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Strumenti per il controllo economico e finanziario dell`impresa

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Strumenti per il controllo economico e finanziario dell`impresa
Strumenti per il controllo economico
e finanziario dell’impresa: gestione
delle problematiche e soluzioni
Dott. Claudio Orsini
Arcadia Consulting Srl – Bologna
Finanza d’impresa e Consulenza di direzione
http://www.arcadiafinance.eu
Finalità e struttura del Seminario
Sulla base di una riclassificazione degli schemi civilistici di
bilancio, si realizza un modello per analizzare:
L’equilibrio:
equilibrio
• Economico:
Economico Gli investimenti aziendali hanno un
rendimento soddisfacente ?
• Patrimoniale:
Patrimoniale L’azienda si sta finanziando in
maniera corretta ?
• Finanziario:
Finanziario L’azienda ha il giusto rapporto tra
debiti e capitale proprio ?
La redditività netta complessiva (ROE):
(ROE) Il capitale
di rischio dei soci è remunerato adeguatamente ?
2
Finalità e struttura del Seminario
Il modello di analisi adottato consente di comprendere se
un’azienda ha..
…la capacità di
creare rendimenti
adeguati sul capitale
investito (Equilibrio
Economico)….
Economico
..e se contemporaneamente associa a questi
rendimenti un corretto finanziamento degli
investimenti (Equilibrio Patrimoniale)
Patrimoniale e un
equilibrato rapporto tra debito e capitale
proprio (Equilibrio Finanziario),
Finanziario necessario
per mantenere sotto controllo il profilo di
rischio finanziario dell’azienda.
Questi equilibri, unitamente ad una adeguata redditività netta
complessiva (ROE),
(ROE) devono poi mantenersi nell’ambito di un
percorso di crescita misurato dagli indicatori di sviluppo
3
Finalità e struttura del Seminario
Se un’impresa presenta un equilibrio economico, finanziario
e patrimoniale nell’ambito di una adeguata redditività netta
complessiva e di un corretto trend di sviluppo..
..costituisce una realtà
imprenditoriale in cui è
conveniente effettuare
investimenti che si
associano ad un basso
grado di rischio finanziario..
..e quindi rappresenta un
soggetto economico
appetibile per gli apportatori
di capitale di rischio (soci
e/o investitori) e di capitale
di debito (finanziatori).
Per questi motivi il modello è funzionale
alla valutazione del merito di credito aziendale.
4
Finalità e struttura del Seminario
Illustrazione del modello di analisi dell’equilibrio
economico finanziario e patrimoniale
Immediata applicazione pratica su
un caso concreto
5
La riclassificazione del Conto
Economico e dello Stato Patrimoniale
Per analizzare la dinamica economico, finanziaria e
patrimoniale dell’azienda, è necessario riclassificare, lo
Stato Patrimoniale e il Conto Economico partendo dal
bilancio civilistico, depositato al Registro delle Imprese.
Si tratta quindi di un’analisi che può essere effettuata da
qualsiasi soggetto terzo (Banche, concorrenti ecc.), ma
che fornisce, seguendo una specifica chiave di lettura,
un quadro completo della situazione economica,
finanziaria e patrimoniale dell’azienda.
