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I nostri anziani li seguiamo anche a casa.
Progetto di ricerca sul sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare I nostri anziani li seguiamo anche a casa. Progetto di ricerca sul sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare Responsabile scientifico: Prof. Raffaele Antonelli Incalzi w w w. p ro ge tto s we e t a ge 1. i t Intersistemi Italia - Evolvo Università Campus Bio-Medico di Roma C.A.T.T.I.D. Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche di Istruzione a Distanza Università degli Studi di Roma “Sapienza” Fondazione Alberto Sordi GO Management Consulting Progetto finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del circuito FI.LA.S. “Più di 3 milioni di persone morirono di BPCO nel 2005, ovvero il 5% della popolazione mondiale”. Originale in inglese: “More than 3 million people died of COPD in 2005, which is equal to 5% of all deaths globally that year”. World Health Organization, Chronic obstructive pulmonary disease (COPD), Fact sheet N° 315, February 2011 Accessibile all’url: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs315/en/index.html “Circa 64 milioni di persone hanno sofferto di BPCO nel 2004”. World Health Organization, The global burden of disease: 2004 update, published in 2008. Accessibile all’url: http://www.who.int/healthinfo/global_burden_disease/2004_report_update/en/ Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine pag. 98, New York, McGraw-Hill, 2006. ISBN 978-88-386-3917-3 Celli BR. (giugno 2008). Update on the Management of COPD, Chest. 133: 1451-1462. Halpin D. (giugno 2008). Mortality in COPD: inevitable or preventable? Insights from the cardiovascular arena. COPD. 5: 187-200. LA BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA L a Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), definizione che racchiude enfisema e bronchite cronica, è un problema di sanità pubblica a livello mondiale perché è una malattia che colpisce l’apparato respiratorio con un’ostruzione delle vie aeree spesso associata a uno stato di infiammazione cronica del tessuto polmonare. E’una patologia polmonare progressiva che ostruisce le vie aeree in modo solo parzialmente reversibile, rendendo difficoltosa la respirazione. Pazienti con BPCO mostrano sintomi che vanno da tosse ed espettorato a mancanza di fiato durante sforzi anche modesti. La conseguenza a lungo termine è un vero e proprio rimodellamento dei bronchi, che provoca una riduzione consistente della capacità respiratoria e del contenuto in ossigeno nel sangue. È una difficoltà non solo respiratoria perché, riducendo l’ossigenazione del sangue, ha riflessi anche su altri organi influendo molto sulla qualità di vita, soprattutto con affanno e stanchezza. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la BPCO è la quarta causa mondiale di morte 1 a pari con l’AIDS (dopo le malattie cardiovascolari, cerebrovascolari e le infezioni respiratorie acute). Secondo una stima dell’OMS, nel 2005 circa 3 milioni di persone nel mondo sono morte di BPCO tanto che, nel 2020, si prevede diventerà la terza causa in tutti i paesi industrializzati. Studi recenti hanno stimato, per l’Italia, una spesa media annuale di circa 3.000 Euro per paziente, che può salire fino a 7.000 Euro l’anno negli stadi più severi. Nel 2002 sono stati registrati in Italia 130.000 ricoveri ospedalieri per riacutizzazioni da BPCO con una degenza di circa 10 giorni. Deaths in millions % of deaths Coronary heart disease 7.20 12.2 Stroke and other cerebrovascular diseases 5.71 9.7 Lower respiratory infections 4.18 7.1 Chronic obstructive pulmonary disease 3.02 5.1 ______________________________________________________________________________________________ 1 Fonte: Chronic obstructive pulmonary disease (COPD), Fact sheet N° 315, February 2011. World Health Organization (Who) - Organizzazione mondiale della sanità (Oms): “Più di 3 milioni di persone morirono di BPCO nel 2005, ovvero il 5% della popolazione mondiale”. Url: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs315/en/index.html Progetto di ricerca sul sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare IL PROGETTO “S WEETA GE 1” “S WEETA GE 1” è un progetto pilota di ricerca e sviluppo sperimentale nato dalla collaborazione tra università e imprese realizzato con i finanziamenti pubblici della Regione Lazio in ambito del Distretto Tecnologico delle Bioscienze DTB - FI.LA.S.2 L’obiettivo del progetto “S WEETA GE 1” è di individuare, tramite rilevazioni biometriche trasmesse telemetricamente, le alterazioni che precedono le riacutizzazioni della Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) patologia ancora oggi ampiamente sottostimata: solo il 25% dei malati viene diagnosticato e frequentemente con grave ritardo. Per l’attività di ricerca è stato sviluppato un sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare per pazienti anziani affetti da BPCO classe II-IV secondo GOLD, da applicare su un gruppo di 50 casi nell’arco temporale di 12 mesi. Nel periodo di studio, la Intersistemi Italia – Evolvo e l’Area di Geriatria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma hanno ricercato e sperimentato la strumentazione, la sensoristica e le componenti tecnologiche innovative per la realizzazione di un prototipo per lo sviluppo industriale. Sono stati calibrati i sistemi di comunicazione e i flussi informativi per la connettività di prossimità e remota al “Presidio di controllo sanitario” dell’Università Campus Bio-Medico di Roma per la sorveglianza medica dei pazienti anziani. Il kit “S WEETA GE 1” progettato e realizzato, è un sistema integrato di sensori e relativo software in grado di monitorare a distanza specifici parametri biomedici, gestire le informazioni e mantenere un agevole collegamento tra l’anziano e il suo assistente sanitario per il costante telemonitoraggio e teleconsulto. I parametri rilevati, vengono teletrasmessi al “Presidio di controllo sanitario” e gestiti attraverso una componente software sviluppata “ad hoc” dalla Intersistemi Italia – Evolvo denominata “Monitor System”. Il C.A.T.T.I.D. Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche di Istruzione a Distanza dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”, ha partecipato al progetto lungo due direttrici: una riguardante direttamente la parte di sviluppo della piattaforma con relativo prototipo e l’altra, mirata all’analisi del sistema dal punto di vista dell’usabilità. Per quanto concerne il contributo allo sviluppo del sistema, il C.A.T.T.I.D. ha supportato la parte legata al mondo dei sensori per la gestione del flusso di informazioni dalla parte periferica del sistema verso il datacentre del “Presidio di controllo sanitario”. ______________________________________________________________________________________________ 2 Il Distretto Tecnologico delle Bioscienze - DTB è stato costituito nel 2008 dalla Regione Lazio per finanziare progetti di Ricerca Industriale e/o Sviluppo Sperimentale con oggetto applicazioni della ICT per la Biomedicina ed i servizi sanitari; il DTB ha come ente attuatore e gestore la Finanziaria Laziale di Sviluppo - FI.LA.S. •6• •7• www.progettosweetage1.it Il contributo relativo alle prove di usabilità ha riguardato sia le prove di utilizzo ed accessibilità del software lato client avendo come utenti di riferimento il personale medico, sia gli aspetti di usabilità del dispositivo remoto testato sui pazienti coinvolti nella sperimentazione. Per superare eventuali difficoltà nell’uso della tecnologia (digital divide) da parte dell’utente over 60, il prototipo è stato progettato come un kit di sensori che i pazienti semplicemente indossano ad orari prestabiliti senza modificare sensibilmente la loro vita quotidiana. L’unica accortezza da parte dell’anziano sta nel ricordarsi di accendere il kit e indossarlo la mattina, di spegnerlo e levarlo la sera per ricaricare le batterie. Nel caso della BPCO, il sistema è autonomo ed indipendente: ad orari prefissati il kit avvisa il paziente di effettuare la rilevazione di determinati parametri, il kit trasferisce i dati via Bluetooth3 ad un terminale mobile (telefono cellulare con sistema operativo “Symbian” 4) che li trasmette al “Presidio di controllo sanitario” dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Inoltre, ai pazienti è data la possibilità di misurare la saturazione dell’ossigeno nel sangue attraverso un Pulsiossimetro5, un particolare “cappuccetto” da mettere al dito e connesso via Bluetooth al cellulare trasmittente. È evidente la potenziale espansione modulare del progetto con l’utilizzo di altri medical devices già ingegnerizzati o di nuova sensoristica sanitaria. La GO Management Consulting ha collaborato all’istruttoria e alla stesura della proposta per la partecipazione ai bandi per i progetti finanziati dalla regione nell’ambito del circuito FI.LA.S. – DTB e ha fornito servizi di consulenza al progetto finanziato. Per quanto riguarda le modalità di diffusione del progetto di ricerca, la Fondazione Alberto Sordi, che per statuto si dedica alla cura e alla assistenza qualificata delle persone anziane fragili, ha curato, in particolare, la pubblicizzazione dei risultati scientifici attraverso prodotti editoriali mirati e ha organizzato, con l’aiuto di tutti i soggetti coinvolti nell’attività di ricerca, eventi a carattere scientifico, divulgativo e formativo. ______________________________________________________________________________________________ 3 Bluetooth è una specifica industriale per reti personali senza fili (WPAN: Wireless Personal Area Network). Fornisce un metodo standard, economico e sicuro per scambiare informazioni tra dispositivi diversi attraverso una frequenza radio sicura a corto raggio. 