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Reagire
GRUPPO
CAFFÈ
RI
VENETO TORREFATTO
TRI
POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB TS. - ANNO X XIV - N. 6
GIUGNO 2013
Reagire
3
giugno 2013
Editoriale
3 Reagire
Attualità
4 La roya vista
dall’Anacafè Guatemala
E DITORIALE
Reagire
6 Arrivano le tariffe
anticrisi per l’espresso
Mercato Internazionale
8 Colombia verso
i 10 milioni di sacchi
Pillole d’export
9 Esportare il caffè
in Australia
Paesi Produttori
10 Litigi e solidarietà
Produttori - Focus Indonesia
11 L’intrigante e buon caffè
dell’Indonesia
Tra Innovazione e Tradizione
12 Caricare il cellulare col
calore di un caffè
Social Media
13 Il futuro della pubblicità?
Fiere ed Eventi
14 Giugno ricco
di appuntamenti
Costume e cultura
16 Il Caffè Letterario
17 La piramide del caffè
Rassegna Stampa
18 Caffè e salute:
Il gesto di solidarietà
“Made in Italy” divenuto
esempio d’esportazione
Le Aziende informano
19 I primi 100 anni
del Gruppo Cimbali
Associazione Caffè Trieste
20 Assemblea
dell’Associazione Caffè
Trieste
22 ELENCO AZIENDE
FORNITRICI
CONVENZIONATE
L’Angolo del Consulente
24 Deducibilità perdite su
crediti
Scadenzario Fiscale
26 Mese di giugno 2013
Spazio Mercato
26 Le Vostre inserzioni
“Vendo-Compro-Cerco”
Prima candelina da soffiare
assieme a voi: è passato un anno
da quando mi è stata affidata la
direzione di questa testata ed è
uscito il primo numero a tutti gli
effetti “mio”. In questi 12 mesi
abbiamo cercato di crescere,
valorizzando le “storiche” rubriche
del Notiziario e introducendone di
nuove. E anche per questo giugno
ci sono delle novità: grazie alla
collaborazione con un nostro
consociato abbiamo aperto una
nuova finestra che in una decina di
puntate racconterà tutto l’universo
del caffè di un importante paese
produttore come l’Indonesia.
Si entrerà nel dettaglio, ma il
dettaglio di questo specifico paese
aiuterà a conoscere meglio quello
della vita di molti altri produttori.
E a proposito di produttori, apriamo
il Notiziario con un ulteriore
approfondimento sull’emergenza
ruggine del caffè. Un tema su cui
siamo tornati ancora una volta,
temendo che da questa parte del
mondo non si abbia reale
percezione della gravità di quanto
sta accadendo in Centro America.
Ecco perché ci siamo fatti
raccontare dai diretti interessati,
contattando l’Asocacion Nacional
del Cafè de Guatemala, come
stanno reagendo all’infestazione
della roya.
Editore:
GRUPPO TRIVENETO TORREFATTORI DI CAFFÈ
Aut. Trib. Trieste n. 772 del 24/01/1990
Amministrazione:
CONSORZIO TORREFATTORI TRE VENEZIE
34141 TRIESTE - Via G. Ananian, 2
Tel. 040 390 044 - Fax 040 938 4589
www.gttc.it - [email protected]
Direttore responsabile:
Susanna de Mottoni
e.mail: s.demottoni @ me.com
Grafica e fotocomposizione:
Giuliana Naso Baiez - Trieste
Stampa:
ART GROUP S.r.l. - Via Malaspina, 1 - Trieste
Tel. 040 828 382 - 040 828 384
Reazione a una crisi è anche quella
di ormai numerosi baristi italiani
che, in barba ai dettami delle
associazioni di categoria, stanno
dimezzando il costo della tazzina
per contrastare il calo dei consumi:
un fenomeno sulla cui opportunità
ci interroghiamo e che fotografiamo
in un articolo della nostra sezione
di attualità.
E sulla vita in bar, o meglio in una
catena di caffetterie, ci soffermiamo
anche nella nostra sezione dedicata
alla cultura, con la recensione
dell’ultimo libro di Nicola Lecca,
“La piramide del caffè”, fra le cui
varie chiavi di lettura può ritrovarsi
anche una denuncia all’ottusa
rigidità della standardizzazione, che
promuove la mediocrità al posto
della creatività, messa in atto da
alcune multinazionali. Una
condizione a cui il protagonista
infine trova la forza di reagire.
E tra gli spunti e le curiosità che
potrete scoprire sfogliando gli
articoli del Notiziario di giugno, vi
sono anche un ingegnoso
meccanismo con cui sfruttare il
calore di un caffè per ricaricare un
cellulare, gli appuntamenti caffeicoli
del mese da non perdere e un invito,
per chi dovesse trovarsi a Palazzo
Reale di Milano per una mostra, a
soffermarsi nel suo rinnovato e
accogliente Caffè Letterario.
Il Direttore responsabile
Hanno collaborato a questo numero:
Mattia Assandri, Massimiliano Fabian,
Antonio e Diego Franciosa, Emilio Galeandro,
Giovanna Gelmi, Bernardino de Hassek,
Maria Cristina Latini, Giacomo Mallano,
Francesca Marchi, Óscar René García Murga,
Massimo Petronio, Lorenzo Polojac,
Vincenzo Sandalj
Fotografie: Archivio GTTC
Pubblicità: In proprio
CHIUSO in tipografia il 23 maggio 2013
Il Notiziario Torrefattori non è responsabile dei contenuti degli annunci
e degli spazi pubblicitari, della loro mancata pubblicazione o di loro
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4
giugno 2013
AT TUALITA
L’emergenza in Centro America
La roya vista
dall’Anacafè
Guatemala
Danni, interventi e prospettive
direttamente dalla voce
di uno dei paesi più colpiti
di Susanna de Mottoni
Con il suo aroma fruttato e fiorito
e le sue note di cioccolato e pan
tostato dona corpo e aroma a
moltissime miscele. Ma il caffè
guatemalteco, assieme a quello di
gran parte del Centro America, sta
vivendo una gravissima emergenza
che ha intaccato e intaccherà la
produzione con pesantissime
conseguenze economiche e sulla
vita dei suoi coltivatori.
Per prendere maggior
consapevolezza di questo
problema, ci siamo rivolti a chi vi
sta facendo i conti
quotidianamente ormai da mesi: ci
siamo rivolti all’Anacafè,
l’Assocacion Nacional del Cafè de
Guatemala, uno dei paesi più
pesantemente colpiti dalla roya, la
ruggine del caffè. Ecco il quadro
che emerge dai dati fornitici da
Doris Fabiola Quijivix Ramírez.
Qual è il peso del caffè
sull’economia del Guatemala?
Con 958,1 milioni di dollari generati
dall’esportazione di caffè nell’anno
fiscale 2011-2012, il caffè copre
il 9,5% di tutto l’export
guatemalteco, in quantità inferiore
solo agli “articoli di vestiario”
all’11,7%. Ciò dimostra che il caffè
continua a essere il prodotto più
importante dell’economia
guatemalteca. La coltivazione dà
occupazione al 9% della
popolazione economicamente
attiva, con un ruolo decisivo per lo
sviluppo delle comunità rurali.
Cos’è la roya?
È una malattia provocata dal fungo
Hemileia vastatrix, che colpisce
prevalentemente le piantagioni
delle varietà Caturra, Catuaì,
Bourbon, Typica e Pache.
In Guatemala esiste dal 1980: i
suoi effetti si riscontravano ad
altitudini di 600-800 metri.
Tra il 2010 e il 2012 si è assistito
a un aumento della sua diffusione:
ha raggiunto regioni e altitudini
finora mai colpite, arrivando ai
1500 metri.
Fisicamente come danneggia la
pianta?
Colpisce prevalentemente le foglie
mature, ma se l’infestazione è
particolarmente forte intacca anche
le più giovani, provocando
un’intensa defoliazione.
Come effetto secondario,
impedisce la maturazione dei frutti
il che chiaramente provoca gravi
danni economici. Può infestare la
pianta in tutti i suoi stadi di vita,
dalle piantine alle piante più
vecchie, anche se le condizioni
ideali per la sua diffusione sono
determinate da un ambiente con
temperatura tra i 23-28 gradi, forte
umidità, altitudini inferiori ai 1500
metri e sono le piantagioni più
vecchie o quelle con condizioni
fitosanitarie inadeguate a essere
più esposte.
Quali sono stati finora i suoi effetti
in Guatemala?
Le perdite dell’anno in corso 20122013 si aggirano sul 15% della
produzione, il che significa che sono
andati persi 700mila quintali.
Il fatto che quest’anno non vengano
prodotti 700mila quintali implica
che 71.500 persone perderanno il
lavoro e che sono andati in fumo
350 milioni di dollari.
Come sta affrontando Anacafè
l’emergenza roya?
Anacafè ha messo in campo il
“Programa para el combate y
control de la roya” con l’obiettivo
di affrontare questa emergenza e
creare le basi per una cafficultura
sostenibile, nella convinzione che
la coltivazione del caffè sia un
motore economico fondamentale
per migliorare la qualità della vita
della popolazione guatemalteca.
I punti cardine del programma sono
il controllo fitosanitario, il
rinnovamento delle piantagioni di
caffè, la resistenza genetica, il
supporto tecnico e la divulgazioneformazione. Il primo importante
obiettivo è stabilizzare la consegna
giugno 2013
del 2013-2014 sui volumi attuali,
ovvero 4 milioni di quintali.
