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Laboratorio di lettura

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Laboratorio di lettura
I.C. “A. Montini” Castelnuovo del Garda – Verona
Scuola Primaria “P. Caliari” di Sandrà
Classe II A
Laboratorio di lettura
Prima fase di lavoro: esperienza di ascolto nella Stanza delle Storie
Nella nostra scuola abbiamo allestito una stanza in cui effettuare le esperienze di ascolto.
In breve, la “stanza delle storie” è come una specie di “isola speciale”, in
cui rifugiarsi appena possibile, aperta a chiunque sia disposto a togliersi le
scarpe e a rispettare le due regole inderogabili illustrate all’ingresso:

Ascolto reciproco in perfetto silenzio

Rispetto per tutte le persone e le cose presenti nella stanza.
La stanza è
arredata infatti dalle insegnanti con
l’intento di farne un ambiente “morbido”, colorato,
cangiante e in rinnovamento continuo, piacevolmente
“rilassante”.
Le vetrofanie sono state realizzate con
cartoncini e carta velina e i soggetti scelti
hanno lo scopo di dare un messaggio
positivo legato alla lettura. Sulle mensole
sono stati disposti libricini adatti all’età dei
bambini per la libera consultazione e il
prestito senza vincoli di tempo e di lavori
obbligatori di restituzione. Il pavimento è ricoperto quasi
completamente con trapunte recuperate dalle rappresentanti dei genitori che, informate
dell’iniziativa, hanno partecipato attivamente e con grande disponibilità. Sempre per
enfatizzare l’aspetto cangiante e allegro della stanza, sono stati appesi fili e drappi di tulle a
metà altezza che sono stati denominati “nuvole del pensiero”. Ogni bambino può portarsi
da casa plaid e cuscino (da lasciare poi nella stanza fino all’appuntamento seguente) per
mettersi comodo durante le esperienze di ascolto. Nella stanza delle storie i bambini hanno
ascolto e, a grande richiesta, riascoltato la storia dell’Orco Gianbeppe.
Seconda fase di lavoro: composizione di un semplice “copione” per la
drammatizzazione della storia in un semplice teatrino.
Dopo aver letto ad alta voce la storia e aver raccolto tutti gli
elementi più accattivanti carpiti dagli alunni durante
l’ascolto, l’insegnante ha redatto un semplice “copione” .
Dopo la distribuzione dei ruoli i bambini si sono esercitati
nella lettura e nella recitazione; infine hanno illustrato il
copione con i disegni delle sequenze della storia ed
aggiunto note e pensieri personali.
L’Orco Gianbeppe
Narratore 1- Tom e Edo sono due amici; anzi, tanto amici che
sembrano fratelli. Nel loro paese si racconta una storia davvero
misteriosa: si dice che sulla collina, in mezzo ai boschi scuri, abiti un
orco terribile…tanto terribile da essere capace di acchiappare,
scorticare, condire con olio e prezzemolo e pappare tutti i bambini!
Aiuto!!!
Narratore 2 – Ma Tom è uno tosto. Lui non ci crede per davvero e
vuole andare a vedere.
Narratore 3 – Ma mica da solo! Un po’ di compagnia non guasta mai perbacco! Perciò, insistendo
un pochino riesce a convincere il suo quasi fratello Edo.
Narratore 4 – Un pomeriggio di primavera, i due salgono su per la collina e…
T - Ah!
E - Ah!
O - Ahhhhhhh!
T - Scappiamo! Scappiamo!
O - Conosco io un nascondiglio!
E - Sbrighiamoci! Ci acchiappa!
T - Corri! Corri!
O - Correte più svelti!
T - STOP! FERMI TUTTI! Qui c’è qualcosa che non va.
E - Certo. Stiamo scappando insieme all’orco.
T - Eh no. Così non va. Non si può fare.
O - Scusate, perché non si può fare?
E - Perché noi stiamo scappando per non farci mangiare!
O - Neanche io voglio farmi mangiare! Dunque posso scappare con
voi!
