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un equilibrio da ritrovare
stampato su carta riciclata stampato su carta riciclata grafica • comunicazione • fotografia agenziaego.com Febbraio 2012 100 100 95 95 75 75 100 100 95 25 95 25 75 5 75 5 0 0 25 25 5 1 N° 0 levaldigi Imu autolinee giovani crisi Bisogna cercare di risollevare le sorti dell'aeroporto L'Ance chiede ai Comuni di applicare l'aliquota ridotta I nuovi tagli sul tpl mettono a rischio l'occupazione Il "contro-esodo" dei cervelli italiani in fuga all'estero In Italia l'industria investe molto nella conoscenza Servizi alle pag. 4 e 5 Servizio a pag. 7 Servizio a pag. 7 Fiorenza Barbero a pag. 8 Paolo Ragazzo decreto liberalizzazioni l'articolo 62 regola i rapporti tra industria e gdo Franco Adriano Cronista parlamentare “Italia Oggi” 100 Corso Canale, 8 - Tel. 0173 361306 GUARENE D’ALBA (CN) marketing e comunicazione Alba - Tel. 0173 440953 - www.zbservizi.net 11-06-2009 12:11 100 95 Pagina 1 95 75 Concessionaria BMW 931-45518-100x50 11-06-2009 12:11 Pagina 931-45518-100x50 11-06-2009 12:11 1 Pagina 75 1 Ferrero Ferrero Ferrero Concessionaria BMW Concessionaria BMW Corso Canale, 8 - Tel. 0173 361306 GUARENE D’ALBA (CN) Corso Canale, 8 Canale, - Tel. 0173 Corso 8 - 361306 Tel. 0173 361306 GUARENEGUARENE D’ALBA (CN) D’ALBA (CN) rese una per una le medicine di Mario Monti sono amare ed hanno molte controindicazioni per i singoli. Nel campo delle liberalizzazioni e delle semplificazioni lo sanno bene i professionisti, taxisti, camionisti, farmacisti, notai, benzinai, commercianti e agricoltori… Nel settore del mercato del lavoro, gli imprenditori come gli operai che saranno costretti a rinunciare a qualcosa nella ricerca di un punto di mediazione… Nell’ambito della Pubblica amministrazione, i dipendenti pubblici che si sentono presi di mira… Praticamente non c’è categoria in Italia che non abbia in questo momento buone ragioni da difendere. Tuttavia, come quando si affronta una brutta malattia, lo sforzo che ci è richiesto è quello di guardare alla terapia nel suo insieme e soprattutto alla possibilità di guarigione. Sì, affidandosi, in una certa misura. Perché, oggi, è chiaro che nessun italiano serio potrebbe sostenere che il sistema economico e sociale in cui vive non è intrinsecamente malato. Segue a pag. 3 100 100 95 931-45518-100x50 P Foto: Atl Cuneo stampato su carta riciclata L Ferrero 9 terapia d'urto Pro e contro delle nuove norme su tempi di pagamento, contratti scritti e sanzioni Concessionaria BMW a pag. la cura monti un equilibrio da ritrovare pagamenti così come l’industria rispetta quelli nei confronti dei 'articolo 62 del De- propri fornitori. In mancanza turismo invernale creto Liberalizzazio- di quell’autodisciplina invocata stagione compromessa: La neve ni che regola tutti i più volte in passato, un simile rapporti commerciali provvedimento non rappresenta non basta a coprire la crisi tra industria alimentare, forni- uno scandalo bensì un’opportutori e clienti impone contratti nità, soprattutto per quelle realscritti e pagamenti a 30 giorni tà che hanno difficoltà a farsi vaper le merci deteriorabili e 60 lere. E qui penso soprattutto alle per le altre. Potrebbe essere la tante piccole e medie imprese che svolta nel modo di commercia- operano con crescente difficoltà lizzare di numerose imprese del sul mercato”. comparto alimentare della pro- Franco Biraghi, presidente vincia. Una norma che prevede, della Sezione Alimentare di inoltre, pesanti sanzioni am- Confindustria Cuneo, confida ministrative che variano da un nell’istituzione di un tavolo minimo di 500 ad un massimo tecnico per correggere alcuni di 20mila euro per l’assenza di aspetti tecnici dell’articolo 62, contratti scritti, fino a 500mila a partire dalla ridefinizione dei per i ritardi di pagamento. Sono contratti scritti: “Questa legge migliaia le imprese industriali parte da un principio certacoinvolte. mente buono ma per come è 931-45518-100x50 11-06-2009 12:11 Pagina 1 Così il presidente di Federaliscritta comporta dei problemi mentare (Federazione Italiana alle nostre pmi, in particolare dell'Industria Alimentare) Filip- sulla contrattualizzazione obpo Ferrua, commenta la norma- bligatoria. Da un punto di vitiva: “La norma segna principi sta ideologico, come imprendiche le industrie alimentari riten- tore liberista, non posso vedere gono inderogabili per riequili- di buon occhio chi mi obbliga a brare i rapporti all’interno della redigere contratti scritti. È un filiera agroalimentare. In parti- limite della libertà commerciale colare la grande distribuzione e di contrattazione". Servizio di Ilaria Blangetti a pag. 6 Segue a pag. 2 deve rispettare le scadenze dei stampato su carta riciclata 0 Anno XVIIi - euro 1,03 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB/CN - Iscrizione Trib. di Cuneo -14/6/1989 n. 426 - Edito dal C.S.I. Cuneo - Contiene I.P. Direttore Responsabile: Fabrizio Pepino Gilberto Manfrin stampato su carta riciclata 5 95 75 75 25 25 25 5 25 5 5 0 5 0 0 0 2 primo piano Febbraio 2012 N° 1 articolo 62 rapporto tra industria e grande distribuzione libera lizza zioni Segue da pag. 1 "Il provvedimento non rappresenta uno scandalo ma un'opportunità, soprattutto per quelle realtà che hanno difficoltà a farsi valere" Filippo Ferrua, presidente Federalimentare 30 giorni per le merci deteriorabili e 60 per le altre. A destare perplessità è la disparità di trattamento:“Perché se compro latte lo devo pagare a 30 giorni, mentre se vendo formaggio lo deve vendere per legge a 60 giorni, accollandomi così 30 giorni di pagamento? Definiamo un termine che sia uguale per i prodotti deteriorabili come per quelli a lunga conservazione, senza imporre i pagamenti dall’oggi al domani, ma graduandoli nel tempo”. www.tec-artigrafiche.it "Molte aziende compiono ordini per fax, per e-mail, per telefono: impossibile imporre contratti scritti. Il rischio è quello di perdere moltissimi clienti, schiacciati sotto il peso della burocrazia”. Biraghi entra poi nel merito delle sanzioni amministrative per chi sprovvisto di contratto scritto: “In presenza di contratto scritto sono d’accordo nell’applicare quelle sanzioni, ma non possiamo obbligare un’azienda a mettere nero su bianco. Tra l’altro siamo al cospetto di sanzioni troppo elevate per chi vende per poche migliaia di euro, un onere impossibile da sostenere. Senza obblighi scritti certe sanzioni non avrebbero motivo d’esistere, mentre dovrebbero essere applicate a chi impone clausole troppo vessatorie”. Biraghi va oltre. La norma infatti stabilisce anche le modalità di pagamento, da effettuarsi entro un equilibrio nuovo da ritrovare insieme CON SULENTI DI DIR EZIONE esperti in azione CONSULENZA DIREZIONALE CONSULENZA ORGANIZZATIVA CONSULENZA TECNICA FORMAZIONE MANAGERIALE Via Ognissanti, 30/b - 12051 ALBA (CN) - Tel. 0173 287374 - Fax 0173 280875 [email protected] - www.freemanagers.it Termini che, in realtà, difficilmente potrebbero essere rispettati: “Oggi c’è talmente poca liquidità che non si può obbligare un cliente a pagare a 60 giorni aggiunge Biraghi -. Se è abituato a pagare solo a 120 giorni, continuerà a farlo con quella scadenza, al di là di ogni sanzione. Così facendo però, non solo il cliente sarà obbligato a corrispondere more e interessi, ma smetterà pure di pagare l’impresa, che finirà per perdere quel cliente. Bisogna capire -– conclude Biraghi - che con queste normative a farne le spese non sono tanto le parti contrattualmente 'forti', quanto quelle deboli, che non potranno più avvalersi di forme di flessibilità negoziale finora diffuse per poter concludere i propri accordi”. La normativa è in discussione proprio in queste ore al Senato per il vaglio di possibili emendamenti. Gilberto Manfrin Febbraio 2012 la cura monti terapia d'urto Segue da pag. 1 A plificazioni amministrative, con la liberalizzazione di taxi e farmacie, abolendo l’articolo 18 o aumentando i notai di 500 unità a livello nazionale, la terapia nel suo insieme invece può risultare efficace e dobbiamo sperare che lo sia. Occorre crederci, altrimenti diventa inutile perfino l’ossessione di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 per la quale sono già state messe in atto manovre per 80 miliardi e chissà quante ne serviranno ancora. Uno sforzo perfettamente inutile, se il debito schizzerà ancora verso l’alto. Il governo, che per ora gode della fiducia dei partiti più responsabili (Pd,Pdl e Udc) e si muove tra due fari: il capo dello Stato ed i giovani. Giorgio Napolitano in quanto rappresentante del punto di unità e i giovani ("anche quelli delle future generazioni", dice Monti) perché è un dovere guardare a loro dopo averli indebitati ancor prima della loro nascita. Da queste due entità ultima ora Appello dell'Ance ai Comuni cuneesi per l'Imu al 0,38% L’Ance di Cuneo chiede a tutti i Comuni della provincia di di applicare la riduzione dell’aliquota Imu (Imposta municipale unica) sino allo 0,38% per i fabbricati costruiti e destinati dalle imprese costruttrici alla vendita (il cosiddetto ‘magazzino delle imprese edili’), così come definito dall’articolo 56 del Decreto Liberalizzazioni (D.L. 201/2012) anche grazie agli emendamenti presentati dall'Ance. L’Imu era stata inserita nella manovra finanziaria ‘Salva Italia’ del Governo Monti, prevedendo originariamente un’aliquota anche sugli edifici invenduti pari allo 0,76%. forti non dai consensi che pure non mancano (oggi Monti è il capo del governo con il maggior gradimento nei sondaggi in Europa) il governo trae l'unica ragione di esistenza. I tre i vincoli italiani che il governo intende abbattere sono: l'insufficiente concorrenza, la carenza infrastrutturale e la burocrazia. Un’occasione anche per i partiti che intanto possono dedicarsi ad altro, come indicato dal presidente della Repubblica, per esempio alle riforme costituzionali (compresa la legge elettorale) nella sede propria che è il parlamento. C’è tanto da fare. Quali sbocchi sono possibili? Quello positivo sarebbe considerare questa crisi come una provocazione ed infine come l’assoluta opportunità per la creazione degli Stati Uniti d’Europa. Con un’unica autorità politica centrale europea che confermi le basi per una pace duratura in quello che è ancora il mercato più ricco del mondo. Una nuova occasione di crescita per tutti. Un sogno per tanti. Se dovessero prevalere gli arroccamenti, invece, il sistema Italia come lo conosciamo può saltare e molti perseguono questo obiettivo. Di certo, da un punto di vista economico il rischio per tutti sarebbe quello di diventare, fenomeno che si sta già verificando, appaltatori di società cinesi, indiane, statunitensi, brasiliane, giapponesi, russe, messicane, indonesiane… Sì, perché, in assenza di un’Europa forte, come sostiene lo studio della britannica Euromonitor international (la più importante società a livello globale di analisi delle strategie di mercato), tra poco più di vent’anni nella top ten delle potenze economiche mondiali permarrebbero due soli Stati europei: Germania e Gran Bretagna. Ma agli ultimi due posti e pronti a soccombere anche loro. I primi sarebbero come nell’ordine appena citato. Franco Adriano Cronista parlamentare “Italia Oggi” hanno detto Il decreto legge sulle liberalizzazioni delle professioni presentato e approvato dal Governo ha suscitato numerose reazioni anche tra gli ordini professionali della Granda. Ecco i commenti di notai, commercialisti e avvocati. sì alle modifiche se portano vantaggi reali “Non siamo contrari alle modifiche previste, purché creino degli effettivi vantaggi per i cittadini e non mettano a rischio i pubblici registri del nostro Paese. Mi riferisco, ad esempio, alla possibilità per gli 'under 35' di costituire una Srl senza controllo notarile: cosa che noi temiamo per i possibili problemi di infiltrazioni malavitose nel circuito economico. Piuttosto che veder compromesso un sistema che funziona, proporremo al Governo di effettuare interventi gratuiti nei confronti delle nuove imprese condotte da giovani. Non siamo contrari neppure all’aumento del numero dei notai, ma chiediamo che venga mantenuto un sistema rigoroso di selezione. Non illudiamoci, infine, che la crescita del Paese passi dall’abolizione delle tariffe minime e massime delle prestazioni notarili. Da anni è già possibile richiedere dei preventivi, ma innescando meccanismi da 'tariffa selvaggia' il rischio è che a rimetterci sia la qualità del servizio offerto ai cittadini, con ripercussioni soprattutto sulle fasce più deboli”. Ivo Grosso, presidente del Consiglio notarile di Cuneo il rischio è che ci rimettano i più giovani "La nostra è una professione già ampiamente liberalizzata, che vive sul mercato. Anche nella nostra provincia il numero dei commercialisti è superiore al necessario, prova tangibile che non siamo mai stati contrari a nuovi ingressi; il problema è che sono proprio i nuovi iscritti, quasi tutti giovani, a faticare di più perché non trovano una collocazione e sono costretti in alcuni casi a ripiegare su mansioni poco qualificanti. Con l’abolizione delle tariffe, che già di fatto erano poco applicate, e l’eccessiva apertura a nuovi ingressi il rischio è che la professione si trasformi in un lavoro parasubordinato e sottopagato, agevolando chi negli anni ha raggiunto una posizione e svantaggiando le nuove generazioni. Il ruolo degli ordini professionali è proprio quello di tutelare i più giovani. Ad essere sincero, inoltre, non riesco a percepire l’equazione: liberalizzazione uguale crescita del Paese; bisognerebbe intervenire in altre direzioni, mentre tra categorie bisognerebbe lasciare da parte i contrasti per collaborare alla crescita comune". Maurizio Grosso, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Cuneo un quarto degli avvocati europei è italiano "Il decreto legge del Governo sulle liberalizzazioni è stato concepito male. A mio avviso non aiuterà i consumatori, ma favorirà i contraenti più forti, creando una serie di problemi pratici per l’intero sistema della giustizia. L’abolizione delle tariffe minime, per esempio, era già stata decisa nel 2006 col decreto Bersani; ora sono state eliminate le tariffe tout court, eliminando i parametri necessari per la liquidazione delle spese da parte del Giudice. In un lavoro come il nostro c’è bisogno di riferimenti, servono soprattutto al cliente; anche perché il preventivo è sì obbligatorio ma solo se espressamente richiesto. Pattuire poi un compenso prima di una causa non è cosa semplice perché la mole di lavoro è difficilmente valutabile a priori e i tempi necessari per portarla a termine non dipendono da noi. Detto questo, la necessità di stimolare la concorrenza nella nostra professione non è così avvertita se si considera che, a parte l’esame di stato, non esistono particolari barriere all’ingresso. Siamo già una delle professioni più liberalizzate: un quarto degli avvocati europei è italiano". Claudio Streri, presidente dell’Ordine degli avvocati di Cuneo www.tec-artigrafiche.it l di là degli attacchi speculativi internazionali che pure ci sono e sono particolarmente insidiosi. Non è obiettivamente credibile, dunque, l’accusa di sadismo del medico, come se il governo ce l’avesse nei confronti di questa o quella categoria (emblematico il taxista che davanti al microfono dice: “Monti ce l’ha con noi, vuole distruggerci”). Piuttosto, finché l’Italia ha la necessità di presentarsi sui mercati internazionali, bisogna dimostrare che gli italiani quando vogliono sono seri: questo è lo sforzo che il governo sta cercando di fare. Ed è il motivo per cui politicamente oggi non esiste un’alternativa. Come dice l’anziano giurista Giuseppe Guarino, ultimo ministro della Partecipazioni statali nel dopo Tangentopoli, prima di tutto in caso di alluvione “occorre tirarsi al riparo della piena” che altrimenti rischia di travolgere le persone con le cose. L’attenzione è alle maxi-scadenze di titoli di Stato fra febbraio ed aprile. Grazie al tour internazionale del capo del governo alla ricerca di maggiore credibilità e alle riforme messe in cantiere, un primo segnale positivo è già giunto con il calo dello spread fra i Btp italiani ed i Bund (che per Monti deve ancora scendere “e scenderà”). Tuttavia, se non si riuscirà a diminuire lo stock di debito pubblico in generale e quello detenuto all’estero in particolare, che è il 40% del totale, l’Italia non è fuori dal pericolo e può essere ancora soggetta ad attacchi speculativi importanti. Perciò, anche se può sembrare pazzesco nell’attuale contesto affermare che i problemi si risolvono con le sem- 3 primo piano N° 1 Produzione di strutture in CAV per uso industriale, artigianale e agricolo www.edilcem.it [email protected] Località Salerie, 145 • 12030 CAVALLERMAGGIORE (CN) tel. 0172 381684 / 0172 382888 • fax 0172 389205 • geom. Gianni Gonella • cell. 335 7208648 4 grandangolo Febbraio 2012 N° 1 geac l'assemblea degli azionisti e l'aumento di capitale Gilberto Manfrin le val digi S i avvicina il giorno della verità per l’Aeroporto Olimpica di Levaldigi. Il prossimo 14 febbraio infatti si terrà la riunione dell’assemblea degli azionisti della Geac, la società che ha in gestione la pista cuneese. Una data segnata con il pennarello rosso, per un incontro che dirà molto sul futuro dello scalo, che ha assoluto bisogno di nuove entrate economiche. Così, se da un lato Levaldigi ha segnato un nuovo record dal punto di vista dei passeggeri transitati nel 2011, con circa 225.500 viaggiatori, miglior performance di crescita tra tutti gli scali italiani con un +25% rispetto all’anno precedente (quando i passeggeri furono 180mila), dall’altro vanno registrate le grosse perdite d’esercizio, con un ‘buco’ di circa 1,3 milioni di euro, la stessa cifra che