4 Symbian OS è un sistema operativo per dispositivi mobili (i cosiddetti smartphone) prodotto da Symbian Foundation. 5 Pulsiossimetro (ossimetro o saturimetro) è un’apparecchiatura medica che permette di misurare la quantità di emoglobina legata nel sangue in maniera non invasiva. Permette di stabilire con quale percentuale l’emoglobina è legata all’ossigeno, per cui è stato possibile ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue degli assistiti. Progetto di ricerca sul sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare La Fondazione ha redatto e fornito i contributi redazionali a testate scientifiche e non, comunicati stampa ai media e inserito news di progetto su siti internet di settore. Ha commissionato e seguito lo sviluppo di un sito internet “ad hoc” in cui sono state depositate tutte le informazioni riguardanti la ricerca, comunicati stampa, video e foto dimostrative del funzionamento del progetto per una divulgazione e fruizione World wide: www.progettosweetage1.it Il piano della comunicazione realizzato, è stato destinato a diversi pubblici d’interesse: stakeholders di progetto, comunità scientifica, comunità imprenditoriale, target d’interesse scientificoimprenditoriale, pubblico esteso e società civile in generale. GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO I l servizio messo a punto nel progetto pilota “S WEETA GE 1” consente ai pazienti anziani, afflitti da alcune patologie croniche, di fruire di un nuovo servizio socio sanitario mediante l’utilizzo di tecnologie telematiche applicate all’ambito medico, aumentando l’efficacia e la tipologia di servizi per la salute erogabili presso il domicilio di anziani e malati cronici, in un’ottica di contenimento dei costi e, soprattutto, di miglioramento della qualità e della “quantità” della vita non solo dell’assistito, ma anche dei suoi familiari e dei “caregiver” (prestatori di cura) in generale. Lo studio del sistema ha tenuto conto anche di servizi aggiuntivi che potranno essere realizzati nel processo di industrializzazione in corso ed offerti sul mercato, quali funzioni di monitoraggio continuo di eventi come segnalazioni di allarmi originati dall’assistito, cadute o immobilità anomala, aumentando notevolmente la sicurezza per i soggetti a rischio. I dati biometrici e biomedicali raccolti presso il Centro Servizi (Monitor System) inoltre possono essere integrati con ulteriori informazioni cliniche, diagnostiche e sanitarie, in parte frutto di acquisizione da parte del team di sanitari operanti sui pazienti in telemonitoraggio, in parte frutto di una messa a fattor comune di dati clinici che costituiscono la storia medica personale dell’assistito. Questi ultimi sono il risultato di una razionalizzazione del patrimonio informativo del paziente, raccordando le sue informazioni presenti a livello “locale” per elevarle ad un livello superiore e renderle disponibili al mondo esterno come fascicolo sanitario del paziente. Nasce, da questo, la concezione di una Cartella Clinica Aperta quale risultato di un insieme di apporti che derivano dai diversi “attori” coinvolti nel processo o interessati a parteciparvi. •8• •9• www.progettosweetage1.it I PARAMETRI MISURATI E LORO UTILIZZO L ’attività di ricerca ha riguardato anche lo studio e la realizzazione del prototipo del sistema informativo denominato “Monitor System” per la gestione ed il monitoraggio delle informazioni rilevate presso il domicilio dell’assistito e trasmessa al Centro Servizi dedicato. Nel Centro Servizi opera il “Presidio di controllo sanitario” costituito dal gruppo di assistenti sanitari (medici, infermieri e assistenti sociali) dell’Università Campus Bio-Medico di Roma (Area di Geriatria). Il “Monitor System” utilizzato dal Presidio, è basato su una piattaforma web che interagisce con avanzati ed innovativi sistemi di telecomunicazione, utilizza strumentazioni e tecnologie che il mondo dell’ICT6 è in grado oggi di offrire. Tale piattaforma è in grado di raccogliere, su una base dati specializzata, una serie di informazioni che riguardano ciascun paziente oggetto della sperimentazione, mediante canali di comunicazione diffusi, di semplice utilizzo e a basso costo. Le informazioni così raccolte sono rese fruibili e aggiornabili, in qualunque momento ve ne sia la necessità, da parte del team sanitario coinvolto nel processo di assistenza e prevenzione del paziente. Il telemonitoraggio riguarda i seguenti parametri: • • • • • • la saturazione dell’ossigeno nel sangue la frequenza cardiaca la frequenza respiratoria il livello di attività fisica del paziente la temperatura ambientale la “Galvanic skin response” indice di attivazione del sistema nervoso simpatico. La trasmissione quotidiana delle relative informazioni, in aggiunta al rilievo quindicinale