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gli edifici a scheletro indipendente in ca
TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Possiamo scomporre la struttura “a scheletro indipendente” indipendente” in Le due parti così così individuate sono tra loro interrelate sia sotto il profilo geometrico sia sotto quello statico e dinamico struttura in elevazione L’intera struttura deve poi essere progettata tenendo conto delle caratteristiche elastiche e di portanza del terreno di fondazione pag 60 Conte Gli strumenti di calcolo attualmente disponibili consentono di verificare l’intero sistema “struttura/terreno di fondazione” fondazione” evidenziandone le reciproche dipendenze comportamentali struttura di fondazione © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 1 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il TELAIO è l’elemento base della struttura in elevazione degli edifici a scheletro indipendente Un telaio tridimensionale si compone, essenzialmente, di pilastri e travi tra loro solidali nei nodi pag 37 fig 2/28 Caleca usualmente considerati “incastri” indeformabili (struttura “a gabbia”) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il TELAIO PIANO Per analizzare e visualizzare in maniera più più semplice l’ l’andamento delle sollecitazioni e delle deformazioni di un telaio tridimensionale comunque complesso si adotta il sistema di scomporre detto telaio in TELAI PIANI pag.95 Rossini Segré © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 2 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il TELAIO PIANO La scomposizione in TELAI PIANI consente di calcolare e visualizzare, in modo più più semplice, i diagrammi delle sollecitazioni e delle deformazioni © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il TELAIO PIANO La scomposizione in TELAI PIANI consente di calcolare e visualizzare, in modo più più semplice, i diagrammi delle sollecitazioni e delle deformazioni telaio piano + telaio piano deformato © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 3 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il TELAIO PIANO può essere scomposto in telai più più semplici, ciascuno relativo ad un singolo livello o piano telaio monopiano semplificando ulteriormente si può giungere a considerare una TRAVE CONTINUA © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il PORTALE volendo ulteriormente semplificare, si può arrivare a considerare la struttura bidimensionale più più semplice costituita da: una singola trave vincolata a 2 pilastri (PORTALE) figura portale con deformata e diagramma tensioni © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 4 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il “trilite” trilite” e “l’arco” arco” possono essere considerati gli elementi “base” base” degli edifici “a muratura portante” portante” Trilite Arco Il PORTALE può essere considerato l’ l’elemento “base” base” degli edifici a scheletro indipendente portale nelle prossime slides il confronto tra i “comportamenti” comportamenti” sotto carico di queste tre “strutture elementari” elementari” © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il TRILITE è costituito da 2 piedritti e un traverso - non vì è continuità continuità nei nodi (il traverso è semplicemente appoggiato sui piedritti) nel caso del trilite il carico verticale sul traverso viene trasmesso ai piedritti secondo una direzione essenzialmente verticale © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 5 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Nel caso dell’ dell’arco i l carico verticale si trasmette ai piedritti secondo una risultante inclinata con componente orizzontale via via più più accentuata passando dall’ dall’arco a sesto acuto all’ all’arco a tutto sesto e all’ all’arco a sesto ribassato © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Nel caso del PORTALE la presenza della continuità continuità strutturale nei nodi tra traverso (trave) e piedritti (pilastri) permette la trasmissione non solo delle forze, ma anche dei momenti Ne deriva che sia le travi sia i pilastri sono sollecitati anche a flessione nei nodi © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 6 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Comportamento sotto carico TRILITE © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Comportamento sotto carico TELAIO © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 7 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Le “semplificazioni” semplificazioni” sin qui introdotte sono essenzialmente funzionali agli studi di scienza e tecnica delle costruzioni laddove solo recentemente, mediante