il consiglio di amministrazione indica come aumento di capitale per sostenerne lo sviluppo. Ferma la posizione di Confindustria Cuneo, che partecipa al capitale sociale di Geac con una quota pari allo 0,24%. Il vice presidente di Confindustria Cuneo con delega alle Infrastrutture, Filippo Monge, è chiaro: “Riteniamo che Levaldigi debba restare al centro del sistema dei trasporti aerei del nord Italia, ma occorre fare sistema per risollevare le sorti di questa struttura - afferma Monge bilanci e strategie aeroporto al bivio Confindustria crede nelle potenzialità dello scalo ma chiede che tutto il territorio faccia la sua parte per modernizzare l'infrastruttura Filippo Monge ha la delega alle Infrastrutture di Confindustria Cuneo -. Il futuro di Levaldigi dovrà passare attraverso un processo di integrazione con i grandi hub del nord Italia e penso soprattutto all’integrazione con Caselle, ma anche con tutto il sistema aeroportuale del nord Italia. Tuttavia, di fronte a risultati non sempre performanti e convincenti, risulta difficile convincere gli azionisti a sottoscrivere aumenti di capitale. L’Unione Industriale - prosegue Monge - farà la sua parte proporzionalmente, ma la devono fare anche tutti gli altri azionisti, nessuno escluso. Crediamo nelle potenzialità di Levaldigi, per la crescita del territorio e per allargare le opportunità occupazionali; siamo contenti dei dati sui viaggiatori, ma ci sono state scelte nel passato che non hanno confermato le attese degli azionisti e sulle quali adesso bisogna realizzare una potente strategia industriale per tornare a generare valore sul territorio e per creare una moderna infrastruttura”. Uno scalo, Levaldigi, che deve ampliare la propria operatività: “Dobbiamo iniziare a pensarlo anche in un’ottica di scalo merci - sottolinea Monge -. Per questo l’Unione Industriale resta in attesa di sapere quali saranno le strategie e gli sforzi per andare in questa direzione, quindi per muoversi anche sotto un profilo di attrattività, di scambi, di flussi industriali rispetto ad un concetto che non può più essere unicamente di flusso turistico”. Sulla vicenda pesa inoltre la questione Ryanair, con lo scalo cuneese che punta a diventare base della compagnia irlandese se la trattativa tra la Regione e la Ryanair stessa dovesse andare a buon fine: “Ryanair è il prodotto della modernizzazione e noi dobbiamo restare ancorati a tutto ciò che è modernità - conclude Monge -. La politica deve fare i suoi passi, ovviamente, ma credo che si debba fare tutto e di più per tenere un operatore di queste dimensioni e se serve cercarne anche altri. Esistono infatti molteplici compagnie low-cost che portano a grande mobilità di persone. Persone vuol dire ricchezze, richiesta di turismo, un importante capitolo dell’industria cuneese”. informazione redazionale quando la banca entra a scuola “ La banca a scuola” è un progetto ormai consolidato che punta a simulare con la partecipazione diretta degli studenti tutto il complesso delle operazioni e delle attività che vengono svolte quotidianamente da una banca. Nato alcuni anni fa dalla comune volontà della Cassa di Risparmio di Fossano e dell’Istituto di istruzione superiore “Vallauri”, coinvolge gli alunni del triennio Igea (quello che un tempo era denominato “ragioneria” e ora “amministrazione, finanza e marketing”) e i docenti del dipartimento di Economia aziendale. Il progetto si articola in una serie di interventi e lezioni pratiche disseminate nell’arco dell’anno scolastico. Protagonisti sono i responsabili e vari esperti della banca fossanese, che in- Foto di gruppo intorno al presidente della Cassa di Risparmio di Fossano Beppe Ghisolfi degli studenti partecipanti al progetto che coinvolge Crf e Istituto Swuperiore "Vallauri" di Fossano contrano gli studenti in classe e presentano le diverse operazioni bancarie. Tanti gli argomenti trattati: conti correnti e finanziamenti, operazioni in titoli e cambi, alcuni problemi di attualità legati al sistema finanziario mondiale, nazionale e locale, come funziona il bilancio di una banca... Proprio a dicembre gli studenti della classe 5ªA Igea (foto a lato) hanno partecipato, nell’ambito degli incontri previsti dal progetto, ad una conferenza tenuta da Beppe Ghisolfi, presidente della Crf. Il relatore ha illustrato l’attività delle banche di territorio e l’incidenza dell’attuale crisi finanziaria, con analisi, commenti e confronti circa la sua possibile evoluzione. L’inter- vento è poi proseguito con il commento dei parametri fondamentali di Basilea 3 sull’adeguatezza patrimoniale delle banche. “Con parole chiare ed efficaci - dicono gli studenti -, il presidente Ghisolfi ci ha fatto toccare con mano gli effetti di tutto ciò sulla realtà quotidiana di oggi. Pur nella complessità di alcuni argomenti trattati, l’espo- sizione precisa e competente ha catturato la nostra attenzione, ci ha permesso di inquadrare le problematiche affrontate e di ottenere esaurienti risposte alle nostre domande. Riteniamo che questa attività rappresenti un momento importante di contatto tra il mondo scolastico ed il mondo del lavoro e costituisca un arricchimento per entrambe le parti”. “È un’iniziativa decisamente positiva e per noi molto importante, in quanto la maggior parte dei nostri dipendenti arriva proprio dalla ragioneria – dice Beppe Ghisolfi, presidente della Crf -. I risultati sono ottimi, ne ho la prova concreta durante i colloqui di lavoro con i neoassunti. Ringrazio gli insegnanti e mi auguro che il progetto continui ad essere proposto anche nei prossimi anni”. Febbraio 2012 5 grandangolo N° 1 confronto APERTO COSA PENSANO GLI IMPRENDITORI futuro in bilico tra luci e ombre La vocazione turistica trova più consensi di quella commerciale, ma su tutto pesa il problema della sostenibilità In senso orario, a partire da in alto a sinistra: Amilcare Merlo, Corrado Caviglia, Sandro Dardanello, Franco Biraghi e Elena Lovera Franco biraghi "non sarà mai uno scalo merci, ma non VA eliminato" “Una struttura importante per la provincia che nel suo piccolo, nonostante i debiti, ci tiene collegati al mondo”. Franco Biraghi presidente della sezione Alimentare di Confindustria Cuneo ‘salva’ simbolicamente lo scalo di Levaldigi, sottolineando come siano altre le infrastrutture che dovrebbero essere ‘tagliate’ perchè dispendiose per le tasche dei cittadini: “Penso che se dobbiamo eliminare qualcosa in provincia di Cuneo questo qualcosa non è certamente l’aeroporto di Levaldigi. Farei piuttosto a meno, per esempio, di quelle tratte ferroviarie che non servono a nulla come la Savigliano-Saluzzo o la Saluzzo-Cuneo. Reinvestendo le spese per queste tratte obsolete, si manterrebbe dieci volte un aeroporto come Levaldigi che ha un deficit che andrebbe drasticamente diminuito”. Ma che tipo di servizi dovrebbe offrire in futuro l’aeroporto? “Levaldigi come scalo merci per la nostra provincia? Non scherziamo! Le merci arrivano dove ci sono centri di logistica e grosse imprese che fanno logistica in giro per tutta l’Europa. Io vedo l’aeroporto come scalo turistico o come collegamento low-cost con i Paesi dell’Est, ma non certo con funzioni da interscalo logistico. Cuneo è in un angolo dell’Italia. Detto questo , credo che sia una struttura da salvaguardare, valorizzandola per quello che è, facendo attenzione a non gettare via i soldi perché, forse, in questi ultimi anni ne sono già stati buttati via troppi”. amilcare merlo "gioiello da custodire, ma bisogna abbattere i costi" “Un gioiello che va sicuramente custodito”. Amilcare Merlo, vice presidente vicario di Confindustria Cuneo e delegato all'Internazionalizzazione, di girovagare in auto per l’Italia per impegni di lavoro non ne può più: “Per andare da Cuneo a Bologna ci vogliono quattro ore. Un aeroporto come quello di Levaldigi dovrebbe servire per collegare città relativamente vicine alla Granda. Possibile che non si possa fare nulla per rendere la struttura più operativa? Ci sono mille limitazioni dovute a collegamenti non perfettamente razionali con altri aeroporti e con le infrastrutture. Le istituzioni hanno il dovere di mantenere vivo Levaldigi e se possibile potenziarne i servizi. Una struttura che arriva a conteggiare oltre 225mila passeggeri l'anno merita più considerazione”. Con un nodo da sciogliere in fretta: “Non dev’essere la Geac a pagare il personale che gestisce la torre di controllo. Il rosso si ridurrebbe della metà se a sobbarcarsi la spesa fosse, come per gli altri scali italiani, lo Stato. Sono vent’anni che si parla di questo ma nulla è cambiato. Bisogna creare un indotto che attiri sempre più i turisti e fare in modo che Levaldigi possa diventare anche punto di riferimento per le esportazioni delle nostre imprese”. corrado caviglia "se non è sostenibile bisogna fare altre scelte" “Levaldigi, convivendo con un vicino così importante come Caselle, è destinato a rimanere un aeroporto minore,senza possibilità di aumentare i ricavi, continua a riportare perdite che ogni anno, puntualmente, si ripresentano”. Corrado Caviglia, delegato alle Relazioni industriali di Confindustria Cuneo, esprime le sue perplessità sullo scalo cuneese: “è una struttura importante, ma se non ci sono i presupposti per poterla sostenere bisogna prenderne atto e capire che non si può andare avanti. D'altronde il malcontento monta sempre quando è ora di tirare fuori i soldi. Personalmente credo che Confindustria debba contribuire nel momento in cui tutti i soggetti in causa siano convinti di sostenere il progetto. Ma sollevo dei dubbi, perché ritengo che lo scalo non abbia un futuro redditizio e minimamente sostenibile. Non credo che la piccola quota che Confindustria stanzierà possa servire a molto e non vorrei che alla lunga risultino soldi buttati via”. Ma che destinazione dare dunque all’aeroporto affinchè possa sopravvivere? “Se oggi il traffico merci è marginale un motivo ci sarà. Evidentemente Levaldigi non è ritenuto strategico dagli imprenditori. Ma è la risposta che il mercato ha dato in questi anni”. sandro dardanello "utile per la manodopera, ma puntiamo sul turismo" Sandro Dardanello, già consigliere della Sitraci prima che la società confluisse in Geac, è perfettamente a conoscenza delle vicende legate allo scalo cuneese. “Per noi imprenditori edili è un’infrastruttura indispensabile per far arrivare manodopera qualificata dall’Est, vedi carpentieri e muratori, figure professionali che stanno scomparendo". Sulla destinazione d'uso: “Il trasporto merci sarebbe un canale molto utile per l’economia del territorio, mi auguro che venga presto preso in considerazione, ma la nostra provincia è un’attrazione soprattutto a livello turistico. è importante sfruttare Levaldigi per portare turisti in provincia, ma prima bisogna potenziare le strutture ricettive, alberghi e agenzie turistiche. Se poi la Regione finanziasse anche da noi i tour operator sulla base dei turisti in arrivo, ne beneficerebbe anche Levaldigi”. Quanto al ‘buco’ nel bilancio: “La perdita di 1,3 milioni di euro non è una cifra così drammatica considerato l’incremento del traffico di passeggeri annuo che è schizzato a 225 mila. Se chiudessimo l’aeroporto resterebbero senza lavoro una sessantina di dipendenti, una ricaduta occupazionale che non possiamo dimenticare. Si dice sempre che Cuneo pecca di infrastrutture: abbiamo un aeroporto e noi cosa facciamo, lo chiudiamo? è un paradosso di cui non possiamo macchiarci”. grafica • comunicazione • fotografia Marketing Pills 2012 “ Perché continuo a investire in forti campagne pubblicitarie anche adesso che la mia azienda è diventata il maggior produttore mondiale di chewing gum? Per lo stesso motivo per cui il pilota di un aereo tiene i motori accesi anche dopo il decollo.” Dal 1998 al f J.Wrigley industriale statunitense elena lovera "vigilare sulla gestione e integrazione con caselle" “Continueremo a sostenere Levaldigi, ma non chiedeteci di tirare fuori altri soldi”. Elena Lovera, imprenditrice nel comparto edile, sottolinea la scarsa utilità dello scalo cuneese per il tessuto industriale provinciale: “Ci sono gravi lacune infrastrutturali all’arrivo e pochi collegamenti aerei che potrebbero essere utili. Il volo su Roma, per esempio, di cui tanto si è discusso, io non lo ritengo strategico. Per averne uno solo al giorno preferirei potenziare le linee per la capitale da Caselle, così da avere più alternative”. Che fare allora dello scalo? “Io non dico di chiuderlo, ma va organizzata una più ampia sinergia con Caselle, perché di questo passo a Cuneo continueranno ad atterrare voli di serie B e Levaldigi andrà incontro ad una inevitabile chiusura. Credo che non si possa chiedere a Confindustria di fare più di quello che oggi fa per l’aeroporto: abbiamo una quota simbolica e in questo momento possiamo continuare a sostenerlo in questo modo. Dobbiamo chiedere alle istituzioni, in particolar modo alla Regione, che si faccia di tutto per integrare Levaldigi con Caselle e, soprattutto, che si vigili sulla sua gestione, per fare in modo che Cuneo non resti com’è ora, uno scalo per i voli di serie B”. dal 1998 al fianco delle aziende che crescono. [photograpy w w w [graphic design [above the line [adv . a g e n z i a e g o . [web c o m EGO - Identità ed Immagine • Piazza Molino, 06 - 12063 DOGLIANI CN • Tel. 0173.742576 - [email protected] ® 6 attualità Febbraio 2012 N° 1 Foto: Atl Cuneo news A partire da in alto: Gianni Ferrero, presidente sottosezione Albergatori; Bruno Vallepiano, presidente sottosezione Impianti a fune; Alberto Cirio, assessore Sport e Turismo Regione Piemonte La conca innevata di Prato Nevoso (Foto: Archivio Atl Cuneo) continua lo stato d'emergenza le società di impianti a fune e gli albergatori sono in ginocchio la neve non basta a coprire la crisi Ilaria Blangetti F inalmente è arrivata. Dopo mesi di siccità e temperature miti la neve ha riportato il Cuneese nell’inverno e ha dato speranza al mondo del turismo sugli sci. La neve ha imbiancato i comprensori che da settimane aprivano a singhiozzo grazie all’innevamento artificiale anche se molti impianti hanno visto il loro debutto stagionale solo dopo la nevicata di fine gennaio. Tardi, decisamente troppo tardi. Anche se ora si scia regolarmente sulle piste di tutto il Cuneese l’emergenza, infatti, è tutt’altro che finita: tre mesi di siccità e la mancanza di neve durante il periodo natalizio hanno lasciato un danno economico ingente per un’aziende che è capace di attirare, ogni inverno sulle nostre montagne, 2 milioni di turisti. “Non sono le nevicate di questi giorni a poter sanare una crisi che ha ormai compromesso il 50% del fatturato dell’intera stagione e delle aziende della neve, impedendo loro di lavorare normalmente nei mesi turisticamente più intensi”. Sono le parole dell’assessore regionale al Turismo Alberto Cirio durante il tavolo di crisi sulla neve istituito dalla Regione e riunitosi il 30 gennaio per la seconda volta. Il provvedimento ha, fra gli obiettivi, anche quello di colmare una lacuna a livello legislativo dove non è previsto lo stato di calamità da “siccità nevosa”. “Il tavolo di crisi è un’importante garanzia che permette di mantenere vivo il problema: altrimenti, com’è accaduto in passato, sarebbe bastata una nevicata a cancellare l’emergenza - commenta Bruno Vallepiano, presidente della sottosezione Impianti a fune di Confindu- stria Cuneo -. L’arrivo della neve è indubbiamente una boccata d’ossigeno ma, nella migliore delle previsioni, riusciremo a recuperare il 20% della stagione perché le giornate con più affluenza, quelle del periodo natalizio, ormai sono perse. Il danno è evidente. Non dimentichiamo che per prepararsi alla stagione sono stati fatti importanti investimenti, oltre alla normale manutenzione. Soldi spesi nell’attesa di aprire gli impianti”. Il 18 gennaio si era svolto, in Confindustria a Cuneo, un vertice organizzato dalla sezione Turismo, presieduta da Alberto Rinero, con gli assessori regionali e provinciali al Turismo, Alberto Cirio e Pietro Blengini, e gli operatori del settore per fare il punto della situazione e spiegare i provvedimenti espressi dal tavolo di crisi. Ecco i primi risultati: “Innanzitutto il buon esito del provvedimen- to presentato dall’onorevole Guido Crosetto nell’ambito del decreto 'milleproroghe' che fa slittare di due anni la fine della vita tecnica degli impianti in scadenza quest’anno - commenta Alberto Cirio -. Abbiamo fatto anche passi avanti con l’Abi per la moratoria sulle rate dei mutui”. Un intervento, questo, che mira a ottenere la moratoria di almeno un anno sui ratei delle imprese danneggiate dalla calamità. “È evidente che le nostre azioni non sono rivolte solo ai gestori degli impianti - precisa Cirio -, ma a tutto l’indotto della ristorazione, del commercio e dei lavoratori di questo comparto, che vivono oggi una situazione drammatica”. Il danno economico, infatti, è ingente per tutto il sistema neve. “I nostri alberghi hanno perso il 60% del fatturato - dice Paolo Bongioanni, direttore dell’Atl del Cuneese -, senza contare che molte settimane bianche Così vicine, così facili, così salutari. Così vicine da essere raggiungibili in pochi minuti. Così immerse nella pineta ai piedi del Monte Pigna, lontane dallo stress cittadino, sono il luogo ideale per trovare un momento da dedicare a se stessi. Alle Terme di Lurisia prendersi una breve pausa è facile, con i trattamenti termali ma anche con le offerte dell’area relax. Così facile come bere un bicchiere d’acqua: l’acqua delle fonti Lurisia. Conosciute dal 1917 e da sempre famose per le proprietà ipotermali. Così salutari da generare da subito un immediato e duraturo benessere. in programma a febbraio sono state annullate. Indubbiamente i pendolari dello sci si riverseranno