Come vengono supportati i
contadini?
I coltivatori hanno la possibilità di
acquistare i funghicidi più adatti
alle diverse fasi del trattamento
anti-ruggine a prezzi scontati.
Un provvedimento messo in campo
a inizio aprile grazie a un accordo
strategico tra Anacafè e due
imprese private. Sono stati
abbassati i tassi d’interesse per
prestiti richiesti al Fideicomiso del
Cafè volti a finanziare la
disinfestazione e il rinnovamento
delle piantagioni.
Sono stati organizzati incontri con
tecnici dell’Anacafè nelle comunità,
cooperative e associazioni di
cafficoltori, a cui vi hanno preso
parte, tra gennaio e marzo di
quest’anno, 18.235 persone.
L’obiettivo è anche quello di
diffondere l’idea che bisogna trarre
vantaggio da questa congiuntura
per rinnovare le piantagioni di caffè,
rafforzando le buone pratiche
agricole e unendo strategicamente
le varietà di caffè.
A proposito del rafforzamento
genetico delle piante, sono già
stati mossi passi concreti in
questo senso?
Per le aree più colpite a basse o
medie altitudini è stato creato un
progetto specifico di rinnovamento
delle piantagioni con varietà
geneticamente resistenti.
Anacafè ha acquistato 85 quintali
di semine di varietà resistenti
alla roya con cui si dovrebbero
creare 8.500.000 piantine grazie
alle quali potranno essere rinnovati
18.900 metri quadri di piantagioni,
in 118 località. Nel medio periodo,
questi appezzamenti saranno fonte
di nuove semenze per il
rinnovamento di altri terreni.
Quali sono le varietà più resistenti
che si vuole piantare?
Si tratta di varietà molto vigorose
e produttive che richiedono una
buona nutrizione; le piantagioni più
vecchie e più colpite, al di sotto dei
1200 metri, possono essere
rinnovate, per esempio, con varietà
resistenti come la Catimor o la
Sarchimor.
5
6
giugno 2013
In più città la tazzina si paga cinquanta centesimi
Arrivano le tariffe
anticrisi per l’espresso
Alcuni baristi puntano al risparmio nonostante le indicazioni
delle associazioni di categoria
di Mattia Assandri
Si riparte dal maxi sconto. Questa
la strategia messa in campo da un
numero sempre maggiore di baristi
un po’ in tutta Italia per rilanciare
i consumi e combattere la crisi che
ha già portato alla chiusura di molti
locali.
Anche il rito dell’espresso al bar,
per colazione e come pausa dal
lavoro in compagnia dei colleghi,
sta diventando infatti un vero e
proprio lusso che spesso, per
risparmiare, viene sostituito con il
ricorso ai distributori automatici.
La tazzina è però un attrattore
importante per i pubblici esercizi e
quindi molti titolari hanno deciso
di passare al contrattacco giocando
la carta del risparmio attuando una
politica contraria a quella indicata
negli scorsi mesi da alcune
associazioni di categoria, le quali
suggerivano per compensare
l’aumento delle spese a carico di
bar e ristoranti un aumento del
prezzo dell’espresso dall’euro
all’euro e venti centesimi.
È il caso di Genova (città nella quale
il prezzo medio del caffè si è
stabilizzato intorno all’euro), dove
per ripopolare i tavolini e gremire
i banconi, forse anche giocando sul
proverbiale attaccamento dei
genovesi al denaro, sono nate
alcune iniziative anticrisi.
Il bar Solidoc di piazza Matteotti
lancia il “caffè a 0,50 centesimi”
nella giornata di lunedì.
Una strategia, ha spiegato il titolare
a La Repubblica, studiata per
“catturare” nuovi clienti nella
giornata di minore afflusso ed
aumentare il proprio bacino d’utenti
così da compensare la diminuzione
dei consumi.
Ma questo è solo un esempio,
perché nel capoluogo ligure sono
numerosi gli esercenti che hanno
deciso di rimboccarsi le maniche
e spremersi le meningi per trovare
le armi più adatte a contenere la
contrazioni dei consumi.
Le strategie sono molteplici e
diverse tra loro: si va dal rinnovo
dei locali alla fidelizzazione
attraverso la classica tessera, che
permette raggiunto un certo
numero di espressi di avere una
consumazione omaggio oppure un
barattolo di caffè, fino
all’accoppiata “tazzina e brioche”
a prezzo speciale in alcune fasce
orarie come quella del mattino.
Genova non è, però, l’unica città
nella quale i baristi hanno deciso
di puntare sul contenimento dei
prezzi. A Verona, dove la tazzina
oscilla mediamente tra un euro ed
un euro e venti centesimi, come ha
riportato recentemente La Stampa,
il titolare del centrale “Come
Sinatra Caffè” ha deciso di portare
il prezzo dell’espresso a cinquanta
centesimi, al fine di compensare
la riduzione del guadagno sul
singolo caffè con un netto aumento
della vendite.
Iniziative simili sono state messe
in campo un po’ in tutto il Paese,
da Treviso a Reggio Emilia e
Campobasso.
Un quadro dal quale emerge
inequivocabilmente il fatto che la
battaglia per il superamento della
crisi sarà combattuta a suon di
risparmi, che lascia però aperto un
interrogativo importante: la qualità
dell’espresso italiano sopravvivrà
a questi anni o verrà sacrificata
sull’altare dei ribassi?
8
giugno 2013
M ERCATO INTERNAZIONALE
Cresce la richiesta interna indonesiana
Colombia
verso i 10 milioni
di sacchi
In Brasile il governo aumenta
il prezzo minimo di sostegno ai coltivatori
Nella seconda metà di maggio il
Contratto ICE su New York è
ridisceso sotto i cts/lb 140,
sull’onda di vendite ribassiste di
molte altre materie prime. Siamo
dunque tornati ai livelli di prezzo
del 2010 e le indicazioni di alcuni
analisti sono ancora ribassiste.
L’agenzia governativa Conab stima
il raccolto che sta per iniziare in
Brasile a 48,6 milioni di sacchi, in
leggero ribasso rispetto alla
produzione dell’anno passato. Il
totale degli arabica è previsto in
36,4 milioni di sacchi, mentre i
robusta in 12,2 milioni di sacchi.
La raccolta dei robusta già iniziata
prosegue speditamente e i
coltivatori hanno venduto più del
30% della produzione annuale. Il
governo ha aumentato il prezzo
minimo di sostegno ai coltivatori a
307 reais per sacco di arabica,
rispetto ai 261,69 dell’anno
passato. Nel mese di aprile le
esportazioni dal Brasile sono
aumentate del 40%, a 2,46 milioni
di sacchi, contro l’1,76 milioni di
sacchi dello stesso periodo
dell’anno precedente.
La devastazione portata dalla
ruggine nelle piantagioni
centroamericane si sta rivelando
sempre più distruttiva e al
momento attuale l’ICO stima un
danno superiore del 10% del totale
con una diminuzione di circa 3
milioni di sacchi.
Le piantagioni più colpite sono
quelle situate ad altitudini più
basse e si teme che il prossimo
raccolto possa subire danni ancora
maggiori.
Per combattere questo fungo si
farà un maggior uso di pesticidi
però l’unica soluzione a lungo
termine è la sostituzione delle
piante attuali con varietà più
resistenti, programma che
inevitabilmente richiederà diversi
anni di tempo.
Tra i Paesi più colpiti risulta il
Nicaragua, mentre in Honduras si
nota solamente un rallentamento
nella forte espansione della
produzione in corso.
La produzione colombiana risulta
finalmente in forte ripresa e in
aprile sono salite sia la produzione
che l’esportazione, aumentata del
di Vincenzo Sandalj
64% rispetto all’anno passato a
810 mila sacchi.
La stima dei 10 milioni di sacchi di
raccolto per il 2013 risulta sempre
più credibile.
In Vietnam i prezzi interni sono saliti
ai massimi dell’anno, con i
contadini restii a vendere ai livelli
attuali. Dopo una diminuzione di
imbarchi nel mese di aprile anche
le esportazioni del mese di maggio
sono previste in forte diminuzione.
L’arrivo di abbondanti piogge ha
diradato i timori che si nutrivano
per gli eventuali danni per siccità
per il prossimo raccolto.
In Indonesia nonostante le
ottimistiche previsioni di un raccolto
superiore ai 10 milioni di sacchi
per quest’anno, si sta verificando
una notevole scarsità di merce che
sta mettendo in difficoltà gli
esportatori impegnati con contratti
di vendita.
Fortissima la richiesta da parte dei
torrefattori locali sulla scia di
consumi interni che pare abbiano
già superato i 4 milioni di sacchi.
Buone permangono anche le
prospettive dell’Uganda che, grazie
ad un miglioramento delle
condizioni meteorologiche, prevede
di raccogliere 3,2 milioni di sacchi
durante il raccolto attuale, contro
i 2,7 del ciclo precedente.
Secondo fonti ICO le esportazioni
globali nel mese di marzo sono
scese del 4% a 9,61 milioni di
sacchi, mentre gli imbarchi
complessivi dal 1. ottobre sono
aumentati del 7%, a 56,1
milioni di sacchi.
E XPORT
Esporttare
Espor
il caffè
caf fè in
PILLOLE D’
A US
USTRALIA
TRALIA
Il duty da pagare per il caffè è del 5%; in merito all’etichettatura deve
solo essere apposta un’etichetta sulla confezione con la ragione
sociale ed un contatto telefonico dell’importatore australiano; non
sono richiesti documenti fitosanitari o permessi particolari.