6
Lo Stato Patrimoniale per l’analisi
ATTIVITÀ
CREDITI VS. SOCI per vers. ancora dovuti
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
Rimanenze
Crediti
Crediti commerciali
Crediti diversi
C.III) Attività finanziarie che non costituiscono imm.ni
C.IV) Disponibilità liquide
C)
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
D)
RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVO
A)
B.I)
B.II)
B.III)
B)
C.I)
C.II)
STATO PATRIMONIALE
488.085
1.325.801
20.763
1.834.649
318.851
1.685.093
1.365.673
319.420
51.652
637.698
2.693.294
57.735
4.585.678
%
Crediti commerciali
(Debiti commerciali)
Rimanenze
(TFR e Altri fondi)
Altre attività/(passività) a breve
Capitale circolante netto commerciale
Immobilizzazioni materiali nette
Immobilizzazioni immateriali nette
Immobilizzazioni finanziarie e titoli a lungo
Capitale immobilizzato netto
1.365.673
- 1.310.578
318.851
- 103.952
257.223
527.217
1.325.801
488.085
20.763
1.834.649
57,8%
-55,5%
13,5%
-4,4%
10,9%
22,3%
56,1%
20,7%
0,9%
77,7%
2.361.866
100,0%
(Disponibilità liquide)
- 637.698
(Titoli a breve)
- 51.652
Debiti finanziari a breve
688.197
Posizione finanziaria netta a breve
1.153
Debiti finanziari a medio lungo
933.075
Posizione finanziaria netta a medio lungo
933.075
-27,0%
-2,2%
29,1%
-0,05%
39,5%
39,5%
Capitale investito netto
%
A)
B)
C)
D)
E)
PASSIVITÀ
PATRIMONIO NETTO
FONDI PER RISCHI ED ONERI
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DEBITI
Finanziari a breve termine
Finanziari a medio lungo termine
Debiti commerciali
Debiti diversi
RATEI E RISCONTI
TOTALE PASSIVO
TOT. PATRIMONIO NET TO E PASSIVO
1.429.944
65.519
38.433
3.030.442
688.197
933.075
1.310.578
98.592
21.340
3.155.734
4.585.678
Posizione finanziaria netta totale
931.922
39,5%
Capitale netto
1.429.944
60,5%
Totale Fonti di finanziamento
2.361.866
100,0%
7
L’importanza del CCNc
Valenza finanziaria e patrimoniale
Esprime il fabbisogno finanziario “circolante”,
che deve essere coperto nella maniera più
corretta, per permettere all’impresa di far
fronte ai propri impegni finanziari.
8
L’importanza del CCNc
La formazione di un CCNc è determinata da cicli attivi
“sfasati” rispetto a quelli passivi.
E’ importante quindi mantenere sotto controllo
l’andamento del CCNc
9
L’importanza del CCNc
Momento dell’acquisto
Momento della vendita
Momento dell’incasso
di scorte
a credito
dei crediti
45 giorni
90 giorni
Giacenza scorte
Durata crediti di gestione
Durata debiti di gestione
80 giorni
Momento di pagamento
“Buco di liquidità”
degli acquisti
pari a 55 giorni da coprire
negoziando finanziamenti
10
Il Conto Economico per l’analisi
A)
A.1)
A.2)
A.3)
A. 4)
A. 5)
B)
B.6)
B.7)
B.8)
B.9)
B.10)
B.11)
B.12)
B.13)
B.14)
VALORE DELLA PRODUZIONE
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Variazione delle rimanenze pcl, semil. ,prodotti finiti
Variazione dei lavori in corso su ordinazione
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Altri ricavi e proventi
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A)
COSTI DELLA PRODUZIONE
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
Per servizi
Per godimento di beni di terzi
Per il personale
Ammortamenti e svalutazioni
Var. rim. m.p., sussidiarie e di consumo e merci
Accantonamenti per rischi
Altri accantonamenti
Oneri diversi di gestione
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B)
DIFFERENZA (A - B)
C)
D)
E)
PROVENT I ED ONERI FINANZIARI
RETT. DI VALORE DI ATT. FINANZIARIE
PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
22
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Imposte sul reddito d'esercizio
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
3.794.024
90.462
32.920
204.308
3.940.790
2.038.626
751.778
261.706
423.493
264.958
13.529
92.528
3.819.560
121.230
-
CONTO ECONOMICO
%
Fatturato (1)
3.794.024 100,0%
Proventi ordinari diversi (5)
204.308
5,4%
Acquisti +/- Variazione magazzino (2,3,6,11)
-2.115.559 -55,8%
Capitalizzazioni interne (4)
32.920
0,9%
Servizi/God. Beni di terzi/Oneri div. di gestione (7,8,14) -1.106.012 -29,2%
Valore aggiunto
809.681 21,3%
Costo del lavoro (9)
-423.493 -11,2%
Accantonamenti per rischi (12,13)
0
0,0%
MOL (EBITDA)
386.188 10,2%
Ammortamenti e svalutazioni (10)
-264.958 -7,0%
MON (EBIT)
121.230
3,2%
Proventi e oneri finanziari (.C)
-62.275 -1,6%
Proventi e oneri straordinari (D,E)
2.874
0,1%
Utile ante imposte
61.829
1,6%
Imposte correnti e differite (22)
-52.627 -1,4%
Utile (perdita) netto
9.202
0,2%
Cash-Flow (Utile + amm.ti e svalutazioni)
274.160
7,2%
62.275
2.874
61.829
52.627
9.202
11
Valore aggiunto
E’ la differenza tra il valore della produzione e i
costi sostenuti per l’acquisizione dei
materiali e dei servizi, dall’esterno.
