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Siamo cresciuti bene, ma non basta
Le sette sorelle PADOVA Siamo cresciuti bene, ma non basta Evidenziato nell’ultima assemblea provinciale un incremento di donazioni del 4% nel 2004. L a 46ma assemblea provinciale, tenutasi lo scorso 20 marzo presso la sala convegni della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, è stata onorata dalla presenza del segretario nazionale Rino Rosso, che ha affiancato Sergio Zambon, presidente non solo della provinciale ma anche della seduta, come da nuovo statuto. Nuovo statuto che ha portato, insieme al recentissimo regolamento, alcune innovazioni tra cui: il tesserino per distinguere i vari tipi di delegati (69 persone giuridiche e 166 delegati dei soci persone fisiche, tra cui i “resti” , oggetto ancora misterioso per molti), la possibilità - subito applicata - di inserire con voto assembleare un candidato nella lista per il rinnovo delle cariche sociali, i nuovi sistemi di votazione con centinaia di schede da stampare, timbrare, vidimare, distribuire, votare, scrutinare, etc.… La collaborazione di tutti i presenti, ai quali va il nostro plauso, è stata fondamentale nel portare a compimento la grande mole di lavoro, aggravata dalle continue complicazioni dello stesso. Nel corso della mattinata, invero, particolare attenzione è stata prestata alla lettura della relazione morale, che è stata esaustiva ed approfondita, mettendo in risalto l’incremento donazionale del 2004, + 1.231 donazioni e un netto + 4%, e che veniva poi approvata all’unanimità. Alcuni degli interventi dei presenti, a titolo personale o in rappresentanza delle comunali, hanno mirato a richiamare l’attenzione sull’importanza della pubblicità, per la conoscibilità e la visibilità dell’Avis, portando alla richiesta di dedicare maggiori risorse economiche a questa voce. In tal senso si sono espressi, aggiungendo la necessità di reperire i canali di trasmissione più oppor- tuni, sia l’europarlamentare e consigliere regionale on. Antonio De Poli, sia il presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin, intervenuti all’incontro oltre che in veste di autorità, anche in quella di amici e portatori in prima persona delle finalità che la nostra associazione persegue. Altri interventi hanno deplorato l’inutilizzazione dei defibrillatori, suggerito di intrattenere rapporti più stretti con l’assessorato all’istruzione, auspicato l’attivazione del Dipartimento trasfusionale provinciale per un uniforme trattamento dei donatori, criticato le quote sociali ed anche i bilanci, i quali venivano comunque in breve approvati a grandissima maggioranza dai delegati. Ciò che invece impegnava il comitato elettorale fino a tarda notte era lo scrutinio per l’elezione degli organi associativi, che ne uscivano profondamente rinnovati: di ciò è specchio il Consiglio Direttivo, che tra i 21 componenti ne conta solo 11 del precedente (che era di 27 persone) e ben 10 di nuovi; scomparsi i probiviri, solo un revisore affianca i nuovi membri del collegio dei sindaci. Ed alla prima riunione dei nuovi organi, il presidente Zambon, ampiamente riconfermato, ha saputo coinvolgere forze nuove per raggiungere quei traguardi non raggiunti nello scorso triennio. La considerazione che se ne trae è sicuramente positiva, all’insegna della continuità nel cambiamento e nello spirito di altruismo, e del riconoscimento e rispetto nei confronti di chi all’Avis ha dato tanto: a tutti coloro che hanno operato fino ad oggi va dunque il nostro GRAZIE, e a quelli cui spetta il compito di portare a compimento l’attività intrapresa un caloroso IN BOCCA AL LUPO! Ciao vecchio “Bepi”, non ti dimenticheremo I l 9 dicembre 2004, dopo una breve quanto devastante malattia, ci ha lasciato Giuseppe Oregna, personaggio ben conosciuto dalla nostra associazione. “Bepi” è stato il “presidente di tutti”, uno dei padri fondatori dell'Avis di Piove di Sacco, per anni suo presidente, poi colonna portante a livello provinciale ed infine riferimento tra i probiviri regionali. Pur non essendo, per motivi di salute, un donatore attivo, raramente si è visto un socio convinto e combattivo quale Bepi: ci ha lasciati alla vigilia del 50° della nostra comunale, che attendeva con l'ansia e l'emozione di un ragazzo che vede final- 26 mente avverarsi un sogno. La “voce di uno che grida nel deserto” - così amava definirsi - sapeva animare gli avisini, stimolare l'associazione, criticare in modo vibrante le strutture sanitarie, affinché si affermasse il suo motto “il sangue va prelevato dove c'è e portato dove serve”, perché prima di tutto c'è l'ammalato ed il donatore di sangue. Caro Bepi, sei stato un amante della vita, della tua famiglia, del tuo lavoro e dell'Avis: ora solo il cuore sa esprimere i sentimenti di sincerità, lealtà e libertà che hanno contraddistinto la tua vita e che rimarranno indelebili nei nostri animi. Intensa attività Avis nelle scuole Q uando la donazione fa bene anche al... cuore! Dopo un incontro a scuola con i rappresentanti provinciali e regionali dell’Avis, quasi un centinaio di ragazzi degli istituti superiori “I.Newton” e “S.Pertini” di Camposampiero si sono recati al Centro Trasfusionale accompagnati dal prof. Narciso Galzignato per diventare donatori, accompagnati da alcuni insegnanti. Nell’occasione hanno ricevuto anche il tesserino di soci Avis. Ci piace raccontare “l’avventura” di questi “coraggiosi” studenti attraverso le impressioni di uno di loro. “Ore 8. Questa mattina inizio a rendermi conto di due cose: uno, ho davvero paura degli aghi, due l’interrogazione di italiano inizia a non sembrarmi così terribile. Eppure, da quando sono entrato in ospedale capisco che quello che sto facendo non ha niente a che fare con il perdere un giorno di scuola e che l’averlo solo pensato è da stupidi ed egoisti. E poi siamo davvero in tantissimi, è incredibile che ci sia stata tutta questa affluenza. Man mano che parlo con i miei compagni e con i ragazzi delle altre classi, mi rendo conto che sono tutti qui, chi più agitato, chi meno, per dare una mano, per aiutare qualcuno. Mi informo dai più esperti che sono già alla loro seconda o terza donazione, per colmare la mia totale ignoranza sull’argomento. Mi spiegano che le donazioni di sangue e di plasma sono indispensabili per supportare qualsiasi tipo di intervento, che c’è gente che sopravvive grazie al sangue dei donatori, malati che faticano un po’ meno nel recupero post-operatorio, pazienti che superano traumi emorragici da incidente perchè sottoposti a repentine trasfusioni. Mi guardo attorno e mi accorgo che tutto ciò è illustrato dettagliatamente in volantini e poster. Tocca a me, un’infermiera mi fa accomodare in una saletta e con un sorriso mi chiede di stendermi sul lettino mentre aspetto il medi- co. Una voce nella mia testa fa capolino: “Te l’avevo detto di non venirci, sei ancora in tempo, scappa, dì che non ti senti niente bene...”