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Atti - Ordine ingegneri della Provincia di Roma
Quali strade per il tram moderno? Urbanistica inversa: o su come finanziare la realizzazione di una infrastruttura di trasporto partendo dai nodi di scambio ing. Massimo Montebello Giovedì 3 Marzo 2016 Automobile Club d’Italia, Sala Assemblea (VI piano) Via Marsala, 8 – Roma Quali strade per il tram moderno? una nuova realizzazione residenziale + commerciale al capolinea di una linea LRT in Nordamerica (Edmonton) LE ESPERIENZE OVVERO LE IPOTESI 3 La esperienza internazionale, p.e. la metropolitana di Bombay, conferma che le fermate ove consentire la realizzazione di abitazioni, direzionali e commerciali lungo le nuove linee MRT sono in grado di partecipare cospicuamente (nel caso si attestano al 50%) del finanziamento delle opere civili della nuova infrastruttura di trasporto. La Esperienza italiana del Quadrilatero si basa su un Piano di Area Vasta che tende a concentrare le attività presso gi accessi alla infrastruttura stradale di trasporto (le aree attorno agli svincoli). Queste diventano economicamente interessanti per la localizzazione di vari interessi di mercato di carattere privato (oltre che pubblico) contribuendo al finanziamento dell’opera stessa. LA TESI 4 Le fermate delle ferrovie, delle metropolitane ed anche gli stessi svincoli della viabilità stradale (nodi) possono e devono essere rese economicamente e finanziariamente produttive. Ciò e possibile se, trattate nella giusta forma “urbanistica” nella concentrazione delle attività (problema della Densità – indici e parametri urbanistici ed edilizi-) e soprattutto se si inseriscono “prima” nei Piani e più in generale nei P.A.V. (Piani di Area Vasta) che dovrebbero caratterizzare le grandi Aree Metropolitane L’esperimento del “Quadrilatero” 5 Per avere risorse da privati, si comprendono, nella progettazione della infrastruttura, le aree di interesse – Produttivo, Servizi e Residenziale -(nel Quadrilatero definite «Aree Leader») poste in prossimità degli allacci (nodi) , con valenza di veri e propri strumenti urbanistici, con carattere di priorità sovra-territoriale rispetto ai piani regolatori comunali (che vengono automaticamente modificati dallo strumento) o i singoli piani regionali delle infrastrutture e trasporti e del commercio; e/o i piani di coordinamento delle Province. Lo schema d’insieme ed integrato dei benefici diretti ed indiretti che l’infrastruttura è in grado di creare nel Piano d’Area Vasta, serve da attrattore e si pone alla base degli schemi di PPP (Public Private Partnership) usati internazionalmente 6 Situazione della Infrastruttura 7 È in corso la trasformazione dell'intero tratto dal nodo di Foligno, (intersezione con la Flaminia) sino all'intersezione con la A14, in superstrada; il progetto per il tratto Foligno - Pontelatrave è stato approvato dal CIPE nel 2004 e gli appalti sono stati dati nel 2005. Fa parte del "Progetto Quadrilatero Marche-Umbria". Nel 2006 sono stati aperti i primi cantieri nel tratto SferciaPontelatrave, un percorso di 2,7 km. che il 4 dicembre 2009 viene aperto al traffico con la denominazione SS 77 var PontelatraveSfercia. Nel 2009 sono stati aperti i cantieri per completare la nuova superstrada nel rimanente tratto da Foligno. Il 16 gennaio 2015 il tratto Colfiorito-Serravalle di Chienti, di circa 9 km, è stato aperto al traffico. Si prevede l'apertura dell'intera superstrada da Foligno a Civitanova, entro giugno 2016. La Società Quadrilatero