Iniziare a desiderare è la prima condizione perché le cose
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Iniziare a desiderare è la prima condizione perché le cose
REPORTAGE Il manifesto di Vivere Anch’IO SONO PARCO Iniziare a desiderare è la prima condizione perché le cose succedano. Per il nostro primo numero del 2012 abbiamo chiesto a molti amici di regalarci un pensiero per il parco di Monza. E questo meraviglioso spazio verde sembra già più bello di Silvia Galeazzi, Silvia Nava e Rosella Redaelli foto di Claudia Galeazzi 10 Vivere Reportage gni volta che entro al parco, quasi sempre dalla porticina di Vedano, mi fermo un attimo e respiro. Qui si atterra su un altro pianeta, bisogna abituarsi alla nuova atmosfera. Appena posso, prendo la bici e corro nel posto che ho più amato da quando mi sono trasferita in questa città. Non conoscevo nessuno, ma il parco mi ha accolta senza fare domande e ha reso tutto più semplice. Sfreccio tra i sentieri che ormai conosco a memoria, a tratti lascio il manubrio, per sentire l’effetto che fa. Traballo, riprendo in mano il manubrio. Entro in contatto con l’anima intensa di questo posto speciale, che vibra e respira, che parla e ascolta. Il parco è cresciuto con me e negli anni mi ha aperto i suoi immensi tesori: campi ricoperti di fredda brina, fronde profumate mosse dai venti di primavera, sentieri estivi lastricati di diamanti, rami intrecciati con foglie rosse d’autunno. I giardini Villa Rea- O le, il lago dei cigni, il bosco incantato. Tutto qui dentro è magia, è amore, è vita. Il parco è di tutti: quelli che lo frequentano abitualmente, quelli che ci capitano per caso, quelli che si danno appuntamento per celebrare un momento bello. Una passeggiata nel parco è sempre meglio che stare davanti alla televisione, senza parlarsi, senza amarsi. Il parco è delle mamme, dei cani e dei bambini, delle coppie e delle compagnie. Il parco è degli sportivi veri e di quelli della domenica. Il parco è l’esplosione dei fuochi d’artificio, è il cinema sotto le stelle. Il parco è un luogo incantato mai uguale a se stesso, eppure così familiare da sembrare una casa, o anche una chiesa, in cui si va a celebrare la gioia di vivere. Ma le favole non sempre hanno un lieto fine. Il Parco di Monza, fiore all’occhiello di tutta la Brianza, finisce troppo spesso sui giornali per colpa dell’incuria che minaccia la sua inte- grità: vialetti sconnessi, muri di cinta che cadono a pezzi, fabbricati decrepiti, cartelli e panchine trasformati in palestre per i vandali, cestini traboccanti di spazzatura. E poi quell’immenso capitale naturale che non riceve le cure necessarie: dei 16 chilometri di siepi, che dovrebbero essere tagliate tre volte all’anno, nel 2011 ne sono stati curati solo tre; il patrimonio arboreo si impoverisce stagione dopo stagione. I politici e gli amministratori locali si difendono, dando la colpa alla crisi e ai fondi che non bastano mai. Cosa possiamo fare per non cadere nel vizio tutto italiano di lavarci le mani, lasciando che questa nostra immensa ricchezza ambientale e culturale s’impigli nella rete dell’indifferenza generale? Possiamo fare molto. Possiamo rispettare la natura, avere cura degli arredi, insegnare ai nostri bambini ad abbracciare gli alberi. E tanto per cominciare possiamo prendere carta e penna e scrivere una bella dichiarazione d’amore. S.G. Vivere 11 REPORTAGE Il manifesto di Vivere re guita a non esse SONO PARCelOenato” di inquinamento e l’ambientecose. una vv o atmosferi “Il mondo è “a . Anche in sens ia ar ta ut br a sioni di anipriorità, tira un one delle emis zi du ri a un a senz peratuEntro il 2030, ento della tem m au un o am a, rischi rine del Tigì 4, dride carbonic tta delle meteo de a e, ch Il i. a più conra di due grad poter stare in un ca ifi gn si e: av gr si allunnon è poi così unque, l’estate m co e, i ad gr a 92 do di azoto, bios sona posizione esi. Polveri, ossi m di io le pa e tt un tu da gherebbe di onchio… Gas , antrace, carb io on rb tro che gica al di ’, po sido e, tra un ch a at in qu in sì terparti. L’aria è co irare a giorni al bisognerà resp i, rn te sioal ca ni oc or alcuni rare a gi allo smog che ti at ef su as co sì ntatto n ni. Siamo co di Monza, a co co ar P l de i or , di colnali frequentat a, collassano. Se at in qu in te en n lm aria solo parzia hesterfield, o no pacchetto di C zo ez m di o an bo m tu o po, non fu minuti al prim r tre, quattro pe o