Comments
Description
Transcript
L`ingorgo emotive: il vero nemico
Autore: Dr.ssa Anna Saito “L’ingorgo emotive: il vero nemico” Un fenomeno che impedisce di rimanere attenti e concentrati Il concetto dell’ingorgo emotivo è paradossalmente simile all’ingorgo che si determina quando l’acqua di un lavabo non scorre bene…; le emozioni sono, del resto, improvvisi cambiamenti di stato interni a cui siamo il più delle volte in grado di dare un nome es. paura, rabbia, gioia e così via. Alla base di questi cambiamenti improvvisi di stato ci sono i neuroni, ossia cellule che scaricano improvvisamente una certa quantità di neurotrasmettitori, sostanze chimiche che sono alla base della trasmissione nervosa. Tali sostanze, di natura eccitatoria, vengono rilasciate improvvisamente e velocemente, prendendo vie e strade all’interno del nostro cervello che non sempre giungono nelle aree cerebrali dette associative grazie alle quali noi possiamo divenire coscienti delle nostre emozioni. È proprio la coscienza, ossia la consapevolezza dei nostri stati interni a rappresentare l’elemento di sgorgo delle emozioni; viceversa quando le emozioni stesse non giungono alle aree associative producono reazioni psicofisiche e comportamenti non sempre adeguati alle circostanze. La reazione d’allerta né è un tipico esempio; in moltissime occasioni della nostra vita quotidiana ci capita di vivere situazioni in cui il nostro cervello inconsapevole, rilascia neurotrasmettitori eccitatori che vanno ad attivare una serie di cellule periferiche del nostro corpo,che per questo,subisce cambiamenti di parametri fisiologici quali la frequenza cardiaca, la pressione del sangue, la glicemia, la sudorazione, la temperatura cutanea, la frequenza degli atti respiratori e tante altre modificazioni somatiche causate dall’improvviso rilascio di adrenalina ed altre sostanze simili. www .Golfis sima…..”m ente”.it sostanze simili. Anche se questo fenomeno è così frequente e noto, tanto da non farci più caso a quando si manifesta, in alcuni momenti determina in noi comportamenti che invece di risultarci adattivi per quella situazione si riscontrano disfunzionali. È il caso del gioco del golf in cui situazioni di reazioni d’allerta vengono continuamente prodotte e se non riconosciute determinano in noi un ingorgo emotivo che tanto più è inconsapevole tanto più minaccia la nostra performance. Il putt è la parte del gioco che più risente dell’ingorgo almeno per due motivi: il movimento del putt non implica il coinvolgimento dei grandi muscoli come nei tiri lunghi, in cui la stessa torsione del tronco, lo spostamento del peso corporeo da una gamba all’altra ed il movimento delle braccia,consentono di allentare la tensione adrenalinica e comunque un irrigidimento muscolare eccessivo può determinare un errore che tendiamo a giustificarci; nel putt tutti i cambiamenti dei parametri fisiologici che si presentano non solo non possono essere scaricati sul movimento pendolare del putt ma diventano i veri nemici di tale movimento che rappresenta l’apoteosi dell’armonia del gesto golfistico, per cui anche un piccolo errore legato alla tensione eccessiva dei muscoli può far mancare la buca.Esiste la possibilità di neutralizzare Nunc cursus magna quis l’ingorgo, utilizzando la respirazione profonda che già da sola rallenta il battito cardiaco e le conseguenze di attivazioni adrenaliniche, poi trattenendo l’aria all’interno del torace e contemporaneamente contraendo i muscoli addominali si può ulteriormente diminuire il numero dei battiti , ma la cosa più efficace per ottenere questo, resta quella di applicare una solida routine che ha proprio lo scopo di prendere il tempo necessario a far decantare le emozioni quando queste si rivelano nostre nemiche. Donec sit amet arcu. 2