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Sport Laura, «Fru», Roberta e Marion La sfida delle ragazze della

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Sport Laura, «Fru», Roberta e Marion La sfida delle ragazze della
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8
Giovedì 6 Febbraio 2014 Corriere della Sera
BS
Palestra & coccole
Sport
Quote rosa
Glorie della
Pallacanestro
femminile
sono tornate
sul parquet
trasformato
in nursery
Baby basket
Laura, «Fru», Roberta e Marion
La sfida delle ragazze della Brixia
sotto canestro nella palestra-asilo
Se volete capire come funzioni
una famiglia allargata, non è necessario guardare i «Cesaroni» e le loro
storie di amori da montagne russe
tra fratellastri. Basta andare dalle
parti di Dello, nel funzionale centro
sportivo, un sabato sera ogni due
settimane. E bussare alla porta della
palestra, così come tutti i martedì e i
giovedì, giorno di allenamenti, dalle
19.30 alle 21.30. Troverete 4 mamme, 7 figli, una nutrita rappresentanza di giovani zie acquisite. E tanti
palloni arancioni, a spicchi per
l’esattezza. I padri? In tribuna, a fare
il tifo. Oppure in panchina, come nel
caso di Stefano Zanardi. Allenatore
della Brixia Basket, gestore dell’impianto insieme alla famiglia e «responsabile», ma non suo malgrado,
di questa moltitudine colorata.
Sua moglie, Laura Marcolini, è
una delle quattro madri di cui sopra.
Classe 1976, è tra le giocatrici bresciane più forti di sempre. Sin dai
tempi della storica Cagi, serie A2. Lei
e il coach si innamorarono, arrivò
William e poi Carlotta. Tredici anni il
primogenito, 8 la sorella, ora sono i
punti di riferimento della baby band
che vive le partite delle proprie
mamme da una posizione privilegiata. A bordo campo, più di un posto in prima fila. Guardano a vista
Francesco, Vittoria, Alessio, Antonio
e Agata, i loro nuovi cuginetti. Alcuni di loro se ne stanno comodi nei
box, sistemati vicino ai canestri. C’è
persino una piccola tv dove vedere i
Dvd dei cartoni. Le mamme, almeno
Maternità in Serie C
La società
La Brixia Basket è una società
di pallacanestro femminile
militante in serie C.
È per ora terza in classifica, alle
spalle di Lodi e dell’Idea Sport
Milano, le uniche a batterla nel
corso della stagione. Al termine
della quale, la migliore salirà di
categoria mentre seconda e
terza saranno impegnate nei
play off.
Base operativa a Dello
La squadra gioca a Dello e si
allena due volte a settimana.
Con un manipolo di spettatori
speciali a bordo campo: i figli di
Frusca, Marcolini, Colico e
Aschedamini.
per due ore, possono permettersi di
pensare solo alla pallacanestro. Il
primo amore della loro vita, diventato ora il secondo. A pari merito con
i mariti, ça va sans dire. Non c’è voluto molto per riunire la Marcolini
alle ex compagne Laura Frusca, Roberta Colico e Marianna Aschedamini. «Fru» ci ha messo poco tempo, il
suo Alessio ha 8 mesi e lo stop è durato solo una stagione. «Roby» aveva smesso dopo l’esperienza a Montichiari. Portava già in grembo Antonio (ora ha 4 anni) quando giocò
la partita decisiva per andare ai play
off. Vinta. Rimise le scarpette a Cremona, poi ecco Agata. Il richiamo di quel
«tum tum» del pallone schiacciato a terra, per una playmaker, era come un
ronzio nelle orecchie.
«Marion», quando partorì Vittoria
dopo aver dato alla
luce Francesco, aveva
addirittura deciso di trasformarsi in
dirigente pur essendo la più giovane
di tutte. «Quando mi hanno chiamato – racconta – ho fatto presente
le mie esigenze di madre: gli allenamenti sono proprio nell’orario dei
pasti, mio marito lavora fino a tardi.
Non potevo lasciare i miei figli da
soli o abusare sempre dei nonni».
