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La Serioplast ha mantenuto le promesse fatte a fine 2011

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La Serioplast ha mantenuto le promesse fatte a fine 2011
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VENERDÌ 8 MARZO 2013
CASALE
il Cittadino
FREDDATA DAL MARITO
GLI AIR BAG PROBABILMENTE LE HANNO EVITATO GUAI PEGGIORI
SCONTRO FRONTALE
VICINO A ZORLESCO,
RAGAZZA DI 27 ANNI
RESTA FERITA
n Scontro frontale sulla via Emilia in
prossimità della frazione Zorlesco, una
27enne di Casalpusterlengo è viva per
miracolo.
Ieri mattina intorno alle otto la giovane
si stava recando al lavoro alla guida della sua Fiat Punto, quando superata la
curva a pochi metri dal distributore Tamoil, ha perso il controllo della macchina che ha invaso la corsia opposta e
centrato un suv Toyota. Il fuoristrada
OCCUPAZIONE n ASSUNTI QUATTRO
LAVORATORI, ALTRETTANTI LO SARANNO
ha strisciato il ciglio della strada statale
9 per poi schiantarsi contro un albero:
il 48enne di Casalpusterlengo che era
al volante non si è fatto nulla ma ha rischiato grosso.
Sul posto sono intervenuti l’equipaggio
della Croce casalese e i vigili del fuoco
del distaccamento di Casale, che hanno
aiutato i soccorritori ad estrarre la
27enne dalla Punto. La ragazza ha riportato un leggero trauma al torace e la-
mentava dolore al bacino, lo scoppio degli airbag ha evitato il peggio. Sistemata in barella, è stata caricata in
ambulanza e trasportata al pronto soccorso all’ospedale di Codogno per accertamenti. Gli agenti della polizia locale hanno rilevato l’incidente e disposto
il senso unico alternato in attesa che il
carro attrezzi portasse via l’utilitaria, rimasta ferma ala centro della carreggiata.
OGGI A PALAZZO LAMPUGNANI
La Serioplast
ha mantenuto
le promesse
fatte a fine 2011
n Serioplast mantiene gli impegni e stabilizza una parte di lavoratori della cooperativa ex Fmc licenziati in seguito all’internalizzazione delle lavorazioni di
magazzino: quattro sono stati già
assunti, ad altri quattro è stato
rinnovato il contratto di lavoro
interinale per un anno con promessa di ingresso tra 12 mesi. Rimangono ancora tre contenziosi
aperti. A fine 2011 Serioplast, la
ditta che soffia i flaconi per Lever
e che è posizionata a poche centinaia di metri dalla multinazionale, aveva rinunciato all’appalto
esterno per i lavori di magazzino,
fino ad allora eseguiti dalla cooperativa Fmc. La rinuncia era dovuta
a un cambio di strategia che prevedeva l’internalizzazione di
quelle lavorazioni, ma aveva provocato il licenziamento di 14 dipendenti della cooperativa. Serioplast si era detta disponibile ad assumere quei lavoratori, a partire
però da un contratto interinale.
Per questo il sindacato Filt Cgil era
salito sulle barricate e a gennaio in
due occasioni aveva bloccato
l’accesso dei camion al sito con un
picchetto dei lavoratori. Dopo un
tentativo di mediazione fallito,
diversi lavoratori avevano anche
fatto ricorso alla via del contenzioso legale. Nel frattempo, Serioplast prometteva che avrebbe assunto nel tempo tutte le figure necessarie dando la priorità ai
licenziati dalla cooperativa. A distanza di un anno, Serioplast ha
mantenuto la parola e ha stabilizzato assumendo a tempo indeterminato quattro lavoratori ex Fmc
già in servizio come interinali e ha
promesso di fare altrettanto con
un secondo gruppo di quattro lavoratori tra 12 mesi, confermandoli per il momento per un altro
anno con contratto interinale.
Della vecchia questione, rimangono ora ancora tre posizioni irrisolte e aperte con contenzioso.
