Strumenti per il controllo economico e finanziario dell`impresa
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Strumenti per il controllo economico e finanziario dell`impresa
Strumenti per il controllo economico e finanziario dell’impresa: gestione delle problematiche e soluzioni Dott. Claudio Orsini Arcadia Consulting Srl – Bologna Finanza d’impresa e Consulenza di direzione http://www.arcadiafinance.eu Finalità e struttura del Seminario Sulla base di una riclassificazione degli schemi civilistici di bilancio, si realizza un modello per analizzare: L’equilibrio: equilibrio • Economico: Economico Gli investimenti aziendali hanno un rendimento soddisfacente ? • Patrimoniale: Patrimoniale L’azienda si sta finanziando in maniera corretta ? • Finanziario: Finanziario L’azienda ha il giusto rapporto tra debiti e capitale proprio ? La redditività netta complessiva (ROE): (ROE) Il capitale di rischio dei soci è remunerato adeguatamente ? 2 Finalità e struttura del Seminario Il modello di analisi adottato consente di comprendere se un’azienda ha.. …la capacità di creare rendimenti adeguati sul capitale investito (Equilibrio Economico)…. Economico ..e se contemporaneamente associa a questi rendimenti un corretto finanziamento degli investimenti (Equilibrio Patrimoniale) Patrimoniale e un equilibrato rapporto tra debito e capitale proprio (Equilibrio Finanziario), Finanziario necessario per mantenere sotto controllo il profilo di rischio finanziario dell’azienda. Questi equilibri, unitamente ad una adeguata redditività netta complessiva (ROE), (ROE) devono poi mantenersi nell’ambito di un percorso di crescita misurato dagli indicatori di sviluppo 3 Finalità e struttura del Seminario Se un’impresa presenta un equilibrio economico, finanziario e patrimoniale nell’ambito di una adeguata redditività netta complessiva e di un corretto trend di sviluppo.. ..costituisce una realtà imprenditoriale in cui è conveniente effettuare investimenti che si associano ad un basso grado di rischio finanziario.. ..e quindi rappresenta un soggetto economico appetibile per gli apportatori di capitale di rischio (soci e/o investitori) e di capitale di debito (finanziatori). Per questi motivi il modello è funzionale alla valutazione del merito di credito aziendale. 4 Finalità e struttura del Seminario Illustrazione del modello di analisi dell’equilibrio economico finanziario e patrimoniale Immediata applicazione pratica su un caso concreto 5 La riclassificazione del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale Per analizzare la dinamica economico, finanziaria e patrimoniale dell’azienda, è necessario riclassificare, lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico partendo dal bilancio civilistico, depositato al Registro delle Imprese. Si tratta quindi di un’analisi che può essere effettuata da qualsiasi soggetto terzo (Banche, concorrenti ecc.), ma che fornisce, seguendo una specifica chiave di lettura, un quadro completo della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’azienda. 