gli strumenti di calcolo a base informatica, informatica, è stato possibile considerare le strutture nella loro effettiva complessit à complessità Tradizionalmente, invece, era necessario adottare “modelli” modelli” ad elevata approssimazione per poterne affrontare le calcolazioni mediante i metodi “manuali” manuali” (lo strutturista “tradizionale” tradizionale” del passato si cimentava essenzialmente con “travi continue” continue” e pilastri singolarmente caricati e venivano trascurati, del tutto, tutto, gli effetti dell’ dell’interazione struttura/terreno di fondazione) fondazione) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Si sono, sinora, considerati, pilastri, pilastri, travi e fondazioni come elementi essenziali costituenti una struttura “a scheletro indipendente” indipendente” In realtà realtà, anche questa, è una semplificazione abbastanza lontana dalla realtà realtà QUALE ELEMENTO STRUTTURALE NON E’ E’ STATO CONSIDERATO ??? figura pag 62 Conte © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 8 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. L’elemento strutturale di cui non si è ancora parlato è il SOLAIO nel caso degli edifici in c.a. esso è realizzato in modo da funzionare “solidarmente” solidarmente” con il sistema di travi che lo portano ciò condiziona il comportamento statico e deformativo delle travi stesse figura pag 85 Rossini Altra cosa accade negli edifici a struttura in acciaio o in legno legno laddove le condizioni di vincolo dei solai alle travi possono non essere, e di solito non sono, assimilabili ad incastri, ma piuttosto ad appoggi semplici ciò comporta che l’ l’influenza dei solai si riduce ad una semplice distribuzione verticale verticale dei carichi sulle travi oltre che ad un irrigidimento trasversale della struttura © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La maison DOMINO del 1915 di Le Corbusier DOMINO © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 9 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. E’ forse il caso di evidenziare che il sistema strutturale (a muratura muratura portante o a scheletro indipendente) ha una rilevante influenza sulla caratterizzazione caratterizzazione delle CHIUSURE VERTICALI ESTERNE di un edificio A seconda dei casi le chiusure verticali esterne potranno essere anch’ anch’esse elementi strutturali ovvero costituire semplici sistemi di tamponamento, tamponamento, essenzialmente privi di funzioni strutturali, gravanti sulle strutture strutture I SISTEMI DI TAMPONAMENTO sono un’ un’importante “famiglia” famiglia” tecnologica comprendente una vasta molteplicità molteplicità di soluzioni la cui funzione essenziale è quella di separare e isolare l’ l’ambiente interno da quello esterno © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Negli edifici “a muratura portante” portante” gli elementi “portanti” portanti” (le murature) costituiscono anche le “chiusure verticali” verticali” dell’ dell’edificio © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 10 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Negli edifici “a scheletro indipendente” indipendente” l’ossatura portante (pilastri e travi) sostiene il sistema di chiusure verticali che non svolgono, essenzialmente, alcuna funzione portante e costituiscono un’ un’unità unità tecnologica a sé sé stante i tamponamenti o chiusure verticali esterne C.V.E. C.V.E. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Negli edifici “a scheletro indipendente” indipendente” la superficie utile è maggiore (ingombro in pianta delle strutture portanti molto ridotto) muri portanti perimetrali e trasversali : superficie utile = 50 - 75 % della sup. totale muri portanti perimetrali e pilastri interni in muratura : superficie utile = 75 - 88 % della sup. totale pilastri isolati perimetrali e interni e muri di tamponamento : superficie utile = 92 - 96 % della sup. totale © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 11 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Risulta ora necessario soffermarsi sull’ sull’analisi dei singoli componenti del sistema strutturale “a scheletro indipendente” indipendente” in elevazione : - travi - pilastri - solai L’analisi degli elementi costituenti la struttura di fondazione sarà sarà oggetto di trattazione a sé sé stante. © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il conglomerato cementizio armato (c.a.) Richiamando brevemente alcuni concetti già già trattati durante lo studio dei materiali è opportuno ricordare che: - il c.a. è assimilabile ad una pietra artificiale armata - la parte “lapidea” lapidea” è in realtà realtà ottenuta da un impasto di acqua, cemento