an anno male. Verst cc , ta no at go si ericano delano, sven ov tr e ch so dello Stato am ce le ac ta to pi en ca m la pa y, Cit scap ciò la faento a Salt Lake Young, pronun oc tt am O gh ll’ ri B de l à ta et oso la m dei Mormoni, ogo dove fu pr i capi spirituali Orbene, nel lu o! st po il na to io lo Utah, uno de es az ”. È qu arco N age Park – il P his is the place! it “T er e H e as fr ac rpl ca so e di o ti his is th come se a Tean frase sorge il T e una frase. È m co o ta… at nunciata quella en m ns ia co ch i nale m sto –, un parco e il Parco Nazio or rc A Paril ad le è questo il po o se o, e sc rebb azionale obbedi e non dispiace m a o, at m m gesse il Parco N so tutto n parco” so perché ma, rosità, eppur so ne ge Incredibile! Non la e at us chiamasse: sc tore e comico co di Monza si rto Patrucco at Albe UN BIGLIETTO PER I GIAR DINI REALI? “Il parco va in ma lora, occorrono interven ti sistematici. Adesso che la gesti one è passata al Consorz io bisognerebbe capire come riuscirà a trovare i fondi per la manutenzione e il res tauro. Si potrebbe pens are di introdurre il biglietto a pagamento per i giardi ni rea li. È una scelta impopolar e, ma in tutte le residenz e in Italia e in Europa la vis ita ai giardini si paga” Doda Gulfi presidente Associazion e per il Teatrino di Corte RDINO” che IL “NOSTRO Go IA arco di Monza sentiero del P r William FnasvMeanager Communicatio I BEI PICNIC DI UNA VOLTAo per SENTIRSI RE “Abbiamo gira to nel Parco di Monza le scen sogni di Giaco e dei mo apparse ne l nostro ultimo La Banda dei film, Babbi natale. Il Parco ha un de fascino, pe granrché non ne ve di i confini e ti bra di essere im semmerso in un'altr a epoca, dove la tura addomestic naata era costruita con sapienza e monia... Certo, arla nostra presen za, soprattutto la di Aldo, stride quelva con tutto qu esto, ma in quei giorni abbiamo tre goduto il parc o come dei re” Giovanni Sto rti attore vant “Il parco è un tu tt a la er M on za e p me è qualcosa r o Brianza, ma pe un luogo pien della mia vita, o zz dei miei gepe e un zz è di più: bum di no al ll’ ne si es pr del maordi im nella chiesetta , di ricordi. Ric fa ni an 37 i no sposat ncia della mam nitori, che si so ero già nella pa Io . lli va a ca re i e da le al o an neggio, tra le st otivo che ador o per questo m ri op ic insieme pr cn è pi e i rs ma e fo i bellissim de o am av zz ni o orga gita come cavallo. Al parc ttavamo quella pe as bi m bi i o di casa, no simi, partivam ai nostri vicini ravamo tantis E . to en lev pa il de i, an i cestin si aspetta un gr n il pranzo ne co o gn ! re m Se fil i da te da Sono immagin con le biciclet . ba er ll’ ne i rc r sdraia lone e i plaid pe o” er Bei tempi, davv to giornalista gna Patrizia Care Reportage to etta. Ogni vol“Non c’è vialet piedi o in bicicl a , so or rc pe a . È per queio non abbi ove, ma invano nu e vi e ar ov verde’, ta spero di tr co la mia ‘casa ar P il o er id ns co resto motivo che me ne avessero Se a. ci in ov pr mia rimasto chiula mia città, la volta che sono ni og to et zz liardica giogalato un pe pi della mia go m te ai , ra se to e laso dentro, di mio, tutto! Abi e bb re sa co ar n P vinezza, ora il omenti liberi co lì trascorro i m e co ar ca P es al cr no lia voro vici za che mia fig , nella speran lia ig m dove trafa o ia og m lu la miglior il e ch za ez ol ev sa, nel con la consap due passi da ca a è o er lib po tem scorrere il suo l mondo” più grande de no di ar “nostro gi ing o Yamaha Motor Rac Vivere 13 o riIL MIO RIFUGhoIOtrascorso l’estate in città e ho trovat e pur- ch za, un tesoro “Lo scorso anno fortuna di Mon la re perÈ de o. rc ve ov pa l pr fugio ne . Bisogna re za ez pr ap o i sann troppo non tutt sogno” re di cui ha bi ché abbia le cu i nco Bertazzin Pier Fra te, critico d’ar Monza già sindaco di DELLA PIOGGesIA O IM S E T aN A C L’IN turale in tim una risorsa na oè anche per “Il nostro parc e i monzesi, ma za on M r pe lo do da bile non so milanese, quan ex da o ri op pr Milano. Parlo ssare una giorrtavano qui a pa po i m i ie m i entrare nel bimba i sembrava di M . ta er ap a ri ttimana di nata all’a tutto nei fine se at pr so , te fa o. paese delle ro quasi nessun non c’era in gi do an te qu en a m gi ta piog assolu come questo va e rd ve e e on tà vi lm o atti Un po e promuovend ch an i ar ag m tutelato, ervazione” ati alla sua cons ir m li co ta et sp Bonetti scrittrice IL LUOGO DEL M 14 Vivere IO