6 Lo Stato Patrimoniale per l’analisi ATTIVITÀ CREDITI VS. SOCI per vers. ancora dovuti Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie TOTALE IMMOBILIZZAZIONI Rimanenze Crediti Crediti commerciali Crediti diversi C.III) Attività finanziarie che non costituiscono imm.ni C.IV) Disponibilità liquide C) TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO A) B.I) B.II) B.III) B) C.I) C.II) STATO PATRIMONIALE 488.085 1.325.801 20.763 1.834.649 318.851 1.685.093 1.365.673 319.420 51.652 637.698 2.693.294 57.735 4.585.678 % Crediti commerciali (Debiti commerciali) Rimanenze (TFR e Altri fondi) Altre attività/(passività) a breve Capitale circolante netto commerciale Immobilizzazioni materiali nette Immobilizzazioni immateriali nette Immobilizzazioni finanziarie e titoli a lungo Capitale immobilizzato netto 1.365.673 - 1.310.578 318.851 - 103.952 257.223 527.217 1.325.801 488.085 20.763 1.834.649 57,8% -55,5% 13,5% -4,4% 10,9% 22,3% 56,1% 20,7% 0,9% 77,7% 2.361.866 100,0% (Disponibilità liquide) - 637.698 (Titoli a breve) - 51.652 Debiti finanziari a breve 688.197 Posizione finanziaria netta a breve 1.153 Debiti finanziari a medio lungo 933.075 Posizione finanziaria netta a medio lungo 933.075 -27,0% -2,2% 29,1% -0,05% 39,5% 39,5% Capitale investito netto % A) B) C) D) E) PASSIVITÀ PATRIMONIO NETTO FONDI PER RISCHI ED ONERI TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEBITI Finanziari a breve termine Finanziari a medio lungo termine Debiti commerciali Debiti diversi RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO TOT. PATRIMONIO NET TO E PASSIVO 1.429.944 65.519 38.433 3.030.442 688.197 933.075 1.310.578 98.592 21.340 3.155.734 4.585.678 Posizione finanziaria netta totale 931.922 39,5% Capitale netto 1.429.944 60,5% Totale Fonti di finanziamento 2.361.866 100,0% 7 L’importanza del CCNc Valenza finanziaria e patrimoniale Esprime il fabbisogno finanziario “circolante”, che deve essere coperto nella maniera più corretta, per permettere all’impresa di far fronte ai propri impegni finanziari. 8 L’importanza del CCNc La formazione di un CCNc è determinata da cicli attivi “sfasati” rispetto a quelli passivi. E’ importante quindi mantenere sotto controllo l’andamento del CCNc 9 L’importanza del CCNc Momento dell’acquisto Momento della vendita Momento dell’incasso di scorte a credito dei crediti 45 giorni 90 giorni Giacenza scorte Durata crediti di gestione Durata debiti di gestione 80 giorni Momento di pagamento “Buco di liquidità” degli acquisti pari a 55 giorni da coprire negoziando finanziamenti 10 Il Conto Economico per l’analisi A) A.1) A.2) A.3) A. 4) A. 5) B) B.6) B.7) B.8) B.9) B.10) B.11) B.12) B.13) B.14) VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazione delle rimanenze pcl, semil. ,prodotti finiti Variazione dei lavori in corso su ordinazione Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Altri ricavi e proventi TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) COSTI DELLA PRODUZIONE Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Per servizi Per godimento di beni di terzi Per il personale Ammortamenti e svalutazioni Var. rim. m.p., sussidiarie e di consumo e merci Accantonamenti per rischi Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B) DIFFERENZA (A - B) C) D) E) PROVENT I ED ONERI FINANZIARI RETT. DI VALORE DI ATT. FINANZIARIE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 22 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito d'esercizio UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 3.794.024 90.462 32.920 204.308 3.940.790 2.038.626 751.778 261.706 423.493 264.958 13.529 92.528 3.819.560 121.230 - CONTO ECONOMICO % Fatturato (1) 3.794.024 100,0% Proventi ordinari diversi (5) 204.308 5,4% Acquisti +/- Variazione magazzino (2,3,6,11) -2.115.559 -55,8% Capitalizzazioni interne (4) 32.920 0,9% Servizi/God. Beni di terzi/Oneri div. di gestione (7,8,14) -1.106.012 -29,2% Valore aggiunto 809.681 21,3% Costo del