subito sulle piste innevate ma è necessario un ulteriore sforzo promozionale per riempire gli alberghi e far sapere, anche all’estero, che ora la neve c’è”. Dello stesso parere Gianni Ferrero, presidente della sottosezione Albergatori di Confindustria Cuneo: “Il periodo migliore è alle spalle e molti turisti hanno ormai disdetto le loro prenotazioni. Rispetto all’anno scorso i nostri hotel hanno registrato un calo di presenze tra il 40 e il 70%. Un danno che recupereremo solo in parte grazie al turismo dei week-end”. Intanto l’assessore Cirio ha precisato che si sta lavorando per un ulteriore modifica alla Legge regionale 2 che regola il sistema neve, per individuare strumenti in via d’urgenza nel caso situazioni analoghe dovessero ripetersi in futuro. STOP ALLERGIE ALLE TERME Respira meglio all’arrivo della primavera e libera la mente dallo stress - Grotta sudatoria - Sauna finlandese - Inalazione e aerosol - Massaggio Testa 30’ - Massaggio Shiatsu 30’ Pacchetto 6 giorni Respira Meglio - Consulenza con Medico Termale - 4 cure inalatorie (4 inalazioni, 4 aerosol, 1 doccia nasale) - 2 Grotta sudatoria - 1 Massaggio Testa 30’ - 1 Massaggio Shiatsu 30’ Cure in convenzione con il S.S.N. Cure inalatorie, Fangoterapia, Balneoterapia, Idropinoterapia, Cure ginecologiche, Ciclo per la Sordità Rinogena, Ventilazione polmonare. Istituto Idrotermale di Lurisia S.r.l. - Via delle Terme, 60 - 12088 Roccaforte Mondovì (CN) - fraz. Lurisia Terme - Tel. 0174 683 421- Fax 0174 583 555 - e-mail: [email protected] - www.lurisia.it Stabilimento Termale di Prima Categoria Super Febbraio 2012 7 attualità N° 1 trasporto pubblico locale i nuovi tagli contratti di rete Unioncamere Piemonte, Camera di commercio e Confindustria Cuneo finanziano due bandi a livello provinciale e regionale Lunedì 16 gennaio, nel salone d'onore della Camera di commercio, sono state presentate le iniziative promosse da Unioncamere Piemonte - Camera di commercio di Cuneo con Confindustria Cuneo, articolate in due bandi finalizzati a promuovere la creazione di ‘Reti di imprese’ a livello regionale e provinciale. I contratti di rete, cioè gli accordi tra imprese che decidono di unirsi per avviare processi di riorganizzazione delle filiere, incrementare l'efficienza produttiva e potenziare lo sviluppo commerciale, la capacità innovativa e l’internazionalizzazione sono uno dei nuovi percorsi capaci di regalare più competitività al territorio e alle imprese in esso operanti. Il bando regionale prevede sei voucher da 6.000 euro ciascuno, per supportare le imprese che hanno deciso di mettersi insieme facendo ricorso al contratto di rete. A livello provinciale i voucher sono tre, di 5.000 euro l’uno e le precandidature all'ente camerale cuneese possono essere presentate sino al 30 aprile 2012, un arco di tempo più ampio per favorire nuovi contatti e l'elaborazione di progetti operativi. È possibile l'adesione ad entrambi i bandi, ma non sono cumulabili i benefici. In pratica, è consentito tentare le due strade, salvo l'obbligo di rinuncia a una delle due se si supera con successo l'altra. “Il concetto di rete è una proposta concreta contro l’attuale crisi - afferma il presidente della Piccola industria di Confindustria Cuneo, Mauro Gola - . Le reti rappresentano una prospettiva di crescita del nostro territorio, per questo è importante continuare a promuovere le alleanze interaziendali. Unire le forze, per esplorare nuove opportunità di business condivise, consente di recuperare efficienza organizzativa e reagire così alla crisi. Una ‘strategia della rete’ in cui ottimizzare i costi, ridurre le diseconomie, condividere informazioni, può essere la soluzione più adeguata per l'organizzazione di attività economiche in condizioni di rapido cambiamento tecnologico, una specifica forma evolutiva del decentramento produttivo”. “Le organizzazioni professionali di categoria, con particolare riguardo alla componente industriale, hanno sottolineato in più di un'occasione l'interesse, a livello locale, per i sistemi di 'reti di impresa - spiega il presidente della Camera di commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello -. In tale ottica, viste le istanze, insieme a Confindustria Cuneo si è deciso di intervenire potenziando le risorse stanziate a livello regionale, istituendo un bando a voucher anche in provincia di Cuneo per incrementarne le opportunità”. pari opportunità conciliazione tempi di lavoro e famiglia situazioni più facili da gestire nelle pmi Ilaria Blangetti Egle Sebaste, “ di Purtroppo la conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia delle donne lavoratrici è ancora una questione lasciata alla sensibilità dei singoli datori di lavoro. Anche se, in una realtà mediopiccola come la nostra, è più facile che le soluzioni vengano trovate, condivise e adottate”. Sono le parole di Egle Sebaste che ha partecipato, in rappresentanza di Confindustria Cuneo, al seminario di studio “Più donne per una politica che cambia”, che si è svolto il 20 gennaio in Provincia sul tema della partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini nella politica, nel lavoro e nella società. All’iniziativa, proposta dalla Commissione regionale di Pari Opportunità in collaborazione con la Provincia di Cuneo, erano presenti, oltre alla presidente Gianna Gancia e all’assessore alle Pari Opportunità Anna Mantini, la consigliera di Parità regionale supplente Franca Turco, la Consigliera di Parità provinciale Daniela Contin e la titolare della Sebaste Gallo d'Alba "Tanto dipende dalla sensibilità dei datori di lavoro, ma nelle piccole realtà le soluzioni sono più semplici" direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Torino e direttrice del Laboratorio Frame di Corep, Adriana Luciano. Al tavolo di lavoro i principali rappresentanti delle realtà socio-economica cuneese per parlare, condividere e capire cosa è stato fatto e cosa c’è da fare in tema di donne e politica, donne e mercato del lavoro e welfare. Tutte le intervenute hanno potuto condividere esperienze, problematiche e idee per riuscire ad attivare una vera sinergia del territorio a favore di una tematica comune, importante e delicata. Durante l’incontro si è parlato anche dell’azienda dolciaria Ferrero spa di Alba, riconosciuta come una “miniera di buone prassi” per la capacità di porre la persona al centro delle strategie di sviluppo aziendale: ultima tappa del percorso, in tal senso, la recente firma dell’Accordo Integrativo Aziendale. “Confindustria è interessata a partecipare a tavoli di lavoro che si occupano di pari opportunità e, anche grazie alla presidente Nicoletta Miroglio - ha continuato Sebaste -, il ruolo delle donne nell’associazione è in continua crescita”. Dalle conclusioni di fine mattinata è emerso come sia necessario ragionare di condivisione, perché il tema è sempre meno delle donne e sempre più dell’intera società. L’iniziativa ha già toccato 22 Comuni delle 8 province piemontesi con 76 diversi incontri: i risultati saranno presentati dalla Commissione Regionale Pari Opportunità entro la fine del mese di febbraio. occupazione in pericolo I l 2012 è iniziato come si temeva. I tagli annunciati al Trasporto pubblico locale sono diventati triste realtà e da gennaio la riduzione delle corse è operativa. “La Provincia di Cuneo, unica in Piemonte, è stata la prima ad aver già operato i tagli 2012 sul Tpl senza aspettare le conclusioni derivanti dai tavoli tecnici - commenta Michele Marengo, presidente della Sezione Autolinee di Confindustria Cuneo -. Dopo la sentenza del Tar di dicembre che ha dato ragione alle autolinee nei confronti della Regione, relativamente ai tagli sul 2011 e all’accordo Governo-Regioni sul Tpl, speravamo di veder sospeso il provvedimento nell’attesa di capire se le risorse stanziate dall’esecutivo avrebbero permesso di limitare i danni. Invece la Provincia è andata avanti sulla sua strada”. I tagli hanno colpito in particolar modo le linee operaie che servono le aziende più importanti del territorio: infatti, dei 693 mila chilometri tagliati quasi 600 riguardano queste corse (particolarmente razionalizzati i servizi per gli stabilimenti Michelin di Cuneo e Fossano). “I tagli derivano anche dall’impossibilità della Provincia di adempiere alla rivalutazione dei corrispettivi economici aggiunge Marengo -, come previsto dal bando per il Tpl nel Cuneese”, vinto dal Consorzio Granda Bus, unico partecipante alla gara europea. “ Michele Marengo, presidente sezione Autolinee Confindustria Cuneo "Prendiamo atto che la Provincia non ha sospeso il provvedimento nonostante le nuove risorse" La situazione è gravissima e se non cambierà saremo costretti ad ulteriori tagli a partire dal 1° aprile quando dovremo razionalizzare pesantemente i servizi festivi - continua Marengo -. Si tratta di un enorme danno economico per le aziende che si ripercuoterà sui posti di lavoro”. Alcuni contratti a tempo determinato non sono stati rinnovati e altri posti sono a rischio. “Ma il danno è ingente anche per l’utenza - continua Marengo -, amareggiata dalla riduzione del servizio, con grande disagio dei lavoratori che si appoggiavano ai bus per raggiungere il posto di lavoro. Le altre Province del Piemonte hanno preso tempo nell’attesa di capire di quante risorse statali potranno disporre, cercando di operare i tagli solo se non ci sarà altra soluzione. Per noi sarà difficile tornare indietro, ormai la razionalizzazione è in corso”. EFFETI s.n.c. di Fornasero Paolo & C. REG. N. 457-A UNI ENI ISO 9001: 1954 Tel. Impianti elettrici civili e industriali - Automazioni Assistenza autorizzata radiocomandi Via Roata Gollè, 18/C • BUSCA (CN) tel. 335 6109550 • fax 0171 940989 335.6109550 - fax 0171.940989 - [email protected] e-mail: [email protected] Fr. S. Chiaffredo, 86 - 12022 BUSCA (CN) - [email protected] 8 crisi e dintorni Febbraio 2012 N° 1 dibattito "I giovani italiani: una risorsa oltre i confini" il "contro-esodo" dei cervelli italiani Alessandro Rosina, presidente ITalents e docente di Demografia all'Uni- versità Cattolica di Milano ? L'Italia non è necessariamente di chi la calpesta, v o reastdo ma di chi se ne “ prende cura, anche oltre confine. Bisogna fermare la fuga verso l'estero Luglio Gilberto Fiorenza Barbero V hope i siete mai interrogati sulla radice etimologica della parola “giovane”? Ebbene deriva da “giovare” e dal latino “iuvare”: essere utili, contribuire fattivamente al bene comune, compito riservato appunto ai giovani. In Italia, dati alla mano, questo intento pare non realizzabile, con conseguente fuga dei cervelli all'estero. A fine giugno 2011, il Gruppo Giovani Imprenditori ha organizzato, presso il San Giovanni Resort di Saluzzo, un convegnoprovocazione dal titolo “L'Italia non è più un paese per giovani. Andare o restare? Should I stay or should I go?”. Ne erano emersi pareri diversi, ma alla fine ha vinto chi vuole restare:“perché crediamo che in Italia ci sia ancora spazio per noi giovani e perché possiamo contribuire a fare dell'Italia un grande Paese”. Da conclusioni diverse si è invece mosso il dibattito “I giovani italiani: una risorsa oltre i confini”presso il centro Congressi S. Agostino a Fossano venerdì 20 gennaio, organizzato dall'associazione di promozione sociale “Liberospazio” in collaborazione con ITalents (rete di connessione che favorisce l'interscambio tra talenti in Italia e all’estero). Ospite d'eccezione: Alessandro Rosina, professore di Demografia all'università Cattolica di Milano, presidente di ITalents, una delle voci più autorevoli circa i mutamenti sociali della realtà italiana, che ha presentato un'interessante, quanto allarmante, spaccato della condizione giovanile nel Belpaese, fornendo delle risposte alla consueta domanda:“L'Italia è ricca di talenti: perché, per avere successo, si deve andare all'estero?” e trasformando questa debolezza in Simone Ghiazza, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo punto di forza. “L'Italia fatica a crescere, è avvitata sul presente - sostiene Alessandro Rosina - e anche in passato non ha mai preso delle misure adeguate in favore dei giovani. Dagli anni '90 ad oggi, si è registrato un forte calo demografico giovanile (da 9 a 3 milioni), con un'incidenza altrettanto negativa dal punto di vista elettorale. Si pensi inoltre che lo studente italiano entra nel mondo del lavoro con circa tre anni e mezzo di ritardo rispetto alla media europea”. Ecco il paradosso: essendo i giovani italiani numericamente minori dovrebbero godere di maggiori vantaggi e opportunità, lo Stato dovrebbe investire sul capitale umano per creare nuova ricchezza e un Paese più sano, facendolo uscire da quella pericolosa spirale (alto debito pubblico, basso Pil, minor dinamismo e crescita, scarsa propensione al cambiamento) Manfrin 2011 N° 6 grand angolo il conv eg no-pr 3 ques un paeta italia non se per giovanè i Di fronte ad un ovocaz ione de l grup po giovan i impr en ditor i sistema che sem dimentic bra essersi ato delle nuove generazion i, alla fine preval di provar e la volontà per camb e a restare iare le co se elena l A discuter overa e aleSSa e su un Alessand ndro BattaGlia sta ro paese che nel “v ado o resti? non tu che fai, giov cambiando e per reSto dente Aut ?” che il quale ha chiuS ostrade o il conve i pres forse vado lo so elena, anco ani industriali Gno del idente fond To-Sv e vice . L’Italia vogliono 29 GiuGn o ScorS è più non venu ra dire la loro, azione Crt, 10 o a S Bernardi aluzz sono inte o (foto vani”. And un paese per giodon menanni fa ci sono 2 ti, moderat no Gio : Beppe r- mor mili are o rest Malò) i dal gior o di giov de “Il don Bernardi ale e Mar rdano, teologo I stay or are? Sho nalista ani”. Io oni in no co Testa, uld Ant Sole 24 Ore” vado should I resto. dent Giordano via. e dell’age Frances teolo quella loca onioli, alcu go? Go Moral nzia pub presi- chè… Così per 76 volte. Io e, ndina con “Certo, del ni protago co Armand reSpo blicitaria “Resto, FinnSaBi tro sulle palc o le quei Test nist insie osce quata: i tevi paSto me vedere cosa strisce pedo rale nomico prov nico politico-eco del gust “Riappropriafanno se reGio succede” a te, per nale o di fare - e di “Un inciale, insie della ne vanno? nali…Che espe . f anti aMiGl guadagnarv gave co proverbi ia centosessant rti Millenov i le cose tta americani o dei nati e- A com in teologia e pub me ad don Gio vi dice di ‘Abbey anove, copertin dice rdan blic inci va ità. dare o - ricordan ‘noi non are da tiamo la Roa a Stef erediGiovanni Q l’esempi dovi di terr dei Beatles. d’, ultimo albu ania Bon Dario perucca, uaGlia, ma la pren a dai nostri pad m Mol giovanni preSid tate sulla o”. “Ragazzi pun ente ri, diamo in l’Italia era Ricordi? eccome.. lo, risp e Lino autoSt fantasia - nost ettiv prestito . dent torino-S rade - suggerisc Marco Test ri dai avona lavoro per da ricostruire, c’er i dei Gio amente presi, a e elen figli’ - ha sott vice preSid vani di Cold a di così riso - . pensate e crea olin a fondazione ente Con boom. Bei tutti, gli anni lvete ogn te, sato Lovera -. Abbiam eato iretti, crt del fcom fartigianato tempi”. i problema “passio o penad un tem e di Con Alessand mercio. a non com - maz ne, amore e prog ”. né trop ro Battagli Unanime risp po ione odo M arco Lovera, ram alleg osta a la ecco i miei TesTa, - che ro ormai past ed elena diam : “Restiamo, perc loro - agg preSid vuole gua per un paese ente iunge il pres ingredienti del Gru o che in Itali hé crepresidents rdar aGenz e ppo Gio noi ia iden al futu -. Lavorat puBBl a ci sia te Qua vogliamo spaz vani Imp ditori, l’ha “arMand icitaria essere citta ro. ren- epp io per noi giovani” ancora do dub e insieme cond glia attivi e o teSta ” dini non ivid bi, timori loro ulti nno pensata così . ure non ma e successi” en- gare il nost vogliamo più dele la sand si convince Dunque da del gru assemblea alla gui. ro Batt restare o AlesSe alla genero futuro ad altr prov andare? rabbiato aglia: “Io sono dario Perucca i. di profond ppo, con una serie razi Ci pad , ar- e ano insieme elen con la preSid e ma anch ri poteva one dei nostri Ales ente a generazi di mio pad riflessioni Grupp essere un o Giovan one toco sandro Battagli Lovera conc re - dice i su un pae e affilate ha esso, ogg iMpre rischio a, ad au-, perché nvincersi. lasciato bra esse se coldire nditori i che né ci il “Re sem solo tti cuneo rsi i confi mercato - ficol sto provincia nuove gene dimenticato dell tà. Le nuo problemi e difdi Cuneo perché in scon ni del mondo ci fann , né e poli della vita ti”. la qualità o più fatto mer razioni. Lo han ticamente ve generazioni, è Via, via, no ti, coledì 29 monte, si la più alta del piesTefania B vieni via sono la valvpoco interessanonGiova San Gio produce nni, di vanni Reso giugno al i te più ti preSid ola di sfog ricchezza la maggior ente prob lega a ques qui, nienzo, dove rt di Salu Grupp pro o per o Giovan i giovani neanche i z- dire lemi. C’è tutto il maggior capite e si registra iMpre ndito questi fiori ti luoghi, per imp cuneesi si : confartiGian ri Cantava sono riun renditori dare io vado all’ester poter “Io inve numero di brev ato così pao azzurri… o”. A rietti”. iti. ce vado sicurezza c uneo lo Con 1981. epp via perc e certezze liticamente vano Gio ure i giov te nel ci prol’attenzione hé po- striali vanni Qua ani nuo induci vogliono ve glia, pres lino Mollo , i- veni generazioni non sulle stiamo, prov preSid ente ente e in perché poss are: “Reè conGrupp o Giovan Italia risp tribuire i iMpre a fare dell iamo conndito etto a confcoMMer ri ’Italia anco un grande cio ra paese”. cuneo che si è venuta a generare. Ma questo non succede e i cosiddetti “Brain drain”, giovani che tentano la fortuna all'estero sono 1 milione e mezzo e 6.500 i laureati che, nel 2008, hanno lasciato