ed inerti secondo opportune proporzioni che consentano di ottenere adeguate adeguate caratteristiche e prestazioni del calcestruzzo indurito - il calcestruzzo così così ottenuto presenta una buona capacità capacità di resistenza alla compressione e una piuttosto scadente capacità capacità di resistenza alla trazione © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 12 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il conglomerato cementizio armato (c.a.) Questo comportamento è abbastanza diffuso tra i materiali lapidei o, più più genericamente, a prevalente comportamento anelastico Si può infatti genericamente affermare che tali materiali raggiungono raggiungono situazioni di crisi o di collasso e, conseguentemente, si fessurano, fessurano, prevalentemente per effetto delle sollecitazioni di trazione La fessurazione avrà avrà sempre direzione ortogonale alla trazione che l’ l’ha prodotta © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Nel caso di una sollecitazione esterna di trazione la comprensione di quanto detto è certamente agevole Meno immediata è la dinamica di rottura nel caso di sollecitazione esterna di compressione In tal caso si potrebbe erroneamente ritenere che il materiale non sia sottoposto a sforzi di trazione Nella realtà realtà non è così così in quanto, ad esempio, un parallelepipedo sottoposto a compressione semplice secondo il proprio asse tende a “gonfiarsi” gonfiarsi” secondo le direzioni trasversali alla compressione (il fenomeno diviene percettibile ad occhio nudo utilizzando materiali molto elastici tipo gomme morbide) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 13 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Tra l’ l’altro, pur senza entrare nei dettagli della scienza delle costruzioni, costruzioni, il fenomeno è facilmente comprensibile se si pensa al concetto della conservazione della materia e quindi del volume (in condizioni ordinarie di pressione) dei corpi solidi (se si riduce una dimensione, ci si deve aspettare una dilatazione dilatazione delle altre dimensioni) dimensioni) Ne deriva, così così, che nelle direzioni trasversali a quella secondo cui è applicata la compressione, il materiale è sottoposto ad una “dilatazione” dilatazione” o, per meglio dire, ad una trazione Ecco perché perché in questo caso si osserveranno fessurazioni ad andamento perpendicolare alle direzioni di trazione (tensione (tensione trasversale indotta) indotta) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La comprensione di queste semplici considerazioni può aiutare ad intuire l’andamento delle fessurazioni che si possono generare in un solido solido sotto carico In generale è di grande aiuto partire dalla individuazione della deformazione del solido (cosa che può essere fatta sulla base anche della sola intuizione) intuizione) individuando le direzioni (fibre) secondo cui il solido risulta teso e quelle secondo cui risulta compresso Fatto ciò ci si dovrà dovrà attendere, al momento della rottura, il generarsi di fessurazioni secondo direzioni perpendicolari alle fibre tese che si propagano, via via, a partire dalle zone di maggior tensione tensione Utilizzando tali semplici concetti cercheremo di spiegare, in maniera maniera intuitiva, le soluzioni correntemente adottate nella disposizione delle armature armature in acciaio nelle varie membrature in c.a. (pilastri (pilastri e travi) travi) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 14 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. In generale si può dire che le armature vengono disposte in maniera maniera da “contrastare” contrastare” e assorbire le sollecitazioni di trazione che possono determinarsi sotto carico (cioè (cioè, secondo la direzione delle fibre tese) tese) Superfluo richiamare che tutto ciò deriva dalla buona resistenza a trazione dell’ dell’acciaio (che sopperisce alla limitata resistenza a trazione del calcestruzzo) calcestruzzo) DIAGRAMMI TENSIONE/DEFORMAZIONE CALCESTRUZZO © ACCIAIO Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La TRAVE la trave in c.a. è schematizzabile come un parallelepipedo allungato (definito usualmente come elemento monomono-dimensionale in quanto la lunghezza prevale nettamente sulle altre dimensioni della sezione) - la sezione può essere rettangolare, a T, a doppio T, circolare o di altra forma © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 15 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La TRAVE Le sollecitazioni e le deformazioni che si possono riscontrare in in una trave variano in relazione al tipo di carico agente e del tipo di vincoli presenti agli estremi della trave Un paio di casi “celebri” celebri” sono: - la trave “appoggiata - appoggiata” appoggiata” con carico concentrato in mezzeria trave appoggiata Torricelli pag 207 - la trave” trave” incastrata - incastrata” incastrata” con carico concentrato in mezzeria © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La TRAVE In base alle considerazioni già già svolte si comprende che in assenza di armature longitudinali si verificherebbero fessurazioni trasversali a partire dalle zone maggiormente sollecitate nelle parti tese La “compatibilità” compatibilità” tra i coefficienti di dilatazione termica del calcestruzzo e dell’ dell’acciaio (differiscono per una unità unità alla 6a cifra decimale) (calcestr.