbano di Gioiosa Marea (nell’area dell’attuale scuola media), al fine di
ottimizzare la logistica complessiva, e nel contempo sfruttare le sinergie con l’impiantistica sportiva
esistente ed in fase di realizzazione, consentendo così di elevare gli standard qualitativi complessivi, ed a
regime, sensibili economie di gestione.
Identico ragionamento dovrebbe essere fatto nella frazione S.Giorgio, laddove la necessità di realizzare
un edificio di scuola media, ha di fatto allocato la sua realizzazione nel Palazzetto dello Sport della stessa
frazione, secondo i canoni operativi espressi in precedenza.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
1.5 Attività produttive
Gioiosa Marea sconta un elevato ritardo nel settore delle attività produttive a motivo della mancanza di un
adeguato piano di sviluppo locale adeguato alle odierne esigenze. Le aree artigianali esistenti a causa
dello loro logistica e carenza di infrastrutture di collegamento, si sono rilevate poco appetibili per
l’imprenditoria territoriale, in ogni caso necessita procedere ad una nuova programmazione territoriale
coerente con le realtà esistenti e con le infrastrutture di collegamento nel tempo realizzate. In questo
senso, seguendo le logiche di programmazione nascenti dalle esigenze concrete di mercato, con alcune
misure di programmazione concertata (PRUSST), sono state localizzate sul territorio alcune iniziative
produttive che sono in corso di attuazione.
L’utilizzo di tali strumenti, varianti sostanziali alla programmazione urbanistica di base, hanno comportato
o meglio comporteranno in alcuni casi, la previsione di adeguati interventi strutturali ed infrastrutturali per
garantire servizi che in atto non potranno essere garantiti (per mancanza di viabilità adeguata, reti e
servizi insufficienti e/o inesistenti).
In tal senso dovranno essere programmati adeguati strumenti di politica del territorio, tenendo conto delle
iniziative già in atto, per garantire :
La localizzazione di aree produttive possibilmente a completamento di quelle già esistenti, per contenere
“il consumo di territorio” ed in prossimità di nodi di servizi già presenti;
Un reale dimensionamento dei fabbisogni
La predisposizione di strumenti di pianificazione che tengano conto di criteri di qualità e di assoluta
sostenibilità ambientale.
Un modello di insediamento commisurato alle esigenze del territorio, per dare impulso a vari settori
produttivi quali : la nautica, i sistemi integrati di servizi ed infrastrutture al servizio delle varie attività
produttive, sistemi logistici di tipo integrato a supporto delle imprese di costruzioni, impiantistica
semplificata a servizio di strutture produttive, etc.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
1.6 Le linee programmatiche per il futuro
Le linee programmatiche per il futuro, tenuto conto degli interventi finora attivati e di quelli in cui l’iter
amministrativo è in corso, dovranno necessariamente tenere conto, dei comparti di seguito individuati in
maniera speditiva e non esaustiva:
Contesto urbano:
- Individuazione e perimetrazione del Centro Storico a Gioiosa Marea
- Individuazione di criteri unitari di intervento nei vari contesti urbanistici individuati
- Individuazione di criteri operativi che tengano conto delle necessità di recupero urbanistico e di
valorizzazione della qualità della vita
Individuazione di comparti che valorizzino ed attuino interventi relative ad Attrezzature di Interesse
Pubblico quali:
a. La previsione di adeguati spazi ricreativi e aree verdi di tipo integrato, permettendo
l’elevazione degli standard di qualità della vita ;
b. Riordino degli interventi nel contesto urbano secondo criteri architettonici ed urbanistici unitari
e legati alle nostre specificità territoriali.
Territorio Allargato : Azioni edi difesa del suolo , riqualificazione ambientale e valorizzazione sostenibile
delle risorse.
Infrastrutture Tecnologiche :
Per quanto attiene le infrastrutture tecnologiche ed i servizi di rete, oltre a valutare gli interventi di
potenziamento e di completamento, attività proprie delle azioni esecutive dell’ente, occorre ragionare in
termini di risparmio di risorse, riduzione degli sprechi, valorizzazione dell’esistente e di quanto verrà
programmato.
Nello specifico, dovrà essere oggetto dei piani esecutivi e più specificatamente del Regolamento Edilizio
Comunale, predisporre strumenti di sostenibilità ambientali quali ad es. :
•
Utilizzo nella progettazione di criteri di bio-architettura e di valorizzazione delle tipologie edilizie
locali e materiali naturali ;
•
Predisposizione di strumenti di incentivazione per il contenimento e della riduzione dei consumi
idrici ed energetici ;
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
•
Incentivare l’uso di prodotti riciclati e/o provenienti da processi di recupero e/o di materiali per il
contenimento dell’uso di materie prime ;
•
Incentivare l’utilizzo di sistemi energetici più puliti, economici ed efficienti (fotovoltaico- solaretermico, etc.)
Sintesi finale:
In conclusione di quanto precedentemente esposto, intende fornire sulla scorta delle analisi effettuate,
le linee guida per la predisposizione del PRG nel Comune di Gioiosa Marea, partendo dall’assunto
che comunque occorre conseguire il recupero e la rifunzionalizzazione degli ambiti urbani e territoriali
di questo comune.
Più specificatamente oltre alla “fotografia” attuale dello stato di fatto del territorio, alla luce delle analisi
effettuate, e sulla scorta delle precedenti direttive e programmazione territoriale, costituisce una
proposta che dovrà essere condivisa dai diversi attori facenti parte del percorso.
L’obiettivo è quello di perseguire una forma di partecipazione avanzata alle scelte di politica del
territorio, finalizzate a rendere concreti i principi di sviluppo sostenibile, inteso come raggiungimento di
un avanzato equilibrio fra crescita economica e salvaguardia del nostro territorio e delle sue risorse.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
2- Inquadramento territoriale
2.1
- L’inquadramento territoriale ed il contesto del Piano
Le vicende recenti delle trasformazioni urbanistiche avvenute nel territorio di Gioiosa Marea prospettano
ragionate e profonde analisi territoriali volte a comprendere anche le variazioni sociali, culturali, economiche e
demografiche che sono avvenute.
Negli ultimi decenni, l’assetto territoriale, incardinato precedentemente nelle attività primarie (pesca e
soprattutto agricoltura), che connotava l’intero contesto territoriale gioiosano, si è sviluppato verso un’attività
sempre più concentrata nei poli urbanizzati (sostanzialmente il centro urbano e la frazione San Giorgio, oltre a
qualche nucleo decentrato) e nella fascia turistica costiera, incentrata prevalentemente verso il settore turistico
ed il terziario.
Tutto questo è indice significativo della trasformazione dello spazio comunale nel periodo “moderno” , che
evidenzia, il diffondersi dell’attività umana e sociale, nonché la superficie territoriale, oltre i primi nuclei legati a
localizzazioni cospicue soprattutto collegati a fattori religiosi e ad una lenta attività primaria (agricoltura).
Di recente il declino di quest’ultimo settore ha di nuovo fortemente contratto lo spazio d’uso del territorio, con
problemi sociali legati ad una crescente congestione dell’area urbana e costiera ed alla tendenza
all’abbandono dell’area territoriale interna.
Dalle analisi effettuate in sede di predisposizione del presente SDM del PRG, diviene una delle grandi
strategie e scommesse del piano : il riuso di tutto il territorio di Gioiosa Marea in funzione della ricchezza del
suo patrimonio.
2.2
Storicizzazione della vicenda territoriale
Il centro urbano di Gioiosa Marea è adagiato alle pendici del Capo Schino, ed il suo territorio è rinomato per la
sua antropizzazione fin dall’antichità.
Frequentazioni preistoriche del territorio sono attestate dal rinvenimento della ceramica del neolitico e dell’età
del Rame nella Grotta del Tono, (questa ultima si apre sul mare in prossimità della linea ferrata proprio sotto
l’abitato del centro urbano di Gioiosa Marea).
Gioiosa Marea deve le sue origini a Gioiosa Guardia, antica comunità agricola fondata nel lontano 1364 su
un’altura di circa 800 metri sopra il livello del mare. Dai ruderi del vecchio centro, è possibile ancora oggi
spaziare con lo sguardo da Monte Pellegrino, alle Isole Eolie, a Capo Milazzo, ai Nebrodi fino all’ Etna.
Questa sua posizione strategica ebbe molta importanza nella sua storia; punto di osservazione e di “guardia”
(da qui il nome), fu importante per la difesa delle popolazioni della costa dai continui saccheggi dei pirati.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
La storia ufficiale di Gioiosa Guardia inizia nel 1094, quando dopo la cacciata degli arabi, il conte Ruggero
donò, in qualità di possesso feudale, all’abate Ambrogio del monastero di Patti, la zona del Monte Meliuso
(come veniva chiamato dagli arabi).
Questa pratica corrente disobbligava i regnanti per appoggi militari o
politici ricevuti e consentiva, inoltre, una più capillare colonizzazione ed organizzazione statale del territorio.
Nel 1361 Vinciguerra Aragona, come premio per i servigi prestati, ricevette dal re la capitanìa a vita di Patti e il
diritto di costruire torri e fortezze e di concentrarvi intorno comunità contadine.
Nel 1364 iniziarono sul monte Meliuso le costruzioni delle prime case e della Chiesa del Giardino (in seguito
ingrandita e chiamata Santa Maria delle Grazie).
Nel contempo ebbe origine un interminabile conflitto
tra potere religioso da una parte e potere nobiliare dall’altra che si protrasse fin dopo l’abbandono di Gioiosa
Guardia e si definì solamente nel secolo scorso con l’abolizione dei diritti feudali.
Pur di prevalere, nella diatriba, sulla parte avversa fu adoperato ogni mezzo, dalla scomunica papale allo
scontro fisico, ma la giustizia ufficiale favorì sempre, in un modo o nell’altro, il vescovado.
Infatti
nel
1397 dopo avere sconfitto in battaglia il vescovo di Patti Bartolomeo, re Martino demanializzò Gioiosa Guardia
decretando la fine del potere vescovile, ma due anni dopo per ordine di Federico III il dominio della capitanìa
tornò al vescovo.