E - In effetti, ha ragione.
T - No che non ha ragione! Noi scappiamo perché è lui che ci vuole mangiare!!!
Narratore 5- L’orco si blocca. Che razza di sciocchezza! Lui non si è mai sognato di mangiare i
bambini. Che cosa disgustosa! Bleah!!!! Glielo diceva sempre la sua mamma di non fidarsi dei
bambini e neanche dei loro parenti e neanche degli amici dei loro parenti…tutti capaci solo di
offendere e di dire cose bruttissime sugli orchi come lui. Tanto valeva starsene lontani da loro.
Lontani e soli soletti.
Narratore 6- Gianbeppe, così si chiamava l’orco, non solo non mangiava i bambini, ma neanche
le uova! Un vegetariano puro, molto educato e gentile. Insomma, un orco con la testa a forma di
pera, davvero ammodo.
Narratore 7 – Gianbeppe, offeso dalle insinuazioni di Tom e Edo, decide di tornare a casa sua.
Educatamente saluta e se ne va.
Narratore 8 – Edo, che ha ancora un po’ di paura, vorrebbe tornare subito a casa, ma Tom,
incuriosito, vuole conoscere meglio Gianbeppe.
T - Gianbeppe! Scusaci tanto sai, non volevamo offenderti…ma è proprio vero che abiti tutto solo
e non parli mai con nessuno?
O - Proprio solo solo…non sono. Ho le mie sedici galline … e poi c’è Adalgisa! La mia pesciolina!
T - Sì, ma non vengono mai a trovarti i tuoi amici di scuola?
(Gianbeppe abbassa la testa e disegna cerchietti a terra con la punta del piede)
Narratore 9 – Gianbeppe ci rimane proprio male. Biascica qualcosa … finché, con tutto il coraggio
che ha, confessa a Tom e Edo che non ha amici di scuola perché lui a scuola non ci è mai
andato.
Narratore 10 – Tom ha capito che non è il caso di insistere su quell’argomento ma Edo, a volte un
po’ tonto, insiste.
E - Ma allora, se non sei andato a scuola, come hai fatto a imparare a leggere e a scrivere?
(Gianbeppe “tira su col naso” e poi comincia a piangere disperato)
Narratore 11 – Tom e Edo cercano di consolare Gianbeppe come possono: gli raccontano che
andare a scuola non è molto divertente, che loro ci devono andare per forza… ma Gianbeppe
non è convinto…
O - Non me la raccontate giusta voi due: se sapessi scrivere potrei fare un mucchio di cose, poteri
mettere i nomi sui vasetti di marmellata, spedire le cartoline, tenere un diario…
T – E - Il diario no! E’ una cosa da femmine!!!
O - Oh. Non lo sapevo…
(Edo parla e Tom cerca di fermarlo pestandogli un piede e dandogli qualche gomitata ma Edo non
capisce e va avanti imperterrito)
E - Però se tu sapessi leggere, potresti scoprire mille avventure nuove e bellissime nei libri! Storie di
animali parlanti, di fantasmi, di bambini, di mostri spaventosi! E smettila di pestarmi i piedi! Sai che
ci sono libri pieni di sorprese tutti da scoprire? Ahi!! E poi dovresti vedere quelli che hanno i disegni
in rilievo! Fantastici!
O - Basta! Adesso non vi ascolto più perché mi fate venire la malinconia e non mi piace sentirmi
triste. Io torno a casa, vi saluto. Vi prego di non dire a nessuno che esisto e che abito qui. Capito?
Narratore 12- Tom e Edo guardano Gianbeppe allontanarsi. Viene loro un’idea formidabile: e se
fossero proprio loro ad insegnare a Gianbeppe a leggere e a scrivere??
Narratore 13 – I due richiamano Gianbeppe e fanno la loro proposta. Gianbeppe cincischia un
pochino… è titubante … ma alla fine accetta.