. La zittisco anche perché entra il medico che mi guarda sorridendo, che strano, sembra quasi che ai suoi occhi io non sia quell’opportunista che voleva approfittare di quest’iniziativa per schivare un’interrogazione. Sembra orgoglioso di me, mi fa quasi sentire una brava persona. “Certo che lo sono! Dono il sangue!” ripeto a me stesso mentre il signore dall’aspetto gioviale di fronte a me estrae quello che mi sembra un curioso strumento di tortura. Ovviamente la puntura è una scemenza e quando me la fa, mi sgonfio della pressione come un palloncino. Esco salutando con un sorriso e un lecca-lecca in mano dovuto al senso dell’umorismo del medico. Mi danno anche una gustosa ed abbondante colazione e io mi stupisco di ricevere una ricompensa per un qualcosa di così banale e di così necessario, per un gesto che mi ha fatto sentire così bene. Torno a casa cosciente di aver fatto qualcosa di concreto per gli altri. Aprendo la porta di casa vengo accolto dal classico: “Come è andata a scuola?” e mia madre, abituata ai miei stanchi e apatici “Il solito” si gira sorpresa quando rispondo con un sorriso “Molto bene”. In due istituti superiori dell’alta padovana una riuscita iniziativa. Nicolò Targhetta V^ C “Istituto Newton” di Camposampiero (Pd) Zambon mentre premia una studentessa Massanzago punta sulle scuole materne e i... quarantenni D urante una riunione dell’Avis comunale di Massanzago il presidente, Michele Bernardo, aveva detto : “Non illudiamoci che i ventenni pensino di andare a donare... hanno ben altro per la testa. Proviamo a rivolgerci a coloro che, come me, sono sposati e hanno dei bambini che frequentano le scuole dell’infanzia. Proviamo a realizzare un piccolo opuscolo da distribuire negli asili, magari con quel fumetto che è stato pubblicato tempo fa nei quadernoni Avis. Una volta portato a casa, dal momento che i bambini sono piccoli e non sanno leggere, chiederanno sicuramente ai genitori di leggere per loro l’opuscolo perchè incuriositi dalle figure. Qualche mamma e papà potrebbero così conoscere l’Avis e la donazione del sangue”. L’idea è piaciuta subito e mi sono messo all’opera, chiedendo all’Avis provinciale di Verona se era possibile usare il loro fumetto. “Nessun problema, vi facciamo avere al più presto un cd con le immagini” è stata la risposta. Intanto la “voce” si era sparsa e altre Avis comunali hanno chiesto di unirsi al nostro progetto. Di qui al coinvolgimento di tutte le comunali dell’Alta Padovana, alle quali è stata presentata in un incontro la bozza dell’opuscolo, il passo è stato breve e l’adesione entusiastica. Graziano Piran, presidente dell’Avis comunale di Campodarsego (dove ha sede la Banca di Credito Cooperativo Alta Padovana), si è interessato presso la stessa per farci avere un cospicuo contributo e la risposta è stata positiva. Grazie alle numerose idee scaturite durante la riunione, con lo studio grafico “Menta e Liquirizia” di Noale abbiamo sviluppato la bozza arricchendola con dei giochi per i bambini ed immagini da colorare. Il risultato è un simpatico, colorato e piacevole opuscolo stampato in 10 mila copie. In tantissime case di Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese, Trebaseleghe, Villa del Conte, Villanova di Camposampiero, Fossalta di Trebaseleghe, Rustega di Camposampiero, Pionca e Codiverno, Santa Giustina in Colle e San Giorgio delle Pertiche, vi saranno dei genitori che leggono ai propri bambini un fumetto che parla di Avis. Grazie piccini... se qualcuno di loro diventerà donatore, sarà anche per merito vostro! 10mila opuscoli distribuiti alle famiglie Dante Gardin 27 Le sette sorelle VICENZA Triplice intesa di solidarietà Accordo fra Avis, Fidas e Csi. Promozione da fare insieme. U n doppio premio per le società sportive per la stagione 2005/06: uno per la società che nel corso della stagione registrerà il maggior numero di nuove donazioni, l’altro per quella che registrerà il maggior numero di nuovi donatori. Con questa iniziativa di “punta”, davvero molto stimolante, è partito un accor- Giuseppe Munaretto (Fidas), Enrico Mastella (Csi) ed Enrico Iseppi (Avis), alla presentazione dell’iniziativa do tutto speciale tra Avis, Fidas e Csi (Centro sportivo italiano) di Vicenza. Il progetto “Sport salute Dono” è entrato nel vivo con la presentazione ufficiale a maggio da parte dei tre presidenti Enrico Iseppi (Avis), Giuseppe Munaretto (Fidas) ed Enrico Mastella (Csi) e ed ha come finalità l’incremento e la partecipazione all’attività formativa ed educativa delle nuove generazioni. Si ritiene infatti indispensabile trasmettere ai giovani i principi per una corretta e salutare crescita della persona sotto l’aspetto fisico e psicologico, nonchè per una giusta cultura della donazione come atto di solidarietà umana. Essendo il Csi presente in tutto il territorio provinciale, si vuol coinvolgere in una campagna di sensibilizzazione al dono del sangue i suoi 9.000 iscritti (in gran parte giovani e giovanissimi) e di riflesso i loro familiari, perchè diventino in gran numero donatori di sangue. Avis (che conta 7.000 soci) e Fidas (che ne conta 18.000) provinciali di Vicenza saranno a tal proposito presenti ad alcune iniziative promosse dal Csi, Centro che svilupperà iniziative anche proprie per “pubblicizzare” il valore della donazione tra chi pratica l’attività sportiva in occasione di alcune importanti manifestazioni. Ma la campagna di sensibilizzazione entrerà anche nelle scuole, sempre attraverso lo sport, per parlare di cultura del dono laddove i ragazzi si formano. La collaborazione prevede anche l’inserimento nei siti internet e negli organi di comunicazione delle tre associazioni (come questo periodico “Dono & Vita”) di uno spazio specifico dedicato all’accordo Avis, Fidas e Csi. Valdagno si rinnova e pensa a crescere ancora P assaggio di “testimone” all’Avis comunale di Valdagno tra Giancarlo Mingardi e Arcadio Refosco. Un’Avis vivace ed attiva quella che il nuovo presidente Refosco eredita dal predecessore e che punta ad incrementare il già buon numero di donatori e donazioni. Le premesse per riuscire bene ci sono dal momento che nel 2004 i nuovi soci sono stati 89, per lo più giovani. A loro si guarda come speranza di un rigoglioso futuro per la Comunale, che attraverso le sue varie iniziative contava a fine anno oltre mille donatori e 1.657 donazioni di sangue. Al mondo giovanile e studentesco si intende puntare con iniziative particolari e mirate. Ma l’Avis di Valdagno continuerà a stare tra la gente anche partecipando alle manifestazioni organizzate in città, come ha fatto nel 2004 con “passeggiando sotto i portici” a settembre, con la sua classica “Sgambelada Avis” e con “Avis Natale sotto l’albero” a dicembre. Entro quest’anno dovrebbe poi trovare collocazione definitiva, in un’area all’interno del nuovo ospedale, il monumento del donatore. C’è tanto da lavorare, quindi, sempre in nome di quello spirito di solidarietà e di quel gesto silenzioso che, come ha recitato Giuliano Bruttomesso nella sua poesia letta durante l’assemblea del 27 febbraio, anima ogni donatore. 