Marche Umbria Spa si è caratterizzata , per avere per azionisti: 8 Anas Regione Umbria Regione Marche Provincia di Macerata Camera di Commercio Macerata Camera di Commercio Perugia Camera di Commercio Ancona Provincia di Perugia 9 I 38 chilometri di moderna superstrada a quattro corsie, progettata e realizzata con i più rigorosi standard antisismici per garantire il massimo della sicurezza e della durabilità, stante l’altissima percentuale di opere d’arte in gallerie (oltre 20 km) e viadotti in 5 anni, non è cosa da poco in Italia (di questi tempi) e si pongono a speranza di superamento del momento congiunturale Economico-Etico….! DIMOSTRAZIONE all’estero 10 11 12 Metro Sky-pass a un terminale 13 Metro Mumbay line 1 Airport Road Metro Station 14 Stazione Western Express Highway 15 Jagruti Nagar 16 Ghatkopar - Railway Station 17 Nodo linea B Roma - Ponte Mammolo 18 6° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM - “Non solo Tram: I sistemi a via guidata per il Trasporto Pubblico Locale” Roma – Ministero delle Infrastrutture e dei 19 Il Pregresso 20 La impostazione iniziale della evoluzione della Ingegneria dei Trasporti è derivata dalla rivoluzione industriale che andava sostituendo il sentiero ed il cavallo animale con un’apposita pista ed il cavallo-vapore. La situazione imponeva che nello sforzo dell’Ingegno umano per i benefici alla comunità, o, detto oggi, nella continua opera di “antropizzazione dell’ambiente”: l’Urbanistica e i Trasporti collettivi, dovessero coincidere e dunque perfettamente sovrapporsi. Il Progresso 21 Più di recente, con l’avvento del trasporto Individuale l’Urbanistica si è separata dai Trasporti Collettivi seguendo “suoi” riferimenti legati agli umori dei momenti storico-politici, (l’Automobile ieri e “Verdismo” oggi) disegnando per suo conto diverse teorie “insediative”, sempre per il bene comune, p.e.: le basse densità (che oggi per effetto di scelte infelici pongono in contrasto negativo Automobile e Verdismo); le eccessive specializzazioni territoriali come i Nodi di scambio decentrati e in specie ferroviari con treni o metropolitane. Ove l’Urbanistica, in particolare quella romana, non prevede la presenza di edifici oltre le stazioni, ma solo la esecuzione attorno a queste di ettari di parcheggi e depositi di Bus. Stato dell’arte 22 Il risultato è che chiamando oggi “solo dopo e a Piani fatti” la Ingegneria del Trasporto Collettivo, questa si rivela impotente di fronte ad un esagerato avvenuto consumo di territorio (in inglese sprawl ) e/o la polverizzazione degli insediamenti. I trasporti collettivi, peraltro, procedono, purtroppo, in forma “lineare” e se non precedono , quindi se non sono fatti “prima”, o insieme alla Urbanizzazione, non riescono a stare appresso ad una disciplina che si è occupata, nei Piani che ci ritroviamo di oggi, a disseminare tante Aree e con bassi Volumi insediativi, attraverso la sostituzione del “palazzinaro” con l’ancora peggiore “villettaro”. Stato dell’arte a Roma 23 Usciti dallo schema di penetrazione lungo le consolari di Roma, si realizzano linee di Bus zig-zaganti per le disperse aree urbane, ove per raccogliere poca utenza ci sono percorsi di svariati km. Ciò contro qualunque criterio di Economia che nei trasporti è la derivata dei vari rapporti Efficienza ed Efficacia che caratterizzano i sistemi. Gli effetti della Urbanistica di Roma di oggi si concretizzano sul TPL in: costi inconfrontabili (tanto il CdS paga a “vetture km”) trasporto collettivo “virtuale”, senza