Il sindaco Masotti: «Ci stiamo muovendo nel rispetto delle regole»
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Il sindaco Masotti: «Ci stiamo muovendo nel rispetto delle regole»
L’INFORMAZIONE il Domani SAN LAZZARO E OZZANO OZZANO L’associazione esposti amianto lancia di nuovo l’allarme per l’eternit sui capannoni Slitta la bonifica dell’ex Sinudyne Il sindaco Masotti: «Ci stiamo muovendo nel rispetto delle regole» Giancarlo Fabbri «L’amianto, invece che bonificarlo lo vogliamo stagionare come il parmigiano? E a Ozzano non si muove nulla». Lo dice il medico del lavoro Vito Totire portavoce nazionale dell’associazione esposti amianto (Aea). Col sindaco di Ozzano, Loretta Masotti, che replica: «Non è vero. Il Comune si muove nel pieno rispetto delle regole unitamente alle istituzioni preposte come sono l’Ausl e l’Arpa». Per Totire «all’ex Sinudyne, che era da bonificare da un pezzo, non è stato aperto nessun cantiere eppure era stata emessa un’ordinanza con scadenza dell’intervento di bonifica entro il gennaio 2011. Già quella data era troppo tardiva ma, evidentemente, qualcuno ritiene di dover aspettare ancora per consentire alle fibre, che potrebbero liberarsi nel frattempo, di finire a contatto con le persone che vivono nei paraggi. E’ poi ovvio – prosegue il medico – che bisogna superare la cosiddetta “linea guida” regionale che fissa tempistiche assurde sulle bonifiche. Infatti si aspetta fino a quando le coperture sono in stato di massimo degrado. Quando è evidente che la differenza tra lo stato di buona o discreta conservazione, e il degrado massimo, è costituta – conclude Totire – da molti milioni di fibre che si disperdono nell’ambiente». Per il sindaco di Ozzano «i tempi sono slittati su richiesta di rinvio della nuova proprietà dell’ex Sinudyne, la Fu- Sopra Vito Totire, portavoce nazionale dell’associazione esposti amianto (Aea), da sempre in lotta per la bonifica delle aree con presenza del materiale nocivo per la salute A sinistra la distesa dei capannoni ex Sinudyne a Ozzano La storia Si tratta di migliaia di metri quadrati per i quali il piano regolatore prevede la demolizione turo Costruzioni, proprio per motivi di sicurezza riferendoci che “l’edificio era stato utilizzato fino alla fine dell’anno con persone all’interno”. La proprietà aveva chiesto di presentare il piano di lavoro all’Ausl entro il 28 febbraio con termine di fine rimozione il prossimo 31 maggio. Per il Comune uno slittamento eccessivo con l’emissione di una nuova ordinanza di presentazione del piano entro lo scorso 31 gennaio e conclusione dei lavori il 30 aprile. Ordinanza stavolta data per motivi di “emergenza sanitaria e di salute pubblica” che comprende una denuncia penale, alle autorità competenti – ha precisato la Masotti – in caso di mancato rispetto delle scadenze. Nel frattempo l’Ausl ci ha comunicato che la proprietà ha presentato il piano di lavoro per la rimozione delle lastre di cemento-amianto (noto anche come Eternit) entro la scadenza». Si tratta di migliaia di metri quadri di capannoni, dove fino a qualche anno fa si producevano televisori, di cui è prevista la demolizione, sia dal vecchio Prg che dal nuovo Psc, con destinazione residenziale e commerciale. Intervento che non è stato inserito nel Poc approvato, o nel prossimo previsto entro la primavera, per mancanza di un accordo perequativo che comprenda alloggi Ers (edilizia sociale) e contributi per opere pubbliche come, in particolare, il nuovo polo scolastico con elementar i e medie nell’area nord di Ozzano. Accordo che è stato invece trovato per il recupero dell’ex stabilimento Fev-Agrati.