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Il Paese delle Vacanze non sta lontano per niente: se guardate sul

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Il Paese delle Vacanze non sta lontano per niente: se guardate sul
Giornalino Scolastico dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” - Tramonti
Gianni Rodari
SENZA SE E SENZA MA: LA SCUOLA COME
LABORATORIO PERMANENTE DI APPRENDIMENTO.
Anno 20 n.40 Giugno 2016
Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.
Gentilissimi,
abbiamo concluso l’anno in bellezza con la programmazione e la realizzazione degli itinerari dei tre “Sabato del villaggio” previsti per la scuola primaria e secondaria di 1° grado.
Nati come recupero delle attività curriculari che sono andate perse nei giorni di chiusura
della scuola per i lavori del FESR edilizio nel mese di novembre, essi si sono rivelati una
vera e propria fucina di idee e di attività che non solo hanno condotto i vari gruppi classe
ad esplorare il territorio con le sue risorse, ma anche alla scoperta al proprio interno di
opportunità formative inimmaginabili. Fuori: le visite guidate alle cantine Apicella, San
Francesco e Reale dove gli alunni hanno ricevuto oltre ad una straordinaria accoglienza,
una vera e propria full immersion in cui hanno appreso i percorsi che conducono dalla raccolta all’imbottigliamento, il progetto “Puliamo Tramonti” che ha trasformato i nostri
alunni in perfetti ecologisti e il progetto “Figlino: Borgo da favola” che attraverso Biancaneve e i sette nani ha fatto rivivere ai nostri alunni il sogno e la pittoricità della fiaba. Dentro: il Progetto “Leggere che passione” quest’anno è stato particolarmente coinvolgente
grazie all’intervento di Angelo Coscia, scrittore e poeta impegnato da tempo in progetti di
formazione e animazione nel sociale, le attività di cineforum di storia e di scienze in formato 3D grazie ai preziosi occhialini di cui la scuola ha munito tutti gli alunni, esperienza
interessante e formativa che non solo velocizza l’apprendimento ma facilita i percorsi di
insegnamento rendendoli vivi e stimolanti, la social dance non intesa come puro e semplice divertimento che ha messo in evidenza la sua rilevanza estetica, culturale, coreica e sociologica rappresentando il preludio e insieme l’epilogo di un impegno di gruppo con il
coordinamento dei movimenti e l’armonia dei passi. Il successo maggiore per i Docenti
prima e per gli alunni successivamente è stato ottenuto dai laboratori di gruppo eterogenei
dove bambini di fasce di età diverse hanno sperimentato modalità di peer tutoring e del
cooperative learning all’interno di una squadra dove il conseguimento del risultato è stato
frutto di uno sforzo comune.
Le diverse modalità laboratoriali messe in cantiere dalla progettazione dei “Sabato del villaggio” hanno dimostrato come l’apprendimento motivato dal “fare”, che solo una didattica di tipo laboratoriale può realizzare, costituisce la strada maestra verso il successo formativo.
L’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tramonti sta lavorando su questa
consapevolezza: senza se e senza ma, con gli spazi e le strutture a disposizione, ottenute negli anni con una progettualità incessante e mai interrotta
di accesso ai fondi europei, questa piccola comunità scolastica è diventata
ormai il centro vibrante di un intero territorio.
Il Dirigente Scolastico
Un meritato riposo a tutti voi!
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I.C. “G. Pascoli” Tramonti –(SA) - www.ictramonti.gov.it
Prof.ssa Luisa Patrizia Milo
Formazione
In relazione al Protocollo di Intesa con l’Università di Salerno, ai fini
della formazione sulla valutazione in generale e sull’Invalsi in particolare, nell’ambito dell’itinerario del
Piano di Miglioramento di Rete :"La scuola come laboratorio permanente di apprendimento", Giovedì 19 maggio, presso il Dipartimento di Matematica
dell’Università di Salerno, il Prof.
Pietro di Martino, Ricercatore
SSD Mat04 (Matematiche Complementari) dell’Università di Pisa ha
tenuto un seminario dal titolo "INVALSI: paure, criticità e opportunità", cui hanno partecipato numerosi docenti della nostra scuola.
News Scuola
“Il profilo dell’Educatore e dell’Uomo attraverso le esperienze e le testimonianze di quanti l’hanno conosciuto e vissuto”, nel ricordo, nei
racconti e nelle note di quanti, Dirigenti, collaboratori, docenti, alunni
“piccoli e grandi”, genitori, giornalisti, amministratori di Ravello, Scala,
Tramonti, Minori, lo hanno stimato, apprezzato e amato.
Ma soprattutto a tracciare il suo miglior ritratto, quello più vero e profondo, le sue stesse parole, tratte dall’ “ASSE D’ONOFRIO-MILO
AR”, regalate all’amica e collega, professoressa Milo, “o Luisa, o Patrizia, o Luisa Patrizia”, che ce ne ha saputo e voluto fare dono perché rivelatrici della straordinaria caratura culturale, professionale e
morale di “un Formatore e di una Guida di senso e di significato per la
Scuola.”
Fondi Strutturali Europei Programmazione 2014-2020
Autorizzato NUOVO PON/FESR
“Per la scuola – Competenze e ambienti
per l’apprendimento” 2014-2020
€ 21.910,00
piano 15152
Fondi Strutturali Europei - PON. Avviso prot. n. AOODGEFID/12810
del 15/10/2015 rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali, Asse II Infrastrutture per l’istruzione Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico 10.8 “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della
scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” - Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.
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I.C. “G. Pascoli” Tramonti –(SA) - www.ictramonti.gov.it
Il 10 febbraio è stata celebrata la SS. messa
giornata in ricordo del Prof. Mario MEMOLI.
“È stato un uomo buono,
È stato un uomo giusto,
È stato un uomo onesto.
Il suo riserbo è stato pari solo alla sua disponibilità
verso il prossimo;
la sua discrezione pari solo al suo altruismo.
Rari i suoi sorrisi e,
proprio per questo, più preziosi,
perché più veri, senza ipocrisie,
come un dono, dolce e un po’ malinconico,
offerto al mondo.
Questo il ricordo terreno che il professor Mario Memoli ci ha lasciato
di sé, “con la sua composta serietà e il suo zelo sul lavoro” che tutti,
nel tempo, abbiamo imparato ad apprezzare e conoscere.
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Iter Didattici
News Scuola
Team Innovazione Digitale
Classe 4A Scuola Primaria
- Ma cosa sta succedendo al nostro prato? Guarda com’è sporco! Ci
sono rifiuti dappertutto!- esclama Piumetto, mentre la mamma gli disinfetta la ferita.
- Hai proprio ragione Piumetto, le persone non hanno capito che anche la terra è un bene prezioso.
L’ambiente in cui viviamo deve essere conservato pulito, non può diventare una montagna di immondizie.
Le persone non hanno ancora capito che ci sono i contenitori di rifiuti
e che non si possono gettare dappertutto - gli spiega mamma anatra.
IL CLOUD COMPUTING A SCUOLA
ll termine inglese cloud computing (in italiano: “nuvola informatica”) indica un insieme di tecnologie che permettono al cliente di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati grazie all'utilizzo di risorse
hardware/software la cui gestione è in carico al fornitore (o provider)
del servizio. Sfruttando questa tecnologia i docenti collegati ad un
cloud provider possono accedere a uno o più servizi-software/
repository tramite internet.
COSA PERMETTERÀ L'UTILIZZO DEL
CLOUD NELLA DIDATTICA
Sono un bambino della 4a A primaria
che fra poco andrà in vacanza.
Già sento che la mamma in riva al mare
mi grida a gran voce: non ti bagnare! L’acqua è
inquinata,
ti potresti ammalare!
Se con l’acqua non posso giocare
non vedo cosa sono venuto a fare.
Meglio andare su una bella montagna,
o dai nonni in campagna.
Lo stesso la mamma mi grida: Non respirare l’aria è inquinata,
Voglio andare nell’orto a piantare,
ma lo sesso la mamma mi grida:Non ti sporcare la terra è inquinata.
Io sono un ambino voglio giocare,
chi si diverte ad inquinare?
Ho bisogno del mare, dell’aria, del prato…
….voglio vivere……poiché sono nato!
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I.C. “G. Pascoli” Tramonti –(SA) - www.ictramonti.gov.it
Il cloud teaching:
- metodologia didattica basata sul
cloud
-apprendimento collaborativo
-progetti effettuati in ambiente distribuito
Usato:
-per favorire il collegamento tra
insegnanti e studenti
-per promuoverne la collaborazione nella produzione di materiali
didattici come risultato di un'intelligenza collettiva.
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News Scuola
Iter Didattici
Successo dell'evento "Piccole scuole crescono" che si è tenuto il
20 gennaio, ore 15.30, presso l'Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello. Alla presenza del sindaco Paolo Vuilleumier, gli istituti comprensivi della Costiera amalfitana si sono confrontati con il progetto
nazionale di Ricerca-Azione. Gli istituti Comprensivi di Amalfi, Maiori / Minori, Positano / Praiano, Ravello/Scala e Tramonti, guidati dai
dirigenti: Aniello Milo, Milena Satriano, Stefania Astarita e Luisa Patrizia Milo, hanno partecipato numerosi.
PIUMETTO E L’ACQUA
Mamma anatra sta covando un grosso uovo da diversi giorni e non
vede l’ora di vedere il suo anatroccolo. Finalmente sente un rumore
contro il guscio: TIC-TIC-TIC fa l’anatroccolo con il suo piccolo becco
cercando di fare un buco nel guscio. Mamma anatra è emozionata e
lo aiuta ad allargare il foro.