= calcestr.= 1010-12 x 10-6 °C -1 - acciaio = 12 x 10-6 °C -1 ) fa sì sì che non si verifichino scorrimenti differenziali tra i due materiali in presenza di variazioni di temperatura (con conseguenti fessurazioni) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 16 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La TRAVE armatura © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La TRAVE armatura © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 17 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La TRAVE armatura Per finire possiamo cercare di intuire la funzione dell’ dell’armatura trasversale “le staffe” staffe” Come esemplificato negli schemi di armature mostrati le travi sono armate sia con ferri “longitudinali” longitudinali”, sia con staffe “trasversali” trasversali” La funzione dei ferri longitudinali dovrebbe essere ormai chiara (resistenza alle tensioni di trazione) Per comprendere la funzione delle staffe dobbiamo cercare di immaginare immaginare la trave come costituita da un insieme di “strati” strati” sottili sovrapposti Alcuni “strati” strati” saranno compressi, compressi, altri saranno tesi Tra gli “strati” strati” compressi ci saranno quelli più più compressi e quelli meno compressi, così ì come tra quelli tesi. cos © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La TRAVE armatura A separazione tra le due “famiglie” famiglie” vi sarà sarà uno “strato” strato” che risulterà risulterà né teso, né né compresso: il famoso piano neutro (o asse neutro negli schemi di trave in sezione) Si intuisce che tutti questi “strati” strati” si deformeranno in maniera differenziata a seconda delle sollecitazioni cui sono sottoposti. E quindi avremo “strati” strati” più più corti nelle zone compresse e più ù lunghi nelle zone tese pi Sussiste, cioè cioè, una tendenza allo “scorrimento” scorrimento” tra i vari “strati” strati” Le staffe di una trave (o in generale di un elemento inflesso) si si oppongono a tale scorrimento “cucendo” cucendo” i vari strati tra di loro © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 18 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Le sezioni più più comunemente utilizzate per le travi sono quelle rettangolari e, correntemente, si possono distinguere le travi in: “piatte” piatte” o “a spessore” spessore” e “alte” alte” o “calate” calate” Le travi piatte sono caratterizzate da una dimensione di base ampia (circa 1 m o più più) e da una altezza pari a quella del solaio portato dalla trave stessa. Come conseguenza tale tipo di trave non risulta “visibile” visibile” all’ all’intradosso degli orizzontamenti (una volta intonacati) Rossini pag 88 Le travi alte sono caratterizzate da una dimensione di base contenuta (in genere la stessa dimensione del pilastro) e altezza variabile (50 - 60 cm) e comunque maggiore dello spessore del solaio portato dalla stessa trave Come conseguenza tale tipo di trave risulta “visibile” visibile” all’ all’intradosso degli orizzontamenti (anche se intonacati) e comporta problematiche estetiche e distributive © Rossini pag 88 Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il PILASTRO Il pilastro in c.a. è anch’ anch’esso schematizzabile come un parallelepipedo allungato (definito usualmente come elemento monomono-dimensionale in quanto la lunghezza prevale nettamente sulle altre dimensioni della sezione) ma a differenza della trave la sua disposizione costruttiva prevede che il lato lungo sia verticale anziché anziché orizzontale La sezione può essere rettangolare, quadrata, ad L, circolare o di altra forma figura pilastro figura pilastro © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 19 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il PILASTRO Le sollecitazioni e le deformazioni che si possono riscontrare in in un pilastro variano in relazione al tipo di carico agente e al tipo di vincoli presenti in testa e alla base del pilastro Un pilastro isolato, incastrato alla base e