lo stivale. Questa situazione non si è generata oggi; è il frutto di una mentalità passata, per certi aspetti dura a morire, che ha favorito un sistema bloccato e poco virtuoso. Ma i giovani sono una risorsa, anche se lasciano l'Italia, e a loro si deve guardare per risolvere i problemi. Per molti di loro, numerose sono le ragioni per andare all'estero: forte propensione a muoversi, idee più facilmente realizzabili, stipendi più alti, maggiore meritocrazia e un più adeguato Welfare. Dopo un primo spaesamento, la fuga dei cervelli sta generando un atteggiamento positivo nella coscienza collettiva italiana, con forte volontà di cambiamento. L'Italia non necessariamente è di chi la calpesta, ma di chi se ne prende cura, anche oltre confine. Questo è lo spirito che muove l'associazione ITalents impegnata altresì nel “contro-esodo” per favorire cioè il rientro dei cervelli, attraverso azioni concrete quali riconoscere finanziamenti per idee vincenti e lungimiranti tra i giovani all'estero. “I dati che ha fornito Rosina - afferma al termine del convegno Simone Ghiazza, presidente Ggi - sono incontestabili. In Italia, da tempo, i giovani tentato di lottare, ma non ottengono ciò che sperano, perché ad oggi non ci sono le condizioni per migliorare. Le soluzioni che Rosina propone sono condivisibili e penso che il governo Monti, al momento, sia l'unica soluzione possibile per riassestare il sistema, dopo di che dalla tecnocrazia si deve tornare alla politica”. Febbraio 2012 9 crisi e dintorni N° 1 focus group le best practices aziendali contro la crisi l'industria investe nella conoscenza Emma Marcegaglia, presidente nazionale Confindustria Paolo Ragazzo P anti doti arla anche cuneese lo studio “L’industria cambia volto. Conoscenza e crescita: le nuove strategie delle imprese del Sistema Confindustria”elaborato dal Centro Studi nazionale di Confindustria che ha coinvolto nell’indagine 450 aziende italiane con l’obiettivo di conoscere quali strategie sono state adottate dalle imprese manifatturiere per fronteggiare le nuove sfide competitive. Nel Focus Group, senza precedenti per la numerosità delle imprese interessate, sono state prese in considerazione anche alcune aziende “made in Granda”: Balocco, Dromont, Ferrero, Giletta, Gruppo Tessile Miroglio, Manitowoc Crane Group Italia e Merlo, oltre alle multinazionali Saint Gobain e Sanofi Aventis, presenti sul ter- ritorio provinciale con alcuni stabilimenti. Tutte imprese che si sono dimostrate in grado di fronteggiare con successo i grandi cambiamenti che hanno investito il sistema industriale, riuscendo a rafforzare la posizione competitiva. In generale, questo lavoro sembra disattendere il concetto per cui le aziende italiane guardano soprattutto alla flessibilità dei costi per essere più efficienti, mettendo in luce invece la capacità di innovazione e l’investimento in conoscenza tecnologica per farsi trovare competitivi sui mercati internazionali. E i costi in questo quadro sono importanti, ma non una variabile strategica. Tra le nuove strategie adottate sono centrali invece: tecnologia, qualità, capacità di interazione “strategica” con la domanda, attenzione alla qualità del capitale umano, capacità di Luca Paolazzi, direttore nazionale Centro Studi Confindustria Secondo una ricerca su 450 aziende italiane (8 cuneesi), il contenimento dei costi non viene considerato se si tratta di acquisire nuovo sapere L’INDU STRIA ITALIA CAMBI A VOLT NA O Cono le nuov scenza e cresc e strate gie dell ita: del Siste e impre ma Con se findustri a Centro Studi Progetto Focus G roup spingersi all’estero nei mercati che contano. È la conoscenza, poi, che assume una centralità assoluta: il vero valore aggiunto capace di distinguere un’impresa dalle altre. È questo un punto di rotta col passato perché ci si concentra sull’investimento permanente, sull’accumulazione delle conoscenze come fattore competitivo. La rivelazione non è ovviamente omnicomprensiva delle strategie di tutte le aziende italiane, ma la cosa importante che emerge è che esiste un “pezzo”, variegato e non di nicchia, di industria italiana che possiede quei requisiti fondanti per la competitività. “Confindustria ha dimostrato, ulteriormente e in una fase delicatissima per l’economia italiana, di essere Sistema - dichiara la presidente Emma Marcegaglia nella premessa della ricerca -. Grazie all’impegno di tante persone è stata raccolta una mole di camera di commercio - unioncamere Seminario sui servizi del territorio sull'innovazione agroalimentare presso la Facoltà di Agraria di Cuneo Mercoledì 15 febbraio alle ore 14 a Cuneo, presso la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Torino (piazza Torino 3), la Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con il Tavolo dell’innovazione agroalimentare coordinato da Unioncamere Piemonte (a cui aderisce anche Cowwnfindustria Cuneo), organizzano un pomeriggio dedicato alle aziende del settore agroalimentare, in cui i partecipanti potranno ottenere tutte le informazioni relative a servizi, opportunità e finanziamenti messi a loro disposizione dal sistema camerale, dai centri di ricerca e dal mondo accademico su competitività, innovazione e internazionalizzazione. Sono previsti anche incontri personalizzati tra gli esperti delle istituzioni coinvolte e le aziende interessate. Nella prima sessione di lavoro si parlerà di competitività e dei servizi camerali di assistenza alle imprese in tema di innovazione, trasferimento tecnologico e progetti di ricerca europei. Seguirà la sessione dedicata ai finanziamenti e alle misure fiscali di supporto alle imprese, quali l’accesso al credito per le nuove attività imprenditoriali o i bandi camerali sulle reti di impresa. Nella terza sessione, dedicata alla formazione del capitale umano, saranno descritte le iniziative di collaborazione tra le imprese e le Università e quelle promosse dal sistema camerale per avvicinare il mondo della formazione a quello del lavoro. Un’ulteriore sessione sarà dedicata alla normativa e sicurezza alimentare a cura di Unioncamere Piemonte e del Laboratorio chimico della Camera di commercio di Torino: saranno affrontati temi come la regolamentazione del Made in, le regole sugli imballaggi e il nuovo regolamento Ue sull’etichettatura dei prodotti alimentari. Infine, l’ultima sessione riguarderà l’internazionalizzazione, con l’intervento degli esperti del Ceip (Centro estero per l’Internazionalizzatone del Piemonte): saranno descritti i servizi per la promozione all’estero del comparto alimentare piemontese e delle nostre eccellenze enograstonomiche. informazioni sulle strategie di impresa come mai era accaduto in passato. È, d’altronde, la prima volta che l’attività di ricerca del Sistema viene orientata così fortemente e direttamente verso le imprese. È stata una precisa decisione del vertice di Confindustria, con l’intento esplicito di aiutare gli associati a orientarsi nelle fasi più critiche e confuse della recessione”. In un contesto ancora di generale difficoltà per molte aziende, dunque, la ricerca “L’industria italiana cambia volto” vuole offrire uno spaccato fatto di realtà che ce l’hanno fatta a reggere il colpo della crisi grazie alla conoscenza. È così che le aziende coinvolte nell’analisi sono state in grado di differenziare l’offerta in funzione di una domanda che pretende sempre più qualità. Le possibilità offerte dall’Ict, ad esempio, devono essere sfruttate appieno proprio per diffondere informazioni dentro l’impresa e per entrare in contatto con un maggior numero di clienti. L’obiettivo finale delle aziende resta quindi la crescita. Mettendo insieme l’espansione del fatturato e il conseguimento di un maggiore potere di mercato, il desiderio di raggiungere una dimensione maggiore è perseguito dalla maggioranza delle imprese, con una quota doppia di quella che indica l’aumento dell’efficienza e della redditività. Il contenimento dei costi è posto sempre in fondo; non perché ad esso non ci si dedichi attenzione, ma perché le imprese sono consapevoli che la competitività si costruisce strategicamente al rialzo, ampliando la capacità di operare su un numero maggiore di mercati. E tra gli strumenti più utilizzati al primo posto c’è, manco a dirlo, l’investimento in ricerca e innovazione. 10 crisi e dintorni Febbraio 2012 N° 1 cassa integrazione l'andamento ed il consuntivo 2011 il calo della cassa non si consolida centri studi l'indagine congiunturale Tra le industrie cuneesi peggiorano le attese sul primo trimestre 2012 Il nuovo anno si è aperto con previsioni poco confortanti per il comparto industriale cuneese. È quanto emerso dai risultati dell’Indagine Congiunturale relativa al primo trimestre 2012, resi noti dal Centro Studi di Confindustria Cuneo, che segnalano un ulteriore inasprimento delle aspettative sull’evoluzione della congiuntura. Come si può vedere dal grafico sopra, nella rilevazione, a cui hanno risposto 175 aziende di tutti i settori e dimensioni, si legge infatti un peggioramento del saldo ottimisti-pessimisti relativo a produzione e ordini totali che fanno registrare rispettivamente un calo di 13 e 8 punti percentuali, riportandosi così su valori di fine 2010. Il tasso medio di utilizzo della capacità produttiva rimane pressoché stabile e attestato intorno al 74%, un valore non così distante da quelli tipici delle fasi di crescita. Si appesantisce, però, la situazione del carnet ordini: quasi un’azienda su tre dichiara di avere ordini assicurati per meno di un mese. Anche l’export risente dell’aggravarsi del quadro economico internazionale. Il saldo ottimisti-pessimisti scende di quasi 7 punti percentuali e torna negativo dopo sei trimestri. Sulle prospettive dell'export pesa soprattutto il calo della crescita nell’Eurozona, verso cui si dirige in media oltre la metà delle nostre esportazioni. Il peggioramento delle attese si riflette sulle decisioni di investimento delle imprese che stentano a decollare, complice il deterioramento della situazione finanziaria, appesantita da problemi di liquidità (quasi due aziende su tre dichiarano ritardi negli incassi) e da crescenti difficoltà nel reperimento di credito a costi competitivi presso il sistema bancario. Le preoccupazioni delle imprese sull’evolversi della congiuntura sembrano riflettersi sulla situazione occupazionale che, seppur in lieve miglioramento rispetto alla precedente rilevazione, resta ancora critica. Un’impresa su quattro, infatti, non esclude di dover far ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG) nei prossimi mesi e anche il saldo ottimisti-pessimisti sulle tendenze dell’occupazione resta attestato su valori negativi (-6,9 punti percentuali). A livello settoriale, le imprese meccaniche sono quelle che, dopo le alimentari, manifestano le attese meno pessimistiche per i prossimi tre mesi, grazie ad una sostanziale tenuta dell’export. Nel comparto dell’edilizia ed affini le attese delle imprese continuano peggiorare, come nei tre trimestri precedenti. La situazione del settore alimentare permane abbastanza buona. Le imprese della chimica e gomma-plastica confermano i segnali di rallentamento già evidenziati a settembre. In peggioramento anche le attese delle imprese grafiche. L'anno scorso il monte ore è sceso di 4 milioni rispetto al 2010 (-34,5%), ma le previsoni sul 2012 sono negative e la situazione resta anomala “ Nel 2011, nel ramo industria in provincia di Cuneo, l’Inps ha autorizzato 4 milioni di ore di Cassa integrazione guadagni in meno rispetto al 2010, facendo registrare una variazione tendenziale media su base annua di -34,5%”. Il Centro Studi di Confindustria Cuneo fa anche notare come tra il mese di novembre e quello di dicembre 2011 si sia verificata un’inversione di tendenza rispetto ai continui aumenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni. “Bisogna però considerare che il monte ore annuale del 2011, pur significativamente inferiore rispetto al 2010, resta comunque altamente superiore a quello degli anni pre-crisi: se nel 2007 le ore autorizzate erano 1,3 milioni, infatti, l’anno scorso sono state 8 milioni”. “Il Report - continua il Centro Studi - non fa che confermare i risultati annunciati nelle scorse settimane attraverso l’Indagine di previsione per il primo trimestre 2012, dove il 24,9% delle aziende prevedeva di dover far ricorso alla Cassa integrazione guadagni nei primi mesi dell’anno. Nonostante il buon risultato dell’anno appena concluso, infatti, gli indicatori qualitativi raccolti anticipano nuovi incrementi del ricorso a trattamenti di integrazione salariale già a partire dalle prossime settimane. Quindi il 2011 è andato meglio rispetto al 2010, ma il 2012 per DA SABATO 28 GENNAIO Il Podio Sport SVUOTA I MAGAZZINI!!! SCONTI FINO AL Solo presso il punto vendita di Cuneo (Madonna dell’Olmo) Via Chiri, 10 - tel: 0171.413210 il momento è tutto in salita”. Nel raffronto tra gli ultimi due mesi del 2011, a dicembre il ricorso alla Cassa integrazione guadagni è sceso del 37,9% rispetto a novembre, quando si era verificato un aumento del 4% su ottobre. Contrazioni ancora più forti si evidenziano sulla Cassa integrazione straordinaria (-83,1%) e sulla Cassa in deroga (-96,8%), mentre il dato sull’aumento della Cassa integrazione guadagni ordinaria del mese di dicembre per il ramo industria (447 mila ore) risulta poco significativo, in quanto, a causa della mancata riunione dell’apposita commissione provinciale per l’approvazione delle procedure richieste, il monte ore totale è comprensivo anche le ore autorizzate dall’Inps per il mese di novembre. “Nel raffronto 2010-2011 - conclude il Centro Studi - la situazione del ramo industria risulta addirittura migliore di quella complessiva di tutti i settori, che mostra una diminuzione del 33,1%, inferiore al 34,5% fatto registrare dall’industria. Tra i settori, nell’ultimo mese del 2011, la maggior parte prosegue il trend di riduzione del ricorso a trattamenti di integrazione salariale, confermando la variazione positiva già registrata a ottobre e novembre. In forte difficoltà rimangono la chimica (+142,3%), il legno (+29,7%) e l’abbigliamento (+21,8%). Purtroppo però, l’Indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2012, estende a tutti gli altri settori merceologici la possibilità di dover far ricorso alla Cassa integrazione guadagni. Il dato più allarmante è costituito dalla previsione dei costruttori edili, dove il ricorso alla Cig è previsto quasi da un’azienda su due (48,9%)”. Febbraio 2012 11 confindustria cuneo N° 1 confindustria cuneo - banca popolare di novara SEMINARIO CLAUSOLE CONTRATTUALI news Si è svolto giovedì 19 gennaio, in Confindustria Cuneo il seminario dal titolo “I rischi che derivano dalla non corretta applicawzione delle clausole contrattuali - Incoterms 2010 - Analisi della normativa attualmente in vigore”, organizzato da Confindustria Cuneo in collaborazione con la Banca Popolare di Novara. È intervenuto Maurizio Favaro, giornalista pubblicista e consulente all'export Confindustria Venezia nonchè componente del Gruppo di lavoro Incoterms della Commissione Diritto e Pratica del Commercio Internazionale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi, sede di Roma. Ha aperto i lavori Sergio Terruzzi, direzione Corporate Ufficio estero Banca Popolare di Novara. All’incontro ha preso parte anche Giovanni Battista Mellano, consulente Cei Piemonte - Nord Ovest. sicurezza e salute sul lavoro nuovo bando dell'inail detassazione accordo con i sindacati contributi pubblici benefici per fino a 100 mila euro i lavoratori È stato presentato giovedì 19 gennaio, presso la sede di Confindustria Cuneo il nuovo bando Inail finalizzato ad incentivare interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro. Il direttore provinciale dell’istituto Aldo Pensa ha illustrato ai numerosi imprenditori e rappresentanti di aziende presenti in sala le indicazioni per la predisposizione delle domande. L’apertura del bando, tramite la procedura ‘click day’, è prevista dopo il 14 marzo. All’incontro sono intervenuti anche Silvia Bova, dell’ufficio prevenzione Inail Cuneo e Roberto Luzzi, Contarp Inail Cuneo. “La sicurezza sul lavoro è per noi un obiettivo da perseguire sempre e in ogni situazione lavorativa - ha affermato il di- Aldo Pensa direttore Inail provinciale "Non vogliamo lasciare il mondo produttivo solo ad affrontare tematiche così importanti" rettore di Confindustria Cuneo, Luigi Asteggiano, introducendo i lavori -. Se poi alla nostra costante attenzione su queste tematiche associamo anche la possibilità, tramite questi bandi, di incentivare le imprese a realizzare interventi per miglio- rare la sicurezza sui rispettivi luoghi di lavoro, ecco che esse possono davvero sostenere con più facilità gli adempimenti in materia”. “Abbiamo la responsabilità di gestire risorse pubbliche - ha aggiunto Aldo Pensa, direttore provinciale dell’Inail -. Vogliamo rispondere alle attese delle parti sociali e dell’utenza che usufruisce di questi fondi puntando sulla sicurezza, per non lasciare il mondo produttivo da solo nell’affrontare tematiche delicate come il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. L’incentivo che sarà fornito dall’Inail è costituito da un contributo in conto capitale nella misura del 50% dei costi del progetto. Il contributo massimo è pari a 100mila euro per ogni azienda. C onfindustria Cuneo ha siglato, lo scorso 20 dicembre, un accordo con le segreterie provinciali di Cigl, Cisl e Uil volto ad agevolare, anche per l’anno 2012, l’accesso, per le imprese associate, ai benefici fiscali sulle componenti accessorie alla retribuzione, corrisposte in base ad incrementi di produttività. La stipula degli accordi consente alle imprese associate interessate di riconoscere l’agevolazione fiscale anche per gli istituti previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato in azienda, che abbiano determinato incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’im- SEGNALETICA AZIENDALE ANTINFORTUNISTICA SISTEMI DI ANTINCENDIO Via Piave, 2 - CENTALLO (CN) - Tel. 0171 214152 PARLIAMO CORRETTO USOEEMANUTENZIONE MANUTENZIONE 335PARLIAMO 21 5014DI- DI e-mail: [email protected] CORRETTO USO DEIDEI DISPOSITIVI ANTICADUTA…. DISPOSITIVI ANTICADUTA … dal 2010 è autorizzata dalla Ditta Miller by Sperian ad effettuare revisioni dal 2010 è’autorizzata dalla Ditta Miller by Sperian ANNUALI SUI DPI ANTICADUTA ad effettuare revisioni ANNUALI SUI DPI ANTICADUTA Normativa di Riferimento: Normativa di Riferimento: Testo del 2008 art. 81 Testo unico del 2008 - art. 81 - unico LA NORMA EN 365 (REQUISITI GENERALI PER LE ISTRUZIONI, L’USO E LAL’USO MARCATURA) LA NORMA EN 365 (REQUISITI GENERALI PER LE ISTRUZIONI, E LA MARCATURA) LA DITTA SECURITY SYSTEM È AL SERVIZIO DEL CLIENTE PER LA MANUTENZIONE ANNUALE CERTIFICATA. Predispone apposita scheda allegata al DPI revisionato. Infatti il DPI si verifica dopo 12 mesi dalla data della prima messa in servizio (es:. se acquistato a marzo del 2012 e si usa a giugno dello stesso anno, dovrà essere revisionato nel giugno del 2013). LA DITTA SECURITY SYSTEM È AL SERVIZIO DEL CLIENTE SEGNALETICA AZIENDALE PER2 LA MANUTENZIONE Via Piave, • CENTALLO (CN) •ANNUALE tel. 0171CERTIFICATA. 