- Qua Qua - fa l’anatroccolo rompendo il guscio ed uscendo fuori. E’
tutto bagnato e la mamma con tanto amore lo aiuta ad asciugarsi.
- Ciao piccolo piumetto! Gli dice.
- Ciao mammina! - dice Piumetto dandole un grosso bacione.
Piumetto è un anatroccolo molto curioso e vuole vedere subito l’acqua cosi’ la mamma lo accompagna al fiume. Mentre sta nuotando si
accorge di essere diventato tutto rosso e quando la mamma occorre
si accorge che Piumetto è finito in una macchia di vernice. Piumetto
chiede alla mamma che cosa gli è successo e lei gli risponde che
purtroppo degli uomini rovesciano sostanze pericolose e tossiche
nell’acqua. Gli uomini stanno rovinando l’ambiente in cui vivono e non
hanno capito che senza acqua non si può vivere.
L’appuntamento ha rappresentato l'avvio del percorso
unitario con l'Indire (Istituto
Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca
Educativa). All'evento hanno
relazionato i ricercatori e
coordinatori
dell’Indire: Claudia di Fellus, Giuseppina Rita Mangione, Maeca
Garzia.
La rete ScuoleCostieraAmalfitana, costituitasi nel 2001, è
stata inserita tra le cinque
reti di scuole individuate in
Italia in grado di costruire insieme una Community e delle "Linee
Guida" per la realizzazione di attività didattiche a distanza tra scuole
che si trovano in condizioni di "isolamento" e in zone morfologicamente disagiate attraverso tecnologie e altri dispositivi di comunicazione-relazione.
Classe 4A Scuola Primaria
PIUMETTO E L’ARIA
Piumetto saltella per l’aia e all’improvviso comincia a tossire.
- Mamma guarda cosa succede! Ci sono delle nuvole nere nell’aria e
non riesco a respirare!- Meglio rientrare piccolo, dalla fabbrica sta uscendo del fumo che è
meglio non respirare perché è dannoso per la salute.
- Non capisco, prima l’acqua, adesso anche l’aria è inquinata, ma gli
uomini hanno perso la ragione!- Chiede Piumetto preoccupato.
PIUMETTO E LA TERRA
Un giorno Piumetto corre contento nel prato rincorrendo le sue amiche farfalle quando ad un tratto si mette a piangere.
- Ahi! Povero me, mi sono ferito una zampetta- dice chiamando la sua
mamma. La mamma corre e si accorge che qualcuno ha lasciato delle lattine taglienti sul prato che hanno ferito il piccolo anatroccolo.
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Iter Didattici
"LA GAIA COSTIERA Paesaggio vegetale
e diversità biologica in Costa d’Amalfi".
Il premio giunto alla sua terza edizione è stato istituito in memoria di Francesca Mansi , la giovane di venticinque anni laureata in Scienze del turismo, travolta
da un fiume di fango il 9 settembre 2010 ad Atrani.
Le scuole della Rete sono coinvolte in un percorso
didattico che culminerà nella partecipazione al concorso dei propri alunni che grazie anche alle proposte del territorio
crescono in identità e cittadinanza consapevole.
Classe 1B Scuola Secondaria di 1 Grado
Insieme alla nostra professoressa di Scienze, Anna Maria Romano, e
alla professoressa di Arte, Antonietta Lieto, abbiamo realizzato un erbario e l'abbiamo chiamato "Il mio giardino".
Vi abbiamo racchiuso tutte le piante e i fiori più diffusi nel territorio di
Tramonti. Ciascuno di noi ha raccolto
foglie o rametti presi dalle piante vicino
casa o del nostro orto. Abbiamo scelto le
migliori e le più belle e, una volta essiccate, le abbiamo incollate su dei fogli,
svolgendo una ricerca sulle caratteristiche
delle varie piante.
E' stato bello e divertente raccogliere le
foglie degli alberi di limone e albicocca,
fiori come la camelia, la margherita, l'ortensia, il giaggiolo, ecc., rametti di rosmarino, salvia, noce, e così via.
Alla fine tutti gli insegnanti ci hanno fatto i complimenti e abbiamo saputo che il nostro erbario parteciperà al concorso in ricordo di Francesca Mansi, la ragazza morta nell'alluvione di Atrani.
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Iter Didattici
Classe 1B Scuola Secondaria di 1 Grado
Il giorno 27 aprile in classe nostra sono
venuti dei ricercatori dell’I.N.D.I.R.E.
(Istituto Nazionale di Documentazione,
Innovazione e Ricerca Educativa), per
osservare una lezione.
Appena arrivati, hanno visionato tutti i
laboratori che ci sono all’interno della scuola.
Poi finalmente sono arrivati in classe. All’inizio eravamo un po’
preoccupati perché non sapevamo come muoverci, ma alla fine ci
siamo adattati.
La prima e la seconda ora avevamo storia e tecnologia, però sono
venuti perso le 10.30, nell’ora di storia! Il professore Giuliano si è
presentato alle ricercatrici che erano due signore.
Quello che aveva la telecamera era un uomo e ci riprendeva durante le varie attività della giornata!
Poi siamo andati nel laboratorio di Informatica: abbiamo usato dei
telecomandi chiamati “Risponditori” e abbiamo risposto a delle domande di Storia, Epica e Grammatica preparate dal prof. Giuliano.
Successivamente abbiamo fatto un progetto con la professoressa
Annamaria Romano.
Questo progetto era un Erbario in cui raccoglievamo delle foglie e
le descrivevamo.
Poi è arrivata la volta di Francese e io ho aiutato la prof con la
L.I.M.
Infine Religione, abbiamo fatto una lezione
come tutte le altre: tre dei nostri compagni
hanno relazionato con una presentazione in
Power Point.
È stata una giornata entusiasmante, piena di
emozioni e soprattutto di divertimento.
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News Scuola
Robotica educativa: nelle Scuole dell'Infanzia e Primaria degli IICC della Costiera Amalfitana
Nell'ambito
del
progetto
di
rete
(ScuoleCostieraAmalfitana) "La scuola come
Laboratorio didattico permanente", attraverso un protocollo di intesa con l'Università di
Salerno,
Dipartimento
di
Matematica, i bambini della scuola dell’infanzia e della
scuola primaria (classi I/II), il prossimo anno, muoveranno i primi passi nella robotica
educativa con Bee-Bot.
L’ape robot, un “giocattolo-robot” progettato per la scuola, chiamata
anche apina, consente ai più piccoli di avvicinarsi al mondo della robotica e ad apprendere le basi dei linguaggi di programmazione, li
aiuta a visualizzare i percorsi nello spazio, a sviluppare la logica e
contare.
Scuola dell’Infanzia Gete
Il giorno 17 maggio i bambini della Scuola dell’infanzia di Gete hanno
effettuato un’uscita didattica presso l’agriturismo “Costiera Amalfitana”
situato in località Pietre di Tramonti. Le sorprese sono cominciate già
dall’arrivo presso la struttura, dove i bambini sono stati accolti da un
calesse trainato da un cavallo che ha portato tutti i piccoli a fare un
giro. Al termine è stata offerta loro (e anche alle insegnanti) la colazione, una breve pausa prima di cominciare la visita alla fattoria e ai suoi
animali: capre, maiali, galline, tartarughe e oche, oltre a gatti e cani.
In seguito i bambini hanno potuto osservare le fasi della trasformazione del latte in formaggio, che è stato poi assaggiato all’ora di pranzo,
alla fine del pasto a base di prodotti locali.
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Iter Didattici
Classe 2B Scuola Primaria
Il 23 maggio presso la sede centrale di Polvica dell’I.C. “G. Pascoli”
di Tramonti, si è tenuto un seminario di sensibilizzazione di adulti e
bambini sul tema dell’alimentazione sana ed equilibrata “Frutta e verdure nelle scuole”. Il seminario ha coinvolto tutti gli alunni, gli insegnanti e una rappresentanza genitoriale della scuola primaria.
La diminuzione dei consumi a rischio e la maggiore diffusione di abitudini salutari, ad esempio una vita non sedentaria e una dieta più
ricca di frutta e verdura, accomuna tutte le generazioni italiane. Lo
evidenzia l'Istat nel suo Rapporto annuale 2016. L'analisi sugli stili
alimentari per generazioni eseguita dall'Istituto su un ventennio mette in luce un aumento consistente del consumo giornaliero di verdure e ortaggi tra il 1995 e il 2015.
Passando ad analizzare le attività fisiche e la sedentarietà, nel 2015
il 33,5% delle persone di 5 anni e più dichiara di praticare uno o più
sport nel tempo libero; il 23,9% si dedica allo sport con regolarità, il
9,6% saltuariamente. Tra le nuove generazioni, i livelli di pratica sono superiori a quelli delle generazioni precedenti. Ulteriore segnale
positivo è la progressiva riduzione del consumo di tabacco a partire
dagli anni '80.
Spazio anche alle note
dolenti: nei Paesi europei il sovrappeso e l'obesità si stanno diffondendo rapidamente e
riguardano una quota
importante della popolazione anche in Italia,
dove l'eccesso di peso tra gli adulti è meno diffuso rispetto alle altre
nazioni europee, l'andamento è crescente, soprattutto tra i maschi.
La diffusione del sovrappeso tra bambini e adolescenti è invece tra
le più alte in Europa e preoccupa per le ricadute sulla salute.