Nel 1442 il Gubbio (Gurbs) ed i suoi seguaci insorsero contro il vescovo di Patti a causa del suo diritto di
eleggere il capitano di Gioiosa e, ancora una volta, per deliberazione del re (Alfonso), il vescovo ebbe la
meglio mantenendo i diritti di elezione degli ufficiali e del giudice ma soprattutto, vero nodo della questione,
quello di riscuotere tributi e decime.
Intanto la città cresceva demograficamente sia per il fiorire
dell’agricoltura sia per lo spostamento delle popolazioni dalla costa verso l’interno per sfuggire alle sempre più
frequenti scorrerie dei saraceni.
Per prevenire fatti analoghi a quello occorso alla città di Patti quando
nel 1544 il pirata Ariadeno Barbarossa la saccheggiò, asportando per poi fonderle e farne cannoni le
campane, cominciò (come in tutta la Sicilia) la costruzione, nei punti nevralgici della costa, di torri di
avvistamento.
Fra esse ricordiamo quelle di Ciappe di Tono e di San Giorgio, dove esistevano comunità di pescatori, e quella
di Calavà la cui sorveglianza era affidata quotidianamente a due uomini, uno di Gioiosa e l’altro di Patti, la qual
cosa consentiva, in caso di pericolo, all’uno di restare di vedetta e all’altro di dare l’allarme.
La crescita urbanistica e di popolazione del paese continua al punto che Gioiosa supera in numero di abitanti
la stessa Patti, ciò durerà fino alla fine del XVIII° quando le mutate condizioni di sicurezza della costa per la
fine delle scorrerie saracene e l’esodo della popolazione nel nuovo sito ridaranno a Patti il suo antico primato.
Intanto la disputa fra terrazzani e vescovado di Patti continuava fra delibere della Gran Corte (1635) che
sancivano la mancanza di autorità da parte del vescovo di eleggere gli ufficiali (amministratori) di Gioiosa,
l’inosservanza di tali sentenze da parte del vescovo e le petizioni cittadine per denunciare tale situazione
(1693, 1696). La popolazione oltre alle angherie degli uomini subisce, nel 1693, le conseguenze del primo
di una serie di sismi che si abbatteranno sulle povere abitazioni dei contadini del Meliuso. Con il dominio
sabaudo sull’isola, come conseguenza del conflitto tra i Savoia e il Papa, Gioiosa riuscì per un breve periodo
(fra il 1713 e il 1724) ad eludere il pagamento delle decime fin quando, in cambio della Sardegna,
subentrarono in Sicilia i cattolicissimi Borboni che riconfermarono con un editto (1738) i diritti sulle decime in
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
favore della chiesa a scapito della popolazione; proprio nel 1738, anno infausto, si registra il secondo grosso
terremoto.
Nel 1771 la Giunta di Sicilia in Napoli limitò i diritti giurisdizionali del vescovo di Patti confermandone però il
diritto a riscuotere le decime sulle produzioni.
Comincia a maturare intanto la decisione di trasferire il paese altrove.
Le spinte definitive all’esodo vengono date dal terremoto del 1783 che rase al suolo il paese, dalla carestia e
dall’invasione delle cavallette dell’anno successivo ma anche da motivi economici quali il declino dell’attività
serica, che era stata il sostentamento per secoli della fragile economia della zona, e l’esenzione quindicennale
dalle imposte per favorire la ricostruzione post-sisma.
Comunque l’esodo fu segnato prima da una disputa sulla scelta del nuovo sito, Ciappe di Tono, nelle
adiacenze della foce del Torrente Zappardino, o Contino, località nei pressi di San Giorgio.
Gioiosa Marea testimonia che si scelse la prima soluzione, e poi dalla volontà di non abbandonare quello che
era stato per più di quattro secoli un sicuro rifugio. Avuta l’approvazione del Governo, lo spostamento della
popolazione durò circa un ventennio infatti agli inizi dell’Ottocento, Gioiosa Guardia, era ancora abitata.
Ma non tutta la popolazione di trasferì sulla costa, parte rimase nelle campagne dove aveva la terra dando
così vigore alle innumerevoli contrade che caratterizzano ancora oggi il territorio di Gioiosa Marea.
Il nuovo paese, in virtù della posizione, assunse il nome di Gioiosa Marea e a partire dal 1788 inizierà la sua
crescita con l’edificazione della chiesa di San Nicola (1795) e di tutti gli edifici civili e religiosi che già
esistevano sul monte, costruzioni talvolta realizzate con le stesse pietre. Man mano che Gioiosa Marea si
riorganizza organicamente come paese si realizzano le prime opere pubbliche, si aprono le prime botteghe, si
trafora Capo Calavà e si realizza la strada carrabile che porta a Messina e a Palermo, e la ferrovia. Siamo già
nel 1892 ed è storia dei nostri giorni.
Di Gioiosa Guardia, paese di tremila abitanti, cinta di mura già nella metà del XVII° secolo, collegata alla
Sicilia da trazzere che conducevano a Randazzo, Patti Marina e Calavà e nel quale si contavano più di dieci
chiese, oggi non restano che ruderi.
- Gioiosa Guardia
Sulla vetta del Monte di Gioiosa, a circa 800 metri di quota, si trova la città fantasma di Giojosa Guardia, così
chiamata probabilmente per la vicinanza di un’antica torre di guardia denominata Oppidum Guardie Jojusae.
Che il Monte fosse stato già abitato da tempo immemorabile è testimoniato da documenti e dalle recenti
campagne di scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina, che hanno portato alla
luce una città greca risalente al V° secolo A.C. e il rinvenimento di preziosi manufatti ceramici dell’epoca.
L’ultima campagna di scavi si è conclusa nell’anno 2005.
La vicinanza dei due siti archeologici, la cui area è in via di esproprio da parte della Soprintendenza
BB.CC.AA. di Messina, permetterebbe di creare un grande parco archeologico nel quale poter ammirare sia
gli scavi della città greca (non ancora identificata) sia i ruderi di Gioiosa Guardia.
Della città restano ormai solo le rovine degli edifici lungo le strade e ricadute su se stesse; segno tangibile
della volontà dell’uomo piegata da eventi storici e naturali. L’importanza scientifica del recupero del vecchio
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
abitato è legata alla riscoperta urbanistica della città tardo medievale; filone non valorizzato di un’archeologia
che al sud mira prevalentemente alle scoperte classiche lasciando nell’oblio quel segmento di storia,
compreso tra l’età classica e il barocco, che ha segnato profondamente la cultura Siciliana, passando dagli
Arabi ai Normanni, dagli Angioini agli Spagnoli.
Per una lettura urbanistica di una città murata come Giojosa Guardia, bisogna procedere con un andamento
convergente cercando gli elementi primari dell’urbanizzazione in modo da dipanare la complicata matassa.
L’abitato occupava una superficie di circa mq 33.000 con un perimetro, corrispondente alla lunghezza della
cinta muraria, di circa ml 850.
Partendo dalle torri di difesa, elementi di origine, è collaterale rintracciare con precisione le mura di protezione
dell’abitato per definire la dimensione del nucleo abitato. Le torri che si presume dovevano essere due, di cui
una in parte ancora esistente tutt’oggi, controllava la costa e l’altra, quella presunta, posta probabilmente nella
parte alta, in quanto il sistema difensivo se così non fosse stato non avrebbe avuto efficacia.
Le mura segno di importanza della città, che per secoli la protessero dalle scorrerie, con l’andare del tempo
diventarono un vincolo a causa della difficoltà dell’uscita e del rientro per lo svolgimento delle attività
extramurarie.
Rintracciare lungo la cinta muraria l’ubicazione delle porte inizia a permetterci di entrare nella città
individuandone le vie di accesso e di conseguenza la rete viaria interna formante la trama del tessuto urbano.
Ritrovando così le piazze, luoghi di aggregazione sociale, ci consente di definire sempre più la rete urbanistica
del paese e di iniziare ad ubicare gli edifici pubblici che su di esse prospicevano.
Identificare le chiese, gli oratori e i conventi, la cui importanza ci è testimoniata dai loro resti inconfondibili e
dalla ricchezza dei paramenti sacri, infine, ci dà l’opportunità di situare i quartieri completando la lettura
dell’ossatura primaria di Giojosa Guardia nel suo complesso.
Allo stato odierno, l’ipotesi progettuale di recupero e valorizzazione del borgo medievale, deve passare
attraverso un progetto organico di rivalutazione anche del territorio circostante e delle sue specificità e
valenze, storico-cultirali-ambientali.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
22
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
2.3
L’area comprensoriale
Gioiosa Marea è ubicata in area marginale del comprensorio dei Nebrodi e dista Km. 170 ca. dal capoluogo
Regionale e Km. 80 ca. dal capoluogo di provincia; con entrambi è collegato grazie alla Strada Statale 113
(Settentrionale Sicula): che parte da Messina e arriva fino alle porte di Palermo. Attraversa quasi tutti i centri
della fascia costiera.
Questa strada rappresenta il primo collegamento principale originario, antecedente
alla costruzione dell’autostrada ME-PA (metà anni Settanta) e collegava tutti i centri costieri.
Da essa dipartono tutti i collegamenti verso l’entroterra dei Nebrodi, costituendo il primo collegamento tra i
“centri della marina e centri della montagna”.
La Statale 113 affianca tutta la costa tirrenica siciliana
cangiando morfologia e paesaggio in tutta la sua tratta.
In direzione sud, attraverso i monti Nebrodi, il centro è collegato al versante ionico dell’Isola grazie alla S.S.
115, Ponte Naso - Randazzo, e dalla SS 116 Patti – S.Piero Patti – Randazzo, che consentono il
collegamento diretto con Catania e i territori etnei.
L’autostrada A20 ME-PA1 (di recente completata nei due sensi di marcia), serve i centri maggiori con i propri
svincoli che facilitano accessibilità e fluidità di traffico verso Messina e verso Palermo.
La A 20, si snoda per circa 130 km , si trova in atto in stato ottimale, e taglia fuori per mancanza di svincoli
centri importanti come Gioiosa Marea.
I collegamenti aereoportuali più vicini sono quelli di Palermo, Catania e Reggio Calabria, raggiungibili con i
suddetti percorsi stradali, autostradali e ferroviari.