PRIMO BAC “La prima volta IO che ci ho messo piede avevo ot vamo io, mio pa to giorni. Eradre, la mamma con i capelli un Wolf, pastore po’ anni ‘80, tedesco di casa am or ev dei gatti e il pa ole e amante sseggino blu a strisce gialle. L’ quentato una vi ho freta. Tutta la mia vita. Ho consum ingenti quanti ato tà di energia a pedalarci dent passato giorni ro , ho a contribuire a rendere lisci gl beri “scivolosi i al” nella villa Rea le accanto alla retta. Davanti toralla Villa, l’imm enso pratone m sempre sugger i ha ito pensieri m olto romantici mini boschetto . Il di betulle è stat o il luogo del m primo bacio. Il io parco è stato te delle mie lezion stimone anche i di guida, delle mie crisi isteri le mie giornate che, delpigre, di molti so gn i ad occhi aper guerra tra le lu ti e di una mache rossastr e e mia sorella per anni le ha ce Anastasia, che rcate con un’ost inazione degna ziato. Gli sono di uno sciensemplicemente grata di esiste sua verde conf re , in tutta la usione e delicat a comprension di una coniglia e nei confronti nata sotto una sua foglia” Micol Ronchi modella e show girl Reportage Mathilde REPORTAGE Il manifesto di Vivere UNA DELLE SET MERAVIGLIE TE Pietro Redaelli “Per me è una delle sette mer aviglie del mondo, al Parco di Mon za ci ho fatto di tutto: quando bigiav o sc uola prendevo il tr eno da Cernu sco e andavo lì a studia re, perché tant o il giorno dopo ti inte rrogavano. Ci pa ssavo il sabato menica pomer o la doiggio, e anche es ta ti intere. Con andavo sempr gli amici e a vedere il G P, mi piace an il giro del vecc cora oggi fare hio anello. Pec cato vederlo co donato, in balia sì, abbandei vandali. Il P arco merita più L’Autodromo, attenzione. le case dei cont adini, la Villa, ga, è tutto unic Viale Cavrio e bellissimo. Entrando nel P una forza miste arco avverti riosa che ti at trae, sembra di Paese delle M essere nel eraviglie. Noi, io e Fabrizio B mo anche uno ig gio, faremspettacolo grat is per il Parco una storia pazz , perché ha esca, perché è un posto magic o” Francesco Ma n d e ll i attore e condu ttore televisivo PARADISO giorno con mia moglie siaIN E R A T S E M O ÈC no e un fuggire da Mila rdarci le no- UN FUTURO PER IL NOSTRO PASSATO “Un luogo ameno che mi ricorda tante piacevoli passeggiate, e in gioventù gare sportive e momenti di svago indimenticabili. Un patrimonio naturale di grandissimo valore che va tutelato e coltivato per ciò che ha dato e potrà dare alle generazioni future” Alberto Penati presidente Medicuore levo sse rico “Dieci anni fa vo adina che pote tt ci a un di a un’infrazione... ricerc il vigile fischia mo andati alla se e ch o, ol cc uti a... coincin posto pi ello di benven rt stre origini. U ca il ve do , provincia alla stazione ravamo per la gi e tr parte il treno en M .. a. rindi arrivederci la tenuta del P de con quello che sembrava o og lu veun a in av ti Sembr o capita co, immenso. di Milano siam es fr e, rd ve e e, fosse ci cantevol iesto che cosa ch o cipe William, in m ia bb A o. siae in Paradis e sorpresa! Ci ramente di star Monza. Grand di o rc po pa ile il a ab e er agin menso e inimm hanno detto ch im to es rqu po di i lle a de namorat nei pressi di un lì, mo talmente in o Ogni giorno io ri op pr ve sa l , ma ne rde. preso ca no o ila am M mi bi a ab no e ci ch vi sto are ltima volta lei ione unica di st bicicletta, e l'u as cc in O o . i eso ff ed es di pi a gr la rco, te d’in . Con a spasso nel pa ate Middleton o K e am m di co an te lie ci en ho de so veram e mia mog così tanto che i che mi sento so sa ri o lo H e, . !» or m sa ssa, e di ca ha detto: «A ù alla principe pulire il cesso pi a di re ra da co an an vo re de lia renza che poi r farla assomig in Italia!” lie a cavallo pe og m risorsa, unica ia m he e C ar o. rc pa l di port ne o farl amo riusciti a guarda caso si o attore e comic i ll i r i C le e i r Gab REPORTAGE Il manifesto di Vivere UN PEZZO DEL LA MIA VITA “L’ultima volta che ci sono stat o, sono andato pranzo con Mor al Saint Georg gan. Il Parco di es Premier a M onza rapprese l’ho messo anch nta un pezzo de e nel mio libro lla mia vita, . Ci andavo da bici da Paderno ragazzino con Dugnano. Quand i m iei amici, in o arrivavamo al ma felici. Da ra traguardo erav gazzo andavo al am o distrutti, P arco di Monza so con la fidanza a vedere le cors ta. Oggi ci vado e o a spasalmeno una vo do devo fare qu lta al mese a co alche chilomet rr er e, quanro