dell’aderenza alla terapia e con la disponibilità al consulto clinico al bisogno, permette di monitorare lo stato di salute dei pazienti coinvolti nella sperimentazione, identificandone punti di flesso mono o pluridimensionali. ______________________________________________________________________________________________ 6 La tecnologia dell’informazione e della comunicazione, in sigla TIC, anche nota con il sinonimo inglese Information and Communication Technology, in sigla ICT, è l’insieme delle tecnologie che consentono di elaborare e comunicare l’informazione attraverso mezzi digitali. Rientrano in quest’ambito lo studio, la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, il supporto e la gestione dei sistemi informativi e di telecomunicazione computerizzati, anche con attenzione alle applicazioni software e ai componenti hardware che le ospitano. Il fine ultimo dell’ICT è la manipolazione dei dati informativi tramite conversione, immagazzinamento, protezione, trasmissione e recupero sicuro delle informazioni. Progetto di ricerca sul sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare L’identificazione di un punto di flesso in una o più tracce dei parameri biologici monitorati, ad esempio nella SaO2, ha posto l’indicazione ad una valutazione clinica domiciliare volta a cogliere, tempestivamente, riacutizzazioni incipienti o un peggioramento dello stato di salute di qualunque origine e quindi, ad adottare le relative strategie diagnostiche e terapeutiche. Ciò, ha implicato il monitoraggio di una serie di parametri che riflettano lo stato di salute non nella prospettiva dell’evento acuto, ma delle sottili anomalie che preludono ad un peggioramento critico. La riacutizzazione della BPCO è preceduta da una diminuzione graduale della già ridotta attività fisica prima di rendersi clinicamente manifesta. Tali segnali non sono percepiti dai sistemi tradizionali di telemonitoraggio, centrati su indicatori clinici facilmente acquisibili. Invece sono stati percepiti da dati “preclinici” difficilmente acquisibili, atti a cogliere le prime e più elementari espressioni del peggioramento dello stato di salute. Il follow up strutturato dei pazienti affetti da BPCO nel progetto ”S WEETA GE 1” ha permesso di ottimizzare la terapia, di consentirne la pronta identificazione delle riacutizzazioni, la riduzione delle spese per ricoveri ospedalieri e cure extradomiciliari con un miglioramento della qualità di vita. Il vantaggio economico atteso dall’intervento rispetto ai percorsi terapeutici e assistenziali ambulatoriali e ospedalieri, sarà oggetto di stima puntuale e simulata in vari scenari tramite modelli di Markov7. Il team di sanitari presso il “Presidio di controllo sanitario” dell’Università Campus BioMedico di Roma dispone di strumenti di monitoring complessivo dei parametri degli assistiti, utilizzando anche sistemi di confronto e di “alert” in caso di parametri che superino un livello soglia che rappresenti un elevato rischio per la salute del paziente. In due casi, in cui il confronto dei dati ha riscontrato scostamenti dai valori attesi, il sistema si è fatto carico di segnalarli automaticamente al personale medico incaricato della sorveglianza sanitaria. Il team dei sanitari ha attivato i servizi di teleconsulto contattando direttamente gli assistiti per il necessario follow-up: in un caso hanno risolto modificando la terapia farmacologica, nell’altro caso hanno indicato il livello di urgenza richiedendo l’immediato ricovero presso la struttura ospedaliera. Gli outcome sono stati rilevati nei casi e nei controlli, le relative differenze analizzate quali indicatori di efficacia del programma di telemonitoraggio. Successivamente, è stata effettuata un’analisi grafica dei diagrammi temporali di rilevazione multiparametrica, volta a cogliere gli indicatori precoci di deterioramento dello stato di salute. ______________________________________________________________________________________________ 7 Il processo di Markov è un processo stocastico nel quale la probabilità di transizione che determina il passaggio ad uno stato di sistema dipende unicamente dallo stato di sistema immediatamente precedente (proprietà di Markov) e non dal come si è giunti a tale stato. Häggström O., Finite Markov Chains and Algorithmic Applications, Cambridge University press, 2002, ISBN 0-52181357-3. • 10 • • 11 • www.progettosweetage1.it GLI ASPETTI INNOVATIVI A ltri progetti precedenti ed anche concorrenti hanno come obiettivo il miglioramento della qualità della vita e della salute, ma richiedono interventi operativi da parte del paziente in particolare per inviare i dati; altri progetti riguardano la tele-assistenza ma prevedono una competenza tecnica da parte dell’assistito sull’utilizzo delle apparecchiature in dotazione. “S WEETA GE 1” presenta numerosi vantaggi ed innovazioni rispetto