Narratore 14 – Il giorno dopo inizia la scuola per Gianbeppe: Edo e Tom sono due maestri molto
severi! Niente pasticci! Non si chiacchiera! Taccuino con due c! Soqquadro con due q! Acqua si
scrive con c-q-u!! Come si arrabbiano se Gianbeppe si confonde o macchia il quaderno con la
marmellata di lamponi!
Narratore 15 – Gianbeppe, alle volte, cerca di inventarsi delle scuse per non fare i compiti ma i suoi
due maestri non ci cascano mai! Povero Gianbeppe!
Narratore 16 – Gianbeppe, a volte, fa i compiti in fretta, senza impegnarsi troppo e spera di farla
franca … ma Edo e Tom non si lasciano distrarre e lo rimproverano. Povero Gianbeppe!
Narratore 17 – I giorni passano veloci e Gianbeppe, con un po’ di fatica, impara a scrivere proprio
bene: con le doppie al posto giusto, gli accenti dove servono, le lettere maiuscole all’inizio delle
frasi. Anche nella lettura non se la cava per niente male!
Narratore 18 – Tom e Edo sono proprio soddisfatti dei progressi del loro primo alunno e decidono
che si merita un premio per tutto l’impegno che ha dimostrato…
T - Regaliamogli un libro zeppo di avventure dei pirati!
E - Macchè! Secondo me sono più belle le storie di fantasmi. Vuoi mettere quelle bollicine frizzanti
che si sentono nello stomaco quando leggi di porte cigolanti che si aprono e di terribili fantasmi
che appaiono dal nulla???
Narratore 19 – Tom e Edo non sanno prendere una decisione. Quasi litigano per decidere che libro
regalare al loro alunno modello. Alla fine decidono di regalargliene due. Due premi invece di uno.
Narratore 20 – Il giorno dopo si presentano da Gianbeppe con un bel pacchetto.
O - Il mio primo regalo! Che felicità! Che felicità! UUUUUUUUUUUUUUU!!! (Gianbeppe saltella e fa
piroette tutto intorno)
Narratore 21 – Quando Gianbeppe apre il pacchetto e trova i due libri, per l’emozione, si blocca.
Niente più piroette, niente più esclamazioni di gioia. Quei regali gli piacciono talmente tanto che
rimane lì con la faccia imbambolata per un po’. Poi si siede e si mette a leggere. Tom e Edo, felici
che il loro regalo sia piaciuto così tanto, decidono di salutarlo e di lasciarlo leggere in pace.
Narratore 22 – Gianbeppe passa tutto il pomeriggio e perfino la notte a leggere, fino all’ultima
pagina, le sue avventure. La sua mente si apre, trova mille nuove idee, si riempie di immagini
bellissime e Gianbeppe capisce che oltre il suo amato bosco c’è un mondo da scoprire. Ora sa
leggere e scrivere perciò è pronto per un lungo viaggio alla scoperta del mondo intero!
Narratore 23 - Il giorno seguente, di buon mattino, Gianbeppe lascia una lettera per salutare Tom
e Edo e, in compagnia di Adalgisa, parte per il suo lungo viaggio. Tom e Edo, quando lo scoprono,
nonostante un po’ di tristezza per la partenza dell’amico, scoprono una gioia nuova e sconosciuta
nel loro cuore: gioia per aver regalato qualcosa di veramente importante ad un amico così
speciale.
Terza fase di lavoro: preparazione sagome cartonate.
Ogni bambino ha disegnato se stesso su una sagoma di cartoncino che lo
rappresenterà durante la drammatizzazione.
Quarta fase di lavoro: realizzazione del teatrino e messa in scena della storia
dell’Orco Gianbeppe. (file audio – video allegato).
I bambini hanno gestito l’intera rappresentazione da soli: oltre ad “attori” e lettori hanno
lavorato “dietro le quinte” anche i “silenziatori”, i direttori delle musiche e dei saluti finali.
Sandrà, 13 aprile 2014
Insegnante responsabile del progetto
Laura Rama
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