in più. E ci po co per me non rto i miei bambi ha segreti, cono ni . Il parsc o ogni metro, ne spiro ogni volta avverto l’anima che ci entro. Il e il reparco è vivo e m un po’ fané: ce agico, anche se rte costruzion ha un’aria i, certi bar, i se partenere a un rvizi igienici se ’altra epoca. Il mbrano apposto dove si af cambiare mai. fittano i risciò se Eppure gli albe mbra non ri, le piante es pl odono di vita” Linus conduttore radiofonico e maratoneta SANE ABITUDINI “Nel 1974 dovendomi trasferire per ragioni di lavoro a Milano e avendo due bambini piccoli ho cercato di portarli in una zona che fosse salubre e tranquilla. Dopo molte ricerche e molte esclusioni abbiamo visitato Monza e ci siamo innamorati del suo parco, maestoso e misterioso, e della possibilità di poter portare i figli a passeggiare, correre e giocare ogni giorno nel verde. Dopo quasi quarant’anni questa abitudine è diventata parte della vita non solo dei miei figli ma anche dei miei nipoti” Gianna Parri presidente associazione Mazziniana Italiana Reportage LI NEL BIDONrdEe a poA D N A V I O M BUTTIA ima isola di ve aza è una belliss passeggi “Il parco di Mon o andarci per or ad , no ila M da tura mi chi chilometri mpagnia. La na co in o lo so ta, da nso a cosa può re all’aria aper emoziona. Se pe i m ce is up st i ro, alla belmeraviglia, m nenza di un albe po m l'i al o, in m se ti il 2012 nascere da un tastico! Per mol an F .. a. er av im lla pr in qual, al profumo de iamo tutto ciò re rm fio fo un as di Tr . a ti zz le o biamen usa del degrad a svolta, di cam parco che a ca ro st no sarà l’anno di un o to am es di qu . Ricor itivo e salviamo aveva un tempo e ch a zz cosa di propos lle a be la bellezz è ntamente tutta ti in Italia. La za iz al re i es sta perdendo le gl e” dini in terei nel “bidon o dei primi giar m Avatar. But fil o che è stato un los m pe fa or il i a n costos me ci ricord parco, non co ro st nella natura, co no to es qu rei il “look” a i vandali e rifa ” o amore! li, ma con tant sivo cio conduttore televi 16 Vivere Enzo Mic Un passato illustre, un presente rapace Se quello di Monza è ancora oggi fra i più grandi parchi cintati d’Europa lo dobbiamo a Giuseppina Bonaparte. La moglie di Napoleone in una lettera al figlio Eugenio chiese espressamente che il parco fosse più grande di quello di Versailles. Il desiderio fu esaudito: 250 ettari a Versailles occupa, 700 ettari a Monza. Storia e gestione Ufficialmente fu istituito il 14 settembre 1805 per volontà dell’imperatore Napoleone con lo scopo di farne una tenuta agricola modello e una riserva di caccia. Per la realizzazione fu chiamato Luigi Canonica, già allievo del Piermarini, architetto "nazionale" della corte francese che definì l’incarico una “straordinaria incombenza”. Nacque un parco che vanta ancora oggi un muro di cinta lungo ben 14 chilometri con 110mila alberi d’alto fusto, quattro ponti, tre ville storiche, 26 cascine e tre mulini. Nel maggio 1814, con il ritorno degli austriaci, il parco fu per la prima volta aperto al pubblico, ma solo la domenica, “dal mezzo tocco all’Ave Maria della sera”. La gestione amministrativa asburgica era improntata alla ricerca della completa autosufficienza economica. All’interno esistevano delle vere e proprie “aziende”, tra cui i “regi vivai” che operavano in proprio e vendevano le piante anche a terzi. Nell’agosto del 1858 fu chiuso nuovamente al pubblico, in vista di un programma di trasformazione radicale. Il progetto sfumò e nel 1860 passò ai Savoia che lo riaprirono nel 1864. Con il regicidio iniziò il declino. Vittorio Emanuele I cedette il parco nel 1919 all’Opera nazionale Combattenti, che per far fronte alle spese di gestione approvò la costruzione di autodromo, ippodromo e campo da golf. Nel 1920 il parco fu ceduto a un consorzio formato dai Comuni di Milano e Monza e dalla Società Umanitaria. Il Consorzio e le risorse La proprietà oggi è divisa tra il Comune di Monza e la Regione Lombardia (parte sud) e il comune di Monza e Milano (parte nord). Nel luglio 2009 è stato costituito un consorzio di gestione Parco e Villa Reale formato dai Comuni di Monza, Milano, Regione Lombardia, Ministero dei Beni culturali. Solo dal 1° gennaio di quest’anno la gestione dei due beni è passata di fatto in mano al Consorzio attraverso il passaggio delle proprietà. Il Consorzio però non ha mezzi e personale per gestire il verde per cui si sta lavorando ad una convenzione