Nota sul settore
In Australia è molto diffuso il consumo presso bar e altre attività al
dettaglio mentre più ridotto è il consumo nelle abitazioni private.
Il caffè è la bevanda calda più consumata nel paese e negli ultimi
dieci anni è divenuto parte integrante dello stile di vita australiano,
testimoniato dall’apertura di numerosi bar e negozi specializzati, che
hanno a loro volta contribuito ad accrescere in modo esponenziale
il business.
Nel corso dei prossimi cinque anni, quest’industria è destinata a
crescere a un tasso medio annuo del 4,0%, equivalente a un totale
di 12,5 miliardi di dollari.
Nonostante la fiducia dei consumatori sia ora lievemente più bassa
in un contesto di crisi globale e di incertezza finanziaria, il caffè
continua ad essere consumato con regolarità.
Secondo l’Australian Buerau of Statistics, i consumi di caffè in
Australia registrati negli scorsi anni sono i seguenti:
2008/2009 57.000.000 Kg
2009/2010 60.600.000 Kg
2010/2011 66.900.000 Kg
Il consumo previsto nel periodo 2011/2012 è invece di 67.500.000
Kg, in aumento quindi rispetto allo scorso anno.
Il consumo pro capite annuo di caffè in Australia è di 3.0 Kg,
registrando una crescita del 65% nell’ultima decade.
La media europea é di 4.9 Kg, mentre l’Italia si posiziona al
dodicesimo posto a livello mondiale con un consumo di 5.9 Kg per
persona.
Secondo i dati dell’Australian Bureau of Statistics, nel periodo
2009/2011 si è registrato un trend positivo delle importazione di
caffè dall’Italia, con una variazione positiva del 18.31% tra il 2010
e il 2011.
La maggiore variazione è stata registrata nello stato del Queensland,
nel quale il volume di importazione è quasi triplicato. A differenza
di ciò, una forte flessione è stata registrata nel New South Wales, in
cui si è passati da 7,055 milioni di dollari americani di caffè importato
nel 2010 a 6,677 nel 2011.
Lo stato attuale del mercato del caffè in Australia dimostra che i
consumatori stanno diventando sempre più esigenti, raffinati, e
quindi più attenti alla differenziazione di prodotto, richiedendo
prodotti di prima qualità.
La presenza italiana nel mercato del caffè in Australia è forte.
Fonte: ICE SYDNEY maggio 2013
10
giugno 2013
PAESI
P RODUTTORI
Ruggini
Litigi e solidarietà
Il Centroamerica si riunisce per affrontare la roya
di Óscar René García Murga
Dopo la situazione dei prezzi creatasi nel 2010 che ha
messo in allarme il settore, le notizie che hanno
vivacizzato il mondo del caffè spesso si riferivano a
cause o litigi tra grossi operatori, con accuse di
concorrenza sleale, pubblicità ingannevole per l’uso
del nome di una località o per l’opposizione all’uso di
capsule compatibili. Cause e litigi conclusesi nei
tribunali con il proscioglimento degli accusati. Troppe
volte, per assicurarsi gli utili del mercato, la carta
bollata ha sostituito il dialogo sereno.
Quando sono giunti problemi reali, quali il fungo
Hemileia Vastatrix, abbiamo visto apparire un
sentimento più nobile: la solidarietà.
In Guatemala, il 18 e 19 aprile 2013, si è svolto il
primo Vertice Internazionale sulla Crisi della Roya,
ruggine del caffè, sponsorizzato dalle seguenti
associazioni: Anacafè (Associazione Nazionale del
Caffè del Guatemala), WCR (World Coffee Research),
Istituto Bolaug del Texas, PROMECAFE (Programma
per lo Sviluppo Tecnologico e Modernizzazione
dell’Industria del Caffè), IICA (Istituto Interamericano
della Cooperazione in Agricoltura), USAID (Agenzia
dello Sviluppo Internazionale), Dipartimento Agricoltura
degli USA, Starbucks, Green Mountain Coffee Roasters,
ECOM (Ecom Agroindustrial Corporation Ltd), RGC
Coffee, J.M. Smucker/Folgers Inc.
Robéiro Oliveiro Silva, direttore esecutivo
dell’Organizzazione Internazionale del Caffè, è subito
partito per il Centroamerica per partecipare al vertice
e visitare le zone più colpite. Ha avuto incontri con il
portavoce del presidente dell’Honduras Samuel Reyes,
e con personalità al più alto livello in Salvador,
Nicaragua e Costarica. Ai Paesi colpiti è stato offerto
il supporto dell’ICO e un aiuto tecnico dalla Colombia
e dal Brasile.
Il presidente del Nicaragua Daniel Ortega ha chiesto
un approccio olistico per l’industria del caffè. Il liberismo,
che antepone a tutto il profitto, ignora la situazione di
centinaia di migliaia di esseri umani che lavorano nelle
piantagioni.
La FAO considera questa epidemia una delle peggiori
dal 1976. Il raccolto di quest’anno e dell’anno prossimo
sono fortemente compromessi in tutto il Centroamerica.
In Guatemala è stato colpito il 70% delle piante, in
Salvador e in Nicaragua il 40%, in Honduras il 25% e
in Costa Rica il 20%.
Più di mezzo milione di centroamericani, che vivono
in povertà già quando c’è lavoro, con la disoccupazione
rischiano la sopravvivenza. Servirebbe rivedere le
legislazioni nazionali del lavoro allo scopo di proteggere
nei tempi di crisi questa manodopera fondamentale.
La produzione mondiale 2012-2013 stimata dall’ICO
è di 144,5 milioni di sacchi da 60 kg. La produzione
di caffè che perderà il Centroamerica verrà
probabilmente sostituita con caffè proveniente
dall’Indonesia, dall’Etiopia e dal Brasile dove, per il
momento, non c’è traccia della Roya.
Rubrica a cura di:
Ing. Óscar René García Murga
Consulente all’esportazione
Settore Meccanico-Industriale e Agro Alimentare.
Ricerca e analisi di mercato. Ricerca e analisi di prodotto.
Organizzazione vendita e acquisto. Controllo idoneità CE.
Studio: Via Gasser 4 - 34142 Trieste (TS) - Italy
Tel/Fax: 0039 040 943632 - Mobile: 0039 340 7085 337 - E.mail: [email protected]
giugno 2013
PRODUTTORI
Da Aceh a Ovest Guinea
L’intrigante e
buon caffè
dell’Indonesia
Come è nata e si è sviluppata la coltivazione
di Emilio Galeandro
La storia del caffè in Indonesia
risale alla fine del XVII secolo.
Da alcuni manoscritti risulta che
nel 1696 il governatore olandese
in Malabar, India, inviò una piantina
di Coffea arabica yemenita al suo
collega Henricus Zwaardecroon,
governatore olandese di Batavia
(ora Jakarta).
Queste prime piantine furono
piantate a Kadawoeng, vicino
Batavia, ma furono distrutte da
delle inondazioni causate da un
terremoto, costringendo
Zwaardecroon a richiedere una
nuova spedizione da Malabar.
Le nuove piantine arrivarono nel
1699 e furono piantate in luoghi
più sicuri, sulle montagne del West
Java. Qui si svilupparono le prime
piantagioni e nel 1711 dal porto di
Batavia iniziarono le prime
esportazioni per l’Europa a mezzo
della Compagnia delle Indie
orientali, nota anche con la sigla
olandese COV (Vereenigde
Oostindische Compagnie).
Nell’arco di 10 anni, le esportazioni
furono di circa 60 tonnellate
all’anno, una quantità destinata ad
aumentare rapidamente nel corso
degli anni successivi. Nel 1724, al
mercato di Amsterdam, furono
scambiate oltre 600 tonnellate di
caffè Java e il caffè era venduto
per 3 fiorini al chilogrammo,
l’equivalente di centinaia di dollari
USA odierni. Alla fine del XVIII secolo
il prezzo si ridusse a 0,6 fiorini per
chilogrammo, rendendo “l’oro nero”
accessibile a una più grande parte
della popolazione, impostando così
le basi per incrementare la
produzione. L’Indonesia divenne la
prima regione dove il caffè venne
largamente coltivato, tanto che il
governo coloniale, alla metà del
XVIII secolo, spinse per la creazione
di piantagioni di caffè nel centro
dell’isola di Java, sull’isola di
Sulawesi (precedentemente nota
con il nome di Celebes), Bali e nella
parte meridionale di Sumatra.
Nell’isola di Sulawesi, le prime
piantine furono piantate nel 1750,
mentre nel 1800 furono create da
coloni olandesi grandi piantagioni
sull’Altopiano di Ijen Plateau, nella
parte orientale dell’isola di Java.
Sull’isola di Sumatra la produzione
del famoso caffè “highland” si
sviluppò molti anni dopo.
Solo nel 1888 iniziò la produzione
nei pressi del lago di Toba e a
seguire nel 1924 nei pressi del lago
di Tawar, oggi tra le principali
aree coltivate.
[segue...]
Rubrica offerta da:
Best Coffee Srl
I
Focus NDONESIA
11
12
giugno 2013
TRA INNOVAZIONE
E TRADIZIONE
Ambiente e nuove tecnologie
Caricare il cellulare
col calore di un caffè
Già testato il prototipo “Epiphany on Epuck”
Un carica-cellulare in grado di
recuperare energia dalla vostra
bevanda, calda o fredda,
restituendola al vostro telefono.
