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Il calcolo letterale
ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO “EUROSCUOLA” - LICEO SCIENTIFICO POTENZIATO NELL’INFORMATICA “EUROSCUOLA” ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “BIANCHI” - SCUOLE PARITARIE IL CALCOLO LETTERALE In matematica, si dice calcolo letterale quell'insieme di operazioni algebriche che siano espresse sia con fattori numerici, che con fattori letterali. In altre parole, un'espressione viene definita letterale quando alcuni suoi termini sono espressi mediante lettere dell'alfabeto, generalmente di quello latino. L’uso delle lettere al posto dei numeri si utilizza per scrivere proprietà e regole dandone una valenza più generale rispetto a un restrittivo esempio numerico. L’uso delle lettere è ad esempio utilizzato in geometria per scrivere formule valide per la generalità delle figure. Area Rettangolo = b *h Le lettere rappresentano di volta in volta il caso particolare e il valore di un’espressione letterale dipende, quindi, dal valore assegnato alle sue lettere. Il calcolo letterale impone, però, di far di conto con le lettere proprio come fossero numeri per ottenere forme compatte di espressioni letterali altrimenti complesse. ESPRESSIONI LETTERALI O ALGEBRICHE Una ESPRESSIONE LETTERALE O ALGEBRICA è un’espressione in cui alcuni numeri sono espressi mediante lettere. Questa definizione consente la risoluzione generalizzata di un dato problema. Esempio: a3 + b3 rappresenta la numero relativo b. somma del quadrato del numero relativo generico a con il cubo di un altro qualsiasi Tale valore cambierà al cambiare dei valori che diamo alle lettere a e b. Il valore numerico di una espressione algebrica varia con il variare dei valori numerici attribuiti alle lettere. Per moltiplicare un numero a per la somma ( b + c + d ) basata moltiplicare quel numero per ciascun addendo della somma e poi sommare i prodotti parziali ottenuti: a *( b + c + d ) = ab + ac + ad Per moltiplicare una somma algebrica per una altra somma, basta moltiplicare ciascun termine della prima per ciascuno della seconda e poi addizionare i prodotti ottenuti: ( a + b + c ) * ( x + y ) = ax + ay + bx + by + cx + cy PROF. ANDREA BERNESCO LÀVORE – DISPENSE DI MATEMATICA CALCOLO LETTERALE – I MONOMI 1 ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO “EUROSCUOLA” - LICEO SCIENTIFICO POTENZIATO NELL’INFORMATICA “EUROSCUOLA” ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “BIANCHI” - SCUOLE PARITARIE Quando i termini di una somma algebrica contengono tutti uno stesso fattore, la somma stessa è uguale al prodotto del fattore comune per la somma dei quozienti di ogni addendo della somma data per il fattore comune. Si dice che si mette in evidenza il fattore comune: 15a – 30 + 5b = 5 * ( 3a - 6 + b ) In una stessa espressione letterale, lettere uguali rappresentano numeri reali uguali. Per calcolare il valore di un’espressione letterale si sostituiscono i valori corrispondenti alle lettere e si calcola il valore dell’espressione numerica così ottenuta (per sostituzione). Esempio: • calcoliamo il valore di 6a – 2b supponendo che a valga +2 e b valga -3 6a – 2b = 6 * ( +2 ) – 2 * ( -3 ) = 12 + 6 = 18 • calcoliamo il valore di –4a + ( -3b ) – ( -5a ) + ( +7b ) supponendo che a valga -1 e b valga +2 –4 *( -1 ) + [ -3 *( +2 ) ] – [ -5 *( -1 ) ] + [ +7 *( +2 ) ] = 4 - 6 – 5 + 14 = 7 Si dice che un’espressione algebrica perde significato, cioè che non è possibile risolverla, nei seguenti casi: 0, in quanto non ha senso dividere per 0 ; quando il denominatore è per valori che rendono negativa un’espressione sotto radice con indice pari. un numero diviso per 0 diviso per 0 è un’operazione indeterminata; 0 diviso un numero diverso da 0 vale 0 ; un numero positivo sotto una radice pari vale ± la radice estratta un numero negativo sotto una radice pari è un’operazione impossibile; RICORDA: 0 è un’operazione impossibile; ( PROF. ANDREA BERNESCO LÀVORE – DISPENSE DI MATEMATICA CALCOLO LETTERALE – I MONOMI 4 = ±2 ) ; 2 ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO “EUROSCUOLA” - LICEO SCIENTIFICO POTENZIATO NELL’INFORMATICA “EUROSCUOLA” ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “BIANCHI” - SCUOLE PARITARIE REGOLE DI ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI NELLE ESPRESSIONI ALGEBRICHE Nelle espressioni algebriche letterali (come vedremo espressioni con i monomi e i polinomi) valgono tutte le regole applicate nelle espressioni numeriche. Espressione senza parentesi • Si eseguono prima le potenze, i logaritmi e i radicali, uno dopo l'altro nell'ordine scritto. Prestare molta attenzione alle proprietà eventualmente applicabili. • Si eseguono poi le moltiplicazioni e le divisioni, una dopo l'altra nell'ordine in cui sono scritte. • Si eseguono infine le addizioni e le sottrazioni, una dopo l'altra nell'ordine in cui sono scritte. Espressione con parentesi {[( )]} • Si eseguono prima le operazioni in parentesi rotonde, rispettando le regole considerate per le espressioni senza parentesi. • Si eseguono poi le operazioni in parentesi quadre, rispettando le regole considerate per le espressioni senza parentesi. • Si eseguono infine le operazioni in parentesi graffe, rispettando le regole considerate per le espressioni senza parentesi. • Se alle parentesi sono applicate delle potenze, queste si eseguono dopo aver applicato tutte le operazioni all’interno della parentesi stessa. • Una volta eseguite tutte le operazioni all’interno di una parentesi questa si deve eliminare conservando il segno dei termini se davanti a essa c’è il segno + e cambiandoli se davanti a essi c’è il segno –. Espressione con parentesi solo rotonde • In realtà nel computo con calcolatrici scientifiche o con i computer si usano solo parentesi rotonde. Occorre in questo caso avere l'accortezza di risolvere prima le parentesi più interne e poi le altre fino a quelle più esterne. • Una volta eseguite tutte le operazioni all’interno di una parentesi questa si deve eliminare conservando il segno dei termini se davanti a essa c’è il segno + e cambiandoli se davanti a essi c’è il segno –. L'ordine da seguire è giustificato dal SIGNIFICATO MATEMATICO DELLE PARENTESI: Le parentesi indicano infatti che al posto dei numeri, collegati da segni di operazione, si può sostituire il loro risultato. PROF. ANDREA BERNESCO LÀVORE – DISPENSE DI MATEMATICA CALCOLO LETTERALE – I MONOMI 3