agli altri progetti. Nel dettaglio la piattaforma “S WEETA GE 1” è innovativa perché: • Portatile: permette il monitoraggio biometrico continuo sia indoor che outdoor contribuendo considerevolmente alla sperimentazione di nuove forme e tecnologie per la connettività di prossimità e remota. Ergonomica: è costituita da un kit di sensori, da un terminale mobile (telefono cellulare del tipo smartphone) e prevede l’utilizzo di una nuova sensoristica sanitaria indossabile. • Usabile: l’utente deve solo saper accendere il kit, il cellulare e mettere in ricarica le batterie all’occorrenza. • • Minimamente invasiva: utilizza sensori ed apparati indossabili che, attraverso una rete senza fili (Wireless Sensor Networks), trasmettono via smartphone i parametri biometrici telemetricamente rilevati al “Monitor System” del “Presidio di controllo sanitario”. Gli aspetti innovativi del “Monitor System” sono: la realizzazione di un sistema di telemonitoraggio domiciliare dello stato di salute (follow up) di malati affetti da BPCO basato sull’integrazione di parametri tradizionali e di nuova introduzione; • la progettazione di una nuova interfaccia di comunicazione per la riduzione del digital divide caratteristico del segmento indirizzato; • lo studio e modellizzazione di un Sistema Informativo Homecare (Monitor System) che recepisce gli standard per il record del paziente e per la cartella clinica; • Progetto di ricerca sul sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare la progettazione del sistema come piattaforma “web-based” ne consente l’utilizzo anche da remoto come pagine Web accessibili da una parte selezionata degli utenti sanitari con connessione ad Internet; • il disegno di processi di business reingegnerizzati rispetto a quelli caratteristici di protocolli di cura tradizionali e migliorati rispetto a quelli esistenti in analoghe iniziative di telemedicina. • Il funzionamento del “Monitor System” è visionabile sul sito web www.progettosweetage1.it I vantaggi per medici del “Presidio di controllo sanitario” sono: • l’acquisizione e registrazione dei dati clinici più volte al giorno o a richiesta del medico; • la verifica dei comportamenti e indicazioni sullo stile di vita dei pazienti assistiti; l’identificazione tempestiva dell’incipiente riacutizzazione della BPCO e, più in generale, la variazione dello stato di salute dell’anziano; • • un intervento diagnostico e terapeutico puntuale (revisione protocolli); la conseguente riduzione del fabbisogno di cure ospedaliere rispetto al paziente trattato in modo tradizionale; • la disponibilità di un sistema di monitoraggio basato su Internet che non richiede l’installazione di particolari software ed è fruibile ovunque vi sia una connessione. • Per il paziente tele-assistito i vantaggi sono: • l’identificazione tempestiva della riacutizzazione della BPCO; • il costante controllo sull’efficacia della terapia; l’appropriato ricorso al Pronto Soccorso, evitando i casi in cui le condizioni cliniche consentano di mantenere il paziente al proprio domicilio, con eventuali modifiche terapeutiche; • la programmazione del ricovero “elettivo”, nel caso in cui le condizioni siano particolarmente gravi; • • il ricovero tempestivo al Pronto Soccorso, indirizzando il paziente e permettendo un più rapido instaurarsi delle procedure necessarie con prevedibili riduzioni della degenza; • la riduzione del disagio burocratico nelle pratiche di ricovero; • la verifica dei comportamenti e indicazioni sullo stile di vita; • le comunicazioni e consultazioni con il medico curante; • 12 • • 13 • www.progettosweetage1.it • l’invasività minima e la massi- ma ergonomia della sensoristica sanitaria; l’usabilità indoor e outdoor con monitoraggio biometrico continuo; • una minima incidenza della patologia sulla loro qualità e stile di vita. • I vantaggi per il Sistema Sanitario Nazionale (S.S.N.) sono: • la riduzione del numero di ricoveri; • la riduzione dei giorni di degenza dei ricoverati; • la riduzione delle liste e dei tempi d’attesa; • una migliore ottimizzazione delle risorse. Il follow up strutturato dei pazienti affetti da BPCO nel progetto ”S W E E T A G E 1 ” ha permesso di ottimizzare la terapia, di consentirne la pronta identificazione delle riacutizzazioni, la riduzione delle spese per ricoveri ospedalieri e cure extradomiciliari con un miglioramento della qualità di vita. Progetto di ricerca sul sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare GLI SVILUPPI FUTURI L e potenzialità della piattaforma “S WEETA GE 1”, le sue caratteristiche di usabilità, di stabilità delle architetture, delle tecnologie e dei modelli organizzativi individuati, sono i principali elementi che la predispongono ad interagire con altri progetti di teleassistenza in essere e ad integrarsi con altre applicazioni di telemedicina e di domotica, nell’ottica della