lavoro (9) -423.493 -11,2% Accantonamenti per rischi (12,13) 0 0,0% MOL (EBITDA) 386.188 10,2% Ammortamenti e svalutazioni (10) -264.958 -7,0% MON (EBIT) 121.230 3,2% Proventi e oneri finanziari (.C) -62.275 -1,6% Proventi e oneri straordinari (D,E) 2.874 0,1% Utile ante imposte 61.829 1,6% Imposte correnti e differite (22) -52.627 -1,4% Utile (perdita) netto 9.202 0,2% Cash-Flow (Utile + amm.ti e svalutazioni) 274.160 7,2% 62.275 2.874 61.829 52.627 9.202 11 Valore aggiunto E’ la differenza tra il valore della produzione e i costi sostenuti per l’acquisizione dei materiali e dei servizi, dall’esterno. Non entrano pertanto nel calcolo i fattori produttivi interni e cioè: 1. Il capitale umano: lavoro (costo del lavoro) 2. Il capitale fisico: impianti e attrezzature (ammortamenti e accantonamenti) 12 Valore aggiunto Rappresenta la capacità dell’impresa di creare, grazie alle proprie risorse interne, nuova e maggiore ricchezza rispetto ai fattori produttivi acquistati da terzi e consumati. Costituisce inoltre la remunerazione dei fattori produttivi che hanno concorso alla sua formazione (lavoro, consumo di beni capitali, capitale di terzi, risparmio) 13 La distribuzione del valore aggiunto Autofinanziamento Dividendi Oneri finanziari Valore aggiunto Imposte Stipendi Ammortamenti 14 Il margine operativo lordo (MOL) Il MOL, chiamato anche EBITDA (Earnings Before Interests, Taxes, Depreciations, Amortizations), ha una rilevanza notevole sotto due aspetti: • Economici • Finanziari 15 Il margine operativo lordo (MOL) Da un punto di vista economico, il MOL è importante in quanto rappresenta un reddito non influenzato dalla discrezionalità normalmente sottesa alle politiche di ammortamento e accantonamento. E’ pertanto un indicatore valido per comparazione nel tempo e nello spazio. 16 Il margine operativo lordo (MOL) Da un punto di vista finanziario, il MOL è importante in quanto rappresenta il flusso di cassa “potenziale” generato dalla gestione operativa corrente. Esprime la capacità di autofinanziamento aziendale. Trattasi però di un indicatore del “potenziale” flusso di cassa e non del “reale” flusso di cassa. Questo dipenderà dall’evoluzione del CCNc, cioè in sostanza dalla sua “variazione” nel periodo considerato. 17 Il margine operativo lordo (MOL) MOL - Incrementi + Decrementi del CCNc Flusso di cassa operativo corrente “reale” 18 L’EBIT L’EBIT (Earnings Before Interests and Taxes) misura il reddito delle complessive attività patrimoniali (operative, accessorie, finanziarie). Essendo al lordo degli oneri finanziari, riflette il rendimento di tutti i capitali indipendentemente dalla forme di finanziamento. E’ quindi un risultato “unlevered”, ossia indipendente dalle scelte di “leva finanziaria”. 19 L’EBIT L’EBIT rappresenta una sorta di “cerniera” tra due zone del CE: la zona di produzione del reddito e la zona di distribuzione del reddito (ai finanziatori, soci e fisco). 20 I collegamenti tra CE e SP “gestionale” Ricavi operativi – Posizione Costi operativi ROI = MON o EBIT Capitale Finanziaria Investito netta Netto Proventi/Oneri Capitale Finanziari Netto = Risult. ordinario Costo del debito o ROD P/O str. - imposte Rendimento capitale proprio o ROE = Risultato netto 21 Valutazioni preliminari alle analisi di equilibrio economico Le condizioni di “leva finanziaria”: confronto tra ROI e ROD MON o EBIT ROI X 100 Capitale investito netto (CIN) “Return On Investment”: misura della redditività dei capitali investiti nell’impresa 22 Valutazioni