28 Tre primari in assemblea provinciale L ’assemblea provinciale di Vicenza è stata ospitata quest’anno dall’Avis comunale di Lupia-Poianella, presso il Palazzo Mocenigo di Lupia. Un’assemblea partecipatissima da tutte le Avis del vicentino e resa ancor più significativa dalla presenza dei responsabili dei Centri trasfusionali della provincia: la dott.ssa Giordano (Ct di Bassano), il dott. Picco (Ct Schio-Thiene), il dott. Belloni (Sit di Vicenza), e il dott. Acerbi nostro direttore sanitario provinciale e trasfusionale di Valdagno. La “ciliegina sulla torta” è stata la presenza di Barbara Trento, sindaco di Sandrigo e di Ampelia Berto di Bressanvido, che con il loro intervento hanno puntualizzato la atavica e storica importanza del dono del sangue e la presenza sul territorio di molti donatori, generosi e solidali. La relazione morale del Presidente uscente, GianFranco Zilio, esauriente e precisa, ha sottolineato i vari aspetti positivi e negativi del sistema trasfusionale vicentino e veneto ed ha sviluppato i temi del IV Piano Sangue Regionale, della nascita del nuovo Dipartimento Provinciale, dell’autosufficienza, dei rapporti con le Ulss vicentine, dei rapporti associativi e interassociattivi. Tutti i primari trasfusionali sono intervenuti sottolineando gli aspetti che più interessano le loro Ulss, illustrando personali punti di vista e comportamenti dettati dai loro direttori generali. L’assemblea si è conclusa con le votazioni per il rinnovo del consiglio provinciale e delle varie cariche associative. E’ stata ospitata dall’Avis di Lupia-Poianella ‘Collaborazione, comunicazione, crescita’ E nrico Iseppi è il nuovo presidente dell’Avis provinciale di Vicenza. 49 anni, imprenditore artigiano, di Sandrigo, è stato scelto dal neo eletto Consiglio Direttivo provinciale, che guiderà per i prossimi quattro anni. Iseppi, che succede a Gianfranco Zilio, ha ricoperto vari ruoli all’interno dell’Associazione dei donatori di sangue ed è stato consigliere dell’Avis regionale. Il nuovo Esecutivo è composto anche dai vice presidenti Marco Genesini e Adriano Rigoni, dal segretario Gianfranco Zilio e dall’amministratore Francesco Marsignan. C are donatrici e donatori della provincia di Vicenza, permettetemi che mi presenti. Sono il vostro neo eletto presidente Avis provinciale, Enrico Iseppi, scelto dai consiglieri da voi eletti. Per vivere e contribuire al sostentamento della mia famiglia lavoro nella piccola impresa edile fondata assieme a mia moglie. Dono il sangue da 32 anni e da oltre 18 sono impegnato come dirigente, prima come tesoriere della mia comunale Lupia Poianella, poi come presidente, ho ricoperto la carica di vicepresidente provinciale e di consigliere regionale per due mandati. Qualcuno dirà che sono ambizioso, ma io mi sento solo orgoglioso di essere il vostro presidente e ci tengo molto. Non nascondo la soddisfazione personale. Credo di possedere i requisiti per svolgere tale compito, senz’altro commetterò degli errori, ma confido molto nell’aiuto da parte della scuola che forma l’esecutivo provinciale e vi garantisco che sono tutti avisini doc. Le priorità che ci siamo prefissati in questo primo anno di mandato sono principalmente le seguenti: - una maggiore presenza nel territorio con manifestazioni e collaborazioni con altre associazioni per contagiare e convincere un numero sempre maggiore di possibili donatori. - una maggiore comunicazione e scambio di informazioni tra le varie Avis comunali e provinciale per poter usufruire tutti delle buone idee, seppur di altre persone. - mantenere i contatti con i centri trasfusionali, migliorando i rapporti già ottimi, per poter monitorare la frequenza alle donazioni e inserire nel migliore dei modi i nuovi donatori. Ora vi saluto e vi ringrazio tutti per il vostro continuo impegno, per la vostra generosità verso i nostri ammalati che vi abbracciano affettuosamente. Mi auguro ci siano altre occasioni per sentirci e se avrò bisogno di comunicare con voi mi servirò del nostro periodico Dono & Vita, strumento essenziale per tutti noi. Enrico Iseppi Nel primo anno di mandato questi gli obiettivi del neo presidente 29 Le sette sorelle TREVISO Nuovo corso per la Provinciale Gino Foffano eletto presidente E ’ al lavoro da un paio di mesi il nuovo presidente dell’Avis provinciale di Treviso. A guidare per i prossimi quattro anni l’Avis della Marca trevigiana, con i suoi 31 mila soci, sarà infatti Gino Foffano, 53 anni, di Mogliano, scelto a fine marzo dal neo eletto Consiglio Direttivo. Foffano, che nel precedente mandato aveva ricoperto il ruolo di amministratore, ha già tenuto una serie di incontri. Subito dopo l’assemblea provinciale svoltasi a Montebelluna ed il primo consiglio, si sono subito svolti quelli con i primari dei Centri Trasfusionali delle Ulss 7, 8 e 9 per conoscere a fondo l’attuale situazione della raccolta sangue nella Marca e per un confronto sui prossimi obiettivi. Assieme a lui c’era anche l’intera nuova squadra dell’Esecutivo: Wanda Pradal (di Falzè di Piave) vice presidente vicario, Bruno Binotto (di Crocetta del Montello) vice presidente, Walter Tonon (di Ponzano) responsabile della segreteria, GianMarco Rasi (di Conegliano), amministratore, Davide Cagnato (di Roncade) e Osvaldo Rossi (di Castelfranco). Gli altri membri che compongono il Consiglio direttivo provinciale sono invece Paola Barro, Luigi Buratto, Mirta Cappelletto, Matteo Ces, Silvano Marchesan, Tiziano Marchesin, Sergio Mattiazzo, Ovidio Pagnossin, Denis Perin, Rosanna Pestrin, Danilo Riedi, Michele Rodighiero, Bernardino Spaliviero e Lino Vanzetto. “L’Avis cammina, e cammina più veloce di noi - spiega Foffano - i consumi di sangue sono in aumento e noi dobbiamo continuare a rispondere alle necessità degli ammalati. Dai grandi risultati raggiunti negli ultimi anni grazie all’impegno di tutte le Avis comunali, ripartiamo con slancio, per incrementare le donazioni. Altre due priorità sono la certificazione dei servizi mobili di raccolta del sangue e l’organizzazione del nuovo Dipartimento trasfusionale provinciale, guidato dal dott. Giovanni Battista Gajo. La nuova Avis provinciale - ha concluso Foffanodovrà essere sempre fulcro di idee e proposte, luogo di confronto aperto e trasparente per tutte le Avis della Marca”. Michela Rossato A sinistra, un’immagine dell’assemblea provinciale Avis del 19 marzo, perfettamente organizzata da Montebelluna. Nella foto in alto il nuovo Esecutivo provinciale che sarà alla guida dell’Avis della Marca per i prossimi 4 anni. 30 Crespano, nuovo centro prelievi E ’ intitolato alla pittrice Dalma Stella Bresolin, scomparsa prematuramente qualche anno fa, il nuovo Centro di raccolta del sangue dell’AsolanoPedemontana, nell’Ulss 8. Molto vicina all’Avis, alla quale ha anche dedicato alcune sue opere, la Bresolin era particolarmente affezionata al gruppo di donatori di Crespano, dove viveva con il marito ed il figlio. Il nuovo Centro è stato inaugurato il 5 giugno presso i locali dei poliambulatori dell’ex ospedale di Crespano. I donatori lo attendevano da molto tempo ed é quindi grande la soddisfazione per le Avis che ne potranno beneficiare. Al taglio del nastro sono intervenuti il direttore generale dell’Ulss 8, Gino Redigolo, i sindaci di Crespano e dei Comuni che faranno riferimento al Centro, il presidente dell’Avis provinciale Gino Foffano, rappresentanti trevigiani a livello nazionale e regionale dell’Avis, Diego Sala e Bernardino Spaliviero. A fare gli onori di casa il presidente dell’Avis di Crespano, Livio Guadagnini, attorniato da molte associazioni di volontariato, oltre