sicurezza e del confort nella quotidianità della vita del paziente tele-assistito. Dal punto di vista medico: permette di tele-assistere anche persone con altro tipo di patologie dialogando con medical devices già in commercio o appositamente costruiti con tecnologia Wi-Fi8. L’architettura del sistema permette l’estensione ad una rete medico-sanitaria di più ampio spettro. Si potranno fornire indicazioni degli “alert” ricevuti dal monitoraggio, tramite sistemi automatizzabili, anche ad uno staff medico “virtuale” che possa operare tempestivamente. Il medico potrà interagire con la stazione mobile direttamente dalla sua postazione presso l’ambulatorio (Monitor System) per eventuali attività di revisione dei valori soglia, di cambio delle tempistiche delle rilevazioni, per inviare informazioni, ecc. Si potrà estendere e condividere la visibilità della Cartella Clinica ad ogni altro “attore” coinvolto nel processo o in eventuali interventi Worldwide, raggiungendo in tal modo i diversi “nodi” di interesse, dalle strutture sanitarie ai medici di base, agli assistiti stessi, creando una reale e continua interazione tra medico e paziente. I dati raccolti nella Cartella Clinica andranno a costituire un database delle prestazioni, di cui il paziente ha usufruito presso il proprio domicilio e potranno essere oggetto di analisi, confronti e valutazioni economiche. Dal punto di vista del paziente: sarà sviluppata una sensoristica “all in one”. La costante miniaturizzazione dei prodotti elettronici e l’evoluzione tecnologica avvenuta negli ultimi mesi nell’ambito del mobile (smartphone9 su Sistema operativo “Android”10, “iOS”11, ecc.) permette di evolvere le caratteristiche di usabilità e di gestione, soprattutto per ciò che concerne la componente che utilizza il paziente: il sistema di rilevazione dei parametri a domicilio. La sperimentazione nel progetto pilota “S WEETA GE 1” ha permesso lo studio e l’industrializzazione di un sistema integrato fra vari medical devices modulari collegati via Bluetooth ad uno smartphone. ______________________________________________________________________________________________ 8 In telecomunicazioni il termine Wi-Fi indica la tecnica e i relativi dispositivi che consentono a terminali di utenza di collegarsi tra loro attraverso una rete locale in maniera wireless. 9 Smartphone, in italiano telefonino o cellulare intelligente, è un dispositivo portatile che abbina funzionalità di telefono cellulare a quelle di gestione dei dati personali. Esistono smartphone con connessione GSM – GPRS – EDGE – UMTS – HSDPA – HSUPA che utilizzano le tecnologie Bluetooth e Wi-Fi per le comunicazioni con altri dispositivi. 10 Android è un sistema operativo open source per dispositivi mobili basato sul kernel Linux. Fu inizialmente sviluppato da Android Inc., startup acquisita nel 2005 da Google. 11 iOS (fino a giugno 2010 iPhone OS) è il sistema operativo sviluppato da Apple per iPhone, iPod touch e iPad. • 14 • • 15 • www.progettosweetage1.it Lo smartphone, con sistema operativo sviluppato su base “Android”, ha la caratteristica di ricevere “applicazioni” (App. 12) appositamente prodotte, senza che il paziente debba installarle di volta in volta o vi sia la necessità di riportare il dispositivo ai centri d’assistenza per le installazioni di nuovi applicativi. L’installazione degli applicativi trasmessi direttamente dal centro d’assistenza allo smartphone, consente anche di comandare a distanza e in tempo reale il dispositivo in base alla necessità di informazioni del medico o, più semplicemente, verificando il livello di carica delle batterie, si avvisa l’assistito di mettere in ricarica i dispositivi. Il segnale GPS13 dello smartphone potrà permettere, inoltre, la geolocalizzazione del paziente: l’operatore vede se il paziente è fermo, in movimento, a che altitudine si trova e, così, può calibrare i segnali e interpretare meglio i parametri misurati. Infine, attraverso lo smartphone, si potrà video-contattare il paziente ricordando, ad esempio, di procedere alle rilevazioni mediche mostrando filmati con procedure, tecniche, istruzioni, ecc. direttamente all’utente migliorando notevolmente la qualità, l’efficacia delle comunicazioni e l’usabilità del sistema. Il progetto pilota “SWEETAGE1” costituisce la base per il perfezionamento di una stazione intelligente di assistenza e comunicazione continua con il paziente. ______________________________________________________________________________________________ 12 App. sigla per applicativi, è la caratteristica più interessante degli smartphone: è la possibilità di installarvi ulteriori programmi applicativi (App.) che aggiungono nuove funzionalità al dispositivo. Questi programmi possono essere sviluppati dal produttore dello smartphone, dallo stesso utilizzatore o da terze parti. 