Alla base dell’intelligente
meccanismo c’è un vecchio motore
Stirling del 1800, ovvero un motore
che funziona a ciclo chiuso
(utilizzando un gas come fluido
termodinamico): quando viene
raggiunta un’opportuna differenza
di temperatura tra il suo punto caldo
e il punto freddo, si innesca una
pulsazione ciclica che viene poi
trasformata in movimento alternato.
Alla fine, dunque, basta una tazza
di caffè per caricare completamente
un cellulare, senza sprecare
energia.
Il prototipo, presentato dalla ditta
su un sito per il finanziamento di
progetti attraverso il versamento di
piccole cifre da parte di privati, verrà
poi inserito in un impianto di
purificazione delle acque attraverso
l’energia solare per la produzione
di acqua potabile ed al contempo
energia elettrica in aree del mondo
come Asia e Africa.
Il vero obbiettivo dell’azienda è
infatti la produzione di acqua
potabile per quei paesi dove l’acqua
potabile è un miraggio. È dunque
possibile fare un gesto “cool” come
caricarsi l’iPhone ed al contempo
fare qualcosa di serio per migliorare
le condizioni di vita nei Paesi più
poveri?
Caricare il cellulare è diventato un
gesto anche etico, come in realtà
qualsiasi atto implicante il consumo
di energia. Il progetto è stato
presentato su kickstarter.com il 5
febbraio 2013 ed ha raggiunto, anzi
superato il suo obbiettivo il 6 aprile
2013 dopo soli due mesi con ben
4.162 like su facebook e 1.175
sostenitori diretti, che da soli hanno
versato tramite paypal 132.739 $
contro i 100.000$ richiesti dalla
ditta. I sostenitori hanno partecipato
attivamente alla definizione del
prototipo donando non solo soldi
ma anche esprimendo dubbi, paure
e richieste, come i grafici delle
temperature di funzionamento del
modello.
Tutte le richieste sono documentate
nei 65 commenti presenti nella
pagina di presentazione di
kickstarter.com, la pagina di
richiesta fondi è presto diventata
una piattaforma interattiva dove
definire insieme ai produttori le
future caratteristiche del prototipo
e le sue funzioni. Epiphany Labs
di Giovanna Gelmi
(www.epiphanysws.com) è
rappresentato da un gruppo di
tecnici e professionisti, che hanno
una passione per l’invenzione di
nuove tecnologie ed aspirano a
sviluppare prodotti che creano
cambiamenti positivi in tutto il
mondo. Attraverso Epiphany Solar
Systems hanno sviluppato un
sistema portatile per la
purificazione di acqua in grado di
trasformare praticamente qualsiasi
fonte di acqua in acqua pulita e
potabile attraverso l’energia solare.
Anche se il progetto attuale,
Epiphany onE Puck, può sembrare
una cosa piccola rispetto a quella,
il potenziale della tecnologia va ben
oltre la semplice ricarica telefoni
cellulari, infatti la proposta degli
Epiphany Labs è di andare avanti
e costruire motori stirling ancora
più grandi in grado di migliorare le
unità ad acqua che sono state
sviluppate attraverso Epiphany
Solar Systems, per portare acqua
pulita ed energia elettrica a quelle
popolazioni che non possono
goderne.
Per ora il motore è compatibile con
tutti gli iPhone, tutti gli iPod, tutti i
telefoni Andorid e qualsiasi
dispositivo che utilizza un
caricabatterie USB di disegno
1000 mA o meno.
giugno 2013
Facebook
Il futuro
della pubblicità?
Facebook non è completamente gratuito. Niente paura,
non vi arriverà un addebito per le ore che avete passato
sul vostro social network preferito. La verità è che alcune
funzioni, che potete scegliere di attivare, sono a pagamento.
E questo è un aspetto molto interessante per chi è
amministratore della pagina facebook di un’azienda.
Si chiamano “inserzioni” e “promozione dei post” e sono
delle formule per accrescere la visibilità della propria
pagina. Talvolta durante la navigazione su facebook, capita
di imbattersi in “pagine consigliate” o “post sponsorizzati”.
Si tratta di contenuti che appaiono sulle vostre schermate
perché gli amministratori di quelle pagine hanno pagato
per avere certi spazi. Proprio come in un giornale o una
rivista. Anche voi potete acquistare degli spazi dove far
comparire, ad esempio a chi non è ancora fan, i vostri post,
o il vostro link alla pagina, con l’invito a cliccare “mi piace”.
Quello della pubblicità su facebook è un argomento molto
dibattuto. Molti reputano la recente “invasione” di inserzioni
una minaccia seria al social network, perché rischia di
SOCIAL
M EDIA
di Massimo Petronio
trasformarlo in un luogo dove l’utente subisce un
bombardamento pubblicitario, piuttosto che, com’era in
origine, un modo di condividere informazioni, emozioni e
immagini esclusivamente dei propri amici. Dall’altro lato
dobbiamo ammettere che la pubblicità è molto utile: ci fa
piacere ricevere in anteprima le ultime offerte della nostra
azienda preferita, o scoprire un video con le istruzioni di
un concorso per vincere dei prodotti che amiamo.
Se guardiamo la pubblicità con l’occhio dell’amministratore
di pagina, non possiamo che vederla come un’opportunità.
Per accrescere il numero dei “mi piace”, per aumentare le
interazioni.
Nel prossimo numero capiremo come funzionano le
inserzioni, e scopriremo quanto esse siano un’innovazione
senza precedenti nel mondo della pubblicità. Con facebook,
l’inserzionista può creare una campagna mirata, sfruttando
le informazioni che gli utenti forniscono quotidianamente
al social network: età, hobbies, interessi, dove vivono,
amicizie. È questo il futuro della pubblicità?
13
14
giugno 2013
FIERE ed
E EVENTI
Il “mood globale del caffè” visto con gli occhi degli eventi
Giugno ricco di appuntamenti
Fra competenza e spontaneità,
i differenti modi di celebrare la bevanda
di Maria Cristina Latini
Francesco Sanapo
e Andrej Godina
La nostra rassegna di eventi
caffeicoli si sofferma ancora sul
mese di giugno. Nello scorso
numero abbiamo trattato della fiera
internazionale sul cibo, Fads, di
Pechino (6-8 giugno) e del World
of Coffee di Nizza (26-28 giugno).
Torniamo ora in Europa per parlare
di Pausa Caffè Festival (Firenze,
13-14 giugno) e del Chorlton Coffee
Festival (Manchester, 28-30
giugno) che contribuiscono ad
animare il fitto calendario di incontri
del mese corrente.
Facendo un passo indietro, lo
scorso 20 aprile a Firenze si è
tenuta la tappa conclusiva di
“Io bevo caffè di qualità” evento
itinerante e di preparazione al
Pausa Caffè Festival i cui
organizzatori sono in entrambi i
casi Andrej Godina, dottore di
ricerca in scienza, tecnologia ed
economia dell’industria del caffè,
e Francesco Sanapo della Caffè
Corsini, pluri-campione italiano di
caffetteria.
“C’è stata un’inaspettata adesione
sia di professionisti della filiera
caffeicola che di pubblico”
commenta a caldo Francesco
Sanapo riguardo la tappa fiorentina
dell’evento itinerante, che appena
quindici giorni dopo ha presentato
un’anteprima della sua
performance della finale WBC
(World Barista Championship) di
Melbourne presso la sede della
Caffè Corsini: “L’anteprima nasce
con l’intento -sottolinea il
presidente della torrefazione
toscana Patrick Hoffer- di
focalizzarsi sulla gara come
momento per riunire l’Italia a
supportare l’evoluzione e la qualità
del made in Italy”.
E di made in Italy c’è molto anche
nel Pausa Caffè Festival durante il
quale Firenze, per il secondo anno
consecutivo, si lascia pervadere
dai profumi del nostro amato
mercantile.
La rassegna propone degustazioni
guidate di caffè speciali e monoorigine oltre che una serie di
incontri alla presenza di esperti del
settore; al calendario di eventi
vengono abbinate iniziative di
carattere culturale, dalla musica
alla letteratura al cinema.
Il festival inoltre ospita le finali
italiane del Campionato Cup
Tasters 2013 e della Latte
Challenge basata sulla decorazione
del cappuccino.
Il Chorlton Coffee Festival che si
terrà a Manchester dal 28 al 30
giugno ha in comune con l’evento
fiorentino il grande entusiasmo e la
voglia di fare dei suoi organizzatori.
Pausa Caffè Festival anche per la
lunga cultura, arte e tradizione
caffeicola della terra che lo ospita
si presenta in modo evidentemente
più complesso e strutturato; l’evento
made in Britain invece appare nato
più come movimento spontaneo.
Il Chorlton Coffee Festival è mosso
dalla passione dei suoi
organizzatori per il caffè abbinata
al legame che essi sentono col
proprio territorio: Chorlton una volta
era un villaggio a sé e fu accorpato
alla città di Manchester nel 1904
tanto che oggi ne rappresenta
un’area suburbana che tuttavia -a
giudicare dall’entusiasmo del
festival- appare alquanto vivace.
Un corposo numero di esercizi locali
partecipa alla rassegna e ciascuno
adotta un proprio peculiare
approccio alla preparazione della
nostra bevanda.
Unico festival caffeicolo a svolgersi
nel nord ovest dell’Inghilterra, il
Chorlton Coffee Festival propone
anch’esso una serie di assaggi e
di dibattiti sul chicco abbinando a
ciò mostre, letture di poesie,
musica e proiezioni
cinematografiche a tema.
