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Verifica dell`imbozzamento: calcolo e applicazioni

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Verifica dell`imbozzamento: calcolo e applicazioni
2 L’acciaio
2.1 Analisi delle sollecitazioni
1
2.1.5 Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi
Verifica dell’imbozzamento: calcolo e applicazioni
Limitando lo studio alle sezioni a doppio (laminate a caldo
o composte saldate) e a
[fig. a], che sono anche le più utilizzate, la deformazione per imbozzamento di travi inflesse e
di aste compresse di norma non si verifica quando:
h2
≤ 45
ta
per acciaio S235
h2
≤ 42
ta
per acciaio S275
h2
≤ 36
ta
Fig. a
per acciaio S355
dove:
h2 = altezza della parete sottile misurata dalla mezzeria dei cordoni di saldatura nelle sezioni composte saldate o al netto
dei raccordi nei profili laminati
ta = spessore della parete stessa.
Superando i suddetti valori, può verificarsi l’imbozzamento della trave, in modo particolare in corrispondenza degli appoggi e
dei punti di applicazione di carichi concentrati.
Il fenomeno viene contrastato inserendo degli irrigidimenti verticali fra le ali, dette costole [fig. b], ed eventualmente anche orizzontali se l’anima è molto alta [fig. c], che suddividono l’anima in pannelli longitudinali con dimensioni limitate.
Fig. b
Fig. c
© SEI - 2012
2 L’acciaio
2.1 Analisi delle sollecitazioni
2
2.1.5 Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi
Devono essere rispettati i seguenti accorgimenti:
■ ti ≥ ta
dove ti = spessore della costola e ta = spessore dell’anima
■ bi > 5 ⋅ ta
dove bi = larghezza della costola
■
a
≤ 1 ÷ 1,5
h2
dove a = interasse delle costole e h2 = altezza della parete da irrigidire misurata come prima indicato
bi
= k deve risultare:
ti
k ≤ 15 per acciaio S235
k ≤ 14 per acciaio S275
k ≤ 12 per acciaio S355
■ gli irrigidimenti longitudinali devono essere preferibilmente continui attraverso quelli verticali;
■ gli irrigidimenti verticali, disposti simmetricamente rispetto all’anima, devono essere saldati all’anima, all’eventuale irrigidimento longitudinale e all’ala compressa e non a quella tesa.
■
il rapporto
La normativa italiana permette di applicare un procedimento sufficientemente approssimato e in favore della sicurezza, in base
al quale ogni costola può essere verificata come soggetta a uno sforzo normale uguale al taglio V agente nella sezione assumendo
una lunghezza libera d’inflessione:
l1 ≥
3
⋅ h2
4
© SEI - 2012
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