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Ritirare la squadra decisione coraggiosa
La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO Scongiurare la chiusura delle poste a Gallignano Egregio direttore, tramite il suo giornale, vorrei fare un appello alla senatrice Silvana Comaroli e all’assessore regionale Cristina Cappellini riguardo alla prossima e definitiva chiusura dell’ufficio postale di Gallignano, cosa che succederà anche ad altri due della nostra provincia. Vorrei chiedere alla senatrice e all’assessore di poter intervenire affinchè sia scongiurata la suddetta chiusura. Come si sa, in una comunità di 1.200 abitanti ci sono anche diversi anziani che avrebbero tantissime difficoltà per recarsi ad un altro ufficio postale in un altro paese. In realtà poi non si capisce con quale criterio si sia deciso di accorpare l’ufficio di Gallignano con quello di Torre Pallavicina, visto che non esistono neanche mezzi pubblici di trasporto che uniscono i due paesi. Chiedo a voi poichè entrambe militate nella Lega Nord, che come dite è nata dal territorio e lavoro per il territorio e credo che sareste il partito ideale per risolvere questi disagi visto i vostri principi. Nel caso vi foste già attivate, vi ringrazio anticipatamente. Nello Sesso (Gallignano) .................................................................................... . Agenzie di rating alla sbarra Lo stato chieda i danni Signor direttore, ho letto un articolo di Renato Farina, di cui riporto alcune frasi, che merita un serio approfondimento. ‘Truffa dello spread, il governo rinuncia a costituirsi parte civile contro le agenzie di rating’. La procura di Trani ha indagato e il processo è iniziato il 4 febbraio. Le agenzie di rating Standard & Poors e Ficht vengono processate per il reato, commesso nel secondo semestre 2011, ‘manipolazione del mercato’. Il procuratore generale del Lazio della Corte dei Conti ha stimato che ‘il danno che lo stato italiano ha subito, pagato da tutti, con manovre finanziarie, va oltre i 120 miliardi. Ora mi chiedo, dato che il danno economico e politico è enorme, perché lo stato italiano rinuncia a costituirsi parte civile? Potrei fare tante ipotesi ma sarebbero solo parole. Spero che lei, col nostro giornale, segua questa vicenda che ha sfregiato l’Italia. [email protected] .................................................................................... . Cremonese, non ti riconosco A questo punto si salvi chi può Signor direttore, non riconosco più la mia amata Cremonese. Cosa sta succedendo? Ancora una volta sul campo del Sud Tirol, dopo solo 36 minuti di gioco era già sotto di tre reti. A mio avviso, arrivati a questo punto, c’è tutto da rivedere, dalla difesa in primis, centrocampo e così pure anche davanti dove si segna col ‘contagocce’. A parte il grosso infortunio accaduto a Brighenti (frattura del radio del braccio destro, un grosso in ‘bocca al lupo’ perchè si riprenda al più presto), se vogliamo essere pignoli sul finire del primo tempo ci stava anche la quarta rete. Nella ripresa era chiaro che poi i bolzanini hanno tirato i remi in barca e ci hanno lasciato giocare. Ormai paghi del tre a zero, ‘risultato’ inaspettato penso anche per loro. Poi, quando non te lo aspetti, arriva un pallonetto di Jadid dalla lunetta di centrocampo che si insacca alle spalle del portiere fuori dai pali e si segna così il gol della bandiera. Certo che abbiamo fatto una figuraccia, c’è da nascondersi. Tutti, nessuno escluso, dietro lavagna a recitare il ‘mea culpa’. Non voglio esagerare, sembrava di vedere nel primo tempo la classica partita tra scapoli e ammogliati. E domenica il calendario ci regala un’altra insidiosa trasferta sul campo del Bassano, squadra che sta facendo bene. A questo punto si salvi chi può…! Andrea Delindati (Cremona) IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Ritirare la squadra decisione coraggiosa Egregio direttore, in relazione a quanto deciso dal presidente della Sospirese, non posso che esprimere un doveroso bravo a chi ha avuto il coraggio di adottare un simile provvedimento, ritirando una squadra da un campionato di calcio. Non è stata certamente una scelta facile, considerato poi che la società avrà anche una penale da pagare, ma l’educazione dei ragazzi è più importante e almeno c’è da augurarsi che il provvedimento serva a far rinsavire i più maleducati. Non è giusto, come si fa in tanti casi, giustificare certi atteggiamenti dicendo che i ragazzi di oggi sono più vivaci, siamo anche tutti noi che molto spesso li lasciamo fare, per comodi nostri, poi sono i più maleducati a fare da traino. Giampietro Masseroni (Pescarolo ed Uniti) .................................................................................... . Neve/1. Dopo i black bloc i blackout elettrici e dei servizi Egregio direttore, dopo i black bloc, con la copiosa nevicata sono arrivati i blackout (intendendo non solo l’interruzione dell’energia elettrica ma il blocco in generale di svariati servizi) e, a mio parere, questi due eventi hanno più di un aspetto in comune. 