16
giugno 2013
COSTUME
E CULTURA
A Milano un locale a due passi dal Duomo
Il Caffè Letterario
Nel cortile di Palazzo Reale
A Milano ci sono numerosi caffè
che sono considerati letterari, cioè
locali in cui si può gustare una calda
bevanda e praticare scambi
culturali. A due passi dal Duomo,
nel cortile di Palazzo Reale nelle
cui sale ogni anno vengono allestite
importanti mostre d’arte, si trova
un ambiente, aperto da circa un
anno, denominato proprio Caffè
Letterario.
Finalmente anche i visitatori delle
mostre organizzate nel palazzo e
quelli del Museo del ‘900 ubicato
nel vicino Arengario hanno a
disposizione un servizio di
caffetteria di buon livello.
È l’ultimo nato dei quattro locali
gestiti, insieme ai figli e ai nipoti,
da Giacomo Bulleri, cuoco toscano
di 88 anni, arrivato nel capoluogo
lombardo negli anni 60.
Bulleri, oltre ad essere considerato
un eccellente preparatore di cibi, è
anche un grande affabulatore, in
grado di intrattenere i clienti con
racconti avvincenti.
Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale
della Bompiani, ha avuto l’intuito di
raccogliere in un libro in uscita a
settembre le storie che il ristoratore
con quattro locali di successo ha
scritto, all’inizio solo per sé, per
ricordare una vita di lavoro nel
settore enogastronomico.
Per la verità pochi anni fa, nelle
vicinanze, in Galleria Vittorio
Emanuele II, c’era già stato un Caffè
Letterario, ubicato quasi di fronte
all’antica Libreria Antiquaria Bocca,
in cui il titolare della libreria
Giacomo Lodetti insieme al figlio
Giorgio aveva avviato alcune
iniziative culturali.
Il disaccordo insorto poco dopo
l’inizio delle attività fra i titolari del
locale e quelli della libreria fece
naufragare il progetto che oggi
risorge all’interno della struttura del
Palazzo Reale.
Il nome dell’ambiente è dovuto a
una biblioteca ricavata nel soppalco
soprastante la caffetteria in cui
lungo le pareti laterali sono disposti
libri e cataloghi delle mostre in
allestimento nelle vicine sale
museali a disposizione dei clienti
che si accomodano ai tavolini per
consumare. Non è escluso che il
soppalco possa accogliere anche
presentazioni, conferenze o dibattiti
mirati magari a preparare gli
interessati ai contenuti delle mostre.
All’interno su 150 metri quadrati
allestiti in maniera gradevole, con
un’impronta che ricorda gli anni ‘30
– ‘40, possono trovare accoglienza
circa settanta avventori. Per il
periodo estivo è previsto anche un
piccolo dehors affacciato al grande
di Bernardino de Hassek
cortile allestibile da maggio a
settembre.
Recentemente sono stato a visitare
la splendida mostra “Modigliani,
Soutin e gli artisti maledetti” e, con
l’occasione, ho gustato una
bevanda calda nel Caffè Letterario.
Entrare in questo ambiente significa
ritrovare quella atmosfera che
caratterizzava i locali esistenti a
cavallo fra il XIX e XX secolo.
Nonostante la diffusissima
tendenza verificatasi recentemente
di utilizzare nei caffè e bar arredi
improntati alla modernità o in
alternativa sedie e mobili con design
degli anni ‘40 e ‘50, Giacomo
Bulleri, che ha sostenuto tutte le
spese per la ristrutturazione, ha
scelto un bancone classico, dietro
cui ha fatto porre uno specchio
importante, dei tavolini in legno e
un lampadario in stile.
Il tutto in uno spazio dove
predominano i colori pastello.
Questo locale, che ricorda un tipico
bistrot parigino, sembra essere
gradito agli avventori che
consumano nella sala principale,
nella tranquilla saletta attigua o
nella soprastante piattaforma del
soppalco dove è fruibile anche
la lettura di giornali e riviste.
giugno 2013
Nicola Lecca
ph: Andrea Francesco Berni
Pubblicato il nuovo romanzo
di Nicola Lecca
La piramide del caffè
Un nuovo romanzo ambientato in una caffetteria
della capitale inglese
È da poco uscito in libreria l’ultimo
romanzo di Nicola Lecca, scrittore
cagliaritano classe 1976, che ha già
ricevuto pareri molto favorevoli della
critica e del pubblico. La storia del
protagonista de “La piramide del
caffè” inizia in un orfanatrofio di
Landor, piccolo villaggio in Ungheria;
il piccolo Imi cresce in mezzo agli
altri bambini apprezzando le piccole
sfumature e sognando un futuro
migliore.
La durezza della sua infanzia non
gli impedisce di coltivare un animo
puro, quasi ingenuo. A diciotto anni
si materializza il sogno della sua
vita: lasciare l’Ungheria per andare
nella grande città, a Londra.
Troverà lavoro in una caffetteria che
fa parte di una grande catena, la
Proper Coffee, dove inizierà ad
imparare i segreti del caffè, del
servizio al cliente e di tante altre
regole racchiuse nel Manuale del
Caffè, a cui i dirigenti della
multinazionale alludono come si
trattasse di un testo sacro.
A Imi questo manuale sembra scritto
da menti illuminate, che hanno
trovato la chiave perfetta per
individuare in anticipo la soluzione
a qualsiasi problema pur di garantire
il completo benessere di impiegati
e clienti. L’organizzazione del lavoro
è strutturata in una piramide
gerarchica che inizialmente sembra
quasi rassicurare il giovane, non
abituato alla complessità della vita
nella metropoli, ma col tempo si
manifesta per quello che è: una
cinica strategia aziendale.
Il Manuale del Caffè si colloca
perfettamente in un sistema
altamente competitivo (che sfiora
la scorrettezza) e che fa della
omologazione e del pensiero unico
il suo punto di forza.
L’autore affonda lo sguardo nei
paradossi, nelle ipocrisie della
società dei consumi e nell’affollata
solitudine in cui ogni nostro bisogno
ci consegna a una rete,
appositamente tesa dalle
multinazionali per trarne profitto.
Saranno gli amici a ridare voce e
speranza al giovane protagonista,
in particolare Morgan, un libraio
iraniano dagli occhi profondi che si
prenderà a cuore il destino di Imi,
coinvolgendo nel suo progetto di
rivalsa Margaret, anziana scrittrice
vincitrice del premio Nobel per la
letteratura. Apparentemente stanca
di tutto, la donna si rivela ancora
capace di appassionarsi alle piccole
trame che la vita riserva: il colpo di
scena finale riesce così a dare una
nuova possibilità per il futuro al
protagonista, facendolo rinascere
ancora una volta.
di Francesca Marchi
Nicola Lecca, con il suo stile
semplice e una scrittura ferma,
cesellata come nei romanzi
ottocenteschi e limpidissima, crea
un’elegante fiaba contemporanea.
Pur affrontando temi forti (la ricerca
della felicità, l’immigrazione, la
solitudine, la precarietà del lavoro,
la sfiducia nel futuro delle nuove
generazioni) quello che colpisce è
la leggerezza: la scelta di uno
sguardo umile e “spoglio di tutto”
come quello di un orfano, carico
soltanto dei suoi desideri, dà vita a
pagine scintillanti, ironiche, capaci
di illuminare la complessità del
mondo e di emozionare
profondamente.
17
18
RASSEGNA
STAMPA
SALUTE
CAFFÈ
e
Il “caffè sospeso”
Il gesto
di solidarietà
“Made in Italy”
divenuto esempio d’esportazione
Pago due caffè. Uno per me, e l’altro per lo sconosciuto
che passerà al bancone del bar che non può
permetterselo. Trattasi del cosiddetto “caffè sospeso”,
una forma di generosità elegante, in quanto non
ostentata, senza vanità per chi la compie e senza
obbligo di riconoscenza per chi la riceve, perché è il
barista che accetta di fare da intermediario.
Leggenda vuole che l’usanza sia nata a Napoli circa
un secolo fa, anche se negli ultimi decenni è stata
tenuta in vita soprattutto dal racconto dei turisti, prima
che il 10 dicembre 2011 venisse istituita la «Giornata
del caffè sospeso».
Ora l’idea sta avendo una nuova fortuna in tutto il
mondo: a marzo è giunta la notizia che in Bulgaria circa
150 tra caffè, ristoranti e fast food nella capitale Sofia
si sono associati per incitare i clienti a offrire un caffè
o un panino (talvolta a prezzo scontato) a un
concittadino meno fortunato.
Il movimento degli Indignati in Francia ha rilanciato la
pratica sulla sua pagina Facebook e i primi locali hanno
cominciato ad aderire all’iniziativa, piazzando il logo
del «café en attente» sulla vetrina.
A Brest, Amira Deverchere si è iscritta al sito
coffeesharing.com e nel suo Kerlune Café attacca lo
scontrino del caffè già pagato sulla vetrina, in modo
che una persona in difficoltà possa vederlo e quindi
entri per chiederlo.
Al Tam Tam Cafè di Québec, in Canada, il gestore ha
piazzato vicino alla cassa una lavagna con le scritte
IMPERATOR S.r.l.
Tel.: +39 (0)40 - 3720115 - Fax: +39 (0)40 - 3402046
TRIESTE - Italy - www.imperator.cc
«caffè», «panino», e aggiunge una croce ogni volta che
un cliente ne paga uno «sospeso», per rendere le cose
facili. Come si può notare, ogni Paese declina il concetto
secondo la propria tradizione gastronomica e culinaria.