Non entrano pertanto nel calcolo i fattori
produttivi interni e cioè:
1. Il capitale umano: lavoro (costo del lavoro)
2. Il capitale fisico: impianti e attrezzature
(ammortamenti e accantonamenti)
12
Valore aggiunto
Rappresenta la capacità dell’impresa di creare,
grazie alle proprie risorse interne, nuova e
maggiore ricchezza rispetto ai fattori
produttivi acquistati da terzi e consumati.
Costituisce inoltre la remunerazione dei fattori
produttivi che hanno concorso alla sua
formazione (lavoro, consumo di beni capitali,
capitale di terzi, risparmio)
13
La distribuzione del valore aggiunto
Autofinanziamento
Dividendi
Oneri finanziari
Valore
aggiunto
Imposte
Stipendi
Ammortamenti
14
Il margine operativo lordo (MOL)
Il MOL, chiamato anche EBITDA (Earnings
Before Interests, Taxes, Depreciations,
Amortizations), ha una rilevanza notevole
sotto due aspetti:
• Economici
• Finanziari
15
Il margine operativo lordo (MOL)
Da un punto di vista economico, il MOL è
importante in quanto rappresenta un reddito
non
influenzato
dalla
discrezionalità
normalmente sottesa alle politiche di
ammortamento e accantonamento.
E’ pertanto un indicatore valido per
comparazione nel tempo e nello spazio.
16
Il margine operativo lordo (MOL)
Da un punto di vista finanziario, il MOL è importante in
quanto rappresenta il flusso di cassa “potenziale”
generato dalla gestione operativa corrente. Esprime
la capacità di autofinanziamento aziendale.
Trattasi però di un indicatore del “potenziale” flusso di
cassa e non del “reale” flusso di cassa. Questo
dipenderà dall’evoluzione del CCNc, cioè in
sostanza dalla sua “variazione” nel periodo
considerato.
17
Il margine operativo lordo (MOL)
MOL
- Incrementi + Decrementi
del CCNc
Flusso di cassa operativo
corrente “reale”
18
L’EBIT
L’EBIT (Earnings Before Interests and Taxes)
misura il reddito delle complessive attività
patrimoniali
(operative,
accessorie,
finanziarie).
Essendo al lordo degli oneri finanziari, riflette il
rendimento
di
tutti
i
capitali
indipendentemente
dalla
forme
di
finanziamento. E’ quindi un risultato
“unlevered”, ossia indipendente dalle scelte di
“leva finanziaria”.
19
L’EBIT
L’EBIT rappresenta una sorta di “cerniera” tra
due zone del CE: la zona di produzione del
reddito e la zona di distribuzione del reddito
(ai finanziatori, soci e fisco).
20
I collegamenti tra CE e SP “gestionale”
Ricavi operativi –
Posizione
Costi operativi
ROI
= MON o EBIT
Capitale
Finanziaria
Investito
netta
Netto
Proventi/Oneri
Capitale
Finanziari
Netto
= Risult. ordinario
Costo del debito o ROD
P/O str. - imposte
Rendimento capitale proprio o ROE
= Risultato netto
21
Valutazioni preliminari alle analisi di
equilibrio economico
Le condizioni di “leva finanziaria”:
confronto tra ROI e ROD
MON o EBIT
ROI
X 100
Capitale investito netto
(CIN)
“Return On Investment”: misura della
redditività
dei
capitali
investiti
nell’impresa
22
Valutazioni preliminari alle analisi di
equilibrio economico
Le condizioni di “leva finanziaria”:
confronto tra ROI e ROD
Oneri finanziari
ROD
X 100
Debiti Finanziari
“Return On Debt”: misura della onerosità
media dell’indebitamento finanziario
23
Valutazioni preliminari alle analisi di
equilibrio economico
Le condizioni di “leva finanziaria”
Il confronto ROI-ROD
ROI < ROD
Fornisce segnali importanti
all’analista e ai terzi finanziatori
Segnale di pericolo
24
Il costo del capitale: Esempio
Stato Patrimoniale
Capitale investito
netto
CIN
€ 1.000.000 (100%)
Capitale proprio
€ 200.000 (20%)
Debiti finanziari €
800.000 (80%)
Costo del capitale =
costo capitale di terzi* X 80% + costo capitale proprio X 20%
* Netto di effetto fiscale
Costo del capitale =
(5% X 80%)
+
(10% X 20%)
=
(4% + 2%)
=
6%
25
L’equilibrio economico
L’equilibrio economico si verifica confrontando il ROI al
netto delle imposte con il costo del capitale.