13 Il Global Positioning System (abbreviato in GPS, a sua volta abbreviazione di NAVSTAR GPS, acronimo di NAVigation Satellite Time And Ranging Global Positioning System) è un sistema di posizionamento su base satellitare, a copertura globale e continua, gestito dal Dipartimento della difesa statunitense. Il sistema GPS installato nello smartphone, permette di determinare la posizione nello spazio del ricevitore stesso. IL GRUPPO DI PROGETTO Intersistemi Italia S.p.A. – Evolvo Intersistemi Italia S.p.A. è a capo di un gruppo industriale formato da società che operano nel settore dell’Information e Communication Technology e della Statistica aziendale. Negli oltre 25 anni di consolidata esperienza, Intersistemi si è distinta per la costante attenzione rivolta a tutti i settori di mercato fruitori di informatica, ha da sempre monitorato le tendenze emergenti, le mutate esigenze in termini di velocità del business, di efficienza dell’IT, di sviluppo della rete, di trasformazione dell’economia digitale in tutti i settori. Con le competenze maturate in sanità, è stata acquisita all’interno del gruppo Intersistemi la società Evolvo (azienda del gruppo Intersistemi Italia S.p.A.) che si occupa della ingegnerizzazione e realizzazione di strumenti informatici specializzati, la predisposizione di processi e modelli organizzativi, che possano supportare l’introduzione di nuove tecnologie al servizio della cura del paziente. Evolvo opera prevalentemente nel Mercato Verticale della Sanità con l’obiettivo di semplificare il rapporto e la comunicazione tra pazienti ed operatori sanitari, intervenendo con proposte e innovazioni che favoriscano lo scambio di informazioni, la sorveglianza e/o il monitoraggio sanitario integrato con reti di telecomunicazione e sistemi aperti alla comunicazione worldwide. SWEETAGE1 Capo progetto: Sig. Luigi Grisi - Giorgio Pellegrini Università Campus Bio-Medico di Roma Il Centro Integrato di Ricerca (CIR) rappresenta lo snodo organizzativo e programmatico di tutte le attività di ricerca dell’Università Campus Bio-Medico, individuato strategicamente quale unica Unità di Ricerca responsabile del coordinamento e dell’attuazione di tutte le attività di ricerca. Da un punto di vista logistico, il CIR è insediato nel Polo di Ricerca Avanzato di Biomedicina e Bioingegneria (PRABB), creato anche grazie all’utilizzo di Fondi Strutturali Europei erogati attraverso la Regione Lazio, con lo scopo di creare un polo di eccellenza in grado di attivare ed offrire importanti sinergie per lo sviluppo del territorio, con particolare riferimento alla collaborazione con grandi industrie e piccole e medie imprese del settore biomedicale. Il gruppo di ricerca, coordinato dal Prof. Antonelli Incalzi del Campus Bio-Medico, ha una ventennale esperienza nel campo della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) nel paziente anziano, come documentato da circa 50 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali censite da MEDLINE. L’attività di ricerca svolta comprende tutti gli aspetti della BPCO: dalla fisiopatologia, alla diagnostica e terapia, a studi di farmacoepidemiologia. SWEETAGE1 Responsabile scientifico: Prof. Raffaele Antonelli Incalzi • 16 • • 17 • IL GRUPPO DI PROGETTO C.A.T.T.I.D. Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche di Istruzione a Distanza Università degli Studi di Roma “Sapienza” Il C.A.T.T.I.D. è un centro di Ricerca della “Sapienza” - Università di Roma che nasce nel lontano 1988. Fin dai suoi albori il centro di ricerca ha rappresentato un valido supporto alle attività scientifico-culturali dell’intero ateneo, manifestando la sua grande vocazione per la televisione e l’e-leaning. Rappresenta una realtà importante a livello nazionale nell’ambito delle tecnologie RFID; una posizione guadagnatasi a partire dalle competenze acquisite nel 2004 sul m(obile)-learning. Grazie alle attività dello RFID Lab, è un centro particolarmente attivo dal punto di vista progettuale nel settore della Identificazione a Radio Frequenza. Infatti, sono stati sviluppati numerosi progetti che oggi vantano riconoscimenti degni di nota anche a livello europeo. Disponendo di spazi tecnologicamente attrezzati per l’insegnamento e la comunicazione, la struttura promuove programmi di ricerca finalizzati all’elaborazione di prototipi multimediali per offrire ai docenti e agli studenti dell’Ateneo la possibilità di sperimentare le nuove metodologie d’insegnamento attraverso la produzione di moduli didattico-scientifici. SWEETAGE1 Responsabile scientifico: Prof. Carlo Maria Medaglia Fondazione Alberto Sordi La Fondazione Alberto Sordi è un Ente Morale istituito per volere e su iniziativa del grande attore Alberto Sordi che donò alla Fondazione un lotto di terreno, a sud di Roma, perché vi sorgessero immersi nel verde un Centro per la Salute dell’Anziano e un Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria. Il