per lasciare all’amministrazione parco (struttura del Comune di Monza) la manutenzione ordinaria e straordinaria. Resta cronico il problema delle risorse. Nel 2011 il parco ha incassato 2 milioni e 285mila euro. Di questi la fetta più consistente (2 milioni e 101mila euro) deriva dalle concessioni dell’autodromo (840mila euro), del golf (530mila) e degli affitti degli stabili posti nella parte di parco di proprietà dei Comuni di Monza e Milano (558mila euro). Le spese previste nel 2011 sono state, almeno sulla carta, di 2 milioni e 63mila euro, comprensive dei costi dei 22 dipendenti dell’amministrazione parco da soli valgono quasi 700mila euro. “Nella realtà - puntualizza Fabio Berti, dirigente del settore parco - negli ultimi anni non ci sono stati più inveE E DA SPREMioEVRilla Reale N O IM L stimenti e gli stanziamenti per la manutenzione sono N U È N NO , il Consorz stato costituito passati dai 500mila del 2005 ai 166mila euro di quest’anfunzione di ge“Da quando è assolto alla sua ha n no no”. Se per la manutenzione del parco i fondi mancano, il za on esso monue Parco di M arie del compl it un ne io Consorzio di gestione nel 2011 è costato alle casse pubaz zz tato, instione e valori r più frammen co an a ov tr si bliche 895mila euro di cui 336mila euro solo per pagare gi ttica mentale che og stinazione dida de la n co li bi ti gli stipendi del direttore del consorzio e dell’unica dirigenmpa iali a un privaso da usi inco sue parti essenz lle ne te in forza all’ente. Di fatto su un totale di 895.584 euro di to du en sv a soldi per la e culturale, controllo, senz i or spese correnti, solo 102.292 euro sono stati spesi per funfu te en m ca, metvato sostanzial ribaltare la logi re or cc O zioni relative alla cultura e ai beni culturali e 7500 euro per a. ri na ordi le del manutenzione re monumenta lo va il e la tutela del territorio. R.R. à it e visto ntro la dign pr tere al ce di chi l’ha sem n gli interessi no e mere” so re es sp pl m da co un limone e m co o rl de e continua a ve asio Bianca MCoomnittr o ato per il parc portavoce del Vivere 17 o è per me, IGLIA a Monza! Il parc re ve vi VERDE IN FAM di o to el abbiamo sc imo in cui viviam se luogo belliss “Non è un caso portialvola di sfogo, un va a un , ni bicicletta o ci bi m in ro gi in o Aldo e i ba m Andia rci nella natuti in famiglia. a per immerge on i nostri momen bu è a us sc luogo così gnolino, ogni di deturpare un ce pa mo dietro il ca ca no cu bero, inche ci sia qual ici contro un al al nd va ti ra. Il pensiero at e er ferita. bello, di compi me una grande r pe è , lo ar ci ac vece che abbr are” posso immagin lo e m Neanche Fallisi attrice Silvana ORGOGLIO PARCO “Il nostro parco è un sog no che ci emoziona in modo sempre nuovo, inc antandoci ogni volta. Un bene che valorizza, arr icchisce e rende noto il nostro territorio in tut to il mondo. Un bene da tutelare nel tempo e da vivere ogni giorno” Marco Colombo presidente Giovani Industriali Mo nza e Brianza FACCIAMOLO VIVERE! “Sogno un parco più attrezzato e più ricco, dove il business non sia per forza un pericolo ma anzi un’opportunità di miglioramento nel rispetto dell’ambiente. Sogno di vedere un trenino su rotaie, macchine elettriche per le passeggiate, un parco divertimenti per bambini, chioschi in legno dove mangiare nel weekend, indicazioni più chiare e diffuse. Infrastrutture, divertimento, meno paura di calpestare l’erba: il parco di Monza va fatto vivere” Maurizio Vandelli cantautore Reportage CORRERE IN UN A FIABA “Il Parco di M on za mi riporta in dietro agli anni prima società in cui la mia di atletica, la U .P . Missaglia, po tri giovani corr rt av a me ed alidori ad allena rci sugli sterra sembrava tutto ti e su i prati. Mi grande – gli albe ri, gli spazi – e la nebbia divent qu an do c’era av a un posto quasi tuata alla pist fiabesco. Corre a di atletica o re lì, abialla palestra, m libertà. È un lu i dava un gran ogo bellissimo, de senso di ricco di natura che siamo tutt e di storia, un i chiamati a tu patrimonio telare” Monica Casir aghi ultramaraton eta e primatis ta 18 Vivere italiana nei 10 0 km FOLGORATO DA TANTA BELLEZZA “Se a Manhattan hanno Central Park, noi abbiamo questo polmone verde eccezionale. Sono sempre stato folgorato dalla natura e dagli animaletti che vi s’incrociano. Strepitosi i percorsi in bicicletta nelle stradine che sembrano quelle di Robin Hood. Ancora oggi frequento questo luogo