Fortuna vuole che, dall’altro capo
della cornetta, ci fosse il fantasioso
Zanardi: «Mi sono inventato questo
Allenamenti
Alcune istantanee dagli
allenamenti della Brixia
Tra uno schema e un tiro a
canestro c’è tempo anche
per qualche momento
di relax con i figli che
sembrano a loro agio sugli
spalti e sul parquet.
È il modo migliore per far
nascere dei futuri
campioni di basket?
Al tempo l’ardua sentenza
(Foto di Stefano Cavicchi)
sistema originale per ridare a queste donne il gusto
di essere atlete, senza rinunciare ai doveri da genitore».
Mamma Carmen, presidente
della società, cucina per i bimbi
insieme al marito. «I miei figli si
sono scoperti baby sitter. Io, dal
canto mio, ho cambiato il mio modo di allenare».
Siamo in serie C, del resto, qualche gradino sotto rispetto alle vite
precedenti di ognuna di loro e del
coach stesso: «Oltre alla soddisfazione umana, senza pari, per
aver reso compatto un gruppo
di giovani ed esperte, posso però essere soddisfatto per come
queste donne si sono ricostruite
a livello fisico dopo il parto». I risultati parlano chiaro. Undici
vittorie in 13 partite, la vetta è a
soli due punti e a breve potrebbe
arrivare il sorpasso. Le giocatrici,
come spiega Laura Frusca, intanto hanno già recapitato a canestro
un messaggio ben più ampio: «I
figli sono anche dei padri. E una
donna non deve diventare passiva, rinunciando alle proprie
emozioni, per adempiere al
proprio ruolo di genitore».
Non rinunciano nemmeno al
campionato, sia chiaro per le
avversarie: «È agonismo,
non siamo all’oratorio». Difficile affrontarle. Impossibile
non tifare per loro.
Luca Bertelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il record Dal 4-1 di Verona all’andata, fino al 3-1 di ieri a Nuvolera sempre con le gialloblù
Calcio, quindici vittorie consecutive
Le leonesse sono le regine del campo
Quindici vittorie consecut i ve , n e l l o s p o r t , s o n o
un’enormità. C’è da stancarsi
solo a pensarle. Il Brescia
femminile però le ha messe
in fila davvero. E non ha intenzione di fermarsi. Dal 4-1
di Verona all’andata, fino al
3-1 di ieri a Nuvolera. Sempre contro le gialloblù, avversario storico. Da derby.
Giocatosi sul sintetico di Nuvolera invece che nella tradizionale casa del Club Azzurri
di Mompiano.
Il campo era impraticabile
e un altro rinvio, dopo quello
di sabato scorso a Tavagnacco nel big match, sarebbe
stato dannoso. Mai fermare
una macchina in piena corsa,
si può ingolfare. Le leonesse
invece continuano a marciare spedite. Dietro hanno un
esercito intero, davanti a loro
non c’è più nessuno in classifica. Se non quel tricolore
da cucirsi sul petto, ancora
lontano — 12 gare alla fine
— ma da ieri un po’ più a
fuoco.
Sotto lo sguardo interessato di Marco Zambelli, in astinenza da derby quest’anno
senza Hellas e Atalanta sulla
strada delle rondinelle, le ragazze di mister Milena Bertolini hanno dato vita a una
prova magistrale. Non c’era
bisogno di alcuna prova di
Sorrisi e agonismo Sopra la capitana Elisa Zizioli con Marco
Zambelli. A fianco: Brescia in campo (www.bresciafemminile.it)
maturità, le avevano già passate tutte. Servivano solo i 3
punti e sono arrivati senza
patemi, nonostante il blasone dell’avversario (quarto in
campionato, 4 scudetti e 3
Coppe Italia nella bacheca oltre a una semifinale di Champions League).
In apertura, rete di Rosucci
al 10’ in mischia. Poi, sale in
cattedra bomber Daniela Sabatino, innescata prima dalla
padrona di casa Cristiana Girelli – abita a Nuvolera, era la
grande ex – e poi autrice di un
colpo di tacco da fotografi per
il 3-0, sporcato solo dal gol di
Gabbiadini per il 3-1 finale.
Otto di queste meravigliose
ragazze sono subito partite
per il ritiro della Nazionale.
Se sentirete parlare di ItalBrescia, in futuro, sappiate che il
merito è solo loro. (l.b.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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