Se il ROI al netto delle imposte è superiore al costo del
capitale, non solo l’impresa è in equilibrio economico,
ma riesce anche a creare “valore”, cioè il rendimento
del capitale investito è maggiore del suo costo.
26
L’equilibrio economico
L’analisi dell’equilibrio economico
rispondere a domande del tipo:
ci
permette
di
• Quale è il livello di ROI adeguato per la mia azienda ?
Quello che mi permette di avere rendimenti pari o
superiori al costo del capitale raccolto.
27
L’equilibrio patrimoniale
L’azienda si sta finanziando in maniera corretta ?
Passività consolidate
finanziarie
Passività correnti
finanziarie
Destinate a coprire i fabbisogni
finanziari di m/l termine non coperti
dal capitale proprio
Sostituiscono temporaneamente il
capitale proprio, in quanto
rimborsate con i redditi futuri
Destinate a coprire il “buco di
liquidità” di breve periodo, generato
dallo sfasamento tra incassi e
pagamenti
28
L’equilibrio patrimoniale
Un’impresa patrimonialmente equilibrata, dovrebbe
pertanto finanziare gli investimenti immobilizzati,
con fonti di capitale a medio lungo termine.
Capitale
netto
+
Passività
finanziarie consolidate
X 100
> = 100%
Investimenti immobilizzati
Indice di copertura globale delle immobilizzazioni
29
L’equilibrio finanziario
Se l’equilibrio finanziario può essere definito come
la capacità di mantenere un corretto rapporto tra i
debiti finanziari e il capitale netto, al fine di
mantenere sotto controllo il profilo di rischio
finanziario dell’azienda,
tale equilibrio può essere misurato dal
rapporto di indebitamento o Debt/Equity
30
Il rapporto di indebitamento
o DEBT/EQUITY (D/E)
Debiti finanziari
Capitale Netto
Questo indice, noto anche come
“leverage”, indica il grado di “leva
finanziaria” utilizzato dall’impresa
in rapporto ai mezzi propri.
Valori crescenti di questo indicatore,
evidenziano l’incapacità a mantenere
sotto controllo il debito finanziario in
rapporto ai mezzi propri, con
diminuzione dell’equilibrio finanziario e
aumento della rischiosità finanziaria.
31
L’equilibrio finanziario
Valori del Debt/Equity che realizzano una situazione di
equilibrio finanziario, non dovrebbero essere superiori
a 2 anche se è comunque necessario:
1.
2.
3.
confrontarsi con le medie di settore;
dare importanza al trend dell’indice nel corso degli
anni più che al singolo valore annuale;
verificare la consistenza e la velocità di rotazione del
capitale investito netto (Capital Turnover) in rapporto
ai ricavi.
32
Il rischio finanziario
Il grado di “rischio finanziario” conseguente al livello di indebitamento,
può essere misurato da un indice che valuta la capacità dell’impresa
di sostenere il carico dei relativi oneri finanziari
Oneri finanziari
Ricavi di vendita
Misura quanta parte della ricchezza lorda (ricavi), viene
assorbita dal costo dell’indebitamento.
33
Il rischio finanziario
Tasso di intensità dell’indebitamento
Debiti finanziari
Ricavi di vendita
Un tasso crescente, segnala una crescente difficoltà dell’impresa ad
onorare gli impegni derivanti dai debiti. E’ in quest’ottica che l’indice viene
spesso definito come “punto di non ritorno”.