«L’azienda sta mantenendo quello che aveva promesso, i lavoratori lo vedono e lo apprezzano dice Francesco Cisarri della Filtcem Cgil -. Non è da poco di questi tempi la stabilizzazione di
quattro lavoratori e l’annuncio
per altrettanti tra 12 mesi. Se non
sono posti di lavoro nuovi in assoluto, parliamo pur sempre di un
dato in controtendenza: mentre le
aziende tendono a precarizzare il
lavoro, l’operazione di Serioplast
è al contrario, e mi sembra assolutamente valida. Rimangono dei
contenziosi aperti ancora per tre
lavoratori dell’ex cooperativa, ma
per quasi tutti è stata trovata una
soluzione. Vedremo cosa succederà, comunque ciò non toglie
l’aspetto positivo di queste assunzioni». Serioplast a Casale è stata
storicamente legata al soffiaggio
dei flaconi per i detersivi Unilever, ma la situazione è cambiata
ormai. «Una volta si caricavano le
linee con i prodotti Lever e si lavorava così a lungo - conclude Cisarri -. Oggi l’azienda ha diversificato i clienti e conquistato nuovi
mercati, è forte in molti Paesi del
mondo. A Casale, il cambio frequente dei prodotti in linea vuol
dire più movimentazione e più
velocità di lavorazione nel magazzino, e anche questo gioca a
favore dei lavoratori stabilizzati e
da stabilizzare».
n Si attende la data dei funerali
di Egidia Mamoli, la 67enne originaria di Casale freddata martedì
mattina a colpi di pistola dal marito nella loro abitazione a Segrate.
L’uomo, dopo aver ucciso la moglie, si è tolto la vita. I corpi delle
due vittime sono ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nei prossimi giorni però sarà fissata la data dei funerali che si terranno quasi sicuramente a Segrate. Non si hanno informazioni
precise sul luogo della sepoltura:
difficile dire se la salma della casalina possa fare ritorno a Casale
accanto a quella della cara zia
Margherita. Quella zia che ha cresciuto Egidia e la sorella Franca
per lunghi anni in un cortile di via
Mazza, dopo la morte prematura
della giovanissima mamma Maria. Classe 1946, Egidia aveva vissuto a Casale fino agli anni Ottanta, per poi trasferirsi col marito
Umberto Pietro Donda a Segrate.
SPARITI GLI ATTREZZI
Due ladri
svuotano
il capannone
La ditta che opera per Lever ha assorbito i dipendenti
della cooperativa licenziati a seguito
dell’internalizzazione delle operazioni di magazzino
ANDREA BAGATTA
Donna uccisa,
ancora attesa
per i funerali
IL ROTARY ASSEGNA IL PREMIO CAPRETTI
ALL’ARCHITETTO CASALINO GIACOMO BASSI
n Sarà assegnato nel tardo pomeriggio di oggi all’architetto Giacomo Bassi
il Premio “Giovanni Capretti” istituito dal Rotary di Codogno. Bassi, artista
di Casalpusterlengo, è famoso per la sua trentennale opera di studio, ricerca
e approfondimento sulla storia della civiltà agricola e contadina del Lodigiano, del Pavese e del Cremonese. Il programma prevede alle ore 18 presso
Palazzo Lampugnani (via Marsala 55) a Casalpusterlengo l’introduzione del
presidente Mariano Mussida, seguita dal saluto delle autorità. Alle ore 19
Ferruccio Pallavera direttore del “Cittadino“ ricorderà i meriti del premiato;
seguirà la consegna dell’attestato di benemerenza. Alle ore 20 sarà aperta
l’esposizione documentaria sul tema “Il Lodigiano: aspetti del lavoro, vicende
degli uomini, risorse del territorio”, con opere di Giacomo Bassi e lo “zoo dei
ricordi” di Angelo Fiorentini. La mostra resterà aperta fino alle ore 22.30 e
sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Il premio è stato istituito
dal Rotary Club di Codogno otto anni fa e dedicato alla memoria di Giovanni
Capretti, terzo presidente del club, noto medico e cardiologo.