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Esperienze
Iter Didattici
Scuola dell’Infanzia Pietre
I bambini di cinque anni dei plessi di Gete e Pietre saluteranno la
loro prima scuola, i loro amici, le loro maestre il giorno 06 giugno
2016 alle ore 18.00 nella sede centrale dell'I.C. "G. Pascoli" a Polvica, con la manifestazione "Mangiare sano per crescere felici" sintesi del percorso didattico compiuto insieme. Attraverso video, filastrocche, canzoncine, balletti presenteremo la dieta mediterranea,
le regole del viver sano, la bellezza delle tradizioni locali, l’importanza di prendersi cura del pianeta e degli altri per essere veramente
felici.
Se vuoi saperne di più partecipa!
Il team docente dei cinque anni
Classi 1A/B Scuola Primaria
Nell’ambito della realizzazione dei percorsi relativi al progetto
“CRESCERE FELIX”, proposto dall’ASL nell’ambito del Piano per la
promozione ed educazione alla salute per combattere l’obesità infantile, sono state svolte attività interdisciplinari, anche a classi aperte,
confluite in un momento di sintesi finale, che si è tenuto il 19 Maggio.
I bambini hanno mostrano interesse per le
attività proposte, hanno partecipato attivamente alle discussioni, assunto e portato a termine compiti e iniziative, dando il
proprio contributo alla pianificazione e organizzazione del lavoro.
L’intera esperienza è stata poi sintetizzata in una presentazione di Power Point
che ha dato loro modo di riflettere sulle
diverse fasi e sui molteplici aspetti del
percorso.
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Classe 1A Scuola Primaria
Martedì 10 Maggio siamo andati in gita a
Somma Vesuviana. Alle otto siamo partiti
da Polvica con il pullman.
La maestra Concetta ci ha fatto veder il filmato di “Ciccio Pasticcio”. Siamo arrivati
alla fattoria e abbiamo mangiato il pane con
l’olio, poi abbiamo posato lo zainetto, ci
hanno fatto fare il pane, poi abbiamo dato
da mangiare agli asinelli e abbiamo visto i
pavoni. Siamo andati al parco giochi e abbiamo giocato sullo scivolo.
Quando siamo rientrati per pranzare ci hanno dato da bere il succo di pesca. Abbiamo
ballato hip-hop e mangiato il dolce.
Abbiamo visto i conigli e siamo ritornati al parco giochi, infine abbiamo preso gli zainetti e ce ne siamo andati.
Martedì mattina mi sono svegliata felice sapendo di questa gita. Dopo essermi preparata sono
andata davanti alla scuola e ho aspettato con i
compagni la maestra Rosa e il pullman.
Quando è arrivato il pullman, abbiamo posato
lo zainetto. Siamo entrati nel pullman e la maestra Concetta ha portato dei Cd-Rom e, poiché
il pullman aveva la televisione, abbiamo visto
“Ciccio Pasticcio”.
Appena arrivati abbiamo fatto le foto e subito dopo ci hanno dato pane e olio. Dopo siamo andati in campagna, dove abbiamo visto pavoni e galline.
Dopo abbiamo fatto il pane e siamo andati in un grande spazio a giocare e lì vicino c’erano gli asinelli.
A ora di pranzo abbiamo mangiato le pizzette con le patate e l’origano, abbiamo bevuto tre bicchieri di aranciata, poi ci siamo divertiti
cantando, ballando e fuori ci hanno dato il dolce.
Poi siamo saliti nel pullman per ritornare a casa.
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Esperienze
Iter Didattici
Classe 2A Scuola Primaria
Tutti al Dipark...con allegria!
Classe 5A Scuola Primaria
I nostri pensieri
Io il 17 maggio ero entusiasta e molto, ma molto felice perché andavo
in gita. Quando siamo arrivati a Salerno siamo andati in una libroteca
del centro storico. Ci hanno accolto gli animatori, con loro abbiamo fatto dei giochi fantastici e letto storie divertenti. Al Dipark, dove siamo
andati c'era uno scivolo da sballo; a metà scivolo era un po' scuro, allora urlavo e poi mi giravo nei rotoli e strisciavo come un serpente.
Siamo anche andati nella villa comunale dove abbiamo visto le tartarughe. Nel tragitto di ritorno, quando passavamo sotto le gallerie urlavamo tutti e poi cantavamo alcune canzoni.
(Marina)
Io in questo giorno ero felice perché andavo in gita a Salerno. Quando
siamo arrivati siamo andati alla libroteca dove c'erano gli
animatori: Rossella, Giuseppe e Vittorio. Loro ci hanno prima portato
in piazza a giocare e poi ci hanno raccontato delle storie che hanno
animato.
(Davide D.M.)
Il giorno della gita ero contentissimo e anche molto emozionato. Non
vedevo l'ora che questo giorno arrivasse. Mi sono divertito per tutto il
tempo. Siamo andati in tantissimi posti. Abbiamo fatto dei giochi,
ascoltato e guardato tre fiabe e visto un teatrino molto bello e divertente. Questo sì che é stato un bel giorno!
(Gianluca)
Ieri al Dipark mi sono divertito tanto tanto. I giochi che mi sono piaciuti
di più sono stati: lo scivolo e il lancia palline. Quando siamo
arrivati abbiamo conosciuto Rossella che ci ha fatto fare il gioco
dell'anatra e all'interno della libroteca ci ha letto dei libri. Al Dipark
abbiamo visto lo spettacolo di Pulcinella. Ci faceva ridere quando il
Poeta toccava di nascosto Pulcinella e lui si spaventava. L'altra parte
divertente era quando Isabella Tarantella rubava il cibo a Pulcinella.
(Raffaele)
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I.C. “G. Pascoli” Tramonti –(SA) - www.ictramonti.gov.it
La Natura e i suoi splendidi colori, ci sorprendono tutti i giorni, sono
le cose meravigliose per cui vale la pena lottare e di certo non sarà
mai una guerra persa, poiché quando si lotta per una giusta causa
non si spreca mai né tempo né forze.
W LA NATURA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In memoria di un uomo valoroso: Salvo d'Acquisto
Coraggio unico,
valore inestimabile,
fratello d'Italia,
sottufficiale nella storia dell'Arma...
cuore tenero,
sacrificio
fucilazione
e morte.
Vite salvate dal coraggio
di un Uomo,
Salvo d'Acquisto,
storia d'Italia e dell'Arma.
Storia di uomini veri.
Dolore.
Orgoglio.
Onore.
Per tutti.
(A. d'Aleo)
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Iter Didattici
Classe 5 A Scuola Primaria
In passato l'uomo ha sempre vissuto in armonia con la natura. Negli ultimi secoli,
tuttavia, l'interesse dell'uomo sull'ambiente si è fatto sempre più massiccio, e questo
rischia di far saltare il delicato equilibrio del nostro ecosistema.
Ultimamente, in TV , ho sentito sempre più spesso parlare di “Terra dei fuochi”. Inizialmente non ho capito bene di che cosa si parlasse. Sembrava quasi il titolo di un
film o di un cartone animato . Ma poi ho capito che , purtroppo, si trattava di qualcosa di reale e di terribilmente pericoloso per la salute . L'uomo, infatti ha distrutto
l'ambiente, avvelenando i prodotti della terra e mettendo in pericolo la nostra stessa vita.
Oggi il territorio delle province di Napoli e Caserta è totalmente compromesso : il
tasso di mortalità per “mali oscuri” è aumentato notevolmente, da quando “certi rifiuti” vengono bruciati provocando delle nubi altamente tossiche. L'inquinamento dei
terreni da diossina , introduce nelle catene alimentari degli animali di allevamento,
sostanze nocive che colpiscono l'uomo. Presenza di diossina è stata riscontrata
qualche tempo fa, nel latte di bufala proveniente da allevamenti nel casertano. La
diffusione di questa notizia ha fatto diminuire le vendite dei prodotti caseari della
Campania non solo in Italia ma anche all'estero, provocando notevoli danni a
livello economico.
Qualche mese fa, ho visto un film in TV che trattava proprio questo problema ed
evidenziava l'indagine condotta dall'ispettore Roberto Mancini della Criminal Pole
nella prima metà degli anni '90. Mi ha colpito molto la figura del poliziotto che, mettendo a rischio la sua stessa vita, ha cercato di combattere e fermare questa triste
situazione.
Io sono solo un bambino, però vorrei tanto poter fare qualcosa per far sì che quando
si parli della nostra terra, la prima cosa a cui si pensi , non siano i cumuli di rifiuti
tossici illegalmente versati e incendiati nelle campagne e ai margini delle strade.
Vorrei che la mia “terra” fosse sempre apprezzata per le sue bellezze naturalistiche
e per i prodotti genuini che essa produce. Vorrei che fosse riconosciuta come “terra
dei cuochi” e non ricordata come terra dei fuochi.
È necessario e indispensabile difendere la natura e la vita. Ma come?
L'esperienza ci ha mostrato che per tutelare la nostra salute e contenere l'impatto
ambientale , occorre potenziare i controlli, considerare diversi sistemi di smaltimento
e adottare una politica di valorizzazione economica dei rifiuti, mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo e uso come fonte di energia.
Occorre, per questo, una proficua collaborazione internazionale, oltre che promuovere una buona e corretta educazione ambientale.
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I.C. “G. Pascoli” Tramonti –(SA) - www.ictramonti.gov.it
Esperienze
Classe 2A Scuola Primaria
Il giorno 17 maggio non vedevo l'ora di andare in gita non ho dormito
tanto ed ero molto eccitata. Siamo
andati a Salerno. In un primo momento ci siamo fermati alla libroteca
dove ci hanno fatto vedere uno
spettacolino accompagnato alla lettura. Poi ci hanno guidato a fare un
cartoncino e ci hanno raccontato
altre storie divertenti.