Le più note località turistiche della Provincia - Isole Eolie, Taormina e l’Etna - sono raggiungibili,
rispettivamente, con corse stagionali di aliscafi in partenza dai costruendi porti di Capo d’Orlando e S. Agata
Militello (oltre che, stabilmente, da Milazzo) e con le strade statali S.S. 116 e le autostrade A20 ME-PA e A18
ME - CT.
Una fitta armatura di strade intercomunali e provinciali garantisce un agevole collegamento con i paesi
nebroidei e con le più suggestive località del nuovo Parco dei Nebrodi.
La superficie complessiva dell’area comprensoriale interessata è pari a circa 100.000 Ha. e comprende i
Comuni di Naso, Castell’Umberto, Tortorici, Ucria, Floresta, Raccuia, S. Angelo di Brolo, Ficarra, Sinagra,
Piraino, Brolo, Gioiosa Marea, S. Salvatore di Fitalia, Galati Mamertino, Longi, Frazzanò, Mirto, Capri Leone,
Torrenova, S. Marco d’Alunzio, Alcara Li Fusi, Militello Rosmarino, S. Agata Militello, Acquedolci, S. Fratello,
Caronia, S. Stefano Camastra, Mistretta.
1
Tramite gli svincoli di Brolo ad ovest e ad est di Patti.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Tutto questo ambito geografico, in gran parte inserito nel Parco dei Nebrodi, è caratterizzato
morfologicamente da un rilievo plastico degradante verso il mare Tirreno ed è tagliato in più punti da fiumare i
cui fondi valle, per la maggior parte agrumetati, costituiscono un patrimonio ecologico, paesaggisticoambientale e produttivo di notevole valore.
In particolare, si evidenziano i centri di Naso, S. Marco d’Alunzio, Mirto Frazzanò, Galati Mamertino, Alcara Li
Fusi, S. Fratello e Mistretta per la ricca e pregevole presenza di monumenti che testimoniano delle passate
vicende legate alla tradizione etno-antropologica ed alla cultura urbanistico-architettonica di questo territorio,
nonchè, per alcuni aspetti storico-culturali dell’intera Isola.
In sintesi, grazie alla sua pregevole posizione geografica, Gioiosa Marea costituisce un punto di riferimento
turistico di notevole valenza nell’intero comprensorio locale, a cui, necessariamente si riferisce in funzione del
suo sviluppo futuro.
Bozza Schema strutturale dei Principali collegamenti
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
2.4
La Pianificazione sovra-comunale
Essenzialmente sono diversi gli strumenti sovra-locali a cui potrebbe e dovrebbe fare riferimento il nuovo
PRG, (il Piano Territoriale Regionale Urbanistico, il Piano Territoriale Regionale Paesistico, etc., che sono tutti
ancora in fase di redazione), anche solo mediante gli indirizzi che tali strumenti fornirebbero.
Di fatto nessuno di tutti questi strumenti è stato mai approvato in fase definitiva e quindi rimangono solo alcuni
elementi che possono essere stralciati sostanzialmente si tratta di:
ƒ
Il Piano Territoriale Provinciale2 n. 5 del Messinese .
ƒ
Il Piano d’Ambito Paesistico 9 dei Peloritani .
Questi strumenti, anche se mai approvati, svolgono comunque una funzione di orientamento 3 importante per
la Regione Siciliana indicando uno sviluppo sostenibile e compatibile tra l’insediato (l’urbano) ed il territorio
(ambiente e paesaggio) garantendo equilibrio ed armonia tra trasformazione luoghi, in piena sintonia con i
moderni indirizzi in materia di pianificazione urbanistica degli ambienti scientifici ed accademici.
Inoltre in ottica di una opportuna e adeguata pianificazione del territorio insediato e non, lo SDM prende come
quadro di riferimento normativo e di indirizzo financo la Convenzione Europea del Paesaggio quale strumento
di indiscusso valore ai fini della valorizzazione del territorio.4
2
Il quale, si ricorda che, in Sicilia è disciplinato dalla LR9/86, ma non contiene funzioni di coordinamento come nelle altre regioni il quale è PTPC e quindi con
funzioni di coordinamento sulle pianificazione sub-ordinate..
3
La Circolare del 11 Luglio 2000, n. 2 DRU “Indirizzi per la formazione degli strumenti urbanistici generali e attuativi” (G.U.R.S. 29 Settembre 2000, n.44),
precisa i caratteri invarianti del territorio: “In vista della formazione, rielaborazione e aggiornamento degli strumenti urbanistici, anche in mancanza e attesa di
specifiche prescrizioni della pianificazione sovra-ordinata, occorre preliminarmente effettuare la ricognizione delle risorse culturali, territoriali ed ambientali esistenti e
provvedere alla definizione degli indirizzi di tutela e valorizzazione degli stessi. Alcuni criteri importanti per la loro individuazione sono già di fatto, contenuti nella
legislazione e nelle disposizioni regionali vigenti laddove:
1)
Con lo studio geologico sono perimetrale le zone a rischio che sono precluse a trasformazioni urbanistiche ed altre in cui tali trasformazioni sono
soggette a prescrizioni;
2)
Con lo studio agricolo-forestale sono individuate le aree agricole non utilizzabili per le urbanizzazioni e quelle boschive soggette a vincoli di legge;
Inoltre il decreto di adozione delle Linee guida del Piano Territoriale Paesistico Regionale riporta i vincoli paesaggistici e fornisce indirizzi per la tutela delle diverse
categorie di beni esistenti. Le prescrizioni delle LG del PTPR 1996 debbono considerarsi come sovraordinate e debbono per tanto essere recepite dai Piani
Regolatori Generali. Esse saranno riportate sia sulle tavole di analisi che su quelle di progetto del Piano Regolatore Generale. Particolare attenzione dovrà essere
posta ai beni indicati all’art. 13 Archeologia; Art. 14 Centri e Nuclei Storici; 15. Beni isolati; 16 viabilità.”
4
Convenzione Europea del Paesaggio Firenze, 20 Ottobre 2000, Gli Stati membri del Consiglio d’Europa, firmatari della presente
Convenzione hanno convenuto quanto segue:
A. "Paesaggio” designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori
naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni;
B. "Politica del paesaggio" designa la formulazione, da parte delle autorità pubbliche competenti, dei principi generali, delle strategie e degli
orientamenti che consentano l'adozione di misure specifiche finalizzate a salvaguardare gestire e pianificare il paesaggio;
C. “Obiettivo di qualità paesaggistica” designa la formulazione da parte delle autorità pubbliche competenti, per un determinato paesaggio,
delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita;
D. “Salvaguardia dei paesaggi” indica le azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti significativi o caratteristici di un paesaggio,
giustificate dal suo valore di patrimonio derivante dalla sua configurazione naturale e/o dal tipo d’intervento umano;
E. “Gestione dei paesaggi” indica le azioni volte, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a garantire il governo del paesaggio al fine di
orientare e di armonizzare le sue trasformazioni provocate dai processi di sviluppo sociali, economici ed ambientali;
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
25
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Gioiosa Marea
Le Linee Guida del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico della Regione Sicilia del 1996: hanno per
finalità essenzialmente alcuni aspetti fondamentali:
- La stabilizzazione ecologica del contesto ambientale regionale , la difesa del suolo e della biodiversità, con particolare attenzione per le situazioni di rischio e criticità.
-
La valorizzazione dell’ identità e della peculiarità del paesaggio regionale,sia nel suo insieme unitario
che nelle sue diverse specifiche configurazioni
-
Il miglioramento della fruibilità sociale del patrimonio ambientale e regionale, sia per le attuali che le
future generazioni.
Tali strategie generali possono permettere l’individuazione di precise azioni strategiche per i singoli ambiti e
paesaggi locali.
F. “Pianificazione dei paesaggi” indica le azioni fortemente lungimiranti, volte alla valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi.
….Fatte salve le disposizioni dell'articolo 15, la presente Convenzione si applica a tutto il territorio delle Parti e riguarda gli spazi naturali, rurali,
urbani e periurbani. Essa comprende i paesaggi terrestri, le acque interne e marine. Concerne sia i paesaggi che possono essere considerati
eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiana sia i paesaggi degradati…….
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
26
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
2.5
I paesaggi, gli ambienti ed i luoghi del territorio comunale
Dati geografici del territorio comunale
Superficie del territorio comunale
Altezza media s/m (centro abitato)
Sviluppo costa
Qualità della spiaggia
26,32 Kmq
30 m
9,5 Km
Sabbia a grana fine e media, non polverosa
I paesaggi ed i luoghi di Gioiosa Marea sono stati studiati mediante una “lettura di analisi diretta“, ovvero sono
stati, al fine di garantire corrette e puntuali informazioni sul territorio, effettuati diversi sopralluoghi finalizzati
ad individuare ambiti di rilevo utili ed ad orientare le scelte di pianificazione territoriale locale.
-Schede degli Ambiti del paesaggio sinantropico:
Sono stati individuati i paesaggi extraurbani del comune di Gioiosa Marea che fanno parte della fascia
costiera-collinare dell’agrumeto, dell’uliveto, del noccioleto, del castagneto.
In tale lettura sono stati
individuati tutti quegli ambienti di pregio naturalistico e seminaturalistico del territorio comunale, la cui varietà è
sostanzialmente legata alla caratterizzazione paesaggistica e dalla rilevanza ambientale ed ecologica.
Notevoli sono le emergenze ambientali quali il torrente Zappardino nella sua parte alta ricco di vegetazione e
colture agrarie rilevanti.
Le spiagge soprattutto la parte immediatamente adiacente allo Skino la quale si presenta rilevante dal punto di
vista ecologico costiero.
La Rocca di Capo Calavà individuata financo come area sottoposta a Zona a protezione speciale Direttiva
Europea Oixeau 79/409.
Le schede di seguito rilevate identificano gli ambiti paesaggistici di rilievo e ne riportano immagini e
caratteristiche sintetiche, finalizzate ad una immediata lettura esplicativa.
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27
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
- AMBITO 1
Versanti Gioiosa Marea - S. StefanoS. Leonardo.