verifica di utenza reale verde finto ovvero aree abbandonate ridotte spesso a discarica (anche umana) e assurdo spreco di territorio richiesta di Sicurezza intesa come incolumità della persona e dunque richiesta di “security”, oltre la “safety”. Alta e/o Bassa Densità… 24 … O LA SOSTENIBILITA’ ? Come era: Roma prima del 1930 Già pronti i binari del tram: la mobilità era assicurata prima di edificare AUTOMOBILI E TRANVIA A FINE ANNI 1950 POCHE AUTOMOBILI MA C’E’ GIA’ LA FILOVIA CHE INCROCIA LA TRANVIA La resilienza … l’ultimo grido dell’Urbanistica 37 Per resilienza si intende la capacità di un sistema di adattarsi ai cambiamenti: nel caso delle città, si prendono in considerazione gli eventi climatici, le trasformazioni sociali, l’impatto di eventi esterni sui diversi gruppi sociali e sull’insieme del tessuto urbano … e le sottovalutazioni Urbanistiche ? ! La Fondazione Rockefeller si propone, con questa iniziativa, di aiutare le città ad affrontare le sfide della trasformazione urbana, e per questo offre un sostegno tecnico, attraverso la creazione di un network di città, e un finanziamento di 100 milioni di dollari da assegnare ai centri urbani selezionati (1 milione di dollari a ognuno). La nostra sfida (ROMA) 38 Come città partecipante abbiamo scelto di abbandonare l'idea di un consumo incontrollato, che non tiene conto degli effetti sull'ambiente e sul clima, creando problemi di sicurezza e incolumità … ma misurare le politiche e la capacità di progettare il futuro. La sfida è : redigere un piano di adattamento dove prevedere azioni concrete che determinino una minore esposizione al rischio; la capacità di gestire lo spazio urbano attraverso interventi di risanamento e di restauro ambientali. L'esigenza è rilanciare le politiche integrate di pianificazione di gestione del territorio, in una logica coerente con le indicazioni dell'UE combinando le diverse competenze degli assessorati, realizzando un programma di lavoro con al centro la manutenzione e la tutela dell'ambiente, per il futuro della nostra Città. Dati da Dip Urbanistica : documento “Roma Resiliente” al 21/01/2016 39 90% della popolazione dispone 2.500.000 veicoli motorizzati con lieve flessione dovuta alla crisi 715.000 spostamenti avvengono alla punta del mattino con 2/3 motorizzati, 28 col TPL, 6 a piedi (e bicicletta) e il 50% di questi è entro il GRA 7500 km di infrastrutture stradali 3 metropolitane per circa 60 km 3 concesse per 140 km 8 FL per 430 km Rete Bus Superficie 3600 km 2000 bus e 166 tram DOCUMENTO PRESENTATO A META’ FEBBRAIO 2016 40 Nella città densa, entro la cintura ferroviaria vivono circa in 500.000 nell’area tra la cintura e il GRA vivono circa 1.600.000 – dove si trovano prevalentemente insediamenti a bassa densità anche di origine abusiva e nuovi complessi residenziali vivono circa 750.000 persone. Se la prima densità di popolazione è di 10.000 persone/kmq, nella terza è di 797 persone/kmq. 26,1% di territorio è consumato sul totale della superficie nel 2008; nel 1990 era il 19,3% 41 42 43 44 ROMA OGGI 2016 - NODO DI ANAGNINA UN TRAPEZIO DI DIMENSIONI 1) Base maggiore 1400 m 2) Base minore 600 m 3) altezza 700 m = una Superficie di 70 Ettari di vuoto 47 IL NON LUOGO … verde? … sostenibile? IERI DOVE FERMAVA UN TRENO CRESCEVA UNA CITTA’ OGGI GLI URBANISTI RIESCONO A FAR CRESCERE SOLO UN PARCHEGGIO, UN DEPOSITO BUS E IL VUOTO Nodo linea B Roma - Ponte Mammolo 50 6° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM - “Non solo Tram: I sistemi a via guidata per