preliminari alle analisi di equilibrio economico Le condizioni di “leva finanziaria”: confronto tra ROI e ROD Oneri finanziari ROD X 100 Debiti Finanziari “Return On Debt”: misura della onerosità media dell’indebitamento finanziario 23 Valutazioni preliminari alle analisi di equilibrio economico Le condizioni di “leva finanziaria” Il confronto ROI-ROD ROI < ROD Fornisce segnali importanti all’analista e ai terzi finanziatori Segnale di pericolo 24 Il costo del capitale: Esempio Stato Patrimoniale Capitale investito netto CIN € 1.000.000 (100%) Capitale proprio € 200.000 (20%) Debiti finanziari € 800.000 (80%) Costo del capitale = costo capitale di terzi* X 80% + costo capitale proprio X 20% * Netto di effetto fiscale Costo del capitale = (5% X 80%) + (10% X 20%) = (4% + 2%) = 6% 25 L’equilibrio economico L’equilibrio economico si verifica confrontando il ROI al netto delle imposte con il costo del capitale. Se il ROI al netto delle imposte è superiore al costo del capitale, non solo l’impresa è in equilibrio economico, ma riesce anche a creare “valore”, cioè il rendimento del capitale investito è maggiore del suo costo. 26 L’equilibrio economico L’analisi dell’equilibrio economico rispondere a domande del tipo: ci permette di • Quale è il livello di ROI adeguato per la mia azienda ? Quello che mi permette di avere rendimenti pari o superiori al costo del capitale raccolto. 27 L’equilibrio patrimoniale L’azienda si sta finanziando in maniera corretta ? Passività consolidate finanziarie Passività correnti finanziarie Destinate a coprire i fabbisogni finanziari di m/l termine non coperti dal capitale proprio Sostituiscono temporaneamente il capitale proprio, in quanto rimborsate con i redditi futuri Destinate a coprire il “buco di liquidità” di breve periodo, generato dallo sfasamento tra incassi e pagamenti 28 L’equilibrio patrimoniale Un’impresa patrimonialmente equilibrata, dovrebbe pertanto finanziare gli investimenti immobilizzati, con fonti di capitale a medio lungo termine. Capitale netto + Passività finanziarie consolidate X 100 > = 100% Investimenti immobilizzati Indice di copertura globale delle immobilizzazioni 29 L’equilibrio finanziario Se l’equilibrio finanziario può essere definito come la capacità di mantenere un corretto rapporto tra i debiti finanziari e il capitale netto, al fine di mantenere sotto controllo il profilo di rischio finanziario dell’azienda, tale equilibrio può essere misurato dal rapporto di indebitamento o Debt/Equity 30 Il rapporto di indebitamento o DEBT/EQUITY (D/E) Debiti finanziari Capitale Netto Questo indice, noto anche come “leverage”, indica il grado di “leva finanziaria” utilizzato dall’impresa in rapporto ai mezzi propri. Valori crescenti di questo indicatore, evidenziano l’incapacità a mantenere sotto controllo il debito finanziario in rapporto ai mezzi propri, con diminuzione dell’equilibrio finanziario e aumento della rischiosità finanziaria. 31 L’equilibrio finanziario Valori del Debt/Equity che realizzano una situazione di equilibrio finanziario, non dovrebbero essere superiori a 2 anche se è comunque necessario: 1. 2. 3. confrontarsi con le medie di settore; dare importanza al trend dell’indice nel corso degli anni più che al singolo valore annuale; verificare la consistenza e la velocità di rotazione del capitale investito netto (Capital Turnover) in rapporto ai ricavi. 