favoloso per correre, pedalare, vedere le gare di moto o semplicemente per passeggiare con la mia famiglia. Di fronte a tanta bellezza è imbarazzante constatare quante poche persone vi lavorano e in quali condizioni lo Stato Italiano abbia lasciato scivolare la Villa Reale. Spero che in futuro ci siano più cura e manutenzione per valorizzare una risorsa così importante” REPORTAGE Il manifesto di Vivere Valerio Staffelli inviato di Striscia la notizia UN GIOIELLO CHE ESIGE RISP ETTO “Il parco è una grande ric chezza che ho vissuto fin da bambina. Ora abito vicino e ho la grand e fortuna di poter ammi rar e tutta la sua bellezza dalle finestre di casa. Con il Duomo, l’A ren gar io e la Villa Reale è uno dei gioiell i di Monza e deve essere trattato con il giusto rispetto” Ghi Meregalli ideatrice del Co rteo Storico di Monza ORTIVI IL TEMPIO DEGLI SPlla e affascinante, dove ogni be “Un’area incredibilmente rno 0mila persone e ogni gio 10 di più no weekend arriva fatiche. Ciline consumano le loro sportivi di tutte le discip di tutta ri o semplici appassionati clisti, corridori, pattinato bella più ntamento nella cornice la Brianza si danno appu t ha semmbardia. Sport Specialis e invidiata di tutta la Lo che si ggiato tutte le iniziative pre appoggiato e incora rtive, spo i parco: manifestazion svolgono all’interno del attenimento. ini o semplici eventi d’intr mb ba ai ati dic de i tor corsi, labora tare questa struttura, i nostri clienti a frequen Inviteremo sempre tutti ello di cui hanno bisoche troveranno tutto qu to cer r pe mo pia sap é perch così sa regalare” ozioni che solo un luogo gno, ma soprattutto le em alist ngoni presidente DF Sport Speci Sergio Lo REPORTAGE Il manifesto di Vivere SERVONO MECENATI “Da bambino andavo al laghetto di Villa reale a fare merenda. Lo ricordo come un posto incantato, come tutto il parco di Monza del resto, che è il più grande in Europa. Purtroppo i nostri amministratori sembrano non rendersene conto e tutto va a pallino. Mi sento di lanciare un appello ai monzesi e alla famiglia Gaiani che ha già fatto tanto per Monza e il suo duomo. Abbiamo bisogno di mecenati anche per il parco” Lorenzo Riva stilista FAVOLOSO MONDO VERDE concerto e l’altro, la “Durante l’anno, tra un erarsi è fare una lunmigliore pausa per rigen voloso mondo verga corsa immersa nel “fa A volte andiamo alla de” del parco di Monza. i che ci trasmettano ricerca di luoghi lontan accorgerci che sono fascino e bellezza, senza i” sempre stati vicini a no ule Kilaite violin performer Sa Reportage Pietro Redaelli SA SENTIRSI A CèAmolto più di quello che 20 Vivere za “Il parco di Mon BrianÈ la vita della e. ar ns pe a ss uno po si possono andioso, dove za, un parco gr ti. Per i piccose interessan te ol m re ri op sc , ricorpassavo spesso ci ti en m na le coli al rte, le cai cancelli, le po campagna todo il Lambro, e, venuto dalla m e m co o un scine. Per rno a casa” piacevole rito un a er a, an sc ” del ciclismo Magni “leggenda Fiorenzo ze oni e alle esigen ATTO? C IS alle sollecitazi R e nt IL te À cu at R e ù E bb pi , IV re ARR Monza sa tutto estere come il parco di aliane e soprat it richiamo, simo valore “In altre realtà ntità di elevatis luogo di grande ’e un un e i, al bb ur re lt sa cu e n figura caso ambientali e attenzioni del co di Monza no le ar P e tt il e tu n ch , co ce o n ve stodito e gestit ialmente al Gra . Si constata, in è legato essenz internazionale o a m nz ia nna ch ri ha so o ri ci su di e anche storici, che il e tutti quelli ch i grandi parchi sorzi, Regione on C i, ficaci. Baun om negli elenchi de (C gestori investimenti ef ti di e en i ni gl io e nz ch te e at traente. ole di Premio di F1 e il parco più at ngono meritev er te ri nd re lo r n pe no le i) ea an esse alla Villa R no messo le m za saranno quel lle risorse prom masti in Brian ri de ri o m be ci al ei de cr m ti un de , ul sterebbe tesoro dorato rà, quando gli vetro” come un il riscatto arrive to ot “s rà te et Presto o tardi o” no li m di questo luog Monza e qualcu e lunga storia a cc li del parco di ri lla de e modo la fin rchi storici, tando in questo o, esperto di pa om n ro ag a zz Giorgio Balupairc o di Monza già dirigente IMPARIAMO DAGLI ASBU RGO “Con i fondi della legge 40 della Regione Lombardia sono stati portati avanti tanti progetti. È stato un momento mo lto positivo per il parco, sono stati recupera ti il Viale Mirabello, l’area ex ippodromo, i can