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Layout 2 - Marina Militare
La Marina Militare al Dialogue 2014 dell’ONU a Ginevra “M are Nostrum ha mostrato al mondo la migliore capacità professionale e il miglior volto umano nella gestione di un’emergenza umanitaria di proporzioni impressionanti. Noi ringrazieremo sempre la Marina Militare italiana per questo”. Sono le parole con cui di Giovanna Scotton Antonio Guterres, Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite, ha accolto la delegazione della Marina Militare, invitata alla tavola rotonda Protection at Sea, nel corso dell’iniziativa Dialogue 2014, organizzata nel palazzo dell’UNHCR (l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite) a Ginevra, dal 9 all’11 dicembre 2014. A raccogliere il tributo, il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, che ha illustrato, ad oltre cinquecento tra delegati, rappresentanti di organizzazioni non governative e della stampa interGinerva, 10 dicembre 2014. “Dialogue 2014” - Palazzo delle Nazioni Unite. Intervento del capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi. (foto di Massimo Stotani) Vai alla notizia web sul sito: www.marina.difesa.it M ARINA N O T I Z I A R I O della 11 nazionale, i dettagli di quest’operazione, il cui coordinamento sinergico tra le diverse componenti istituzionali ha permesso di salvare la vita ad oltre 160.000 essere umani. E non solo. Uno sforzo imponente ed efficace, come spiega l’ammiraglio De Giorgi, che ha permesso di tenere sotto controllo aspetti sanitari e di sicurezza, che ha portato, nel contempo, anche all’arresto di molti trafficanti di esseri umani. Un impegno che non termina con il passaggio del coordinamento all’Operazione Triton, sotto l’egida dell’Unione Europea. “La Marina Militare non smetterà di indirizzare i propri sforzi nel salvare vite umane in mare – ha affermato l’ammiraglio De Giorgi – né di garantire la sicurezza di chi naviga, combattendo tutte le forme di traffici illeciti. Il Mediterraneo – ha concluso – non deve diventare un mare di morte». Una tregiorni intensa di incontri ed eventi per la Marina al Dialogue 2014 di Ginevra che ha preso il via con Sea Change, la sera del 9 dicembre. Protagonista della serata, organizzata dalla Rappresentanza Permanente d’Italia e la Rappresentanza della Santa Sede presso l’UNHCR, è stata la docufiction “La scelta di Catia” coprodotta da Rai Fiction, Corriere della Sera e H24 in collaborazione con la Marina Militare, presentata dal contrammiraglio Nicola De Felice e accolta da un applauso lungo e commosso. Successo anche, la sera del 10 dicembre, per l’inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Mare Nostrum, allestita nel foyer del Palazzo UNHCR e tenuta a batte- simo dallo stesso Alto Rappresentante per i Rifugiati Antonio Guterres, dall’ambasciatore d’Italia Maurizio Serra e dal contrammiraglio De Felice. Una galleria di immagini toccanti e vivide, realizzate nel corso di Mare Nostrum, dal fotografo Massimo Sestini. Alcuni di questi scatti hanno guadagnato la copertina di alcune tra le testate internazionali più prestigiose, come il Times, consacrando Mare Nostrum tra le icone più nobili di intervento in un’emergenza umanitaria. Ginerva, 10 dicembre 2014. “Dialogue 2014” - Palazzo delle Nazioni Unite (foto di Massimo Stotani) Mare Nostrum, modello da applicare su scala internazionale T anti i partecipanti di spicco che hanno chiesto di studiare l’esperienza di Mare Nostrum nel corso del Dialogue 2014 di UNHCR di Ginevra. Tra questi, il rappresentante speciale del Segretariato Generale dell’ONU per le Migrazioni Peter Sutherland, il responsabile dell’Unità Migrazione e Asilo dell’Unione Europea Laurent Muschel, il ministro degli Affari Esteri della Libia Mohammed Dayri, il direttore dell’Ufficio Regionale Europeo Vincent Cochetel. Mare Nostrum è un modello da esportare su scala internazionale” ha affermato Peter Sutherland, sottolineando l’eccellenza della “Italian way” nella gestione di emergenze umanitarie come quelle delle migrazioni via mare, presenti in tutti i mari del pianeta. M ARINA N O T I Z I A R I O della O Le migrazioni sono la storia del mondo, spesso dopo le guerre, le più tragiche ltre 380.000 le persone stimate, solo quest’anno, in fuga via mare. Senza contare quelli che muoiono o spariscono senza che nessuno ne sappia più nulla”. Con queste cifre l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, presenta i dati mondiali dell’ONU sulle migrazioni, riconoscendo all’Italia la capacità di aver saputo tradurre in azioni concrete anni di discussioni sulle strategie di salvaguardia delle migliaia di persone che migrano in massa attraverso gli oceani. “Le migrazioni sono la storia del mondo e dell’umanità. E spesso la più tragica, dopo le guerre” afferma Al Hussein, spiegando che sono milioni le persone che da sempre partono alla ricerca di una vita degna di questo nome e che purtroppo, spesso, muoiono sulla strada della speranza. 13