Al Dipark abbiamo assistito ad uno
spettacolo teatrale "O' Mangià é Na Cosa Seria" ed io ho partecipato rappresentando la pasta e cavolfiore. Al termine ci siamo preparati per tornare a casa ed ero felice.
(Sara)
Gli animatori, in libroteca ci hanno fatto giocare e poi ci hanno
raccontato delle storie divertenti. Quella più divertente è stata: "In
una notte buia prosciutto e uova verdi". Da una delle storie abbiamo preso spunto per fare un lavoretto personale che abbiamo portato a casa. Al Dipark abbiamo giocato sulle giostre e dopo pranzo
abbiamo assistito ad uno spettacolo di Pulcinella sulla dieta mediterranea. Questa gita mi è piaciuta tantissimo ed è stata bellissima.
(Chiara)
Il 17 maggio mi sono svegliata allegra. Per me era un giorno
speciale. Appena sono arrivata davanti alla scuola ho trovato tutti
che mi aspettavano ed ero molto felice. Quando sono salita in pullman non vedevo l' ora di arrivare.
Per la strada la maestra Giuseppina ci spiegava tantissime cose.
Alla libroteca gli animatori ci hanno aiutato a realizzare una bellissima letterina. Al Dipark siamo andati in tanti giochi e siamo rimasti
per diverso tempo. Dopo abbiamo visto un teatrino divertente. Al
termine abbiamo fatto una foto con gli attori. Peccato! Era già finita
questa bellissima giornata!
(Serena)
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Esperienze
Iter Didattici
Classe 5B Scuola Primaria
Il giorno 9 maggio 2016 abbiamo effettuato, insieme a tutte le classi
dell’IC “G. Pascoli” di Tramonti, un’uscita didattica con meta Cava
de’ Tirreni, organizzata dalla docente di arte e immagine prof.ssa
Antonietta Lieto.
Con l’accompagnamento dei rispettivi docenti, le classi hanno avuto
modo di recarsi presso l’abbazia della SS. Trinità, dove è stato possibile visitare lo storico monastero benedettino con tutti i suoi gioielli
architettonici ed artistici. Grazie al competente apporto di una guida
e con l’attenta vigilanza della docente di lettere prof.ssa Maria Civale, noi della classe I A ci siamo fermati in primo luogo presso la
grotta di S. Alferio, dove ci è stata illustrata la vita ascetica di questo santo fondatore dell’abbazia.
Abbiamo visitato
le tombe dei primi abati: Alferio,
Leone I, Pietro I
e Costabile. Di
qui ci siamo portati al chiostro e
abbiamo visitato
la chiesa decorata con marmi
policromi e impreziosita da un
organo a canne
di grande pregio.
Abbiamo
potuto soffermarci anche presso i sarcofagi, tra cui quello di Carlo
D’Angiò, che stiamo studiando in storia, e le catacombe, osservandone le loro specifiche caratteristiche. Infine, la visita della sala capitolare, dove si riunivano l’abate e i monaci.
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Il giorno 20 maggio 2016 tutti gli alunni della Scuola Primaria e
dell’Infanzia dell’IC Tramonti (SA) hanno partecipato alla manifestazione organizzata dall’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali)
“Premio Rocky 2016" tenutasi nel Porto Turistico di Maiori (SA).
Gli alunni della VB si sono classificati al terzo posto con un lavoro
“Diamo una mano all’ambiente” (si veda foto), ricevendo una coppa e
un attestato di partecipazione. Tanta felicità per gli alunni premiati
sotto lo sguardo della DS, prof.ssa Luisa Patrizia Milo.
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Iter Didattici
Esperienze
Classe 4B Scuola Primaria
Aiuta la natura a sopravvivere
Un giorno un bambino che amava la natura decise di esplorare il mondo. Attraversò paesi, città, nazioni, mari, fiumi, oceani e si rese conto
che il mondo era triste perché era pieno di rifiuti abbandonati, smog e
inquinamento. I prati erano diventati discariche, l’erba era diventata
gialla, i fiori erano soffocati dall’immondizia. Il bambino disperato, vide
una rosa che piangeva e che gli disse che se voleva salvare la natura,
doveva iniziare a pulire quel prato e buttare i rifiuti nei contenitori. Poi
la rosa morì. Il bambino pianse tanto, ma decise di
mantenere la promessa. Allora chiamò i suoi amici e
insieme decisero che il mondo doveva essere felice e
quindi pulito. Insieme presero guanti e buste e iniziarono a pulire i prati differenziando i materiali. Così quando fu ripulito, il mondo cominciò a sorridere.
Se la raccolta differenziata farai
il nostro mondo salverai!
Caduto dal cielo
Classe 3 A Scuola Primaria
Un giorno Ferdinando e Carlino
tornarono a casa con un cagnolino.
Era un cucciolo con il pelo arruffato
era ferito e tanto affamato.
Aveva gli occhi spaventati e neri
pareva che aveva mille pensieri.
Da un’auto in corsa era stato buttato
e sulla bici era piombato.
“Questo sacchetto è caduto dal cielo”
e corsero a casa per il sentiero.
Ora è un batuffolo di pelo bianco
e del nonno felice cammina al fianco.
Non ha parole ma tanto cuore
sono i suoi occhi a parlare d’amore.
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Il nome di questo premio deriva
dal nome di un meticcio di un
anno - ROCKY - che il 18 maggio 1986, durante un incendio,
si sacrificò per tentare di salvare le sue padroncine, morendo
carbonizzato.
Il Premio Rocky è organizzato
dalla Sezione Provinciale di
Napoli dell’ENPA, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico
Regionale per la Campania, al
fine di diffondere la cultura della protezione degli animali e del
rispetto della natura.
Abbiamo ammirato il pavimento che era intessuto di
piastrelle di antica ceramica
napoletana e che, perciò,
era sottratto al calpestio,
tanto che abbiamo dovuto
percorrerlo attraverso le pedane laterali, poste al di sotto di un coro di legno intarsiato. Il museo presentava
pregevoli paramenti degli
antichi vescovi. In ultimo
siamo entrati nei locali della
foresteria e lì abbiamo visto
un vecchio camino in disuso
che veniva utilizzato per la
cottura dei cibi e per il riscaldamento dell’ambiente,
oltre che varie pergamene
contenenti interessanti notizie d’epoca. Al termine del
percorso, dopo aver salutato e ringraziato la guida, con il pullman
siamo giunti al centro di Cava e, precisamente, alla Mediateca
“Marte”, dove nei piani superiori era allestita la mostra del famoso
pittore surrealista Mirò. Anche qui una guida ci ha fornito delucidazioni in merito ai tratti distintivi delle opere di questo pittore surrealista. In particolare ci hanno colpito i dipinti che raffiguravano
un sogno. Sullo sfondo un attore ha letto brani illustrativi dell’opera dello stesso artista dal titolo “Lavoro come un giardiniere”, presentandoli con tocchi di umorismo e di ironia che hanno suscitato
la nostra ilarità. In un momento successivo è stata data ad ognuno di noi la possibilità di comporre delle piccole opere d’arte con
materiale riciclato sull’esempio del grande artista spagnolo. Questo per noi è stato un momento di vero svago che ha concluso in
modo divertente ed istruttivo l’escursione didattica programmata.
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Esperienze
Il giorno 09 del mese di maggio 2016, 113 alunni delle tre classi dei
due corsi “A e B” frequentanti l’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tramonti, accompagnati da otto docenti, si sono recati a Cava dei Tirreni
per un’uscita didattica proposta e organizzata dall’insegnante di “Arte e
Immagine.”
L’uscita ha avuto dei riscontri positivi, soddisfacenti da tutti i punti di
vista: educativi, didattici e comportamentali sia per la prima visita al
grandioso complesso monumentale della Badia di Cava , ricca di santità e di storia dell’arte (edifici, affreschi, mosaici, sarcofagi, sculture,
quadri, ceramiche, intarsi, codici miniati e oggetti preziosi) che ha visto
gli alunni percorrere un millennio di storia, di tradizioni in un incantevole scenario naturalistico, sia per il secondo evento, la stupenda mostra
di oltre quaranta opere grafiche di Mirò, esposte negli spazi del Marte –
Mediateca Arte-Eventi-di Cava e tutte provenienti da una importante
collezione privata italiana oltre a trenta opere di nomi importanti del
gruppo surrealista: dal metafisico Giorgio De Chirico a Salvador Dalì,
da Andrè Masson a Max Ernst, da René Magritte a Sebastian Matta.
L’esposizione Jean Mirò e i Surrealisti. Le forme, i sogni, il potere ha
concentrato il suo interesse su tre motivi fondamentali che saldano la
ricerca dell’artista catalano alla poetica surrealista: l’itinerario infatti è
stato diviso, come evidenzia il sottotitolo, in tre tracciati: la necessità
della forma, vale a dire l’esigenza avvertita costantemente da Mirò e
dagli altri artisti in mostra di dare vitalità immaginativa alla forma plastica e al tempo stesso all’oggetto, provando a svelarne la natura misteriosa; la materia dei sogni, che si richiama alla funzione immaginativa
rappresentata dall’inconscio e dal sogno, collocato al centro del pensiero di Breton, sollecitato dalle teorie psicanalitiche di Sigmund Freud
(1900); ed infine la natura del potere, intesa quale riflessione corrosiva
verso quei “dispositivi” utilizzati dall’autorità, contro le sue ambigue
“maschere”.