occhiali verdi del Canonica. Non dovrebb e restare un episodio isolato, il parco ha bisog no di fondi adeguati e bisognerebbe creare una struttura di gestione come ai tempi de gli Asburgo quando esi steva una vera e propri a scuola di botanica” Marina Rosa presidente Ce ntro Documentazione Resid enze Reali Lombarde FANCIULLE IN FIO RE “Sono bucolic a e provincialot ta, amo molto non ci potrei m Milano ma ai vivere. Ho bi sogno di spazi sapere che ho aperti e di intorno tanto verde. Il senso tervento per il de l mio inparco è che tu tti hanno diritt un buon ricord o ad averne o. Torno indiet ro di trent’ann ca a 13 anni si i, quando io e un amo entrate co a mia amin i motorini sp fidanzatini rim enti in compa orchiati nei bo gn ia di due yscout (noi er e loro di Monza avamo del grup ). Volevamo lim po Pioltello onare in santa hanno fermat pace, e invece i e cacciati. Q i vigili ci uesto è il mio Monza, quattro primo ricordo pistolini che si de l pa rco di scambiano tene cissima di ques rezze, un’imm to posto belliss agine dolimo” Debora Villa at trice e comica Vivere 21 UN PARCO ACCESSIBILE A TUTTI “Ho ricordi bellissimi del parco di Monza e un amore viscerale per questo luogo splendido. Ai visitatori del Museo del Duomo consigliamo sempre di proseguire verso il parco. Bisognerebbe lavorare per renderlo accessibile a tutti, anche agli anziani, alle persone con difficoltà di movimento. Basterebbe un pulmino ecologico con fermate a tutte le porte d’ingresso” Titti Giansoldati Gaiani vicepresidente Fondazione Gaiani SI QUANDO I PASSTRADA un DIVENTANO è soprattutto co di Monza “Per me il Par omenica con la corsa. D so fis to en am i profili appunt uma confonde br la do an qu e uccello, mattina, ario di qualch lit so lo vo il e r degli alberi ti aiuta a lascia suo richiamo, l da o at gi eg punt vapore, i te. Il fiato si fa andare la men luto ad un o strada, un sa passi diventan i per la rsa che incroc co di o gn pa m co migliore Quale scrigno prima volta... ” proprio spirito? per coltivare il i Franz Rosatson eta ar manager e m UN “VUOTO” DA NON RI EMPIRE “Dopo oltre 200 anni di vita, il Parco di Monza rappresenta oggi un’oasi ne lla città infinita che ci cir conda, un’occasione pe r il paesaggio di ritrovare la propria armonia perdu ta, un “vuoto” da non rie mpire, un bene prezioso ch e meriterebbe maggior rispetto e cura” Luca Baglivo 22 Vivere direttore del Centro Ri cerche di educazione e documentazione am bientale del parco (CRE DA) ICI E MERENquDanEdo da B IN E D N A IB R SCOR bicicletta scorribande in he per esplorare “Ricordo le lung , ci si ritrovava la uo sc la ta ia mbro. Riragazzini, lasc le acque del La o ng lu o an ev ed rr i stesi sui prati i sentieri che co ende tra ragazz er m o le an e ev ic rr cn co i che cordo i pi cche dei fantin sa ca lle tde ti ne lli an i colori sfavill o, spiati dalla co lli all’ippodrom va ca i te senid nd le sp con i ed il penetran um of pr i do or ic l.R ivano quando da ta del Mirabello io che ci invest gl l’a al ar ile P l m si ne trava tore di erbe delle Grazie si en na on ad M di lla le icordo la porticina de delle Catene. R te on P l de di e nz so co nelle vicina nze dell’ingres ttini nelle vicina pa i che su a re m , ga te le data scese e delle sensazioni ne cu al e st ue Vedano. Q mpagnano” A ancora mi acco getto Lissone Sp llievi presidente Pro Sergio A COME ALICE NEL PAESE DELLE MERAV IGLIE “Il linguaggio delle emozi oni racconta le giornate trascorse al parco, qu ando immersa nel verde esterno il mio mo ndo interiore. Mentre pedalo, i ricordi si alli neano in fila come alberi di viali infiniti. Da bimba ad adulta, da adulta a bambina. Giro intorno a “Lo scrittore”, e sogno. Ingigantita come Alice nel paese delle meraviglie, mi accomodo lassù. Perdo la cognizione del tempo, per iniziare il più bel romanzo che ab bia mai scritto” Ketty Magni scrittrice Reportage ALL’APERTO de di O R O V A L I D K BREA co nella se prodato da po fa, ap colleghi, “Circa 20 anni sentivo alcuni e, at gr A ad il Kellogg Italia le bellezze: «È e, decantarne m e m co ra ti” ve ra a “emig uropa; c’è un o recintato d’E o; e naturalmen più grande parc a e; c’è un mulin tt la e vata». Insomm uc le od ae pr cchia sopr ve fattoria e si la n co ubr za da pista di Mon n tante energie te c’è il mito, la ro giovane e co E . lf. Ho re go da da an pi vo m ve rno ai ca to in a rs c’era tutto, ci do co a ng , aquiciato con una lu