Il paesaggio risulta essere costituito in
prevalenza da terrazzamenti ad uliveti
sparsi, boschi di castagni e macchia
mediterranea di carattere arbustivo.
San Leonardo
Capo Calavà
- AMBITO 2
Versante di Capo Calavà.
Il paesaggio risulta essere composto
prevalentemente da vegetazione di
sughereto, roverella, pini, ecucalipti,
macchia
mediterranea
di
carattere
cespuglioso che gradatamente cede il posto
alla gariga.
La zona inoltre è indicata e perimetrata dalla
Direttiva Europea 79/709 “Oixeau”(Uccelli)
per quelle particolari aree ove sono presenti
tipiche specie nidificatrici iscritte negli
elenchi europei. Anche lo specchio d’acqua
antistante è dotato di bellezze naturalistiche
di pregio e estremo valore paesaggistico.
- AMBITO 3
Versante S. Giorgio - Galbato Palombaro.
La
vegetazione
si
caratterizza
prevalentemente in uliveti sparsi, roverella e
macchia mediterranea di carattere arbustivo.
Nella parte pedecollinare è predominante il
paesaggio agrario coltivato ad uliveto,
frammisto da vegetazione di tipo “domestica”
(elementi colturali tipici del contesto
territoriale locale).
San Giorgio-Galbato
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28
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
- AMBITO 4
Versante S. Giorgio- Pileci – RussaLadro - Acquasanta.
Presenza prevalente di terrazzamenti ad
uliveti, vigneti sparsi, agrumeti sparsi,
vegetazione
“domestica”,
roverella,
sughero, e macchia mediterranea di
carattere arbustivo.
S.Giorgio Pileci Russa
- AMBITO 5
Versanti Casale- Armo.
Presenza prevalente di terrazzamenti ad
uliveti che caratterizzano il paesaggio,
vigneti sparsi, noccioleti e castagneti sparsi,
che si diradano nell’area più alta per cedere
il posto a macchia mediterranea a carattere
cespuglioso e gariga nella parte sommatale
di Gioiosa Guardia
Casale-Armo
- AMBITO 6
Torrente Zappardino.
Immediatamente a ridosso degli argini sono
presenti agrumeti ed uliveti sparsi, roverella
e macchia mediterranea di carattere
arbustivo
Torrente Zappardino
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
29
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
- AMBITO 7
Zona Francari -Maddalena.
Infittirsi della vegetazione con forte presenza
di uliveti, noccioleti, castagneti, roverella e
macchia mediterranea di carattere arbustivo.
Nella parte alta (Cozzo Roccabianca, Monte
S.Domenica), rilevante presenza di vigneti.
Francari-Maddalena
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30
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Schede del tessuto urbano, compatto e sparso, storico e contemporaneo.:
Il centro urbano di Gioiosa Marea si snoda lungo la strada statale 113 Via Umberto I° secondo un impianto
urbanistico abbastanza articolato.
Infatti, presenta un impianto centrale a nastro (o lungo percorso
matrice a cui si appende l’edilizia prevalentemente residenziale), spesso intersecata da una rete, ortogonale
all’asse statale, di percorsi di collegamento urbani che congiungono l’area marina e pedecollinare e
generando così una probabile scacchiera non regolare.
Da notare i vari elementi di verde che sono inseriti nelle due nodalità sociali del centro urbano.
L’edificato complessivamente presenta elementi di pregio architettonico databili intorno alla fine dell’ottocento
e gli inizi del novecento.
E’ rilevante la “passeggiata miramare” (area Canapè), che sostanzialmente è un punto di ritrovo e di
gravitazione della vita sociale della comunità di Gioiosa Marea.
La passeggiata è fiancheggiata da edifici neoclassici e dalla splendida villa a verde posta a diversi livelli
esattamente di fronte.
Negozi e servizi sono disposti prevalentemente lungo le arterie stradali centrali e determinano un punto
costante di ritrovo e gravitazione dei flussi di veicoli e persone.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
31
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Schema 1: Rappresentazione della trama urbana.
Analisi del Sistema Urbano5: tale schema rappresenta i principali riferimenti dell’impianto urbanistico
comunale.
5
Lo schema sintetico sopra riportato illustra a grandi linee il sistema del tessuto urbano del centro di Gioiosa Marea.
Inoltre sono evidenziate le nodalità del centro, cioè quelle aree di attrazione principali per via delle funzioni in esso
contenute.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
32
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
AMBITO 1
Zona Gioiosa Marea Centro Urbano
La zona del centro urbano ruota attorno
all’asse centrale costituito dalla Strada
Statale 113, che diparte da Viale Boccetta
della città di Messina e passando dal centro
di Gioiosa Marea arriva fino a Palermo. Il
centro urbano si presenta in discrete
condizioni edilizie. All’interno dell’asse
centrale si localizzano due poli centrali
costituiti dalla Villa Canapè e dall’adiacente
belvedere. Tali spazi aperti svolgono la
funzione ludica e ricreativa del centro
urbano fungendo da punti di incontro e di
scambio.
Gioiosa Marea Centro Urbano
- AMBITO 2
Zona Gioiosa Guardia
L’area di archeologica di Gioiosa Guardia
contiene oltre resti di notevole importanza
archeologica, anche le tracce del bastione
e del villaggio di Gioiosa.
L’area risulta di notevole importanza dal
punto di vista patrimoniale e storicoculturale,
nonché
sotto
l’aspetto
paesaggistico.
Gioiosa Guardia
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33
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
- AMBITO 3
Zona S. Giorgio
La zona di San Giorgio non possiede molti
elementi di storicità, il tessuto appare
costituito in buona parte da edilizia recente.
Sono presenti emergenze storiche di pregio
come la ex Tonnara. Per il resto l’edilizia
presente è configurata come il classico
modulo di unità tipologiche a villetta a due
piani fuori terra con spazio verde esterno.
La configurazione urbana è quella a nastro o
ad impianto matrice, rappresentata da un
percorso di collegamento principale ed ai
suoi margini gli impianti edilizi.
San Giorgio
- AMBITO 4.1
Zona Centro Urbano
Strada Statale 113 direzione Pa - Me. Area
Villa Canapè e passeggiata Miramare.
Passeggiata “Miramare”
- AMBITO 4.2
Zona Centro Urbano
Strada Statale 113 direzione Pa - Me.
Via Umberto I° -
Via Umberto I
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PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
- AMBITO 4.3
Via Umberto I°
Zona Centro Urbano
sulla strada statale 113 si snoda gran parte
della maglia urbana di Gioiosa Marea la
quale conserva almeno per il primo
centinaio di metri, sul lato monte, un
tessuto storicizzato ancora in discrete
condizioni, composto prevalentemente da
case a 2 elevazioni fuori terra e con una
struttura edilizia pressoché omogenea.
Sono chiaramente riscontrabili diversi
manufatti di edilizia residenziale nuova con
variazione
sulla
tipologia
edilizia
tradizionale e delle altezze.
- AMBITO 4.4
Piazza Cavour
Area Palazzo Municipale.-
Piazza Cavour
Nel contesto del centro urbano afferente alle zone indicate nelle schede 4.1, 4.2, 4.3, 4.4, viene individuato il
Centro Storico ai sensi del D.M. 1444/68, quale emergenza storico-architettonica sottoposta a carattere
prioritario ed unitario di rivalutazione e riqualificazione urbanistica.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
35
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
3. Situazione Socio-Economica.
Analisi Statistiche ed andamento demografico
Sostanzialmente l’attività socioeconomica del territorio comunale di Gioiosa Marea è variata sensibilmente nel
tempo passando attraverso diverse fasi da un territorio basato essenzialmente sull’attività agricola ad un
territorio basato prettamente sul “turistico”, settore di traino la sua economia locale.
Ai fini di una corretta e puntuale analisi socio economica e demografica del comune di Gioiosa Marea è utile
individuare la popolazione residente, l’andamento demografico, pertanto il criterio è quello dell’individuazione
dell’andamento del trend demografico sul dato cinquatennale. Inoltre sono stati individuati gli occupati censiti
al 2001. Tale dato è censito mediante le identificazioni della forza lavoro costituite in Occupati ai vari settori e
categorie identificate nell’ambito comunale.