Sull’onda della moda, alcune catene multinazionali del
caffè in Gran Bretagna starebbero valutando il progetto
(o almeno così dicono). Il ritorno pubblicitario è notevole,
e in fondo pure quello commerciale: sono i clienti a
pagare due volte, e per i locali si tratta semplicemente
di vendere di più (tranne quelli che offrono prezzi
scontati). Per quest’ultimo motivo c’è chi si schiera
anche contro il cosiddetto “suspended coffee”.
Il “caffè sospeso” permette di compiere un piccolo
gesto concreto di altruismo evitando il contatto con la
miseria (che può creare sempre una sorta di disagio):
spendendo qualche euro contro la povertà, mantenendo
una certo anonimato. Una forma di carità quindi
impersonale e distante, ma è proprio questo a farne
un successo. La solidarietà, in questo caso molto
concreta, nella società della crisi del credito è l’unico
investimento che non fallisce mai.
È risaputo da più ricerche scientifiche infatti che la
generosità oltre ad essere un dovere morale dell’uomo
verso i suoi simili è anche la sua gioia.
Ogni atto di bontà infatti aiuta a vivere meglio e chi
vive meglio, si sa, vive più a lungo.
Fonte: Corriere della Sera, 21 aprile 2013
Rubrica a cura di:
Dottor Lorenzo Polojac
Psicologo e Commercial Director
Le Az
iende
:
spazio publiredazionale
I primi 100 anni
del Gruppo Cimbali
Gruppo Cimbali ha festeggiato i suoi primi 100 anni
inaugurando il MUMAC, il primo Museo della Macchina
per Caffè, e presentando al mercato M100 HD, la nuova
ammiraglia a marchio LaCimbali e Teorema macchina
tradizionale, ma innovativa a marchio Faema.
MUMAC è la prima e più grande esposizione permanente
dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine
per caffè espresso. Dagli esordi del ‘900 ai nostri giorni,
MUMAC propone una rassegna di oltre 200 macchine, di
cui 95 in esposizione, 15.000 documenti d’archivio e preziosi
contributi audio-video, organizzati in un percorso
multimediale e polisensoriale attraverso gli usi e i costumi
delle varie epoche fino a proiettarsi nel nuovo millennio,
avendo sempre un occhio di riguardo per l’evoluzione
tecnologica e per il design.
M100 HD esprime perfettamente lo spirito del nuovo
millennio perché elegante e affidabile e perché fa del risparmio
energetico e delle elevate prestazioni i suoi punti di forza.
M100 HD è capace di garantire l’eccellenza del risultato in
tazza grazie alla tecnologia di ultima generazione di cui è
equipaggiata che permette al barista di controllare la
temperatura e la pressione dell’acqua di estrazione in maniera
flessibile e indipendente per ogni gruppo caffè così da
esaltare al meglio tutta la bontà della miscela utilizzata.
L’innovativo Turbosteam Milk4 consente di ottenere quattro
diverse ricette di latte in cui temperatura e livello di emulsione
sono stabiliti all’atto della programmazione e possono essere
modificati direttamente dal barista in base alle proprie
esigenze per offrire bevande latte preparate a regola d’arte.
Anche tè e infusi sono di qualità superiore grazie al nuovo
sistema che prevede tre diverse temperature e dosi d’acqua
infor
mano
giugno 2013
nel rispetto delle caratteristiche delle bevande
preparate.Prodotta con materiali completamente riciclabili,
M100 HD è ecologica perché equipaggiata con i più evoluti
sistemi di risparmio energetico tra cui funzioni di stand by
avanzate, rivestimento termico della caldaia e dei boiler caffè
e lo Smart Boiler per un ripristino dell’acqua in caldaia
ottimizzato.
M100 HD è disponibile nelle varianti di carrozzeria nero
opaco, bianco lucido e alluminio spazzolato.
Teorema si fa notare per lo stile sobrio e al tempo stesso
innovativo del suo design che ben si armonizza sia con gli
spazi dei bar tradizionali, che con gli ambienti di sapore
contemporaneo, e stupisce per la tecnologia di ultima
generazione che la equipaggia.
Con Teorema ogni barista è certo di servire un eccellente
espresso grazie al sistema termosifonico a termica variabile
che permette di regolare facilmente la temperatura di ogni
gruppo caffè per adattarsi al meglio alle caratteristiche della
miscela utilizzata, e può stuzzicare i palati raffinati dei propri
clienti offrendo quattro ricette a base latte di ottima qualità
grazie alla nuova lancia vapore Auto Steam Milk4.
Anche la regolazione della macinatura diventa semplice
grazie alla tecnologia Bluetooth che permette la connessione
diretta tra macchina e macinadosatore on demand wireless:
sulla base dei parametri di estrazione, Teorema invia degli
impulsi al macinadosatore che, se necessario, rettifica
automaticamente macinatura e dose.
Teorema rispetta l’ambiente perché dotata di funzioni di
energy saving avanzate e prodotta con materiali
completamente riciclabili.
19
20
giugno 2013
ASSOCIAZIONE CAFFE TRIESTE
Relazione del Presidente
Assemblea
dell’Associazione Caffè Trieste
13 maggio 2013
di Massimiliano Fabian
Cari Consoci,
Nel 2012 la crisi economica
generale non ha dato segni di
miglioramento, senza peraltro
pesare in maniera eccessiva sul
nostro settore. Infatti, le statistiche
sulle importazioni italiane di caffè
mostrano un più che confortante
aumento di oltre il 4%, dovuto
soprattutto al buon andamento delle
ri-esportazioni di caffè tostato; un
segnale di ottimismo giunge anche
dall’incremento dei consumi
nazionali apparenti.
Il dollaro USA, con il solito
andamento altalenante, ha chiuso
il 2012 attorno ad un livello di 1,32
nei confronti dell’Euro.
La sensazione è che la politica
europea, al contrario di Giappone e
Stati Uniti, non considera
fondamentale l’incremento delle
esportazioni verso i Paesi extra U.E.,
Serie Storica
Quotazioni Dollaro USA in Euro
1,36
quotazione
1,34
media
1,32
min e max
1,30
1,28
1,26
1,24
1,22
1,20
g
2012
f
m
a
le quali potrebbero sicuramente
migliorare pilotando il cambio per
avvicinarlo alla parità con il
Dollaro USA.
KCK13 - Coffee - Daily OHLC Chart
Op: 142.95, Hi: 142.95, Lo: 141.50, Cl: 141.50
40K
30K
162.00
160.00
158.00
156.00
154.00
152.00
150.00
148.00
146.00
144.00
141.50
140.00
138.00
136.00
134.00
132.00
130.00
150K
(c) Barchart.com
Vol: 9
Open Interest: 22
100K
20K
50K
10K
0K
Dec 12
Jan 13
Feb
m
Mar
Quotazioni caffè Arabica
alla borsa di New York negli ultimi 12 mesi,
mese di riferimento Maggio 2013,
da www.barchart.com
Apr
May
0K
g
l
a
s
o
n
d
Da: Ufficio Italiano Cambi
della Banca d’Italia
Mercato Internazionale
Per quanto concerne le borse del
caffè, nel 2012 abbiamo visto la
Borsa di New York per i caffè Arabica
iniziare l’anno a 227,20,
raggiungere il massimo a 233,90 il
12 gennaio per poi scendere al
minimo del 18 dicembre con
133,50 e chiudere l’anno a 143,80
cents/libbra, con un calo fra
massimo e minimo del 43%.
La Borsa dei Robusta di Londra ha
segnato differenze meno vistose,
con un’ apertura d’anno di 1800
USD/ton., mentre il minimo veniva
toccato già'61 il 6 gennaio con 1704.
Il massimo è stato raggiunto il 29
maggio con 2287, mentre l’anno si
è chiuso a 1963 USD.
Fra massimo e minimo la differenza
è stata del 24%, evidenziando
pertanto una volatilità minore
rispetto all’altra specie.
La produzione totale dell’anno
caffeicolo 2012/2013 è stimata in
144 milioni di sacchi, con un
incremento del 6,4% sull’anno
21
giugno 2013
precedente. Da ultimo va ricordato
che il consumo totale nell’anno di
calendario 2012, è
provvisoriamente stimato in circa
142 milioni di sacchi, rispetto ai 139
del 2011. La crescita della domanda
è stata spinta dai forti incrementi
dei Paesi esportatori e da quelli dei
mercati emergenti.
Fonte: Caffè Notizie – CIC
Mercato nazionale
Le importazioni di caffè verde nei
dodici mesi del 2012 raggiungono
la cifra complessiva di 8.076.110
sacchi con un aumento del 4,13 %
rispetto all’anno precedente.
Da rilevare che le importazioni di
Robusta hanno raggiunto il 40,11%
con un incremento superiore al
10% sull’anno precedente, mentre
i Brasiliani naturali si pongono a
quota 32,49%. Seguono gli “altri
dolci” che raggiungono il 24,48%
e i caffè “colombiani dolci” che si
attestano sul 2,92%.
Fonte: CIC
Evidentemente la crisi globale
suggerisce ai torrefattori di
mantenere prezzi più bassi a
scapito della qualità e nonostante
il differenziale Arabica/Robusta si
sia consistentemente ridotto nel
corso del 2012.
In questo inizio d’anno tale
differenziale è invece aumentato
ed è possibile che l’aumento
dell’utilizzo del Robusta si consolidi.