214152 / 335 215014 predispone apposita scheda allegata al dpi revisionato ANTINFORTUNISTICA e-mail: [email protected] Infatti il DPI si verifica dopo 12 mesi dalla data della 1° messa in servizio (es: se acquistato a Marzo SISTEMI ANTINCENDIO del 2010 e si usa a Giugno dello stessoDI anno ,dovrà essere revisionato nel Giugno del 2011). Via Piave, 2 - CENTALLO (CN) - Tel. 0171 214152 335 21 5014 - e-mail: [email protected] Ì NOLEGGIO PONTEGGI E CASSEFORME PREVENTIVI E A S S I S T E N Z A TECNICA D I R E T TA I N C A N T I E R E per informazioni: 335 6502128 Vantaggi fiscali sulle componenti accessorie alla retribuzione in base ad incrementi di produttività presa. Nell’accordo sono previsti la possibilità per le imprese multilocalizzate di estendere il beneficio fiscale anche alle sedi o agli stabilimenti situati al di fuori della provincia di Cuneo; l’obbligo per l’impresa di informare la Rsu nonché di dare comunicazione ai lavoratori dell’attuazione dell’intesa; il carattere cedevole e sussidiario dell’accordo quadro rispetto ad eventuali intese aziendali o pluriaziendali applicate dall’impresa. 12 confindustria cuneo sezione turismo on-line il portale www.cuneoturismo.it Febbraio 2012 N° 1 sezione ict pubblicato il repertorio l'incoming cuneese una squadra ha un nuovo volto di 40 imprese Gilberto Manfrin È on-line il nuovo portale della sezione Turismo di Confindustria Cuneo linkabile all’indirizzo www.cuneoturismo.it. Un progetto che ha iniziato a prendere forma quando, nel settembre del 2008, un gruppo di imprenditori della sezione turismo si è riunita per trovare un modo di erogare, al turista della provincia, servizi qualificati. Una nuova possibilità di fare incoming pensata da Alberto Mantelli per Relais Cuba, Carlotta Ceriani per Travel Company e Luca De Filippi per l'Hotel Miramonti che, come riportato sul sito, hanno creato un portale che darà al turista un nuovo concetto di fruizione, paragonabile ad una sorta di‘diario del viaggiatore’, come spiega Alberto Mantelli: “Il viaggiatore, il turista, non è più smarrito tra ‘montagne di informazioni’ frammentate, ma trova la propria strada attraverso gli strumenti a disposizione sul sito, creati per rispondere alle esigenze di chi intende scoprire la nostra provincia”. Lo sviluppo grafico e informativo del portale è stato curato dall’azienda albese ZetaBi Adv. La piattaforma tecnica permette una gestione del sito in piena autonomia da parte degli iscritti che, attraverso un'area riservata, potranno gestirne i contenuti e pubblicare i rispettivi pacchetti turistici ed eventi. Molta importanza è stata data al posizionamento on-line del sito web in modo tale da essere individuato dai turisti che vorranno spostarsi e vivere per intero la provincia di Cuneo: “Abbiamo voluto allargare la fruibilità del sito mettendo in luce tutte le bellezze del Cuneese - aggiunge Mantelli -. È un prodotto che speriamo possa unire la sezione e che possa rappresentarla. Il turismo è un pilastro fondamentale per l’economia della nostra provincia. Ora ci aspettiamo che qualche sponsor e le nostre aziende sappiano lavorare di squadra per poter avere un obiettivo comune che è quello di favorire l’afflusso di gente. Potendo contare conclude Mantelli - su un canale che vuole diventare un punto di riferimento per tutti coloro che vorranno godersi la nostra provincia”. Per illustrare le funzionalità e le caratteristiche del portale, il cui utilizzo è completamente gratuito e riservato agli associati di Confindustria Cuneo, la Sezione Turismo ha organizzato due incontri, nel corso dei quali verranno fornite le indicazioni tecniche per il caricamento dei dati e la promozione delle offerte. I due seminari si svolgeranno entrambi lunedì 20 febbraio; alle ore 10,30 presso Confindustria Cuneo; alle ore 15 presso Confindustria Alba. Chi volesse partecipare è pregato di dare la propria adesione scrivendo a: [email protected]. Consulenza e progettazione Pratiche Enel e GSE Installazione Collaudo e messa in funzione Assistenza post-vendita CUNEO - Corso Giolitti, 27 [email protected] Resp.Commerciale: 347.5314693 Sedi: 0171.262938 - 0171.902115 Le Aziende ICT di Confindustria Cuneo gennaio 2012 L a sezione Ict di Confindustria Cuneo rappresenta 40 imprese, per oltre 1.000 addetti. Un gruppo in cui è possibile trovare competenze professionali e certificate di alto profilo, con una grande attenzione al cliente e alle sue necessità. I loro nomi sono stati raccolti nel ‘Repertorio delle Imprese della Sezione Ict di Confindustria Cuneo’ che sarà presentato presso la sede di Confindustria Alba giovedì 9 febbraio alle 15 nel corso di una riunione di sezione. Uno strumento di rapida e semplice consultazione, per favorire la ricerca di partner tecnologici in grado di supportare le imprese nei progetti e negli investimenti nel settore Ict. “Con questo repertorio - afferma il presidente della sezione Ict, Sergio Blengini - le nostre aziende lanciano un segnale importante: non sono più solo concorrenti ma sanno anche fare squadra. Negli ultimi vent’anni le tecnologie Ict hanno svolto un ruolo centrale nel processo di sviluppo sia perché hanno assunto un ruolo perva “SISTEMICS-REG”. N C g CLOUD SERVER in DATACENTER per attivare velocemente il tuo Server virtuale con 100%. i La copertina del Repertorio delle Imprese della Sezione Ict sivo in tutti i settori dell’economia, sia perché hanno di fatto modificato in maniera radicale il funzionamento dell’economia generando una forte accelerazione del progresso tecnico. I beni e servizi Ict vengono sempre più utilizzati dai cittadini per le esigenze della vita quotidiana, dalle pubbliche amministrazioni per l’erogazione di servizi tempestivi ed economici, dalle imprese per le loro attività produttive. In questo Repertorio è possibile trovare un pool di imprese capaci di offrire tutti questi servizi con il massimo dell’efficienza”. Febbraio 2012 N° 1 13 confindustria cuneo sportello politecnico un bilancio del primo mese di attività cresce l'interesse degli imprenditori P L’ immagine della vettura è solo a scopo illustrativo rimi risultati, a distanza di due mesi dalla sua attivazione, per lo Sportello Politecnico di Confindustria Cuneo strumento di supporto per le imprese associate che intendono investire in ricerca e sviluppo (in particolare nei settori dell’ingegneria, dell’architettura e del design industriale), per creare, come più volte sottolineato dal delegato ai rapporti tra Università ed Impresa, Filippo Monge, occasioni di avvicinamento e di confronto tra ateneo e industria. “In poco più di un mese abbiamo avuto una buona manifestazione di interesse - commenta il dottor Daniele Cattaneo, referente dello Sportello -. Basti pensare che un’azienda, la Leonardo Travel, lo stesso giorno di apertura del servizio aveva già un appuntamento fissato per capire come poter implementare il proprio sistema Ict e la qualità dei servizi Le prime richieste sono arrivate nel campo dell'Ict, ma anche le aziende edili si stanno avvicinando offerti”. Ma altre imprese si sono avvicendate in questi incontri per il quale il Politecnico di Torino offre il proprio supporto: “Le imprese che si sono rivolte allo Sportello - aggiunge Cattaneo - hanno richiesto in particolare interventi nel campo Ict ma abbiamo avuto manifestazioni d’interesse anche da imprese del settore edile. Ora stiamo promuovendo l’attività a tutti i presidenti di sezione di Confindustria Cuneo perché riteniamo la ricerca e lo sviluppo di fondamentale importanza considerato il periodo congiunturale”. “Lo sportello è sicuramente motivo d’interesse per il Politecnico - aggiunge il professor Massimo Sorli del Politecnico, direttore del dipartimento di Ingegneria meccanica aerospaziale, incaricato a seguire il progetto -. è un’occasione per esprimere le nostre competenze a fronte di richieste specifiche e noi siamo a disposizione per capire quelle che sono le opportunità di finanziamento che arrivano dalla Regione fino alla Ue. Nei fatti si tratta di intercettare le richieste di innovazione delle aziende e per quanto mi riguarda ho notato, a prescindere da risultati raggiunti, la volontà e l’efficacia di questo rapporto congiunto con Confindustria”. Le imprese che volessero prendere appuntamento possono scrivere all’indirizzo mail sportello.politecnico@ uicuneo.it. Il servizio è attivo il martedì dalle 9 alle 13 con cadenza quindicinale. Per informazioni 0171/455425. in agenda formazione su salute e sicurezza sul lavoro Venerdì 10 febbraio dalle ore 9,30 alle 12,30, presso la sede di Confindustria a Cuneo, avrà luogo un seminario tecnico per approfondire i contenuti principali dei nuovi Accordi della Conferenza Stato-Regioni in materia di formazione obbligatoria su salute e sicurezza sul lavoro, previsti dal d.lgs. 81/2008. All'incontro interverranno Daniele Bertolotti (Responsabile Servizio Sicurezza/Ambiente Confindustria Cuneo), santo Alfonzo (Direttore Spresal Asl CN 1) e Stefania Brusa (Servizio Formazione Confindustria Cuneo) la prevenzione nei contratti di servizio Martedì 15 febbraio alle ore 16,30, presso la sede di Confindustria a Cuneo, ultimo appuntamento per “La terziarizzazione dei servizi", ciclo di seminari sugli aspetti principali del contratto promosso dalla Sezione Terziario e Servizi. Nel corso del terzo incontro, dal titolo “Le misure di prevenzione nei contratti di servizio”, interverranno l’avvocato Rinaldo Sandri, il dottor Lorenzo Modonutto e Daniele Bertolotti dell’ufficio Sicurezza e Ambiente di Confindustria Cuneo. consiglio aperto con l'assessore russo Mercoledì 16 febbraio alle ore 17,30, presso la sede di Confindustria Cuneo, si svolgerà un Consiglio direttivo allargato del Gruppo Giovani Imprenditori che avrà come ospite l’assessore all’Industria, Trasporti e Infrastrutture della Provincia di Cuneo, Roberto Russo. la famiglia carli "ospita" il ggi a imperia Sabato 3 marzo il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo organizza un'uscita ad Imperia. Il programma prevede, in mattinata, la visita al Museo dell’Olio Carli e l'incontro con la famiglia Carli. Nel pomeriggio sarà possibile assistere alla gara di pallanuoto femminile della serie A1 e, a seguire, alla presentazione del case history “Come trasformare una squadra di pallanuoto in una impresa di business: quando essere sponsor vuol dire di più”. GLK SHOCK... CON 4 RUOTE MOTRICI! Offerta valida per autovetture disponibili in stock GLK 220 CDI SPORT 4 MATIC - CAMBIO AUTOMATICO 7G-TRONIC Listino € 46.350 Prezzo Gino 35.900€ CuNeO Via Torino 234 Tel. 0171 410777 aLba gino S.p.a. Concessionaria ufficiale mercedes-benz S.S. 231 alba/bra 15 Tel. 0173 311411 aSTi Via g. Caboto 2/4 Tel. 0141 492777 aLbeNga reg. Torre pernice 2/a Tel. 0182 592611 SaVONa Via Nizza 59/r Tel. 019 862220 arma di Taggia Via San Francesco 350 Tel. 0184 42257 imperia Via Nazionale 371 Tel. 0183 290029 www.ginospa.com [email protected] 14 confindustria cuneo Febbraio 2012 N° 1 formazione il catalogo corsi molte novità per il 2012 è in fase di distribuzione la seconda edizione cartacea del “Catalogo corsi 2012” preparato da Confindustria Cuneo, frutto di un lavoro costante per interpretare al meglio le esigenze formative delle aziende, a partire dalla formazione obbligatoria per arrivare al perfezionamento delle risorse più specializzate. Anche per l’edizione 2012, dopo il successo ottenuto lo scorso anno, Confindustria ha deciso di realizzare il catalogo in formato cartaceo perché continui ad essere uno strumento di lavoro di più comoda consultazione, con la possibilità di reperire il catalogo in formato digitale sul sito web all’indirizzo www.uicuneo.it. “Da sempre Confindustria Cuneo ritiene che la formazione delle risorse costituisca un patrimonio imprescindibile delle aziende, la leva fondamentale per essere innovative e competitive sui mercati nazionali e internazionali - afferma il direttore Luigi Asteggiano -. Per questo l’associazione da anni lavora a fianco delle aziende associate per promuovere la formazione come importante investimento nel capitale umano”. Gli argomenti dell’offerta formativa contenuti nel Catalogo 2012 sono numerosi e rispecchiano i principali ambiti dell’attività d’impresa: la sicu- 2012 catalogo corsi i corsi di formazione di febbraio e marzo Lavoratori incaricati alla mansione di fochino 8/15/22/29 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha l'obiettivo di preparare i partecipanti all'esame per il conseguimento del patentino di abilitazione rilasciato dalla Commissione Provinciale degli Esplosivi. Dichiarazione annuale Iva 9 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha l'obiettivo di analizzare le novità intervenute nella modulistica relativa alla comunicazione annuale dati Iva e alla dichiarazione annuale Iva per l'anno 2010 e di riproporre le regole fondamentali di compilazione della predetta modulistica. Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione 15/17/22/24 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso (Modulo A, 28 ore) è finalizzato alla preparazione dei Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore. Addetti al pronto soccorso SICUREZZA AMBIENTE ALIMENTI CERTIFICA ZIONI FISCO PRIVACY MANAGEMENT PROFESSIO NALIZZANTI 16 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso (Gruppo A, 6 ore) ha la finalità di fornire le conoscenze e le capacità operative di base necessarie per l'attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di infortunio sul lavoro (art. 3, comma 3, D.M. 388/2003). Contabilità fornitori La copertina del Catalogo Corsi 2012 rezza, l’ambiente, gli alimenti, la qualità, il fisco, le normative d’impresa e la privacy. “Per fornire un’offerta più ampia e diversificata - aggiunge Asteggiano - abbiamo inserito, per la prima volta all’interno del nostro catalogo, corsi 'professionalizzanti' realizzati in collaborazione con le principali Agenzie Formative del nostro territorio collegate a Confindustria Cuneo e precisamente Apro Formazione Professionale Alba-Barolo di Alba, Cfp Cebano Monregalese di Ceva e Azienda Formazione Professionale di Dronero. Le aziende del comparto edile, inoltre, possono rivolgersi anche all’Ente Scuola Edile di Cuneo”. E non è tutto: da quest’anno infatti, alcuni corsi potranno essere seguiti anche in videoconferenza. Per informazioni: 0171/455.425. 21 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso fornisce gli elementi necessari alla corretta gestione della contabilità fornitori ed è rivolto agli addetti all’amministrazione, alla contabilità fornitori e all’ufficio acquisti. Pronto soccorso di base 23/24 febbraio, Confindustria Cuneo - I corsi (Gruppo A, 16 ore) hanno la finalità di fornire le conoscenze e le capacità operative di base necessarie per l'attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di infortunio sul lavoro (art. 3, comma 3, D.M. 388/2003). Utilizzo piattaforme di lavoro elevabili (PLE) 24 febbraio, Cfrm Merlo - Il corso usufruisce del contributo Inail ed è indirizzato agli operatori di piattaforme di lavoro elevabili, che utilizzano durante il lavoro macchine di tipologie diverse senza distinzione di marche o modelli. Addetti alla prevenzione incendi (rischio medio) 27 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per lo svolgimento dei compiti previsti a carico dei lavoratori addetti alla prevenzione incendi (attività a rischio di incendio medio), attraverso l’erogazione dei contenuti previsti Artt. 21 e 22 del Dlgs. 81/08 e art. 7 del D.M. 10 marzo 1998. Preposti all'attività lavorativa 27 febbraio, Confindustria Cuneo - I corsi sono rivolti a tutti coloro che sovrintendono alla attività lavorativa e garantiscono l'attuazione delle direttive ricevute. Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori 28 febbraio, Centro Servizi Alba - Il corso (teorico/addestramento) si pone come obiettivo quello di fornire all'incaricato le conoscenze e le capacità operative di base per il corretto impiego dei carrelli elevatori nel rispetto delle specifiche prescrizioni di sicurezza. Responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione 28/29 febbraio, Confindustria Cuneo - Il corso riservato ai datori di lavoro si propone l’obiettivo di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per lo svolgimento dei compiti previsti a carico del Responsabile e degli Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione, attraverso l’erogazione dei contenuti “minimi” previsti dal D.Lgs 81/08 art. 34 (contenuti minimi D.M. 16 gennaio 1997, art. 3). Responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione 5/7/9/12/14/16/19/21/28 marzo, Confindustria Cuneo - I corsi (Moduli B, Macrosettore B3) hanno lo scopo di aggiornare le competenze degli Addetti e dei Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione del D.Lgs. del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza Stato-Regioni il 26 gennaio 2006. Responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione 5/7/9/12/14/16/28 marzo, Confindustria Cuneo - I corsi (Moduli B, Macrosettore B4) hanno lo scopo di aggiornare le competenze degli Addetti e dei Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione del D.Lgs. del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza Stato-Regioni il 26 gennaio 2006. Responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione 5/7/9/12/14/16/23/26/28 marzo, Confindustria Cuneo - I corsi (Moduli B, Macrosettore B5) si pongono lo scopo di aggiornare le competenze degli Addetti e dei Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione del D.Lgs. del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza Stato-Regioni il 26 gennaio 2006. TECNO www.tec-artigrafiche.it IRRIGAZIONI • Progettazione • manutenzione • installazione impianti di irrigazione agricoli tel. 345 6331871 e residenziali • www.tecnoirrigazione.com • [email protected] Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza (RLS) 6/13/20/27 marzo, Centro Servizi Alba - Il corso (programmazione annuale) è rivolto ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e hanno la finalità di fornire ai partecipanti la formazione prevista dall’accordo interconfederale del 22 giugno 1995 tra Confindustria e Cgil/Cisl/Uil. Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza (RLS) 8 marzo, Confindustria Cuneo - I corsi (4 ore) hanno la finalità di fornire ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza l'aggiornamento annuale previsto dall’art. 37 D.lgs n. 81/2008 ed è rivolto ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che operano in aziende/unità produttive fino a 50 dipendenti. L’orario dei corsi è sempre dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18 Info: Tel. 0171/455.532/425/424 – [email protected] Febbraio 2012 15 le nostre aziende N° 1 toso lutto per la casa spumantistica di cossano belbo made in cuneo Beppe Malò I l 13 gennaio scorso si è spento uno dei capostipiti della spumantistica piemontese. All’età di 86 anni, infatti, è mancato Vincenzo Toso. Figlio di Pietro Toso, il fondatore dell’azienda, Vincenzo era nato il 28 agosto 1926 a Santo Stefano Belbo, dove la famiglia Toso si era trasferita dalle colline di San Damiano d’Asti, a due passi dal Roero. Uomo di rappresentanza dell’impresa di famiglia, si occupava ancora personalmente tanto dell’acquisto delle uve come della vendita dei vini. Il suo positivo impegno in un’azienda che da sempre opera nel settore del Moscato e dell’Asti lo aveva portato a diventare presidente della sezione vinificatori in seno al Consorzio dell’Asti. Vincenzo Toso era entrato nell’azienda di famiglia nei primi anni Quaranta e con il suo apporto e quello del fratello Luigi (mancato prematuramente nel 1991) aveva contribuito a svilupparne le attività e le dimensioni fino a raggiungere l’importante realtà odierna. Nella fase conclusiva della sua attività, Vincenzo Toso aveva ancora favorito due passi importanti nel cammino dell’azienda: nel 1993 il trasferimento degli stabilimenti di lavorazione e imbottigliamento da Santo Ste- lo spumante perde un grande patriarca Vincenzo Toso apparteneva a quel gruppo di viticoltori che hanno dato un forte contributo al successo dei vini del Piemonte in tutto il mondo Vincenzo Toso, figlio del fondatore dell'azienda Pietro, è scomparso all'età di 86 anni (Foto: Archivio Famiglia Toso) fano Belbo a Cossano Belbo e in un secondo tempo, nel 1995, la trasformazione della struttura societaria in spa, di cui è stato amministratore delegato. Con la sua scomparsa ha lasciato la moglie Graziella Chiola e i figli Gianfranco e Piero, che oggi conducono l’azienda insieme a Massimo Toso, figlio di Luigi. Vincenzo Toso ha fatto parte di quel gruppo di viticoltori per i quali, a ragione, si dice siano stati i “patriarchi” del successo dei vini del Piemonte. Persone consapevoli della tradizione e, al tempo stesso, della necessità di adeguarsi ai cambiamenti, di guardare avanti per dare conti- nuità a ciò per cui si è lavorato e investito. Se oggi Toso è una tra le più moderne realtà industriali del settore enologico italiano, lo si deve in modo particolare a chi è stato capace di muoversi nella direzione giusta ed in modo tempestivo. Professionalità ed amore per il proprio lavoro hanno consentito all’azienda di Cossano Belbo di affermarsi nei principali mercati, raggiungendo nel contempo il risultato più importante: la produzione di vini e spumanti di alta qualità. Un’attenta coltivazione dei vigneti, la cura estrema dei processi di vinificazione e l'elegante confezionamento sono gli aspetti più importanti che concorrono a rinsaldare, ad ogni vendemmia, il legame profondo tra Toso ed i suoi vini; un legame fatto di rispetto della tradizione che aspira a congiungere sobriamente il passato con il futuro dell'enologia italiana. Il complesso industriale si estende su 10.500 mq. di superficie coperta, in cui trovano spazio gli uffici amministrativi, i reparti di vinificazione ed imbottigliamento oltre alle aree di stoccaggio di vini e spumanti. La superficie scoperta è invece di 38.000 mq. e ospita zone per la circolazione dei mezzi pesanti, parcheggi e giardini; il tutto circondato da vigneti rigogliosi. informazione redazionale L a Vaudagna Carrelli, dopo l’accordo siglato nel 2010 e una prima fase di integrazione avvenuta nel 2011 tra i marchi Om e Still, inizia il 2012 presentando il nuovo marchio Om Still. Una novità nel settore del carrello elevatore nata dall’unione di due marchi leader e una capillare rete di distribuzione che offre alla clientela numerose soluzioni e notevoli vantaggi per la movimentazioni delle merci. L’affiancamento tra lo storico marchio Om ed il prestigioso brand tedesco Still crea un mix vincente offrendo prodotti adatti in contesti dove la semplicità d’uso, l’affidabilità e, non ultimo, l’aspetto economico hanno uguale rilievo. Il pensiero di una logistica evoluta trova la sua completa espressione in un’offerta molto diversificata pensata per le realtà più esigenti e dove la movimentazione dei prodotti assume un ruolo fondamentale. La Vaudagna Carrelli offre, inoltre, servizi di vendita usato ricondizionato, assistenza specializzata, distribuzione di ricambi originali e noleggio “Full Rental’’, secondo i canoni di qualità Om Still. La combinazione tra i due marchi permetterà alla clientela la creazione di parchi misti adatti a soddisfare ogni tipo di situazione logistica ottenendo sempre il giusto rapporto qualità prezzo. La serietà e la professionalità dimostrata in più di mezzo secolo di storia sono stati premiati affidando alla Vaudagna due marchi che rappresentano oggi oltre il 25% del mercato italiano. Sul nuovo sito: www.vaudagnacarrelli.com è possibile vedere la vasta scelta di carrelli usati ricondizionati che vengono proposti ne “La vetrina dell’usato’’. Concessionaria esclusiva Cuneo e Provincia O F F E R TA CO M P L E TA D I www.tec-artigrafiche.it om still, marchio dal mix vincente V E N D I TA N U OVO E D U S ATO • A S S I S T E N Z A RICAMBI • NOLEGGIO Borgo San Dalmazzo • Via Cuneo, 106 • Tel. 0171 261312 www.vaudagnacarrelli.com info @ vaudagnacarrelli.com 16 le nostre aziende Febbraio 2012 N° 1 giletta nuovo sistema satellitare ecologico e anti sprechi spargisale pensanti grazie a golden ice S i chiama Golden ice ed è un sistema intelligente per spargere il sale sulle strade solo dove c'è il ghiaccio, evitando così inutili sprechi, risparmiando tempo prezioso e dando una mano all'ambiente. A produrlo è la Giletta spa di Revello, che dopo aver brevettato il progetto in collaborazione con la Saet srl di Busca, ha passato la palla all'Istituto di ricerca Mario Boella (che fa capo a Politecnico di Torino e Compagnia di Sanpaolo) e alla tedesca Allianz che lo hanno sviluppato combinando tra loro tecnologie informatiche e di navigazione satellitare. Premiato nel 2011 da Microsoft come miglior prodotto "green campaign" dell'anno, Golden ice è stato presentato ai primi di dicembre dell'anno scorso a Praga ed è entrato in funzione da qualche settimana sulle strade della Repubblica Ceca. Grazie all'utilizzo di tecniche di registrazione e mappatura dei percorsi di spargimento e di un insieme di altre informazioni importanti (posizione precisa del mezzo, mappatura dei corretti quantitativi di materiale da spargere, etc), il sistema otti- aziende news bcc cherasco: conto pensione nuova filiale La Banca di Cherasco, durante un incontro con i pensionati lo scorso 26 gennaio, ha parlato delle nuove riforme governative che prevedono l'obbligo di accredito delle pensioni sopra i 1.000 euro su un conto corrente o una carta prepagata a partire da marzo 2012. L'istituto di credito ha quindi presentato il suo nuovo prodotto dedicato ai pensionati, il “Conto Pensione”, un conto corrente che garantisce una riscossione puntuale e certa della pensione, anche in caso di assenza o impedimento temporaneo del titolare, senza spese di tenuta conto e con la massima semplicità di utilizzo. Inoltre, per tutti i nuovi correntisti, è previsto in omaggio un abbonamento semestrale a “Vivere”(Periodici San Paolo). L’istituto piemontese, infine, ha recentemente rafforzato la sua presenza in Liguria aprendo una nuova filiale a Celle Ligure, la quarta ligure dopo la fusione per incorporazione con la Bcc Genovese del giugno 2008. Ora la Banca di Cherasco può contare su 29 sportelli sul territorio. terre del barolo entra nel mercato polacco Un veicolo spargisale dotato del sistema Golden ice al lavoro sulle strade della Repubblica Ceca (Foto: Archivio Giletta) mizza la distribuzione di sale in base alle condizioni del manto stradale o alla larghezza della carreggiata con un'approssimazione del 99,95%, permettendo comunque al conducente di adattare manualmente i parametri dello spargimento. "L’innovazione che da sempre ci ha contraddistinto sul mercato europeo e mondiale - spiega Enzo Giletta, ad Giletta spa -, è il motore della crescita che ci ha permesso di esportare in oltre 40 Paesi al mondo e di poter ottenere grandi commesse di spargisale tipo quella di Mosca di quest’anno per una flotta di 250 unità. La nostra filosofia è sem- pre stata quella di non produrre solo spargitori o lame sgombraneve, ma di provare a risolvere i problemi dei gestori delle strade a 360°, per questo motivo siamo arrivati a brevettare l’utilizzo del Gps per la gestione automatizzata del servizio e delle flotte di veicoli per la manutenzione invernale. Dai primi risultati abbiamo calcolato che l'utilizzo di Golden ice produce un risparmio di circa il 30% di sale". Un dato non di poco conto se si considera che, ad esempio, la Provincia di Cuneo quest'anno ha messo a budget quasi mezzo milione di euro per l'acquisto di sale da spargere sulle strade. “Si guarda al 2012 con fiducia, sulla scia di un 2011 chiuso in positivo”. Può essere questo lo slogan che la Cantina Terre del Barolo vuole mettere in atto per l’anno appena iniziato. Dopo l’assemblea dei soci, tenutasi domenica 15 gennaio, con l’approvazione del bilancio, il presidente Matteo Bosco ha fatto il punto della situazione: “A fronte di un +15% di fatturato e dell’aumento delle bottiglie vendute (3 milioni in totale al 31 dicembre), posso dire che il 2011 per noi è stato un anno che, dopo una partenza accorta, ha regalato soddisfazioni. Oltre al mantenimento del marchio nei mercati abituali siamo riusciti a entrare anche in quello della Polonia. Due traguardi significativi, considerando la situazione economica mondiale per cui si fa più fatica ad acquistare”. Si guarda così al 2012 a testa alta, ma con grande attenzione: “Per Terre del Barolo l’anno nuovo è partito sulla scia del precedente. Previsioni a lungo termine non se ne possono fare: predico sempre attenzione e rigore sui mercati. Lavorare per mantenere e aumentare, due aspetti che vanno di pari passo in un mondo del vino dove il minor potere d’acquisto, le aumentate produzioni di vino, soprattutto Barolo, e un rallentamento globale, sono tutti aspetti che si intersecano”. Comitato editoriale: Giuliana Cirio, Simone Ghiazza, Elena Lovera, Fabrizio Pepino, Giacomo Tassone Direttore responsabile: Fabrizio Pepino Redazione: Autorivari studio associato Corso IV Novembre, 8 12100 - Cuneo Tel. 0171.601962 Fax 0171.436301 [email protected] Editrice: Centro servizi per l‘industria Corso Dante, 51 - 12100 - Cuneo Tel. 0171.455455 Stampa: Framstampa - Fraz. Roata Raffo, 63 (Busca) Tel. 0171.934611 Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica E-mail: [email protected] Tel. 0172.695770 Chiusura: 06/02/2012 Tiratura: 11.000 copie Febbraio 2012 le nostre aziende N° 1 ferrero nuova linea di produzione in via vivaro ad alba 17 albasolar accordi in cina e germania sale l'occupazione nuova gamma grazie all'estathè di prodotti Beppe Malò L a Provincia di Cuneo ha fissato per giovedì 16 febbraio la convocazione della Conferenza dei servizi che si dovrà esprimere in merito al progetto presentato dalla Ferrero spa per l’ampliamento degli impianti di produzione Estathè. La bevanda si conferma come un prodotto che non conosce flessioni o stagionalità. La richiesta del mercato è in costante crescita e quindi la multinazionale alimentare albese ha scelto di attrezzarsi per corrispondere alla domanda del mercato. Il progetto prevede l’allestimento, all’interno dello stabilimento di via Vivaro, di una nuova linea di produzione che sarà collocata accanto alle tre che sono già ora in esercizio. Per ospitare la nuova linea, che si trova nel contesto dell’area di produzione e confezionamento in ambiente sterile, non si farà ricorso ad una nuova costruzione, ma sarà utilizzata una struttura già esistente. L’impianto lavorerà a ciclo continuo con una produzione di circa 500 tonnellate di prodotto per ognuno dei tre turni di lavoro. La produzione giornaliera di Estathè sarà dunque incrementata di 148 tonnellate di prodotto. La decisione avrà inoltre un impatto positivo anche sul fronte occupazionale determinando presumibilmente la creazione di 30 nuovi posti di lavoro. Un dato che conferma Per produrre 148 tonnellate in più per ogni giorno, verranno impiegate circa 30 persone lo stato di salute già espresso dai dati di bilancio il 31 agosto scorso quando Ferrero ha messo a bilancio un fatturato di 2.500 milioni di euro, con una crescita del 7% sul dato 2010 e un utile netto che sfiora i 111 milioni di euro. praline da viaggio una boutique nell'aeroporto roma fiumicino Per tutto il 2012 i passeggeri dell'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino Leonardo Da Vinci potranno portare in giro per il mondo un pizzico di maestria tutta Italiana acquistando presso la nuovissima Boutique Ferrero le confezioni personalizzabili di Praline Ferrero! Non si può non fermarsi incuriositi in questa elegante boutique nel corridoio centrale nei pressi del Gates D5. Ed entrando si scoprirà che la Boutique Ferrero è l'unico negozio in cui la confezione e l'assortimento sono a misura di consumatore! Per soddisfare ogni singolo cliente infatti viene data la libertà di comporre e personalizzare le confezioni in base ai propri gusti e preferenze non solo nel pack ma anche nell'assortimento. Si può scegliere tra tante ricette, dalle specialità più classiche come Rocher, Mon Cheri e Raffaello alle novità come il Rondnoir nuova ricetta ed il Kuesschen Nocciola o Fondente; non poteva mancare Garden, con i suoi diversi gusti, e Pocket Coffee con un ripieno di vero caffè 100% arabica. Tante possibili combinazioni di colori e specialità saranno a disposizione dei clienti per comporre ed acquistare una confezione unica ed inimitabile creata su misura per sé o per le persone amate. banca regionale europea riccardo barbarini è il nuovo direttore della bre Lo scorso 23 gennaio il Consiglio di amministrazione di Banca Regionale Europea presieduto da Luigi Rossi di Montelera, ha nominato Riccardo Barbarini nuovo direttore generale della banca a partire dal 1° febbraio 2012. Barbarini, già vice direttore generale e responsabile dell'area commerciale della Bre, sostituirà nell’incarico l’attuale direttore generale, Roberto Tonizzo, che, nell’ambito della riorganizzazione dell’alta direzione generale del Gruppo Ubi Banca, è stato chiamato a ricoprire la medesima carica nel Banco di Brescia (anch’esso facente parte del Gruppo Ubi Banca), di cui è già stato vice direttore generale nel 2007. Il nuovo direttore si accinge a ricoprire il nuovo incarico in continuità con il periodo precedente, nell’ottica di proseguire ad offrire alla clientela un servizio di eccellenza e tempi di risposta sempre più rapidi, con particolare attenzione al sostegno dello sviluppo economico locale. Il presidente e i membri del Consiglio di amministrazione hanno espresso vivo ringraziamento a Roberto Tonizzo, che ha svolto il suo ruolo di direttore generale di Banca Regionale Europea con passione e professionalità, e piena e convinta fiducia a Riccardo Barberini, consci delle grandi qualità professionali ed umane e della solida esperienza accumulata. A rchiviato il 2011 con una nuova importante crescita di volumi e fatturato (+15% a quota 57 milioni di euro), il gruppo piemontese Albasolar punta a rinforzare la propria posizione di leader nel mercato delle rinnovabili con un ambizioso programma di iniziative in calendario sul fronte della produzione diretta di componenti per il fotovoltaico, il solare termico, l’eolico e mini-eolico, la climatizzazione e tutto quanto attiene all’impiantistica finalizzata all’efficienza e al risparmio energetico. Forte di una pluridecennale esperienza come partner di alcuni tra i principali player mondiali del settore, il marchio albese si appresta infatti al lancio di una completa e innovativa gamma di dispositivi in grado di rispondere alle diverse esigenze del cliente finale, dalla piccola installazione casalinga alla grande struttura civile o industriale. Si va dai pannelli per fotovoltaico (policristallini, amorfi, vetro-vetro, policristallini made in Eu) ai moduli sotto vuoto per il solare termico; da sistemi proprietari brevettati per gli impianti integrati e la “ristrutturazione energetica” a congegni “stand alone” per l’illuminazione, sino a un completo catalogo di inverter. Un passo decisivo per il gruppo piemontese, che ha scelto così di accelerare la svolta produttiva inaugurata nel corso del 2011 con il lancio dei primi pannelli a marchio. Un’integrazione verso la quale Albasolar si è attrezzata stringendo importanti accordi di produzione con una primaria casa tedesca e con un pool di produttori del distretto industriale e tecnologico di Shangdong (Cina). In arrivo sui mercati italiano ed europeo ci sono quindi dispositivi dagli elevati standard qualitativi, progettati dai team ingegneristici Albasolar e testati dai più autorevoli istituti di certificazione, che coniugano tecnologia europea alle garanzie offerte da rigidi controlli di qualità e dal nome di un gruppo che, lungo quarant’anni di attività, ha consolidato collaborazioni con alcuni tra i più affermati marchi dell’industria italiana. 