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eliminazione di mammiferi stranieri dalle isole della
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Eliminazione di mammiferi
stranieri dalle isole della
Nuova Zelanda
Eradicating alien animal
pests from New Zealand
islands
Bob Brockie
Bob Brockie
I neozelandesi hanno avuto molto
successo nel liberare parecchie loro
isole da mammiferi stranieri. Di
conseguenza, le piante e gli animali
locali si sono rigenerati, prosperando
su molte isole e numerose specie in
via di estinzione sono sopravvissute e
si sono ristabilite sulle isole
attualmente libere da predatori esterni
ed animali in competizione.
New Zealanders have had great
success in eradicating foreign pest
mammals from many of their islands.
As a result, native plants and animals
have regenerated and flourished on
many islands and a number of
formerly endangered species have
survived and recovered on islands
now free of introduced predators and
animal competitors.
Se si escludono le tre isole principali,
la Nuova Zelanda possiede circa 700
isole piu’ piccole. A parte alcuni
pipistrelli, alle origini l’arcipelago non
possedeva alcun mammifero terrestre.
I Polinesiani hanno introdotto ratti e
cani del Pacifico e i coloni europei
hanno rilasciato altre 33 specie di
mammiferi con effetti disastrosi sulla
flora e fauna locali. Gli animali
stranieri hanno danneggiato la
vegetazione sulla terraferma e su molte
isole, sottraendo agli animali del luogo
nettare, fiori, frutta, semi e spesso i
loro nidi. Gli animali predatori non
endemici non solo hanno fatto
scomparire molti animali nativi dalla
terraferma e da parecchie isole, ma
mantengono molte popolazioni quasi
estinte in pericolo.
Apart from its three main islands,
New Zealand has about 700 smaller
‘offshore’ islands. With the exception
of some bats, the primeval country
lacked any kind of land mammal.
Polynesians introduced Pacific rats
and dogs, and European settlers
released another 33 mammalian
species with disastrous effects on the
native flora and fauna. Foreign
animals degraded the vegetation on
the mainland and on many islands,
and robbed native animals of nectar,
flowers, fruit and seeds, and often
their nesting sites. Predatory foreign
animals not only eliminated many
native animals from the mainland and
from many islands, but they also hold
many surviving populations in check.
Bovini e capre sono scomparsi da
alcune isole gia’ a partire dal 1916,
ma la volonta’ di liberare le isole da
altre specie si sviluppo’ negli anni ’70
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Cattle and goats were eradicated
from some islands as early as 1916
but the organised determination to
rid islands of other species picked
up in the 1970s and continues to
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e continua oggigiorno.
the present day.
Al fine di eliminare animali parassiti,
veleno, trappole e tecniche di caccia
furono sviluppate inizialmente su
isole molto piccole, ma i metodi sono
stati notevolmente perfezionati ed
introdotti su isole sempre piu’ grandi.
Poisoning, trapping and shooting
techniques for eliminating pest
animals were developed on some very
small islands to begin with but the
methods have subsequently been
improved and adapted for use on
larger and larger islands.
Species
Specie
Number of islands
from
which
eradicated
/
numero di isole
dalle
quali
eliminati
Area of largest
island (ha)
Superficie
dell’isola piu’
grande
Australian
brushtail
possum
(opossum australiano)
Brush-tailed
rock
wallaby (wallaby)
Rabbit
(coniglio)
House mouse (topo
domestico)
Pacific rat (ratto del
Pacifico)
Ship rat (ratto nero)
Norway
rat
(ratto
norvegese)
Trichosurus
vulpecula
6
2321
Petrogale
penicillata
Oryctolagus
cuniculus
Mus musculus
2
2321
14
174600
12
710
Rattus exulans
27
1965
Rattus rattus
Rattus
norvegicus
13
37
50
1965
Stoat (ermellino)
Mustela
erminea
4
500
Ferret (furetto)
Cat (gatto)
Pig (maiale)
Mustela furo
Felis catus
Sus scrofa
1
8
10
22
2817
174600
Goat (capra)
Capra hircus
16
50990
Cattle (bovini)
Sheep (pecora)
Bos taurus
Ovis aries
4
4
174600
11,330
Table 1. Foreign mammal pests eradicated from New Zealand offshore islands.
(Information kindly supplied by Don Merton. N.Z. Department of Conservation)
Tav.I
Mammiferi stranieri eliminati dalle isole al largo della Nuova Zelanda.
(Informazioni gentilmente fornite da Don Merton. Dipartimento di Conservazione della
Nuova Zelanda).