Inoltre, le numerose opere d’arte, hanno trasmesso emozioni, instillato
curiosità e arricchito il loro bagaglio culturale, fissando immagini o anche dettagli che solo la diretta e coinvolgente lettura di un’opera d’arte
può comunicare.
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Iter Didattici
Classi Prime e Seconde Scuola Primaria
"Signori bambini, se fossi in voi, la prima cosa che chiederei alla
maestra entrando in classe al mattino sarebbe:
"Maestra, per favore, leggici una storia". Non c'è modo migliore per
cominciare una giornata di lavoro.
E, al termine della giornata, quando viene sera, l'ultima piccola cosa che chiederei all'adulto che mi sta accanto sarebbe:
"Per favore, raccontami una storia". Non c'è modo migliore per scivolare fra le pieghe della notte.
Più avanti, quando sarete grandi, le leggerete ad altri bambini,
quelle storie.
Da che mondo è mondo, e da che i bambini crescono, tutte queste
storie scritte e lette hanno un nome molto bello: letteratura."
Queste le parole di Pennac
che Sabato 28 Maggio hanno dato il via alla manifestazione “FIGLINO: BORGO
DA FAVOLA” che ha accompagnato i nostri bambini
n una splendida scorribanda
nel mondo delle fiabe intrisa
d’incanto e magia.
Principi, cantastorie, streghe, matrigne, BIANCANEVE E I SETTE NANI hanno
avuto per un giorno le sembianze nostre e delle nostre
maestre per divertirci e
“crescere” insieme.
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Iter Didattici
Classe 3A Scuola Secondaria di 1 Grado
Nell'ambito della manifestazione "Il sabato del villaggio", che consiste nel venire a scuola per 3 sabati consecutivi per recuperare 3
giorni di forzato riposto dovuti ai lavori nella scuola, il 21 maggio abbiamo trascorso una mattinata diversa.
Nelle prime due ore abbiamo visto il film: "Un ponte per Terabithia",
un film che, attraverso un'ambientazione fantasy, trattava di un tema
attuale e scottante come quello del bullismo nelle scuole. La storia
raccontata è divertente e commovente allo stesso tempo e chi ha
lasciato col fiato sospeso fino alla fine.
Successivamente, insieme alle altre classi
delle medie, ci siamo
recati in palestra per
partecipare
alla
"social dance". Grazie
alle due istruttrici e al
supporto decisivo della nostra Preside, siamo scesi tutti "in pista", scatenandoci in
balli con alcuni semplici passi. Anche molti dei più timidi e dei
più scettici, alla fine,
non hanno resistito al
ritmo e al movimento
e si sono lasciati trascinare.
Abbiamo capito che la
danza, tra le sue
funzioni, possiede anche quella di far conoscere persone nuove e
rafforzare i rapporti esistenti. Sì, venire di sabato, rappresenta un
sacrificio, ma trascorrerlo in modo così piacevole costituisce uno
stimolo, permettendoci di stare in compagnia allegramente.
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Esperienze
La semplificazione apportata alla mostra dai tre percorsi, la chiarezza
espositiva e la professionalità delle guide, oltre alla bravura dell’attore che, di tanto in tanto, interrompeva la visione/spiegazione delle
opere con la lettura di brani, ha reso ulteriormente interessante la visita, stimolando e coinvolgendo gli alunni che hanno partecipato attivamente all’evento.
Gli
stessi
hanno dichiarato apertamente sia durante sia in
momenti successivi di preferire lo spazio dedicato
alla materia
dei sogni poiché più vicina
al loro mondo
interiore formato da immagini di fantasia e sogni
ricorrenti
o
inespressi.
Infine, le attività laboratoriali svolte di seguito alla mostra, hanno concluso il percorso con attività pratiche basatesi principalmente sul riciclo, sul frottage e sul collage che ancora una volta hanno visto gli
alunni protagonisti del proprio sapere.
In entrambe le visite gli alunni e gli accompagnatori hanno ricevuto
complimenti sia dal punto di vista comportamentale che didattico relativamente alle conoscenze possedute.
In conclusione visto i riscontri positivi ottenuti in quanto a professionalità e capacità organizzative della mediateca arti-eventi il MARTE,
docenti e alunni propongono di poter ripetere questo tipo di esperienza negli anni a venire.
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Esperienze
Classe 2B Scuola Secondaria di 1 Grado
Quante volte, visitando una chiesa o un museo, siamo passati davanti
ad un mosaico e abbiamo detto: "Che bello!" oppure " Chissà quanto
tempo avranno impiegato per farlo?". Non abbiamo mai guardato un
mosaico in tutte le sue sfumature ma soltanto superficialmente.
La storia ci dice che il mosaico ha origini molto antiche: risulta essere
una delle prime forme artistiche. Le tessere, di materiale di diversa
natura e colore, vengono composte insieme per formare disegni geometrici o figurativi molto suggestivi soprattutto in epoca romana e poi
bizantina.
Quest'anno, incoraggiati dalla professoressa di arte, abbiamo realizzato, anche se in piccolo, un mosaico che ha messo a dura prova la nostra pazienza. Prima di tutto abbiamo scelto il soggetto da
realizzare: animali di cielo, di terra o di mare; poi
seguendo le varie fasi di lavoro, armati di pazienza
oltre che di pinzette, colla e pezzetti di giornali vari,
abbiamo composto il nostro mosaico. Inizialmente
eravamo tutti contenti di metterci all'opera però,
man mano che il mosaico prendeva corpo, ci imbattevamo in tante difficoltà: pezzi che non combaciavano, piccole
tessere che debordavano dal disegno originario, varie sfumature che
non si collegavano bene, tasselli che si attaccavano l'uno sull'altro...Solo adesso riusciamo a capire la bellezza di un mosaico in tutto
il suo splendore infatti, nonostante le difficoltà e i momenti di scoraggiamento subentrati lungo il percorso, i risultati finali ci hanno ripagati
dell'impegno e del tempo profuso in questa bellissima attività pratica
che ci ha fatto sentire un po’ artigiani e un po’ artisti. L'impegno è stato grande, le soddisfazioni immense e che dire... tutti i frammenti, finalmente, sono in ordine, ma in compenso, siamo noi che siamo... a
pezzi!!!
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Iter Didattici
Classe 1B Scuola Primaria
Lo scorso 9 Aprile si è tenuto presso il Liceo Scientifico “Severi” di Salerno il seminario “Globalismo Affettivo: tra fantasia e tecnologia”
ideato dal prof. De Lillo, ospite d’onore dell’evento, e validato dalla Facoltà di Pedagogia Sperimentale dell’Università di Bari.
Naturalmente c’eravamo anche noi: Rita Mammato e Giovanna Savino, docenti di Scuola dell’Infanzia e Salsano Maria, in rappresentanza
delle classi Prime della Scuola Primaria.
Ma che cos’è il Globalismo Affettivo?
A spiegarlo è proprio il “maestro computeraio”, come impareranno a chiamarlo i nostri piccoli protagonisti. Si tratta di un metodo di avvio alla lettoscrittura con percorsi didattici e multimediali che
fanno leva sulla sfera affettivo-emotiva del bambino.
Questo metodo riesce a creare un ponte tra la
Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, che aiuterà ad affrontare il momento di accoglienza delle
classi prime.
Dal seminario alla pratica didattica quotidiana il
passo è breve…
Ecco, tutto è chiaro siete pronti ad entrare nel “mondo delle lettere”?
Giunge incalzante l’invito ai piccoli protagonisti. Certo che si!
Ci fa strada un piccolo inviato speciale, passo dopo passo veniamo
“letteralmente” catapultati in questo mondo dove tra fatine e robottini
scopriamo come nascono le lettere e la magia che si nasconde quando si uniscono insieme per formare le parole.
Ascolto, riconoscimento, comprensione e autonomia operativa, queste
le quattro fasi del globalismo affettivo, queste le quattro competenze
per la vita che abbiamo voluto trasmettere ai nostri piccoli alunni e l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.
Il simpatico COMPUTERAIO ci ha donato pomeriggi intrisi di emozioni
che hanno visto divertirsi i bambini tanto quanto le maestre a riprova
del fatto che l’apprendimento non può che essere “affettivo”.
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Iter Didattici
Concorso
Chiara Pironti — Classe 2A Scuola Primaria
Classe 3B Scuola Primaria
C'era una volta il calabrone Colibrì il quale amava ronzare
vicino ai fiori più belli. Un giorno conobbe la farfalla Fally
che volava da quelle parti. Poco più in là c'era anche la vespa Vispina.
La lumaca Ribelle abitava nel prato chiamato Paese del Dente di
Leone.
Ribelle voleva scoprire
le ragioni della sua
lentezza e intraprese
un viaggio.
Incontrò la tartaruga
Memoria abbandonata dagli umani.
Grazie alla sua lentezza Ribelle salvò gli
animali del prato
dall’asfalto dell’uomo
Mentre volavano vicino a una margherita, il calabrone sentì un odore
terribile. Cosa sarà successo?
Qualcuno aveva lasciato la
spazzatura sul prato.
Intanto, arrivarono delle persone per buttare i rifiuti.
I tre, vedendo ciò, si precipitarono su di loro e iniziarono a punzecchiarli di
brutto tanto che scapparono via. Poi con l'aiuto di
altri insetti riuscirono a
prendere i rifiuti e a buttarli nei cassonetti. Il loro
prato tornò pulito e profumato di fiori e coloro che
lo avevano sporcato, per
paura di essere punzecchiati, non tornarono più.