n Con il berretto calato fino al naso si sono protetti dalle telecamere,
i ladri che mercoledì pomeriggio
sono entrati nel capannone della
ditta Edil Casale all’inizio di via Cavallotti. Erano le 18 quando l’allarme del magazzino è suonato e gli
operai, che avevano appena staccato dal lavoro, sono subito tornati
indietro. Ma al loro arrivo i malviventi se n’erano già andati e di loro
non sono rimaste altro che le immagini registrate dagli occhi elettronici: si vedono due uomini con il
volto coperto che entrano e raggiungono il centro del capannone,
poi spariscono dalla vista delle telecamere e quindi riappaiono al momento di andarsene, dalla stessa
parte da dove sono venuti. Pochi
minuti per rubare un generatore di
corrente elettrica, un martello
pneumatico e una motosega. Il valore degli attrezzi è di qualche migliaio di euro. Caricata la refurtiva
sull’auto, i ladri si sono dileguati.
La porta d’ingresso del capannone
è risultata forzata. Sono intervenuti
i carabinieri.
IL CASO DELLA FRAZIONE n L’UNICO SPAZIO PUBBLICO SI PRESENTA ATTUALMENTE PIENO DI CREPE E SPACCATURE
Il centro civico di Vittadone si sta frantumando
LA DENUNCIA Pennè a Vittadone
n Il centro civico di Vittadone,
frazione di Casale, rischia di cadere a pezzi. Crepe più o meno profonde attraversano in lungo e il
largo l’unico spazio pubblico che
fa da punto di riferimento della
frazione.
Un problema che si trascina da
anni e che proprio il tempo ha
peggiorato. A denunciare lo stato
di degrado dello spazio polifunzionale è Giovanni Penné, cittadino di Vittadone e rappresentante
nel consiglio di frazione. «In occasione delle ultime elezioni
qualche ritocco di emergenza è
stato fatto - ha dichiarato Penné e devo dire che l’amministrazione
comunale di Casale si è interessata per redigere uno studio di tenuta statica dell’edificio». «Mi sembra evidente che piccoli ritocchi
siano insufficienti, - ha spiegato
Penné - perché qui il punto critico
si trova alla base, nelle fondamenta». «Nel salone in fondo al
corridoio, dove di solito si fanno le
riunioni, - ha continuato - si è addirittura creata una spaccatura nel
pavimento e camminando si nota
proprio il dislivello, perché il pavimento è sostanzialmente in discesa, segno che una parte dello
stabile si sta come inclinando».
Ma crepe profonde sono ben evidenti anche nella stanza-magazzino, nel bagno e nella cucina che
attualmente non risulterebbe agibile.
È questo dunque lo spazio in cui
regolarmente si svolgono consigli
di frazione, incontri ed eventuali
riunioni di condominio su richiesta. Ma il centro civico di Vittadone è anche il quartier generale
della sagra, oltre che sede di seggio in occasione delle consultazioni elettorali, nonché punto
vendita. Sempre in una stanza
dello stabile comunale infatti è attivo, la mattina, anche un minimarket che ha di recente cambiato gestione: prima era gestito dalla
catena Conad, da poco più di un
mese invece è nelle mani di un ex
dipendente Conad che ha scelto di
mettersi improprio, Beppe Tumeo, 38enne di Lodi. L’area della
piccola rivendita di fatto appare
come l’unica sana e salva. «Il centro civico a Vittadone rappresenta
il punto di riferimento della frazione - ha spiegato Penné - per
cui perderlo sarebbe un disagio».
A giudicare dalle crepe però, l’intervento da realizzare richiederebbe uno sforzo economico non
indifferente. In attesa di una valutazione tecnica precisa, non resta
che sperare che le crepe non diventino squarci pericolosi.
Sara Gambarini
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