libero in testata, caricato in testata con un carico “centrato” centrato”, sarà sarà soggetto a compressione semplice Nella pratica corrente ciò avviene di rado in quanto, in genere, i pilastri, essendo parte di una struttura più più complessa (i (i telai), telai), sono ad essa rigidamente vincolati alle due estremità estremità Ne consegue che un generico pilastro risulta sollecitato agli estremi estremi da - sforzi variamente inclinati - momenti che determinano, nel pilastro, uno stato sollecitativo molto simile a quello descritto per le travi (sforzo (sforzo normale, flessione e taglio) taglio) con la differenza che: - i pilastri non sono, in genere, caricati lungo l’ l’asse longitudinale, ma solo alle estremità estremità; - le travi sono caricate prevalentemente lungo l’ l’asse longitudinale; - nei pilastri la sollecitazione di compressione è di solito consistente mentre nelle travi può essere di entità entità ridotta o anche trascurabile © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il PILASTRO In base alle considerazioni svolte si comprende che anche i pilastri pilastri necessitano di armature longitudinali che dovranno essere infittite lungo le fibre fibre eventualmente tese © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 20 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il PILASTRO Le staffe, staffe, nel caso dei pilastri, oltre ad esplicare la funzione svolta nelle travi (contrasto allo scorrimento degli “strati” strati” determinato dalla flessione), svolgono una funzione di “cerchiaggio” cerchiaggio” che si oppone alla dilatazione trasversale delle sezioni compresse (calcestruzzo e barre di armatura longitudinali) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Il solaio è una struttura di orizzontamento ed è portato dalle travi alle quali è vincolato figura d’insieme con solai Come già già visto le travi potranno avere il medesimo spessore del solaio o fuoriuscire intradossalmente rispetto allo stesso © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 21 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Ogni solaio si caratterizza per: - le travi portanti a cui è vincolato e la direzione o le direzioni di tessitura - le travi “di bordo” bordo” di completamento laterale - la tipologia costruttiva © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - le travi portanti a cui è vincolato e la direzione o le direzioni di tessitura Per la realizzazione di un solaio risulta necessario individuare due travi, travi, di solito parallele, alle quali vincolare il solaio Ciò avviene con il prolungamento delle armature principali del solaio all’ all’interno della trave Si può dire che sono proprio le ”legature” legature” in acciaio tra solaio e trave che assicurano la solidarietà solidarietà tra questi due elementi Ne deriva che, negli edifici a scheletro indipendente in c.a., gli orizzontamenti (cioè (cioè i solai) sono rigidamente vincolati alle travi (incastro) figura con solaio a semplice tessitura su travi Nei casi correnti la distanza tra tali travi (cioè (cioè la “luce” luce” del solaio) risulta, al massimo, dell’ dell’ordine di 5 - 6 metri © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 22 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - le travi portanti a cui è vincolato e la direzione o le direzioni di tessitura Nel caso di carichi più più elevati o per particolari altre necessità necessità strutturali un solaio può essere vincolato su tutti e quattro i lati In tal caso i vincoli sono assicurati dalle armature principali che vengono disposte in entrambe le direzioni e si prolungano all’ all’interno delle travi di vincolo perimetrali © figura con solaio a doppia tessitura su travi Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - le travi “di bordo” bordo” di completamento laterale Nel caso di semplice orditura, orditura, a delimitazione del solaio, in direzione parallela alle armature principali (cioè (cioè sui lati dove non sono presenti le travi portanti) si realizzano le “travi di bordo” bordo” Si tratta di elementi comunque “portanti” portanti” (quindi travi) anche se portano, oltre al peso proprio, il solo carico dei tamponamenti esterni, gravanti sulle stesse, nonché nonché il carico che gli deriva da una fascia contenuta di solaio (50 (50 - 100 cm) cm) per effetto della solidarietà solidarietà costruttiva di questi due elementi (quando si realizza il getto, in realtà realtà, il solaio diviene un tutt’ tutt’uno anche con la trave di bordo pur in assenza delle “legature” legature” determinate dalle armature principali) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 23 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - la tipologia costruttiva soletta 1 I primi solai in c.a. furono realizzati “a soletta piena” piena” Tale tipologia consiste in una vera e propria “piastra monolitica” monolitica” in calcestruzzo armata in una o due direzioni © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - la tipologia costruttiva In presenza di carichi più più gravosi e di luci più più ampie, si è quindi adottata, per evitare spessori della soletta in c.a. troppo rilevanti (e pesanti), la soluzione della “soletta piena nervata” nervata” con nervature disposte secondo un’ un’unica direzione o secondo due direzioni incrociate soletta nervata 2 © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 24 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - la tipologia costruttiva Le soluzioni “a soletta piena” piena” comportavano problematiche di: - peso elevato - elevata trasmissione acustica - onerosità onerosità delle casseforme da predisporre La tecnica costruttiva si è quindi evoluta verso nuove soluzioni tra le quali possiamo distinguere: - solai laterolatero-cementizi - solai in c.a. e materiali isolanti - solai alveolari © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - la tipologia costruttiva I solai laterolatero-cementizi presentano la caratteristica comune della presenza di elementi in laterizio forato (pignatte) pignatte) che determinano l’ l’alleggerimento dell’ dell’insieme e delimitano le “tracce” tracce” entro cui sono collocati i travetti Completa l’ l’insieme e solidarizza il tutto un getto in calcestruzzo che oltre a completare i travetti va a costituire uno strato superiore sovrapposto ai laterizi di almeno 5 cm di spessore detto caldana Tale strato potrà potrà essere anche armato con delle armature trasversali rispetto ai travetti che vengono anche dette “di ripartizione” ripartizione”. © tipo 1 solai Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 25 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - la tipologia costruttiva I solai laterolatero-cementizi I travetti possono essere: - completamente realizzati in opera - semi prefabbricati (a traliccio) - prefabbricati (precompressi) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - la tipologia costruttiva I solai in c.a. e materiali isolanti rispetto alla tipologia dei solai in laterolaterocemento questi tipi di solaio presentano essenzialmente la caratteristica di sostituire, al laterizio, materiali isolanti più più leggeri, a minor costo e più più efficienti (a maggior coefficiente di isolamento) Vengono, usualmente, realizzati ad elementi prefabbricati da cui la denominazione “predalle” predalle” (“dalle” dalle” = “soletta” soletta” in francese) (prepre-dalle = soletta prefabbricata) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 26 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO - la tipologia costruttiva I solai alveolari Sono costituiti da pannelli cavi in calcestruzzo (“alveolari” alveolari” ) di varia configurazione Possono essere precompressi o ad armatura lenta © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Risultando un solaio ordito, di solito, secondo un’ un’unica direzione, ne deriva che questa struttura si “disegna” disegna” in maniera differente a seconda della direzione considerata © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 27 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Nel caso di luci ampie (> 4,50 m) si predispongono elementi di collegamento trasversale dei travetti travetti (nervatura trasversale o “rompitratta” rompitratta”) (il D.M. 09/01/96 al punto 7.1.4.6 stabilisce l'obbligo di almeno almeno una "nervatura "nervatura trasversale" trasversale" nel caso di luci > 4,50 m) m) La solidarizzazione trasversale dei travetti determina un comportamento più più solidale tra gli stessi Ne consegue una riduzione della freccia massima del solaio (nella zona centrale dei campi di solaio) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Come si vede da una sezione trasversale di un solaio, ad esempio, laterolatero-cementizio, cementizio, la “sezione resistente” resistente” è quella costituita dal calcestruzzo armato comprendente sia i travetti sia la caldana. La sua configurazione geometrica è scomponibile in una serie di “sezioni a T affiancate” affiancate” La singola sezione a T risulta essere l’elemento di riferimento per il calcolo e l’interasse tra le varie sezioni è detto “interasse tra i travetti” travetti” Un solaio sarà sarà quindi geometricamente caratterizzato, oltre che dalla luce di calcolo (interasse tra le travi portanti il solaio) da: - da una dimensione di base del travetto; - da una altezza della sezione a T; - dall’ dall’interasse tra i travetti; - dallo spessore della caldana; © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 28 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO La singola sezione a T sarà sarà armata nella parte inferiore se le fibre tese sono inferiori, nella parte superiore se le fibre tese sono superiori Ne consegue che, essendo in genere i travetti vincolati, come si è detto, alle travi portanti, ciascuno di esso sarà sarà assimilabile (con le dovute approssimazioni) ad una trave incastrata agli estremi Per un tale tipo di trave si ha che: - in mezzeria: fibre tese inferiori e fibre compresse superiori - in prossimità prossimità degli incastri: incastri: fibre tese superiori e fibre compresse inferiori © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Ne deriva che la sezione a T va armata inferiormente nella fascia di campata e superiormente in prossimità prossimità dei vincoli Ciò non comporta particolari problematiche Una problematica sorge invece considerando la sezione resistente in calcestruzzo che è la zona compressa della sezione In campata essa sarà sarà al disopra dell’ dell’asse neutro In prossimità prossimità degli incastri essa sarà sarà al di sotto dell’ dell’asse neutro Considerando che l’ l’asse neutro di una sezione a T si trova all’ all’incirca all’ all’attacco tra l’ l’anima e l’ l’ala superiore, è evidente che quando la zona compressa è quella superiore si ha una superficie di calcestruzzo piuttosto ampia (in genere 5 cm x 50 cm) su cui considerare ripartito lo sforzo di compressione. Quando avviene il contrario (agli incastri) la superficie di calcestruzzo compressa è costituita dalla sola anima (in genere 7 cm x 15 - 20 cm) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese in campata ai vincoli zona tesa zona compressa asse neutro 29 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Ne consegue la necessità necessità di ampliare tale zona compressa in prossimità prossimità degli incastri zona tesa Ciò si realizza prevedendo la “fascia piena” piena” zona compressa asse neutro (omettendo alcune pignatte o adottando pezzi speciali “a coda di rondine” rondine”) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Carpenteria di piano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese Esempio 1 30 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Carpenteria di piano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA Esempio 1 GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Carpenteria di piano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese Esempio 2 31 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Carpenteria di piano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA Esempio 2 GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Carpenteria di piano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese Copertura a falde 32 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Carpenteria di piano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese Edificio a scheletro indipendente in c.a. TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Il SOLAIO Carpenteria di piano © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese Edificio a muratura portante 33 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La struttura “a gabbia” gabbia” di un edificio può presentare discontinuità discontinuità e irregolarità irregolarità • per liberare la facciata dai vincoli derivanti dalla presenza degli elementi portanti (struttura arretrata > facciata libera) libera) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. La struttura “a gabbia” gabbia” di un edificio può presentare discontinuità discontinuità e irregolarità irregolarità • per liberare un piano dai pilastri intermedi (struttura agli estremi > campata libera) libera) © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 34 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. In un generico edificio i TELAI potranno avere andamento • trasversale o • longitudinale l’andamento dei TELAI dipenderà: • dalla configurazione in pianta dell’edificio • dalle scelte progettuali © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Ad un andamento trasversale dei TELAI corrisponderà corrisponderà un andamento longitudinale dei SOLAI © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 35 TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. Ad un andamento longitudinale dei TELAI corrisponderà corrisponderà un andamento trasversale dei SOLAI © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese TECNOLOGIA DELL’ DELL’ARCHITETTURA GLI EDIFICI A SCHELETRO INDIPENDENTE IN C.A. FINE © Mirella Bindo & Vincenzo Nuzzolese 36