34
In Sintesi:
Equilibrio economico
ROI netto di imposte > =
Costo del capitale
Equilibrio patrimoniale
Capitale Netto + Debiti finanziari a ML >=
Investimenti immobilizzati
Debiti finanziari totali/Capitale netto
Equilibrio finanziario
- valore in linea con le medie di settore
- trend costante o decrescente
35
Un esempio di Analisi
CONTO ECONOMICO
Fatturato
Proventi ordinari diversi
Acquisti +/- Variazione magazzino
Capitalizzazioni interne
Servizi/God. Beni di terzi/Oneri div. di gestione
Valore aggiunto
Costo del lavoro
Accantonamenti per rischi
MOL (EBITDA)
Ammortamenti e svalutazioni
MON (EBIT)
Proventi e oneri finanziari
Proventi e oneri straordinari
Utile ante imposte
Imposte correnti e differite
Utile (perdita) netto
Cash-Flow (Utile + amm.ti e svalutazioni)
20X1
4.121.764
28.606
-1.960.362
106.286
-1.201.703
1.094.591
-667.996
0
426.595
-308.475
118.120
-76.315
0
41.805
-70.938
-29.133
%
100,0%
0,7%
-47,6%
2,6%
-29,2%
26,6%
-16,2%
0,0%
10,3%
-7,5%
2,9%
-1,9%
0,0%
1,0%
-1,7%
-0,7%
20X2
5.446.463
24.358
-2.507.394
0
-1.605.825
1.357.602
-809.870
0
547.732
-319.093
228.639
-82.464
1
146.176
-92.356
53.820
%
100,0%
0,4%
-46,0%
0,0%
-29,5%
24,9%
-14,9%
0,0%
10,1%
-5,9%
4,2%
-1,5%
0,0%
2,7%
-1,7%
1,0%
20X3
5.817.327
111.896
-2.729.060
0
-1.787.794
1.412.369
-994.720
0
417.649
-351.249
66.400
-106.336
29.447
-10.489
-34.937
-45.426
%
100,0%
1,9%
-46,9%
0,0%
-30,7%
24,3%
-17,1%
0,0%
7,2%
-6,0%
1,1%
-1,8%
0,5%
-0,2%
-0,6%
-0,8%
279.342
6,8%
372.913
6,8%
305.823
5,3%
36
Un esempio di Analisi
STATO PATRIMONIALE
Crediti commerciali
(Debiti commerciali)
Rimanenze
(TFR e Altri fondi)
Altre attività/(passività) a breve
Capitale circolante netto commerciale
Immobilizzazioni materiali nette
Immobilizzazioni immateriali nette
Immobilizzazioni finanziarie e titoli a lungo
Capitale immobilizzato netto
20X1
1.213.258
-1.296.439
549.244
-130.144
267.514
603.433
1.500.957
529.137
14.083
2.044.177
Capitale investito netto
2.647.610 100,0% 2.745.829 100,0% 3.184.261 100,0%
(Disponibilità liquide)
(Titoli a breve)
Debiti finanziari a breve
Posizione finanziaria netta a breve
Debiti finanziari a medio lungo
Posizione finanziaria netta a me dio lungo
%
45,8%
-49,0%
20,7%
-4,9%
10,1%
22,8%
56,7%
20,0%
0,5%
77,2%
20X2
1.581.953
-1.823.122
1.060.984
-124.486
74.750
770.079
1.597.920
363.717
14.113
1.975.750
%
57,6%
-66,4%
38,6%
-4,5%
2,7%
28,0%
58,2%
13,2%
0,5%
72,0%
20X3
1.561.995
-1.572.598
1.270.479
-103.529
84.870
1.241.217
1.581.914
360.666
464
1.943.044
%
49,1%
-49,4%
39,9%
-3,3%
2,7%
39,0%
49,7%
11,3%
0,0%
61,0%
20X1
%
20X2
%
20X3
%
-397.621 -15,0%
-693.457 -25,3%
-332.056 -10,4%
0 0,0%
0 0,0%
0 0,0%
740.012 28,0%
973.075 35,4%
966.191 30,3%
342.391 12,9%
279.618 10,2%
634.135 19,9%
904.418 34,2% 1.011.584 36,8% 1.140.926 35,8%
904.418 34,2% 1.011.584 36,8% 1.140.926 35,8%
Posizione finanziaria netta totale
1.246.809
47,1% 1.291.202
47,0% 1.775.061
55,7%
Capitale netto
1.400.801
52,9% 1.454.627
53,0% 1.409.200
44,3%
Totale Fonti di finanziame nto
2.647.610 100,0% 2.745.829 100,0% 3.184.261 100,0%
37
Un esempio di Analisi
Analisi equilibrio economico
ROI netto di imposte (%) - Costo del capitale (%)
20X1
-5,6%
20X2
-2,4%
20X3
-6,8%
ROI
4,5%
8,4%
2,1%
ROS
Valore aggiunto/Costo del lavoro
CT