Secondo le previsioni di
quest’anno, il Brasile dovrebbe
superare abbondantemente i 50
milioni di sacchi di produzione (si
parla anche di oltre 55 milioni), e
ben 25 milioni di sacchi per il
Vietnam, con una sostanziale
tenuta complessiva per gli altri
paesi esportatori.
La succitata importante produzione
dei due maggiori paesi unita al
temuto calo dei consumi europei
stanno, insieme al surplus di
produzione e altri fattori, alla base
del calo delle quotazioni, in
particolare dell’Arabica, durante
questo 2012. L’export di caffè in
tutte le sue forme ha permesso al
settore di migliorare rispetto all’anno
precedente, con un aumento di oltre
il 10%; le importazioni sono
aumentate di oltre il 4% e vi è stato
un andamento positivo dei consumi
interni al paese, aumentati di poco
meno del 3%.
[prosegue sul prossimo numero]
London New Robusta Coffee Futures c1
2,500
2,000
Quotazioni
caffè Robusta
alla borsa di Londra
negli ultimi
cinque anni, da FT
1,500
1,000
May 06
-29.68%
2008
-17.63%
2009
+61.90%
2010
-15.61%
2011
+13.12%
2012
2013
22
giugno 2013
ELENCO
AZIENDE FORNITRICI CONVENZIONATE
Ricordiamo che esse praticano prezzi di favore a tutte le Ditte associate al GTTC.
Facciamo presente che il Sodalizio si autofinanzia attraverso i contributi versati da queste Aziende. Pertanto i Soci, oltre a fruire di condizioni particolarmente
vantaggiose, rendono anche possibile un ulteriore sviluppo del Gruppo Triveneto Torrefattori Caffè ed al collegato Consorzio Torrefattori delle Tre Venezie.
ASACHIMICI S.p.A.
Detergenti speciali
certificati per macchine
espresso, cappuccinatori e
macinacaffè.
BRAMBATI S.p.A.
Progetta e produce
impianti completi
per la lavorazione del caffè.
BRITA Italia S.r.l.
Acqua filtrata.
Produce prodotti di filtrazione
d’acqua per uso domestico
ed applicazioni professionali.
CARTOTECNICA
AMMAZZINI S.n.c.
Produzione tovaglioli da bar.
CHIMAB S.p.A.
Cioccolata in polvere;
bevande solubili calde e
fredde; tè ed infusi in filtro
e in foglia.
CMA MACCHINE
PER CAFFÈ S.r.l.
Macchine per caffè
espresso.
DALLA CORTE S.r.l.
Uffici, Show room e Sede legale:
Produttori di macchine
da caffè.
Via Strada Nuova, 27
27050 CODEVILLA (Pavia)
tel. 0383 373100
fax 0383 373078
www.brambati.it
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Via Kennedy, 21
24066 PEDRENGO (Bergamo)
tel. 035 203447
fax 035 203661
www.brita.net
[email protected]
Via I° Maggio, 70
Frazione Rosano
55067 RIGNANO SULL’ARNO
(Firenze)
tel. 055 8303035
fax 055 8303035
Via C. Colombo, 34
35011 CAMPODARSEGO (Padova)
tel. 049 9201496
fax 049 9201498
www.magicaciok.it
[email protected]
Via Condotti Bardini, 1
31058 SUSEGANA (Treviso)
tel. 0438 6615
fax 0438 60657
www.cmaspa.com
[email protected]
Via Zambeletti, 10
20021 BARANZATE (Milano)
tel. 02 45486443 - 02 3762398
fax 02 39321440
www.dallacorte.com
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GRUDEN S.p.A.
Imballaggi flessibili.
LA SAN MARCO S.p.A.
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L F S.p.A.
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macchine da caffè,
macinacaffè e accessori.
MARZOTTO S.r.l.
Produzione orzo tostato
naturale. Fornisce orzo
solubile, cura il prodotto sin
dalla semina.
MAZZER LUIGI S.r.l.
Macinadosatori,
macina caffè.
MEDAC S.r.l.
Industria cartotecnica per
imballaggio in carta
politenata per bevande
calde, fredde e da gelato.
Via Mattei, 12
35020 MASERÀ (Padova)
tel. 049 8860996
fax 049 8862671
www.gruden.it
[email protected]
Via Venuti, 10
34072 GRADISCA (Gorizia)
tel. 0481 967111
fax 0481 960166
www.lasanmarco.it
[email protected]
Via Voltri, 80
47522 CESENA (Forlì-Cesena)
tel. 0547 341111
fax 0547 341110
www.lfricambi724.it
[email protected]
Via Roma, 192/E
36070 CASTELGOMBERTO (Vicenza)
tel. 0445 440506
fax 0445 941317
www.marzottosrl.com
[email protected]
Via Moglianese, 113
30037 GARDIGNANO DI SCORZÈ (VE)
tel. 041 5830200
fax 041 5830060
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[email protected]
Via R. Wenner, 52
84131 SALERNO
tel. 089 301466
fax 089 302069
www.medac.it
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insegne luminose con servizio
di richiesta autorizzazioni
presso gli uffici competenti.
Via Raffaello, 57
31020 SAN VENDEMIANO (Treviso)
tel. 0438 400053
fax 0438 400185
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Via O. da Pordenone, 20
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personalizzato.
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40037 SASSO MARCONI (Bologna)
tel. 051 6750834
fax 051 6750836
www.emilpackisca.it
[email protected]
Azienda per la gestione
del recupero crediti
Italia ed Estero.
tel. 055 344031
fax 055 3440335
www.nivi.it
FAEMA / LA CIMBALI
Via Manzoni, 17
20082 BINASCO (Milano)
NUOVA RICAMBI S.r.l.
Macchine da caffè.
tel. 02 900491
fax 02 9054818
www.faema.it / www.cimbali.it
Ricambi macchine caffè
e macinadosatori dal 1980
Via dei Mille, 20
20061 CARUGATE (Milano)
tel. 02 9253205
fax 02 9254286
www.nuovaricambi.it
[email protected]
Via Cile, 2 - Z.I.
35127 PADOVA
tel. 049 760955
fax 049 8700297
www.foralberg.it
[email protected]
PAJOLA
EMILPACK S.r.l.
FORALBERG S.r.l.
FORNITURE ALBERGHIERE
Via Nazario Sauro, 24
26039 VESCOVATO (Cremona)
tel. 0372 830494
fax 0372 830029
www.pulycaff.com
[email protected]
Forniture tazze in vera
porcellana.
Forniture alberghiere.
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per interno ed esterno,
specchi serigrafati.
Via Monte Carena, 32
37057 S. GIOVANNI LUPATOTO (VR)
tel. 045 9250823
fax 045 9250823
www.pajola.it
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giugno 2013
SCARBOLO ZUCCHERI S.r.l.
Zucchero import-export
confezionamento
zucchero in bustine.
VIROPA IMPORT
Tè, caffè decaffeinato,
cioccolato, orzo, bustine,
cialde.
WEGA MACCHINE
PER CAFFÈ S.r.l.
Macchine per caffè
espresso.
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33047 REMANZACCO (Udine)
tel. 0432 667226
fax 0432 667846
www.scarbolozuccheri.com
[email protected]
Via Julius Durst, 72
39042 BRESSANONE (Bolzano)
tel. 0472 836527
fax 0472 837340
www.viropa.it
[email protected]
Via Condotti Bardini, 1
31058 SUSEGANA (Treviso)
tel. 0438 1799700
fax 0438 1884890
www.wega.it
[email protected]
numero verde
800 905 525
Ricordiamo ancora che le suddette aziende, tutte in possesso degli elenchi aggiornati dei Soci
del Gruppo Triveneto, sono disponibili a praticare ad essi delle condizioni di favore.
23
24
giugno 2013
L’ANGOLO DEL
CONSULENTE
Novità del Decreto Sviluppo
Deducibilità perdite su crediti
Assonime ha analizzato con una
sua circolare le modifiche al regime
fiscale delle sopravvenienze attive
e delle perdite su crediti, introdotte
dal DL 22 giugno 2012 n. 83.
Si tratta di un primo commento in
cui vengono segnalate le principali
questioni interpretative e le residue
criticità applicative non risolte dal
decreto, in attesa dei chiarimenti
dell’Agenzia delle Entrate.
Le novità del
Decreto Sviluppo
Sul versante del creditore, il
Decreto n. 83, si è limitato a
prendere in considerazione gli
accordi di ristrutturazione ex art.
182-bis della legge fallimentare
senza menzionare i piani attestati
di risanamento.
In particolare, il citato decreto ha
aggiunto nell’art. 101, comma 5,
del TUIR, la previsione secondo cui
gli elementi certi e precisi che
legittimano la deduzione della
perdita sussistono, oltre che nelle
ipotesi di assoggettamento del
debitore alle procedure concorsuali
tradizionali, anche nel caso di
ricorso ad accordi di ristrutturazione
omologati.
Fin dall’origine la posizione
dell’Amministrazione Finanziaria
sulla deducibilità delle perdite di
crediti verso debitori falliti è stata
abbastanza rigida, nel senso che
se ne ammetteva il riconoscimento
fiscale solo al momento della
chiusura del fallimento, nella
misura in cui i crediti rimanessero
insoluti.
Successivamente la norma è stata
modificata nel senso che “le perdite
su crediti sono deducibili se
risultano da elementi certi e precisi
e in ogni caso, per le perdite su
crediti, se il debitore è assoggettato
a procedure concorsuali”.
In queste situazioni si è ritenuto
opportuno sollevare il creditore
dalla prova rigorosa degli elementi
certi e precisi assumendo che in
tali ipotesi questi requisiti
sussistano ex lege.