POPOLAZIONE AI CENSIMENTI
Maschi Femmine
1861
4.778
1871
4.737
1881
5.325
1901
6.230
1911
6.592
1921
6.783
1931
7.268
1936
7.293
1951
3.720
3.812
7.532
1961
3.381
3.525
6.906
1971
3.013
3.071
6.084
1981
2.939
3.282
6.221
1991
3.362
3.505
6.867
2001
3.516
3.729
7.245
C.DA ACQUASANTA
C.DA CICERO
C.DA LANDRO
C.DA MAGARO
C.DA MAROTTA
9%
7%
13%
C.DA PIANA
7%
13%
C.DA PILECI
6%
10%
11%
5%
2%
3% 6% 8%
C.DA RIDENTE
C.DA RUSSA
C.DA SALICETO
C.DA SANTA
MARGHERITA
VIA STATALE
SALICETO
C.DA TORRETTA
Popolazione residente per sesso e aree territoriali (Fonte anagrafe al 31.12.2004)
Maschi
Femmine
GIOIOSA MAREA CENTRO
1.258
%
47,54%
SAN GIORGIO CENTRO
670
1.928
1.145
451
1.596
3.524
46,85%
47,30%
50,49%
50,50%
50,49%
48,69%
FRAZIONI GIOIOSA MAREA
FRAZIONI SAN GIORGIO
Totale
1388
%
52,46
2.646
760
2148
1.123
442
1.565
3.713
53,15
52,70
49,51
49,50
49,51
51,31
1.430
4.076
2.268
893
3.161
7.237
Totale
%
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
%
36,56%
19,76%
56,32%
31,34%
12,34%
43,68%
100,00%
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
36
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Popolazione residente in centro o in frazione
43,68%
56,32%
Consistenza popolazione residente suddivisa per residenza
AREA TERRITORIALE: FRAZIONI GIOIOSA MAREA
MASCHI
C.DA ARMO
C.DA BALSIMA
C.DA CAFERI'
C.DA CALAVA'
FRAZ. CASALE
C.DA CASANI
C.DA CATELLO
C.DA CICA'
C.DA CIRENI
C.DA FICO
C.DA FONTANE
C.DA FRANCARI
FRAZ. GALBATO
FRAZ. MADDALENA
C.DA MALAGOTTA
C.DA MANGANO
C.DA PALOMBARO
C.DA PASSOLAURO
C.DA PROVVIDENZA
C.DA RINGATA
C.DA ROCCA
C.DA ROCCA GALBATO
FRAZ. SAN FILIPPO
FRAZ. SAN FRANCESCO
C.DA SAN LEONARDO
C.DA SAN LEONARDO-LADRO
FRAZ. SAN NICOLO' VECCHIO
FRAZ. SANTA LUCIA
FRAZ. SANTO STEFANO
C.DA SCHINO
C.DA STEFANA
TOTALE - FRAZIONI GIOIOSA MAREA
FEMMINE
M+F
6
30
3
14
31
24
14
38
38
30
19
45
44
86
4
53
19
4
1
10
94
1
77
107
62
2
39
39
83
127
1
7
35
9
16
32
22
10
37
45
17
17
42
43
83
5
47
21
9
2
8
89
1
76
93
66
1
47
44
81
115
3
13
65
12
30
63
46
24
75
83
47
36
87
87
169
9
100
40
13
3
18
183
2
153
200
128
3
86
83
164
242
4
1145
1123
2268
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
37
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Grafico consistenza della popolazione per frazioni
AREA TERRITORIALE: FRAZIONI GIOIOSA MAREA
242
240
220
200
200
183
169
180
164
153
160
128
140
120
100
100
65
40
Nati Vivi
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
80
81
76
65
91
83
65
67
55
58
53
55
Morti
63
73
76
98
66
75
69
62
80
67
96
80
18
17
8
0
-33
25
8
-4
5
-25
-9
-43
-25
C.DA SCHINO
C.DA STEFANA
FRAZ. SANTA LUCIA
FRAZ. SANTO STEFANO
FRAZ. SAN NICOLO' VECCHIO
C.DA SAN LEONARDO
FRAZ. SAN FRANCESCO
C.DA ROCCA
C.DA ROCCA GALBATO
FRAZ. SAN FILIPPO
SALDO MOVIMENTO ANAGRAFICO
popolazione al 31/12
Movimento migratorio
saldo
naturale
4
3
2
C.DA SAN LEONARDO-LADRO
3
C.DA PROVVIDENZA
C.DA PALOMBARO
C.DA PASSOLAURO
C.DA MANGANO
FRAZ. MADDALENA
C.DA FRANCARI
FRAZ. GALBATO
C.DA FICO
C.DA CIRENI
C.DA CICA'
C.DA CATELLO
C.DA CASANI
FRAZ. CASALE
C.DA CAFERI'
Movimento naturale
Anno
13
9
C.DA CALAVA'
C.DA BALSIMA
12
C.DA RINGATA
36
24
C.DA MALAGOTTA
13
C.DA ARMO
0
47
46
30
40
20
86 83
63
60
C.DA FONTANE
80
75
87 87
83
iscritti da
Emigrati Emigrati
iscritti
Totale
Totale
Saldo
altri
per altri
per
dall'estero Iscritti
Emigrati migratorio
comuni
comuni l'estero
240
14
254
131
11
142
112
169
11
180
129
0
129
51
123
20
143
121
6
127
16
139
23
162
94
1
95
67
122
9
131
113
6
119
12
132
16
148
122
14
136
12
135
11
146
113
26
139
7
146
19
165
125
4
129
36
120
29
149
106
18
124
25
191
7
198
100
9
109
89
126
26
152
145
6
151
1
131
28
159
154
10
164
-5
Saldo
totale
129
59
16
34
37
20
3
41
0
80
-42
-30
Maschi
Femmine
3.497
3.521
3.527
3.536
3.549
3.555
3.558
3.571
3.509
3.556
3.538
3.524
3.626
3.661
3.671
3.696
3.720
3.734
3.734
3.762
3.720
3.753
3.729
3.713
Totale
M+F
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
7.123
7.182
7.198
7.232
7.269
7.289
7.292
7.333
7.229
7.309
7.267
7.237
38
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
INCREMENTO ANNUO '95-2004
MASCHI
FEMMINE
INDICE DI NATALITA'
TOTALE
MASCHI
FEMMINE
INDICE DI MORTALITA'
TOTALE
MASCHI
FEMMINE
TOTALE
1995
100,00
100,00
100,00
2,16
2,07
1,06
2,16
2,07
1,06
1996
100,26
100,68
100,47
1,84
1,76
0,90
2,78
2,66
1,36
1997
100,62
101,33
100,99
2,57
2,45
1,26
1,86
1,78
0,91
1998
100,79
101,72
101,26
2,34
2,23
1,14
2,11
2,01
1,03
1999
100,88
101,72
101,31
1,83
1,74
0,89
1,94
1,85
0,95
2000
101,25
102,48
101,88
1,88
1,79
0,92
1,74
1,65
0,85
2001
99,49
101,33
100,43
1,55
1,47
0,76
2,26
2,14
1,10
2002
100,82
102,23
101,54
1,64
1,55
0,80
1,90
1,79
0,92
2003
100,31
101,58
100,96
1,49
1,42
0,73
2,71
2,57
1,32
2004
99,91
101,14
100,54
1,56
1,48
0,76
2,27
2,15
1,10
POPOLAZIONE MEDIA
1994
3.509
3.644
7.153
1995
3.524
3.666
7.190
1996
3.532
3.684
7.215
1997
3.543
3.708
7.251
1998
3.552
3.727
7.279
1999
3.557
3.734
7.291
2000
3.565
3.748
7.313
2001
3.540
3.741
7.281
2002
3.533
3.737
7.269
2003
3.547
3.741
7.288
2004
3.531
3.721
7.252
Popolazione residente per sesso e macro-aree territoriali
(Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Gioiosa Marea al 31.12.2004)
Zone
Maschi
Femmine
Totale
Val. As
%
Val. As
%
Val. As
%
%
1.258
47,54
1388
52,46
2.646
100,00
36,56
670
46,85
760
53,15
1.430
100,00
19,76
Totale parz.
FRAZIONI
GIOIOSA MAREA
FRAZIONI SAN
GIORGIO
1.928
47,30
2148
52,70
4.076
100,00
56,32
1.145
50,49
1.123
49,51
2.268
100,00
31,34
451
50,50
442
49,50
893
100,00
12,34
Totale parz.-
1.596
50,49
1.565
49,51
3.161
100,00
43,68
Totale
Complessivo
3.524
48,69
3.713
51,31
7.237
100,00
100,00
GIOIOSA MAREA
CENTRO
SAN GIORGIO
CENTRO
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
39
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Grafico Popolazione residente per aree territoriali
GIOIOSA MAREA CENTRO
SAN GIORGIO CENTRO
12%
FRAZIONI GIOIOSA MAREA
37%
FRAZIONI SAN GIORGIO
31%
20%
Afflusso Turisti 1996-2002 - In strutture alberghiere e campeggi
Dati AAPIT Messina
Italiani
Anno
Arrivi
Stranieri
Presenze Arrivi
Presenze
TOTALE
PRESENZE
Incremento
1996
19.225
110.029
626
2.849
112.878
1997
18.445
122.016
780
4.290
126.306
11,9
1998
20.325
136.381
718
2.977
139.358
+ 10,33
1999
24.701
151.344
1.301
8.855
160.199
14,95
2000
25.616
170.653
765
3.954
174.607
+ 9,00
2001
25.901
175.946
1.142
5.880
181.826
+ 4,13
2002
28.230
184.415
1.190
7.296
191.711
+ 5,43
Altri dati
Alberghi
10
Villaggi turistici
4
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
40
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Campeggi
3
Posti letto complessivi
3600 (esclusi alloggi privati)
Sono stati individuati i settori economici in primario, estrazione di materie prime e della produzione di beni
naturali; secondario, che provvede alla trasformazione del primario; terziario che comprende tutti i servizi, cioè
le attività non produttive, che non sono compresi nei primi due settori.
Fonte: Censimento Istat 2001
Attività del settore
Primario
Pesca, piscicoltura e servizi
connessi
Estrazione di minerali
Attività manifatturiere
Produzione e distribuzione di
energia elettrica, gas e acqua
Occupati per settore
Agricoltura, caccia e silvicoltura
Comune di
Gioiosa Marea
Attività del settore secondario
258
10
5
190
13
Comune di
Gioiosa Marea
Costruzioni
Commercio all'ingrosso e al
dettaglio; riparazione di
autoveicoli, motocicli e di beni
personali e per la casa
Alberghi e ristoranti
Trasporti, magazzinaggio, e
comunicazioni
Intermediazione monetaria e
finanziaria
Attività del settore terziario
Occupati per settore
320
313
149
86
47
Istruzione
Sanità e altri servizi sociali
Altri servizi pubblici, sociali e
personali
Servizi domestici presso famiglie e
convivenze
Organizzazioni ed organismi
extraterritoriali
Occupati per settore
Pubblica amministrazione e difesa;
assicurazione sociale obbligatoria
Comune di
Gioiosa Marea
Attività immobiliari, noleggio,
informatica, ricerca, altre attività
professionali e imprenditoriali
Attività del settore terziario
108
268
231
170
67
22
0
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
41
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
300
250
200
150
100
50
0
Agricoltura, caccia e
silvicoltura
Pesca, piscicoltura e
servizi connessi
Attività primarie
Costruzioni
Produzione e
distribuzione
di energia
Attività
manifatturiere
350
300
250
200
150
100
50
0
Estrazione di
minerali
Andamento delle Attività del settore primario
Attività del settore secondario
Andamento delle Attività del settore primario
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
42
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
350
300
250
200
150
100
Sanità e altri
servizi sociali
Altri servizi
pubblici, sociali e
Servizi domestici
presso famiglie e
Organizzazioni
ed organismi
Istruzione
0
Commercio
all'ingrosso e al
Alberghi e
ristoranti
Trasporti,
magazzinaggio, e
Intermediazione
monetaria e
Attività
immobiliari,
Pubblica
amministrazione
50
Attività del settore terziario
Andamento delle Attività del settore primario
Andamento Economico
2500
2257
2000
1500
Occupati per settore
1000
500
320 313
268 231
258
190
170
149 86
108
67
0 0 010 0 5 0 013 0 0 0 0 047 0 0 0 0 0 022 0 0 0
Attività
Attività del
primarie
settore
terziario
Andamento dei settori economici prevalenti del comune di Gioiosa Marea
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
43
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
4) Lo stato di attuazione del Piano Regolatore Vigente
Attualmente il Piano Regolatore Generale, vigente, ha sostanzialmente esaurito il suo compito svolgendo, per
quasi un trentennio, la regolamentazione edificatoria di tutto il territorio comunale. E’ pertanto opportuno
evidenziare che :
•
Per quanto riguarda l’insediamento edilizio, in particolare nelle zone a ridosso dei centri edificati, ai
sensi del vigente piano regolatore, si rileva la loro sostanziale saturazione, con presenza di alcune
nicchie del tutto marginali..