32 Il rischio finanziario Il grado di “rischio finanziario” conseguente al livello di indebitamento, può essere misurato da un indice che valuta la capacità dell’impresa di sostenere il carico dei relativi oneri finanziari Oneri finanziari Ricavi di vendita Misura quanta parte della ricchezza lorda (ricavi), viene assorbita dal costo dell’indebitamento. 33 Il rischio finanziario Tasso di intensità dell’indebitamento Debiti finanziari Ricavi di vendita Un tasso crescente, segnala una crescente difficoltà dell’impresa ad onorare gli impegni derivanti dai debiti. E’ in quest’ottica che l’indice viene spesso definito come “punto di non ritorno”. 34 In Sintesi: Equilibrio economico ROI netto di imposte > = Costo del capitale Equilibrio patrimoniale Capitale Netto + Debiti finanziari a ML >= Investimenti immobilizzati Debiti finanziari totali/Capitale netto Equilibrio finanziario - valore in linea con le medie di settore - trend costante o decrescente 35 Un esempio di Analisi CONTO ECONOMICO Fatturato Proventi ordinari diversi Acquisti +/- Variazione magazzino Capitalizzazioni interne Servizi/God. Beni di terzi/Oneri div. di gestione Valore aggiunto Costo del lavoro Accantonamenti per rischi MOL (EBITDA) Ammortamenti e svalutazioni MON (EBIT) Proventi e oneri finanziari Proventi e oneri straordinari Utile ante imposte Imposte correnti e differite Utile (perdita) netto Cash-Flow (Utile + amm.ti e svalutazioni) 20X1 4.121.764 28.606 -1.960.362 106.286 -1.201.703 1.094.591 -667.996 0 426.595 -308.475 118.120 -76.315 0 41.805 -70.938 -29.133 % 100,0% 0,7% -47,6% 2,6% -29,2% 26,6% -16,2% 0,0% 10,3% -7,5% 2,9% -1,9% 0,0% 1,0% -1,7% -0,7% 20X2 5.446.463 24.358 -2.507.394 0 -1.605.825 1.357.602 -809.870 0 547.732 -319.093 228.639 -82.464 1 146.176 -92.356 53.820 % 100,0% 0,4% -46,0% 0,0% -29,5% 24,9% -14,9% 0,0% 10,1% -5,9% 4,2% -1,5% 0,0% 2,7% -1,7% 1,0% 20X3 5.817.327 111.896 -2.729.060 0 -1.787.794 1.412.369 -994.720 0 417.649 -351.249 66.400 -106.336 29.447 -10.489 -34.937 -45.426 % 100,0% 1,9% -46,9% 0,0% -30,7% 24,3% -17,1% 0,0% 7,2% -6,0% 1,1% -1,8% 0,5% -0,2% -0,6% -0,8% 279.342 6,8% 372.913 6,8% 305.823 5,3% 36 Un esempio di Analisi STATO PATRIMONIALE Crediti commerciali (Debiti commerciali) Rimanenze (TFR e Altri fondi) Altre attività/(passività) a breve Capitale circolante netto commerciale Immobilizzazioni materiali nette Immobilizzazioni immateriali nette Immobilizzazioni finanziarie e titoli a lungo Capitale immobilizzato netto 20X1 1.213.258 -1.296.439 549.244 -130.144 267.514 603.433 1.500.957 529.137 14.083 2.044.177 Capitale investito netto 2.647.610 100,0% 2.745.829 100,0% 3.184.261 100,0% (Disponibilità liquide) (Titoli a breve) Debiti finanziari a breve Posizione finanziaria netta a breve Debiti finanziari a medio lungo Posizione finanziaria netta a me dio lungo % 45,8% -49,0% 20,7% -4,9% 10,1% 22,8% 56,7% 20,0% 0,5% 77,2% 20X2 1.581.953 -1.823.122 1.060.984 -124.486 74.750 770.079 1.597.920 363.717 14.113 1.975.750 % 57,6% -66,4% 38,6% -4,5% 2,7% 28,0% 58,2% 13,2% 0,5% 72,0% 20X3 1.561.995 -1.572.598 1.270.479 -103.529 84.870 1.241.217 1.581.914 360.666 464 1.943.044 % 49,1% -49,4% 39,9% -3,3% 2,7% 39,0% 49,7% 11,3% 0,0% 61,0% 20X1 % 20X2 % 20X3 % -397.621 -15,0% -693.457 -25,3% -332.056 -10,4% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 740.012 28,0% 973.075 35,4% 966.191 30,3% 342.391 12,9% 279.618 10,2% 634.135 19,9% 904.418 34,2% 1.011.584 36,8% 1.140.926 35,8% 904.418 34,2% 1.011.584 36,8% 1.140.926 35,8% Posizione finanziaria netta totale 1.246.809 47,1% 1.291.202 47,0% 1.775.061 55,7% Capitale netto 1.400.801 52,9% 1.454.627 