La peculiarità, dunque, della scelta
del legislatore nel Decreto Sviluppo,
rispetto alla precedente posizione
dell’Amministrazione Finanziaria,
è stata quella di considerare
soddisfatti gli elementi certi e
precisi non già al momento della
chiusura della procedura
concorsuale e in funzione dei suoi
esiti (in deroga a quanto avviene,
come già osservato, per il caso di
esecuzione individuale) ma fin da
subito, ossia al momento della
apertura della procedura
concorsuale.
Su questo aspetto si è sviluppata
una delle questioni interpretative
più controverse, cioè se tale
particolare disciplina inserita
nell’art. 101, comma 5, del TUIR,
si proponga o meno di individuare
un criterio di competenza fisso ed
inderogabile per la deduzione
della perdita.
Il tema è: la perdita su crediti debba
essere dedotta necessariamente
nel periodo di imposta di apertura
della procedura concorsuale
oppure quello rappresenta
semplicemente un dies a quo,
rimettendo la scelta concreta del
quando al contribuente?
In proposito sono state avanzate
in dottrina e in giurisprudenza
opinioni discordanti.
Le sentenze della Cassazione, in
particolare, sono tutt’altro che
univoche e hanno seguito nel corso
del tempo vari indirizzi.
Secondo un primo orientamento,
finora ancora prevalente, la
deduzione della perdita dovrebbe
avvenire obbligatoriamente nel
periodo d’imposta d’apertura della
procedura concorsuale perché in
quel periodo si manifesta per la
prima volta la certezza della
difficile recuperabilità del
credito.
Secondo altre pronunce, al
contribuente sarebbe
consentito di dedurre la perdita
anche in periodi successivi a
quello di apertura della
procedura concorsuale, purchè
in maniera non arbitraria. È
rinvenibile anche un terzo
orientamento, secondo cui si
afferma che, ferma restando
l’esigenza di dedurre la perdita
al momento in cui si acquisisce
certezza che il credito non può
essere soddisfatto, tale
momento dovrebbe coincidere
con quello della apertura della
procedura concorsuale oppure
con quello della sua chiusura.
A fronte di questa varietà di
orientamenti giurisprudenziali,
anche la dottrina ha espresso
tesi di varia natura, oscillando
fra l’adesione alla tesi restrittiva
(apertura della procedura) e la
tesi più estensiva (dall’apertura
della procedura, in un esercizio
a scelta del contribuente, in
funzione delle scelte non
arbitrarie di bilancio).
Secondo Assonime, l’ipotesi di
ammettere la deduzione della
perdita nei periodi di imposta
successivi attraverso la
‘ulteriore’ dimostrazione della
sussistenza degli elementi certi
e precisi, non appare plausibile
per la semplice ragione che il
divieto di azioni esecutive
sussiste non solo al momento
dell’apertura della procedura,
ma anche nei periodi di imposta
successivi e per tutta la sua
durata.
In altre parole, se la presunzione
di sussistenza degli elementi
certi e precisi non valesse anche
in relazione a tali periodi
successivi si finirebbe per far
gravare sul creditore un onere
probatorio che non sarebbe in
grado di assolvere.
In questo contesto, la soluzione
che Assonime ritiene più
equilibrata e probabilmente più
coerente con le finalità che il
legislatore ha inteso raggiungere
con l’espressione secondo cui
gli elementi certi e precisi
devono ritenersi sussistenti “in
ogni caso” è quella che
attribuisce al riconoscimento
ex lege degli elementi certi e
precisi, in caso di fallimento o
di altre procedure concorsuali,
il significato di rimettere sic et
simpliciter la deduzione della
perdita su crediti alle rilevazioni
e alle determinazioni di
bilancio.
In altri termini, a partire dal
momento in cui si considerano
soddisfatti i presupposti e i limiti
di rilevanza delle componenti
valutative previste dalla
disciplina fiscale, sembra logico
che il quantum e il quando di
tali determinazioni venga a
dipendere dalle scelte
compiute in bilancio, senza la
possibilità di ascrivere
all’Amministrazione Finanziaria
un potere di sindacato di tali
scelte.
Diversamente, infatti, si
verrebbero a reintrodurre limiti
alla rilevanza delle valutazioni
compiute dal redattore del
bilancio ulteriori e diversi
rispetto a quelli richiesti dal
legislatore; limiti che risultano
oltretutto incerti ed
indeterminati e affidati al
discrezionale apprezzamento
delle singole fattispecie, come
i contenziosi ancora in atto
testimoniano.
I contenuti del presente articolo vanno assunti come meramente informativi, non
utilizzabili in alcun modo quale consulenza/opera professionale; ogni interpretazione
ivi contenuta è meramente indicativa e non assume valore di parere professionale.
Rubrica a cura di:
Dottor Giacomo Mallano
Commercialista
Studio Tributario Cattelan-Verni-Mallano & Associati
26
giugno 2013
SCADENZARIO FISCALE
giugno 2013
a cura di
Diego Franciosa
Entro venerdì
VENERDÌ
14 GIUGNO
2013
14 giugno
2013
MOD. 730-ASSISTENZA FISCALE
PRESTATA DAL SOSTITUTO
D’IMPOSTA
– Il sostituto d’imposta consegna
al dipendente/pensionato i
Modd. 730 e 730-3 elaborati.
Entro lunedì
LUNEDÌ 17 GIUGNO 2013
17 giugno 2013
MOD. IRAP 2013
– Versamento dell’IRAP (saldo
2012 e I° acconto 2013).
MODELLO 730 – CONSEGNA
RITENUTE
– Versamento ritenute su redditi
da lavoro dipendente e
assimilati, lavoro autonomo,
provvigioni nonché su
corrispettivi per contratti
d’appalto nei confronti dei
condomini (mese precedente).
ADDIZIONALI
– Versamento addizionali
regionali/comunali su redditi
da lavoro dipendente del mese
precedente.
IVA
– Liquidazione e versamento
(mese precedente e I°
trimestre).
IVA DICHIARAZIONE D’INTENTO
(mensile)
– Invio delle comunicazioni
d’intento in relazione alle quali
sono state emesse fatture
senza applicazione dell’IVA
registrate per il mese
precedente.
– Termine per la consegna da
parte del CAF o del
professionista abilitato al
dipendente o pensionato del
modello 730 e del prospetto di
liquidazione modello 730-3.
RETTIFICA IVA - CONTRIBUENTI
MINIMI
IMU
UNICO 2013 - PERSONE
FISICHE/SOCIETÀ
– Sospeso il versamento sulla
prima casa; sono escluse
dalla sospensione le abitazioni
di tipo signorile classificate
nella categoria catastale
A/1, A/8 e A/9.
– Versamento per rettifica della
detrazione IVA delle rate
successive alla prima per i
contribuenti minimi.
– Versamento delle imposte
risultanti dalla dichiarazione
(periodo d’imposta 2012),
comprese imposte sostitutive
(ad es. per regime dei minimi,
cedolare secca, ecc.).
UNICO 2013 - SOGGETTI IRES
– Versamento imposte risultanti
dalla dichiarazione (soggetti con
esercizio coincidente con l’anno
solare o approvazione del
bilancio nei termini ordinari).
SPAZIO MERCATO
Nel caso in cui siate interessati a pubblicare
un Vostro annuncio nella sezione Spazio Mercato,
potete contattare la Segreteria:
Tel. 040 390044 - Fax 040 9384589
Cellulare: 331 658 5552 - e-mail: [email protected]
VENDO
COMPRO
CERCO
DIRITTO ANNUALE CAMERA DI
COMMERCIO
– Versamento diritto annuale
camerale.
CONTRIBUTI IVS - ARTIGIANI E
COMMERCIANTI - acconti e
saldo
– Versamento saldo anno
precedente prima rata acconto
anno corrente sul reddito
eccedente il minimale.
GESTIONE SEPARATA INPS –
PROFESSIONISTI - saldo e
primo acconto
– Versamento saldo anno
precedente e prima rata
acconto previdenziale anno
corrente.
ADEGUAMENTO STUDI DI
SETTORE (maggiorazione)
– Versamento, con
maggiorazione, dell’IVA
derivante dall’adeguamento agli
Studi di settore e dell’eventuale
maggiorazione (3%).
CONTRIBUTI INPS MENSILI
– Versamento all’INPS da parte
dei datori di lavoro dei contributi
previdenziali a favore della
generalità dei lavoratori
dipendenti, relativi alle
retribuzioni maturate nel mese
precedente.
CONTRIBUTI INPGI
– Versamento dei contributi
previdenziali dei giornalisti
professionisti relativi alle
retribuzioni maturate nel mese
precedente.
GESTIONE SEPARATA INPS
– Versamento del contributo
previdenziale sui compensi
corrisposti nel mese
precedente.
Entro martedì
MARTEDÌ
25 GIUGNO
2013
25
giugno
2013
INPS - GESTIONE EX ENPALS
UNIFICATA
– Denuncia unificata del mese
precedente.
ELENCHI INTRASTAT – MENSILI
– Presentazione contribuenti
mensili.
Le informazioni contenute nello scadenzario sono soggette a clausola
di esclusione di responsabilità per quanto riguarda le informazioni in
esso contenute e per i danni o i problemi legali derivanti dall’ uso delle
stesse. Esse vanno assunte come meramente informative e non
costituiscono un parere di tipo professionale o legale. Le indicazioni
riportate potrebbero risultare non aggiornate e/o incomplete.
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