1) A monte c’è una scarsa analisi della situazione nella quale si sarebbero sviluppati, cioè le problematiche che potevano generarsi come si sarebbero potute innescare e a cosa avrebbero condotto. 2) Cosa si sarebbe potuto fare per meglio gestire le conseguenze che avrebbero generato. Si tratta di due aspetti senza dubbio complessi (ovviamente l’evento della nevicata porta maggiori difficoltà) ma, più in generale, ho l’impressione che non si voglia entrare meglio negli argomenti ed approfondire le questioni, perchè nel vivere quotidiano chi deve prendere delle decisioni intende esporsi il meno possibile, rischiare il minimo sindacale. Sono quasi certo poi che dai vari episodi denunciati non emergerà alcuna responsabilità ma, almeno, mi auguro che i vari attori che sono entrati in gioco nella gestione delle varie problematiche abbiano fatto tesoro dell’esperienza, si confrontino fra di loro, in modo che, ognuno per la sua parte, contribuiscano a far emergere un insieme che possa rappresentare l’approccio ottimale per la gestione di quegli eventi. Luciano Losi (Cremona) .................................................................................... . L’APPELLO MARTEDÌ 10 FEBBRAIO 2015 intento della società mirava a tre L’ obiettivi: dare il buon esempio, difendere la propria immagine ma Neve/2. A Casalmorano disagi limitati grazie al lavoro di tanti Signor direttore, il sindaco Andrea Arcaini e l’intera amministrazione comunale di Casalmorano, a nome di tutta la cittadinanza, sentitamente ringraziano dipendenti comunali, collaboratori, volontari (privati, agricoltori, imprese edili) e tutti coloro che in occasione della nevicata del 6 febbraio si sono adoperati, gratuitamente, per la pulizia di strade e marciapiedi consentendo di limitare i disagi. Grazie per la tempestiva e preziosa collaborazione. [email protected] .................................................................................... . Neve/3. Tutti in strada a spalare Abituati ad avere tutto comodo Caro direttore, non posso far altro che ridere leggendo le lettere delle persone indignate per la superficialità con cui le amministrazioni comunali si sono mosse, pur essendo la nevicata, già Una partita di calcio a Sospiro soprattutto richiamare l’attenzione dei genitori con un gesto forte e motivato nella lettera che il presidente ha spedito alle famiglie. Indubbiamente la scelta del massimo dirigente è stata contro corrente e rimarca, una volta di più, il fattore educativo che deve essere presente nello sport e allo stesso tempo sottolinea il punto che una società sportiva non può e non deve sostituirsi al ruolo delle famiglie. prevista da diversi giorni. Abituati come siamo a trovare sempre tutto comodo, siamo andati in tilt. Il problema va affrontato a livello parlamentare, emanando una legge che preveda l’assenza giustificata dal lavoro in caso di forti nevicate. Stop. Fine. E poi tutti in strada con pale e badili a liberare le strade e i marciapiedi. Ma si sa, siamo abituati a prendere l’auto per fare 200 metri per andare al bar o 2 km per andare al lavoro. Siamo vittime della nostra immobilità e del nostro scaricabarilismo. Alex Bello (Cremona) .................................................................................... . Neve/4. In piazza Castello strade brutte e niente sale Signor direttore, come residente in piazza Castello devo constatare che il problema neve (ampiamente annunciata con giorni di anticipo) è stato risolto o meglio non risolto, in modo estremamente insufficiente! A distanza di cinque Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori 9 giorni le strade sono ancora impraticabili e il famigerato sale non visto. Che delusione! Emanuela Martellenghi (Cremona) .................................................................................... . Neve/5. Il piano è fallito La giunta impari da Zaffanella Signor direttore, scrivo l’8 febbraio, con le strade e i marciapiedi ancora invase da cumuli di neve. Leggo dal giornale i proclami trionfali dell’amministrazione comunale sulla riuscita del ‘piano neve’ e l’ronia del consigliere del Pd Luca Burgazzi che sbertuccia le critiche rivolte alla Giunta per la gestione dell’emergenza. Forse la giovane età del consigliere non gli permette di ricordare che, nel gennaio 1985 a fronte di una nevicata superiore a quella attuale, l’allora sindaco Renzo Zaffanella riuscì a rendere agibile piazza Marconi per il mercato del mercoledì e anche il campo di calcio dello stadio Zini per la partita di calcio della domenica facendo intervenire, con il Prefetto, l’esercito e chiamando gli iscritti nelle liste di collocamento per liberare la città dal ghiaccio e dalla neve. È a tutti noto che le nevicate non si programmano con Giove Pluvio ma, quando avvengono, si affrontano con la buona organizzazione e, in anni recenti, il centrosinistra ha