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Iter Didattici
Classe 5B Scuola Primaria
Fra i tanti piatti della cucina degli antichi romani, ne abbiamo scelti alcuni ed elaborato una proposta di un menù molto speciale.
Antipastoi di verdure: Condisci i bulbi con garum, olio e vino. Quando
saranno cotti (aggiungi) fegato di maiale e di gallina, le zampe e le ali
fatte a pezzi e fai cuocere tutto con i bulbi. Quando saranno cotti, macina pepe, ligustico, spargi un po' di garum, vino e vino passito per addolcire, annaffialo col suo sugo e versa sui bulbi. Quando tutto sarà
ben cotto, al momento opportuno legalo con l'amido.
Zuppa digeribile: Fai bollire delle bietole sminuzzate e dei porri conservati, poi componili in
una scodella. Macina pepe, cumino, spargi del
garum, del vino passito in modo che ci sia una
punta di dolce. Fai bollire. Quando è cotto, servi.
Maialino arrosto: Trita pepe, ruta, santoreggia,
cipolla, tuorli di uovo sodo, garum, vino, olio e
condimento. Fai bollire. Versa il condimento sul
maialino in un piatto da portata e servi in tavola.
Pesce salato senza pesce: Cuoci del fegato, tritalo e aggiungi pepe o garum o sale, aggiungi olio - il
fegato di una lepre, di capretto, di agnello o di pollo
- e se vuoi forma un pesce in uno stampo. Aggiungi
sopra dell'olio verde
Erbe di campo: Alla mano (=crude) con olio,
garum, aceto; oppure cotte in pentola con pepe,
cumino, bacche di lentischio
Torta da rovesciare: (Prendi) dei pinoli e delle noci tritate, tostali e sminuzzali con miele, pepe,
garum, latte e uova. Un po' d'olio.
Noi abbiamo assaggiato questi piatti e ci sono piaciuti tanto.
Provateli anche voi. Da leccarsi i baffi.
Buon appetito!!!
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Iter Didattici
I giovani del Servizio Civile di Tramonti in sinergia con l’Istituto Comprensivo "G. Pascoli" hanno realizzato una campagna di sensibilizzazione denominata "No al bullismo"
che ha coinvolto gli alunni delle
classi quarte e quinte della scuola
primaria e di tutte le classi della secondaria di primo grado fino al 17
maggio.
Ai ragazzi sono stati illustrati i casi
in cui si può parlare di bullismo e le
modalità di aiuto da richiedere e da ricevere in situazioni di rischio.
Gli argomenti sono stati affrontati in relazione all’età e con il filtro e la
supervisione dei Docenti delle classi.
Dati ISTAT rivelano che nel 2014 poco più del 50% dei ragazzi tra
gli 11 e i 17 anni ha subito qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% è vittima assidua di una delle “tipiche” azioni di bullismo, cioè le subisce più volte al mese. Per il 9,1% gli atti di prepotenza si ripetono con cadenza settimanale.
Le ragazze presentano una percentuale di vittimizzazione superiore
rispetto ai ragazzi. Oltre il 55% delle giovani 11-17enni è stata oggetto di prepotenze qualche volta nell’anno mentre per il 20,9% le
vessazioni hanno avuto almeno una cadenza mensile (contro, rispettivamente, il 49,9% e il 18,8% dei loro coetanei maschi). Il 9,9%
delle ragazze subisce atti di bullismo una o più volte a settimana,
contro l’8,5% dei maschi.
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Esperienze
Torna a Tramonti la Rassegna Musicale per le scuole medie di 1°
Grado e per i licei musicali della Regione Campania, in memoria di
Aurelio Giordano. Egli ha prodotto pagine sonore inedite e come direttore d'orchestra, saggista conferenziere, musicologo, ha profuso un
grande impegno per divulgare il suo pensiero sulla musica intesa come sintesi di suono, natura, psiche e spirito. Organizzato dall'Associazione Relazioni Etniche "Aurelio Giordano", presieduta Franco Nuschese, l'evento, patrocinato dal Comune di Tramonti, si è svolta
presso il Convento San Francesco, nella frazione di Polvica, il 20 aprile. Giunta alla terza edizione, con la direzione artistica del maestro e
sacerdote Paolo Saturno, la kermesse ha messo in competizione i
partecipanti, che si sono esibiti in un brano musicale della durata
massima di 15 minuti. Un'iniziativa, questa, che vuole essere anche
un evento di incontro/confronto tra scuole attraverso la musica, che
per sua natura è relazionale e pertanto dà il meglio di sé nel momento
in cui è eseguita in pubblico e fruita in compagnia.
Classe 1B Scuola Secondaria di 1 Grado
Il giorno 20 aprile 2016 alle ore 9.00 le sei
classi della Scuola Secondaria di 1° Grado
e le classi quinte elementari hanno partecipato alla rassegna musicale che si è tenuta presso in Convento S. Francesco in
Polvica.
Oltre alla nostra scuola, si sono esibiti alcuni licei che ci hanno fatto ascoltare brani
strumentali e canzoni popolari. Inoltre hanno eseguito anche alcune canzoni scritte
dal grande Pino Daniele, il cantante e musicista napoletano recentemente scomparso.
Infine: le premiazioni e un pranzo insieme al presentatore e i ragazzi
che si sono esibiti.
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Iter Didattici
Educazione, alimentazione e tempo libero
Classe 5B Scuola Primaria
Il 17 maggio gli alunni
della VB hanno rappresentato
“Educazione, alimentazione e tempo libero degli antichi romani” nel laboratorio musicale. Erano presenti la Dirigente Scolastica prof.ssa Luisa Patrizia Milo il
vice preside, prof. Maurizio Salucci che ha prodotto il video e
qualche insegnante.
Quest’attività didattica, realizzata insieme al tutor Michela Russo
(Peer to Peer), è nata leggendo in classe il brano: “Un pomeriggio
alle terme”. Ai ragazzi è piaciuto e abbiamo deciso di metterlo in
scena. Le parti erano insufficienti per cui è stato necessario ampliarlo in modo che ognuno potesse prendere atto della propria capacità di immaginare, realizzare, esprimersi e comunicare. Si è
pensato di usare il vernacolo napoletano per renderlo più divertente. Fare teatro allarga orizzonti, rende flessibili le menti, aumenta
l’autostima, modifica atteggiamenti di insicurezza e chiusura, favorisce l’autonomia, spinge al superamento dell’egoismo perché il
“proprio momento”, non dura per sempre e viene il turno di un altro
favorendo il processo di socializzazione; acquisendo nuovi linguaggi espressivi, e scoprire quanto in realtà ognuno di noi sia creativo.
Lo spettacolo finale è da considerarsi come mezzo e non come fine
perché, mediante quest’attività, gli alunni possono prendere coscienza del proprio mondo interiore e del rapporto con il proprio
corpo, imparando ad esercitare un controllo sulle proprie emozioni,
superando difficoltà ed insicurezza e a potenziare le capacità creative. Il teatro insegna a superare il timore di parlare pubblicamente.
17
Iter Didattici
Iter Didattici
Classe 4 B Scuola Primaria
Classe 3B Scuola Primaria
La decisione di andare a scuola anche di sabato non mi convinceva
tanto, ma l’idea che mi sarei divertita mi ha fatto pensare che era meglio divertirsi a scuola che annoiarsi a casa. Ho disegnato la mascotte
del mio gruppo insieme ai bambini delle altre classi, un bambino di prima gli ha disegnato le zampe, una bambina di seconda ha disegnato le
ali, uno di quarta ha fatto il becco, un’altra il corpo e io la testa. L’abbiamo colorato con tanto impegno.
Stefania
Io all’idea di venire a scuola anche di sabato non ci stavo, però, quando mi hanno detto che non avremmo studiato, mi sono rallegrato. Appena siamo arrivati a scuola ci hanno divisi e ad ogni classe è stata assegnata una mascotte, la mia classe aveva il passero e la nostra canzone era: “Quarantaquattro gatti”. Il nostro passero è venuto bellissimo!
Emanuele
Sabato non volevo proprio venire a scuola,
ma quando la maestra ci ha detto che dovevamo dividerci e preparare tanti cartelloni, sono
venuta volentieri. Arrivata a scuola ho visto
che c’era gran movimento: le maestre correvano, altri parlavano, non si capiva niente!
Giulia F.
Io sono andata in 1A con Francesco, mi sono divertita tantissimo. Abbiamo fatto un cartellone con la nostra mascotte “Il cane”. Quando tutti
i lavori erano pronti, la maestra con un po’ di cartoncino ci ha attaccato
alla testa le orecchie di cane e siamo andati in palestra cantando la
canzone “Il coccodrillo come fa”.
Giulia A.
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Tutto è iniziato con una proposta nuova. Domani si viene a scuola! Domani?! A scuola?! Di sabato?!
Bella idea il “SABATO DEL VILLAGGIO”. Ed eccoci pronti a partire per
andare a visitare un’azienda vinicola del nostro paese: azienda vinicola G. Apicella a Capitignano. Ad attenderci c’è il proprietario signor Prisco Apicella e la moglie signora Marianna. Nell’ampio cortile abbiamo
visto degli attrezzi antichi: botti, damigiane, il torchio a mano, la pompa
per il verderame. Siamo andati nelle vigne dove abbiamo osservare
come si pianta la vite, quali animali possono attaccarla e ci hanno parlato delle varietà dell’uva. Nella cantina abbiamo visto botti di legno,
cisterne, frigoriferi e delle strane bottiglie che servono a controllare il
livello di vino nelle botti. E poi un grande buffet all’aperto seguito da
giochi, allegria e brindisi delle maestre. Una foto di gruppo con bambini
e maestre sorridenti ha concluso la visita all’azienda vinicola.