il Trasporto Pubblico Locale” Roma – Ministero delle Infrastrutture e dei LE CONCLUSIONI 1 • L’assetto urbanistico eccessivamente specializzato alla sola funzione “trasporto” di molti dei nostri Nodi di scambio, impostati sulla sola occupazione di territorio da parte di parcheggi superficiali ed assenza d’altro deve essere invertita. Nei Nodi di scambio periferici e interrelati alle ferrovie o metropolitane si devono realizzare insediamenti abitativi direzionali e commerciali che rendano vivi i luoghi. In tale modo si potrà assicurare la vivibilità di quelle zone decentrate che attualmente al calar della sera (e non solo) diventano repulsive per motivi sociali e di “security” 51 LE CONCLUSIONI 2 • Essendo il valore delle aree dei Nodi di scambio già altamente arricchito proprio dalla presenza dei Trasporti, nelle aree esistenti, come p.e. Anagnina, si vendano le aree di proprietà pubblica e/o si costruiscano edifici riallacciando la continuità dell’edificato agli insediamenti esistenti. • Si realizzino in particolare edifici ad alta densità che abbiano nei loro sotterranei sia il “garage” per la utilizzazione dei condomini, sia quello di utilizzazione ad uso “pubblico” a pagamento 52 LE CONCLUSIONI 3 • Si eliminino nei nuovi nodi le stazioni come “immagine d’architettura” al centro di immense aree lontane dal tessuto sociale abitativo; si realizzino queste all’interno di complessi edificati che abbiano nei piani sotterranei la ferrovia e/o la metro. • Il verde pubblico, di fatto abbandonato, quando troppo esteso, deve potere essere “particellato” nella estensione e possibilmente reso pertinenziale delle strutture edificate affinché gli stessi “living quarters” e/o i “direzionali” si facciano carico della loro manutenzione 53 LE CONCLUSIONI 4 • Anche lungo i percorsi delle ferrovie e metropolitane già realizzate si intervenga per aumentare la densità abitativa, direzionale e commerciale come appare auspicabile, oltre che decisamente fattibile, per la Linea C di Roma nella sua parte più periferica, da tempo già entrata in esercizio; • Stesse considerazioni anche per le fermate e lungo i percorsi delle cosiddette Ferrovie Metropolitane Regionali così come nei pressi delle aree di svincolo delle infrastrutture stradali attraverso la migliore utilizzazione dei P.A.V. (Piani Area Vasta) 54 VERIFICA URBANISTICA A ROMA • “…. Il Comune di Roma è il più popoloso ed esteso d’Italia e con i suoi 1.285,306 Kmq è il primo comune europeo per estensione territoriale . La sua superficie è maggiore della somma di nove tra le più importanti città italiane: Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Palermo e Cagliari. In particolare Roma è estesa sette volte Milano e circa undici volte Napoli. Ai cittadini residenti a Roma, che sono 2.724.347 in base all’ultimo censimento … (fonte www.comune.roma.it)” 55 528 i comuni Italiani con alta densità demografica > 1000 ab/kmq in rosso le 9 città equivalenti a ROMA 1 2 5 9 12 38 49 57 82 84 102 104 121 133 147 150 REGIONE PROVINCIA Campania Campania Campania Lombardia Piemonte Sicilia Toscana Abruzzo Lombardia Lazio Puglia Em-Romag. Liguria Friu-Ven.G. Veneto Campania Napoli Napoli Napoli Milano Torino Palermo Firenze Pescara Bergamo Roma Bari Bologna Genova Trieste Padova Salerno Casavatore Portici Napoli Milano Torino Palermo Firenze Pescara Bergamo Ciampino Bari Bologna Genova Trieste Padova Salerno Roma Roma Bolzano La Spezia Cagliari Como Bolzano Laspezia Cagliari Novedrate 151 Lazio 175 210 219 528 Trent.