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rimborso diretto negato
RC AUTO
RIMBORSO DIRETTO NEGATO
DA CIRCA UN ANNO SI PUÒ RICORRERE ALL'INDENNIZZO DIRETTO
QUANDO SI FA UN INCIDENTE. È LA
VOSTRA ASSICURAZIONE A RIMBORSARVI. SE LA COMPAGNIA SI RIFIUTA
O VI RICONOSCE SOLO UNA PARTE
DELLE SPESE, ECCO COSA FARE.
S
CATTA IL VERDE e Annamaria,
alla guida della propria vettura,
parte per attraversare l'incrocio, ma
all'improvviso un automobilista sbuca
alla sua sinistra e la tampona. Il fianco
dell'auto è sfasciato. Non c'è da discutere. Annamaria ha ragione da vendere
e conosce la legge, entrata in vigore
il 1° febbraio 2007, che le consente di
chiedere subito alla sua assicurazione
tutti i soldi necessari per riparare l'auto
e ottenere il rimborso in tempi brevi.
In sostanza quello che viene chiamato
indennizzo diretto (riquadro qui sotto).
Finalmente non si devono più anticipare i soldi per la riparazione e aspettare
poi pazientemente il rimborso dalla
compagnia che assicura chi ha torto
(procedura ordinaria). La nostra prudente guidatrice sa di avere diritto al
rimborso diretto perché le due auto
hanno la targa italiana e sono assicurate e l'auto ha riportato diversi danni.
Che cosa deve fare Annamaria per avviare la procedura di rimborso diretto?
Innanzitutto la nostra guidatrice deve
compilare il Modulo blu, che altro non è
che la constatazione amichevole.
Annmaria lo compila al momento dell'incidente e lo fa firmare anche al re-
LE MOSSE GIUSTE PER L'INDENNIZZO DIRETTO
Chi è vittima di un incidente può chiedere il risarcimento dei danni
subiti direttamente alla propria compagnia assicuratrice.
Quando si può chiedere. Le condizioni sono: l'incidente avviene
tra due veicoli a motore (nel caso i veicoli siano ciclomotori, devono essere targati secondo il nuovo regime entrato in vigore il 14
luglio 2006); i veicoli devono essere identificati, con targa italiana
e assicurati; dal sinistro devono essere derivati danni al veicolo o
lesioni fisiche di lieve entità (entro il 9%). Se manca anche uno
soltanto di questi requisiti, la procedura d’indennizzo diretto non
si applica e vale solo la procedura ordinaria.
Come si procede per l'indennizzo diretto. La prima mossa
è compilare il Modulo blu, segnalando la presenza di testimoni
o di feriti (se ci sono ovviamente) e l’intervento di un’autorità
(per esempio carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoco) che
abbia redatto un verbale. Il Modulo blu, se firmato da entrambi gli
automobilisti, consente di accorciare i tempi di risposta da parte
dell'assicurazione. Poi si devono raccogliere altri documenti da
allegare alla lettera di richesta di risarcimento danni: preventivo
del meccanico, spese mediche sostenute e così via.
Cosa deve contenere la richiesta di risarcimento dei danni.
Nella lettera tipo, pubblicata nella pagina accanto (si può scarica-
30
SOLDI&DIRITTI n.100 maggio 2008
re dal nostro sito www.altroconsumo.it), trovate ciò che si deve
scrivere e i documenti da allegare. Se ci sono danni alla persona è
importante farsi visitare da un medico legale, iscritto in uno speciale albo. Le spese del medico legale sono sempre indennizzate
dalla compagnia, quindi in caso di lesioni fisiche, è consigliabile
sottoporsi a tale visita: questo consentirà di confrontare la stima
in vostro possesso con quella del medico legale della compagnia
incaricato di visitarvi.
I tempi della procedura. La compagnia deve comunicare una
proposta di risarcimento entro 60 giorni per i danni al veicolo e/o
alle cose trasportate, che si riducono a 30 giorni se il Modulo blu è
stato firmato da entrambi gli automobilisti ed entro 90 giorni nel
caso di danni fisici. Questi tempi valgono anche in caso di risposta
negativa. Se l'assicurato accetta, la compagnia deve inviare la
somma offerta entro 15 giorni. In caso di silenzio da parte dell’assicurato, la compagnia è tenuta a inviare comunque la somma
che ha riconosciuto a titolo di risarcimento: in questo caso è però
importante comunicare se si ritiene l’importo esaustivo oppure se
lo si considera solo come acconto sul maggior danno.
Dal giudice. Se l'assicurato non trova un accordo, si può rivolgere
a un giudice. Ha due anni di tempo a partire dal giorno in cui ha
spedito la richiesta di risarcimento.
CHE FARE
LETTERA TIPO
RICHIESTA DI RISARCIMENTO
Mittente: nome e cognome, indirizzo, tel.
Destinatario: nome della vostra compagnia
d’assicurazione, indirizzo
Per conoscenza: nome della compagnia d’assicurazione del responsabile, indirizzo
Luogo e data
Raccomandata a.r.
Oggetto: Richiesta di risarcimento ai sensi
dell’art. 149 del Codice delle Assicurazioni
Private (Decreto Legislativo 07/09/2005 n.