inciampato sulla gestione delle emergenze, neve e ordine pubblico come dimostrato anche dal recente corteo-rappresaglia del 24 gennaio, a dimostrazione del fatto che i tempi di Zaffanella sono ormai lontani. Bruno Del Grande (Cremona) .................................................................................... . Neve/6. A Cingia emergenza superata grazie al sindaco Egregio direttore, voglio scrivere due righe al nostro sindaco, anzi, preferisco al carissimo Pierpaolo. Sono cresciuta con te nello stesso cortile e fin da piccolo hai sempre dato importanza al valore dell’umanità e della generosità e li hai dimostrati in questi difficili giorni che gli abitanti di Cingia de’ Botti hanno trascorso con te senza luce e acqua. Ho apprezzato e ti ringrazio per quello che hai fatto soprattutto per noi residenti in via XXIV Aprile e Cà de’ Corti mettendo a disposizione la palestra comunale con un caldo pasto. Il tuo comportamento mi conferma che sei veramente una persona splendida e speciale. Grazie! Federica Mangiagalli (Cingia de’ Botti) .................................................................................... . IL RICORDO DOPO SETTANT’ANNI DI VITA E DI ATTIVITÀ SALVIAMO IL COMITATO DEI GIULIANO DALMATI OGGI È LA ‘GIORNATA DEL RICORDO’ GIORNO PER ONORARE I NOSTRI PADRI Signor direttore, «tutto arriva per chi sa attendere» mi diceva mia nonna Femia buonanima, quando ero piccolo e senza pazienza... e come sempre non aveva torto. Infatti sono qui lieto a comunicarvi che finalmente anche la nostra vecchia sede di Borgo Loreto, intestata ai ‘Gruppi Giovanili’, è stata ristrutturata dopo tanti anni di attesa. Grazie all’Aler e alla Regione Lombardia, che hanno così contemplato la sistemazione di Borgo Loreto, quartiere delle case costruite per gli esuli adriatici negli anni ‘50, ora abbiamo una sede degna di diventare, per i nostri figli, nipoti e anche per il cremonesi l’«Archivio-Museo» dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati che potrà testimoniare, nel futuro, la fraterna accoglienza che Cremona e i cremonesi hanno dato a noi, esuli adriatici costretti a lasciare le nostre terre, dal lontano 1943 ad oggi. La sede ristrutturata è bella, i mobili sono nuovi! Ora è necessario completarla e sistema- Caro direttore, il 10 febbraio è la «giornata del ricordo» di quanto successo nella Venezia Giulia e Dalmazia tra il 1943, 1946 e oltre. Non entro nei dettagli già ben noti a chi, sensibilizzato al problema, ne ha compreso la drammaticità: 350.000 esuli e migliaia di infoibati non concedono spazio ad affabulatori della politica. Tutti hanno la possibilità di ricordare le proprie vittime in altre giornate; non saremo noi giuliani a contestare i loro sentimenti ma rispettino il 10 febbraio affinchè possiamo onorare i nostri padri senza che si ricerchino false giustificazioni. La vita prevede tragitti impervi e agguati a varie comunità; se la vita non mi avesse messo così duramente alla prova a 15 anni, dandomi la forza per uscire dalla tra- re tutto il materiale d’archivio accumulato in 70 anni, insieme ai ricordi degli anni d’esilio e delle nostre terre perdute ma mai dimenticate. Perciò è indispensabile che il Comitato continui a funzionare e che soci e amici contribuiscano generosamente in occasione del rinnovo del tesseramento per il 2015, anno per noi così pieno di anniversari: dal centenario dell’inizio della prima guerra mondiale, che per l’Italia cominciò il 24 maggio 1915, al 10° anniversario del «giorno del ricordo» che fu decretato dal Governo in carica, il 23 marzo 2004 e ufficialmente ricordato, ogni anno, a partire dal 10 febbraio 2005. Non dobbiamo lasciarlo morire a 70 anni dalla fondazione (1945) e a 40 anni dalla rinascita (1975)! E’ nostro dovere completare la sede e l’«Archivio-Museo» nonchè eleggere (possibilmente) un nuovo presidente, (possibilmente) giovane, non novantenne come me. Mario Ive (Cremona) gedia e senza alcuna assistenza, non avrei conosciuto me stesso nè le mie enormi energie di quel momento. In «solitario» ho raggiunto la mia nazione spinto dall’incoscienza della gioventù e dal tumulto di passione patriottica che oggi mi mancherebbe. Chiedo licenza perchè non accetto il disprezzo per l’evidenza così come non saprei disprezzare evidenze di altri popoli che hanno sofferto in modi diversi. Forse sarò l’unico Giuliano di Cremona a siglare, su questa pagina, spinto dall’onore fiumano, il ricordo di un popolo disperso nel mondo anche se mi auguro di essere in buona compagnia. Lo faccio comunque nel rispetto delle varie verità, delle reali verità, di tutte le vittime innocenti della guerra. Geo Monti (Cremona) SELEZIONIAMO I PIÙ BUONI E MIGLIORI VINI DAL 1919 CON PASSIONE E COMPETENZA Listino prezzi Vini Speciali da Imbottigliare (dal 4 al 19 febbraio luna favorevole all’imbottigliamento) Damigiane da 28,34 o 55 litri. Sconto 10 % per ordini superiori ai 50 lt. Anche assortiti. 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