a numerose Avis e Aido. Inaugurato il 5 giugno alla presenza di numerose autorità. A sinistra il momento del taglio del nastro da parte del direttore generale dell’Ulss 8, Gino Redigolo e del sindaco di Crespano, Nico Cunial, “assistiti” dal presidente provinciale Gino Foffano e da quello della comunale Livio Guadagnini. Qua sopra il folto pubblico con, in prima fila, il marito di Dalma Bresolin. Casier: l’Avis rientra alla grande a scuola P resso le Scuole Medie di Casier, nei mesi scorsi, si sono tenuti incontri informativi rivolte alle classi 2ª e 3ª, per spiegare i motivi sanitari che portano alla richiesta di donazione di sangue e come l’Avis risponda territorialmente a tale necessita’ con diverse iniziative di sensibilizzazione e organizzazione per il prelievo in loco. Gli alunni sono stati invitati ad interpretare il valore umano dell’atto responsabile della donazione attraverso elaborati grafici, poesie o temi. Il 1° Maggio, a Casier, si è tenuta la 23ª Pedalata e Pattinata per la Vita, il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro: l’Avis di Casier ne e’ stata sponsor e partecipe attiva. In tale occasione sono stati esposti al pubblico i disegni pervenuti dagli allievi delle scuole, in gran numero e tutti belli ed aventi un particolare modo di interpretare in modo simbolico la donazione. Un buono per l’acquisto di materiale didattico, del valore di 25 euro e’ stato il premio previsto per i 10 elaborati ritenuti maggiormente significativi. Questo l’elenco dei premiati: Diogenci Sara 3ªA, Ganassin Silvia 2ªD, Gasparetto Selena 3ªB, Menon Davide 3ªB, Mignemi Francesca 3ªA, Pavan Veronica 2ªD, Rajae Belkbir 3ªA, Trevisan Andrea 2ªC, Trevisan Elena 3ªA, Zancanaro Serena 2ªC. Alla premiazione era presente il Sindaco di Casier, Dott.ssa Daniela Marzullo. L’attestasto e il buono sono stati consegnato dal Presidente dell’Avis Comunale di Casier, Michele Prete. Enrico Masucci Un concorso nelle scuole medie e tutte le altre attività sul territorio. In basso uno dei disegni premiati 31 Le sette sorelle TREVISO Alla TrevisoMarathon con un campione T ra i duemila volontari che hanno reso possibile la “Treviso Marathon”, c’erano quest’anno anche molti avisini. Alla manifestazione del 6 marzo, che già alla seconda edizione é stata promossa a maratona internazionale per lo straordinario impatto suscitato nel 2004 sul mondo della corsa su strada e per il record di partecipanti, l’Avis era presente. Partita da Vittorio Veneto e arrivata a Treviso, la 42 chilometri trevigiana è stata scelta da più di tremila atleti italiani e 69 stranieri, provenienti da 20 Nazioni (rappresentanti quattro Continenti). Vincitore nella sezione maschile é risultato Denis Curzi, mentre il podio tra le donne é andato all’etiope Alemu Zinash. Portabandiera della nostra associazione nella gara disabili, come già lo scorso anno aveva fatto Francesca Porcellato, Fabrizio Azzalini. Per l’Avis provinciale, presente con punti informativi, striscioni e gadegt per grandi e piccini, l’intera giornata si é rivelata una splendida occasione per farsi conoscere. Gli organizzatori della Treviso Marathon, infatti, hanno voluto coinvolgere il mondo del volontariato e della solidarietà della Marca, sia proponendo una campagna di sensibilizzazione ad hoc, quest’anno centrata sulla rara malattia reumatica Lupus, sia dando spazio alle associazioni. Opportunità che l’Avis ha colto al volo! Le sette sorelle BELLUNO Cinquecento padri e figli di... corsa U n vento inclemente e la temperatura non propriamente primaverile hanno tenuto a battesimo, il 10 aprile, la nuova edizione della manifestazione “Corri Papà”. Un successo! Ben 900 persone si sono infatti schierate alla partenza della simpatica corsa podistica non competitiva, distribuite sulle due distanze di 4 e, più impegnativa, 10 chilometri. La giornata di divertimento e sport, in nome della solidarietà, si è protratta con giochi per grandi e piccini, con la distribuzione dei ricchi premi in palio e l’invito per tutti a prendere posto a tavola per apprezzare l’ottima cucina dei volontari. Sicuramente da ripetere. Inutile aggiungere che l’Abvs c’era, e ben visibile, con il gazebo che vi mostriamo qui a lato. Nicola Boito 32 Incontri di zona con i nuovi segretari I l Centro “Giovanni XXIII” ha ospitato in maggio l’assemblea di primavera dell’Abvs. Dopo l’approvazione del bilancio relativo all’anno 2004, approvato all’unanimità, si è entrati nel vivo dell’incontro affrontando vari argomenti. Tra le iniziative messe in campo dall’Abvs, particolarmente apprezzati dai segretari di sezione è stata la serie di incontri formativi tenuti nel territorio. Due infatti, le finalità degli incontri: formare i segretari di nuova nomina (che per la prima volta si trovano quindi a rivestire un ruolo di guida) e dare una mano, aiutare a stare al passo con i cambiamenti, a quelli che ne hanno bisogno. Da questa iniziativa è nata l’idea, avanzata da Aldo Antole, di trasformare l’assemblea d’autunno in un incontro più formativo e meno istituzionale dove discutere e risolvere le problematiche che le sezioni si trovano a dover affrontare. Accolta molto favorevolmente, la proposta si concretizzerà anche grazie alle idee e ai suggerimenti che in tal senso verranno dai segretari entro il mese di settembre. Il Consiglio provinciale, una volta raccolti, li elaborerà per giungere preparato e con risposte all’incontro di fine anno. All’assemblea di bilancio a maggio è stata una delle iniziative più gradite. N.B. Cencenighe: cinquant’anni per il prossimo I l 9 gennaio 1955, per la prima volta, venivano eseguite a Cencenighe Agordino dodici donazioni di sangue. Nasceva così la sezione donatori di sangue di Cencenighe, uno dei primi sodalizi ad essere costituiti in paese negli anni del secondo dopoguerra. Da dodici i volontari sono saliti (già nel primo anno) a trenta, tanto da riuscire a superare abbondantemente il centinaio di soci qualche tempo dopo. Nei primi anni Settanta furono oltre duecento i soci tra attivi e sostenitori che aderirono all’associazione entrata nel frattempo a far parte dell’Abvs. Oggi, a distanza di cinquant’anni da quel primo prelievo, la sezione di Cencenighe guidata dalla “storica” segretaria Flavia Toffoli, ha deciso di festeggiare il mezzo secolo di vita insieme ai vertici dell’Abvs, ai rappresentanti delle altre sezioni della provincia, delle autorità locali e ai responsabili del centro trasfusionale bellunese, tra i quali il primario, Dott. Gaetano Caloprisco e all’ottantina di soci che attualmente compongono il sodalizio. Una cerimonia religiosa celebrata in chiesa nella mattinata di domenica 17 aprile e il pranzo sociale che ne è seguito, hanno permesso di condividere momenti di riflessione in previsione anche delle iniziative future della sezione, impegnata da anni su altri fronti oltre a quello della donazione di sangue. Foto di gruppo di prammatica per il 50° di Cencenighe Trichiana: trenta squadre al torneo di calcio Abvs-Fidas L a sezione Abvs di Trichiana, nel week-end del 18 e 19 giugno, ha ospitato l’edizione 2005 del “Torneo di calcio interassociativo Fidas-Abvs”. La manifestazione si è tenuta sui campi di calcio comunali di Trichiana