•
Vi è stato un sostanziale rispetto delle aree agricole, anche a fronte della forte contrazione produttiva e
del declino generale dell’attività rurale.
•
Vi è stato un sostanziale rispetto delle aree sottoposte a tutela, anche di quelle impropriamente definite
insediabili dal vigente strumento urbanistico, essendosi tenuta in debito conto la presenza dei vincoli
sovraordinati.
•
Sull’area dello Zappardino, si rilevano delle pressioni insediative di tipo disordinato che vanno
razionalizzate ;
•
Le zone “Ambiti di insediamenti turistici”, in generale appaiono già abbondanti e/o sovradimensionati, in
considerazione della domanda turistica rilevata nel periodo di vigenza del piano. Logica impone, una
rimodulazione degli indici volumetrici orientati agli insediamenti di strutture di tipo alberghiero e recettivo
secondo le odierne esigenze e politiche di mercato rilevabili dai Trend
Sotto vengono riportate in tabella le superfici complessive di tutte le aree individuate dalla zonizzazione del
PRG attuale mediante l’identificazione delle Zone Territoriali Omogenee.
SUPERFICI
B1 - zone urbane e di saturazione
mq 124.815
B2 - zone urbane e di saturazione
mq 52.112
B3 - zone di completamento
mq 104.072
C - zone di espansione
Zone per attrezzature d’uso collettivo
Zona di insediamenti produttivi
mq 90.982
mq 91.472
mq 416.971
Ambiti di insediamenti turistici
mq 4.886.620
Zona sportiva
mq 38.510
Zone litoranee
mq 83.528
Zone litoranee di ristrutturazione
mq 62.128
Zona per edilizia popolare
mq 55.266
Zona ferroviaria
mq 92.041
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
44
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Il complesso lavoro di analisi, così come specificatamente richiesto con il precitato voto del C.R.U. n° 132 del
13/05/1999, per giungere ad uno stato di conoscenza particolareggiato della evoluzione e consistenza
dell’insediato edilizio nell’intero territorio Comunale si è basato, da un lato sul possesso di cartografie
digitalizzate (Aerofotogrammetriche e Catastali) abbastanza recenti da consentire una fotografia dell’attuale
situazione di fatto, e da un altro lato dalla diretta visione e conoscenza del territorio comunale.
Per la Carta Geologica - 1.10.000 di cui alla Tav. 2 e per la Carta delle pericolosità Geologiche - 1.10.000 di
cui alla Tav. 3 si è operata una laboriosa e fedele trasposizione di quanto riportato sugli elaborati cartacei
redatti dai Geologi a suo tempo incaricati dall’Amministrazione Comunale, riportando, sostanzialmente in
formato digitale quanto già in possesso dell’Amministrazione Comunale ed apportando altresì alcune
integrazioni trasmesse dagli stessi professionisti, del resto le cartografie di che trattasi sono state oggetto di
asseverazione da parte del Geologo facente parte del gruppo di redazione.
Analoga operazione, è stata operata sulla carta dei vincoli ed in particolare in riguardo ai vincoli boschivi con
una rigorosa e fedele trasposizione delle zone individuate sul cartaceo, rendendo molto più leggibile la carta
stessa.
Le complesse operazioni di digitalizzazione hanno altresì interessato la trasposizione in formato digitale delle
varie zonizzazioni del P.R.G. vigente, sulla recente cartografia digitalizzata, indicando in particolare le
estensioni territoriali delle varie zone, individuando e posizionando tutti gli insediamenti delle lottizzazioni nelle
varie Zto, ad esclusione delle zone “B” e “C” con riferimento alla superficie territoriale ed alle cubature
insediate e/o in corso di insediamento. Ciò consente in modo estrememente chiaro e leggibile la visione
d’insieme dello stato di fatto del territorio e della sua evoluzione insediativa.
In ordine alle Zto “B” (B1, B2, e B3) si è rilevato che le stesse, per come sopra affermato, si presentano in uno
stato di sostanziale saturazione, con presenza di alcune nicchie del tutto marginali.
Analoga situazione di sostanziale saturazione, è stata rilevata per le Zto “C”, zone ad immediato ridosso dei
centri edificati.
In riguardo alla individuazione dell’abitato sparso, si è operato, con operazioni di selezione cartografica,
individuando tutti i fabbricati riportati sulle cartografie e la loro consistenza in superficie.
E’ emerso che le superfici insediate di “fabbricati sparsi”, ammontano a circa 235.000 mq. –
Tali superfici, correttamente individuate dal punto di vista cartografico, risentono ovviamente della presenza,
legata alla loro ubicazione sulle Zone Agricole, delle diverse superfici rilevate quali, serbatoi idrici, tettoie,
stalle, fienili, legnaie, pollai, porcilaie, vasche ad uso irriguo, ruderi etc., superfici per le quali bisogna operare
una depurazione che da riscontri diretti sui luoghi puo benissimo e verosimilmente aggirarsi sul 45% delle
superfici rilevate. Dai superiori conteggi emerge quindi che l’insediato ad uso abitativo è valutabile in
235.000 x 0,55 = 129.250 mq. , tali superfici, in considerazione delle tipologie edilizie esistenti nell’abitato
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
45
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
sparso, vanno moltiplicate per un altezza media di ml. 5,50 per cui si giunge ad un volume insediato di mq.
129.250 x 5,50 = mc. 710.875 .
A tale assunto peraltro può giungersi con diverse ulteriori considerazioni, per esempio prendendo a base i
residenti nelle frazioni e nuclei sparsi pari ad 838 famiglie (circa 3000 persone) si rileva un totale di 1624
abitazioni di cui 786 vuote e 838 abitate .
In considerazione che esistono pertanto 1624 abitazioni si desume un valore medio per abitazione di mc.
710.875/1624 = 450 .
Le 838 abitazioni delle frazioni e sparse corrispondono ad una popolazione residente rilevata di circa 3000
persone e quindi con un fabbissogno abitativo medio di 838 x 450 (dato medio ricavato altresì dall’esame della
consistenza delle diverse concessioni edilizie nel tempo rilasciate) pari a = mc. 377.000 , dati dai quali si
evince che il fabbisogno medio di 100 mc a persona quale standard urbanistico medio risulta essere
maggiorato fino a mc. 130 circa per la consistente presenza di depositi e magazzini legati alle attività agricole.
A tale precedente valore di cubatura vanno aggiunte le case non abitate (786) per ulteriori mc. 350.000 e
quindi per un totale di mc. 720.000 circa , valore paragonabile al dato prima rilevato con diversa metodologia.
Anche nello specifico delle aree agricole, tali dimensioni della volumetria appaiono già abbondanti rispetto ai
Trend sociali e demografici rilevati dai dati stessi.
Nei superiori dati ed in quelli che seguono rientrano e sono totalmente incluse le volumetrie realizzate
nell’ambito dei fenomeni di abusivismo edilizio, già oggetto di diverse sanatorie edilizie quali la Legge 47/85, in
Sicilia recepita con L.R. 37/85, con la Legge 724/94 e con la recente Legge 326/2005. Del resto il fenomeno
“abusivismo” nell’ambito del territorio comunale ha rilevato un aspetto del tutto marginale valutabile in
percentuale del tutto non significativa in termini di cubatura realizzata ed in ogni caso già valutata con le
diverse metodologie riportate.
Di seguito, per brevità espositiva, viene riportato il quadro riepilogativo delle volumetrie insediate nelle varie
Zto del territorio Comunale, mentre per i quadri di dettaglio basta visionare le diverse tavole grafiche a corredo
dello SDM del P.R.G.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
46
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Riepilogo destinazioni urbanistiche in atto
Superficie mq
If netto
=
mc/mq
zone urbane e di saturazione B1
124.815,00
5,00
624.075,00
592.871,25
zone urbane e di saturazione B2
52.112,00
4,50
234.504,00
211.053,60
zone di completamento B3
104.091,00
2,10
218.591,10
185.770,30
zone di espansione C
90.982,00
0,41
37.530,08
24.549,00
zone sportive
38.510,00
Denominazione zone
zone per ambiti di insediamenti turistici
Volumetria
Volumetria
insediabile mc insediata mc
0,00
4.886.621,00
0,39
1.881.349,09
336.476,71
62.128,00
0,40
24.851,20
19.880,96
zone litoranee
83.528,00
0,45
zone di insediamenti produttivi
416.971,00
2,55
1.063.276,05
42.975,00
zone per edilizia popolare
55.265,00
1,50
82.897,50
30.686,50
zone per attrezzature d'uso collettivo
91.472,00
2,50
228.680,00
0,00
zone litoranee di ristrutturazione
Totale
6.006.495,00
0,00
4.395.754,00
1.444.263,32
Attualmente il Piano Regolatore Generale, in atto vigente, ha sostanzialmente concluso il suo compito
svolgendo, per quasi un trentennio, la regolamentazione edificatoria di tutto il territorio comunale.
Le cubature e le superfici esistenti, in rapporto alla domanda sociale ed agli attuali vincoli sovraordinati ,
indicano la necessità di limitare ed orientare la fase espansiva dell’insediamento residenziale, anche turistico,
verso forme alternative (Alberghiere e recettive non strettamente residenziali) per guardare verso istanze del
recupero urbanistico e riqualificazione del paesaggio anche urbanizzato.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
47
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
“La Mission del nuovo Piano Regolatore Generale”
Il Piano ha dei grandi obiettivi cardine da perseguire, come una struttura fondamentale nel suo procedere.