Il 21 maggio 2016 non è stato un sabato qualunque… abbiamo vissuto un’esperienza ecologica che è rientrata nel progetto “Puliamo Tramonti” in collaborazione con Legambiente ed i ragazzi del servizio civile del Comune. In mattinata noi ragazzi di Terza B ci siamo recati sul
piazzale del municipio, siamo stati forniti di guanti, cappellino e casacca gialla e via: divisi in due gruppi, uno ad occuparsi della pulizia dei
dintorni della scuola e l’altro partito alla volta delle frazioni Capitignano
e Figlino. Tutti noi ragazzi abbiamo partecipato con entusiasmo alla
raccolta dei rifiuti, i più svariati che abbiamo provveduto a differenziare
usando bustoni diversi. Una giornata diversa, stancante per certi versi
ma utile ad unirci di più, a far del bene al nostro paese e all’ambiente e
a farci comprendere la necessità e l’importanza dell’essere persone
oneste, civili e rispettose.
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Concorso
Iter Didattici
Marianna Coccorullo — Classe 4 B Scuola Primaria
Negli abissi marini vivevano tre balenottere azzurre: Marsina, Selina e Siras. I
loro occhi purtroppo vedevano l’acqua scura e inquinata e la loro pelle azzurro
cielo toccava la sporcizia e il petrolio. Le tre sorelle amavano l’ambiente e volevano che il mare tornasse pulito come un tempo. Si recarono dalla loro nonna Balenitas De Marines che disse loro: - Balene, per riportare il mare in una
buona condizione bisogna vedere ciò che succede sulla terra per poi cercare
un rimedio!
- D’accordoooo! - risposero in coro entusiaste – Ma come potremo lasciare il
mare?
Vi trasformerò in umani – aggiunse la nonna.- basterà bere questa pozione.
Così le balene bevvero e, dopo aver preso il libro magico dato loro dalla vecchia balena, nuotarono svelti verso la riva. Le balene si trasformarono in tre
splendide ragazze…
Arrivate a riva, scoprirono che anche le spiagge erano inquinate: piene di lattine, ruote, siringhe, plastica e immondizia. E il cielo purtroppo non era da meno…
Arrivarono fino al deserto e Siras commentò: - Questo è il luogo più decente!
Le altre annuirono.
- Ragazze prossima tappa : la foresta! Esclamò Selina. Camminarono a lungo
chiedendo ad animali e piante chi fosse l’artefice del degrado del mare, cielo e
terra. Tutti risposero che l’uomo nel tentativo di arricchirsi, di progredire, di dominare stava distruggendo la natura e i suoi abitanti. Le ragazze proseguirono
amareggiate…
All’improvviso videro un elefantino piangere.
- Hanno ucciso la mia mammina – rispose – per prendere le zampe e farne
avorio!
E intanto singhiozzava … Marsina aveva capito che l’uomo non era cattivo,
ma crudele. Promisero all’elefantino di fare il possibile per lui e gli altri animali
della foresta. Arrivati in un paesino videro da lontano un’automobile investire
un gattino e proseguire indifferente sull’asfalto grigio. Pensarono ‘quanta crudeltà!’ improvvisamente due bambini accorsero singhiozzando e preoccupati
fecero di tutto per salvare il piccolo micino. Così le tre ragazze capirono che
l’uomo è crudele, ma il cucciolo di uomo è dolcissimo. Così cercarono sul libro
una pozione per far restare innocuo il cuore dei bambini. Le tre ragazze prepararono la pozione che, una volta riuniti tutti i bimbi del mondo, la fecero bere
loro: come medicina ricca delle speranze di animali e piante. Si avviarono a
mare dove cominciò la metamorfosi da ragazze a balene. La terra malata iniziò la cura della salvezza. Finalmente la terra diventò pulita e tutti vissero sereni e felici! Bisogna rispettare la terra perché non è nostra, ci è stata data in
prestito da Dio.
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I.C. “G. Pascoli” Tramonti –(SA) - www.ictramonti.gov.it
Classe 3B Scuola Primaria
Nel mio istituto abbiamo avuto dei problemi cioè dovevano ristrutturare
la scuola. La preside ci ha fatto una sorpresa proprio una di quelle belle. Nella mia scuola da anni non si andava a scuola di sabato; ecco la
mia reazione. Io ero un po’ preoccupata perché dicevo:- Facciamo già
otto ore, ora ci facciamo anche il sabato, siamo proprio a posto.
Quando sono arrivata a scuola le maestre correvano per i corridoi,
sembrava che ci fosse un incendio … In palestra c’era un famoso
scrittore, Angelo Coscia. All’inizio Angelo Coscia faceva paura, ma il
mostro si è trasformato in un gigante buono e ci ha raccontato delle
storie.
Aurora
Mi sono svegliato con gli sgradevoli picchiettii della pioggia che battevano vicino al balcone e i tuoni che facevano tremare il sangue. Poi mi
sono ricordato che dovevo andare a scuola. Mia nonna mi diceva che
non ci dovevo andare, ma io insistevo fino a quando non ha ceduto. Mi
sono vestito in tutta fretta, sono sceso in tutta fretta, ho preso il pulmino, sono arrivato nell’atrio, tutti facevano baldoria. Poco dopo in classe
siamo stati divisi. Io e Francesco siamo capitati in 1B. mentre facevamo i disegni la maestra diceva:- Forza muoversi!- Ho mostrato il mio
disegno alla maestra che mi ha fatto i complimenti. In palestra c’era
Angelo Coscia, era simpaticissimo, ci ha raccontato storie con la carta
e la storia di un bambino di nome Filippo. Sapeva anche fare delle magie: trasformare le bolle in vetro e le carte facendole stare dritte.
Antonio
Sono stata in 4A, io ho fatto la testa della mascotte e un piccolo merlo,
mi sono divertita un sacco. Dopo un po’ la maestra mi ha fatto ripassare degli animali dentro l’arca, è stato ancora più divertente. In palestra
Angelo Coscia ci ha raccontato molte storie, ma a me è piaciuta la storia di Pietro, era molto bella … Nel pulmino ho pensato che è stato il
giorno più bello di scuola!
Antonia
19
Iter Didattici
Concorso
Classe 3B Scuola Primaria
L’attesa del sabato a scuola è stata davvero noiosissima, ma quando
l’abbiamo vissuta è stato bellissimo. L’arrivo a scuola è stato normale, l’entrata come tutti i giorni, ma l’ingresso in classe è stato una novità, perché la maestra di matematica ci ha fatto vedere il video della
canzone “Quarantaquattro gatti”.
Andrea
In palestra abbiamo incontrato Angelo Coscia. Sembrava un omone
brutto e cattivo, invece alla fine si è rivelato buono e gentile.
Giuseppe
Nella nostra scuola Angelo Coscia per Leggere che Passione
Per il primo "Sabato del Villaggio" nella scuola è stato presente lo
scrittore e poeta Angelo Coscia che da più di dieci anni svolge attività
di animatore sociale collaborando con numerosi enti sociali. Councelor, formato alla scuola biosistemica di Jerome Liss, coltiva da sempre
la passione per la scrittura e l’arte in tutte le sue forme.
“I moderni sistemi comunicativi (es. internet) e gli attuali strumenti di
gioco (es. videogames) tendono spesso, in un utilizzo estremo, a limitare le potenzialità fantastiche dei bambini. Sempre più spesso i bambini limitano la loro capacità espressive a frasi brevi e sintetiche, che
vincolano la capacità di comunicare vissuti complessi quali le emozioni
e l'affettività. La fantasia è da sempre lo strumento naturale usato dai
bambini per presentare al mondo adulto se stessi, ed è lo strumento
che il mondo adulto può utilizzare per comunicare con il mondo infantile su un piano cognitivo ed emotivo condiviso. La scrittura creativa e
i percorsi ad essa dedicati sviluppano la capacita osservativa e il senso di consecuzione logica delle azioni, e in tal modo sostengono l'espressione del mondo interiore.
I bambini e sempre più spesso anche gli adulti risultano incapaci di
raccontare fiabe e favole anche conosciute, figuriamoci poi inventarle!”
Angelo Coscia
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E io sono Francisxa, la supervisore di tutte le sirene nobili… il vostro
aiuto ci serve perché Cathrina vuole conquistare l’ intero pianeta, voi
dovete impedirle di trovare la perla nera , con essa lei sarà potentissima, capace di distruggere tutto … - le tre,si avvicinano ancora di più,
si danno la mano e iniziano a cantare, poi, magicamente le code diventano gambe, continuano a cantare ma questa volta in un tono più
alto e velocemente e in un batter d’ occhio ci troviamo all’ inizio del
lago. Mi guardo intorno, ok, questa è la cosa più strana che io abbia
visto, penso tra me e me. - Lungo questa strada dovremo trovare la
perla, è sotto una grotta … muoviamoci - Francisxa era preoccupata,
Solo
Clark,
il
cui
volto
rivela
molta
calma.
Continuiamo a camminare, aumentando il passo, fin quando non ci
troviamo davanti ad una gigantesca grotta, davanti c’è un masso che
presenta un piccolo spazio nella parte laterale destra.