-A.A Liguria Sardegna Lombardia CITTA' ROMA "POLIURBANIA" VIRT SUP. kmq ABITANTI AB/kmq 1,53 4,61 119,02 181,67 130,01 160,59 102,32 34,36 40,16 13 117,39 140,86 240,29 85,11 93,03 59,85 18732 55937 989111 1324169 902137 678492 377207 121325 118717 38145 322751 384202 596958 204849 209678 133885 12267,2 12147 8310,3 7288,8 6938,9 4224,9 3686,6 3530,7 2956,3 2934,7 2749,4 2727,6 2484,3 2407 2254 2236,9 1287,4 2863322 2224 52,29 51,39 85,01 2,92 105713 94535 154019 2921 2021,6 1839,5 1811,7 1000 1277,2 5729046 4486 Le nostre aree metropolitane 57 LO STATO DEI FATTI • Se ROMA con 71 automobili ogni 100 abitanti, è prima in Italia (Milano 57 e Napoli 56) e prima rispetto alle altre capitali europee (Parigi 45, Barcellona 41, Londra 36, Berlino 35, Madrid 32), forse qualche fondamento è nella utilizzazione urbanistica del territorio (cfr. il resto d’Italia) e nella bassa densità insediativa (la Teoria delle 9 Città). E’ evidente ciò in particolare in taluni Nodi di scambio e nei percorsi metro-ferroviari in periferia delle linee esistenti. • Non ci si meravigli quindi se gli ultimi dati del Comune di Roma danno per riferimento 978 veicoli a motore (compresi dunque motocicli ed altro) ogni 1000 abitanti. 58 • In verità documenti programmatici quali l’ultimo PRG di Roma Capitale, con il suo annuncio di una politica urbanistica incentrata sul concetto delle “centralità” attorno a nodi di scambio intermodale di vario livello (metropolitano ed urbano) lasciava intravvedere un nuovo approccio alla tematica; purtroppo però i contenuti del Piano non furono conseguenti alle premesse ed i … “non luoghi” … sono nati e rimangono tali 59 SVILUPPO AREA - CENTRALITA’ TOR VERGATA Mix Funzionale Sup. Territoriale mq residenziale direzionalità pubblica e privata commercio SUL mq 21.250 27.199 Vol mc 68.000 87.037 turismo e ricettività altro Totale 12.574 447.569 508.592 40.238 1.432.222 1.627.497 5.591.618 60 6° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM - “Non solo Tram: I sistemi a via guidata per il Trasporto Pubblico Locale” Roma – Ministero delle Infrastrutture e dei 61 6° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM - “Non solo Tram: I sistemi a via guidata per il Trasporto Pubblico Locale” Roma – Ministero delle Infrastrutture e dei I Appello alla Urbanistica dalla Ingegneria dei Trasporti tra i 2224 ab/kmq di Roma ed i 27562 ab/kmq di Manhattan (rapp. c.a. 1/10) si può probabilmente organizzare un combinato disposto migliore dei parametri di riferimento dei mq/mq e dei mc/mq che tendenzialmente porti a sfavorire: • • • • • • • 62 Il consumo eccessivo del territorio il verde come ambiente “ostile” l’uso del mezzo individuale la solitudine sociale l’eccessivo esborso di risorse pubbliche la evidente poca “Efficacia” del TPL la inefficienza della Gestione del TPL II Appello alla Urbanistica dalla Ingegneria dei Trasporti • LA TRASFORMAZIONE URBANA DI ROMA PUO’ E DEVE AVVENIRE MEGLIO CHE CON CONSUMO DI TERRITORIO = 0 ESISTONO TUTTI I PRESUPPOSTI AFFINCHE’ L’EDILIZIA A ROMA SI POSSA SVILUPPARE CON RECUPERO POSITIVO DEL TERRITORIO SPRECATO NEL PASSATO • SOSTENIBILITA’ NON SIGNIFICA BASSA DENSITA’ MA AUMENTO DELLA EFFICACIA, E LA RESA DEI SERVIZI PUBBLICI (cfr Linea C) CAPOLINEA GIARDINETTI ex concessa Scelte senza alternative? Alta e/o Bassa Densità… … O LA SOSTENIBILITA’ ? 66 Quali strade per il tram moderno? GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE Giovedì 3 Marzo 2016 Automobile Club d’Italia, Sala Assemblea (VI piano) Via Marsala, 8 – Roma