coinvolgendo una trentina di squadre di sezioni di donatori di sangue provenienti da tutto il bellunese. Vi hanno partecipato donatori attivi che hanno effettuato almeno una donazione negli ultimi 2 anni dalla data del torneo, ma anche i donatori sospesi temporaneamente per motivi medici, (purché risultante da attestazione del Centro Trasfusionale, in data non anteriore ai 2 anni), e gli ex donatori, con un minimo di 15 donazioni, che abbiano dovuto sospendere le donazioni per motivi sanitari. Visto lo scopo promozionale dell’iniziativa tra gli iscritti, per ogni squadra, figuravano fino ad un massimo di 3 giocatori in età compresa fra i 15 ed i 18 anni. Il consiglio della sezione Abvs di Trichiana organizzando la manifestazione si augurava di vedere numerosi donatori “vecchi” o giovani, bravi calciatori o meno, divertirsi sui campi di calcio e trascorrere un week-end di pura amicizia e allegria. Noi ci scommettiamo, che sia stato così. Ve ne renderemo conto, con tanto di immagini, prossimamente. su queste pagine. Il 18/19 giugno con, anche, fino a tre calciatori fra i 15 e i 18 anni. 33 Le sette sorelle VERONA Altri 4 anni insieme Luigi Piva riconfermato alla guida della Provinciale. U n altro mandato, ancora quattro anni alla presidenza dell’Avis Provinciale di Verona. Grazie per la fiducia e per questa ulteriore opportunità di servire l’Associazione. Contando sulla collaborazione di tutti, riusciremo ad essere ancora all’altezza dell’importante tradizione veronese, impegnandoci nel divulgare volontariamente i valori di solidarietà che i donatori di sangue hanno fatto propri aderendo all’Avis. Prioritario sarà il sostegno dei più stretti collaboratori componenti il Consiglio provinciale, molto rinnovato (15 nuovi su 19) e rappresentativo di ogni realtà associativa della provincia, con una valida componente giovanile e femminile. Determinante sarà, comunque, la volontà di interagire in stretto coordinamento con le nostre 68 sedi comunali, le quali pure hanno vissuto un consistente rinnovamento, inserendo numerosi giovani nei consigli ed eleggendo molti nuovi presidenti, anche giovani. Servirà l’impegno di tutti, l’esperienza degli anziani e l’entusiasmo dei giovani per proseguire positivamente nella nostra attività e continuare ad assolvere al preciso impegno sociale assunto, quello di assicurare la disponibilità del sangue necessario per gli ammalati. In questa prospettiva è importante che ciascun Avisino sia consa- pevole del proprio ruolo: non basta più “essere Donatore”, occorre saper essere interpreti attivi del volontariato del sangue per favorire l’aggregazione di quanti altri, al pari di noi, potrebbero donarlo e ancora non lo fanno, perché distratti o inconsapevoli. C’è bisogno dell’impegno di tutti, amici donatori e collaboratori, poiché la richiesta di sangue cresce, lenta ma inesorabile, mentre noi dopo tanti anni di continua crescita, abbiamo subito un imprevisto calo di donazioni in questi primi mesi del 2005. Nessuna emergenza beninteso, ma neanche un fenomeno da trascurare. Curiamo particolarmente la puntualità della periodica donazione ed impegniamoci ad essere tutti interpreti fedeli e responsabili del ruolo associativo assunto. Un richiamo dovuto a motivi di vitale importanza: la salute di tante persone che ogni giorno dipende dalla nostra attività volontaria. Buon lavoro e buone vacanze a tutti, e non dimentichiamoci di fare la donazione prima di partire per le ferie. Luigi Piva - presidente provinciale Camminando per la vita, l’11 settembre Per le strade di Ferrazze, San Martino e Montorio, assieme i “camminatori” di tutte le associazioni. D opo il successo della precedente edizione, anche quest’anno si tornerà a passeggiare tra le vie di Ferrazze, San Martino Buon Albergo e Montorio, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del dono e della vita. “Una Camminata per la vita”, la passeggiata non competitiva giunta alla seconda edizione, si svolgerà domenica 11 settembre lungo tre percorsi. L’iniziativa ha l’intento di avvicinare i partecipanti alle associazioni di volontariato che si mettono al servizio della comunità attraverso la donazione di sangue, midollo osseo e di organi. La manifestazione è promossa ed organizzata dall’Avis di Ferrazze, di San Martino Buon Albergo e di Montorio, dalla Fidas San Martino B.A., dall’Admor, dall’Aido e dal Gruppo Alpini di San Martino Buon Albergo e Montorio, ed è patrocinata dall’assessorato comunale allo Sport di San Martino e dall’ottava Circoscrizione di Verona. La partenza è prevista alle 8 dalla piazza antistante alla chiesa di Ferrazze. Prima della partenza si potrà effettuare l’iscrizione che consente di usufruire di alcuni punti di ristoro allestiti sul percorso. Durante tutta la giornata saranno attivi i servizi della Croce Blu e della Protezione Civile. Uno scorcio del percorso 2004 34 Assemblea con... la ‘neonata’ I l Palazzo dei Congressi della GlaxoSmithKline, ha ospitato, lo scorso 12 marzo, la 47a assemblea dell’Avis provinciale di Verona. Con questa assemblea si è concluso un triennio di intenso lavoro del Consiglio provinciale, presieduto da Luigi Piva, riconfermato per altri quattro anni. L’assise si è svolta alla presenza di 169 rappresentanti soci persone fisiche e 63 soci persone giuridiche (Avis comunali e gruppi) provenienti da tutte le Comunali della provincia. Hanno presenziato, inoltre, numerosi e prestigiosi ospiti, tra cui il sindaco di Verona, Paolo Zanotto, il vescovo di Verona, mons. Flavio Roberto Carraro ed il direttore del S.I.T. Giuseppe Aprili. La relazione di Piva ha evidenziato il buon lavoro svolto in questi anni che ha portato ad un aumento delle donazioni ( + 901 nel 2004) e di donatori (+ 1.547 nel 2004). Questi risultati sono stati possibili grazie all’azione di sensibilizzazione, concretizzatasi in diverse attività che si sono svolte in tutta la provincia. Il presidente ha voluto evidenziare l’attività della Commissione scuola, che ha portato il nostro messaggio a diverse migliaia di studenti di ogni ordine e grado scolastico. Tale attività ha dato buoni frutti visto che i nuovi donatori sono in gran parte ex studenti delle superiori. Anche la Commissione giovani ha favorito l’aumento di donazioni sensibilizzando centinaia di persone in tante iniziative rivolte particolarmente ai giovani. Piva ha sottolineato che tutte le Avis Comunali hanno contribuito, con la loro presenza e il loro spirito avisino, alla realizzazione di tante iniziative e, quindi, al raggiungimento degli obiettivi associativi. In questa assemblea è stato eletto il nuovo direttivo provinciale del quale fanno parte molti volti nuovi. “I successi ottenuti in questi anni non devono certo farci adagiare sugli allori ha detto il presidente Piva - dato che le necessità di sangue, soprattutto nella nostra provincia, sono sempre in continuo aumento e i traguardi raggiunti fino ad ora devono rappresentare solo dei nuovi punti di partenza, per consentirci di essere sempre all’altezza delle nuove necessità e di soddisfare le richieste di sangue e dei suoi derivati da parte degli ospedali e a favore degli ammalati”. Durante l’assemblea è stato consegnato il labaro alla nuova comunale di