aironi, biciclette i, gl ni co , ri ciare. Ho comin lo ati, co o trovato la na viali, sentieri, pr ate d’acqua. H sc trovato alberi, ca a, fil eio fr cc a ntanelle, la bo r. Ora continuo loni, cavalli, fo e dai compute to en siness, m ce l da etri miei ospiti di bu ai e er sc tura a pochi m no co ccio oprio all’interro parco e lo fa ting di lavoro pr ee quentare il nost m a to vi in e aletti del Lamstranieri ch a gli alberi e i vi tr o anche a quelli rt pe l’a al k acciamo brea no del parco. F arco di Monza!” : lunga vita al P io gg sa es m io logg Italia bro. Il m e Delegato Kel or at tr is in m o Posa Am Antoni inente popolata e tra le più “Per Monza, città densam ngra a un il parco rappresenta quinate di Lombardia, i ni an tatare che negli ultimi de risorsa. Peccato cons punno di molto diminuiti, al fondi ad esso destinati sia inite for a un enti. È urgente to da diventare insuffici suo il r pe rgoglio della Brianza ziativa per sollecitare l'o a di tto di sviluppo e la ricerc parco. Servono un proge ionali e europei” finanziamenti privati, reg a Giuseppe Maser diatrica San Gerardo già direttore clinica pe di Monza CUORE ANSIM A NTE “La Villa Reale e il parco sono l’ansimante cuore di Monza: se no n diventa finalmen te un grande m useo internazionale, con continui flu ssi di turisti paganti (e a dirigerlo no n miopi assessori ma qual che imprendito re responsabile) è inutile chieder più fond i per ogni organo periferi co: sono cerott i di dottorini tagliaemedeg a. La soluzion e per Monza, il parco e la villa è la conn essione alla metropolitana milanese” Reportage LIO SOLLECITIAMO L’ORGOG DELLA BRIANZA Paolo Pezzag lia po eta LA NATURA MERITA RISPETTO “Non sono un assiduo fre quentatore del Parco, ma le volte che ci sono stato, quasi sempre per motiv i spo rtivi, sono rimasto folgorat o. La prima volta che ci sono entrato ricordo di avere avu to la netta sensazione di trovarmi in un posto specia le. Ero in bici, c’era una luc e incredibile, era una giorna ta bellissima. Bisogna far e il possibile affinché il Parco sia pulito e accogliente, il luogo ideale per staccare da llo stress quotidiano, oss igenarsi e coltivare le propri e passioni. La natura me rita rispetto, è alla base di tut to: cibo, vita, benessere” Davide Oldani chef 24 Vivere REPORTAGE Il manifesto di Vivere RIFUGIO PER LO SPIRITO “Un luogo come il parco di Monza è un bene di valore inestimabile, una risorsa importantissima non solo per l’ambiente e gli animali, ma anche per le persone. Sono sicura che chiunque abbia mai passato del tempo nel parco non possa non avere apprezzato la quiete e l’atmosfera di pace che vi si respirano: una vera e propria oasi per la mente e lo spirito, così provati dalla frenesia della vita d’oggi. E tutto questo senza dover scappare in qualche località lontana. Il parco di Monza è davvero un luogo prezioso, ricco di storia e cultura: in alcuni angoli sembra di essere tornati indietro nel tempo, a quella che immagino fosse la Brianza di qualche secolo fa, tra le cascine, il Lambro e la sontuosa Villa Reale” Giulia Gabana presidente Volley Acqua Paradiso Monza Brianza SEMPLICEMENTE AMARLO Ho iniziato a fredi tutti i monzesi. UN BOSCO VICINO A MILANO “Ricordo ancora la gita fuori porta al parco di Monza durante la scuola elementare, quando ingenuame nte dissi: «Che strano vedere un bosco così vicino a Milano!». Adesso vorrei co ntinuare a sentirlo dire anche ai miei fig li” ore “Il parco è nel cu legati i ricordi ed al parco sono ni an i ic ed tr a berto Sanquentarlo più caro amico, Ro io m Il a. vit ia m più belli della figlio di Sergio, Di centemente, era re o rs pa a iv om st sc i, ge zogn i anni ‘80 che sino alla fine degl rettore del Parco a insufficienti. le risorse già allor ne zio di de e rio icon equilib bello e per noi am zione di Villa Mira ita ab ll’ one qu no to va en ve Vi appuntam imi, il parco era un plicemente. ci, allora giovaniss co ad amarlo sì, sem to ra pa im o am bi ncerti, fra tidiano. Ab ganizzammo dei co or ‘70 ni an i gl ne tos, Ricordo che co Demetrio Stra i Area con il miti gl de lo el ano qu m ti di es qu cadesse a tastiera non ci su la e ch o at up preocc possibile che prato. Sembra im al n io m ca l da to vita e nel traspor per la qualità della za an rt po im a su non si colga la cambi direzione” iamo che il vento er Sp . te en bi am dell’ ia Edoardo Scibroacsc cio fondatore de Il Li Enzo Polidoro attore e comico Vivere 25