Pertanto i grandi temi di Gioiosa Marea che sono stati riconosciuti dalle analisi territoriali e sono i seguenti:
- Cucire e legare : parti di edilizia frammentaria e discontinua, memorie storiche, identità, parti di paesaggio,
relazioni ecologiche ancora permanenti.
- Connettere ed interconnettere : soprattutto le risorse ecologiche e paesaggistiche, ma anche i territori limitrofi
e frontalieri (le Isole Eolie ad esempio) mediante i corridoi, di qualsiasi tipo, già esistenti. La rete di
informazioni telematiche (internet, etc..) e l’avvio della connessione telematica e virtuale.
- Scoprire e valorizzare : individuare tutte le potenzialità territoriali comunali esogene ed endogene, e metterle
a sistema, in tal senso creando valore aggiunto e nuove economie.
- Regolamentare e proporre : regolare con attenzione l’uso dei suoli e proporre uno sviluppo equilibrato e
autosostenibile.
Gli obiettivi della “Mission” hanno lo scopo di fissare in modo specifico i parametri a cui fa riferimento il nuovo
PRG mediante, tali criteri si intende dare la guida del piano che lo accompagnerà per tutta la sua durata,
esplicitandone costantemente la sua natura, fungendo anche da elemento correttivo nel caso in cui
trasformazioni di vario genere lo portino ad assumere controtendenze.
Rappresenta, insomma, il manifesto culturale e programmatico che lo strumento urbanistico assume quale
elemento di guida.
I grandi obiettivi della Mission sono stati individuati nell’ambito di elementi già esistenti ma che dovranno
essere potenziati per garantire un corretto sviluppo del territorio comunale.
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
48
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
…“Attraverso le sue analisi, tabelle, grafici e mappe il piano
propone una descrizione e una interpretazione della società
attuale e della sua storia; una selezione di soggetti ed oggetti
rilevanti, delle loro proprietà e relazioni che tra loro intercorrono;
concentra l’attenzione su alcune cose piuttosto che su altre;
tematizza i problemi e ciò facendo ne costruisce soluzioni possibili
anche se non sempre probabili6”….
5
Gioiosa Marea verso il futuro. Il nuovo PRG.
Il Piano Regolatore Generale dalla conoscenza alla partecipazione. Strategie, Politiche, Progetti e Regole.
Il territorio ed il centro urbano di Gioiosa Marea sono elementi ricchi di potenzialità inespresse, ma con
difficoltà di attrazione e di appetibilità (se non quella, del tutto, classica come il turismo Sole/Mare, presente in
tutti i centri costieri tirrenici e già oramai consolidata in parti della costa gioiosana); il nuovo “disegno” del piano
in questo caso specifico ha trovato la sua “Idea Forza” nelle vocazioni genetiche, alternative, che questo luogo
esprime. Il piano di questo comune, metodologicamente risulterà innovativo ed aperto al futuro in quanto si
esprimerà mediante il suo disegno su tutto il territorio, non solo il senso regolamentativo ma anche propositivo,
svolgendo appunto oltre la funzione di regolare anche quella di proporre.
In tal senso questo strumento sembra orientarsi sulla strategicità7 e strutturalità (il Piano strategico e
strutturale però in Sicilia non è mai stato applicato) ed è questa una delle prime novità di questo mezzo, cioè
quella di offrire “VISION” di sviluppo alternativo per tutta l’area comunale. A tal proposito si è nel tempo andata
affermando la pratica di predisporre per i territori pianificati gli “scenari strategici” utili a configurare e
immaginare parti di territorio dotate di risorse che messe a sistema possano prevedere un alternativa
all’assetto attuale dei singoli luoghi. In relazione a quanto sopra esposto abbiamo ipotizzato Gioiosa come un
“Sistema dei Parchi”, si faccia bene attenzione, non intesi come parchi naturalistici8 tout-court, bensì il Sistema
dei Parchi come contenitori culturali, cioè elementi di interpretazione, depositari e custodi di quelle risorse
territoriali e culturali utili allo sviluppo compatibile con tutta l’area comunale. Infatti mediante le componenti del
territorio –sia fisiche che antropiche - si possono orientare utili strategie intorno ai “poli territoriali di sviluppo”
(in tal caso i “parchi”). Proporre quindi mediante la fase di analisi per la redazione dello Schema di Massima
un quadro conoscitivo a valenza strategica, cioè un quadro che oltre a mettere in primo piano tutte le
componenti territoriali, prospetti un sistema di strategie per le politiche ed i progetti, le regole che troveranno
rispondenza nella norma regolamentativa dell’uso del suolo (cioè il PRG).
6
Cit.test. Bernardo Secchi 1989, “Un Progetto per l’Urbanistica”, Piccola Biblioteca Enaudi, Milano.
Il termine “strategico” è dunque riferito sia alla definizione di un quadro, di uno scenario o di una “vision” di futuro
ancorato a progetti dotati di sufficiente concretezza, sia al processo di cui il piano o i progetti in esso contenuti
scaturiscono, alle modalità d’individuazione di politiche e programmi da attuare, alla diffusione tra i soggetti e gli attori
locali di comportamenti basati sull’ascolto reciproco (Gastaldi, 2004).
8
In tal senso appare infatti opportuno precisare che in Sicilia l’istituzione di parchi naturalistici (l’unica istituzione dei
parchi in Sicilia) viene determinata dalla 98/81 e necessariamente l’area candidata a parco deve avere requisiti di
valenza. Quindi in tal caso non si tratta ribadiamo di Parco tout-court ma bensì il parco come metafora di contenitore
culturale.
7
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
49
PIANO REGOLATORE GENERALE: SCHEMA DI MASSIMA DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Pertanto visto il carattere dello Schema di Massima, prima fase della redazione del PRG9, non verranno
individuate mediante lo “zooning funzionale”10 appunto le zto (Zone Territoriali Omogenee), ne tanto meno
verranno attribuiti in questa fase gli indici di edificabilità. Lo Schema di Massima servirà ad evidenziare gli
orientamenti dello sviluppo del territorio comunale, complessivamente, individuando oltre al quadro conoscitivo
desunto dalle singole analisi, anche i punti di forza e di opportunità che Gioiosa Marea possiede.
Vengono quindi individuati i seguenti parchi come scenari di strategie future per il territorio.
- L’area di recupero del Centro Storico : questa zona è stata individuata al fine di prospettare un elemento di
forza e di sviluppo legato al recupero della morfologia urbana, del consolidamento edilizio storico, della
riqualificazione tipologica ed ambientale. Tale indirizzo nell’ottica di una riqualificazione complessiva
dell’abitato, del perseguimento costante di un miglioramento di qualità della vita.
- Il Parco dell’Alto Zappardino : Tale area è individuata in prossimità della parte alta del torrente Zappardino, in
questa zona le valenze agrarie e naturalistiche presenti suggeriscono nuove prospettive che partono dalla
considerazione di tali risorse. L’ipotesi per quest’area è quella di utilizzarla in funzione della fruizione agraria e
naturalistica. Mediante una “tutela tipologica”, la zona individuata potrebbe fungere da veicolo per valorizzare
le risorse presenti ricorrendo al recupero tipologico dei manufatti esistenti ed alle politiche di riqualificazione
volte al rilancio della sua produttività, anche se non più di nocciole e castagne, ma di turismo sostenibile. A tal
proposito la zona con opportune politiche di settore11 potrebbe rilanciare un turismo di qualità volto alla
fruizione agraria e paesaggistica di questi luoghi.
9
Così come previsto dalla CA n. 4/79 e DA 22.03.2000 della Regione Siciliana.
La “zoonizzazione”, cioè quella tecnica urbanistica che tende ad articolare il territorio comunale in zone territoriali
omogenee, utilizzata con cogenza giuridica nella formazione dei Piani Regolatori Generali.
11
Con l’individuazione di percorsi naturalistici e la riqualificazione dei manufatti edilizi esistenti, mediante altresì il
potenziamento dell’offerta culinaria e della residenza diffusa (Agriturismi, Bed&Breakfast, Turismo Rurale,etc..) si
potrebbe creare un circuito di fruizione gastronomico e paesaggistico, o ancora di fruizione scientifica (ricerche sul
territorio mediante l’apertura di laboratori di ricerca permanenti) corsi di educazione ambientale (in accordo con le
Università Siciliane) potenziando il sistema dei luoghi, aumentando così la capacità di attrazione di tutto l’intero
comune per il momento affidata al turismo Sole/Mare del tutto stagionale.
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Concept PRG Gioiosa Marea
- Il Parco Archeologico e Paesaggistico di Gioiosa Guardia : Tale area è localizzata nella parte sommitale del
comune di Gioiosa Marea. La zona importantissima dal punto di vista storico-artistico-culturale, in questo
momento è vincolata da ex Legge 431/85, ora DLM 42/2004. Tale Parco conserva al suo interno oltre un area
12
Il Concept, illustra gli orientamenti per la pianificazione territoriale, urbanistica, ambientale del comune di Gioiosa
Marea. Tale documento ha la funzione di disegnare strategicamente l’organizzazione territoriale riconvertendone le
funzioni principali e riavviandone i processi di recupero e valorizzazione del territorio comunale.
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archeologica di notevole interesse, anche i resti dell’antico Borgo Medievale di Gioiosa Guardia che svolgono
funzioni di qualificazione dell’intero territorio comunale e non solo.
In quest’area si potrebbe ipotizzare una fruizione continua legata al turismo esplicitamente culturale e che
abbia caratteri di sostenibilità, attivando percorsi di fruizione a scala intercomunale come appunto la “costa
saracena”, individuando percorsi di fruizione dei beni culturali presenti in tutta la costa passando anche per
gioiosa. Altresì l’area vista la sua qualità paesaggistica di estrema qualità, che potrebbe essere sede di
valorizzazione culturale legata alla fruizione cinematografica. E’ palese che tutto ciò dovrebbe realizzarsi
mediante un Piano di Recupero strutturale ed estetico per tutto il plesso. A tal proposito la zona con opportune
politiche di settore13 potrebbe rilanciare un turismo di qualità innovativo e differente, riproponendo un'altra
identità di questo territorio eccellente.