18 le nostre aziende Febbraio 2012 N° 1 fratelli randazzo accordo con la zapagromash ltd di minsk aziende news Cinque nuovi progetti formativi per l’Apro Apro Formazione consolida il proprio ruolo di catalizzatore di finanziamenti per l’erogazione della formazione degli operai e degli impiegati delle aziende del territorio. L’Apro ha ottenuto, infatti, i finanziamenti necessari per cinque progetti formativi aziendali. Per i primi due progetti si tratta della Provincia di Cuneo che ha finanziato due piani formativi d'area per un valore complessivo di 75 mila euro, indirizzati uno al settore industriale, quello promosso da Confindustria Cuneo, e l’altro, promosso da Confcooperative, al settore socio assistenziale. I restanti tre progetti formativi fanno invece riferimento al fondo interprofessionale Fondimpresa, costituito da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per la formazione continua dei lavoratori e portano sul territorio provinciale, a favore della formazione delle aziende del sistema confindustriale, quasi 560 mila euro. Intanto, grazie al rifinanziamento da parte della Provincia del catalogo provinciale per la formazione continua individuale, sono riaperte le iscrizioni per i corsi con partenza in febbraio (per informazioni: 0173/284922). comprati in russia prototipi fossanesi Premio Natura 2012 all’acqua Sant’Anna Lurisia lancia l'aranciata e l'acqua tonica Si allarga la famiglia delle bibite Lurisia, si aggiungono alla Gazzosa e al Chinotto anche l’Aranciata e l’Acqua tonica. La prima prodotta con le arance del Gargano Igp, un presìdio Slow Food affacciato sull’Adriatico. Anche per l’Acqua Tonica la differenza è data da un presìdio Slow Food, quello dei chinotti di Savona. Eva Riccobono testimonial per "Caractère" Eva Riccobono sarà il nuovo volto di Caractère, uno dei marchi Miroglio Group, a partire dalla stagione primavera-estate 2012. Il sodalizio tra il brand e la modella è stato documentato dal fotografo milanese Stefano Galuzzi per una campagna stampa che verrà pianificata sulle più importanti testate moda a partire da febbraio. Nato a metà anni ’90, Caractère si è sviluppato a livello internazionale ed è oggi presente in oltre 30 Paesi. enrico vellano nuovo presidente alpitour Il presidente e amministratore delegato John Daniel Winteler e il direttore generale Fabrizio Prete hanno lasciato il gruppo Alpitour. Alla carica di presidente pro-tempore è stato nominato Enrico Vellano, Chief Financial Officer di Exor, in attesa del perfezionamento della cessione della società, per una cifra di 225 milioni di euro. Uno dei due prototipi di cassoni spandiletame a tre assi, brevettati dall'azienda di Fossano e comprati dalla Zapagromash Ltd di Minnsk (Foto: Fratelli Randazzo) Ilaria Blangetti C arri da esportazione. L'azienda bielorussa Zapagromash Ltd di Minsk produrrà ogni anno un centinaio di cassoni spandiletame a tre assi e altrettanti cassoni di ultima generazione della Fratelli Randazzo di Fossano. “All’importante azienda bielorussa, con oltre 250 dipendenti, abbiamo venduto i nostri due prototipi - commenta Gianni Randazzo che con il fratello Giuseppe è titolare dell'azienda fossanese -. Abbiamo stabilito una cooperazione a livello economico e tecnico offrendo supporto e know-how per la costruzione. Siamo soddisfatti: questo risultato, in controtendenza con l’attuale situazione economica, premia professionalità e investimenti continui”. "La vendita premia gli investimenti continui in ricerca e sviluppo che abbiamo fatto nonostante la crisi economica" Una bella opportunità per la Fratelli Randazzo ottenuta grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo. Infatti uno dei due prototipi acquistati dall’azienda di Minsk, il cassone di ultima generazione, è stato premiato nel 2010 in Svezia all’interno del “Swedish Stelle Prize”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti tecnologici a livello europeo. L’azienda fossanese, nata nel 1965 dal papà e dallo zio degli attuali proprietari (subentrati nel 1982), leader nella costruzione di rimorchi agricoli in Italia e all’estero, esporta in molti Paesi come Romania, Svizzera e Belgio. Oggi l’azienda, 18 dipendenti, produce circa 400 macchine agricole all’anno con un catalogo che conta oltre 150 tipi di rimorchi omologati su strada, da 50 a 200 quintali, con vari tipi di frenatura. “L’azienda punta sulla qualità del prodotto, dimostrata dalla certificazione Ce che accompagna ogni macchina, e sul rapporto con il cliente, offrendo anche un ottimo servizio di assistenza - aggiungono dalla Fratelli Randazzo -. Per ogni tipo di trasporto viene fornita un'adeguata soluzione”. Un trend positivo dimostrato anche dai numeri: la Fratelli Randazzo ha chiuso il 2011 con una crescita del fatturato del 25% a quello del 2010. AssistenzA tecnicA www.tec-artigrafiche.it A poche settimane dal Premio Codacons “Amico del Consumatore 2011”, il prestigioso riconoscimento che premia l’impegno di quelle personalità che negli anni si sono distinte per una efficace difesa dei diritti dei consumatori, acqua Sant’Anna riceve il Premio Natura 2012. Il premio viene assegnato a prodotti e servizi che si sono dimostrati più attenti all’ambiente e all’ecologia per il modo in cui sono realizzati, per il loro contenuto intrinseco, per le iniziative che realizzano o promuovono. Il riconoscimento è arrivato grazie alla Sant’Anna Bio Bottle, la prima bottiglia di acqua minerale realizzata interamente con una rivoluzionaria plastica naturale che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri delle piante anziché dal petrolio. www.tecnoinsrl.it Nasce la "Pala Europa" targata Falci L’azienda “Falci” di Dronero ha sviluppato una nuovissima pala da neve e granaglie chiamata “Europa”. Il nome deriva dal fatto che la forma di questa pala, non ancora diffusa in Italia, è la più comunemente usata nei Paesi nordici. La particolare geometria con sponde alte ed angoli chiusi dona estrema robustezza che la differenzia dalle pale classiche. Del peso di 800 grammi, la particolare lega di alluminio impedisce alla neve di attaccarsi e il processo di tempra al quale viene sottoposta rende la pala elastica nonostante la robustezza. REVISIONE MECCANICA ED ELETTRICA INSTALLAZIONE NUOVI CNC - MESSA A NORMATIVA CE in molti casi la vostra vecchia macchina utensile una volta revisionata vale più delle nuove macchine di importazione Borgo San Dalmazzo (CN) • via XI Settembre, 77 • tel./fax 0171 260658 • [email protected] Febbraio 2012 19 le nostre aziende N° 1 brc racing gas equipment aziende news Donazione dell’Unifarma all’ospedale S. Croce La società Unifarma di Fossano ha messo a disposizione del reparto di dermatologia dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo una cabina utile a curare le malattie dermatologiche e invalidanti. Si tratta di un macchinario che permetterà di curare alcune patologie senza l’utilizzo di farmaci, con terapie mirate e ambulatoriali, con particolare successo clinico. Laura Pausini fa la dieta della Sdm di genola Sulle pagine della rivista “A” Laura Pausini ha risposto alla domanda sulla sua ritrovata forma fisica citando la dieta proposta dall’azienda Sdm di Genola. La famosa cantante ha raccontato di utilizzarla ormai da un anno, con ottimi risultati. Borse di studio dalla Cassa Rurale di Boves a modena per il lancio del campionato italiano delle energie alternative Il 2 e 3 febbraio Brc Gas Equipment, leader nel settore degli impianti gas auto, ha partecipato con il suo reparto corse, il Brc Racing Team, alla 4a edizione di MotorSport Expotech International, la mostra convegno internazionale dedicata al motorismo da competizione che si terrà nel quartiere fieristico di ModenaFiere. Nell’ambito del ricco programma di convegni dell’expo, nella mattinata di venerdì 3 il direttore sportivo del team Massimiliano Fissore è intervenuto all’incontro “Le Competizioni di Domani - Prospettive e tecnologie a confronto” mentre nel pomeriggio si è svolta la presentazione del Green Scout Cup 2012, il trofeo monomarca che alla sua 2a edizione presenta tra le novità principali la nuova e prestigiosa classificazione Aci-Csai di Campionato Italiano delle energie alternative categoria 8, primo ed unico nel panorama automobilistico internazionale con auto alimentate a Gpl. In questa vetrina ideale, l’hospitality truck Brc ha fatto da cornice all’esposizione di una Seat Leon Copa 2.0 LPG e di una delle 15 KIA Venga 1.6 monofuel (nella foto in alto) che anche quest’anno correranno il Green Scout Cup su sei importanti circuiti nazionali. banca d'alba il consuntivo 2011 e le previsioni per il futuro il 2012 sarà un anno di forte espansione Beppe Malò I dati del bilancio resi noti lo scorso 19 gennaio dal presidente Felice Cerruti, dal direttore generale Corino e dal vice direttore Mario Musso, confermano un altro anno molto positivo per Banca d’Alba. Sono due, in particolare, i numeri che meglio raccontano il 2011 dell’istituto di credito nato nel 1998 dalla fusione delle Bcc di Diano, Gallo Grinzane e Vezza: il +8.3 d’incremento della raccolta diretta e il +5 di crescita degli impieghi. Un valore che diventa +9 se si considerano separatamente gli impieghi “dedicati”in esclusiva al comprensorio albese. A fronte di un volume totale di 6 miliardi di euro, di cui +300 milioni nel 2011, l’utile netto conferma - con valore di circa 10 milioni di euro, il dato del 2010. Il 2011 ha visto il numero dei clienti toccare quota 100mila ed il numero dei conti correnti crescere di 5mila unità. In totale le filiali sono 56 (+2) ed i dipendenti stabili a quota 420. I soci entrati in Banca d’Alba nel corso del 2011 sono 2.900 portando il numero complessivo I vertiici di Banca d'Alba presentano il bilancio 2011 e i progetti per il 2012 (Foto: Beppe Malò) a quota 37.405 di cui 786 hanno meno di 24 anni d’età. Il 2012 di Banca d’Alba sarà un anno di forte espansione territoriale. L’assemblea dei soci prevista per il 27 maggio sarà chiamata ad approvare la fusione per incorporazione della Banca del Canavese con Banca d’Alba. "Così - ha spiegato Felice Cerruti - nascerà una banca ancora più solida, efficiente e grande. Che potrà contare su un territorio che si allarga a Torino e al Piemonte nord raggiungendo il Canavesano e il Verbano facendo salire il numero dei clienti a 110mila e a oltre 40mila il numero dei soci. Col 2012 completeremo l’ultimo passo della strategia di sviluppo che ci siamo dati diventando una banca ben visibile anche fuori dal suo territorio elettivo arrivando a lavorare anche a Torino, Ivrea, Omegna, Gravellona Toce e nella zona del Lago Maggiore. Dopo l’illustrazione del bilancio 2011, è stato presentato alla stampa e presto sarà distribuito alle filiali, il volume curato dal professor Attilio Ianniello dal titolo “Banca d’Alba, la comunità, il territorio". Le pagine del volume permettono al lettore di ripercorre sia le tappe della storia centenaria della banca, quanto quella del territorio che ha espresso prima le casse rurali di Diano, Vezza e Gallo Grinzane e poi la realtà di Banca d’Alba. La Cassa Rurale e Artigiana di Boves ha premiato i figli di soci più meritevoli nello studio. Consegnati 250 euro di borsa di studio agli alunni delle scuole medie, 500 a quelli delle superiori e 750 ai ragazzi che si sono laureati con 110/110 nei corsi di laurea. Infine mille euro per le lauree magistrali per un totale di 22.750 euro destinati a questo scopo. Nuovo pompa Centro Calor a montezmolo Ha aperto a Montezemolo, sulla provinciale 661, un nuovo distributore Centro Calor. Il distributore, aperto 24 ore su 24 con servizio self-service, è un nuovo punto della ditta di Magliano Alpi che ha la caratteristica di vendere a prezzi più bassi, anche di 10 centesimi al litro, rispetto ai marchi internazionali. Il Centro Calor conta 14 distributori tra Piemonte e Lombardia. informazione redazionale da bios la stessa terapia di nadal A Mondovì opera Bios, il primo Centro Medico autorizzato della provincia di Cuneo per la produzione, processazione ed uso di concentrati di cellule autologhe consigliati in diversi ambiti della medicina. Nell’ortopedia serve per curare tendinopatie, riparazione e rigenerazione ossea, ferite che non guariscono, patologia distorsiva legamentosa, tendine rotuleo, condropatie domus astragalico, sdr della cuffia, tendinite Clb e patologie muscolari. Ampie indicazioni vi sono, sempre in ortopedia, per risolvere le pseudoartrosi, le osteonecrosi, le cisti ossee, per applicare protesi o accelerare la guarigione delle fratture; importanti risultati sono stati ottenuti anche nelle craniche lesioni tendinee, ove è possibile eseguire infiltrazioni di gel piastrinico ecoguidate con ripristino dell’integrità tendinea in quattro sedute. Questa terapia è usata con successo anche su sportivi del calibro di Rafa Nadal, seguito dal dottor Angel Ruiz Cotorro. Nella medicina dello sport, infatti, i concentrati di cellule autologhe vengono impiegati nei difetti cartilaginei, negli strappi muscolari e in fasi acute di tendiniti. Anche l’oculistica li utilizza per il trattamento dell’ulcera corneale, del foro monoculare e della secchezza corneale, mentre in angiologia sono diffusi per il trattamento delle ulcere varicose venostatiche, le piaghe da decubito e le ferite croniche. Oggi, infine, si è in grado di utilizzare il lipofilling (con grasso centrifugato) con l’obiettivo di rigenerare i tessuti. MEDICINA RIGENERATIVA 20 cultura d'impresa Febbraio 2012 N° 1 epf energy "Dall'acqua alla lampadina" con i bambini delle elementari di bastia acqua La scuola primaria di Bastia con Epf Energy alla riscoperta dell’idroelettrico. Epf nasce a Carrù nel 1961 ed è attiva nei settori dell’automazione industriale e dell’energia rinnovabile con Epf Energy e Epf Automation, due realtà fondate su un know-how comune maturato nell’arco di cinquant’anni. Il marchio Epf Energy in particolare opera nel settore delle fonti rinnovabili con focus sull’idroelettrico di piccola e media taglia. “Dall’acqua alla lampadina” è, invece, il nome del progetto che ha l’obiettivo di sensibilizzare i bambini sull’acqua come fonte di energia rinnovabile, efficiente e sostenibile, considerando che l’idroelettrico è molto diffuso sul territorio cuneese ma, al contrario di altre fonti, viene spesso scarsamente valorizzato in termini di comunicazione e divulgazione. “Il progetto - spiegano dalla Epf Energy - è stato accolto con entusiasmo dalle scuola primaria di Bastia che ha inserito nel programma didattico approfondimenti e contenuti relativi alle fonti rinnovabili in generale e all’idroelettrico in particolare. A metà febbraio i tecnici Epf Energy incontreranno i bambini delle classi quarta e quinta per una lezione specifica sull’energia idroelettrica. Successivamente ogni bambino sarà chiamato a rappresentare graficamente e seguendo la propria fantasia il percorso “dall’acqua alla lampadina”, ovvero il mix di natura, tecnologia ed ingegno umano che permette all’acqua di canali e torrenti di diventare energia utilizzabile per illuminare case, strade e scuole. I disegni verranno pubblicati su una gallery online. A chiusura del progetto, Epf Energy e la scuola di Bastia organizzeranno, per il mese, di aprile una visita guidata ad una delle tante centrali idroelettriche presenti sul territorio per dare concretezza a quanto appreso sui banchi scolastici”. L’iniziativa è nata in occasione di "M’illumino di meno", la campagna radiofonica per il risparmio energetico promossa dalla trasmissione Caterpillar e Radio2, che culminerà il 17 febbraio in una giornata dedicata ai comportamenti energetici virtuosi. abbandono della montagna il caso di sant'anna collarea, nelle valli monregalesi il futuro scorre nell'acquedotto Fabrizio Gardinali Lo sviluppo turistico ed economico di un territorio, spesso passa anche