Concamarise. Durante l’ultima assemblea provinciale consegnato il labaro alla nuova Avis di Concamarise. Mario Luchi Un’inesauribile fontana di solidarietà A Bardolino, l’on. Aldo Brancher ha inaugurato una bella fontana nel centro della ridente località che s’inchina e rende merito al lago di Garda. La fontana, magnifica ed elegante, è dotata di panche laterali per consentire di godere della frescura del lago ed è realizzata in marmo rosso di Verona. E’ stata collocata nel bel mezzo della Piazza “Donatori di Sangue”, grazie al sostegno delle autorità locali ed all’impegno di molti Donatori della Comunale di Bardolino, guidata da Nicola Arietti. Erano presenti al taglio del nastro il Sindaco, il Consiglio direttivo della Comunale, l’ing. Fabrizio Zanetti (che ha curato la direzione tecnica dei lavori) e numerosi cittadini. Oltre ad una sessantina di labari di Avis e altre associazioni di volontariato. Una fontana, s’é detto. Si, ma una fontana dall’aspetto e dai significati particolari. Al di là della vasca si può vedere un getto d’acqua che - partendo dal basso - s’innalza per circa 2 metri, slanciandosi verso i cieli e pare sorregga una goccia di sangue, rappresen- Una fontana sempre “viva” a Bardolino, inaugurata con tutte le associazioni del dono. tata da una cuspide affusolata di pietra rossa. Sembra - con un po’ di fantasia - di vedere due braccia unite che sostengono una goccia di sangue, che esaltano un gesto di solidarietà degli esseri umani, che offrono a chi ha bisogno un “getto” di vita. E’ un’offerta di altruismo, è un simbolo di partecipazione, è un invito ad essere presente nel gesto di dare. Ecco una bella iniziativa! Ecco una bella idea! Un qualcosa che fa soffermare chi passa e che può farlo riflettere: anche lui potrebbe infatti allungare il braccio! Una fontana e una colonna d’acqua che danno una sensazione di piacere e sollievo a chi le guarda; e che possano far sentire allo stesso viandante il desiderio di dare anche lui frescura e sollievo a chi, bisognoso, riceve in dono una sacca di sangue. Come diceva Papa Karol Wojtyla: “Non abbiate paura di… donare”. Un grazie a tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito alla realizzazione della nuova “fontana della vita”. Roberto Rossini 35 Le sette sorelle VERONA Tre sindaci per un Centro Inaugurato a marzo il nuovo Centro trasfusionale di San Bonifacio. I l 19 marzo scorso è stato inaugurato il centro trasfusionale del nuovo ospedale di S. Bonifacio, vero fiore all’occhiello del volontariato. Qui centinaia di donatori volontari potranno compiere quel semplice, ma fondamentale gesto della donazione mentre un’equipe medica e paramedica, supportata da attrezzature all’avanguardia, garantirà protezione e sollievo a tutti i nostri Tre sindaci all’inaugurazione. Quello di San Bonifacio, però, per l’occasione ha prestato la fascia ammalati. Una cerimonia semplice e al presidente Avis Olivo Zampieri (con le forbici in mano ed il sindaco vero alla sua sinistra). commovente che ha visto partecipi tutte le associazioni con i rispettivi presidenti provincia- servzio, preceduta da toccanti e profonde parole, è li, tra cui il presidente provinciale Luigi Piva per l’Avis e stata impartita da Monsignor Gino Bassan, a ricordo Silvano Salvagno per la Fidas. Tutti coloro che sono delle nostre radici cristiane. Non è mancato uno sguarintervenuti hanno dimostrato profonda soddisfazione e do al passato, ai nomi delle persone che hanno fatto la hanno elogiato l’opera realizzata: il Direttore sanitario storia del volontariato, agli anni ‘50 e ‘60, quando a Paolo Montresor, il Primario del Centro trasfusionale donare il sangue erano in pochi e sempre gli stessi. Oggi Giuseppe Aprili, il Sindaco di Arcole, Carletto, il Sindaco molta gente non sa che nel 2004 nel nostro Centro di Monteforte, l’assessore di Soave Soriolo, nonché il trasfusionale abbiamo raccolto 10.000 fra sacche di nostro Sindaco, Silvano Polo. La benedizione del nuovo sangue intero, sacche di plasma e piastrine concentrate. Questo vuol dire che in un anno c’è chi lascia il lavoro, i propri impegni e si reca al Centro tasfusionale, si mette in fila e aspetta il proprio turno, vince la paura dell’ago e dona il proprio sangue. Ma, cosa più importante, questo vuol dire che per altre 10.000 volte “qualcuno” ha trovato sollievo, salute, speranza e vita. Sono da ventisette anni alla guida e alla presidenza di questa associazione, da quando è venuto a mancare l’indimenticabile Mino Trevisoi. Il mio impegno, la mia costanza, il mio lavoro e le iniziative dedicate all’Avis sono la riconoscenza, la ricompensa e la gratitudine che voglio dare a questo meraviglioso mondo del volontariato che non fa notizia e di cui nessuno parla ma che in occasioni come questa diventa protagonista. Olivo Zampieri A sinistra donazioni “inaugurali”, e beneauguranti, nel nuovo Centro trasfusionale. 36 Le sette sorelle VENEZIA Anche l’Arte... fa la sua parte F orte iniziativa quella della partecipazione dell’Avis alla Biennale di Venezia. Il Consolato greco, vista la difficile situazione che il proprio Paese vive a livello di donazioni e di grande e diffusa presenza della talassemia, ha deciso di contattare l’Avis Provinciale di Venezia per iniziare una collaborazione che ha trovato, proprio nel periodo che va dalla “vernice” all’inaugurazione della 51ª Biennale d’Arte (dall’8 al 14 giugno), il primo momento d’incontro. L’Avis provinciale di Venezia ha passato, quindi, l’importantissimo incarico all’Avis comunale di Venezia che, fin da subito, ha iniziato ad organizzare materiale, chiosco, incontri con i responsa- bili del padiglione greco. Chiunque decida di avventurarsi tra i padiglioni della magnifica Esposizione Internazionale, avrà quindi modo di incontrare, all’entrata, i nostri volontari e i volontari greci, con materiale informativo e con l’unico, grande intento di collaborare per sensibilizzare al dono verso l’altro e al dono del sangue. Il giorno della “vernice” di una delle più importanti manifestazioni artistiche del mondo è approdato in laguna anche il Presidente nazionale Andrea Tieghi. Il 10 giugno è stato accolto dal consigliere nazionale Giorgio Scotto, dal presidente della comunale Roberto Belli che l’hanno accompagnato nei padiglioni della Biennale. Assieme al Console greco e alla curatrice del padiglione ellenico Katerina Koskinà ha potuto apprezzare anche l’opera dell’artista George Hadjimichalis: “Ospedale” (nella foto a sinistra) . L’Avis comunale e provinciale, assieme ai donatori della Grecia, approdano alla Biennale di Venezia. Mentre al Lido Gershwin e Verdi ‘invitano’ tutti a donare L ’Avis comunale di Venezia ha organizzato il 10 aprile una raccolta di sangue presso l’ospedale al mare al Lido di Venezia, dopo quella all’isola di Pellestrina il 21 marzo. Si è visto, infatti, che andando a trovare i donatori per così dire “a casa loro”, si riesce a scuotere un po’ chi vorrebbe donare ma... ha bisogno di essere preso per mano e guidato. Per far sentire ancor di più la presenza dell’Avis al Lido, lo stesso 10 aprile è stato proposto un “pomeriggio in musica”, manifestazione di musica jazz e canto lirico. Ad esibirsi su brani di Jobim, Porter e