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WEB.CURIOSITà DELLA LINGUA ITALIANA 3
CURIOSITÀ DELLA LINGUA ITALIANA PAROLE NATE PER ERRORE1 di Carlo Iandolo 1.- La trattazione –arricchita da aggiuntive note personali– prende spunto dall’articolo di Paolo Zolli in “Come nascono le parole italiane” , pp. 167-169 (Rizzoli-Milano, 1989). G. DF - S. A. per www.vesuvioweb.com Talune parole italiane devono la propria nascita a evidenti sbagli, cosicché hanno assunto aspetti strani di fronte al ben diverso avvio formale o semantico. Nel Medioevo la lettera “m” fu spesso soggetta a cattiva lettura, interpetrata ora come tale, ora come “in” oppure “ni”: fu cosí che l’arabo “samt” fu letto *sanit, che dette vita allo… zenít = il sole perpendicolare nel cielo (meno corretto “zènit”, col passaggio di “s- > z-” iniziale, come l’arabo “sukkar” dette “zucchero” accanto a “saccarina”); invece il lat. “collineare” (poi *colliniare = porre sulla stessa linea) vide “ni” inteso come “m”, onde nacque l’attuale… collimare = esser d’accordo, esser conformi. Fu invece fenomeno di dissimilazione a trasformare “m…p” in “n…p” nelle parole…nappa (ornamento, fatto con un mazzetto di fili ritorti di seta o lana all’orlo d’un drappo) e nella pianta del nespolo, rispetto agli originari lemmi latini “mappa-m e mespolu-m”; cosí, circa lo scambio fra “m – n”, l’arabo “qatran” ha acquisto un finale diverso in catrame; egualmente il provenzale “cazerna” (dal latino *quaterna = casetta per quattro soldati) in italiano è divenuto caserma; e forse maggiore facilità di pronunzia favorí il mutamento del gr. “acmé = punta” in...acne = piccole pustole in corrispondenza dei bulbi piliferi e delle ghiandole sebacee; al contrario, l’avverbio latino “interim” ha assunto la forma aggettivale interinale, anziché *interimale. Carlo Iandolo: Parole nate per errore. 2 G. DF - S. A. per www.vesuvioweb.com Erronee letture anche per il greco “basanítes”, divenuto…basalto in conseguenza d’un abbaglio di fronte a un manoscritto pliniano; altro esempio nell’inglese west = occidente” che nel francese del secolo XVI divenne “ouest”, poi letto inesattamente…ovest (per la confusione fra “u – v”, non distinte fra loro), ulteriormente sancito anche nella scrittura; inoltre il lemma medievale “binominem” (invece del classico neutro “binomen” = che ha due nomi) è alla base del falso sviluppo successivo “binòmium” e del moderno…binomio, cosí il nome proprio “Maccabaeus” per un errore di lettura divenne “macabre” (onde “danse Macabré” = danza macabra) nel francese antico, donde il nostro aggettivo indirettamente desunto “màcabro”, accentato sulla scia di “pàlpebra, tènebra”. Nacque dal nulla ancóra il lemma…tulipano, dal turco “tulbent” (ove però ha il significato di “turbante”, mentre la parola floreale colà risulta “lâle”), male inteso e male indicato nella seconda metà del secolo XVI da un certo Ogier-Gheslain de Busbecq in Europa e ivi affermatosi col significato di pianta-fiore; egualmente un vistoso errore d’interpretazione fece sí che panfilo, anticamente “nave da guerra”, risultasse invece come pacifico “bastimento di piacere e di diporto” nel dizionario marittimo di padre Alberto Guglielmotti (1889), ricevendo da quel momento il battesimo ufficiale del nuovo significato alterato. Carlo Iandolo: Parole nate per errore. 3 G. DF - S. A. per www.vesuvioweb.com Ma anche taluni toponimi mostrano nascita erronea, comprovata dalla premessa d'uno strano articolo determinativo. Ne sono testimonianze i casi di La Spezia e L'Aquila: due decreti del 1930 e 1939, da premesse espressive quali "i cantieri della Spezia – abitare all'Aquila", portarono all'equivoco di trasformare due preposizioni articolate autonome in articoli iniziali appartenenti intimamente alle due città, con conseguente consacrazione toponomastica anche grafica; analoghe condizioni d'avvio facilitarono grafie inesatte come L'Aia (da una frase come *i musei dell'Aia), l'Avana (*i sigari dell'Avana), Il Cairo (unico maschile fra le città tanto che nelle enciclopedie tali nomi sono inseriti e vanno ricercati con le lettere "L-" o con "I-" iniziali. Di contro, hanno perduto il legittimo articolo originario (L')Impruneta, (La) Mirandola (contraddetta dalla cattiva denominazione ormai ufficiale di "Pico della... Mirandola"), (La) Cerignola, (La) Polesella. Infine è nota la storia formale di busillis: il latino “in diebus illis = in quei giorni” fu diviso in sillabe e tagliato in fine di rigo, cosicché da una parte rimasero “in die-” in apparenza comprensibile (= nel giorno) e a capo comparvero “bus illis”, poi destinati a conglobarsi e a costituire una misteriosa parola, col risultato d’indicare un inintellegibile rompicapo d’impossibile soluzione. Immagini: Arazzo di Bayeux, (XI secolo). Carlo Iandolo Carlo Iandolo: Parole nate per errore. 4