- Il Parco di Capo Calavà : In tale area vi è la prepotente presenza dell “capo” caratterizzato da presenze
naturalistiche di pregio e rilievo tanto da essere individuate come Area ZPS14 che opportunamente messa a
sistema può costituire una “testa di ponte” di un ipotetica Rete Ecologica Locale che si collega alle altre aree
“parco” individuate nel territorio. Le connessioni ecologiche che incrociano il patrimonio culturale, fornendo un
“mosaico paesaggistico” di rilievo e pregio non solo da godere percettivamente ma altresì fruendolo in modo
corretto ed equilibrato, avviando, perché no, anche dei circuiti economici soft utili alla crescita complessiva di
tutta la comunità.
- Il Parco di S. Giorgio : l’area è fortemente connotata da un emergenza storica architettonica rilevante ovvero
la Tonnara. Attorno a questa emergenza culturale si possono individuare strategie di riqualificazione puntuali
nella logica del recupero morfologico edilizio dei tessuti storicizzati che pure se frammentari permangono.
Il rilancio dell’area in termini ecologici e puntando ad un turismo naturalistico alternativo come l’ittiturismo15 o
l’installazione di centri di Ricerca Ecologica sullo studio degli ecosistemi marini costieri, e alla creazione di
strutture turistiche soft di supporto come l’incentivazione di pensioni, ostelli e B&B.
13
Opportuni indirizzi per tali aree provengono dalle Linee Guida del PTPR che per i “centri storici abbandonati si
propone lo svolgimento di indagini appropriate, da condurre a seconda le necessità dei casi, anche secondo i metodi
dell’indagine archeologica; dovranno quindi essere previsti idonei interventi, anche tramite la “ruderizzazione
guidata”, che preservino tali centri dall’effettiva scomparsa reinserendoli nel paesaggio di cui documentano storia e
costituzione. In tal senso questa particolare area potrebbe risultare ove opportunamente riqualificata, una sede di
fruizione ad esempio cinematografica, teatrale, artistica. Fornendo l’opportunità a chi ne avesse l’opportunità la
possibilità di una sede per set cinematografici, teatrali, o artistici. Di recente la provincia di Agrigento ha fornito
clamoroso esempio di valorizzazione dei propri luoghi mediante la serie tv del “Commissario Montalbano” al tal
proposito infatti il sito storico di Gioiosa Guardia si proporrebbe come centro di tali attività lanciando delle proposte
nuove.
14
ZPS, Zona a protezione Speciale secondo la Direttiva Europea “Oixeau” 79/409 vengono inserite le specie di Uccelli
particolare pregiati inseriti in appositi elenchi della Commissione Ambiente della CE. In tali aree si deve mantenere
efficiente e condizione di attenzione sugli equilibri presenti.
15
L’ittiturismo, quel turismo legato alla pesca, che si svolge in simbiosi con la vita dei pescatori e del mare
partecipando all’attività in tutte le sue fasi.
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- “Il Sistema dei Parchi di Gioiosa” : rappresenta un orientamento di sviluppo alternativo per tutto il territorio
comunale, oltre che a riequilibrare l’edificazione dell’intero territorio fornisce un riequilibrio di sistemi.
Infatti molti territori oggi hanno il problema di essere competitivi ovvero attrattivi di flussi, merci, persone,
economie, comunità, ma per essere attrattivi bisogna che essi producano uno sforzo che è quello di migliorare
le proprie debolezze trasformandole in opportunità e potenzialità.
Nel caso specifico, Gioiosa Marea ha esaurito, da quasi un ventennio il suo principale obiettivo, quello di
essere un comune dall’offerta turistica costiera di pregio, ora come tutti i sistemi maturi ha necessità di
rinnovarsi e per farlo deve puntare sul decentramento turistico, sulla sua destagionalizzazione, sulla sua
riqualificazione paesaggistica ed il potenziamento e valorizzazione qualitativa degli altri caratteri territoriali. Le
strategie che il nuovo PRG prospetta, sono perseguibili mediante la valorizzazione delle risorse locali tramite
una corretta regolamentazione d’uso dei suoli.
In nuovo piano regolatore generale di Gioiosa Marea dovrà, altresì, coadiuvare la pianificazione strategica con
la pianificazione paesaggistica e urbanistica, ponendo attenzione anche oltre alle politiche urbane e territoriali
municipali e non, anche alle pianificazioni di settore quali il Piani Urbani per i Parcheggi, i Piani Urbani del
Traffico, Piani Antincendio, Piani di Protezione Civile, la riqualificazione ed il recupero strutturale del tessuto
urbano compatto16 e sparso, di antica e nuova costruzione, nonché ad una riqualificazione estetica,
funzionale, tipologica e strutturale del Waterfront 17 sia in termini di recupero ed tutela del tratto costiero che di
rifunzionalizzazione e valorizzazione dell’ambito.
Un altro aspetto innovativo di questo Piano Regolatore Generale comunale è quello di poter essere il frutto
della partecipazione attiva degli abitanti locali. Infatti il piano ha come obiettivo primario, il coinvolgimento
diretto dei cittadini alle scelte di governo del territorio dal basso, attraverso l’ascolto dei loro bisogni e
l’accoglimento delle loro proposte in linea con i principi generali di questo piano. La partecipazione passa
dall’ascolto dell’istanza sociale che proviene dal mondo dell’associazionismo, del volontariato, delle reti civiche
e dei singoli individui, nonchè delle memorie storiche di questa comunità che auspichiamo partecipino al
completamento delle proposizioni di scenari strategici fin qui esposti.
16
In particolare nel nuovo strumento urbanistico si adotterà la tecnica, che Bernardo Secchi (1989) definisce di “Cucire
e Legare”cioè quella pratica di “cucire e legare parti diverse dell’urbano, recuperare le borgate abusive e metterle in
relazione con i quartieri che più fortemente hanno proclamato la loro alterità rispetto a quel modello di crescita, o
rispetto a quello delle lottizzazioni private, significa ristabilire in modo disincantato relazioni tra soggetti ed oggetti tra
loro configgenti; significa quantomeno affrontare il problema dell’incongruo, porsi nuovamente una questione di
rapporti : tra le singole parti della città, i loro utenti e protagonisti ed una immagine di società nella quale
l’emarginazione non sia istituzionalizzata, ma neppure si legittimi la pretenziosità degli idiolettti che divengono simboli
di status; nella quale la differenza non sia base di una strategia di mobilitazione individualistica e la struttura non
alluda ad impossibili integrazioni. La difficoltà e l’ambiguità del <<tema>>sta tutta qui. Ma puntare oggi sulle
legature è forse preparare il terreno per l’esercizio più libero di pozioni future.
17
Il Waterfront corrispondente al fronte a mare di Gioiosa Marea è sottoposto da diversi anni a forti pressioni naturali
ed antropiche ad es. l’erosione costiera che affligge la maggiorparte della costa tirrenica, ma si ricorda che è anche
presente la stazione ferroviaria la quale costituisce molteplice funzioni quale, inoltre a quella delll’intermodalità dei
trasporti, altresì la pressione infrastrutturale sulla costa. Per cui il recupero del waterfront diventa ora di preminente
importanza (coordinato con gli interventi di recupero e riqualificazione costiera dell litorale soggetto a forte erosione)
per configurare una nuova immagine del centro urbano di Gioiosa che si affaccia sul Tirreno, e del suo Skyline.
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Ridare un senso estetico di qualità a questi luoghi, rilanciare nuove centralità urbane e territoriali di questo
comune, proporre un sistema di sviluppo equilibrato ed armonico preservando la qualità della vita dei suoi
abitanti, innescare nuovi circuiti economici basati sulla valorizzazione delle risorse culturali e naturalistiche,
rendere questo territorio competitivo rispetto ad altri centri polarizzanti riproponendo una sua autonomia
basata sull’elevata risorsa culturale e naturale insita in questi luoghi.
Il territorio comunale di Gioiosa Marea si volge ora verso il futuro prossimo portando, mediante il suo nuovo
strumento urbanistico, Strategie, Politiche, Progetti e Regole, al fine di avviare e mantenere uno sviluppo
locale autosostenibile.
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Colophon:
Il GRUPPO DI LAVORO
La redazione del nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Gioiosa Marea è stata affidata all’Ufficio
Tecnico Comunale coordinato dall’Ingegnere Francesco Ballato, responsabile dell’UTC, alla guida dell’Ufficio
tecnico comunale e con adeguata conoscenza della situazione territoriale, ambientale, edilizia ed urbanistica
del Comune di Gioiosa Marea, avvalendosi della prestigiosa consulenza del Prof. Ing. et Urb. Alberto Ziparo.
Hanno inoltre partecipato alla redazione operativa, grafica, impaginazione ed operazioni cad,
l’Architetto Irene Calabria, ed il Dott. Marco Molica, laureato con titolo triennale in PTU&A presso l’Università
degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, ha svolto funzioni di analista di supporto alla redazione dello
SDM, ed è stato uditore alla costruzione del processo di piano; il Dott. Andrea M. Pidalà, Pianificatore
Territoriale e Urbanista, ha collaborato alla consulenza tecnica e scientifica.
UFFICIO DI PIANO
DEL COMUNE DI GIOIOSA MAREA (ME)
Il Sindaco
Assessore all’Urbanistica
Coordinatore Ufficio di Piano ed UTC
Collaboratori ed unità operative
Analisi di Supporto allo SDM e udizione
Consulenza Tecnica Scientifica
Collaboratori alla CTS
Collaborazione Service, Grafica, impaginazione, design, Cad
Dott. Ignazio Spanò
Geom. Rosario Spanò
Ing. Francesco Ballato
Geom. Francesco Spinella
Geom. Pietro Incognito
Geom. Aurelio Napoli Costa
Dott. Marco Molica
Prof. Ing.Urb. Alberto Ziparo
Dott. Urb. Andrea M. Pidalà
Arch. Irene Calabria
Ufficio di Piano. Gioiosa Marea
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