Gershwin il duo jazz composto da Pierluigi Nobile al clarinetto e Matteo Valese al pianoforte, su brani lirici di Rossini, Verdi e Donizetti, il soprano Antonella Meridda accompagnata al pianoforte dal Maestro Robert Ferrari. Grazie ad Orietta Guerrasio, vice presidente dell’Avis di Venezia, e a Mario De Marchi, responsabile del gruppo Actv dell’Avis, che si sono dati da fare per l’organizzazione, l’iniziativa è stata un successo di pubblico. Finalità dell’intera giornata è stata la sensibilizzazione della gente alla donazione del sangue. Il presidente dell’Avis di Venezia, Roberto Belli, ha esortato i presenti, una volta rientrati a casa, a parlare di dono del sangue, perchè sia coltivata in seno alla famiglia la cultura stessa del dono al prossimo che soffre. Nella speranza che da ogni nucleo familiare escano dei donatori. Alla giornata hanno partecipato l’allora presidente dell’Avis provinciale Giorgio Scotto Lachianca e il presidente della Federsanità Regione del Veneto, Giovanni Frezza. O.G. 37 Le sette sorelle VENEZIA Quando l’Avis vola alto A Salzano con gli aquiloni nel... vento. U ndicesima edizione della “Festa degli aquiloni”, il 17 aprile, organizzata da Avis e Aido comunali di Salzano, che sin dal mattino si sono prodigati in opera di sensibilizzazione sulla donazione di sangue ed organi. Nel pomeriggio la festa è cominciata con la consegna del materiale ad ottanta bambini che assieme alle loro famiglie hanno costruito colorati e fantasiosi aqui- loni. Al momento del lancio del primo aquilone, Avis e Aido hanno cercato di abbinare all’intensa emozione dei bimbi e dei loro genitori un messaggio a favore della vita, intesa come qualità, prevenzione, ma soprattutto rispetto della stessa. Grazie al Comando del Reparto Tecnico Logistico Amministrativo della Guardia di Finanza di Venezia (Sezione Veterinaria e Cinofili), alcune unità cinofile hanno dato dimostrazione del grande impegno e lavoro svolto da parte dell’uomo e dei cani, a contrastare e a sconfiggere il diffuso contrabbando delle sostanze stupefacenti e le attività di terrorismo. Tra un applauso e l’altro, dopo una carezza e un abbraccio tra i bimbi e i cani, dal cielo è spuntato l’elicottero dell’Arma a portare i saluti e a chiudere la dimostrazione dando il via al lancio degli aquiloni verso il cielo. Uno spettacolo davvero! Centinaia di aquiloni (tra quelli costruiti in loco ed altri portati da casa), volteggiavano nel cielo sopra il parco della Villa Comunale Romanin Jacur di Salzano, in un clima di gioia, serenità e amicizia. Il successo di questa festa è sicuramente da condividere con tutti coloro che vi hanno partecipato, ma soprattutto con i bimbi e i loro genitori che anche quest’anno hanno partecipato numerosi e, cosa ancor più importante, sono stati sensibilizzati verso la cultura del dono e della solidarietà. Direttivi Avis-Aido Salzano San Donà: nelle scuole per ‘Donare assieme e... vincere’ D a un concorso indetto dall’Avis di San Donà, sono stati premiati gli studenti che avevano duellato a colpi di penna attorno al tema delle donazioni e della loro importanza: “Donare assieme per vincere”. I premiati della scuola elementare “Silvio Trentin” sono stati Eleonora Borga, Anna Silvestri e Giulia Gallino. Delle scuole medie, istituto comprensivo “Romolo Onor”: Irene Del Rizzo, Ling Yan Deng ed Elisa Deste; mentre la prima classificata delle scuole superiori è Simona Lucia La Placa del liceo ginnasio statale “Montale”, a seguire Maria Lucia Passador del liceo scienifico “Galilei” e Guido Montagner dell’istituto tecnico industriale “Volterra”. Una menzione speciale in memoria del commendator Raffaello Fabbri è stata attribuita a Riccardo Berton, istituto comprensivo “Onor”; la menzione speciale dell’AVIS è andata invece a Simone Piran, dell’istituto tecnico statale per geometri per il suo tema “semplice e convincente” la sua “originalità ideativa e profondità di espressione”. Venezia: un 50° al... secondo posto P er festeggiare il suo 50° compleanno, l’Avis comunale di Venezia ha organizzato, al campo sportivo di Pellestrina (Ve), il quinto torneo quadrangolare di calcio “Avis-Forze Armate”. Vincitrice la squadra del 51° Stormo, al secondo posto si è classificata l’Avis di Venezia, per il terzo e quarto posto l’Esercito è prevalso sulla Marina. Questi i risultati: Avis - Lagunari Serenissima 2-1 (nella foto sotto); 51° Stormo - Marina Militare 2-0; Lagunari - Marina Militare1-0; 51° Stormo - Avis 4-1. Una Giornata di sport e divertimento voluta dall’Avis per premiare l’isola di Pellestrina che in un anno ha quadruplicato il numero dei donatori, ma anche per sensibilizzare la cittadinanza. Il Presidente dell’Avis provinciale durante le premiazioni ha ricordato il fabbisogno di sangue negli ospedali e ha invitato tutti i presenti a rendersi disponibili per donarlo. Quadrangolare di calcio, vince l’Aviazione in finale. Gli avisini davanti a Marina e Lagunari. Quando Mestre dà... di remo L Meolo: un impegno per Sarajevo L ’Avis comunale di Meolo e il Contigente MSU dei Carabinieri Italiani a Sarajevo sono impegnati insieme nel progetto “Bosnia Erzegovina”. Anche se la guerra è finita, infatti, sono ancora molti i problemi che affliggono la popolazione così duramente colpita e della quale ci siamo tutti un po’ dimenticati. L’iniziativa si propone di aiutare più famiglie possibili tramite la raccolta di generi alimentari, prodotti igienico-sanitari, medicinali e giocattoli destinati a campi profughi, centri per anziani ed orfanotrofi. Ad aprile un convoglio MSU ha già ritirato a Meolo il primo materiale raccolto che è stato distribuito (insieme ad una delegazione di avisini meolesi) nei luoghi maggiormente bisognosi. Il progetto, che era stato presentato in occasione delle assemblee dell’Avis di Meolo riscontrando grande interesse ed entusiasmo, rientra in tutta una serie di iniziative che l’Avis locale mette in essere quest’anno. Jesolo: gita a Redipuglia per riflettere I l sangue è meglio donarlo che versarlo. Quanto sangue versato per la guerra... E’ stato questo il primo pensiero di un centinaio di donatori in visita al sacrario di Redipuglia. La comitiva dell’Avis di Jesolo, in visita alla città di Trieste, ha inserito infatti anche questa tappa importante nella sua gita del 17 aprile, in una giornata voluta per stare insieme divertendosi, ma anche per riflettere sull’importanza del proprio gesto generoso.La domenica è trascorsa tra la visita alla Grotta Gigante, splendido esempio di formazione geologica con le sue stalattiti e stalagmiti che crescono ininterrottamente da più di tre milioni di anni, e al Castello di Miramare con la visita alla residenza che fu di Massimiliano d’Asburgo, imperatore anche del Messico. Altre tappe sono state la splendida Basilica di San Giusto, fulgido esempio di arte bizantina sorta sulle rovine di un antico tempio romanico, e appunto al sacrario di Redipuglia, che ricorda tutto il sangue versato in guerra. Victor Rampazzo a Vogalonga è una delle manifestazioni più sentite dai veneziani; se infatti la regata storica rappresenta sfarzosamente i fasti della Repubblica, la vogalonga è una partecipazione spontanea, pensata e voluta dalla popolazione come protesta contro il moto ondoso e la sicura distruzione di palazzi e rive che esso causerà. La manifestazione, che è riuscita a richiamare moltissimi vogatori anche da altri Paesi, il 15 maggio ha celebrato la sua 31ª edizione. L’Avis non poteva mancare: assieme alle 1.462 barche a remi di ogni tipo, con 5.162 vogatori, è arrivata anche la caorlina bianca, decorata con palloncini, dell’Avis di Mestre. 