53,0% 1.409.200 44,3% Totale Fonti di finanziame nto 2.647.610 100,0% 2.745.829 100,0% 3.184.261 100,0% 37 Un esempio di Analisi Analisi equilibrio economico ROI netto di imposte (%) - Costo del capitale (%) 20X1 -5,6% 20X2 -2,4% 20X3 -6,8% ROI 4,5% 8,4% 2,1% ROS Valore aggiunto/Costo del lavoro CT Fatturato/Capitale circolante netto commerciale (CCNc) 2,9% 1,6 1,57 6,83 4,2% 1,7 1,99 7,07 1,1% 1,4 1,83 4,69 Analisi equilibrio patrimoniale Indice copertura globale immobilizzazioni totali Debiti finanziari b.t. netti / Capitale circ. netto comm.le 20X1 112,8% 56,7% 20X2 124,8% 36,3% 20X3 131,2% 51,1% Analisi equilibrio finanziario Indebit. finanz. netto/Equity (Debt-Equity 1) Indebit. finanz. netto/Equity tangibile (Debt-Equity 2) Oneri finanziari netti / Fatturato Indebitamento finanziario netto / MOL Indebitamento finanziario netto / Fatturato 20X1 0,89 1,43 1,9% 2,9 30,2% 20X2 0,89 1,18 1,5% 2,4 23,7% 20X3 1,26 1,69 1,8% 4,3 30,5% 38 Un esempio di Analisi Rendiconto finanziario per indebitamento netto a breve 20X1 + + +/+/- MON Ammortamenti Variazione CCNc Imposte dell'esercizio Investimenti/Dis investimenti in imm.ni materiali Investimenti/Dis investimenti in imm.ni immateriali Investimenti/Dis investimenti in attività finanziarie Proventi finanziari = Flusso di cassa operativo disponibile (Free cash flow) 228.639 319.093 166.646 92.356 - 66.400 351.249 471.138 34.937 279.441 288.730 - 88.426 - 304.499 220.184 6.680 3.369 234.815 15.821 30 10.788 125.576 206.616 13.649 18.057 - 235.193 48.852 - 388.912 - +/- Proventi e oneri straordinari e accessori - = Flusso di cassa al servizio del debito e dell'equity - - Oneri finanziari +/- Incremento/decremento finanziamenti m/l termine +/- Variazione patrimonio netto - = Flusso di cassa netto del periodo - Indebitamento netto a breve iniziale Indebitamento netto a breve finale (A + E) 20X3 118.120 308.475 76.216 70.938 - = Flusso di cassa operativo corrente (FCOC) +/+/+/+ 20X2 - 235.193 1 29.447 48.853 - 359.465 93.252 107.166 6 - 124.393 129.342 1 62.773 - 354.517 1.153 - 342.391 - 279.618 342.391 - 279.618 - 634.135 79.684 28.657 10 343.544 39 L’analisi dell’economicità netta: il ROE Il ROE misura la redditività del capitale proprio ROE = RN CN Dove: Rn è il risultato netto d’esercizio CN è il capitale proprio mediamente impiegato nel periodo 40 L’analisi dell’economicità netta: il ROE Il ROE quindi esprime il rendimento economico del capitale di rischio per l’esercizio considerato ed è usato come indicatore sintetico dell’economicità complessiva della gestione annuale. Solitamente è indicato in percentuale, per poter essere confrontato con la redditività di investimenti alternativi. Può essere confrontato anche con il tasso di investimenti a rischio zero, per evidenziare il premio per il rischio imprenditoriale. 41 L’analisi dell’economicità netta: il ROE L’ottica prescelta nella costruzione del ROE è quella del portatore del capitale di rischio, il quale investe nell’impresa onde ottenere una remunerazione (RN) adeguata al suo investimento (CN). Se il CN non viene adeguatamente remunerato, l’impresa avrà difficoltà a trovare soci disposti a investire. Le indicazioni fornite da questo indicatore trovano un limite nella realtà che caratterizza le piccole e medie imprese, contraddistinte da un basso valore del capitale proprio e da risultati di esercizio spesso già al netto di costi che di fatto rappresentano una remunerazione del capitale versato dai soci (es. compensi amministratori). 42