Centro per la Salute dell’Anziano (CESA) ospita attività di carattere sociale nel Centro Diurno per Anziani Fragili con l’obiettivo di aiutare l’Anziano a mantenere, recuperare e sviluppare le proprie capacità psico-fisiche; attività di carattere sanitario in convenzione con l’S.S.N. gestite dal Policlinico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Nel Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria (PRABB), sono state sviluppate particolari linee di ricerca nel campo della fisiopatologia dell’invecchiamento, condotte in stretta collaborazione con le Aree cliniche del Policlinico. La Fondazione Alberto Sordi, con l’obiettivo di istituire attività di ricerca in campo bio-medico applicata alle patologie dell’età avanzata, sostiene la ricerca nei campi della Geriatria, delle Neuroscienze, Scienze Infermieristiche, Ortopedia, Traumatologia, Fisiatria, Endocrinologia e Diabetologia. SWEETAGE1 Responsabile comunicazione: Ing. Sergio Utili IL GRUPPO DI PROGETTO GO Management Consulting di Antonio Ortolani La GO, costituita all’inizio del 1997 con sede in Roma, ha per oggetto: • assistere con servizi di consulenza e di formazione imprese e persone alla ricerca di posizionamenti sulla frontiera più avanzata ed innovativa dei rispettivi mercati per lo sviluppo di professioni, processi e sistemi caratteristici della società della informazione; • accrescere la flessibilità delle imprese e la qualità di vita di lavoro delle persone attraverso l’apporto di servizi e di know how teorico-pratico per lo sviluppo di modelli organizzativi, imprenditoriali e professionali più consoni alle mutate condizioni di scenario. La GO si rivolge ad imprese ed enti impegnati in programmi di rilevante cambiamento organizzativo, in particolare quando la Information and Communication Technology (ICT) costituisce un abilitatore fondamentale per la attuazione innovativa del cambiamento. Le attività della GO più recenti e pertinenti al ruolo ricoperto nel progetto S WEETA GE 1 riguardano: • la collaborazione all’istruttoria e alla stesura di numerose proposte per la partecipazione a bandi per progetti finanziati in ambito regionale (FI.LA.S. R&S PMI, FI.LA.S. DTB) nazionale (MSE/Industria 2015/Nuove tecnologie per il Made in Italy) ed europeo (AAL, EQUAL, CIP-ICT-PSP, FP7-ICT); • l’offerta e fornitura di servizi di consulenza ai progetti finanziati, in particolare per project management, reporting e rendicontazione, marketing, comunicazione, ICT e organizzazione; • le applicazioni e le tecnologie innovative dell’emergente settore della telemedicina. SWEETAGE1 Responsabile: Ing. Antonio Ortolani FI.LA.S. Finanziaria laziale di sviluppo La FI.LA.S. è la società dedicata al sostegno dei processi di sviluppo e di innovazione del tessuto imprenditoriale della regione Lazio. Nata nel 1975, come strumento di attuazione della programmazione economica della Regione Lazio, è la società attraverso cui la Regione vara specifici interventi tesi alla promozione dei servizi tecnologicamente avanzati all’interno delle PMI (Piccole Medie Imprese), anche mediante progetti rivolti alle singole categorie, mediante l’individuazione di standard, soluzioni e piattaforme tecnologiche comuni. Funge da garante della continuità del rapporto tra ricerca ed industria laziale, e da stimolo all’imprenditorialità, mettendo a punto modelli innovativi di intervento e utilizzandone di già sperimentati con successo nei paesi europei più avanzati, finalizzati alla promozione di strumenti di finanziamento quali gli interventi nel capitale di rischio, necessari allo start-up di nuove iniziative imprenditoriali. Contribuisce alla definizione di soluzioni di sviluppo di nuovi servizi per i cittadini e le imprese, instaurando un processo di triangolazione tra Autorità locali, Enti di Ricerca ed Associazioni di imprenditori. • 18 • www. yatw .it adv.: Progetto di ricerca sul sistema di telemonitoraggio multiparametrico domiciliare Intersistemi Italia S.p.A. - Evolvo Via dei Galla e Sidama, 23 • 00199 Roma Tel. +39 06 622 02 697 • Fax: +39 06 999 38 773 [email protected] • www.evolvoweb.it Università Campus Bio-Medico di Roma Via Álvaro del Portillo, 21 • 00128 Roma Tel. +39 06 22 54 11 • Fax +39 06 22 54 14 56 [email protected] • www.unicampus.it C.A.T.T.I.D. Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecniche di Istruzione a Distanza Università degli Studi di Roma “Sapienza” Piazzale Aldo Moro, 5 • 00185 Roma Tel. +39 06 49 91 08 92 • Fax +39 06 44 56 696 [email protected] • www.cattid.uniroma1.it Fondazione Alberto Sordi Via Álvaro del Portillo, 5 • 00128 Roma Tel. +39 06 22 54 16 21 • Fax +39 06 22 54 16 03 [email protected] • www.fondazionealbertosordi.it GO Management Consulting Lungotevere dei Mellini, 7 • 00193 Roma Tel. +39 06 32 65 19 90 • Cel. +39 348 93 54 295 [email protected] • www.webadvisor.it