32 chilometri di vogate nella laguna hanno sicuramente suggerito a qualche curioso osservatore che troppo tempo è passato dall’ultima donazione o che, in fondo, donare sangue lo si potrebbe anche incominciare a fare. Ed ecco il senso dell’essere presenti a queste manifestazioni: far parte del vissuto cittadino, del suo palpitare nelle feste, nello sport, nella musica, nelle manifestazioni e ricordare che l’Avis è viva e che l’Avis, soprattutto, lotta per la vita. 39 Le sette sorelle ROVIGO Pure il ‘Gabibbo’ in campo per Avis R ovigo per...aiutare a vivere. Questo il motto di un’importante manifestazione sportiva che l’Avis provinciale di Rovigo e “Blu Soccorso”, grazie al coordinamento e al supporto dell’Assessorato allo Sport del Comune di Rovigo, hanno organizzato il 18 giugno. Presso lo Stadio “Battaglini” di Rovigo, l’arbitro ha fischiato l’inizio di una partita di calcio che si è disputata tra la Nazionale Calcio TV e la Nazionale Stilisti, presente anche il Gabibbo. Grande, fin dal primo momento, la soddisfazione per gli organizzatori: il presidente dell’Avis provinciale, Gianluca Braga, ha informato dell’importante manifestazione la Presidenza della Repubblica. Il Presidente, Carlo Azeglio Ciampi, per sottolineare la vicinanza sua e delle Istituzioni al mondo del volontariato e ai valori che esso promuove, ha inviato una coppa d’argento (fregiata delle insegne repubblicane) come trofeo in palio per il vincitore di questa appassionante sfida calcistica. Il ricavato è stato interamente devoluto alle due associazioni: Avis provinciale Rovigo e “Blu Soccorso”. Donare sangue non fa certo eroi. Ma in questo caso... A Concadirame la bella storia di una donna in pericolo e di due “normalissimi” avisini. 40 I l 22 novembre dello scorso anno, una donna caduta nelle acque del canale Ceresolo con la propria autovettura fu salvata da due fratelli: Francesco e Andrea Raul. I due ragazzi, entrambi donatori di sangue, incuranti del pericolo trassero in salvo Anna Maria Persona che, rimasta intrappolata nell’abitacolo della propria macchina, stava per essere inghiottita dall’acqua. Una questione di attimi. Hanno avuto la freddezza e la lucidità per riuscire nell’impresa. Un gesto che non è passato inosservato: l’Avis di Condirame si è ricordata di loro e ha voluto premiarli. Così, domenica 8 maggio l’associazione ha voluto consegnare ai due fratelli un riconoscimento a sottolinearne il coraggio e la generosità. Anna Maria era presente alla festa dell'Avis per consegnare il meritato riconoscimento. Per l'occasione ha voluto essere presente anche il vice prefetto di Rovigo, Carmine Frucillo. “Un angelo ha voluto che andasse a finire così”, ha detto Andrea al momento della consegna della targa, con l'umiltà di chi si offre agli altri senza aspettarsi nulla in cambio. E’ stato un momento di autentica fraternità, commovente per tutta la comunità di Concadirame e per l'Avis in modo particolare. Lungo e fruttuoso anno scolastico S i è conclusa con la terza settimana di maggio, una serie fittissima di appuntamenti che hanno visto l’Avis provinciale di Rovigo protagonista nel mondo della scuola. Questa volta l’istituto scolastico Itis “F. Viola” di Rovigo è stato il destinatario e il fruitore di questa importante serie di incontri, resi possibili dalla disponibilità della professoressa Raffaella Marcomini e del direttore sanitario dell’Avis provinciale, dottoressa Tiziana Virgili. L’Avis, nella persona del presidente provinciale Gianluca Braga, ha potuto ancora una volta farsi promotrice del dono presso centinaia di ragazze e ragazzi, motivati e disponibili all’ascolto e al confronto. C'è un tempo per la semina e uno per la raccolta. La presenza nelle scuole costituisce un momento davvero importante per l’Avis ad ogni livello: contattare i giovani significa scommettere su se stessi e sul proprio futuro e significa, altresì, onorare il dovere di informazione, di formazione, di prevenzione e tutela della salute del cittadino tanto sollecitato dal nuovo Statuto. La presenza, poi, in istituti d’istruzione di grado superiore, consente di trattare argomenti seri e importanti in modo approfondito e ad un livello che può essere agevolmente supportato dalla preparazione culturale e dalla maturità di chi ascolta. Va detto, infine, che quest’anno la presenza nelle scuole dell’Avis si è potuta giovare di rinnovati strumenti di comunicazione: ci riferiamo ad un ottimo computer portatile, regalato all’Avis provinciale dal “Leo Club” di Rovigo, e ad un altrettanto potente video proiettore, offerto dalla Cassa di Risparmio di Pd e Ro, Gruppo San Paolo IMI - Agenzia n° 6. Utilizzare gli strumenti, così generosamente offerti, per fare prevenzione e propaganda presso i giovani, è sicuramente il modo più giusto per dire, ancora una volta, grazie. Giovanni Chioldin E dalla ‘Collodi’ arriva pure uno slogan. Verrà usato in occasione della prossima “Giornata provinciale del donatore”. E dalla scuola arriva una ‘conchiglia’ I l sangue è più prezioso di una perla. A sostenerlo sono i bambini della scuola elementare "Collodi" di Concadirame che hanno partecipato all’annuale concorso, promosso dalle locali Avis e Aido, grazie all’impegno del Presidente Gianluca Munegato. E così i tre alunni Marta Bernardinello, Ylenia Rossin e Ivo Boldrin, assieme alla loro insegnante, Silvana Braiato, hanno rappresentato una goccia di sangue dentro una conchiglia: ma la goccia occupa il posto della perla, proprio per dimostrare che anche una sola goccia di sangue è assai preziosa e di grande valore. Gli alunni sono stati premiati l'8 maggio scorso, durante la “Festa del Donatore”, dal presidente Avis Provinciale Gianluca Braga il quale, nell'occasione, ha annunciato che quello coniato dai ragazzi diverrà lo slogan della prossima Festa Provinciale. G.C. I tre premiati con la loro insegnante. Una Festa che si svolgerà il 16 luglio a Lendinara S i terrà quest’anno a Lendinara, sabato 16 luglio, la terza edizione della “Giornata provinciale del donatore di sangue”. Invitando tutti i donatori a partecipare numerosi (l’invito è esteso in particolar modo ai soci Polesani, ma non solo a loro) eccovi il programma della giornata. Alle ore 17 ritrovo presso piazza Risorgimento, intrattenimento musicale della Banda "Città di Lendinara", saluti e interventi delle autorità. Alle ore 19.30 Santa Messa presso il Santuario della Madonna del Pilastrello, la solenne celebrazione sarà presieduta da S. E. Mons. Lucio Soravito de Franceschi, vescovo di Adria-Rovigo. Ore 20.30 inaugurazione e benedizione del monumento al donatore, in occasione del 40° di fondazione dell’Avis Lendinarese. Ore 21.00 rinfresco rustico, seguito dallo spettacolo di cabaret con Andrea Poltronieri e Federico Basso di “Zelig”. Alle 23.30 ci sarà l’estrazione della lotteria. 41