attraverso l'attaccamento della gente alle proprie radici U n libro, una comunità di un ameno quanto aspro luogo della montagna cuneese e una bella storia di mezzo secolo fa. Questi gli ingredienti del volume “Acqua in movimento - Un acquedotto di montagna, contro ogni ostacolo, per il bene di tutti”, realizzato da Bruno Vallepiano per conto del Consorzio Acquedotto Rurale di Sant’Anna Collarea in occasione dell’oltre mezzo secolo dalla sua nascita. L’autore, che si è sempre speso, sia come amministratore sia sul piano lavorativo e di divulgatore con saggi e guide turistiche, per la montagna, oltre essere un buon romanziere (è stato appena pubblicato per i tipi dell’Araba Fenice il suo terzo giallo-noir), ripercorre non solo la vicenda che ha condotto alla nascita del Consorzio, ma ricostruisce anche la storia del territorio e le sue caratteristiche. La pubblicazione è poi corredata da una sezione di poesia e da un ricco apparato iconografico, il che, ad onta del soggetto principale alquanto specialistico, lo rendono piacevole documento e uno spaccato completo di un microcosmo sociale esemplificativo della nostra realtà alpina. “La cosa è nata in questo modo - racconta Bruno Vallepiano -: tre anni fa si è presentato a casa mia il presidente Roberto Prucca, il quale mi ha portato una cassa piena di documenti e mi ha detto: da questa roba dovresti tirare fuori un libro. Ovviamen- Una veduta invernale di Sant'Anna Collarea, la piccola frazione delle montagne monregalesi che mezzo secolo fa di 5.000 lire per sostenere le prime spese dell’impresa. Anche se non ufficialmente, si era formato il primo nucleo del futuro Consorzio. Altri si aggiunsero. Si cominciò a cercare la sorgente “giusta”e poi un progettista altrettanto volenteroso, visto lo spirito pionieristico dell’iniziativa. Non fu facile. Ci furono alcune incomprensioni con un paio di professionisti; alla fine l’incarico fu assunto dal geometra Giovanni Cattaneo di Montaldo. ha costruito l'acquedotto rurale. te mi sono messo a spulciare tra la vecchia corrispondenza, gli atti notarili, i progetti e quello che in un primo tempo sembrava una cosa potenzialmente noiosa è diventata una avventura letteraria intrigante. Infatti è stato possibile ricostruire, attraverso quelle carte e ascoltando numerose testimonianze, una vicenda sofferta. Un acquedotto, che oggi sembra una cosa banale, è diventato lo strumento per lottare contro l’abbandono della montagna e per camminare verso lo sviluppo. Il libro poi si è arricchito di testimonianze di vario genere, tutte nate dall’eterogenea realtà che caratterizza questa fetta di montagna. Eterogeneità che si presenta spesso, come caratteristica di compatta adesione ad un ideale e un progetto”. il parroco ed il maestro La storia comincia nell’immediato secondo Dopoguerra. Sono gli anni della ricostruzione d’Italia, del “Piano Marshall”; il Paese puntava tutto sull’industria, specie dell’automobile. Sant’Anna era una frazione delle montagne monregalesi, colpita, come tante zone simili, dalle vicende belliche, dove la vita si svolgeva invariata da secoli fra economia di sussistenza, difficoltà e miseria. Neppure l’acqua era facile da reperire, c’era la fontana pubblica e quando gelava si faceva fondere la neve. L’attrazione a “mollare tutto” era forte presso la gente. Del resto la Fiat era a Torino. E Torino non era proprio all’altro capo della Luna. Era lì. Voleva dire lavoro regolare, case confortevoli, meno fatica, migliore qualità della vita. Come contrastare questa tendenza? Già nel 1935 nella non lontana San Giacomo si era, sia pur timidamente, avviato un approccio al turismo con l’apertura dell’albergo Stella Alpina, puntando sulla villeggiatura proveniente dalla vicina Liguria. Una buona idea. Però non bastavano le bellezze naturali di Sant’Anna, bisognava migliorare i servizi sia per la popolazione locale sia per gli eventuali ospiti. Il primo problema era quello dell’acqua. Avere un efficiente servizio di distribuzione di questo bene primario. Se ne resero conto per primi il maestro Giacomo Briatore e il parroco don Giuseppe Basso. Parlarono con la gente: bisognava fare l’acquedotto e farlo da soli senza perdere tempo. Neppure con l’amministrazione comunale di Montaldo, che aveva tutta l’intenzione di fare “orecchie da mercante”. Forse per mancanza di fondi da investire, forse per sfiducia o chissà. E così fece. 5.000 lire per partire Insomma quelli di Sant’Anna si arrangiarono da soli. Del resto, come tutti quelli di montagna, c’erano abituati. Nell’estate del 1955 si radunarono alla Scuola materna 27 persone in rappresentanza di altrettante famiglie e versarono una quota pro capite la nascita del consorzio Intanto un paio d’anni prima si era trovato a Groppignano dove captare l’acqua e si erano a avviate le pratiche per le varie autorizzazioni e avere dallo Stato i sostegni previsti dalle leggi dell’epoca. Finalmente l’8 febbraio del 1959 al ristorante Nazionale venne redatto l’atto legale di costituzione del Consorzio Acquedotto Rurale Sant’Anna Collarea a cui aderirono 72 famiglie residenti nelle varie borgate. Presidente è nominato, ovviamente, il maestro Giacomo Briatore e suo vice nonché segretario don Giuseppe Basso. A fine estate di quell’anno iniziano i lavori ad opera dell’impresa Gallo di Dogliani. Nonostante le avverse condizioni climatiche lavora in fretta. Un anno dopo l’acqua era arrivata a Sant’Anna e alle borgate, per ora nei fontanili. Per allacciare le varie abitazioni ci vorrà ancora qualche tempo. Però quelli di Sant’Anna la loro battaglia per difendere il territorio l’avevano già vinta. Febbraio 2012 N° 1 21 cultura d'impresa dall'accademia al cantiere costruire chiese è un'arte borgna, la famiglia di artisti impresari art work Pierpaolo Bindolo L a costruzione di una chiesa è sempre stato un momento molto importante per la trasformazione del tessuto urbano esistente o in formazione. Nei secoli, il carattere di permanenza delle chiese si è espresso attraverso la stretta relazione fra la comunità dei fedeli, il territorio e le soluzioni decorative e strutturali che caratterizzano tali opere. Gli edifici religiosi infatti si sono sempre posti come punti di stabilità e attrazione, perché caratterizzati da elementi simbolici e architettonici unici e fatti per durare nel tempo. Nel Cuneese, ad esempio, in un recente passato, progettisti e pittori, per mettere in risalto le chiese di piccole e medie dimensioni, cercarono di elaborare nuove soluzioni decorative di frontali e facciate. Se si prendono in considerazione molte delle cappelle o pievi realizzate a partire dal 1800, si scopre che i lavori più significativi di queste costruzioni hanno riguardato i lavori di stucco e le decorazioni interne ed esterne di tali edifici sacri. Fra gli artisti che diedero un particolare contributo alla realizzazione di affreschi delle facciate di chiese, confraternite, piloni della nostra provincia vi è il pittore Giovanni Borgna detto “Netu”. L’artista, nato a Martiniana Po nel 1854, fin da giovane sperimentò la passione per il disegno seguendo l’attività del padre Domenico, noto decoratore e “maestro di muro”. Fra i più stretti collaboratori di Giovanni vanno segnalati il fratello Luigi - pregevole stuccatore - e la sorella Rosa Borgna (1859 - 1939), che ebbe modo di stu- diare presso l’accademia Albertina di Torino. Nella medesima scuola di Belle Arti si era anche formato, con “notevole profitto”, Giovanni, il più celebre dei fratelli Borgna. Quest’ultimo, seguito dal prof. Andrea Gastaldi, durante il suo percorso accademico ottenne numerosi riconoscimenti e menzioni, fra cui tre primi premi per gli studi di “pittura murale, d’espressione e di figure istoriate”. Il grande apporto che questi artisti martinianesi seppero dare alle arti figurative e plastiche nella nostra provincia fu veramente significativo e importante. Sotto la sapiente guida di “Netu” Borgna vennero affrescate numerose parti o intere chiese a Martiniana Po, Paesana, Sanfront, Revello, Cardè, Bagnolo Piemonte, Saluzzo, Pontechianale, Sampeyre, Venasca, S. Damiano Macra, Tarantasca, Pamparato, Mondovì Breo, Garessio e in tanti altri centri del Cuneese e del nord d’Italia. Un aspetto particolarmente interessante di questi lavori riguarda la progettazione, la preparazione dei cantieri e l’organizzazione delle maestranze. Degni di attenzione sono infatti gli argomenti e le materie trattate nei contratti d’appalto stipulati da Giovanni Borgna con i sacerdoti e la gerarchia ecclesiastica locale. Nel 1888, a Garessio Poggiolo, il parroco e l’amministrazione della parrocchiale di S. Antonio stipularono con l’artista di Martiniana un accordo scritto, in cui vennero minuziosamente stabiliti i prezzi per ogni disegno o parte da stuccare. La scrittura privata prevedeva inoltre che “lo scrostamento, la prima imboccatura, la sabbia, La facciata della chiesa dedicata a Sant'Atonio da Padova a Garessio-Poggilo, di cui l'artista Giovanni "Netu" Borgna (foto in alto) fu incaricato di fare "l'ultima arricciatura" e Nella seconda metà dell' '800, "Netu" e i suoi fratelli diedere un forte contributo alla decorazione degli edifici religiosi del Nord Italia gli affreschi delle pareti la calce, la scaiola, il gesso, la polvere di marmo, la chioderia, il fil di ferro, i trasporti” i ponteggi, il vitto e l’alloggio “delle persone addette ai lavori” fossero “a carico della chiesa”. Il Borgna doveva provvedere “all’ultima arricciatura” e agli affreschi delle pareti. Al termine dei lavori, “da proseguirsi senza interruzione”, l’amministrazione si riservava “il diritto della collaudazione”, con la facoltà di“pagare l’importo in base alla perizia” effettuata e nel rispetto dei tempi concordati per terminare l’opera. Per soddisfare le numerose e concomitanti richieste, la famiglia Borgna costituì una sorta di laboratorio di artisti fra cui i pittori Eugenio Arduino di Ormea, Vincenzo Odello di Ceva e Francesco Audissino di Oneglia. La produzione di questo gruppo di maestranze doveva essere particolarmente apprezzata dal clero, che continuò a richiedere Ogni rifiuto al posto giusto Rimozione e smaltimento amianto Trasporto e smaltimento rifiuti Spurgo fognature e fosse biologiche Cervere - Via Alba, 12 - Tel. 0172 1804253 Castagnito - Via Neive, 18 - Tel. 0173 211819 [email protected] www.grandambiente.it AUTOMOTOSTORICHE A.S.I. VEndITA dIRETTA da collezione privata VALUTAZIONE QUATTRO RUOTE CLASSICHE - cell: 345 6124560 PORSCHE 911T/s - 1969 - cc.2000 OPEL GT 1.9 Asi T.Oro - 1973 OPEL GT 1.9 - 1969 - cc 1900 BMW 100/7 + Krauser cc1000 -'76 commesse per la realizzazione di grandi decorazioni sacre. Nel 1893 Giovanni Borgna e Vincenzo Odello firmarono un nuovo contratto con gli amministratori di Garessio per “riattare e dipingere la facciata della chiesa di Borgo Poggiolo in conformità al disegno presentato” dal Borgna e nel rispetto dei prezzi stabiliti. Allora questi pittori, nelle operazioni di decorazione delle parti più esposte, si trovavano molto spesso a lavorare in luoghi privi di protezione. Proprio durante l’opera di affrescatura a Garessio del 1893 il pittore Odello subì una grave menomazione fisica, a causa della caduta da un’impalcatura posta all’esterno della chiesa. Per quanto concerne il percorso artistico di Giovanni Borgna si rimane profondamente colpiti dalla mole di affreschi e disegni che il martinianese seppe produrre nella sua breve esistenza. Una delle sue maggiori qualità fu infatti la velocità e precisione nella tecnica della pittura a fresco; tali operazioni erano precedute dalla realizzazione di bozzetti e modelli. L’artista fu sempre ispirato dalla ricerca di nuove soluzioni compositive e cromatiche ma anche dallo studio e dall’analisi dell’aspetto psicologico ed espressivo dei suoi personaggi, sia religiosi sia di ritratto. Un insieme di casi concreti e la presenza di documenti e contratti ci consente di comprendere la bravura del Borgna nel saper dialogare e soddisfare le esigenze dei vari committenti finanziatori. Giovanni Borgna morì prematuramente a Martiniana il 5 gennaio del 1902, a causa di una polmonite contratta durante l’esecuzione di un dipinto su di un edificio esterno. 22 cultura d'impresa Beatriz Pellizzetti Lolla, "L'ideologia e la creatività dell'immigrazione europea in Brasile. Dalla seconda metà del secolo XIX alla seconda metà del secolo XX", Primalpe, Cuneo 2011, pp. 600, euro 22. libri immigrazione dall'italia al brasile le radici della grande crescita Paolo Gerbaldo U n'accurata ricognizione sul patrimonio portato dall'immigrazione europea in Brasile lo offre Beatriz Pellizzetti Lolla, docente di Storia del Brasile, nel volume "L'ideologia e la creatività dell'immigrazione europea in Brasile. Dalla seconda metà del secolo XIX alla seconda metà del secolo XX". Il libro, curato e tradotto dal francese da Claudio Mondino per Primalpe-Costanzo Martini, rappresenta una vera e propria miniera per chi desidera approfondire la problematica delle nuove realtà sociali, culturali, economiche generate dall'immigrazione europea nel Sud del Brasile. Sotto il profilo scientifico, l'autrice fa interagire, anche servendosi di una notevole mole di documenti conservati nell'archivio di famiglia, diversi dei quali riprodotti nel testo, la storia generale del fenomeno migratorio con la vicenda umana del padre, Ermembergo Pellizzetti (1873-1947). Insieme alle tematiche che riguardano l'interesse per l'immigrazione non portoghese in Brasile, resasi necessaria per sopperire all'assenza Tra '800 e '900 la "colonizzazione europea" diede un grande impulso awllo sviluppo del Paese di manodopera nell'agricoltura in seguito all'abolizione della schiavitù (1888), l'imponente studio segue attentamente il filone rappresentato dal sentimento di italianità “in quanto fatto reale nel significato sociale della nazione, inteso culturalmente ed esplicitato nel corso dell'esposizione a partire dalla storia di una vita (...)” (p. 61). Si tratta di un sentimento che affonda le sue radici nel pensiero ideologico introdotto dagli intellettuali europei a partire dall'emergere dei movimenti romantici. Gli stessi intellettuali, spesso esuli, si preoccupano poi di fornire delle risposte alla questione sociale che si pongono alla base delle iniziative di politica economica e sociale adottate in favore degli immigrati. Pellizzetti Lollo documenta perciò le molteplici iniziative del padre partito per il Brasile che, dopo aver lavorato a Rio de Janeiro, si trasferisce nello Stato di Santa Catarina operando nei territori dell'Alta Valle dell'Itajaí. Il tema di punta dell'attività di Ermembergo Pellizzetti è rivolta allo sviluppo socio-economico ed annovera una serie di attività che spaziano dalla fondazione di scuole alla costituzione di cooperative, dall'attenzione all'innovazione, a partire dal campo dell'agricoltura, all'impegno come deputato per due legislature di Santa Catarina (19251930). Nel 1928, Pellizzetti fonda il Banco de Crédito Popular e Agrícola de Bella Alliança dimostrando così, ancora una volta, il fondamentale apporto innovatore fornito da un immigrato non agricoltore: “Strumento essenziale nel meccanismo delle operazioni di credito, questa entità cooperativa è stata uno dei motori propulsori che hanno facilitato e stimolato la produttività economica della regione”(p. 593). Beatriz Pellizzetti Lolla ricostruisce dunque un processo di “colonizzazione europea” basato sulla presenza di una classe pionieristica di piccoli proprietari capaci di articolarsi in comunità dinamiche e progressiste per formare uno spazio economico e culturale ben definito. L'immigrazione italiana, nel periodo 1819-1970, risulta, con 1.627.919 persone, seconda solo a quella, storica, proveniente dal Portogallo: 1.784.534. Lo studio, rappresentazione dell'impegno concreto rivolto all'integrazione degli immigrati italiani in un'area a prevalenza tedesca, si articola in sei densi capitoli che, non avvitandosi troppo sulla storia famigliare, dando conto di un percorso storico e culturale ampio e complesso intrapreso dagli italiani in Brasile per crearsi delle migliori condizioni di vita. Febbraio 2012 rolfo & ferrero In edicola i modellini per collezionisti della serie "Veicoli Pubblicitari d'Epoca" Sorpresa in edicola per la “Rolfo”. Nelle scorse settimane la ditta braidese è stata protagonista della prima uscita dell’inedita collezione “Veicoli Pubblicitari d’Epoca” promossa dalla “Eaglemoss Collection - Vadis editore” che, attraverso un viaggio dall’Italia del Dopoguerra fino agli anni Settanta, ripropone i veicoli pubblicitari che percorrevano le nostre strade in quei decenni. La prima uscita raffigurava un allestimento della Rolfo commissionato dall’industria dolcaria Ferrero di Alba. “Siamo molto onorati di far parte con la Ferrero della prima uscita in edicola, in esaurimento nel giro di poche ore - commentano dalla ditta Rolfo -. Il modellino è una rappresentazione fedele di una nostra realizzazione degli anni ’50: si tratta di un camioncino Fiat 615 allestito dalla Rolfo per il trasporto di prodotti dolciari Ferrero. Questi allestimenti sono i predecessori degli attuali veicoli isotermici per il trasporto alimentare: all’epoca, infatti, non esisteva ancora il trasporto frigorifero e dunque la Rolfo di Bra studiò e realizzò, appositamente per la Ferrero, una serie di veicoli, dal furgoncino per la distribuzione fino all’autotreno, rivestiti internamente con masonite temprata ad olio e lana di vetro, in modo da non far deperire la merce trasportata. Oltre alla realizzazione dell’allestimento, la Rolfo si occupava anche di personalizzare il veicolo nei colori aziendali con le diverse grafiche pubblicitarie richieste dalla Ferrero”. 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