Fatturato/Capitale circolante netto commerciale (CCNc)
2,9%
1,6
1,57
6,83
4,2%
1,7
1,99
7,07
1,1%
1,4
1,83
4,69
Analisi equilibrio patrimoniale
Indice copertura globale immobilizzazioni totali
Debiti finanziari b.t. netti / Capitale circ. netto comm.le
20X1
112,8%
56,7%
20X2
124,8%
36,3%
20X3
131,2%
51,1%
Analisi equilibrio finanziario
Indebit. finanz. netto/Equity (Debt-Equity 1)
Indebit. finanz. netto/Equity tangibile (Debt-Equity 2)
Oneri finanziari netti / Fatturato
Indebitamento finanziario netto / MOL
Indebitamento finanziario netto / Fatturato
20X1
0,89
1,43
1,9%
2,9
30,2%
20X2
0,89
1,18
1,5%
2,4
23,7%
20X3
1,26
1,69
1,8%
4,3
30,5%
38
Un esempio di Analisi
Rendiconto finanziario per indebitamento netto a breve
20X1
+
+
+/+/-
MON
Ammortamenti
Variazione CCNc
Imposte dell'esercizio
Investimenti/Dis investimenti in imm.ni materiali
Investimenti/Dis investimenti in imm.ni immateriali
Investimenti/Dis investimenti in attività finanziarie
Proventi finanziari
= Flusso di cassa operativo disponibile (Free cash flow)
228.639
319.093
166.646 92.356 -
66.400
351.249
471.138
34.937
279.441
288.730 -
88.426
-
304.499 220.184 6.680 3.369
234.815 15.821 30
10.788
125.576
206.616
13.649
18.057
-
235.193
48.852 -
388.912
-
+/- Proventi e oneri straordinari e accessori
-
= Flusso di cassa al servizio del debito e dell'equity
-
- Oneri finanziari
+/- Incremento/decremento finanziamenti m/l termine
+/- Variazione patrimonio netto
-
= Flusso di cassa netto del periodo
-
Indebitamento netto a breve iniziale
Indebitamento netto a breve finale (A + E)
20X3
118.120
308.475
76.216 70.938 -
= Flusso di cassa operativo corrente (FCOC)
+/+/+/+
20X2
-
235.193
1
29.447
48.853 -
359.465
93.252 107.166
6 -
124.393
129.342
1
62.773 -
354.517
1.153 -
342.391 -
279.618
342.391 -
279.618 -
634.135
79.684 28.657
10
343.544
39
L’analisi dell’economicità netta:
il ROE
Il ROE misura la redditività del capitale proprio
ROE =
RN
CN
Dove:
Rn è il risultato netto d’esercizio
CN è il capitale proprio mediamente impiegato nel
periodo
40
L’analisi dell’economicità netta:
il ROE
Il ROE quindi esprime il rendimento economico del
capitale di rischio per l’esercizio considerato ed è
usato come indicatore sintetico dell’economicità
complessiva della gestione annuale.
Solitamente è indicato in percentuale, per poter essere
confrontato con la redditività di investimenti
alternativi. Può essere confrontato anche con il tasso
di investimenti a rischio zero, per evidenziare il
premio per il rischio imprenditoriale.
41
L’analisi dell’economicità netta:
il ROE
L’ottica prescelta nella costruzione del ROE è quella del portatore
del capitale di rischio, il quale investe nell’impresa onde
ottenere una remunerazione (RN) adeguata al suo investimento
(CN). Se il CN non viene adeguatamente remunerato, l’impresa
avrà difficoltà a trovare soci disposti a investire.
Le indicazioni fornite da questo indicatore trovano un limite nella
realtà che caratterizza le piccole e medie imprese,
contraddistinte da un basso valore del capitale proprio e da
risultati di esercizio spesso già al netto di costi che di fatto
rappresentano una remunerazione del capitale versato dai soci
(es. compensi amministratori).
42
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