- No, no, non può essere - Marina corre subito dentro la grotta mentre
Francisxa e Bellasea abbassano il capo. Dopo un po’ esce fuori e delle lacrime salate rigano il volto della sirena - Ormai non ci sono speranze, il pianeta crollerà insieme a tutti i suoi abitanti - dice balbettando - Dai non essere così, una piccola possibilità ce l’abbiamo ancora,
basta andare da Cathrina e sfidarla in un duello e in questo io sono
brava - risponde Bellasea. Riprendiamo il cammino ma ad un certo
punto veniamo bloccati da una figura che con un colpo deciso si scaraventa su Marina e la uccide … un urlo di rabbia misto al dolore proviene dalla gola di Bellasea che con una mossa azzardata prende
una lancia e con un salto arriva di fronte alla sua nemica - Come hai
potuto? Era nostra sorella- sussurra, poi una lacrima solitaria riga il
suo volto - Io non ho una famiglia - le parole amare che escono dalla
bocca di Cathrina fanno arrabbiare Bellasea ancora di più - Come
puoi dire questo dopo tutto l’affetto che ti hanno dato i nostri genitori?
- Cathrina alza la voce - Stai parlando di tutto l’affetto che hanno dato
a te? - Con uno scatto fulmineo estrae la perla e si solleva in aria. Inizia a cantare e improvvisamente noi ci troviamo costretti ad abbassarci a terra. Una tosse continua, il ghiaccio che si scoglie, i mari che
emergono, il cielo che diventa nuvoloso e poi solo il silenzio assoluto
che ci investe nell’oblio.
25
Concorso
Lui ed io siamo persone silenziose e preferiamo parlare nei momenti
difficili per affrontarli insieme.
Siamo costretti a camminare sul ghiaccio, ogni nostra mossa e delicata ma d’un tratto sentiamo un leggero scricchiolio proveniente da sotto
i nostri piedi, iniziano a crearsi delle crepe che man mano si espandono sempre di più. I nostri piedi agiscono d’ istinto e ci ritroviamo a correre verso una meta indefinita. I nostri respiri diventano pesanti, gli occhi si spalancano dalla paura e le gambe continuano a muoversi velocemente per l’agitazione ma ogni tentativo di sopravvivenza è inutile e
ci ritroviamo immersi nell’acqua ghiacciata. Cerchiamo ripetutamente
di salire a galla ma nulla, non è possibile. Ad un tratto vediamo tre sagome scure avvicinarsi in una velocità assurda, ma il nostro corpo
stremato dai continui tentativi di rimanere in vita non resiste e il buio
prende il sopravvento.
Aperti gli occhi ci ritroviamo in una grotta illuminata da una tenue luce
azzurrina che si scorge solo da lontano. Essa è bassa e ampia dove si
riesce ad udire solo le gocce d’acqua che cadono nelle numerose pozze di acqua stagnante.
Io e Clark ci guardiamo negli occhi con uno sguardo confuso ... dove
siamo? come abbiamo fatto ad arrivare fin qui?
A distogliermi sono tre creature bellissime ma strane che hanno una
lunga coda ricoperta di squame.
- Chi siete? - domanda Clark con una punta di stupore. Le tre sirene
rispondono simultaneamente, rivolgendo lo sguardo nel vuoto - Siamo
sirene e abbiamo bisogno del vostro aiuto - I nostri visi mostrano un
‘espressione perplessa - Aiuto per cosa? - Venti anni fa è nata nel
mondo marino la figlia della regina e del re di Sirenix: Bellasea.
Era una bambina vivace e giocherellona ma anche molto tenera e generosa, proprio per questo molto amata… non tutti sapevano però che
la principessa aveva delle sorelle. Loro erano completamente diverse.
Soprattutto Cathrina aveva un’energia dentro sé che poteva diventare
pericolosa per l’intero mondo marino ma anche per la terra…- Io sono
Marina, sorella di Bellasea - detto questo indica la sirena più giovane
poi inizia a parlare la sirena coi i capelli biondi.
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Iter Didattici
Oggi sabato 14 maggio siamo andati a scuola. Arrivati in classe notiamo che sulla porta c’è un cartellino sul quale c’è scritto ‘talpa’.
La maestra ci informa che solo tre di noi
resteranno in classe, mentre gli altri saranno divisi in altre classi. A sentire questa notizia io non sono stata molto contenta, anche perché sarebbe venuto mio
cugino in classe mia. Non ci volevo proprio andare, ma purtroppo sono stata costretta. Sono stata deportata in 3B. la
maestra ci ha dato dei fogli per disegnare. Poi, finito il disegno la maestra ha detto che Tommaso, un mio
amico, Chiara, Stefania, Graziano e io dovevamo disegnare la
‘MASCOTTE’.
La nostra mascotte era il passero. Il
disegno è venuto piuttosto bene. Poi
ci hanno chiamato per andare in palestra dove abbiamo visto un uomo
barbuto dall’aria simpatica. Seduti a
cerchio e abbiamo scoperto che
quell’uomo era un attore e che si
chiamava Angelo Coscia. Abbiamo
ascoltato tante belle storie animate
con la carta, con i peluches, con il
computer. Ci siamo proprio divertiti!
In ultimo c’era il premio ‘Leggere che
passione’ e ha vinto un bambino
dell’asilo che ha fatto dei disegni
spettacolari e una nostra compagna
di classe con una bella storia sulla natura. Mi sono proprio divertita!!!
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Concorso
XVIII Edizione - 14.05.2016
Anche quest’anno la manifestazione “Leggere che passione”, giunta
alla sua XVIII edizione, ha riscosso grande successo fra gli alunni e
gli insegnanti della Scuola.
Se lo scopo del progetto è diffondere tra i giovani la passione per la
lettura, l’obiettivo può dirsi, ancora una volta, pienamente raggiunto.
Tantissimi sono stati, infatti, gli studenti di tutte le età e di tutte le classi che si sono avvicinati per visitare la Bancarella del Libro, curata dai
ragazzi della III B in collaborazione con la Libreria “Imagine’s Book” di
Salerno. Alcuni dei visitatori sono passati solo per dare un’occhiata e
curiosare, attratti comunque dalla varietà dei libri a disposizione, altri
– la maggioranza – per comprare il volume desiderato da tempo e
che si aspettava. Tra i più venduti vi sono stati i libri di Geronimo Stilton (il simpatico roditore creato da Elisabetta Dami, molto amato dagli
alunni della scuola primaria di Tramonti) e le serie After di Anna Todd
e My dilemma is you di Cristina Chiperi (romanzi incentrati sui sentimenti, gettonatissimi fra le adolescenti).
In molti hanno partecipato, inoltre, al Concorso artistico-letterario che,
come di consueto, si accompagna alla manifestazione, e che è stato
seguito dall’insegnati referenti del progetto: Luisa Guastatore e Anna
Giordano.
La giuria, composta dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Luisa Patrizia
Milo, dal prof. Stefano Giuliano e dall’Ins. Rosalinda Carretta, ha dichiarato vincitori:
Sezione Pulcini - primo classificato: Mattia Francese - scuola dell’Infanzia, plesso di Gete, seconda classificata: Chiara Pironti - II A.
Sezione Piccoli - prima classificata: Marianna Coccorullo - IV B, seconda classificata: Alessandra Bove - V A.
Sezione Giovani - prima classificata: Rossella Ferrara - II A, seconda classificata: Myriam Giordano - III B.
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Concorso
Rossella Ferrara - Classe 2A Scuola Secondaria di 1 Grado
‘’Si prega ai gentili passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza, stiamo per atterrare al Polo Nord‘’.
La voce metallica interrompe i miei pensieri. Sono tesa all’ idea di atterrare ma nel contempo emozionata di esplorare le terre gelide del
Polo Nord. Clark, il mio amico di vecchia data, con uno semplice
sguardo e un tenero sorriso mi rassicura dalle mie sciocche tensioni.
Avere un compagno come lui è una cosa fantastica… siamo ‘’due perfetti esploratori ‘’.
Dopo lunghe ore di volo finalmente, io e Clark ci avviamo a prendere le
valigie, per trovare il nostro alloggio. Ci incamminiamo. Arrivati a destinazione ci troviamo davanti una piccola baita in legno quasi completamente ricoperta da un manto di neve la quale sembra incredibilmente
leggera e delicata diventando sempre più compatta ogni volta che un
fiocco arriva a terra. Entro nella dimora mentre Clark resta ancora un
po’ fuori, forse perché vuole ammirare ancora per qualche minuto la
bellezza di quel paesaggio. L’abitazione è calda e accogliente, noto
subito un piccolo caminetto nell’angolo a cui accorro immediatamente
a causa della bassa temperatura. Dopo un po’ Clark si introduce nella
stanza e a passi tremanti accorre velocemente di fronte al camino.
Preparata anche una cioccolata calda ci corichiamo nei nostri letti e
cominciamo a dormire pesantemente.
Una luce leggera penetra nell’abitacolo sottraendomi dal sonno. Clark
ed io contemporaneamente ci alziamo e decidiamo di andare a esplorare i dintorni. Fuori un‘aria gelida ci investe e un vento violento e fastidioso mi scompiglia i capelli. Nonostante le condizioni climatiche Clark
non dà la vittoria al clima e io, mi ritrovo a seguire le orme del mio amico testardo. I nostri piedi sprofondano nella neve e di conseguenza
ogni passo risulta sempre più faticoso. Dopo aver camminato abbastanza ci troviamo davanti solo un’enorme distesa di acqua ghiacciata;
indietro è difficile tornare… ci siamo dimenticati la strada da ripercorrere. In quel momento vengo invasa dalla paura… – Non ti preoccupare
Lester, vedrai che riusciremo a tornare a casa ma ora dobbiamo per
forza trovare un posto per ripararci dal freddo – Annuisco semplicemente anche se l’ansia e la preoccupazione non mi è ancora passata.
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Fly UP