209) - Polizza n…(indicare il n. della vostra
polizza RCA)
Io sottoscritto… codice fiscale… nato a... il...
con la presente chiedo alla Compagnia...,
in forza della polizza in oggetto, il risarcimento dei danni subiti a seguito del sinistro
avvenuto il... alle ore... in località… la cui responsabilità è da attribuire al conducente…
sponsabile del sinistro, perché in questo
modo si accorciano i tempi di rimborso
(30 giorni e non 60). Il giorno dopo
Annamaria porta l'auto dal meccanico
e si fa rilasciare un documento con il
preventivo: ci vorranno circa 1.500 euro
per la riparazione. A questo punto può
scrivere la lettera per la richiesta di risarcimento danni (il modello da seguire
lo trovate qui sopra), cui allega il Modulo blu e il preventivo del meccanico. Se
Annamaria fosse rimasta ferita nell'incidente avrebbe dovuto allegare anche
altri documenti come, ad esempio, il
verbale del pronto soccorso, le visite
specialistiche, ricette e scontrini per le
spese legate all'acquisto di medicinali,
l'eventuale perizia del medico legale e
la relativa fattura. Annamaria sceglie di
inviare la lettera alla sua assicurazione
con raccomandata a/r (ma poteva anche inviare un fax).
L'assicurazione risponde picche
Annamaria si aspetta una risposta entro 30 giorni, ne ha diritto perché è
riuscita a compilare il Modulo blu sul
luogo dell'incidente e a farlo firmare
anche dall'automobilista responsabile
del sinistro. In effetti entro 30 giorni Annamaria riceve una risposta, ma è una
sorpresa amara. L'assicurazione non
intende rimborsare tutta la somma ad
del veicolo…targato... (descrivere il sinistro
con rimando al modulo blu allegato).
Sul luogo del sinistro è intervenuta l’Autorità (ad es. Carabinieri di…) che ha redatto
verbale. Vi informo che il mio veicolo è a
disposizione per la valutazione dei danni
subiti al seguente indirizzo... nei seguenti
giorni... alle ore....
A seguito del sinistro ho riportato anche
lesioni fisiche come da documentazione
allegata. Il mio reddito ammonta a…
Dichiaro ex art. 142 Codice delle Assicurazioni di avere /non avere diritto a prestazioni da parte di enti gestori di assicurazioni
sociali obbligatorie.
Distinti saluti
Allegati: Modulo blu, documentazione medica delle lesioni fisiche (ad esempio, verbale
del pronto soccorso; spese per visite specialistiche; ricette e scontrini delle medicine),
preventivo riparazione veicolo; mod.740 o
730 o Cud (solo se vi sono danni fisici).
Annamaria per l'incidente, ma offre un
rimborso pari a 800 euro. Poco più della
metà. Una proposta a dir poco scorretta. A questo punto Annamaria decide di
fare causa all'assicurazione.
Ci vuole un giudice
La nostra automobilista può fare solo
una cosa per cercare di ottenere l'intera somma richiesta: rivolgersi a un
giudice con l'assistenza di un avvocato.
Non solo, ma Annamaria chiede alla
sua compagnia tutti i documenti che
hanno portato alla negazione di tutto il
rimborso (la legge consente di ottenerli). Dai documenti Annamaria scopre
che il perito della compagnia non ha
rilevato alcuni danni subiti dalla sua
auto. Questo la mette in condizione di
arrivare preparata e agguerrita davanti
al giudice.
Come è andata a finire?
Tutto bene per la nostra automobilista.
Il giudice ha riconosciuto le ragioni di
Annamaria e ha obbligato la compagnia
a rimborsare l'intero importo comprese
le spese legali.
Per riassumere, se in un incidente stradale avete ragione in tutto o in parte,
chiedete l'indennizzo diretto alla vostra assicurazione. Basta scrivere una
lettera di richiesta di risarcimento e
Se la compagnia non paga quanto vi
spetta, si può agire in giudizio, ossia
rivolgersi a un giudice, con l’assistenza
di un avvocato. Per arrivare preparati
davanti al giudice o anche per decidere
che non è il caso di fare causa, si può
chiedere all'assicurazione (lo consente
la legge art. 146 del Codice delle assicurazioni) i documenti su cui si è basata
la compagnia per negare il rimborso
(ad esempio, perizia medico legale, relazione del perito). Il diritto di visionare
i documenti consente all'assicurato di
giocare alla pari la partita davamti al
giudice. Al contrario, prima chi chiedeva il risarcimento doveva documentare
ogni aspetto del sinistro in modo completo e dettagliato, chi ne era responsabile poteva limitarsi a fare o non
fare un’offerta economica, senza dover
mostrare i documenti in suo possesso.
Per ottenere i documenti si deve inviare
una lettera di richiesta tramite una
raccomandata a/r o un fax all’ufficio
liquidazione sinistri. Entro 60 giorni la
compagnia deve mettere a disposizione
copia dei documenti.
La compagnia è obbligata a rispettare
dei tempi, stabiliti dalla legge, per comunicare all'assicurato se ha intenzione
di rimborsarlo oppure no. Se questo non
avviene, l'assicurato può denunciare la
compagnia e sono previste pesanti sanzioni. Il reclamo va spedito mediante
posta, fax o email direttamente all'ufficio reclami dell'azienda che possiede
l'assicurazione, il cui indirizzo è ricavabile dalle note informative contrattuali.
Se non si ha risposta entro 45 giorni
dalla data di ricevimento dell'esposto o
se la risposta è insoddisfacente, l’assicurato può rivolgersi all'Isvap (Istituto di
vigilanza sulle assicurazioni private).
Per scrivere all'Isvap, l'indirizzo è:
ISVAP, Servizio Tutela Utenti, via del
Quirinale n. 21, 00187 Roma; oppure il numero di fax è 0642133426 o
0642133353.
allegare alcuni documenti tra cui il Modulo blu (la constatazione amichevole).
Quest'ultimo, firmato da entrambi gli
automobilisti, permette di ricevere entro 30 giorni una risposta dalla vostra
assicurazione e, se positiva, entro altri
15 giorni la somma di denaro necessaria per riparare l'auto e/o affrontare le
spese mediche.
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SOLDI&DIRITTI n.100 maggio 2008
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