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CANBERRA
Tali
eliminazioni
hanno
profondamente influenzato la flora e
la fauna di molte isole. Le piante
locali si sono rigerate, molte sono
fiorite o hanno prodotto frutta come
mai in passato; invertebrati, uccelli e
lucertole locali si sono ripresi, spesso
in modo straordinario e varie
comunita’ naturali si sono ristabilite.
Molte isole libere da predatori sono
oggi utilizzate come santuari per
specie sia gia’ estinte, che in pericolo
di estinzione a causa di mammiferi
stranieri in Nuova Zelanda. Fra questi
sono presenti kiwi, kakapo, kokako,
takahe, corriere della Nuova Zelanda,
foca, colibri’, weta gigante, lucertola,
geco e tuatara.
I These eliminations have profoundly
affected the flora and fauna of the
many islands. Native plants have
regenerated, many plants have
flowered or borne fruit as never
before, native invertebrates, birds,
and lizards have recovered, often
spectacularly so, and natural
communities have been restored.
Several predator-free islands are now
used as sanctuaries for species either
extinct or threatened with extinction
by alien mammals on mainland New
Zealand. Among these are kiwi,
kakapo, kokako, takahe, New
Zealand shore plover, saddleback,
stitchbirds, giant weta, skinks,
geckos and tuatara.
Prima del 1987, il New Zeland Wildlife
Service si occupava della tutela
dell’isola. Da quell’anno in poi, il
Dipartimento della Conservazione
(www.doc.govt.nz), finanziato dallo
stato, ha portato avanti e sviluppato il
lavoro. Appaltatori privati sono spesso
utilizzati ed al momento si occupano
della maggior parte del lavoro sul
campo. Questi appaltatori sul campo
hanno avuto un tale successo, che molti
sono stati assunti al fine di eliminare
mammiferi stranieri e ristabilire
l’equilibrio ambientale di altre isole nel
mondo – ad esempio Christmas Island,
le Seychelles, Mauritius, le isole
Falkland, Ascensione e molte altre isole
biologicamente importanti.
Before 1987, the New Zealand
Wildlife Service pioneered island
eradications.
Since
then,
its
successor,
the
state-funded
Department
of
Conservation
(www.doc.govt.nz) has continued
and expanded the work. Private
contractors are often used and now
undertake most of the field work. So
successful are these field workers
that several have been contracted to
eliminate alien pests and restore the
ecology of other islands round the
world - for example Christmas
Island, the Seychelles, Mauritius, the
Falkland Islands, Ascension and
many other biologically important
islands.
Tale lavoro non solo ha contribuito
alla sopravvivenza della flora e fauna
locali, ma ha anche aumentato interessi
commerciali quali ad esempio la
coltivazione di cereali ed ha
This work has not only helped native
wildlife survive but has also
improved commercial interests such
as growing crops and enhanced
tourist attractions. Many island
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moltiplicato l’affluenza di turisti.
Molte attrattive turistiche locali
vengono compromesse dalla presenza
di ratti o topi.
I visitatori delle isole che sono state
recentemente liberate dai predatori
sono spesso sbalorditi per la ritrovata
varieta’ ed abbondanza di vita animale
e vegetale locale, tanto da paragonare
tali isole al Paradiso Terrestre. I
conservazionisti della Nuova Zelanda
spesso si chiedono quale genere di vita
possa svilupparsi sulle isole del Mar
Baltico o del Mediterraneo, se ratti ed
altri predatori venissero eliminati.
tourist attractions are compromised
by the presence of rats or mice.
Visitors to islands recently freed of
predators are often astonished at the
new richness and abundance of
native plant and animal life,
comparing them with the Garden of
Eden. New Zealand conservationists
often wonder what kind of life might
yet flourish on islands in the Baltic or
Mediterranean if rats and other
predators were removed.
Titolo dell’illustrazione: Tre specie native in via d’estinzione che sopravvivono nei
santuari della Nuova Zelanda, privi di mammiferi predatori stranieri. Da destra a sinistra:
La weta gigante di Stephen Island Deinacrida rugosa (Orthoptera), il tuatara Sphenodon
punctatus, ed il piccolo kiwi maculato Apteryx owenii.
Caption for illustration: Three endangered native species which survive on New Zealand
island sanctuaries freed of foreign mammalian predators. Left to right: The giant
Stephens Island weta Deinacrida rugosa, the tuatara Sphenodon punctatus, and the little
spotted kiwi Apteryx owenii.
Dr Bob Brockie
Honorary Research Associate
School of Biological Sciences
Victoria University
Wellington, New Zealand
Email: [email protected]
Versione originale in inglese
Original version in English
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